Bollettino Ecclesiale - Luglio - Settembre 2006 Ottobre - Dicembre 2006
25 Luglio 12 Settembre 2009 - eventiesagre.it
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VII edizione
Concerti e Master-Class a Biella Piazzo - Palazzo Ferrerowww.musicasullago.org
In collaborazione con Servizi per la Comunicazione - www.communique.it
A Mus.Gi.ASSOCIAZIONE GIOVANILE MUSICALE
Sezione di Biella
Con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Ministero della Pubblica Istruzione
Settimane Musicali Internazionali della
Comunità Collinare Intorno al Lago di Viverone
25 Luglio12 Settembre2009
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Organizzazione:
A.Gi.Mus. sezione di Biella
Nuovo Insieme Strumentale Italiano (N.I.S.I.)
Direzione Artistica: Sergio Patria - Elena Ballario
Comitato Promotore:
Francesco Comotto
Sindaco di Settimo Rottaro e Presidente della Comunità Collinare
Mirco Rosso - Sindaco di Maglione
Antonino Rosa - Sindaco di Viverone
Amanda Prelle - Sindaco di Palazzo Canavese
Giovanni Gianotti - Sindaco di Cossano Canavese
Mario Enrico - Sindaco di Borgo d’Ale
Angiolino Santina - Sindaco di Azeglio
Benito Favaro - Sindaco di Piverone
Dino Gentile - Sindaco di Biella
Comunità Collinare Intorno al LagoVia Umberto I, 107-13886 Viverone (Biella)
Tel. +39 0161.987810
Fax +39 0161.989475
www.intornoallago.it
A.Gi.Mus. Sezione di Biellavia Salussola, 4 - 13885 Salussola (BI)
Tel./fax +39 0161.993018
[email protected] - www.agimusbiella.it
Segreteria Oganizzativa:Stefania Lacchia - Andrea Ceria
Coordinamento Tecnico:Pier Franco Causone
Responsabile Uffi cio Stampa e guida all’ascolto:Elisa Braccia
Mobil Phone: +39 346.3951050
Grafi ca Ideazione e Comunicazione:Communiqué s.n.c. - www.communique.it
Art Designer:Paolo Angelini
Web Master:Davide Cavalla ITA PRO - [email protected]
Info: www.musicasullago.org
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Biglietteria:posto unico euro 8,00
per i residenti nei comuni della Comunità Collinare
posto unico euro 5,00
In collaborazione con Servizi per la Comunicazione - www.communique.it
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Quest’anno la VII edizione del Festival Musica sul Lago ha
deciso di portare sul palco una ventata d’aria fresca con il
nuovo ufficio stampa e la comunicazione rinnovata. In questa
edizione si avverte forte l’esigenza di sdoganare ulteriormente
la manifestazione dallo stretto ambito regionale e riproporla
all’attenzione nazionale con un programma di qualità che
faccia procedere parallelamente il discorso dello spettacolo
e della ricerca e conseguentemente allinearsi ai numerosi
festival di prestigio presenti in ambito europeo. Se queste
premesse motivano l’appassionato di musica, il turista risulta
felice nell’andare alla ricerca dei luoghi cari alla memoria, certo
che il girovagare verta ad una meta. Nove alternative scelte
per accattivarsi il pubblico locale e coloro che lungi da mete
vacanziere impegnative scelgono la semplicità e la quiete dei
luoghi ricchi di storia e di tradizioni culturali assolutamente
uniche. Itinerari vari e differenti per soggiorni culturali destinati
a rimarcare la scalata al successo del Festival il cui il principale
obiettivo continua ad essere la ricerca di un dialogo costante
fra spazi aperti, cultura e spettacolo.
Sergio PatriaPresidente dell’A.Gi.Mus sezione di Biella
Sogno di un Festival di mezza estate
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Contaminiamoci!Uno degli effetti più dirompenti della globalizzazione è il mescolamento
delle culture, delle conoscenze, delle genti e delle loro tradizioni. Linguaggi,
immagini, suoni e colori si incontrano oggi con facilità mescolandosi
e compenetrandosi. Saper cogliere l’innovativa potenzialità di questa
contaminazione di inizio millennio potrebbe diventare la carta vincente
del prossimo futuro. Muri fino a ieri invalicabili sono crollati. Spazi e luoghi
inaccessibili aprono le porte alla loro conoscenza, si lasciano scoprire,
si mettono in discussione, svelano dettagli finora sconosciuti, offrono
nuove opportunità che noi vogliamo cogliere. È proprio qui, “intorno al
lago”, che vogliamo giocare la nostra partita, la nostra sfida diversa. Un
lago di ineguagliabile bellezza, testimonianza arcaica delle pulsazioni del
ghiacciaio Balteo che in epoche remote plasmò queste terre, è il luogo da
cui si dipanano, durante le Settimane Musicali, sonorità capaci di catturare
anche il più ignaro dei viandanti che si trovi a percorrere i nostri borghi. È
un lago ricco di isole che non si trovano al suo interno ma ne costellano le
sponde costituendo un piccolo tesoro da scoprire poco alla volta. Bisogna
lasciarsi andare, saper seguire il filo rosso che collega la tradizionale
kermesse inaugurale, austera e nobile, alla passionalità del bandoneòn e
del tango, alla spavalderia degli ottoni, alle scorribande sugli 88 tasti del
pianoforte, alla melodia degli archi tzigani e alla poesia della cornamusa
irlandese. “Il vero viaggio di scoperta non consiste nello scoprire nuove
terre ma nell’avere nuovi occhi” scriveva Marcel Proust di fronte al mare di
Normandia e noi facciamo nostra questa perla di saggezza per proporla a
Voi curiosi viaggiatori del terzo millennio. Lo sciabordare notturno delle
acque nell’area palafitticola, l’arte a cielo aperto, il barocco ed il romanico,
ruderi, castelli e ricetti sapranno accoglierVi senza clamore, nella quiete di
una notte di mezza estate, per lasciare un segno nella Vostra memoria. Una
ricettività accogliente e la cucina tipica piemontese innaffiata dalla regina
delle nostre colline di morena, l’erbaluce DOC, sapranno farVi trascorrere
qualche giorno in un mondo altro, lontano dai clamori, dal suono dei
clacson, dallo sferragliare dei tram, dall’aria condizionata delle automobili.
Il grande Anfiteatro Morenico della Serra di Ivrea, emergenza geomorfologia
di caratura mondiale saprà fare da cornice alle Vostre passeggiate nel verde
e nella quiete dei nostri boschi, delle nostre campagne, dei nostri vigneti.
A piedi, a cavallo, in mountain bike o in canoa sul lago potrete assaporare
il profumo della nostra terra e alla sera farvi rapire da uno degli svariati
concerti che si terranno in tutti gli otto comuni “intorno al lago”. Ciò che
chiediamo è una sola condizione: che vi spogliate di tutti gli affanni e
veniate qui per distendervi, riposarvi e rilassarvi perché solo in tal modo,
come canta Ivano Fossati: “ il pensiero sarà un colore, il colore sarà un suono,
il nostro suono …. un battito”
Francesco Comotto
Presidente della Comunità Collinare
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Comunità Collinare “Intorno al Lago”,un Territorio da Scoprire.
Protagonisti il lago, insieme a una delle più lunghe colline moreniche d’Europa, “la Serra”,
parte avanzata del ghiacciaio del Monte Bianco. Un anfiteatro unico e suggestivo dove spa-
ziare tra le attività proprie delle aree collinari, (trekking o mountain bike) e quelle nautiche
di abituale dominio rivierasco. Da questo territorio sgorga la fonte Lauretana, la cui acqua,
filtrata da innumerevoli strati di roccia è tra le migliori e leggere minerali europee. Una terra
che abbraccia il Lago di Viverone, dove storia e tradizione si fondono, dove l’enogastronomia
è padrone. Un microclima favorevole ed una grande e antica tradizione hanno generato una
cultura legata al cibo ed al vino. Piatti in apparenza “poveri”, nati per esaltare le qualità del
formaggio locale e del burro di montagna con il riso e la farina di mais.
