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13 AD CITY GUIDE 12 AD in Paris 13 3. Beaugrenelle Shopping Mall. A due passi dalla Tour Eiffel, è un’opera importante dello studio Agence Search. 4. Hermitage Plaza. La Parigi verticale si sta arricchendo di due grattacieli firmati Norman Foster. Cultura, design, shopping, gourmadises e benessere sono le parole d’ordine della Parigi di oggi, sempre più dinamica nel segno del contemporaneo 4 7 5 6 8 TESTI DI GUY BLOCH-CHAMPFORT E RICCARDO BIANCHI Il regno del bien vivre C’ è una definizione che nel tempo ricorre quando si parla di Parigi. “Parigi è per ec- cellenza la città del piacere e dei piaceri”, scriveva nel tardo ’800 H. A. de Conty nella sua guida sul- la capitale francese. E più di un secolo dopo Zoé Valdés, scrittrice cubana che vive nella Ville Lumière, ribadisce il concetto: “Parigi è la capitale delle divine tentazioni”. Tutto qui parla all’intelletto dei sensi e del godimento: per convincersene basta immergersi in questa guida che illu- stra gli indirizzi più attuali della cultura, dello shopping, del gusto, dell’ospitalità. E anche dell’architettura più nuova che spazia tra cioccolaterie e Spa, ristoranti e asili dove i bambini imparano, giocando, che rispettare gli ani- mali non è solo un dovere, è un piacere. 1. Boutique Patrick Roger. Regno del Meilleur Ouvrier Chocolatier de France, questa straordinaria cioccolateria si trova in place de la Madeleine. 2. Crèche de la Girafe. Un asilo “animalier” progettato di Raphaëlle Hondelatte e Mathieu Laporte. 1 2 5. Restaurant Nano. È il primo ristorante ideato e gestito da Ora-Ïto, giovane progettista iconoclasta. 6. Renaissance Paris Arc de Triomphe Hotel. Vicino a una delle icone della città, è progettato da Christian de Portzamparc. 7. Archives Nationales (France). Disegnati da Massimiliano e Doriana Fuksas, raccolgono secoli di documenti politici francesi. 8. Spa “My Blend” de Clarins. Questa Spa dell’hotel Royal Monceau reca la firma di Philippe Starck. Courtesy of Patrick Roger © P. Ruault Massimo Listri Massimo Listri Chiara Cadeddu © Kamal Khalfi © Foster + Partners 3

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12 AD in Paris

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3. Beaugrenelle Shopping Mall. A due passi dalla Tour Eiffel, è un’opera importante dello studio Agence Search.

4. Hermitage Plaza. La Parigi verticale si sta arricchendo di due grattacieli firmati Norman Foster.

Cultura, design, shopping, gourmadises e benessere sono le parole d’ordine della Parigi di oggi, sempre più dinamica nel segno del contemporaneo

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TesTi di Guy BLoch-champforT e riccardo Bianchi

Il regno del bien vivre

c’è una definizione che nel tempo ricorre quando si parla di Parigi. “Parigi è per ec-cellenza la città del piacere e dei piaceri”,

scriveva nel tardo ’800 H. A. de Conty nella sua guida sul-la capitale francese. E più di un secolo dopo Zoé Valdés, scrittrice cubana che vive nella Ville Lumière, ribadisce il concetto: “Parigi è la capitale delle divine tentazioni”. Tutto qui parla all’intelletto dei sensi e del godimento: per convincersene basta immergersi in questa guida che illu-stra gli indirizzi più attuali della cultura, dello shopping, del gusto, dell’ospitalità. E anche dell’architettura più nuova che spazia tra cioccolaterie e Spa, ristoranti e asili dove i bambini imparano, giocando, che rispettare gli ani-mali non è solo un dovere, è un piacere.

1. Boutique Patrick Roger. Regno del Meilleur Ouvrier Chocolatier de France, questa straordinaria cioccolateria si trova in place de la Madeleine. 2. Crèche de la Girafe. Un asilo “animalier” progettato di Raphaëlle Hondelatte e Mathieu Laporte.

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5. Restaurant Nano. È il primo ristorante ideato e gestito da Ora-Ïto, giovane progettista iconoclasta.

6. Renaissance Paris Arc de Triomphe Hotel. Vicino a una delle icone della città, è progettato da Christian de Portzamparc.

