3° Plotone

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 L O S Q ~ J l £ O Non facile era I'impresa di condurre per 5 mesi un Plo- tone di « scansa fatiche patentati " come il nostro da parte di uno S. Ten. di 21 anni. Venuti da ogni dove, carichi di vizi, alcool e stecche di Marlboro (vedi Schettini) gli « sta- kanovisti della branda avevano preso possesso delle camerate 4, 10, 13, tramando, all'ombra dell'antico castel- lo di Cesano, imboscamenti, licenze kilometriche, permes- si improbabili. Oi fronte a questi templari della pennichella pochi avevano speranze, pochissimi avrebbero resistito, uno solo, dice la leggenda, avrebbe potu o farcela. E non uno qualsiasi. II ventenne e part to lancia in resta, una bandiera gial- lorossa (forza Voller), drappeggiava la sua lucente armatu- ra. suo passaggio fu accolto con inni di osanna. Ma I'esultanza che accolse il suo cammino, non fu pari allo sgomento con cui fu accolto quando, come tuono, con im- peto e furore, la devastante potenza del suo braccio si ab- batte su quel manipolo di uomini del Plotone che per la prima volta avevano varcato la soglia della Caserma « Monti . Con pochissimo onore e moltissimi tranelli, i fu- turi ariti si accingevano allo scontro. Avvenne di tutto: Ie galassie furono squassate dalla violenza dell'impatto, bombe S.R.C.M. piovevano dal cielo, tempeste radiofoni- che lapidarono I'etere; I'ira della S. Ten. Silvestri si abbat- teva su di essi a colpi di accertamenti fuori programma, servizi armati festivi, muri del pianto, marce forzate, ed in- fine materie sotto media da recuperare tempo O E quando tutto sembrava finito, ed i pochi superstiti imploravano p - ta il col po finale si abbatteva su di loro: Ie mortali pulizie di competenza. silenzio comincio a regnare, ne un respi- ro ne un fremito dai Monti di S. Andrea a Monte Romano. Ma nel tremolio dell'alba qualcosa accadde, simile ad una nuova genesi. Membra pigre lasciarono il posta a'muscoli d'acciaio, occhi assonnati si mutarono in sguardi penetran- ti e fieri, nervi pronti e saldi vinsero i principi di reumatismi e sciatiche latenti. Non piu pantofole, non piu anelli di fumo, non piu serate televisive e succulenti tortellini, non piu presenze femminili da sogno ad allietare serate festive e gite in barca. Oi colpo Ie comode Clark vennero sostitui- te da duri anfibi, gli scoloriti Levi's da mimetiche sporche. Nessuno piu pote sostenere la vista di Corrieri dello Sport o di fumanti colazioni consumate sotto termo coperte. II loro diletto divennero Ie sinossi, la parola d'ordine « ran- cio». E fu COS che Ie profezie si compirono: gli « Squali della guerra» furono generati da quell'irnpari battaglia e 34 nuove stelle improvvisamente cominciarono a brillare nell'alto dei cieli L 165  GIORNO  

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131° A.U.C. Scuola di Fanteria e Cavalleria3° Platoon, 1° Company, 1° BattalionExcerpt from the journal

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L O S Q ~ J 4 l £ O Non facile era I'impresa di condurre per 5 mesi un Plo-

tone di « scansa fatiche patentati " come il nostro da partedi uno S. Ten. di 21 anni. Venuti da ogni dove, carichi di

vizi, alcool e stecche di Marlboro (vedi Schettini) gli « sta-kanovisti" della branda avevano preso possesso dellecamerate 4, 10, 13, tramando, all'ombra dell'antico castel-lo di Cesano, imboscamenti, licenze kilometriche, permes-si improbabili. Oi fronte a questi templari della pennichellapochi avevano speranze, pochissimi avrebbero resistito,uno solo, dice la leggenda, avrebbe potu o farcela. E non