Il “mactabe”, minestra di riso, latte e castagne, un simbolo della frugalità montanara, le ver-
dure ripiene, i “capunet”, foglie di cavolo farcite con carne e riservate alle feste. La gallina
ripiena, le “quajette”, i formaggi freschi lavorati. Il “salam patata” (inserito nel Paniere dei pro-
dotti tipici della Provincia di Torino) con le parti meno pregiate del maiale impastate con
le patate bollite, le “siule pin-e dal profumo inconfondibile, le “paste ed meglia”, un pilastro
della tradizione piemontese. Il coregone, i faseuj gràs, piatto di carnevale, con pesche e kiwi,
ormai considerati autoctoni nel territorio. Altre preparazioni uniche, come l’”arsuma’”, crema
a base di uova, vino e zucchero, e le “miasce”, cialde con uovo, latte e farina di mais, ricette
sapotite ed affascinanti. Accanto ad una tavola ricca e varia, una grande offerta enologica:
dai rossi ai bianchi, da quelli che nascono da uve collinari quasi montuose a quelli che ma-
turano in riva al lago di Viverone, ma caratterizzati dall’eccellenza del territorio. Sono tutti
compresi nella D.O.C. Canavese, una denominazione nella quale si ritrovano molti dei vitigni
che hanno reso grande l’enologia piemontese: nebbiolo, barbera, freisa, bonarda, uve che
riunite danno un uvaggio moderatamente strutturato ma di fresca vivacità e piacevole mor-
bidezza. Nebbiolo e barbera poi sono anche prodotti in purezza, con buone doti di equili-
brio tra durezze e morbidezze. Un gioiello nella produzione che circonda il lago è l’Erbaluce
di Caluso, il cui vitigno è coltivato in questo particolare microclima da tempo immemorabile.
Il nome richiama proprio i sentori di questo vino, erbacei e luminosi, una doc prodotta nelle
tipologie bianco fermo, spumante e passito, caso quasi unico in Italia.
Offrono soluzioni doc: l’Hotel Marina - Lago di Viverone (www.hotelmarinaviverone.it) men-
tre gli artisti si ritroveranno presso i ristoranti Il Corsaro e Viver è, a Viverone. Il contributo
della Comunità Collinare Intorno al Lago sposa la filosofia del Festival esprimendosi attraver-
so i suoi elementi: l’acqua, l’aria pura, la terra delle colline ed il sacro fuoco dell’arte! I nove
appuntamenti musicali sono considerati il ‘cuore’ dell’intera manifestazione, i programmi in
questi ultimi anni hanno saputo trasferire un bagaglio culturale di gran spessore, cosicché i
laitmotive consacrati alla storia della musica si siano adattati al pubblico accorso, eludendo
simpaticamente giudizi e critiche. Il Festival Musica sul Lago si può “prescrivere” a tutti quelli
che, affetti da idiosincrasia verso il genere “classico”, nutrono una sana curiosità verso chi ha
fatto dei propri studi un’opportunità per un pubblico più eterogeneo. La ricerca accurata e
minuziosa consente di riservare al turista, giunto in vacanza assetato di cultura, una carrel-
lata di brani sapienti e di carpire l’attenzione di una platea avvezza ad ogni tipo di intratte-
nimento. Le presenze delle ultime edizioni superano le 11.400 unità; un dato che induce
a ritenere che l’attività di sensibilizzazione svolta in questo senso sia stata recepita dagli
operatori. L’ultima kermesse ha registrato la presenza di 169 artisti, di cui ben 50 provenienti
dall’estero, numeri che indicano un impatto mediatico importante. Mai come ora la cultura si
fa carico di trasferire alcuni punti chiave: ogni disciplina, se didatticamente ben ambientata,
sollecita il trasferimento delle abilità. Questo pensiero è vincente non solo nell’ambito azien-
dale, infatti ognuno di noi porta con se la propria storia, la propria formazione e il proprio
percorso di vita. Quale migliore occasione per richiedere alla Regione Piemonte di tenere
aperto il dialogo in un confronto rivolto ad ottimizzare risorse e talenti.
A cura di rrii iiiinnee rraat
Sabato 25 Luglio - ore 21,15Viverone - Villa Paolina - via Zimone, 1
Orchestra Tzigana di Budapest
Antal Szalay Direttore e Primo violino
Mercoledì 29 Luglio - ore 21,15Cossano Canavese - Sagrato della Chiesa Parrocchiale
Il Virtuosismo strumentale del ‘700
Giampaolo Bandini chitarra - Glauco Bertagnin violino
Sergio Patria violoncello
Sabato 1 Agosto - ore 21,15Azeglio - Piazza Massimo d’Azeglio
Balkan Festival Orchestra
Eduardo Rahn violino solista - Paolo Biancalana direttore
Sabato 8 Agosto - ore 21,15Settimo Rottaro - Sagrato della Chiesa Parrocchiale
Paola Gassmanvoce recitante
ed il
Nuovo Insieme Strumentale Italiano
Pierre Hommage violino
Vincenzo Mariozzi clarinetto
Sergio Patria violoncello
Elena Ballario pianoforte
Mercoledì 12 Agosto - ore 21,15 Palazzo Canavese - Piazza della Chiesa Parrocchiale
Napo canta De AndrèAlberto Napolitano voce - Fabio Biale violino, mandolino
Davide Brambilla pianoforte, fisarmonica, tromba
Davide L’Abbate chitarre - Massimiliano Carretta basso
Sabato 15 Agosto - ore 21,30 Maglione - Giardini Comunali
A Voice From IrelandNiamh Parsons voce - Graham Dunne chitarra,
Birkin tree - Fabio Rinaudo cornamusa irlandese, flauti
Daniele Caronna violino, chitarra
Michel Balatti flauto traverso irlandese - Devis Longo pianoforte
Mercoledì 19 Agosto - ore 21,15Piverone - Sagrato della Chiesa Parrocchiale
Gioachino Rossini
Petite Messe SolennelleSolisti: Magda Koczka, Sabrina Pecchenino,
Massimo Lombardi, Luciano Fava, Elena Ballario pianoforte
Walter Gatti harmonium, Gruppo vocale Resonare
Sabato 22 Agosto - ore 21,15Borgo d’Ale - Cortile del Palazzo Comunale
Kiev String’s OrchestraSuela Piciri violino solista, - Eddi de Nadai direttore
Sabato 12 Settembre - ore 21,00Biella Piazzo - Cortile di Palazzo Ferrero
I Percussionisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RaiClaudio Romano, Maurizio Bianchini, Carmelo Gullotto, Alberto Occhiena
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Aria di Mitteleuropa con il violino tzigano di Antal Szalay. Quando la musica è passione e ardore.
Bandini, Bertagnin e Patria, chitarra, violino e violoncello: il trio d’assi per un virtuosismo d’eccellenza.
L’immagine si fa musica: Fantasia di Disney, fate, funghi animati e pesci danzano al ritmo delle note della suite dello Schiaccianoci. La musica si fa immagine con Eduardo Rahn, violino solista e Paolo Biancalana, direttore.
Alla partitura sono premesse alcune frasi trat-te infatti dall’apocalisse di Giovanni, alla quale s’ispira, e che fanno riferimento all’angelo che annuncia la fine del tempo ”…I miei detratto-ri dimenticano che l’Apocalisse non contiene soltanto mostri e cataclismi: vi si trovano anche silenzi di adorazione e meravigliose visioni di pace” (Olivier Messiaen). Voce recitante Paola Gassman, un momento musicale capace di tra-sformarsi in un vero e proprio cult!
“Dai diamanti non nasce niente”... Due ore di spettacolo per ripercorre tutta la discografia di De André.
Profumo d’Irlanda per questa band dal sapore arcaico. Riservato a coloro che amano la birra ed i bardi irlandesi
La Petite Messe solennelle, capolavoro dell’ulti-ma età rossiniana. Un periodo contrassegnato dalla nostalgia per il passato, dal tentativo di adeguarsi al presente e dalla visione negativa del futuro.
La Camerata d’archi femminile di Kiev, ovvero l’altra metà del cielo. Una ricerca accurata e minuziosa ha consentito all’orchestra ucraina di riservare al pubblico una carrellata di brani particolarmente sapienti nel carpire l’atten-zione di una platea oramai avvezza alla buona musica.
La verità è che l’arte delle percussioni ha rag-giunto da tempo un alto livello di complessità e raffinatezza.
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“Il Vostro matrimonio è un evento speciale e richiede una attenzione speciale,noi e i nostri collaboratori saremo lieti di aiutarVi a coronare il vostro sogno”.
L’Hotel Marina e situato sulle rive del lago di Viverone e off re ai suoi ospiti
un ambiente confortevole per una vacanza rilassante e di qualità.
