8 Mm Lebel - Cartuccia

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cartucce I mm Lebel fu la prima cd.rtaccid a poluere infume adottata "da ui esercito, La ruascita, la storiA, le mod'i.fche subite nel corso degli anrti, Durante il decennio 1885-1895 pra- ticamente tutti gli eserciti del mondo sostituirono le cartucce a polvere nera e palla di piom-bo con òartucce a polvere senza fumo e palla incamlciata di Piccolo cali bro. Fu la piu rilevante innovazio- tecnica nella storia delle muni- .-,ni perchè da allora fino ad oggi e-sse hanno conservato inalterate tali caratteristiche sostanziali. La prima nazione che adotto Ia nuo- vissima cartuccia fu Ia Francia; e la sua storia piuttosto interessan- te merita di venire ricordata con qualche dettaglio. L'ingegnere chimico Paul Vieille (1854-1934) alla Régie Franqaise des Poudres et Salpètres nel 1884, dissoh,endo la nitrocellulosa in una miscela volatile di alcool-ete- re, ottenne una polvere colloidale monobasica in lamelle, successiva- mente denominata « B » dal nome del Ministro della Guerra, Bou- langer; e giustamente, in quanto costui, riconosciuta la grande im- portanza della scoperta, volle s!r- Lito la realizzazione pratica della rtuccia, concedendo tre mesi di lempo alla Commissione di studio per le armi portatili, comPosta dal generale Tramond (presidente), dai colonnelli Bonnet, Lebel, Gras e .dal capitano Désaleux. Fu così che in un tempo record (dal gen- naio ai primi di maggio 1886) la cartuccia Gras da l1 mm allora in dotazione venne trasformàta per sfruttare le nuovissime carattqri- stiche della polvere di Vieille. Infatti la mancanza dei residui di combustione permetteva I'impie- go di un proiettile di piccolo cali- bro (che venne stabilito di 8 mm) dato che la canna di un'arma di tale diametro non rischiava piu di essere messa fuori uso dalle incro- stazioni dopo pochi colpi; inoltre '- potenza di gran lunga superiore quella della polvere nera impri- -'meva al proiettile una tale velo- cità nell'anima da richiedere una incamiciatura di metallo duro per evitare l'impiombamento della ri- gatura dopo pochi colpi; infine la stessa velocità essendo raggiungi- bile con un volume di propellente inferiore della metà rispetto alla polvere nera, si poteva ridurre in proporzione la capacità del bos- solo. E' oggi molto difficile ricostruire sulla base delle scarne informa- zioni rimaste quale fu l'intenso la- voro della commissione durante i famosi tre mesi; l'esistenza di una cartuccia sperimentale nota ai col- Iezionisti come « petite 6135 » de- pone per l'elaborazione di almeno uno stadio intermedio al Progetto definitivo. Incominciando a lavorare sulla cartuccia originale Gras, il capi- tano Désaleux ritenne conveniente mantenere il diametro del fondel- lo - il che permetteva di utiliz' zare il movimento del fucile di or- dinanza Gras-Kropatschek model- Io 1885 a serbatoio tubolare, e re- strinse il colletto al nuovo calibro richiesto mediante una spalla di lunga inclinazione; il bossolo ri- sulto piir corto di due millimetri (mm 58) rispetto all'originale Gras (mm 60) mentre la cartuccia com- pleta conservava la stessa lunghez- za (mm 75). Tuttavia questo Pro- filo affusolato non si adattava be- ne al meccanismo di ripetizione e perciò, per raccordare il grosso fondello con il colletto da B mm, il corpo del bossolo fu ridisegnato con due distinti e successivi tron- chi di cono che ne diedero la sa- goma definitiva e inconfondibile; piir corta del bossolo Gras di ben un centimetro (mm 50,2) mentre la cartuccia completa risulto pir) corta di un millimetro (mm 75). Anche per il proiettile (progetto del generale Tramond) fu mante- nuto il profilo cilindro-ogivale a punta appiattita come quello del- la cartuccia Gras nella sua ultima variante modello 1883, in quanto A sinistra: cartuccia Mod. 1886 originale. A destra: cartuccia Mod. l886 D (a.nr.)' ambedue destinate all'imPiego nel serbatoio tubolare Kropatschek in cui la punta di una munizione vie- ne a contatto con l'innesco della successiva con rischio di esplosio- ne sotto l'effetto del rinculo del- l'arma. Il nucleo di piombo indurito ven- ne rivestito da una incamiciatura di maillechort (una lega di rame- zinco-nichel) piir resistente di quel- Ie in rame già sperimentate in Svizzera da Rubin e in Germania da Bode. Il peso venne stabilito in gr 15 con lunghezza di mm 3l e diametro di mm 8,15. Con la cari- ca di gr 2,80 di polvere Vieille rag- giungeva Ia velocità iniziale di 630 m/sec. La Francia aveva così una nuova munizione (cartuccia Mod. 1886) che la poneva all'avanguardia di tutti gli eserciti del mondo; ma l'urgenza impressa ai lavori dal Ministro Boulanger se stabilì un primato storico non Permise l«r studio e l'elaborazione di un dise- gno potenzialmente adatto a tutte le future innovazioni tecniche del- l'armamento. Diversamente la Germania, arriva- ta seconda al nuov«r muniziona- mento, nel 1888 produceva la car- tuccia 8 x 57 con bossolo scanalato perfettamente adatto sia ai conge- gni di ripetizione manuale a pac- chetto o a serbatoio sia ai conge- gni di ripetizione automatica a caricatore o a nastro piu moderni. Tuttavia la nuova 8 x 50 R france- se sopravvisse per mezzo secok-l fl+r- c lT+ 51

