2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari...

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Norme Tecniche Costruzioni problema risoltoAndrea Dari

Editoriale

a pagina 4

La resilienza come risposta agli eventi estremi

SISMICA

a pagina 38

Un apposito studio che traguarda i nuovi ob-

blighi di risparmio energe-tico al 2020 individua una efficace soluzione

Finalmente approvata la revisione delle Norme Tecniche per le CostruzioniPer gli edifici esistenti passato il testo A

Venerdigrave 14 novembre a quasi 7 anni dalla pubblicazione del-

le NTC 2008 dopo 4 anni di lavori egrave stato approvato dallrsquoAssemblea del Consiglio Superiore dei LLPP il testo delle nuove Norme Tecniche

per le Costruzioni LrsquoAssemblea si egrave espressa a larga maggioranza a fa-vore del documento scegliendo per il punto piugrave controverso quello sugli edifici esistenti il testo A il cosiddetto ldquotesto Bragardquo

Il 14 novembre dopo 4 anni di lavori egrave stato ap-provato dallrsquoAssemblea del Consiglio Superiore dei LLPP il testo delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni Ora proseguiragrave lrsquoiter istituzio-nale conferenza stato regioni tanto per iniziare

La casa NZEBUna proposta per il clima mediterraneo

Le spese di difesa nella Polizza di Responsabilitagrave Civile ProfessionaleNon sempre le Compagnie Assicurative ri-

conoscono le spese sostenute dallrsquoassicu-rato per i propri legali e tecnici di fiducia Egrave pertanto molto importante prima di stipulare una Polizza sapere cosa chiedere e come di-stricarsi fra le varie offerte

a pagina 12

Le fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa Concordia

wwwingenio-webit

GEOTECNICA

52ORDINIABBONATI

in questo numeroEditoriale4 Norme Tecniche Costruzioni problema risolto

PrimoPiano5 Norme Tecniche Costruzioni il parere del Prof Braga

LaProfessione12Le spese di difesa nella Polizza di Responsabilitagrave Civile Professionale

LeRubricheGeotecnica16Le fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa Concordia

BIM Vision22Il processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information

Modeling

Costruire in acciaio26ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy Buildingrdquo

Costruire in legno32Il Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Costruire in calcestruzzo34Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in ca

Costruire in laterizio38La casa NZEB una proposta per il clima mediterraneo

Sismica40Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale

strumento a servizio della sicurezza antisismica

LrsquoinformazionetecnicaEdifici alti42Grandi edifici

Dossier

50 RestauroeConsolidamentoLrsquoevoluzione delle tecnologie per il restauro e il consolidamento degli edifici esistenti le metodologie per lrsquoanalisi delle strutture il recupero di edifici storico-culturali le indagini sui materiali studi di miglioramento sismico

Sommario

Questonumeroegravestatorealizzatoconlacollaborazionedi

SONO IN VIGORE LE NUOVE

UNI TS 113002014

TERMOLOG EpiX 5egrave lrsquounico software giagrave adeguato

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Sostenibilitagrave43Sostenibilitagrave vision materiali e tecnologie

Infrastrutture44Riqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009

Bonifica45Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquo

Sicurezza46SICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatrali

Tecnologia49DRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfida

50DossierRestauroeConsolidamentoParte2

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe4 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 527 numero bull Novembre 2014

Quindi con nessuno dei due documenti noi possiamo af-fermare di poter garantire la sicurezza certa Egrave per que-sto che parliamo in termini di miglioramento e di ade-guamento E il documento A metteva in grande rilievo il miglioramento percheacute egrave il concetto che ci consente di poter distribuire le poche risorse disponibili e quindi ldquomigliorarerdquo la sicurezza di piugrave edifici Lrsquoingegneria per motivi economici non puograve vendere certezze invece di milioni di edifici produrremmo poche piramidi

