5 marzo 2014

16
Il Tapiro del giorno lo diamo a Mi- chele Petraroia. L'assessore nonchè presidente della Giunta regionale fa- centi funzioni a forza di parlare e scri- vere anche quando sostiene una giusta causa non viene preso in considera- zione. Come questa volta, quando è sceso in campo per difendere la dire- zione della Soprintendenza ai Beni cul- turali. Giusta la causa ma, come al so- lito, la sua presa di posizione è rientrata nella cartella delle tante che ha prospettato a ministri, sottosegretari e parlamentari vari. L'Oscar del giorno lo assegniamo ad Antonio Careca. Il nostro cronista è da tempo sulla cresta dell'onda nel- l'andare a spulciare, documenti alla mano, non pochi retroscena della vita politica regionale. Setacciando carte e indizi per raccontare ai cittadini la re- altà che li circonda. Non a caso da qualche tempo si sprecano pressioni che rasentano la vera e propria mi- naccia. Ma il nostro baldanzoso croni- sta non demorde ed anche oggi vi pro- pone una lettura attenta di retroscena e consulenze con ambientazione fa- miliare. L’Oscar del giorno ad Antonio Careca Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 53 - MERCOLEDÌ 5 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

description

Alla faccia della cultura

Transcript of 5 marzo 2014

Il Tapiro del giorno lo diamo a Mi-

chele Petraroia. L'assessore nonchè

presidente della Giunta regionale fa-

centi funzioni a forza di parlare e scri-

vere anche quando sostiene una giusta

causa non viene preso in considera-

zione. Come questa volta, quando è

sceso in campo per difendere la dire-

zione della Soprintendenza ai Beni cul-

turali. Giusta la causa ma, come al so-

lito, la sua presa di posizione è

rientrata nella cartella delle tante che

ha prospettato a ministri, sottosegretari

e parlamentari vari.

L'Oscar del giorno lo assegniamo ad

Antonio Careca. Il nostro cronista è

da tempo sulla cresta dell'onda nel-

l'andare a spulciare, documenti alla

mano, non pochi retroscena della vita

politica regionale. Setacciando carte e

indizi per raccontare ai cittadini la re-

altà che li circonda. Non a caso da

qualche tempo si sprecano pressioni

che rasentano la vera e propria mi-

naccia. Ma il nostro baldanzoso croni-

sta non demorde ed anche oggi vi pro-

pone una lettura attenta di retroscena

e consulenze con ambientazione fa-

miliare.

L’Oscar del giornoad Antonio Careca

Il Tapiro del giornoa Michele Petraroia

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 53 - MERCOLEDÌ 5 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

di Massimo Dalla Torre

come volevasi dimostrare, quello che era nel-l’aria da tempo, potrebbe verificarsi; ci riferiamoal possibile rimpasto di giunta, tant’è che se le no-tizie che serpeggiano negli ambienti politici localidovessero risultare veritiere, molto presto, chiconduce questa nave tra le “procelle e i marosi”,cambierà “equipaggio” causa tentativi di “ammuti-namento” e “molti mal di mare”. Tuttavia, non staassolutamente a noi giudicare le scelte degli altri,anche perché un detto locale dice “come ti fai illetto così, ci dormi”; ecco perchè ci auguriamo cheil sonno (dei giusti) non sia agitato da fantasmi,

altrimenti rischia di non allinearsi con i principiche regolano il delicato equilibrio delle cose equesto per il bene della collettività molisana è dascongiurare. Ci siamo “arrogati” il diritto di esternare queste

poche considerazioni, in nome e per conto del-l’elettore, perchè in questi ultimi tempi lo scon-certo è sempre più palese. Il quale sicuramentefarebbe pendant con le metamorfosi, non quelledi Ovidio né tanto meno di Kafka, che potrebberoportare uno sconvolgimento del mondo politicolocale. Situazione che non sappiamo fino a chepunto possa giovare a chi sta pensando di met-terle in atto. Un non giovamento, almeno, questo

è quello che crediamo, dovuto essenzialmente auna presa di coscienza di chi è arrivato in cima eteme una caduta libera. Con questo, non augu-riamo a nessuno di precipitare rovinosamente. Una caduta, dicevamo, che potrebbe essere evi-

tata solamente se si mettessero da parte i troppi“personalismi” che rappresentano il vero nodoche, non permette assolutamente il decollo dellapolitica, quella con la “P” maiuscola nel Moliseterra che oltre duemila anni fa, per la battaglieraindole dei suoi abitanti i Sanniti, seppe soggiogarele aquile romane, ma questa è un'altra storia. Pertornare alla questione ci siamo permessi di tito-lare l’articolo parafrasando un gioco non più in

auge non per dileggiare nessuno, ma perché la si-tuazione che si è venuta a creare ci ricorda moltoda vicino il gioco dei quattro cantoni che divertivaperché c’era sempre qualcuno meno lesto deglialtri che non riusciva a occupare lo spazio ango-lare. Un gioco che, nella fattispecie, questa è lacosa, forse più preoccupante, mostra pressapochi-smo e approssimazione di chi lo gioca. Un gioco inconcepibile e inammissibile anche se

Machiavelli maestro di arguzia e sagacia politicacommenterebbe in questo modo: “Ia precarietàdelle istituzioni trae origine dai continui sconvol-gimenti delle situazioni che introducono una va-riabile di imprevedibilità. Ecco perché la prima condizione per governare

l’uomo è quella di capire l’uomo e le situazioni chescaturiscono; cosa che non implica una visione de-terministica, ma indica ciò che è obiettivamentedato indipendentemente dalla volontà e dal raggiod'azione qualunque esso sia”.

TAagliolto

25 marzo 2014

C’è scarsa convinzione in giro e, soprattutto, scarsa

determinazione nel difendere con le unghie e con i

denti la permanenza della Sovrintendenza nel Molise.

Né può bastare - anzi non basta - l’attivismo del consi-

gliere regionale Petraroia a scongiurare che si ag-

giunga all’elenco della spoliazione (pubblica e privata)

che sta impoverendo il Molise oltre ogni limite.

Petraroia ha scritto al ministro Bray, prima che ca-

desse il govermo Letta; ha scritto di nuovo al neo mini-

stro Franceschini subentrato a Bray, per dire che il

Molise è allarmato dalla proposta di riorganizzazione

del ministero dei Beni e delle attività culturali, che pa-

venta, appunto, la soppressione delle sovrintendenze e,

nella migliore delle ipotesi, il loro accorpamento. Per

cui la Sovrintendenza del Molise o scompare o ver-

rebbe assorbita dall’Abruzzo.

Nell’uno caso e nell’altro avremmo una perdita secca

di autonomia, di garanzia, di tutela, di promozione dei

Beni e delle attività culturali, riducendoci come era-

vamo 50 anni fa, alla mercé della Sovrintendenza di

Chieti e dell’allora sovrintendente Cianfarani al quale

piaceva dilettarsi con gli scavi di Saepinum, impedendo

che i molisani sapessero del valore storico e documen-

tale di quel patrimonio archeologico, non sottraendosi

tra l’altro al piacere di privarci di reperti oltremodo im-

portanti e significativi (la tavola Osca, la Venere di Ve-

nafro, il guerriero sannita di Capestrano).

Torneremmo a quel tempo. Un regresso che avrebbe

effetti deleteri sull’intero sistema della crescita cultu-

rale e della affermazione della nostra identità di popolo

e di regione.

Sempre Petraroia s’è premurato di informare i sud-

detti ministri della notevole incidenza che il dr. Fami-

glietti ha avuto nel difendere il territorio molisano nella

parte più nobile e significativa dall’aggressione degli

speculatori, dai Tycoon dell’eolico e dell’energia solare

selvaggi. Ammettendo così la propria e l’altrui incapa-

cità degli amministratori regionali (passati e presenti)

di avere cura del territorio che rappresentano.

Ancora Petraroia, consigliere regionale errante, ha

preso parte a S. Croce del Sannio, in provincia di Bene-

vento, al convegno indetto dalla locale Coldiretti sul

tema: “ Il territorio del Sannio tra uso rurale e anarchia:

trivellazioni, eolico selvaggio e spreco della risorsa

idrica”. Nessuno dei colleghi e men che mai il presi-

dente Frattura gli hanno fatto compagnia.

Eppure il Molise è Sannio e le trivellazioni, l’eolico

selvaggio e lo spreco della risorsa idrica sono all’ordine

del giorno. Assenti, purtroppo, anche nella campagna

in difesa della Sovrintendenza. Creando i presupposti

che intorno alla figura, al ruolo e all’azione istituzionale

di Petraroia si configurasse l’alone del Don Chisciotte.

Molte iniziative e molti atteggiamenti, infatti, si sono

risolti in donchisciottismo, ma in questa occasione e in

questa circostanza non si può non essere dalla parte

del consigliere Pd di Palazzo Moffa. Condannando

apertamente l’indifferenza dei colleghi di giunta, della

presidenza, e del consiglio. Difendere la Sovrinten-

denza equivale a difendere il Molise. Che sia solo Pe-

traroia a rendersi conto di ci, è impensabile e

inammissibile.

Ma intanto è il solo che sta tentando di ragionare e di

far ragionare, di battersi in favore del patrimonio sto-

rico e archeologico e del territorio molisani andando a

infastidire ministri e il presidente della Campania met-

tendoli in guardia dal procedere all’autorizzazione

dell’installazione di pale eoliche in agro del comune di

Morcone.

Una diffida a procedere in piena regola, stante il di-

sposto del Decreto Legislativo 29.12.2003 n. 387 che

prevede il coinvolgimento formale delle regioni confi-

nanti. Petraroia e non altri s’è mosso, e s’è fatto sentire.

Questa sua solitudine, questo suo agitarsi oltre i con-

fini di stretta competenza, questo suo battersi cocciuta-

mente tra l’indifferenza generale dei molisani di scarso

“capitale civico”, spesso gli si ritorcono contro, vengono

interpretati eccessivo protagonismo e per questo disco-

nosciuti e o misconosciuti. Nel caso di cui ci occupiamo

ad essere fuori dalla realtà è, al contrario, l’eccessivo

assenteismo dei colleghi e delle istituzioni.

E le conseguenze, per chi non avesse occhi per ve-

dere, orecchie per sentire, e lingua per parlare, sono il

continuo, inarrestabile, regresso del Molise e dei moli-

sani. Indistintamente.

Dardo

Il gioco dei quattro cantoni

Nella battaglia contro la soppressione o la fusionedella Sovrintendenza e le pale eoliche selvagge ci vuole unitarietà

Petraroia non va lasciato soloMolte iniziative e molti atteggiamenti si sono risolti in donchisciottismo,

ma in questa occasione e in questa circostanza non si può non essere

dalla parte del consigliere Pd di Palazzo Moffa

CAMPOBASSO. In Molise sembrano non esserci

più soggetti meritevoli. O meglio, da quando alla

guida della Regione c’è Paolo di Laura Frattura, la

cerchia sembra essersi vertiginosamente ristretta.

Perché se da un lato è vero che è un sacrosanto di-

ritto di un governatore circondarsi di persone fidate

è altrettanto vero che in Molise ci sono 320mila abi-

tanti. Per cui viene naturale chiedersi: è possibile

che a ricoprire certi ruoli (ricompensati o meno ma

in ogni caso di prestigio) siano sempre le stesse per-

sone? In effetti si ha la sensazione che il Molise oggi

sia finito nelle grinfie di un clan unico.

Questo clan, sgomberando il campo da Michele

Iorio che distribuiva incarichi scegliendo tra una

variegata rosa di professionisti (anche se di altro

colore politico), oggi si sta impossessando di tutto.

