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65. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI INDIRIZZO: Mozione: Conte ........................................... 1-00061 2487 Risoluzione in Commissione: X Commissione: Benamati .................................... 7-00073 2492 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazioni a risposta scritta: Ferro ........................................... 4-01404 2494 Suriano ....................................... 4-01406 2495 Giachetti ..................................... 4-01408 2495 Cattoi Maurizio ......................... 4-01412 2496 Varrica ........................................ 4-01413 2497 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta in Commissione: Muroni ........................................ 5-00751 2498 Interrogazione a risposta scritta: Rossini Roberto ......................... 4-01410 2499 Economia e finanze. Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: VI Commissione: Osnato ......................................... 5-00753 2500 Raduzzi ....................................... 5-00754 2501 Centemero .................................. 5-00755 2501 Giacomoni .................................. 5-00756 2502 Fregolent .................................... 5-00757 2502 Interrogazione a risposta scritta: Bagnasco .................................... 4-01407 2503 Famiglia e disabilità. Interrogazione a risposta scritta: D’Orso ......................................... 4-01403 2503 Giustizia. Interrogazioni a risposta in Commissione: Paita ............................................ 5-00746 2504 Annibali ...................................... 5-00752 2505 Infrastrutture e trasporti. Interrogazione a risposta in Commissione: Morassut ..................................... 5-00748 2506 Interno. Interrogazione a risposta scritta: Conte ........................................... 4-01414 2507 Istruzione, università e ricerca. Interrogazione a risposta scritta: Deidda ........................................ 4-01405 2508 Atti Parlamentari 2485 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

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65. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozione:

Conte ........................................... 1-00061 2487

Risoluzione in Commissione:

X Commissione:

Benamati .................................... 7-00073 2492

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazioni a risposta scritta:

Ferro ........................................... 4-01404 2494

Suriano ....................................... 4-01406 2495

Giachetti ..................................... 4-01408 2495

Cattoi Maurizio ......................... 4-01412 2496

Varrica ........................................ 4-01413 2497

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Muroni ........................................ 5-00751 2498

Interrogazione a risposta scritta:

Rossini Roberto ......................... 4-01410 2499

Economia e finanze.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

VI Commissione:

Osnato ......................................... 5-00753 2500

Raduzzi ....................................... 5-00754 2501

Centemero .................................. 5-00755 2501

Giacomoni .................................. 5-00756 2502

Fregolent .................................... 5-00757 2502

Interrogazione a risposta scritta:

Bagnasco .................................... 4-01407 2503

Famiglia e disabilità.

Interrogazione a risposta scritta:

D’Orso ......................................... 4-01403 2503

Giustizia.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Paita ............................................ 5-00746 2504

Annibali ...................................... 5-00752 2505

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Morassut ..................................... 5-00748 2506

Interno.

Interrogazione a risposta scritta:

Conte ........................................... 4-01414 2507

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazione a risposta scritta:

Deidda ........................................ 4-01405 2508

Atti Parlamentari — 2485 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.PAG.

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Lavoro e politiche sociali.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Bucalo ......................................... 5-00745 2508

Gribaudo .................................... 5-00747 2509

Anzaldi ....................................... 5-00750 2510

Interrogazione a risposta scritta:

Cirielli ......................................... 4-01409 2510

Pubblica amministrazione.

Interrogazione a risposta scritta:

Alaimo ........................................ 4-01401 2511

Salute.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Pini .............................................. 5-00749 2511

Pellicani ...................................... 5-00762 2512

Interrogazioni a risposta scritta:

Santelli ........................................ 4-01400 2512

Mandelli ...................................... 4-01402 2513

Sviluppo economico.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

X Commissione:

Moretto ....................................... 5-00758 2514

Vallascas ..................................... 5-00759 2515

Andreuzza .................................. 5-00760 2515

Barelli ......................................... 5-00761 2516

Interrogazione a risposta scritta:

Toccafondi .................................. 4-01411 2517

Apposizione di una firma ad unainterpellanza ............................................. 2517

Apposizione di firme ad interrogazioni ..... 2517

Ritiro di documenti del sindacato ispettivo . 2517

Atti Parlamentari — 2486 — Camera dei Deputati

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozione:

La Camera,

premesso che:

lo Stato negli ultimi 25 anni si èprogressivamente ritratto nei confronti dellavoro e del Mezzogiorno e ha determinato,subendo la logica del mercato e del liberi-smo imposta dai grandi poteri, una diffu-sione delle disuguaglianze ai più alti livellid’Europa: non è un caso che il coefficientedi Gini, utilizzato per misurare la disegua-glianza nella distribuzione del reddito edella ricchezza collochi l’Italia al penul-timo posto in Europa, proprio a causa deidati del Sud, che a sua volta è ultimo;

la contrazione del ruolo dello Statoverso il Mezzogiorno si è verificata ancor dipiù in coincidenza con l’avvento della glo-balizzazione, con il trionfo del mercato econ il decollo dell’Unione europea: tre ele-menti che vanno perciò monitorati e diver-samente coniugati sia nell’interesse gene-rale che in particolare del Mezzogiorno;

la mancanza di una politica attivaha determinato nel Sud:

a) il blocco del reddito pro capitea circa il 56-57 per cento di quello delNord;

b) la perdita di 310 mila posti dilavoro rispetto al 2008, a danno prevalen-temente dei giovani, nel mentre, rispettoallo stesso anno, gli occupati delle regionidel Centro-nord sono aumentati di 242mila unità;

c) l’aumento del numero di fami-glie meridionali con tutti i componenti incerca di occupazione a 600 mila (nel Centro-nord sono 470 mila);

d) l’aumento del numero delle fa-miglie in povertà assoluta a 845 mila (145mila in più del 2016), gran parte delle qualicon un capo famiglia under 35 anni;

e) una rivoluzione demografica che,entro il 2070, determinerà la perdita di 5

milioni di abitanti, con un ridimensiona-mento del numero e di ruolo delle giovanigenerazioni e uno spopolamento inconte-nibile nelle zone interne che farà del Sud lazona più vecchia d’Italia e tra le più an-ziane d’Europa, con un’età media di 51,6anni rispetto agli attuali 42;

rispetto al fenomeno dell’immigra-zione, il Sud è segnato da migrazioni versoil Centro-nord e verso l’estero di tipo bi-blico, con una perdita di capitale umano esociale senza precedenti: negli ultimi 16anni hanno lasciato il Mezzogiorno 1 mi-lione e 883 mila residenti, la metà avevaun’età tra i 15 e i 34 anni e un quinto di essiera laureato; ben 800 mila non sono piùtornati, neppure quando, nel 2016, si sonoregistrati segni di una piccola ripresa eco-nomica; anzi, in piena ripresa, ne sonoandati altri 131 mila residenti, un quartodei quali versatesi stranieri

la responsabilità principale, nono-stante la resilienza della piccola e mediaimpresa meridionale, è dell’apparato pub-blico incapace di erogare servizi di scopoalle imprese e ai cittadini;

la quota di risorse ordinarie dellapubblica amministrazione centrale desti-nate al Mezzogiorno è, allo stato, di pocosuperiore al 28 per cento a fronte del 34,4per cento di popolazione. Al centro-nord èdel 71,6 per cento contro il 65,6 per centodi popolazione;

nel 2016, la pubblica amministra-zione ha investito 35,2 miliardi di euro (il2,2 per cento del Prodotto interno lordonazionale), tre miliardi in meno rispetto al2015, taglio che ha riguardato essenzial-mente le regioni meridionali; a questo siaggiunge il programma di investimento delleprincipali aziende pubbliche del Paese, trale quali Ferrovie dello Stato italiane, chehanno localizzato a Sud solo il 19 per centodei suoi investimenti;

la legge che nel febbraio 2017 haconvertito il decreto-legge del 29 dicembredel 2016, n. 243, contenente interventi ur-genti per la coesione sociale e territoriale,con particolare riferimento a situazioni cri-tiche in alcune aree del Mezzogiorno, ha

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sancito l’obbligo per le amministrazionicentrali di riservare al Sud un volumecomplessivo di stanziamenti ordinari inconto capitale del 34 per cento pari allapercentuale della popolazione residente. Ma,ad oggi, non è stata ancora emanata ladirettiva di attuazione del presidente delConsiglio;

se tra il 2009 e il 2015 fosse stataattivata, per le risorse da destinare al Sud,la clausola del 34 per cento, il Prodottointerno lordo del Mezzogiorno avrebbe pra-ticamente dimezzato la perdita accusata,che sarebbe stata pari al -5,4 per centomentre il calo effettivo è stato del -10,7 percento; quanto all’occupazione, la diminu-zione sarebbe stata pari a -2,8 per centoinvece del -6,8 per cento; vale a dire che sisarebbero persi circa 200 mila posti dilavoro e non mezzo milione, e dunque, difatto, ne sarebbero stati salvati 300 mila;

questo avrebbe comportato anchemaggiori entrate per lo Stato, generandoun circolo virtuoso: invece, la spesa perinvestimenti è calata per il Sud dai 22miliardi di euro del 2009 ai 13 miliardi dieuro del 2016 e ha determinato a cascataanche minori investimenti dall’estero: tra il2009 e il 2017 sono stati pari a 25,3 mi-liardi di euro di cui solo 4,7 miliardi al Sud;

le risorse europee, come già eraavvenuto per l’intervento straordinario, sonodiventate sostitutive di quelle ordinarie, enon sono finalizzate a una politica di rie-quilibrio sociale e d’integrazione territo-riale ma, come emerge dalle ultime mano-vre finanziarie, ad altre finalità;

dai conti pubblici territoriali 2017redatti dall’Agenzia per la coesione emergeche nel triennio 2013-2015, su 691 euro dispesa in conto capitale che la pubblicaamministrazione ha effettuato per un sin-golo cittadino meridionale solo 239 eurosono arrivati dai fondi ordinari, cioè quelliesclusivamente statali, mentre il resto èarrivato dai fondi europei; queste propor-zioni risultano ribaltate per il Centro-nord:qui 508 euro sono stai prelevati dai fondistatali e solo 87 euro da fondi straordinari;

secondo i dati dell’osservatorio suiconti pubblici se il reddito pro capite del

Sud fosse pari a quello del resto del Paese,sarebbe di 32.500 euro contro i 27.500attuali (2016), quindi del 18 per cento piùalto, quasi pari a quello della Francia, conun miglioramento del saldo tra entrate euscite di 6-7 punti percentuali del Prodottointerno lordo;

il Mezzogiorno, se sostenuto, potevaessere la dinamo del proprio autosviluppoe di quello nazionale; invece, come segnalala Svimez con le anticipazioni del suo rap-porto 2018, l’economia meridionale, mal-grado un triennio di crescita consolidatapari se non superiore alla media nazionale,sconta, per la mancanza di investimentiproduttivi, di nuovo un forte ritardo dalresto dell’Europa e dal resto del Paese: nel2019 subirà un ulteriore rallentamento, conuna crescita prevista dello +0,7 per centorispetto al + 1,2 per cento nel Centro-nord;

sul versante della formazione il si-stema scolastico e universitario del Meri-dione esprime professionalità che il tessutoproduttivo locale, anche perché scollegatodall’alta formazione e dalla ricerca univer-sitaria, non riesce ad assorbire e valoriz-zare, relegando molti giovani nella condi-zione di dover scegliere fra l’emigrazione,l’arrangiarsi e l’inattività;

sul fronte dei servizi, tutti gli indi-catori di qualità segnalano un divario cre-scente, con un riferimento marcato al socio-sanitario, alla cura, alla vivibilità, alla si-curezza e all’istruzione primaria che inte-ressa i grandi e i piccoli centri;

Svimez, Banca d’Italia, Istat e Union-camere concordano nell’analisi di una re-altà meridionale in profonda regressionedal punto di vista sociale, economico, cul-turale e civile, aggravata dalla situazionerelativa a procedure fallimentari, liquida-zione e scioglimenti di società di persone edi capitale;

nonostante ciò l’apparato produt-tivo rimasto al Sud sembra essere in con-dizioni di ricollegarsi alla ripresa nazionalee internazionale, come dimostra anche l’an-damento delle esportazioni. Tuttavia, per-mane il rischio che in carenza di adeguatepolitiche di sostengano non riesca a man-tenere neppure gli standard attuali;

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la questione meridionale è stata con-siderata da alcuni come la legittima aspi-razione del Sud a farsi Stato, da altri comeun problema tecnico amministrativo da ri-solvere con rimedi della stessa natura; ladiversità di impostazione ha segnato e tut-tora segna un diverso modo di concepire loStato: una sola cosa con la società e ilterritorio di cui si compone o come un’en-tità sovrastante, rispetto alla quale c’è chine fa parte a pieno titolo e chi no, come ilMezzogiorno;

le cause della questione meridionalenon sono riconducibili a un destino cinico,né tantomeno ai meridionali in quantopopolo subordinato per indole e apparte-nenza territoriale o per una storica infe-riorità civile, ma allo Stato che, come im-prenditore, ha oscillato tra la massimizza-zione del profitto e il monopolio pubblico,come responsabile dell’amministrazionepubblica ha perpetuato le inefficienze delpassato, e come programmatore, non èriuscito a dare continuità ed efficienza agliinterventi più tipici per lo sviluppo: Mez-zogiorno, infrastrutture, politica industriale,politica energetica e ambientale;

lo Stato si è disposto positivamente,almeno in parte, verso il Mezzogiorno, comeimprenditore e programmatore, solo in dueperiodi: nel dopo guerra con la Cassa per ilMezzogiorno, e tra gli anni ’80 e ‘90 fino alGoverno Ciampi, con il nuovo meridiona-lismo; a queste politiche si deve molto, purcon tutte le riserve e la diversità di giudiziosulla loro gestione e sul fatto che abbianooscillato tra due paradigmi, quello assisten-ziale e quello compensativo, in funzionedella diminuzione più o meno graduale delgap con il Centro-nord (si è rivelato falli-mentare quello assistenziale e non pre-miante quello imitativo);

ora, i punti di riferimento per losviluppo e i modelli economici sono diven-tati la modernità, la globalizzazione e l’Eu-ropa, che vanno condivisi, a condizione chesi coniughino questi nuovi riferimenti dalpunto di vista del Sud, nel contesto di cuiè stato ed è espressione;

la politica dell’austerità, che è unodei pilastri della strategia economica euro-

pea, è negativa per l’Italia, e in particolareper il Mezzogiorno, perché valuta tutti gliinvestimenti, i cattivi come i buoni, impro-duttivi, se vanno oltre i parametri stabiliti;in tal modo non contiene la congiunturaeconomica, ma la peggiora: con la crisi del2007, la produzione industriale è calata del25 per cento per mancanza d’investimenti;

dopo la crisi del 2008, l’Unione eu-ropea per contenere lo spread, che esprimeil disvalore tra i diversi titoli di stato deiPaesi che hanno aderito all’euro rispetto aibond tedeschi, ha varato quattro manovredi finanziamento con conseguenze inique einaccettabili. E l’Italia ha visto passare lasua posizione da un saldo positivo di 54,8miliardi di euro, del 2009 a un saldo ne-gativo di 411,6 miliardi di euro ad aprile2017, mentre, nello stesso periodo, il saldopositivo della Germania è passata da 115,3miliardi di euro a 843,4 miliardi di euro;

il consolidamento finanziario e lariduzione del debito pubblico, i due pilastrisu cui si regge la politica economica del-l’Unione europea, impedisce lo sviluppo ele politiche redistributive e avvalora la tesiche, di fatto, « l’Europa è già a due velo-cità » con l’Italia in seconda fila e il Mez-zogiorno che segue in terza fila. E hanno,sia l’Italia sia il Mezzogiorno, scarse pos-sibilità di scalare in avanti per ragionistrutturali;

il modello economico sul quale siregge l’Europa è quello tedesco: si basasulla stabilità dei prezzi e il rigore dei contipubblici, una visione diversa da quella de-lineata nella Costituzione basata sull’equi-librio tra democrazia, economia e lavoro,che si ispira alla politica keynesiana e in-dividua negli investimenti infrastrutturalilo strumento per contrastare la recessionee la disoccupazione; inoltre consiglia diprovvedervi, in mancanza di risorse suffi-cienti con la politica del deficit spending:indebitarsi per investire in sviluppo e rico-struire, così, le condizioni per un incre-mento del reddito nazionale e dell’occupa-zione;

in Italia è prevalsa, lo dimostranoanche il programma e i primi atti di questo

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Governo, la filosofia del modello europeo,secondo il quale la produttività va soste-nuta comprimendo il costo del lavoro, fa-vorendo con le riforme le grandi imprese eriducendo il debito pubblico; una politicache, attuata senza tenere conto della realtàe senza misure compensative, ha avuto unimpatto devastante sul Mezzogiorno;

il Prodotto interno lordo pro capitedel sud è il 55,6 per cento di quello delCentro-nord, la percentuale delle persone arischio di povertà è al 33,8 per cento ri-spetto al 13,8 del Centro-nord, quella gio-vanile è oltre il doppio;

dal 2001 al 2016 l’aspettativa di vitaal Sud, che attiene al tenore sociale nel suocomplesso, è passata da +1 anno a -4 annirispetto alla media nazionale;

il nodo è il livello di indebitamentoche l’Unione europea ha fissato medio tem-pore per i Paesi membri al 60 per cento deirispettivi Prodotti interni lordi. Sicché, l’I-talia che ha superato quel limite di molto(133,1 per cento), è chiamata a ridurlodestinandogli tutti gli avanzi annuali delproprio bilancio;