Posizionato a soli 10 minuti dall'uscita di Santhia A4 e Albiano A5
HOTEL MARINA: Fraz. Comuna, 10 - 13886 VIVERONE (BI)
Tel. +39 0161.987577 - Fax +39 0161.98689
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“Oh violino tzigano, tu che sogni la dolce terra d’Ungheria, suona ancora con tutta l’anima tzigana. Voglio piangere come te di nostalgia nel ricordo di chi il mio cuore abbandonò. Come il canto che tu diffondi per la via con il vento, la mia passione dileguò. Suona solo per me o violino tzigano, forse pensi anche tu a un amore laggiù sotto un cielo lontano”. Chi ha i capelli bianchi se la ricorda: era una canzone della metà degli anni venti ed il “violino tzigano” rappresentava un imponente mezzo di comuni-cazione dalle tinte forti e passionali.Questa sera, nella splendida cornice di Villa Paolina, si tornerà a parlare di “passionalità del violino tzigano” grazie all’orchestra di Budapest diretta dal primo violino Antal Szalay. In questo breve “excursus” si traccerà a grandi linee una sorta di “identikit” della musica detta “ungherese”. Nota già dal XIX secolo in Europa (basti pensare a Liszt e a Brahms e alle magnifiche rapso-die e danze ungheresi), occorre calarsi nella cultura locale di tale tradizio-ne. Di fondamentale importanza fu l’influsso turco-ottomano, protagonista nell’area balcanica fino a tutto il settecento. L’impero Ottomano utilizzava in gran parte musicisti del luogo, i quali seppero appropriarsi perfettamen-te di quei moduli tipici della musica turca, ben avvertibili nell’atmosfera “orientaleggiante” di molte melodie. Dal XVIII secolo gli influssi della musica tzigana arrivarono ad allietare anche le feste nobiliari e a consacrare gli or-chestrali che ne facevano parte quali esimi artisti!
In caso di maltempo il Concerto si terrà nella Palestra Comunale di Viverone
Aria di Mitteleuropa con il violino tzigano di Antal Szalay.Quando la musica è passione e ardore
ViveroneSabato 25 luglio ore 21,15
Villa Paolina (via Zimone, 1)
Orchestra Tzigana di Budapest Antal Szalay, Direttore e Primo violino
Programma:Anonimo
Czardas Focoso
J. Bihari
Verbunk e danza svelta del 1848
Eduard Reményi
Vola mia rondine
Anonimo
Canzoni “Kuruez”
(flauto pastorale solo)
Anonimo
Canzoni folcloristiche ungheresi
(cornamusa, flauto solo)
Johannes Brahms
Danza ungherese n. 5
Franz Liszt
Rapsodia ungherese n. 2
Ferenc Farkas
Fantasia tzigana
Pablo Sarasate - Ferenc Farkas
Canzone tzigana
Paschale-Farkas
Danza tzigana spagnola
G. Boulanger
Sogno tzigano
Grigoras Dinicu
Hora e l’usignolo
Aaram Kaciaturiam
Danza della spada
Anonimo
Canzone romantica tzigana
Vincenzo Monti
Czardas
Orchestra Tzigana di Budapest
nasce nel 1969 su iniziativa del M.
Antal Szalay in collaborazione con
musicisti provenienti da orchestre
di Budapest. L’intento del gruppo è
di valorizzare il repertorio orchestra-
le della musica tzigana. Ogni anno
eseguono più di cento concerti in
Ungheria e nella loro attività hanno
tenuto tournèe in quaranta Paesi
(Stati Uniti, Cina, Giappone, India,
Canada, etc.), oltre al successo ri-
scontrato in diverse città europee.
Si ricorda il successo dell’Orchestra
Tzigana nel programma TV di Rai
Uno “Specchi di Trieste” trasmesso
in diretta via satellite in tutto il mon-
do nel 1991. Al loro attivo numerosi
dischi e CD sia con brani per sola
orchestra che con la partecipazione
straordinaria di cantanti quali Dah-
mar Koller, Nicolai Gedda, Annelise
Rohjemberger, Peter Minich.
Antal Szalay , direttore e primo
violino, proviene da una famiglia
di musicisti ungheresi dove è stato
avviato allo studio del violino in gio-
vanissima età, dopo aver compiuto
regolari studi musicali presso il
Conservatorio della sua città, ha ini-
ziato nel 1963 la sua attività di vio-
linista presso l’Orchestra Honbed e
nel 1969 è divenuto primo violino
dell’Orchestra Tzigana di Budapest
da lui fondata insieme ad altri mu-
sicisti ungheresi. La sua attività con-
certistica è particolarmente intensa.
Recentemente ha festeggiato il 25°
anno di attività dell’Orchestra con
una serie di concerti in Ungheria, in-
numerevoli i riconoscimenti raccolti
dai più autorevoli rappresentati del-
la vita artistica ungherese.
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Fra le commemorazioni del bicentenario della morte di Franz Joseph Haydn quella di stasera offre l’opportunità di saggiare un termine non comune per coloro che amano la musica classica, ma sono ovviamente sprovvisti delle nozioni di base: “cassazione”La “cassazione” è una composizione strumentale di origine incerta e molto simile alla serenata e al divertimento, una terminologia utilizzata abitual-mente nell’ambito della musica e che sta ad indicare brani dai contenuti leggeri e scorrevoli. Affermatasi a Vienna, a partire dal 1667, venne destinata all’apertura di banchetti e mascherate. Veniva tendenzialmente composta per essere eseguita all’aperto e da chiunque avesse le basi rudimentali per poterlo fare. Troviamo esempi di tali composizioni (colte) in Haydn e nel periodo giovanile di Mozart. Ancora Boccherini e Beethoven danno esempi di partiture in forma di “cassazione” e concludono l’epoca di questa forma così feconda e sviluppata.
Un grazie particolare a questo Trio che ha inteso valorizzare le eccellenze individuando un repertorio capace di dare risalto al virtuosismo strumenta-le del ‘700, autentico protagonista di una svolta linguistica- musicale che ha posto in primo piano la cantabilità.
In caso di maltempo il Concerto si terrà nel locale alternativo di Cossano Canavese
Bandini, Bertagnin e Patria, chitarra, violino e violoncello: il trio d’assi per un virtuosismo d’eccellenza.
Cossano CanaveseMercoledì 29 luglio ore 21,15
Sagrato della Chiesa Parrocchiale
Giampaolo Bandini chitarra
Glauco Bertagnin violino
Sergio Patria violoncello
Programma:
Omaggio a Franz Joseph Haydn
(1732-1809)
nel bicentenario della morte
Cassazione in Do maggiore
(Presto - Minuetto
Adagio - Finale, presto)
FranÇois de Fossa
(1775-1849)
Gran Trio in La maggiore
(Allegro non tanto - Largo cantabile
Minuetto - Allegretto)
Niccolò Paganini
(1782-1840)
Terzetto
(Allegro con brio - Minuetto
Andante - Rondò)
Gianpaolo Bandini è oggi considerato
tra i migliori chitarristi della sua gene-
razione. Brillantemente diplomatosi a
diciannove anni, sul versante cameristi-
co si è formato presso l'Accademia Pia-
nistica di Imola con musicisti quali Pier
Narciso Masi, Alexander Lonquich, Dario
De Rosa, Maureen Jones e Franco Gulli.
È stato componente dell’unico duo di
chitarre riuscito ad entrare nell’albo
d’oro dei più prestigiosi concorsi inter-
nazionali di musica da camera, riportan-
do in ogni occasione il 1° premio asso-
luto. Bandini figura inoltre regolarmente
come solista e con orchestra nei cartel-
loni dei più importanti Festival d’Europa,
Stati Uniti e Sud America (Messico, Fran-
cia, Croazia, Germania, Usa, Slovenia,
Svizzera, Ungheria, Polonia, Russia, ecc.).
Recentemente ha eseguito il “Concerto
Elegiaco” di Leo Brouwer per chitarra e
orchestra, sotto la direzione dell’autore.
Da qualche tempo si dedica allo studio
della prassi esecutiva ottocentesca su
strumenti d’epoca. È docente di chitarra
presso l’Accademia Musicale del Teatro
Cinghio di Parma e di musica da camera
all’Accademia “F. Tarrega” di Pordenone.
Glauco Bertagnin, è nato a Padova
dove ha compiuto gli studi musicali
presso il Conservatorio “C. Pollini” di-
plomandosi con il massimo dei voti e la
lode sotto la guida dl Maestro P. Juvar-
ra. Dal 1978 al 1986 si è perfezionato al
Conservatorio di Ginevra con il Maestro
C. Romano, ottenendo il diploma di vir-
tuositeè con menzione speciale d’ono-
re. Svolge un intensa attività cameristi-
ca in formazioni di vario genere, dal duo
all’orchestra d’archi. Dal 1980 è altro
primo violino solista dei “Solisti Veneti”
con i quali ha preso parte a concerti per
i più importanti festivals e nelle più im-
portanti sale da concerto (Salisburgo,
Edimburgo, Carnegie Hall, Bunka Kai-
kan Tokyio). Con “I Solisti Veneti” ha inol-
tre inciso numerosi dischi anche in ve-
ste di solista (Estro armonico di Vivaldi)
e registrato per molte radio e televisioni
in tutto il mondo. Insegna violino pres-
so il Conservatorio “C.Pollini” di Padova.
Suona un violino Tranciano del 1702.
