6 Giornale di Brescia Mercoledì 28 Aprile 2010 Brescia ...30 ottobre), Lazio (15 novembre), e...

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Data e Ora: 27/04/10 23.18 - Pag: 6 - Pubb: 28/04/2010 - Composite Si avvicina l’ora dello «switch off»: lo spegnimento delle trasmissioni analogiche e l’avvio del dtt avverrà il 18 maggio per Rai 2 e Rete 4 LA SCHEDA Tra meno di un mese i bresciani vedranno sparire dai propri teleschermi - se non si saranno tempestivamente muniti di un decoder digitale terrestre o di un televisore che lo include al suo interno - il segnale di Rai Due e di Rete 4. La prima fase del cosiddetto «switch off», ossia lo spegnimento del segnale televisivo analogico, quello in buona sostanza che viaggia nell’etere ininterrottamente dal 1954, fissa infatti al 18 maggio il passaggio al digitale terrestre di questi due canali per tutta la Lombardia, oltre che per gran parte del Piemonte - Torino e Cuneo sono già «convertite» interamente dal maggio 2009 - e per le provin- ce di Piacenza e Parma. Nel 2010 Leonessa... «all digital» Una data da segnare in calendario e di cui tener conto anticipatamente se si vuole evitare la brutta sorpresa di perdere i propri programmi preferiti delle due emittenti in questione. Per tutte le altre reti, invece, i tempi sono un po’ più lunghi: il passaggio al solo segnale digitale terre- stre degli altri canali, infatti, scatterà il 15 settembre e si concluderà il 20 ottobre per la Lombardia, il Piemonte Orientale, Parma e Piacenza. Ma tanto vale munirsi da subito di decoder o di un nuo- vo televisore - quelli in vendita dall’aprile 2009 sono per legge già predisposti per la ricezione del segnale digitale - visto che già la totalità delle emittenti nazionali e una buo- na parte di quelle locali - nel Bresciano, Teletutto e Tele- nord trasmettono già in digitale terrestre dal 15 novembre scorso - sono visibili in entrambe le modalità. Una scelta, d’altro canto, che larga parte degli italiani pare aver già compiuto, se non per tutti i televisori di casa, per almeno uno di essi. Lo conferma l’ultimo rapporto stilato da Gfk (Growth from Knowledge) per Dgtvi, l’associazione delle emittenti televisive attive sul digitale terrestre. Rielabo- rando dati raccolti direttamente e dati forniti da Anie (fe- derazione nazionale di circa 900 imprese elettrotecniche ed elettroniche), Gfk stabilisce che nel nostro Paese dal febbraio 2004 a febbraio 2010 siano stati venduti 18.388.564 decoder e 12.848.870 televisori dotati di decoder integrato, per un totale di 31.237.434 apparecchi pronti a ricevere e tradurre in immagini il «dtt». La proiezione - ba- sata su un campione di 1.770 punti vendita, circa un quar- to dei 7.790 presenti in Italia - indica peraltro che il 41% delle scelte ha portato alla sostituzione diretta del televiso- re. L’impennata massima delle vendite di «set top box» (il nome ufficiale di quello che viene comunemente definito decoder) e di nuovi televisori si è registrata tra ottobre e dicembre, in concomitanza con lo switch off di Trentino, (30 ottobre), Lazio (15 novembre), e Campania (15 dicem- bre) e con le festività natalizie. La stima: nel Bresciano già 300mila decoder Considerato che attualmente diverse sono le regioni già «all digital» (Valle d’Aosta, Campania, Lazio, Trentino e Sardegna, più un’ampia fetta del Piemonte) per una popo- lazione complessiva di circa 16 milioni di abitanti, ipotiz- zando che sia stato «digitalizzato» più di un televisore per nucleo familiare e contando in circa 6 milioni le famiglie residenti nelle aree già convertite, si può stimare che non meno della metà dei decoder/tv pronti a ricevere il segnale digitale siano stati acquistati in zone non ancora passate al dtt. Fatte le debite proporzioni, calcolato che nel Bre- sciano vi sono circa 500mila famiglie, non è esagerato im- maginare che siano tra i 280 e i 300mila gli apparecchi già installati pronti a ricevere le nuove trasmissioni in digitale nella nostra provincia. Per quanti contano di