5 marzo 2014
-
Upload
gazzetta-del-molise-free-press -
Category
Documents
-
view
212 -
download
0
description
Transcript of 5 marzo 2014
Il Tapiro del giorno lo diamo a Mi-
chele Petraroia. L'assessore nonchè
presidente della Giunta regionale fa-
centi funzioni a forza di parlare e scri-
vere anche quando sostiene una giusta
causa non viene preso in considera-
zione. Come questa volta, quando è
sceso in campo per difendere la dire-
zione della Soprintendenza ai Beni cul-
turali. Giusta la causa ma, come al so-
lito, la sua presa di posizione è
rientrata nella cartella delle tante che
ha prospettato a ministri, sottosegretari
e parlamentari vari.
L'Oscar del giorno lo assegniamo ad
Antonio Careca. Il nostro cronista è
da tempo sulla cresta dell'onda nel-
l'andare a spulciare, documenti alla
mano, non pochi retroscena della vita
politica regionale. Setacciando carte e
indizi per raccontare ai cittadini la re-
altà che li circonda. Non a caso da
qualche tempo si sprecano pressioni
che rasentano la vera e propria mi-
naccia. Ma il nostro baldanzoso croni-
sta non demorde ed anche oggi vi pro-
pone una lettura attenta di retroscena
e consulenze con ambientazione fa-
miliare.
L’Oscar del giornoad Antonio Careca
Il Tapiro del giornoa Michele Petraroia
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 53 - MERCOLEDÌ 5 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
di Massimo Dalla Torre
come volevasi dimostrare, quello che era nel-l’aria da tempo, potrebbe verificarsi; ci riferiamoal possibile rimpasto di giunta, tant’è che se le no-tizie che serpeggiano negli ambienti politici localidovessero risultare veritiere, molto presto, chiconduce questa nave tra le “procelle e i marosi”,cambierà “equipaggio” causa tentativi di “ammuti-namento” e “molti mal di mare”. Tuttavia, non staassolutamente a noi giudicare le scelte degli altri,anche perché un detto locale dice “come ti fai illetto così, ci dormi”; ecco perchè ci auguriamo cheil sonno (dei giusti) non sia agitato da fantasmi,
altrimenti rischia di non allinearsi con i principiche regolano il delicato equilibrio delle cose equesto per il bene della collettività molisana è dascongiurare. Ci siamo “arrogati” il diritto di esternare queste
poche considerazioni, in nome e per conto del-l’elettore, perchè in questi ultimi tempi lo scon-certo è sempre più palese. Il quale sicuramentefarebbe pendant con le metamorfosi, non quelledi Ovidio né tanto meno di Kafka, che potrebberoportare uno sconvolgimento del mondo politicolocale. Situazione che non sappiamo fino a chepunto possa giovare a chi sta pensando di met-terle in atto. Un non giovamento, almeno, questo
è quello che crediamo, dovuto essenzialmente auna presa di coscienza di chi è arrivato in cima eteme una caduta libera. Con questo, non augu-riamo a nessuno di precipitare rovinosamente. Una caduta, dicevamo, che potrebbe essere evi-
tata solamente se si mettessero da parte i troppi“personalismi” che rappresentano il vero nodoche, non permette assolutamente il decollo dellapolitica, quella con la “P” maiuscola nel Moliseterra che oltre duemila anni fa, per la battaglieraindole dei suoi abitanti i Sanniti, seppe soggiogarele aquile romane, ma questa è un'altra storia. Pertornare alla questione ci siamo permessi di tito-lare l’articolo parafrasando un gioco non più in
auge non per dileggiare nessuno, ma perché la si-tuazione che si è venuta a creare ci ricorda moltoda vicino il gioco dei quattro cantoni che divertivaperché c’era sempre qualcuno meno lesto deglialtri che non riusciva a occupare lo spazio ango-lare. Un gioco che, nella fattispecie, questa è lacosa, forse più preoccupante, mostra pressapochi-smo e approssimazione di chi lo gioca. Un gioco inconcepibile e inammissibile anche se
Machiavelli maestro di arguzia e sagacia politicacommenterebbe in questo modo: “Ia precarietàdelle istituzioni trae origine dai continui sconvol-gimenti delle situazioni che introducono una va-riabile di imprevedibilità. Ecco perché la prima condizione per governare
l’uomo è quella di capire l’uomo e le situazioni chescaturiscono; cosa che non implica una visione de-terministica, ma indica ciò che è obiettivamentedato indipendentemente dalla volontà e dal raggiod'azione qualunque esso sia”.
TAagliolto
25 marzo 2014
C’è scarsa convinzione in giro e, soprattutto, scarsa
determinazione nel difendere con le unghie e con i
denti la permanenza della Sovrintendenza nel Molise.
Né può bastare - anzi non basta - l’attivismo del consi-
gliere regionale Petraroia a scongiurare che si ag-
giunga all’elenco della spoliazione (pubblica e privata)
che sta impoverendo il Molise oltre ogni limite.
Petraroia ha scritto al ministro Bray, prima che ca-
desse il govermo Letta; ha scritto di nuovo al neo mini-
stro Franceschini subentrato a Bray, per dire che il
Molise è allarmato dalla proposta di riorganizzazione
del ministero dei Beni e delle attività culturali, che pa-
venta, appunto, la soppressione delle sovrintendenze e,
nella migliore delle ipotesi, il loro accorpamento. Per
cui la Sovrintendenza del Molise o scompare o ver-
rebbe assorbita dall’Abruzzo.
Nell’uno caso e nell’altro avremmo una perdita secca
di autonomia, di garanzia, di tutela, di promozione dei
Beni e delle attività culturali, riducendoci come era-
vamo 50 anni fa, alla mercé della Sovrintendenza di
Chieti e dell’allora sovrintendente Cianfarani al quale
piaceva dilettarsi con gli scavi di Saepinum, impedendo
che i molisani sapessero del valore storico e documen-
tale di quel patrimonio archeologico, non sottraendosi
tra l’altro al piacere di privarci di reperti oltremodo im-
portanti e significativi (la tavola Osca, la Venere di Ve-
nafro, il guerriero sannita di Capestrano).
Torneremmo a quel tempo. Un regresso che avrebbe
effetti deleteri sull’intero sistema della crescita cultu-
rale e della affermazione della nostra identità di popolo
e di regione.
Sempre Petraroia s’è premurato di informare i sud-
detti ministri della notevole incidenza che il dr. Fami-
glietti ha avuto nel difendere il territorio molisano nella
parte più nobile e significativa dall’aggressione degli
speculatori, dai Tycoon dell’eolico e dell’energia solare
selvaggi. Ammettendo così la propria e l’altrui incapa-
cità degli amministratori regionali (passati e presenti)
di avere cura del territorio che rappresentano.
Ancora Petraroia, consigliere regionale errante, ha
preso parte a S. Croce del Sannio, in provincia di Bene-
vento, al convegno indetto dalla locale Coldiretti sul
tema: “ Il territorio del Sannio tra uso rurale e anarchia:
trivellazioni, eolico selvaggio e spreco della risorsa
idrica”. Nessuno dei colleghi e men che mai il presi-
dente Frattura gli hanno fatto compagnia.
Eppure il Molise è Sannio e le trivellazioni, l’eolico
selvaggio e lo spreco della risorsa idrica sono all’ordine
del giorno. Assenti, purtroppo, anche nella campagna
in difesa della Sovrintendenza. Creando i presupposti
che intorno alla figura, al ruolo e all’azione istituzionale
di Petraroia si configurasse l’alone del Don Chisciotte.
Molte iniziative e molti atteggiamenti, infatti, si sono
risolti in donchisciottismo, ma in questa occasione e in
questa circostanza non si può non essere dalla parte
del consigliere Pd di Palazzo Moffa. Condannando
apertamente l’indifferenza dei colleghi di giunta, della
presidenza, e del consiglio. Difendere la Sovrinten-
denza equivale a difendere il Molise. Che sia solo Pe-
traroia a rendersi conto di ci, è impensabile e
inammissibile.
Ma intanto è il solo che sta tentando di ragionare e di
far ragionare, di battersi in favore del patrimonio sto-
rico e archeologico e del territorio molisani andando a
infastidire ministri e il presidente della Campania met-
tendoli in guardia dal procedere all’autorizzazione
dell’installazione di pale eoliche in agro del comune di
Morcone.
Una diffida a procedere in piena regola, stante il di-
sposto del Decreto Legislativo 29.12.2003 n. 387 che
prevede il coinvolgimento formale delle regioni confi-
nanti. Petraroia e non altri s’è mosso, e s’è fatto sentire.
Questa sua solitudine, questo suo agitarsi oltre i con-
fini di stretta competenza, questo suo battersi cocciuta-
mente tra l’indifferenza generale dei molisani di scarso
“capitale civico”, spesso gli si ritorcono contro, vengono
interpretati eccessivo protagonismo e per questo disco-
nosciuti e o misconosciuti. Nel caso di cui ci occupiamo
ad essere fuori dalla realtà è, al contrario, l’eccessivo
assenteismo dei colleghi e delle istituzioni.
E le conseguenze, per chi non avesse occhi per ve-
dere, orecchie per sentire, e lingua per parlare, sono il
continuo, inarrestabile, regresso del Molise e dei moli-
sani. Indistintamente.
Dardo
Il gioco dei quattro cantoni
Nella battaglia contro la soppressione o la fusionedella Sovrintendenza e le pale eoliche selvagge ci vuole unitarietà
Petraroia non va lasciato soloMolte iniziative e molti atteggiamenti si sono risolti in donchisciottismo,
ma in questa occasione e in questa circostanza non si può non essere
dalla parte del consigliere Pd di Palazzo Moffa
CAMPOBASSO. In Molise sembrano non esserci
più soggetti meritevoli. O meglio, da quando alla
guida della Regione c’è Paolo di Laura Frattura, la
cerchia sembra essersi vertiginosamente ristretta.
Perché se da un lato è vero che è un sacrosanto di-
ritto di un governatore circondarsi di persone fidate
è altrettanto vero che in Molise ci sono 320mila abi-
tanti. Per cui viene naturale chiedersi: è possibile
che a ricoprire certi ruoli (ricompensati o meno ma
in ogni caso di prestigio) siano sempre le stesse per-
sone? In effetti si ha la sensazione che il Molise oggi
sia finito nelle grinfie di un clan unico.
Questo clan, sgomberando il campo da Michele
Iorio che distribuiva incarichi scegliendo tra una
variegata rosa di professionisti (anche se di altro
colore politico), oggi si sta impossessando di tutto.
Ma non attraverso persone competenti selezionate
ad hoc per uno specifico settore, ma attraverso i
membri dello stesso clan, chiuso e corazzato da
nomi che, gira e rigira, sono sempre gli stessi. Tra-
lasciando tutti i settori in cui questo stato di avanza-
mento “dittatoriale” predomina su scelte tarate
all’occorrenza, oggi l’occhio cade sul settore cultu-
rale in cui ci sono milioni di euro da gestire. La de-
lega assessorile alla cultura è stata mantenuta nelle
mani del governatore. Ossia Paolo Frattura non ha
voluto assegnarla a nessuno dei componenti del suo
esecutivo.
La domanda è: non riteneva nessuno in grado di
gestire il settore o non voleva affidare un settore
“redditizio” ad altri? Se partiamo dalla politica del
governatore, con il suo spazio al merito sbandierato
a destra e a manca, bisognerà ammettere che il go-
vernatore non ha ritenuto Petraroia, Scarabeo,
Nagni e Facciolla tipi in grado di gestire il reparto
intellettuale. L’unico meritevole, quindi, è lui. L’ar-
chitetto Frattura stesso.