è un problema che non si risolvecon l’uscita dall’euro: sarebbe come sce-gliere di andare in serie B e competere coni Paesi in via di sviluppo e non con quellipiù progrediti, coltivando l’illusione di tor-nare in alto con la lira e la svalutazionecompetitiva;

la mappa della crisi italiana - cir-costanza da non sottovalutare – è quasicompletamente sovrapponibile, socialmentee territorialmente, alle zone in cui mag-giore è stata la diffusione elettorale delpopulismo: il Mezzogiorno e le periferieurbane, ovvero le aree di maggiore soffe-renza del Paese;

i partiti euroscettici premiati dalSud, in ragione della rappresentanza ac-quisita, non dovrebbero limitarsi alla pro-testa qualunquista, magari per ottenere qual-che linea di flessibilità in più, che come èstato verificato nel recente passato nonavrebbe effetti decisivi, ma proporre inmaniera credibile e responsabile una ri-

forma dell’architettura istituzionale dell’U-nione, che è essenziale ad ogni cambia-mento, almeno quanto il capitale umano ele conoscenze, mettendo in conto sia lanecessità di tempi lunghi per il raggiungi-mento di tali obiettivi sia l’esigenza di uncoinvolgimento della Germania, condizio-nando e non contraddicendo il suo ruolo,come spesso viene fatto solo a parole, perorientarlo verso una prospettiva di riformadelle istituzioni europee, accompagnata daun programma a medio termine di nuoviinvestimenti in cui sia centrale il Mezzo-giorno;

la nuova questione meridionale stanell’apertura delle nuove frontiere medi-terranee, e il suo destino è strettamenteconnesso a questo processo, che va indiriz-zato con il potenziamento di un asse disviluppo verso i Paesi del Sud: un progettostrategico che ne rimodelli l’assetto e lastruttura produttiva e connetta nelle formepossibili tutti i Paesi del bacino Mediterra-neo che, per storia, cultura, e interessieconomici, può rendere europee anche leregioni africane confinanti, dando, così, unarisposta alta e risolutiva anche al problemadelle migrazioni;

Mediterraneo significa logistica,grandi infrastrutture e scambi commer-ciali, da animare e servire differenziando larotta che per circumnavigare l’Europa passada Rotterdam e Amburgo con l’inclusionedi Gioia Tauro, e della nostra rete portuale,nel suo percorso;

un progetto che unisca, attraverso ilMediterraneo, il Mezzogiorno d’Italia, l’im-menso continente africano e lo spazio eu-ropeo appare necessario; se non si colle-gano questi due mondi, il destino dell’Italiameridionale è rimanere uno dei « mezzo-giorni dell’Europa » e quello dell’Europa diessere irreversibilmente sbilanciata verso iPaesi dell’Est che, alla lunga, la renderebbemarginale rispetto al mondo esterno, Asia eAfrica comprese;

l’area del Mediterraneo non è fuoridalla logica della globalizzazione, nel suoambito, si sono articolate e convivono trearee omogenee: il Mediterraneo comunita-

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rio, con Spagna, Francia, Grecia e Italia; ilMediterraneo arabo, con Marocco, Algeria,Tunisia, Libia, Egitto, Libano, Siria; il Me-diterraneo orientale, cui possono ascriversiMalta, i Balcani con le loro articolazioni,fino alla Turchia, Cipro e Israele. Rappre-sentano un mondo, attraversato da dina-miche sociali ed economiche, demografichee culturali caratterizzate da grandi diver-sità; tuttavia, i livelli di interdipendenzafisica, funzionale, economica e di scambisono largamente prevalenti e cospirano perl’integrazione;

la politica estera dell’Italia è essen-ziale per i commerci e l’economia ma nonpuò prescindere dall’Europa, e dall’esi-genza che essa si espanda verso l’asse me-ridionale e non ceda alle interferenze dellaRussia e degli Usa, le due principali po-tenze che a parere dei firmatari del pre-sente atto ne insidiano l’unità e lo sviluppo;

il Governo in carica, pur avendo unMinistro senza portafoglio per il Sud, mancadi una proposta organica; nel contratto digoverno al Sud sono state destinate pocherighe, a giudizio dei firmatari del presenteatto di indirizzo evasive e blande da cuinon si evince alcuna strategia, che non èemersa ne con il documento di economia efinanza né con la Nota di aggiornamentoallo stesso documento di economia e fi-nanze approvati in Parlamento;

il Veneto, la Lombardia e sulla loroscia altre undici regioni si sono di recenteattivate per ottenere maggiori poteri e ri-sorse; in particolare è stata formalizzata,con un referendum, dal Veneto e dallaLombardia, una richiesta di nuove compe-tenze ai sensi dell’articolo 116 della Costi-tuzione, che secondo i firmatari del pre-sente atto di indirizzo avrebbe un chiarotratto secessionista;

la richiesta mira ad ottenere in-sieme alle nuove competenze, il trasferi-mento delle risorse ritenute necessarie cal-colate in base ai « fabbisogni standard » chetengano conto dei bisogni della popola-zione e dei territori e soprattutto del gettitofiscale territoriale: di fatto, il livello deidiritti dei cittadini di quelle regioni verreb-

bero garantiti, a seconda del reddito deiloro residenti;

la proposta, che replica in peius ilfederalismo fiscale, va, ancora una volta, adiscapito delle regioni del Sud e in favoredi quelle del Centro-nord, secondo i firma-tari del presente atto di indirizzo in apertaviolazione con i principi di uguaglianzasanciti dalla Costituzione;

dal 2001 nessun Governo ha fissatoi Lep, i Livelli essenziali delle prestazionisociali e civili da garantire in misura omo-genea su tutto il territorio nazionale, aprescindere dalla localizzazione geografica;senza i Lep diventa più agevole immaginareforme di distribuzione delle risorse legatealla ricchezza territoriale e di fatto discri-minatorie;

sarebbe auspicabile, in vista dellasessione di bilancio, un impegno da partedel Governo a ricomprendere nella suaagenda politica specifiche misure per so-stenere e rilanciare le tante forze vive pre-senti nel tessuto sociale ed imprenditorialedel Mezzogiorno, partendo dalla presa d’attoche molte leggi sono valide per il Nord nonlo sono per il Sud e viceversa e vanno,quindi, armonizzate,

impegna il Governo:

1) a concordare, nell’ambito di una piùcomplessiva azione politica per arri-vare ad una riforma istituzionale edeconomica dell’Unione europea, il cal-colo, per l’immediato e per un periodolimitato; del pareggio di bilancio conriferimento a spese correnti e imposi-zione tributaria, accettando per gli in-vestimenti non solo la tassazione discopo ma anche l’emissione flessibile,contrattata e regolamentata di titoli diStato o l’emissione « misurata » di Eu-robond, collocata sul mercato in contodell’Unione, da destinare prioritaria-mente a un progetto strategico, perl’integrazione del bacino del Mediter-raneo con l’Europa;

2) al fine di consentire una spesa effi-ciente dei fondi europei destinati quan-

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tomeno agli enti locali, senza intaccarela competenza delle regioni, ad adot-tare iniziative per costituire presso laCassa depositi e prestiti un fondo in cuifar confluire le risorse europee, inte-grate delle somme previste per la com-partecipazione dello Stato, che le re-gioni meridionali intendono destinareai comuni e agli altri enti locali sullabase di un piano di investimenti in cuisi distinguono i progetti di interesselocale da quelli di interesse regionale;

3) ad adottare iniziative per prevedere nelbilancio dello Stato un capitolo in cuifar confluire le somme destinate alMezzogiorno che non risultino spesenell’anno di competenza, in particolarequelle che siano inferiori alla clausoladel 34 per cento per modo che possanoessere impegnate e spese per l’annosuccessivo;

4) ad adottare iniziative normative perchésia presentato in allegato al documentodi economia e finanza annuale il mo-nitoraggio della ricaduta nel Mezzo-giorno dei provvedimenti finanziari, eco-nomici e sociali, compresi quelli age-volativi e di fiscalità di vantaggio ri-spetto al Centro-nord, specificandonel’ammontare, le cause e indicando glieventuali rimedi correttivi;

5) a definire con le singole regioni meri-dionali un piano per innalzare gli stan-dard dei servizi al livello della medianazionale, programmandone costi etempi di realizzazione, in quanto pre-supposto di ogni possibile politica disviluppo a scala nazionale ed europea;

6) a non effettuare nessun trasferimentodi poteri e riarse a una o più regionifinché non siano definiti e garantiti iLep « livelli essenziali delle prestazioniconcernenti i diritti civili e sociali »(articolo 117, secondo comma, letteram) della Costituzione) e ad ancorare iltrasferimento di risorse sulle materieassegnate alle regioni esclusivamente aoggettivi fabbisogni dei territori, esclu-dendo ogni riferimento a indicatori col-legati all’introito fiscale;

7) ad adottare iniziative per prevedere, adecorrere dal 1° gennaio 2019, l’attua-zione della « no tax area » per cinqueanni per persone fisiche e imprese, conun reddito inferiore a 25 per centomila euro, ricadenti nei parchi nazio-nali e regionali e nelle aree protettedelle regioni meridionali, limitatamenteai comuni che hanno subito negli ul-timi dieci anni uno spopolamento su-periore al 30 per cento dei residenti;

8) ad adottare iniziative per il rinvio al2021 della riforma delle banche di cre-dito cooperativo, con sede legale nelMezzogiorno, onde consentire il loroadeguamento strutturale per evitare chevengano assorbite dal sistema del Cen-tro-nord, come è successo con le ban-che di credito ordinario, accompagnan-done il decollo con adeguate misureorganizzative che, soprattutto nel Mez-zogiorno, preservino gli impieghi sulterritorio a favore delle famiglie delleimprese;

9) ad adottare iniziative per coordinare,regione per regione, il ruolo delle uni-versità pubbliche e private, nel ri-spetto della loro autonomia, per fa-vorirne da un lato l’internalizzazionee, dall’altro, l’integrazione con il si-stema produttivo locale sia sotto ilprofilo della didattica sia della ricercae della sperimentazione, onde farneun volano per la formazione del ca-pitale umano, iniziativa che va ac-compagnata con un ripensamento delrapporto scuola/lavoro/famiglia.

(1-00061) « Conte, Speranza, Fornaro, Ber-sani, Boldrini, Epifani, Fas-sina, Fratoianni, Muroni, Oc-chionero, Palazzotto, Pasto-rino, Rostan, Stumpo ».

Risoluzione in Commissione:

La X Commissione,

premesso che:

il mercato della capacità (capacitymarket) rappresenta una misura per ac-compagnare in condizioni di sicurezza il

Atti Parlamentari — 2492 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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processo di de-carbonizzazione e di cre-scita delle fonti energetiche rinnovabili(FER), in grado di fornire segnali di prezzoanche sul lungo termine, e di risolvere iproblemi attuali di sicurezza del sistema,connessi alla riduzione della potenza con-venzionale;

negli ultimi anni, infatti, si è regi-strata in Italia una consistente diminuzionedella capacità di generazione termoelet-trica (-15 GW dal 2012 ad oggi), tuttoraessenziale come backup della generazioneintermittente;

il 7 febbraio 2018 la Commissioneeuropea ha approvato i meccanismi di re-golazione della capacità di energia elettrica(capacity market) in Italia, Belgio, Francia,Germania, Grecia e Polonia;

secondo la valutazione della Com-missione, tali meccanismi sono compatibilicon il mercato interno e sono rispettosi deicriteri previsti dalla disciplina in materia diaiuti di Stato a favore dell’ambiente e del-l’energia 2014-2020;

l’approvazione dei meccanismi diregolazione della capacità arriva dopo unlungo e complesso lavoro, durato quattroanni, finalizzato a garantire al sistema elet-trico nazionale sicurezza e adeguatezza.Per l’Italia infatti la Commissione ha au-torizzato meccanismi di capacità relativiall’intero mercato, che possono rivelarsinecessari quando i mercati dell’energia elet-trica si trovano ad affrontare problemistrutturali di sicurezza dell’approvvigiona-mento;

il capacity market italiano prevedela possibilità di garantire una disponibilitàdi capacità produttiva di energia elettricanel lungo periodo, attraverso un corrispet-tivo da riconoscere ai produttori, mante-nendo così un adeguato backup al sistemaelettrico da parte degli impianti termoelet-trici a gas (il nostro Paese ha già identifi-cato, da ultimo nella legge di bilancio 2017,i requisiti degli impianti che devono essereconsiderati nell’ambito del capacity mar-ket);

il meccanismo, una volta avviato,sarà in grado di dare indicazioni sul prezzo

di medio/lungo periodo, indirizzerà le sceltedegli operatori e permetterà il raggiungi-mento del 55 per cento di energie rinno-vabili sui consumi elettrici finali al 2030 edel phase out degli impianti a carbone al2025 come programmato nella strategiaenergetica nazionale (Sen);

il meccanismo individuato è, peral-tro, aperto a tutte le fonti produttive, anchea quelle rinnovabili prevedendo, anche peresse, la possibilità di usufruire di un pre-mio per il contributo offerto all’adegua-tezza del sistema;

il 13 settembre 2018 si è appresoche il Governo, nell’ambito delle negozia-zioni interistituzionali tra il Consiglio del-l’Unione europea e il Parlamento europeo,relative al « Regolamento sul mercato in-terno dell’energia elettrica », ha deciso diritirare la propria firma dal working paper10008/2018, concedendosi però più tempoper approfondire e, ove necessario rimo-dulare le proprie posizioni;

per l’attivazione del capacity mar-ket, prevista per il 2019, è necessaria l’or-ganizzazione periodica di aste competitiveper l’assegnazione dei contratti di capacità,aste che, per rispettare la tempistica pre-vista, avrebbero dovuto tenersi entro l’annoin corso;

il processo di attuazione del capa-city market risulta invece ancora fermo,stante il fatto che, ad oggi, non sono statiancora approvati né il decreto del Mini-stero dello sviluppo economica né le deli-bere attuative dell’Autorità di regolazioneper energia reti e ambiente, senza i qualinon è possibile completare il quadro rego-latorio, e quindi dotare il sistema elettriconazionale di un meccanismo essenziale perla sicurezza energetica,

impegna il Governo

ad adottare le iniziative di competenza perproseguire con il meccanismo italiano dicapacity market approvato dalla Commis-

Atti Parlamentari — 2493 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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sione europea e completare l’attuazione delquadro regolatorio già attivato e ormaiprossimo alla fase conclusiva.