munirsene entro il 18 maggio prossimo, è bene ricordare che il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto contributi per determinate catego- rie di utenti. In particolare, si tratta dei cittadini che abbia- no dichiarato nel 2009 (per il 2008) un reddito inferiore ai 10mila euro e siano ultra 65enni (età da compiere al più tardi entro il 31 dicembre 2010), i quali potranno ottenere 50 euro per l’acquisto o il noleggio di decoder, sottoforma di riduzione del prezzo d’acquisto che sarà poi rimborsata dallo Stato al rivenditore. Gianluca Gallinari Teletutto, l’avventura in dtt è già iniziata il 15 novembre Dal 18 maggio Rai2eRete4 solo col decoder La fase d’avvio dello «switch off» in Lombardia sarà la prima vera «rivoluzione» per i bresciani COME OTTENERE ILCONTRIBUTO Le modalità per usufruire del contributo statale as- sieme all’elenco dei rivenditori autorizzati sono ri- portate sul sito www.decoder.comunicazioni.it. Informazioni possono essere ottenute anche tele- fonando al numero verde 800.022.000 dal lunedì al sabato, esclusi i giorni festivi, dalle 8 alle 20. Ne hanno diritto gli over 65 con reddito dichiarato nel 2009 inferiore ai 10mila euro OCCHIO AL BOLLINO E AL SUO COLORE Dgtvi, l’associazione delle emittenti che trasmet- tono in digitale terrestre, ha individuato 4 bollini di conformità, presenti sulle confezioni degli ap- parati elettronici, che indicano le caratteristiche di decoder e tv integrati. Il bollino blu è per i deco- der interattivi, quello bianco per tv interattivi, cui seguono il bollino Gold per decoder e Tv con alta definizione e quello grigio per decoder zapper Con 700 canali come cambierà il telecomando? Arriva l’«Lcn» Piccole avvertenze, grandi consigli. La con- versione in formato digitale di tutti i segnali te- levisivi impone, per chi già non lo avesse fatto, un «upgrade» tecnologico domestico. Molti non si limiteranno all’acquisto di un decoder, ma passeranno ad un nuovo televisore. E qui ci sono alcune avvertenze da tenere in considera- zione prima di fare un acquisto. Oggi le tecnologie blu ray e 3D fanno parte del comune sentire e per l’occasione diventare motivo per un acquisto «pacchetto completo» di un nuovo televisore ultrapiatto e lettore Dvd in grado di supportare il formato. Ricordiamo allora che il solo blu ray non legge in formato 3D. Ciò significa che o si cerca un prodotto nuo- vo (pochissimi per ora in commercio), oppure - in caso soprattutto di supporti per giochi che contengono anche il lettore blu ray - attendere un aggiornamento del software. In linea di mas- sima chi oggi già possiede un lettore di ultima generazione potrà comunque essere pago di guardarsi l’alta definizione senza gli occhialini. E poi non basta. Lettore e televisore sono una coppia che, per esaltare le prestazioni, de- ve andare allo stesso passo. Inutile, o quasi, spendere soldi in più per un lettore 3D (presto in commercio i primi modelli) se la Tv non sop- porta questo protocollo. Non fatevi ingannare dall’alta definizione, che pur importante da so- la non significa visione tridimensionale. Dopo Samsung che ha annunciato a giorni l’arrivo di un televisore 3D, anche Lg si prepara al lancio che sarà poi seguito da tutte le marche. Que- stione di pochi mesi (o giorni) ed i prodotti ci saranno, in particolare nella versione Full Led (ovvero con lo schermo totalmente retroillumi- nato, fino a 55 pollici), una tecnologia che esal- ta qualsiasi formato, anche la trasmissione del digitale terrestre. E qui scatta un’altra avvertenza. Con il digi- tale terrestre si ampli anche l’offerta della pay tv, ovvero dei programmi a pagamento. Abbo- narsi è facile, basta comprare le card nei negozi specializzati, ma alcune verifiche preliminari devono essere fatte. Senza abbonamento, quando ci si sintonizza compare la scritta «segnale criptato», fatto que- sto che solo non garantisce una corretta rice- zione. Due sono le verifiche preliminari possibi- li. I decoder, sia esterni, sia quelli incorporati al televisore, come