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I rifiuti radioattivi in Italia: gestione, problemi e prospettive
Il Servizio Integrato per la gestione dei rifiuti radioattivi di origine non elettro-nucleare
Nadia Cherubini
Laboratorio Caratterizzazione Radiologica e Gestione Rifiuti
C.R. ENEA Casaccia
Giornata di Studio AIRP
REMTECH 2017Ferrara 20 Settembre 2017
220 Settembre 2017, REMTECH
Servizio Integrato ENEA
Ruolo Istituzionalegarantire tutte le fasi del ciclo di gestione dei rifiuti radioattivi e dellesorgenti non più utilizzate del settore medico-sanitario, dell’industria edella ricerca scientifica. Sono esclusi i rifiuti generati da impianti nuclearidi cui al Capo VII del Decreto Legislativo 17 marzo 1995 n. 230 e s.m.i..
L’Agenzia ENEA svolge una funzione di indirizzo, supervisione e controllodell’intero ciclo di gestione, assume la proprietà dei rifiuti e delle sorgentiraccolte e si prende carico del loro smaltimento definitivo, liberando daogni responsabilità giuridica il produttore dei rifiuti stessi.
L’ENEA, fin dalla metà degli anni ‘80, svolge un ruolo di primariaimportanza nella gestione dei rifiuti radioattivi a media e bassa attività edelle sorgenti non più utilizzate, provenienti dai comparti medico-sanitario, industriale e dalla ricerca scientifica.
C. R. Casaccia, Roma Servizio Integrato
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Servizio Integrato ENEA
Aspetti operativi e commerciali: NUCLECO
• raccolta dei rifiuti presso i detentori• trasporto al centro Casaccia• caratterizzazione rifiuti radioattivi• trattamento• condizionamento• custodia temporanea
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Servizio Integrato ENEA
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ENEA rende disponibili alla NUCLECO le proprie infrastrutture di deposito temporaneo e gli impianti di trattamento e condizionamento, presso il C. R. ENEA Casaccia, debitamente autorizzate allo scopo, per assicurare la completa prestazione di raccolta, trattamento, condizionamento e deposito temporaneo o decadimento e smaltimento in esenzione.
ENEA assume la proprietà delle sorgenti e rifiuti radioattivi raccolti dagli operatori del Servizio Integrato, incluso NUCLECO, conferiti a NUCLECO stessa, la quale assicura che siano svolte tutte le attività di trattamento, condizionamento, deposito temporaneo o smaltimento in esenzione.
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Servizio Integrato ENEA
Il Decreto Legislativo 6 febbraio 2007 n. 52, all’art. 17, comma 3 stabilisce:
al Servizio Integrato possono aderire tutti gli impianti riconosciuti che svolgono attività di raccolta ed eventuale deposito provvisorio di sorgenti radioattive destinate a non essere più utilizzate.
Il Gestore del Servizio Integrato è l'ENEA.
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Servizio Integrato ENEA
I soggetti giuridici che conferiscono rifiuti con una adeguata continuità possono aderire al Servizio Integrato a seguito di esplicita richiesta.
L’Agenzia rilascia all’interessato un Attestato di Adesione al Servizio Integrato che consente di stipulare con NUCLECO un contratto per il conferimento dei rifiuti radioattivi e delle sorgenti dismesse.
L’Attestato non viene rilasciato a quei soggetti che intendono conferire solo occasionalmente rifiuti radioattivi all’ENEA anche se essi potranno avvalersi comunque delle prestazioni del Servizio Integrato.
Le fasi di raccolta, confezionamento, trasporto e conferimento al centro Casaccia dei rifiuti radioattivi devono essere attuate nel pieno rispetto delle istruzioni operative definite dall’ENEA (FSN FISS CRGR (15) 03, SPECIFICHE TECNICHE E OPERATIVE DEL SERVIZIO INTEGRATO).
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Servizio Integrato ENEA
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Anno 2017BKS (Lodi)
Campoverde (Milano)
MITAmbiente (Milano)
Nucleco (Roma)
O.T.I.C. (Terni)
Protex Italia (Forlì)
Sicurad (Palermo)
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Il Servizio Integrato
Organizzazione
1. ENEA assume la proprietà dei rifiuti facendosi carico del lorosmaltimento definitivo
2. ENEA e NUCLECO firmano una Convenzione
• Tariffe• Procedure per la gestione dei rifiuti radioattivi• Proprietà dei rifiuti radioattivi
3. NUCLECO firma contratti con operatori autorizzati alla raccolta e altrasporto di rifiuti radioattivi
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Gestione dei Rifiuti Radioattivi
I principi fondamentali nella gestione dei rifiuti radioattivi sono laprotezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione, la conservazionedell'ambiente e la salvaguardia delle future generazioni.