(7-00073) « Benamati, Moretto, Mor, Ga-vino Manca, Noja, Bonomo ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazioni a risposta scritta:

FERRO. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro della salute, alMinistro dello sviluppo economico. — Persapere – premesso che:

il gruppo Marrelli Health Srl, di cuifanno parte il Marrelli Hospital e la Cala-brodental, è un gruppo ospedaliero in cuilavorano 356 professionisti, eccellenza delsettore sanitario calabrese, fondato da Mas-simo Marrelli nel 1978;

il Marrelli Hospital possiede 40 postiletto di chirurgia generale a prevalenteindirizzo oncologico, 20 posti letto di orto-pedia, 15 ambulatori per visite specialisti-che, attrezzature diagnostiche d’avanguar-dia tra cui l’unico angiografo robotizzatodella regione Calabria, e un evoluto centrodi radioterapia ad alta tecnologia;

i servizi offerti dal Marrelli Hospitalintegrano le prestazioni rese dal serviziopubblico sanitario, consentendo l’accesso acure di alto livello anche ai cittadini cala-bresi che non possono permettersi di in-traprendere i cosiddetti « viaggi della spe-ranza » verso le strutture del Nord Italia;

dopo anni di commissariamento laCalabria mantiene il più elevato tasso dimobilità sanitaria che costa alla regione319 milioni di euro all’anno, mentre i livelliessenziali di assistenza decrescono pas-sando da quota 147 nel 2015 a 143 nel2016;

nel 2017, in soli 4 mesi di esercizio, leperformance del Marrelli Hospital sono state

molto elevate: il 27 per cento dei ricoveri èstato eseguito a pazienti extra regione; il 37pazienti fuori dal proprio distretto sanita-rio; il 45 per cento degli interventi chirur-gici è stato costituito da interventi di altaspecialità; oltre il 70 per cento dei Drgeseguiti rientrano tra i primi 50 Drg dielevata mobilità per la Calabria; il 12,5degli interventi eseguiti afferisce a patolo-gie oncologiche;

per l’anno 2018 l’attuale commissarioad acta per l’attuazione del piano di rientrodai disavanzi sanitari Massimo Scura, haassegnato un budget assolutamente insuffi-ciente per le due strutture sanitarie, puravendo il Marrelli Hospital registrato pre-stazioni di alta specialità e a elevata mo-bilità;

con il decreto 87/2018 il commissarioad acta ha assegnato alla struttura un bud-get di soli 4,7 milioni di euro, a fronte diuna richiesta minima di 12 milioni di euro,e a questo si aggiunge che, a fronte di unincremento di 1,7 milioni per il MarrelliHospital, il commissario Scura ha sottrattoalla Calabrodental ben 1,4 milioni in 3anni;

relativamente alle prestazioni di ra-diologia e Apa-Pac presso la Marrelli He-alth, il commissario ha deciso di non as-segnare risorse alla struttura, né per pa-gare le prestazioni erogate fino a quelladata né per pagare le prestazioni da ero-gare in futuro;

tali decisioni bloccano l’attività di duestrutture sanitarie accreditate contribuendoal trasferimento di enormi risorse finan-ziarie dalla Calabria verso le regioni delCentro-nord –:

se il Governo sia a conoscenza del-l’importanza della crisi aziendale del gruppoMarrelli Health Srl determinata, a giudiziodell’interrogante, dagli atti adottati dal com-missario ad acta Scura e quali iniziativeintenda adottare per risolverla, non soloper salvare l’azienda e i suoi dipendenti,ma per garantire il diritto alla salute ditutti i cittadini calabresi;

se il Governo intenda adottare inizia-tive per valorizzare le potenzialità offerte

Atti Parlamentari — 2494 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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dal Marrelli Hospital all’interno della pro-grammazione sanitaria calabrese o se, in-vece, vi sia la determinazione di portarealla chiusura tale struttura, circostanza cheincentiverebbe i « viaggi della speranza »verso le strutture sanitarie del Nord Italia;

quali siano gli intendimenti del Go-verno rispetto al commissariamento dellasanità in Calabria, anche a fronte di quelliche l’interrogante giudica numerosi errorigestionali commessi dal commissario adacta Scura, poiché è di palese evidenza cheil criterio utilizzato per ripartire le risorseall’interno del tetto regionale non portabenefìci al sistema sanitario disincenti-vando il perseguimento dell’efficienza nel-l’erogazione dei servizi sanitari e vanifi-cando la concorrenza tra le varie strutture,e ciò è stato certificato anche da diversesentenze del Tar Calabria che hanno ognivolta « bocciato » i decreti emanati dall’uf-ficio del commissario. (4-01404)

SURIANO e SABRINA DE CARLO. — AlPresidente del Consiglio dei ministri, al Mi-nistro degli affari esteri e della cooperazioneinternazionale, al Ministro delle politicheagricole alimentari, forestali e del turismo,al Ministro dello sviluppo economico. — Persapere – premesso che:

il Ttip (Transatlantic Trade and In-vestment Partnership) è un accordo com-merciale di libero scambio Unione europea-USA al fine di garantire la libera circola-zione delle merci e l’accesso di entrambi imercati ai servizi e agli appalti pubbliciattraverso una riduzione dei dazi doganalie l’abbattimento di diverse barriere nontariffarie;

il negoziato per l’accordo è iniziatonel 2013 ed è fallito ufficialmente nel 2016dopo che le delegazioni non hanno rag-giunto alcuna intesa su nessuno dei capitoliin discussione;

nel luglio del 2018, si è tenuto unincontro tra il presidente della Commis-sione europea, Jean Claude Juncker, e ilPresidente degli Stati Uniti d’America, Do-nald Trump, sul tema del superamentodella politica commerciale protezionistica

della nuova amministrazione americana esulla liberalizzazione del commercio Unioneeuropea-USA;

a conclusione del menzionato incon-tro è stata diramata una dichiarazione con-giunta d’intenti sottoscritta da entrambe leparti in cui si afferma la volontà di portareavanti un’operazione « tariffe zero, zerobarriere non tariffarie e zero sussidi perbeni industriali non del settore automobi-listico », facendo riferimento alla volontà di« ridurre gli ostacoli e aumentare il com-mercio di servizi, prodotti chimici, prodottifarmaceutici, prodotti medici e soia »;

la dichiarazione contiene inoltre lavolontà della Commissione europea e del-l’amministrazione nordamericana « di isti-tuire immediatamente un gruppo di lavoroesecutivo », al fine di individuare le misuredi breve termine per facilitare gli scambicommerciali e valutare le misure tariffarieesistenti –:

quali iniziative intenda intraprendereil Governo per ricevere informazioni dal-l’Unione europea e chiarire come mai sisiano riprese le trattative sugli stessi con-tenuti del Ttip senza oltretutto che la Com-missione europea ricevesse un mandatonegoziale espresso o votato dai Governieuropei e in nome di quale interesse si siavoluto escludere l’industria automobilisticanei termini della dichiarazione congiunta;

se il Governo intenda, per quanto dicompetenza, fare chiarezza sulle forme ditutela per i cittadini e i prodotti commer-ciali italiani, dal momento che il protocollodi produzione statunitense ammette l’usodi Ogm e additivi non consentiti in Europae al centro di vari studi recenti.

(4-01406)

GIACHETTI. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri, al Ministro degli affariesteri e della cooperazione internazionale. —Per sapere – premesso che:

in relazione alla scomparsa dei gior-nalisti Italo Toni e Graziella De Palo avve-nuta in Beirut il 2 settembre 1980, il 9settembre 2017 la rivista on line « Italia

Atti Parlamentari — 2495 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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Star » pubblica un articolo a cura del gior-nalista Massimo Numa dal titolo « i killerdell’intelligence palestinese eliminarono idue giornalisti italiani », contenente un’in-tervista a un anonimo « ex dirigente deiservizi segreti italiani »;

quest’ultimo, nel confermare quantogià appurato dall’autorità giudiziaria suldepistaggio effettuato dai servizi riguardoalla matrice Olp del rapimento, affermaletteralmente « sapevamo tutti i particolaridella morte dei due giornalisti, chi li avevarapiti, poi detenuti in una base palestinese,infine torturati e uccisi. I corpi furonosepolti sotto un cumulo di detriti, in unquartiere non distante da Tiro, vicino almare, all’interno di un cantiere non lon-tano da uno svincolo autostradale »;

il 27 novembre 2017 il quotidianonazionale « La Stampa » pubblica un nuovoarticolo (a cura dello stesso giornalista Mas-simo Numa) che richiama la circostanziatatestimonianza dell’ex dirigente dei servizi: idue giornalisti « furono trasferiti in un fab-bricato che faceva da base alle frange mi-litarizzate ed estremiste palestinesi, proba-bilmente interrogati e quindi uccisi. I lorocorpi infine sepolti (...) in uno dei tanticantieri edili che sorgevano a decine ognigiorno in quella città » (Beirut);

il sopracitato articolo de « La Stampa »contiene poi un appello dei familiari diGraziella De Palo all’ex dirigente dell’OlpBassam Abu Sharif – interrogato recente-mente in Italia dalla « Commissione Moro »e all’epoca dei fatti inserito ad alto livellonell’intelligence palestinese – per ottenereun aiuto volto all’individuazione del luogodove furono sepolti i due giornalisti es-sendo ormai l’unica speranza della famigliaquella di « trovare i resti di Graziella DePalo, trasferirli in Italia, portare un fioresulla sua tomba e recitarle una pre-ghiera » –:

se siano a conoscenza delle notizieriportate in premessa;

quali iniziative intendano intrapren-dere, per quanto di competenza, per indi-viduare il luogo di sepoltura e consentirealmeno il rimpatrio delle salme dei duegiornalisti. (4-01408)

MAURIZIO CATTOI. — Al Presidente delConsiglio dei ministri, al Ministro della sa-lute, al Ministro per gli affari regionali e leautonomie. — Per sapere – premesso che:

da alcune notizie pubblicate su unquotidiano on-line, La voce di Bolzano,sembrerebbe emergere un’anomalia nellaprocedura di nomina del direttore generaledell’azienda sanitaria di Bolzano;

il decreto legislativo n. 171 del 2016,recante « Attuazione della delega di cuiall’articolo 11, comma 1, lettera p), dellalegge 7 agosto 2015, n. 124, in materia didirigenza sanitaria », istituisce l’elenco na-zionale dei soggetti idonei alla nomina didirettore generale delle aziende sanitarielocali, delle aziende ospedaliere e degli altrienti del servizio sanitario nazionale;

nella seduta del 3 marzo 2016 è statoacquisito il parere della Conferenza per-manente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trento eBolzano sullo schema di decreto legislativorecante attuazione della delega di cui al-l’articolo 11, comma 1, lettera p), dellalegge 7 agosto 2015, n. 124, recante « De-leghe al Governo in materia di riorganiz-zazione della amministrazioni pubbliche »;

ai sensi dell’articolo 2, comma 1, delsuccitato decreto legislativo n. 171 del 2016,le regioni nominano quali direttori generaliesclusivamente gli iscritti all’elenco nazio-nale dei direttori generali;

il medesimo articolo 2, comma 1, di-sciplina le regole per la nomina della com-missione per la valutazione dei candidatialla carica di direttore generale;

con decreto n. 3043 del 22 febbraio2018 della direttrice della ripartizione sa-lute della provincia autonoma di Bolzano,è pubblicato l’avviso relativo alla proceduradi iscrizione nell’elenco provinciale per lanomina a direttore generale dell’aziendasanitaria dell’Alto Adige;

con decreto n. 12118 del 2 agosto2018, il presidente della provincia auto-noma di Bolzano nomina la commissioneper la valutazione delle richieste di iscri-zione nell’elenco provinciale degli idonei

Atti Parlamentari — 2496 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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alla nomina a direttore generale dell’a-zienda sanitaria dell’Alto Adige;

con decreto n. 16736 del 30 agosto2018 della direttrice della ripartizione sa-lute della provincia autonoma di Bolzano,è pubblicato l’avviso per la manifestazioned’interesse alla nomina a direttore generaledell’azienda sanitaria dell’Alto Adige, ri-volto agli iscritti nell’elenco nazionale deisoggetti idonei alla nomina di direttoregenerale delle aziende sanitarie;

con decreto n. 17832 del 17 settembre2018, il presidente della provincia auto-noma di Bolzano istituisce l’elenco provin-ciale per la nomina del direttore generaledell’azienda sanitaria dell’Alto Adige;

con delibera n. 1007 del 2 ottobre2018, la giunta provinciale nomina il dottorFlorian Zerzer quale direttore generale del-l’azienda sanitaria Alto Adige –:

quali iniziative si intendano adottare,per quanto di competenza, a fronte diquella che appare all’interrogante un’evi-dente anomalia riguardo alla nomina, adirettore generale dell’azienda sanitaria AltoAdige, del dottor Florian Zerzer, il qualenon risulterebbe iscritto all’elenco nazio-nale dei soggetti idonei alla nomina didirettore generale delle aziende sanitarie,come previsto dal decreto legislativo n. 171del 2016. (4-01412)