Ma avendo anche un’altra miriade di deleghe a
cui far fronte, accumulate nelle mani di un eletto
che tutto sembra svolgere tranne il ruolo di presi-
dente di Regione, ecco che Frattura si affida ad un
consigliere delegato che di fatto non ha alcun ruolo,
tranne quello di essere uno dei suoi più fedeli ser-
vitori: il cognato Nico Ioffredi (dentista). E sempre
per la stessa analogia dello spazio al merito sban-
dierato, bisognerà concludere che il buon Frattura
considera tutti i suoi consiglieri di maggioranza dei
gran caproni. L’unico meritevole del grado di consi-
gliere delegato alla cultura è il marito di sua sorella,
un dentista. Uno sprazzo di lucidità razionale pa-
reva essere stato assunto con la nomina del Cda
dell’ente predestinato ad occuparsi della cultura: la
Fondazione Molise Cultura. Il presidente dell’ente
è, per legge, il presidente della Regione Molise. In
questo caso Paolo di Laura Frattura.
Lo scorso 9 dicembre 2013 la Giunta regionale no-
mina il Cda della Fondazione: la professoressa An-
tonella Presutti e l’avvocato Maria Fusaro. Nomine
che, in effetti, non hanno ricevuto critiche di alcun
genere. Professionisti di fiducia che uscivano fuori
dalla ristretta cerchia del clan. Evidentemente le
scelte oculate non sono espressione di questo go-
verno regionale. Perché, a distanza di due mesi, l’av-
vocato Maria Fusaro abbandona l’incarico e il 10
febbraio 2014 la Giunta regionale procede ad una
nuova nomina in sostituzione. E su 320mila abitanti
l’unica in grado di fronteggiare la carica nel Cda è
un ingegnere.
Ma non un ingegnere qualsiasi. Chi viene nomi-
nato nel Cda di Fondazione Molise Cultura? Il capo
di gabinetto del presidente della Giunta, che è
anche segretaria di Giunta regionale, prima firma-
taria del ricorso elettorale che ha portato Frattura
al potere, beneficiaria delle consulenze elargite da
Frattura all’epoca della sua presidenza alla Camera
di Commercio e socia negli affari energetici dell’im-
prenditore e presidente di Regione Paolo di Laura
Frattura. In due parole: Mariolga Mogavero. Conclu-
sione? Ad occuparsi di cultura in Molise ci sono: un
architetto, un ingegnere e un dentista. Che botta di
cul…tura. COMPLIMENTI. I laureati in conserva-
zione dei beni culturali o materie umanistiche capi-
ranno perché nel settore la disoccupazione dilaga.
Antonio Careca
TAagliolto
35 marzo 2014
Il clan Frattura pigliatuttoassaltaanche la cultura
Il settore intellettuale nelle mani della stessa famiglia tra governatore, il cognato Ioffredi e il suo capo di gabinetto
CAMPOBASSO. E' tornato a sedere in Consiglio regio-
nale il consigliere Michele Iorio che in prima battuta
dice alla stampa " non pensavo di dover festeggiare il
mio ingresso come consigliere di opposizione!". Poi con-
tinua con il disappunto per quanto fatto dall'attuale go-
vernatore: " è trascorso un anno, ma non è cambiato
niente, non ci sono state riprese strutturali, certo biso-
gna tenere conto del momento di crisi nazionale che
stiamo vivendo, ma è pur vero che in Molise non si è mai
registrato un tasso così alto di disoccupazione". L'ex go-
vernatore dice di essere tranquillo e voler favorire un
dialogo costruttivo, ma rimanendo nel ruolo di opposi-
tore. Lancia poi una frecciatina all'attuale maggio-
ranza ed alla situazione della Giunta, che dopo un
anno ha bisogno del tagliando. Critico il Consigliere
Iorio anche sulla questione dell'autostrada, in quanto
gli iter burocratici e le lungaggini farebbero perde i
fondi stanziati per il Molise. Ma questo è solo l'inizio,
inizierà a farsi sentire l'opposizione che fino ad oggi
sembrava essersi assopita.
"Una Giunta senza fatti"
"Sicurezza, non si facciano tagli"Approvata in Consiglio regionale la mozione presentata dal consigliere Di Pietro
Al rientro in Consiglio, Michele Iorio punta il dito
CAMPOBASSO. È stata discussa e approvata all'una-nimità nell’ambito del consiglio regionale, la mozione afirma del consigliere Cristiano Di Pietro, intesa a salva-guardare i presidi locali di Polizia di Stato minacciati, se-condo l’allarme lanciato a mezzo stampa dalleorganizzazioni sindacali di settore Silp-Cgil, Ugl-Poliziadi Stato, Coisp, Consap e Uil-Ps, da una possibile sop-pressione che interesserebbe, in particolare, le sezionidella Polfer di Campobasso, della Polizia Stradale di La-rino, della Polizia Postale di Isernia e anche della ScuolaAllievi Agenti della Polizia di Stato “Giulio Rivera” diCampobasso. Una chiusura, quest’ultima, contro laquale, già nel maggio 2010, l’on. Antonio Di Pietro avevapresentato un’interrogazione a risposta immediata allaCamera dei deputati. “Oggi, di fronte a questo nuovo allarme - ha dichia-
rato il consigliere Di Pietro – abbiamo chiesto e otte-nuto di impegnare il Presidente della Giunta Regionalee la Giunta stessa ad intraprendere ogni strada possibilenei confronti del Governo nazionale e del Ministerodell’Interno non solo per scongiurare il pericolo, maanche per chiedere un incremento di uomini e mezzidella Polizia di Stato e delle altre Forze di Pubblica Si-curezza in Molise. Sappiamo – ha proseguito Di Pietro– che la nostra regione è geograficamente vicina a realtàcon alto tasso di criminalità organizzata e non e che i fe-nomeni legati ai reati ambientali, stradali, truffe, furti espaccio di sostanze stupefacenti hanno registrato, inMolise, un notevole aumento. Come amministrazioneregionale - ha sottolineato - abbiamo il dovere di chie-dere al Governo nazionale di aumentare la presenza sulnostro territorio di uomini e mezzi a disposizione delleForze di Pubblica Sicurezza senza dimenticare che, que-ste ultime, possono essere supportate anche attraversoil Patto della Sicurezza, che mette a disposizione 2,5mln € per il controllo del territorio, il cui iter, avviatonel 2012 - ha concluso – dovrà essere portato a terminenel più breve tempo possibile”.
CAMPOBASSO. L'assenza di una programmazione
territoriale sta portando a un lento e graduale spopola-
mento delle aree interne. Trivento perde 100 residenti
all'anno. Non da meno Riccia senza parlare dei centri
più piccoli. E a chi interessa? Lo spopolamento delle
aree marginali e in declino del territorio è una realtà al-
larmante, un vero e proprio fattore di rischio. Perdendo
abitanti, le comunità locali di queste aree smarriscono
la propria identità culturale, i patrimoni locali si dete-
riorano e perdono valore, le attività economiche vengono
abbandonate, tradizioni millenarie, uniche, irripetibili fi-
niscono per sempre, mentre aumenta il dissesto idrogeo-
logico connesso alla mancata cura del territorio per
effetto dello spopolamento e, parallelamente, cresce la
congestione nei centri urbani e crescono i problemi di
degrado ambientale.
La perdita di popolazione rappresenta, quindi, un
grave rischio sotto tre principali punti di vista: socio-cul-
turale: il calo demografico in alcuni contesti territoriali
periferici, caratterizzati da profonde radici storiche e
culturali, provoca la perdita di identità consolidate e di
memoria, la disgregazione delle comunità e della propria
socialità, la scomparsa di valori ed il senso di smarri-
mento; economico: l’economia della nostra provincia per
millenni si è basata sulla produzione agricola ed artigia-
nale svolta proprio nelle aree che attualmente sono state
definite marginali e in declino, attività le cui conoscenze
erano tramandate di generazione in generazione, svolte
quindi sulla base di conoscenze empiriche; pertanto, lo
spopolamento rappresenta la perdita dell’opportunità di
proseguire tali attività e l’impossibilità di attuare pro-
cessi di modernizzazione delle produzioni peculiari delle
aree interne, con la conseguente scomparsa di una note-
vole parte dell’economia locale; fisico e geologico: l’ab-
bandono del presidio del territorio implica la perdita di
interesse sia da parte della popolazione stessa rispetto
alla corretta manutenzione del territorio, sia da parte
delle pubbliche istituzioni, con conseguente accentua-
zione dei fenomeni di dissesto idrogeologico; inoltre, lo
spopolamento delle aree interne provoca il riversarsi
della popolazione principalmente nei centri urbani, con
una conseguente forzata crescita dei centri urbani ed
una pressione antropica e ambientale, con effetti di cre-
scente disorganizzazione di governo del territorio.
Enormi sono, quindi, i costi connessi all’emarginazione
delle aree in declino.
Lo spopolamento, oggi, deve essere inteso non solo
come mero abbandono dei territori marginali, ma come
una carenza di risorse e limite ai processi di qualifica-
zione e sostenibilità territoriale.
Qualcuno ha pensato a tutto questo? Sconsolatamente
dobbiamo dire: nessuno.
4 TAagliolto5 marzo 2014
I dati preoccupano e attendono interventi progettuali e finanziari
CAMPOBASSO. "Trenitalia intende
dismettere definitivamente la tratta
ferroviaria Campobasso – Termoli".
Il Forum del Trasporto Pubblico
Locale dice no al taglio così come pre-
visto. "L’intenzione di Trenitalia sa-
rebbe l’epilogo di una strategia di
lunga lena condotta con le ricorrenti
chiusure estive della Campobasso –
Termoli, succedutesi di anno in anno,
qualche volta per lavori effettiva-
mente eseguiti con interruzioni “ge-
nerose” rispetto alle esigenze, altre
volte giustificandole con lavori già
programmati negli anni precedenti,
annunciati ad un opinione pubblica e
ad amministrazioni purtroppo “di-
stratte”. I chilometri “recuperati”
chiudendo la Campobasso -Termoli
quest’estate corrispondono quasi
esattamente , guarda caso, a quelli im-
pegnati nel cosiddetto potenziamento
del servizio Campobasso – Caserta –
Benevento di cui nessuno sentiva
l’esigenza" .
Per il Forum del trasporto il “nuovo
servizio” è funzionale all’invio delle
carrozze a Benevento per la manuten-
zione , esigenza che potrebbe essere
soddisfatta riaprendo l’officina a
Campobasso, con notevole risparmio
e migliore funzionamento generale
del servizio come andiamo rivendi-
cando da tempo.
"Il disegno di chiusura della Cam-
pobasso – Termoli che Trenitalia pro-
pone da tempo bisogna impedirlo per
sempre ; c’è una regione che non deve
dimenticare che il Molise è terra ad
alto rischio sismico e che il collega-
mento stradale più moderno utilizza
un opera ardita come il viadotto del
Liscione e quindi ha necessità di col-
legamenti alternativi con la statale e
la ferrovia che si sviluppano su crinali
più sicuri.
Sia la Regione a dettare le condi-
zioni e chiedere a Trenitalia segnali
concreti di interesse da impresa so-
ciale quale deve essere per la ge-
stione del sistema ferroviario
molisano, altrimenti si prepari perché
alla prossima scadenza del contratto
di servizio sia pronta ad emanare un
bando aperto ed individuare comun-
que altri soggetti interessati ad una
gestione di altro stampo delle Ferro-
vie molisane".
"Le linee ferroviarie non vanno tagliate"
Aree interne, il rischio spopolamento
Tra mala occupazione e inoccupazioneUn vero e proprio bollettino di guerra i numeri del lavoro
Il Forum del trasporto pubblico contesta le scelte adottate da Trenitalia
CAMPOBASSO. Si fa una gran fatica a commen-
tare ogni bollettino che dal fronte del mercato del
lavoro rimbalza mensilmente su giornali e televi-
sioni sempre con lo stesso stanco titolo. “Un giovane
su tre è disoccupato” è la “mezza verità” di una no-
tizia che corre dietro a decimi di percentuali, men-
tre il tasso di occupazione (rimosso con un misto di
pervicacia e ignoranza dall’opinione pubblica che
conta) di giovani e donne ristagna o declina in
mezzo Paese sotto i livelli della Grecia.
