A two host shared macroparasite with spatial heterogeneities

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Università degli Studi di Trento Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali A Two-Host shared Macroparasite System with Spatial Heterogeneity 30 Marzo 2011 Relatori: prof. Andrea Pugliese, dr. Roberto Rosà Laureando: Mattia Manica A Two-Host shared Macroparasite System with Spatial Heterogeneity

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Conclusione

Università degli Studi di TrentoFacoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali

A Two-Host shared Macroparasite Systemwith Spatial Heterogeneity

30 Marzo 2011

Relatori: prof. Andrea Pugliese, dr. Roberto Rosà Laureando: Mattia Manica

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Conclusione

1 Introduzione

2 Metodo e Modelli usati

3 Ospite e Parassita

4 Due Ospiti e Parassita

5 Conclusione

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In natura

Numerosi fenomeni non hannouna formalizzazione matematica

Importanza Modelli Matematici

1 Analisi2 Comprensione3 Controllo

Problemi

1 Molteplicità di fattori einterazioni coinvolte

2 Complessità analitiche3 Scarsità dati o stime precise

Focus su

1 Interazione ospite-parassita2 Competizione fra specie3 Problemi spaziali di diffusione

ed eterogeneità

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Caso Studio

Il sistema biologico considerato come caso studio è l’interazione tra due specie digalliformi nella provincia di Trento.

Coturnìce(Alectoris graeca saxatilis)

Fagiano di monte, o Gallo Forcello(Tetrao tetrix)

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Interazione Ospite-Parassita

Ciclo di Sviluppo

1 Larve espulse con gli escrementi2 Tre stadi di sviluppo esterno3 Ingurgitate durante i pasti4 Sviluppo interno in Parassita Adulto

Principali Conseguenze per l’Ospite

1 Mortalità più elevata2 Riduzione della fertilità

Importante

Il parassita può svilupparsi in entrambe le specie, ma l’intensità degli effetti è diversa

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Interazione Ospite-Parassita

Ciclo di Sviluppo

1 Larve espulse con gli escrementi2 Tre stadi di sviluppo esterno3 Ingurgitate durante i pasti4 Sviluppo interno in Parassita Adulto

Principali Conseguenze per l’Ospite

1 Mortalità più elevata2 Riduzione della fertilità

Importante

Il parassita può svilupparsi in entrambe le specie, ma l’intensità degli effetti è diversa

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Competizione: Diretta e Apparente

Importante

Il parassita può svilupparsi in entrambe le specie, ma l’intensità degli effetti è diversa

Competizione Apparente

E’ il processo biologico che si instaura fra due o più specie quando subiscono unapressione competitiva da una specie esterna, in assenza della quale questo tipo dicompetizione non è possibile.

Può essere concomitante con altri tipi di competizione già in atto fra le due specie.

Diretta o per Interferenza: un individuo interferisce aggressivamente con gli altri percibo, sopravvivenza, riproduzione o territorio.

Indiretta o per Sfruttamento: una risorsa limitata comune agisce indirettamente comeun intermediario.

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Competizione: Diretta e Apparente

Importante

Il parassita può svilupparsi in entrambe le specie, ma l’intensità degli effetti è diversa

Competizione Apparente

E’ il processo biologico che si instaura fra due o più specie quando subiscono unapressione competitiva da una specie esterna, in assenza della quale questo tipo dicompetizione non è possibile.

Può essere concomitante con altri tipi di competizione già in atto fra le due specie.

Diretta o per Interferenza: un individuo interferisce aggressivamente con gli altri percibo, sopravvivenza, riproduzione o territorio.

Indiretta o per Sfruttamento: una risorsa limitata comune agisce indirettamente comeun intermediario.

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Habitat: Dominio Spaziale Unidimensionale

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Metodo e Modelli Usati

1 In letteratura il modello standard di interazione tra ospite e parassita ne descrivel’evoluzione nel tempo.

2 In genere il metodo più usato per definire questi modelli è iniziare a definire unaequazione differenziale per ogni classe di ospiti e poi sommare tutte le classi perottenere una singola equazione per il numero totale di ospiti.