AD Ma esiste un solo livello di sicurezza FB No e giagrave lo avevano chiarito le NTC del 2008 Nel calcolo delle azioni non si puograve prescindere dalla vita no-minale e dalla destinazione drsquouso Se progetto un edificio percheacute sia ldquousatordquo come abitazione e poi si decide di tra-sformarlo in ospedale cambiano i parametri e cambiano quindi le azioni di progetto Ma ora con il nuovo testo il concetto egrave stato reso piugrave attuale piugrave chiaro piugrave corret-to Nelle NTC 2008 si dava la precedenza e non solo per la collocazione editoriale allrsquoadeguamento degli edi-fici (adeguamento di un edificio esistente a uno nuovo) mettendo in secondo piano il miglioramento Ora si fa il contrario si dagrave piugrave impor-tanza al miglioramento gtgtgt

Editoriale segue da pag 1 PrimoPiano

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Norme Tecniche Costruzioni il parere del Prof BragaIntervista a cura di Andrea Dari ndash editore INGeNIO

Venerdigrave 14 novembre a quasi 7 anni dalla pubblicazione delle NTC 2008 dopo 4 anni di lavori egrave stato approvato dallrsquoAssemblea del Consiglio Superiore dei LLPP il testo delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni LrsquoAssemblea si egrave espressa a larga maggioranza a favore del documento scegliendo per

il punto piugrave controverso quello sugli edifici esistenti il testo A il cosiddetto ldquotesto BragardquoAbbiamo voluto intervistare il prof Braga per sapere qualcosa di piugrave di questo documento AEcco lrsquointervista

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AD Caro Franco nei giorni scorsi sono state finalmente approvate dallrsquoAssemblea Generale le cosiddette NTC le norme tecniche e quindi si procede con gli ulteriori passi Egrave innegabile che lrsquoattenzione maggiore fosse su quale dei due testi sugli edifici esistenti dovesse prevalere e ha pre-valso a larga maggioranza il ldquotesto Bragardquo

FB In realtagrave non egrave un testo Braga ma un testo a cui ho collaborato con grande attenzione insieme ad altri colleghi e che nasce da un convincimento tecnico che sostengo da anni non da oggi E il concetto egrave chia-ro dobbiamo decidere se vogliamo piugrave sicurezza per

pochi edifici o un miglioramento della sicurezza per molti edifici Io sono per la seconda

AD Ma i sostenitori del documento B evidenziavano che sulla sicurezza non si potesse fare sconti neanche per gli edifici esistentiFB In Ingegneria Strutturale il 100 di sicurezza non esiste e si ragiona sempre in termini probabilistici Egrave piugrave opportuno parlare di sicurezza media

Il testo attuale saragrave quello defini-tivo Quando si applicheranno Domande senza risposta certa

percheacute in Italia la pubblicazione delle norme tecniche ha piugrave o meno lrsquoiter di modifica dellrsquoarticolo 18Drsquoaltronde da chi egrave costituita lrsquoas-semblea generale del Consiglio Superiore dei LLPP per scoprirlo basta andare sul sito istituzionalee si vede che egrave composta da tecni-ci ma anche da 3 Consiglieri Am-ministrativi 3 Consiglieri del TAR 3 Consiglieri della Corte dei Conti

Norme Tecniche Costruzioni problema risolto3 avvocati di Stato i rappresentan-ti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del Ministero dello sviluppo economico della Presi-denza del Consiglio dei Ministri del Ministero degli affari esteri del Ministero dellrsquointerno del Mini-stero della giustizia del Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del Ministe-ro del lavoro della salute e delle politiche sociali del Ministero per i beni e le attivitagrave culturali del Mi-nistero per i rapporti con le regio-ni hellip pensate queste persone che devono decidere su quali livelli di azione adottare in un calcolo strut-turale Mi sarebbe piaciuto intervi-stare chi ha partecipato alla vota-zione del 14 novembre e vedere quanti realmente sappiano che differenza vi egrave tra miglioramento e adeguamento sismico e tempo di ritornoUn sistema che crea peraltro una litigiositagrave senza confini Nel 2005 tutti ricorderanno le ldquodiscussioni

animaterdquo tra Calzona e Marro sul testo appena approvato delle nor-me tecniche poi bloccato e sosti-tuito con il testo del 2008 Ricordiamo infatti che le cosiddette NTC 2008 erano uscite al termine di un convulso processo normativo iniziato nel 2003 con una Ordinan-za del presidente del Consiglio dei Ministri seguita da due correzioni pubblicate su due GU e da nuove Ordinanze emanate per rimediare ad errori o per rinviare lrsquoapplicazio-ne delle NTC Con il DM 1412008 vennero final-mente di nuovo varate le ldquoNorme Tecniche per le Costruzionirdquo Queste prevedevano un periodo transitorio di diciotto mesi (sca-denza giugno 2009) nel quale era consentita la possibilitagrave di applica-zione in alternativa della norma-tiva precedentemente in vigore gtgtgt