Ma non attraverso persone competenti selezionate

ad hoc per uno specifico settore, ma attraverso i

membri dello stesso clan, chiuso e corazzato da

nomi che, gira e rigira, sono sempre gli stessi. Tra-

lasciando tutti i settori in cui questo stato di avanza-

mento “dittatoriale” predomina su scelte tarate

all’occorrenza, oggi l’occhio cade sul settore cultu-

rale in cui ci sono milioni di euro da gestire. La de-

lega assessorile alla cultura è stata mantenuta nelle

mani del governatore. Ossia Paolo Frattura non ha

voluto assegnarla a nessuno dei componenti del suo

esecutivo.

La domanda è: non riteneva nessuno in grado di

gestire il settore o non voleva affidare un settore

“redditizio” ad altri? Se partiamo dalla politica del

governatore, con il suo spazio al merito sbandierato

a destra e a manca, bisognerà ammettere che il go-

vernatore non ha ritenuto Petraroia, Scarabeo,

Nagni e Facciolla tipi in grado di gestire il reparto

intellettuale. L’unico meritevole, quindi, è lui. L’ar-

chitetto Frattura stesso.

Ma avendo anche un’altra miriade di deleghe a

cui far fronte, accumulate nelle mani di un eletto

che tutto sembra svolgere tranne il ruolo di presi-

dente di Regione, ecco che Frattura si affida ad un

consigliere delegato che di fatto non ha alcun ruolo,

tranne quello di essere uno dei suoi più fedeli ser-

vitori: il cognato Nico Ioffredi (dentista). E sempre

per la stessa analogia dello spazio al merito sban-

dierato, bisognerà concludere che il buon Frattura

considera tutti i suoi consiglieri di maggioranza dei

gran caproni. L’unico meritevole del grado di consi-

gliere delegato alla cultura è il marito di sua sorella,

un dentista. Uno sprazzo di lucidità razionale pa-

reva essere stato assunto con la nomina del Cda

dell’ente predestinato ad occuparsi della cultura: la

Fondazione Molise Cultura. Il presidente dell’ente

è, per legge, il presidente della Regione Molise. In

questo caso Paolo di Laura Frattura.

Lo scorso 9 dicembre 2013 la Giunta regionale no-

mina il Cda della Fondazione: la professoressa An-

tonella Presutti e l’avvocato Maria Fusaro. Nomine

che, in effetti, non hanno ricevuto critiche di alcun

genere. Professionisti di fiducia che uscivano fuori

dalla ristretta cerchia del clan. Evidentemente le

scelte oculate non sono espressione di questo go-

verno regionale. Perché, a distanza di due mesi, l’av-

vocato Maria Fusaro abbandona l’incarico e il 10

febbraio 2014 la Giunta regionale procede ad una

nuova nomina in sostituzione. E su 320mila abitanti

l’unica in grado di fronteggiare la carica nel Cda è

un ingegnere.

Ma non un ingegnere qualsiasi. Chi viene nomi-

nato nel Cda di Fondazione Molise Cultura? Il capo

di gabinetto del presidente della Giunta, che è

anche segretaria di Giunta regionale, prima firma-

taria del ricorso elettorale che ha portato Frattura

al potere, beneficiaria delle consulenze elargite da

Frattura all’epoca della sua presidenza alla Camera

di Commercio e socia negli affari energetici dell’im-

prenditore e presidente di Regione Paolo di Laura

Frattura. In due parole: Mariolga Mogavero. Conclu-

sione? Ad occuparsi di cultura in Molise ci sono: un

architetto, un ingegnere e un dentista. Che botta di

cul…tura. COMPLIMENTI. I laureati in conserva-

zione dei beni culturali o materie umanistiche capi-

ranno perché nel settore la disoccupazione dilaga.

Antonio Careca

TAagliolto

35 marzo 2014

Il clan Frattura pigliatuttoassaltaanche la cultura

Il settore intellettuale nelle mani della stessa famiglia tra governatore, il cognato Ioffredi e il suo capo di gabinetto

CAMPOBASSO. E' tornato a sedere in Consiglio regio-

nale il consigliere Michele Iorio che in prima battuta

dice alla stampa " non pensavo di dover festeggiare il

mio ingresso come consigliere di opposizione!". Poi con-

tinua con il disappunto per quanto fatto dall'attuale go-

vernatore: " è trascorso un anno, ma non è cambiato

niente, non ci sono state riprese strutturali, certo biso-

gna tenere conto del momento di crisi nazionale che

stiamo vivendo, ma è pur vero che in Molise non si è mai

registrato un tasso così alto di disoccupazione". L'ex go-

vernatore dice di essere tranquillo e voler favorire un

dialogo costruttivo, ma rimanendo nel ruolo di opposi-

tore. Lancia poi una frecciatina all'attuale maggio-

ranza ed alla situazione della Giunta, che dopo un

anno ha bisogno del tagliando. Critico il Consigliere

Iorio anche sulla questione dell'autostrada, in quanto

gli iter burocratici e le lungaggini farebbero perde i

fondi stanziati per il Molise. Ma questo è solo l'inizio,

inizierà a farsi sentire l'opposizione che fino ad oggi

sembrava essersi assopita.

"Una Giunta senza fatti"

"Sicurezza, non si facciano tagli"Approvata in Consiglio regionale la mozione presentata dal consigliere Di Pietro

Al rientro in Consiglio, Michele Iorio punta il dito

CAMPOBASSO. È stata discussa e approvata all'una-nimità nell’ambito del consiglio regionale, la mozione afirma del consigliere Cristiano Di Pietro, intesa a salva-guardare i presidi locali di Polizia di Stato minacciati, se-condo l’allarme lanciato a mezzo stampa dalleorganizzazioni sindacali di settore Silp-Cgil, Ugl-Poliziadi Stato, Coisp, Consap e Uil-Ps, da una possibile sop-pressione che interesserebbe, in particolare, le sezionidella Polfer di Campobasso, della Polizia Stradale di La-rino, della Polizia Postale di Isernia e anche della ScuolaAllievi Agenti della Polizia di Stato “Giulio Rivera” diCampobasso. Una chiusura, quest’ultima, contro laquale, già nel maggio 2010, l’on. Antonio Di Pietro avevapresentato un’interrogazione a risposta immediata allaCamera dei deputati. “Oggi, di fronte a questo nuovo allarme - ha dichia-

rato il consigliere Di Pietro – abbiamo chiesto e otte-nuto di impegnare il Presidente della Giunta Regionalee la Giunta stessa ad intraprendere ogni strada possibilenei confronti del Governo nazionale e del Ministerodell’Interno non solo per scongiurare il pericolo, maanche per chiedere un incremento di uomini e mezzidella Polizia di Stato e delle altre Forze di Pubblica Si-curezza in Molise. Sappiamo – ha proseguito Di Pietro– che la nostra regione è geograficamente vicina a realtàcon alto tasso di criminalità organizzata e non e che i fe-nomeni legati ai reati ambientali, stradali, truffe, furti espaccio di sostanze stupefacenti hanno registrato, inMolise, un notevole aumento. Come amministrazioneregionale - ha sottolineato - abbiamo il dovere di chie-dere al Governo nazionale di aumentare la presenza sulnostro territorio di uomini e mezzi a disposizione delleForze di Pubblica Sicurezza senza dimenticare che, que-ste ultime, possono essere supportate anche attraversoil Patto della Sicurezza, che mette a disposizione 2,5mln € per il controllo del territorio, il cui iter, avviatonel 2012 - ha concluso – dovrà essere portato a terminenel più breve tempo possibile”.

CAMPOBASSO. L'assenza di una programmazione

territoriale sta portando a un lento e graduale spopola-

mento delle aree interne. Trivento perde 100 residenti

all'anno. Non da meno Riccia senza parlare dei centri

più piccoli. E a chi interessa? Lo spopolamento delle

aree marginali e in declino del territorio è una realtà al-

larmante, un vero e proprio fattore di rischio. Perdendo

abitanti, le comunità locali di queste aree smarriscono

la propria identità culturale, i patrimoni locali si dete-

riorano e perdono valore, le attività economiche vengono

abbandonate, tradizioni millenarie, uniche, irripetibili fi-

niscono per sempre, mentre aumenta il dissesto idrogeo-

logico connesso alla mancata cura del territorio per

effetto dello spopolamento e, parallelamente, cresce la

congestione nei centri urbani e crescono i problemi di

degrado ambientale.

La perdita di popolazione rappresenta, quindi, un

grave rischio sotto tre principali punti di vista: socio-cul-

turale: il calo demografico in alcuni contesti territoriali

periferici, caratterizzati da profonde radici storiche e

culturali, provoca la perdita di identità consolidate e di

memoria, la disgregazione delle comunità e della propria

socialità, la scomparsa di valori ed il senso di smarri-

mento; economico: l’economia della nostra provincia per

millenni si è basata sulla produzione agricola ed artigia-

nale svolta proprio nelle aree che attualmente sono state

definite marginali e in declino, attività le cui conoscenze

erano tramandate di generazione in generazione, svolte

quindi sulla base di conoscenze empiriche; pertanto, lo

spopolamento rappresenta la perdita dell’opportunità di

proseguire tali attività e l’impossibilità di attuare pro-

cessi di modernizzazione delle produzioni peculiari delle

aree interne, con la conseguente scomparsa di una note-

vole parte dell’economia locale; fisico e geologico: l’ab-

bandono del presidio del territorio implica la perdita di

interesse sia da parte della popolazione stessa rispetto

alla corretta manutenzione del territorio, sia da parte

delle pubbliche istituzioni, con conseguente accentua-

zione dei fenomeni di dissesto idrogeologico; inoltre, lo

spopolamento delle aree interne provoca il riversarsi

della popolazione principalmente nei centri urbani, con

una conseguente forzata crescita dei centri urbani ed

una pressione antropica e ambientale, con effetti di cre-

scente disorganizzazione di governo del territorio.

Enormi sono, quindi, i costi connessi all’emarginazione

delle aree in declino.

Lo spopolamento, oggi, deve essere inteso non solo

come mero abbandono dei territori marginali, ma come

una carenza di risorse e limite ai processi di qualifica-

zione e sostenibilità territoriale.

Qualcuno ha pensato a tutto questo? Sconsolatamente

dobbiamo dire: nessuno.

4 TAagliolto5 marzo 2014

I dati preoccupano e attendono interventi progettuali e finanziari

CAMPOBASSO. "Trenitalia intende

dismettere definitivamente la tratta

ferroviaria Campobasso – Termoli".

Il Forum del Trasporto Pubblico

Locale dice no al taglio così come pre-

visto. "L’intenzione di Trenitalia sa-

rebbe l’epilogo di una strategia di

lunga lena condotta con le ricorrenti

chiusure estive della Campobasso –

Termoli, succedutesi di anno in anno,

qualche volta per lavori effettiva-

mente eseguiti con interruzioni “ge-

nerose” rispetto alle esigenze, altre

volte giustificandole con lavori già

programmati negli anni precedenti,

annunciati ad un opinione pubblica e

ad amministrazioni purtroppo “di-

stratte”. I chilometri “recuperati”

chiudendo la Campobasso -Termoli

quest’estate corrispondono quasi

esattamente , guarda caso, a quelli im-

pegnati nel cosiddetto potenziamento

del servizio Campobasso – Caserta –

Benevento di cui nessuno sentiva

l’esigenza" .

Per il Forum del trasporto il “nuovo

servizio” è funzionale all’invio delle

carrozze a Benevento per la manuten-

zione , esigenza che potrebbe essere

soddisfatta riaprendo l’officina a

Campobasso, con notevole risparmio

e migliore funzionamento generale

del servizio come andiamo rivendi-

cando da tempo.

"Il disegno di chiusura della Cam-

pobasso – Termoli che Trenitalia pro-

pone da tempo bisogna impedirlo per

sempre ; c’è una regione che non deve

dimenticare che il Molise è terra ad

alto rischio sismico e che il collega-

mento stradale più moderno utilizza

un opera ardita come il viadotto del

Liscione e quindi ha necessità di col-

legamenti alternativi con la statale e

la ferrovia che si sviluppano su crinali

più sicuri.

