A qualcuno piace caldo

8
È UN SAN VALENTINO “CALDO” Con il nome di “Strage di San Valentino” si identi- fica il massacro compiuto a Chicago il 14 febbraio 1929 con il quale gli uo- mini di Al Capone stermi- narono la banda di Bugs Moran. Al Capone, detto “Il Na- poletano” per le sue origi- ni campane, e l’irlandese George “Bugs” Moran, si contendevano il controllo della città e del mercato degli alcolici, ma con que- sta operazione la mafia italo-americana prese il sopravvento. Il commando mafioso fu guidato dall’autista e luo- gotenente di Capone, Sam Giancana, con al seguito altri quattro uomini. In quel giorno Capone si tro- vava a Miami, convocato da un giudice federale per un interrogatorio, un alibi di ferro per Al Capo- ne. Gli uomini di Capone si presentarono da quelli di Bugs travestiti da poli- ziotti. Colti di sorpresa, questi ultimi si lasciaro- no disarmare e portare via. Ma la destinazione che li attendeva non era una caserma, bensì un garage, dove vennero uc- cisi a colpi di mitraglia- tore. Almeno cinquanta colpi sparati per ogni cor- po. Per molti anni l’alibi di Al Capone resse, anche perché i pochi testimoni della scena videro dei po- liziotti aggirarsi sul luogo della strage, e la tesi spo- sata fu a lungo quella di un’esecuzione di poliziot- ti corrotti che volevano mettere a tacere testimo- ni che sapevano troppo. Solo 40 anni dopo un vec- chio gangster, Alphonse Karpis, fece luce sui fat- ti. Bugsy Moran fu il solo superstite, una vittima gli somigliava moltissimo e probabilmente fu uccisa al posto suo. Fuggì e sparì per sempre. Al Capone rimase unico e incontra- stato padrone di Chicago molto a lungo. L’episodio resta a tutt’oggi uno dei più cruenti regolamenti di conti della storia della malavita. (w.p.) ARRIVA SUGAR THE MUSICAL LA STRAGE DI SAN VALENTINO: L INCIPIT DELLO SPETTACOLO ! Il massacro fu ordinato da AL CAPONE Dal film il musical “SUGAR” CHICAGO - Il noto gang- ster italo-americano Al- phonse Gabriel Capone nasce nel quartiere di Brooklyn, a New York il 17 gennaio 1899, da ge- nitori emigranti prove- nienti da Castellammare di Stabia. Al Capone cre- sce in un ambiente degra- dato e prende presto con- tatto con piccole gang di microcriminalità mino- rile; espulso dalla scuola in seguito alle percosse perpetrate ai danni di un docente, entra nella ban- da dei “Five Pointers” di Frankie Yale. In questo periodo gli vie- ne affibbiato il sopranno- me di “Scarface” a causa di una vistosa cicatrice sulla guancia, segno di una coltellata infertagli da Frank Galluccio, sul- la cui sorella Al aveva espresso commenti pe- santi. Dopo aver gravemente ferito un membro di una banda rivale, nel 1919 Yale lo allontana per far calmare le acque, man- dando Capone a Chicago. Nella sua nuova base ope- rativa, Capone si mette al servizio di Johnny Tor- rio, diventando col tempo il suo braccio destro nella direzione di tutte le atti- vità illegali della banda. Quando Torrio è ferito in un attentato il comando passa a Capone. Il gangster ha un’idea in- novativa: investire parte dei ricavati delle attività illegali in attività canoni- che e legali, separando la gestione contabile. è così che in pieno proi- bizionismo Capone può controllare la distribu- zione e il commercio de- gli alcoolici, grazie anche alla corruzione dei politi- ci, tra cui il sindaco Wil- liam Hale Thompson Jr. (“Big Bill”). Chicago è sotto i riflettori di tutti gli Stati Uniti per l’alto tasso di criminalità e la corruzione dilagante: tutti additano Al Capone, ma nessuno riesce ad in- castrarlo, e l’espansione del suo impero malavito- so prosegue in un’esca- lation di violenza. Nel 1930 Al Capone è dichia- rato “nemico pubblico numero uno” della città di Chicago. D’improvviso, la svolta: una squadra di agenti federali dell’ufficio delle imposte, comandata da Elliot Ness e composta da un pool di super-e- sperti e incorruttibili funzionari, si guadagna l’opportunità di indagare sulle attività di Capone. Sono i famosi “Intoccabi- li”: sempre alle costole di Capone, analizzando ogni più piccolo movimento fi- nanziario sospetto. Un minuscolo foglietto di carta nel quale compare il nome di Capone viene sfruttato per arrivare ad un vasto impianto accu- satorio. Al Capone viene rinviato a giudizio per evasione fiscale, con ben ventitré capi d’accusa: cerca di corrompere la giuria po- polare ma questa, la sera prima del processo, viene sostituita completamen- te. La nuova giuria raggiun- ge un verdetto di colpe- volezza e condannato a undici anni di carcere ed una sanzione economica nell’ordine di 80.000 dol- lari. Viene inviato ad Atlanta in uno dei carceri statu- nitensi più duri, e di lì ad Alcatraz: tutti i con- tatti con l’esterno vengo- no interrotti, mentre gli vengono diagnosticati i primi segni di una forma di demenza causata dalla sifilide, contratta in pre- cedenza. Scarcerato nel 1939, si ritira in Florida afflitto sempre più dal de- perimento fisico e psichi- co. In seguito ad un colpo apoplettico e dopo una breve agonia Al Capone muore di arresto cardia- co il giorno 25 gennaio 1947 a Miami. (g.c.) IL NAPOLETANO CHE FECE TREMARE L'AMERICA (da sx Pietro Pignatelli, Justine Mattera e Christian Ginepro - photo by Giovanna Marino) GLI ATTORI PRENDERANNO VITA DALLO SCHERMO DEL CINEMA La versione “musical” del celebre film del 1959 diretto da Billy Wilder “A qualcuno piace caldo” rappresenta uno dei tito- li più esilaranti del gene- re teatrale, pur non es- sendo nato direttamente per il palcoscenico. La sceneggiatura, che si presta in modo particola- re a un adattamento te- atrale, ed il riferimento alla musica jazz (infatti da una battuta del film si evince che l’aggettivo “caldo” del titolo è pro- prio dedicato a questa tipologia melodica), sfo- ciano spontaneamente in quella che è una comme- dia musicale dalla strut- tura impeccabile. Questa nuova versione italiana dello spettacolo vuole riportare in primo piano i dialoghi e le situa- zioni irresistibilmente comiche del film e la sen- sualità leggendaria del mito di Marilyn Monroe, anche grazie alla celebre canzone “I Want To Be Loved By You”, come se il tutto provenisse diret- tamente dal film in bian- co e nero e che, come per magia, diventasse realtà. L’espediente sarà infatti una particolare tecnica illusionistica, nota nel passato in Italia con il nome di Fregoligraph, in onore del famoso trasfor- mista italiano Leopoldo Fregoli, che permette a interpreti in carne ed ossa di passare dalla pro- iezione su uno schermo alla realtà in palcosceni- co e viceversa. La scenografia, quindi, avrà una connotazione di bianco-nero-grigio ele- gante e nostalgica, “rituf- fando” il pubblico come all’interno della pellico- la. Per i costumi, invece, in onore al genere “musi- cal” stesso e alla volontà iniziale del regista Billy Wilder e dell’attrice Ma- rilyn Monroe di girare “A qualcuno piace caldo” a colori, saranno appunto coloratissimi e luccican- ti. Le luci strizzeranno l’oc- chio allora anche alla fotografia delle pellicole anni ’50, e la fonica non vorrà dimenticare quindi gli effetti sonori propri del cinema. Infine coreografie “ruf- fiane”, comiche e sexy sul trascinante ritmo dei ruggenti anni ‘20 vorranno completare il quadro di una comme- dia dai toni esilaranti, facendo sì che il pubbli- co, all’uscita del teatro, oltre a un grande sorriso e a qualche postumo ri- danciano, batta anche il tempo e fischietti qual- che melodia di un irresi- stibile “Caldo” Jazz. Justine Mattera, che ha debuttato nel mondo del- lo spettacolo italiano gra- zie alla sua particolare somiglianza con Marilyn Monroe, e date le sue molteplici esperienze nel mondo del musical, ci è subito sembrata l’inter- prete ideale per la dolce e ingenua Sugar Kane, Zucchero Candito. Mentre Christian Gine- pro e Pietro Pignatelli, due veterani del teatro musicale italiano, reduci da straordinari succes- si come “Grease”, “Sette spose per sette fratelli”, “Pinocchio”, “Vacanze Romane”, “Peter Pan” e “Il giorno della tartaru- ga” di Garinei e Giovan- nini, ci assicurano una verve e una professiona- lità nel canto, nella reci- tazione e nella danza, per dar vita rispettivamente a un Jack Lemmon e a un Tony Curtis italiani travolgenti. Le ballerine-cantanti-at- trici sono state selezio- nate tramite una severa audizione, che, oltre a tenere conto delle qua- lità tersicoree, liriche e drammatiche, ha premia- to la bellezza, perché an- che l’occhio vuole la sua parte; così come il resto degli interpreti sono sta- ti scritturati puntando alla qualità. Pertanto sedetevi sulle poltrone di questo “cine- ma” magico, perché un grande film sta per at- traversare lo schermo e diventare realtà davanti ai vostri occhi sulle note di canzoni famose, per regalarvi, speriamo, una serata di grandi risate e belle emozioni. Questo è il teatro. Buon divertimento. (Federico Bellone) LA STORIA Siamo a Chicago nel 1929. Joe e Jerry sono due musicisti squattrina- ti. Un giorno assistono casualmente alla strage di San Valentino, in cui gli uomini di Al Capone, comandati da Ghette, fan- no una strage. Per nascondersi i due amici si inseriscono, fin- gendosi donne, in una piccola orchestra tutta femminile diretta a Mia- mi. Così travestiti, par- tono con “Sweet Sue e la sua banda” per Miami. I due fanno subito amici- zia con Sugar (Zucchero Candito), splendida can- tante del gruppo. Sugar confida alle due nuove “amiche” la sua intenzione di trovare un miliardario in Florida e di sposarselo, ma per “Josephine” e “Daphne”, obbligate a non rivelare la loro vera identità, sarà l’inizio di un’esilarante serie di equivoci... Il film di Billy Wilder “A qualcuno piace caldo”, uscito nelle sale cine- matografiche nel 1959 e definito “la migliore commedia della storia del cinema”, fu un enor- me successo di pubblico e critica, grazie anche alla bravura dello strepitoso tris di protagonisti: Jack Lemmon, Tony Curtis e Marilyn Monroe. Dal film, un’esilarante versione teatrale, dall’ef- fetto travolgente, un concentrato esplosivo di comicità, divertenti equivoci e grandi trave- stimenti che rendono lo spettacolo uno dei più ap- prezzati dal pubblico. (f.b.) Dall’episodio della strage l’incipit del film del 1959 “Some like it hot” di Billy Wilder con Marilyn Mon- roe, Tony Curtis e Jack Lemmon. Il musical fu prodotto da David Merrick e di- retto e coreografato da Gower Champion. “Su- gar” debuttò a Broadway al Majestic Theatre il 9 aprile 1972 dopo 14 pre- view e chiuse il 23 giugno 1973 dopo 505 repliche. Lo spettacolo fu nomina- to a 4 Tony Awards trai quali miglior musical. (w.p.) THE WHEATHER F RIDAY , FEBRUARY 14, 1929 Sunrise, 8:03. Sunset, 6:07. Moonrise, 11 p.m. mor- ning stars, Mars and Mercury; evening star, Venus; night luminaries, Saturn and Jupiter. chicago and vicinity: increasing cloudiness becoming cloudy this afte- noon thru tomorrow. illinois: Cloudy today and tomorrow; occasional light anow in extreme west today and central tonight; not so cold today and tonight. temperatures in chicago For 24 hours ended 2 a.m. Feb. 14 3 a.m. ...... 0 11 a.m. ........ 5 7 p.m. ........ 11 4 a.m. ........-1 Noon ......... 11 8 p.m. .......... 8 5 a.m. ........-1 1 p.m. ........ 14 9 p.m. ......... 8 6 a.m. ........-3 2 p.m. .........17 10 p.m. ........ 8 7 a.m. ........-4 3 p.m. .........19 11 p.m. ........ 6 8 a.m. ........-3 4 p.m. .........18 Midn’t .......... 6 9 a.m. ........-2 5 p.m. .........17 1 a.m. .......... 6 10 a.m. .........2 6 p.m. .........14 2 a.m. .......... 5 For 24 hours ended 7:30 p.m. - Feb. 13: Mean temperature, 7; normal, 23; deficiency since Jan. 1, 105 degrees. Precipitation, none; deficiency since Jan. 1, 1.16 inches. Highest wind velocity, 12 miles an hour. Relative humidity, 7:30 a.m., 84 per cent; 1:30 p.m., 68; 7:30 p.m., 68. Tribune Features Chornicle........................... pag. 1 Editorials ........................ pag. 1 Technical Sponsor ..... pag. 4 Sport ..................................... pag. 5 Radio Programs............ pag. 5 Crossword Puzzle ....... pag. 5 Music...................................... pag. 6 Media Partner ............... pag. 7 Main Sponsor .................. pag. 8 Chornicle........................... pag. 1 Editorials ........................ pag. 1 Technical Sponsor ..... pag. 4 Sport ..................................... pag. 5 Radio Programs............ pag. 5 Crossword Puzzle ....... pag. 5 Music...................................... pag. 6 Media Partner ............... pag. 7 Main Sponsor .................. pag. 8 (sopra la locandina del film di Billy Wilder) Sito web: http://www.aqualcunopiacecaldo.it Facebook: http://www.facebook.com/AQualcunoPiaceCaldo Twitter: http://twitter.com/sugarthemusical Youtube: http://www.youtube.com/user/SugarIlMusical Sito web Facebook Twitter Youtube VOLUME LXXXII.- NO. 42. C. FRIDAY, FEBRUARY 14, 1929. - 8 PAGES ## PRICE TWO CENTS - FINAL EDITION 50 C E N T S PAY NO MORE [ REG. U.S. PAT. OFFICE COPYRIGHT 1946 BY THE CHICAGO TRIBUNE. ] [ THIS PAPER CONSIST OF ONE SECTION - SECTION ONE ]

description

programma di sala di SUGAR il musical basato sul film A QUALCUNO PIACE CALDO con Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon

