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Il report di Mergermarket Q1/2020 registra l'impatto del Covid19 sulle acquisizioni
M&a, il Coronavirus bloccala crescita del settore: 39,1%Pagine a curaDI FEDERICO UNNIAIl Coronavirus ha infettato
anche il dinamico mercatodell'm&a. È quanto emerge dal report relativo al 1
trimestre 2020 di Mergermarket, reso noto nei giorni scorso.Dopo quasi dieci anni di crescita, l'attività globale di fusioni eacquisizioni nella prima partedell'anno è diminuita del 39,1%rispetto al dato 2019, a 563,7miliardi di dollari con 3.685transazioni. Nel complesso ilvalore e il numero di operazioni sono paragonabili a quelli delprimo trimestre del 2008 (592,3miliardi di dollari su 3.744 transazioni). Un dato che fa riflettere su quello che potrebbe esserel'effetto Covid19 nel prosieguodell'anno.La più grande operazione lan
ciata sul mercato Usa, l'offertaostile di Xerox da 35,5 miliardidi dollari per la rivale HP, lanciato all'inizio di marzo, è stataaccantonata proprio per i timorilegati al Coronavirus.Nel 2020 è improbabile si
assista ad una nuova frenesiadi megadeals (valore superiorea 10 miliardi $) che si è avutonel 2019, quando ne furonoannunciati ben 38. A livelloglobale sono solo 8 le operazioni annunciate fino alla fine dimarzo. L'ultimo è quella da 35miliardi di dollari, ora in attesadi sviluppi, annunciata tra i giganti delle assicurazioni Aon eWillis Towers Watson.• M&a negli UsaLa contrazione del mercato
delle fusioni e acquisizioni negliStati Uniti accelera. L'attivitàcomplessiva era già diminuitadel 40% in valore tra la primae la seconda metà del 2019. Covid nel mercato americano pareaver assestato un duro colpo.Nel primo trimestre 2020 sisono avute 1.255 operazioni delvalore di dollari 206 miliardi, incalo del 57% in valore rispettoal lo stesso periodo dell'annoscorso (1.524 operazioni per unvalore di 476 miliardi di dollarinel 1° trimestre 19).• M&A in EuropaNel Vecchio continente si sono
registrate operazioni per 199,4miliardi di dollari (1.387 deals)nel primo trimestre del 2020,+30,2% rispetto al primo trimestre del 2019 (153,2 miliardi didollari). Ciò è dovutoliardi di dollari dell'operazionetra i giganti delle assicurazioniAon e Willis Towers Watson annunciato a marzo, il più grandeaffare europeo del 2020. Il private equity ha raggiunto 56,8miliardi di dollari in 258 operazioni, il valore più elevato delprimo trimestre (più del 72,3%rispetto al primo trimestre 19,33 miliardi di dollari). Le operazioni buy out hanno rappresentato il 28,5% del valore delle
Il Coronavirus ha infettatoanche il dinamico mercatodell'm&a. È quanto emerge dal report relativo al 1
trimestre 2020 di Mergermarket, reso noto nei giorni scorso.Dopo quasi dieci anni di crescita, l'attività globale di fusioni eacquisizioni nella prima partedell'anno è diminuita del 39,1%rispetto al dato 2019, a 563,7miliardi di dollari con 3.685transazioni. Nel complesso ilvalore e il numero di operazioni sono paragonabili a quelli delprimo trimestre del 2008 (592,3miliardi di dollari su 3.744 transazioni). Un dato che fa riflettere su quello che potrebbe esserel'effetto Covid19 nel prosieguodell'anno.La più grande operazione lan
ciata sul mercato Usa,ostile di Xerox da 35,5di dollari per la rivaleciato all'inizio di marzo, è stataaccantonata proprio per i timorilegati al Coronavirus.Nel 2020 è improbabile si
assista ad una nuova frenesiadi megadeals (valore superiorea 10 miliardi $) che si è avutonel 2019, quando ne furonoannunciati ben 38. A livelloglobale sono solo 8 le operazioni annunciate fino alla fine dimarzo. L'ultimo è quella da 35miliardi di dollari, ora in attesadi sviluppi, annunciata tra i giganti delle assicurazioni Aon eWillis Towers Watson.• M&a negli UsaLa contrazione del mercato