uno qualsiasi.II ventenne e part to lancia in resta, una bandiera gial-

lorossa (forza Voller), drappeggiava la sua lucente armatu-ra. II suo passaggio fu accolto con inni di osanna. MaI'esultanza che accolse il suo cammino, non fu pari allosgomento con cui fu accolto quando, come tuono, con im-peto e furore, la devastante potenza del suo braccio si ab-

batte su quel manipolo di uomini del 3° Plotone che per laprima volta avevano varcato la soglia della Caserma« Monti ". Con pochissimo onore e moltissimi tranelli, i fu-turi ariti si accingevano allo scontro. Avvenne di tutto: Iegalassie furono squassate dalla violenza dell'impatto,

bombe S.R.C.M. piovevano dal cielo, tempeste radiofoni-che lapidarono I'etere; I'ira della S. Ten. Silvestri si abbat-

teva su di essi a colpi di accertamenti fuori programma,servizi armati festivi, muri del pianto, marce forzate, ed in-fine materie sotto media da recuperare tempo O! E quandotutto sembrava finito, ed i pochi superstiti imploravano pie-ta, il col po finale si abbatteva su di loro: Ie mortali puliziedi competenza. II silenzio comincio a regnare, ne un respi-ro ne un fremito dai Monti di S. Andrea a Monte Romano.

Ma nel tremolio dell'alba qualcosa accadde, simile ad unanuova genesi. Membra pigre lasciarono il posta a'muscolid'acciaio, occhi assonnati si mutarono in sguardi penetran-ti e fieri, nervi pronti e saldi vinsero i principi di reumatismie sciatiche latenti. Non piu pantofole, non piu anelli di

fumo, non piu serate televisive e succulenti tortellini, nonpiu presenze femminili da sogno ad allietare serate festivee gite in barca. Oi colpo Ie comode Clark vennero sostitui-

te da duri anfibi, gli scoloriti Levi's da mimetiche sporche.Nessuno piu pote sostenere la vista di Corrieri dello Sporto di fumanti colazioni consumate sotto termo coperte. II

loro diletto divennero Ie sinossi, la parola d'ordine « ran-cio». E fu COS! che Ie profezie si compirono: gli « Squalidella guerra» furono generati da quell'irnpari battaglia e

34 nuove stelle improvvisamente cominciarono a brillare

nell'alto dei cieli!

IL 1650

GIORNO. . .

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~ O L U I ~ H E . . . SCHEDA PERSONALE

Cognome e Nome: Silvestri MaurilioPseudonimo: PinkOcchi: Color partito azzurro

Eta: Non I'ha mai sap uta nessunoCapelli: E da 1 an no che porta iI basco e non gli sono an-cora cadutiHobby: Provetto calciatore (rna non si e mai visto giocare)Automobile: Ford Fiesta color « voltati "Urlo di battagfia: A - AI tempo, A - AI tempo, Scelto diaI'Attenti!

Film preferito: il CazziatoreAnimale preferito: Vipera Bofors.

Che dire di un uomo Formidabile come lui. Non esisto

no parole che possono esprimere la nostra infinita stimanei suoi confronti. Venerato come un dio, amato come unpadre ha portato il suo terzo plotone alia conquista della

Stella, trasformando un gruppo di spine in possenti Macchine da Guerra.

11/ SQUALO

KKK IPJL01fONIEAMICI MIEI... ATIO 3° PLOTONE

ABBATE MARIO da Roma: nonno Sottomedia, malgrado Ie numerose richieste (Capo sezione e C.te di Plotone)si e sempre rifiutato di comparire aile interrogazioni. Unchiaro esempio di fedelta ai suoi principi d'imboscamento.

BIONDI ANTONIO da Benevento: nonno Letargo, lasua fede era it letto, la musica preferita era it « Silenzio ".

II suo motto era: "meno si fa, meglio si sta! »

CASADONTE SERGIO da Catanzaro: non no Sergino,essendo il piu giovane del plotone ('69) ed il piu piccolo fisicamente ha dovuto subire ogni sorta di scherzo dai suoi« fratelli maggiori ".

CASTIGLIONE SALVATORE da Trapani: nonno S.

