A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani...

26
RAN FACTBOOK UN’INTRODUZIONE PRATICA IT

Transcript of A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani...

Page 1: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK

UN’INTRODUZIONE PRATICA IT

Page 2: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire
Page 3: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 3

IndIce

Introduzione 4

Definizione 5

L’ideologia salafita 6

Le principali narrazioni salafite jihadiste 10

I simboli e il lessico dei gruppi estremisti islamisti violenti 14

I gruppi che propugnano l’estremismo islamista violento 17

I luoghi di reclutamento 19

Il ruolo delle donne 22

Tendenze e sfide 24

PRODOTTO DEL CENTRO DI ECCELLENZA DELLA RAN

AUTORE: MAGNUS RANSTORP

REVISORE: MARIJE MEINES, QUINTA SMIT PROGETTATO DA INTRASOFT

Page 4: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK4

1. IntroduzioneQuesto factbook fornisce una panoramica degli elementi fondamentali dell’estremismo islamista

violento per consentire di riconoscere i simboli, il lessico, le tattiche di reclutamento e le

narrazioni utilizzate in vari contesti, fra cui in rete, nelle nostre scuole, comunità locali o carceri.

Esistono molteplici manifestazioni di estremismo islamista violento in tutta l’U.E; per via delle

variazioni nazionali e locali, è impossibile fornire uno studio approfondito e onnicomprensivo

del fenomeno. Questo factbook si concentra specificamente sul salafismo jihadista.

Page 5: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 5

Questo factbook fornisce una panoramica degli elementi fondamentali dell’estremismo islamista violento per consentire di riconoscere i simboli, il lessico, le tattiche di reclutamento e le narrazioni utilizzate in vari contesti, fra cui in rete, nelle nostre scuole, comunità locali o carceri.

2. Definizione

L’”estremismo islamista violento” è un concetto che raccoglie sotto di sé le diverse forme di

gruppi estremisti che promuovono la violenza, all’interno dell’islam sunnita e sciita. Vi sono grandi

variazioni ed espressioni tra i diversi stati dell’UE. Gruppi come al-Qaeda e ISIS (1) aderiscono alla

scuola di pensiero ideologico salafita jihadista (2), che fa parte dell’espressione sunnita, mentre

ci sono anche espressione violente sciite. Gli estremisti islamisti violenti sono uniti nel rifiuto del

governo democratico e dell’espressione dei diritti umani individuali. (3)

Questa relazione si concentra principalmente sulle dimensioni del salafismo jihadista, dato che

la maggior parte dei terroristi e combattenti terroristi stranieri (FTF) che sono partiti per l’Iraq e

la Siria provengono da questo filone ideologico. È importante tuttavia riconoscere che non tutti i

salafiti sono jihadisti.

(1) Nel testo viene impiegato il termine ISIS, ma anche ISIL e Daesh.

(2) Wagemakers, J. (2016). Salafism. In Oxford Research Encyclopedia of Religion; Wagemakers, J. (2009). A purist Jihadi-Salafi: the ideology of Abu Muhammad al-Maqdisi. British Journal of Middle Eastern Studies, 36(2), 281-297; Meijer, R. (2009). Global Salafism. Londra: Hurst and Company; Wiktorowicz, Q. (2006). Anatomy of the Salafi movement. Studies in Conflict & Terrorism, 29(3), 207-239.

(3) Westenberger, K., & Stehlík, J. (2018). Islamic extremism in Germany. Hans Seidel Foundation - Ufficio nella Repubblica ceca ed European Values Think-Tank.

UN’INTRODUZIONE PRATICA AL

Page 6: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK6

(4) Un’utile introduzione è ‘Ideology and strategy of Jihadism’ (Coordinatore nazionale per l’antiterrorismo, dicembre 2009). ‘Salafism in the Netherlands: Diversity and dynamics’ (AIVD & NCTV, settembre 2015).

(5) Deol, J., & Kazmi, Z. (2013). Contextualizing jihadi thought. Londra: Hurst Publishers. Mozaffari, M., & Khosrokhavar, F. (2011). Jihadist ideology. The anthropological perspective. Aarhus: Università di Aarhus. Abbas, T. (Ed.) (2007). Islamic political radicalism. Edimburgo: Edinburgh University Press. Ranstorp, M., Ahlin, F., Hyllengren, P., & Normark, M. (2018). Between Salafism and Salafi-jihadism. Influence and challenges for Swedish society. Stoccolma: Swedish Defence University.

(6) Kelvington, M. R. (2019). Global Salafi-jihadism ideology: The “soft power” of the enemy. Herzliya, Israele: International Institute for Counter-Terrorism (ICT).

3. L’ideologia salafita

Salafismo e salafismo jihadista

Sia il salafismo sia il salafismo jihadista sono interpretazioni letterali che seguono

al-salaf al-salih (le prime tre generazioni di musulmani). Si concentra sul tawheed (monoteismo e

autorità assoluta di Dio), il principio di santità con una chiara distinzione binaria tra “noi” e “loro”,

che respinge i non musulmani (in molti casi tutti e tutto ciò che non è salafita). Questa ideologia

rifiuta inoltre la democrazia secolare come tirannia a pieno titolo, mentre applica un chiaro

inquadramento morale che governa le relazioni tra musulmani e non musulmani. In quanto tale,

incarna l’ideale di creare un’unità di punta salafita. Un gruppo di precursori che diffonde, protegge

e difende la retta via del Profeta e in cui da’wah svolge un ruolo importante nella conversione dei

non musulmani a musulmani. Una prima linea come difesa contro le norme e i valori secolari

occidentali. (4) Il salafismo jihadista segue la stessa ideologia dei salafiti, ma considera la violenza

uno strumento necessario per cambiare l’attuale ordine mondiale.

Concetti ideologici chiave (5)

Il salafismo è un’interpretazione di minoranza all’interno dell’Islam sunnita, che ritiene di

praticare il vero Islam come veniva praticato dalle prime tre generazioni che seguirono il profeta

Maometto. I salafiti non riconoscono le quattro scuole giuridiche all’interno dell’Islam sunnita:

Hanafi, Maliki, Shafi’i e Hanbali. I salafiti rivendicano autenticità ed esclusività, riferendosi al fatto

di essere citati in un hadith come al-ta’ifa al-mansura (il gruppo vittorioso) e al-firqa al-najiya (la

setta salvata - dal fuoco dell’Inferno). (6)

In quanto tali, i salafiti sono dogmatici e interpretano alla lettera il Corano e le sunnah

(insegnamenti, azioni e comportamenti del profeta Maometto, che essi considerano il musulmano

perfetto), che considerano sufficienti a guidare la vita di tutti i musulmani. Pertanto, i salafiti

respingono qualsiasi interpretazione successiva del Corano (bid’ah) e le opinioni e pratiche

musulmane moderne.