delle fusioni e acquisizioni negliStati Uniti accelera. L'attivitàcomplessiva era già diminuitadel 40% in valore tra la primae la seconda metà del 2019. Covid nel mercato americano pareaver assestato un duro colpo.Nel primo trimestre 2020 sisono avute 1.255 operazioni delvalore di dollari 206 miliardi, incalo del 57% in valore rispettoal lo stesso periodo dell'annoscorso (1.524 operazioni per unvalore di 476 miliardi di dollarinel 1° trimestre 19).• M&A in EuropaNel Vecchio continente si sono
registrate operazioni per 199,4miliardi di dollari (1.387 deals)nel primo trimestre del 2020,+30,2% rispetto al primo trimestre del 2019 (153,2 miliardi didollari). Ciò è dovuto ai 35,6 miliardi di dollari dell'operazionetra i giganti delle assicurazioniAon e Willis Towers Watson annunciato a marzo, il più grandeaffare europeo del 2020. Il private equity ha raggiunto 56,8miliardi di dollari in 258 operazioni, il valore più elevato delprimo trimestre (più del 72,3%rispetto al primo trimestre 19,33 miliardi di dollari). Le operazioni buy out hanno rappresentato il 28,5% del valore delle
fusioni e acquisizioni europeenel primo trimestre del 20%dal 22,2% nel 2019. L'impattopiù evidente di Covid19 sul primo trimestre è la flessione degliinvestimenti cinesi in Europa.Solo 12 offerte per un valore di1,4 miliardi di dollari da partedi aziende cinesi. Il numero piùbasso di transazioni dal 2° trimestre 2013.• M&A in ItaliaIn Italia, il paese europeo più
colpito dal virus, nel primo trimestre si è iniziatouna flessione dell'attività diM&A. Sono state 89 le operazioni portate a termine per uncontrovalore di 10,3 miliardi didollari. La parte del leone l'haavuta l'offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca, dal valore di5 miliardi di euro, che rappresenta l'ultimo accordo nel consolidamento bancario in corsoin Italia. Per quanto riguardainvece investimenti stranieri
Solo 12 offerte per un valore di1,4 miliardi di dollari da partedi aziende cinesi. Il numero piùbasso di transazioni dal 2° trimestre 2013.• M&A in ItaliaIn Italia, il paese europeo più
colpito dal virus, nel primo trimestre si è iniziato a registrareuna flessione dell'attività diM&A. Sono state 89 le operazioni portate a termine per uncontrovalore di 10,3 miliardi didollari. La parte del leone l'haavuta l'offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca, dal valore di5 miliardi di euro, che rappresenta l'ultimo accordo nel consolidamento bancario in corsoin Italia. Per quanto riguardainvece investimenti stranieri
in Italia, sono state registrate,a marzo, solo 6 operazioni da 2,6miliardi di dollari.In termini di valore, dalla clas
sifica di Mergermarket emrgeche i legal advisor stranieri dominano il mercato, tutti coinvolti in poche ma grandi operazioni. Si tratta di Stidde, BredinPrat, Debavoise&Plimptone Sulivan&Cromwell, tuttiattori nell'operazione Exor Covea per l'acquisizione dellacompagnia di assicurazionePartnerRe, seguiti dal primostudio italiano, Gatti PavesiBianchi. Da segnalare la fortecrescita (11esimo posto rispettoal 53esimo di un anno fa) registrata dallo studio legale Accinni, Cartolano ed Associati(1,7 miliardi dollari), che a finefebbraio 2020, dopo otto anni dicollaborazione, ha annunciato laseparazione tra i soci fondatoriAlessandro Accinni e Francesco Cartolano. Lo studioAccinni Cartolano proseguel'attività con la denominazioneAccinni. Francesco Cartolanoè migrato in Giliberti Triscornia.Discese significative per due
law firm di spicco come GianniOrigoni Grippo Cappelli &Partners (dal 1 al 9 posto) e dal5 all'11 BonelliErede. Il boomdi crescita è certamente quellodi Carnelutti Studio LegaleAssociati, passato dal 96 al 14°posto. In questo contesto la classifica degli studi legali più attivivede al primo posto Gatti Pavesi Bianchi, 9 un anno fa, con12 operazioni (+6) per un controvalore di 7,248 miliardi euro.