Rifiuto radioattivo: qualsiasi materia radioattiva, ancorché contenuta inapparecchiature o dispositivi in genere, di cui non è previsto il riciclo o lariutilizzazione. Art. 4 D.Lgs. 230/95 e smi.
Rifiuto Liquido: qualsiasi sostanza, contenuta in tanica di polietilene divolume standard massimo 30 l (imballi da 60 l) o di volume standardmassimo 100 l (imballi da 200 l), che sia travasabile per pompaggio e la cuiviscosità deve essere al massimo paragonabile a quella di un olio.
Rifiuto Solido: qualsiasi oggetto o serie di oggetti che possono esserecontenuti all’interno dell’imballo, escludendo la presenza di liquidi.
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I rifiuti classificati II Categoria (vecchia classificazione, ex-GuidaTecnica 26) o Low Level Waste (classificazione IAEA) vengonosottoposti a processo di trattamento per la riduzione di volume, persupercompattazione. Le “pizze” prodotte vengono introdotte all’internodi fusti metallici da 380 l, e condizionate in matrice cementizia.Il prodotto finale prende il nome di «manufatto».
Gestione dei Rifiuti Radioattivi
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Gestione dei Rifiuti Radioattivi
Compattazione, infustamento, cementazione e deposito temporaneo di rifiuti a media e bassa attività non energetici
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Pretrattamento del rifiuto
I materiali vengono pre-trattati in apposite celle per procedere poi alle successive
attività di trattamento e condizionamento
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Trattamento dei rifiuti radioattivi
Rifiuti Liquidi
Sala controllo trattamentorifiuti liquidi
Trattamento chimico-fisico Stazione di cementazione
L'impianto di trattamento liquidi applica processi di trattamento fisico, chimico ebiologico. Il liquido trattato viene scaricato nell’ambiente secondo formule di scaricoautorizzate; i fanghi sono cementati
Fusto cementato
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Caratterizzazione dei Rifiuti Radioattivi
Obiettivo: determinare le caratteristiche intrinseche dei materiali checostituiscono il rifiuto.
Tecniche di analisi distruttive: effettuate in laboratorio con metodichimici di separazione e di rivelazione radiologica o con tecnichestrumentali.
Tecniche di analisi non distruttive: osservazione di radiazioni nuclearispontanee (passive) o indotte (attive) finalizzata ad analisi qualitative equantitative di materiale nucleare.
Caratterizzazione dei Rifiuti Radioattivi:
NUCLECO
Laboratorio Caratterizzazione Radiologica e Gestione Rifiuti ENEA
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Tecniche di analisi non distruttive
Caratterizzazione del materiale
ISOCS – In Situ Object Counting System
SRWGA – Sea Radioactive Waste Gamma Analyser
Passive Neutron Counting System
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Tecniche di analisi distruttive
Caratterizzazione dei rifiuti radioattivi
Liquid Scintillation Counting
Spettrometria a
ICP-MS (Inductively Coupled Plasma-Mass Spectrometry)
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Gestione dei Rifiuti Radioattivi
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Volumi conferiti all’ENEA nel 2016169 m3 di rifiuti radioattivi17 m3 di sorgenticonfezionati in fustini da 60 litri
Volume manufatti finali nel 201674 manufatti (da rifiuti liquidi e solidi) per un totale di 28 m3
Volume manufatti medio21 m3/anno
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Servizio Integrato ENEA
Il Decreto Legislativo del 6 Febbraio 2007, n. 52, attuativo della DirettivaEURATOM 2003/122/CE sul controllo delle sorgenti radioattive sigillate ad altaattività e delle sorgenti orfane disciplina le sorgenti sigillate ad alta attività alfine di garantire che ognuna di tali sorgenti sia tenuta sotto controllo in tutte lefasi del suo ciclo di vita fino alla restituzione al fabbricante o allo smaltimento,nonché le sorgenti orfane.
