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3. TERRITORIO COME SISTEMA
3.1 Componenti, relazioni, leggi del sistema territoriale
3.2 Dimensioni di analisi dei sistemi territoriali
Processi e Metodi per la gestione della Sicurezza Territoriale - M.I. - aa 2010/20111
3.1 COMPONENTI, RELAZIONI, LEGGI DEL SISTEMA TERRITORIALE
Riprendiamo i concetti di territorio e di territorialità già espressi
Territorio: artefatto sociale derivato dai processi umani di territorializzazione
In termini fisici:Lo spazio in cui si manifestano l'insieme delle relazioni che le società intrattengono con il mondo ecologico, biologico ed antropologico per il soddisfacimento dei propri bisogni e nella prospettiva di ottenere il più elevato livello di autonomia
3. Territorio come sistema
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In termini sistemici:Il complesso delle componenti (umane e naturali) che interagiscono all’interno di uno spazio fisico stabilendo delle relazioni orizzontali (funzionali) e verticali (fisiche) per permettere al sistema territoriale di evolvere
Le componenti del sistema territoriale (umana e naturale) possono a loro volta essere viste come sistemi di sistemi all’interno dei quali interagiscono, secondo regole variabili nel tempo, specifiche componenti.
In un recente approccio di tipo ecologico, la componente umana è descritta mediante la sua articolazione in componenti raggruppate all'interno di tre (più uno) sottosistemi fortemente interrelati tra loro e che, complessivamente, determinano il comportamento dell’ambiente stesso. Tali sottosistemi sono quello
� Sociale� Economico� Istituzionale
e
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e� Tecnologico
Ciascuno di questi sottosistemi si manifesta a sua volta come sistema complesso, costituito cioè da una molteplicità di componenti variamente relazionate.
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P1
F3
F4
F8
F1
F2
P2
F7
F9
P3P
FPericolo
Fattore
Relazioni orizzontali: regole funzionali
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F6
F4
F5
F1F7
CausaleAmplificazioneInterferenza
Relazioni verticali: regole fisiche
Analogamente, l’ambiente naturale è definibile come sistema di componenti analizzabili, a loro volta, come (sotto)sistemi.Anche in questo caso ciascun sottosistema è costituito da una molteplicità di componenti interagenti tra loro, ed anche in questo caso possiamo parlare di relazioni orizzontali che legano le diverse componenti ed influenzano la configurazione complessiva dell’ambiente naturale.
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AMBIENTE UMANO
ISTITUZIONALE
ECONOMICO
SOCIALE
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AMBIENTE NATURALE
ARIA
TECNOLOGICO
AZIONE
RETROAZIONE
SUOLI
RISORSE
........
ACQUA
Le interazioni tra questi due sistemi sono costituite, in generale, dai processi di utilizzazione, da parte dell'uomo, delle risorse che costituiscono l'ambiente naturale. La manifestazione più evidente di tali processi di interazione è quella che si manifesta in relazione alle “utilizzazioni dei suoli".
Le modificazioni del sistema territoriale complessivo possono essere il risultato di processi naturali (variazioni climatiche, eruzioni ...); più spesso essi dipendono dalla attività umana legata alle modalità di utilizzazione del sistema naturale visto come risorsa
L'analisi del cambiamento del sistema territoriale, nella sua forma più ampia, ruota intorno a due questioni principali:
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� quali sono le cause che generano il cambiamento e secondo quale processo tali cause si manifestano ed interagiscono per determinare il cambiamento
� quali sono gli effetti del cambiamento dell'uso delle risorse sul sistema territoriale (sia dal punto di vista socio - economico che ambientale)
Le cause del cambiamento possono essere individuate riprendendo la concettualizzazione di sistema urbano e territoriale e, in particolare, di componenti interagenti all'interno di esso.
Le pressioni esercitate dall’uomo sull’ecosistema urbano sono la principale dominante della dinamica dell’ecosistema stesso.
I più importanti fattori di tali pressioni sono legati alla demografia, alla organizzazione socio economica, alla struttura politica ed alla tecnologia.