Sia la Regione a dettare le condi-

zioni e chiedere a Trenitalia segnali

concreti di interesse da impresa so-

ciale quale deve essere per la ge-

stione del sistema ferroviario

molisano, altrimenti si prepari perché

alla prossima scadenza del contratto

di servizio sia pronta ad emanare un

bando aperto ed individuare comun-

que altri soggetti interessati ad una

gestione di altro stampo delle Ferro-

vie molisane".

"Le linee ferroviarie non vanno tagliate"

Aree interne, il rischio spopolamento

Tra mala occupazione e inoccupazioneUn vero e proprio bollettino di guerra i numeri del lavoro

Il Forum del trasporto pubblico contesta le scelte adottate da Trenitalia

CAMPOBASSO. Si fa una gran fatica a commen-

tare ogni bollettino che dal fronte del mercato del

lavoro rimbalza mensilmente su giornali e televi-

sioni sempre con lo stesso stanco titolo. “Un giovane

su tre è disoccupato” è la “mezza verità” di una no-

tizia che corre dietro a decimi di percentuali, men-

tre il tasso di occupazione (rimosso con un misto di

pervicacia e ignoranza dall’opinione pubblica che

conta) di giovani e donne ristagna o declina in

mezzo Paese sotto i livelli della Grecia.

Eppure, queste stesse statistiche, se lette con un

minimo di attenzione e approfondimento, potreb-

bero evitare il rischio più grave che si corre in que-

sta fase delicata, nella discussione lacerante intorno

alla riforma del mercato del lavoro, peraltro da cor-

reggere e migliorare: far perdere di vista che la vera

priorità del nostro Paese – e del suo Mezzogiorno,

specialmente – è la strutturale carenza di occasioni

di “buona occupazione”. Sul fronte meridionale, la-

vora meno di un giovane (under 35) e di una donna

su tre. E sono numeri come pietre, dati da “prima-

vere arabe”, si potrebbe dire in questi giorni di sta-

gione e anniversari, poiché tutti i “calmieri” sociali

vengono meno: i risparmi privati delle famiglie sono

erosi, e lo testimonia il crollo dei consumi; la “val-

vola di sfogo” della fuoriuscita migratoria si re-

stringe, per una dinamica occupazionale che

peggiora quasi ovunque in un’Europa in cui scar-

seggiano domanda e investimenti.

È il lavoro che manca, la prima ragione del ricatto,

dell’offesa alla dignità delle nuove generazioni, che

rende tragica l’alternativa tra mala occupazione e

inoccupazione (e l’una e l’altra senza paracadute

sociale), tra precarietà e “spreco”.

È il lavoro che non c’è che trasforma anche il la-

voro che c’è, su cui nel nostro Paese si scaricano gli

ulteriori effetti di un sistema fiscale iniquo e di un

welfare squilibrato e incompleto, nel punto di ca-

duta più drammatico della crisi. Senza, poi, entrare

nel merito del lavoro che si perde e dei rischi ad

esso connesso come le tante vertenze stanno a di-

mostrare.

Il Dossier “No Stalla, Sì Molise Bene comune”,

pensato e realizzato da Candida Stellato, mi ha

ancor di più convinto che è stato il Territorio, il

minuto territorio molisano, a vincere la battaglia

contro la Granarolo e i politici molisani capeggiati

dal senatore Roberto Ruta.

Al primo incontro Granarolo - Molise, quello

(come si legge in Molise Futuro) del pomeriggio

del 1° giugno a Bologna, con Ruta a raccoman-

darsi (vedi articolo Futuro Molise) al presidente e

vicepresidente della ditta bolognese e a discutere

la allocazione in Molise della Stalla di 12.000

manze, c’erano due assessori della Regione Mo-

lise: il venafrano Scarabeo e il sanmartinese Fac-

ciolla, che, lo ricordo ancora una volta, ha sempre

negato di sapere degli accordi e del progetto. Non

solo non ha parlato di questo incontro ma ha

anche taciuto di aver guidato, quand’era sindaco

della città della Pampanella, la delegazione che ha

fatto visita alle 7mila Granmanze di Saragozza in

Spagna, e, qualcuno dice, che sia stato lui il politico che ha

convinto Monsignore Gianfranco De Luca a mettere a di-

sposizione i terreni del seminario di Larino, visto che non

erano possibili quelli della Di Vaira di Petacciato.

Ci hanno pensato i consiglieri di opposizione della lista

San Martino Libera (libera dalle bugie e dalle raccoman-

dazioni oltre che dalle pale eoliche) a far venire fuori la

storia di questa missione portata avanti in gran segreto da

chi pensava ai terreni di San Martino in Pensilis, con il Ve-

scovo testa di ponte di un’operazione che si sarebbe con-

clusa sul territorio di San Martino in Pensilis una volta

approvato il progetto e assicurato che il sito scelto era il

territorio del Basso Molise. Mentre Ruta & Co. erano in

viaggio per Bologna, il Presidente d Laura Frattura, con il

resto della delegazione parlamentare teneva una confe-

renza stampa per esporre la prima fase dell’accordo ope-

rativo. La sera del 1° giugno, il senatore Ruta, di rientro da

Bologna, annunciava ai molisani, in occasione di una con-

ferenza stampa in piazza a Larino, questa grande conqui-

sta che avrebbe cambiato il volto dell’agricoltura e della

zootecnia molisana, trasformando “il Molise in una grande

fattoria”. La notizia appena giunta nella sede di Larino

viva è diventata subito una nota "No Stalla di Ruta", a mia

firma, immediatamente pubblicata e diffusa con l’accordo

della redazione. Ed è a Larino viva che si deve l’avvio di

una ferma opposizione a questo progetto industriale che,

lo sottolineo con maggior forza oggi, avrebbe cancellato,

non cambiato, il volto dell’agricoltura e della zootecnia

molisana. Lungo il percorso che Larino viva ha tracciato,

con le sue riflessioni e le risposte puntuali ai fautori o ti-

fosi del progetto e, soprattutto, con l’aiuto della petizione

lanciata dal sito di Larino viva, si sono incontrati tanti

amici che, con la nascita del Comitato “No Stalla, Sì Molise

Bene comune”, hanno dato vita a un coro che ha saputo

cantare il territorio e, nel contempo, raccontare con grande

chiarezza i disastri ambientali e produttivi che avrebbero

cambiato il volto del Molise e negato un futuro alla nostra

regione, nel momento in cui veniva minato il territorio con

tutte le sue ricchezze e i suoi valori. Ecco perché dico con

il Comitato che ha vinto il territorio, questa straordinaria

miniera d’oro.

Il Forum deve far proprio questo coro per amplificare

ancor di più il canto in modo da raggiungere ogni luogo

del Molise ed essere, così, ascoltato da ogni molisano.

Leggere il dossier vuol dire non solo avere il quadro

della situazione di una lotta vincente, ma, soprattutto, ca-

pire il significato politico dello scontro tra chi vo-

leva rubare/regalare un pezzo importante del terri-

torio molisano e chi questo territorio l’ha saputo

trasformare in un’arma vincente con l’analisi della

realtà, la valutazione di una scelta perdente per il

Molise, la consapevolezza della forza della contro-

proposta e della partecipazione, la coerenza, la con-

tinuità dell’azione e la ricerca dell’unità. E il Molise

è l’esempio più eclatante della confusione politica:

del vuoto dialettico, in mancanza di un’opposizione

e del vuoto democratico, senza la partecipazione;

dello sperpero di territorio e della sottomissione ai

poteri forti. Il progetto Granmanze senza la sensi-

bilità e l’attenzione di Larino viva sarebbe passata

sulla testa di tutti e tutti si sarebbero accorti delle

sue conseguenze disastrose solo una volta realiz-

zato.

Per questo ancor più straordinaria la vittoria del

territorio che, lo voglio sottolineare, ha prodotto

una importante vittoria politica di cui tutt’i protago-

nisti si devono sentire orgogliosi.

Un’attenta riflessione su questi due risultati serve per

dare alla Forum che si vuole costituire una buona base su

cui poggiare un programma di azioni alternative alle scelte

annunciate dal governo Frattura e dal governo nazionale.

Un programma che lascia intravedere il domani del Molise

nel momento in cui attinge dalle risorse e dai valori del

suo territorio. E' il territorio con i suoi colori la mia nuova

bandiera, la fonte dei miei sogni come l'amore che apre

alla poesia.

E' quello che esprime i miei caratteri, la mia identità.

Solo chi sa cos'è è in grado di capire e interpretare la sua

storia e cultura, apprezzare e godere i suoi paesaggi, sen-

tirsi ricco della sua biodiversità, gustare il suo cibo, amare

e applaudire le sue tradizioni. Chi non sa cos'è ne fa un

cattivo uso fino a distruggerlo e, con esso, distruggere i

suoi valori e le sue risorse, il futuro dei propri figli e delle

nuove generazioni. Solo chi sa lo difende, lo cura e lo va-

lorizza quale unico bene possibile per programmare e

progettare il futuro e la sua cultura, apprezzare e godere i

suoi paesaggi, sentirsi ricco della diversità e biodiversità,

gustare il cibo, amare e applaudire le sue tradizioni.

Pasquale Di Lena

CAMPOBASSO. La crisi non accenna

a passare e i conti della famiglie ita-

liane sono ancora in rosso. La notizia

però, è che l’esposizione debitoria au-

menta in tutto il paese e il Molise non

fa eccezione. Dalla fine del 2008 agli

ultimi mesi del 2013, l’indebitamento

medio degli italiani è aumentato del

36,4%, per complessivi 803 miliardi di

euro. Una cifra spaventosa perché

identificativa di una debolezza sociale

in continua espansione, un lento smot-

tamento dal benessere all’indigenza.

Ai primi posti di questa triste classi-

fica troviamo le grandi città come

Roma (29.287 euro) e Milano (28.251

€), ma è il dato medio ad allarmare,

sfiorando nel complesso i 20mila euro.

Lo svela una ricerca dell’Ufficio studi

della Cgia di Mestre: “L’esposizione de-

bitoria – si legge nelle conclusioni – è

di norma causata dall’accensione di

mutui per l’acquisto della casa, dai

prestiti per l’acquisto di beni mobili,

dal credito al consumo e dai finanzia-

menti per la ristrutturazione di beni

immobili”.In Molise, agli oltre 360 mi-

lioni di deficit pubblico, si aggiungono

le difficoltà finanziarie dei cittadini, fi-

glie di un’economia piccola e ancorata

ai prestiti di Stato.

L’attuale situazione debitoria è 367

milioni e 536mila euro, ovvero il 47% in

più rispetto al 2005. È il dato prove-

niente dalla documentazione scritta

fornita dalla Corte dei conti con una

delibera del 2011”.In una condizione

diffusa di ristrettezza, ogni nucleo fa-

migliare della provincia di Campo-

basso ha debiti (in media) per 12.143

euro che scendono a 10.030 in provin-

cia di Isernia. Negli ultimi tre anni, la

crisi ha acuito del 33,8% nel capoluogo

e del 36,9% nella città pentra l’esposi-

zione debitoria dei molisani. Cifre ben

al di sotto della media nazionale, anche

se – stando all’analisi della Cgia Me-

stre – ci sarebbe poco da gioire.“La

quota di indebitamento medio è det-

tata soprattutto dalle politiche di inve-

stimento dalle famiglie abbienti, le

quali – spiega Giuseppe Bortolussi, se-

gretario della Cgia Mestre – potendo

vantare redditi notevoli, hanno decisa-

mente intensificato l’accensione di

mutui per l’acquisto o la ristruttura-

zione di beni immobili”. Non è comun-

que il caso del Molise, dove

l’erogazione dei prestiti bancari è in

caduta libera e i mutui si rinegoziano

per mancanza di liquidità e non per in-

vestire nuovamente.