Transcript of A qualcuno piace caldo

Page 1: A qualcuno piace caldo

è UN SAN VALENTINO “CALDO”

Con il nome di “Strage di San Valentino” si identi-fica il massacro compiuto a Chicago il 14 febbraio 1929 con il quale gli uo-mini di Al Capone stermi-narono la banda di Bugs Moran.Al Capone, detto “Il Na-poletano” per le sue origi-ni campane, e l’irlandese George “Bugs” Moran, si contendevano il controllo della città e del mercato degli alcolici, ma con que-sta operazione la mafia italo-americana prese il sopravvento.Il commando mafioso fu guidato dall’autista e luo-gotenente di Capone, Sam Giancana, con al seguito altri quattro uomini. In quel giorno Capone si tro-vava a Miami, convocato da un giudice federale per un interrogatorio, un alibi di ferro per Al Capo-ne. Gli uomini di Capone si presentarono da quelli di Bugs travestiti da poli-ziotti. Colti di sorpresa, questi ultimi si lasciaro-no disarmare e portare via. Ma la destinazione che li attendeva non era una caserma, bensì un garage, dove vennero uc-cisi a colpi di mitraglia-tore. Almeno cinquanta colpi sparati per ogni cor-po.Per molti anni l’alibi di Al Capone resse, anche perché i pochi testimoni della scena videro dei po-liziotti aggirarsi sul luogo della strage, e la tesi spo-sata fu a lungo quella di un’esecuzione di poliziot-ti corrotti che volevano mettere a tacere testimo-ni che sapevano troppo.Solo 40 anni dopo un vec-chio gangster, Alphonse Karpis, fece luce sui fat-ti. Bugsy Moran fu il solo superstite, una vittima gli somigliava moltissimo e probabilmente fu uccisa al posto suo. Fuggì e sparì per sempre. Al Capone rimase unico e incontra-stato padrone di Chicago molto a lungo. L’episodio resta a tutt’oggi uno dei più cruenti regolamenti di conti della storia della malavita. (w.p.)

ARRIVA SUGAR THE MUSICAL LA STRAGE DI SAN VALENTINO:L’INCIPIT DELLO SPETTACOLO!Il massacro fu ordinato daAL CAPONE

Dal film il musical“SUGAR”

CHICAGO - Il noto gang-ster italo-americano Al-phonse Gabriel Capone nasce nel quartiere di Brooklyn, a New York il 17 gennaio 1899, da ge-nitori emigranti prove-nienti da Castellammare di Stabia. Al Capone cre-sce in un ambiente degra-dato e prende presto con-tatto con piccole gang di microcriminalità mino-rile; espulso dalla scuola in seguito alle percosse perpetrate ai danni di un docente, entra nella ban-da dei “Five Pointers” di Frankie Yale.In questo periodo gli vie-ne affibbiato il sopranno-me di “Scarface” a causa di una vistosa cicatrice sulla guancia, segno di una coltellata infertagli da Frank Galluccio, sul-la cui sorella Al aveva espresso commenti pe-santi.Dopo aver gravemente ferito un membro di una banda rivale, nel 1919 Yale lo allontana per far calmare le acque, man-dando Capone a Chicago. Nella sua nuova base ope-rativa, Capone si mette al servizio di Johnny Tor-rio, diventando col tempo il suo braccio destro nella direzione di tutte le atti-vità illegali della banda. Quando Torrio è ferito in un attentato il comando passa a Capone. Il gangster ha un’idea in-novativa: investire parte dei ricavati delle attività illegali in attività canoni-che e legali, separando la gestione contabile.è così che in pieno proi-bizionismo Capone può controllare la distribu-zione e il commercio de-gli alcoolici, grazie anche alla corruzione dei politi-ci, tra cui il sindaco Wil-liam Hale Thompson Jr. (“Big Bill”).Chicago è sotto i riflettori di tutti gli Stati Uniti per l’alto tasso di criminalità e la corruzione dilagante: tutti additano Al Capone, ma nessuno riesce ad in-

castrarlo, e l’espansione del suo impero malavito-so prosegue in un’esca-lation di violenza. Nel 1930 Al Capone è dichia-rato “nemico pubblico numero uno” della città di Chicago. D’improvviso, la svolta: una squadra di agenti federali dell’ufficio delle imposte, comandata da Elliot Ness e composta da un pool di super-e-sperti e incorruttibili funzionari, si guadagna l’opportunità di indagare sulle attività di Capone.Sono i famosi “Intoccabi-li”: sempre alle costole di Capone, analizzando ogni più piccolo movimento fi-nanziario sospetto.Un minuscolo foglietto di carta nel quale compare il nome di Capone viene sfruttato per arrivare ad un vasto impianto accu-satorio.Al Capone viene rinviato a giudizio per evasione fiscale, con ben ventitré capi d’accusa: cerca di corrompere la giuria po-polare ma questa, la sera prima del processo, viene sostituita completamen-te.La nuova giuria raggiun-ge un verdetto di colpe-volezza e condannato a undici anni di carcere ed una sanzione economica nell’ordine di 80.000 dol-lari.Viene inviato ad Atlanta in uno dei carceri statu-nitensi più duri, e di lì ad Alcatraz: tutti i con-tatti con l’esterno vengo-no interrotti, mentre gli vengono diagnosticati i primi segni di una forma di demenza causata dalla sifilide, contratta in pre-cedenza. Scarcerato nel 1939, si ritira in Florida afflitto sempre più dal de-perimento fisico e psichi-co. In seguito ad un colpo apoplettico e dopo una breve agonia Al Capone muore di arresto cardia-co il giorno 25 gennaio 1947 a Miami. (g.c.)

IL NAPOLETANO CHE FECE

TREMARE L'AMERICA

(da sx Pietro Pignatelli, Justine Mattera e Christian Ginepro - photo by Giovanna Marino)

gli attori prenderanno vita dallo schermo del cinemaLa versione “musical” del celebre film del 1959 diretto da Billy Wilder “A qualcuno piace caldo” rappresenta uno dei tito-li più esilaranti del gene-re teatrale, pur non es-sendo nato direttamente per il palcoscenico. La sceneggiatura, che si presta in modo particola-re a un adattamento te-atrale, ed il riferimento alla musica jazz (infatti da una battuta del film si evince che l’aggettivo “caldo” del titolo è pro-prio dedicato a questa tipologia melodica), sfo-ciano spontaneamente in quella che è una comme-dia musicale dalla strut-tura impeccabile.

Questa nuova versione italiana dello spettacolo vuole riportare in primo piano i dialoghi e le situa-zioni irresistibilmente comiche del film e la sen-sualità leggendaria del mito di Marilyn Monroe, anche grazie alla celebre canzone “I Want To Be Loved By You”, come se il tutto provenisse diret-tamente dal film in bian-co e nero e che, come per magia, diventasse realtà.L’espediente sarà infatti una particolare tecnica illusionistica, nota nel passato in Italia con il nome di Fregoligraph, in onore del famoso trasfor-mista italiano Leopoldo Fregoli, che permette a

interpreti in carne ed ossa di passare dalla pro-iezione su uno schermo alla realtà in palcosceni-co e viceversa. La scenografia, quindi, avrà una connotazione di bianco-nero-grigio ele-gante e nostalgica, “rituf-fando” il pubblico come all’interno della pellico-la.Per i costumi, invece, in onore al genere “musi-cal” stesso e alla volontà iniziale del regista Billy Wilder e dell’attrice Ma-rilyn Monroe di girare “A qualcuno piace caldo” a colori, saranno appunto coloratissimi e luccican-ti.Le luci strizzeranno l’oc-chio allora anche alla fotografia delle pellicole anni ’50, e la fonica non vorrà dimenticare quindi gli effetti sonori propri del cinema.Infine coreografie “ruf-fiane”, comiche e sexy sul trascinante ritmo dei ruggenti anni ‘20 vorranno completare il quadro di una comme-dia dai toni esilaranti, facendo sì che il pubbli-co, all’uscita del teatro, oltre a un grande sorriso e a qualche postumo ri-danciano, batta anche il tempo e fischietti qual-che melodia di un irresi-stibile “Caldo” Jazz.Justine Mattera, che ha debuttato nel mondo del-lo spettacolo italiano gra-zie alla sua particolare somiglianza con Marilyn Monroe, e date le sue molteplici esperienze nel mondo del musical, ci è subito sembrata l’inter-prete ideale per la dolce e ingenua Sugar Kane, Zucchero Candito.Mentre Christian Gine-pro e Pietro Pignatelli, due veterani del teatro musicale italiano, reduci da straordinari succes-si come “Grease”, “Sette spose per sette fratelli”, “Pinocchio”, “Vacanze Romane”, “Peter Pan” e “Il giorno della tartaru-ga” di Garinei e Giovan-nini, ci assicurano una

verve e una professiona-lità nel canto, nella reci-tazione e nella danza, per dar vita rispettivamente a un Jack Lemmon e a un Tony Curtis italiani travolgenti.Le ballerine-cantanti-at-trici sono state selezio-nate tramite una severa audizione, che, oltre a tenere conto delle qua-lità tersicoree, liriche e drammatiche, ha premia-to la bellezza, perché an-che l’occhio vuole la sua parte; così come il resto degli interpreti sono sta-ti scritturati puntando alla qualità.Pertanto sedetevi sulle poltrone di questo “cine-ma” magico, perché un grande film sta per at-traversare lo schermo e diventare realtà davanti ai vostri occhi sulle note di canzoni famose, per regalarvi, speriamo, una serata di grandi risate e belle emozioni.Questo è il teatro.Buon divertimento. (Federico Bellone)

L A S T OR I ASiamo a Chicago nel 1929. Joe e Jerry sono due musicisti squattrina-ti. Un giorno assistono casualmente alla strage di San Valentino, in cui gli uomini di Al Capone, comandati da Ghette, fan-no una strage.Per nascondersi i due amici si inseriscono, fin-gendosi donne, in una piccola orchestra tutta femminile diretta a Mia-mi. Così travestiti, par-tono con “Sweet Sue e la sua banda” per Miami.I due fanno subito amici-zia con Sugar (Zucchero Candito), splendida can-tante del gruppo.Sugar confida alle due nuove “amiche” la sua intenzione di trovare un miliardario in Florida e di sposarselo, ma per “Josephine” e “Daphne”, obbligate a non rivelare la loro vera identità, sarà l’inizio di un’esilarante serie di equivoci...Il film di Billy Wilder “A qualcuno piace caldo”, uscito nelle sale cine-matografiche nel 1959 e definito “la migliore commedia della storia del cinema”, fu un enor-me successo di pubblico e critica, grazie anche alla bravura dello strepitoso tris di protagonisti: Jack Lemmon, Tony Curtis eMarilyn Monroe.Dal film, un’esilarante versione teatrale, dall’ef-fetto travolgente, un concentrato esplosivo di comicità, divertenti equivoci e grandi trave-stimenti che rendono lo spettacolo uno dei più ap-prezzati dal pubblico. (f.b.)

