7 Cap. Coordinative Speciali

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Coordinazione motoria Capacità coordinative speciali nell’attività motoria adattata

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attività motoria

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Coordinazione motoria

Capacità coordinative speciali nell’attività

motoria adattata

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Le coordinazioni

• Si riferiscono agli spostamenti sia segmentari che globali del corpo e dipendono dalle capacità di differenziare i movimenti e integrarli fra di loro, inibendo le sincinesie

• Le capacità coordinative permettono di apprendere, controllare, organizzare e trasformare i movimenti in modo rapido, armonico, efficace e adeguato allo scopo

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Coordinazioni complesse

• Esempi: andatura a galoppo, passo saltellato, salti su un piede o a piedi uniti, girare su se stessi, camminare sull’asse di equilibrio

• Sono attività di spostamento globale che implicano un certo equilibrio dinamico e forza muscolare

• Non sono del tutto spontanee ma richiedono, soprattutto all’inizio, una maggiore attenzione e controllo tonico-muscolare

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Coordinazioni strutturate

• Sono attività di coordinazioni semplici o complesse che implicano un adattamento spaziale, temporale, tonico e intenzionale

• Esempi: correre all’indietro (adattamento spaziale), saltare su una gamba lentamente (adattamento temporale), rotolare tenendosi rigidi come un bastone (adattamento tonico)

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Capacità coordinative speciali

• Coordinazione oculo-motoria globale• Coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica • Coordinazione fine delle mani• Capacità di combinazione o dissociazione

motoria• Equilibrio statico e dinamico• La lateralizzazione• Capacità di organizzazione motoria spazialeCapacità di organizzazione motoria spaziale• Capacità di organizzazione motoria temporaleCapacità di organizzazione motoria temporale

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Coordinazione oculo-motoria

• Coordinazione oculo-motoria globale:sono attività che richiedono un controllo visivo continuo ed un adattamento della motricità globale allo spazio in condiz. statica e in movimento

• Esempio: camminare o correre in mezzo a piccoli attrezzi sparsi in tutta la palestra senza toccarli

• Presuppone lo sviluppo dell’attenzione visiva e della rapidità di reazione

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• Coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica: sono attività che richiedono un controllo visivo continuo e un adattamento della motricità dell’arto superiore o inferiore allo spazio statico o in movimento• il corpo intero non si sposta molto, serve da supporto alla motricità dell’arto•Sono più complesse di quelle oculo-motorie globali che le preparano e le sostengono•Esempi: lanci di precisione di palle di diverse dimensioni e materiali, palleggi, ricezione, colpire bersagli, calciare una palla in porta, fare uno slalom •Nei lanci si possono adattare distanze, direzioni, velocità, modalità di contatto con la palla•Si possono variare gli attrezzi (foulard, nastri, cerchi)

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•Coordinazione fine delle mani: sono attività che richiedono l’uso differenziato e la presa di coscienza delle dita•Sviluppano l’agilità e la precisione•Esempi: opporre il pollice alle altre dita, arrotolare un filo su un rocchetto, fare e disfare nodi, modellare il pongo, ritagliare, costruire delle forme con degli stecchini, cucire ecc.

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Capacità di combinazione o dissociazione motoria

• Capacità di collegare in una struttura motoria unitaria e coerente più forme autonome e parziali di movimento, che si possono presentare in successione temporale, o anche simultaneamente

• Esempio: assunzione di posture fra loro concatenate, oppure apro le gambe, chiudo, due saltelli a piedi uniti e una capriola, oppure saltellare su un piede mentre si palleggia

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Equilibrio

• E’ il risultato dell’adattamento neuro-motorio alle necessità della posizione eretta e dipende dall’insieme delle reazioni tonico-posturali alla forza di gravità.

• I riflessi dell’equilibrio sono determinati dalle informazioni provenienti da tre fonti sensitive: sensazioni plantari, propriocettive e vestibolari (legate alla posizione del capo)

• L’uso del canale visivo rafforza l’equilibrio

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• Si realizza in situazione statica, dinamica o statico-dinamica in volo

• Favorisce l’autocontrollo, la concentrazione, la percezione del proprio tono muscolare (schema corporeo)

• Viene stimolato in modo progressivo attraverso 1. la riduzione della base di appoggio (stare su un piede

a occhi chiusi))2. l’innalzamento della base di appoggio (camminare

sulla trave)3. le rotazioni veloci attorno agli assi corporei (fare una

capriola)4. l’azione di forze esterne che tendono a disturbare

l’esecuzione (portare un compagno in piedi su un tappeto sollevandolo)

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La lateralità• La lateralità è determinata dalla dominanza di un emisfero

cerebrale nell’iniziare, nell’organizzare ed eseguire l’atto motorio.