TAagliolto

55 marzo 2014

Contro le gran manze dellaGranarolo ha vinto il territorioIl dossier di Candida Stellato svela segreti e aspetti inquietanti della politica molisana

Redditi famigliari al collasso

Il Molise è l’esempio più eclatante della confusione politica: del vuoto dialettico,

in mancanza di un’opposizione, e del vuoto democratico, senza la partecipazione;

dello sperpero di territorio e della sottomissione ai poteri forti

La crisi non passa e la situazione economica si fa sempre più pesante

Campobasso. Ultima tappa del progetto SIAFT

IV e questa volta in trasferta, in Giappone.

A Tokyo 22 aziende del centro sud Italia, che

nel corso del 2013 avevano preso parte agli

eventi b2b organizzati in Italia sempre nell'am-

bito del progetto in oggetto, hanno dato seguito

ai contatti avviati, incontrando oltre 50 buyers

che in occasione delle tappe italiane, fra le quali

anche quella di Campobasso interamente dedi-

cata all'olio extra vergine di oliva, avevano

espresso forte interesse per le produzioni di

queste 22 aziende. Ben oltre 100 gli incontri svol-

tisi presso la sede della Camera di Commercio

Italiana a Tokyo, nel corso dei quali si sono svi-

luppate interessanti contrattazioni che si spera

possano tramutarsi ora in veri e propri contratti

commerciali. Il Molise ha partecipato con l'As-

sociazione Molisextra, che ha rappresentato 13

aziende produttrici di olio extra vergine di oliva

e tartufo, e il Consorzio Dal Molise che ha pre-

sentato un variegato paniere di prodotti agroali-

mentari del Molise. Molto forte l'interesse

mostrato dai buyers giapponesi per i prodotti

molisani, percepiti come prodotti di altissima

qualità e per questo molto ricercati nel mercato

asiatico. Gli incontri sono stati preceduti da un

evento collaterale svoltosi presso un prestigioso

ristorante di Tokyo che ha ospitato una serata in-

teramente dedicata al Molise, ai suoi prodotti e

alla sua cucina. I rappresentanti delle aziende

molisane, Domenico Notartomaso della Dal Mo-

lise, Luigi Di Vito e Angelo Sabetta dell'Associa-

zione Molisextra, unitamente al Responsabile

della Gestione Operativa dell'Unioncamere Mo-

lise, Dott. Luca Marracino, hanno illustrato agli

intervenuti, fra i quali buyers della media e

grande distribuzione, giornalisti ed esperti eno-

gastronomici giapponesi, il territorio molisano, le

sue caratteristiche e peculiarità turistiche ed

enogastronomiche, hanno illustrato i prodotti e

condotto le degustazioni. La serata si è aperta

con una degustazione guidata di tutti gli olii del-

l'Associazione Molisextra. A seguire agli ospiti è

stata servita una cena rigorosamente a base di

prodotti molisani. "Un vero e proprio successo

quello del Molise in Giappone - ha dichiarato il

Presidente Vicario De Angelis - registrato in oc-

casione di una missione che ha confermato alle

aziende partecipanti l'elevato interesse che il

Paese Asiatico ha verso i prodotti italiani di qua-

lità. Prodotti sempre più presenti nel mercato

nipponico che si conferma, per questo, uno dei

mercati più interessanti per il made in Italy e per

tutte le produzioni di qualità del Molise. Per

questo motivo - ha concluso De Angelis - il Giap-

pone sarà uno dei Paesi target anche della pros-

sima edizione del progetto SIAFT, che è giunto

alla quinta edizione e le cui azioni saranno av-

viate nei prossimi giorni con l'obiettivo di favo-

rire il processo di internazionalizzazione delle

imprese, con particolare attenzione alle imprese

nuove esportatrici".

Il premier Matteo Renzi ha

scritto ai sindaci una lettera sul-

l'edilizia scolastica invitandoli a

indicare entro il 15 marzo una

scuola da realizzare, il valore

dell'intervento, le modalità di fi-

nanziamento e la tempistica.

“Un’occasione da non perdere”,

ha commentato il primo citta-

dino di Campobasso Gino Di

Bartolomeo che ha già indivi-

duato l’edificio scolastico da

realizzare. “Penso al quartiere

Cep, a tutti gli alunni del Terzo

Circolo che attualmente sono

ospitati nella Casa dello stu-

dente concessa dal Miur nel

2011; il ministero ha

accettato la mia richie-

sta di trasformare la

destinazione d’uso

dell’edificio ma, prima

o poi, la struttura

dovrà essere restituita

all’Ateneo molisano a

cui è destinata”. Quindi,

quasi certamente il pro-

getto che Di Bartolomeo

invierà a Renzi riguar-

derà la realizzazione di

un edificio scolastico per

gli studenti del Cep. Di

Bartolomeo, infine, ha

tenuto a ribadire l’importanza

che ha sempre dato all’edilizia

scolastica. Chi non ricorda

quando, nel settembre del 2012,

il sindaco impedì la ripresa

delle attività scolastiche perché

alcuni edifici non avevano ade-

guata certificazione. “Ai tempi

non ho avuto la solidarietà di

nessuno, mi diedero del folle -

ha aggiunto Di Bartolomeo - ed

invece ora tutti apprezzano

l’iniziativa di Renzi che da sin-

daco ben conosce le rivendica-

zioni e i problemi dei territori”.

Teresa Manara

CAMPOBASSO. Sono stati in-

tensificati i controlli dei Carabi-

nieri nei comuni che ricadono

nel territorio della Compagnia

di Campobasso. In supporto

delle locali Stazioni, negli orari

ritenuti più a “rischio”, è stato

inviato personale del Radiomo-

bile e delle Stazioni contermini

al fine di incrementare la pre-

senza in quelle zone e prevenire

la perpetrazione di reati contro

il patrimonio tanto nei centri

abitati quanto nelle aree rurali.

Nell’ambito di tali attività i

Carabinieri della Stazione di

Riccia, nelle prime ore di ieri,

hanno fermato due soggetti, un

cinquantenne ed un quaranta-

cinquenne, originari della pro-

vincia di Foggia che, a bordo di

un furgone si aggiravano in quel

territorio.

Identificati ed interrogata la

Banca Dati in uso alle Forze di

Polizia è emerso che i due erano

gravati da precedenti di polizia

per furto e ricettazione pertanto,

non dando gli stessi alcuna va-

lida giustificazione della loro

presenza in quei luoghi, nei loro

confronti è stata avanzata la

proposta di emissione del foglio

di via obbligatorio. Tale attività

rientra nell’ambito della pre-

venzione dei reati c.d. “preda-

tori“, svolta sulla base di quanto

emerge dal costante studio e

analisi degli illeciti che si regi-

strano in provincia e che sono

oggetto di continuo monitorag-

gio e verifica da parte dei Cara-

binieri. Intanto i Carabinieri del

Nucleo Operativo e Radiomobile

della Compagnia di Bojano uni-

tamente a quelli della Stazione

di Bojano, durante la notte del 3

febbraio u.s., in una contrada

del luogo, durante un servizio

predisposto proprio per contra-

stare il fenomeno dei furti in ge-

nere, hanno sorpreso due

malviventi mentre si trovavano

a bordo di un’autovettura risul-

tata rubata poco prima mentre si

trovava parcheggiata nei pressi

dell’abitazione della vittima. I

due alla vista dei Carabinieri di

davano alla fuga e dopo un

breve inseguimento decidevano

di abbandonare il veicolo e di

proseguire a piedi la fuga dile-

guandosi nella fitta vegetazione.

L’autovettura recuperata è stata

restituita al legittimo proprieta-

rio. Sia le indagini tese alla

identificazione dei suddetti, che

l’attività di contrasto a tale feno-

meno continuano senza interru-

zione alcuna.

65 marzo 2014 Campobasso

Foglio di via per due foggianiI Carabinieri hanno fermato i pugliesi che si aggiravano nelle campagne di Riccia

Progetto SIAFT IV: opportunità di business per le imprese molisane

Ecco la lettera ai sindaci inviata dal premier

Edilizia scolastica, Renzi invita i sindaci a indicare un edificio da realizzare e Di Bartolomeo pensa al Cep

«Caro collega, stiamo affrontando il momento più duro della crisi economica. Il piùdifficile dal punto di vista occupazionale. E un sindaco lo sa. Perché il disoccupato, ilcassintegrato, il giovane rassegnato, il cinquantenne scoraggiato non si lamentano da-vanti a Palazzo Chigi: bussano alla porta del Comune. Voi Sindaci siete stati e siete sullafrontiera e paradossalmente lo avete fatto in un tempo di tagli senza precedenti. Gra-zie, a nome del Governo. Ma dalla crisi non usciremo semplicemente con una ricettaeconomica, anche se fin dalla prossima settimana arriveranno i primi provvedimentieconomici del nuovo Governo. No, dalla crisi si esce con una scommessa sul valore piùgrande che un Paese può incentivare: educazione, educazione, educazione. Investiresull'educazione necessita naturalmente di un progetto ad ampio raggio, che parta dalrecupero della dignità sociale delle insegnanti e degli insegnanti. Ci sarà modo perparlarne nel corso dei prossimi mesi. Ora la vostra e nostra priorità è l'edilizia scola-stica. Nessun ragionamento sarà credibile finché la stabilità delle aule in cui i nostrifigli passano tante ore della loro giornata non sarà considerata il cuore dell'azioneamministrativa e di governo. Non vi propongo un patto istituzionale, ma più sempli-cemente un metodo di lavoro. Vogliamo che il 2014 segni l'investimento più significativomai fatto da un Governo centrale sull'edilizia scolastica. Stiamo lavorando per affron-tare le assurde ricadute del patto di stabilità interno. Vi chiedo di scegliere all'internodel vostro Comune un edificio scolastico. Di inviarci entro il 15 marzo una nota moltosintetica sullo stato dell'arte. Non vi chiediamo progetti esecutivi o dettagliati: ci occorre– per il momento – l'indicazione della scuola, il valore dell'intervento, le modalità di fi-nanziamento che avete previsto, la tempistica di realizzazione. Semplice e operativocome sanno essere i Sindaci. Noi cercheremo nei successivi quindici giorni di individuarele strade per semplificare le procedure di gara, che come sapete sono spesso causadi lunghe attese burocratiche, e per liberare fondi dal computo del patto di stabilitàinterna.Ma è fondamentale che nel giro di poche ore arrivino da voi – all'email [email protected] che abbiamo appositamente aperto – una sintetica nota sull'indivi-duazione di un edificio scolastico – uno – che riteniate la priorità del Vostrocomune.Con il più caro augurio di buon lavoro,

Matteo Renzi».

La famiglia Annunziata si stringe

attorno al dolore che ha colpito Gianluca

per la scomparsa del papà Giuseppe.

Alla famiglia Carrelli va il più sincero

cordoglio di Daniela, Ignazio, Luciana,

Carmela e tutta la redazione

de La Gazzetta del Molise

LUTTO

Sono rosi dal dubbio se dimettersi o

farsi cacciare dalla giunta, gli assessori

Gesualdo e Cefaratti. Non sanno risol-

versi. Sanno perfettamente, però, di es-

sere esclusi dal cerchio magico del

sindaco Di Bartolomeo. Sanno quindi

che da un momento all’altro possono

vedersi recapitare la revoca della de-

lega. Che possono evitare dando essi

per primi al sindaco la comunicazione

di rinunciare all’incarico assessorile. Il

classico gioco delle parti. Ne hanno

motivi da vendere. Gesualdo, soprat-

tutto, che nei pochi mesi in cui ha ca-

valcato l’onda, s’è proposto (invano) di

dare un indirizzo alla politica urbani-

stica che non fosse solo, e unicamente,

l’espressione dei potentati economici

(fondiari ed edilizi) tradotta in conces-

sioni in deroga, tolleranza negli abusi,

speculazione a cielo aperto, ma la vo-

lontà di una maggioranza che, in mate-

ria di organizzazione e gestione del

territorio, si era preposto di realizzare

una variante generale al Piano Regola-

tore, piani attuativi e di settore, e un

nuovo regolamento edilizio comunale

che avesse garantito un modello di svi-

luppo per una città efficiente, ecolo-

gica, con qualità della vita garantita. In

quest’ottica si inserivano la limitazione

del consumo del territorio e la valoriz-

zazione del patrimonio edilizio esi-

stente. Gesualdo ha tentato di portare

a galla questi aspetti programmatici e

di dargli un contenuto. Ma la giunta e

il consiglio non hanno mai raccolto

l’invito, preferendo lasciare il mondo

urbanistico, edilizio, e speculativo

com’era. Dimettersi, dinanzi a tanto

ostracismo, sarebbe la cosa migliore.