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Massimo Mariani nominato Presidente del Consiglio Europeo degli Ingegneri CivilildquoLa mia nomina egrave un riconoscimento agli ingegneri italiani e alla cultura dellrsquoingegneria italianardquo

Lo scorso 18 ottobre lrsquoing Massimo Mariani Consigliere CNI egrave stato

eletto a Varsavia Presidente dellrsquoECCE (European Council of Civil Engineers) il Consiglio Europeo degli Ingegneri Ci-vili un organismo che rappresenta 28 Paesi compresa la Russia e i Paesi caucasici LrsquoECCE egrave un organismo scientifico pri-ma ancora che politico dichiara Mariani in unrsquointervista rilasciata al SAIE negli

spazi della mostra fotografica dedicata ai 50 anni dellrsquoAutostrada del sole ldquoEgrave politico percheacute trasferisce la scienza e le capacitagrave dellrsquoinge-gneriardquo in ambiti istituzionali come il Parlamento europeo ldquoNon egrave un

riconoscimento a me egrave un riconoscimento alla cultura di noi ingegneri italiani Ho dovuto mostrare solamente quello che sappiamo fare la scuola dellrsquoingegneria italiana egrave assolutamente primaria Siamo tutti sconcertati e sfiduciati dalla crisi ma allrsquoesterno siamo molto valutati e lo sono i nostri giovani appena usciti dallrsquouniversitagraverdquo Ricordando i 50 anni dallrsquoinaugurazione dellrsquoAutostrada del Sole Mariani com-menta ldquoSono stati anni di grande fulgore Oggi abbiamo rallentato il nostro percorso industriale ci siamo affidati a tecnologie meno adat-te ci mettiamo troppo a costruire rispetto ai tempi dellrsquoAutostrada del Solehellip I problemi sono di tipo burocratico Sigrave ma imprese e ingegne-ri professionisti devono reagire rispetto alla politicardquo

LINK ALLA VIDEO INTERVISTA

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe6 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 727 numero bull Novembre 2014

PrimoPiano PrimoPiano

NTC qualche commento dal mondo tecnicoNella seduta del 14 novembre 2014 lrsquoassemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dato

parere positivo allrsquoapprovazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni che andranno ad aggiornare il testo precedente risalente al 2008 (dm 14 gennaio 2008) Anche se lrsquoapprovazione egrave

stata ottenuta con una larga maggioranza su alcuni punti non sono mancate perplessitagrave e critiche che hanno animato la sedutaDi seguito alcuni commenti delle categorie coinvolte nella stesura e approvazione delle norme

Armando Zambrano Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri

Norme Tecniche Costruzioni percheacute gli INGEGNERI hanno votato a favorePatrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Lo scorso venerdigrave 14 novembre il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni Due i testi allrsquoesame dellrsquoAssemblea del CSLLPP a sorpresa egrave stato approvato quello piugrave innovativo che per gli edifici esistenti richiede un adeguamento antisismico con criteri differenti (e meno stringenti) rispetto al nuovo La scelta se differenziare gli standard di sicurezza sismica tra edifici esistenti e nuove costruzioni ha animato un lungo dibat-tito applicare allrsquoesistente le norme antisismiche che valgono per il nuovo avrebbe creato obblighi troppo onerosi o materialmente inapplicabili Si egrave optato per la differenziazione di tali obblighi riservando alle nuove costruzioni gli standard piugrave elevati

