ABZ 02/2008

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+ + + Intervista a un esperto della documentazione + + + Costruttori meccanici, attenzione: la nuova direttiva sulle macchine è in arrivo + + + Redazione tecnica con metodo +++ Cataloghi di prodotti eccellenti sono il risultato di una produzione strategica. 21. anno – 02/2008 Contenuto p. 02 ___TANNER in giro nell'Italia settentrionale p. 02 ___Panoramica sui servizi TANNER p. 03 ___Produzione di cataloghi integrata p. 04 ___Strategie di standardizzazione della documentazione tecnica: il metodo Funktionsdesign® p. 06 ___AREVA T&D gestisce un Online Shop pieno di energia p. 07 ___Standardizzatore per convinzione: ABZ intervista Holk Traschewski, un esperto della documentazione p. 08 ___Nuova direttiva sulle macchine: che cosa comporta per la documentazione tecnica? z A B

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Dal 1988, su ABZ, la TANNER tratta più volte all'anno gli sviluppi e le tendenze nella comunicazione tecnica, i metodi e i progetti.

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+ + + Intervista a un esperto della documentazione + + + Costruttori meccanici, attenzione: la nuova direttiva sulle macchine è in arrivo + + + Redazione tecnica con metodo + + +

Cataloghi di prodotti eccellenti sono il risultato di una produzione strategica.

21. anno – 02/2008

Contenuto

p. 02 __ _TANNER in giro nell'Italia settentrionalep. 02 __ _Panoramica sui servizi TANNERp. 03 __ _Produzione di cataloghi integratap. 04 __ _Strategie di standardizzazione della

documentazione tecnica: il metodoFunktionsdesign®

p. 06 __ _AREVA T&D gestisce un Online Shoppieno di energia

p. 07 __ _Standardizzatore per convinzione: ABZintervista Holk Traschewski, un esperto della documentazione

p. 08 __ _Nuova direttiva sulle macchine: che cosacomporta per la documentazione tecnica?

zAB

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Dal 6 al 21 ottobre TANNER si è recata in cinque città dell'Italia setten-trionale. Ai rappresentanti dell'industria interessati è stata presentata la gamma di servizi della società nel settore della documentazione tecnica e dei cataloghi di prodotti. I partecipanti hanno dedica-to particolare attenzione ai metodi pre-sentati per la realizzazione della docu-mentazione tecnica. Una buona occa-sione per introdurre in questo numero il metodo TANNER Funktionsdesign® (vedere pagina 4). ________________ t

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Editorial __________________________L'ABZ, da 20 anni affermatosi

come organo centrale della comuni-cazione tecnica, è per noi un mezzo di dialogo. E così anche in questo numero presentiamo nuove domande ai lettori e rispondiamo in un altro punto al loro feedback. E questo ben due volte.

Da un lato nel nostro Roadshow di ottobre abbiamo appreso che i nostri metodi di redazione della documenta-zione tecnica suscitano grande interes-se e che sono richieste ulteriori infor-mazioni a tal proposito. Con l'articolo "Il TANNER Funktionsdesign® come strategia di base della standardizza-zione" desideriamo soddisfare queste esigenze.

Dall'altro lato Holk Traschewski, il responsabile a livello mondiale della documentazione del gruppo electrolux, si è rivelato un collezionista di ABZ. In un'intervista ripercorre la sua carriera e descrive ciò che lo ha reso lo "stan-dardizzatore per convinzione".