3 Similmente per le altre specie4 Per chiudere il sistema bisogna definire come il parassita si distribuisce negli ospiti

Distribuzione

La nostra ipotesi è che il parassita abbia una distribuzione binomiale negativa

∂H∂t

= D∆H + H(b(x,H,P)− d − vH)− αP

∂P∂t

= D∆P + βψHL− P(σ + d + vH + α+ α

(1 +

1k

)PH

)∂L∂t

= hP− βHL− δL

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Metodo e Modelli Usati

1 In letteratura il modello standard di interazione tra ospite e parassita ne descrivel’evoluzione nel tempo.

2 In genere il metodo più usato per definire questi modelli è iniziare a definire unaequazione differenziale per ogni classe di ospiti e poi sommare tutte le classi perottenere una singola equazione per il numero totale di ospiti.

3 Similmente per le altre specie4 Per chiudere il sistema bisogna definire come il parassita si distribuisce negli ospiti

Distribuzione

La nostra ipotesi è che il parassita abbia una distribuzione binomiale negativa

∂H∂t

= D∆H + H(b(x,H,P)− d − vH)− αP

∂P∂t

= D∆P + βψHL− P(σ + d + vH + α+ α

(1 +

1k

)PH

)∂L∂t

= hP− βHL− δL

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Modello

Analisi del modello BASE

dHdt

= H(b− d − vH)− αP

dPdt

= βψHL− P(σ + d + vH + α+ α

(1 +

1k

)PH

)dLdt

= hP− βHL− δL

Passo Successivo

DIF Aggiunta diffusione mantenendo i parametri indipendenti dallo spazio

Analisi mediante simulazioni numeriche e confronto con modello BASE

FER Aggiunta della riduzione della fertilità

Analisi mediante simulazioni numeriche e confronto con modello DIF

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Modello

Analisi del modello DIF

∂H∂t

= D∆H + H(b− d − vH)− αP

∂P∂t

= D∆P + βψHL− P(σ + d + vH + α+ α

(1 +

1k

)PH

)∂L∂t

= hP− βHL− δL

Passo Successivo

DIF Aggiunta diffusione mantenendo i parametri indipendenti dallo spazio

Analisi mediante simulazioni numeriche e confronto con modello BASE

FER Aggiunta della riduzione della fertilità

Analisi mediante simulazioni numeriche e confronto con modello DIF

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Modello

Analisi del modello FER

∂H∂t

= D∆H + H(b(

kHkH + (1− γ)P

)k− d − vH)− αP

∂P∂t

= D∆P + βψHL− P(σ + d + vH + α+ α

(1 +

1k

)PH

)∂L∂t

= hP− βHL− δL

Passo Successivo

DIF Aggiunta diffusione mantenendo i parametri indipendenti dallo spazio

Analisi mediante simulazioni numeriche e confronto con modello BASE

FER Aggiunta della riduzione della fertilità

Analisi mediante simulazioni numeriche e confronto con modello DIF

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Modello BASE

Esistono tre equilibri del sistema: E0 = (0, 0, 0), E1 = (Hk, 0, 0) e E2 = (H, P, L)

Attraverso lo studio del segno della parte reale degli autovalori della matrice jacobianacalcolata nei punti di equilibrio è possibile stabilire le condizioni di stabilità del sistema.

Studio stabilità equilibrio non infetto E0 = (Hk, 0, 0)

1 b-d > 0

2 R0 :=hβψHk

(σ + b + α)(δ + βHk)< 1

E’ possibile attribuire un significato biologico alla seconda condizione:

1h

(σ + b + α): numero medio di larve generate da un parassita adulto

2βHk

(δ + βHk): probabilità che una larva sia ingerita da un ospite prima di morire

3 ψ: probabilità che una larva ingerita si sviluppi fino allo stato di parassita

Significato R0

R0 rappresenta il numero di parassiti prodotti da un singolo parassita

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Modello BASE

Esistono tre equilibri del sistema: E0 = (0, 0, 0), E1 = (Hk, 0, 0) e E2 = (H, P, L)

Attraverso lo studio del segno della parte reale degli autovalori della matrice jacobianacalcolata nei punti di equilibrio è possibile stabilire le condizioni di stabilità del sistema.