Eppure, queste stesse statistiche, se lette con un
minimo di attenzione e approfondimento, potreb-
bero evitare il rischio più grave che si corre in que-
sta fase delicata, nella discussione lacerante intorno
alla riforma del mercato del lavoro, peraltro da cor-
reggere e migliorare: far perdere di vista che la vera
priorità del nostro Paese – e del suo Mezzogiorno,
specialmente – è la strutturale carenza di occasioni
di “buona occupazione”. Sul fronte meridionale, la-
vora meno di un giovane (under 35) e di una donna
su tre. E sono numeri come pietre, dati da “prima-
vere arabe”, si potrebbe dire in questi giorni di sta-
gione e anniversari, poiché tutti i “calmieri” sociali
vengono meno: i risparmi privati delle famiglie sono
erosi, e lo testimonia il crollo dei consumi; la “val-
vola di sfogo” della fuoriuscita migratoria si re-
stringe, per una dinamica occupazionale che
peggiora quasi ovunque in un’Europa in cui scar-
seggiano domanda e investimenti.
È il lavoro che manca, la prima ragione del ricatto,
dell’offesa alla dignità delle nuove generazioni, che
rende tragica l’alternativa tra mala occupazione e
inoccupazione (e l’una e l’altra senza paracadute
sociale), tra precarietà e “spreco”.
È il lavoro che non c’è che trasforma anche il la-
voro che c’è, su cui nel nostro Paese si scaricano gli
ulteriori effetti di un sistema fiscale iniquo e di un
welfare squilibrato e incompleto, nel punto di ca-
duta più drammatico della crisi. Senza, poi, entrare
nel merito del lavoro che si perde e dei rischi ad
esso connesso come le tante vertenze stanno a di-
mostrare.
Il Dossier “No Stalla, Sì Molise Bene comune”,
pensato e realizzato da Candida Stellato, mi ha
ancor di più convinto che è stato il Territorio, il
minuto territorio molisano, a vincere la battaglia
contro la Granarolo e i politici molisani capeggiati
dal senatore Roberto Ruta.
Al primo incontro Granarolo - Molise, quello
(come si legge in Molise Futuro) del pomeriggio
del 1° giugno a Bologna, con Ruta a raccoman-
darsi (vedi articolo Futuro Molise) al presidente e
vicepresidente della ditta bolognese e a discutere
la allocazione in Molise della Stalla di 12.000
manze, c’erano due assessori della Regione Mo-
lise: il venafrano Scarabeo e il sanmartinese Fac-
ciolla, che, lo ricordo ancora una volta, ha sempre
negato di sapere degli accordi e del progetto. Non
solo non ha parlato di questo incontro ma ha
anche taciuto di aver guidato, quand’era sindaco
della città della Pampanella, la delegazione che ha
fatto visita alle 7mila Granmanze di Saragozza in
Spagna, e, qualcuno dice, che sia stato lui il politico che ha
convinto Monsignore Gianfranco De Luca a mettere a di-
sposizione i terreni del seminario di Larino, visto che non
erano possibili quelli della Di Vaira di Petacciato.
Ci hanno pensato i consiglieri di opposizione della lista
San Martino Libera (libera dalle bugie e dalle raccoman-
dazioni oltre che dalle pale eoliche) a far venire fuori la
storia di questa missione portata avanti in gran segreto da
chi pensava ai terreni di San Martino in Pensilis, con il Ve-
scovo testa di ponte di un’operazione che si sarebbe con-
clusa sul territorio di San Martino in Pensilis una volta
approvato il progetto e assicurato che il sito scelto era il
territorio del Basso Molise. Mentre Ruta & Co. erano in
viaggio per Bologna, il Presidente d Laura Frattura, con il
resto della delegazione parlamentare teneva una confe-
renza stampa per esporre la prima fase dell’accordo ope-
rativo. La sera del 1° giugno, il senatore Ruta, di rientro da
Bologna, annunciava ai molisani, in occasione di una con-
ferenza stampa in piazza a Larino, questa grande conqui-
sta che avrebbe cambiato il volto dell’agricoltura e della
zootecnia molisana, trasformando “il Molise in una grande
fattoria”. La notizia appena giunta nella sede di Larino
viva è diventata subito una nota "No Stalla di Ruta", a mia
firma, immediatamente pubblicata e diffusa con l’accordo
della redazione. Ed è a Larino viva che si deve l’avvio di
una ferma opposizione a questo progetto industriale che,
lo sottolineo con maggior forza oggi, avrebbe cancellato,
non cambiato, il volto dell’agricoltura e della zootecnia
molisana. Lungo il percorso che Larino viva ha tracciato,
con le sue riflessioni e le risposte puntuali ai fautori o ti-
fosi del progetto e, soprattutto, con l’aiuto della petizione
lanciata dal sito di Larino viva, si sono incontrati tanti
amici che, con la nascita del Comitato “No Stalla, Sì Molise
Bene comune”, hanno dato vita a un coro che ha saputo
cantare il territorio e, nel contempo, raccontare con grande
chiarezza i disastri ambientali e produttivi che avrebbero
cambiato il volto del Molise e negato un futuro alla nostra
regione, nel momento in cui veniva minato il territorio con
tutte le sue ricchezze e i suoi valori. Ecco perché dico con
il Comitato che ha vinto il territorio, questa straordinaria
miniera d’oro.
Il Forum deve far proprio questo coro per amplificare
ancor di più il canto in modo da raggiungere ogni luogo
del Molise ed essere, così, ascoltato da ogni molisano.
Leggere il dossier vuol dire non solo avere il quadro
della situazione di una lotta vincente, ma, soprattutto, ca-
pire il significato politico dello scontro tra chi vo-
leva rubare/regalare un pezzo importante del terri-
torio molisano e chi questo territorio l’ha saputo
trasformare in un’arma vincente con l’analisi della
realtà, la valutazione di una scelta perdente per il
Molise, la consapevolezza della forza della contro-
proposta e della partecipazione, la coerenza, la con-
tinuità dell’azione e la ricerca dell’unità. E il Molise
è l’esempio più eclatante della confusione politica:
del vuoto dialettico, in mancanza di un’opposizione
e del vuoto democratico, senza la partecipazione;
dello sperpero di territorio e della sottomissione ai
poteri forti. Il progetto Granmanze senza la sensi-
bilità e l’attenzione di Larino viva sarebbe passata
sulla testa di tutti e tutti si sarebbero accorti delle
sue conseguenze disastrose solo una volta realiz-
zato.
Per questo ancor più straordinaria la vittoria del
territorio che, lo voglio sottolineare, ha prodotto
una importante vittoria politica di cui tutt’i protago-
nisti si devono sentire orgogliosi.
Un’attenta riflessione su questi due risultati serve per
dare alla Forum che si vuole costituire una buona base su
cui poggiare un programma di azioni alternative alle scelte
annunciate dal governo Frattura e dal governo nazionale.
Un programma che lascia intravedere il domani del Molise
nel momento in cui attinge dalle risorse e dai valori del
suo territorio. E' il territorio con i suoi colori la mia nuova
bandiera, la fonte dei miei sogni come l'amore che apre
alla poesia.
E' quello che esprime i miei caratteri, la mia identità.
Solo chi sa cos'è è in grado di capire e interpretare la sua
storia e cultura, apprezzare e godere i suoi paesaggi, sen-
tirsi ricco della sua biodiversità, gustare il suo cibo, amare
e applaudire le sue tradizioni. Chi non sa cos'è ne fa un
cattivo uso fino a distruggerlo e, con esso, distruggere i
suoi valori e le sue risorse, il futuro dei propri figli e delle
nuove generazioni. Solo chi sa lo difende, lo cura e lo va-
lorizza quale unico bene possibile per programmare e
progettare il futuro e la sua cultura, apprezzare e godere i
suoi paesaggi, sentirsi ricco della diversità e biodiversità,
gustare il cibo, amare e applaudire le sue tradizioni.
Pasquale Di Lena
CAMPOBASSO. La crisi non accenna
a passare e i conti della famiglie ita-
liane sono ancora in rosso. La notizia
però, è che l’esposizione debitoria au-
menta in tutto il paese e il Molise non
fa eccezione. Dalla fine del 2008 agli
ultimi mesi del 2013, l’indebitamento
medio degli italiani è aumentato del
36,4%, per complessivi 803 miliardi di
euro. Una cifra spaventosa perché
identificativa di una debolezza sociale
in continua espansione, un lento smot-
tamento dal benessere all’indigenza.
Ai primi posti di questa triste classi-
fica troviamo le grandi città come
Roma (29.287 euro) e Milano (28.251
€), ma è il dato medio ad allarmare,
sfiorando nel complesso i 20mila euro.
Lo svela una ricerca dell’Ufficio studi
della Cgia di Mestre: “L’esposizione de-
bitoria – si legge nelle conclusioni – è
di norma causata dall’accensione di
mutui per l’acquisto della casa, dai
prestiti per l’acquisto di beni mobili,
dal credito al consumo e dai finanzia-
menti per la ristrutturazione di beni
immobili”.In Molise, agli oltre 360 mi-
lioni di deficit pubblico, si aggiungono
le difficoltà finanziarie dei cittadini, fi-
glie di un’economia piccola e ancorata
ai prestiti di Stato.
L’attuale situazione debitoria è 367
milioni e 536mila euro, ovvero il 47% in
più rispetto al 2005. È il dato prove-
niente dalla documentazione scritta
fornita dalla Corte dei conti con una
delibera del 2011”.In una condizione
diffusa di ristrettezza, ogni nucleo fa-
migliare della provincia di Campo-
basso ha debiti (in media) per 12.143
euro che scendono a 10.030 in provin-
cia di Isernia. Negli ultimi tre anni, la
crisi ha acuito del 33,8% nel capoluogo
e del 36,9% nella città pentra l’esposi-
zione debitoria dei molisani. Cifre ben
al di sotto della media nazionale, anche
se – stando all’analisi della Cgia Me-
stre – ci sarebbe poco da gioire.“La
quota di indebitamento medio è det-
tata soprattutto dalle politiche di inve-
stimento dalle famiglie abbienti, le
quali – spiega Giuseppe Bortolussi, se-
gretario della Cgia Mestre – potendo
vantare redditi notevoli, hanno decisa-
mente intensificato l’accensione di
mutui per l’acquisto o la ristruttura-
zione di beni immobili”. Non è comun-
que il caso del Molise, dove
l’erogazione dei prestiti bancari è in
caduta libera e i mutui si rinegoziano
per mancanza di liquidità e non per in-
vestire nuovamente.
TAagliolto
55 marzo 2014
Contro le gran manze dellaGranarolo ha vinto il territorioIl dossier di Candida Stellato svela segreti e aspetti inquietanti della politica molisana
Redditi famigliari al collasso
Il Molise è l’esempio più eclatante della confusione politica: del vuoto dialettico,
in mancanza di un’opposizione, e del vuoto democratico, senza la partecipazione;
dello sperpero di territorio e della sottomissione ai poteri forti
La crisi non passa e la situazione economica si fa sempre più pesante
Campobasso. Ultima tappa del progetto SIAFT
IV e questa volta in trasferta, in Giappone.