Un saluto, augurandovi una lettura interessante,

_____ il vostro

Tomislav Matievic

zAB

TANNER in giro nell'Italia settentrionale

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Panoramica sui servizi TANNER

Le aziende che richiedono i nostri servizi lo fanno con l'obiettivo di ottenere uno o più dei seguenti tipi di risultato di alta qualità:

Istruzioni d'usoIstruzioni di montaggioIstruzioni di assistenzaManuali tecniciGuide onlineMateriale per corsi di formazioneCataloghi di prodottiSpecifiche tecniche di prodottiCataloghi online/e-shopCataloghi di pezzi di ricambioTraduzioniGrafici ed animazioni 2D/3DSistemi di content managementSistemi di gestione delle traduzioniSistemi di gestione delle informazioni sui prodottiSistemi di cataloghiSistemi di gestione della documentazioneSoluzioni per la gestione della terminologiaProcessi ottimizzati

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!ATTENZIONE! q La TANNER s.r.l. di Fino Mornasco è ora raggiungibile con un nuovo

numero di telefono: +39 031 40 525 00

I nostri collaboratori saranno lieti di poter rispondere alle vostre chiamate.

Torino lMilano l

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Produzione di cataloghi integrata______________________________________________________

Finora le produzioni di cataloghi sono progetti singoli. Un catalogo = un progetto ... apparentemente in modo scol-legato da che cosa accade prima, dopo o parallelamente ai dati del catalogo. Ma sempre più spesso quest'equazione non è più valida: l'internazionalizzazione, la persona-lizzazione, i minori cicli di vita dei prodotti accrescono l'esigenza di produrre cataloghi non solo più rapidamente, ma anche in un processo sistematico ed ordinato. I proces-si di lavoro si innestano ora l'uno nell'altro ... o lasciano dolorose (costose) tracce dove ciò non accade. Ciò signi-fica che la produzione di cataloghi deve essere completa-mente integrata nei processi imprenditoriali. Qui è utile una strategia pulita sul modello dell'industrializzazione.

______________________________________________________La produzione di cataloghi oggi __________________________

Lo scenario è noto: il catalogo deve essere stampato e fornito entro una determinata data (ad esempio una fiera). Il marketing assume la direzione del progetto ma ha bisogno principalmente della collaborazione del management e dello sviluppo dei prodotti, perché da essi devono pur arrivare, in qualche modo, le informazioni sui prodotti.

Ma che cosa significa "arrivare"? Diversi dati sui prodotti – prezzi, dati tecnici, grafici, richieste di preventivi – devono essere faticosamente cercati e compilati da sistemi diver-si (ad esempio il sistema ERP). L'attualità e la rilevanza dei dati e quando saranno pronti per la pubblicazione ... questa è la grande incognita. La conseguenza: all'approssimarsi della data di completamento del catalogo dei prodotti aumentano le incombenze della gestione dei prodotti, dello sviluppo dei prodotti e del marketing.

______________________________________________________Progetto complessivo anziché singolo: analisi del processo e definizione____________________________________________

Il primo passo verso un'efficiente produzione del cata-logo porta attraverso l'analisi. I passi di lavoro attuali per la produzione del catalogo vengono raccolti e documentati: chi esegue le varie attività nell'azienda e quando? Quando e dove vengono generate ed archiviate informazioni rilevanti per il ______________________________________________________

______________________________________________________ catalogo? Ed ancora: quali informazioni mancano e devono ancora essere generate?

Poi vengono individuati i punti deboli (ad esempio gene-razione ed archiviazione multipla di dati) ed i processi vengono ottimizzati. Concretamente ciò significa che la sequenza attuale delle attività viene controllata ed adattata, le varie fasi vengono accelerate e le competenze stabilite. Il risultato è un processo di produzione chiaramente definito per tutti i partecipanti.______________________________________________________Dal processo di produzione al processo imprenditoriale_______

Alcuni passi di lavoro, ad esempio il rilevamento dei dati di base, sono già integrati nel processo commerciale. Il com-pito principale è ora di integrare ulteriori passi, ad esempio l'acquisizione di immagini e di disegni tecnici, in questo flusso in maniera sensata e con le minori modifiche possibili.

