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digitai innovation Elena Corti ICT, more and more growth driver A recent research by thè Digital Agenda Observatory of Milan Polytechnics shows thè key role of thè information&communication technology in thè rise of productivity and competitiveness. As confirmed also by household appliance and component companies, which are strongly betting on digitai technologies. There is a strict correlation between investments in digitai innovation and growth of thè productivity/competiveness: this is thè thesis highlighted by a recent research by thè Digital Agenda Observatory of Milan Polytechnics, entitled "ICT factor: digitai innovation for growth, productivity, employment and environmental sustainability". The data presented by thè research show thè link existing among these variables and how, in thè Countries where they have more invested in ICT, this has led to a strong rise of thè productivity and consequently of thè competitiveness, also in thè years preceding thè worsening of thè economie crisis. During thè 1995-2007 period, in thè United States thè productivity grew by 2.3% yearly on average and thè ICT contribution to that increment was equal to 51%. In Europe (EU15), this percentage decreases to 39% with a produetive growth by 1.3%, while in Italy they surveyed thè 0.4% productivity development, ascribable by 23% to ICT. Ict, sempre più volano della crescita Una recente ricerca dell'Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico dì Milano mostra il ruolo chiave dell'information&communication technology nell'incremento della produttività edella competitivita. Lo confermano anche leaziende dell'elettrodomestico e della componentistica, che stanno puntando fortemente sulle tecnologìe digitali. Tra investimenti in innovazione digitale e crescita della produttività/ competitivita c'è una stretta correlazione: questa è la tesi che emerge da una recente ricerca dell'Osservatorio Agenda Disìtale del Politecnico di Milano, intitolata "Fattore Ict: l'innovazione disitale per la crescita, la produttività, l'occupazione e la sostenibilità ambientale". I dati presentati nell'indasine mostrano il /egame esistente tra queste variabili e come, nei paesi in cui si è investito maggiormente in Ict, questo abbia portato a un più forte incremento delta produttività e di conseguenza della competitivita, anche negli anni precedenti l'acutizzarsi delta crisi economica. Durante il perìodo 1995-2007, negli Stati Uniti la produttività è cresciuta mediamente del 2,3% annuo e il contributo dell'lct a tale incremento è stato pari al 51%. In Europa (UE15) questa percentuale scende al 39% con un aumento produttivo dell'1,3%, mentre in Italia è stato rilevato uno sviluppo della produttività dello 0,4%, attribuibile per il 23% ali'Ict. Chi ha investito maggiormente in innovazione, quindi, ha saputo affrontare meglio la competizione sui mercati, ottenendo risultati migliori. "La produttività - si legge nella ricerca - è il più importante La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 22/04/2015 Pag.18 HA Household Appliances - N.4 - Aprile 2015

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digitai innovationElena Corti

ICT, more and moregrowth driverA recent research by thè Digital Agenda Observatoryof Milan Polytechnics shows thè key role of thèinformation&communication technology in thè riseof productivity and competitiveness. As confirmed alsoby household appliance and component companies,which are strongly betting on digitai technologies.

There is a strict correlation between investments in digitai innovationand growth of thè productivity/competiveness: this is thè thesishighlighted by a recent research by thè Digital Agenda Observatory ofMilan Polytechnics, entitled "ICT factor: digitai innovation for growth,productivity, employment and environmental sustainability".The data presented by thè research show thè link existing among thesevariables and how, in thè Countries where they have more invested inICT, this has led to a strong rise of thè productivity and consequentlyof thè competitiveness, also in thè years preceding thè worsening ofthè economie crisis.

During thè 1995-2007 period, in thè United States thè productivitygrew by 2.3% yearly on average and thè ICT contribution to thatincrement was equal to 51%. In Europe (EU15), this percentagedecreases to 39% with a produetive growth by 1.3%, while in Italy theysurveyed thè 0.4% productivity development, ascribable by 23% to ICT.

Ict, sempre più volanodella crescitaUna recente ricerca dell'Osservatorio Agenda Digitale del Politecnicodì Milano mostra il ruolo chiave dell'information&communicationtechnology nell'incremento della produttività e della competitivita.Lo confermano anche le aziende dell'elettrodomestico e dellacomponentistica, che stanno puntando fortemente sulle tecnologìedigitali.