Sergio Patria: vedi pagina 16
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Si torna a parlare di bicentenari, ma questa volta si commemora la nascita di Felix Mendelssohn Bartholdy con l’Ouverture “Le Ebridi” del 1829 che lo stesso Wagner considerava superiore alle altre. Fu dopo l’ascolto dell’Ouver-ture che il compositore e drammaturgo tedesco definì Mendelssohn un pa-esaggista di primo ordine. Vi aleggia un sentimento sobrio e malinconico che riflette nella melodia quasi sommessa l’emozione contemplativa del musicista di fronte alla grotta di Fingal”. Dal punto di vista strutturale questa composi-zione ha le proporzioni di una sinfonia e ci aspetta a buon titolo la medesi-ma intensità espressiva.
La seconda parte della serata propone due fra gli autori più noti e apprezza-ti: Grieg e Čajkovskij. Peraltro il primo godette della particolare ammirazio-ne da parte del compositore russo.Tra i brani più conosciuti del compositore norvegese risalta sicuramente la musica per il Peer Gynt di Ibsen, una partitura capace di passare dal raro equilibrio espressivo nella Morte di Ase ai successivi e brillanti quadretti di colore. Con Čajkovskij sfondiamo una porta aperta: alzi la mano chi non conosce la Suite dello Schiaccianoci?! Un esempio cinematografico è il film Fantasia della Disney, in cui fate, funghi animati e pesci danzano al ritmo delle note della Suite. Quale migliore occasione per festeggiare la luce, i profumi ed i sapori dell’estate!
In caso di maltempo il Concerto si terrà nel locale alternativo di Azeglio
La musica si fa immagine con Eduardo Rahn, violino solista e Paolo Biancalana, direttore.
AzeglioSabato 1 agosto ore 21,15
Piazza Massimo d’Azeglio
BALKAN FESTIVAL ORCHESTRA
Eduardo Rahn violino solista
Paolo Biancalana direttore
Programma:
Omaggio a
Felix Mendelssohn-Bartholdy
(1809-1847)
nel bicentenario della nascita
Ouverture Le Ebridi
Concerto mi minore op. 64
per Violino e orchestra(Allegro molto appassionato
Andante - Allegretto, ma non troppo)
Edvard Grieg
(1843-1907)
Peer Gynt Suite nr. 1 op. 46
(Il mattino - Morte di Ase
Danza di Anitra
Nell’antro del Re della Montagna)
Pëtr Il’ič Čajkovskij
(1840- 1893)
Suite dello Schiaccianoci op. 71
(Ouverture - Danza caratteristica -
Marcia
Danza della Fata confetto
Danza russa
Danza araba - Danza cinese
Danza degli zufoli Valzer dei fiori)
Eduardo Rahn, nasce nel 1969, si diplo-
ma alla Manhattan School of Music nel
1989. Nel 1992, inizia gli studi di dire-
zione orchestrale, ottenendo nel 1998
la qualifica in direzione orchestrale. Nel
1984 inizia la carriera da violinista so-
lista e dal 1997 quella di direttore. Si è
esibito come solista con orchestre quali
Baden-Baden Sinfonieorchester, Main-
zer Kammerorchester, Chamber Orch.
of Philadelphia, Los Angeles Chamber
Orch., Rondo Chamber Orch. of New
York, Michigan Symphony Orch., Orq.
Nacional de Mexico, Orq. Carlos Chàvez,
Orq. de la Universidad de Guanajuato,
Orq. Sinfonica Venezuela, Orq. de la Ra-
dio de Bucarest, Orq. Nacional del Esta-
do de Mexico, Solistas de Venezuela Ca-
racas, Orq. Sinfonica de Petrobras, Orch.
Sinfonica de Manaus, Orch. Sinfonica de
la Provincia de Cordoba.
Paolo Biancalana, nato nel 1962, si di-
ploma in pianoforte e in composizione
al Boccherini di Lucca. Studia direzione
di coro presso la Fondazione D’Arezzo
e direzione d’orchestra. Direttore della
Corale Guglielmi, compie tournées in
Cechia, Polonia, Francia, Spagna e rea-
lizza un CD per la casa Bongiovanni di
Bologna con prime incisioni di musi-
che per coro e orchestra di Guglielmi.
Ha diretto, in programmi sinfonici ed
operistici, l’Orch. dell’Accademia Liszt,
l’Orch. di Ceboksary e l’Orch. Cajkovskij
di Izhevsk, l’Orch. della RTV Moldava,
l’Orch. della Moldavia, l’Orch. Filarmoni-
ca di Plovdiv, di Shoumen, di Pazardijk,
l’Orch. Filarmonica di Botosani, di Satu
Mare, di Bacau, di Ploiesti, Cluj, l’Orch.
dell’Accademia di Tirana, l’Orch. del Ka-
zakistan, la Richmond County Orch. ed i
New York Chamber Players.
Balkan Festival Orchestra, da oltre cinque anni Balkan festival Orch. lavora come una compagine con un’attività stabile radunando in diversi periodi dell’anno sempre gli stessi musicisti. Le tournée si svolgono in vari Paesi euro-pei, presentando al pubblico oltre alla loro ricca tradizione musicale anche composizioni tratte dal repertorio sin-fonico presenti nelle programmazioni annuali delle orchestra stabili di cui i musicisti fanno parte.
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Ci sono, nella vita, alcuni momenti della giornata che catalizzano l’at-tenzione degli interessati. Ci sono persone che la musica la percepi-scono più degli altri attraverso i suoni, le sfumature e i colori. È una sensibilità che a volte può anche ferire, ma quando l’esecuzione se-duce questo privilegio ci porta in paradiso.Questa sera il “Festival itinerante” accoglie sul palco il Nuovo Insieme Strumentale con un programma inusuale: il Triplo concerto di Bee-thoven/trascrizione per solo trio: violino, violoncello e pianoforte.Il concerto triplo per pianoforte, violino, violoncello e orchestra di Lu-dwig van Beethoven fu scritto appositamente per l’Arciduca Rodolfo, che in quegli anni era diventato suo allievo di pianoforte e per due solisti a suo servizio. È il primo concerto in assoluto che fu concepito per quel tipo di complesso. Durante la vita di Beethoven fu eseguito una sola volta ed anche dopo la sua morte è raramente entrato nelle sale da concerto. Un capitolo a parte spetterebbe alla partecipazione straordinaria di una delle più grandi attrici italiane: Paola Gassman invitata quale voce recitante per una delle composizioni per musica da camera fra le più significative del secolo scorso.“ Il quartetto per la fine del tempo” venne creato a detta del suo stesso autore - “per evadere dalla neve, dalla guerra, dalla prigionia e da me stesso. Alla partitura sono premesse alcune frasi tratte infatti dall’apocalisse di Giovanni, alla quale s’ispira, e che fanno riferimento all’angelo che annuncia la fine del tempo”…I miei detrattori dimenticano che l’Apo-calisse non contiene soltanto mostri e cataclismi: vi si trovano anche si-lenzi di adorazione e meravigliose visioni di pace” (Olivier Messiaen)
Una serata sotto i rifl ettori con una rara esecuzione di Beethoven e la partecipazione straordinaria di Paola Gassman.
In caso di maltempo il Concerto si terrà nel locale
alternativo di Settimo Rottaro
Settimo Rottaro Sabato 8 agosto ore 21,15
Sagrato della Chiesa Parrocchiale
Paola Gassman
voce recitante
Nuovo Insieme Strumentale
ItalianoVincenzo Mariozzi clarinetto
Pierre Hommage violino
Sergio Patria violoncello
Elena Ballario pianoforte
Programma:
Ludwig van Beethoven
(1770 - 1827)
Triplo concerto per violino,
violoncello e orchestra
Trascrizione per solo Trio di Carl Reinecke
(Allegro - Largo - Rondò alla Polacca)
Olivier Messiaen
(1908 - 1992)
Quatuor pour la fin du temps
per clarinetto, violino,
violoncello e pianoforte
Testi tratti dall’Apocalisse di San GiovanniI. Liturgie de cristal
II. Vocalise, pour l’Ange
qui annone la fin du Temps
III. Abime des oiseaux
IV. Intermède
V. Louange à l’Eternité de Jésus
VI. Danse de la fureur,
puor les sept trompettes
VII. Fouillis d’arcs-en-ciel,
puor l’Ange qui annone la fin du Temps
VIII. Louange à l’Immortalité de Jésus
Paola Gassman, diplomata nel 1968
all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio
d’Amico”, si è dedicata quasi esclusiva-
mente al teatro, con sporadiche ma si-
gnificative apparizioni televisive. All’ini-
zio della carriera si ricordano i trascorsi
nella compagnia “Teatro Libero”, diretta
da Ronconi, con lo spettacolo “Orlando
Furioso” che culminò in una trasmissio-
ne televisiva a puntate. Prese parte agli
spettacoli “La tragedia del vendicatore”
per la regia di Ronconi e “Cucina” diretta
dalla Wertmuller. Entrò poi nella compa-
gnia Brignone-Pagliai con gli spettacoli
“Spettri” di Ibsen e “Processo di famiglia”
di Fabbri. È stata diretta dal padre in
spettacoli come “Cesare o nessuno”, “Fa
male il teatro” e “Bugie sincere”. Ha reci-
tato con registi quali Squarzina, Castri,
Bolognini, Piccardi, Sciaccaluga, Macca-
rinelli, etc. e tra gli spettacoli più recenti
si ricordano il testo “Giobbe” scritto dal
Pontefice, “Spirito allegro” di Coward,
“Giù dal monte Morgan” di Miller, “Vita
col padre” di Crouse, “Harvey” di Chase,
“Ifigenia in Aulide” ed “Elena” di Euripi-
de. Attualmente fa parte con Pagliai
del Teatro del Veneto con gli spettaco-
li “Viaggio a Venezia” e “La bottega del
caffè” di Goldoni. In questi ultimi anni
ha voluto dedicarsi anche alla poesia e
a tutti quei brani che si legano alla me-
moria ed al repertorio con lo spettacolo
“Luoghi indiscreti della memoria”. Nel
2008 per la casa editrice Marsilio pub-
blica il libro dedicato al suo privato:
“Una grande famiglia alle spalle”.