A Tokyo 22 aziende del centro sud Italia, che
nel corso del 2013 avevano preso parte agli
eventi b2b organizzati in Italia sempre nell'am-
bito del progetto in oggetto, hanno dato seguito
ai contatti avviati, incontrando oltre 50 buyers
che in occasione delle tappe italiane, fra le quali
anche quella di Campobasso interamente dedi-
cata all'olio extra vergine di oliva, avevano
espresso forte interesse per le produzioni di
queste 22 aziende. Ben oltre 100 gli incontri svol-
tisi presso la sede della Camera di Commercio
Italiana a Tokyo, nel corso dei quali si sono svi-
luppate interessanti contrattazioni che si spera
possano tramutarsi ora in veri e propri contratti
commerciali. Il Molise ha partecipato con l'As-
sociazione Molisextra, che ha rappresentato 13
aziende produttrici di olio extra vergine di oliva
e tartufo, e il Consorzio Dal Molise che ha pre-
sentato un variegato paniere di prodotti agroali-
mentari del Molise. Molto forte l'interesse
mostrato dai buyers giapponesi per i prodotti
molisani, percepiti come prodotti di altissima
qualità e per questo molto ricercati nel mercato
asiatico. Gli incontri sono stati preceduti da un
evento collaterale svoltosi presso un prestigioso
ristorante di Tokyo che ha ospitato una serata in-
teramente dedicata al Molise, ai suoi prodotti e
alla sua cucina. I rappresentanti delle aziende
molisane, Domenico Notartomaso della Dal Mo-
lise, Luigi Di Vito e Angelo Sabetta dell'Associa-
zione Molisextra, unitamente al Responsabile
della Gestione Operativa dell'Unioncamere Mo-
lise, Dott. Luca Marracino, hanno illustrato agli
intervenuti, fra i quali buyers della media e
grande distribuzione, giornalisti ed esperti eno-
gastronomici giapponesi, il territorio molisano, le
sue caratteristiche e peculiarità turistiche ed
enogastronomiche, hanno illustrato i prodotti e
condotto le degustazioni. La serata si è aperta
con una degustazione guidata di tutti gli olii del-
l'Associazione Molisextra. A seguire agli ospiti è
stata servita una cena rigorosamente a base di
prodotti molisani. "Un vero e proprio successo
quello del Molise in Giappone - ha dichiarato il
Presidente Vicario De Angelis - registrato in oc-
casione di una missione che ha confermato alle
aziende partecipanti l'elevato interesse che il
Paese Asiatico ha verso i prodotti italiani di qua-
lità. Prodotti sempre più presenti nel mercato
nipponico che si conferma, per questo, uno dei
mercati più interessanti per il made in Italy e per
tutte le produzioni di qualità del Molise. Per
questo motivo - ha concluso De Angelis - il Giap-
pone sarà uno dei Paesi target anche della pros-
sima edizione del progetto SIAFT, che è giunto
alla quinta edizione e le cui azioni saranno av-
viate nei prossimi giorni con l'obiettivo di favo-
rire il processo di internazionalizzazione delle
imprese, con particolare attenzione alle imprese
nuove esportatrici".
Il premier Matteo Renzi ha
scritto ai sindaci una lettera sul-
l'edilizia scolastica invitandoli a
indicare entro il 15 marzo una
scuola da realizzare, il valore
dell'intervento, le modalità di fi-
nanziamento e la tempistica.
“Un’occasione da non perdere”,
ha commentato il primo citta-
dino di Campobasso Gino Di
Bartolomeo che ha già indivi-
duato l’edificio scolastico da
realizzare. “Penso al quartiere
Cep, a tutti gli alunni del Terzo
Circolo che attualmente sono
ospitati nella Casa dello stu-
dente concessa dal Miur nel
2011; il ministero ha
accettato la mia richie-
sta di trasformare la
destinazione d’uso
dell’edificio ma, prima
o poi, la struttura
dovrà essere restituita
all’Ateneo molisano a
cui è destinata”. Quindi,
quasi certamente il pro-
getto che Di Bartolomeo
invierà a Renzi riguar-
derà la realizzazione di
un edificio scolastico per
gli studenti del Cep. Di
Bartolomeo, infine, ha
tenuto a ribadire l’importanza
che ha sempre dato all’edilizia
scolastica. Chi non ricorda
quando, nel settembre del 2012,
il sindaco impedì la ripresa
delle attività scolastiche perché
alcuni edifici non avevano ade-
guata certificazione. “Ai tempi
non ho avuto la solidarietà di
nessuno, mi diedero del folle -
ha aggiunto Di Bartolomeo - ed
invece ora tutti apprezzano
l’iniziativa di Renzi che da sin-
daco ben conosce le rivendica-
zioni e i problemi dei territori”.
Teresa Manara
CAMPOBASSO. Sono stati in-
tensificati i controlli dei Carabi-
nieri nei comuni che ricadono
nel territorio della Compagnia
di Campobasso. In supporto
delle locali Stazioni, negli orari
ritenuti più a “rischio”, è stato
inviato personale del Radiomo-
bile e delle Stazioni contermini
al fine di incrementare la pre-
senza in quelle zone e prevenire
la perpetrazione di reati contro
il patrimonio tanto nei centri
abitati quanto nelle aree rurali.
Nell’ambito di tali attività i
Carabinieri della Stazione di
Riccia, nelle prime ore di ieri,
hanno fermato due soggetti, un
cinquantenne ed un quaranta-
cinquenne, originari della pro-
vincia di Foggia che, a bordo di
un furgone si aggiravano in quel
territorio.
Identificati ed interrogata la
Banca Dati in uso alle Forze di
Polizia è emerso che i due erano
gravati da precedenti di polizia
per furto e ricettazione pertanto,
non dando gli stessi alcuna va-
lida giustificazione della loro
presenza in quei luoghi, nei loro
confronti è stata avanzata la
proposta di emissione del foglio
di via obbligatorio. Tale attività
rientra nell’ambito della pre-
venzione dei reati c.d. “preda-
tori“, svolta sulla base di quanto
emerge dal costante studio e
analisi degli illeciti che si regi-
strano in provincia e che sono
oggetto di continuo monitorag-
gio e verifica da parte dei Cara-
binieri. Intanto i Carabinieri del
Nucleo Operativo e Radiomobile
della Compagnia di Bojano uni-
tamente a quelli della Stazione
di Bojano, durante la notte del 3
febbraio u.s., in una contrada
del luogo, durante un servizio
predisposto proprio per contra-
stare il fenomeno dei furti in ge-
nere, hanno sorpreso due
malviventi mentre si trovavano
a bordo di un’autovettura risul-
tata rubata poco prima mentre si
trovava parcheggiata nei pressi
dell’abitazione della vittima. I
due alla vista dei Carabinieri di
davano alla fuga e dopo un
breve inseguimento decidevano
di abbandonare il veicolo e di
proseguire a piedi la fuga dile-
guandosi nella fitta vegetazione.
L’autovettura recuperata è stata
restituita al legittimo proprieta-
rio. Sia le indagini tese alla
identificazione dei suddetti, che
l’attività di contrasto a tale feno-
meno continuano senza interru-
zione alcuna.
65 marzo 2014 Campobasso
Foglio di via per due foggianiI Carabinieri hanno fermato i pugliesi che si aggiravano nelle campagne di Riccia
Progetto SIAFT IV: opportunità di business per le imprese molisane
Ecco la lettera ai sindaci inviata dal premier
Edilizia scolastica, Renzi invita i sindaci a indicare un edificio da realizzare e Di Bartolomeo pensa al Cep
«Caro collega, stiamo affrontando il momento più duro della crisi economica. Il piùdifficile dal punto di vista occupazionale. E un sindaco lo sa. Perché il disoccupato, ilcassintegrato, il giovane rassegnato, il cinquantenne scoraggiato non si lamentano da-vanti a Palazzo Chigi: bussano alla porta del Comune. Voi Sindaci siete stati e siete sullafrontiera e paradossalmente lo avete fatto in un tempo di tagli senza precedenti. Gra-zie, a nome del Governo. Ma dalla crisi non usciremo semplicemente con una ricettaeconomica, anche se fin dalla prossima settimana arriveranno i primi provvedimentieconomici del nuovo Governo. No, dalla crisi si esce con una scommessa sul valore piùgrande che un Paese può incentivare: educazione, educazione, educazione. Investiresull'educazione necessita naturalmente di un progetto ad ampio raggio, che parta dalrecupero della dignità sociale delle insegnanti e degli insegnanti. Ci sarà modo perparlarne nel corso dei prossimi mesi. Ora la vostra e nostra priorità è l'edilizia scola-stica. Nessun ragionamento sarà credibile finché la stabilità delle aule in cui i nostrifigli passano tante ore della loro giornata non sarà considerata il cuore dell'azioneamministrativa e di governo. Non vi propongo un patto istituzionale, ma più sempli-cemente un metodo di lavoro. Vogliamo che il 2014 segni l'investimento più significativomai fatto da un Governo centrale sull'edilizia scolastica. Stiamo lavorando per affron-tare le assurde ricadute del patto di stabilità interno. Vi chiedo di scegliere all'internodel vostro Comune un edificio scolastico. Di inviarci entro il 15 marzo una nota moltosintetica sullo stato dell'arte. Non vi chiediamo progetti esecutivi o dettagliati: ci occorre– per il momento – l'indicazione della scuola, il valore dell'intervento, le modalità di fi-nanziamento che avete previsto, la tempistica di realizzazione. Semplice e operativocome sanno essere i Sindaci. Noi cercheremo nei successivi quindici giorni di individuarele strade per semplificare le procedure di gara, che come sapete sono spesso causadi lunghe attese burocratiche, e per liberare fondi dal computo del patto di stabilitàinterna.Ma è fondamentale che nel giro di poche ore arrivino da voi – all'email [email protected] che abbiamo appositamente aperto – una sintetica nota sull'indivi-duazione di un edificio scolastico – uno – che riteniate la priorità del Vostrocomune.Con il più caro augurio di buon lavoro,
Matteo Renzi».
La famiglia Annunziata si stringe
attorno al dolore che ha colpito Gianluca
per la scomparsa del papà Giuseppe.
Alla famiglia Carrelli va il più sincero
cordoglio di Daniela, Ignazio, Luciana,
Carmela e tutta la redazione
de La Gazzetta del Molise
LUTTO
Sono rosi dal dubbio se dimettersi o
farsi cacciare dalla giunta, gli assessori
Gesualdo e Cefaratti. Non sanno risol-
versi. Sanno perfettamente, però, di es-
sere esclusi dal cerchio magico del
sindaco Di Bartolomeo. Sanno quindi
che da un momento all’altro possono
vedersi recapitare la revoca della de-
lega. Che possono evitare dando essi
per primi al sindaco la comunicazione
di rinunciare all’incarico assessorile. Il
classico gioco delle parti. Ne hanno
motivi da vendere. Gesualdo, soprat-
tutto, che nei pochi mesi in cui ha ca-
valcato l’onda, s’è proposto (invano) di
dare un indirizzo alla politica urbani-
stica che non fosse solo, e unicamente,
l’espressione dei potentati economici
(fondiari ed edilizi) tradotta in conces-
sioni in deroga, tolleranza negli abusi,
speculazione a cielo aperto, ma la vo-
lontà di una maggioranza che, in mate-
ria di organizzazione e gestione del
territorio, si era preposto di realizzare
una variante generale al Piano Regola-
tore, piani attuativi e di settore, e un
nuovo regolamento edilizio comunale
che avesse garantito un modello di svi-
luppo per una città efficiente, ecolo-
gica, con qualità della vita garantita. In
quest’ottica si inserivano la limitazione
del consumo del territorio e la valoriz-
zazione del patrimonio edilizio esi-
stente. Gesualdo ha tentato di portare
a galla questi aspetti programmatici e
di dargli un contenuto. Ma la giunta e
il consiglio non hanno mai raccolto
l’invito, preferendo lasciare il mondo
urbanistico, edilizio, e speculativo
com’era. Dimettersi, dinanzi a tanto
ostracismo, sarebbe la cosa migliore.