Dall’episodio della strage l’incipit del film del 1959 “Some like it hot” di Billy Wilder con Marilyn Mon-roe, Tony Curtis e Jack Lemmon. Il musical fu prodotto da David Merrick e di-retto e coreografato da Gower Champion. “Su-gar” debuttò a Broadway al Majestic Theatre il 9 aprile 1972 dopo 14 pre-view e chiuse il 23 giugno 1973 dopo 505 repliche. Lo spettacolo fu nomina-to a 4 Tony Awards trai quali miglior musical. (w.p.)

thE whEAthERFriday , february 14, 1929

Sunrise, 8:03. Sunset, 6:07. Moonrise, 11 p.m. mor-ning stars, Mars and Mercury; evening star, Venus; night luminaries, Saturn and Jupiter.

chicago and vicinity: increasing cloudiness becoming cloudy this afte-noon thru tomorrow.

illinois: Cloudy today and tomorrow; occasional light anow in extreme west today and central tonight; not so cold today and tonight.

temperatures in chicagoFor 24 hours ended 2 a.m. Feb. 14

3 a.m. ...... 0 11 a.m. ........ 5 7 p.m. ........ 11

4 a.m. ........-1 Noon ......... 11 8 p.m. .......... 8

5 a.m. ........-1 1 p.m. ........ 14 9 p.m. ......... 8

6 a.m. ........-3 2 p.m. .........17 10 p.m. ........ 8

7 a.m. ........-4 3 p.m. .........19 11 p.m. ........ 6

8 a.m. ........-3 4 p.m. .........18 Midn’t .......... 6

9 a.m. ........-2 5 p.m. .........17 1 a.m. .......... 6

10 a.m. .........2 6 p.m. .........14 2 a.m. .......... 5

For 24 hours ended 7:30 p.m. - Feb. 13:Mean temperature, 7; normal, 23; deficiency since

Jan. 1, 105 degrees.Precipitation, none; deficiency since Jan. 1, 1.16

inches.Highest wind velocity, 12 miles an hour.Relative humidity, 7:30 a.m., 84 per cent; 1:30 p.m.,

68; 7:30 p.m., 68.

Tribune FeaturesChornicle ........................... pag. 1Editorials ........................ pag. 1Technical Sponsor .....pag. 4Sport ..................................... pag. 5Radio Programs ............ pag. 5Crossword Puzzle ....... pag. 5Music ...................................... pag. 6Media Partner ............... pag. 7Main Sponsor ..................pag. 8Chornicle ........................... pag. 1Editorials ........................ pag. 1Technical Sponsor .....pag. 4Sport ..................................... pag. 5Radio Programs ............ pag. 5Crossword Puzzle ....... pag. 5Music ...................................... pag. 6Media Partner ............... pag. 7Main Sponsor ..................pag. 8

(sopra la locandina del film di Billy wilder)

Sito web: http://www.aqualcunopiacecaldo.it Facebook: http://www.facebook.com/AQualcunoPiaceCaldo Twitter: http://twitter.com/sugarthemusical Youtube: http://www.youtube.com/user/SugarIlMusical

Sito web Facebook Twitter Youtube

VOLUME LXXXII.- NO. 42. C. FRIDAY, FEBRUARY 14, 1929. - 8 PAGES ## PRICE TWO CENTS - FINAL EDITION

50C E N T SPAY NO MORE

[ REG. U .S . PAT. OFFICE COPYRIGHT 1946BY THE CHICAGO TRIBUNE. ]

[ THIS PAPER CONSIST OFONE SECTION - SECTION ONE ]

Page 2: A qualcuno piace caldo

il segreto dell'inFinita prosperita'’ americana: l'elettricita

Matthew S. Sloan, pre-sidente della New York Edison Company, della United Electric Light & Power Company e di tan-te altre compagnie dai nomi altisonanti, ha di-chiarato: “Il lavoratore americano medio ha più di quattro cavalli di po-tenza dietro il suo lavoro. Il 73% della potenza to-tale usata nell’industria manifatturiera è compo-sto di energia elettrica. C’è un relazione diretta tra ciò, gli alti salari e la prosperità americana in genere. Questa nostra ter-ra è di gran lunga la più prospera, oggi, tra tutte le altre. Abbiamo scalato il tetto del successo mon-diale grazie dell’abbon-danza della produzione, che permette di piazzare sul mercato articoli com-merciali a basso costo per unità, il ché significa anche bassi prezzi di ven-dita. Il settore manifat-turiero può fare profitti grazie ai bassi costi e al volume del rendimento e può tenere alti i salari dei suoi lavoratori perché, utilizzando macchinari ad energia elettrica, gene-ra una vasta produzione. A loro volta, i lavorato-ri, ben pagati, diventano consumatori dei beni e dei servizi delle imprese americane, assorbendo nel mercato interno la gran parte della produ-

zione. Il servizio elettrico fornito dalle organizza-zioni di utilità pubblica del paese non è l’unico motivo della nostra pro-sperità, ma ne è uno tra i maggiori. L’energia che fornisce alle manifatture è più economica, più fles-sibile e più conveniente e sicura nell’applicazione che qualsiasi altra usata in sostituzione. L’indu-stria che sfrutta le cen-trali elettriche non ha tasse sugli investimenti, né dubbi sulla continui-tà del servizio, né preoc-cupazioni sulle scorte di carbone o su improvvise siccità che potrebbero rallentare mulini di-pendenti dall’uso diret-to dell’acqua. L’energia elettrica generata dalle centrali è oggi disponibi-le per le piccole comunità come per le grandi città, e fornita con i medesi-mi criteri di alta qualità. Questo sta rapidamente spostando l’installazione delle manifatture nei pic-coli centri, dove i costi di produzione non sono così alti come nelle metropoli e dove le condizioni di vita dei lavoratori sono molto migliori, come di regola. Il servizio di ap-provvigionamento elettri-co ha innalzato il livello dei metodi produttivi nell’industria, la vivibili-tà delle nostre case”. (w.p.)

"Il servizio elettrico porta lavoro a beneficio dell'umanità, e Mr. Edison, il suo piu' grande e geniale pioniere, disse una volta che avevamo appena iniziato a realizzare le sue piene potenzialità per il benessere umano." (M.S. Sloan)

All’inizio del 1929 l’America credeva di entrare in un anno di prosperità senza precedenti. Di lì a qualche mese “il giovedì nero di Wall Street” del 24 ottobre avrebbe segnato l’inizio di una gravis-sima crisi economica e della grande depressione. approfondimenti su:www.aqualcunopiacecaldo.it/approfondimenti

Presentati ieri al Medical Research Club importan-ti rivelazioni sugli agenti patogeni. Gli ultimi stu-di del dottor Alexander Fleming sono perento-ri: per combattere i bat-teri ci vuole la muffa. Ma non una muffa qual-siasi: il penicillium ru-brum, da cui il nome in gergo di penicillina. Lo stesso Fleming rac-conta la casualità mira-colosa della sua scoperta: “Con mia grande fortuna, l’anno scorso mi imbattei in una capsula di Petri - provetta utilizzata come bacino di coltura dei bat-teri - che era molto parti-colare: era macchiata di muffa come tante altre nel mio laboratorio, ma attor-no a essa le colonie batte-riche si erano dissolte”.L’efficacia del fungo è stata provata su vari tipi di bat-teri e i risultati sembra-no più che soddisfacenti. (w.p.)

una muFFa ci salvera'à dalle malattie

Contrabbandieri d’Ame-rica aggiornatevi, e se-guite l’esempio dei più ingegnosi trafficanti di Cleveland: non più re-furtive nascoste in goffi stivali da operaio, ma ele-ganti cinture simil-serba-toio di capacità sufficien-te a riempire sessantotto bicchieri di whiskey. La cintura (non proprio di castità) è stata seque-strata durante una retata della polizia. (w.p.)

NUOVE tECNOLOGIEAL SERVIZIO

DI VECChI tRAFFICI

ULTIME DAL CONTRABBANdo

NASCONDERE WISKY

NELLA CINTURA

Chicago - 11 feb. - I rag-gi-x saranno utilizzati in futuro per identificare i criminali al posto delle impronte digitali.Lo ha dichiarato il Prof. G. I. Clark dell’università dell’Illinois ai partcipan-ti della Conferenza di in-gengneria del mid-west. “Le radiografie soppian-teranno le impronte digi-tali per l’identificazione, Le fotografie fatte dai rag-gi-x sono più dettagliate e individualistiche” ha spiagato. Il Prof. Clark ha anche af-fermato che i raggi-x sa-ranno utilizzati per esa-minare i pacchi sospetti all’interno delle macchi-ne infernali. (m.n.h.)

I crImInalI saranno IdentIfIcatI

con I raggI-X

AVVISO DI POLIZIAJ. K. Burkholder, di 2220 East Main street, ha pagato $ 615 mer-coledì pomeriggio, chia-mato in giudizio per l’accusa di parcheggio in doppia fila.

Il Tesoro ha avvisato la Commissione di Bi-lancio che potrebbe us-are $ 2.500.000 in più quest’anno per rafforzare il proibizionismo.La stima è stata inviata alla Commissione in ris-posta a un’inchiesta che aveva dato seguito alla proposta del senatore Harris della Georgia di fare un addizionale im-mediatamente disponi-bile di $ 21.000.000.Questa proposta ora sta aspettando la decisione del Senato.Il segretario Mellon ha detto oggi che la richiesta di un’addizionale sarebbe stata trasmessa alla Casa Bianca attraverso l’ufficio budget nel corso dell’or-dinaria amministrazione. Quando la proposta di Harris era stata sottopos-ta al Senato, il segretar-io Mellon aveva scritto a Chalman Warren della Commissione Bilancio del Senato che sarebbe stato sconsigliabile piazzare una tale somma nelle mani di qualcuno senza un piano per ridistribuir-la. Nella richiesta di raf-forzamento della legge sulla temperanza, il teso-ro quest’anno ha tagliato i fondi al punto da ripor-tarli alla somma allocata dal Congresso lo scorso anno. Questo ha riserva-to, di fatto, $ 13.300.000 all’Ufficio Proibizione e $ 19.400.000 alla buon costume.I primi investimenti pre-visti dalla manovra and-ranno a rafforzare le sedi deglli uffici proibizionis-mo di Washington e Chi-cago.

Mellon chiede $ 2.500.000 per l’ufficio proibizione

gli agenti speZZano traFFico di liQuore

I federali affermanol'intenzione di estendere le operazioni a tutto il

continente

Schiacciare la gigantesca impresa dell’alcol illega-le: ecco l’ambizione che gli agenti federali voglio-no estendere da Boston a Washington con quartier generale a Trenton. Noti-zia di ieri, invece, la pri-ma vittoria degli agenti speciali agli ordini diretti del Dipartimento del Te-soro di Washington. Gli agenti hanno arrestato otto uomini durante una retata a sorpresa, spicca-to altri cinque mandati di cattura e annunciato ul-teriori perquisizioni lun-go il week-end.William L. Thibadeau dell’ufficio di New York del Dipartimento del Te-soro, è arrivato a Tren-ton per assumersi per-sonalmente il comando dell’irruzione. Ha anche affermato che ulteriori arresti legati all’opera-zione saranno effettuati nelle principali città di questa parte del Paese. Gli arrestati finora sono tutti accusati di concorso in violazione delle leggi federali di divieto. Gli otto uomini sono stati sorpresi dal raid nell’uf-ficio di Philip Lavine, in South Broad street. Lavi-ne è ugualmente agli ar-resti; tutti sono stati con-dotti in prigione.

Col termine “proibizionismo” si intende il divieto su tutto il suolo americano della fabbricazione, vendita e traspor-to di alcolici; reso effettivo nel 1919 venne abrogato nel 1933.approfondimenti su:www.aqualcunopiacecaldo.it/approfondimenti

(Mattera, Pignatelli e Ginepro - photo by Giovanna Marino)

Attori e attrici che divi-dono il loro tempo tra il palcoscenico e gli studi cinematografici di New York non possono aver paura di perdere la loro linea perfetta. Lo sforzo di mantere assoluto si-lenzio prima del momen-to di recitare si prende cura del problema del peso. è una situazione molto tesa quella che si respira sul set di regi-strazione, dove il cigolio di una scarpa sarebbe come uno strillo, in sede di produzione, legger-mente meno perforante di quello di una sirena squillante. Quando le cineprese cominciano a girare e i microfoni di-ventano delle orecchie sensibilissime, tutti quanti sul set si congela-no in un’immobilità che a malapena permette di respirare. è allora che il terrore afferra i nervi dei novizi e li fa sudare freddo. Di conseguenza a questa nuova tensione Walter Huston e Nor-man Foster hanno per-so dodici chili a testa ne-gli studi di Long Island della Paramount. E Do-rothy Hall, che sta reci-tando accanto a Richard Dix, non ha bisogno di contare le calorie seb-bene Dorothy, va detto a onor di cronaca, è tra i meno sconvolti dal pro-cesso di sonorizzazione.