Un sistema di gestione delle informazioni sui prodot-ti (sistema PIM) può supportare questi processi ottimizzati: applica automaticamente le informazioni già archiviate in altri sistemi che possono essere ora arricchite con ulteriori infor-mazioni del catalogo e traduzioni. I cataloghi vengono poi generati automaticamente mediante modelli predefiniti – in più lingue e con assortimenti diversi._______________________________________________________Il principio del miglioramento continuo ____________________

I processi esattamente definiti offrono un altro vantaggio decisivo: possono essere misurati. Seguendo costantemente il processo si possono così individuare i passi di processo funzio-nanti ... ed anche quali di essi portano all'arresto del processo complessivo. Da ciò si può dedurre un ulteriore potenziale di ottimizzazione. A condizione di questo processo di migliora-mento continuo, i costi per la produzione delle pagine possono essere nettamente ridotti passo dopo passo.

È chiaro che l'analisi e l'ottimizzazione del processo, l'integrazione nei processi commerciali ed eventualmente l'introduzione di un sistema PIM comportano spese iniziali. Il netto aumento della produttività le ammortizza tuttavia entro

poco tempo. Più cataloghi in minor tempo e con meno spese di produzione: non è una promessa affrettata ma il risultato di una coerente industrializzazione dei processi di produzione.____________________________________________________t

21. anno 02/2008

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______________________________________________________Industrializzare con coerenza la redazione di documentazione tecnica per l'intero processo: TANNER si è dedicata a questo compito. L'obiettivo è produrre informazioni tecniche a vantaggio del cliente nel modo più efficiente possibile. Come in ogni disciplina, anche nella comunicazione tecnica la condizione per la vera industrializzazione è quadruplice: richiede metodi consolidati, strumenti, standard e norme nonché processi continui. Per quanto riguarda i metodi, per la produzione di documentazione tecnica il cosiddetto Funktionsdesign® svolge un ruolo decisamente centrale. Questo articolo presenta questo metodo ed i suoi vantaggi pratici.

______________________________________________________Che cos'è il Funktionsdesign®? ___________________________ Con il Funktionsdesign® dall'inizio degli anni '90 esiste una tecnica di standardizzazione, strutturazione e redazionale che nel frattempo si è largamente diffusa ed affermata per la produzione di documentazione tecnica. Il processo è pratico da utilizzare ed assicura la coerenza e la standardizzazione della documentazione a livello economico. È stato sviluppato dagli attuali docenti universitari ed ex TANNER Consultant, il pro-fessor dr. Robert Schäflein-Armbruster e il professor dr. Jürgen Muthig, e modificato nel corso degli anni da TANNER per adat-tarlo alle esigenze dei clienti.

Il Funktionsdesign® affonda le sue radici nella linguisti-ca. Nella cosiddetta teoria linguistica i testi e le immagini ven-gono considerati azioni di comunicazione – e noi agiamo verso i destinatari con testi ed immagini. Queste azioni di comunica-zione possono essere descritte sotto diversi aspetti:

q Un'affermazione ha una determinata funzione ed un determinato contenuto.q Un'affermazione viene fatta in un determinato punto (struttura/sequenza).q Un'affermazione viene fatta in un determinato modo e con una determinata struttura della frase (formulazione).q Un'affermazione, specialmente scritta, ha un determi-nato aspetto (layout).

L'idea centrale del Funktionsdesign® è quindi di identifi-care ogni parte dei documenti come un determinato elemen- ______________________________________________________

______________________________________________________ to funzionale e di documentare regole e modelli per ogni

elemento funzionale. Di conseguenza, ciò significa che ogni frase o ogni informazione ha una funzione esattamente defini-ta. Se non è chiara, probabilmente la frase è superflua o perfino errata. Una volta raggiunto questo obiettivo, i redattori posso-no concentrarsi sulla formulazione oggettivamente corretta e sulla strutturazione conforme al gruppo di destinatari.______________________________________________________Standardizzazione su quattro livelli _______________________ Per giungere a questo risultato, la documentazione tecnica viene scomposta in moduli definiti su quattro livelli. Al primo livello si trovano i tipi di documento, ad esempio istruzioni di montaggio, di manutenzione o d'uso che soddisfano la richiesta di informazioni di un gruppo di destinatari e possiedono una prima struttura interna.