I salafiti hanno una visione rigorosa di un Dio indivisibile (tawheed) e totale sottomissione alla

norma e ai regolamenti di Dio, mediante il ritorno a un passato puro. Per i salafiti hakimiyya

(sovranità) significa che Dio è l’unico legislatore e che tutti sono obbligati a seguire alla lettera

la sharia. Qualsivoglia forma di cambiamento, deviazione o rinnovamento viene considerata

peccaminosa e una negazione della verità che richiede di combattere shirk (il politeismo) e kuffar

(i non credenti). Per i salafiti, ciò significa autorità assoluta di Dio e sottomissione a esso.

I salafiti respingono la democrazia parlamentare in quanto sostengono che un tale sistema dà la

precedenza alle leggi umane, create dall’uomo rispetto al dominio di Dio. La democrazia è spesso

equiparata allo shirk.

I salafiti fanno una distinzione binaria tra credenti e non credenti, tra i musulmani giustamente

guidati dal salafismo e tutte le altre interpretazioni. Ad esempio, il principio di santità è

Page 7: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 7

fondamentale da sostenere, in quanto classifica tutti i comportamenti come haram (proibito) e

halal (permesso). Seguire questo inquadramento morale alla lettera mostra lealtà in quanto esso

regola tutti i comportamenti e i rapporti sociali e lo scostarsi da esso richiede misure correttive.

La prassi di monitorare il rigoroso rispetto delle regole religiose e morali è chiamata hisbah

(equilibrio). (7)

Il salafismo non è una tradizione interpretativa omogenea, ma ha diversi orientamenti che sono

emersi nel corso della storia. Quintan Wiktorowicz e altri ricercatori di solito parlano di diverse

categorie di salafismo: salafismo puritano, salafismo attivista e salafismo militante.

Puritano

I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

la costituzione di uno Stato islamista. Spesso la loro posizione è strettamente allineata con l’élite

religiosa saudita e questa sottolinea che esiste il dovere di obbedire al sovrano politico dello

stato saudita”. (8) Invece, i salafiti puritani si concentrano sulla purificazione della religione dal

rinnovamento o dalla reinterpretazione mediante l’istruzione (tarbiya), la purificazione (tazkiyya)

e da’wah tra gli altri musulmani e promuovono la segregazione dai non musulmani. (9) Qui, i

salafiti si battono non solo per la separazione tra musulmani e non musulmani, ma anche per una

rigorosa separazione fra uomini e donne in sfere diverse. Questo sottoinsieme di salafiti viene

talvolta definito salafiti madkhali.

Attivista

Il salafismo attivista (i cui membri sono noti anche come “politicos”) non solo prende le

distanze dalla democrazia, che questi salafiti considerano inconciliabile con la fede e la dottrina

musulmane, ma cerca attivamente di separare i musulmani da processi democratici, come votare

alle elezioni o partecipare a partiti politici. Questi salafiti attivisti partecipano attivamente alle

questioni sociali locali, segnalano comportamenti non islamici e, a volte, cercano di esercitare

il controllo sociale in determinate zone. I salafiti attivisti si concentrano spesso sulle condizioni

globali e locali e assumono una dura posizione nei confronti dei governanti, che essi cercano di

sovvertire. Hanno un quadro e una retorica forti del nemico, incentrati sui regimi occidentali (il

nemico lontano), mentre gli stati arabi o senza dio rappresentano il nemico vicino, che ostacola

la creazione di uno Stato islamico. Fanno pressioni e organizzano campagne per raggiungere il

cambiamento secondo i precetti islamisti. Questo sottoinsieme di salafiti è noto Haraki (attivisti).

Militante / salafita jihadista

Il salafismo militante o salafismo jihadista (al-Salafiyya al-jihadiyya) considera la violenza uno

strumento necessario per cambiare l’attuale ordine mondiale in cui la pax americana con gli Stati

Uniti e altri stati alleati è vista come la punta di diamante in una guerra a tutto campo contro

l’Islam e i musulmani. Rifiuta il liberalismo, la democrazia e lo stato nazionale, che devono essere

combattuti. C’è anche il dovere individuale di ogni musulmano di impegnarsi in una lotta armata

contro i nemici vicini (regimi senza dio) e i nemici lontani (stati occidentali). Il salafismo militante

ritiene che si debba dichiarare il jihad armato (qital) per difendere i musulmani, estendere dar al-

Islam (la terra dell’Islam) e che ogni musulmano abbia il dovere individuale di combattere i regimi

miscredenti. (10) Questi salafiti jihadisti considerano l’Europa come dar al-harb (terra della guerra).

(11) Per i salafiti jihadisti, il martirio attraverso il jihad rappresenta la lotta e il sacrificio supremi che

promette ricompense speciali in paradiso (Jannah).

Per i salafiti il sistema della fede (aqidah) rimane lo stesso in tutti e tre i diversi orientamenti

all’interno del salafismo. Ciò che differenzia queste diverse scuole all’interno del salafismo è il

manhaj: le azioni o i metodi che legittimano se si rimane puritani, attivisti o salafiti jihadisti.

Esiste una gamma tra le diverse forme di salafismo, il che significa che si può passare da una

forma all’altra.

(7) Meijer, R. (2009). Global Salafism: Islam’s new religious movement. Londra: Hurst Publishers, pag. 11.

(8) Lagervall, R., & Stenberg, L. (2016). Muslimska församlingar och föreningar i Malmö och Lund – en ögonblicksbild. Lund, Svezia: Centrum för Mellanösternstudier.

(9) Svenska Dagbladet. (2015). Islamologer: Jihadisterna är i minoritet bland Salafisterna. Svenska Dagbladet, 8 settembre.

(10) Alshech, E. (2014). The doctrinal crisis within the Salafi-jihadi ranks and the emergence of neo-takfirism. Islamic Law and Society, 21(2014), 419–452.

(11) Lagervall, R., & Stenberg, L. (2016). Muslimska församlingar och föreningar i Malmö och Lund – en ögonblicksbild. Lund, Svezia: Centrum för Mellanösternstudier, pag. 15.