Presidente Zambrano percheacute gli ingegneri hanno votato a favore dellrsquoapprovazione delle norme tecnicheIl percheacute gli ingegneri abbiano votato lrsquoapprovazione delle norme tecniche egrave chiaramente espresso nella dichiarazione di voto dellrsquoIng Domenico Perrini Componente del CSLLPP su nomina del CNI- NTC 2008 (vedi testo riportato in chiusura di intervista) Tutti conosciamo il lungo iter che ha portato fino a questo punto gtgtgt continua a leggere

Rino La Mendola Vicepresidente del Consiglio Nazionale Architetti PPC

Revisione Norme Tecniche Costruzioni soddisfazione degli ARCHITETTI per il testo approvatoPositivo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti allrsquoapprovazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni che relativamente agli EDIFICI ESISTENTI ha espresso il proprio parere favorevole per il ldquotesto Ardquo quello che prevede coefficienti di sicurezza differenti per gli edifici esistenti rispetto alle nuove costruzionildquoSiamo soddisfatti per la conclusione della controversa vicenda della revisione delle norme tecniche delle costruzioni - che si protraeva ormai da anni - e per lrsquoapprovazione di un testo di fatto condiviso dal Consiglio Nazionale degli ArchitettirdquoldquoEgrave stata scelta la soluzione - continua - che rende piugrave semplice gli interventi sugli edifici esistenti contro quella che sanciva lo status quo della vecchia normativa e che rende cosigrave possibile la realizzazione di interventi prioritari per il Paese quali quelli finalizzati alla rigene-razione urbana sostenibilerdquo ldquoRiteniamo particolarmente positiva lrsquointroduzione dei coefficienti di riduzione sismica per le verifiche sulle costruzioni esistenti nella consapevolezza che sarebbe demagogico pretendere che gli edifici costruiti in epoca antecedente la classifica-zione sismica seppure attraverso interventi di adeguamento possano raggiungere prestazioni strutturali paragonabili a quelle degli edifici di nuova costruzionerdquo gtgtgt continua a leggere

Vittorio drsquoOriano Vice Presidente Consiglio Nazionale Geologi

NTC il no dei GEOLOGI attraverso il commento di Vittorio drsquoOrianoA futura memoria Come egrave noto venerdigrave 14 novembre il CSLLPP ha licenziato la revisione delle NTC Lo ha fatto con un paio di astenuti e due voti contrari Il CNG ha votato contro Siccome durante la discussione diretta con mano ferma ma assai parziale dal Presidente Sessa mi egrave stata di fatto negata la possibilitagrave di intervenire in aula con una dichiarazione di voto e mi sono dovuto limitare durante lrsquoappello nominale a dire un semplice ldquonordquo ed a consegnare il testo alla segreteria dellrsquoassemblea credo che sia non solo necessario ma anche utile fare alcune precisazioni Prima di tutto devo precisare come sia inaccettabile la tesi piugrave volte ripetuta anche dai piugrave anziani Consiglieri nel corso delle riunioni dedicate alle NTC che un testo dovesse essere comunque approvato Egrave questa una tesi davvero singolare che non trova sostegno di alcun tipo neanche di tipo filosofico visto che le NTC per quanto imperfette a detta di tutti anche di coloro che hanno la responsabi-litagrave di averle redatte la prima volta comunque esistono e sono cogenti La tesi del CNG egrave altra Possiamo cioegrave approvare norme che sono imperfette che non sfiorano neanche la soluzione ai problemi evidenziati da piugrave parti Secondo noi no non possiamo approvare norme che riteniamo sbagliate E non possiamo accettare che la nostra contrarietagrave a queste norme possa essere interpretata come contrarietagrave alle Norme Tecniche sulle Costruzioni ldquotout courtrdquo Se poi le critiche sono avanzate seppur con argomentazioni diverse da tutto il mondo professionale che dovragrave applicarle io credo che il cerchio si chiuda definitivamente e un Ministro che si rispetti fa-rebbe bene a mio parere a porsi il problema gtgtgt continua a leggere