• Dipende da una accelerazione di sviluppo dei centri sensitivo-motori di uno degli emisferi cerebrali rispetto all’altro.

•  A 2/3 anni la dominanza è fluttuante, anche se l’uso di una mano predomina sull’altra

• Nello sviluppo psicomotorio normale si stabilisce in modo definitivo verso i 6-7 anni

• La lateralità non è solo manuale, ma anche visiva, podalica, uditiva e non sempre coincidono

• Sembra che la prima a comparire sia quella uditiva

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Come educare la lateralità1.      Favorire la consapevolezza delle diverse parti corporee

e la strutturazione dello schema corporeo, attraverso lo sviluppo delle capacità senso-percettive e della funzione di interiorizzazione

2.    stimolare la conoscenza del proprio corpo in riferimento allo spazio esterno (concetti topologici di sopra, sotto, avanti, dietro, di lato, dentro, fuori, più in alto, più in basso, in mezzo rispetto al proprio corpo)

3. favorire la distinzione della destra e della sinistra del proprio corpo attraverso interventi specifici di rinforzo della lateralità (coordinazione oculo-motoria globale, oculo-manuale e coordinazione fine)

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Prove motorie per definire la Prove motorie per definire la lateralitàlateralità

Arti superioriArti superiori• 3 lanci di precisione di una pallina dentro un canestro3 lanci di precisione di una pallina dentro un canestro• palleggi consecutivi a terra di una palla tipo basket o pallavolopalleggi consecutivi a terra di una palla tipo basket o pallavolo• gioco di destrezza individuale, tipo lancio palla in alto e gioco di destrezza individuale, tipo lancio palla in alto e

ripresa con una mano ripresa con una mano Arti inferioriArti inferiori  • 3 tiri a rete di un pallone3 tiri a rete di un pallone• fare un percorso tipo slalom (cerchi o birilli) spingendo la palla fare un percorso tipo slalom (cerchi o birilli) spingendo la palla

con un piedecon un piede• tracciare un percorso con 6-8 cerchi, dire di correre ponendo tracciare un percorso con 6-8 cerchi, dire di correre ponendo

ogni volta un piede dentro i cerchiogni volta un piede dentro i cerchi

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Capacità di organizzazione Capacità di organizzazione motoria spazialemotoria spaziale

Presuppone due aspetti:Presuppone due aspetti:

1.1. Lo spazio come significante nella Lo spazio come significante nella comunicazione non verbale (es. comunicazione non verbale (es. distanze interpersonali nella distanze interpersonali nella prossemica)prossemica)

2.2. Lo spazio come risultante dell’attività Lo spazio come risultante dell’attività senso-motoria, percettiva e senso-motoria, percettiva e rappresentativarappresentativa

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•La maturazione della capacità di organizzazione motoria spaziale implica la capacità di:

•valutare le distanze•discriminare le forme•discriminare le dimensioni•individuare i rapporti topologici ed euclidei

•Tali capacità derivano da attività di esplorazione finalizzate sullo spazio e dipendono da operazioni pratiche e mentali: riproduzione di modelli, rappresentazioni di trasformazioni nello spazio conoscenza della forma mediante il tatto

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NOZIONI SPAZIALINOZIONI SPAZIALITopologiaTopologia

La capacità di organizzazione motoria La capacità di organizzazione motoria nello spazio presuppone l’acquisizione dei nello spazio presuppone l’acquisizione dei concetti topologici che permettono al concetti topologici che permettono al bambino di orientare se stesso nello bambino di orientare se stesso nello spazio rispetto agli oggetti e agli altri spazio rispetto agli oggetti e agli altri (davanti, dietro, al di sopra, al di sotto, di (davanti, dietro, al di sopra, al di sotto, di fianco, lungo a, attorno a,in mezzo, vicino, fianco, lungo a, attorno a,in mezzo, vicino, lontano, dentro, fuori, alto, basso)lontano, dentro, fuori, alto, basso)