Studio stabilità equilibrio non infetto E0 = (Hk, 0, 0)

1 b-d > 0

2 R0 :=hβψHk

(σ + b + α)(δ + βHk)< 1

E’ possibile attribuire un significato biologico alla seconda condizione:

1h

(σ + b + α): numero medio di larve generate da un parassita adulto

2βHk

(δ + βHk): probabilità che una larva sia ingerita da un ospite prima di morire

3 ψ: probabilità che una larva ingerita si sviluppi fino allo stato di parassita

Significato R0

R0 rappresenta il numero di parassiti prodotti da un singolo parassita

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Modello BASE

Esistono tre equilibri del sistema: E0 = (0, 0, 0), E1 = (Hk, 0, 0) e E2 = (H, P, L)

Attraverso lo studio del segno della parte reale degli autovalori della matrice jacobianacalcolata nei punti di equilibrio è possibile stabilire le condizioni di stabilità del sistema.

Studio stabilità equilibrio non infetto E0 = (Hk, 0, 0)

1 b-d > 0

2 R0 :=hβψHk

(σ + b + α)(δ + βHk)< 1

E’ possibile attribuire un significato biologico alla seconda condizione:

1h

(σ + b + α): numero medio di larve generate da un parassita adulto

2βHk

(δ + βHk): probabilità che una larva sia ingerita da un ospite prima di morire

3 ψ: probabilità che una larva ingerita si sviluppi fino allo stato di parassita

Significato R0

R0 rappresenta il numero di parassiti prodotti da un singolo parassita

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Modello BASE

Esistono tre equilibri del sistema: E0 = (0, 0, 0), E1 = (Hk, 0, 0) e E2 = (H, P, L)

Attraverso lo studio del segno della parte reale degli autovalori della matrice jacobianacalcolata nei punti di equilibrio è possibile stabilire le condizioni di stabilità del sistema.

Studio stabilità equilibrio non infetto E0 = (Hk, 0, 0)

1 b-d > 0

2 R0 :=hβψHk

(σ + b + α)(δ + βHk)< 1

E’ possibile attribuire un significato biologico alla seconda condizione:

1h

(σ + b + α): numero medio di larve generate da un parassita adulto

2βHk

(δ + βHk): probabilità che una larva sia ingerita da un ospite prima di morire

3 ψ: probabilità che una larva ingerita si sviluppi fino allo stato di parassita

Significato R0

R0 rappresenta il numero di parassiti prodotti da un singolo parassita

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Modello BASE

Invasibilità del Parassita

R0 > 1 è la condizione di invasibilità e persistenza del parassita

Studio stabilità equilibrio infetto E0 = (H, P, L)

Non si riesce a trovare una condizione analitica semplice, ma è necessario valutarenumericamente caso per caso

Si è osservato che la stabilità dipende dall’azione di forze stabilizzanti e destabilizzanti

In particolare sono stati trovati variando il parametro mortalità delle larve (δ) dei valorisoglia, dipendenti dal parametro d’aggregazione, per la stabilità dell’equilibrio E2.

Condizione di Stabilità

Tabella: Regioni di Stabilità

se k = 3 5 8 10allora δ > 5.25 8.74 11.38 12.46

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Modello BASE

Invasibilità del Parassita

R0 > 1 è la condizione di invasibilità e persistenza del parassita

Studio stabilità equilibrio infetto E0 = (H, P, L)

Non si riesce a trovare una condizione analitica semplice, ma è necessario valutarenumericamente caso per caso

Si è osservato che la stabilità dipende dall’azione di forze stabilizzanti e destabilizzanti

In particolare sono stati trovati variando il parametro mortalità delle larve (δ) dei valorisoglia, dipendenti dal parametro d’aggregazione, per la stabilità dell’equilibrio E2.

Condizione di Stabilità

Tabella: Regioni di Stabilità

se k = 3 5 8 10allora δ > 5.25 8.74 11.38 12.46

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Andamento Temporale: Equilibrio Stabile. Modelli BASE e DIF

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Andamento Temporale: Equilibrio Instabile. Modelli BASE e DIF

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Assenza di instabilità spaziale

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Modello FER: Riduzione Fertilità

Fertilità

Ora b(x,H,P) := b(

kHkH + (1− γ)P

)ksotto opportune ipotesi.

∂H∂t

= D∆H + (b(

kHkH + (1− γ)P

)k− d − vH)H − αP

∂P∂t

= D∆P + βψHL− P(σ + d + vH + α+ α

(1 +

1k

)PH

)∂L∂t

= hP− βHL− δL

(1)

Effetti

La riduzione di fertilità è una forza che destabilizza l’equilibrio di coesistenza tra ospitee parassita

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Modellizzare l’habitat

Habitat

Lo spazio multidimensionale (teorico) costruito tenendo conto degli ambiti di tolleranzadella specie rispetto alle variabili abiotiche.