Page 8: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK8

Salafismo

Salafismo militante/jihadista

Salafismopuritano

Salafismoattivista

Evita l'attivismo politico e respinge la violenza

Non ci si può ribellare contro un leader/capo di stato

musulmano

Azioni consentite: Tarbiyya: istruzione

Tazkiyya: purificazioneDa’wah: proselitismo

È vietato il coinvolgimentonei processi democratici e

si oppone a leader/capi di stato, che cerca di sovvertire anche se

sono musulmani

Si impegna attivamente nelle questioni sociali locali e segnala

comportamenti non islamici

Forte retorica sul nemicolontano (regimi occidentali)

e sul nemico vicino(nazioni arabe e senza dio)

Attivismo Violenza

Elementi essenziali dell'ideologia:

3 elementi essenziali aggiuntivi:

1Jihad (o�ensivo):

il combattimento armato come dovere religioso

di ogni musulmano

2Al Wala‘ wa-l-bara‘:

stabilisce linee di lealtàe di disconoscimento

3Takfir:

denuncia o scomunicadei non-salafiti.

La violenzaè giustificata.

TawheedMonoteismo e

autorità assolutadi Dio

HakimiyyaDio è il solo legislatoree la sharia deve essere

seguita alla lettera

Page 9: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 9

Secondo Shiraz Maher, nell’ideologia jihadista salafita esistono cinque elementi essenziali:

tawheed, hakimiyya, al-wala’ wa-l-bara’, jihad e takfir. Queste cinque caratteristiche descrivono

come la «dottrina di al-wala» wa-l-bara’ stabilisce linee di lealtà e disconoscimento; takfir delinea

l’Islam contro ogni altra cosa e lo protegge dalla corruzione insidiosa dall’interno; tawhid e

hakimiyya spiegano come deve essere l’autorità legittima e chi deve servire, e il jihad stabilisce

il metodo per questa particolare rivoluzione» (12). Questi ingredienti ideologici «riguardano

principalmente due cose: protezione e promozione. La protezione della fede viene da jihad,

al-wala’ wa-l-bara’, e takfir; mentre la promozione è collegata a tawhid e hakimiyya». (13)

Perché i concetti ideologici chiave sono così accattivanti?

Un’interpretazione letterale della religione fornisce ai seguaci un senso di autenticità, un senso

di appartenenza e un’identità forte; allo stesso tempo trascende i confini del quotidiano con un

duplice messaggio di salvezza e redenzione. I salafiti si considerano coloro che emulano i pii

predecessori, fatto che li distingue dagli altri. Quindi, i salafiti si descrivono spesso come “esuli”

(ghuraba) (14) in senso positivo, come segno di esclusività.

In sostanza, i concetti di tawheed e hakimiyya sottolineano che tutti i musulmani devono

sottomettersi all’autorità divina di Dio, senza eccezioni, in quanto è l’unica entità che può prescrivere

leggi e regolamenti. C’è il dovere di respingere l’autorità legislativa secolare e la democrazia.

La dottrina di al-wala’ wa-l-bara’ fornisce linee di lealtà e disconoscimento in quanto coloro

che non sono salafiti sono considerati non religiosi, infedeli e dovrebbero essere denunciati o

scomunicati (takfir), fatto che giustifica la violenza contro altri musulmani non salafiti. Questa

visione del mondo e la classificazione dei nemici si estende a entità che sono considerate non

islamiche e devono essere combattute per preservare l’Islam: kuffar (infedeli); tawaghit (sovrani

apostati); rawafidh (termine dispregiativo per gli sciiti); nusayris (termine dispregiativo per gli

alawiti); munafiqin (ipocriti - un termine dispregiativo per i musulmani non salafiti); murtaddin

(apostati); mushrikin (politeisti) e salibiyyin (crociati: in riferimento ai paesi occidentali).

Secondo al-wala’ wa-l-bara’ (lealtà e ostilità), i musulmani devono mostrare lealtà verso i

compagni di fede e allontanarsi dai “miscredenti”. La distinzione binaria tra credenti e miscredenti

fornisce coesione di gruppo e solidarietà tra i musulmani salafiti; fornisce inoltre un rigido

inquadramento per il comportamento, quando vivono in un contesto non musulmano come le

società occidentali. I salafiti credono che, se non possono vivere come credenti a pieno titolo nei

loro paesi d’origine, dovrebbero effettuare l’hijrah (egira, migrazione) - come si dice che lo stesso

profeta abbia fatto quando fuggì dalla Mecca a Medina nel 622 - in terre sotto il controllo islamico.

La creazione di categorie di nemici viene utilizzata in relazione al jihad (offensivo), che è

considerato un dovere per l’avanguardia salafita jihadista della comunità musulmana fino al

giorno del Giudizio. Tra i salafiti jihadisti viene onorato il jihad come combattimento armato

(qital), in quanto è un incarico divino e il dovere religioso di ogni musulmano. Diventare martire

(shahid) non è solo un dovere eroico di abnegazione, ma fa anche parte della realizzazione

spirituale come chiave per il paradiso.

C’è anche un elemento escatologico in quanto, per i salafiti jihadisti, il jihad armato continuo è

obbligatorio fino al giorno del Giudizio, quando avrà luogo lo scontro finale tra le forze della fede

e della miscredenza, tra il bene e il male. I salafiti jihadisti cercano di affrettare l’avvento di questa

inevitabile apocalisse. In quanto tali, si vedono come la punta di diamante illuminata ed elitaria

della più ampia comunità musulmana.

(12) Maher, S. (2016). Salafi-jihadism. Oxford: Oxford University Press, pagg. 15–16.

(13) Ibid.

(14) La parola deriva da un hadith: «L’Islam è iniziato come esule e tornerà a essere esule, così benedetti siano gli esuli.»Salafismo

Salafismo militante/jihadista

Salafismopuritano

Salafismoattivista

Evita l'attivismo politico e respinge la violenza

Non ci si può ribellare contro un leader/capo di stato

musulmano

Azioni consentite: Tarbiyya: istruzione

Tazkiyya: purificazioneDa’wah: proselitismo

È vietato il coinvolgimentonei processi democratici e

si oppone a leader/capi di stato, che cerca di sovvertire anche se

sono musulmani

Si impegna attivamente nelle questioni sociali locali e segnala

comportamenti non islamici

Forte retorica sul nemicolontano (regimi occidentali)

e sul nemico vicino(nazioni arabe e senza dio)

Attivismo Violenza

Elementi essenziali dell'ideologia:

3 elementi essenziali aggiuntivi:

1Jihad (o�ensivo):

il combattimento armato come dovere religioso

di ogni musulmano

2Al Wala‘ wa-l-bara‘:

stabilisce linee di lealtàe di disconoscimento

3Takfir:

denuncia o scomunicadei non-salafiti.

La violenzaè giustificata.