I comportamenti dell’uomo influenzano, in generale, le utilizzazioni del suolo nonché la richiesta e l’utilizzazione di
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I comportamenti dell’uomo influenzano, in generale, le utilizzazioni del suolo nonché la richiesta e l’utilizzazione di risorse.
I primi quattro sottosistemi, che complessivamente costituiscono “l’ambiente umano” determinano le modalità secondo cui l’uomo interagisce con il sistema naturale, inducendo, in generale, un cambiamento nel sistema territoriale.
Il processo di interazione può essere schematizzato nel modo seguente. L’ambiente umano, in funzione delle diverse configurazioni e stati dei quattro sottosistemi che lo caratterizzano, esercita sull’ambiente naturale una spinta alla modificazione che si applica, in generale:
� alle utilizzazioni del suolo� all’uso di risorse� alla produzione di emissioni e rifiuti
D’altra parte, il sistema naturale provvede a fornire all’uomo importanti risorse; così, i cambiamentiche intervento nell’ecosistema naturale (alle diverse scale a cui si manifestano: locale, regionale o globale), come la contaminazione delle acque, la perdita di biodiversità, i cambiamenti climatici etc, influiscono sul sistema
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la contaminazione delle acque, la perdita di biodiversità, i cambiamenti climatici etc, influiscono sul sistema umano in termini di effetti sulla salute, perdita di benessere etc.
A sua volta, l’ambiente umano tenta di reagire a tali effetti mediante la implementazione di strategie rivolte a modificare tanto se stesso (prevenzione) che l’ambiente naturale (mitigazione).
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AMBIENTE UMANOAMBIENTE NATURALEAMBIENTE NATURALE
Risorse
Sistema sociale
Sistema economico
Suolo Acqua
Sistema istituzionale
………….
Cambiamentitecnologici
Fattori culturaliFattori socio-economici
Cambiamentitecnologici
Fattori culturaliFattori socio-economici
Fattori ambientali
Fattori ambientali
Fee
db
ack
Fee
db
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Si deve notare, in questo schema, come i fattori i fattori del cambiamento sino riferibili principalmente al sottosistema umano.È però evidente che i processi di feedback provenienti dall’ambiente possono invece fornire delle indicazioni al pianificatore che, in conseguenza della rilevanza che ai singoli fattori viene riconosciuta, li utilizza per influenzare le proprie decisioni di pianificazione
"un intenzionale PERCORSO DIAZIONI seguito da un ATTORE O DA UN INSIEME DIATTORI che hanno a che fare con un problema”
[Anderson, 1975]
"un intenzionale PERCORSO DIAZIONI seguito da un ATTORE O DA UN INSIEME DIATTORI che hanno a che fare con un problema”
[Anderson, 1975]
Feedback
Disponibilità risorse
EmissioniEffetti indirettiClima
Coperture del suolo
Feedback
Disponibilità risorse
EmissioniEffetti indirettiClima
Coperture del suolo
Utilizzazione del suolo
Utilizzazione delle risorse
Processo decisionale
Utilizzazione del suolo
Utilizzazione delle risorse
Processo decisionale
L’APPROCCIO ALL’USO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO
Il rapporto tra i due sottosistemi non è immutabile.Esso cambia nel tempo in funzione della evoluzione delle diverse componenti del sistema territoriale (tecnologia, cultura, ambiente) e del sistema nel suo complesso (disponibilità di risorse, qualità della vita etc.)
Il termine SOSTENIBILITÀ (SVILUPPO SOSTENIBILE) è entrato a far parte del nostro lessico quotidiano.
“ lo Sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”
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Ma il concetto di sostenibilità è sempre stato presente nei processi di regolazione dei rapporti tra l’uomo e l’ambiente naturale ?e se noQuando e perché si afferma ?
