A scuola a testa in giù Didattica capovolta: un nuovo modo ... didattici/Corso Flipped... · per...
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Tutto è cominciato quando due insegnanti di chimica della scuola secondaria, Jonathan Bergmaan e Aaron Sams, si sono accorti che entrambi percepivano la propria attività come troppo meccanica e arida. Giorno dopo giorno, i cicli continui di lezione e test di verifica limitavano il tempo necessario per conoscere in profondità i propri studenti e capire i loro bisogni, in termini sia di apprendimento sia di relazioni. Nel 2007 hanno pensato di trovare questo tempo mancante spostando il momento dell’acquisizione dei saperi di base, cioè della lezione tradizionale, oltre l’aula e hanno scelto di responsabilizzare gli studenti proponendo come “compito a casa” l’utilizzo di materiali digitali in autoistruzione. In questo modo hanno liberato la loro didattica dall’incombenza delle lezioni, che hanno convertito in screencast, ovvero brevi video digitali composti da audio e sequenze di immagini. Il tempo in aula è diventato disponibile per laboratori in piccoli gruppi e per seguire direttamente i singoli studenti attraverso un tutoraggio uno-a-uno. I due chimici hanno poi condiviso sul web i video prodotti e hanno cominciato a raccontare la loro esperienza. I social network hanno fatto il resto diffondendo a macchia d’olio il modello e dando il via al movimento flip your classroom. Bergmaan e Sams pongono in evidenza come “ribaltare la didattica” possa fornire un quadro operativo per allineare le conoscenze e le competenze degli studenti e migliorare la relazione educativa attraverso la tecnologia e un’attenta ottimizzazione del tempo.
Il modello pedagogico si rifà a Célestin FREINET, maestro e pedagogista. Ecco alcuni link di approfondimento:
http://www.apprendimentocooperativo.it/?ida=11253
http://www.dubladidattica.it/freinet.html
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I tempi e le fasi si rifanno agli EAS (Episodi di Apprendimento Situati) elaborata dal professore Pier Cesare Rivoltella, direttore del Cremit, Università Cattolica di Milano, il modulo didattico deve essere strutturato in tre momenti:
1) preparatorio, ovvero un'introduzione in cui l'insegnante fornisce agli studenti un framework concettuale, assegna le risorse multimediali e i compiti relativi all'argomento oggetto dell'analisi disciplinare o cross-disciplinare e dà una consegna;
2) operatorio, ovvero la fase in cui il compito viene oggettivamente svolto attraverso una produzione di natura digitale e multimediale.
3) ristrutturativo e conclusivo in cui il docente valutando e correggendo i prodotti digitali elaborati dagli studenti fissa i nodi concettuali emersi e soprattutto accompagna la classe verso una rielaborazione significativa di quanto si è appresso durante l'EAS.
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Per l’apprendimento cooperativo restano fondamentali gli studi di Comoglio e Johnson e Johnson: vale la pena rammentare i punti nodali del metodo: 1) interdipendenza positiva nel gruppo; 2) responsabilità personale (Sharan); 3) interazione promozionale faccia a faccia; 4) importanza delle competenze sociali; 5) controllo o revisione (riflessione) del lavoro svolto insieme; 6) valutazione individuale e di gruppo; 7) lavoro in piccoli gruppi eterogenei.
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(video: I vulcani italiani) Didastore SP Archivio Geografia Mediateca classe 4
E video “I vulcani documentario”:
https://www.youtube.com/watch?v=0O-yQBJ_nU0
Chiediamo agli alunni di osservare questi materiali con metodo scientifico: osservazione, domande, ipotesi, esperimento, conclusione.
Proponiamo anche la visione della rivista focus junior:
http://www.focusjunior.it/scienza/ambiente/vulcani/vulcani-come-sono-fatti-dove-si-formano-perche
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Divisione in gruppi = tot. 10 minuti, scegliendo anche un capogruppo. Partire a coppie, poi a 3 e infine a 4, per favorire un’interazione con gli altri graduale.