RIASCOLTARE SE STESSILa perdita di peso sui set delle nuove produzioni non è la sola novità a turbare la gente di Ti-mes Square, e tutti colo-ro che fino ad adesso si erano prestati solo al ci-nema muto. Un brivido nuovo li percorre nell’a-scoltare le proprie voci come gli altri le sentono, voci che suonano un po’ diverse attraverso l’alto parlante. Dix ha raccontato che quando Ethel Barrymo-re ha sentito per la pri-

ma volta la propria voce proveniente dallo scher-mo ha esclamato “sem-bra Elsie Janis che fa una splendida imitazio-ne della Barrymore”RISPARMIARE IL COSTO DEL TRENO

L’apertura degli studi di registrazione per il sonoro qui ha, inciden-talmente, accorciato la distanza dal palcosce-nico allo schermo di circa 3.000 miglia. Dif-ficilmente un headliner del vaudeville o di una commedia musicale per-de l’opportunità di im-primere il suo talento sulla celluloide adatta al suono, senza per questo dover trascurare le luci della ribalta. Resta il fatto che una giovane attrice, Kathe-rine Francis, è costretta a trasferire permanente-mente il suo beauty-case dal teatro allo studio. Miss Francis era nel cast dello spettacolo “Signori della stampa” ed è rima-sta nel suo ruolo quando ne è stato fatto il film. Il suo lavoro è piaciuto al punto che ha frimato tre contratti cinematografi-ci e ora sta affiancando i fratelli Marx in “Noci di cocco”.SCORCIATOIA PER IL PALCOSCENICOUn simile colpo di fortu-na è accaduto recente-mente a un’attrice pro-veniente dal mondo del cinema. Jane Hamilton, una ventenne Elisabeth proveniente dal New Jersey, è approdata a Broadway col ruolo del-la protagonista in “Me-tropolitana” di Elmer Rice, con una sola setti-mana di esperienza del palcoscenico alle spal-le: quella settimana era al Cherry Lane Theatre nel Greenwich Village. Prima ancora, Jane era un’Elisabeth qualunque, con molte aspirazioni e anni di studio nelle scuole di recitazione. (a.di.)

ACCADE A NEW YORKDI RICHARD G. MASSOCK

Thomas A. Edison, genio dai capelli bianchi: com-pirà 82 anni lunedì, e sa-bato ha fatto una grande concessione (almeno, ris-petto alle sue abitudini) ai festeggiamenti. Ha lasciato il lavoro nel suo laboratorio alle tre del pomeriggio (prima del solito) e ha passato il tempo libero a chiac-chierare con Henry Ford lungo lo steccato che sep-ara le loro proprietà.Mr Edison ha affermato che Harvey S. Firestone è atteso domenica da Mi-ami: Ford, Firestone e Mr. Edison, passeranno insieme il giorno prima dell’arrivo, lunedì, del neopresidente eletto Her-bert Hoover. (s.p)

edison a spassocon ford per

il suo compleannoè stata creata una com-missione esecutiva per la costruzione di una Casa Bianca “estiva” vicino a Washington: la notizia è stata riportata martedì dalla “Commissione per terreni ed edifici pubbli-ci” del Senato.La decisione è stata presa a seguito di un messaggio dell’ormai ex Presiden-te Coolidge indirizzato mercoledì al Congresso, rendendo nota un’appro-priazione di $ 48.000 per rendere il Mount Wea-ther di Bluemont in Vir-ginia, una Casa Bianca di campagna.La Casa Bianca estiva sarà terminata durante il mandato del neo presi-dente Hoover. (w.r)

Una Casa Biancaestiva il regalo di Coolidge a hoover

Voci ben informate han-no dichiarato oggi che la proposta per un nuovo approccio nella risoluzio-ne del disarmo potrebbe essere fatta dal governo britannico agli Stati Uni-ti in un vicino futuro. Si crede che gli ufficiali stia-no già studiando come l’armamento esitente possa essere dismesso. In una nota si chiariva come il disarmo sarebbe stato applicato a tutti quegli armamenti che non sono ancora regolati dai trat-tati. Il nuovo metodo di soluzione sarebbe stato visto all’interno di uno sforzo per salvaguardare l’amicizia anglo-america-na e alleviare sospetti e malintesi tanto negli Sta-ti Uniti quanto in Gran Bretagna.

INGLESIPRONTI

Al DISARMO

George P. O’Brien, pro-curatore della città di Li-tchfield, sarà nominato assistente del Procurato-re Generale: è stato an-nunciato mercoledì dallo stesso procuratore gene-rale Oscar E. Carlstom. La designazione sarà ef-fettiva a partire dal 1° Marzo.Il procuratore O’Brien ha rassegnato contestual-mente le sue dimissioni come procuratore della città di Litchfield e dalla sua società di consulen-za, un incarico che ha ricoperto per sette anni. O’Brien è il primo uomo della contea ad ottenere un avanzamento.Carlstrom ha spiegato che O’Brien lavorerà nell’am-bito dei ricorsi penali.

GEORGE O’BRIEN,LItChFIELD

NUOVO UFFICIALE DI StAtO

La Commissione del Com-mercio del Senato ha votato oggi di non inter-ferire nella proposta di vendere il servizio di na-vigazione della flotta at-lantica delle navi statali a Paul W. Chapman Inc.di New York.Il servizio di navigazio-ne ha informato la com-missione che sei dei sette membri sono favorevoli alla vendita per un totale di $ 16.300.000.L’offerta di Chapman comprendeva 11 navi de-gli Stati Uniti e le linee mercantili americane, incluso il gigante Levia-tano.Chapman propone di co-struire immediatamente due navi della taglia del Leviatano e di costruire altre sette navi entro un periodo di 10 anni. L’of-ferente pagherebbe subi-to il 25% del prezzo delle navi statali e garantisce di mantenere la flotta battente bandiera ameri-cana per altri 10 anni. (d.t.)

la flotta atlantIcadeglI statI UnItI

sarà vendUta

(Ginepro, Mattera e Pignatelli - photo by Giovanna Marino)

(Dafne (Christian Ginepro) e Osgood Fileding II della pri-ma stagione (Mimmo Chianese) - photo by Roberta Grandini)

(Stecchino (Manuel Maercuri)photo by Roberta Grandini)

(Ghette (Giorgio Avanzini)photo by Roberta Grandini)

2 FRIDAY, FEBRUARY 14, 1929

Page 3: A qualcuno piace caldo

Un freddo intenso ha pa-ralizzato oggi l’Europa causando morte e soffe-renza in tutto il conti-nente, e gli incidenti e le fatalità dovuti al ghiaccio, da sabato, ammontano a 121. Una seria scarsità di cibo e carburante ha ves-sato molte zone, i sistemi di trasporto sono grave-mente ostacolati e si teme che il numero dei morti possa aumentare.Non si conosce un freddo così intenso a memoria d’uomo. In Polonia, la temperatura è calata di 76° F sotto lo zero. Una sola volta nella storia una temperatura più bas-sa è stata registrata sulla terra: fu in Siberia, nella regione del centro-nord, dove la temperatura calò di 90° F gradi sotto lo zero nel 1917. Un dispac-cio della Radio Centrale di Budapest ha affermato che cinquanta persone hanno presentato sinto-mi di congelamento alle orecchie, mani e piedi quando in 10.000 si sono radunati per ricevere una piccola razione gratuita di carbone. Il resto della folla si è gettato sul cor-done della polizia di guar-dia alle provvigioni e si è servita da sola.UNA GOCCIA D’ACQUA

AI BAMBINIUn rifornimento di cibo e rum è stato recuperato ieri dal piroscafo Saym, intrappolato nel ghiac-cio del Mar Baltico, gra-zie all’intervento di un aereo. Altri aerei saran-no mandati sull’isola di Trieschen per approvvi-gionare di acqua potabile il sanatorio infantile di Amburgo. Cannes, sulla riviera francese, è stata investita da una tempesta di neve che ha lasciato sul terreno 15 cm di neve e acqua ghiacciata.Le colture di frutta, fiori e verdure sono state gra-vemente danneggiate.

CANALI COPERTI DI GHIACCIO

Per la prima volta dal 1788, le lagune e i canali di Venezia sono coperti di ghiaccio; con la differen-za che la navigazione non è stata comunque inter-rotta. La nave militare te-desca Schieswig-Holstein, durante le sue operazioni di soccorso nel Mar Balti-co delle navi intrappolate nel ghiaccio, è stata spe-ronata dall’August-Thys-sen, a cui i tedeschi sta-vano portando aiuto. Il danno, fortunatamente, non sembra troppo este-so. La Lega delle Nazio-ni ha pubblicato ieri il sommario epidemiologi-co della settimana. Ha denunciato un’epidemia di influenza più severa di quella del 1922 e del 1927, ma che progredisce meno rapidamente attra-verso il continente.

AREE DI BASSA PRESSIONE

La formazione di tre aree di bassa pressione so-pra il medio Atlantico, il Mediterraneo e l’Islanda combinate ad aree di al-tissima pressione sopra l’Europa continentale e la Russia sono respon-sabili di un freddo senza precedenti, come ha spie-gato martedì l’ufficio me-tereologico statunitense. Per parlar chiaro, è stato spiegato come l’Europa sia un cuneo incastrato tra aree di bassa pres-sione che la circondano su tre lati. La tendenza dell’aria è sempre quella di muoversi da zone di alta a zone di bassa pres-sione. Di conseguenza, un’atmosfera da freddo artico è calata giù per l’Europa. “é una forma estrema di una condizio-ne assai frequente” ha spiegato uno degli scien-ziati del centro, “una for-mazione simile di aree di pressione è spesso ap-parsa in Europa, ma di solito scompare in pochi giorni, mentre la presen-te condizione atmosferica persiste in modo inusua-le”. (D.h.)

carenza di cibo e carburante

la nuova minaccia

l’europamuore dal freddo

121 in 5 giorni

La Germania continua a mostrare l’evidente diffi-coltà a pagare le rate di indennizzo per danni di guerra agli esperti giunti martedì. Il dottor Carl Melchtor, sostituto delegato tede-sco, ha sottolineato con forza il bilancio commer-ciale negativo della Ger-mania, e anche gli insuffi-cienti profitti industriali sui prestiti stranieri del Paese. Ha poi descritto gli effetti generali del pia-no di pagamenti Dawes sull’industria e sul siste-ma bancario tedesco.A questo punto, gli altri delegati hanno bombar-dato i dottor Melchtor di domande. è appar-so chiaro che i tedeschi sono arrivati ad un pun-to tale che, come uomini d’affari, chiedono con

franchezza una conferen-za per avere consigli.I tedeschi non hanno specificatamente gridato al peggio, ciò nonostante si sono sforzati di descri-vere il più possibile la si-tuazione sfavorevole del commercio. La conferen-za è stata aggiornata alla sessione pomeridiana, permettendo ai delegati di discutere la situazione tra loro e alla Germania di raccogliere maggiori dettagli da offrire al me-eting di venerdì mattina. I tedeschi, in sostanza, sostengono che il pat-to di Versailles sia stato violato nella misura in cui la Germania non deve essere forzata ad accetta-re una qualità della vita inferiore a quella dei suoi vecchi nemici. (a.l.)

I T E D E S C H I C E R C A N O U N C O N S I G L IO E S P E R T oevidente incapacità della Germania di pagare le indennità di guerra

Il piano Dawes fu un piano per la risoluzione del problema delle riparazioni di guerra stabilite dal Trattato di Versailles a carico della Germania: tale piano, che deve il nome al suo ideatore, Charles Gates Dawes, venne approvato nel 1924.approfondimenti su:www.aqualcunopiacecaldo.it/scuole

MILIONI DI FAMIGLIE DIPENDONO DALLA PRESCRIZIONE DEL DOTTOR CALDWELL

Quando il dottor Clal-dwell inziò a praticare l’arte medica, nel 1875, il bisogno di lassativi non era così impellen-te come lo è oggi. La gente viveva vite tranquille e normali, si nutriva in maniera semplice di cibo sano, prendendo sole e aria pura in abbondanza. Ma anche all’epoca esiste-vano rimedi drastici e purghe per dare sollie-vo alla costipazione, rimedi che il Dr. Cal-dwell non ha mai rite-nuto adatti al fisico e al sitema metaboli-co degli esseri uma-ni. Così, il luminare decise di scrivere la ricetta per un lassati-vo da somministrare ai suoi pazienti. La prescrizione in que-stione, usata fin dagli inizi della sua prati-ca medica e messa sul mercato delle droghe-rie nel 1892 col nome di “sciroppo di pepsina del dottor Caldwell”, è un un rimedio liquido di estratti vegetali, adatto per donne, bam-bini e anziani, che agisce come stimolante mite, sicuro e delica-to qual’è il siero di Pepsina di cui è compo-sto. Attraverso un ocu-lata gestione di suc-cesso, la prescrizione ha provato il suo valo-re, ed è a tutt’oggi il lassativo più venduto al mondo. Il fatto stes-so della vendita di mi-lioni di bottigliette all’anno è la prova che il lassativo ha vinto la

diffidenza delle perso-ne che abbisognano del sollievo da problemi di mal di testa, biliosi, flatulenza, indigestio-ne, perdita di appetito e insonnia, alito cat-tivo, dispepsia, raf-freddori e febbri. Milioni di famiglie non potrebbero più fare a meno del Siero di Pepsina del dott. Caldwell, e se lo pro-verai una sola volta, avrai anche tu una bot-tiglietta a portata di mano per le emergenze. Fa un estremo piacere sapere che la maggior parte delle scorte ven-gono comperate dalle mamme per se stesse e per i figli, benché sia un prodotto assoluta-mente fruibile anche da persone più anziane. Nelle migliori droghe-rie troverete abbon-danza di bottigliette.Un sola prova è suf-ficiente a convincere qualsiasi famiglia dei meriti dello sciroppo contro la costipazione più famosa del mondo. (- Adv.)