VARRICA. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare. — Per sapere– premesso che:

con ordinanza del Presidente del Con-siglio dei ministri n. 3887/2010 è stato no-minato il presidente della regione sicilianaquale commissario straordinario per l’e-mergenza rifiuti;

con decreto-legge n. 43 del 2013, èstata stabilita la protrazione, fino al 31dicembre 2013, degli effetti delle disposi-zioni di cui all’ordinanza del Presidente delConsiglio dei ministri n. 3887/2010, limita-tamente agli interventi relativa alla città diPalermo;

diversi interventi durante la gestionecommissariale hanno riguardato la disca-rica di Bellolampo e segnatamente le va-sche I, II, III, III-bis, IV, V e V-bis, la cuichiusura è stata decretata con disposizionecommissariale del 2012;

nell’ambito del commissariamento siè sviluppato un contenzioso sull’individua-zione del responsabile della gestione post-mortem delle suddette vasche che ha vistocoinvolte la curatela fallimentare dell’Amia(partecipata del comune di Palermo, fallitanel 2013), il comune di Palermo, la RAP(partecipata del comune, costituita a se-guito del fallimento dell’Amia) e lo stessocommissario delegato in quanto custodegiudiziario;

con D.D.S. del dipartimento regionalerifiuti 9 agosto 2013, n. 1348, è stata rila-sciata al commissario ex ordinanza del Pre-sidente del Consiglio dei ministri 3887/2010, quale gestore Ippc, l’autorizzazioneintegrata ambientale della « piattaforma lo-gistica di Bellolampo » e, nella parte inti-tolata « Discarica VI vasca », al punto 44 silegge: « In riferimento alle vecchie vasche I,II, III, III bis, IV, V e V bis, il Gestore (valea dire il commissario) è obbligato ad atte-nersi a quanto previsto dal provvedimentodi chiusura »;

con numerose disposizioni commissa-riali, nell’ambito della contabilità speciale,sono stati compiuti interventi di gestionepost operativa delle suddette vasche conespressa indicazione che sarebbero staticonsiderati in danno e/o in via sostitutivaagli enti istituzionalmente preposti a taliattività quali RAP s.p.a. e comune di Pa-lermo e che sarebbero state recuperate lesomme corrisposte dal commissario dele-gato in danno dei medesimi soggetti indi-cati anche quali « ordinariamente compe-tenti »;

tali disposizioni sono state oggetto diimpugnativa che ha visto accoglimento daparte del Tar secondo il quale « il Commis-sario delegato avrebbe dovuto approfon-dire in contraddittorio con tutti i soggettiinteressati il profilo riguardante gli oneri digestione della parte esaurita della discarica

Atti Parlamentari — 2497 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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di Bellolampo, esaminando anche la strut-tura e la ripartizione dei cosiddetti FondiFAS e del fondo appositamente costituitopresso AMIA s.p.a. a suo tempo proprio pergestione post-operativa »;

dalla fine del 2013 al 2016 il comunedi Palermo ha emesso ordinanze ex articolo191 del decreto legislativo n. 152 del 2006,a seguito delle quali il sindaco ha datoincarico alla RAP di gestire provvisoria-mente le vasche dismesse, prorogando glieffetti dell’ordinanza n. 200/2013 del com-missario delegato;

durante apposita conferenza di ser-vizi di gennaio 2016 il curatore fallimen-tare di Amia ha dichiarato che i 72milioni di euro che il comune di Palermoavrebbe dovuto accantonare, ai sensi dellanormativa vigente, per la gestione postmortem delle vasche di Bellolampo nonrisultano siano mai stati trasferiti ad Amias.p.a.;

la sentenza del TAR Sicilia n. 1599/2018 ha accolto il ricorso della RAP av-verso la voltura da parte del dipartimentoregionale delle acque e dei rifiuti dell’au-torizzazione integrata ambientale della piat-taforma logistica di Bellolampo nella partein cui non si esclude, come era statorichiesto dalla RAP, la gestione post-operativa delle vasche esaurite di Bello-lampo;

dal 31 ottobre 2018 le vasche esaurite,anche sulla base delle indicazioni del co-mune di Palermo alla RAP s.p.a., non ver-ranno più gestite da alcun soggetto –:

se il Governo sia a conoscenza di talisviluppi e quali iniziative di competenzaintenda adottare al fine di non vanificaregli interventi compiuti nell’ambito del com-missariamento governativo. (4-01413)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta in Commissione:

MURONI. — Al Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

la provincia di Salerno è stata am-messa dalla regione Campania al finanzia-mento del grande progetto di difesa e ri-pascimento del litorale del golfo di Salernotra la foce del fiume Picentino ed il litoraledi Magazzeno;

il decreto dirigenziale regionale 241ha ammesso a finanziamento il primo lottodel progetto dell’ente di palazzo Sant’Ago-stino per un importo complessivo di 28milioni di euro nell’ambito dei fondi Por-Fesr 2014-2020 per la riduzione dei rischinaturali e antropici;

il Grande progetto « Interventi di di-fesa e ripascimento del litorale del golfo diSalerno » dovrebbe, nelle intenzioni dei pro-ponenti, risanare e mettere in sicurezza untratto di litorale che si estende tra la focedel fiume Picentino e il litorale di Magaz-zeno;

l’intervento di risanamento prevedeopere di difesa e di ripascimento che do-vrebbero contrastare il costante e progres-sivo arretramento della linea di costa acausa di fenomeni di erosione e tutelare gliabitati e le infrastrutture costiere, nonchévalorizzare e ripristinare gli habitat co-stieri;

su questo progetto la Legambiente haespresso forti contrarietà. « Il grande pro-getto “Interventi di difesa e ripascimentodel litorale del Golfo di Salerno” ritorna inauge con la riammissione a finanziamentoa valere sui fondi comunitari 2014-2020,ma stavolta monco di una parte degli in-terventi previsti in origine (...) Auspica-vamo un progetto di sistema sostenibile maoggi questo intervento, che non è più defi-nibile neppure “Grande progetto”, rischiadi provocare ancora più danni »: è quantodichiara, in una nota, il presidente Legam-

Atti Parlamentari — 2498 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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biente Campania che esprime « la totalecontrarietà alla realizzazione del Grandeprogetto del litorale di Salerno »;

si apprende da una intervista rila-sciata al Tg regionale Campania che ilpresidente della giunta regionale riferen-dosi al Grande progetto di difesa del lito-rale salernitano ha aperto al confronto conla comunità scientifica. « Un’apertura –secondo Legambiente Campania – quelladel presidente “tempestiva”, visto che ar-riva ben dopo 12 anni trascorsi senza pren-dere mai in considerazione alcuna delleproposte avanzate da Legambiente insiemeal comitato No Tonz e avvallate anche darappresentanti della comunità scientifica »;

secondo Legambiente Campania sitratta di un’apertura singolare, visto cheproprio, il 10 ottobre 2018, si è svolta unadelle sedute pubbliche di gara per l’affida-mento congiunto dell’esecuzione dei lavorie della progettazione esecutiva del « Grandeprogetto » di difesa del litorale salernitanocon un sistema a celle tra la foce del fiumePicentino ed il litorale Magazzeno a Pon-tecagnano. Se ci sono margini per interve-nire e migliorare il progetto, si è disponibilial confronto, conclude la nota di Legam-biente –:

se non intenda adottare, per quantodi competenza e nel rispetto delle attribu-zioni della regione Campania, iniziative perverificare il corretto utilizzo delle risorseeuropee, considerate le indicazioni conte-nute nel progetto Eurosion – gestione in-tegrata delle zone costiere (Gizc) – pro-mosso dalla Commissione europea che va-lutava di scarsa efficacia, oltre che costosee con elevati costi di manutenzione, letradizionali opere ingegneristiche pesanti,mentre indirizzava al ripristino degli ap-porti di sedimenti dai fiumi, alla creazionedi spazi utili alla fisiologia erosione co-stiera, alla individuazione di giacimenti stra-tegici di sedimenti marini per realizzare, eove necessario, ripascimenti. (5-00751)

Interrogazione a risposta scritta:

ROBERTO ROSSINI, COSTANZO, GA-LANTINO, LOMBARDO, MENGA e PAREN-

TELA. — Al Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare, al Ministrodell’economia e delle finanze. — Per sapere– premesso che:

con decreto del Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare n. 282 del 17 ottobre 2017, è statadefinita la graduatoria dei progetti presen-tati da vari enti locali nell’ambito del « Pro-gramma sperimentale nazionale di mobi-lità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro »,previsto dall’articolo 5 della legge 28 di-cembre 2015, n. 221. Tale programma èfinalizzato al « finanziamento di progetti,predisposti da uno o più enti locali e riferitia un ambito territoriale con popolazionesuperiore a 100.000 abitanti, diretti a in-centivare iniziative di mobilità sostenibile,incluse iniziative di piedibus, di car-pooling,di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, la realizzazione di percorsi pro-tetti per gli spostamenti, anche collettivi eguidati, tra casa e scuola, a piedi o inbicicletta, di laboratori e uscite didattichecon mezzi sostenibili, di programmi di edu-cazione e sicurezza stradale, di riduzionedel traffico, dell’inquinamento e della sostadegli autoveicoli in prossimità degli istitutiscolastici o delle sedi di lavoro, anche alfine di contrastare problemi derivanti dallavita sedentaria »;

delle 114 istanze presentate, quelleche si sono classificate in graduatoria finoalla trentasettesima posizione sono rien-trate nella fase attuativa del programma esono state ammesse al cofinanziamento neilimiti delle risorse stanziate ai sensi dellasuddetta legge, mentre i progetti posizio-natisi dal trentottesimo all’ottantaduesimoposto sono stati inseriti nella fase program-matica, essendo ritenuti ammissibili a co-finanziamento nei limiti delle ulteriori ri-sorse eventualmente disponibili. Le restantiistanze, avendo ottenuto un punteggio in-feriore a 24 o essendo state dichiarate« non ricevibili », non beneficeranno di al-cuno stanziamento;

con decreto direttoriale n. 477 dellaDirezione generale per il clima e l’energia(CLE) del 19 ottobre 2017 e con decretodirettoriale n. 494/CLE del 26 ottobre 2017,

Atti Parlamentari — 2499 — Camera dei Deputati

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sono state impegnate ulteriori risorse per ilfinanziamento di progetti ricompresi nellafase programmatica che, allo stato attuale,risultano quindi in buona parte copertidagli stanziamenti finora intervenuti;

residuano, ancora da finanziare, nonmolte delle istanze presentate nell’ambitodel Programma in questione e ritenute me-ritevoli di sostegno economico dal Ministrodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare, tra cui in particolare quella avan-zata dal comune di Senigallia, elaboratad’intesa con i comuni di Fano e Mondolfo;

lo stanziamento di risorse a comple-tamento del programma consentirebbe aglienti locali interessati di avviare la realiz-zazione degli interventi pianificati a bene-ficio delle popolazioni coinvolte e del lorodiritto ad un ambiente salubre, con unocchio di riguardo all’autonomia di movi-mento dei bambini, che viene ritenuta dagliesperti indispensabile per un sano svilupponell’età infantile –:

se sia intenzione del Governo adottareiniziative per stanziare le risorse mancantiper completare la copertura di tutti i pro-getti ricompresi nella fase programmaticadel Programma in questione e con qualitempistiche. (4-01410)

* * *

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

VI Commissione:

OSNATO. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

l’Agenzia delle dogane svolge una fun-zione di controllo sull’import-export di mercinel nostro Paese;

secondo il « Libro Blu sull’organizza-zione attività statistica 2016 » pubblicatonella sezione trasparenza dell’Agenzia delledogane, in Italia vi sono state oltre 26milioni di operazioni (per un valore pari a

circa 358 milioni di euro) relative all’import/export, delle quali circa 13 milioni di euronella sola Lombardia (circa il 48 per centodelle operazioni);

dai dati riportati si evidenzia inoltreche le operazioni di import-export col Re-gno Unito sono paragonabili, per mole, aquelle con la Cina; nella prospettiva dellaBrexit, le operazioni extracomunitarie au-menteranno pertanto notevolmente, in par-ticolar modo in Lombardia, con conse-guente aumento dei carichi di lavoro, avendole operazioni extracomunitarie una disci-plina diversa e più complessa rispetto aquelle comunitarie;

secondo la medesima fonte, gli impie-gati presso l’Agenzia delle dogane sonocirca 8.700, dei quali circa 1.300 in Lom-bardia e, sul totale dei controlli a campione- pari circa 1.000.000 di controlli - 300.000si svolgerebbero in Lombardia, con un nu-mero medio annuo di operazioni per im-piegato pari a 9.423, contro la media na-zionale di 3.388. Tuttavia, la percentualemedia di controlli è del 3,49 per cento alivello nazionale, mentre tale dato scendein Lombardia al 2,61 per cento, a causadella scarsezza del numero degli operatori;

in Lombardia, la pianta organica del-l’Agenzia delle dogane prevede 1.600 unitàdi personale, ma le unità effettivamentepresenti sono solamente 1.300, numero che- a fronte dell’annunciata riforma pensio-nistica cosiddetta quota 100) - potrebbedimezzarsi da qui al 2023;

la funzione di controllo svolta dall’A-genzia delle dogane in Lombardia assume,per tutta la nazione, estrema importanza,non solo in un’ottica fiscale ma anche disicurezza nazionale, ma risulta invece, perragioni di carenza di personale, oggettiva-mente deficitaria –:

se il Governo intenda adottare inizia-tive per supportare la funzione di controllosvolta dall’Agenzia delle dogane in Lom-bardia, a tal fine anche consentendo all’A-genzia medesima di completare la propriapianta organica e conseguentemente di ste-rilizzare il probabile esodo di personaleprovocato dalla preannunciata riformaprevidenziale. (5-00753)

Atti Parlamentari — 2500 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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RADUZZI, TRANO, APRILE, CABRAS,CANCELLERI, CASO, CURRÒ, GIULIO-DORI, GRIMALDI, ZANICHELLI e ZEN-NARO. — Al Ministro dell’economia e dellefinanze. — Per sapere – premesso che:

l’Associazione nazionale dei consu-lenti finanziari – Anasf, come più volterappresentato presso le istituzioni finan-ziarie in particolare nel corso della consul-tazione pubblica organizzata dal diparti-mento del tesoro nel 2016, per il recepi-mento della Mifid II (la normativa europeache disciplina i servizi di investimento)all’interno del Tuf, (il testo unico delledisposizioni in materia finanziaria, previstodal decreto legislativo n. 58 del 1998 ag-giornato dal decreto legislativo n. 68 del2018) rileva il mancato recepimento dellafigura dell’agente collegato (ai sensi dell’ar-ticolo 4 della direttiva Mifid II, per agentecollegato s’intende la persona fisica o giu-ridica, che sotto la piena responsabilità diuna sola impresa di investimento, pro-muove servizi d’investimento e/o accessoripresso clienti o potenziali clienti in formagiuridica;

la suesposta Associazione, al riguardo,evidenzia che l’assenza di tale disposizione,rappresenta un’anomalia italiana, conside-rando come il nostro Paese sia l’unicodell’Unione europea a non contemplare taleforma giuridica, la cui introduzione dellanorma all’interno dell’ordinamento nazio-nale, consentirebbe la costituzione di so-cietà tra consulenti finanziari abilitati al-l’offerta fuori sede, operanti in virtù dellariserva di attività stabilita dall’articolo 30del Tuf;

l’interrogante evidenzia, a tal fine, cheil recepimento nell’ordinamento italiano del-l’agente collegato come persona giuridica,sarebbe del tutto compatibile con il man-tenimento della riserva all’esercizio profes-sionale, dell’offerta fuori sede; inoltre, l’ag-giornamento del quadro normativo richie-sto si accompagnerebbe alla previsione dipuntuali requisiti sia per i soci che per gliamministratori e, in particolare, lo svolgi-mento dell’attività di offerta fuori sede perconto della società verrebbe riservato in viaesclusiva a consulenti iscritti all’albo unico;

la necessità di recepire nell’ordina-mento italiano la figura dell’agente colle-gato si pone, a parere dell’interrogante,anche rispetto all’esigenza di garantire laparità di regole e di opportunità tra glioperatori italiani e quelli degli altri Statimembri –:

quali orientamenti il Governo intendaesprimere con riferimento a quanto espo-sto in premessa e se, al riguardo, condividale considerazioni espresse dall’Associa-zione nazionale dei consulenti finanziari inrelazione alla necessità di assumere inizia-tive per il recepimento nel nostro Paesedella norma relativa alla figura giuridicadell’agente collegato, considerato che allostato attuale rappresenta un’anomalia soloitaliana all’interno dell’Unione europea.