Elena Ballario, ha iniziato la carriera
nel 1980 proponendosi al pubblico sia
come solista che con varie formazioni
cameristiche. Dal 2000 inizia l’attività
compositiva dedicandosi dapprima a
trascrivere e ad elaborare per vari grup-
pi strumentali e vocali, brani orchestrali,
pianistici e per canto e pianoforte di va-
rie epoche dando vita a programmi mo-
nografici dedicati a G. Rossini e G. Verdi,
all’operetta, alle favole, all’opera lirica,
eseguiti dal Nuovo Insieme Strumen-
tale Italiano del quale è la pianista. Suc-
cessivamente alla prime trascrizioni ha
prodotto lavori originali per pianoforte
solo, violoncello e pianoforte, per trio,
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per quintetto d’archi e orchestra d’archi.
Sue composizioni sono state inserite in
repertorio da vari solisti ed ensemble
ed eseguite regolarmente in Italia ed
all’estero. Numerosi i lavori per la didatti-
ca, di cui recenti sono le raccolte per pia-
noforte intitolate “Suona con Camilla”. Di
recente pubblicazione (novembre 2008)
per la casa editrice Volontè di Milano e di-
stribuito in tutta Italia dalla Carisch, il me-
todo di Scale e Arpeggi con Introduzione
teorica per i Conservatori di Musica.
Pierre Hommage “Un magnifico violini-
sta!” Olivier Messiaen. Nato ad Avignone,
comincia gli studi musicali al Conservato-
rio della sua città e cinque anni più tardi
è ammesso nella classe di Christian Ferras
al Conservatorio Nazionale Superiore di
Musica di Parigi dove otterrà i primi pre-
mi di Violino e Musica da camera. Si esi-
bisce anche con il violinista russo Wiktor
Libermann e riceve nel 1985 il diploma
d’onore all’Accademia Chigiana di Siena
nella classe di Henryk Szeryng e Franco
Gulli. Debutta in Italia lo stesso anno al
festival internazionale di Cremona parte-
cipando al fianco di Salvatore Accardo e
Shlomo Mintz all’esecuzione dell’integra-
le delle Sonate e delle Partite per violino
solo di J. S. Bach. È riconosciuto dal pub-
blico e dalla critica internazionale come
uno dei migliori violinisti francesi della
sua generazione. La registrazione nel
1998 del disco dell’opera per violino di J.
E. Bonnal è stato unanimemente salutato
dalla critica specializzata come uno “Choc
du monde de la musique”. L’opera per vio-
lino e pianoforte di Joseph-Guy Ropartz
e il concerto op. 77 di J. Brahms accom-
pagnati dalla Philarmonica di Timisoara
sono disponibili da 3D Classics.
Vincenzo Mariozzi, direttore artistico
e musicale dei Solisti Aquilani è stato
primo clarinetto solista dell’Orchestra
dell’Accademia Nazionale di Santa Ceci-
lia dal 1968. Ha studiato con il M° Gam-
bacurta presso il Conservatorio di Roma
dove ha insegnato per molti anni. Già
primo clarinetto solista dell’Orchestra del
Teatro Massimo di Palermo ha ricoperto
lo stesso ruolo nella World Symphony
Orchestra. Nel 1967 è stato premiato al
Concorso internazionale di Ginevra. Ha
tenuto concerti sotto la direzione dei
Maestri Markevich, Kurz, Previtali, Zecchi,
Ceccato, Renzetti, Marriner, U. Benedetti
Michelangeli, Maag, Sinopoli, Sawallisch,
Giulini e Gatti. Applaudita, in occasione
del bicentenario mozartiano, la sua inter-
pretazione del Concerto K 622, inserita
anche nel “Festival Europa Mozart Praha”.
Ha effettuato registrazioni per la Rai; le
più recenti sono dedicate alle sonate per
clarinetto di Brahms e al concerto di Mo-
zart, eseguiti con l’Orchestra da Camera
di Mantova, e ai quintetti per clarinetto
di Mozart e di Brahms (etichetta Ham-
phlion). Apprezzatissimo didatta del suo
strumento, tiene corsi e master-class in
Italia e all’estero.
Sergio Patria, debutta come solista con
l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana.
Si è diplomato a pieni voti al Conservato-
rio di Alessandria con E. Roveda, perfezio-
nandosi all’Accademia Chigiana di Siena
e all’Accademia di Santa Cecilia di Roma.
Ha ricoperto l’incarico di primo violon-
cello solista nell’Orchestra Sinfonica di
Bogotà. Ha collaborato con l’Orchestra di
Santa Cecilia di Roma e come primo vio-
loncello allo Stadttheater di Lucerna. Nel
1974 vince il premio “Migros” (Zurigo).
Docente di violoncello al Conservatorio
di San Cristobal (Venezuela), al Conser-
vatorio dell’Università Nazionale Colom-
biana, al Conservatorio ed alla Scuola di
Lucerna, al Conservatorio di Alessandria,
alla Scuola di Alto perfezionamento di
Saluzzo, ai corsi orchestrali di Lanciano
e ai corsi di formazione professionale
del Friuli Venezia Giulia. Dal 1977 al 2007
ha insegnato al Conservatorio di Torino,
città dove dal 1974 al giugno 1999 ha
ricoperto il ruolo di primo violoncello al
Teatro Regio. Conoscitore e divulgatore
della Tecnica Alexander è stato tra i pri-
mi in Italia uno dei primi insegnanti nel
mondo. Come interprete di concerti per
violoncello ed orchestra ha suonato sotto
la guida di artisti di fama internazionale
Solista e camerista in vari di gruppi da
camera, di cui è stato anche il fondatore,
ha svolto e svolge attività concertistica in
Italia e all’estero.
È Presidente dell’A.Gi.Mus. sezione di Biella.
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Biella - Palazzo Ferrerodal 27 al 31 luglio 2009
Master-ClassGlauco Bertagnin Violino - Frédéric Zigante Chitarra
L’iniziativa è nell’ambito di Spazio Spalancato
a cura dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Città di Biella.
Sede dei corsi:I corsi si terranno a Biella Piazzo presso il prestigioso Palazzo Ferrero, dimora
storica oggi di proprietà del Comune e sede di eventi e manifestazioni di rilievo,
situato nella parte alta della città di Biella, ossia nel cuore del borgo storico me-
dievale detto Piazzo. Il Palazzo dispone di numerose stanze per lo studio e di un
meraviglioso giardino da cui si gode la vista della città dall’alto.
Palazzo Ferrero - C.so del Piazzo, 25 - Biella
Info: www.borghi.biella.com - www.biella.piazzo.it
Venerdì 31 luglio ore 21,15 - Cortile di Palazzo Ferrero
Concerto finale degli allievi delle master-class e consegna degli attestati di frequenza.