oggi d’obbligo, hanno un te- ster da attivare per misurare la qualità del se- gnale. Se la scala presenta un indicatore che si ferma al «bad», allora presumiamo che, una vol- ta abbonati, non possiate vedere molto, oppu- re dobbiate pazientare con un segnale costan- temente a singhiozzo. In ogni caso non si trat- ta di problemi permanenti. Gli investimenti sul digitale terrestre, infatti, sono ormai costanti, quindi le coperture possono variare anche nel giro di pochi giorni. Per questo motivo è anche consigliabile aggiornare periodicamente la li- sta canali. Verificate anche che gli adattatori (si acquistano a parte) funzionino bene: devo- no far dialogare segnale, ricevitore e card. Pre- tendete quindi delle garanzie da rivenditore. Un ultimo consiglio. Se un amico che abita a trecento metri da casa vostra riceve dei canali in più rispetto al vostro decoder non pensiate di avere un impianto obsoleto o guasto. Magari l’antenna non ha nessuna colpa. È tipica del di- gitale terrestre una diffusione a macchia. c. v. Adattatori smart card e3D, avvertenze per l’uso Non sempre ciò che viene promesso è accessibile: per vedere gli effetti di Avatar si dovrà cambiare televisore e lettore Per Teletutto, la tv dei bresciani, la partita del digitale terrestre è iniziata da tempo. Anticipando i tempi, infatti, l’emittente ha avviato già lo scorso 15 novembre, la trasmis- sione dell’intero palinsesto in segnale digitale su larga parte del Bresciano (città, hinterland, Bassa e parte di Garda e Franciacorta, con la sola temporanea esclusione delle valli), mantenendo al contempo quella consueta in analogico. Non solo. Anche Brescia Telenord, infatti, è già della partita. Anzi è l’apripista: in città e nell’hinterland, infatti, il canale è già fruibile solo col segnale digitale terrestre. Il passaggio defini- tivo al dtt per entrambe le reti avverrà come per tutte le al- tre trasmissioni in Lombardia dal 15 settembre 2010. Nel frattempo, in «doppia modalità», già da ora sono fruibi- li anche le due emittenti radiofoniche del gruppo, Radio Bre- sciasette e Radio Classica Bresciana. Brescia & Provincia Il rapporto col telecomando del no- stro televisore, già per qualcuno compli- cato, è destinato a mutare con l’avvento del digitale terrestre. Sul come, con esattezza, è presto per dirlo, visto che solo il 16 aprile l’Autorità garante per le telecomunicazioni ha aperto la consultazione pubblica sullo schema di numerazione automatica dei canali («Lcn») e sulla modalità di attri- buzione dei numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi. Una consultazione che durerà quindici giorni, al termine della quale, se saranno approvate le ipo- tesi di schema indicate nei due allegati alla delibera dell’Agcom, si saprà secon- do quale criterio saranno attribuiti i «nu- meri» di selezione ai vari canali. La pro- posta avanzata dal Garante è riassumi- bile in questi termini. Dal numero 1 al numero 9 saranno po- sizionati i canali generalisti tradizionali. Per intenderci le tre principali reti Rai, i tre canali Mediaset, La7 e via di seguito. I numeri compresi dal 10 al 19 se la con- sultazione darà esito positivo, andran- no alle emittenti locali di particolare va- lore e radicamento sul territorio; segui- rebbero, in caso di approvazione, nei nu- meri compresi da 20 a 70, i canali digitali nazionali suddivisi per generi di pro- grammazione (cinema, sport, program- mi per ragazzi, ecc.), e per tale suddivi- sione si immagina anche ove possibile l’individuazione di simboli grafici identi- ficativi. Quindi, dal 71 al 100, spazio ulte- riore alle emittenti locali. Stessa sequenza dal 100 al 200. Dal numero 300, invece, si apre il capitolo «canali a pagamento», alias pay tv. A se- guire, i numeri da 500 a 599 saranno de- stinati alle trasmissioni in alta definizio- ne, per fruire delle quali tuttavia servo- no televisori con specifiche caratteristi- che tecniche (i cosiddetti Hd-ready e Full-Hd). Infine, i numeri compresi dal 600 al 699 si annunciano