Data: 20.04.2020 Pag.: 34Size: 1672 cm2 AVE: € 80256.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000
CBA STAMPA 1
in Italia, sono state registrate,a marzo, solo 6 operazioni da 2,6miliardi di dollari.In termini di valore, dalla clas
sifica di Mergermarket emrgeche i legal advisor stranieri dominano il mercato, tutti coinvolti in poche ma grandi operazioni. Si tratta di Stidde, BredinPrat, Debavoise&Plimptone Sulivan&Cromwell, tuttiattori nell'operazione Exor Covea per l'acquisizione dellacompagnia di assicurazionePartnerRe, seguiti dal primostudio italiano, Gatti PavesiBianchi. Da segnalare la fortecrescita (11esimo posto rispettoal 53esimo di un anno fa) registrata dallo studio legale Accinni, Cartolano ed Associati(1,7 miliardi dollari), che a finefebbraio 2020, dopo otto anni dicollaborazione, ha annunciato laseparazione tra i soci fondatoriAlessandro Accinni e Francesco Cartolano. Lo studioAccinni Cartolano proseguel'attività con la denominazioneAccinni. Francesco Cartolanoè migrato in Giliberti Triscornia.Discese significative per due
law firm di spicco come GianniOrigoni Grippo Cappelli &Partners (dal 1 al 9 posto) e dal5 all'11 BonelliErede. Il boomdi crescita è certamente quellodi Carnelutti Studio LegaleAssociati, passato dal 96 al 14°posto. In questo contesto la classifica degli studi legali più attivivede al primo posto Gatti Pavesi Bianchi, 9 un anno fa, con12 operazioni (+6) per un controvalore di 7,248 miliardi euro.
"Siamo estremamente felici delrisultato non solo perché conseguito in un trimestre non semplice ma per la qualità e quantitàdelle operazioni in cui lo studioè stato coinvolto. Crediamo sia ilrisultato della qualità del nostrolavoro e dell'impegno che impieghiamo in ogni operazione" spiega Stefano Valerio managingpartner di Gatti Pavesi Bianchi.Tra le operazioni più importanti da segnalare l'opa Intesa/Ubiin cui assiste Intesa Sanpaolo."Gli effetti del coronavirus saranno negativi. Allo stato non èprevedibile quanto, dipende nonsolo da quando ne uscirà l'Italiama anche dal resto del mondo.Questa crisi nel medio terminefavorirà le aggregazioni ma tutto dipenderà dalla durata dellaemergenza sanitaria e dal bloccodella operatività".Al secondo posto Ntcm Stu
dio Legale, 4º un anno fa, increscita di 2 posizione sul pariperiodo 2019, con 11 operazioniper un controvalore di 146 milioni dollari. "Sul fronte M&A, i trimestri veramente difficili sonoquelli che devono ancora venire.Quello che si è appena concluso,pur avendo fatto in tempo a essere condizionato dalle misureadottate dal Governo per contenere l'epidemia, può essereconsiderato l'ultimo della fasepreCoronavirus più che il primo della fase postCoronavirus",spiega Pietro Zanoni, equitypartner dello studio Nctm. Trale operazioni si segnalano l'assistenza a Vodafone nell'accordocon Tim per la condivisione dellacomponente attiva della rete 5G,la condivisione degli apparatiattivi della rete 4G e l'ampliamento dell'attuale accordo dicondivisione delle infrastrutture di rete passive e l'assistenzaal Gruppo Nexive, competitor diPoste Italiane nei servizi postalie di spedizione, nella vendita delsuo complesso aziendale a unajoint venture di Mutares e PostNL. "Già prima dell'epidemial'Italia era un paese in vendita.Da questa crisi usciremo piùindeboliti di altri paesi, sicchéassisteremo a un periodo in cuigli stranieri potranno fare vere eproprie razzie tra le imprese italiane. In questo senso, il nostropaese sarà molto interessante.Peraltro, siccome anche i paesidai quali proviene gran partedel flusso M&A inbound (Usa,Uk, Germania e Francia) stannoattraversando, seppur in ritardorispetto a noi, una crisi altrettanto lacerante, non è dato sapere quando effettivamente gliinvestitori provenienti da queste
