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Sommario Modellazione delle pareti strutturali El ti “ h ll” “Wid Cl Mdl” ( d lli il t i l t) Elementi shell” vs. “Wide-Column Models(modelli apilastro equivalente) Modellazione dei nuclei (vani scala/ascensore) Wide Column Modelsoppure Stick Models Wide-Column Models oppure Stick Models Modellazione dei tamponamenti Modellazione dei nodi trave-colonna Modellazione dei nodi trave-colonna Scorrimento armature Deformazione a taglio Deformazione a taglio Modellazione dei solai (diaframma rigido e sistemi di bielle) Comportamento a diaframma rigido (Penalty functions / Lagrange multipliers); Solai deformabili (bielle equivalenti) Eccentricità accidentale

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Sommario

Modellazione delle pareti strutturali

El ti “ h ll” “Wid C l M d l ” ( d lli il t i l t ) Elementi “shell” vs. “Wide-Column Models” (modelli a pilastro equivalente)

Modellazione dei nuclei (vani scala/ascensore)

“Wide Column Models” oppure “Stick Models” Wide-Column Models oppure Stick Models

Modellazione dei tamponamenti

Modellazione dei nodi trave-colonna Modellazione dei nodi trave-colonna

Scorrimento armature

Deformazione a taglioDeformazione a taglio

Modellazione dei solai (diaframma rigido e sistemi di bielle)

Comportamento a diaframma rigido (Penalty functions / Lagrange multipliers); Solaip g ( y g g p );

deformabili (bielle equivalenti)

Eccentricità accidentale

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Problematiche di modellazione: pareti strutturali

Analisi lineare: Modellazione con elementi bidimensionali a quattro nodi, detti “shell”

o “plate” (a). Questo tipo di modellazione è comoda se il software fornisce i risultati di N,

V d M i d iV ed M in modo automatico.

Analisi non-lineare (ci si aspetta un danno alla base del muro): Modellazione con

il t i l t ll ti i idi i t li (b) Wid C l M d lpilastro equivalente e collegamenti rigidi orizzontali (b) Wide-Column Models

“Rigid link”: collegala parete al restodella struttura

(a) (b)

della strutturaThin Shell

Pilastro equivalente

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Pi i i

Problematiche di modellazione: pareti strutturali

Pianta piano tipo-La seconda tipologia esaminata prevede la sostituzione deidue pilastri centrali dei telai portanti con due pareti gettate inopera di dimensioni 200x30 cm. Parte dei solai alveolari e letravi ad L gravano sulle pareti per mezzo di mensole,anch’esse gettate in opera.

-Si sottolinea che in entrambe le tipologie strutturali prese inesame è conservata l’ipotesi di simmetria secondo duedirezioni principali (limitante per gli scopi prefissati!).

Prospetto lato lungo Due modellazioni

Prospetto lato corto

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Modellazioni a link rigidi equivalenti

MIDD

AS

Gen

Ver.7.0.22

Nodo masterNodo slave

Nodo slave

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Modellazioni a “shell” (plate)

MID

AS

Genn

Ver.7.0.22

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MID

AS

Gen

Ver.7.0.2

Mod 2dellazione a link rigiddi

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Valori molto simili a quelli ottenuti con i link rigidiM

IDA

SG

enVer.7.

Mo 0.2

odellazionne a shell

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Problematiche di modellazione: nuclei vani scala/ascensori

I nuclei vani scala/ascensore possono essere modellati nei seguenti modi:

Sh ll l tShell o plate;

Wide-Column Models;

Stick Models: unico elemento trave colonna

Se la torsione è importante

Stick Models: unico elemento trave-colonna

a cui è assegnato una sezione a fibre. Wide-Column Models

Wid C l M d l f U h d llS i d “U” Sti k M d l Wide-Column Model of a U-shaped wallSezione ad “U” per Stick Model

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Pi i i

Problematiche di modellazione: nuclei vani scala/ascensori

Pianta piano tipo

Prospetto lato lungo

Prospetto lato corto

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Modellazioni a un soloModellazioni a un solo beam equivalente

MID

AAS

Gen

V

Modellazioni a due beam equivalentiVer.7.0.22

Modellazioni a shell

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Mosie odellazioningolo beaequivalent ne a

am

te

MModellazio

beam eq one a due

uivalentiMM

odellaziona shell ne

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Problematiche di modellazione: nuclei vani scala/ascensori