Tra investimenti in innovazione digitale e crescita della produttività/competitivita c'è una stretta correlazione: questa è la tesi che emergeda una recente ricerca dell'Osservatorio Agenda Disìtale del Politecnicodi Milano, intitolata "Fattore Ict: l'innovazione disitale per la crescita,la produttività, l'occupazione e la sostenibilità ambientale".I dati presentati nell'indasine mostrano il /egame esistente tra questevariabili e come, nei paesi in cui si è investito maggiormente in Ict,questo abbia portato a un più forte incremento delta produttività e diconseguenza della competitivita, anche negli anni precedentil'acutizzarsi delta crisi economica.

Durante il perìodo 1995-2007, negli Stati Uniti la produttività ècresciuta mediamente del 2,3% annuo e il contributo dell'lct a taleincremento è stato pari al 51%. In Europa (UE15) questa percentualescende al 39% con un aumento produttivo dell'1,3%, mentre in Italia èstato rilevato uno sviluppo della produttività dello 0,4%, attribuibileper il 23% ali'Ict.Chi ha investito maggiormente in innovazione, quindi, ha saputoaffrontare meglio la competizione sui mercati, ottenendo risultatimigliori. "La produttività - si legge nella ricerca - è il più importante

La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

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Those that have invested more ininnovation, then, succeeded infacing better thè competition onthè markets, attaining betterresults."Productivity - we read in thèresearch - is thè most importantdriver of thè growth and of thèprosperity of a Country and, inabsence of radicai changes in thènumber of worked hours or insalaries, it actually approximatesthè GDP growth ".Besides, thè study highlights thatali in ali Italy, starting from thèlate Nineties, has slowed downthè investments in digitaiinnovation, therefore losingground in comparison with otherCountries.

In 2013, for Instance, thè nationalICT spending, in progressiveshrinkage, represented 4.8% ofthè GDP against a Europeanaverage (EU 28) by 6.6%, and withGermany reaching 6.9%, France7% and Great Britain 9.6%.Nevertheless, thè Italianenterprises that managed toexploit thè potentialities offeredby thè new technologiessucceeded in remainingcompetitive.

The market opening has notwrong-footed their productivestructure, which has suited newtechnological, organizational andbusiness paradigms connectedwith ICT developments.In what way, anyway, do digitaitechnologies influence thèproductivity concretely?The research highlights threemain aspects: thè industry itselfof information&communicationtechnology production shares inthè generai growth of thèCountry's productivity; thè usersectors of technologies increaseinstead thè stock of tangibletechnological assets (connectioninfrastructures, hardware,software, etc.) and intangibleassets (competences, newoperational models, managerialefficiency e tc ) .Besides, ICT, being source ofproduct and process innovation,is one of thè main responsible forthè so-called Total FactorProductivity (variable thatconsiders thè development of thèorganizational, innovative andmanagerial skills of anorganization).

ENTERPRISE

RESOURCE

PLANNING

The ICT diffusion in Italy:criticalities and potentialitiesInvesting in ICT meanstransforming thè business modelof a company, changing itsorganization and widening thèstaff's competences: it is a wholeof changes difficult to realize.Besides, benefits are notimmediate but they need timebecause thè accomplishedtransformation must bemetabolized. In comparison withbig-size companies, which canrely on bigger resources, SMEmust face higher complexìties:nevertheless, thè latter do notmiss potentialities in their favour.In thè survey by thè DigitalAgenda Observatory, they reportthè comparison between SME andEU average conceming thè"competences and innovation"issue. National companies surpassthè European Union meanconceming thè items "SME thatintroduce product and processinnovations" (37% in comparisonwith 34%), "SME with innovationsin marketing or organization"

driver della crescita e dellaprosperità di un paese e, inassenza di radicali cambiamentinel numero di ore lavorate o nelleretribuzioni, approssima di fattola crescita del Pii".Lo studio, inoltre, pone l'accentosul fatto che complessivamentel'Italia, a partire dalla fine deglianni Novanta, ha rallentato siiinvestimenti in innovazionedisitale, perdendo perciò terrenorispetto ad altri paesi. Nel 2013,per esempio, la spesa Ictnazionale, in prosressivacontrazione, rappresentava il 4,8%del Pii contro una media europea(EU 28) del 6,6%, e con laGermania al 6,9%, la Francia al 7%e l'Inghilterra al 9,6%. Tuttavia, leimprese italiane che hanno saputosfruttare le potenzialità offertedalle nuove tecnolosie sonoriuscite a rimanere competitive.L'apertura dei mercati non haspiazzato la loro strutturaproduttiva, che si è adeguata ainuovi paradismi tecnologici,ozonizzativi e di business legatiagli sviluppi dell'lct.