7. Archives Nationales (France). Disegnati da Massimiliano e Doriana Fuksas, raccolgono secoli di documenti politici francesi.

8. Spa “My Blend” de Clarins. Questa Spa dell’hotel Royal Monceau reca la firma di Philippe Starck.

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14 AD in Paris

Anne Xiradakis È una designer che disegna oggetti e spazi per grandi chef come Guy Savoy, Inaki Aizpitarte, Jacques Decoret, per manifatture di articoli casalinghi come Arc International, e contemporaneamente progetta collezioni di porcellane per la tavola (un buon numero è commercializzato sul suo sito Internet). Dal 2006, i luoghi in cui si cimenta in sperimentazioni tra arte culinaria e arte della tavola sono i cosiddetti évènements nomades, quali i cafés éphémères, le installations gourmandes e i dîners décalés. Insegna a Bordeaux, Limoges (ENSA Limoges) e alla scuola di design e architettura d’interni Camondo a Parigi.

i designer:I giovani creativi della Ville Lumière

traggono ispirazione dalla natura, dal sociale, dai temi dell’ecosostenibilità e,

in particolare, da una visione immaginifica e divertita di ciò che li circonda

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Ramy Fischler Diplomato all’Ecole Nationale Supérieure de Création Industrielle – ENSCI-Les Ateliers –, è un designer belga che opera a Parigi. Spazia dal progetto di ricerca al design industriale e artigianale. Dopo avere lavorato con Patrick Jouin per quasi nove anni, nel 2010 si è messo in proprio avviando RF Studio. Fra le prime realizzazioni, vanno segnalati l’allestimento della mostra “Poussin e Mosè” a Villa Medici a Roma nel 2011, l’arredamento e l’articolazione dello spazio nello showroom di Tai Ping a Parigi, la pasticceria per il Cake Shop dell’hotel Mandarin Oriental Paris, la straordinaria interpretazione di un ambiente inteso come luogo decisionale e di potere per la mostra “AD Intérieurs” a Parigi nel settembre 2013. Ha inoltre curato diversi progetti di interni privati in Francia e all’estero.

www.jslagrange.com

“Il mio intento è combinare tecnica

ed eleganza”

“Mi definisco creativa, gourmande,

attiva, intuitiva e concreta”

“La decorazione è un laboratorio

che mi permette di ideare oggetti sperimentali”

Jean-Sébastien Lagrange Diplomato all’Ecole Boulle nel 2000 e nel 2006 all’ENSCI-Les Ateliers, Lagrange è un talento versatile che spazia dall’allestimento delle vetrine – per esempio per la manifattura di orologi A.Lange & Söhne – alla realizzazione di scenografie, come quella per la manifattura di Sèvres. Per Eurosit ha disegnato la sedia Peacock e per il giovane brand Oxyo ha messo in produzione la sua linea di tavoli, sedie e panche. Ha arredato la cappella delle religiose dell’Assomption a Parigi e progettato una se-rie di mobili per Topos Environnement.

www.ramyfischler.com

a sinistra: Jean-Sébastien Lagrange presenta l’abat-jour Lulu realizzato

in moduli a ventaglio di Tyvek®.in alto a destra: Anne Xiradakis,

specializzata in food design, collauda il suo Ensemble à thé

di Edition Café éphémère. sotto: Ramy Fischler, designer e interior

designer, con il suo portamatite basculante a forma di matita.

www.annexiradakis.com

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16 AD in Paris 17

Gilles Belley Gilles Belley, diplomato all’ENSCI-Les Ateliers nel 2001, è stato insignito del Grand Prix de la Création de la Ville de Paris nel 2008, e nel 2009 si è aggiudicato la Bourse Agora, finanziata da enti privati e dal Ministère de la Culture et de la Communication. Ha realizzato numerose scenografie e spazi espositivi (tra gli altri, per Espace Fondation EDF, Mémorial de la Shoah, Musée Paul Belmondo, Tectona) e disegnato oggetti decorativi e di arredo urbano, quali i cassonetti Minimax per la raccolta dei rifiuti, apparecchiature elettriche per Nootan, lampade per Arcluce e così via. Dal 2010 ha la responsabilità del conferimento dei diplomi all’ENSCI-Les Ateliers.