TRATTORIAIL CORSARO
Via Provinciale, 50Viverone (BI)
Tel/fax: +39 0161.9849
Giorno di chiusura il Martedì
Specialità pesce di mare e lagoAlla sera servizio Pizzeria
Parcheggio riservato
Nel periodo del Festival presentando il biglietto della manifestazione si avrà uno sconto del 10%
In caso di maltempo il Concerto si terrà nel
Centro comunitario “A. Olivetti”
di Palazzo Canavese”
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Che cosa ci si aspetta da un concerto così? Uno studio accurato delle emozioni, le stesse che, a suo tempo, ci aveva fatto vivere il grande poeta genovese. “Quella voce forte, profonda, densa di vibrazioni antiche, era ovviamente molto più che la voce di un cantautore. Era il sigillo autorevole di una coscienza, la possibilità irripetibile per la canzone di diventare il più alto e penetrante strumento artistico della cultura popolare. (Da “La Repubblica, 12 gennaio 2004)
Due ore di spettacolo per ripercorre tutta la discografia di De André con particolare attenzione a quei personaggi tanto cari all’autore.Arrangiamenti a volte tratti dagli originali, altre volte reinterpretati in chiave acustica per dare uniformità al “sound”. L’alternanza di strumenti diversi e la qualità dei musicisti ne fanno uno spettacolo sia divertente che interessante dal punto di vista musicale.La direzione artistica del progetto è affidata a Davide “Billa” Brambilla, già arrangiatore dei primi dischi di Van De Sfroos e polistrumentista di Enrico Ruggeri, sapientemente coadiuvato dal resto del gruppo.
Due ore di spettacolo per ripercorretutta la discografi a di De André
Palazzo CanaveseMercoledì 12 agosto ore 21,15
Piazza della Chiesa Parrocchiale
NAPO canta DE ANDRÈ“Dai Diamanti
non nasce niente…”
Alberto “NAPO” Napolitano voce
Fabio Biale violino, mandolino
Davide Brambilla
pianoforte, fisarmonica, tromba
Davide L’Abbate chitarre
Massimiliano Carretta basso
Alberto Napolitano è da anni con-
siderato uno dei migliori interpreti di
Fabrizio De André. “Napo” ha scelto di
dedicare gran parte della sua attività
concertistica all’interpretazione di quei
brani che sono stati determinanti per la
sua crescita artistica ed umana. Promo-
tore e cantante prima delle “Buonenuo-
ve”, poi degli “Endegu du Matin”, è stato
voce del progetto “Umbre de Muri” (con
Armando Corsi, Mario Arcari, Marco
Fadda e Dado Sezzi) e dei “Faber Per
Sempre” (Pier Michelatti). Nel 2008 an-
cora voce del progetto “Attenti al Goril-
la” affronta la stagione 2009 semplice-
mente come “Napo canta De André”. È
ospite nell’ultimo album di Enrico Rug-
gieri dal titolo “All in” per il quale hanno
inciso il brano Teneri Amori.
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Ristorante Viver È13886 Viverone (BI)
Via Provinciale, 22 - Tel: 0161 987030 - Cell: 334.7347104
Nel periodo del Festival presentando il biglietto della manifestazione si avrà uno sconto del 10%
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Il patrimonio della musica e della canzone tradizionale irlandese ha rag-giunto la sua forma attuale nel XVIII secolo per opera di un gran numero di cantanti, violinisti, arpisti e suonatori di cornamusa, molti dei quali rimasti anonimi. Essi utilizzarono come base musicale sia il repertorio proveniente dal continente europeo, legato alle mode ed ai gusti della cultura baroc-ca, sia il repertorio più antico, legato alle leggendarie figure dei bardi, nel quale operarono modifiche al ritmo, alle strutture melodiche ed alla forma complessiva.
Questa musica, frutto della creatività di una società fondamentalmente ru-rale, si è tramandata principalmente per via orale, il che spiega l’impossi-bilità, a volte, di giungere a definizioni storiche precise di nomi, luoghi e periodi; come in tutte le tradizioni di questo tipo, uno stesso brano ha subi-to nel tempo rimaneggiamenti e arricchimenti, dato che ogni esecutore è chiamato a “personalizzare” la musica che esegue.
Il fatto che questa tradizione sia prettamente solistica ha inoltre determina-to una certa prevalenza della melodia sull’armonia; sebbene spesso il solista venga accompagnato da altri esecutori, che arricchiscono il discorso armo-nico e ritmico, la sua esecuzione è di per sé un’entità completa.
Nota a cura di Fabio Rinaudo
Profumo d’Irlanda per questa band dal sapore arcaico. Riservato a coloro che amano la birra ed i bardi irlandesi.
In caso di maltempo il Concerto si terrà
nel Teatro Comunale di Borgo d'Ale
MaglioneSabato 15 agosto ore 21,30
Giardini Comunali
A voice from Ireland
Niamh Parsons, voce
Graham Dunne, chitarra
Birkin tree
Fabio Rinaudo
cornamusa irlandese, flauti
Daniele Caronna
violino, chitarra
Michel Balatti
flauto traverso irlandese
Devis Longo
pianoforte
Birkin Tree è l’unica formazione ita-
liana ad esibirsi regolarmente in Irlan-
da. Hanno tenuto più di milleseicento
concerti in Italia ed in Europa e durante
l’estate 2008 hanno partecipato come
ospiti alla tournée italiana della famo-
sa band irlandese “THE CHIEFTAINS”.
Hanno suonato in alcuni tra i più im-
portanti festival, tra cui Feakle Festival,
Ennis Trad Festival, Glencolumbkille
Festival, O’Carolan Festival. La radio na-
zionale irlandese RTE ha registrato per
due volte il loro concerto a Dublino al
Hartcourt Hotel. Hanno partecipato dal
vivo a trasmissioni radiofoniche e tele-
visive per RAI 1, RAI 3, RAI Radio 1, RAI
Radio 2, TELE + 3, TMC Telemontecarlo,
RTS Svizzera, Telepiù, Radio Capodistria,
Radio Popolare di Milano, ed in Irlanda
per RTE (la radio nazionale irlandese),
Radio Kerry e Radio Clare. Negli anni la
band si è esibita con famosi artisti irlan-
desi come Martin Hayes, Dennis Cahill,
Niamh Parsons, Graham Dunne, Cyril
O’Donoghue, Tola Custy, Murty Ryan,
Derek Hickey, Liam O’Flynn, Grainne
Hambly, Arty McGlyn.
Graham Dunne, dublinese, è diventa-
to rapidamente uno dei più apprezzati
chitarristi sulla scena della musica tra-
dizionale irlandese. Graham ha lavorato
regolarmente insieme a Sean Tyrell, con
il quale ha effettuato un tour in Irlanda,
Francia e Belgio. Dal 1999 si esibisce con
la cantante Niamh Parsons. Ha accom-
pagnato alcuni tra i più grandi musicisti
irlandesi come il piper Paddy Keenan ed
i violinisti Tommy Peoples e Liz Carroll.
Nel 2006 ha pubblicato, come solista, il disco “Giotarai”.
Niamh Parsons, nel corso della sua lunga carriera si è esibita in migliaia di concerti, accompagnando alcuni tra i più importanti gruppi irlandesi come Arcady e Loose Connections. Nel Marzo del 1999 Niamh è stata in tour in Ame-rica insieme a Josephine e Pat Marsh, cantando alla Casa Bianca alla presenza del Presidente Bill Clinton. Graham ha lavorato regolarmente insieme a Sean Tyrell, con il quale ha effettuato un tour in Irlanda, Francia e Belgio.
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In caso di maltempo il Concerto si terrà nel locale alternativo di Piverone.
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Eseguita per la prima volta in forma privata nella casa del conte Pillet-Will, il 14 marzo 1864 nella versione per 2 pianoforti e harmonium che Rossini stesso si preoccupò di orchestrare.Un periodo contrassegnato dalla nostalgia per il passato, dal tentativo di adeguarsi al presente e dalla visione negativa del futuro.
Altrettanto inestimabile è il pensiero dell’autore quando il lavoro fu terminato: “Buon Dio, eccola terminata questa povera Messa. Ho fatto della musica sacra o della musica maledetta. Ero nato per l’opera buffa io lo so bene! Poca scienza, un po’ di cuore, tutto qui. Sia Tu dunque benedetto e concedimi il Paradiso” (Gioachino Rossigni, Passy 1863).L’attributo “Petite” si riferisce non solo ad un gesto di modestia dell’autore,
ma alla formazione strumentale e vocale della composizione. E sempre a
proposito di umiltà: durante la prima nel salotto del conte Pillet-Will, Rossini
non diresse, si limitò a girare le pagine dello spartito del pianista…
“Petite Messe Solennelle”, capolavorodell’ultima età rossiniana.