Maurizio Savoncelli Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri

I GEOMETRI accolgono con soddisfazione la sospirata approvazione delle NTC Positivo secondo il Consiglio Nazionale dei Geometri la revisione del Testo Unico della Prevenzione IncendiIl Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha aggiornato nella seduta dello scorso 14 novembre 2014 le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) che risalivano al 2008 Il testo che egrave stato approvato prevede standard antisismici differenziati tra edifici nuovi ed esisten-ti riservando alle nuove costruzioni quelli piugrave elevatildquoDue anni di lavoro intenso con diversi gruppi di lavoro e due anni di incomprensibile stallo a fronte di una richiesta corale di ema-nazione di norme che potessero accogliere le esigenze di innovazionerdquo Ha dichiarato Maurizio Savoncelli Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri ldquoOra finalmente siamo arrivati ad un documento che avragrave poi bisogno di ulteriori passaggi istituzionali per essere pubblicato Di certo egrave che questo iter egrave superato egrave arrivato il momento di rivedere le procedure per lrsquoemanazione delle norme tecniche che devono essere piugrave dinamiche e consentire di seguire tempestivamente lrsquoevoluzione tecnica e dalla ricerca Un esempio positivo egrave stata la revisione del Testo Unico della Prevenzione Incendi dove i VVFF hanno tenuto un tavolo aperto con le professioni per un lavoro che verragrave costantemente revisionatordquoOra il documento dovragrave andare in Conferenza Stato-Regioni e dopo questo passaggio confluiragrave in un decreto interministeriale redatto dal Ministero delle Infrastrutture da quello degli Interni e dal Dipartimento della Protezione civile che verragrave poi pubblicato in Gazzetta ufficiale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe8 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 927 numero bull Novembre 2014

PrimoPiano

Fuori dal fango Gli stati generali contro il dissesto idrogeologicoPatrizia Ricci ndash ingegnere redazione INGeNIO

La Struttura di Missione italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo del-le infrastrutture idriche voluta dal Governo e

guidata da Erasmo DrsquoAngelis ha convocato lrsquo11 no-vembre a Roma nella Nuova Aula dei Gruppi Parla-mentari della Camera dei Deputati ldquoFuori dal fango Gli stati generali contro il dissesto idrogeologicordquo Lrsquoiniziativa che ha riunito nella stessa sala tutti gli enti le amministrazioni e le associazioni impegnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e al-luvioni egrave stata lrsquooccasione per fare il punto sul piano straordinario pensato per il nostro paese tra il 2015 e il 2020 Protezione Civile Ministeri Regioni Comuni associazioni e volontariato di protezione civile riuniti per lavorare su progetti concreti e per presentare il nuovo modello di lavoro le nuove normative e gli stru-menti per eliminare ritardi inerzie e incuria e far parti-re finalmente la piugrave urgente delle opere pubbliche la prevenzione e la riduzione del rischio idrogeologico

Delrio Obiettivi di si-stema la prevenzione e la cura del territorio raggiungibile solo at-traverso capacitagrave di programmazione di coordinamento degli interventi e disciplina cooperativa tra i vari livelli dei poteri istitu-zionali

A dirlo in apertura dei lavori il sottosegretario alla pre-sidenza del Consiglio Graziano Delrio che ha sotto-lineato come ldquola lotta al dissesto sia la prioritagrave asso-luta del Governo insieme al tema della scuolardquo Una prioritagrave talmente significativa da affermare che ldquoOggi non abbiamo un problema di disponibilitagrave finanziarie su una prospettiva di medio lungo periodordquoGabrielli Far crescere cultura Protezione CivileIn un Paese che deve fare i conti con il dissesto idro-geologico e le continue alluvioni il tema del dissesto va affrontato in maniera complessiva Lo ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile Franco Ga-brielli a margine degli stati generali contro il dissesto

idrogeologico ldquoLrsquoemer-genza non egrave finita ed egrave una condizione che caratterizzeragrave il nostro paese nei prossimi anni anche quando le opere saranno realizzate per la messa in sicurezza del territorio La previ-sione di protezione ci-vile ovvero la capacitagrave

di immaginare scenari di rischio sulla base dei quali si costruisce una pianificazione di protezione civile egrave fondamentale Occorre investire in pianificazione di protezione civile e dobbiamo far sigrave che tutti i Comuni siano dotati di piani di protezione civile conosciuti dal-la gente e che possano salvare le vite umanerdquoI recenti eventi drammatici della Liguria e quelli pas-sati che hanno colpito in piugrave zone il territorio italiano mostrano quanto esso sia fragile Le aree ad eleva-ta criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della superficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Mini-stero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospedali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbiso-gno complessivo di 40 miliardi di euro per la mes-sa in sicurezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Regioni e Pro-vince Autonome Non si puograve pensare di gestire solo lrsquoemergenza bisogna passare alla prevenzione con un piano nazionale sul dissesto idrogeologico