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www.studiobrichetziegler.com

www.gillesbelley.fr

“Una città pragmatica usa, per vivere, forze

e materiali”

“Noi in tre parole? Complementarità,

eclettismo, onestà”

Isabelle Daëron Diplomata all’Esad di Reims e all’ENSCI-Les Ateliers, Isabelle Daëron ha progettato i cosiddetti topiques, cioè una tipologia di oggetti che funzionano alimentandosi autonomamente, disconnessi dalle reti infrastrutturali. Così ecco Topique-eau, una fontana autosufficiente che raccoglie, filtra e distribuisce l’acqua piovana, Topique-eau des Cimes, una microrete di irrigazione, Topique-feuilles,

collettore di foglie azionato dal vento, Topique-ciel, raccoglitore

di acqua piovana su una superficie che riflette il cielo. Ha ricevuto numerosi premi, tra i quali l’Etoile de l’Observeur du design, il Prix de la Ville de Paris. La sua attività oggi è distribuita tra la ricerca nel design (energia, salute), i progetti di ambientazione (scenografie, committenze artistiche, installazioni) e l’insegnamento. Come designer ricercatrice, collabora regolarmente con il dipartimento di Recherche de la Cité du design di Saint-Etienne.

BrichetZiegler Caroline Ziegler, diplomata all’Ecole Supérieure d’Art et de Design di Reims nel 2003, e Pierre Brichet, ingegnere mec-canico uscito dall’Université de Technolo-gies de Belfort Montbéliard e diplomato all’Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs nel 2005, fondano nel 2010 lo Studio BrichetZiegler. In quello stesso anno la galleria Coming Soon produce in serie limitata le mensole Bow, lo specchio Nello e la poltroncina Marie-Sophie. Per Oxyo disegnano diverse linee di mobili e tra questi la sedia per bambini Week-End; per Axurbain realizzano la panca Poa nel 2012. Nel 2013 iniziano la collaborazione con l’azienda Y’a pas le feu au lac e fir-mano l’arredamento e i mobili per l’Im-primerie du Marais.

François MangeolDiplomato all’Ecole supérieure d’art et design di Saint-Etienne, affianca a una intensa ricerca personale lavori su commissione per istitu-zioni culturali, privati e marchi di richiamo internazionale come Kvadrat, Boffi, Ikea, Each x Other, Neolice. Ha partecipato alla fonda-zione della ÉSÉ (Éditions Sous Étiquette) per la quale ha disegnato alcuni prodotti. Talento versatile, passa dal piccolo oggetto alle lampa-de, dai mobili all’allestimento di mostre, dai tappeti alle sedie e ai tessuti.

www.isabelledaeron.com

“I miei progetti sono come ‘aforismi’

su cui riflettere”“Preferisco

lavorare con una richiesta

e dei vincoli”

in alto a sinistra: Isabelle Daëron con il suo Topique-feuilles: raccoglie le foglie spinte dal vento.

sopra: François Mangeol nel suo specchio PI per Domeau & Pérès.

a sinistra: Gilles Belley e il suo profumatore per ambiente Brindilles

della collezione “La Fabrique végétale”. sopra a destra: Caroline Ziegler e Pierre

Brichet siedono su pezzi della loro collezione outdoor “Week-End” per Oxyo.

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www.francoismangeol.com

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gAllerie

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Che si tratti di arte contemporanea, decorazione o design, non c’è

che l’imbarazzo della scelta. La Rive Gauche accoglie un gran numero di gallerie. Félix Marcilhac [9], esperto di arte decorativa del Novecento e autore di volumi dedicati a René Lalique e Jean Dunand, possiede alcune opere di Chana Orloff, Josef Csaky, André Groult. Di fronte, Chastel-Maréchal [10] ha una interessante selezione di specchi di Line Vautrin e mobili di Royère e Quinet. Da Guillaume de Casson [11] si riscoprono Michel Boyer, Robin Day, Pierre Paulin,

le gallerie: Cercando l’insolito, tra arte, design, antiquariato

Erwine ed Estelle Laverne. La galleria Maria Wettergren [12], aperta di recente, è specializzata nell’arte e nel design scan-dinavi contemporanei: un mondo ap-passionante da scoprire che propone, in edizioni limitate, le creazioni di Mathias Bengtsson, Cecilie Manz, Mikko Paak-kanen, Louise Campbell. Grande tradi-zione per la galleria Jeanne Bucher [13]: aperta nel 1925, ieri trattava Braque, De Chirico, Kandinskij, e oggi tratta Du-buffet, Nicolas de Staël, Vieira da Silva, Fabienne Verdier. Passando sulla Rive Droite, si trova la Galerie G. Sarti [14], che