(5-00754)

CENTEMERO, CAVANDOLI, COVOLO,FERRARI, GERARDI, GUSMEROLI, ALES-SANDRO PAGANO, PATERNOSTER e TA-RANTINO. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

secondo quanto appreso a mezzostampa, l’accordo raggiunto sul decreto fi-scale collegato alla legge di bilancio pre-vede una dichiarazione integrativa con ali-quota al 20 per cento per il pregresso e lachiusura delle liti pendenti;

nell’ottica di ridurre il contenzioso,infatti, si dovrebbe prevedere la possibilitàdi chiudere le liti con il fisco, pagando unapercentuale del dovuto senza sanzioni ointeressi;

le ipotesi sembrerebbero essere il 20per cento in 5 anni in caso di vittoria delcontribuente in secondo grado, ovvero il 50per cento in caso di vittoria in primo grado;

contemporaneamente, sarebbe previ-sta una « rottamazione ter » delle cartelle diEquitalia, con eliminazione delle sanzioni edegli interessi e pagamenti dilazionati in 20rate in (5 anni), nonché lo stralcio delleminicartelle sotto mille euro accumulatedal 2000 al 2010 –:

se ed in quali termini avverrà lo stral-cio delle « minicartelle », mediante istanza

Atti Parlamentari — 2501 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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ovvero in quale altre modalità, se, in casodi dilazione, sulle rate sarà applicato untasso di interesse ed in che percentuale e sesia previsto il pagamento dell’Iva nell’ipo-tesi di dichiarazione integrativa.

(5-00755)

GIACOMONI, BIGNAMI, BARATTO,MARTINO, BENIGNI, CATTANEO e AN-GELUCCI. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

dal 1o gennaio 2019 l’emissione deldocumento fiscale elettronico sarà obbliga-torio per tutti i titolari di partita Iva dallagrande impresa al piccolo artigiano o com-merciante;

in particolare, si tratta di un nuovomodo di gestire la contabilità che, per al-cune imprese mediograndi, come quelleoperanti nella grande distribuzione, pur senon obbligatorio, è già utilizzato per « ot-timizzare » i tempi lavorativi dei dipendentiamministrativi, eliminando carta e spese dispedizione;

questa « ottimizzazione », tuttavia, com-plicherà inevitabilmente la vita di numero-sissimi artigiani e commercianti che, adoggi, non dispongono delle stesse strutturedei dipendenti amministrativi oppure, piùsemplicemente non hanno conoscenze in-formatiche, forma mentis e tempo per con-formarsi agevolmente alla procedura elet-tronica gestita tramite il portale « Fatture ecorrispettivi » accessibile con le credenzialiSpid e utilizzare il QR-Code (biglietto davisita digitale), SdI (Sistema di Interscam-bio) e altro;

il Governo, nell’ambito del documentoprogrammatico di bilancio 2019, confer-mando l’entrata in vigore dell’obbligo difatturazione elettronica dal 1o gennaio 2019,prevede di ridurre per i primi sei mesi lesanzioni per chi non riuscirà ad adeguarei propri sistemi informatici e ad attuarealtri interventi in materia di semplifica-zione volti a favorire il processo telematico;

tali iniziative, tuttavia, non possonoconsiderarsi al momento assolutamente suf-ficienti per evitare gli inevitabili disservizi

nel processo telematico di trasmissione dellefatture elettroniche (Sistema di Interscam-bio) che potrebbero derivare dall’unifica-zione al 1o gennaio 2019 della decorrenzadell’efficacia delle nuove disposizioni perl’intera platea dei soggetti obbligati;

le innovazioni e le procedure di sem-plificazione dovrebbero servire innanzi-tutto ad agevolare la vita dei cittadini e nona complicarla e, se fossero fatti maggioricontrolli da parte dell’amministrazione fi-nanziaria, non ci sarebbe bisogno di intro-durre ulteriori adempimenti a carico di chigià paga e continua a pagare le tasse;

in questo particolare momento sto-rico, peraltro, la cosiddetta « rivoluzionedigitale » cui dovrebbe tendere il nostroPaese, non si è ancora realizzata in modoomogeneo su tutto il territorio –:

se il Governo non intenda rivederel’intenzione di lasciare inalterata la data dientrata in vigore dell’obbligo di fattura-zione elettronica a decorrere dal 1o gen-naio 2019, valutando quindi l’opportunitàdi adottare ogni iniziativa normativa voltaa prorogare il suddetto termine almeno al1o gennaio 2020, differenziando altresì l’ob-bligo di fatturazione in base alle dimen-sioni delle imprese e/o all’ammontare delfatturato. (5-00756)

FREGOLENT, COLANINNO, DELBARBA, FRAGOMELI, LIBRANDI, MAN-CINI, TOPO e UNGARO. — Al Ministrodell’economia e delle finanze. — Per sapere– premesso che:

il 1° agosto 2018 il sottosegretariodelegato rispondeva a una interrogazionein merito alle disposizioni attuative perl’operatività del fondo in favore dei rispar-miatori che hanno subito un danno ingiu-sto a causa della violazione di obblighi daparte di istituti di credito, la quale chiedevaquale fossero i tempi per l’emanazione dellenorme attuative;

nella replica veniva rilevato come essanon affrontasse la questione relativa allatempistica, oggetto specifico dell’interroga-zione;

Atti Parlamentari — 2502 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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il cosiddetto decreto milleproroghe haprorogato il termine per l’emanazione delledisposizioni attuative al 31 gennaio 2019;

nella nota del Governo si parla di 1,5miliardi di euro che saranno aggiunti per ilristoro dei risparmiatori truffati, ma neldocumento programmatico di bilancio 2019non ci sono risorse aggiuntive per il pros-simo anno e nel 2020 e 2021 sono previsti720 milioni di euro –:

quali siano le intenzioni del Ministrointerrogato in merito all’avvio delle proce-dure di ristoro in favore del risparmiatoriche hanno subito un danno ingiusto a va-lere sul fondo introdotto dalla legge dibilancio per il 2018. (5-00757)

Interrogazione a risposta scritta:

BAGNASCO, CASSINELLI e GA-GLIARDI. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

dal 1° gennaio 2019 per imprese eprofessionisti scatterà l’obbligo della fattu-razione elettronica;

una innovazione che dovrebbe, tral’altro, abbattere i costi e facilitare lo snel-limento dei processi interni alle aziende. Inrealtà, non è così perché nel nostro Paesenon è stata ancora adempiuta, come in altriPaesi europei, l’innovazione digitale. Ciòsignifica che l’obbligo della fatturazioneelettronica rischia di trasformarsi con tuttaprobabilità in un ulteriore aggravio per iprivati e le imprese che tentano faticosa-mente di riprendersi dalla crisi;

come da molti segnalato, tra cui lastessa Associazione nazionale dentisti ita-liani (ANDI), sarà concreta la difficoltàsoprattutto dei piccoli studi di adempierealla compilazione della fattura elettronicasia a titolo di acconto che di saldo. Per itanti privati che lavorano in piccole strut-ture e che fatturano senza Iva (ai sensidell’articolo 10 del decreto del Presidentedella Repubblica n. 633 del 1972), ma cheverranno coinvolti nel nuovo provvedi-mento per i piccolissimi e piccoli studi, ildover adempiere alla compilazione ed allaspedizione della fattura elettronica ogni

qualvolta il paziente paga, sia a titolo diacconto che di saldo, significa intralciareed appesantire l’attività professionale op-pure dotarsi di un nuovo dipendente –:

se non ritenga di adottare iniziativeaffinché l’applicazione della fatturazioneelettronica avvenga gradualmente, al finedi favorire la messa a punto delle proce-dure informatiche e far in modo che isoggetti Iva più piccoli vengano coinvoltisolo quando l’adempimento sarà divenutopiù facile e veloce;

se non intenda valutare la possibilitàdi adottare iniziative affinché l’obbligo dellafatturazione elettronica non sia contestualeal pagamento da parte del paziente mapossa essere differito entro un termine dastabilire;

ad adottare iniziative per attenuaresensibilmente il regime sanzionatorio per-lomeno nel suo primo anno di efficacia,così come previsto in altre occasioni digrandi novità fiscali. (4-01407)

* * *

FAMIGLIA E DISABILITÀ

Interrogazione a risposta scritta:

D’ORSO, ALAIMO, CANCELLERI,PENNA, TRIZZINO e VARRICA. — Al Mi-nistro per la famiglia e le disabilità. — Persapere – premesso che:

da tempo, le persone diversamenteabili sono costrette a vivere incresciosesituazioni di disagio e di discriminazione inoccasione della loro partecipazione a eventidi carattere ricreativo;

in particolare, a seguito di un incon-tro con alcuni disabili, l’interrogante haappreso che spesso quest’ultimi, quandol’area loro riservata coincide con la primafila, sono costretti ad acquistare i bigliettiper sé e/o per l’accompagnatore al prezzoprevisto per le prime file maggiorato ri-spetto a quello di base per assistere aconcerti o altri eventi simili;

Atti Parlamentari — 2503 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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occorre aggiungere che, in alcuni casi,l’area riservata ai disabili non sarebbe con-forme, del tutto, alla specifica normativasull’accessibilità di questi appositi spazi intali iniziative, mentre in altri casi, l’area aloro riservata – così come attrezzata dagliorganizzatori – non permetterebbe loro lapiena visibilità dell’evento;

premesso ciò, vi è da evidenziare so-prattutto che appare, alquanto, singolareche nel nostro ordinamento non vi sianessuna norma che preveda delle agevola-zioni per l’acquisto di biglietti a tali eventiper la persona disabile e per l’accompa-gnatore. L’eventuale privilegio dell’accessogratuito per il disabile o per l’accompagna-tore è rimesso a una scelta discrezionale dichi gestisce lo spettacolo o l’evento. Infatti,attualmente, l’accesso gratuito è previstosolo per i musei, in base a una disposizionedel Ministero per i beni e le attività cultu-rali (decreto ministeriale 14 aprile 2016,n. 111);

l’articolo 2, comma 2, della legge n. 67del 2006 stabilisce che: « Si ha discrimina-zione diretta quando, per motivi connessialla disabilità, una persona è trattata menofavorevolmente di quanto sia, sia stata osarebbe trattata una persona non disabilein situazione analoga »;

ai sensi dell’articolo 8, comma 1, let-tera c) della legge n. 104 del 1992, l’inse-rimento e l’integrazione sociale della per-sona disabile si realizzano mediante inter-venti diretti ad eliminare o superare lebarriere fisiche e architettoniche;

in tutti i luoghi dove si svolgono pub-bliche manifestazioni o spettacoli deve es-sere previsto e riservato uno spazio idoneoe accessibile ai diversamente abili in con-formità alla normativa vigente sull’elimina-zione e/o superamento delle barriere ar-chitettoniche;

in tutti i luoghi dove si svolgono pub-bliche manifestazioni o spettacoli deve es-sere previsto e riservato uno spazio idoneoe accessibile ai diversamenti abili in con-formità alla normativa vigente sull’elimina-zione e/o superamento delle barriere ar-chitettoniche;

i principi di uguaglianza e di solida-rietà sociale di cui agli articoli 2, 3 e 38della Costituzione (in combinato dispostocon il citato articolo 2 della legge n. 67 del2006), comportano che non può essere pra-ticata alcuna discriminazione in pregiudi-zio delle persone con disabilità;

l’articolo 30 della Convenzione del-l’Onu sui diritti delle persone con disabilità(del 13 dicembre 2006 e ratificata dall’Ita-lia nel 2009) dispone che gli Stati Partidevono adottare tutte le misure appro-priate a tutela dei disabili al fine di assi-curare loro l’accesso, in maniera eguale atutti gli altri, agli eventi culturali;

pertanto, sarebbe opportuno raffor-zare e promuovere, maggiormente, le poli-tiche di sostegno a favore delle personediversamente abili e monitorare l’attua-zione della legislazione vigente sul punto,anche con riferimento all’efficacia delle san-zioni previste dalla legge in materia didiscriminazioni verso i disabili –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti sopra esposti e se ritengaopportuno adottare le iniziative di compe-tenza, anche d’intesa con gli altri soggettiistituzionali interessati, per la rimozione ditutti i descritti ostacoli che impediscono ilpieno rispetto della dignità umana, dei di-ritti di libertà e di autonomia delle personediversamente abili. (4-01403)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta in Commissione:

PAITA e VAZIO. — Al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

nella serata del 13 ottobre 2018 comeriportato dagli organi di informazione si èregistrata una rivolta all’interno della strut-tura penitenziaria di Sanremo;

a rendersi protagonisti inizialmentesarebbero stati una ventina di detenuti chegià nei giorni precedenti avevano manife-

Atti Parlamentari — 2504 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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stato segni di insofferenza all’interno delcarcere rifiutandosi di rientrare in cella;

i detenuti rivoltosi hanno incomin-ciato a lanciare mobili e stoviglie nel cortileinterno e hanno incendiato lenzuola e co-perte;

alla protesta si sarebbero poi associatialtri detenuti portando il numero dei rivoltia circa 40;

al momento della protesta secondoquanto riferito dai media vi sarebbero stati10 agenti di polizia penitenziaria per unapopolazione carceraria complessiva di 270detenuti rispetto ai 190 previsti;

ci sono volute ore di trattative perriportare la calma all’interno dell’istitutopenitenziario;

il dipartimento dell’amministrazionepenitenziaria ha provveduto a disporre iltrasferimento immediato per 13 detenutiche si sono resi protagonisti della protestae che saranno destinati in istituti peniten-ziari di altre regioni e per alcuni dei qualiscatterà il regime di sorveglianza partico-lare;

la situazione del sovraffollamento si èulteriormente aggravata a seguito del crollodel « ponte Morandi », poiché i detenutidestinati a Marassi a causa dei problemi diviabilità e di accesso alla città di Genovavengono portati proprio a Sanremo;

nella serata del 14 ottobre 2018, pro-prio nel carcere di Marassi, si è registratoun ulteriore grave episodio con una vio-lenta lite scoppiata tra detenuti all’internodel teatro durante una rappresentazioneteatrale;

secondo le organizzazioni sindacali inquesta circostanza vi erano solo 6 agenti asorvegliare su 140 detenuti;

le organizzazioni sindacali della poli-zia penitenziaria degli istituti penitenziariliguri con una serie di note e documentiufficiali hanno chiesto un rapido interventodel Ministro interrogato per affrontare lecriticità del sistema carcerario in regione apartire dal sovraffollamento –:

quali iniziative il Governo intenda at-tivare con la massima urgenza, anche in

relazione ai gravi episodi degli ultimi giornidi cui in premessa, a supporto dell’ammi-nistrazione penitenziaria in Liguria per ga-rantire un adeguato potenziamento del per-sonale di polizia penitenziaria, per affron-tare il sovraffollamento del carcere di San-remo e negli altri istituti e per superare lecontingenti difficoltà legate al crollo del« ponte Morandi » per quel che riguarda itrasferimenti presso il carcere di Marassi.