Ma in che modo,concretamente, le

tecnologie digitaliincidono sullaproduttività? La ricercaevidenzia tre principaliaspetti: l'industria stessa

di produzione

dell'informationàcommunicationtechnology contribuisceall'aumento generale delta

produttività di un paese;i settori utilizzatori delletecnologie aumentano

invece lo stock di capitaletecnologico tangibile(infrastrutture diconnettività, hardware,

software, ecc.) eintangibile (competenze,

nuovi modelli operativi, efficienzamanageriale, ecc), e l'Ict,essendo fonte di innovazione di

prodotto e di processo, ètra i principaliresponsabili della

cosiddetta Total FactorProductivity (variabileche considera lo sviluppodelle capacitàorganizzative, innovative,

manageriali e di skilt diun'orsanizzazione).

La diffusione dell'lct in Italia:criticità e potenzialitàInvestire in Ict significatrasformare il modello di businessdi un'azienda, modificandonel'organizzazione e ampliando lecompetenze degli addetti: sitratta di un insieme dicambiamenti complessi darealizzare. I benefìci, inoltre, nonsono immediati, ma richiedonotempo perché la trasformazioneattuata deve esseremetabolizzata. Rispetto alleaziende di grandi dimensioni, chepossono contare su maggioririsorse, le Pmi devono affrontaresuperiori complessità: tuttavia,queste ultime non mancano dipotenzialità a loro favore.Nell 'indagine dell 'OsservatorioAgenda Digitale viene riportato ilconfronto tra Pmi italiane e mediaUÈ rispetto al tema "competenzee innovazione". Le aziendenazionali superano la percentualedell'Unione Europea per quantoriguarda le voci "Pmi cheintroducono innovazioni diprodotto e di processo" (37% inconfronto al 34%), "Pmi con

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digitai innovation

(41% against 39%), "companiesthat innovate in-house" (34%compared to 30%). There isinstead a strong gap concerning"innovative SME that collaboratewith other SME" (6% against 11%of EU), "businesses thatparticipate in researches fundedby thè European Union" (10%versus 23%) and "SME that sellonline" (4% compared to 13%).Undoubtedly, a cruciai aspect forthè expansion of ICT technologiesin companies is thè trainingmatter, indispensable to run thènew productive processes and thèorganizational models enabled bydigitai instruments. Moreover, itis fundamental to create anentrepreneurial and managerialculture able to perceive thè ICTvalue for thè business and able tounderstand its innovativecontent. Digital technologies - asthè research highlights - togenerate value needcomplementary interventions inprocesses, skills andmanagement, which actuallyinvolve a growth of anorganization's competence rate.Finally, if we consider not onlyenterprises but also thè wholeItalian context, there are somecriticalities to overcome, whichhinder thè development of newtechnologies: from thèinfrastructure quality (inparticular thè access to thèbroadband on a large scale andwith high transmission quality)to thè digitai alphabetization.The latter aspect is connectedwith thè e-commercediffusion, channelthat also thècompanies of thèhouseholdappliance industryare developing. InItaly, i t is a coursestili scarcely exploredin comparison withwhat happens in otherCountries, but thèsector is growing withan increment rate thatin2014reached +17%compared to 2013.

ThenetrevolutionWhile Italy hassuccessfully seized thèopportunities offered bythè first digitai revolution,

thè one represented byautomation, it has not exploitedfully thè potentialities of thèsecond revolution, representedby Internet, yet. The net enablesnew processes and proposes newbusiness models; it has changedour way of living, working,producing and buying. As thèsurvey by thè Digital AgendaObservatory points out, thè webhas created a real economy in thèeconomy: thè e-economy. Thehousehold appliance industry isliving significant transformationsconnected with Internet, too.Just to make some examples:touch points multiply, thèconsumers who look for onlineinformation and productsincrease and thè advertising onthè web becomes more and moreimportant. Actually, a multi-channel offer allows interceptingmore sale opportunities. Last butnot least, then, thè so-called Appeconomy. The fast growth ofmobile devices and connectionshas favoured thè diffusion of thisphenomenon, which is modifyingthè way of using householdappliances.

innovazioni nellacommercializzazione ol'organizzazione" (41% contro il39%), "aziende che innovanoin-house" (34% rispetto al 30%).C'è invece un forte divario perquanto riguarda le "Pmiinnovative che collaborano conaltre Pmi" (6% contro l'11%dell'UE), "imprese chepartecipano a ricerche finanziatedall'Unione Europea" (10% inconfronto al 23%) e "Pmi chevendono online" (4% rispetto al13%).