Il D.Lgs 52/2007 ha ufficializzato il ruolo del Servizio Integrato attribuendoglicompiti stabiliti agli articoli:
•3: Autorizzazioni
•12: Formazione e Informazione sulle Sorgenti Orfane
•14: Rinvenimento di Sorgenti Orfane e Interventi
•16: Campagna di Recupero delle Sorgenti Orfane
•17: Operatore Nazionale e Gestore del Servizio Integrato
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Servizio Integrato ENEA
Il Decreto Legislativo del 6 Febbraio 2007, n. 52 all’articolo 3(autorizzazioni) comma 2 lett. d), n. 3 prevede che:
“…..il richiedente il nulla osta all’impiego di una nuova sorgente e ove possibile, dellesorgenti immesse sul mercato anteriormente alla data di entrata in vigore del presentedecreto, deve documentare che:d) è in possesso di misure atte a garantire la gestione in sicurezza della sorgente al termine della sua utilizzazione anche nel caso in cui il detentore diventi insolvente o cessi l’attività; tali misure consistono in una delle seguenti possibilità:
1) prestare una garanzia finanziaria per assicurare i fondi necessari alla gestione della sorgente fino allo smaltimento, compreso il relativo condizionamento …..;
2) stipulare accordo scritto per la riconsegna al fabbricante della sorgente non più utilizzata;
3) stipulare accordo scritto con il Gestore del Servizio Integrato o con l'Operatore nazionale; tale accordo dovrà prevedere, oltre al trasferimento di proprietà della sorgente, il trasferimento dei fondi necessari per il condizionamento, lo stoccaggio di lungo periodo e lo smaltimento ad un deposito finale.”
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Servizio Integrato ENEA
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INFN – Legnaro (Novembre 2016)
Anno 2017INFN – LNS
INFN - LNF
Onlus Istituto Nazionale per lo Studio e il Controllo dei Tumori e delle Malattie Ambientali“Bernardino Ramazzini“
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L’art. 17 del D. lgs. 52/07 stabilisce, al comma 3, che il Servizio Integrato garantisce le fasi del ciclo di gestione delle sorgenti non più utilizzate quali la predisposizione al trasporto, il trasporto, l'eventuale trattamento, condizionamento e il deposito provvisorio.
Obiettivo del Servizio Integrato è individuare soluzioni per la gestione e lo smaltimento di sorgenti ad alta attività esauste, al momento della loro dismissione, quando richiesta dal detentore.
Sorgenti ad alta attività
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Sorgenti ad alta attività
Le sorgenti di alta attività sono momentaneamente mantenute indeposito presso NUCLECO, in contenitori di cemento per garantire laprotezione contro condizioni incidentali esterne.
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Sorgenti ad alta attività
Il Servizio Integrato è in grado di affrontare tutte le possibilità per il corretto smaltimento di una sorgente ad alta attività dismessa.
Le possibili alternative per una adeguata e corretta gestione della sorgente sono le seguenti:
riciclaggio o riutilizzo della sorgente;
smaltimento della sorgente nel contenitore originario;
smontaggio della sorgente ad alta attività in cella calda, inserimento in contenitori appositamente progettati e smaltimento presso il deposito definitivo dei rifiuti radioattivi.
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Il rinvenimento di sorgenti orfane è disciplinato dai primi due commi dell’art. 14 del D. Lgs. 52/07 e viene gestito dal Prefetto, il quale si avvale dei Vigili del Fuoco per il primo intervento e di altre autorità. Il Prefetto può far intervenire il Servizio Integrato successivamente alla fase di emergenza.
Le attività svolte dal Servizio Integrato possono essere ricondotte a quelledi gestione dei rifiuti qualora la sorgente non sia ad alta attività.
Nel caso di rinvenimento di sorgenti orfane, l’intervento del SI può essereeffettuato con copertura dei costi da parte della persona fisica o giuridicaritenuta responsabile della sorgente.
Emersione di Sorgenti Orfane
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Sorgente caratterizzata da parte dei Vigili del Fuoco, dalle A.R.P.A. o da esperto qualificato incaricato dal responsabile della sorgente.
Sorgente non caratterizzata• possibilità di trasporto della sorgente presso il C. R. ENEA Casaccia:
Caratterizzazione in Laboratorio
• impossibilità di trasporto della sorgente presso il C. R. ENEA Casaccia da parte dei Vigili del Fuoco o altre forze dell’ordine: Caratterizzazione in situ
In tutti i casi l’ENEA si farà carico della sorgente divenendone proprietario, a meno di indicazioni differenti impartite dalle forze dell’ordine o dalla magistratura
Emersione di Sorgenti Orfane
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Laboratorio Caratterizzazione Radiologica e Gestione Rifiuti
ENEA - Casaccia Servizio Integrato
Via Anguillarese 301
00123 Santa Maria di Galeria – Roma
Tel 0630483870/6662/3961
Fax 0630486701
[email protected]@[email protected]
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