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cartucce

I mm Lebelfu la prima cd.rtaccid a poluere infume adottata"da ui esercito, La ruascita, la storiA,

le mod'i.fche subite nel corso degli anrti,

Durante il decennio 1885-1895 pra-ticamente tutti gli eserciti delmondo sostituirono le cartucce apolvere nera e palla di piom-bo conòartucce a polvere senza fumo e

palla incamlciata di Piccolo calibro. Fu la piu rilevante innovazio-

tecnica nella storia delle muni-.-,ni perchè da allora fino ad oggie-sse hanno conservato inalteratetali caratteristiche sostanziali. Laprima nazione che adotto Ia nuo-vissima cartuccia fu Ia Francia; e

la sua storia piuttosto interessan-te merita di venire ricordata conqualche dettaglio.L'ingegnere chimico Paul Vieille(1854-1934) alla Régie Franqaisedes Poudres et Salpètres nel 1884,dissoh,endo la nitrocellulosa inuna miscela volatile di alcool-ete-re, ottenne una polvere colloidalemonobasica in lamelle, successiva-mente denominata « B » dal nomedel Ministro della Guerra, Bou-langer; e giustamente, in quantocostui, riconosciuta la grande im-portanza della scoperta, volle s!r-Lito la realizzazione pratica della

rtuccia, concedendo tre mesi dilempo alla Commissione di studioper le armi portatili, comPosta dalgenerale Tramond (presidente),dai colonnelli Bonnet, Lebel, Grase

.dal capitano Désaleux. Fu cosìche in un tempo record (dal gen-naio ai primi di maggio 1886) lacartuccia Gras da l1 mm allora indotazione venne trasformàta persfruttare le nuovissime carattqri-stiche della polvere di Vieille.Infatti la mancanza dei residui dicombustione permetteva I'impie-go di un proiettile di piccolo cali-bro (che venne stabilito di 8 mm)dato che la canna di un'arma ditale diametro non rischiava piu diessere messa fuori uso dalle incro-stazioni dopo pochi colpi; inoltre'- potenza di gran lunga superiore

quella della polvere nera impri--'meva al proiettile una tale velo-cità nell'anima da richiedere una