In assenza di un nucleo vano scala, diventa fondamentale modellare esplicitamente

quest’ultime, per motivi ovvi:

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• Nuclei di vano scala:• Scheletro esterno e interno a

beam equivalenti rigidamenteconnessi alla struttura a ogniinterpiano e semi-interpiano

• Scale e pianerottoli con elementimembrane con rigidezza nel pianoe privi di rigidezza fuori pianop g p

beamelementi rigidi

equivalentimembrane

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Problematiche di modellazione: tamponamenti

Analisi non-lineare: Modellazione tramite bielle equivalenti (3 ipotesi di modellazione)

a) b) c)

1 biella 2 bielle 3 bielle

Non riesce a modellare

l’effetto del danno locale

Caso intermedio:

consente di cogliere

Modellazione più precisa,

ma anche più onerosa

da dimenticare l’eccentricità (maggior numero di nodi)

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Modellazione a bielle equivalenti:

Problematiche di modellazione: tamponamenti Crisafulli F.J. [1997] SeismicBehaviour of Reinforced Concrete Structures with Masonry InfillsModellazione a bielle equivalenti:

Approccio implementato in Seismostruct (2 bielle)Structures with Masonry Infills, PhD Thesis, University of Canterbury, New Zealand.

Compression/Tension Struts Shear Strut (bilinear model)

(masonry strut model)

Punto 7.2.6

DM. 14/01/2008

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Problematiche di modellazione: tamponamenti (confronto sperimentale)

Full-scale 2D Infilled RC Frame – Pseudo-dynamic testing

(European Joint Research Centre, Ispra, Italy)

(Carvalho et al., 1999)

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Problematiche di modellazione: tamponamenti (confronto sperimentale)

Full-scale 2D Infilled RC Frame – Model

(Smyrou et al., 2006)

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Problematiche di modellazione: tamponamenti (confronto sperimentale)

Full-scale 2D Infilled RC Frame – Results

16

20

24 Experimental Analytical

4

8

12

nt (m

m)

_

12

-8

-4

0

Disp

lace

men

24

-20

-16

-12

-240.0 2.0 4.0 6.0 8.0 10.0 12.0 14.0

Time (sec)

(Smyrou et al., 2006)

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Problematiche di modellazione: nodi trave-colonna

Nella modellazione di edifici nuovi i nodi trave-colonna possono essere schematizzati nei

ti diseguenti modi:

elementi rigidi (che congiungono il nodo con l’estremità di travi e pilastri);

end offsets (rigidi) alle estremità degli elementi end offsets (rigidi) alle estremità degli elementi.

EDIFICI NUOVI:

Si richiede e si aspetta che il

nodo trave-colonna abbia una

risposta effettivamente del tipo

i id t l tirigido, o quantomeno elastica.

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Problematiche di modellazione: nodi trave-colonna

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Problematiche di modellazione: nodi trave-colonna

Nella modellazione di edifici esistenti, invece, i nodi trave-colonna devono essere

h ti ti i ti dischematizzati nei seguenti modi:

1) elementi rigidi (lineari) + molle (comportamento non-lineare) difficile

2) elementi “trave-colonna” non-lineari scelta pragmatica

Nel secondo caso gli elementi sono più lunghi, quindi più flessibili, considerando quindi in

modo indiretto ma molto più semplificato la complessa risposta non-lineare del nodo.

Elementorigido

Molla

1) 2)

Molla

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Problematiche di modellazione: nodi trave-colonna (confronto sperimentale)

RC Joints – Cyclic testing

(University of Tokyo, Japan)

(Shiohara & Kusuhara, 2006)

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Problematiche di modellazione: nodi trave-colonna (confronto sperimentale)

RC Joints – Results

100

60

80

20

40

e [k

N]

-20

0

Shear force

-60

-40

E xperim ental

A nalytical

-100

-80

-5 -3 -1 1 3 5

A nalytical

D rift [% ]

(Yu, 2007)

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Problematiche di modellazione: scorrimento delle armature

Lo scorrimento delle armature è dovuto alla perdita di aderenza tra calcestruzzo e acciaio.