Rosalia, siciliano purosangue, rna turco d'adozione.Sguardo penetrante, carn'agione color tabacco, all'MG pre

feriva di gran lunga I'MS.

CUTRI ROBERTO da Ostia: nonno SIP, come in ogniplotone, anche nel nostro c'e I'amante del telefono (e nonI'EEB). AI posto di COMANDI, rispondeva .. PRONTO!

DE VIVO LEONARDO da Napoli: nonno 'Sciallo, invidiamo la freddezza con la quale ha superato quella famosa giornata, quando si e guadagnato ben 8 cazziatoni (7gg.), in 2 ore per aver salutato alia « sciallo " il Generale.

01 FRANCESCO MARCELLO da Caltanissetta: nonnoSuocera, gli e fisiologicamente impossibile mantenere la

bocca chiusa per un tempo superiore ai 15 sec. Si e rivelato la polemica umana.

01 PIAZZA GIORGIO da Venezia: nonno Anfora, fa

della comodita la sua ragione di vita. In 5 mesi di corsonessuno mai e riuscito a farlo mettere sugli attenti comesinossi vuole.

ERRANI ROBERTO da Venezia: nonno Cucciolo, dietro la faccia da bimbo si nascondeva uno dei Capl Muta ..

meno massicci.

FARES FABIO da Ostia: nonno « e la fine ", trovare inlui una parola di conforto, era praticamente impossibile!L'unica risposta che sapeva dire era: e 'a fine!

FIORENTINI CARLO da Milano: nonno Corvo, nonsara come Gullit, perc e in grado di sopravvivere per diversi mesi senza mangiare, purche sia rifornito degli ultiminumeri di Ouattroruote;

FISCHIONE ALBERTO da Civita Castellana: nonno ErSecco, dal fisico piu lungo che largo. Costretto dallo S.

Ten. ad adottare un « Pupo » di 12 Kg. dal nome MG. Nonriusc] mai a trovare gli stivaletti al cromo n. 46.

FOTI MARCO da Lecce: nonno Brontolo, sempre insoddisfatto insoddisfatto, dall'Esercito non ha accettatonulla, tranne la chiamata nella Benemerita!

GUERRICCHIO MARCO da Bari: nonno scheggia, dalfisico non proprio atletico si e rilevato un fuciliere mancatoinfatti si dilettava spesso in assalti aile cabine telefonichedi tutta la caserma.

IANUZZIELLO DOMENICO da Taranto: nonno sarto,uno sgarro di mimetica ad ogni battaglia a meta corsa.Aveva consumato 5-6 rotoli di cotone ed arricchito il sarto.La sua materia preferita non e armi e tiro, rna « Ago eFilo ".

LUNARDQ VINCENZO da Gaeta: nonno caporale,perfetto infallibile; al di sopra di ogni sospetto, sap eva farsicomandare a furor di ... Plotone.

MASTRANTONIO MICHELE da L'Aquila: nonno Bioni

co, possente di fisico e di forza; e stato la colonna portante del mitico 30 plotone. Peccato che lui voleva diventare ..

Alpino!MATTIOLI FABIO da Padova: nonno PfT, attaccatissi

mo ed affezionatissimo alia sua ragazza. Pur non venendodal sud la sua gelosia s'intravede chiaramente tra Ie centi

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naie di lettere scritte e ricevutel

MEOLA GIOVANNI da Roma: non no Ma Daje, caratteristico della sua classica esclamazione « un eolpo ehecoje " faeente parte di un dialetto a noi tutto sconosciuto.

MISTRETTA IGNAZIO da Menfi: nonno Isterix, in ogniplotone ne ha uno, noi avevamo lui! Mistretta Ignazio, lasua voce tuonava incazzata ogni secondo, di giorno e dinotte. Non se ne poteva pill! Una valvola di sfogo I'avevapero: Guerricchio .. poverino!