Al livello successivo seguono modelli di sequenze entro i tipi di documento. Si tratta di tipiche successioni di azioni la cui struttura interna persegue principi didattici. Un esempio espli-cativo sono le avvertenze. Entro i modelli di sequenze seguono le unità funzionali. Nel caso di un'avvertenza ne fanno parte anche il testo, il simbolo ed il livello dell'avvertenza.

Definendo tutte queste unità in modo specifico per un'azienda, si ottiene come risultato un sistema modulare con cui si possono risolvere i singoli compiti di comunicazione in modo coerente e quindi assicurando qualità ed efficienza. Una volta stabilita la definizione, le discussioni ricorrenti vengono evitate grazie alla struttura concreta.

Strategie di standardizzazione della documentazione tecnica:

il metodo Funktionsdesign®

q Il Funktionsdesign® …

... supporta l'operazione dalla "scrittura di manuali" alla "produzio-

ne di prodotti di informazione";

... supporta sia l'autore nella redazione delle informazioni sia l'utente

nella lettura;

... è necessario nella maggior parte dei progetti di documentazione

ma non viene documentato; di conseguenza si discutono ripetuta-

mente le stesse domande e si continuano a commettere gli stessi

errori;

... rende preziose le informazioni; le informazioni, in particolare

quelle archiviate in banche dati, sono preziose solo se possono essere

riutilizzate in un gran numero di contesti; questo obiettivo può essere

raggiunto solo se le informazioni sono altamente standardizzate.

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Strategie di standardizzazione della documentazione tecnica:

il metodo Funktionsdesign®

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Esempio di attuazione del Funktionsdesign®

Come funziona il Funktionsdesign® in pratica è illustrato dal seguente esempio "prima/dopo":

Le documentazioni ottimizzate in base al Funktionsdesign® mettono in evidenza importanti requisiti normativi. Il confronto prima-dopo ce lo dimostra già alla prima occhiata:

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q Prima – senza il Funktionsdesign®

Sostituzione della lama

Il modulo intercambiabile EX455 consente di sostituire la lama nel

più breve tempo possibile.

Svitare il supporto portalama con una chiave a vite con apertura 16.

Accertarsi che l'impianto sia stato disattivato disinserendo

l'interruttore principale.

Per sostituire la lama, sfilare la lama dal supporto.

Estrarre una lama nuova dall'imballaggio e inserirla nel supporto.

Quindi stringere di nuovo a fondo la lama nuova.

Quando l'operatore conferma con il tasto "Sostituzione lama" sulla

console di comando, il relè fotoelettrico si riattiva automaticamente.

Quando si sostituisce la lama è necessario prestare attenzione anche al

fatto che le lame usate sono molto affilate e che quindi ci si può tagliare.

q Dopo – con il Funktionsdesign®

Sostituzione lama

Utensili, mezzi ausiliari e parti di ricambio:

chiave a vite, SW 16

lama, codice articolo 6782-990E

Lama affilata

Rischio di ferite da taglio anche con lame usate

Indossare scarpe protettive e guanti di

sicurezza antitaglio.

Disattivare l'impianto disinserendo l'interruttore principale.

Avvitare il supporto portalama con la chiave a vite.

Sfilare la lama vecchia dal supporto.

Estrarre la lama nuova dall'imballaggio.

Inserire la lama nuova.

Stringere di nuovo il supporto portalama con la chiave a vite.

Confermare la sostituzione della lama con il tasto "Sostituzione lama"

sulla console di comando. Il relè fotoelettrico si riattiva automaticamente.

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______________________________________________________AREVA T&D è leader mondiale nella trasmissione e distribuzione di energia elettrica. La società ha impianti di produzione in 43 paesi ed una rete di distribuzione vastamente ramificata che copre più di 100 paesi. Dei maggiori clienti di AREVA T&D fanno parte i giganti dell'energia europea. Le aziende fornitrici di energia acquistano da AREVA T&D prodotti per la trasmissione e la distribuzione di energia elettrica nelle loro reti: interruttori di potenza, trasformatori o anche prodotti per la tecnica della sicurezza e di comando. Questi prodotti possono essere utilizzati dai clienti solo raramente nella configurazione standard e devono essere configurati dettagliatamente per l'applicazione specifica. Per facilitare l'acquisto ai suoi grandi clienti, la società ha introdotto una comoda soluzione B-to-B Shop.