(5-00746)

ANNIBALI. — Al Ministro della giustizia.— Per sapere – premesso che:

il 10 ottobre 2018, Terres des Hommesha presentato il dossier Indifesa, « La con-dizione delle bambine e le ragazze nelmondo 2018 », dal quale emerge che ilreato che miete il maggior numero di vit-time tra i minori è il maltrattamento infamiglia: 1.723 casi nel 2017. È alto ancheil numero di bambini vittime della « viola-zione degli obblighi di assistenza fami-liare »: 1.005 i casi, in aumento del 5 percento rispetto al 2016;

il 9 maggio 2018, il Consiglio supe-riore della magistratura ha adottato unarisoluzione sulle linee guida in tema diorganizzazione e buone prassi per la trat-tazione dei procedimenti relativi a reati diviolenza di genere e domestica e al punto7.6 si delineano « buone prassi nei rapportitra procure ordinarie, uffici minorili e giu-dici civili »;

al punto di cui sopra si legge che: « Lacentralità del tema della tutela delle vittimedi violenza di genere e domestica, ancorpiù se domestica, ancor più se minorenni,tanto nella veste di vittime che di testimoni,rende ineludibile l’esigenza di rafforzare lacooperazione interna al sistema giudizia-rio, in particolare quella tra procure ordi-narie, tribunale civile e magistratura mi-norile »;

nella relazione finale della Commis-sione parlamentare di inchiesta sul femmi-nicidio, nonché su ogni forma di violenza digenere, istituita nella legislatura XVII, eapprovata il 6 febbraio 2018, al capitolo

Atti Parlamentari — 2505 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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10.3, si legge che: « Un tema emerso pre-potentemente nello svolgimento dei lavoridella Commissione è quello afferente aiproblematici rapporti tra i vari contestigiurisdizionali in relazione a vicende per-sonali e familiari connesse, specie se affe-renti a dinamiche di maltrattamento, di-rettamente subite o assistite ». La « Que-stione ancora più grave è invece quellaafferente al rapporto tra il procedimentopenale iscritto per reati in tema di violenzadi genere e procedimenti civili per separa-zione e divorzio, nell’ambito dei quali sianecessario assumere determinazioni inpunto di figli minori ». Si è rilevato « conuna certa evidenza che le determinazioniafferenti all’affido dei minori risultano moltospesso del tutto disancorate dagli elementiacquisiti in sede penale, persino in pre-senza di soluzioni cautelari a carico delsoggetto ritenuto maltrattante-persecutore;quasi che il diritto alla bi-genitorialità, in-discutibile e di alto valore nellesituazioni\fisiologiche, potesse o dovesse tro-vare applicazione del tutto prescindendodalla qualità dell’apporto genitoriale o ad-dirittura svalutando i pregressi agiti vio-lenti di uno dei genitori ». Invita alla « ri-gorosa applicazione all’articolo 31 della Con-venzione di Istanbul » e suggerisce di « va-lutare l’opportunità di introdurredisposizioni normative che impongano latrasmissione degli atti tra una autorità el’altra, ove siano cessate le esigenze disegretezza investigativa, ed occorre altresìprevedere obblighi motivazionali aggravatiin sede civile, nel senso di richiedere algiudice di motivare le ragioni per le quali,pur in presenza di elementi penalmenterilevanti a carico di un genitore, non abbiaritenuto di tenerne conto nell’assumere leproprie determinazioni in tema di affidodei minori. In tale prospettiva, sarebbealtresì utile armonizzare, ove possibile, irapporti tra giurisdizione penale e civilenelle materie di interesse, eventualmentesollecitando la formalizzazione di intesesulla base di principi condivisi; così comesarebbe indubbiamente connotata da uti-lità l’organizzazione di attività formativecongiunte in ambito civile e penale da parte

della Scuola Superiore della Magistra-tura » –:

quali iniziative intenda adottare il Mi-nistro interrogato per favorire il coordina-mento tra processo penale, civile e proce-dimenti presso i tribunali per i minorenni,al fine di attuare una efficace protezionedelle donne e dei loro figli e di vietarel’affido condiviso nei casi in cui vi siaviolenza domestica. (5-00752)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazione a risposta in Commissione:

MORASSUT. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

da anni è previsto da parte di Reteferroviaria italiana il raddoppio della lineaferroviaria del sistema Casilino-CapannelleTor Fiscale-Tuscolana lungo l’asse ferrovia-rio Roma-Formia;

tale progetto è duramente contestatoda un vasto arco di realtà associative eterritoriali del VII municipio di Roma;

suddetto progetto, a giudizio dell’in-terrogante, confligge con i vincoli paesag-gistici e archeologici del parco dell’AppiaAntica nella zona di Tor Fiscale;

il progetto implicherebbe stante la ve-tustà delle cartografie in uso a Rete ferro-viaria italiana la demolizione di numerosiinsediamenti abitativi consolidati nella zona« Mandrione », « Torre del Fiscale », « Qua-draro »;

nel mese di luglio 2018 tale progetto èstato rilanciato e potenziato in « quadru-plicamento » nell’ambito della intesa tracomune di Roma e Rete ferroviaria ita-liana;

la comunità territoriale delle associa-zioni e delle realtà dei quartieri interessatiha svolto una importante e partecipataassemblea nel mese di agosto 2018 chie-dendo un utilizzo delle risorse previste per

Atti Parlamentari — 2506 — Camera dei Deputati

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il quadruplicamento per interventi di messain sicurezza delle attuali linee di prote-zione acustica di riconnessione tra diversezone di parco e insediative oggi divise dalletracce ferroviarie;

non vi sono contrarietà ad ammoder-nare e rendere più efficiente il sistemaferroviario, bensì si contesta la realizza-zione di un progetto invasivo e superatonon più compatibile con la città esistente econ il patrimonio di verde pubblico, pae-saggistico e archeologico presente;

il quadruplicamento, benché privatodel termine « bretella », sarebbe in realtàun passante merci senza alcun beneficioper la realizzazione delle stazioni passeg-geri di Casilina, Selinunte e Statuario esegnerebbe il contestuale abbandono della« gronda » merci esterna alla città di Romae che deve riconnettersi alla Roma-Formiaall’altezza di Campoleone come previstodal piano regolatore generale di Roma edall’accordo quadro comune – Rete ferro-viaria italiana del 2003;

per tutti questi motivi appare neces-sario sottolineare l’esigenza di non disper-dere le risorse disponibili investendole tut-tavia per obbiettivi utili ad accrescere ilservizio passeggeri e merci in coerenza congli indirizzi stabiliti nei piani urbanistici epaesaggistici vigenti e approvati anche dopoimportanti processi partecipativi –:

quali siano i tempi, i progetti e lerisorse per il « quadruplicamento » di cui inpremessa e quali risultino essere le formedi coinvolgimento partecipativo previste daRete ferroviaria italiana per l’avvio delprogetto. (5-00748)

* * *

INTERNO

Interrogazione a risposta scritta:

CONTE. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

nel comune di Castellammare di Sta-bia, provincia di Napoli, vi è una forte

presenza della criminalità organizzata, comedel resto in tutta l’area metropolitana diNapoli: i clan operano soprattutto in atti-vità illecite legate al mercato della droga eal racket: diverse inchieste della magistra-tura, in passato, hanno evidenziato un in-teresse della camorra anche verso il si-stema degli appalti pubblici, con il tentativodi condizionarne l’esito in favore di im-prese legate ai clan;

negli ultimi tempi, soprattutto sullepagine del quotidiano locale Metropolis,sono riportati dettagliati articoli che de-nunciano episodi di presunto malaffare,con tentativi di ingerenza nella gestionedella cosa pubblica anche di pregiudicati,esponenti dei clan;

in particolare in data 15 novembre2017, il quotidiano Metropolis, dà notiziadi un’audizione presso la Commissione par-lamentare antimafia dell’allora sindaco An-tonio Pannullo, che si è svolta in sedutasegreta; i cinquanta minuti di audizionesarebbero stati – sempre secondo la stampa– incentrati sui tentativi di pressione sulcomune da parte di un pregiudicato, chel’ex sindaco avrebbe anche fatto oggetto diuna denuncia presso le forze dell’ordine;

in particolare il quotidiano fa riferi-mento all’ingresso nel palazzo comunale diCastellammare di Stabia di un pregiudi-cato, condannato per spaccio, sospettato dicollegamenti con il clan D’Alessandro;

sullo stesso quotidiano appaiono nu-merosi articoli di denuncia che evidenzie-rebbero un quadro preoccupante rispetto apossibili infiltrazioni camorristiche negliappalti comunali di alcune ditte guidate daimprenditori sospettati di collusione e cul-minati anche con una inchiesta della dire-zione distrettuale antimafia e alcuni arre-sti;

si rende necessario un approfondi-mento della situazione amministrativa com-plessiva del comune di Castellammare, perradicate circostanze ambientali, alla lucedei fatti sopra riportati, al fine di verificareil rischio di un forte condizionamento della

Atti Parlamentari — 2507 — Camera dei Deputati

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criminalità sul buon andamento degli ufficipubblici e della pubblica funzione –:

se sia a conoscenza della grave situa-zione così come emersa da numerose de-nunce fatte sul territorio di Castellammarerispetto alle possibili ingerenze della cri-minalità organizzata sulla vita amministra-tiva e se non ritenga, nell’ambito delle suecompetenze, di attivare una iniziativa pervalutare la possibilità dell’invio, da partedella prefettura di Napoli, di una commis-sione di accesso presso il comune di Ca-stellammare ai sensi dell’articolo 143 delTesto unico delle leggi sull’ordinamento de-gli enti locali. (4-01414)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta scritta:

DEIDDA. — Al Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca. — Per sapere– premesso che:

la legge 11 ottobre 1986, n. 697, hadisciplinato il riconoscimento dei diplomirilasciati dalle scuole superiori per inter-preti e traduttori e che con successivodecreto ministeriale 10 gennaio 2002, n. 38,è stato adottato un apposito regolamentorecante la disciplina per l’accreditamentodelle citate scuole, con l’istituzione di un’ap-posita commissione incaricata di rendereun parere obbligatorio in ordine alle istanzedi riconoscimento pervenute al Ministero;

con successivo decreto del 3 maggio2018, n. 59, è stata prevista, entro 60 giornidalla sua pubblicazione, la nomina di unacommissione – sostitutiva di quella prece-dentemente prevista – composta da 4 do-centi universitari, nominati dal Consigliouniversitario nazionale, e da 4 esperti sceltidal Ministero: in particolare, tale Commis-sione è stata incaricata di rendere il parereobbligatorio, non vincolante, sulle istanzedi riconoscimento presentate dalle scuole edi accreditamento di durata triennale e disecondo ciclo;

il citato decreto n. 59 – il quale haprevisto il superamento del monopolio delle

università in ordine all’attivazione dei corsidi specializzazione di secondo ciclo, di du-rata biennale, prevedendo la facoltà per lescuole superiori per mediatori linguistici,riconosciute da almeno 6 anni, di chiederel’accreditamento per l’attivazione dei me-desimi corsi – è stato impugnato innanzi alTar del Lazio, peraltro senza alcuna do-manda cautelare, dimodoché il medesimoprovvedimento risulta, allo stato, del tuttoefficace;

allo stato, mentre il Consiglio univer-sitario nazionale avrebbe proceduto allanomina dei membri di propria compe-tenza, non risulta che il Ministero abbiaposto in essere il medesimo adempimento,con la conseguenza che non essendosi co-stituita definitivamente la commissione ri-sultano inevase le diverse decine di istanzedi accreditamento pervenute al Ministeroad opera delle scuole interessate;

la proposizione del ricorso innanzi alTar del Lazio non rappresenta una validaragione per non procedere alla costituzionedefinitiva della citata commissione: da unlato, perché i ricorrenti non ne hannocomunque chiesto la sospensione; dall’altrolato, perché l’udienza di discussione nelmerito potrebbe non essere fissata a brevetermine –:

se sia a conoscenza dei fatti soprae-sposti e quali iniziative intenda adottare alfine di procedere alla nomina dei compo-nenti di propria competenza, consentendocosì lo svolgimento dell’istruttoria per l’ac-creditamento delle scuole che ad oggi hannopresentato domanda. (4-01405)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazioni a risposta in Commissione:

BUCALO e RIZZETTO. — Al Ministrodel lavoro e delle politiche sociali. — Persapere – premesso che:

l’articolo 1, comma 278, della legge 28dicembre 2015, n. 208, ha istituito nello

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stato di previsione del Ministero del lavoroe delle politiche sociali un fondo a favoredegli eredi di coloro che sono deceduti aseguito di patologie asbesto-correlate perl’esposizione all’amianto, nell’esecuzionedelle operazioni portuali, nei porti nei qualihanno trovato applicazione le disposizionidi cui alla legge 27 marzo 1992, n. 257;

il decreto interministeriale 27 ottobre2016 individua le procedure e le modalitàconcernenti l’erogazione delle prestazionidel suddetto fondo;

la circolare dell’Inail del 9 febbraio2017, n. 7, ha fornito le prime istruzioniapplicative per l’erogazione delle presta-zioni in esame;

la determina del presidente dell’Inaildel 12 giugno 2017, n. 272, ha fissato laquota percentuale di accesso a tali presta-zioni sia per l’anno 2016 che per l’anno2017;

la legge 27 dicembre 2017, n. 205,articolo 1, comma 188, ha previsto qualetitolo legittimante per il riconoscimentodelle prestazioni del fondo anche il « ver-bale di conciliazione giudiziale »;

la circolare dell’Inail n. 08 del 12 feb-braio 2018 ha rinnovato l’erogazione delleprestazioni del suddetto fondo per l’anno2018 in misura di una quota percentualeuguale per tutti i beneficiari, in ragionedelle domande pervenute e ritenute acco-glibili, nel limite di spesa pari a 10 milionidi euro –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza della problematica evidenziata inpremessa e quali iniziative, per quanto dicompetenza, intenda assumere al riguardo,affinché sia ancora garantita l’assistenzaagli eredi di coloro che sono deceduti aseguito di patologie asbesto-correlate perl’esposizione all’amianto nello svolgimentodel loro lavoro. (5-00745)

GRIBAUDO, SERRACCHIANI, CARLACANTONE, LACARRA, LEPRI, MURA, VI-SCOMI e ZAN. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro dello svi-

luppo economico. — Per sapere – premessoche:

dal giorno 1o marzo 2016 la EuroweldAsti è entrata a far parte del gruppo BlutecSpa – Strada Cascina Cauda – Asti. L’a-zienda, appartenente al settore automotive,si occupa di fabbricazione di sistemi diilluminazione e segnalazione per autovei-coli, occupando circa 130 addetti alla pro-duzione di fanaleria posteriore e anteriore,fendinebbia e proiettori;

nonostante il nuovo assetto societario,nel corso del 2016 vi è stato un progressivocalo dei volumi a causa di vari fattori, trai quali le commesse in esaurimento, alcunedecisioni del cliente, nonché ritardi sugliapprovvigionamenti; nell’ultimo trimestredel 2016 al fine di sostenere i livelli occu-pazionali sono state fatte rientrare alcuneproduzioni a basso valore aggiunto primaaffidate a terzi; a metà 2017 è cessataun’importante commessa per i volumi dellostabilimento, quella del retromarcia/retro-nebbia « ellezero »;

a causa dell’incerto quadro finanzia-rio, si apprende da fonte sindacale chesono state registrate omissioni contributiveal fondo previdenziale complementare Co-meta, nonché al fondo per la sanità inte-grativa Metàsalute; le segreterie provincialiFim, Fiom E Uilm assieme alle rappresen-tanze sindacali unitarie aziendali hannoquindi chiesto l’apertura di un tavolo isti-tuzionale per avere chiarimenti in meritoai mancati versamenti, nonché per accer-tare la situazione e la prospettiva dellostabilimento Blutec artigiano;

il gruppo Fca è il principale commit-tente per lo stabilimento Blutec di Asti;

l’azienda Blutec è, inoltre, in tratta-tiva con il Ministero dello sviluppo econo-mico per la reindustrializzazione del sito exFiat di Termini Imerese, il quale in unprimo momento sembrava essere destinatoalla ripartizione di modelli elettrici a mar-chio Fiat; al momento è attesa l’autorizza-zione del Ministero dello sviluppo econo-mico per la restituzione ad Invitalia delfinanziamento iniziale di 21 milioni e 322

Atti Parlamentari — 2509 — Camera dei Deputati

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mila euro, propedeutica alla presentazionedi un nuovo piano industriale –:

quali iniziative il Governo intenda as-sumere, per quanto di competenza, affin-ché sia assicurato il normale pagamento ditutti gli emolumenti dovuti ai 130 lavora-tori dello stabilimento Blutec di Asti, non-ché per chiarire le prospettive occupazio-nali e produttive dello stabilimento astigiano.