L’APPROCCIO ALL’USO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO
Se andiamo indietro negli anni ci accorgiamo che gli economisti moderni si sono presto preoccupati della scarsità di alcuni dei fattori produttivi, in particolar modo di terra coltivabile, e della possibilità che la crescita economica si fermasse
Ad esempio Malthus (1766-1834) afferma che la scarsità delle risorse naturali può essere un ostacolo alla crescita, sottolineando la limitatezza delle risorse naturali a fronte di una popolazione che nel suo tempo era in continuo aumento.
Pochi anni più tardi J. S. Mill (1806-1873), pone l’accento su un diverso aspetto della: la crescita economica
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Pochi anni più tardi J. S. Mill (1806-1873), pone l’accento su un diverso aspetto della: la crescita economica non è sinonimo di miglioramento della qualità della vita.
Citiamo un passaggio celebre e premonitore dei “Principi di Economia politica”: “Non c’è molta soddisfazione a contemplare un mondo che non contiene più traccia dell’attività spontanea della natura; con la messa a coltura di ogni fazzoletto di terra in grado di produrre generi alimentari; con la distruzione di tutti i quadrupedi e gli uccelli non domestici, poiché sarebbero rivali nell’acquisizione del sostentamento; con lo sradicamento di ogni siepe o albero superfluo e difficilmente un luogo dove un cespuglio o un fiore selvatico potrebbero crescere senza essere estirpati come un’erba infestante in nome del miglioramento dell’agricoltura. Se la Terra dovesse perdere gran parte del fascino per l’accumulazione illimitata di ricchezza al solo scopo di permetterle di sostentare una popolazione più numerosa, ma non migliore o più felice; io spero sinceramente per i posteri che ci si accontenterà di essere stazionari prima che la necessità ci costringa a diventarlo.”
L’APPROCCIO ALL’USO SOSTENIBILE DEL TERRITORIO
Un identico atteggiamento pervade le conclusioni del Club di Roma quando, nel 1972, viene pubblicato il rapporto “I limiti della crescita” che sull’ipotesi di un aumento esponenziale della popolazione, della produzione industriale e dello sfruttamento delle risorse naturali del pianeta, preannunciava la fine della crescita come unico rimedio.
Ed effettivamente un periodo di “crescita zero” si manifestò a seguito due choc petroliferi (1974 e 1979) e della conseguente recessione economica.
È in questo clima culturale che si pongono le basi per la nascita del concetto di sviluppo sostenibile, e nel 1972
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È in questo clima culturale che si pongono le basi per la nascita del concetto di sviluppo sostenibile, e nel 1972 nella CONFERENZA DI STOCCOLMA viene per la prima volta affrontato il problema dello sviluppo compatibile con l'ambiente.In questa occasione la comunità internazionale adotta alcuni principi che saranno alla base del concetto di sviluppo sostenibile:"Le risorse naturali della Terra, devono essere salvaguardate a beneficio delle generazioni presenti e future attraverso una programmazione e una gestione appropriata e attenta"
Un diverso schema, più operativo, utilizzato correntemente per descrivere le interazioni fra l'ambiente umano e l’ambiente naturale, è rappresentato dal modello DPSIR (acronimo di Drivers – Pressures –State – Impacts -Responses) sviluppato dall’Organization for Economic Co-operation and Development (OECD) nel 1999 La struttura DPSIR è stata inizialmente applicata a livello internazionale per organizzare le informazioni sullo stato dell’ambiente, e, in seguito, per valutare e analizzare le strategie di sviluppo sostenibile.
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Drivers Response
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Drivers
Pressure
State
Impact
Response
I Determinanti (Drivers) consistono nelle attività e processi umani, quali ad esempio la crescita demografica, l’urbanizzazione, la produzione industriale, gli spostamenti di merci e di persone, lo sviluppo tecnologico, che nel loro svolgimento interagiscono con l’ambiente naturale creando Pressioni (Pressures) sui sistemi bio-fisici (misurate ad esempio in termini di emissioni nocive, o consumo di risorse naturali).
A seguito delle sollecitazioni umane lo Stato (State) dell’ecosistema si modifica, in genere allontanandosi dalle iniziali condizioni favorevoli alla vita umana, causando così Impatti (Impacts) per lo più negativi sulla popolazione, sull’economia e sugli stessi ecosistemi.