(Justine Mattera photo by Giovanna Marino)

Martedì scorso a San Gio-vanni in Laterano sono stati firmati i documen-ti che regolano in modo definitivo i rapporti tra governo italiano e la Chiesa di Roma. Siglati due distinti documenti: un trattato che riconosce l’indipendenza e la so-vranità della Santa Sede e fonda lo Stato della Cit-tà del Vaticano; un Con-cordato che definisce le relazioni civili e religiose in Italia tra la Chiesa ed il Governo. Gli accordi sono stati siglati dal car-dinale Segretario di Stato

Pietro Gasparri per con-to della Santa Sede e dal Primo Ministro italiano Benito Mussolini. Il Go-verno italiano acconsen-te di rendere le sue leggi sul matrimonio ed sul di-vorzio conformi a quelle della Chiesa cattolica di Roma e di esentare il cle-ro dal servizio militare. I Patti dichiarano inol-tre il cattolicesimo reli-gione di Stato in Italia, e introducono nel sistema scolastico pubblico l’inse-gnamento della religione cattolica. (f.j.)

risolta la "Questione romana"con la Firma dei patti del laterano

IL RE D’ItALIA ED IL PAPAIN VIStA A GIUNGNO

- - -ROMA - Vittorio Ema-nuele re d’Italia e Papa Pio XI si scam-bieranno probabil-mente delle visite nel mese di giugno, noti-zia di martedì.

“Patti Lateranensi” è il nome con cui sono noti gli accordi di mutuo rico-noscimento tra il Regno d’Italia e la Santa Sede sottoscritti l’11 febbraio 1929.approfondimenti su:www.aqualcunopiacecaldo.it/approfondimenti

Nel 2008 si vociferò di un remake del film con Robert Downey Junior e Jude Law. Durante un’ap-parizione ad un talk show Robert ha scherza-to: “Ho sentito questa voce, è una voce molto interessante. Ho visto Jude vestito da donna e mi sono visto io vestito da donna. Sembravo mia sorella con i muscoli e mi piaceva, per questo non volgio correre il rischio!”

(Junior (Pietro Pignatelli)photo by Roberta Grandini)

RINGRAZIAMENTIDAVVERO SPECIALI

* * *Alessandro, Andrea, Luca, Marco, Mimmo e Moira vo-gliono esprimere un sen-tito ringraziamento a tutti coloro che ci han-no fortemente aiutato in questa nostra avventura.In particolare vogliamo ringraziare:Alessio Imberti, Giorgio Castagnera, Pierfrance-sco Martinotti, Maurizio Colombi e Andrea Manara.

(Bienstock (Silvano torrieri), POliakoff (Mimmo Chianese) e Susie (Annamaria Schiattarella) - photo by Roberta Grandini)

Le “dame del ritmo” in spiaggia: Dolores (Giulia Patti), Marylou (Federica Nicolò),Susie (Annamaria Schiattarella), Sugar (Justine Mattera), Dafne (Christian Ginepro),

Olga (Chiara Vecchi) e Rosella (Chiara Rosignoli) - photo by Giovanna Marino

IN COLLABORAZIONE

S’incontreranno ogni sorta di difficoltà cer-cando di ottenere gli in-dirizzi dei grandi di Wa-shington e dintorni. La

maggior parte di que-ste persone non ama il suono sgraziato del te-lefono nelle loro case e, sebbene tutti ne posseg-gono uno, è impossibile scoprirne il numero se non solo loro stessi a

concederlo. I VIP non si mischiano con i comu-ni mortali : fuori dall’e-lenco telefonico, quelle preziose serie numeri-che sono concesse solo ad iniziati... come nella cabala.

da washington

FRIDAY, FEBRUARY 14, 1929 3

NESSUNO è PERFEttOtRANNE wILDER!(di Vincenzo Carlini)

L’esagitata catena di gag e di situazioni equivoche alla base del film “A qual-cuno piace caldo”, ha tro-vato un perfetto riscontro nella fase della sua rea-lizzazione. Già a partire dalla selezione degli at-tori. Per i ruoli di Joe/Josephine e di Jerry/Daphne la scelta non fu semplice. Danny Kaye e Bob Hope era-no i candidati principali, ma anche Frank Sinatra, Anthony Perkins (il suo provino non convinse Billy Wilder) e Jerry Lewis erano da considerarsi come pos-sibili papabili. E proprio a Jerry Lewis è legato un simpatico aneddoto asso-lutamente in tono con il carattere del film: l’at-tore rifiutò il ruolo per-ché non intendeva recitare vestito da donna, perciò Jack Lemmon, dopo il suc-cesso del film, decise di mandare ogni anno in regalo al collega una scatola di cioccolatini per ringra-ziarlo della sua scelta! Anche per il ruolo di Su-

gar Kane (Zucchero Can-

dito) la prima scelta non era Marilyn Monroe, bensì Mitzi Gaynor. “Ho discusso di questo con il mio dotto-re e con il mio psichiatra e mi hanno detto che sono troppo vecchio e troppo ricco per lavorarci nuova-mente insieme” dirà con il solito sarcasmo Wilder di Marilyn (che già lavorò con lui in precedenza per quel film che donerà al cinema, con quella maliziosa gon-na svolazzante, un’icona indimenticabile: “Quando la moglie è in vacanza”). L’ironia, una volta tan-to, è giustificata, perché la star fece passare dei brutti momenti al regista e questo sin dall’inizio. La Monroe, infatti, per una clausola inserita nel con-tratto, pretendeva che il film fosse girato a colo-ri. Fu dura per Wilder con-vincerla del contrario, se non altro perché il trucco di Jack Lemmon e Tony Cur-tis faceva apparire i loro volti verdastri. Convin-ta Marilyn della necessi-tà del bianco e nero, ecco però altre nubi all’oriz-zonte. Durante le riprese, la Monroe era incinta, e questo complicò la fase di promozione del film, visti i chiletti di troppo che l’attrice aveva messo su. Alcune foto furono scatta-te dunque a Sandra Warner (che nel film compare tra le ragazze della band) in modo da poterci poi aggiun-gere con un fotomontaggio il volto di Marilyn. Nel corso delle riprese vere e proprie l’indimenticabile star causò ulteriori dif-ficoltà a Wilder. Fatto sta che la scena in cui Marilyn doveva semplicemente pro-nunciare una frase di tre parole (“It’s me, Sugar”) richiese ben 47 ciak (dopo il trentesimo fallimento, Wilder, disperato, scrisse la frase su una lavagnet-ta da esibire fuori cam-po!). Occorsero, invece, “soltanto” 59 ciak per la scena in cui Zucchero chie-

de “Where’s the bourbon?”, dopo che Marilyn sbagliò più volte la domanda (“Whe-re’s the whiskey?”, “Whe-re’s the bottle?” e “Whe-re’s the bonbon?” sono i suoi personalissimi “adat-tamenti”). Wilder, incre-dulo, scrisse la battuta esatta esponendola all’at-trice, il che confuse ancor di più le idee a Marilyn. Così il regista scrisse la frase su tutto ciò che tro-vò sul set! Dopo il cin-quantanovesimo Ciak, l’at-trice riuscì nell’impresa ma lontana dalla macchina da presa (!), così Wilder decise di farla doppiare.[...]. Nonostante le tante peripezie, l’inimitabile Marilyn non perse la voglia di scherzare, e il seguente episodio lo conferma: Or-ry-Kelly, mentre prendeva le misure per gli abiti dei tre attori, disse a Marilyn che “Tony Curtis ha de-gli attributi migliori dei tuoi”. La star, impassibi-le, si sbottonò la camicet-ta e disse: “Sicuramente, ma non ha tette come que-ste!”. Tony Curtis, da par suo, si riprese una par-ziale rivincita su Marilyn quando ad un intervistatore che gli chiedeva come ci si sentiva a baciare l’attri-ce più amata del momento, rispose: “E’ come baciare Hitler!”.La coppia Lemmon-Curtis, invece, dovette affrontare problemi di ben altro tipo, essenzialmente legati al loro travestimento. Un ca-barettista che era solito esibirsi vestito da donna, cercò di insegnare ai due il giusto atteggiamento da assumere indossando abi-ti femminili. Jack Lemmon, dopo qualche tentativo, s’innervosì e decise di ri-nunciare all’aiuto dell’ar-tista dicendo che voleva soltanto imparare a cammi-nare come un uomo vestito da donna e non a camminare come una vera donna! Ancor prima di iniziare le ripre-se, la “strana” coppia fece

una prova generale indos-sando i costumi del gentil sesso e aggirandosi presso la Goldwyn per verificare l’effetto complessivo, in-clusa una seduta estempora-nea di trucco in una delle toilette femminili: nessu-na delle donne lì presenti si accorse dell’inganno e così l’esperimento riuscì pienamente (questo momento sarà richiamato in una sce-na del film, quando i due si truccano nel bagno del treno con Zucchero che com-pare all’improvviso).Per la voce in falset-to, l’unico ad incontrare qualche difficoltà fu Tony Curtis che, difatti, ven-ne doppiato in alcune par-ti da Paul Frees (Curtis si giustificò dicendo che non era in grado di mante-nere a lungo lo stesso tono acuto di voce). Il film è una sorta di remake della commedia tedesca “Fanfaren der Liebe” del 1951 diretta da Kurt Hoffmann. Il titolo del film in lavorazione era “Not tonight, Josephine!”, ispirato al presunto rifiu-to da parte di Napoleone di fare sesso con l’Impe-ratrice. Il film ricevette sei nominations all’Oscar per il Miglior Attore (Jack Lemmon), Miglior Regista, Miglior Sceneggiatura Non Originale, Miglior Film in Bianco e Nero, Miglio-re Scenografia e Direzione Artistica in Bianco e Nero, aggiudicandosi solo l’Oscar per i Migliori Costumi. A questo parziale flop del film, nonostante i gran-di incassi al botteghino, contribuì anche la presenza di un temibile concorren-te come “Ben Hur”, che nel 1959 farà incetta di sta-tuette. Ma la pellicola di Wilder diverrà tuttavia una delle commedie più esila-ranti ed imprescindibili della storia del cinema, andandosi a collocare al nono posto nella classifica dei film più belli di sem-pre stilata dal prestigioso “Entertainment Weekly”.

1959UN ANNO D’ORO PER IL CINEMA

Il 1959 fu un anno d’oro per il ci-nema; tra i film usciti nelle sale in quell’anno ci piace ricordare:

- IL GENERALE DELLA ROVERE di Roberto Rossellini con Vittorio De Sica

- BEN HUR di William Wyler con Charlton Heston

- LA GRANDE GUERRA di Mario Monicelli con Alberto Sordi e Vittorio Gassmann

- INTRIGO INTERNAZIONALE di Alfred Hitchcock con Cary Grant

- UNA STREGA IN PARADISO di Richard Quine con James Stweart e Kim Novack

- UN MARITO PER CINZIA di Melville Shavelson con Cary Grant e Sofia Loren

- I QUATTROCENTO COLPI di Francois Truffaut

- UN DOLLARO D’ONORE di Howard Hawks con John Wayne e Dean Martin - LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO di Walt Disney

- IL DIARIO DI ANNA FRANK di George Stevens

- L’ISOLA DEL TESORO di Anton Giulio Majano

- A QUALCUNO PIACE CALDO di Billy Wilder con MArilyn Monroe Tony Curtis e Jack Lemmon

In quell’anno “Ben-Hur” del 1959 vinse 11 Oscar su 12 nomination; “Il diario di Anna Frank” 3 su 8 e “A qualcuno piace caldo” 1 su 6.

Page 4: A qualcuno piace caldo

GLI IDEATORI DELLO SPETTACOLO DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI

PETER STONEtesto27-02-1930, Los Angeles26-04-2003, New York

Figlio della scrittrice Helda e del produttore Jhon fu il primo scrit-tore a vincere sia un TONY©, sia un OSCAR© e sia un EMMY©. Pres-idente per ben 18 anni del “The dramatists Guild of North Amer-ica” dal 1981-1999. Vinse tre Tony Awards: nel 1969 per il musical “1776”, nel 1981 per “Woman of the Year” e nel 1997, per “Titan-ic”. Venne nominato per il premio altre tre volte per “Skyscraper” per “My One and Only” e per “The Will Rogers Follies.”