Galletti Il governo egrave pronto a mettere a di-sposizione 7 miliardi in sette anni per un piano di prevenzione per la tutela del terri-torio gtgtgt

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PrimoPianoultimenewsDissesto idrogeologico presentato il primo stralcio del Piano Nazionale 2014-20

Oltre un miliardo di euro per 69 interventi per la sicurezza nelle cittagrave e aree metropolitane69 i primi interventi giagrave cantierabili per 106365 milioni individuati dalle Regioni con il supporto tecnico e scientifico delle Autoritagrave di bacino sulla base delle mappe di rischio di Ispra e Cnr

Interventi costi finanziamenti e stato del-la progettazione con i crono-programma

delle opere per ridurre il rischio allagamenti e frane nelle piugrave grandi cittagrave italiane e le rispettive aree metropolitane Egrave stato presentato lo scorso 20 novembre a Palazzo Chigi il primo stralcio del piano nazionale 2014-20 Oltre un miliardo di euro per 69 interventi per la sicurezza nelle dieci cittagrave metropolitane e in altre cittagrave delle regioni a statuto specialePer Roma Milano Napoli Torino Bari Firenze Bologna Genova Reggio Cala-bria e per Cagliari Messina Palermo e Catania per la prima volta egrave scattato un piano di prevenzione e di opere o progetti di messa in sicurezza dal rischio idrogeo-logico gtgtgt

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Prevenzione e riduzione del rischio idrogeologicoA colloquio con Stefano Aversa (AGI) Leopoldo Freyrie (CNAPPC) Gian Vito Graziano (CNG) Maurizio Tira (CENSU) Silvia Viviani (INU) Armando Zambrano (CNI)Patrizia Ricci ndash ingegnere redazione INGeNIO

Frane allagamenti alluvioni lrsquoItalia egrave un Paese martoria-to dal dissesto idrogeologico

con un territorio indubbiamente fragile Le aree ad elevata criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della superficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Ministero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospe-dali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbisogno complessivo di 40 mi-liardi di euro per la messa in sicu-rezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Re-gioni e Province Autonome Lo scenario davvero drammatico che ci prospettano questi dati e lo stato di emergenza in cui versa gran parte del nostro territorio a

seguito dei recenti disastri mete-reologici portano in primo piano il tema della prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico Abbiamo chiesto un parere ai presidenti di quelle Associazioni e Consigli che rappresentano alcune delle cate-gorie da sempre impegnate e coin-volte talvolta al fianco di strutture preposte dal Governo nella lotta al dissesto idrogeologico geotec-nici (AGI) architetti (CNAPPC) geologi (CNG) ingegneri (CNI) e urbanisti (CENSU e INU) Lrsquoargomento egrave una prioritagrave dellrsquoat-tuale politica di governo Lo scorso 11 novembre a Roma la Struttura di Missione Italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo svi-luppo delle infrastrutture idriche voluta dal Governo e guidata da Erasmo DrsquoAngelis ha convocato ldquoFuori dal fango Gli stati generali

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe10 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1127 numero bull Novembre 2014

A colloquio conhellipLeggi le interviste integrali

minus Stefano Aversa AGI minus Leopoldo Freyrie CNAPPC minus Gian Vito Graziano CNG minus Maurizio Tira CENSU minus Silvia Viviani INU minus Armando Zambrano CNI

Rischio idrogeologicoLrsquoimportanza del monitoraggio del territorio sul dissestoIntervista a Alessandro Trigila geologo e responsabile Segreteria tecnica Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) ISPRA