incamiciatura di metallo duro perevitare l'impiombamento della ri-gatura dopo pochi colpi; infine lastessa velocità essendo raggiungi-bile con un volume di propellenteinferiore della metà rispetto allapolvere nera, si poteva ridurre inproporzione la capacità del bos-solo.E' oggi molto difficile ricostruiresulla base delle scarne informa-zioni rimaste quale fu l'intenso la-voro della commissione durante ifamosi tre mesi; l'esistenza di unacartuccia sperimentale nota ai col-Iezionisti come « petite 6135 » de-pone per l'elaborazione di almenouno stadio intermedio al Progettodefinitivo.Incominciando a lavorare sullacartuccia originale Gras, il capi-tano Désaleux ritenne convenientemantenere il diametro del fondel-lo - il che permetteva di utiliz'zare il movimento del fucile di or-dinanza Gras-Kropatschek model-Io 1885 a serbatoio tubolare, e re-strinse il colletto al nuovo calibrorichiesto mediante una spalla dilunga inclinazione; il bossolo ri-sulto piir corto di due millimetri(mm 58) rispetto all'originale Gras(mm 60) mentre la cartuccia com-pleta conservava la stessa lunghez-za (mm 75). Tuttavia questo Pro-filo affusolato non si adattava be-ne al meccanismo di ripetizione eperciò, per raccordare il grossofondello con il colletto da B mm,il corpo del bossolo fu ridisegnatocon due distinti e successivi tron-chi di cono che ne diedero la sa-goma definitiva e inconfondibile;piir corta del bossolo Gras di benun centimetro (mm 50,2) mentrela cartuccia completa risulto pir)corta di un millimetro (mm 75).Anche per il proiettile (progettodel generale Tramond) fu mante-nuto il profilo cilindro-ogivale apunta appiattita come quello del-la cartuccia Gras nella sua ultimavariante modello 1883, in quanto

A sinistra: cartuccia Mod. 1886 originale.A destra: cartuccia Mod. l886 D (a.nr.)'

ambedue destinate all'imPiego nelserbatoio tubolare Kropatschek incui la punta di una munizione vie-ne a contatto con l'innesco dellasuccessiva con rischio di esplosio-ne sotto l'effetto del rinculo del-l'arma.Il nucleo di piombo indurito ven-ne rivestito da una incamiciaturadi maillechort (una lega di rame-zinco-nichel) piir resistente di quel-Ie in rame già sperimentate inSvizzera da Rubin e in Germaniada Bode. Il peso venne stabilito ingr 15 con lunghezza di mm 3l e

diametro di mm 8,15. Con la cari-ca di gr 2,80 di polvere Vieille rag-giungeva Ia velocità iniziale di 630m/sec.La Francia aveva così una nuovamunizione (cartuccia Mod. 1886)

che la poneva all'avanguardia ditutti gli eserciti del mondo; mal'urgenza impressa ai lavori dalMinistro Boulanger se stabilì unprimato storico non Permise l«r

studio e l'elaborazione di un dise-gno potenzialmente adatto a tuttele future innovazioni tecniche del-l'armamento.Diversamente la Germania, arriva-ta seconda al nuov«r muniziona-mento, nel 1888 produceva la car-tuccia 8 x 57 con bossolo scanalatoperfettamente adatto sia ai conge-gni di ripetizione manuale a pac-chetto o a serbatoio sia ai conge-gni di ripetizione automatica acaricatore o a nastro piu moderni.Tuttavia la nuova 8 x 50 R france-se sopravvisse per mezzo secok-l

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Da sinistra a destra: londello tipo "ART M" - "ABT D" - «D (a m'1"

aspetto « ondulato » raccordando-si con la convessità della flangia.Questa scanalatura è destinata adaccogliere la punta acuminata delproiettile « D » nel caso di imPie-go nei serbatoi tubolari dei fucilivecchio tipo, sempre rimasti in do-tazione. Questi fondelli non reca-no piùr impressi i diametri.La quarta ed ultima modifica av-venne nel 1932 con la cartucciaModello 1932 N. Essa segna il ri-torno ad un proiettile di tipo con-venzionale, formato da un nucleodi piombo indurito con il 3 o/o diantimonio e incamiciatura di ac-ciaio placcato in maillechort; laforma è ancora biogivale con pun-ta smussata e fondello, rastrema-to, a base concava; il peso vennestabilito in gr 15, con lunghezz-a dimm 39 e diametro di mm 8,30.Il bossolo 1886 N differisce dalbossolo l886 D (a.m.) per esseremaggiorato di mm 0,25 nel diame-tro del colletto, il che comportoper le armi una speciale fresaturadella camera (canne marcate u N ").Oltre alla munizione a palla ordi-naria, furono allestite in tempivari delle munizioni specializzate:a proiettile perforante (P), trac-ciante (T), incendiario (I), per tiroridotto (sectionnée, fraisée, a pallasferica), da salve crimpate perlanciagranate Vivien Bessière, confalsa palla in carta (1897) e in le-gno (1905), inerti da esercitazione.Oltre alla produzione f rancese,questa munizione venne fabbrica-ta in varie occasioni in Inghilter-ra, negli Stati Uniti, in Grecia, inGermania ed anche in Italia; cia-scun fabbricante di questi Paesidiede per svariati motivi una in-terpretazione molto personale diquello che avrebbe dovuto esserela cartuccia 8 Lebel.Perchè questa cartuccia divennecomunemente nota col nome diNicola Lebel? Abbiamo visto chela sua realizzazione è dovuta aVieille, Désaleux e Tramond per idiversi componenti mentre il co-lonnello Lebel, comandante dellaEcole Normale de Tir du Camp deChàlon, si occupò propriamentedell'arma, assieme a Gras e a Bon-net; e siccome un fucile Gras c'eragià stato e un fucile Bonnet(: coppola) sarebbe stato pocomarziale, non rimase che batlez'zare la nuova arma (e la cartuc'cia) con un elogiativo: n Le Bel " !