TawheedMonoteismo e

autorità assolutadi Dio

HakimiyyaDio è il solo legislatoree la sharia deve essere

seguita alla lettera

Page 10: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK10

4. Le principali narrazioni salafite jihadiste Le narrazioni dei gruppi salafiti jihadisti seguono schemi d’azione collettivi, basati su

meta-narrazioni. Questi quadri (meta-narrazioni) attingono a storie ed eventi religiosi familiari

nel corso della storia, che sono noti a tutti i musulmani, che vengono utilizzati in tre dimensioni

correlate: inquadramento diagnostico, prognostico e motivazionale. (15) I quadri diagnostici

evidenziano le minacce mentre i quadri prognostici offrono prescrizioni per affrontare tali minacce,

insieme a quadri motivazionali progettati per mobilitare il supporto attivo all’azione su più fronti.

La forza della narrazione ruota attorno a questi tre elementi distintivi, che si rafforzano a vicenda,

spiegando la sua diffusa attrattiva.

Il quadro diagnostico

I quadri diagnostici sono progettati per evidenziare le minacce esistenti per l’Islam e i musulmani.

Questo quadro può essere denominato come il quadro della “vittima” o dell’”oppressione” in quanto

ruota attorno al tema centrale secondo cui l’Occidente è in guerra con l’Islam e i musulmani. Questa

narrazione è incentrata su un senso reale e percepito di ingiustizia e di umiliazione dei musulmani

da parte dell’Occidente.

Narrazione su vittime/umiliazione/ingiustizia/oppressione

Questa narrazione fa forte appello alle emozioni in quanto è una narrazione sull’umiliazione in

colori forti. La sua essenza è che l’Occidente è in guerra con l’Islam: «ogni giorno ci subissano prove

dalle zone di conflitto, del progetto di aggressione dell’Occidente: Siria, Palestina, Iraq, Afghanistan,

Cecenia, Somalia». (16) A rafforzare ciò ci sono le guerre metaforiche: controversie sul velo, vignette

del Profeta, discriminazione, islamofobia e innumerevoli altre controversie. Tutti questi conflitti e

controversie, grandi e piccoli, agiscono come ruscelli che alimentano un solo fiume.

Questa narrazione fa appello a un forte senso di ingiustizia collettiva perpetrata nei confronti

dei musulmani, che è principalmente strutturata sulla politica estera occidentale e sui progetti di

aggressione per dividere, indebolire e soggiogare i musulmani. I salafiti jihadisti fanno riferimento

alla creazione dello stato d’Israele, l’accordo Sykes-Picot, il colonialismo e l’intervento militare

occidentale in Medio Oriente e altrove. Allo stesso tempo, i salafiti jihadisti proiettano una

narrazione morale sull’ipocrisia occidentale. Essa mostra le contraddizioni intrinseche all’interno

delle democrazie liberali, in quanto il loro valore fondamentale della libertà è considerato uno dei

principali motori del decadimento morale della società. Questa narrazione sull’ipocrisia ritiene

anche che l’Occidente sostiene la democrazia liberale a casa propria mentre l’Occidente “crociato”

dichiara guerra all’estero e commette atrocità in tutto il mondo contro i musulmani; in questa

(15) David Snow e Scott Byrd (2007) Ideology, Framing Processes, and Islamic Terrorist Movements. Mobilization: An International Quarterly: giugno 2007, Vol. 12, N.2, pagg. 119-136; Snow, David A. “Framing processes, ideology, and discursive fields.” The Blackwell companion to social movements 1 (2004): 380-412; Benford, R.D., & Snow, D. A. (2000). Framing processes and social movements: An overview and assessment.Annual review of sociology, 26(1), 611-639.

(16) Jeffrey Cozzens e Magnus Ranstorp, ”Does al-Qaeda still pose the more significant threat? YES: the enduring al-Qaeda threat: a network perspective” (Routledge, Seconda edizione 2018).

Page 11: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 11

visione del mondo l’Occidente rappresenta aggressione, oppressione e occupazione. Questa

narrazione vittimista è anche rafforzata da una visione complottista secondo cui l’Occidente e i non

salafiti cercano di soggiogare tutti i musulmani.

I complotti ebraici in particolare sono diventati una caratteristica comune delle narrazioni salafite

jihadiste che spacciano l’antisemitismo come idea centrale.

Tutti questi conflitti e controversie sono espressi simultaneamente a livello individuale e collettivo.

A livello individuale, la narrazione vittimista prevede che, in quanto musulmani, non saranno mai

accettati e non saranno in grado di praticare la propria fede. A livello collettivo, viene creato un

blocco omogeneo di musulmani, quindi la soppressione di una pratica religiosa viene definita

come soppressione di tutti i musulmani. Questa narrazione è rafforzata dalla rappresentazione

mediatica negativa dei musulmani dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001. Quasi quotidianamente,

i musulmani in Occidente devono relazionarsi con atrocità commesse che viene loro chiesto di

denunciare pubblicamente.

Il quadro prognostico

I quadri prognostici offrono prescrizioni per affrontare le minacce esistenti per l’Islam e i

musulmani. Le immagini emotivamente forti forniscono un trauma morale che porta ad agire

direttamente. È rafforzato da inni religiosi (anasheed) che forniscono autenticità religiosa e storica.

In questa narrazione, la violenza redentrice offre di trasformare l’umiliazione in inevitabile vittoria,

la sofferenza in abnegazione e la vergogna in onore. Questo sentimento di vittimismo, impotenza,

torto e umiliazione si trasforma in un senso di appartenenza e legittimazione.

La narrazione «Il jihad è un dovere individuale»

In questa narrazione, il jihad armato non è volontario ma è considerato un dovere individuale (fard

ayn) d’obbligo per tutti i musulmani, piuttosto che un dovere collettivo eseguito da rappresentanti

legittimi della comunità musulmana (fard kifaya). Dipende inoltre se è offensivo (jihad al-talab) o

difensivo (jihad al-daf’) dato che anche le donne devono partecipare al jihad difensivo.

Questa narrazione legittima la lotta violenta a difesa dell’Islam dall’Occidente crociato. Richiede

inoltre che i musulmani si impegnino nel jihad per mantenere la propria fede e per permettere

la sopravvivenza della comunità dei credenti (ummah). Chi non è in grado di partecipare alla

lotta armata è incoraggiato a contribuire con altri mezzi, come il finanziamento o il sostegno alla

propaganda.

Come tale, esiste una relazione tra jihad e hijrah (migrazione) verso le terre musulmane per

contribuire alla creazione di uno Stato islamico. L’attenzione per l’hijrah rafforza la dicotomia dar

al-Islam - dar al-kufr (la terra della miscredenza), in quanto ai musulmani che vogliono vivere

secondo le regole islamiche viene negata questa possibilità e perdono la propria dignità. Per questo,

esiste il dovere religioso di eseguire l’hijrah e di abbandonare dar al-kufr, poiché rimanendovi si

finirà a essere apostati. L’esecuzione dell’hijrah fornisce anche una disposizione, secondo cui i

credenti devono imitare la vita del Profeta.