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FASE PREPARATORIA
All’interno di ogni gruppo, seguendo le domande-stimolo, ci si pone domande e ci si confronta, formulando ipotesi
(= tot. 10 minuti)
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L’insegnante risponde alle domande e ai dubbi su quanto visto/letto e rielaborato, infine assegna il compito che dovrà attivare diverse competenze. Parliamo di un compito di realtà: link per visionare i materiali da procurarsi utili alla realizzazione dell'esperimento:
Realizzazione di un vulcano: Esperimenti per bambini fai da te: il vulcano che erutta
https://www.youtube.com/watch?v=_ZxsibHXU3o
In questo modo si svilupperanno competenze TRASVERSALI, quali l’imparare a imparare, progettare, collaborare, rielaborare criticamente, risolvere problemi insieme.
Pearson Italia spa
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COME SI DOVREBBERO SVOLGERE LA FASE OPERATORIA E QUELLA CONCLUSIVA?
Il formatore illustra le 2 fasi successive, enunciandole solo.
Il lavoro potrà durare 6 ore (in 2 sessioni diverse): nella fase operatoria, i ragazzi
all’interno dei gruppi si divideranno i compiti svolgendo un compito di realtà: vedi link per visionare i materiali da procurarsi utili alla realizzazione dell'esperimento:
https://www.youtube.com/watch?v=_ZxsibHXU3o
Nella fase ristrutturativa/conclusiva lavoreranno insieme per la creazione/presentazione di un unico file PPT o di una mappa concettuale, fissando concetti e conoscenze sotto la guida del docente e per trarre le conclusioni dopo le domande, le ipotesi e la realizzazione dell'esperimento in classe. Il tutto ha la finalità di consolidare conoscenze significative (modello teorico) sulla natura e il funzionamento di un vulcano, partendo da un'esperienza concreta.
Potendo lavorare a gruppi, ognuno ha modo di partecipare, anche i BES agiscono, la classe diventa una vera comunità in cui il docente controlla e supporta, creando un rapporto di fiducia con gli allievi.
L’apprendimento passerà dal FARE/PARLARE/SIMULARE un’esperienza, non più ascoltando solo nozioni in maniera frontale e tradizionale.
La Khan Academy è un'organizzazione educativa senza scopo di lucro creata nel 2006 da Salman Khan, ingegnere statunitense originario del Bangladesh, che ha lo scopo di offrire servizi e materiali e tutorial gratuiti per l'istruzione e l'apprendimento a distanza attraverso tecnologie di e-learning.
Ed Puzzle è una piattaforma che gratuitamente offre un servizio fantastico, ovvero, la possibilità di creare una classe, iscrivere gli studenti e di creare/modificare a piacere dei video con lezioni personalizzate.
Tutorial: https://www.youtube.com/watch?v=-urM4Gge9Rw
Sono siti o app che in maniera gratuita (dietro registrazione) o per pochi Euro consentono di creare mappe concettuali di grande utilità didattica, utili per riassumere concetti in maniera visiva.
Sono siti o app che in maniera gratuita (dietro registrazione) consentono di creare presentazioni (tipo slide power point e non solo) molto efficaci e di impatto visivo forte.
È un servizio gratuito che consente di videoregistrare quanto avviene sul proprio schermo o la propria webcam producendone un video: è utile quindi per registrare i passaggi di una lezione in classe e inviarla agli assenti o a chi ha bisogno di recupero. Non occorre registrazione. La versione gratuita consente di registrare fino ad un massimo di quindici minuti.
Sono siti o app che in maniera gratuita (dietro registrazione) consentono di insegnare/apprendere giocando, creando quiz per la classe ma con possibilità di risposta singola (da singolo device) o flashcards interattive.
Sono siti o app che in maniera gratuita consentono di inviare file molto pesanti (fino a 2GB con Wetransfer), di condividerli online (con Dropbox o Google Drive). Per Wetransfer non occorre registrarsi. Per Google Drive occorre avere un indirizzo gmail.
Sono siti che in maniera gratuita consentono di creare siti web con spazi di condivisione delle risorse (anche audio e video), utili per il lavoro cooperativo. Per Google Sites occorre avere un indirizzo gmail. Nella versione free di Wikispaces si hannofino a 2 Gbytes di spazio di lavoro per collaborazione e lavoro di gruppo.
Per poter proiettare alla LIM o su PC ciò che si visualizza su tablet, senza utilizzo di cavi, è possibile utilizzare applicazioni gratuite (come Mobizen per Android) o a pagamento per pochi Euro (come Reflector, per Android e iOs).
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