______________________________________________________ Complessa configurazione del prodotto sulla carta ________ Finora il cliente ordinava da AREVA T&D principal-mente per telefono al reparto vendite sulla base di una lista di prodotti stampata su carta, sulla quale doveva comporre i suoi prodotti specifici mediante caselle di controllo. Questa pro-cedura richiedeva tempo, implicava una grande necessità di accordo e comportava un notevole rischio di ordinare prodotti errati. Per questo AREVA T&D ha pensato ad una nuova solu-zione: il processo di acquisto doveva essere semplificato ed essere in grado di soddisfare le necessità dei clienti. Su consi-glio della RWE, uno dei maggiori gruppi tedeschi dell'energia, i responsabili si sono rivolti alla TANNER.______________________________________________________

La soluzione: Intershop e TANNER______________________________________________________ In un workshop nell'aprile 2007 AREVA T&D e TANNER hanno definito i requisiti della nuova soluzione. L'obiettivo del progetto che ne è risultato era l'implementazione di una piatta-______________________________________________________

______________________________________________________ forma di acquisto con cui si potessero servire in modo ottimale tutti i clienti di AREVA T&D. «Per soddisfare le esigenze dei nostri clienti, il sistema da scegliere poteva essere solo un cata-logo online con programma di configurazione dei prodotti inte-grato», afferma Reinhold Reinke, Sales Information Specialist e direttore del progetto presso AREVA T&D. Dopo aver valutato diversi sistemi, la scelta è caduta sulla Enfinity Suite della casa produttrice di software Inter-shop. «Nella soluzione Webstore di Intershop la teoria e la pratica sono strettamente correlate», così Reinhold Reinke loda in particolare l'utilizzo semplice e chiaro della soluzione Shop. Con la Enfinity Suite è soprattutto possibile connettere diversi grandi clienti con le loro esigenze individuali mediante la creazione di un cosiddetto Channel. «Il software e-Com-merce offre una vasta gamma di funzioni standard ed anche la massima libertà di attuare le richieste specifiche dei clienti», ci comunica Peter Blasitzke, direttore di progetto responsabile presso la TANNER.______________________________________________________ Sfida del programma di configurazione dei prodotti _______ Particolarmente importante era la configurazione dei prodotti. TANNER ha perfezionato il programma di configu-razione di base di Intershop per le complesse esigenze del cli-ente e lo ha integrato nel Webstore. "La competenza tecnica e la professionale gestione del progetto di TANNER sono stati i grandi vantaggi nell'attuazione della soluzione", loda Reinhold Reinke. TANNER ha svolto la scelta e l'installazione del sistema, l'attuazione dei requisiti ed i Corporate Design per lo Store Front. ______________________________________________________

Processo di ordinazione automatizzato______________________________________________________ Già sei mesi dopo il primo workshop la soluzione Inter-shop è andata online da AREVA T&D. Oggi il processo di ordi-nazione è molto semplice: attraverso il suo portale di acquisto personale il cliente accede automaticamente all'AREVA T&D Webstore e compone il suo carrello, il quale arriva al sistema SAP del cliente attraverso l'interfaccia del catalogo OCI (Open Catalog Interface). L'ordinazione vera e propria viene poi ese-guita nel sistema commerciale merci del cliente. «Il feedback straordinariamente positivo del primo grande cliente collegato ci conferma che abbiamo fatto un buon lavoro», afferma Rein-hold Reinke. E si sta già lavorando ai prossimi passi: AREVA T&D ha incaricato TANNER di collegare un secondo grande cliente all'AREVA T&D Webstore. __________________________________________________________________________t