Cui, infatti, Gesualdo sta seriamente

pensando, avendo la possibilità di dire

al sindaco, alla giunta e ai consiglieri le

ragioni delle dimissioni e, quindi, di in-

dicare - al colto e all’inclita - le colpe

sue, del sindaco, dell’esecutivo e della

maggioranza nel negarsi ad ogni as-

sunzione di responsabilità sulle riclas-

sificazioni e sul Piano casa, per dirne

alcune. Diversamente si vedrebbe sol-

levato dall’incarico assessorile dal sin-

daco, con la esplicita etichetta di

assessore inefficiente. Non diversa la

posizione di Nicola Cefaratti che del-

l’assessorato ai lavori pubblici ha una

maggiore confidenza e militanza, e

qualche opera (per quanto discutibile

e discussa: le rotatorie e le strisce pe-

donali sopraelevate) da elencare.

Anche per lui le dimissioni sono la

linea di demarcazione tra il tirarsi

fuori, a ragion veduta, da una situa-

zione politicamente imbarazzante e

amministrativamente deficitaria, o es-

sere messo alla porta con scarso ri-

guardo, da soggetto incoerente. Nell’un

caso e nell’altro emerge la fine di una

sindacatura controversa, difficile, pa-

rolaia, certamente avvilita dalla penu-

ria di risorse finanziarie ma anche

d’idee, in cui i singoli e l’insieme

hanno segnato il livello più basso della

politica e della cultura amministrativa.

Una maggioranza chiamata dall’eletto-

rato a ridare tono alla città, ha dovuto

fare i conti con la frantumazione degli

interessi personali dei consiglieri (al-

cuni letteralmente al guinzaglio della

giunta o di gruppi regionali con con-

tratti di collaborazione e altre forme di

finanziamento), quindi, con il Patto di

stabilità, quindi ancora con una diri-

genza incapace di trovare e proporre

soluzioni alternative alla fonte inari-

dita del governo centrale. In cinque

anni non è stato proposto ed avanzato

un progetto europeo, un project-finan-

cing (operazione di finanziamento a

lungo termine che prevede il coinvol-

gimento dei soggetti privati nella rea-

lizzazione e nell’accollo totale o

parziale dei costi di opere pubbliche in

vista di guadagni futuri legati alla ge-

stione delle opere medesime), un ten-

tativo di collaborazione strutturale con

la Regione. Niente di niente. Ma la-

menti, tensioni, insoddisfazioni, tradi-

menti e cambi di casacca, quanti se ne

vuole. Manca il colpo finale: dimissioni

o dismissioni.

Dardo

75 marzo 2014Campobasso

Tirarsi fuori, a ragion veduta, da una situazione politicamente imbarazzante e amministrativamentedeficitaria, o essere messi alla porta con scarso riguardo, da soggetti inefficienti

Gli amletici Gesualdo e Cefaratti in bilico tra dimettersi dalla giunta o essere cacciati Fine di una sindacatura controversa, difficile, parolaia, certamente avvilita

dalla penuria di risorse finanziarie ma anche d’idee, in cui i singoli e l’insieme

hanno segnato il livello più basso della politica e della cultura amministrativa

LE CENERI – INIZIO QUARESIMA – 5 marzo 2014L'origine di questa celebra-

zione risale all'antica forma

p e n i t e n z i a l e .

Originariamente,infatti, il sa-

cramento della penitenza non

veniva celebrato con le moda-

lità attuali, ma aveva una forte

dimensione pubblica, e la cele-

brazione “delle ceneri” costi-

tuiva il rito che dava inizio al

cammino di penitenza dei fe-

deli, che sarebbero stati assolti

dai loro peccati la mattina del

giovedì santo. Col tempo, il

gesto dell'imposizione delle ce-

neri si è esteso a tutti i fedeli,

non solo ai pubblici penitenti.

Il duplice significato delle ce-

neri lo ricaviamo dalla Bibbia:

in primo luogo, è il segno della

debole e fragile condizione

dell'uomo. In secondo luogo, la

cenere rappresenta anche il

segno estremo di chi si pente

del proprio peccato e decide di

riprendere il cammino verso il

Signore. La semplice ma coin-

volgente liturgia del mercoledì

delle ceneri conserva questo

duplice significato espresso

nelle formule di imposizione:

“ricordati che sei polvere e in

polvere ritornerai” e, quella più

usata oggi, “convertiti e credi al

Vangelo”. Il digiuno quaresi-

male ha certamente una di-

mensione fisica: oltre

l'astinenza dal cibo, può com-

prendere altre forme, come la

privazione del fumo, di alcuni

divertimenti, della televisione.

Tutto questo però non è ancora

la realtà del digiuno; è solo il

segno esterno di una realtà in-

teriore, un rito che deve rive-

lare un contenuto salvifico. Il

mercoledì delle ceneri e il ve-

nerdì santo sono giorni di di-

giuno totale dal cibo. I venerdì

di Quaresima sono giorni di

astinenza dalla carne e dai cibi

ricercati o costosi mentre, negli

altri venerdì dell'anno, i fedeli

possono sostituire l'astinenza

dalla carne con altre opere di

carattere penitenziale. Al di-

giuno sono tenuti i fedeli dai

diciotto anni compiuti ai ses-

santa incominciati; invece, al-

l'astinenza dalla carne i fedeli

che hanno compiuto i quattor-

dici anni. Anche coloro che non

sono tenuti all'osservanza del

digiuno, i bambini e i ragazzi,

vanno formati al genuino senso

della penitenza cristiana. Per

l'inizio dell'itinerario quaresi-

male, la liturgia propone un

brano del cosiddetto “discorso

della montagna”, riguardante

tre delle più importanti prati-

che religiose dell'ebraismo;

l'elemosina, la preghiera e il

digiuno. Ciascuno di esse è vi-

sualizzata pittoricamente me-

diante una metafora di

carattere ironico e finalizzata a

evidenziare il lato sbagliato.

Questi atteggiamenti sono ac-

comunati (come molti altri si-

mili) da sciocca vanità e da

futile esteriorità e, in quanto

tali, sono ripudiati da Gesù.

L'insegnamento di Gesù è fina-

lizzato non soltanto a biasi-

mare ogni verbalismo, ogni

ritualismo e ogni efficientismo

finalizzato all'esteriorità

ma,soprattutto, a richiamare

all'interiorità, alla spiritualità

del cuore. E' nel cuore, nell'in-

timo della persona, che si rea-

lizza l'ascolto della parola di

Dio e si celebra l'incontro per-

sonale con Lui. Gesù ha inse-

gnato il rifiuto dell'esteriorità

con alcune metafore, come

quelle della “mano destra” che

tiene celato il suo agire alla si-

nistra, quella della “profuma-

zione del capo” che cancella

dalla folta e lunga capigliatura

degli orientali ogni altro odore,

e quella della camera e della

sua “ porta chiusa”. Il signifi-

cato di tutte queste metafore è

stato ben esplicitato da San-

t'Ambrogio mediante uno

splendido insegnamento ese-

getico e spirituale: intendi per

"camera” non il luogo delimi-

tato da pareti in cui viene rin-

chiusa la tua persona, ma la

“cella” che è dentro di te, dove

sono racchiusi i tuoi pensieri e

si agitano i tuoi sentimenti. E'

li che si può stabilire con Dio il

dialogo e intrattenersi in co-

munione con lui. Questo è vero

e avviene perché, come ci assi-

cura Gesù, “il Padre tuo vede

nel segreto”.

Nel “segreto” del cuore il

Padre vede, ci ascolta e ci parla.

Infine, è da tenere in mente

che l’insegnamento di Gesù

aveva un profondo significato

per i “commedianti” della giu-

stizia religiosa del suo tempo e

che, purtroppo, suona attualis-

simo anche nel nostro tempo,

in cui siamo soverchiati dalle

parole di tanti falsi e ipocriti

maestri, dalle immagini, dal-

l'effimero e dal futile, che ci

portano ovunque, ma sempre

lontano dal “cuore”, dalla Ve-

rità. Per questo non dobbiamo

mai dimenticare che la Verità

è una sola, quella che conduce

alla Vita eterna, percorrendo

con coraggio e lealtà la retta

Via ogni giorno, ogni giorno

della nostra vita.

Mons. Gabriele TETI.

Nicola Gesualdo

Nicola Cefaratti

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA

ANNO X - N° 53 - MERCOLEDÌ 5 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA. Ieri mattina, presso

il Comune di Isernia, si è svolto

un incontro fra l’amministra-

zione municipale, rappresen-

tata dal sindaco Luigi Brasiello

e dall’assessore Roberto Di

Baggio, e il comitato UrbanPro

Molise, al termine del quale è

stata sottoscritta una lettera di

intenti per l’avvio di un con-

fronto sul tema “Città e Com-

mercio”. Il comitato UrbanPro

Molise e l’amministrazione co-

munale – si legge nel docu-

mento sottoscritto oggi –, inten-

dono avviare uno studio

progettuale sui temi della qua-

lificazione urbana e della rivi-

talizzazione economica di

Isernia.

Fra gli obiettivi ci sono la va-

lorizzazione del ruolo di riferi-

mento territoriale di Isernia e il

miglioramento delle relazioni

che intercorrono fra la città e le

attività commerciali.

Inoltre, si vuole promuovere

un approccio integrato alle po-

litiche di governo del territorio

(generali e/o settoriali) e defi-

nire le azioni per lo sviluppo di

programmi congiunti che per-

mettano l’uso razionale delle ri-

sorse pubbliche e private.

Altro scopo è quello di poten-

ziare le condizioni di competiti-

vità del tessuto economico

cittadino, individuando nuove

politiche di sviluppo.

ISERNIA. Si è sbloccata la situazione

relativa al ritardo dei pagamenti degli

stipendi ai dipendenti della Provincia di

Isernia. I lavoratori dell’ente di via Berta,

anche se con qualche giorno di ritardo, È

stata convocata per questa mattina alle

ore 10.30, presso il Comune di Isernia, la

conferenza stampa di presentazione

della proposta di accordo con la Urban-

Pro Molise per uno studio progettuale

sui temi della qualificazione urbana e

della rivitalizzazione economica della

Città. Interverranno il sindaco di Isernia,

Luigi Brasiello, i rappresentanti della

Confcommercio e degli altri soggetti che

intendono aderire all’iniziativa. hanno

così potuto percepire le spettanze rela-

tive al mese di febbraio. Intanto, i vertici

di via Berta sono al lavoro per predi-

sporre il bilancio di previsione 2014 che

dovrà essere approvato entro il prossimo

trenta aprile. Prima di questa data, però,

l’amministrazione dovrà provvedere

anche ad approvare il rendiconto rela-

tivo all’anno 2013 e dovrà provvedere

alla surroga di Gennaro Macera che ha

rassegnato le dimissioni dalla carica di

consigliere, con Edmondo Angelaccio

che farà il suo ingresso in via Berta. In

sostanza, da qui alla fine della consilia-

tura, prevista a giugno, il Consiglio pro-

vinciale dovrebbe tornare a riunirsi

almeno un altro paio di volte. Il futuro

dell’ente dopo la fine di questa consilia-

tura appare, invece, ancora avvolto dal

mistero.

Le ipotesi sul campo sono essenzial-

mente tre: commissariamento dell’ente,

previsto tra l’altro nella legge di Stabilità

approvata lo scorso dicembre; ritorno

alle urne con la nuova legge elettorale di

secondo grado che dovrebbe essere ap-

provata in via definitiva nelle prossime

settimane (voteranno per scegliere il

presidente solo i sindaci e i consiglieri

comunali); ritorno alle urne con l’attuale

legge elettorale.