dedicati alle tra- smissioni radiofoniche. Da ultimo, l’Agcom ha previsto una modalità di na- vigazione aggiuntiva rispetto all’ordina- mento automatico, che consentirà di vi- sualizzare la lista di tutti i canali disponi- bili suddivisi per genere di programma- zione, al fine di facilitare l’uso dei deco- der e rendere meno rilevante il posizio- namento dei canali sul telecomando. Lo «switch off» si avvicina e parallela- mente aumentano le richieste di decoder nei negozi specializzati del Bresciano. Seppur un poco a rilento, spiegano nel punto vendita Media World di via Orzi- nuovi: «L’incremento è progressivo - affer- ma il responsabile del settore audio-vi- deo Fausto Tomasoni -, ma il boom deve ancora manifestarsi, arriverà dall’inizio di maggio, a ridosso della data fatidica; ci aspettavamo maggiore anticipo, ma cre- diamo che dalla prossima settimana regi- streremo un innalzamento significativo». In termini di prodotti più ricercati in que- sto momento, Tomasoni non ha dubbi: «Gli zapper (il decoder più semplice, che una volta collegato all’antenna permette di vedere le reti cui siamo abituati e mol- te altre nate col digitale, ndr), articolo si- nora mai venduto. I prezzi? Tra i 20 e i 40 euro». I decoder interattivi, per intenderci quelli che consentono di ricevere tanto canali tradizionali che a pagamento (in quest’ultimo caso attraverso l’inserimen- to di una «smart card») proseguono nel loro «flusso di vendita - aggiunge Tomaso- ni - in corso almeno da un paio d’anni. In realtà, quest’anno, con i Mondiali, si in- croceranno diversi fattori che potrebbero contribuire all’acquisto di televisori, ora- mai tutti con decoder integrato». In gene- rale, la clientela che si rivolge a Media World chiede assistenza specializzata e informazioni, e non manca di esprimere qualche preoccupazione; il consiglio, dun- que, «è di affrettarsi a fare il proprio acqui- sto onde non incappare in code e perdere quindi la possibilità di ottenere delucida- zioni». Secondo Gianni Gallina, direttore del punto vendita Marco Polo Expert del cen- tro commerciale Le Rondinelle di Ronca- delle, le principali perplessità avanzate dai clienti «riguardano la copertura delle zone dal segnale, la scelta del decoder ap- propriato, ci chiedono se sia necessario in- stallare una nuova antenna». Chi già di- spone di un televisore nuovo o recente, «tende a preferire il solo decoder - conti- nua Gallina -, mentre chi ventilava l’ipote- si di cambiare l’apparecchio ne approfit- ta e ne compra uno con decoder integra- to. Negli ultimi dieci giorni le istanze so- no cresciute, ma attendiamo l’exploit dal 18 maggio». Un nodo da sciogliere «è la mancanza di informazione, soprattutto tra le persone anziane, quelle più in diffi- coltà; intendiamo allestire un box infor- mativo fuori dal punto vendita per orien- tare chi ancora non ha idee chiare». Dagli interventi dei due responsabili emergono un paio di elementi in comune: innanzitutto l’assenza di richieste per be- neficiare del contributo statale riservati a over 65enni con reddito inferiore ai 10mi- la euro, utenti che magari optano per un apparecchio zapper dal costo inferiore; il secondo fattore condiviso è in realtà un consiglio: diffidare di articoli di dubbia provenienza, per esempio cinesi, che a fronte di un risparmio esiguo non offrono garanzie né qualitative né di possibilità di autoaggiornamento costante. Raffaella Mora L’assalto ai negozi si fa attendere Tra i clienti di alcune delle principali rivendite non mancano dubbi e incertezze DIGITALE TERRESTRE L’èquipe di professionisti di Azzurra fitness club propone Esercizio fisico + Alimentazione + Trattamenti estetici = Risultato duraturo NOVITÀ ASSOLUTA 2010 LIPOQUANTIC la corrente quantica che ti modella senza controindicazioni e non invasiva PRIMI A BRESCIA Chiama per una consulenza gratuita 0365 371868 Via B. Corti, 18 - Villanuova s/Clisi (BS) GRASSO IN ECCESSO? TONIFICAZIONE? CELLULITE? RINGIOVANIMENTO? 6 Giornale di Brescia Mercoledì 28 Aprile 2010