La società reagisce a tali impatti attraverso opportune Risposte (Respones), consistenti in strategie volte ad intervenire sia sulle cause immediate (i cambiamenti dello stato), sia sulle cause implicite, operando sulle pressioni
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intervenire sia sulle cause immediate (i cambiamenti dello stato), sia sulle cause implicite, operando sulle pressioni e sulle attività che le generano, allo scopo di proteggere gli ecosistemi naturali e migliorare la qualità della vita
Gli impatti del cambiamento sono normalmente distinti, in funzione della scala a cui essi si manifestano, in:� globali: si manifestano nel lungo periodo e sono osservabili soltanto a livello di scale territoriali macro� locali / regionali: sono quelli che si manifestano nel breve periodo ed all'interno dei medesimi contesti in cui si producono le pressioni alla modificazione del sistema
DriversDrivers ResponsesResponses
determinanorichiedono
riduconomitigano
regolano
riducono
CausePrimarie (Ambiente umano)• Demografia• Sviluppo tecnologico• Comportamenti sociali• ……….• Agricoltura• Industria• Trasporti• Ecc.
Secondarie (Ambiente naturale)• Eventi climatici
Risposte• Leggi• Piani• Prescrizioni• Ecc.
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PressuresPressures
StateState
ImpactsImpacts
alterano producono
modificano(migliorano)
• Eventi climatici• Eventi idro – geologici• Ecc.
Pressioni• Emissioni in atmosfera• Rifiuti• Inquinamento corpi idrici• Salinizzazione dei suoli• Consumo di suolo• Deforestazione• Ecc.
Stato• Qualità dell’aria• Qualità dell’acqua• Qualità dei suoli• Biodiversità• Ecc.
Impatti• Deterioramento della
qualità della vita• Impatti sanitari• …..• Desertificazione• Alterazione climatica• Pericolosità territoriale• Perdita di biodiversità• Ecc.
Di particolare interesse, per gli scopi della nostra trattazione, sono le forme di risposta che la Società (l'Ambiente umano) pone in essere per gestire le proprie relazioni con l'Ambiente Naturale.In via del tutto generale potremmo classificare tali risposte in tre famiglie:
� quella degli INTERVENTI STRUTTURALI volti a rimuovere le cause delle pressioni sull'ambiente; la forma che tali interventi assumono sono in generale quelle della normazione
� quella degli INTERVENTI REGOLAMENTARI, che tendono a modificare le pressioni che determinate cause generano sull'ambiente
� quella degli INTERVENTI FISICI implementati con lo scopo di ripristinare date condizioni dello stato dell'Ambiente, alterate da pressioni derivanti da cause date, o con quello di minimizzare gli impatti generati da tali alterazioni.
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DriversDrivers
PressuresPressures
StateState
ImpactsImpacts
ResponsesResponses
determinano
alterano producono
richiedono
Interventi strutturali
Interventi prescrittivi
Interventi fisici (opere)
Interventi fisici (opere)
Proviamo ad esprimere i concetti del DPSIR in riferimento ad uno specifico ambito: quello dei rifiuti.
CAUSELa società del benessere porta a produrre quantità crescenti di rifiuti. Le cause di questa super produzione possono essere così schematizzate:
� un cambiamento degli stili di vita che, ad esempio, porta a favorire l'acquisto di merci imballate (ad esempio gli alimentari)
� l'innovazione tecnologica che riduce i tempi di vita dei beni che noi acquistiamo� la scarsa innovazione tecnologica relativa ai processi di produzione dei beni (sempre più complessi dal punto di vista della loro composizione e sempre meno riciclabili)
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di vista della loro composizione e sempre meno riciclabili)� la scarsa innovazione tecnologica relativa ai processi di elaborazione dei nostri scarti che, quindi, si trasformano in rifiuti
PRESSIONILa crescita della produzione di rifiuti richiede che essi vengano in qualche modo elaborati, ad esempio:
� portandoli in discarica� bruciandoli� riciclandoli
Ciascuna delle tre opzioni precedenti provoca una modificazione dello stato dell'Ambiente.