PiveroneMercoledì 19 agosto ore 21,15
Sagrato della Chiesa Parrocchiale
Marco Chiappero direttore
Gruppo vocale ResonareMagda Koczka, Elena Martin,
Miriam Mazzoni, Sabrina Gattiglia,
Fabrizio Nasali, Sabrina Pecchenino,
Massimo Lombardi, Corrado Margutti,
Marco Pollone, Riccardo Bertalmio,
Franco Coppo, Luciano Fava
Elena Ballario pianoforte
Walter Gatti harmonium
Programma:Gioachino Rossini (1792-1868)
Petite Messe Solennelleper soli, coro da camera, pianoforte e
harmonium
Kyrie: Andante maestoso (coro)
Gloria: Allegro maestoso (soli e coro)
Gratis agimus tibi
Andante grazioso (contralto, tenore e basso)
Domine Deus: Allegro giusto (tenore)
Qui tollis peccata mundi
Andantino mosso (soprano e contralto)
Quoniam Tu solus sanctus
Allegro moderato (basso)
Cum Sancto Spiritu
Allegro maestoso-Allegro (coro)
Credo: Allegro cristiano (soli e coro)
Crucifixus: Andantino sostenuto (soprano)
Et resurrexit: Allegro (soli e coro)
Preludio religioso durante l’offertorio
Andante maestoso-Andantino mosso
(pianoforte e harmonium)
Sanctus: Andantino mosso (soli e coro)
O salutaris hostia
Andante mosso (soprano)
Agnus Dei Largo (contralto e coro)
Marco Chiappero si è diplomato in Di-
rezione di Coro, Composizione e Dire-
zione d’Orchestra presso i Conservatori
di Alessandria, Torino e Milano. Ha colla-
borato come clavicembalista e organi-
sta con vari gruppi di musica antica par-
tecipando a numerosi concerti in Italia
e all’estero. Ha svolto attività di maestro
collaboratore, di assistente musicale e
di direttore nell’allestimento di alcune
opere liriche ed è stato direttore di alcu-
ne realtà corali del panorama musicale
piemontese. Molte sue composizioni
ed elaborazioni sono state pubblicate
ed eseguite, alcune delle quali da Anti-
dogma Musica, dal Quintetto Architorti
e da formazioni cameristiche dell’OSN
della RAI e del Teatro Regio di Torino. È
docente di Teoria e Solfeggio presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Torino.
Resonare il gruppo vocale è compo-
sto da un organico variabile a seconda
delle esigenze stilistiche e musicali di
repertorio. Ha eseguito parti del Vespro
della Beata Vergine di Pietro Bencini alla
Cappella dei Mercanti di Torino, si è esi-
bito alla Promotrice delle Belle Arti, al
Festival dei Saraceni di Pamparato e alla
rassegna musicale Sentieri di Musica
con la missa brevis KV 140 di W.A.Mozart
per soli, coro e archi. Ha preso parte alla
prima esecuzione moderna di un ine-
dito Miserere di Baldassarre Galuppi
nella chiesa della Pietà di Venezia per
l’omonimo festival veneziano, replicato
poi in diverse località piemontesi all’in-
terno del circuito “Piemonte in musica”.
Ha tenuto due concerti all’interno del-
la rassegna torinese Paschales Laudes,
e un concerto per l’Associazione per
la riscoperta del patrimonio musicale
piemontese nella chiesa di S. Francesco
da Paola a Torino. Ha eseguito la “Petite
Messe Solennelle” di G. Rossini sempre
all’interno del circuito di “Piemonte in
Musica”. Ha tenuto un concerto all’inter-
no della passata stagione dell’Accade-
mia corale Stefano tempia, eseguendo
musiche di Dietrich Buxtehude e di
Benedetto Marcello. Prossimamente
eseguirà musiche di Benjamin Britten
per la stagione “Organalia” a cura della
Provincia di Torino.
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Magdolna Koczka, soprano d’origine
ungherese, ha intrapreso i suoi studi di
canto nella Scuola Civica di Budapest
e presso il Conservatorio Béla Bartók,
laureandosi parallelamente anche in
economia e commercio. Dopo aver stu-
diato canto lirico a New York con Stella
Richmond ed in Italia con Giuseppe Val-
dengo, si è specializzata nell’esecuzione
della musica rinascimentale e barocca.
Ha lavorato come soprano primo nel
Coro della “Filharmonia di Budapest”,
con i “Madrigalisti di Budapest” e con il
Coro della RAI di Torino.
ll suo repertorio principale è composto
dalla musica tardorinascimentale e ba-
rocca, dalle romanze dei grandi autori
della lirica italiana da Rossini a Menotti e,
naturalmente, dal repertorio ungherese.
Ha tenuto numerosi concerti in Unghe-
ria, in Giappone ed in Italia. Svolge atti-
vità didattica dal 1996, insegnando tec-
nica vocale, sia privatamente che presso
numerose associazioni musicali.
Massimo Lombardi, tenore, inizia la
sua attività artistica nel 1997 con l’en-
semble In-Canto Armonico, approfon-
dendo la tecnica del canto armonico.
Collabora, anche in veste di solista, con
diversi gruppi professionisti: Polifilo En-
semble, Gruppo Vocale Resonare, Coro
Filarmonico Ruggero Maghini, Ars Can-
tica Choir & Consort, Collegio Musicale
Italiano, Cantar Lontano. Studia canto
con Magda Koczka e ha seguito master-
class di canto barocco con Jill Feldman
e Katalin Halmai. Studia Composizione
con Alessandro Ruo Rui presso il Con-
servatorio di Torino e chitarra classica
con Maurizio Colonna.
È docente di vocalità presso i Corsi di
Orientamento Musicale dell’Accademia
Corale Stefano Tempia.
Sabrina Pecchenino inizia in giovane
età lo studio del pianoforte, di musica
corale e direzione di coro e canto al Con-
servatorio G. Verdi di Torino con Luisella
Ciaffi conseguendo nel 1999 il diploma.
Segue perfezionamento con Giampiero
Taverna, Slavska Taskova, Sandro Volta,
Angelo Savelli al Teatro Dovizi d’Arez-
zo, dove interpreta diversi ruoli in “Die
Schiene Galatèe” di Suppé, “Tamerla-
no” di Haendel, “Il ballo delle ingrate” di
Monteverdi. Canta in duo con il pianista
Diego Mingolla perfezionandosi con An-
tonio Ballista a Milano e partecipa agli
“Opera Workshop” con Claudio Desderi.
Esegue “Pierrot Lunaire” di A. Schonberg,
in diverse sale italiane, “Le marteau sans
maitre” di P. Bolulez, “Chamber music” di
Berio e numerose opere inedite di giova-
ni compositori. Interpreta ruoli solistici
in opere di Purcell, Verdi, Puccini e Che-
rubini. Il suo vasto repertorio la vede im-
pegnata in passi importanti della musica
sacra, dalla Messa in si minore di J. S. Bach
al Requiem di W. A. Mozart e alla Petite
Messe Solennelle di G. Rossini, eseguita
ad Arezzo con i pianisti A.Lucchesini e P.
De Maria.
Luciano Fava, torinese, è laureato in Fisi-
ca, ricercatore universitario presso l’Uni-
versità del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” in Alessandria. Ha iniziato a
cantare con Corale Universitaria di Torino,
seguendo contemporaneamente corsi di
vocalità e canto sotto la guida di Silvana
Silbano presso la Scuola Civica di Torino.
Dal 2002 al 2006 ha cantato nel Torino Vo-
cal Ensemble diretto da Carlo Pavese. Nel
2005 inizia la collaborazione con il coro
“R. Maghini” con la direzione di Claudio
Chiavazza, partecipando alle produzioni
con l’Orchestra Nazionale della RAI e con
la “Academia Montis Regalis”. Dal 2006
collabora con la formazione “Ars Cantica”
di Milano diretta da Marco Berrini. Nel-
lo stesso anno, sotto la guida del Enrico
Bava consegue il compimento di canto
lirico presso il Conservatorio di Alessan-
dria. Ha svolto ruoli solistici nel Torino Vo-
calEnsemble, nel “Dolciaure Consort”, nel
gruppo “Resonare” e in “Vox libera” diretto
da Dario Tabbia. Svolge corsi e seminari
di acustica musicale presso l’Università
di Torino, il Conservatorio di Alessandria
e in Istituti di Istruzione Secondaria pie-
montesi.
Elena Ballario: vedi pagina 15
24
Agorà Palace Hotel
Via Lamarmora,13/A13900 Biella - Italy
Tel. +39.015.8407324 r.a. - fax +39.015.8407423e-mail: [email protected]
GPS: N 45° 33.744' E 8°03.42825
In caso di maltempo il Concerto si terrà nel Teatro Comunale di Borgo d'Ale
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La Kiev String’s Orchestra promette una serata frizzante! Una ricerca accurata e minuziosa ha consentito all’orchestra ucraina di riservare al pubblico una carrellata di brani particolarmente sapienti nel carpi-re l’attenzione di una platea oramai avvezza alla buona musica.L’ensemble si esibirà in alcune interpretazioni di rara bellezza dalle Antiche Arie e Danze per liuto di Ottorino Respighi alla deliziosa Sim-ple Symphony dell’allora appena ventunenne Britten.Ma è su Elena Ballario che vorremmo esprimere un pensiero, diretto-re artistico del festival Musica sul Lago si contraddistingue nel pano-rama musicale italiano non soltanto per il suo talento, ma per l’innata vocazione nel creare percorsi alternativi. Sua la Suite “Musica sul lago” datata 1964 per quintetto d’archi. Un invito all’ascolto ed un grazie a chi persevera nel credere che la musica sia un linguaggio universa-le, universalmente comprensibile a tutti gli uomini, per vie intuitive, emotive o sentimentali.“Le quattro stagioni” di Piazzolla (sì, avete letto bene, non di Vivaldi), porteranno alla conclusione un appuntamento tra i più curiosi del festival, sogno di una notte di mezza estate.