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Data e Ora: 27/04/10 23.18 - Pag: 6 - Pubb: 28/04/2010 - Composite

Si avvicina l’ora dello «switch off»: lo spegnimento delle trasmissionianalogiche e l’avvio del dtt avverrà il 18 maggio per Rai 2 e Rete 4

LA SCHEDA

■ Tra meno di un mese i bresciani vedranno sparire daipropri teleschermi - se non si saranno tempestivamentemuniti di un decoder digitale terrestre o di un televisoreche lo include al suo interno - il segnale di Rai Due e diRete 4. La prima fase del cosiddetto «switch off», ossia lospegnimento del segnale televisivo analogico, quello inbuona sostanza che viaggia nell’etere ininterrottamentedal 1954, fissa infatti al 18 maggio il passaggio al digitaleterrestre di questi due canali per tutta la Lombardia, oltreche per gran parte del Piemonte - Torino e Cuneo sono già«convertite» interamente dal maggio 2009 - e per le provin-ce di Piacenza e Parma.

Nel 2010 Leonessa... «all digital»Una data da segnare in calendario e di cui tener conto

anticipatamente se si vuole evitare la brutta sorpresa diperdere i propri programmi preferiti delle due emittenti inquestione. Per tutte le altre reti, invece, i tempi sono unpo’ più lunghi: il passaggio al solo segnale digitale terre-stre degli altri canali, infatti, scatterà il 15 settembre e siconcluderà il 20 ottobre per la Lombardia, il PiemonteOrientale, Parma e Piacenza.

Ma tanto vale munirsi da subito di decoder o di un nuo-vo televisore - quelli in vendita dall’aprile 2009 sono perlegge già predisposti per la ricezione del segnale digitale -visto che già la totalità delle emittenti nazionali e una buo-na parte di quelle locali - nel Bresciano, Teletutto e Tele-nord trasmettono già in digitale terrestre dal 15 novembrescorso - sono visibili in entrambe le modalità. Una scelta,d’altro canto, che larga parte degli italiani pare aver giàcompiuto, se non per tutti i televisori di casa, per almenouno di essi. Lo conferma l’ultimo rapporto stilato da Gfk(Growth from Knowledge) per Dgtvi, l’associazione delleemittenti televisive attive sul digitale terrestre. Rielabo-rando dati raccolti direttamente e dati forniti da Anie (fe-derazione nazionale di circa 900 imprese elettrotecnicheed elettroniche), Gfk stabilisce che nel nostro Paese dalfebbraio 2004 a febbraio 2010 siano stati venduti18.388.564 decoder e 12.848.870 televisori dotati di decoderintegrato, per un totale di 31.237.434 apparecchi pronti aricevere e tradurre in immagini il «dtt». La proiezione - ba-sata su un campione di 1.770 punti vendita, circa un quar-to dei 7.790 presenti in Italia - indica peraltro che il 41%delle scelte ha portato alla sostituzione diretta del televiso-re. L’impennata massima delle vendite di «set top box» (ilnome ufficiale di quello che viene comunemente definitodecoder) e di nuovi televisori si è registrata tra ottobre edicembre, in concomitanza con lo switch off di Trentino,(30 ottobre), Lazio (15 novembre), e Campania (15 dicem-bre) e con le festività natalizie.

La stima: nel Bresciano già 300mila decoderConsiderato che attualmente diverse sono le regioni già

«all digital» (Valle d’Aosta, Campania, Lazio, Trentino eSardegna, più un’ampia fetta del Piemonte) per una popo-lazione complessiva di circa 16 milioni di abitanti, ipotiz-zando che sia stato «digitalizzato» più di un televisore pernucleo familiare e contando in circa 6 milioni le famiglieresidenti nelle aree già convertite, si può stimare che nonmeno della metà dei decoder/tv pronti a ricevere il segnaledigitale siano stati acquistati in zone non ancora passateal dtt. Fatte le debite proporzioni, calcolato che nel Bre-sciano vi sono circa 500mila famiglie, non è esagerato im-maginare che siano tra i 280 e i 300mila gli apparecchi già

installati pronti a ricevere le nuove trasmissioni in digitalenella nostra provincia.