Narrazione «Questa è una guerra giusta»

Molto potente è la narrazione sulla difesa delle comunità musulmane sotto assedio, che offre allo

stesso tempo giustizia tramite la protezione e la vendetta. In questa narrazione i fedeli sono esortati

a liberarsi dalla servitù della schiavitù e dalla loro condizione di subordinazione alle nazioni kafir.

La narrazione ruota attorno alla furia e alla forza e a un nemico umiliato. Offre loro l’occasione di

presentarsi come invincibili e saldi, di fronte ai regimi occidentali corrotti e ipocriti e alle loro pedine.

Page 12: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK12

È presente una narrazione sulla rettitudine religiosa e sulla pietà, per dimostrare che operano per

volontà di Dio per una causa sacra.

Narrazione «Abbiamo bisogno di te e chiunque può contribuire»

In questa narrazione, le persone normali devono sentirsi in grado di contribuire e svolgere un ruolo

importante in qualcosa di significativo. Chi non si impegna direttamente nella violenza, può essere

coinvolto in modo progressivo e assumere gradualmente ruoli e responsabilità maggiori. Questa

narrazione sottolinea anche che la sconfitta di un salafita jihadista non è dovuta alla forza del

nemico ma piuttosto alla debolezza delle persone che abbracciano la fede e la richiesta di sostegno.

Per alcuni gruppi, il tema narrativo per cui chiunque può contribuire è un appello diretto e specifico

ai musulmani a impegnarsi in operazioni violente da lupo solitario. Questi appelli a simpatizzanti e

sostenitori trasformano la mascolinità subordinata in mascolinità “guerriera” che conferisce operato

e grande potere alla propria direttrice. L’abnegazione è un valore importante per i fedeli, che sono

raffigurati come eroi e unità di punta; il martire diventa una figura che facilita il cambiamento

rivoluzionario.

Il quadro motivazionale

I quadri motivazionali sono progettati per mobilitare il supporto attivo all’azione.

Narrazione sulla duplice salvezza

Questa narrazione è l’essenza dell’ideologia salafita jihadista che promette l’appartenenza alla vera

comunità di credenti che sono la setta illuminata, salvata (dal fuoco dell’Inferno) e infine vittoriosa

nel giorno del Giudizio. La vittoria è garantita per coloro che sono saldi nel proprio credo e nelle

proprie azioni; questo messaggio crea una promessa di utopia che supera tutte le frontiere e la

convinzione che saranno purificati da tutti i loro peccati. Promette inoltre l’accesso al paradiso

prima di tutti gli altri credenti e l’esaltazione del proprio martirio.

La narrazione sul Califfato

Questa narrazione prevede che l’istituzione del Califfato sia la realizzazione di una società perfetta,

secondo i principi islamici. Questa idea romantica del Califfato è profondamente radicata nella storia

islamica. In questa narrazione, jahiliyya (17) (stato di ignoranza pre-islamica), che è caratterizzato

dall’ignoranza della volontà di Dio e dell’ingiustizia, è spesso contrapposto all’applicazione della

legge sacra islamica, la sharia. Vivere secondo le rigide regole della sharia è una garanzia per

l’ingresso in paradiso nella vita nell’aldilà.

La perdita del Califfato (nel caso dell’ISIS) non significa che esso abbia fallito, è solo una battuta

d’arresto temporanea e una conferma che Dio mette alla prova la comunità dei veri credenti.

L’applicazione della sharia come modello di amministrazione è più importante del Califfato fisico

stesso.

Narrazione «Siamo l’avanguardia dell’Islam e i soli difensori contro l’oppressione»

In questa narrazione, il salafita jihadista fornisce la legittimazione che incoraggia i singoli ad

assumere il controllo del proprio destino; offre un senso di appartenenza alla comunità dei credenti.

Ogni azione è giustificata dall’approvazione di Dio, per via della rigida interpretazione del Corano.

Narrazione Al-wala’ wa-l-bara’ (lealtà e ostilità) (18)

Questa narrazione rafforza la natura binaria della lotta tra lealtà religiosa a Dio, avversione e odio

verso i nemici dell’Islam. Questa lealtà giustappone inoltre la lealtà e il sacrificio di coloro che sono

impegnati nella causa. In questa misura, i salafiti jihadisti sostengono che il Patto di sicurezza è

infranto, il che legittima l’attacco ai kuffar (infedeli).

(17) Khatab, S. (2002). Hakimiyyah and jahiliyyah in the thought of Sayyid Qutb. Middle Eastern Studies, 38(3), 145-170.

(18) Wagemakers, J. (2008). Framing the “Threat to Islam: Al-Wala’wa al-Bara’ in Salafi Discourse. Arab Studies Quarterly, 1-22

Page 13: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 13

Siamo l’avanguardiadelI’Islam e i soli difensori control’oppressione

«

»

Page 14: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK14

5. I simboli e il lessico dei gruppi estremisti islamisti violentiI gruppi violenti utilizzano simboli e vocaboli diversi. (19) Spesso, questi simboli sono usati da

ideologi radicali, organizzazioni terroristiche e propagandisti per proiettare la propria presenza.

Possono essere individuati nella letteratura o sui siti dei social media. (20) Ciò fornisce un punto di

ingresso per gli operatori di prima linea per valutare il coinvolgimento nell’estremismo islamista.

Esiste una vasta letteratura jihadista in cui troviamo diverse versioni di simboli e loghi. (21)

Il lessico

Il lessico religioso usato dai salafiti jihadisti è comune a quello di tutti i musulmani e in alcuni

casi molto specifico a questo orientamento. I termini rappresentano un indizio importante per

comprendere una certa enfasi nelle conversazioni; è importante essere a conoscenza di questo

lessico quando si tratta con soggetti radicalizzati.

al-wala’ wa-l-bara’

aqidah

bid’a

dar al-harb

dar al-Islam

dawla

da’wah

fard ayn

fard kifaya

ghuraba

halal

haram

hijrah

jahiliyya

jannah

jihad

kafir

kuffar

kufr

manhaj

munafiqin

murtaddin

mushrikin

qital

rawafidh

istishhaad

shuhada

shahid

tawaghit

taghut

tarbiya

tawheed

tazkiyya

lealtà e ostilità

sistema di credenze

innovazione

Terra della guerra

Terra dell’Islam

stato (spesso con riferimento all’ISIS e al Califfato)

proselitismo

obbligo individuale per i musulmani

obbligo collettivo per i musulmani

esuli

consentito

vietato

migrazione

stato di ignoranza pre-islamica

paradiso

sforzo o lotta In questo contesto, lotta militante e non spirituale

miscredente

miscredenti

miscredenza

azioni/metodi

ipocriti: termine spregiativo per i musulmani non salafiti

apostati

politeisti

jihad armato (non è necessario che Qital abbia una connotazione religiosa)

termine spregiativo per gli sciiti

martirio

martiri

martire

tiranni o sovrani apostati

tiranno

istruzione

unicità di Dio

purificazione

(19) Lohlker, R. (2013). Jihadism: Online discourses and representations. Vienna: Vienna University Press. Per un’eccellente panoramica dei significati dei vari simboli, vedere: ‘The Islamic Imagery Project’ (West Point Combating Terrorism Center, marzo 2006).