Il territorio italiano egrave indubbiamente fragile Le aree ad elevata criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della super-ficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Ministero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospedali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbisogno complessivo di 40 miliardi di euro per la messa in sicu-rezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeo-logico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Regioni e Province Autonome Ad aggravare ulteriormente il quadro egrave il consumo del suolo passato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo 2014 Dai 100 eventi meteo allrsquoanno con danni ingenti registrati fino al 2006 siamo passati al picco di 351 del 2013 e a oltre 100 nei soli primi 20 giorni del 2014 Da ottobre 2013 allrsquoinizio di aprile 2014 sono stati richiesti dalle Regioni 20 stati di emer-genza con fabbisogni totali per 37 miliardi di euro Il costo del dissesto idrogeologico sul territorio italiano ha raggiunto dal 1944 al 2012 la cifra di 615 mld di euro La fo-tografia egrave tristemente nota Gli interventi per mettere in sicurezza il territorio sono possibili ma sono costosi I fondi messi a disposizione dallo Stato non sono suffi-cienti e laddove questi vengono reperiti la burocrazia spesso blocca i lavori Gli eventi atmosferici gravi come le recenti alluvioni verificatesi sul nostro territorio sono sem-pre piugrave intensi e ravvicinati gtgtgt

Patrizia Ricci ndash Ingegnere redazione INGENIO

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e continua a leggerelrsquointervista

contro il dissesto idrogeologicordquo Lrsquoiniziativa che ha riunito nella stessa sala tutti gli enti le ammi-nistrazioni e le associazioni impe-gnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e alluvioni egrave stata lrsquooccasione per fare il punto sul piano straordinario pensato per il nostro paese tra il 2015 e il 2020Mentre il Paese fa i conti con lrsquoen-nesima alluvione e aggiunge alla lunga lista altre vittime dellrsquoincuria degli abusi e della mancata mes-sa in sicurezza dagli Stati gene-rali arriva lrsquoannuncio del Ministro dellrsquoAmbiente Gian Luca Galletti ldquoIl governo egrave pronto a mettere a di-sposizione 7 miliardi in sette anni per un piano di prevenzione per la tutela del territoriordquo Egrave questo il dato piugrave interessante emerso nel corso dellrsquoiniziativa con la quale la politica sembra aver imboccato la strada giusta dopo anni in cui ha finto di non ve-dere e anzi spesso ha contributo alla situazione attuale con con-cessioni e zero controlli Come porre rimedio alla manca-ta attenzione per il territorio e alla evidente incapacitagrave persino di comprendere il concetto di preven-zione da parte di chi ci ha governa-to in tutti questi anni ldquoIn generale lrsquoattenzione ver-so la tutela del territorio da parte dellrsquoopinione pubblica degli orga-ni di stampa e in alcuni casi an-che di chi ci governa dipende in modo inverso dal tempo intercorso dallrsquoultima catastrofe ndash secondo Stefano Aversa presidente AGI A riprova di ciograve ndash continua Aver-sa - basti pensare al fatto che in questo periodo dopo lrsquoevento di Genova di poche settimane fa si discute prevalentemente di allu-vioni come se il nostro paese non fosse interessato da altri rischi quali ad esempio il rischio sismi-co In questa prima considerazio-ne vi egrave anche parte della risposta