PASCARELLA ADOLFO da Caserta: nonno CountDown, faeeva invidia anche a Cape-Canaveral. Ma iI guaio

fu quando dovette fare2

stecche contemporaneamente: ilcorso finisce 1'8 0 il 187

PETRELLI GIUSEPPE da Lecce: nonno Pellicano,svolgeva funzioni di buon « jettatore ". II giorno prima delgiuramento disse « domani sara una bella giornata ": diluviol

PIACENZA MASSIMO da Bolzano: nonno Fuhrer, vivein un mondo tutto suo e non tollera intrusioni. Le adunateper lui allegri incontri con gli amici, l'orol09io una diavoleria moderna. Ha fatto del « meglio tardi che mai " iI suomotto!

RAGGI DANIELE da Viterbo: nonno Smile, i gas nervini a confronto dei suoi piedi erano come Denim Musk: segno tangibile di scarso imboseamento.

ROMANO MASSIMO da Roma: nonno Bum Bum, saranno stati forse i 5 mesi d'aecademia ma dopo la quattordicesima settimana accuso qualche malfunzionamento dovuto alia « detonazione » del suo emisfero cerebrale.

ROSSI ANTONIO da Venezia: non no Mi son de Venezia, il pill simpatico tra i Lagunari. Nessuno 10 vide mai ar

rabbiato, neanche quando dopo un turno di guardia se lafece « sotto ».

RUGGERI UGO da Bologna: nonno Osram, I'animacritica del 3° plotone. Classica la sua dichiarazione: « dovefinisee la ragione inizia I'esercito! » .

SARTORI LAURO da Latina: nonno Pisolo, per motivisconosciuti iI nostro S. Ten. 10 considerava iI migliore deinostri ed un buon comandante di plotone. Suoi amici fedelierano la « zupa» ed il « letto »!

SCHETTINI GIULIO CARLO da Bologna: nonno Herr

General, sicuramente il migliore del 3° plotone. Ricevette

la carica di " Scelto ad honorem ". Risulto essere, fin daiprimi giorni, if braccio destro del nostro Coman dante diPlotone.

SCOGNA ROBERTO da Roma: nonno Er Monnezza,

che ness uno 10 inviti mai a cena! Terrore di tutti i ristorantidel centro Italia per la sua attitudine a divorare praticamente ogni eosa.

SOPELSA YURI da Venezia: nonno Uaz, caposteccadei Lagunari, pochi riuscirono a salvarsi dalla sua ira. Minacciava chiunque, terrore dei tanH quando ;era di servizioNCS (Nucleo che ve Spezza).

SPERTI ENRICO da Roma: nonno Sergente, era iI migliore, il pill massiccio nel dare gli ordini. Per lui era unpiacere fare 10 Scelto di compagnia solo per presentare la

forza e sentire il poderoso: « Mareth ".SPIEZIA EURO dall'lsola d'Elba: nonno Maiurino, per

la sua impressionante somiglianza con il S. Ten. Maiuri.

T ABACCO CESARE da Roma: nonno Vecia de Spade, conosciuto per "eleganza della sua corsa e per la vigorosita nell'emanazione degli ordini A .. T-E-N-TII!

I PEREQUATI

BOCCHI MAURO « EI cieeio" Lag c/c MARUCCI ERIBERTO « II Norcino» Mecc. BarCARRER GIOVANNI « II gondoliere" Lag Bar MATTEI ANDREA « II Dottore» Mece. BarCASELLATO ANDREA « La Scheggia» Lag clc ORIGUA MASSIMILIANO « Basco» Mecc. BarGRASSO PAOLO « II pill massiccio» Lag Mortaista TREVISI SALVATORE " Lecce» Mecc. BarD'ALESSANDRO MARCO « Maronna" Macc. BarGIUBELL! PIERO « Body Building» Mece. Bar AMBROSI, CASTALDI, FERRI, PENNICA, PIANCA·MARIOTTI UMBERTO « II Principe» Mecc. Bar STELLI.

S.Ten. VINCI Venuto dal 130°, passo con noi motto tempo (Ufficiale di

Picchetto, di Compagnia, di Battaglione). Suo grande sogno: un posto al Ministero.

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