(20) Digital Jihad – propaganda from the Islamic State (Swedish Defence Research Agency 2018)

(21) SITE fornisce una panoramica: https://ent.siteintelgroup.com/jihadist-groups-2.html

I gruppi sui mass media: https://ent.siteintelgroup.com/mediagroups.html

Page 15: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 15

La bandiera nera usata dalle organizzazioni islamiste come al-Qaeda dalla fine degli anni ‘90 è costituita da una shahada (testimonianza di fede) bianca su fondo nero.

Bandiera di Hay’at Tahrir al-Sham.

Un leone evoca qualità di coraggio, forza e onore nella cultura islamista. Il leone è con Hamza, lo zio del Profeta (Asad Allah, il leone di Dio).

Settimanale ISIS “al-Naba”.

La bandiera dell’ISIS con un sigillo del profeta Maometto.

Logo di Hay’at Tahrir al-Sham.

Al-Sahab Media di Al-Qaeda.

Agenzia di stampa dell’ISIS “Amaq”.

Simboli

Page 16: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK16

Page 17: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 17

6. I gruppi che propugnano l’estremismo islamista violentoL’estremismo islamista violento ha varie rappresentazioni, come movimenti jihadisti militanti (ISIS,

al-Qaeda, ecc.) che sono classificati come organizzazioni terroristiche, gruppi militanti islamisti di

ingresso (Hizb-ut-Tahrir, Sharia4 Belgio, ecc.), gruppi di street da’wah (Die Wahre Religion) e altri

gruppi come i gruppi di difesa dei musulmani, organizzazioni umanitarie che non si impegnano nella

violenza in prima persona ma sostengono l’estremismo islamista violento.

I movimenti jihadisti militanti

I soggetti che si uniscono ai movimenti jihadisti militanti sono radicalizzati, indottrinati e

socializzati in queste organizzazioni che richiedono rigida disciplina, lealtà e fedeltà. Queste

organizzazioni conducono controlli di sicurezza sulle reclute e operano clandestinamente in

Europa e più apertamente nelle zone di conflitto all’estero. Alcune organizzazioni arruolano

qualsiasi recluta, mentre altre sono più selettive e caute. Spesso ci sono facilitatori e finanziatori

che garantiscono per il carattere delle reclute. In alcune città ci sono intere strutture (ecosistemi

salafiti jihadisti) dotate di direttivi chiave, predicatori, facilitatori, finanziatori e reclutatori. Intorno

a queste strutture di comando ci sono sostenitori radicalizzati e reclutati in determinate moschee,

moschee ufficiose, circoli di studio, conferenze, società sportive, scuole, ecc.

I gruppi militanti islamisti di ingresso

Questi gruppi cosiddetti di ingresso (gateway) hanno posizioni estremiste per quanto riguarda

la democrazia ma generalmente sono non violenti. Spesso, questi gruppi sono transnazionali.

Alcuni esperti sostengono che essi assorbono la militanza di potenziali jihadisti che trovano

uno sbocco alle proprie rimostranze e frustrazioni. Altri sostengono che sono un passaggio a

un coinvolgimento più militante in altri gruppi e che i sostenitori passano attraverso queste

organizzazioni. Questi gruppi organizzano ad esempio manifestazioni pubbliche con lo

slogan “istituire la sharia”; la solidarietà di gruppo è rafforzata dalla reazione alle loro posizioni

provocatorie.

I gruppi di street da’wah

Le tecniche di street da’wah (proselitismo) sono usate per distribuire copie

del Corano e altro materiale religioso. A volte vengono impiegate anche dai

salafiti per convertire e individuare soggetti adatti che possono essere

ulteriormente inseriti nella rete. Questa è una tecnica comune per sostenere il coinvolgimento e

il contatto personale; la persuasione è sottile, graduale e implacabile. Una volta che i reclutatori

Page 18: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK18

sentono di poter fare progressi, non si fermano mai. Inoltre organizzano spesso partite di calcio

e altri eventi sociali per rafforzare il senso di appartenenza e la loro ideologia.

I falsi gruppi di difesa dei musulmani

Come contro-reazione all’11 settembre e alla guerra al terrorismo sono stati creati dei gruppi

di difesa dei musulmani. Questi gruppi hanno adottato un approccio tipo diritti umani per

contrastare le vere violazioni dei diritti umani come arresti illegali, detenzione e internamento

(come Guantanamo, ecc.). Con il pretesto della difesa dei diritti umani, questi gruppi cercano

anche di minare la prevenzione, la sorveglianza della comunità e gli sforzi antiterrorismo. Questi

gruppi influenzano le comunità locali e coltivano una narrazione sulla “resistenza” agli sforzi

antiterrorismo.

Le false organizzazioni umanitarie

Le legittime attività umanitarie svolgono un ruolo importante nella vita del musulmano, in

quanto soddisfano le esigenze di beneficenza dei fratelli e sorelle musulmani in tutto il mondo. I

musulmani sono di natura sensibili all’invito a donare per le persone bisognose, poiché la zakat

è uno dei cinque pilastri dell’Islam. Questo è sfruttato dai salafiti jihadisti che mascherano le loro

attività di raccolta di fondi. È estremamente difficile distinguere questo tipo di attività illegale di

raccolta di fondi, soprattutto perché è spesso distribuita oltre i confini e al di fuori dell’UE.

Nesso fra crimine e terrore

Le bande criminali possono formare un percorso in direzione delle attività salafite jihadiste. La

ricerca ha dimostrato che nei circoli jihadisti prevale il coinvolgimento nella criminalità. Per alcuni

diventa un’assoluzione per un passato deplorevole, per altri diventa protezione e un modo per

sfuggire ai problemi. I salafiti jihadisti reclutano dalle reti di bande criminali nei quartieri locali;

allo stesso modo, reclutano all’interno delle carceri per raccogliere sostenitori e membri.