Ipotesi, quest’ultima, che non è affatto

remota. Infatti, se il Parlamento non do-

vesse concludere nell’arco di poche set-

timane l’iter di approvazione del disegno

di legge Delrio, si tonerebbe a votare con

il sistema elettorale in vigore oggi, ossia

quello che prevede l’elezione diretta da

parte dei cittadini del Presidente e dei

Consiglieri.

115 marzo 2014Isernia

I cittadini di Isernia hanno

avviato una raccolta di firme

indirizzata al Comune

Si è sbloccata la situazione relativa al mancato accredito del mensile

Incontro al Comune di Isernia sul tema "Città e commercio"

ISERNIA. "Con questa rac-

colta di firme chiediamo di

dar voce ai residenti e pro-

prietari di cani che sono co-

stretti a portare gli animali al

guinzaglio in giro per la città

senza poter consentire loro

un vero e proprio sfogo fisico

e ludico viste le normative

vigenti in merito agli

amici a 4 zampe".

I cittadini, fir-

matari della

p e t i z i o n e ,

chiedono al

Sindaco, al

C o n s i g l i o

C o m u n a l e

ed agli As-

sessori com-

petenti di

poter realizzare

un'area(verde)re-

cintata dedicata allo

sgambamento dei proprio

cani. "Intendiamo favorire la

socializzazione degli animali

ed il loro addestramento da

parte dei proprietari in sicu-

rezza e con tranquillità degli

altri cittadini. Compren-

diamo il timore e la diffi-

denza dei cittadini verso i

nostri cani ma,non possiamo

mettere da parte il nostro in-

teresse per la salute fisica e

la socializzazione del nostro

amico(a quattro zampe). Ri-

cordiamo inoltre che in ogni

area cani presente nella no-

stra penisola esiste un rego-

lamento per la gestione da

parte dei proprie-

tari di cani. Ga-

rantiremo la

pulizia e

l ' i g i e n e

dell'area.

Le aree

recintate

dovreb-

bero es-

s e r e

at t rezzate

con bacheca

con il regola-

mento dell'area , ce-

stini portarifiuti , panchine e

distributori di palette o

scope con eventuali sac-

chetti. Confidiamo di rice-

vere adeguata attenzione per

l’idea che anima questa no-

stra proposta unitamente ad

una raccolta di firme di so-

stenitori della stessa".

“Un’area verde per i cani”Urban Pro, la nuova qualificazione

Provincia, pagati gli stipendi

ISERNIA. Il comune di Venafro, è sommerso

di richieste di risarcimenti che giungono da

ogni parte e per svariate modalità di risarci-

mento da parte di comuni cittadini. E il pros-

simo 2 aprile il comune dovrà presentarsi

dinanzi al tribunale di Isernia per una richiesta

di risarcimento danni, presentata da un citta-

dino per “presunta insidia stradale”, cioè

l’uomo che ha trascinato in tribunale l’ammi-

nistrazione comunale. L’episodio si sarebbe

consumato lungo via Acquedotto addirittura

nell’agosto di ben due anni fa, l’uomo sarebbe

caduto dalla sua bicicletta a causa di una buca

galeotta che lo avrebbe fatto cadere rovinosa-

mente a terra, con danni ingenti alla bici.

Trasportato all’Ospedale di Venafro con l’am-

bulanza del 118, era costretto a subire, da lì a

poco, ben quattro interventi.

La quantificazione del danno 100 mila euro.

E non è finita qui.

Si chiede al tribunale di accertare anche il ri-

sarcimento “del danno morale nella misura di

1/3 del danno biologico, il risarcimento del

danno esistenziale nella misura di 1/3 del

danno biologico, oltre le spese mediche soste-

nute pari ad euro 430,06.” Insomma, un’altra

brutta gatta da pelare per l’avvocato del co-

mune Arianna Vallone.

Cade dalla bici, risarcimento recordIl Comune di Venafro è stato subissatodi richieste per lo stato pietoso delle strade

TERMOLI – Continuano le in-

dagini da parte delle forze

dell’ordine sull’incendio che ha

semi distrutto il gazebo di legno

all’esterno del Green Bar di via

Firenze a contrada Porticon.

Quanto accaduto potrebbe es-

sere di origine dolosa visto che

non è la prima volta che il ga-

zebo prende fuoco. A dare l’al-

larme alcuni residenti della

zona richiamati dalle fiamme

che hanno fatto intervenire i Vi-

gili del Fuoco e le forze dell’or-

dine. Le fiamme sono state

spente in circa 30 minuti. Le

forze dell’ordine indagano pro-

prio per questi ennesimi epi-

sodi che potrebbero essere di

natura dolosa.

125 marzo 2014 Termoli

BASSO MOLISE - L’anomalo anda-mento climatico ha determinato unnetto anticipo della ripresa vegeta-tiva. Ma le colture attualmente incampo non sono ancora coperte dapolizze assicurative. Solo con l’anti-cipo della campagna assicurativa, saràpossibile tutelare i prodotti da even-tuali calamità naturali.Lo chiedono le organizzazioni

agricole riunite in Agrinsieme, inconseguenza dell’anomalo anda-mento climatico e al conseguente ri-sveglio anticipato di circa 15-20giorni delle principali colture incampo che si trovano ora esposte aforti rischi di danni da maltempo.“L’avvio della campagna assicurativaè una decisione che appare a tutti in-dispensabile per poter garantire agliagricoltori di tutelare i prodottiaziendali da eventuali rischi dovutialle calamità naturali. Non s’è tutta-via ancora trovato un accordo tra iconsorzi di difesa e le compagnie as-

sicurative e ciò crea una situazionedi stallo che impedisce che vengapresa una decisione in tal senso. Inun contesto generale di difficoltàeconomica, ciò risulta assolutamentepreoccupante perché priva gli agri-coltori di strumenti che consentanodi salvaguardare il reddito delle im-prese agricole”. L’inusuale contesto climatico, ca-

ratterizzato da temperature decisa-mente elevate nei mesi di gennaio efebbraio con valori di quasi 4 gradisuperiori alla media stagionale, stasollevando non poche preoccupa-zioni nei produttori. Si teme infattiche nei mesi di marzo e aprile, que-sta sorta di primavera anticipatapossa cedere il passo ad un ritornodell’inverno o quanto meno ad unnetto abbassamento delle tempera-ture, con il rischio di pericolose ge-late e inevitabili danni alleproduzioni, soprattutto se in pre-senza di giovani frutti sulle piante.

TERMOLI - Il comitato San Timoteo

interviene per sollecitare definitiva-

mente una soluzione dei problemi della

sanità e dei tagli in alcune strutture

ospedaliere. “E’ giunto il momento non

più procrastinabile di affrontare il pro-

blema della sanità regionale in maniera

definitiva. Non si può più continuare a

“tirare a campare” conservando lo stato

attuale con le strutture pubbliche sem-

pre più in sofferenza di personale a

causa del blocco del turn over, la decur-

tazione dei posti letto, l’eliminazione

anche di interi reparti, il crescere del de-

ficit sanitario nonostante i ticket, le mag-

giorazioni delle aliquote fiscali e

addizionali regionali. Ciò – continua il

comitato - anche alla luce di quanto è

dato sapere dall’ultima verifica del ta-

volo tecnico, in cui si è riscontrato un di-

savanzo sanitario al 31.12.2012 di 182,8

milioni di euro. Inoltre, se si considerano

anche le mancate rimesse di cassa da

parte del bilancio regionale verso il SSR,

si rileva uno squilibrio di cassa e compe-

tenza complessivo di oltre 334 milioni di

euro, cioè circa la metà del finanzia-

mento annuale attribuito alla nostra re-

gione dal riparto nazionale del Fsr.

Occorre in primis – ha detto il presidente

del comitato Nicola Felice - chiedere un

nuovo Piano Sanitario Regionale 2013-

2015, diverso da quello innanzi citato re-

datto dal precedente Commissario Fi-

lippo Basso, nettamente differente, e più

rispondente alle esigenze territoriali; in

parallelo una nuova proposta di P.O.

2013-2015 conforme al Psr e idonea ad

eliminare le criticità rilevate e il rientro

dal deficit. La nuova Programmazione

Operativa deve prevedere una rete di as-

sistenza territoriale ben integrata con

quella ospedaliera e rispondente alle

esigenze di tutto il territorio. Occorre rie-

quilibrare il rapporto delle strutture pri-

vate accreditate con la funzione comple-

mentare a quelle pubbliche così come

era previsto con il loro insediamento. Oc-

corre definire un idoneo piano econo-

mico-finanziario e un dettagliato

crono-programma, prendere ogni inizia-

tiva utile a superare il blocco del turn

over, per consentire l’assunzione di

nuovo personale e la stabilizzazione di

quello precario, al fine di eliminare i di-

sagi e i disservizi ai cittadini. Individuare

ed eliminare gli sprechi per ridurre il de-

ficit sanitario. Con immediatezza occorre

stipulare i contratti di confine con le re-

gioni Campania, Abruzzo, Puglia e Lazio,

per ridurre la mobilità passiva e ottimiz-

zare quella attiva. E’ triste constatare che

il nostro Molise è l’unica tra le regioni

che hanno sottoscritto il patto di rientro

nel marzo del 2007, a non avere ottenuto

alcun miglioramento, ma, peggio ancora,

ad aver accresciuto in questi anni il defi-

cit sanitario.

Noi siamo convinti – continua Felice -

che la gran parte dei cittadini molisani

abbia maturato la consapevolezza che

occorra abbandonare i campanilismi e la

difesa oltranzista di strutture che non

possono più assicurare tutta la gamma

dei servizi, oltretutto a bacini di utenza

la cui poca consistenza li rende di per sé

antieconomici, ma che vengano garantite

le risposte ai bisogni assistenziali in ap-

propriate strutture con personale e at-

trezzature tecnologiche idonee.

Parimenti crediamo vi sia ancora dispo-

nibilità ad accettare ulteriori sacrifici,

comunque limitati nel tempo, purché alla

fine del tunnel vi sia la restituzione della

qualità e della dignità al servizio sanita-

rio pubblico. Ma siamo giunti al punto di

non ritorno! Occorre uscire da queste

sabbie mobili. Diversamente il destino

del Molise è segnato: chiuso per falli-

mento!”.

Agricoltura, produzioni in campo: Agrinsieme chiede avvio campagna assicurativa

Comitato san timoteo chiedescelte coraggiose sulla sanità

Incendio in un bar di via Firenze

TERMOLI – E’ di due feriti,

per fortuna in modo lieve, il bi-

lancio di un incidente stradale

avvenuto ieri mattina lungo la

carreggiata sud dell’Autostrada

in territorio di Termoli.

L’autovettura con a bordo due

persone, forse a causa di un

colpo di sonno del conducente o

un guasto meccanico, è termi-

nata contro il guard rail rima-

nendo seriamente danneggiata.

I due passeggeri, leggermente

feriti e spaventati, sono stati

soccorsi e trasportati all’ospe-

dale San Timoteo dai medici del

118 e volontari della Misericor-

dia: dopo gli accertamenti e le

cure entrambi sono stati dimesi.

Sul posto dell’incidente per i ri-

lievi e regolare il flusso del traf-

fico una pattuglia della

Polstrada della sottosezione di

Vasto sud.