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Valutazione delle dimensioni e delle distanzeValutazione delle dimensioni e delle distanzeE’ la possibilità di valutare, confrontandole a livello E’ la possibilità di valutare, confrontandole a livello percettivo e visivo, le lunghezze degli oggetti e le loro percettivo e visivo, le lunghezze degli oggetti e le loro relative distanzerelative distanze

Esercitazioni

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Attenzione, concentrazione e memoria visivaAttenzione, concentrazione e memoria visiva

Si inizia orientando l’attenzione del bambino in condizioni Si inizia orientando l’attenzione del bambino in condizioni statiche statiche

esempio: da un sacchetto si tirano fuori degli oggetti in una esempio: da un sacchetto si tirano fuori degli oggetti in una successione che il bambino deve ricordaresuccessione che il bambino deve ricordare

Si prosegue in situazioni dinamicheSi prosegue in situazioni dinamiche

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Rappresentazione Rappresentazione graficagrafica

La trascrizione grafica La trascrizione grafica simbolizza simbolizza l’orientamento l’orientamento spaziale e prepara la spaziale e prepara la capacità di capacità di rappresentazione rappresentazione logicalogica

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Capacità di organizzazione temporale

• Capacità di dare un ordine e una successione Capacità di dare un ordine e una successione temporale ai processi motori, collegandoli fra di loro temporale ai processi motori, collegandoli fra di loro fino a farli diventare un atto motorio unico e fino a farli diventare un atto motorio unico e finalizzato.finalizzato.

• E’ un processo complesso che risente della dinamica E’ un processo complesso che risente della dinamica contrazione-decontrazione muscolare soggettiva e contrazione-decontrazione muscolare soggettiva e della percezione sensoriale delle sequenze ritmiche della percezione sensoriale delle sequenze ritmiche del movimento. del movimento.

• Lo svolgimento temporale si struttura nella dimensione Lo svolgimento temporale si struttura nella dimensione del prima, dopo, veloce, lento, simultaneodel prima, dopo, veloce, lento, simultaneo

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Bisogna distinguere due aspetti della temporalità:

1. Espressione del tempo (sincronizzazione senso-motoria)

2. Rappresentazione del tempo (analisi consapevole dei rapporti di successione, durata, simultaneità)

Questi due aspetti dipendono da componenti neuropsicologiche diverse, l’una dipende

primariamente dalle caratteristiche emotive e toniche del bambino, l’altra da quelle cognitive

Nella metodologia i due aspetti non vanno separati ma considerati simultaneamente

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Caratteristiche della temporalità

Percettive:• Timbro, volume, altezza• Durata, intervallo, velocità• Successione, simultaneità

Metrica

Misura• Raggruppamenti, cadenze

Ritmo

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SVILUPPARE LE CAPACITÀ SVILUPPARE LE CAPACITÀ COORDINATIVECOORDINATIVE

ESEMPI DI ADATTAMENTIESEMPI DI ADATTAMENTI• sgonfiare un po' la palla, se la si deve afferrare.sgonfiare un po' la palla, se la si deve afferrare. • usare palloni più piccoli o più leggeri o più grandi, a usare palloni più piccoli o più leggeri o più grandi, a

seconda di ciò che si deve fare.seconda di ciò che si deve fare. • nei giochi con bersaglio: aumentare la circonferenza del nei giochi con bersaglio: aumentare la circonferenza del

canestro o le dimensioni dell'oggetto da colpire; canestro o le dimensioni dell'oggetto da colpire; accorciare le distanze; usare due mani; variare i tipi di accorciare le distanze; usare due mani; variare i tipi di lancio; ecc.lancio; ecc.

• negli esercizi di equilibrio: allargare la base di appoggio, negli esercizi di equilibrio: allargare la base di appoggio, abbassare il centro di gravità.abbassare il centro di gravità.

• Dare a ciascuno un compito da assolvere.Dare a ciascuno un compito da assolvere.• Utilizzare attività che comportino una semplice scelta da Utilizzare attività che comportino una semplice scelta da

fare (legata all'azione da compiere, o alla persona con fare (legata all'azione da compiere, o alla persona con cui interagire, o all'oggetto da utilizzare, ecc.)cui interagire, o all'oggetto da utilizzare, ecc.)