18 AD in Paris

gAlerie PolAris [18]

15 rue des Arquebusiers, tel. 0142722127L’esposizione “Start Over”, con opere di Speedy Graphito. Dicembre 2013.

gAlerie Yvon lAmbert [15]

108 rue Vieille du Temple, tel. 0142710933Caténaires vrillées di Vincent Ganivet, 2011. L’opera era in mostra nel giugno 2013.

gAlerie ChAstel-mAreChAl [10]

5 rue Bonaparte, tel. 0140468261Miroir aux alouettes di Line Vautrin, 1955. Specchi allo specchio.

gAlerie mAriA Wettergren [12]

18 rue Guénégaud, tel. 0143291960Growth Chair di Mathias Bengtsson, 2012.

L a grande esposizione “Cartier, le style et l’histoire” [A] è uno dei grandi appuntamenti di questa stagione a Pa-

rigi. Per raccontare l’evoluzione del gusto e degli stili di vita, presenta seicento tra oggetti, gioielli, orologi, accanto ad abiti, fotografie, riviste di moda. È la mostra più importante che sia stata dedicata alla celebre Maison, con pezzi emblematici come una suntuosa tiara di diamanti e gioielli appartenuti a Grace di Monaco, alla duchessa di Windsor, a Marlene Dietrich, Liz Taylor. Grand Palais, 3 avenue du Général Eisenhower. Fino al 16 febbraio.

DA non PerDere

propone quadri, mobili e oggetti d’arte dal XIII al XVIII secolo ed è specializzata in dipinti italiani antichi. Altro punto di riferimento, situato nel quartiere del Ma-rais, è la galleria di Yvon Lambert [15], cui si deve la superba collezione Lambert ad Avignone. Oggi il suo spazio espone Niele Toroni, Andres Serrano, Douglas Gordon, Jenny Holzer, Loris Gréaud. Un occhio particolarmente accorto è quello di Anne de Villepoix [16], che ha scoper-to numerosi artisti e accoglie le opere di Rosemarie Trockel, Joyce Pensato, Stéphane Pencréac’h, Omar Ba. Nello stesso quartiere, una galleria all’avan-guardia è la Art: Concept [17], che espone i lavori di Ulla von Brandenburg, Jacob Kassay, Michel Blazy, Adam McEwen. Polaris [18] tratta soprattutto fotografi come Stéphane Couturier, Yto Barrada, Anthony Hernandez, Khaled Jarrar. Un’altra galleria specializzata in foto-grafia è Polka [19], che pubblica anche l’omonima rivista; vi trovano spazio le opere di William Klein, Marc Riboud, To-shio Shibata, Elliott Erwitt e una libreria specializzata in volumi di fotografia.

gAlerie Art: ConCePt [17]

13 rue des Arquebusiers,tel. 0153609030La mostra “Once I get started” di Nathan Hylden, aprile 2013.

gAlerie guillAume De CAsson [11]

21 rue de Seine, tel. 0145869476

Il divano modello 576, disegnato da Florence Knoll

nel 1956 e prodotto da Knoll.

a destra: un collier di Cartier in platino, diamanti e rubini, creato nel 1951 e appartenuto a Elizabeth Taylor.

gAlerie Félix mArCilhAC [9]8 rue Bonaparte, tel. 0143264736

gAlerie JeAnne buCher [13] 53 rue de Seine, tel. 0144416965

gAlerie g. sArti [14] 137 rue du Faubourg Saint-Honoré, tel. 0142893366

gAlerie Anne De villePoix [16] 43 rue de Montmorency, tel. 0142783224

gAlerie PolkA [19] 12 rue Saint-Gilles, tel. 0176214130

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gourmet: Nei sapori, tradizione rivisitata e accostamenti creativi