Incidente stradale sull’A 14

Fondo molisana di ciclismo ha arrecato danni, la denuncia di un automobilista

Lotta contro il tempo per la non chiusurasede Giudice di Pace

TERMOLI - Il 2 marzo è partita dalla città rivierasca la XIV gara cicli-stica internazionale Fondo molisana valida come prima prova del CentroItalia Tour. Circa mille concorrenti hanno attraversato Campomarino,Nuova Cliternia, S.Martino in Pensilis, Ururi-S.Croce di Magliano, Bone-fro, Casacalenda, Larino per tornare a Termoli. Impegnati 140 volontaridell’associazione Team Termoli, 2 ambulanze, 2 medici, 12 motostaffette,di cui 4 della Polizia stradale. Tale manifestazione seppure di grande ri-lievo non essendo stata pubblicizzata in modo appropriato ha arrecato

tantissimo disagio agli automobilisti in viaggio presso le strade interessatedal blocco stradale. In particolare la chiusura al traffico della strada bi-fernina per circa due ore, autorizzata dal Prefetto di Campobasso (cosìè stato riferito dalle forze dell’ordine), ha provocato non pochi disagi acentinaia di automobilisti bloccati su tale strada. È incomprensibile, comeper salvaguardare gli interessi di alcuni cittadini, in questo caso sportivi,si calpesta l’altrui libertà. Una giornata domenicale, che doveva essereuna giorno di svago per tanti cittadini e/o un giorno per sistemare fac-

cende lavorative (in colonna c’erano anche camion e furgoni autorizzatia trasporto di merce deperibile) si è trasformata in una giornata di rabbiacollettiva, tant’è che qualcuno ha provato a forzare il blocco tenuto dapolizia e carabinieri obbligati a far rispettare quest’assurda ordinanzacontestata da tutti. Carmine Vasile, che ha firmato questa nota, auspicache, in prossimità di tali eventi, i cittadini vengano informati nei modi enei tempi giusti affinché possano trovare percorsi alternativi o possanoevitare di mettersi in viaggio.

TERMOLI – Il comune della

città rivierasca avra tempo

fino al 29 aprile per decidere

e comunicare al Ministero

della Giustizia se prendere in

carico le spese di gestione

dell’ufficio del Giudice di

Pace che rischia la soppres-

sione come già accaduto per

la sezione staccata del Tribu-

nale accorpata a Larino. Una

decisione che non spetta più

all’amministrazione comu-

nale dopo la decadenza del

mandato amministrativo, ma

al commissario prefettizio

Scioli e al sub commissario

D’Alessandro. L’attuale strut-

tura del Giudice di Pace, oltre

che Termoli, è giurisdizione

anche per i comuni di Cam-

pomarino, Portocannone e

San Giacomo degli Schiavoni.

BASSO MOLISE - L’Olio d’Oliva

è sicuramente uno dei principali

e rinomati prodotti agroalimen-

tari del Molise, con le sue 6.578

tonnellate prodotte in regione,

con un incremento del 15% ri-

spetto all’anno 2012. Come evi-

denzia la Coldiretti Molise, è

l’elemento principe della dieta

mediterranea, ma è anche al cen-

tro dei maggiori sospetti di sofi-

sticazione. Certo non

tranquillizzano i dati che regi-

strano l’Italia come prima na-

zione, a livello mondiale,

importatrice di olio di oliva, con

575.000 tonnellate nel 2012 e

528.000 nel 2013, ed anche, con-

temporaneamente, la seconda na-

zione, dopo la Spagna, come

esportatrice di olio di oliva, con

417.000 tonnellate nel 2012 e

380.000 nel 2013. Il maggiore in-

diziato è l’olio “deodorato”, che si

ottiene da olive scadenti, spesso

raccolte dopo la cascola con me-

todo di aspirazione per abbattere

i costi di raccolta, che, prima di

essere spremute, sono conservate

e trasportate con cura approssi-

mativa. In queste condizioni l’olio

spremuto ha un sapore poco gra-

devole, ma in alcuni casi, come è

risultato svelando truffe in atto,

viene trasformato in extra ver-

gine, attraverso una deodorazione

in grado di eliminare il cattivo

odore.

Il trattamento non è ammesso

per legge, ma si usa spesso in

modo illegale per riclassificare oli

di mediocre qualità in extra ver-

gini di oliva, da vendere a prezzi

bassi.

L’olio non adeguatamente pro-

fumato e con altri difetti è sempre

esistito, ma una volta raffinato

(ovvero sottoposto a deacidifica-

zione, deodorazione, decolora-

zione, degommaggio…) viene

venduto come “olio di oliva” ad un

prezzo inferiore. Queste bottiglie,

però, sono ormai poco presenti

nei supermercati dove invece si

trovano prevalentemente extra

vergini, alcuni a prezzi stracciati.

Tali curiosità non potevano la-

sciare inattiva la Comunità Euro-

pea. La Coldiretti Molise

comunica che, dopo le numerose

truffe individuate dalle Autorità

di Controllo nel comparto del-

l’olio di oliva, arriva, dal 2014, il

registro unico informativo, per

tracciare l’olio di oliva nazionale

e garantire maggiore trasparenza

e valore al vero extravergine

made in Italy, in applicazione del

Regolamento di esecuzione Ue n.

299/2013, della Commissione del

26 marzo 2013 (che modifica il

Reg. Cee 2568/91), e che tutti gli

stati membri sono tenuti ad os-

servare. Tale regolamento, rece-

pito a livello nazionale con il

Decreto numero 16059 del 23 di-

cembre 2013, prevede un raffor-

zamento dei controlli e dispone

che: dal 31 gennaio 2014 tutti co-

loro che producono, detengono o

commercializzano olio di oliva e

sansa devono tenere un registro

di carico e scarico, in modalità te-

lematica, direttamente sul Si-

stema Informativo Agricolo

Nazionale (Sian); dal 14 febbraio

2014 è on line il registro provvi-

sorio sia per le nuove categorie

d'olio (olio di sansa, raffinato ma

anche extra vergine Dop/Igp) sia

per gli operatori non più esenti

(olivicoltori e frantoi aziendali)

che per quelli oggi obbligati (san-

sifici, raffinerie, commercianti di

olive, contoterzisti); entro il 10

marzo 2014 si devono effettuare

le annotazioni sul registro provvi-

sorio, relative ai mesi di gennaio

e febbraio. In particolare tutti gli

olivicoltori che commercializzano

olio d'oliva e quelli che produ-

cono più di 200 kg/anno di olio

d'oliva, soglia considerata di au-

toconsumo, devono iscriversi al

portale Sian ed effettuare le an-

notazioni di carico e scarico entro

sei giorni dall'effettuazione del-

l'operazione.

Per gli olivicoltori con una pro-

duzione inferiore ai 500 kg/anno

le registrazioni si possono tenere

in forma semplificata, con le an-

notazioni che possono essere ef-

fettuate entro il 10 del mese

successivo a quello dell'opera-

zione. La Coldiretti Molise, attra-

verso il suo CAA (Centro di

Assistenza Agricola) ha messo i

suoi uffici, centrali e periferici, a

disposizione degli operatori e

produttori per l’assistenza ed il

supporto tecnico necessari per ri-

spettare gli adempimenti previsti.

135 marzo 2014Termoli

LITORALE - In azione anche i Carabi-

nieri della Stazione di Campomarino che

sono dovuti intervenire in due distinte

operazioni di servizio. La prima è avvenuta

a Portocannone dopo che la centrale del

112 aveva ricevuto una chiamata di inter-

vento perché un uomo era in stato confu-

sionale. I militari dell’Arma lo hanno

rintracciato e poi affidarlo alla madre e,

successivamente, ricoverarlo nell’ospedale

San Timoteo di Termoli. Il secondo inter-

vento a Campomarino dove i carabiniewri

hanno denunciato a piede libero il citta-

dino romeno P.G. 56enne, perché respon-

sabile di tentato furto aggravato. Durante

predisposti servizi, i militari della locale

Stazione allertati dalla vittima, si sono por-

tati presso la propria abitazione, dove

hanno sorpreso all’interno del capannone

in cui si trovavano custoditi diversi attrezzi

agricoli, due soggetti mentre erano interni

ad asportarne alcuni. Alla vista dei militari

uno di loro riusciva subito a dileguarsi

nelle campagne circostanti, mentre l’altro,

P.G. veniva bloccato seppur riuscendo an-

ch’egli successivamente a divincolarsi e

fuggire. Ciò non impediva ai militari, dopo

rapide indagini, e denunciarlo all’Autorità

Giudiziaria per il reato di tentato furto ag-

gravato.

PORTOCANNONE – Non accennano a placarsi,

benchè le sollecitazioni del Vescovo della diocesi che

ha invitato la popolazione a riflettere e pregare, le

azioni di intolleranza nei confronti di Giada Vitale, la

18enne che secondo una denuncia avrebbe subito

“attenzioni sessuali” da parte dell’ex parroco Marino

Genova. Sono stati alcuni studenti ad insultarla dopo

che la ragazza era appena uscita dallo studio del me-

dico di famiglia. Questo nuovo episodio, a cui hanno

assistito alcuni adulti che comunque non sono in-

tervenuti, fa sequito a quello di alcuni giorni fa l’altra

aggressione verbale da parte di una donna nei con-

fronti di Giada. Il nuovo episodio è stato segnalato ai

carabinieri dal presidente della Rete L’Abuso, Fran-

cesco Zanardi, mentre l’avvocato della stessa Rete,

Sergio Cavaliere, che ha interessato dell’accaduto la

Prefettura di Campobasso e l’Istituto didattico. Ora

si continuano a chiedere per la giovane interventi

certi e proprio Zanardi, insieme alla psicologa che

segue Giada, si è recato negli uffici dei Servizi sociali

per sollecitare sostegno per la ragazza e la madre.

Allo stesso tempo La Rete ha presentato ai servizi

sociali delle richieste, richiamando gli stessi opera-

tori all’obbligo del rispetto delle leggi e facendo rife-

rimento in particolare modo alla legge regionale

numero 15 del 10 ottobre 2013 proposta dalla consi-

gliera regionale Nunzia Lattanzio, in cui si preve-

dono interventi a tutela delle vittime di violenza.

L’Arma ‘setaccia’ il territorio

Caso Giada, studenti la insultano per strada

Per una maggiore trasparenza per l’olio

d’oliva nuovi obblighi per i produttori

Tentato furto in cantiere,denunciato un 59enneMONTENERO DI BISACCIA - Ancora in azione i Carabinieri

della Stazione di Montenero di Bisaccia. Nella mattinata odierna

hanno denunciato a piede libero G.U. 59enne del luogo, perché re-

sponsabile di tentato furto aggravato. Nella decorsa notte durante

predisposti servizi, i militari della locale Stazione hanno sorpreso

il predetto mentre tentava di impossessarsi di vario materiale

edile ed alcuni attrezzi dall’interno di un cantiere situato nelle vi-

cinanze del cimitero. La refurtiva recuperata è stata restituita al

proprietario.

Al termine degli accertamenti di rito l’uomo è stato denunciato a

piede libero all’Autorità Giudiziaria per tentato furto aggravato.

Massima allerta a non farci vendere per un piatto di lenticchieLARINO - E' stato depo-

sitato da una S.r.l. al co-

mune di Larino e ad altri

viciniori un megaprogetto a

pale eoliche per circa 100

megawatt, quindi 40 pale

tra le piane di Larino, San

Martino in Pensilis, Porto-

cannone, forse anche Ururi.

Non sappiamo se il depo-

sito di questa domanda è di

ieri o di qualche giorno fa,

ma è certo che la richiesta è

arrivata ai comuni sopra ci-

tati. Crediamo che sia il Co-

mune di Larino, per ora

indenne da queste inva-

sioni grazie alla ferma op-

posizione dell’ex sindaco

Giardino e della sua giunta,

a doversi far carico di un

coordinamento a stretto

giro di posta per far fronte

comune e dire no al furto di

territorio fertile per il cibo

(“frutto della terra e del la-

voro dell’uomo” come recita

una nota pastorale della

Cei, conferenza episcopale

italiana), importante per il

mantenimento della biodi-

versità e del paesaggio agri-

colo.

Dire di no a una delle più

grosse speculazioni nelle

mani di affaristi e di crimi-

nalità organizzata che, ap-

pena acquisiti i certificati

verdi che valgono miliardi

e, dopo aver offerto qualche

caffè a chi può fare andare

avanti la pratica, lascia ai

proprietari dei terreni e al

territorio il compito, fra

quindici anni, di smaltire le

pale eoliche.