Un aspetto certamente crucialeper l'espansione delle tecnologieIct nelle aziende è il tema dellaformazione, indispensabile pergovernare i nuovi processiproduttivi e i modelliorganizzativi abilitati daglistrumenti digitali. Inoltre, èfondamentale creare una culturaimprenditoriale e manageriale chepercepisca il valore dell'Ict per ilbusiness e ne sappia cogliere ilcontenuto innovativo.Le tecnologie digitali - comeevidenzia la ricerca - per generarevalore richiedono interventicomplementari in processi, skitl emanagement, che comportano di

fatto una crescita del tasso di

competenza di un'organizzazione.Infine, considerando non solo teimprese ma l'intero contestoitaliano, ci sono alcune criticitàda superare, che ostacolano losviluppo delle nuove tecnologie:dalla qualità dell'infrastruttura(in particolare l'accesso allabanda larga su vasta scala e conelevata qualità trasmissiva)all'alfabetizzazione digitate.Quest'ultimo aspetto è connessoalla diffusione dell'e-commerce,canale che anche le aziende delcomparto elettrodomestici stannosviluppando. In Italia, è unastrada ancora poco esplorata inconfronto a quanto avviene inaltri paesi, ma il settore stacrescendo, con un tasso diincremento che nel 2014 èarrivato a +17% rispetto al 2013.

La rivoluzione della reteSe l'Italia ha colto con successo leopportunità offerte dalla primarivoluzione digitale, quellarappresentata dall'automazione,non ha ancora sfruttato del tuttole potenzialità della secondarivoluzione, quella di Internet.La rete abilita nuovi processi epropone nuovi modelli di business;ha cambiato il nostro modo divivere, lavorare, produrre e

acquistare.Comesottolinea la

ricercadell 'Osservatorio

Agenda Digitale, it web hacreato una vera e propria

economia nell'economia: lae-economy. Anche il settore deglielettrodomestici sta vivendosignificative trasformazioni legatea Internet. Solo per fare alcuniesempi: i touch point simoltiplicano, aumentano iconsumatori che cercanoinformazioni e prodotti online e lapubblicità sul web diventa semprepiù importante. In pratica, avereun'offerta multicanale consentedi intercettare maggioriopportunità di vendita. Da nondimenticare, poi, la cosiddettaApp economy. La rapida crescitadei dispositivi mobili e dellaconnettività ha favorito ladiffusione di questo fenomeno,che sta modificando il modo diutilizzare gli elettrodomestici.Sono diversi, infatti, i brand cheoffrono ai consumatori la

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Several brands, in fact, offerconsumers thè possibility ofdownloading Apps to manage thèfunctions of their appliances fromremote, too, through tablets andsmartphones.

While it is nowadays proven thatthè presence on thè web isstrategie, it is however importantto ponder how to be presentoniine, in order to achieve thèbest results. This is particularlytrue for SME, which do not alwaysrely on a strueture abte to exploitthè net potentialities fully.The study by thè Digital AgendaObservatory points out that 67.4%of enterprises with more than 10employees has a web site butonly 7% declare they offerservices to receive oniine orders.Besides, according to aninvestigation mentioned in thèresearch (where enterprises aresubdivided into three categories:absent from thè net; present withan informative site and e-mailonly; present oniine moreproactively), thè companies witha stronger operation level onInternet generate more profit andexport more, thus showing acorrelation between thè net uselevel and thè capability ofgrowing. The oniine, however,does not necessarily intend toreplace traditional instruments: itoften completes them, wideningcompanies' action possibilities.The Observatory's analysis,finally, underlines that toovercome thè Italian SME'sresistance to operate oniine(often due to objectivedifficulties connected withbusiness sizes and demandedskills) it is important to create a"digitai eco-system" able todetermine a network effect, thatis to say a System where Internetis used by partners, suppliers andcustomers of a company, thusgenerating a virtuous circle.