La Camerata d’archi femminile di Kiev, l’altra metà del cielo interprete di danze e suggestioni delle stagioni.
Kiev String's Orchestra fondata nel
1991, ha eseguito concerti in tutto
il mondo. Il vasto repertorio include
composizioni dalla musica medioevale
fino alla moderna. L’orchestra ha suo-
nato accompagnata da solisti di fama
internazionale: Kerner, Olovnikov, Ditz,
Blaha, Doichinovich, Manara, Polidori,
Campanella, Angeleri, Krilov, Ricciarelli.
Suela Piciri, diplomata con il massimo
dei voti all’Accademia di Tirana. Dal
2000 ricopre il ruolo di Primo Violino di
spalla dell’Orchestra Sinfonica dell’Ope-
ra di Tirana. Ha partecipato a tutte le
tournèes dell’Orchestra di questi ultimi
anni. È attiva come camerista in diverse
formazioni che si sono esibite in Alba-
nia e in Europa. Come solista ha parte-
cipato a vari festivals, tra cui “Nei Suoni
dei Luoghi” e “Allegretto Albania” in duo
con Roberto Arosio. Con il Quartetto
Gaudì ha collaborato con il soprano
Inva Mula. Ha ottenuto diversi premi
interpretando: Mendelssohn, Sibelius,
Dvorak, Tchaikovskij.
Eddi De Nadai, diplomato in pianofor-te e clavicembalo, ha studiato Direzione d’Orchestra a Bologna e all’Accademia Europea di Vicenza. Cura le master-clas-ses di Lior Shambadal. Dopo il debutto con l’Orchestra Sinfonica Ungherese di Pécs, nella primavera 2003 dirige una produzione del Barbiere di Siviglia, Norma e Rigoletto all’Opera di Stato di Smirne. Ha diretto l’Orchestra Sinfonica del Friuli, l’Orchestra Filarmonia Veneta “Malipiero”, la Filarmonica di Bacau, le Orchestre di Kharkov, Lugansk e Donet-sk. Ha diretto Rigoletto al Lirico di Stato di Craiova e un nuovo allestimento di Don Pasquale. Un Ballo in Maschera di Verdi all’Opera di Tirana, e Nabucco nel-la tournée 2007 del Lirico Europeo.Ha diretto inoltre l’Orchestra da Came-ra del Friuli e la “Smyrna” di Izmir. Col-laboratore di cantanti internazionali, ha tenuto concerti in tutta Europa, in Medio Oriente e negli Stati Uniti. Suoi i corsi sul repertorio operistico italiano al Wesleyan College ed al Conservatorio di Izmir ed è stato docente ai corsi estivi dello Spoleto Vocal Arts Symposium.
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Borgo d’AleSabato 22 agosto ore 21,15
Cortile del Palazzo Comunale
Kiev String’s Orchestra(Camerata d’archi femminile di Kiev)
Suela Piciri violino solista
Eddi de Nadai direttore
Programma:
Ottorino Respighi(1879 – 1936)
Antiche Arie e Danze per liuto
III Suite per archi Italiana (Andantino)
Aria di Corte
Siciliana (Andantino)
Passacaglia (Maestoso)
Benjamin Britten(1913-1976)
Simple Symphony
Boisterous bourrée
Playful pizzicato
Sentimental sarabande
Frolicsome finale
Elena Ballario (1964)
Suite “Musica sul Lago”
Preludio, Souvenir, Ostinato,
Minù e Valsè, Corale,
Danza campestre,
Chanson e Burlesca
Astor Piazzolla(1921-1992)
Cuatro Estaciones Porteñas
(Le Quattro Stagioni)
Primavera Porteña
Verano Porteño
Otoño Porteño
Invieno Porteño
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Maurizio Bianchini ha cercato, con “Rebirth”, di creare l’atmosfera tipica della tradizione giapponese con strumenti come l’O-Daiko, dove i quattro ese-cutori sviluppano un fraseggio ritmico mistico-incalzante. Le pièces enfan-tines che costituiscono Ma mère l’Oye furono composte per pianoforte a quattro mani tra il 1908 e il 1910. Atmosfera incantata dell’opera, Marie Le-prince de Beaumont e della contessa d’Aulnoy, ben si addice a una trascri-zione per strumenti a percussione, che evidenzia tratti quali l’esotismo della marcia pentatonica e il profumo fin de siècle.Il tedesco Matthias Shmitt, con Ghanaia, crea con sorprendenti giri armonici uno dei più caratteristici brani per marimba e percussioni nel campo afro-minimalista. Lo xilophono protagonista in questo rag-time, raggiunse il suo apice nel primo decennio del 1900, per poi sparire definitivamente entro il 1920. Composto da Russell Peck, compositore americano insignito del pre-stigioso Koussevitsky Prize, “Lift - off!” è un brano scritto per soli strumenti a membrana. Le sferzate di grande energia che lo percorrono si liberano in un finale dirompente che trae ispirazione dallo stile percussivo dei monaci giapponesi dell’ isola di Sado, caratterizzato da un andamento omoritmico nel quale si innestano violenti accenti. La trascrizione di West Side Story cerca, impiegando ampiamente il drumset alla maniera delle Big Bands, di avvicinare il suono all’originale musical di Broadway, caratterizzato da un’orchestrazione più scarna e jazzy rispetto alle successive versioni sinfoniche. Nella Csàrdas, famosa danza popolare ungherese per violino e il Volo del calabrone, brano celeberrimo di straordi-naria evocazione naturalistica che richiama perfettamente il ronzio dell’in-setto, tratto dalla “fiaba dello zar Saltan”, Carmelo Gullotto trasporta sul vi-brafono, xilophono e glockenspiel il virtuosismo degli strumenti originali.
I percussionisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.Il genere musicale che riporta alla mente
un pout porri di classica e sinfonica
In caso di maltempo il Concerto si terrà nel “Palazzo Ferrero” - Sala Interna
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Biella PiazzoSabato 12 settembre ore 21,00
Cortile di Palazzo Ferrero
I Percussionisti
dell’Orchestra Sinfonica
Nazionale della RaiClaudio Romano, Maurizio Bianchini,
Carmelo Gullotto, Alberto Occhiena
Programma:Maurizio Bianchini (1950)
Rebirth
Maurice Ravel
(1875-1937)
Ma mère l’Oye
Pavane de la Belle au bois dormant
Petit Poucet Laideronette
Impéretrice des Pagodes
Les entretiens de la Belle et de la Bête
Le jardin féerique
Matthias Schmitt (1958)
Ghanaia
Joe Green (1892-1939)
Xylophonia
Russel Peck (1945)
Lift-Off
Leonard Bernstein
(1918-1990)
Tre brani da “West Side Story”
Maria - Tonight
Somewhere - America
Vittorio Monti (1868-1922)
Csárdas (arr. Carmelo Gullotto)
Nikolaj Rimskij-Korsakov
(1844-1908)
Il volo del calabrone
(arr. Carmelo Gullotto)
Percussionisti dell’Orchestra Sin-fonica Nazionale della RAI nascono
nel 1998. La caratteristica che li con-
traddistingue è il far coesistere brani
scritti per strumenti a percussione con
trascrizioni da partiture per orchestra,
come Ma mère l’oye di Ravel, West Side
Story di Bernstein e Quadri di un’espo-
sizione di Musorgskji, mettendo in ri-
salto le potenzialità timbriche degli
strumenti, siano essi di natura classica,
tradizionale o etnica. Il ritmo dei Percus-
sionisti è impulso primordiale, primitiva
scansione del tempo all’insegna del
puro divertimento e del più pirotecnico
virtuosismo. Nell’ultimo disco, Percus-
sionisti & Friends, hanno introdotto l’uso
dell’elettronica e di strumenti ad arco
e a fiato con risultati che richiamano la
World Music.
Venite in Piemonte, nel Canavesea conoscere gli otto Comuni intorno al Lago di Viverone.È la nostra terra, la nostra storia, la nostra tradizione,che sposa un infinito di sapori con secoli di natura preziosa e intatta. È un mondo di riflessi sulle nostre acque,è una sensazione che abbraccia le nostre colline,è tutto intorno a noi,è tutto... intorno al lago