AREVA T&D gestisce un Online Shop pieno di energia

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Con i suoi 30 anni di esperienza Holk Traschewski è considerato a ragione un esperto della documentazione tecnica. È amministratore della Prokom – Gesellschaft für Gebrauchsanweisungen mbH, una società del gruppo Electrolux nell'ex sede della AEG di Norimberga, dalla quale svolge attualmente una sostanziale ristrutturazione in-terna della documentazione dell'intero gruppo. Holk Traschewski è inoltre assiduo lettore di ABZ e fiero possessore di una raccolta completa di tutti i numeri di ABZ dal 1988. Nel corso dell'intervista il 59enne riflette sulla sua lunga esperienza nel settore.

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Standardizzatore per convinzione: ABZ intervista Holk Traschewski, un esperto della documentazione

ABZ: Signor Traschewski, attraverso la sua intera carriera professionale si snoda il filo rosso della normalizzazione. Ne è sintomatico il fatto che dirige come presidente ono-rario il comitato per l'attuazione delle norme DIN. È stan-dardizzatore per passione, vero?

No, per pigrizia. Mi piacciono gli standard e le norme perché non voglio fare due volte le stesse cose. Le norme sono inoltre il presupposto per poter realizzare prodotti individuali ad un prezzo accettabile.

ABZ: Allora il suo sogno è probabilmente vedere stan-dard e norme prendere piede qui in maniera simile a quan-to è accaduto negli USA?

No, per carità! Sono un pragmatico delle norme, non un fanatico delle norme. Nel comitato per l'attuazione delle norme DIN, piuttosto, sono colui che analizza sempre criticamente i nuovi tentativi di normalizzazione. Gli USA hanno oltre 300 istituti o organizzazioni di normalizzazione. Mi domando: vogliamo veramente la stessa cosa?

ABZ: Dalla Grundig EMV, dalla Philips Kommunikations-industrie AG o in ultimo dalla AEG Hausgeräte GmbH, in tutte le sue tappe professionali ha sempre costruito e poi demolito reparti. La standardizzazione di successo di-strugge posti di lavoro?

È vero che di solito ho riscosso successo con innovazio-ni a favore di una maggiore standardizzazione e che spesso ho ricevuto l'incarico di attuare i miglioramenti nelle azien-de a livello interdipartimentale sia per l'organizzazione del reparto norme, come nel caso Grundig, sia per la standar-dizzazione di istruzioni per l'uso come dalla AEG, per cui la standardizzazione non ha distrutto posti di lavoro, bensì ne ha sempre creati di nuovi, oltre a nuovi campi di mansioni. Lo scioglimento dei reparti è avvenuto per altri motivi. Come sa, la Grundig, la Philips PKI e la AEG Hausgeräte oggi non esi-stono più nella forma di quando ho iniziato a lavorare per loro.

ABZ: Se passa in rassegna tutte queste tappe, quale sviluppo degli ultimi 30 anni ha cambiato più profondamente la docu-mentazione tecnica?

Chiaramente la tecnologia informatica. Il cammino dalla mac-china da scrivere a testina sferica o dall'unità di composizione

tipografica come quella che abbiamo utilizzato dalla Philips PKI al moderno Desktop Publishing ha modificato profonda-mente il lavoro. Però dal punto di vista odierno gli inizi sono stati naturalmente tutt'altro che facili. Sto pensando all'introduzione dei primi sistemi CAD presso la Grundig. Allora decidemmo di installare i sistemi centralmente in pool di lavoro, non a causa dei processi di lavoro, ma per ragioni di costo, in quanto la distanza tra la stazione di lavoro e l'elaboratore centrale era cara. Se non ricordo male, la manutenzione costava allora 30 Pfennig al mese per ogni metro di cavo.