Page 19: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 19

7. I luoghi del reclutamento (22)L’ideologia salafita jihadista e le sue narrazioni intrecciate contribuiscono alla sua popolarità tra

i giovani. Secondo alcuni essa fornisce una nuova identità per le persone alienate che scoprono

(o riscoprono) la propria religiosità, e fornisce loro un senso di dignità e appartenenza. È anche

accattivante per molti in quanto la visione del mondo dei credenti è binaria e assoluta e divide

tutto in bene e male. Per alcuni rappresenta un’ideologia di protesta contro l’ordine stabilito. Per

altri offre un’utopia e una promessa di ricompense celesti nell’aldilà.

Qualunque sia la ragione alla base dell’adesione ai gruppi salafiti jihadisti, il reclutamento rimane

essenziale. L’ecosistema salafita jihadista sfrutta vari campi nello sforzo di reclutamento per la

causa. Spesso si tratta di una combinazione di un contatto iniziale mediante attività in rete, che

viene poi continuato offline in occasione di eventi sociali, incontri religiosi o manifestazioni.

In rete (23)

Siti web, piattaforme di gioco e canali dei social media sono piattaforme utili per la propaganda

e per creare contatti; qui i reclutatori possono identificare attivamente potenziali reclute tra

coloro che pubblicano o mostrano sostegno per la propaganda. I social media e le tracce digitali

forniscono un importante approfondimento sul grado di sostegno dell’estremismo e sul livello di

connettività all’interno dei social network. Spesso, coloro che sostengono un gruppo estremista

islamista forniscono importanti indizi che possono essere valutati, dalla scelta del proprio avatar

(che fornisce partecipazione immediata e segnala sostegno simbolico all’estremismo islamista)

a notizie condivise e altro materiale di propaganda estremista. I nomi di battaglia kunya (24) sui

social media iniziano spesso con “Abu” (padre) e “Umm” (madre).

Sovente i reclutatori contattano i soggetti online e li indirizzano a piattaforme private e

crittografate di social media, che si possono trovare mediante ricerca dei social media, usando

una determinata terminologia salafita jihadista. I canali crittografati dei social media (ad es.

Telegram) vengono utilizzati per comunicare più liberamente con i sostenitori e le potenziali

reclute. I gruppi e i soggetti salafiti jihadisti usano più pubblicazioni, piattaforme e mezzi. I

salafiti jihadisti spesso organizzano, pubblicizzano e usano cause umanitarie come un modo

per generare finanziamenti ed entrare in contatto con i sostenitori. Un’altra tattica è quella di

organizzare il sostegno al rilascio di prigionieri musulmani, con campagne di invio di lettere ed

eventi sociali di contorno; in queste campagne sono spesso impegnate anche le donne.

(22) Wiktorowicz, Q. (2005). Radical Islam rising: Muslim extremism in the West. Lanham, MD: Rowman & Littlefield.

(23) Winter, C. (2015). The virtual ‘caliphate’: Understanding Islamic State’s propaganda strategy. Londra: Quilliam Foundation.

(24) https://referenceworks.brillonline.com/entries/encyclopaedia-of-islam-2/kunya-SIM_4526?s.num=0&s.f.s2_parent=s.f.book.encyclopaedia-of-islam-2&s.q=kunya

Page 20: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK20

Le moschee e i circoli di studio clandestini

Le moschee di solito non sono luoghi di reclutamento, ma gli estremisti possono radunarsi

informalmente nelle moschee per identificare potenziali reclute e sostenitori. A queste potenziali

reclute viene chiesto di incontrarsi altrove e quindi sono adescate in contesti più informali

come caffè, circoli di studio in appartamenti (“moschee” clandestine) e organizzazioni della

società civile. Ci sono adescatori che operano in specifici ambienti delle moschee, ma di solito

un contrassegno rosso ben visibile implica controversie sui finanziamenti stranieri (noti per

sponsorizzare il salafismo) o predicatori radicali controversi. Identificare le persone è importante;

vengono adescate dai radicalizzatori e poi lasciate per essere indottrinate e radicalizzate in

piccoli circoli di studio.

I gruppi vivaio radicali (25)

Esistono “gruppi vivaio” (feeder groups) radicali che operano apertamente ma sono di natura

non violenta e forniscono un punto di ingresso per le nuove reclute. Spesso protestano in

modo provocatorio contro la politica estera o l’ordine prevalente, sostenendo una rigorosa

implementazione della legge islamica, fatto che a sua volta rafforza la solidarietà all’interno del

gruppo. Alcuni di questi gruppi sono di natura transnazionale, organizzati attorno a predicatori

carismatici che viaggiano per fornire consulenza sulla strategia e le tattiche di questi gruppi.

Il reclutamento avviene quando il livello di reazione pubblica e di scontro da parte dei

contro-dimostratori può essere brutale. A volte questi gruppi vivaio operano attraverso attività

di street da’wah progettate per identificare giovani vulnerabili che possono essere ulteriormente

radicalizzati e reclutati.

Altri gruppi vivaio operano sotto la maschera dei diritti umani in relazione all’antiterrorismo

o alle strategie di prevenzione. Questi gruppi organizzano eventi e si oppongono a voce alle

attività di vigilanza e prevenzione nelle comunità, utilizzando l’accusa di spionaggio organizzato

dallo Stato a scapito delle comunità di minoranza. Spesso vengono organizzati eventi sociali e

di beneficenza per sensibilizzare la gente sul caso dei prigionieri musulmani o su casi specifici

correlati all’antiterrorismo.

Le carceri

Il reclutamento nelle carceri può dipendere prevalentemente da come sono organizzate le

carceri o da chi vi è rinchiuso. Alcune penitenziari sono vere e proprie incubatrici dell’estremismo

poiché i radicalizzatori vi adescano i criminali. Essere condannati a pene detentive può

modificare le tendenze socio-spirituali di una persona ed essa può risultare così vulnerabile da

parte degli adescatori radicali. A volte, il processo di rilascio dal carcere è un periodo critico,

perché la recidività e gli individui radicali possono sfruttare questo periodo per le proprie finalità

di reclutamento.

Le scuole e l’istruzione superiore

In alcuni casi le scuole con un orientamento religioso possono essere esposte alla

radicalizzazione e al reclutamento. Spesso, in questi casi vi sono questioni controverse in tena

di segregazione o intolleranza di genere nei confronti dell’educazione sessuale o dei gruppi

di minoranza. In alcune casi ci sono stati gruppi di attivisti che hanno perseguito la difesa

dell’estremismo in contesti di istruzione superiore.

(25) Kenney, M. (2018). The Islamic State in Britain. Cambridge: Cambridge University Press.

Page 21: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 21

Page 22: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK22

8. Il ruolo delle donneIl ruolo delle donne in contesti salafiti jihadisti è diventato più evidente nel corso del tempo. In

passato, gli stereotipi di genere hanno mostrato le donne come astanti passive e vittime, piuttosto

che soggetti con un ruolo attivo di sostegno. Spesso, questa errata caratterizzazione deriva dal

fatto che le donne sono raramente le autrici della violenza. Le donne hanno e possono ottenere

lo stato di martire grazie a questi attacchi; ma le donne hanno spesso un ruolo maggiormente di

sostegno che rende possibile e facilita lo jihad.