The audience is wrong individually and always right collectively. If they don’t laugh, it isn’t funny. If they cough, it isn’t interesting. If they walk out, you are in trouble. (Peter Stone)

julE kERviN STyNEmusiche31-12-1905, Londra20-09-1994, New York

Figlio di immigrati ucraini di origine ebra-ica, scrisse le colonne sonore di molte pro-duzioni cinematogra-fiche. Dal 1947 inizia a lavorare per i musi-cal di Brodway: sue le musiche , tra gli altri, di “Gli uomini preferi-scono le bionde”, “Gyp-sy”, e “Sugar”. Vinse un tony award per “Hallelujah, Baby!”. Fu eletto nella Songwrit-ers Hall of Fame nel 1972 e nell’ American Theatre Hall of Fame nel 1981. Ricevette il Drama Desk Spe-cial Award nel 1990.

bOb mERRillliriche17-05-1921, Atlantic City17-02-1998, Los Angeles

Fu un cantante bar-itono e un composti-rore. Nel 1950 è il secondo cantautore più di successo nella lista UK single chart. Sua una delle canzoni più famose al mondo, “mambo italiano”. Fu nominato per il TONY© cinque volte: nel 1958 per “New girl in town”, nel 1960 per “Take me along”, nel 1962 per “Carnival” e nel 1964 per “Funny girl” ma non vinse mai.Nel 1993 fu insignito con la medaglia Nazi-onale delle Arti a Wash-ington. Morì suicida.

SCOPRIAMO INSIEMEGLI IDEAtORI

DELLO SPEttACOLO SAVERIO MARCONIadattamento librettoDopo molte esperienze come attore teatrale e cinematografico, fonda a Tolentino la Scuola di Recitazione e poi la Compagnia della Ran-cia in cui è attore, re-gista, autore, produtto-re e direttore artistico. Firma la regia dei più grandi musicals trai quali “La piccola bot-tega degli orrori”, “A Chorus Line”, “La cage aux folles”, “West side story”, “Sette spose per sette fratelli”, “Grea-se” e “A qualcuno pia-ce caldo”. Nel 2003 è direttore artistico del Teatro della Luna dove mette in scena il colos-sale “Pinocchio” con le musiche dei Pooh. Rea-lizza e dirige le versioni italiane di “The Sound of Music”, “The Produ-cers” di Mel Brooks, “Sweet Charity”, “Ca-baret”, “High School Musical” e “Cats”. Nel 2011 torna alla prosa interpretando “Varia-zioni Enigmatiche” di Eric-Emmanuel Sch-mitt e dirigendo “Rain Man”, tratto dall’omo-nimo film. Nel 2012 di-rige la nuova edizione di “Grease” e il debutto di “Frankenstein Ju-nior”.

FEDERiCO bEllONEREGIALaureato in Lettere presso l’Università Cat-tolica, studia recitazio-ne, canto, danza e pia-noforte con insegnanti privati a Milano, Nizza e New York. è regista per i musical “Flash-dance”, prodotto da Stage Entertainment, per cui è anche Diret-tore artistico per l’Ita-lia fino al 2012; regi-sta anche di “Grease”, “High School Musical” prodotti dalla Compa-gnia della Rancia. è regista associato per i musical “Sister Act”, co-prodotto da Whoopi Goldberg e “La bella e la bestia” della Disney; “A Chorus Line”, “Omag-gio a Garinei e Giovan-nini”, “Sweet Charity” con Lorella Cuccarini e Cesare Bocci, “The Pro-ducers” di Mel Brooks con Enzo Iacchetti e Gianluca Guidi, “Tutti insieme appassiona-tamente” con Michel-le Hunziker e Luca Ward (di cui è anche adattatore delle liri-che), “Cantando sotto la pioggia” con Justi-ne Mattera, “Pinoc-chio” con le musiche dei Pooh, e “Dance!” con Chiara Noschese; partecipa a Hello, Dol-ly! con Loretta Goggi e Paolo Ferrari e ricopre il ruolo del Principe in Cenerentola (tutti a Milano, Roma e tour nazionale, Cdr). è pro-tagonista del musical “La notte di San Valen-tino”, di cui è anche

MICHELE RENZULLOtraduzione libretto e liriche italianeDopo numerose espe-rienze come attore ha fondato la Compagnia della Rancia con Save-rio Marconi. Produtto-re esecutivo, tradutto-re e adattatore dei testi originali di molti degli spettacoli della Com-pagnia della Rancia trai quali “La piccola bottega degli orrori”, “A Chorus Line”, “La cage aux folles”, “Caba-ret”, “West side story”, “Cantando sotto la pioggia”, “Sette spose per sette fratelli”, “Fre-goli”, “A qualcuno pia-ce caldo”. Per Musical Italia è stato produt-tore esecutivo e ha cu-rato la traduzione dei musicals “Grease” ed “Hello, Dolly!”. Segue le produzione esecuti-va di “Pinocchio” con le musiche dei Pooh e si occupa della traduzio-ne e dell’adattamento di “The Sound of Mu-sic”, “The Producers” di Mel Brooks, “Sweet Charity”, “Cabaret”, “High School Musical” e “Cats” e nel 2012 cura l’adattamento del musical italiano “Fran-kenstein Junior” di Mel Brooks.

RObERTO COmOTTisceneSi forma all’Accademia di belle arti di Brera, dove ha insegnato sce-nografia. Negli anni sessanta ha operato, in particolare, nel campo del teatro sperimentale collaborando con mol-ti registi realizzando spettacoli teatrali e te-levisivi d’avanguardia. Elabora alcuni allesti-menti per il teatro dia-lettale milanese al Te-atro Odeon di Milano. Da allora in poi si è de-dicato alla realizzazio-ne di spettacoli teatrali che lo hanno visto le-gato a importanti “dit-te”, tra cui si ricordano Walter Chiari, Ernesto Calindri, Macario, Ren-zo Montagnani, Enrico Maria Salerno e registi quali Filippo Crivelli, Gino Landi, Giampiero Solari, Luciano Salce.Nei suoi progetti met-te sempre in evidenza una nitida concezione architettonica, con no-tazioni di realismo del-lo spazio scenico. Con-cepisce la scena come un contenitore di pa-role, gesti, azioni, un involucro che non deve prevaricare il gesto ma suggerire l’azione.

FRANCO TRAVAGLIOtraduzione liriche aggiunteLaureato in Lettere Moderne ha scritto le liriche italiane dei mu-sical “High School Mu-sical”, “Jesus Christ Superstar”, “Il Fanta-sma dell’Opera” per il film di J. Schumacher. Ha curato la traduzio-ne de “La piccola bot-tega degli orrori” e di “Elisabeth”. é stato aiuto regista e assisten-te di Saverio Marconi, Dario Fo, Tato Russo. Come regista firma “XL - Giustizia su misura” e “1000 e una... favo-la” di cui è anche au-tore. Ha tradotto “La Bella e la Bestia” per Stage Ent. e “Cats” per la CdR.

bEaTRiCE lauRORacostumiFormatasi all’Accade-mia di Belle Arti di Bre-ra, prosegue il proprio percorso collaborando in vari ambiti artisti-ci-culturali con un’at-tenzione peculiare per il costume teatrale.

GILLIAN BRUCEcoreografieNata a Londra compie i suoi studi come per-former presso la Lai-ne Theatre of Arts e si specializza presso la Royal Accademy e la Imperial Society of Tea-chers of Dancing. Dopo aver lavorato in diver-se produzioni inglesi, sia televisive che tea-trali, approda in Italia come ballerina solista in “Fantastico 4”, per continuare con “Te lo do io il Brasile” parte-cipando anche a diver-se produzioni Media-set. Firma per La Scala di Milano le coreogra-fie de “La Vedova Alle-gra”. è coreografa per i musical “Il Libro della Giungla”, “High School Musical”, “Peter Pan” e il recente “Franken-stein junior Junior” Annie”. Collabora con le trasmissioni televisi-ve “Ci vediamo su Rai 1” e “Music Zoo”. Fon-datrice e coreografa dell’innovativo gruppo di tap “I Tappers”.

SIMONE GIUSTIsuPerVisione musicalePianista e arrangiato-re, nel 98 fonda Rocko-pera di cui è produtto-re esecutivo di tutti gli allestimenti. Mette in scena “Jesus Christ Superstar”, “Joseph e la strabiliante tunica dei sogni in technico-lor”, “Cannibal il musi-cal”, “Abbadream”, “Sì, viaggiare”. Nel 2010 è direttore d’orchestra in “Jesus Christ Su-perstar” in occasione del primo allestimento italiano con orchestra sinfonica. Nel 2012 arrangia e dirige “The Wall Live Orchestra” sulle musiche dei Pink Floyd.

VALERIO TIBERIluciNel maggio 2010 il suo debutto al Teatro alla Scala di Milano per il balletto “Immemoria” , “Stabat Mater” e “Swan Lake”. Suoi i disegni luci dei musical “Flash-dance”, “The Mission”, “Happy Days”, “Cats”, “The Producers”, “A chorus Line”, “Grea-se” tutti della Compa-gnia della Rancia. Nei progetti d’Opera in evidenza “Norma”, il “Nabucco”, “The Ma-lentendu”, e “Conve-nienze inconvenienze teatrali”. Collabora an-che col teatro di prosa, e insegna Light Design presso l’Accademia Te-atro alla Scala di Mila-no. Ha avuto come ma-estro Marco Filibeck della Scala di Milano.

ARMANDO VERTULLOsuonoSin da piccolo coltiva la passione per la fonica e le tecniche di ripresa che lo porterà a diplo-marsi nel 2004 all’I-slington College Audio di Londra. Nel 2006 si avvicina al musical con “La Piccola Bottega degli orrori”. Nel 2009 approda al Teatro Na-zionale come capofoni-co per conto della Stage Entertainment Italia, con la quale porta in scena spettacoli come “La Bella e La Bestia”, “Mamma mia!”, “Sister Act” e “La febbre del sabato sera”. In questa struttura approfondi-sce e sviluppa tecniche di Sound Reinforce-ment e amplificazione teatrale incentrate sul dettaglio sonoro.

aNDREa COmOTTisceneDopo essersi diplomato presso l’Accademia di

WILLIAM GEROLIsuonoNasce come responsa-bile tecnico a Radio Po-polare di Milano ope-rando come fonico di sala e mettendo in onda di più di 1500 concer-ti dal vivo. Da sempre appassionato di radio è sound designer, diret-tore tecnico e fonico di post-produzione di radiodrammi messi in onda dalla RAI e dalla RadioSvizzera Italiana.Dal 2009 al 2012 è fo-nico di sala e responsa-bile del reparto audio del Teatro Nazionale di Milano per i musical “La Bella e la Bestia”, “Mamma Mia”, “Sister Act” e “ La febbre del Sabato Sera” prodot-te da Stage Entertain-ment.

autore (premio Erne-sto Calindri), e di “Caf-fè Esperanto”. Ospite nelle trasmissioni te-levisive “Amici”. Dal 2007 è Direttore arti-stico di SDM La scuola del musical di Milano.

Belle Arti di Brera in progettazione artistica e in scenografia televi-siva, ha iniziato la sua carriera lavorativa se-guendo le orme pater-ne, con cui collabora. Oltra al teato si dedica anche alla progettazio-ni di interni.

3 FRIDAY, FEBRUARY 14, 1929

Page 5: A qualcuno piace caldo

SUGARthe musical

basato sulla sceneggiatura del film“Some like it hot”

di BILLY WILDER e I. A. L. DIAMOND

basata su una storia di

ROBERT THOEREN e Michael Logan

canzoni aggiunte di

a. H. gibbs, Joe grey, leo Wood, Herbert stotHart,Harry ruby, bert Kalmar, gerardo matos rodriguez,

matt malnecK, fud livingston

traduzione libretto e liricHe italiane MICHELE RENZULLO

liricHe italiane aggiunte FRANCO TRAVAGLIO

adattamento libretto SAVERIO MARCONI e FEDERICO BELLONE

prodotto da WIZARD SERVICE SRL

ATLANTIDE - TEATRO STABILE DI VERONA

in collaborazione con compagnia della ranciateatro nuovo di milano

regia FEDERICO BELLONE

prodotto da

Andrea Agostinimimmo alessi

Marco BartoliniAlessandro Panni

LUCA TODISCO

produttori associati Alessandro agostini e andrea paoletti

co-produzione e distribuzione moira piazza

ufficio stampa ALESSANDRA PAOLI

regista residente e capo balletto chiara vecchi

aiuto regia manuela bollani

amministratore di compagnia SIMONE GIUSTI

direttore di scena STEFANO ROMEO

capo maccHinista MASSIMO MERENDA

film editor

RADIO ITALIA

elaborazione video

davide cardinale

trasporti

UNTITRANS di unti umberto

musicHe aggiunte: sax: cristian pepe - tromba: luca betti

batteria: micHele grazzini - basso: alessandro nottoli cHitarra: antonio gori - piano: simone giusti

radio ufficiale radio italiacalzature danc’in

truccHi MAC cosmetics

cappelli della sig.ra mattera borsalinoabbigliamento intimo della sig.ra mattera la perla