KeytechnologiesThe instruments made availableby ICT are numerous and concernthè development of produets,processes, thè communication,thè knowledge management andso on. We can mention forinstance Erp (Enterprise ResourcePlanning) systems or thè Scm(Supply Chain Management) andCrm (Customer Relationship

Management) platforms, but alsothè cloud computing and Big Datasolutions (term commonly used todescribe thè data flows of suchdimension and complexity as torequire thè use of differentinstruments, instead of standardones, for their acquisition,sharing, analysis andvisualization). "They arenecessary - states thèObservatory's research -sophisticated high-performanceplatforms, permitting to drawvalue from this universe of data,to identify, among so many, thèdata that have value, able toimprove substantially thèdecisions and to compress thètime to take them, to minimizerisks, to bring out in advancetrends that otherwise wouldremain in thè shade and tooperate thè opportune businessboosts timely". Among thèpotentialities of Big Data thatmay be interesting also for thèhousehold appiiance sector, thereis for instance thè monitoring ofsocial media to analyseconsumers' preferences andtaste, intercepting thè opinionsconcerning produets, services andbrands; and thè analysis of thèdata collected by sensors, whichmight allow carrying outpreventive maintenances thusimproving thè produet reliability.

possibilità di scaricare App pergestire le funzioni dei propriapparecchi anche da remoto,attraverso tablet e smartphone.E se è ormai assodato che lapresenza sul web è strategica, ètuttavia importante riflettere sucome essere presenti oniine, cosìda ottenere i risultati migliori.Questo vale in particolar modoper le Pmi, che non sempredispongono di un'organizzazionein grado di sfruttare appieno leopportunità della rete. Lo studiodell'Osservatorio Agenda Digitaleevidenzia che il 67,4% delleimprese con più di 10 addetti haun sito web, ma solo il 7% dichiaradi offrire servizi per ricevereordini oniine. Inoltre, secondoun'indagine citata nella ricerca (incui te imprese vengono distinte intre categorìe: assenti dalla rete;presenti solo con un sitoinformativo ed e-mail; presentioniine in maniera più attiva), leaziende con un più forte livello dioperatività su Internet produconopiù profitto ed esportano di più,mostrando così una correlazionetra il livello di utilizzo della retee la capacità di crescere. L'online,però, non si pone necessariamentein sostituzione degli strumentitradizionali: spesso si affianca aessi, allargando le possibilitàd'azione di un'azienda. L'analisidell'Osservatorio, infine,

sottolinea che per superare leresistenze delle Pmi italiane amettersi in rete (sovente dovute adifficoltà oggettive legate alledimensioni aziendali e alle skillrichieste) è importante creare un"ecosistema digitate" chedetermini un effetto network,ovvero un sistema in cui Internetvenga utilizzato da partner,fornitori e clienti di un'azienda,generando così un circolo virtuoso.

Le tecnologie chiaveGli strumenti messi a disposizionedati 'Ict sono numerosi eriguardano lo sviluppo deiprodotti, i processi, lacomunicazione, la gestione dellaconoscenza ecc. Si possono citaread esempio i sistemi Erp(Enterprise Resource Planning) ole piattaforme Scm (Supply ChainManagement) e Crm (CustomerRelationship Management), maanche il cloud computing e lesoluzioni Big Data (terminecomunemente usato perdescrivere flussi di dati di taledimensione e complessità darichiedere l'utilizzo di strumentidiversi da quelli tradizionali perla loro acquisizione, condivisione,analisi e visualizzazione). "Sononecessarie - si legge nella ricercadell'Osservatorio - sofisticatepiattaforme ad atte prestazioni,che consentano di estrarre valoreda questo universo di dati, diidentificare, tra i tanti, i dati chehanno valore, che possonomigliorare in modo sostanziate ledecisioni e comprìmere il tempoper assumerle, minimizzare irischi, far emergereanticipatamente tendenze, chealtrimenti rimarrebberonell'ombra e azionaretempestivamente le opportuneleve di business". Tra lepotenzialità dei Big Datainteressanti anche per it settoredegli elettrodomestici, c'è peresempio il monitoraggio dei socialmedia per analizzare lepreferenze e il gusto deiconsumatori, intercettando leopinioni relative a prodotti,servizi e brand; e l'analisi dei datiraccolti dai sensori, che potrebbeconsentire di svolgeremanutenzioni preventivemigliorando l'affidabilità deiprodotti.

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