per un controvalore di 146 milioni dollari. "Sul fronte M&A, i trimestri veramente difficili sonoquelli che devono ancora venire.Quello che si è appena concluso,pur avendo fatto in tempo a essere condizionato dalle misureadottate dal Governo per contenere l'epidemia, può essereconsiderato l'ultimo della fasepreCoronavirus più che il primo della fase postCoronavirus",spiega Pietro Zanoni, equitypartner dello studio Nctm. Trale operazioni si segnalano l'assistenza a Vodafone nell'accordocon Tim per la condivisione dellacomponente attiva della rete 5G,la condivisione degli apparatiattivi della rete 4G e l'ampliamento dell'attuale accordo dicondivisione delle infrastrutture di rete passive e l'assistenzaal Gruppo Nexive, competitor diPoste Italiane nei servizi postalie di spedizione, nella vendita delsuo complesso aziendale a unajoint venture di Mutares e PostNL. "Già prima dell'epidemial'Italia era un paese in vendita.Da questa crisi usciremo piùindeboliti di altri paesi, sicchéassisteremo a un periodo in cuigli stranieri potranno fare vere eproprie razzie tra le imprese italiane. In questo senso, il nostropaese sarà molto interessante.Peraltro, siccome anche i paesidai quali proviene gran partedel flusso M&A inbound (Usa,Uk, Germania e Francia) stannoattraversando, seppur in ritardorispetto a noi, una crisi altrettanto lacerante, non è dato sapere quando effettivamente gliinvestitori provenienti da queste
regioni potranno tornare a guardare con interesse all'Italia". Inmerito ai recenti interventi delgoverno in tema di golden power, Zanoni aggiunge: "una difesa da comportamenti predatorida parte di imprese extra Ue èforse necessaria in questo gravemomento di difficoltà del nostrosistema industriale. Tuttavia,occorre trovare un ragionevoleequilibrio rispetto alle esigenzedi assicurare la più ampia libertà degli investimenti esteriche possono avere effetti più chepositivi per le imprese italianein termini di crescita. Quindi, ènecessario che le eventuali restrizioni non siano indiscriminate o con soglie troppo basse, masiano limitate agli investimentiextra Ue in imprese attive insettori strategici o in settori chepossano avere un impatto sullecapacità del paese di soddisfarei bisogni essenziali dei propricittadini per evitare problemi diordine pubblico (es. farmaceutica o agroalimentare)".Al terzo posto Chiomenti,
stabile, con 9 operazioni (3) eun controvalore di 1,362 miliardi dollari. 4 Gattai MinoliAgostinelli & Partners, 18°un anno fa, con 6 operazionipari a 2,027 miliardi dollari.Le operazioni più significativeseguito sono Engineering/Bain,Iren/Snam e Lanificio dell'Olivo/Ethica Global Investments. "Lostudio ogni anno ha fatto meglioe quest'anno prima della pandemia c'erano tutti i presuppostiper un anno straordinario. Siamo più piccoli come numero diavvocati rispetto a chi ha sempre dominato queste classifiche,ma il mercato ci riconosce qualità e dedizione", dice BrunoGattai, managing partner dello Studio Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners che aggiunge:"Nel secondo trimestre si potràchiudere qualche deal che eragià avviato e relativo a settoriche hanno sofferto meno. Il terzotrimestre sarà ancora peggiore.Speriamo di vedere un po' diluce nel quarto. L'Italia restaun mercato interessante perm&a. Il tessuto imprenditoriale è straordinario e alla fine inun modo o nell'altro l'Europaaiuterà i paesi maggiormentecolpiti", conclude.
pari a 2,027 miliardi dollari.Le operazioni più significativeseguito sono Engineering/Bain,Iren/Snam e Lanificio dell'Olivo/Ethica Global Investments. "Lostudio ogni anno ha fatto meglioe quest'anno prima della pandemia c'erano tutti i presuppostiper un anno straordinario. Siamo più piccoli come numero diavvocati rispetto a chi ha sempre dominato queste classifiche,ma il mercato ci riconosce qualità e dedizione", dice BrunoGattai, managing partner dello Studio Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners che aggiunge:"Nel secondo trimestre si potràchiudere qualche deal che eragià avviato e relativo a settoriche hanno sofferto meno. Il terzotrimestre sarà ancora peggiore.Speriamo di vedere un po' diluce nel quarto. L'Italia restaun mercato interessante perm&a. Il tessuto imprenditoriale è straordinario e alla fine inun modo o nell'altro l'Europaaiuterà i paesi maggiormentecolpiti", conclude.