libretto

PETER STONEmusica

JULE STYNE liricHe

BOB MERRILL

scene

roberto e andreacomotti

costumi beatrice laurora

supervisione musicale

simone giusticoreografie

gillian bruce

luci

valerio tiberisuono

armando vertulloWILLIAM GEROLI

assistente alle coreografie valentina bordi

assistente costumista francesca dell’orto

realizzazione scene

ilce srlrealizzazione costumi

ABCD tHeatre style srl

attrezzista

ROSSANA CRUDELIdatore luci

COSIMO MARASCIULO

capo elettricista gianni gajardo

fonico di sala william geroli

microfonista

LUIGI d’oronzosarta e truccatrice

STEANIA CORETTI

service luci e video

gianchiservice audio

LADIES & GENTLEMENT

video bacKstage

MATTEO LUCHINOVIC videomaKer

andrea scarpiello

fotografia del manifesto

giovanna marinografica del manifesto

raffaele commone

publisHer

giulia cosiofotografie di scena

ROBERTA GRANDINI

Hair stylist

ALFREDO PARLA’truccatrice allestimento

LAURA BUSETTI

un grande cast artistico per un grande spettacolo musicale

visita il sito di Christian

christianginepro.com

cast di Musical come “Sette spose per set-te fratelli”, “Promesse Promesse” e “A Chorus Line”; autore, regista e coreografo dei Musical “Alice nel Paese del-le Meraviglie” e “Tutti su per Terra”; auto-re e regista di “Robin Hood”; attore di pro-sa per Gigi Proietti in “Taxi a 2 Piazze” e “Il Caso Majorana show”; attore di film per il ci-nema come “Tutti i Santi giorni”, “Faccio un Salto all’Havana”, “Per Fortuna che Ci Sei” e “Boris”; attore di film tv e Fiction Rai e Mediaset come “L’ISO-LA”, “Che Dio ci Aiuti”, “Casa e Bottega”, “Un Natale Coi Fiocchi”, “Il Commissario Manara”, “Bartali”, “Piper”, “Cri-mini”, “Boris” e “Tutti per Bruno”. A fianco di Baudo e Vespa è stato ospite fisso del varietà di Raiuno che celebra i 150 anni dell’Unità D’Italia. Ha ricevuto il Premio Massimini, il Premio Imta, il Premio Personalità Europea e il Premio delle Critica. Dedica ogni battuta di questo spettacolo alla sua Viola e ogni goccia di sudore che cadrà sul palco alla “Famiglia Gi-nepro”.

PiETRO PiGNaTElliJoe / JosePhineInizia la sua attività partecipando a diversi laboratori teatrali, fre-quentando l’Accademia di arte drammatica al Teatro Bellini di Napo-li, studiando canto con il soprano Elisa Turlà. Al grande pubblico è noto soprattutto per le partecipazioni, da protagonista e co-pro-tagonista, a grandi musical tra cui la pri-ma messa in scena di “Grease”, “Scugnizzi”, “Pinocchio”, “Il Piane-ta Proibito”. è unico protagonista italiano del musical indiano “Bharati”. Con “Peter Pan” veste i panni del cattivo Capitan Unci-no. Nel 2012 è poi uno dei protagonisti di “To-ledo strasse”, un’opera buffa di Paolo Coletta. Rilevante l’esperien-za di conduttore del programma per giova-nissimi su Rai 1 “L’al-bero Azzurro”. Per il cinema è doppiatore nel film musical “Il fantasma dell’opera” in cui dà voce e canto al protagonista Raoul ed è protagonista del film “Il sogno nel casel-lo” per il quale riceve, dalle mani di Francis Ford Coppola, il pre-mio come miglior atto-re protagonista Made in Italy al BAF Festi-val. è promotore di ini-ziative a sfondo sociale come “Giustizia e veri-tà, il caso De Pretore”, “Lunga è la notte” e di “Mi rifiuto!”. Con l’au-tore Angelo Ruta crea una serie di spettaco-li sulla vita di piccoli

SilvaNO TORRiERibienstockSi forma presso la più importante scuola di teatro italiana: la Scuo-la del Piccolo Teatro di Milano diretta da Giorgio Strehler e gra-zie alle sue doti ottiene consensi di pubblico e critica sin dalle sue prime apparizioni. Il suo bagaglio artistico e di esperienze è ric-chissimo e gli consente di interpretare svaria-ti ruoli che spaziano dalla prosa al mondo dell’opera. Arricchisce la sua esperienza ar-tistica nel mondo del musical partecipando a lavori come “Flashdan-ce” e “Mamma Mia!” e si dichiara felicissimo in questa stagione di continuare nel musical con Sugar - A qualcuno piace caldo.

GiORGiO avaNziNighetteNato a Bardolino (VR) ha studiato musica presso i conservatori di Verona e Mantova e in qualità di pianista, di-rettore e cantante si è esibito in numerosi pa-esi europei, Stati Uniti e Giappone. All’attività di musicista affianca da sempre quella di at-tore teatrale. Ha preso parte a numerosi film e fiction, pubblicità te-levisiva e fotografica, videoclip musicali dei più grandi artisti ita-liani ed ha all’attivo anche la pubblicazione di alcuni CD, DVD, e li-bri.

maNuEl mERCuRistecchinoLe sue doti acrobatiche e la sua passione per la danza sono eviden-ti sin da bambino e gli permettono di parteci-pare prima ad alcuni programmi televisivi in qualità di imitatore del suo idolo Michael Jack-son, poi a svariate pro-duzioni teatrali come: ”La Divina commedia – L’opera”, “I Gormiti – il Musical”, “La bella e la bestia il musical”, “Pirates – il musical”, “Il Gatto con gli Stiva-li e la magica notte di natale”, acrobata e bal-lerino nel tour del can-tante Sal da Vinci “E’ così che giro il mon-do”. Per averlo sempre sostenuto ringrazia fa-miglia ed amici.

FEDERiCa NiCOlòmarylou (DAmA DEl RItmo)Si diploma alla Gypsy Musical Academy di Torino nel 2010. Par-tecipa al “Turin Live festival” dove si clas-sifica al primo posto per la sezione musical. Lavora come ballerina nel programma “Passo in TV” di Telenova per poi entrare nel corpo di ballo della fiction “Non smettere di sognare” prodotta da Mediaset e trasmessa su canale5. Lavora come cantante e ballerina presso il Te-atro del “Garden Club” sotto la direzione arti-stica di Alex Procacci e Tony Lofaro. Lavora come ballerina e can-tante per convention sfilate coreografate per top brand. Fa parte del cast artistico del “Gran Galà del Musical”, an-dato in scena al Teatro Nuovo di Milano e del cast del Casinò di Cam-pione.

Giulia PaTTidolores (DAmA DEl RItmo)Studia ginnastica ar-tistica, danza classi-ca, jazz, modern, con-temporaneo, tip – tap, acrobatica, infine can-to e recitazione. Debut-ta con il Teatro delle Erbe, poi fa parte del corpo di ballo di “Suo-nami o Diva”, “Aida Colossale”, “Merry Christmas”, “Cin Ci Là”, “Macbeth”. Per Rai2 partecipa a “Quel-li che il calcio”, per La7 a “Italialand”. Lavora come ballerina e can-tante per convention, eventi e sfilate coreo-grafate per conosciu-te brand. Partecipa a spettacoli al Casinò di Campione con Justine Mattera, Cristina Chia-botto, Ivana Spagna e Pamela Prati.

SaRah ROmaNElli rosella (DAmA DEl RItmo)Nasce a Brindisi nel 1990. Si avvicina alla danza in tenera età, studiando e pratican-do diverse discipline. Dopo essersi diplomata presso il Liceo Artistico decide di trasferirsi a Milano e frequentare la SDM – Scuola del Mu-sical. Durante gli studi ha l’occasione di parte-cipare come ensemble aggiunto in “Titanic- Il Musical” e nello stes-so “Sugar- A qualcuno piace Caldo”. Conse-guendo recentemente

ChiaRa vECChinellieolga (DAmA DEl RItmo)Nasce a Milano nel 1981,dopo la Maturi-tà Classica si diploma come Tersicorea Liri-ca presso l’Accademia SPID. Nella sua decen-nale carriera teatrale è Performer in scena, Capo Balletto, Diret-tore Artistico, Regista Residente, Responsa-bile dei Riallestimen-ti, Assistente alle Co-reografie e alla Regia per le più importanti Produzioni Stage En-tertainment e Compa-gnia della Rancia: La Febbre del Sabato Sera, Sister Act, Flashdance, Cats, High School Mu-sical, Cabaret, Grease, The Producers, Tutti insieme appassionata-mente, Cenerentola. è coreografa per Titanic e Christmas

il diploma alla SDM è orgogliosa di far parte del cast.

RENaTO CORTESiosgood / PoliakoffNato a Bergamo, vive a Roma dal 1967. Dopo la Scuola del Piccolo Teatro di Milano si tra-sferisce a Roma dove inizia un’intensa at-tività nel doppiaggio. Si avvalgono della sua voce anche registi ita-liani come Luchino Vi-sconti, Giuliano Mon-taldo ed Elio Petri. Ma è Federico Fellini che si serve della sua istrio-nica abilità nei dialet-ti in decine e decine di personaggi di molti suoi film. è anche la voce italiana Gerard Depardieu nei 13 film che l’attore francese definisce i suoi capola-vori. In Teatro è stato al fianco di Giorgio Al-bertazzi, Romolo Valli, Nando Gazzolo, Gian-rico Tedeschi, Oreste Lionello. è presente in numerose Fiction ita-liane e straniere. Nei cartoni animati è stato la voce di Pippo, Tigro oltre a La Fayette ne-gli Aristogatti. Doppia William Hurt in “Stati di alucinazione” e “Bri-vido Caldo” . è spesso anche la voce di Rutger Hauer, André Dussol-lier, Derek Jacobi.

aNNamaRia SChiaTTaREllasusieAttrice, cantante, dan-zatrice. Le sue espe-rienze teatrali inclu-dono: Tina e ensemble suore in “Sister Act”, Miss Wilde e sostitu-ta Hannah e Jazmin in “Flashdance”, per Stage entertainment Italia. Diana Mora-les”in “A chorus line”, solista e capo-coro ne “Il giorno della tarta-ruga”, Suor Berta/trio folk e sostituta Maria e Liesl in “Tutti insieme appassionatamente”, Marty e sostituta Rizzo in “Grease”, per Com-pagnia della Rancia. Ensemble e sostituta Rosanella e Nita Che-vrolet in “Un mandari-no per Teo” per il tea-tro Sistina. Da diversi anni collabora con il dott. Massimo Borghe-se in qualità di trainer vocale, dedicandosi con passione alla cura e alla prevenzione della voce artistica, cantata e recitata.

visita il sito di Pietro

pietropignatelli.com

grandi uomini come Van Gogh, Dino Cam-pana, Lauro de Bosis e propone un cofanet-to di favole tematiche per bambini e adulti: “Quante storie!”

visita il sito di Justine

justinemattera.com

juSTiNE maTTERazucchero candito Nasce a New York da famiglia di origini ita-liane. Nel 1995 inci-de il singolo “Feel It” piazzandosi al secondo posto della hit para-de italiana. Dal 1999 al 2001 conduce su TMC2 il programma di viaggi “Come Thelma & Louise”. Nel 2002 gira con Jeams Keach il film “Submerged” per la NBC. Inoltre dal 2003 conduce, con Joe T. Vannelli, su Radio Deejay il programma radiofonico “Slave to the Rhythm”. Debutta a teatro nella stagione 2003/2004 con il mu-sical “Victor/Victoria” per la regia di Claudio Insegno e l’estate suc-cessiva è in tournée con “Toccata e fuga” diretta da Mirko Ma-gistro. Con la regia di Saverio Marconi nel 2004/2005 ottiene un enorme successo come co-protagonista del-la versione musicale di “Cantando sotto la pioggia” mentre nell’e-state 2005 è protagoni-sta per Tato Russo del-la commedia brillante “Troppi santi in para-diso”. Nel 2007 debut-ta sul grande schermo come una delle inter-preti femminili del nuovo film di Abel Fer-rara intitolato “Go Go Tales”. Nella stagione 2008/2009 è in tournée teatrale come protago-nista della commedia musicale “Chiedimi se voglio la luna”, diret-ta da Claudio Insegno e nello spettacolo “Sex and Italy” di Pierfran-cesco Pingitore.

ChRiSTiaN GiNEPROJerry / daPhneAcclamato da pubblico e critica come il “mag-gior esponente della nuova via italiana del Musical”, Christian Gi-nepro è il protagonista di Musical come “Caba-ret”, “Il Giorno della Tartaruga”, “Vacanze Romane” e “Serial Kil-ler per Signora” oltre ad aver fatto parte del

UNA RAPIDA CARRELLAtA PER SCOPRIRE I VOLtI E LE StORIE DEI PROtAGONIStI IN SCENA

DICONO DI LORO...[...] Tutta la confe-zione è di prim’or-dine, a partire dalla verve dei due spi-ritosi protagonisti Christian Ginepro e Pietro Pignatelli, con Justine Matte-ra vaporosa Marilyn dall’accento che ri-chiama Stanlio e Ol-lio [...]

maSOliNO D’amiCOla stamPa

[...] A ritmo scate-nato e caldo (di jazz) con un ottimo grup-po stile vintage, Bel-lone manovra i suoi attori senza perdere un ritmo, sbagliare un colpo, perdere una risata [...] uno spettacolo riuscito, applauditissimo, da non mancare.

mauRiziO PORROcorriere della

sera

[...] La sfida ambi-ziosa si è risolta in successo grazie al team dei realizza-tori e soprattutto grazie al cast spu-meggaiante che vede nei ruoli dei pro-tagonisti gli ottimi Christian Ginepro e Pietro Pignatelli ad affiancare Jusatine Mattera, in passato sosia inerte di Ma-rilyn, che fa suo il personaggio di Su-gar sfoggiando doti e talento.