Nel caso studio si è scelto di modellizzare uno spazio unidimensionale (l’altitudine)

Il parametro che dipende dallo spazio è la fertilità (b(x,H,P))

Lo spazio operativo della specie è influenzato anche da variabili biotiche.

∂u∂t

= ∇ · D∇u + f (x, u) in Ω× (0,∞)

D∂u∂−→n

= 0 on ∂Ω× (0,∞)

dove f (x,H) = (b(x)− d − vH)H

(2)

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Modellizzare l’habitat

Habitat

Lo spazio multidimensionale (teorico) costruito tenendo conto degli ambiti di tolleranzadella specie rispetto alle variabili abiotiche.

Nel caso studio si è scelto di modellizzare uno spazio unidimensionale (l’altitudine)

Il parametro che dipende dallo spazio è la fertilità (b(x,H,P))

Lo spazio operativo della specie è influenzato anche da variabili biotiche.

∂u∂t

= ∇ · D∇u + f (x, u) in Ω× (0,∞)

D∂u∂−→n

= 0 on ∂Ω× (0,∞)

dove f (x,H) = (b(x)− d − vH)H

(2)

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Proposizione (Cantrell e Costner - 2003)

Supponiamo che f (x,H) ≤ g0(x)H per x ∈ Ω dove g0(x) è una funzione misurabilelimitata g0(x) ∈ Cα(Ω). Se l’autovalore principale λ1 di

∇ · D∇ϕ+ g0(x)ϕ = λϕ in Ω

D∂ϕ

∂−→n= 0 on ∂Ω (3)

è negativo, allora (2) non ha equilibri positivi e tutte le soluzioni non negative decadonoesponenzialmente a zero quando t→∞

Proposizione (Cantrell e Costner - 2003)

Supponiamo che f (x,H) = g(x,H)H con g(x,H) di classe C2 in u e Cα in x, ed esisteun M > 0 tale che g(x,H) < 0 per H > M. Se l’autovalore principale λ1 è positivo nelproblema

∇ · D∇ϕ+ g(x, 0)ϕ = λϕ in Ω

D∂H∂−→n

= 0 on ∂Ω (4)

allora (2) ha un equilibrio minimo positivo H∗ e tutte le soluzioni di (4) che sonoinizialmente positive su un sottoinsieme aperto di Ω sono limitate da sotto da orbiteche incrementano verso H∗ qualora t→∞

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Teorema

Supponiamo che r sia un parametro positivo e che valga∫Ω

g(x, 0) dx =∫

Ωb(x)− d dx < 0 (5)

L’autovalore principale λ1 di

D∆H + rg(x, 0)H = λH in Ω

D∂H∂−→n

= 0 on ∂Ω(6)

è positivo se e solo se 0 < σ+1 < r dove σ+

1 è l’autovalore principale diD∆H + σg(x, 0)H = 0. Se la condizione (5) è rovesciata allora λ1 > 0 per ogni r > 0.

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Risultati senza parassiti

1 La specie può sopravvivere anche se il suo tasso medio di crescita nel dominiospaziale è negativo.

2 La distribuzione finale della specie tende a seguire la forma della sua funzione difertilità.

3 Se il tasso di crescita medio è negativo aumentare il valore del coefficiente didiffusione può portare all’esclusione della specie.

4 Habitat non frammentati e situati nei pressi delle estremità del dominiofavoriscono la sopravvivenza.

E’ possibile trovare una condizione analitica simile anche per i parassiti?

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Risultati senza parassiti

1 La specie può sopravvivere anche se il suo tasso medio di crescita nel dominiospaziale è negativo.

2 La distribuzione finale della specie tende a seguire la forma della sua funzione difertilità.

3 Se il tasso di crescita medio è negativo aumentare il valore del coefficiente didiffusione può portare all’esclusione della specie.

4 Habitat non frammentati e situati nei pressi delle estremità del dominiofavoriscono la sopravvivenza.

E’ possibile trovare una condizione analitica simile anche per i parassiti?