Per quanti contano di munirsene entro il 18 maggioprossimo, è bene ricordare che il Ministero dello SviluppoEconomico ha previsto contributi per determinate catego-rie di utenti. In particolare, si tratta dei cittadini che abbia-no dichiarato nel 2009 (per il 2008) un reddito inferiore ai10mila euro e siano ultra 65enni (età da compiere al piùtardi entro il 31 dicembre 2010), i quali potranno ottenere50 euro per l’acquisto o il noleggio di decoder, sottoformadi riduzione del prezzo d’acquisto che sarà poi rimborsatadallo Stato al rivenditore.

Gianluca Gallinari

Teletutto, l’avventura in dttè già iniziata il 15 novembre

Dal 18 maggioRai 2 e Rete 4solo col decoderLa fase d’avvio dello «switch off» in Lombardiasarà la prima vera «rivoluzione» per i bresciani

COME OTTENERE IL CONTRIBUTOLe modalità per usufruire del contributo statale as-sieme all’elenco dei rivenditori autorizzati sono ri-portate sul sito www.decoder.comunicazioni.it.Informazioni possono essere ottenute anche tele-fonando al numero verde 800.022.000 dal lunedìal sabato, esclusi i giorni festivi, dalle 8 alle 20. Nehanno diritto gli over 65 con reddito dichiaratonel 2009 inferiore ai 10mila euro

OCCHIO AL BOLLINO E AL SUO COLOREDgtvi, l’associazione delle emittenti che trasmet-tono in digitale terrestre, ha individuato 4 bollinidi conformità, presenti sulle confezioni degli ap-parati elettronici, che indicano le caratteristichedi decoder e tv integrati. Il bollino blu è per i deco-der interattivi, quello bianco per tv interattivi, cuiseguono il bollino Gold per decoder e Tv con altadefinizione e quello grigio per decoder zapper

Con 700 canalicome cambieràil telecomando?Arriva l’«Lcn»

■ Piccole avvertenze, grandi consigli. La con-versione in formato digitale di tutti i segnali te-levisivi impone, per chi già non lo avesse fatto,un «upgrade» tecnologico domestico. Moltinon si limiteranno all’acquisto di un decoder,ma passeranno ad un nuovo televisore. E qui cisono alcune avvertenze da tenere in considera-zione prima di fare un acquisto.

Oggi le tecnologie blu ray e 3D fanno partedel comune sentire e per l’occasione diventaremotivo per un acquisto «pacchetto completo»di un nuovo televisore ultrapiatto e lettore Dvdin grado di supportare il formato. Ricordiamoallora che il solo blu ray non legge in formato3D. Ciò significa che o si cerca un prodotto nuo-vo (pochissimi per ora in commercio), oppure -in caso soprattutto di supporti per giochi checontengono anche il lettore blu ray - attendere

un aggiornamento del software. In linea di mas-sima chi oggi già possiede un lettore di ultimagenerazione potrà comunque essere pago diguardarsi l’alta definizione senza gli occhialini.

E poi non basta. Lettore e televisore sonouna coppia che, per esaltare le prestazioni, de-ve andare allo stesso passo. Inutile, o quasi,spendere soldi in più per un lettore 3D (prestoin commercio i primi modelli) se la Tv non sop-porta questo protocollo. Non fatevi ingannaredall’alta definizione, che pur importante da so-la non significa visione tridimensionale. DopoSamsung che ha annunciato a giorni l’arrivo diun televisore 3D, anche Lg si prepara al lancioche sarà poi seguito da tutte le marche. Que-stione di pochi mesi (o giorni) ed i prodotti cisaranno, in particolare nella versione Full Led(ovvero con lo schermo totalmente retroillumi-

nato, fino a 55 pollici), una tecnologia che esal-ta qualsiasi formato, anche la trasmissione deldigitale terrestre.

E qui scatta un’altra avvertenza. Con il digi-tale terrestre si ampli anche l’offerta della paytv, ovvero dei programmi a pagamento. Abbo-narsi è facile, basta comprare le card nei negozispecializzati, ma alcune verifiche preliminaridevono essere fatte.