I l ristorante SOLA [29], nelle vicinan-ze di Notre-Dame, ha conquistato la

sua prima stella nella Guida Michelin. Lo chef giapponese ha elaborato un menu che coniuga magistralmente la cucina nipponica a quella francese, con piatti come l’agnello alla cipolla bianca. Sulla terrazza del Kong [30] si può gustare un bicchiere di vino e ascoltare musica di avanguardia in un ambiente arredato da Philippe Starck. Da provare le zuppe Udon ai tartufi neri o il filetto d’anatra alle bacche, dal sapore deciso. Nel quartiere dei Grands Boulevards merita una visita La Régalade Conservatoire [31] con il suo pavimento a scacchiera e l’arreda-mento firmato Jean-Michel Wilmotte. Lo chef propone per 35 euro un inte-

in vetrina: Arredi vintage, leccornie e fiori da passerella

in voga. Rimanete sulla Rive Gauche se volete offrire, oppure offrivi, dei fiori, e rivolgetevi a Eric Chauvin [23], grande scenografo floreale, titolare di Un jour de fleurs, conosciuto negli ambienti della haute couture e della mondanità per avere decorato le sfilate di Dior, Saint Laurent, Valentino e il matrimonio del principe Alberto di Monaco. Nella nuova bouti-que Caravane [24] a Saint-Germain-des-Prés si trovano mobili e arredi declinati in uno stile disinvolto e festoso. WHITE bIRD [25] propone gioielli rari e raffinati, spesso pezzi unici, che si distinguono per l’originalità dello stile e che a prezzi accessibili giocano la carta del lusso sen-za ostentazione. Fondata nei primi anni del regno di Luigi XV, Fauré Le Page [26] si impose come archibugiere dei re e dei

Home Autour du Monde [20] è il concept store della marca Bensimon, che

intorno alla moda e alla decorazione declina un intero universo. Ci sono borse, abbigliamento sportivo e casual, bagagli, oggetti curiosi e all’avanguardia. Conosciuto per il suo caramel al burro salato (C.B.S.) e i suoi creativi cioccolatini artigianali e inventivi, Henri Le Roux [21] è una meta imperdibile per chi ama i dolci, che qui troverà “la Traviata”, una ganache alla rosa e bergamotto su base di marzapane con canditi di mandarini di Sicilia. Se volete deliziarvi con un ama-retto al Fine Champagne e all’arancia candita, fate un salto da Arnaud Larher [22], una nuova pasticceria già molto

20 AD in Paris

home Autour Du monDe [20]

54 rue de Seine,tel. 0143546447

Oggetti curiosi e mobili di design vintage.

henri le roux [21]

1 rue de Bourbon le Château,

tel. 0182282980Il famoso caramel al burro salato, vanto della Maison.

White birD [25]

38 rue du Mont Thabor, tel. 0158622586Gioielli esclusivi creati da maestri orafi di tutto il mondo.

miss kÔ [32]

49/51 avenue George V, tel. 0153678460Il gusto ludico di Philippe Starckè la cifra stilistica del locale.

mAnger [34]

24 rue Keller, tel. 0143386915

Qui i piatti sono firmatidai grandi chef

del momento.

kong [30]

1 rue du Pont Neuf, tel. 0140390900Dalla terrazza si gode una splendida vista sulla Senna.

CArAvAne [24]

9 rue Jacob, tel. 0153100886Il divano Septime con rivestimento in lino.

eriC ChAuvin - un Jour De Fleurs [23]

22 rue Jean Nicot, tel. 0145504354

Tante varietà di rose e composizioni floreali.

ressante menu, composto, per esem-pio, da una crema al foie gras e un brodo cremoso ai funghi, un filetto di scorfano in bouillabaisse e una coppa di gianduia, crema chantilly al basili-co e “tegola” al cacao: uno dei migliori rapporti qualità/prezzo a Parigi. Non lontano dagli Champs-Elysées, Philip-pe Starck ha disegnato Miss Kô [32], un curioso ristorante di 500 metri

quadrati con terrazza sull’avenue George V, che afferma la propria identità giocando sull’eccesso e il grandioso: affresco enorme, teiera gigante, banco bar lungo 26 metri nel quale sono inseriti innumerevoli schermi televisivi che trasmettono notizie dall’Asia, illuminazione suggestiva e stimo-li olfattivi. La cucina di ispirazio-ne asiatica ammicca a certi piatti classici come la bouillabaisse, ma del tutto rivisitati: un’esperienza