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Parassiti e Larve

Consideriamo le equazioni per il parassita e le larve linearizzate nell’equilibrio (H, 0, 0),∂P∂t

= D∆P + (βψH(x))L− P(η + vH(x))

∂L∂t

= hP− (βH(x) + δ)L

(7)

dove, per semplificare, η := σ + α+ d Per risolvere questo sistema di equazionisoggetto a condizioni di Neumann sul bordo per prima cosa guardiamo alle soluzioniindipendenti dal tempo del problema agli autovalori spaziali definito da

D∆P + L(βψH(x))− P(η + vH(x)) = λP

hP− (βH(x) + δ)L = λL(8)

Sostituendo il valore di L si ottiene

D∆P + P

(βψH(x)

βH(x) + δ + λ− η − vH(x)− λ

)= 0 (9)

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Richiamiamo l’equazione di Sturm-Liouville

ddx

[p(x)u′(x)]− q(x)u(x) + µw(x)u(x) = 0

∂u∂−→n

= 0

(10)

E’ noto che: −∫ l

0

p(x)(u′(x))2dx−∫ l

0

q(x)u′(x) +∫ l

0

µw(x)u′(x) = 0 (11)

µ =

∫Ω

p(x)(u′(x))2dx +∫

Ωq(x)u2(x)dx∫

Ωw(x)u′(x)dx

(12)

e che gli autovalori possono essere ordinati in questo modo

µ0 < µ1 < µ2 < ... < µk < ... (13)

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Se normalizziamo l’autofunzione, allora

µ0 = min

∫Ω

p(x)(u′(x))2 dx +∫

Ωq(x)u2(x) dx

(14)

Abbiamo definito λ = −µ, inoltre poichè q(x) = η + vH(x)−βψH(x)

βH(x) + δ + λdipende

da λ, tutti gli autovalori µ0 < µ1 < µ2 < ... < µk dipendono da λ.

Importante

C’è una soluzione di (8) quando λ = −µk(λ).

Si dimostra che:se λ cresce allora −µ0(λ) decresce, perciò se −µ0(λ) < 0 non ci sono soluzioni diλ = −µk(λ) con λ > 0,se −µ0(λ) > 0 c’è un unico λ∗ tale che λ∗ = −µk(λ∗)

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Proposizione

La condizione µ0(0) < 0 è necessaria e sufficiente affinchè il parassita riesca astabilirsi, cioè gli autovalori di

D∆P + P

(βψH(x)βH(x) + δ

− η − vH(x))

+ µP = 0 , con∂P∂−→n

= 0

devono essere negativi.

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Risultati con parametri dipendenti dallo spazio

1 La specie può sopravvivere anche se il suo tasso di crescita medio nel dominiospaziale è negativo.

2 Ospite e parassita possono coesistere stabilmente o instabilmente.3 E’ possibile osservare instabilità spaziale, sotto certe condizioni.

Figura: Destabilizing effects of host fertility reduction. Parameter values are: d = 0.6, α = 0.1„ σi = 4, β = 0.12,

φ = 1., h = 100, v = 0.00083, δ = 4, γ = 0.1, b(x) = (3.5− x)(x− 6.5)(

kHkH+(1−γ2)P

)k, if x ∈ [3.5, 6.5], 0

otherwise.

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(a) Host’s density

Figura: Effects of spatial instability. Parameter values are: d = 0.5, α = 0.1„ σi = 4, β = 0.12, φ = 1., h = 100,

v = 0.00083, δ = 60, γ = 0.1, b(x) = 2.5e−(x−4)2

4(

kHkH+(1−γ2)P

)k.

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Modello con due Ospiti

∂H1

∂t= D1∆H1 + H1(b1(x,H,P)− d1 − v1H1 − θ1H2)− α1P1

∂H2

∂t= D2∆H2 + H2(b2(x,H,P)− d2 − v2H2 − θ2H1)− α2P2

∂P1

∂t= D1∆P1 + β1ψ1H1L− P1(σ1 + d1 + v1H1 + θ1H2 + α1 + α1(1 +

1k1

)P1

H1)

∂P2

∂t= D2∆P2 + β2ψ2H2L− P2(σ2 + d2 + v2H2 + θ2H1 + α2 + α2(1 +

1k2

)P2

H2)

∂L∂t

= h1P1 + h2P2 − (β1H1 + β2H2 + δ)L

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Conclusione

Se consideriamo il problema come non spaziale, allora

Condizione 1 (Greenman e Hudson - 2000)

E’ possibile definire un indice di tolleranza S0i che esprime quale ospite è più resistente.