(5-00747)

ANZALDI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere – pre-messo che:

in occasione degli 80 anni dalla pro-mulgazione delle cosiddette leggi razziali siregistrano numerose iniziative di rifles-sione sugli effetti e sulle ingiustizie dram-matiche che si sono consumate a causa diquesta terribile misura adottata dal regimefascista;

lo studioso Amedeo Osti Guerrazzi, inun recente intervento pubblicato dal quo-tidiano La Stampa, ha sollevato il caso dellaespulsione di un ebreo romano, Aldo Fuà,allora alto dirigente cacciato dall’Inailo pro-prio a seguito dell’entrata in vigore dellevergognose leggi razziali;

risulta che il presidente dell’Unionedelle Comunità ebraiche in Italia, ha sol-lecitato più volte la presidenza dell’istituto,così come il nipote dell’avvocato Fuà, DarioCoen, ad una riflessione e ad un ricordo diquesta vicenda per non dimenticare, senzaperò che vi fosse riscontro;

se il Governo sia a conoscenza diquanto riportato in premessa e quali ini-ziative intenda assumere, anche in colla-borazione con l’Inail, al fine di consentireun approfondimento sulla vicenda del casodi Aldo Fuà e di ricordarne la vicendalegata all’approvazione delle leggi razzialiper non dimenticare. (5-00750)

Interrogazione a risposta scritta:

CIRIELLI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro dell’in-terno. — Per sapere – premesso che:

la Cooperativa Sciangrilà opera nellaprovincia di Salerno e si occupa di minori

dal 2010, agendo sia nell’ambito del disagiosocio-economico che nell’ambito del dirittopenale minorile. Attualmente è inserita an-che nel progetto ministeriale « Fami » diprima accoglienza di minori migranti;

la cooperativa consta all’incirca diquindici dipendenti, dislocati su tre casefamiglie, due a Montecorvino Pugliano euna a Battipaglia;

secondo quanto segnalato all’interro-gante, sembrerebbe che vi siano rapporti dilavoro, sebbene formalmente regolarizzati,che in sostanza non rispettino la normativavigente in materia di oneri e retribuzioni infavore dei dipendenti. Risulterebbero in-fatti casi di lavoratori che hanno prestato eprestano tutt’oggi servizio per la suddettacooperativa e non vengano adeguatamenteremunerati, ma, anzi, da mesi, non ver-rebbe loro corrisposta alcuna retribuzionenemmeno a titolo di mero rimborso spese:si registrano circostanze in cui, addirittura,il pagamento non avverrebbe da oltre settemesi;

nonostante il contratto di lavoro pre-veda trenta ore di lavoro settimanale, aquanto consta all’interrogante risultereb-bero casi di dipendenti costretti a lavorareper un diverso e maggiore orario di lavoroanche nei giorni festivi e in orario not-turno;

questa condizione, che mal si conciliacon i principi cardine di uno Stato demo-cratico fondato sul lavoro e sui diritti deilavoratori, avrebbe costretto anche a pre-sentare dimissioni per giusta causa e quindialla disoccupazione;

la scorrettezza è data soprattutto dalfatto che la Cooperativa Sciangrilà è un’or-ganizzazione non lucrativa di utilità sociale(Onlus) e che pertanto gode di agevolazionifiscali e per tali ragioni, quindi, dispor-rebbe di diversi modi per ottenere i fondinecessari per il loro funzionamento e perlo svolgimento della propria attività –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti esposti e, considerata la gravità deglistessi, quali iniziative di competenza in-tenda assumere per fare chiarezza sulle

Atti Parlamentari — 2510 — Camera dei Deputati

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circostanze che avrebbero causato la crisiaziendale e le criticità segnalate in pre-messa;

quali siano gli orientamenti del Go-verno al riguardo, posto che la cooperativaagisce anche nell’ambito del progetto mi-nisteriale FAMI. (4-01409)

* * *

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interrogazione a risposta scritta:

ALAIMO. — Al Ministro per la pubblicaamministrazione. — Per sapere – premessoche:

con il termine assenteismo si fa rife-rimento a un fenomeno di natura sociale algiorno d’oggi molto diffuso che, in ambitolavorativo, concerne il comportamento te-nuto dai lavoratori che sistematicamente siassentano dal posto di lavoro;

l’« assenteismo dal lavoro » può mani-festarsi in svariate forme: può sussistere,infatti, nel caso del dipendente che fa unuso eccessivo di permessi retribuiti o dipermessi per malattia oppure nell’ipotesidel dipendente che, assente dal lavoro, si facoprire dai colleghi oppure fa assenze nongiustificate;

a fronte di un problema che attual-mente affligge soprattutto il settore pub-blico e svilisce l’immagine della pubblicaamministrazione, è avvertita l’esigenza diintervenire in modo più rigoroso;

con riferimento ai fenomeni di falsaattestazione della presenza in servizio daparte dei dipendenti pubblici, durante lascorsa legislatura sono state introdotte mi-sure che, oltre ad agire sul piano di unamaggiore celerità del procedimento disci-plinare e della tempestiva adozione di prov-vedimenti cautelari prima del suo svolgi-mento, mirano a responsabilizzare mag-giormente la dirigenza;

sulla base di quanto previsto dallenovità introdotte dal « decreto Madia », in-

fatti, il dirigente, se ha acquisito la cono-scenza dei fatti prima dell’ufficio per iprocedimenti disciplinari, deve disporre lasospensione cautelare del dipendente entro48 ore e deve contestualmente trasmetteregli atti a quest’ultimo ufficio per l’avvio delprocedimento disciplinare;

per dare effettività agli obblighi in-combenti sul dirigente, è stato previsto che,laddove non provveda ad espletare tali in-combenti, egli sia punibile con il licenzia-mento;

tali misure, per quanto possano essereritenute efficaci, inducono ad interrogarsisulla loro esaustività rispetto a fenomeni diassenteismo purtroppo sempre più dif-fusi –:

se il Ministro interrogato ritenga op-portuno verificare, in relazione al perso-nale dirigente, l’adeguatezza dell’attuale nor-mativa e quali iniziative intenda adottareaffinché i dirigenti assolvano al meglio icompiti del proprio ufficio al fine di pre-venire e contestare i fenomeni di falsaattestazione della presenza in servizio daparte dei dipendenti pubblici. (4-01401)

* * *

SALUTE

Interrogazioni a risposta in Commissione:

PINI, SCHIRÒ e SIANI. — Al Ministrodella salute. — Per sapere – premesso che:

una persona su quattro, secondo l’Or-ganizzazione mondiale della sanità soffredi disturbi legati alla salute mentale, masolo il 60 per cento dei malati cerca aiuto;

circa il 40 per cento delle richieste aimedici di base e il 20 per cento dei ricoverisono conseguenti a patologie psichiatriche.La spesa sanitaria per le patologie di na-tura psichiatrica è di 3,5 miliardi di euro.5 milioni di cittadini, circa, devono ricor-rere alle cure private;

sono circa 600 mila le famiglie chehanno tra i propri congiunti una persona

Atti Parlamentari — 2511 — Camera dei Deputati

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che soffre di problemi legati alla salutementale;

le persone con problemi di salute men-tale assistite nel 2016 dai servizi speciali-stici sono oltre 800 mila. 109 mila vengonoreinseriti nella società. Le persone più col-pite vanno dai 45 ai 54 anni. Del totalecirca 310 mila sono entrati per la primavolta nella vita in contatto con i diparti-menti di salute mentale. In entrambi i sessirisultano meno numerosi i pazienti al disotto dei 25 anni;

secondo i medici della società italianadi psichiatria la metà di tutte le malattiementali inizia all’età di 14 anni, ed è quindifondamentale riconoscere da subito i sin-tomi delle patologie, tra cui spicca la de-pressione;

secondo il report della Società italianadi epidemiologia psichiatrica, redatto daldottor Fabrizio Starace, sono enormi ledisuguaglianze tra le varie regioni d’Italianell’ambito della cura delle malattie men-tali, del diritto d’accesso di ciascun citta-dino ai livelli minimi di assistenza, a pre-scindere dalla zona di residenza, e dell’ac-cesso ai dipartimenti di salute mentale;

secondo il Ministro interrogato, comedichiarato il 13 ottobre 2018, « La salutementale sarà un obiettivo prioritario nel-l’ambito del Piano nazionale preven-zione » –:

quali siano in concreto le iniziativemesse in campo dal Governo per far frontealle drammatiche differenze nell’accesso allecure e ai servizi forniti dai dipartimenti disalute mentale ormai diventate intollerabili.

(5-00749)

PELLICANI. — Al Ministro della salute.— Per sapere – premesso che:

ha suscitato grande scalpore e unaconseguente preoccupazione nell’opinionepubblica l’inchiesta apparsa in questi giornisugli organi di stampa relativa alla gestionedelle liste di attesa dell’ex Ulss 13 di Mi-rano, ora inglobata dal 2016 nella Ulss 3« Serenissima » di Venezia;

risulta essere stata aperta una inda-gine da parte della competente procuradella Repubblica e anche della Corte deiconti;

il sospetto è che, con un programmasoftware o attraverso l’intervento del per-sonale addetto, siano state modificate, tra il2015 e il 2017, le ricette di 44.600 pazientiche avevano chiesto una visita o un esamespecialistico, ma non avevano ottenuto ri-sposta nei tempi previsti;

sulla base di quanto emerso sempresulla stampa locale la questione si sarebbeallargata anche alla gestione dei codici peril pronto soccorso con una serie di anoma-lie;

è evidente che la conseguente preoc-cupazione è che i cittadini che si sonorivolti ai servizi della citata Ulss abbianopotuto subire grave pregiudizio nell’eserci-zio dei propri diritti, costituzionalmentegarantiti in materia di sanità, per quantoriguarda l’accesso alle prestazioni richie-ste –:

se il Governo sia a conoscenza diquanto richiamato in premessa e se in-tenda, adottare iniziative, per quanto dicompetenza, per acquisire ulteriori ele-menti su quanto accaduto e sulla criticitàche hanno caratterizzato la gestione delleliste di attesa a tutela dei livelli essenziali diassistenza e del diritto alla salute deicittadini. (5-00762)

Interrogazioni a risposta scritta:

SANTELLI. — Al Ministro della salute. —Per sapere – premesso che:

Federlab e Anisap, associazioni chetutelano le attività delle strutture ambula-toriali, hanno proposto ricorso avverso iprovvedimenti del commissario ad acta perl’attuazione del piano di rientro dai debitidella sanità calabrese, Massimo Scura,avente ad oggetto il rimborso delle presta-zioni sanitarie in favore delle strutture con-venzionate;

il tribunale amministrativo regionaleper la Calabria (sezione seconda), ha cen-

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surato, in pratica, i decreti n. 72 e n. 87,rispettivamente del 26 marzo e 24 aprile2018, con sentenza n. 1640 del 26 settem-bre 2018;

detto ricorso è stato puntualmenteaccolto dalla giustizia amministrativa, sottoil profilo « dell’eccesso di potere per irra-gionevolezza, carenza di motivazione e di-fetto di istruttoria ». Il giudice adito hasottolineato come la riduzione delle risorseriservate alle strutture private ed operatecon la programmazione 2016/2018 non sisia affatto tradotta in un incremento delleattività pubbliche indirizzate all’utenza sa-nitaria;

le tariffe di rimborso sui laboratori dianalisi e sugli ambulatori privati, nuova-mente programmate sulle base dell’atto cen-surato dalla giustizia amministrativa, sonostate però riproposte giusta decreto n. 172pubblicato il 10 ottobre 2018;

in virtù di tale decreto il commissario,ad avviso dell’interrogante eludendo la de-cisione giudiziaria su menzionata, ristabi-lisce in 60,9 milioni di euro, « il livellomassimo di finanziamento per l’annualità2018, da corrispondere alle strutture pri-vate accreditate per l’acquisto di presta-zioni sanitarie di assistenza specialisticaambulatoriale ». Unica timida clausola disalvaguardia è il cenno a un ricorso pressoil Consiglio di Stato in ordine alla decisionesopra indicata;

questo è solo l’ennesimo episodio ne-gativo intorno alla sanità calabrese che dicerto non agevolerà livelli di prestazionesanitaria moderni e appropriati alle esi-genze dei pazienti –:

quali iniziative di competenza il Go-verno intenda adottare, anche per il tra-mite del commissario ad acta per l’attua-zione del piano di rientro dai disavanzi, peril controllo della qualità della sanità inCalabria e, specificamente, della correttaesecuzione delle pronunce sopra indicatedella giustizia amministrativa. (4-01400)

MANDELLI e PEDRAZZINI. — Al Mi-nistro della salute. — Per sapere – pre-messo che:

la canapa può essere coltivata nelrispetto di quanto previsto dalla legge n. 242del 2016, recante « Disposizioni per la pro-mozione della coltivazione e della filieraagroindustriale della canapa » (Cannabis sa-tiva L);

l’articolo 1, comma 2, della citata leggeprecisa che la stessa si applica alle colti-vazioni di canapa delle varietà ammesseiscritte nel catalogo comune delle varietàdelle specie di piante agricole, ai sensidell’articolo 17 della direttiva 2002/53/CEdel Consiglio, del 13 giugno 2002, le qualinon rientrano nell’ambito di applicazionedel testo unico delle leggi in materia didisciplina degli stupefacenti e sostanze psi-cotrope, prevenzione, cura e riabilitazionedei relativi stati di tossicodipendenza, dicui al decreto del Presidente della Repub-blica 9 ottobre 1990, n. 309;

ai sensi dell’articolo 2, comma 1, dellalegge n. 242 del 2016, rubricato liceità dellacoltivazione, la coltivazione di tali varietà èconsentita senza necessità di autorizza-zione e il commercio e il consumo di in-fiorescenze a basso contenuto di Δ-THCnon sono espressamente vietati dalla leggen. 224 del 2016;

la vendita di derivati e infiorescenzedi Cannabis sativa L. sta crescendo in modoesponenziale, avvalendosi di una « appa-rente zona franca » in cui il commercio econsumo di infiorescenze a basso conte-nuto di Δ-THC non è testualmente vietatodalla legge n. 224 del 2016;

il Consiglio superiore di sanità, nellaseduta del 10 aprile 2018, ha affermato chela pericolosità dei prodotti contenenti ocostituiti da infiorescenze di canapa, in cuiviene indicata in etichettatura la presenzadi « cannabis », « cannabis light » o « can-nabis leggera » non può essere esclusa inquanto la biodisponibilità di Thc anche abasse concentrazioni (0,2 per cento-0,6 percento) non è trascurabile; inoltre, per lecaratteristiche farmacocinetiche e chimico-fisiche, Δ-THC e altri principi attivi inalati