Giorgio Orlandi

alimentando i fucili Lebel e Mann-licher-Berthier, gli automatici Ri-beyrolles e Chauchat-Gladiator

nchè le mitragliatrici St. Etien-

-; e Hotchkiss attraverso una lun-ga serie di minori modifiche.La prima modifica avvenne nel1890 con la cartuccia Mod. 1886 M(modifiée) in cui la miglioratacomposizione della carica aumen-tava la velocità a 652 mlsec. e lagittata a 3.200 metri. Il fondellovenne rinforzato per soPPerire afrequenti rotture e la sede dell'in-nesèo Berdan con incudinetta in-tegrale ricavata per stamPaggionello spessore del bossolo.Il profilo esterno del fondello,piano nella prima produzione, ven-ne successivamente disegnato con-vesso per una migliore alimenta-zione; esso recava impressi, sud-divisi da due diametri in croce, inalto la denominazione n ART.M ,,

basso il codice della fabbrica e

-;l produttore del laminato di ot-tone, a sinistra il trimestre di fab-bricazione e a destra I'anno. An-che I'apice appiattito del proietti-le recava la sigia del fabbricante.Sempre a partire dal 1890 il si-stema di ripetizione a serbatoiotubolare a causa dei suoi inconve-nienti (lentezza di caricamento erischio teorico di esplosioni acci-dentali) venne sostituito con il si-stema a pacchetto tipo Mannlichera 3 colpi, aprendo così la stradaad una nuova modifica della car-tuccia, non piri obbligata a mante-nere un proiettile ad ogiva appiat-tita.Questa seconda modifica avvennenel 1898: con la cartuccia Modellor886D (Désaleux) che rappresen-

un nuovo primato per la Fran-cia: un nuovo proiettile di altis-simo coefficiente balistico in otto-

ne massiccio (90 %o rame e l0 %zinco) a forma biogivale appuntitacon fondello, rastremato, a basepiatta recante i contrassegni difabbrica; il peso venne stabilito ingr 12,8 con lunghezza di mm 39 e

diametro di mm 8,32. Una caricaleggermente aumentata ed ulte-riòimente migliorata portava lavelocità iniziale a 720 mlsec. e lagittata a 3.800 metri. Il fondell<rdel bossolo, convesso, recò im-pressa la nuova denominazionen ART. D ,.A partire da questo periodo, ini-ziarono gli studi sperimentali nelcampo della ripetizione automati-ca, dimostrando ben presto la nuo-va esigenza di fissare con Partico-lare robustezza la capsula d'inne-sco alla sua sede nel bossolo Perevitare inceppamenti nel caso chene vettisse espulsa dalla elevatapressione dei gas al momento del'l'apertura dell'otturatore.Fu così che si arrivò alla terzamodifica nel l9l2 con la cartucciaModello 1886 D (u.m.) (amorcemodifiée) in cui l'innesco è bloc-cato da una ribattitura del metal-lo circolarmente intorno alla se-

de. In questo Modello vennero im-piegate inizialmente capsule damm 5,05 contenenti cg 4 di miscelafulminante e protette da un coPri-capsula in ottone; successivamen-te venne adottata una capsula damm 6,35 con analoga miscela d'in-nesco.Un ulteriore miglioramento appor-tato al modello 1886 D è rappre-sentato da una scanalatura circo-lare del fondello concentrica allacapsula, nelle prime produzioni afondo piano inclinato verso l'e-sterno poi definitivamente a fon-do curvo, che dà al fondello dellacartuccia francese il caratteristico