Se S0i > 1 allore l’ospite i è più resistente al parassita, nel senso che può coesisterecon una popolazione maggiore di larve.Questa condizione è necessaria ma non sufficiente per avere l’esclusione dell’ospitemeno tollerante

Condizione 2 (Greenman e Hudson - 2000)

R0i > R∗0i > 1

Aggiungendo la diffusione, ma non la dipendenza dei parametri dallo spazio non sihanno cambiamenti significativi.

Competizione Diretta

Se è presente anche competizione diretta il comportamento è molto più complesso edifficile da descrivere. Per esempio è possibile avere l’inversione nell’esclusione di unadelle specie ospiti

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Conclusione

Fertilità dipendente dallo spazio

Condizioni Iniziali

I due habitat sonosovrapposti.Definiamo i parametri inmodo tale che l’ospitemeno tollerante siestingua.

Risultati

Per definizione, l’ospite meno tollerante si estingue

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Conclusione

Fertilità dipendente dallo spazio

Condizioni Iniziali

I due habitat non sono piùsovrapposti.La scelta dei parametri èidentica a prima tranneche per la fertilità

.Risultati

Superato un certo valore di separazione spaziale l’ospite meno tollerante sopravvive

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Conclusione

Segregazione Spaziale Necessaria Per Coesistenza

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Conclusione

Conclusioni

SINGOLO OSPITE1 Parametri indipendenti dallo spazio

1 Sono state trovate condizioni per l’invasibilità del parassita2 E’ stato osservato che l’ospite può convivere con il parassita

sia stabilmente che instabilmente. Nel qual caso oscillatendendo ad un ciclo limite.

3 La riduzione della fertilità destabilizza l’equilibrio dicoesistenza

2 Parametri dipendenti dallo spazio1 Trovate condizioni analitiche anche se difficilmente calcolabili2 Il tasso medio di crescita dell’ospite può essere negativo3 Sotto certe condizioni è possibile osservare instabilità

spaziale

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Conclusione

Conclusioni

SINGOLO OSPITE1 Parametri indipendenti dallo spazio

1 Sono state trovate condizioni per l’invasibilità del parassita2 E’ stato osservato che l’ospite può convivere con il parassita

sia stabilmente che instabilmente. Nel qual caso oscillatendendo ad un ciclo limite.

3 La riduzione della fertilità destabilizza l’equilibrio dicoesistenza

2 Parametri dipendenti dallo spazio1 Trovate condizioni analitiche anche se difficilmente calcolabili2 Il tasso medio di crescita dell’ospite può essere negativo3 Sotto certe condizioni è possibile osservare instabilità

spaziale

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Conclusione

Conclusioni

DUE OSPITI1 Parametri indipendenti dallo spazio

1 Sono state trovate condizioni per l’invasibilità del parassita2 Il comportamento del sistema è, in generale, noto.3 I risultati ottenuti nel caso di un singolo ospite rimangono

validi2 Parametri dipendenti dallo spazio

1 Mostrato come la segregazione spaziale possa evitarel’esclusione dell’ospite meno tollerante

2 Osservato come l’esclusione dell’ospite meno tollerantedipenda dalla presenza di un reservoir per il parassitapiuttosto che dal parassita per sè.

3 Trovati numericamente dei valori soglia per la coesistenza

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Conclusione

Conclusioni

DUE OSPITI1 Parametri indipendenti dallo spazio

1 Sono state trovate condizioni per l’invasibilità del parassita2 Il comportamento del sistema è, in generale, noto.3 I risultati ottenuti nel caso di un singolo ospite rimangono

validi2 Parametri dipendenti dallo spazio

1 Mostrato come la segregazione spaziale possa evitarel’esclusione dell’ospite meno tollerante

2 Osservato come l’esclusione dell’ospite meno tollerantedipenda dalla presenza di un reservoir per il parassitapiuttosto che dal parassita per sè.

3 Trovati numericamente dei valori soglia per la coesistenza

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Introduzione Metodo e Modelli usati Ospite e Parassita Due Ospiti e Parassita Conclusione

Vi ringrazio per la cortese attenzione

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