Al 5° posto Orrick, con uncalo dal 2 di un anno fa, con 6operazioni (7) e un controvaloredi 26 milioni dollari. Orrick haassistito, tra le altre, Persico spa,multinazionale italiana sellaproduzione di stampi e impiantinel settore automotive, nell'acquisizione di due rami di aziendetedesche operative nel medesimo settore e Acs Dobfar nel closing dell'operazione di cessionedello stabilimento farmaceuticoGlaxoSmithKline di Verona. "Lostudio, nei primi 2 mesi del 2020,grazie alla grande liquidità presente sul mercato, ha continuatoa fare operazioni", dice GuidoTesta, head di Orrick Italia. "Ioprevedo un rallentamento nelleoperazioni di M&A nel secondo eterzo trimestre del 2020, dovutoalla necessità di capire come econ quali tempi il paese usciràdall'emergenza sanitaria e recupererà da un punto di vistaeconomico il terreno perdutodurante il periodo di lockdown.Nell'ultimo trimestre 2020 assisteremo a un deciso recuperonel settore del M&A, grazie alleopportunità che si creeranno inseguito all'inevitabile riduzionenella valutazione delle targetcompanies. Sul Golden powerla ratio alla base della norma,concettualmente inaccettabilein un contesto di mercato liberoe globale, diventa accettabile eanzi addirittura necessaria in unperiodo di emergenza nazionale,al fine di evitare che le nostreaziende divengano facili prede dispregiudicati o peggio non graditi investitori stranieri"."I processi di M&A che in
terverranno oggi anche conriguardo a realtà che operanonei numerosi nuovi settori strategici considerati dal decreto",
Data: 20.04.2020 Pag.: 34Size: 1672 cm2 AVE: € 80256.00Tiratura: 58779Diffusione: 21671Lettori: 100000
CBA STAMPA 2
aziende divengano facili prede dispregiudicati o peggio non graditi investitori stranieri"."I processi di M&A che in
terverranno oggi anche conriguardo a realtà che operanonei numerosi nuovi settori strategici considerati dal decreto",commenta l'of counsel di Cba,Paolo Carrière, "dovrannodistricarsi oltre che, ove applicabili, tra notifiche antitrust,regimi autorizzativi speciali edisciplina delle Opa, anche tra imeccanismi vari in cui si possono sostanziare i Golden Power:veti, autorizzazioni, condizioni,divieti di cessione. Il processo diM&A potrà pertanto risultarespesso più lungo e macchinoso,non essendo peraltro sempreben chiari i passaggi procedurali e gli effetti giuridici di queimeccanismi oltre che della loromancata attivazione".
commenta l'of counsel di Cba,Paolo Carrière, "dovrannodistricarsi oltre che, ove applicabili, tra notifiche antitrust,regimi autorizzativi speciali edisciplina delle Opa, anche tra imeccanismi vari in cui si possono sostanziare i Golden Power:veti, autorizzazioni, condizioni,divieti di cessione. Il processo diM&A potrà pertanto risultarespesso più lungo e macchinoso,non essendo peraltro sempreben chiari i passaggi procedurali e gli effetti giuridici di queimeccanismi oltre che della loromancata attivazione".
Stefano Valerio
Pietro Zanoni
L'andamento di fusioni e acquisizioni in Europa, trimestreper trimestre, dal 2015 a oggi, e i settori maggiormente coinvolti
Fonte: Mergermarket
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CBA STAMPA 3
Cms: l'Europa continua a essere mercato di venditacontinua ad essere un mercatoL'Europa
di vendita. Tutti i Paesi europei applicano al giorno d'oggi tecniche di allocazione del rischio "favorevoli al venditore",
mentre gli Stati Uniti continuano a privilegiarefermamente l'acquirente. E' quanto emerge delladodicesima edizione dell'European M&A Study2020 di Cms sulle operazioni di M&A in Europa.Un'analisi pluriennale sulle principali misure legali nell'ambito degli accordi di M&A, effettuatosu un database che prende in considerazione piùdi 4.600 operazioni. Cms ha rivelato che quasi lametà delle operazioni è relativa ad acquirenti cheentrano in un nuovo mercato (46%) o acquisisconoknowhow o competenze (41%). La percentuale diqueste operazioni è aumentata dal 2018 (rispettivamente del 32% e 23%). Un quinto delle opera
zioni è rappresentato invece dall'acquisizione diun concorrente. I risultati principali dell'analisievidenziano una crescita dell'utilizzo di strumenti tecnologici legali, l'applicazione più frequentedelle Polizze Warranty&Indemnity aumentodal 2 al 19% di tutte le transazioni, utilizzate inquasi la metà delle transazioni di valore superiorea 100 milioni di euro, la graduale diminuzionedell'utilizzo del meccanismo del purchase priceadjustment nel 45% di tutte le operazioni, inaumento di un punto percentuale rispetto all'anno precedente, ma notevolmente al di sotto dellivello medio dei tre anni precedenti e la confermadella tendenza a rialzo del meccanismo di lockedbox nel 56% delle operazioni senza Ppa, evidenziando il desiderio delle parti di avere quanta piùcertezza possibile.
Ora va valutato l'impatto del nuovo golden powerM&A, la classifica dei migliori legal advisor in Italia nel primo trimestre 2020
per valore e per numero delle operazioni (dati espressi in dollari)
Fonte: Mergermarket
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CBA STAMPA 4
Bruno Gattai Guido Testa Paolo Carrière
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CBA STAMPA 5