da non mancare. Il ristorante thai Mme Shawn [33], posto tra la Bastiglia e place de la Nation, è stato proget-tato dall’architetto Charles Zana: qui primeggia la tradizione thailandese, con il suo felice amalgama di sapori dolci e agri. Il ristorante Manger [34], affidato all’architetto Marie Derou-dilhe, si sviluppa intorno alla cucina, totalmente a vista. Il menu è stato elaborato da grandi chef, tra i quali spiccano i nomi di Yannick Alléno e Pierre Gagnaire, e i piatti vengono preparati rigorosamente al momento. Nel menu, merluzzo fresco crudo e barbabietole e lamponi, e girello di vitello alla polpa di dattero. Infine un consiglio per chi va di fretta: nella Cité de la Mode et du Design lungo la Senna, ci si può fermare al fast food vegetariano M.O.B. [35], frequentato abitualmente dagli studenti del vicino Institut Français de la Mode.

principi. Oggi produce, per gli happy few, borse e bagagli usando un’originale tela decorata con un motivo a scaglie. Liquides [27] vende profumi per la perso-na e la casa originali e di grande qualità, come Parfum d’Empereur, Frapin e Odin. Wait [28], uno spazio avviato da alcuni appassionati di surf, è boutique e concept store. Vi si trovano abbigliamento sporti-vo prodotto in Francia e mobili vintage.

ArnAuD lArher [22] 93 rue de Seine, tel. 0143293815

liQuiDes [27]9 rue de Normandie, tel. 0966947706

FAuré le PAge [26] 21 rue Cambon, tel. 0149279936

WAit [28]9 rue Notre-Dame de Nazareth, tel. 0982528434

lA régAlADe ConservAtoire [31] 11 rue du Conservatoire, tel. 0144838360

m.o.b. [35] Docks en Seine, 34 quai d’Austerlitz, tel. 0142775105

solA [29] 12 rue de l’Hôtel Colbert,tel. 0143295904

mme shAWn [33] 23 rue Paul Bert, tel. 0143726314

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La mappa di Parigi riporta i numeri relativi

ai luoghi citati.

a pochi passi dall’avenue Montaigne e dagli Champs-Elysées, l’Hôtel Marignan

[36] è stato disegnato da Pierre Yovanovitch. La facciata è rimasta art déco, ma gli interni, rifatti con materiali nobili (marmi, legno, vetro), sono contemporanei e raffinati, com-pletati da un grande bar e dal ristorante. Albergo a cinque stelle, squisitamente déco, vicinissimo agli Champs-Elysées, è il Prince de Galles [37], da poco sfarzosamente rinnovato da Pierre-Yves Rochon. Un cinque stelle dal piglio contemporaneo è il Sofitel Arc de Triom-phe [38], progettato da Andrée Putman. Nel XVI arrondissement, verso il Trocadéro, c’è il nuovo Hôtel Félicien [39]; l’arredamento è sta-to affidato al gusto di Olivier Lapidus, che ha

elaborato un universo del lusso in cui conflui-scono alta moda e design, a prezzi interessan-ti. I mobili di gusto industriale che alludono al passato del quartiere (XI arrondissement), oggi molto all’avanguardia, i muri di mattoni, i pavimenti di cemento, i tessuti pregiati, i soffitti alti, la tecnologia più sofisticata fanno dell’Hôtel Fabric [40], ideato da Agnès Lou-boutin e Patrice Henry, con le sue 33 camere, un indirizzo da tenere in considerazione. L’Hôtel Chavanel [41] è un albergo di 27 ca-mere lussuosamente rinnovato, nel quartiere della Madeleine. Le progettiste Anne Peyroux ed Emmanuèle Thisy hanno giocato la carta dei materiali confortevoli puntando sul tema decorativo del pizzo.

ospitalitÀ: Dal Déco allo stile industriale, lo charme si coniuga al design

Alberghi

PrinCe De gAlles [37] 33 avenue George V, tel. 0153237777

soFitel ArC De triomPhe [38]14 rue Beaujon, tel. 0153895050

hÔtel FéliCien [39] 21 rue Félicien David, tel. 0155740000

hÔtel FAbriC [40]31 rue de la Folie Méricourt, tel. 0143572700

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22 AD in Paris

hÔtel ChAvAnel [41]

22 rue Tronchet, tel. 0147422614Charme e design si coniugano in una suite dell’Hôtel Chavanel, nel quartiere della moda.

hÔtel mArignAn [36]

12 rue de Marignan, tel. 0140763456Dalle terrazze lo sguardo spazia sulla Ville Lumière.