I leader estremisti hanno sottolineato l’importanza del ruolo delle donne come madri e mogli;

ci sono casi in cui le donne hanno svolto un ruolo di rilievo nella propagazione e diffusione

dell’ideologia. Le donne hanno contattato altre donne per sostenere la causa salafita jihadista,

fornendo sostegno morale e esercitando pressione fra pari a rimanere all’interno del credo

estremista. Le donne hanno anche svolto un ruolo operativo attivo con la raccolta di fondi e il

contrabbando di armi, denaro e messaggi.

Le donne inoltre hanno svolto un ruolo cruciale nella radicalizzazione e nel reclutamento di

altre donne. Questa attività si è spesso svolta in rete, mediante i social media ed eventi sociali;

questa attività di mobilitazione è stata spesso meno visibile. Le donne sono anche considerate

determinanti per via del loro ruolo nel crescere i bambini secondo l’ideologia. Le donne

mantengono spesso circoli sociali affiatati e viaggiano insieme. Alcuni esperti hanno suggerito

che diventare estremiste può essere considerata un’emancipazione, poiché le donne sono

maggiormente in grado di liberarsi della struttura del clan familiare e del comportamento legato

all’onore.

Page 23: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 23

Page 24: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK24

.

9. Tendenze e sfide

Gli operatori nelle scuole, nelle carceri, nelle comunità locali ecc. che si occupano di estremismo

islamista violento possono affrontare molteplici sfide quando si rapportano a gruppi o individui

salafiti jihadisti.

Accesso alle comunità

Avvicinarsi a organizzazioni o soggetti estremisti è difficile in quanto gli estranei e i non

musulmani sono accolti con sospetto e, a volte, ostilità. È spesso necessario stabilire buone

relazioni con la comunità locale, basate sulla fiducia e sulla buona volontà, piuttosto che

sui problemi di sicurezza. L’estremismo islamista violento è integrato in comunità che

coinvolgono predicatori di nota, facilitatori, finanziatori e guardiani e in cui viene esercitata una

considerevole pressione tra pari per non consentire l’accesso a estranei. Sui social media, le

comunità utilizzano canali chiusi e crittografati, rendendo più difficile monitorare o raggiungere

determinati soggetti.

Sfida alla visione binaria del mondo e alle teorie complottiste degli estremisti

islamisti violenti

I gruppi salafiti jihadisti adottano una visione del mondo molto binaria, che divide il mondo in

bene e male, ciò che è consentito e ciò che è proibito. Questa visione ha inoltre forti elementi

di odio nei confronti di altri gruppi all’interno della società, compresi punti di vista anti-sciiti e

antisemiti, ed elementi di odio verso la democrazia e la società secolari occidentali, in particolare

la politica estera occidentale e gli interventi nel mondo musulmano. Spesso, queste comunità

o soggetti mostreranno ostilità nei confronti del gruppo esterno, che è rafforzata dal opinioni

complottiste. Questa ostilità complica l’interazione degli operatori di prima linea. Ad esempio,

spesso viene usata la falsa narrazione secondo cui le autorità sottrarranno i bambini alle proprie

famiglie o che il governo sta spiando la comunità musulmana tramite gli operatori di prima linea.

Affinché gli operatori possano superare queste barriere sono necessarie pazienza e perseveranza.

Interconnessione della complessità dell’ideologia salafita

La comprensione dell’ideologia richiede una comprensione contestuale dell’Islam e delle diverse

scuole di interpretazione, delle linee di faglia del conflitto tra interpretazioni diverse, tensioni

e conflitti comuni, nonché delle dimensioni culturali e linguistiche. Divenire esperti in questi

problemi richiede un notevole sforzo professionale e personale. È anche importante conoscere

come gli sviluppi a livello regionale nel mondo arabo e musulmano influenzano le dinamiche

locali anche nella società occidentale.

Page 25: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

UN’INTRODUZIONE PRATICA ALL’ESTREMISMO DI MATRICE ISLAMISTA 25

Organizzazioni legali e illegali

Affrontare l’estremismo islamista è un atto di equilibramento, per via del sottile confine tra

organizzazioni legali e illegali. Benché le organizzazioni legali possono non incitare all’azione

violenta, i loro messaggi mirano a provocare polarizzazione e sfiducia nella società. Gestire

questa complessità è difficile poiché alcuni esperti sostengono che queste organizzazioni legali

assorbono effettivamente elementi estremisti, mentre altri le vedono come organizzazioni di

ingresso (gateway) all’estremismo.

Variazione nello scenario dopo l’emergenza e il conseguente declino dell’ISIS

Nonostante il ripiego dell’ISIS e del cosiddetto Califfato, i giovani continuano ad essere attratti

dal salafismo jihadista. Il sostegno si sta spostando sui social media e sta diventando più

decentrato, con più centri di gravità nelle varie regioni geografiche. Alcuni hanno sostenuto con

forza che la ritirata è solo provvisoria. Il continuo appello all’azione contro il nemico ha ispirato

attacchi terroristici di lupi solitari, e il possibile ritorno in patria di combattenti terroristi

stranieri affiliati all’ISIS e ad altri gruppi jihadisti in Iraq e Siria può influire negativamente sui

contesti estremisti locali.

A breve saranno rimessi in libertà i primi prigionieri condannati per crimini legati al terrorismo,

il che potrebbe influire negativamente sull’ulteriore radicalizzazione in diversi stati dell’UE.

Tuttavia, poiché molti dei gruppi vivaio islamisti sono scomparsi, dato che i loro membri

sono partiti per le zone di conflitto jihadista, ora ne stanno prendendo il posto piccole nuove

organizzazioni, che sono anche più difficili da individuare. In alcuni paesi dell’UE sono state

istituite scuole e aziende che offrono la possibilità di influenzare ideologicamente i ragazzi e i

giovani vulnerabili. Allo stesso tempo, la presenza sui social media si sta spostando dai social

media aperti a siti web più chiusi e crittografati, il che rende più difficile tracciarne le attività.

Per via dei social media e degli sviluppi tecnologici, molti gruppi islamisti stanno diventando più

transnazionali e interconnessi.

Page 26: A PRACTICAL INTRODUCTION TO ISLAMIST EXTREMISM · 2020. 10. 7. · Puritano I salafiti puritani (al-Salafiyya al-’ilmiyya) evitano “l’attivismo politico e la violenza nel perseguire

RAN FACTBOOK