Una truffa che solo am-

ministratori poco attenti e

ignoranti dei valori e delle

risorse del territorio pos-

sono permettere facendo

pesare le conseguenze sulle

future generazioni.

Sono i giovani che per

primi devono dire di no al

furto legalizzato da chi non

sa e non ha a cuore il valore

del loro territorio, la grande

e unica risorsa sulla quale

puntare per credere nel do-

mani.

Venerdì e sabato Il Comi-

tato “No Stalla” sarà uno dei

protagonisti del Forum in

programma a Matrice e uti-

lizzerà questo importante

incontro per portare la que-

stione all’attenzione dei

partecipanti. Siamo certi

che il Forum la farà propria

e definirà sicuramente le

azioni da promuovere con i

cittadini e le amministra-

zioni locali per scongiurare

questa sciagura.

Pasquale Di Lena

Comitato “No stalla,

Sì Molise Bene Comune”

145 marzo 2014 Spettacolo

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della StazioneTERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo

336 pagine€ 19,90

GUGLIONESI - Il quarto

appuntamento del cartellone

teatrale “Fulvio” di Guglio-

nesi, prevede venerdì 7

marzo lo spettacolo “Equità,

a ognuno il suo debito”.

La pièce è scritta, diretta e

interpretata da Palma Spina,

con lei sul palco un altro at-

tore molisano, Marco Cal-

doro.

Lo spettacolo ha ricevuto

molti consensi, di critica e di

pubblico, e sono molte le re-

pliche, in Molise e non solo.

Il cartellone si chiude il 3

aprile con un’altra produ-

zione locale, quella della

Compagnia Stabile del Mo-

lise in “Oreste”.

Il cartellone del Fulvio

di Charles N. Papa

CAMPOBASSO - Eventi live in Molise, si

realizzano oggi, con un acerta cadenza, in

più locali.

La tendenza dell’esibizione dal vivo,

viene esaltata da luoghi che investono

(molto poco), in questa direzione. Le diffi-

coltà non mancano, spesso, oltre al rim-

borso spese, viene chiesto, incluso nel

prezzo, anche l’impianto audio.

I gruppi, pur di suonare, si sobbarcano

questa ulteriore spesa, confermando così,

quanto poco investano i gestori di locali,

che non si dotano neanche di un piccolo

impianto che, sarebbe il minimo, come l’ar-

redamento, da avere.

Ma alla fine, quel che conta è soddisfare

il cliente, al quale certo non importa di chi

sia l’impianto l’audio, ma pretende di assi-

stere ad una buona esibizione. Ma qui, si

apre un’altra diatriba, tra chi cerca la qua-

lità e chi invece, si accontenta di qualsiasi

cosa, pur di ‘vivere’ la notte. Si assiste

così, più volte, a live di pessima fattura e

ad altri di livello superiore. Il tutto, è so-

vrastato dal Dio euro, l’ago della bilancia

pende verso “quello che costa di meno” e

“ma tu quante persone porti?”.

Insomma, a monte di tutto, non prevale

una scelta consapevole sullo spessore arti-

stico dell’artista, nè sulla sua esperienza,

nè sull’impatto acquisito e nel consenso

popolare del locale, ma soltanto su quanto

costa e, peggiorando le modalità di scelta,

su quante persone quel gruppo è capace di

portare, alla stregua di un pr di terza cate-

goria.

Si ravvede in questo comportamento,

come il gestore si scarichi tutta la respon-

sabilità della serata, adducendo pretese

dall’artista fuori luogo, glissando comple-

tamente la sua penetrazione nella notte,

come se il locale non avesse le potenzialità

di attirare clienti.

Come sempre, la mancanza di denaro, di-

storce la visione della realtà e appiattisce

l’offerta.

Live, musica cercasi La scelta dei gestori, spesso calcola

solo il costo e non la qualità degli artisti

ISERNIA - Una serie di live scuote il torpore di questo

caldo inverno. Ad Isernia, all’auditorium “Unità d’Italia”, il

15 marzo arriva il tour di Gigi D’Alessio.

La promozione di “Ora”, uscito lo scorso novembre, prose-

gue con questa tournèe, sino (ad ora) al 15 aprile a Padova.

In Molise, la data del 15 marzo èp anadta sold-out in pochi

giorni, la Eventi&concerti live che organizza la data iser-

nina, si è vista costretta ad aggiungere una seconda serata,

e così Gigi D’Alessio si esibirà anche domenica 16 marzo.

Prezzo unico euro 40,00. Info 3288413595.

Gigi D’Alessio, doppia data ad IserniaCAMPOBASSO - Ve-

nerdì alle 16.00 presso la

sala consiliare della Pro-

vincia di Campobasso si

terrà la presentazione di

“Vent’anni e una notte”,

libro presentato dall’au-

tore Adolfo Urso. Conte-

stualmente si terrà un di-

battito dal titolo “La

grande crisi, quale futuro

per l’Italia”.

Libri

La squadra di Giacomarro, dopo le tre vittorie di fila, domenica riceverà al ‘Cannarsa’ la Civitanovese

Il Termoli ha calato il tanto atteso tris:

non solo in termini di gol, 3-0 alla Fer-

mana, ma anche e soprattutto le tre vit-

torie consecutive, che hanno rilanciato le

ambizioni dei giallorossi per quanto con-

cerne il secondo posto. Nel giro di una

settimana rosicchiati ben cinque punti

alla vicapolista Matelica, ora distante ap-

pena una lunghezza e con lo scontro di-

retto in programma, al ‘Cannarsa’, il

prossimo 23 marzo, dopo le sfide contro

la Civitanovese, la seconda gara casa-

linga consecutiva, e alla trasferta di Ce-

lano.

La squadra di mister Giacomarro, do-

menica, potrebbe allungare la striscia di

vittorie consecutive, perché al ‘Cannarsa’

giungerà la Civitanovese, in piena lotta

per evitare i playout. Una squadra da

prendere con le molle, ma sicuramente

non irresistibile e già battuta all’andata

per 2-0. Come ha affermato mister Gia-

comarro dopo la vittoria contro la Fer-

mana, l’obiettivo del Termoli restano i

playoff, oggi a maggior ragione che dalla

Lega Pro è arrivata, la scorsa settimana,

conferma che ci sarebbero diverse squa-

dre che avranno problemi in estate a for-

malizzare l’iscrizione alla prossima serie

C unica e che, dunque, gli eventuali vuoti

saranno colmati con i ripescaggi tra i

club che vinceranno gli spareggi dell’In-

terregionale.

La seconda posizione, dunque, è im-

portante perché consentirebbe di gio-

care sempre al ‘Cannarsa’ con un duplice

vantaggio: sfruttare durante i playoff il

fattore campo e ridurre le spese di tra-

sferta.

La squadra, agli ordini di mister

Mimmo Giacomarro, ha ripreso ieri po-

meriggio gli allenamenti, in vista della

partita contro la Civitanovese. Alla ri-

presa non si sono registrate defezioni e

sarà il consueto test di domani quello de-

cisivo per provare uomini e schemi per

la seconda gara consecutiva in pro-

gramma allo stadio ‘Gino Cannarsa’.

È tutto pronto in casa rossoblù, per la sfida di questo

pomeriggio, con fischio di inizio alle ore 14,30 allo sta-

dio di contrada Selva Piana a Campobasso. I lupi di mi-

ster Francesco Farina affrontano i sardi del

Portocorallo, formazione di Villaputzu, centro in pro-

vincia di Cagliari, seconda forza del massimo torneo re-

gionale isolano.

La gara è valida per l’andata dei quarti di finale di

Coppa Italia, kermesse che regala alla società vincitrice

il pass per la serie D. Il Campobasso, con il campionato

ormai in pugno, ovviamente punta alla Coppa Italia per

questioni di prestigio, per tornare alla ribalta nazionale

dopo l’ennesimo fallimento che la Campobasso calci-

stica ha dovuto subire appena sei mesi fa.

Metà anno per la rinascita, iniziata con un cammino

super in campionato con 21 successi in 22 incontri e

proseguita con un percorso netto anche nella kermesse

tricolore con le undici affermazioni in altrettante gare

della fase regionale e il passaggio ai quarti di finale,

dopo una vittoria e un pareggio con gli abruzzesi del-

l’Avezzano.

La società del presidente Giulio Perrucci ha come

obiettivo quello di vincere ancora e all’orizzonte i mas-

simi vertici del Lupo vedono la doppia sfida di semifi-

nale contro la vincente della sfida tra i pugliesi del

Casarano e i siciliano del Catania San Pio X.

Farina deve rinunciare, come noto, a Monti e Gu-

glielmi, i quali torneranno in campo soltanto il pros-

simo mese di luglio. Out anche l’under Cammino.

Corradino è a mezzo servizio, perché lunedì è stato

colto da un fastidioso attacco influenzale. L’esperto

centrocampista tornerà utile al traine rossoblù a gara

in corso. Qualche problemino pure per l’attaccante Vi-

telli, che comunque sarà regolarmente in campo questo

pomeriggio.

Farina schiererà tra i pali l’ex Pescara Cattenari, che

nella doppia sfida contro l’Avezzano si è ben compor-

tato risultando anche decisivo, soprattutto durante la

partita d’andata. Davanti al classe ’90,

che tre stagioni fa esordì in serie B col

Pescara, ci saranno il capitano Minadeo e

Scampamorte al centro, con Scudieri e

Volpecina sulle corsie laterali. Le chiavi

della mediana saranno affidate a Fazio e

Pignataro, supportati da Palumbo e

Cianci. In attacco il duo Vitelli-Cianci.

Farina, dopo la gara contro il Pozzilli

ma anche alla luce della doppia sfida di

coppa contro l’Avezzano, ha chiesto mag-

giore cinismo sottoporta. Troppe le facili

occasioni sprecate, rispetto alla mole di

azioni costruite.

Il Portocorallo, infatti, non regalerà

nulla: per i sardi, oltre al prestigio, la

Coppa Italia vuol dire soprattutto strada

alternativa verso la serie D, visto che in

campionato i cinque punti di distanza

dalla Nuorese sembrano difficilmente

colmabili.

Tra le fila dei sarrabesi mancheranno

gli squalificati Giuseppe Atzori e Luca Di

Prisco. In compenso, torna tra i disponi-

bili il centrocampista Roberto Volpe, as-

sente da tre mesi a causa di un

infortunio.

Si gioca alle 14,30 allo stadio di con-

trada Selva Piana: dirigerà Daniele Ru-

tella della sezione di Enna, coadiuvato

dagli assistenti Sebastiano Affronti di

Ostia Lido e Daisuke Emanuele Yoshi-

kawa di Roma 1. Ingresso fissato a cinque

euro.

“Vogliamo un cielo rossoblù” – Prosegue l’organiz-

zazione della mostra-evento, in programma lunedì 17

marzo dalle ore 19 presso l’ex Gil. Gli organizzatori

stanno raccogliendo il materiale relativo al Campo-

basso Calcio, dalla sua fondazione, nel 1919, fino ai

giorni nostri. Tutti coloro che vogliono contribuire alla

ricostruzione della memoria storica del calcio a Cam-

pobasso possono portare i propri contributi presso il

negozio Fuorigioco-Macron Store in via Mazzini.

Sport15

5 marzo 2014Farina si affiderà in attacco al duo Vitelli-Lazzarini. Si gioca al Selva Piana alle ore 14,30. Ingresso a 5 euro

Il Campobasso ospita, per l’andata dei quarti,

il team cagliaritano con il solo obiettivo di vincere

Termoli, ora si punta al secondo postoLa Lega Pro ha aperto ai ripescaggi nella serie C unica per le società che vinceranno i playoff

Lupi-Portocorallo, in palio

le semifinali della Coppa Italia

Mimmo Giacomarro, allenatore del Termoli