Cui, infatti, Gesualdo sta seriamente
pensando, avendo la possibilità di dire
al sindaco, alla giunta e ai consiglieri le
ragioni delle dimissioni e, quindi, di in-
dicare - al colto e all’inclita - le colpe
sue, del sindaco, dell’esecutivo e della
maggioranza nel negarsi ad ogni as-
sunzione di responsabilità sulle riclas-
sificazioni e sul Piano casa, per dirne
alcune. Diversamente si vedrebbe sol-
levato dall’incarico assessorile dal sin-
daco, con la esplicita etichetta di
assessore inefficiente. Non diversa la
posizione di Nicola Cefaratti che del-
l’assessorato ai lavori pubblici ha una
maggiore confidenza e militanza, e
qualche opera (per quanto discutibile
e discussa: le rotatorie e le strisce pe-
donali sopraelevate) da elencare.
Anche per lui le dimissioni sono la
linea di demarcazione tra il tirarsi
fuori, a ragion veduta, da una situa-
zione politicamente imbarazzante e
amministrativamente deficitaria, o es-
sere messo alla porta con scarso ri-
guardo, da soggetto incoerente. Nell’un
caso e nell’altro emerge la fine di una
sindacatura controversa, difficile, pa-
rolaia, certamente avvilita dalla penu-
ria di risorse finanziarie ma anche
d’idee, in cui i singoli e l’insieme
hanno segnato il livello più basso della
politica e della cultura amministrativa.
Una maggioranza chiamata dall’eletto-
rato a ridare tono alla città, ha dovuto
fare i conti con la frantumazione degli
interessi personali dei consiglieri (al-
cuni letteralmente al guinzaglio della
giunta o di gruppi regionali con con-
tratti di collaborazione e altre forme di
finanziamento), quindi, con il Patto di
stabilità, quindi ancora con una diri-
genza incapace di trovare e proporre
soluzioni alternative alla fonte inari-
dita del governo centrale. In cinque
anni non è stato proposto ed avanzato
un progetto europeo, un project-finan-
cing (operazione di finanziamento a
lungo termine che prevede il coinvol-
gimento dei soggetti privati nella rea-
lizzazione e nell’accollo totale o
parziale dei costi di opere pubbliche in
vista di guadagni futuri legati alla ge-
stione delle opere medesime), un ten-
tativo di collaborazione strutturale con
la Regione. Niente di niente. Ma la-
menti, tensioni, insoddisfazioni, tradi-
menti e cambi di casacca, quanti se ne
vuole. Manca il colpo finale: dimissioni
o dismissioni.
Dardo
75 marzo 2014Campobasso
Tirarsi fuori, a ragion veduta, da una situazione politicamente imbarazzante e amministrativamentedeficitaria, o essere messi alla porta con scarso riguardo, da soggetti inefficienti
Gli amletici Gesualdo e Cefaratti in bilico tra dimettersi dalla giunta o essere cacciati Fine di una sindacatura controversa, difficile, parolaia, certamente avvilita
dalla penuria di risorse finanziarie ma anche d’idee, in cui i singoli e l’insieme
hanno segnato il livello più basso della politica e della cultura amministrativa
LE CENERI – INIZIO QUARESIMA – 5 marzo 2014L'origine di questa celebra-
zione risale all'antica forma
p e n i t e n z i a l e .
Originariamente,infatti, il sa-
cramento della penitenza non
veniva celebrato con le moda-
lità attuali, ma aveva una forte
dimensione pubblica, e la cele-
brazione “delle ceneri” costi-
tuiva il rito che dava inizio al
cammino di penitenza dei fe-
deli, che sarebbero stati assolti
dai loro peccati la mattina del
giovedì santo. Col tempo, il
gesto dell'imposizione delle ce-
neri si è esteso a tutti i fedeli,
non solo ai pubblici penitenti.
Il duplice significato delle ce-
neri lo ricaviamo dalla Bibbia:
in primo luogo, è il segno della
debole e fragile condizione
dell'uomo. In secondo luogo, la
cenere rappresenta anche il
segno estremo di chi si pente
del proprio peccato e decide di
riprendere il cammino verso il
Signore. La semplice ma coin-
volgente liturgia del mercoledì
delle ceneri conserva questo
duplice significato espresso
nelle formule di imposizione:
“ricordati che sei polvere e in
polvere ritornerai” e, quella più
usata oggi, “convertiti e credi al
Vangelo”. Il digiuno quaresi-
male ha certamente una di-
mensione fisica: oltre
l'astinenza dal cibo, può com-
prendere altre forme, come la
privazione del fumo, di alcuni
divertimenti, della televisione.
Tutto questo però non è ancora
la realtà del digiuno; è solo il
segno esterno di una realtà in-
teriore, un rito che deve rive-
lare un contenuto salvifico. Il
mercoledì delle ceneri e il ve-
nerdì santo sono giorni di di-
giuno totale dal cibo. I venerdì
di Quaresima sono giorni di
astinenza dalla carne e dai cibi
ricercati o costosi mentre, negli
altri venerdì dell'anno, i fedeli
possono sostituire l'astinenza
dalla carne con altre opere di
carattere penitenziale. Al di-
giuno sono tenuti i fedeli dai
diciotto anni compiuti ai ses-
santa incominciati; invece, al-
l'astinenza dalla carne i fedeli
che hanno compiuto i quattor-
dici anni. Anche coloro che non
sono tenuti all'osservanza del
digiuno, i bambini e i ragazzi,
vanno formati al genuino senso
della penitenza cristiana. Per
l'inizio dell'itinerario quaresi-
male, la liturgia propone un
brano del cosiddetto “discorso
della montagna”, riguardante
tre delle più importanti prati-
che religiose dell'ebraismo;
l'elemosina, la preghiera e il
digiuno. Ciascuno di esse è vi-
sualizzata pittoricamente me-
diante una metafora di
carattere ironico e finalizzata a
evidenziare il lato sbagliato.
Questi atteggiamenti sono ac-
comunati (come molti altri si-
mili) da sciocca vanità e da
futile esteriorità e, in quanto
tali, sono ripudiati da Gesù.
L'insegnamento di Gesù è fina-
lizzato non soltanto a biasi-
mare ogni verbalismo, ogni
ritualismo e ogni efficientismo
finalizzato all'esteriorità
ma,soprattutto, a richiamare
all'interiorità, alla spiritualità
del cuore. E' nel cuore, nell'in-
timo della persona, che si rea-
lizza l'ascolto della parola di
Dio e si celebra l'incontro per-
sonale con Lui. Gesù ha inse-
gnato il rifiuto dell'esteriorità
con alcune metafore, come
quelle della “mano destra” che
tiene celato il suo agire alla si-
nistra, quella della “profuma-
zione del capo” che cancella
dalla folta e lunga capigliatura
degli orientali ogni altro odore,
e quella della camera e della
sua “ porta chiusa”. Il signifi-
cato di tutte queste metafore è
stato ben esplicitato da San-
t'Ambrogio mediante uno
splendido insegnamento ese-
getico e spirituale: intendi per
"camera” non il luogo delimi-
tato da pareti in cui viene rin-
chiusa la tua persona, ma la
“cella” che è dentro di te, dove
sono racchiusi i tuoi pensieri e
si agitano i tuoi sentimenti. E'
li che si può stabilire con Dio il
dialogo e intrattenersi in co-
munione con lui. Questo è vero
e avviene perché, come ci assi-
cura Gesù, “il Padre tuo vede
nel segreto”.
Nel “segreto” del cuore il
Padre vede, ci ascolta e ci parla.
Infine, è da tenere in mente
che l’insegnamento di Gesù
aveva un profondo significato
per i “commedianti” della giu-
stizia religiosa del suo tempo e
che, purtroppo, suona attualis-
simo anche nel nostro tempo,
in cui siamo soverchiati dalle
parole di tanti falsi e ipocriti
maestri, dalle immagini, dal-
l'effimero e dal futile, che ci
portano ovunque, ma sempre
lontano dal “cuore”, dalla Ve-
rità. Per questo non dobbiamo
mai dimenticare che la Verità
è una sola, quella che conduce
alla Vita eterna, percorrendo
con coraggio e lealtà la retta
Via ogni giorno, ogni giorno
della nostra vita.
Mons. Gabriele TETI.
Nicola Gesualdo
Nicola Cefaratti
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA
ANNO X - N° 53 - MERCOLEDÌ 5 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA. Ieri mattina, presso
il Comune di Isernia, si è svolto
un incontro fra l’amministra-
zione municipale, rappresen-
tata dal sindaco Luigi Brasiello
e dall’assessore Roberto Di
Baggio, e il comitato UrbanPro
Molise, al termine del quale è
stata sottoscritta una lettera di
intenti per l’avvio di un con-
fronto sul tema “Città e Com-
mercio”. Il comitato UrbanPro
Molise e l’amministrazione co-
munale – si legge nel docu-
mento sottoscritto oggi –, inten-
dono avviare uno studio
progettuale sui temi della qua-
lificazione urbana e della rivi-
talizzazione economica di
Isernia.
Fra gli obiettivi ci sono la va-
lorizzazione del ruolo di riferi-
mento territoriale di Isernia e il
miglioramento delle relazioni
che intercorrono fra la città e le
attività commerciali.
Inoltre, si vuole promuovere
un approccio integrato alle po-
litiche di governo del territorio
(generali e/o settoriali) e defi-
nire le azioni per lo sviluppo di
programmi congiunti che per-
mettano l’uso razionale delle ri-
sorse pubbliche e private.
Altro scopo è quello di poten-
ziare le condizioni di competiti-
vità del tessuto economico
cittadino, individuando nuove
politiche di sviluppo.
ISERNIA. Si è sbloccata la situazione
relativa al ritardo dei pagamenti degli
stipendi ai dipendenti della Provincia di
Isernia. I lavoratori dell’ente di via Berta,
anche se con qualche giorno di ritardo, È
stata convocata per questa mattina alle
ore 10.30, presso il Comune di Isernia, la
conferenza stampa di presentazione
della proposta di accordo con la Urban-
Pro Molise per uno studio progettuale
sui temi della qualificazione urbana e
della rivitalizzazione economica della
Città. Interverranno il sindaco di Isernia,
Luigi Brasiello, i rappresentanti della
Confcommercio e degli altri soggetti che
intendono aderire all’iniziativa. hanno
così potuto percepire le spettanze rela-
tive al mese di febbraio. Intanto, i vertici
di via Berta sono al lavoro per predi-
sporre il bilancio di previsione 2014 che
dovrà essere approvato entro il prossimo
trenta aprile. Prima di questa data, però,
l’amministrazione dovrà provvedere
anche ad approvare il rendiconto rela-
tivo all’anno 2013 e dovrà provvedere
alla surroga di Gennaro Macera che ha
rassegnato le dimissioni dalla carica di
consigliere, con Edmondo Angelaccio
che farà il suo ingresso in via Berta. In
sostanza, da qui alla fine della consilia-
tura, prevista a giugno, il Consiglio pro-
vinciale dovrebbe tornare a riunirsi
almeno un altro paio di volte. Il futuro
dell’ente dopo la fine di questa consilia-
tura appare, invece, ancora avvolto dal
mistero.
Le ipotesi sul campo sono essenzial-
mente tre: commissariamento dell’ente,
previsto tra l’altro nella legge di Stabilità
approvata lo scorso dicembre; ritorno
alle urne con la nuova legge elettorale di
secondo grado che dovrebbe essere ap-
provata in via definitiva nelle prossime
settimane (voteranno per scegliere il
presidente solo i sindaci e i consiglieri
comunali); ritorno alle urne con l’attuale
legge elettorale.
Ipotesi, quest’ultima, che non è affatto
remota. Infatti, se il Parlamento non do-
vesse concludere nell’arco di poche set-
timane l’iter di approvazione del disegno
di legge Delrio, si tonerebbe a votare con
il sistema elettorale in vigore oggi, ossia
quello che prevede l’elezione diretta da
parte dei cittadini del Presidente e dei
Consiglieri.