STATOL'opzione "discarica" interferisce con:
� le utilizzazioni dei suoli� la qualità ambientale dei siti in cui le discariche sono collocate� le altre attività (concorrenti) allocabili od allocate sui suoli
L'opzione incenerimento interferisce con:� la qualità dell'aria dei siti in cui gli inceneritori sono collocati� le altre attività (concorrenti) allocabili od allocate sui suoli
L'opzione riciclo interferisce con:� l'energia necessaria alla gestione del riciclo.
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� l'energia necessaria alla gestione del riciclo.
IMPATTIL'opzione "discarica" produce:
� un grande consumo di suoli� un peggioramento della qualità ambientale dei siti in cui le discariche sono collocate� una interferenza con le altre attività (concorrenti) allocabili od allocate sui suoli
L'opzione incenerimento produce:� una degradazione della qualità dell'aria dei siti in cui gli inceneritori sono collocati� una interferenza con le altre attività (concorrenti) allocabili od allocate sui suoli
L'opzione riciclo produce:� un consumo di energia per la gestione del riciclo.
RISPOSTE
Gli INTERVENTI STRUTTURALI che la Società pone, o potrebbe porre, in essere per modificare il proprio comportamento in questa materia sono, ad esempio, quelle che limitano la produzione dei rifiuti. Una norma che vietasse l'immissione sul mercato di beni o imballaggi di beni eccessivamente complessi e quindi non riutilizzabili o riciclabili sarebbe una risposta di questa tipologia.
Gli INTERVENTI REGOLAMENTARI sono quelli, invece, che non intervenendo sul processo di produzione dei rifiuti tendono a stabilire modalità di gestione dei rifiuti più efficienti ed efficaci dal punto di vista, ad esempio, del riciclo. Una regolazione delle modalità di conferimento differenziato dei rifiuti (ad esempio per frazioni singolari)
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riciclo. Una regolazione delle modalità di conferimento differenziato dei rifiuti (ad esempio per frazioni singolari) sarebbe una azione di questo tipo.
Gli INTERVENTI FISICI sono invece quelli che, partendo dal riconoscimento di una alterazione avvenuta dell'Ambiente, tendono a ripristinarne la configurazione. Le bonifiche sono tipici interventi di questa tipologia.
I SISTEMI URBANI E TERRITORIALIoggetto del nostro interesse sono classificabili, in generale e dal punto di vista dei diversi parametri come:
Insieme degli ELEMENTI che costituiscono il sistema MISTI
INTERAZIONI che il sistema ha con il mondo esterno APERTI
RELAZIONI esistenti tra i vari elementi costitutivi del sistema DETERMINISTICI / PROBABILISTICI
Comportamento rispetto al TEMPO DINAMICI
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Comportamento rispetto al TEMPO DINAMICI
LEGGI di regolazione delle relazioni CONTINUI / DISCRETI
Il complesso degli elementi costituenti un sistema territoriale risultano essere descritti secondo tre dimensioni:� Spazio: è la dimensione all’interno della quale viene descritta una determinante componente del sistema�Caratteristiche proprie della componente: è la dimensione all’interno della quale le diverse componenti vengono misurate
� Tempo: è la dimensione all’interno della quale è descritto quando le componenti di un dato sistema hanno assunto valori misurati nella dimensione delle caratteristiche
Oggetto del nostro interesse sono quindi tutti quei fenomeni che:� Risultano descrivibili in termini di sistema costituito da componenti interagenti�Hanno una rilevanza nello spazio
3. Territorio come sistema3.2 DIMENSIONI DI ANALISI DEI SISTEMI TERRITORIALI
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�Hanno una rilevanza nello spazio� Risultano quantitativamente misurabili�Hanno una connotazione specifica in riferimento al tempo
Componente 1
Componente 2
Componente x
FENOMENO
Reg
ione
1
Reg
ione
2
Reg
ione
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SPAZIO
TE
MP
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t0
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