La presenza di una pressione trasversale alle barre (dovuta ai carichi assiali di compressione

e/o al confinamento) porta ad un aumento della “bond resistance” (v. figura di sinistra).) p ( g )

In molto edifici esistenti in cui sono presenti barre lisce, il “legame” tra calcestruzzo e

acciaio può essere almeno parzialmente garantito dalla piegatura delle barre.

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Problematiche di modellazione: scorrimento delle armature

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La deformazione e la rottura per taglio sono attualmente di difficile modellazione esplicitaProblematiche di modellazione: deformazione a taglio

(grande sforzo attuale della comunità scientifica su questo fronte), per cui controlli in termini

di resistenza sono invece tipicamente eseguiti durante l’analisi; una volta superata la

resistenza a taglio di un determinato elemento, l’analisi diventa non necessariamente più

attendibile.

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Problematiche di modellazione: deformazione a taglio

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I solai possono essere:

Solai con comportamento a diaframma rigido;

Problematiche di modellazione: solai (diaframmi di piano)Solai con comportamento a diaframma rigido;

Solai deformabili.

“Gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano se realizzati in C.A. oppure in latero-cemento con soletta

in C.A. spessore ≥ 40 mm o in struttura mista con soletta in C.A. spessore ≥ 50 mm collegata da connettori a taglio agli elementi

strutturali in acciaio o in legno, e purché le aperture presenti non ne riducano significativamente la rigidezza.” (Punto 7.2.6 del DM. 14/1/2008)

Punto C7.2.6

DM 14/01/2008DM. 14/01/2008

Punto 4.3.1.4

EC8-1 2004

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Problematiche di modellazione: solai (diaframmi di piano) -- RIGIDO

Modello Master-Slave:

Si individua il baricentro delle masse di piano (nodo Master) dove si concentra tutta la massa

traslazionale e rotazionale. Tutti gli altri nodi (nodi Slaves) sono vincolati ad avere gli stessi

spostamenti del nodo Master (nel piano)

ANALISI ELASTICA-LINEARE

La modellazione è facile

ANALISI NON-LINEARE

Modellazione più complessa La modellazione è facile

• Semplici trasformazioni geometriche

Modellazione più complessa

• Penalty functions

• Lagrange MultipliersLagrange Multipliers

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Punto 4 3 1 4Punto 4.3.1.4

EC8-1 2004

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Problematiche di modellazione: solai (diaframmi di piano) -- RIGIDO

LIMITI:

ANALISI NON LINEARE i è t t h i l d t tti i di di d t i tANALISI NON-LINEARE si è notato che, vincolando tutti i nodi di un determinato

piano tramite diaframma rigido, si potrebbe verificare un irrigidimento “artificiale” delle

travi* (vincolate a non deformarsi assialmente)travi (vincolate a non deformarsi assialmente)

estrema attenzione nell’impiego di diaframmi rigidi

selezione adeguata dei nodi di piano da vincolareselezione adeguata dei nodi di piano da vincolare.

Esempio di selezione dei nodi per diaframma Esempio di selezione dei nodi per diaframma

rigido nel caso di edificio non regolare

* Gli elementi a fibre con comportamento anelastico, non vincolati e soggetti a flessione, si deformano

assialmente (l’asse neutro non è nel baricentro della sezione).

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Problematiche di modellazione: solai (diaframmi di piano) -- DEFORMABILE

CERNIERE Elemento truss equivalente:- con rigidezza assiale

L

1

- senza rigidezza flessionale

BIELLE

Direzione della azione sismica

sol LLK

')'(1

3

b

bbb L

AEK =

L’ csc GAIE12

Variabile incognita

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Problematiche di modellazione: solai (diaframmi di piano) -- DEFORMABILE

Modello a “bielle equivalenti” per i solai

Bielle equivalentiSi tengono conto delle reali

Struttura 3D in scala 1:1

(geometria, sezioni, materiali,

carichi)

sol hhK

13

Si tengono conto delle reali caratteristiche di geometria e materiale della piastra

b

bbb L

AEK =csc GAIE

12

Rigidezza laterale elastica della

b

Rigidezza assiale elastica della biellae as ca de a

piastrabiella

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Problematiche di modellazione: solai (diaframmi di piano) -- DEFORMABILE

Iterazioni sul modello basate sulle analisi time history effettuate:

♦ Si t di bi ll i l ti♦ Sistema di bielle equivalenti

confronto fra gli spostamenti dei nodinodi

confronto con i dati sperimentali

node 15x - 0.02g node 15x - 0.02g

Spostamenti sperimentali (in verde) e spostamenti numerici ottenuti con SeismoStruct (in rosso)

4

2

6

SperimSeismo bielle old

node 15x 0.02g

2

4

1

3 SperimSeismo bielle final

node 15x 0.02g

0

-2

Dis

pl. [

mm

]

-2

0

-1

1

Dis

pl. [

mm

]

0 2 4 6 8 10 12 14 16Time [s]

-4

-60 2 4 6 8 10 12 14 16

Time [s]

-4

-3

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Problematiche di modellazione: eccentricità accidentaleNell’analizzare la struttura verranno considerati anche gli effetti torsionali dovuti all’eccentricità accidentale delle masse strutturali.

Tale eccentricità è quantificabile nel 5 % della lunghezza dell’edificio in pianta per ogni direzione perpendicolare al sisma.

Punto 7.2.6 NTC : …l’eccentricità accidentale in ogni direzione non può essereconsiderata inferiore a 0,05 volte la dimensione dell’edificio misurataperpendicolarmente alla direzione di applicazione dell’azione sismica Detta eccentricitàperpendicolarmente alla direzione di applicazione dell azione sismica. Detta eccentricitàè assunta costante, per entità e direzione, su tutti gli orizzontamenti.

Punto 7.3.3.1 NTC : …per gli edifici, gli effetti della eccentricità accidentale del centro di

Lx

p g gmassa possono essere determinati mediante l’applicazione di carichi statici costituiti damomenti torcenti di valore pari alla risultante orizzontale della forza agente al piano.

CR CM+CM-CR

CM+eiy

Eiy+

L11

= + CR

CM-eix-eix -eiyEiy-

LyB

2

3

4CM

0.05 L

0.05

B

B

2

3

4CM

0.05 L

0.05

B = +

yiy

xix

LeLe

05.005.0

Eix- Eix+

LL

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A seconda del tipo di analisi effettuata e dello schema strutturale gli effetti torsionali

Problematiche di modellazione: eccentricità accidentale

1) Nel caso di analisi statica equivalente ed edificiregolari in pianta è possibile aggiungere combinazioni

A seconda del tipo di analisi effettuata e dello schema strutturale, gli effetti torsionali possono essere valutati in diversi modi.

regolari in pianta è possibile aggiungere combinazionistatiche in numero opportuno, in cui il carico applicatoè costituito dal momento torcente equivalente ai piani.

2) Nel caso di analisi dinamica non-lineare invece è2) Nel caso di analisi dinamica non lineare, invece, ènecessario spostare le masse del modello edeseguire più analisi al fine di includere tutti i casi dieccentricità possibili.

3) Nel caso di analisi modale con spettro di risposta la procedura di calcolo che si è utilizzata è laseguente:

-Si effettua l’analisi dinamica modale con spettro di risposta senza considerare gli effetti delle p p geccentricità accidentali;

-Si determina il taglio totale alla base dei pilastri;

-Si determina il momento equivalente dovuto all’eccentricità come V 0 05 L dove V è il taglio totale e LSi determina il momento equivalente dovuto all eccentricità come V 0.05 L, dove V è il taglio totale e L è il lato perpendicolare alla direzione del sisma;

-Si ricavano così due valori di momento torcente nel piano orizzontale, per un totale di quattro casi aggiuntivi di carico equivalente (due momenti positivi e due negativi), i cui effetti andranno ripartiti sugli gg q ( p g ) p gelementi verticali in funzione della rispettiva rigidezza. Gli effetti di ciascun caso aggiuntivo verranno sommati ai risultati dell’analisi modale con spettro di risposta corrispondente.

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Problematiche di modellazione: eccentricità accidentale

Se i solai sono rigidi nel piano, i momenti di segno concorde vengono applicati

t t i i i i ( t ti t ) i t ll’ ti l di icontemporaneamente ai vari piani (staticamente), intorno all’asse verticale di ciascun

piano i.

CRC

Mix+ = Fix x eiy

Altrimenti, se i solai sono deformabili, i momenti devono essere decomposti in una, , p

distribuzione di forze statiche applicate al solaio in modo tale da produrre lo stesso

valore di momento rispetto al baricentro del piano.