115 marzo 2014Isernia
I cittadini di Isernia hanno
avviato una raccolta di firme
indirizzata al Comune
Si è sbloccata la situazione relativa al mancato accredito del mensile
Incontro al Comune di Isernia sul tema "Città e commercio"
ISERNIA. "Con questa rac-
colta di firme chiediamo di
dar voce ai residenti e pro-
prietari di cani che sono co-
stretti a portare gli animali al
guinzaglio in giro per la città
senza poter consentire loro
un vero e proprio sfogo fisico
e ludico viste le normative
vigenti in merito agli
amici a 4 zampe".
I cittadini, fir-
matari della
p e t i z i o n e ,
chiedono al
Sindaco, al
C o n s i g l i o
C o m u n a l e
ed agli As-
sessori com-
petenti di
poter realizzare
un'area(verde)re-
cintata dedicata allo
sgambamento dei proprio
cani. "Intendiamo favorire la
socializzazione degli animali
ed il loro addestramento da
parte dei proprietari in sicu-
rezza e con tranquillità degli
altri cittadini. Compren-
diamo il timore e la diffi-
denza dei cittadini verso i
nostri cani ma,non possiamo
mettere da parte il nostro in-
teresse per la salute fisica e
la socializzazione del nostro
amico(a quattro zampe). Ri-
cordiamo inoltre che in ogni
area cani presente nella no-
stra penisola esiste un rego-
lamento per la gestione da
parte dei proprie-
tari di cani. Ga-
rantiremo la
pulizia e
l ' i g i e n e
dell'area.
Le aree
recintate
dovreb-
bero es-
s e r e
at t rezzate
con bacheca
con il regola-
mento dell'area , ce-
stini portarifiuti , panchine e
distributori di palette o
scope con eventuali sac-
chetti. Confidiamo di rice-
vere adeguata attenzione per
l’idea che anima questa no-
stra proposta unitamente ad
una raccolta di firme di so-
stenitori della stessa".
“Un’area verde per i cani”Urban Pro, la nuova qualificazione
Provincia, pagati gli stipendi
ISERNIA. Il comune di Venafro, è sommerso
di richieste di risarcimenti che giungono da
ogni parte e per svariate modalità di risarci-
mento da parte di comuni cittadini. E il pros-
simo 2 aprile il comune dovrà presentarsi
dinanzi al tribunale di Isernia per una richiesta
di risarcimento danni, presentata da un citta-
dino per “presunta insidia stradale”, cioè
l’uomo che ha trascinato in tribunale l’ammi-
nistrazione comunale. L’episodio si sarebbe
consumato lungo via Acquedotto addirittura
nell’agosto di ben due anni fa, l’uomo sarebbe
caduto dalla sua bicicletta a causa di una buca
galeotta che lo avrebbe fatto cadere rovinosa-
mente a terra, con danni ingenti alla bici.
Trasportato all’Ospedale di Venafro con l’am-
bulanza del 118, era costretto a subire, da lì a
poco, ben quattro interventi.
La quantificazione del danno 100 mila euro.
E non è finita qui.
Si chiede al tribunale di accertare anche il ri-
sarcimento “del danno morale nella misura di
1/3 del danno biologico, il risarcimento del
danno esistenziale nella misura di 1/3 del
danno biologico, oltre le spese mediche soste-
nute pari ad euro 430,06.” Insomma, un’altra
brutta gatta da pelare per l’avvocato del co-
mune Arianna Vallone.
Cade dalla bici, risarcimento recordIl Comune di Venafro è stato subissatodi richieste per lo stato pietoso delle strade
TERMOLI – Continuano le in-
dagini da parte delle forze
dell’ordine sull’incendio che ha
semi distrutto il gazebo di legno
all’esterno del Green Bar di via
Firenze a contrada Porticon.
Quanto accaduto potrebbe es-
sere di origine dolosa visto che
non è la prima volta che il ga-
zebo prende fuoco. A dare l’al-
larme alcuni residenti della
zona richiamati dalle fiamme
che hanno fatto intervenire i Vi-
gili del Fuoco e le forze dell’or-
dine. Le fiamme sono state
spente in circa 30 minuti. Le
forze dell’ordine indagano pro-
prio per questi ennesimi epi-
sodi che potrebbero essere di
natura dolosa.
125 marzo 2014 Termoli
BASSO MOLISE - L’anomalo anda-mento climatico ha determinato unnetto anticipo della ripresa vegeta-tiva. Ma le colture attualmente incampo non sono ancora coperte dapolizze assicurative. Solo con l’anti-cipo della campagna assicurativa, saràpossibile tutelare i prodotti da even-tuali calamità naturali.Lo chiedono le organizzazioni
agricole riunite in Agrinsieme, inconseguenza dell’anomalo anda-mento climatico e al conseguente ri-sveglio anticipato di circa 15-20giorni delle principali colture incampo che si trovano ora esposte aforti rischi di danni da maltempo.“L’avvio della campagna assicurativaè una decisione che appare a tutti in-dispensabile per poter garantire agliagricoltori di tutelare i prodottiaziendali da eventuali rischi dovutialle calamità naturali. Non s’è tutta-via ancora trovato un accordo tra iconsorzi di difesa e le compagnie as-
sicurative e ciò crea una situazionedi stallo che impedisce che vengapresa una decisione in tal senso. Inun contesto generale di difficoltàeconomica, ciò risulta assolutamentepreoccupante perché priva gli agri-coltori di strumenti che consentanodi salvaguardare il reddito delle im-prese agricole”. L’inusuale contesto climatico, ca-
ratterizzato da temperature decisa-mente elevate nei mesi di gennaio efebbraio con valori di quasi 4 gradisuperiori alla media stagionale, stasollevando non poche preoccupa-zioni nei produttori. Si teme infattiche nei mesi di marzo e aprile, que-sta sorta di primavera anticipatapossa cedere il passo ad un ritornodell’inverno o quanto meno ad unnetto abbassamento delle tempera-ture, con il rischio di pericolose ge-late e inevitabili danni alleproduzioni, soprattutto se in pre-senza di giovani frutti sulle piante.
TERMOLI - Il comitato San Timoteo
interviene per sollecitare definitiva-
mente una soluzione dei problemi della
sanità e dei tagli in alcune strutture
ospedaliere. “E’ giunto il momento non
più procrastinabile di affrontare il pro-
blema della sanità regionale in maniera
definitiva. Non si può più continuare a
“tirare a campare” conservando lo stato
attuale con le strutture pubbliche sem-
pre più in sofferenza di personale a
causa del blocco del turn over, la decur-
tazione dei posti letto, l’eliminazione
anche di interi reparti, il crescere del de-
ficit sanitario nonostante i ticket, le mag-
giorazioni delle aliquote fiscali e
addizionali regionali. Ciò – continua il
comitato - anche alla luce di quanto è
dato sapere dall’ultima verifica del ta-
volo tecnico, in cui si è riscontrato un di-
savanzo sanitario al 31.12.2012 di 182,8
milioni di euro. Inoltre, se si considerano
anche le mancate rimesse di cassa da
parte del bilancio regionale verso il SSR,
si rileva uno squilibrio di cassa e compe-
tenza complessivo di oltre 334 milioni di
euro, cioè circa la metà del finanzia-
mento annuale attribuito alla nostra re-
gione dal riparto nazionale del Fsr.
Occorre in primis – ha detto il presidente
del comitato Nicola Felice - chiedere un
nuovo Piano Sanitario Regionale 2013-
2015, diverso da quello innanzi citato re-
datto dal precedente Commissario Fi-
lippo Basso, nettamente differente, e più
rispondente alle esigenze territoriali; in
parallelo una nuova proposta di P.O.
2013-2015 conforme al Psr e idonea ad
eliminare le criticità rilevate e il rientro
dal deficit. La nuova Programmazione
Operativa deve prevedere una rete di as-
sistenza territoriale ben integrata con
quella ospedaliera e rispondente alle
esigenze di tutto il territorio. Occorre rie-
quilibrare il rapporto delle strutture pri-
vate accreditate con la funzione comple-
mentare a quelle pubbliche così come
era previsto con il loro insediamento. Oc-
corre definire un idoneo piano econo-
mico-finanziario e un dettagliato
crono-programma, prendere ogni inizia-
tiva utile a superare il blocco del turn
over, per consentire l’assunzione di
nuovo personale e la stabilizzazione di
quello precario, al fine di eliminare i di-
sagi e i disservizi ai cittadini. Individuare
ed eliminare gli sprechi per ridurre il de-
ficit sanitario. Con immediatezza occorre
stipulare i contratti di confine con le re-
gioni Campania, Abruzzo, Puglia e Lazio,
per ridurre la mobilità passiva e ottimiz-
zare quella attiva. E’ triste constatare che
il nostro Molise è l’unica tra le regioni
che hanno sottoscritto il patto di rientro
nel marzo del 2007, a non avere ottenuto
alcun miglioramento, ma, peggio ancora,
ad aver accresciuto in questi anni il defi-
cit sanitario.
Noi siamo convinti – continua Felice -
che la gran parte dei cittadini molisani
abbia maturato la consapevolezza che
occorra abbandonare i campanilismi e la
difesa oltranzista di strutture che non
possono più assicurare tutta la gamma
dei servizi, oltretutto a bacini di utenza
la cui poca consistenza li rende di per sé
antieconomici, ma che vengano garantite
le risposte ai bisogni assistenziali in ap-
propriate strutture con personale e at-
trezzature tecnologiche idonee.
Parimenti crediamo vi sia ancora dispo-
nibilità ad accettare ulteriori sacrifici,
comunque limitati nel tempo, purché alla
fine del tunnel vi sia la restituzione della
qualità e della dignità al servizio sanita-
rio pubblico. Ma siamo giunti al punto di
non ritorno! Occorre uscire da queste
sabbie mobili. Diversamente il destino
del Molise è segnato: chiuso per falli-
mento!”.
Agricoltura, produzioni in campo: Agrinsieme chiede avvio campagna assicurativa
Comitato san timoteo chiedescelte coraggiose sulla sanità
Incendio in un bar di via Firenze
TERMOLI – E’ di due feriti,
per fortuna in modo lieve, il bi-
lancio di un incidente stradale
avvenuto ieri mattina lungo la
carreggiata sud dell’Autostrada
in territorio di Termoli.
L’autovettura con a bordo due
persone, forse a causa di un
colpo di sonno del conducente o
un guasto meccanico, è termi-
nata contro il guard rail rima-
nendo seriamente danneggiata.
I due passeggeri, leggermente
feriti e spaventati, sono stati
soccorsi e trasportati all’ospe-
dale San Timoteo dai medici del
118 e volontari della Misericor-
dia: dopo gli accertamenti e le
cure entrambi sono stati dimesi.
Sul posto dell’incidente per i ri-
lievi e regolare il flusso del traf-
fico una pattuglia della
Polstrada della sottosezione di
Vasto sud.