Senza abbonamento, quando ci si sintonizzacompare la scritta «segnale criptato», fatto que-sto che solo non garantisce una corretta rice-zione. Due sono le verifiche preliminari possibi-li. I decoder, sia esterni, sia quelli incorporati altelevisore, come oggi d’obbligo, hanno un te-ster da attivare per misurare la qualità del se-gnale. Se la scala presenta un indicatore che siferma al «bad», allora presumiamo che, una vol-

ta abbonati, non possiate vedere molto, oppu-re dobbiate pazientare con un segnale costan-temente a singhiozzo. In ogni caso non si trat-ta di problemi permanenti. Gli investimenti suldigitale terrestre, infatti, sono ormai costanti,quindi le coperture possono variare anche nelgiro di pochi giorni. Per questo motivo è ancheconsigliabile aggiornare periodicamente la li-sta canali. Verificate anche che gli adattatori(si acquistano a parte) funzionino bene: devo-no far dialogare segnale, ricevitore e card. Pre-tendete quindi delle garanzie da rivenditore.

Un ultimo consiglio. Se un amico che abita atrecento metri da casa vostra riceve dei canaliin più rispetto al vostro decoder non pensiatedi avere un impianto obsoleto o guasto. Magaril’antenna non ha nessuna colpa. È tipica del di-gitale terrestre una diffusione a macchia. c. v.

Adattatori smart card e 3D, avvertenze per l’usoNon sempre ciò che viene promesso è accessibile: per vedere gli effetti di Avatar si dovrà cambiare televisore e lettore

■ Per Teletutto, la tv dei bresciani, la partita del digitaleterrestre è iniziata da tempo. Anticipando i tempi, infatti,l’emittente ha avviato già lo scorso 15 novembre, la trasmis-sione dell’intero palinsesto in segnale digitale su larga partedel Bresciano (città, hinterland, Bassa e parte di Garda eFranciacorta, con la sola temporanea esclusione delle valli),mantenendo al contempo quella consueta in analogico. Nonsolo. Anche Brescia Telenord, infatti, è già della partita. Anziè l’apripista: in città e nell’hinterland, infatti, il canale è giàfruibile solo col segnale digitale terrestre. Il passaggio defini-tivo al dtt per entrambe le reti avverrà come per tutte le al-tre trasmissioni in Lombardia dal 15 settembre 2010.

Nel frattempo, in «doppia modalità», già da ora sono fruibi-li anche le due emittenti radiofoniche del gruppo, Radio Bre-sciasette e Radio Classica Bresciana.

Brescia&Provincia

■ Il rapporto col telecomando del no-stro televisore, già per qualcuno compli-cato, è destinato a mutare con l’avventodel digitale terrestre.

Sul come, con esattezza, è presto perdirlo, visto che solo il 16 aprile l’Autoritàgarante per le telecomunicazioni haaperto la consultazione pubblica sulloschema di numerazione automatica deicanali («Lcn») e sulla modalità di attri-buzione dei numeri ai fornitori di servizidi media audiovisivi. Una consultazioneche durerà quindici giorni, al terminedella quale, se saranno approvate le ipo-tesi di schema indicate nei due allegatialla delibera dell’Agcom, si saprà secon-do quale criterio saranno attribuiti i «nu-meri» di selezione ai vari canali. La pro-posta avanzata dal Garante è riassumi-bile in questi termini.

Dal numero 1 al numero 9 saranno po-sizionati i canali generalisti tradizionali.Per intenderci le tre principali reti Rai, itre canali Mediaset, La7 e via di seguito.I numeri compresi dal 10 al 19 se la con-sultazione darà esito positivo, andran-no alle emittenti locali di particolare va-lore e radicamento sul territorio; segui-rebbero, in caso di approvazione, nei nu-meri compresi da 20 a 70, i canali digitalinazionali suddivisi per generi di pro-grammazione (cinema, sport, program-mi per ragazzi, ecc.), e per tale suddivi-sione si immagina anche ove possibilel’individuazione di simboli grafici identi-ficativi. Quindi, dal 71 al 100, spazio ulte-riore alle emittenti locali.