DaNiEla zaCCONiViVimilano

luCa laCONiVideo ombra di ghette

con la partecipazionestraordinaria in video diPaOlO limiTinel ruolo deltenente mulligan

FRIDAY, FEBRUARY 14, 1929 5

Page 6: A qualcuno piace caldo

a Qualcuno Piace caldotitolo originale: HEY, WHY NOT

autori: Jule Styne e Bob Merrylltraduzione: Michele Renzullo

senti che ritmo, ti piacerà!il jazz più caldo qui si suonerà!

non ti devi sorprendere,non dire “no”,

il jazz è con te,lo senti, lo so!

senti che ritmo ti scende giù!e più lo balli più ti senti tu!

ballate con noied a qualcuno

questo jazz più caldo piacerà!senti che ritmo, ti stupirà!

si balla oggi come ad ogni età!tutto è facile, credimi,

anch’io lo so,il jazz è con noi,lo vivi perciò!

senti che ritmo ti scende giù!e quando suoni senti assai di più!

suonate con noied a qualcuno

questo jazz più caldo piacerà!suonate con noied a qualcuno

questo jazz più caldo piacerà!

matto Per noi titolo originale: THE BEAUTY THAT DRIVES MEN MAD

autori: Jule Styne e Bob Merrylltraduzione: FRANCO TRAVAGLIO

mondo, ciao!da Jeraldine.e da Josie.

un ben di dio di curve e corpi appetitosie non c’è maschio al mondoche non da’ di matto per noiehi, tu, quando ti senti giù,

se vuoi ti tiriamo su.sei pronto a dare di matto per noi?quanti fischi se passiamo per strada.in molti vengono dovunque si vada.

e non c’è maschio al mondoche non da’ di matto per noi.

va’ quiquanta leggiadria!

e poiche carrozzeria!

sei pronto a dare di matto per noi?ti stende il mio profumo delicato?nel paradiso è stato imbottigliato

e non c’è maschio al mondoche non da’ di matto per noi!

non c’èsolo sciccheria,

se vuoic’è l’artiglieria!

sei pronto a dare di matto per noi?!il tuo sogno è già realtà:siamo stelle cadute qua!

caro maschio tu lo sei giàmatto per noi!matto per noi!matto per noi!!!

senza guai titolo originale: RUNNING WILD

autori: A.H. Gibbs, Joe Grey, Leo Woodtraduzione: Michele Renzullo

senza guai correrò,forse mai tornerò,

quel che sei resteraise farai solo ciò che vorrai.

amo un po’, forse no,non lo so che farò

non voglio amare nessuno mai.resterò senza guai!

pa doop pa doop pa doop pa hei pubnon voglio amarenessuno mai.

resterò senza guai!non voglio amarenessuno mai.

resterò senza guai!

mi Piaci già

titolo originale: WE COULD BE CLOSEautori: Jule Styne e Bob Merryll

traduzione: Michele Renzullosogno troppo e sono un po’ svampita.

è così che vengo definita!sai, tesoro, te lo giuro

tu mi piaci già!son dei pesci.

io sono del leone!mamma mia! è predestinazione!

sai tesoro, te lo giurotu mi piaci già!

noi siamo, sì siamo simili, amiche già inseparabili,

sìci vedo già per la città per sempre in due,

solo noipappa e ciccia!

ho tre sorelle che stanno con mio padreho il sogno dentro me di diventare madre.avere un figlio? io non ce la posso faretu lo sai lo capirai che tu mi piaci già!

andremo al bar a prenderci un theo per boutique spendendo per treti vedo già provare lingeriequale taglia avrai, ma cherie?

quarantaquattro e quarta per il seno.io settanta e il seno è sotto zero.

sì, sono piatta.tu riempilo di ovatta!

sì, mi piaci già!hai qualcosa che affascina la genteho qualcosa di molto sorprendente!!

tu lo sai lo capirai che tu mi piaci già!

il sole ci scalderà

titolo originale: SUN ON MY FACEautori: Jule Styne e Bob Merryll

traduzione: Michele RenzulloChicago sta sempre più sù,

meno sedici e piùa Chicago

ed a Milwaukee si fanno gli igloo,sempre si ghiaccia il caffè e di più...

a Milwaukeema faccio le corna all’inverno,

domani Miami verrà!Miami!Miami!

il sole tutte ci scalderàlaggiù, spiagge e tramontimai più neve sui monti

niente più ci raffredderà!col sole in viso niente più brufoli

io voglio un cielo senza mai più le nuvole!e il sole tutte ci scalderà

là c’è solo calurache dà l’abbronzatura

e da Chicago fa meno sedici ed anche di piùlo so manca poco.

ma già sento un fuoco.e il sole tutte ci scalderà

tutte ci scalderàtutte ci scalderà!

e il sole tutta mi scalderà!laggiù, spiagge e tramontimai più neve sui monti

niente più ci raffredderà uh!ma sulla spiaggia tutto si scoprirà!

noi, cara, scopriremo non più della metà!e il sole tutte ci scalderàio ti spalmo la crema.se mi giro di schiena.

ed a Chicago fa meno sedici ed anche di piùberrò rum e cola.mai più tutta sola.

e il sole tutte ci scalderàe il sole tutti ci scalderà!

qui c’è solo calurache dà l’abbronzatura!

e da Chicago fa meno sedici ed anche di più!così basta poco

e già sento un fuocoe il sole tutti ci scalderà!

tutti ci scalderàtutti ci scalderà!

la cumParsita autore: Gerardo Matos Rodríguez

traduzione: Michele Renzulloc’è la luna,

ci sono stelle in cieloma come te nessunastanotte brillerà!

se balli più vicinostai pure certa chedi tutte le emozioniil tango è il vero re!

ma che atmosfera questa sera!e che strana sensazionesembra quasi primavera

chissà perché?!io mi perdo nei tuoi occhi...sento solo il tuo profumobasta che io ti tocchied io non resisto più!

c’è la lunaci sono stelle in cielola musica continuae ci trascinerà

se ballo/i più vicinosto/stai pure certa chedi tutte le emozioniil tango è il vero re!

cosa Puoi dare a chi ha aVuto tutto ormai

titolo originale: WHAT DO YOU GIVE TO A MAN WHO’S HAD EVERYTHING?

autori: Jule Styne e Bob Merrylltraduzione: FRANCO TRAVAGLIOcosa puoi dare

a chi ha avuto già tutto ormai?che ha preso tutto ormai?

che complicazione!e dove andrai

con chi è andato dovunque ormai?in cerca di

qualche sensazione.chi ti sorprende

se hai visto già tutto ormai?mille paesi e città?!

cosa puoi darea chi ha avuto già tutto ormai?

che è stato giàdovunque ormaiche cosa vorrà?!

è inutile non servirà.che effetto hanno i miei baciper chi ha già tutto ormai?senti qualcosa si o no?

no, non scalderà la mia fredda realtà,ma il mio naso si libera un po’

cosa puoi darea chi ha avuto già tutto ormai?

che è stato giàdovunque ormai

ma mi sento più su!perché il mio toccasana sei tu!

non amerò mai Più

titolo originale: I’M THROUGH WITH LOVEautori: Gus Kahn, Matty Malneck, Joseph A. Livingston

traduzione: Michele Renzullonon amerò se lui non è il perché

solo lui vorrò per semprenon amerò mai più.

il cuore mio di colpo si fermòmi ha detto addio e non resisterò

solo lui vorrò per semprenon amerò mai più.

se mi ha lasciato pensare che iofossi importante, non è così

l’alta finanza ora vuole che luisposi il petrolio non sposi più mema già lo so che non lo scorderòi sogni miei con sé trascinerà

solo lui vorrò per semprenon amerò mai più.no, non lo scorderò

i sogni miei con sé trascineràsolo lui vorrò per sempre

non amerò mai più.non amerò piùbaby, mai più

mai più

T U T T E L E C A N Z O N I D E L M U S I C A L : C A N T A T E C O N N O I !e d a q u a l c u n o q u e s t o j a z z p i ù c a l d o p i a c e r à !

eccomi Quatitolo originale: SOME LIKE IT HOT

autori: Matty Malneck e I.A.L. Diamond traduzione: FRANCO TRAVAGLIO

cercate un marito, un uomo squisitocampione di charme?

eccomi qua!son vecchio, pazienza, ma ne ho di esperienza

non conta l’età.eccomi qua!

non ho smesso di cercarel’anima gemella. chissà dove sei?

sono pronto a prosciugarepersino il conto in banca soltanto per lei.le mogli che ho avuto mi han tutte deluso.

ma adesso lo soti troverò!

quest’oggi lo sento sarà il mio momento,lei compariràeccola qua!

ma che fanciulla adorabile!è proprio un tipo incantevole

forse le piaccio, chissàche dici?se credi

eccomi qua!

le farò un regalo titolo originale: DOIN’IT FOR SUGAR

autori: Jule Styne e Bob Merrylltraduzione: Michele Renzullole farò un regalo

sì, lei si merita un regaloed anche se non posso fremere

quando il mio cuore s’infiamma d’amoreil suo sogno si avvereràe diventerà la realtàlei è proprio stupenda

e voglio darle la felicità.Sugar è un portento,

ti fa scoprire il tuo talentolei è la più dolce e più biondadi tutte le donne del mondo!

ti fa diventare gentilee quasi non sai più chi sei

Sugar poi t’invita,e cambia tutta la tua vita,

ed anche se volevi farle un regaloè Sugar che poi te lo fa

è troppo ingenua, è troppo buonae non conosce la realtàe presto il sogno svanirà

ecco il mio regalolo faccio a te questo regaloed anche se non posso fremere

quando il mio cuore si infiamma d’amore!il tuo sogno si avvererà.e diventerà la realtàlei è proprio stupenda

ma non puoi darle la felicità!Sugar è un portento!

ti fa scoprire il tuo talento.lei è la più dolce e più biondadi tutte le donne del mondo!

ti fa diventare gentilee quasi non sai più chi sei.

Sugar poi t’invita,e cambia tutta la tua vita,

ed anche se volevi farle un regaloè Sugar che poi te lo fa!

le farò un regalo!sì, lei si merita un regalo!

sì, lei si merita un regalo perchéè lei la più dolce che c’è!

i Wanna be loVed by you autori: Bert Kalmar, Herbert Stothart, Harry Ruby i wanna be loved by you,

just you and nobody else but you.i wanna be loved by you alone

pooh pooh bee doo!i wanna be kissed by you,

just you and nobody else but you.i wanna be kissed by you alone

i couldn’t aspireto anything higher

than to fill the desireto make you my own.

paah-dum paah-dum doo bee dum, pooooo!i wanna be loved by you,

just you and nobody else but you.i wanna be loved by you alone

i couldn’t aspireto anything higher

than to fill the desireto make you my own.

paah-dum paah-dum doo bee dum, pooooo!i wanna be loved by you,

just you and nobody else but you.i wanna be loved by you alonedeeedle-eedeedle-eedeedle-eedum

poo pooo beee dooo!

“I Wanna Be Loved by You” fu composta per il mu-sical del 1928 “Good Boy”. Steven Blier dichiarò che la canzone era stata lanciata nel 1928 da He-len Kane, che divenne famosa come la “ragazza Boop-Boop-a-Doop”, per via del testo del brano, che imitava una specie di balbuzie infantile. Due anni dopo, il personaggio dei cartoni animati Betty Boop fu modellata su di lei.

Nel 1916 il giovane studente di architettura Ge-rardo Hernan Matos Rodriguez, denominato “Be-cho” nell’atmosfera fumosa del caffé “La Giralda” di Montevideo, in Uruguay, compose una piccola marcia dedicata al circolo di studenti al quale ap-parteneva, denominato”La Comparsa” di Monte-video, trasformata poi in “Cumparsita”; oggi è il tango più inciso e ascoltato di tutti i tempi.

Ascolta le canzoni del musicalInquadra con la fotocamera del tuo smartphone l’immagine qui

a lato oppure digita il link qui sotto sul tuo browser preferito

www.aqualcunopiacecaldo.it/canzoni

undici Brani

uno in inglese

Quattro inediti

6 FRIDAY, FEBRUARY 14, 1929

Page 7: A qualcuno piace caldo

FRIDAY, FEBRUARY 14, 1929 7

Page 8: A qualcuno piace caldo

PAG teatro nuovo 14-01-2013 10:10 Pagina 1

FRIDAY, FEBRUARY 14, 1929 8