Incidente stradale sull’A 14
Fondo molisana di ciclismo ha arrecato danni, la denuncia di un automobilista
Lotta contro il tempo per la non chiusurasede Giudice di Pace
TERMOLI - Il 2 marzo è partita dalla città rivierasca la XIV gara cicli-stica internazionale Fondo molisana valida come prima prova del CentroItalia Tour. Circa mille concorrenti hanno attraversato Campomarino,Nuova Cliternia, S.Martino in Pensilis, Ururi-S.Croce di Magliano, Bone-fro, Casacalenda, Larino per tornare a Termoli. Impegnati 140 volontaridell’associazione Team Termoli, 2 ambulanze, 2 medici, 12 motostaffette,di cui 4 della Polizia stradale. Tale manifestazione seppure di grande ri-lievo non essendo stata pubblicizzata in modo appropriato ha arrecato
tantissimo disagio agli automobilisti in viaggio presso le strade interessatedal blocco stradale. In particolare la chiusura al traffico della strada bi-fernina per circa due ore, autorizzata dal Prefetto di Campobasso (cosìè stato riferito dalle forze dell’ordine), ha provocato non pochi disagi acentinaia di automobilisti bloccati su tale strada. È incomprensibile, comeper salvaguardare gli interessi di alcuni cittadini, in questo caso sportivi,si calpesta l’altrui libertà. Una giornata domenicale, che doveva essereuna giorno di svago per tanti cittadini e/o un giorno per sistemare fac-
cende lavorative (in colonna c’erano anche camion e furgoni autorizzatia trasporto di merce deperibile) si è trasformata in una giornata di rabbiacollettiva, tant’è che qualcuno ha provato a forzare il blocco tenuto dapolizia e carabinieri obbligati a far rispettare quest’assurda ordinanzacontestata da tutti. Carmine Vasile, che ha firmato questa nota, auspicache, in prossimità di tali eventi, i cittadini vengano informati nei modi enei tempi giusti affinché possano trovare percorsi alternativi o possanoevitare di mettersi in viaggio.
TERMOLI – Il comune della
città rivierasca avra tempo
fino al 29 aprile per decidere
e comunicare al Ministero
della Giustizia se prendere in
carico le spese di gestione
dell’ufficio del Giudice di
Pace che rischia la soppres-
sione come già accaduto per
la sezione staccata del Tribu-
nale accorpata a Larino. Una
decisione che non spetta più
all’amministrazione comu-
nale dopo la decadenza del
mandato amministrativo, ma
al commissario prefettizio
Scioli e al sub commissario
D’Alessandro. L’attuale strut-
tura del Giudice di Pace, oltre
che Termoli, è giurisdizione
anche per i comuni di Cam-
pomarino, Portocannone e
San Giacomo degli Schiavoni.
BASSO MOLISE - L’Olio d’Oliva
è sicuramente uno dei principali
e rinomati prodotti agroalimen-
tari del Molise, con le sue 6.578
tonnellate prodotte in regione,
con un incremento del 15% ri-
spetto all’anno 2012. Come evi-
denzia la Coldiretti Molise, è
l’elemento principe della dieta
mediterranea, ma è anche al cen-
tro dei maggiori sospetti di sofi-
sticazione. Certo non
tranquillizzano i dati che regi-
strano l’Italia come prima na-
zione, a livello mondiale,
importatrice di olio di oliva, con
575.000 tonnellate nel 2012 e
528.000 nel 2013, ed anche, con-
temporaneamente, la seconda na-
zione, dopo la Spagna, come
esportatrice di olio di oliva, con
417.000 tonnellate nel 2012 e
380.000 nel 2013. Il maggiore in-
diziato è l’olio “deodorato”, che si
ottiene da olive scadenti, spesso
raccolte dopo la cascola con me-
todo di aspirazione per abbattere
i costi di raccolta, che, prima di
essere spremute, sono conservate
e trasportate con cura approssi-
mativa. In queste condizioni l’olio
spremuto ha un sapore poco gra-
devole, ma in alcuni casi, come è
risultato svelando truffe in atto,
viene trasformato in extra ver-
gine, attraverso una deodorazione
in grado di eliminare il cattivo
odore.
Il trattamento non è ammesso
per legge, ma si usa spesso in
modo illegale per riclassificare oli
di mediocre qualità in extra ver-
gini di oliva, da vendere a prezzi
bassi.
L’olio non adeguatamente pro-
fumato e con altri difetti è sempre
esistito, ma una volta raffinato
(ovvero sottoposto a deacidifica-
zione, deodorazione, decolora-
zione, degommaggio…) viene
venduto come “olio di oliva” ad un
prezzo inferiore. Queste bottiglie,
però, sono ormai poco presenti
nei supermercati dove invece si
trovano prevalentemente extra
vergini, alcuni a prezzi stracciati.
Tali curiosità non potevano la-
sciare inattiva la Comunità Euro-
pea. La Coldiretti Molise
comunica che, dopo le numerose
truffe individuate dalle Autorità
di Controllo nel comparto del-
l’olio di oliva, arriva, dal 2014, il
registro unico informativo, per
tracciare l’olio di oliva nazionale
e garantire maggiore trasparenza
e valore al vero extravergine
made in Italy, in applicazione del
Regolamento di esecuzione Ue n.
299/2013, della Commissione del
26 marzo 2013 (che modifica il
Reg. Cee 2568/91), e che tutti gli
stati membri sono tenuti ad os-
servare. Tale regolamento, rece-
pito a livello nazionale con il
Decreto numero 16059 del 23 di-
cembre 2013, prevede un raffor-
zamento dei controlli e dispone
che: dal 31 gennaio 2014 tutti co-
loro che producono, detengono o
commercializzano olio di oliva e
sansa devono tenere un registro
di carico e scarico, in modalità te-
lematica, direttamente sul Si-
stema Informativo Agricolo
Nazionale (Sian); dal 14 febbraio
2014 è on line il registro provvi-
sorio sia per le nuove categorie
d'olio (olio di sansa, raffinato ma
anche extra vergine Dop/Igp) sia
per gli operatori non più esenti
(olivicoltori e frantoi aziendali)
che per quelli oggi obbligati (san-
sifici, raffinerie, commercianti di
olive, contoterzisti); entro il 10
marzo 2014 si devono effettuare
le annotazioni sul registro provvi-
sorio, relative ai mesi di gennaio
e febbraio. In particolare tutti gli
olivicoltori che commercializzano
olio d'oliva e quelli che produ-
cono più di 200 kg/anno di olio
d'oliva, soglia considerata di au-
toconsumo, devono iscriversi al
portale Sian ed effettuare le an-
notazioni di carico e scarico entro
sei giorni dall'effettuazione del-
l'operazione.
Per gli olivicoltori con una pro-
duzione inferiore ai 500 kg/anno
le registrazioni si possono tenere
in forma semplificata, con le an-
notazioni che possono essere ef-
fettuate entro il 10 del mese
successivo a quello dell'opera-
zione. La Coldiretti Molise, attra-
verso il suo CAA (Centro di
Assistenza Agricola) ha messo i
suoi uffici, centrali e periferici, a
disposizione degli operatori e
produttori per l’assistenza ed il
supporto tecnico necessari per ri-
spettare gli adempimenti previsti.
135 marzo 2014Termoli
LITORALE - In azione anche i Carabi-
nieri della Stazione di Campomarino che
sono dovuti intervenire in due distinte
operazioni di servizio. La prima è avvenuta
a Portocannone dopo che la centrale del
112 aveva ricevuto una chiamata di inter-
vento perché un uomo era in stato confu-
sionale. I militari dell’Arma lo hanno
rintracciato e poi affidarlo alla madre e,
successivamente, ricoverarlo nell’ospedale
San Timoteo di Termoli. Il secondo inter-
vento a Campomarino dove i carabiniewri
hanno denunciato a piede libero il citta-
dino romeno P.G. 56enne, perché respon-
sabile di tentato furto aggravato. Durante
predisposti servizi, i militari della locale
Stazione allertati dalla vittima, si sono por-
tati presso la propria abitazione, dove
hanno sorpreso all’interno del capannone
in cui si trovavano custoditi diversi attrezzi
agricoli, due soggetti mentre erano interni
ad asportarne alcuni. Alla vista dei militari
uno di loro riusciva subito a dileguarsi
nelle campagne circostanti, mentre l’altro,
P.G. veniva bloccato seppur riuscendo an-
ch’egli successivamente a divincolarsi e
fuggire. Ciò non impediva ai militari, dopo
rapide indagini, e denunciarlo all’Autorità
Giudiziaria per il reato di tentato furto ag-
gravato.
PORTOCANNONE – Non accennano a placarsi,
benchè le sollecitazioni del Vescovo della diocesi che
ha invitato la popolazione a riflettere e pregare, le
azioni di intolleranza nei confronti di Giada Vitale, la
18enne che secondo una denuncia avrebbe subito
“attenzioni sessuali” da parte dell’ex parroco Marino
Genova. Sono stati alcuni studenti ad insultarla dopo
che la ragazza era appena uscita dallo studio del me-
dico di famiglia. Questo nuovo episodio, a cui hanno
assistito alcuni adulti che comunque non sono in-
tervenuti, fa sequito a quello di alcuni giorni fa l’altra
aggressione verbale da parte di una donna nei con-
fronti di Giada. Il nuovo episodio è stato segnalato ai
carabinieri dal presidente della Rete L’Abuso, Fran-
cesco Zanardi, mentre l’avvocato della stessa Rete,
Sergio Cavaliere, che ha interessato dell’accaduto la
Prefettura di Campobasso e l’Istituto didattico. Ora
si continuano a chiedere per la giovane interventi
certi e proprio Zanardi, insieme alla psicologa che
segue Giada, si è recato negli uffici dei Servizi sociali
per sollecitare sostegno per la ragazza e la madre.
Allo stesso tempo La Rete ha presentato ai servizi
sociali delle richieste, richiamando gli stessi opera-
tori all’obbligo del rispetto delle leggi e facendo rife-
rimento in particolare modo alla legge regionale
numero 15 del 10 ottobre 2013 proposta dalla consi-
gliera regionale Nunzia Lattanzio, in cui si preve-
dono interventi a tutela delle vittime di violenza.
L’Arma ‘setaccia’ il territorio
Caso Giada, studenti la insultano per strada
Per una maggiore trasparenza per l’olio
d’oliva nuovi obblighi per i produttori
Tentato furto in cantiere,denunciato un 59enneMONTENERO DI BISACCIA - Ancora in azione i Carabinieri
della Stazione di Montenero di Bisaccia. Nella mattinata odierna
hanno denunciato a piede libero G.U. 59enne del luogo, perché re-
sponsabile di tentato furto aggravato. Nella decorsa notte durante
predisposti servizi, i militari della locale Stazione hanno sorpreso
il predetto mentre tentava di impossessarsi di vario materiale
edile ed alcuni attrezzi dall’interno di un cantiere situato nelle vi-
cinanze del cimitero. La refurtiva recuperata è stata restituita al
proprietario.
Al termine degli accertamenti di rito l’uomo è stato denunciato a
piede libero all’Autorità Giudiziaria per tentato furto aggravato.
Massima allerta a non farci vendere per un piatto di lenticchieLARINO - E' stato depo-
sitato da una S.r.l. al co-
mune di Larino e ad altri
viciniori un megaprogetto a
pale eoliche per circa 100
megawatt, quindi 40 pale
tra le piane di Larino, San
Martino in Pensilis, Porto-
cannone, forse anche Ururi.
Non sappiamo se il depo-
sito di questa domanda è di
ieri o di qualche giorno fa,
ma è certo che la richiesta è
arrivata ai comuni sopra ci-
tati. Crediamo che sia il Co-
mune di Larino, per ora
indenne da queste inva-
sioni grazie alla ferma op-
posizione dell’ex sindaco
Giardino e della sua giunta,
a doversi far carico di un
coordinamento a stretto
giro di posta per far fronte
comune e dire no al furto di
territorio fertile per il cibo
(“frutto della terra e del la-
voro dell’uomo” come recita
una nota pastorale della
Cei, conferenza episcopale
italiana), importante per il
mantenimento della biodi-
versità e del paesaggio agri-
colo.
Dire di no a una delle più
grosse speculazioni nelle
mani di affaristi e di crimi-
nalità organizzata che, ap-
pena acquisiti i certificati
verdi che valgono miliardi
e, dopo aver offerto qualche
caffè a chi può fare andare
avanti la pratica, lascia ai
proprietari dei terreni e al
territorio il compito, fra
quindici anni, di smaltire le
pale eoliche.