Stessa sequenza dal 100 al 200. Dalnumero 300, invece, si apre il capitolo«canali a pagamento», alias pay tv. A se-guire, i numeri da 500 a 599 saranno de-stinati alle trasmissioni in alta definizio-ne, per fruire delle quali tuttavia servo-no televisori con specifiche caratteristi-che tecniche (i cosiddetti Hd-ready eFull-Hd). Infine, i numeri compresi dal600 al 699 si annunciano dedicati alle tra-smissioni radiofoniche. Da ultimo,l’Agcom ha previsto una modalità di na-vigazione aggiuntiva rispetto all’ordina-mento automatico, che consentirà di vi-sualizzare la lista di tutti i canali disponi-bili suddivisi per genere di programma-zione, al fine di facilitare l’uso dei deco-der e rendere meno rilevante il posizio-namento dei canali sul telecomando.

■ Lo «switch off» si avvicina e parallela-mente aumentano le richieste di decodernei negozi specializzati del Bresciano.Seppur un poco a rilento, spiegano nelpunto vendita Media World di via Orzi-nuovi: «L’incremento è progressivo - affer-ma il responsabile del settore audio-vi-deo Fausto Tomasoni -, ma il boom deveancora manifestarsi, arriverà dall’inizio dimaggio, a ridosso della data fatidica; ciaspettavamo maggiore anticipo, ma cre-diamo che dalla prossima settimana regi-streremo un innalzamento significativo».In termini di prodotti più ricercati in que-sto momento, Tomasoni non ha dubbi:«Gli zapper (il decoder più semplice, cheuna volta collegato all’antenna permettedi vedere le reti cui siamo abituati e mol-te altre nate col digitale, ndr), articolo si-nora mai venduto. I prezzi? Tra i 20 e i 40euro».

I decoder interattivi, per intenderciquelli che consentono di ricevere tantocanali tradizionali che a pagamento (inquest’ultimo caso attraverso l’inserimen-

to di una «smart card») proseguono nelloro «flusso di vendita - aggiunge Tomaso-ni - in corso almeno da un paio d’anni. Inrealtà, quest’anno, con i Mondiali, si in-croceranno diversi fattori che potrebberocontribuire all’acquisto di televisori, ora-mai tutti con decoder integrato». In gene-rale, la clientela che si rivolge a MediaWorld chiede assistenza specializzata einformazioni, e non manca di esprimerequalche preoccupazione; il consiglio, dun-que, «è di affrettarsi a fare il proprio acqui-sto onde non incappare in code e perderequindi la possibilità di ottenere delucida-zioni».

Secondo Gianni Gallina, direttore delpunto vendita Marco Polo Expert del cen-tro commerciale Le Rondinelle di Ronca-delle, le principali perplessità avanzatedai clienti «riguardano la copertura dellezone dal segnale, la scelta del decoder ap-propriato, ci chiedono se sia necessario in-stallare una nuova antenna». Chi già di-spone di un televisore nuovo o recente,«tende a preferire il solo decoder - conti-

nua Gallina -, mentre chi ventilava l’ipote-si di cambiare l’apparecchio ne approfit-ta e ne compra uno con decoder integra-to. Negli ultimi dieci giorni le istanze so-no cresciute, ma attendiamo l’exploit dal18 maggio». Un nodo da sciogliere «è lamancanza di informazione, soprattuttotra le persone anziane, quelle più in diffi-coltà; intendiamo allestire un box infor-mativo fuori dal punto vendita per orien-tare chi ancora non ha idee chiare».

Dagli interventi dei due responsabiliemergono un paio di elementi in comune:innanzitutto l’assenza di richieste per be-neficiare del contributo statale riservati aover 65enni con reddito inferiore ai 10mi-la euro, utenti che magari optano per unapparecchio zapper dal costo inferiore; ilsecondo fattore condiviso è in realtà unconsiglio: diffidare di articoli di dubbiaprovenienza, per esempio cinesi, che afronte di un risparmio esiguo non offronogaranzie né qualitative né di possibilità diautoaggiornamento costante.

Raffaella Mora

L’assalto ai negozi si fa attendereTra i clienti di alcune delle principali rivendite non mancano dubbi e incertezze

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6 Giornale di Brescia Mercoledì 28 Aprile 2010