ABZ: E al di fuori degli sviluppi tecnologici? Prima il layout della documentazione era più libero. Esistevano semplicemente meno normative. Anche l'indice di comprensione del contenuto si è spostato. Allora si trattava di chiarire i fondamenti: come funziona l'apparecchio? Che cosa posso fare con esso? A queste domande è stata trovata una ri-sposta. Oggi in compenso le istruzioni per l'uso sono dominate dalle avvertenze. Solo il compito è rimasto lo stesso: fornire al cliente una documentazione chiara e comprensibile.

ABZ: Lo sviluppo nella documentazione tecnica è stato accompagnato negli ultimi decenni anche da ABZ. Sulla sua scrivania si trova una raccolta completa di tutti i nume-ri dalla sua prima pubblicazione nel 1988. Per noi è natu-ralmente quasi un obbligo chiederle del suo "rapporto" con ABZ.

Devo confessare che sono un vero collezionista di ABZ. È una pubblicazione molto bella, con un'enorme varietà di informazioni e una grande continuità. ABZ è già arrivata al 21° anno. Si potrebbe mettere la raccolta di numeri sul tavolo degli studenti di redazione tecnica e dire loro: «Eccovi tutta la storia della documentazione tecnica». ABZ continua ad essere per me molto utile per orientarmi nelle tendenze e negli sviluppi. Inoltre è divertente sfogliare i vecchi numeri, sorridere degli errori del passato e scoprire anche visioni sorprendenti.___________________________________________________ t

Grazie dell'intervista, signor Traschewski.______________________________________________________

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Nuova direttiva sulle macchine: che cosa comporta per la documentazione tecnica?__________________________________________________________________________ Il 9 giugno 2006 la gazzetta ufficiale dell'Unione Europea ha pubblicato la nuova

direttiva sulle macchine con il numero 2006/42/CE. Essa è valida a partire dal 29 dicembre 2009 per i distributori ed i costruttori di macchine. Una buona ragione per riassumere gli aspetti più importanti per la documentazione tecnica.

__________________________________________________________________________ La novità probabilmente più importante deriva dalla versione ampliata del campo d'impiego della direttiva sulle macchine. Per la prima volta definisce "mac-chine incomplete": si tratta di un complesso che forma quasi una macchina, ma che di per sé non è in grado di svolgere una determinata funzione. Un esempio è un sistema di trasmissione. Una macchina incompleta è destinata solo ad essere montata in altre macchine o macchinari incompleti o collegata ad essi per formare una macchina ai sensi della direttiva. __________________________________________________________________________Ampliamento degli obblighi dei costruttori ___________________________________

Ne derivano naturalmente maggiori obblighi per i costruttori, tra i quali la pro-duzione e messa a disposizione di particolari documenti tecnici (ai sensi dell'allegato VII, parte B), la produzione e la consegna delle istruzioni di montaggio (ai sensi dell'allegato VI) ed il rilascio e la consegna di una dichiarazione di montaggio (ai sensi dell'allegato II, parte 1, sezione B).

L'allegato VII contiene un'altra modifica sostanziale, secondo la quale in futuro ogni costruttore deve indicare nella sua dichiarazione di conformità o di montaggio un "responsabile della documentazione" con sede in uno degli stati membri. Non è obbligatorio che la documentazione si trovi nel territorio degli stati membri e nem-meno che sia presente "fisicamente". Tuttavia deve poter essere compilata e messa a disposizione dal responsabile della documentazione entro un "periodo adeguato". In merito alla durata di tale periodo svolge un ruolo decisivo la complessità della documentazione.__________________________________________________________________________L'analisi dei pericoli diventa ora la valutazione dei rischi ________________________

Nella nuova direttiva sulle macchine all'analisi dei pericoli subentra la valuta-zione dei rischi. Sulla sua base i responsabili possono essere tentati di riportare semplicemente i rischi accertati nelle informazioni per l'utente. Ciò non soddisfa tuttavia i requisiti né della direttiva sulle macchine attuale né di quella futura. Per le necessarie misure di protezione è previsto piuttosto un chiaro ordine gerarchico:

Minimizzazione dei rischi mediante misure costruttiveAdozione di altre misure di protezione contro i rischi secondari che non pos-sono essere eliminati mediante progettazione e costruzione della macchinaInformazioni per l'utente sui rischi che restano anche dopo i passi 1 e 2 con avvertenze su particolari formazioni professionali, sulle misure di addestra-mento e sull'equipaggiamento di protezione personale ed inoltre sulla rego-lare verifica del comportamento corretto dell'utente eseguita dal titolare

Secondo la nuova direttiva, la documentazione tecnica di ogni macchina deve contenere indicazioni sul metodo adottato per valutare i rischi, sui requisiti di sicu-rezza, sulle misure di protezione adottate e sui rischi secondari restanti.________________________________________________________________________ t

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Pubblicata daTANNER s.r.l.Via G. Mazzini,222073 Fino MornascoT +39 031 40 525 00F +39 031 40 525 01E [email protected]://www.tanner.it

Caporedattore: Dr. Sven Bergert _________________________________________ Questa edizione è stata redatta e creata con la collaborazione di: Andreas Hett, Tomislav Matievic, Melanie Meyer, Lena Sattler

_________________________________________ Stampa: Stamperia Kling_________________________________________ Immagine di copertina: Fonte: www.photocase.de Fotografo: DerGrafischer (nome utente)

Indirizzi ______________________________________

TANNER

TANNER AGKemptener Straße 99, 88131 Lindau, GermaniaTel. +49 8382 272-119Fax +49 8382 272-900E-Mail: [email protected]____________________________________________Filiale di BraunschweigCarl-Miele-Straße 4, 38112 Braunschweig, GermaniaTel. +49 531 215-7858Fax +49 531 231-7531E-Mail: [email protected]____________________________________________Filiale di DuisburgBismarckstraße 142, 47057 Duisburg, GermaniaTel. +49 203 2988-668Fax +49 203 3466-443E-Mail: [email protected]____________________________________________Filiale di ErlangenNürnberger Straße 24-26, 91052 Erlangen, GermaniaTel. +49 9131 970028-15Fax +49 9131 970028-88E-Mail: [email protected]____________________________________________Filiale di Francoforte-EschbornMergenthalerallee 77, 65760 Eschborn, GermaniaTel. +49 6196 77933-95Fax +49 6196 77933-98E-Mail: [email protected]____________________________________________Filiale di AmburgoLübecker Straße 1, 22087 Hamburg, GermaniaTel. +49 40 702918-75Fax +49 40 702918-83E-Mail: [email protected]____________________________________________Filiale di MonacoFreisinger Landstraße 74, 80939 München, GermaniaTel. +49 89 321957-37Fax +49 89 321957-34E-Mail: [email protected]____________________________________________Filiale di NorimbergaRegensburger Str. 334 a, 90480 Nürnberg, GermaniaTel. +49 911 21450-0Fax +49 911 21450-11E-Mail: [email protected]____________________________________________Filiale di PaderbornBalduinstraße 1, 33102 Paderborn, GermaniaTel. +49 5251 879718-11Fax +49 5251 879718-88E-Mail: [email protected]____________________________________________Filiale di ReutlingenAm Heilbrunnen 47, 72766 Reutlingen, GermaniaTel. +49 7121 144934-0Fax +49 7121 144934-20E-Mail: [email protected]____________________________________________TANNER s.r.l. Via G. Mazzini, 2, 22073 Fino Mornasco, ItaliaTel. +39 031 40 525 00 Fax +39 031 40 525 01E-Mail: [email protected]____________________________________________TANNER Vietnam Ltd.House 43D/8 Ho Van Hue St. Ward 9, PhuNhuan District, VN-70999 Ho Chi Minh CityTel. +84 8 9973-452Fax +84 8 9973-465E-Mail: [email protected]____________________________________________Tanner Translations GmbH+CoMarkenstr. 7, 40227 Düsseldorf, GermaniaTel. +49 211 179665-0Fax +49 211 179665-29E-Mail: [email protected]

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