Una truffa che solo am-
ministratori poco attenti e
ignoranti dei valori e delle
risorse del territorio pos-
sono permettere facendo
pesare le conseguenze sulle
future generazioni.
Sono i giovani che per
primi devono dire di no al
furto legalizzato da chi non
sa e non ha a cuore il valore
del loro territorio, la grande
e unica risorsa sulla quale
puntare per credere nel do-
mani.
Venerdì e sabato Il Comi-
tato “No Stalla” sarà uno dei
protagonisti del Forum in
programma a Matrice e uti-
lizzerà questo importante
incontro per portare la que-
stione all’attenzione dei
partecipanti. Siamo certi
che il Forum la farà propria
e definirà sicuramente le
azioni da promuovere con i
cittadini e le amministra-
zioni locali per scongiurare
questa sciagura.
Pasquale Di Lena
Comitato “No stalla,
Sì Molise Bene Comune”
145 marzo 2014 Spettacolo
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal
Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della StazioneTERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo
336 pagine€ 19,90
GUGLIONESI - Il quarto
appuntamento del cartellone
teatrale “Fulvio” di Guglio-
nesi, prevede venerdì 7
marzo lo spettacolo “Equità,
a ognuno il suo debito”.
La pièce è scritta, diretta e
interpretata da Palma Spina,
con lei sul palco un altro at-
tore molisano, Marco Cal-
doro.
Lo spettacolo ha ricevuto
molti consensi, di critica e di
pubblico, e sono molte le re-
pliche, in Molise e non solo.
Il cartellone si chiude il 3
aprile con un’altra produ-
zione locale, quella della
Compagnia Stabile del Mo-
lise in “Oreste”.
Il cartellone del Fulvio
di Charles N. Papa
CAMPOBASSO - Eventi live in Molise, si
realizzano oggi, con un acerta cadenza, in
più locali.
La tendenza dell’esibizione dal vivo,
viene esaltata da luoghi che investono
(molto poco), in questa direzione. Le diffi-
coltà non mancano, spesso, oltre al rim-
borso spese, viene chiesto, incluso nel
prezzo, anche l’impianto audio.
I gruppi, pur di suonare, si sobbarcano
questa ulteriore spesa, confermando così,
quanto poco investano i gestori di locali,
che non si dotano neanche di un piccolo
impianto che, sarebbe il minimo, come l’ar-
redamento, da avere.
Ma alla fine, quel che conta è soddisfare
il cliente, al quale certo non importa di chi
sia l’impianto l’audio, ma pretende di assi-
stere ad una buona esibizione. Ma qui, si
apre un’altra diatriba, tra chi cerca la qua-
lità e chi invece, si accontenta di qualsiasi
cosa, pur di ‘vivere’ la notte. Si assiste
così, più volte, a live di pessima fattura e
ad altri di livello superiore. Il tutto, è so-
vrastato dal Dio euro, l’ago della bilancia
pende verso “quello che costa di meno” e
“ma tu quante persone porti?”.
Insomma, a monte di tutto, non prevale
una scelta consapevole sullo spessore arti-
stico dell’artista, nè sulla sua esperienza,
nè sull’impatto acquisito e nel consenso
popolare del locale, ma soltanto su quanto
costa e, peggiorando le modalità di scelta,
su quante persone quel gruppo è capace di
portare, alla stregua di un pr di terza cate-
goria.
Si ravvede in questo comportamento,
come il gestore si scarichi tutta la respon-
sabilità della serata, adducendo pretese
dall’artista fuori luogo, glissando comple-
tamente la sua penetrazione nella notte,
come se il locale non avesse le potenzialità
di attirare clienti.
Come sempre, la mancanza di denaro, di-
storce la visione della realtà e appiattisce
l’offerta.
Live, musica cercasi La scelta dei gestori, spesso calcola
solo il costo e non la qualità degli artisti
ISERNIA - Una serie di live scuote il torpore di questo
caldo inverno. Ad Isernia, all’auditorium “Unità d’Italia”, il
15 marzo arriva il tour di Gigi D’Alessio.
La promozione di “Ora”, uscito lo scorso novembre, prose-
gue con questa tournèe, sino (ad ora) al 15 aprile a Padova.
In Molise, la data del 15 marzo èp anadta sold-out in pochi
giorni, la Eventi&concerti live che organizza la data iser-
nina, si è vista costretta ad aggiungere una seconda serata,
e così Gigi D’Alessio si esibirà anche domenica 16 marzo.
Prezzo unico euro 40,00. Info 3288413595.
Gigi D’Alessio, doppia data ad IserniaCAMPOBASSO - Ve-
nerdì alle 16.00 presso la
sala consiliare della Pro-
vincia di Campobasso si
terrà la presentazione di
“Vent’anni e una notte”,
libro presentato dall’au-
tore Adolfo Urso. Conte-
stualmente si terrà un di-
battito dal titolo “La
grande crisi, quale futuro
per l’Italia”.
Libri
La squadra di Giacomarro, dopo le tre vittorie di fila, domenica riceverà al ‘Cannarsa’ la Civitanovese
Il Termoli ha calato il tanto atteso tris:
non solo in termini di gol, 3-0 alla Fer-
mana, ma anche e soprattutto le tre vit-
torie consecutive, che hanno rilanciato le
ambizioni dei giallorossi per quanto con-
cerne il secondo posto. Nel giro di una
settimana rosicchiati ben cinque punti
alla vicapolista Matelica, ora distante ap-
pena una lunghezza e con lo scontro di-
retto in programma, al ‘Cannarsa’, il
prossimo 23 marzo, dopo le sfide contro
la Civitanovese, la seconda gara casa-
linga consecutiva, e alla trasferta di Ce-
lano.
La squadra di mister Giacomarro, do-
menica, potrebbe allungare la striscia di
vittorie consecutive, perché al ‘Cannarsa’
giungerà la Civitanovese, in piena lotta
per evitare i playout. Una squadra da
prendere con le molle, ma sicuramente
non irresistibile e già battuta all’andata
per 2-0. Come ha affermato mister Gia-
comarro dopo la vittoria contro la Fer-
mana, l’obiettivo del Termoli restano i
playoff, oggi a maggior ragione che dalla
Lega Pro è arrivata, la scorsa settimana,
conferma che ci sarebbero diverse squa-
dre che avranno problemi in estate a for-
malizzare l’iscrizione alla prossima serie
C unica e che, dunque, gli eventuali vuoti
saranno colmati con i ripescaggi tra i
club che vinceranno gli spareggi dell’In-
terregionale.
La seconda posizione, dunque, è im-
portante perché consentirebbe di gio-
care sempre al ‘Cannarsa’ con un duplice
vantaggio: sfruttare durante i playoff il
fattore campo e ridurre le spese di tra-
sferta.
La squadra, agli ordini di mister
Mimmo Giacomarro, ha ripreso ieri po-
meriggio gli allenamenti, in vista della
partita contro la Civitanovese. Alla ri-
presa non si sono registrate defezioni e
sarà il consueto test di domani quello de-
cisivo per provare uomini e schemi per
la seconda gara consecutiva in pro-
gramma allo stadio ‘Gino Cannarsa’.
È tutto pronto in casa rossoblù, per la sfida di questo
pomeriggio, con fischio di inizio alle ore 14,30 allo sta-
dio di contrada Selva Piana a Campobasso. I lupi di mi-
ster Francesco Farina affrontano i sardi del
Portocorallo, formazione di Villaputzu, centro in pro-
vincia di Cagliari, seconda forza del massimo torneo re-
gionale isolano.
La gara è valida per l’andata dei quarti di finale di
Coppa Italia, kermesse che regala alla società vincitrice
il pass per la serie D. Il Campobasso, con il campionato
ormai in pugno, ovviamente punta alla Coppa Italia per
questioni di prestigio, per tornare alla ribalta nazionale
dopo l’ennesimo fallimento che la Campobasso calci-
stica ha dovuto subire appena sei mesi fa.
Metà anno per la rinascita, iniziata con un cammino
super in campionato con 21 successi in 22 incontri e
proseguita con un percorso netto anche nella kermesse
tricolore con le undici affermazioni in altrettante gare
della fase regionale e il passaggio ai quarti di finale,
dopo una vittoria e un pareggio con gli abruzzesi del-
l’Avezzano.
La società del presidente Giulio Perrucci ha come
obiettivo quello di vincere ancora e all’orizzonte i mas-
simi vertici del Lupo vedono la doppia sfida di semifi-
nale contro la vincente della sfida tra i pugliesi del
Casarano e i siciliano del Catania San Pio X.
Farina deve rinunciare, come noto, a Monti e Gu-
glielmi, i quali torneranno in campo soltanto il pros-
simo mese di luglio. Out anche l’under Cammino.
Corradino è a mezzo servizio, perché lunedì è stato
colto da un fastidioso attacco influenzale. L’esperto
centrocampista tornerà utile al traine rossoblù a gara
in corso. Qualche problemino pure per l’attaccante Vi-
telli, che comunque sarà regolarmente in campo questo
pomeriggio.
Farina schiererà tra i pali l’ex Pescara Cattenari, che
nella doppia sfida contro l’Avezzano si è ben compor-
tato risultando anche decisivo, soprattutto durante la
partita d’andata. Davanti al classe ’90,
che tre stagioni fa esordì in serie B col
Pescara, ci saranno il capitano Minadeo e
Scampamorte al centro, con Scudieri e
Volpecina sulle corsie laterali. Le chiavi
della mediana saranno affidate a Fazio e
Pignataro, supportati da Palumbo e
Cianci. In attacco il duo Vitelli-Cianci.
Farina, dopo la gara contro il Pozzilli
ma anche alla luce della doppia sfida di
coppa contro l’Avezzano, ha chiesto mag-
giore cinismo sottoporta. Troppe le facili
occasioni sprecate, rispetto alla mole di
azioni costruite.
Il Portocorallo, infatti, non regalerà
nulla: per i sardi, oltre al prestigio, la
Coppa Italia vuol dire soprattutto strada
alternativa verso la serie D, visto che in
campionato i cinque punti di distanza
dalla Nuorese sembrano difficilmente
colmabili.
Tra le fila dei sarrabesi mancheranno
gli squalificati Giuseppe Atzori e Luca Di
Prisco. In compenso, torna tra i disponi-
bili il centrocampista Roberto Volpe, as-
sente da tre mesi a causa di un
infortunio.
Si gioca alle 14,30 allo stadio di con-
trada Selva Piana: dirigerà Daniele Ru-
tella della sezione di Enna, coadiuvato
dagli assistenti Sebastiano Affronti di
Ostia Lido e Daisuke Emanuele Yoshi-
kawa di Roma 1. Ingresso fissato a cinque
euro.
“Vogliamo un cielo rossoblù” – Prosegue l’organiz-
zazione della mostra-evento, in programma lunedì 17
marzo dalle ore 19 presso l’ex Gil. Gli organizzatori
stanno raccogliendo il materiale relativo al Campo-
basso Calcio, dalla sua fondazione, nel 1919, fino ai
giorni nostri. Tutti coloro che vogliono contribuire alla
ricostruzione della memoria storica del calcio a Cam-
pobasso possono portare i propri contributi presso il
negozio Fuorigioco-Macron Store in via Mazzini.
Sport15
5 marzo 2014Farina si affiderà in attacco al duo Vitelli-Lazzarini. Si gioca al Selva Piana alle ore 14,30. Ingresso a 5 euro
Il Campobasso ospita, per l’andata dei quarti,
il team cagliaritano con il solo obiettivo di vincere
Termoli, ora si punta al secondo postoLa Lega Pro ha aperto ai ripescaggi nella serie C unica per le società che vinceranno i playoff
Lupi-Portocorallo, in palio
le semifinali della Coppa Italia
Mimmo Giacomarro, allenatore del Termoli