Atti Parlamentari — 2513 — Camera dei Deputati

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o assunti con le infiorescenze di Cannabiss. possono penetrare e accumularsi in al-cuni tessuti, tra cui cervello e grasso, benoltre le concentrazioni plasmatiche misu-rabili; tale consumo avviene al di fuori diogni possibilità di monitoraggio e controllodella quantità effettivamente assunta equindi degli effetti psicotropi che questapossa produrre, sia a breve che a lungotermine; non appare, in particolare, che siastato valutato il rischio connesso al con-sumo di tali prodotti in relazione a speci-fiche condizioni, quali, ad esempio, età,presenza di patologie concomitanti, stato digravidanza/allattamento, interazioni con far-maci, effetti sullo stato di attenzione ealtro, così da evitare che l’assunzione in-consapevolmente percepita come « sicura »e « priva di effetti collaterali » si traduca inun danno per se stessi o per altri (feto,neonato, guida in stato di alterazione);

tra le finalità della coltivazione dellacanapa industriale, previste dal comma 2dell’articolo 2, della legge n. 242 del 2016,non è inclusa la produzione di infiore-scenze né la libera vendita al pubblico e,pertanto, la vendita dei prodotti contenentio costituiti da infiorescenze di canapa, incui viene indicata in etichettatura la pre-senza di « cannabis » o « cannabis light » o« cannabis leggera », qualunque ne sia ilcontenuto percentuale di Δ-THC, pone cer-tamente motivi di preoccupazione;

il Consiglio superiore di sanità haraccomandato di attivare, nell’interesse dellasalute individuale e pubblica e in applica-zione del principio di precauzione, misureatte a non consentire la libera vendita deisuddetti prodotti –:

quali orientamenti, tenuto conto dellasituazione di urgenza di cui in premessa, ilMinistro interrogato intenda esprimere e,conseguentemente, quali iniziative intendaintraprendere, nell’ambito delle propriecompetenze, per tutelare la salute indivi-duale e pubblica. (4-01402)

* * *

SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

X Commissione:

MORETTO, GAVINO MANCA, MURA,BENAMATI, BONOMO, GARIGLIO, MOR,NARDI, NOJA e ZARDINI. — Al Ministrodello sviluppo economico. — Per sapere –premesso che:

il 30 aprile 2015 è stato sottoscrittol’accordo quadro per definire le linee guidadel rilancio industriale del gruppo Meri-diana;

il conseguente piano industriale è statoformalizzato attraverso la stipula, nel 2016,dell’accordo tra Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali, Ministero delle infrastrut-ture e dei trasporti. Ministero dello svi-luppo economico, Meridiana, le organizza-zioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil tra-sporti, Ugl trasporto aereo, Anpac ed An-pav;

sono stati così definiti, con la nuovapartnership della compagnia, assetto socie-tario, livelli occupazionali, prospettive pro-duttive, modalità di monitoraggio e verificadell’accordo stesso;

nel corso del 2017 e del 2018 si sonotenuti numerosi incontri tra le parti e sonostati, attivati tavoli di confronto sullo statodi perfezionamento del progetto e sullasituazione industriale del gruppo;

il 19 febbraio 2018 i vertici di Alisardae Qatar Airways hanno annunciano la na-scita di Air Italy, nuovo vettore con hubprincipale Milano Malpensa e sede centralead Olbia, e la chiusura di basi strategicheper il network sui voli domestici, compresala base storica di Cagliari;

il gruppo Meridiana ha sempre avutoad Olbia il cuore decisionale, gli uffici ope-rativi e amministrativi, la manutenzione eil call center;

con vari atti di sindacato ispettivo si èsottoposta, all’attenzione del Governo, l’in-

Atti Parlamentari — 2514 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2018

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tenzione da parte di Air Italy di trasferire51 impiegati dal centro operativo di con-trollo di Olbia a Malpensa;

anche riguardo a Meridiana Mainte-nance, incorporata da Air Italy nel mesesettembre 2018, e nata come polo manu-tentivo anche per terzi, non si capisce qualesia l’impatto della riorganizzazione, mentresi rileva che, ad Olbia, sarebbero rimastisolo 16 tecnici di linea e circa 42 in hangar;

risulta quindi di difficile compren-sione la strategia aziendale messa in attovisto che, a Malpensa, Air Italy di fattoparte da zero, in quanto priva di infrastrut-ture di proprietà a differenza dello scalo diOlbia;

sembrerebbe essere in atto una so-stanziale e silenziosa « delocalizzazione »delle attività finora realizzate in Sardegna,che aprirebbe le porte alla definitiva mi-grazione della base operativa e commer-ciale e all’indebolimento dell’intero sistemadel trasporto aereo sardo, mancando an-cora i dettagli di un piano industriale chegarantisca crescita occupazionale e nuovitraffici aerei per la Sardegna –:

quali iniziative il Governo intenda as-sumere per assicurare il rispetto del pianoindustriale di cui in premessa e per garan-tire la continuità produttiva dell’azienda,evitando, nel contempo la delocalizzazionedallo scalo di Olbia. (5-00758)

VALLASCAS. — Al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

il comma 588 dell’articolo 1 della leggebilancio 2018 interviene sui commi 149 e151 della legge di stabilità 2016, modifi-cando l’ambito di applicazione degli incen-tivi sull’energia prodotta per gli esercentiimpianti alimentati da biomasse, biogas ebioliquidi sostenibili che hanno cessato dibeneficiare di incentivi al 1° gennaio 2016,ovvero — secondo il differimento intro-dotto dal comma suddetto — cessano entroil 31 dicembre 2018 di beneficiare degliincentivi in questione. A tali esercenti èconcesso il diritto di fruire, fino al 31

dicembre 2021 o per i cinque anni dalrientro in esercizio degli impianti, di unincentivo sull’energia prodotta;

si ricorda che la cosiddetta manovrinadi giugno 2017 aveva prolungato dal 31dicembre 2016 al 31 dicembre 2017 il ter-mine entro il quale i produttori di bio-masse, interessati dal regime di incentividisposto dalla legge di stabilità per il 2016,devono fornire al Ministero dello sviluppoeconomico gli elementi per la notifica allaCommissione europea del relativo regimedi aiuto, ai fini della verifica di compati-bilità con la disciplina degli aiuti di Stato afavore dell’ambiente e dell’energia 2014-2020;

la legge bilancio 2018 ritarda tale ter-mine di un altro anno permettendo ai pro-duttori interessati di avere più tempo percomunicare al Ministero dello sviluppo eco-nomico — oltre agli elementi necessari averificare la compatibilità con gli aiuti diStato — le autorizzazioni di legge posseduteper l’esercizio dell’impianto, la perizia as-severata di un tecnico attestante il buonostato di uso e di produttività dell’impiantoe il piano di approvvigionamento delle ma-terie prime;

tale modifica a parere dell’interro-gante dovrebbe portare benefici solo a po-chi e vecchi impianti e non si tratta dipiccole attività –:

alla luce di quanto descritto in pre-messa, quali soggetti e quale tipologia diimpianti abbiano usufruito degli incentivi oabbiano richiesto la misura finora.

(5-00759)

ANDREUZZA. — Al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

il 16 ottobre 2018 durante le quoti-diane attività di controllo del territorio, ibaschi verdi del gruppo della Guardia difinanza di Cagliari hanno eseguito un du-plice intervento nel comparto del contrastoalla contraffazione: il primo controllo hariguardato un soggetto extracomunitario cheesponeva ai passanti accessori di abbiglia-

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mento e pelletteria con marchi contraffattiriconducibili alle principali case di modaquali Gucci, Chanel, Louis Vuitton, Prada,il secondo aveva ad oggetto 76 cover percellulari contraffatte, riportanti i principalibrand delle case di moda quali Moschino,Adidas, Chanel, Fila, Jordan, Nike esposteal pubblico sopra un banchetto da altrosoggetto extracomunitario;

il giorno seguente, il 17 ottobre, imilitari della Guardia di finanza di PonteChiasso hanno scoperto, durante il con-trollo di un autoarticolato proveniente dal-l’Ungheria e diretto a Napoli, un carico digiubbotti contraffatti con i marchi « Napa-pijri » e « Blauer », che stavano per essereimmessi sul mercato;

questi sono solo due esempi recentis-simi delle quotidiane operazioni che laGuardia di finanza effettua per contrastarele attività criminali connesse alla produ-zione e al commercio di prodotti contraf-fatti;

la contraffazione è uno dei reati eco-nomici che danneggia profondamente l’e-conomia italiana a livello mondiale: in co-stante aumento, colpisce le imprese e leattività commerciali, oltre a mettere in gravepericolo la salute e la sicurezza del consu-matore;

la contraffazione interessa ormai tuttii settori produttivi: prodotti farmaceutici,prodotti alimentari, cosmetici, componen-tistica e ricambi per auto, giocattoli, abbi-gliamento, prodotti elettronici e informa-tici, spesso importati e distribuiti dalla cri-minalità organizzata con tecniche semprepiù raffinate e ingannevoli;

la lotta alla contraffazione deve farfronte non solo alle più eclatanti ipotesi difalsificazione o imitazione di marchi vali-damente registrati, ma anche ai casi diviolazione di un’indicazione geografica tu-telata o ancora della riproduzione illecitadell’imballaggio, dell’etichetta, dell’adesivo,del prospetto, del foglio informativo, deldocumento di garanzia e di ogni altro ele-mento analogo che induce il consumatore aconfidare erroneamente nell’autenticità di

un marchio o di un’indicazione geograficaprotetta –:

quali iniziative il Governo intenda in-traprendere per intensificare la lotta allacontraffazione e definire un piano di mag-gior protezione dei prodotti made in Italy,con particolare riferimento alle caratteri-stiche qualitative che li contraddistinguonoe alle indicazioni geografiche di provenienza.

(5-00760)

BARELLI e SQUERI. — Al Ministro dellosviluppo economico. — Per sapere – pre-messo che:

secondo autorevoli fonti del Ministerodello sviluppo economico, il prossimo anno,per l’effetto combinato del parziale « stop »del gasdotto tedesco Tenp dal Nord Europae dell’atteso calo dei volumi dall’Algeria,l’Italia potrebbe non riuscire a coprire ladomanda giornaliera di gas nella situazionen-1, ossia di freddo eccezionale e di inter-ruzione, in forza di eventi geopolitici, dellafornitura dalla Russia, nostra principalefornitrice (43 per cento). Si tratta di circo-stanze al di fuori della volontà italiana, lacui eventualità non è così remota. Ulterioriaspetti aleatori derivano dai problemi difornitura con la Libia;

già nei giorni più freddi del febbraio2018, senza che ci fosse alcun problemacon la Russia, il Ministero aveva attivato ilpomo livello di allarme per « ripetuti epi-sodi di superamento del limite di capacitàdi erogazione », causato dai ridotti flussidel Tenp, l’hub da cui l’Italia importa, spe-cie su base giornaliera, attualmente in « ma-nutenzione di lunga durata »;

quanto alla fornitura dall’Algeria, sonoin corso le negoziazioni da parte dellecompagnie importatrici italiane, perché icontratti attuali scadono il 30 settembre2019. Secondo gli esperti difficilmente cisarà un rinnovo per un volume pari aquello attuale (24 miliardi/metro quadratol’anno), sarà verosimilmente attorno ai 15-16miliardi/metro quadrato. Le cause sono lacrescita della domanda interna algerina e ilfatto che la loro produzione non è cresciutacome si pensava;

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l’Italia nel 2017 ha consumato circa70 miliardi/metro quadrato di gas; stabili leprevisioni per il 2018. La strategia energe-tica nazionale (Sen) vede l’Italia come unosnodo (hub) di transito verso il Nord Eu-ropa del gas che arriva dall’Algeria, dairigassificatori italiani e dal gasdotto TAP(Trans Adriatic Pipeline) dal Mar Caspio;

tutte queste previsioni al momentosegnano il passo: la Tap, cui dovrebberoarrivare fino a 20 miliardi/metro quadratol’anno a partire dal 2020, procede a sin-ghiozzo, l’Algeria disimpegna e per quelche riguarda i rigassificatori la Sen stessaafferma che « Altri Paesi affacciati sul Me-diterraneo, come Francia e Spagna, sem-brano comunque ad oggi meglio posizio-nati ». A dispetto della Sen, oggi il gas inItalia costa il 18 per cento in più rispettoalla media europea –:

quali iniziative si intendano attuare,oltre all’accelerazione dei lavori della Tap,per scongiurare i rischi evidenziati in pre-messa e per dare certezza alle forniture,allineando i prezzi del gas alla mediaeuropea. (5-00761)

Interrogazione a risposta scritta:

TOCCAFONDI. — Al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

preoccupa particolarmente la situa-zione di due aziende fiorentine, Inso e Sof,a seguito della vicenda che ha portato al-l’amministrazione straordinaria di Con-dotte spa, di cui sono società controllate;

tale preoccupazione è stata al centrodell’incontro organizzato in regione Toscanadal consigliere per il lavoro Gianfranco Si-moncini in data 15 ottobre 2018. All’incon-tro hanno partecipato le organizzazioni sin-dacali Fim, Fiom, Uilm e le rappresentanzesindacali unitarie delle due aziende;

Inso e Sof, specializzate rispettiva-mente nella progettazione e nella manu-tenzione di ospedali e altre opere di inge-gneria civile, a differenza di Condotte, pos-sono vantare numerose commesse in tuttoil mondo e un bilancio in attivo;

si fa presente la preoccupazione pereventuali ricadute negative sul futuro didue società che rappresentano un autenticofiore all’occhiello dell’industria toscana enazionale, e soprattutto dei circa 600 lavo-ratori impiegati nelle due società –:

se il Ministro interrogato sia al cor-rente della situazione e se abbia intenzionedi seguire l’evolversi della questione isti-tuendo uno specifico tavolo di confronto oampliando il tavolo di lavoro già attivo suCondotte spa alle relative società control-late, in particolare alle società sopraindicate.

(4-01411)

Apposizione di una firma ad unainterpellanza.

L’interpellanza urgente Ruggiero e altrin. 2-00147, pubblicata nell’allegato B airesoconti della seduta del 16 ottobre 2018,deve intendersi sottoscritta anche dal de-putato Lattanzio.

Apposizione di firme ad interrogazioni.

L’interrogazione a risposta in Commis-sione Prisco n. 5-00495, pubblicata nell’al-legato B ai resoconti della seduta del 19settembre 2018, deve intendersi sottoscrittaanche dal deputato Lollobrigida.

L’interrogazione a risposta immediatain Assemblea Fusacchia n. 3-00251, pub-blicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 16 ottobre 2018, deve intendersisottoscritta anche dal deputato Magi.

Ritiro di documenti del sindacatoispettivo.

I seguenti documenti sono stati ritiratidai presentatori:

interrogazione a risposta orale Molli-cone n. 3-00076 del 13 luglio 2018;

interpellanza urgente Schullian n. 2-00142 del 15 ottobre 2018.

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PAGINA BIANCA

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Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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