alla domanda che mi viene posta Il territorio naturale ed antropizza-to ndash ha aggiunto - richiede invece unrsquoattenzione continua e una poli-tica nazionale che non condizio-nata dalle situazioni di emergenza sappia destinare a progetti di am-pio respiro risorse auspicabilmen-te maggiori di quelle stanziate nel prossimo triennio dalla Legge di Stabilitagraverdquo Oggi tutela del territorio e lotta al dissesto sono una ldquopriori-tagrave assoluta del Governordquo come ha detto il sottosegretario di palazzo Chigi Graziano Delrio in apertura degli Stati Generali ribadendo che ldquoprevenzione e cura del territorio sono raggiungibili solo attraverso capacitagrave di programmazione di co-ordinamento degli interventi e di-sciplina cooperativa tra i vari livelli dei poteri istituzionalirdquo ldquoUnrsquoefficace politica di prevenzio-ne e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicurezza ndash punti alla riqualifica-zione dei territorirdquo egrave fondamenta-le anche per Leopoldo Freyrie presidente CNAPPC ldquoPremesso che non possiamo piugrave permetterci ulteriori attese neacute risorse col con-tagocce per ridare tranquillitagrave ai cittadini ed evitare vittime e dan-ni egrave fondamentale mettere in atto unrsquoefficace politica di prevenzione e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicu-rezza ndash punti alla riqualificazione dei territori ndash ha ribadito Freyrie - Non dimentichiamo che il terri-torio egrave sempre piugrave vulnerabile non solo per gli effetti dei cambiamenti climatici Lrsquourbanizzazione molto spesso abusiva non ha risparmiato le aree a maggior rischio peccato che a ricordarcelo sono sempre e solo le tragedie Accanto alla tem-pestivitagrave negli interventi alla ne-cessitagrave di investimento delle risorse disponibili crsquoegrave bisogno anche di re-gole trasparentirdquo In un Paese che deve fare i conti quotidianamente

con il dissesto idrogeologico e le continue alluvioni il tema del disse-sto va affrontato in maniera com-plessiva Lo ha detto il capo del dipartimen-to della Protezione Civile Franco Gabrielli a margine degli Stati Ge-nerali e lo ha ribadito anche Gian Vito Graziano presidente CNG chiamato a rispondere sul fatto che la struttura di missione di cui fa parte possa finalmente rappre-sentare un primo passo per uscire dalla rincorsa alle emergenze che da decenni caratterizza lrsquointervento dello Stato ed entrare finalmente nella stagione della prevenzione dei grandi rischi alluvionali e di fra-ne ldquoLo rappresenteragrave ndash ci ha rispo-sto Graziano - nella misura in cui la struttura saragrave capace di spende-re le risorse finanziarie disponibili con criteri di compatibilitagrave per il ter-ritorio mitigando le situazioni di ri-schio piugrave importanti in tempi molto piugrave brevi di quelli normalmente ne-cessari per appaltare e per conclu-dere i lavori Investire risorse finan-ziarie significa risparmiare rispetto ad un disastro che non avverragrave muovere lrsquoeconomia asfittica che da anni caratterizza il settore delle opere pubbliche e persino creare nuovi posti di lavoro La sicurezza dei territori in ambito idrogeologico e quella degli edifici in ambito si-smico proprio per la loro esigenza sociale prioritaria costituiscono la base dellrsquoinvestimento per il futuro

di questo Paese La prevenzione non egrave solo questo egrave un sistema molto piugrave complesso entro cui le risorse finanziarie costituiscono tuttavia un tassello strategico ma la speranza che si stia iniziando un nuovo percorso egrave davvero tantardquoldquoLa prima regola per evitare vittime e danni in un Paese fragile come lrsquoItalia ndash ci ha detto il presidente Graziano ndash egrave che i cittadini abbia-no consapevolezza delle situazioni di rischio e soprattutto sappiano tenere comportamenti adeguati rispetto allrsquoevento atteso Troppo spesso le vittime hanno tenuto loro malgrado comportamenti er-rati che li hanno condotti a morire in uno scantinato poi allagatosi entro cui si erano rifugiati o nellrsquoat-traversare un torrente in piena Per far si che la gente sappia cosa fare e ancor di piugrave cosa non fare so-prattutto nei momenti di paura oc-corre che i piani di intervento non strutturali ovvero i piani di prote-zione civile siano presenti in ogni comune siano stati redatti da pro-fessionisti competenti e siano por-tati a conoscenza della cittadinan-za Altrimenti ancorcheacute ben fatti e purtroppo questa non egrave la regola non servono proprio a nullardquo Ad aggravare ulteriormente lo sce-nario egrave il consumo del suolo pas-sato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-

capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo (2014) A questo proposito Maurizio Tira presidente del CENSU ci ricorda che ldquoLa legge sul contenimento del consumo di suolo giace da oltre due anni nella commissione am-biente della Camera Un provvedi-mento che ha un senso se viene approvato in un mese non in anni Si imponga una moratoria da subi-to alle nuove espansioni residen-ziali e produttive e poi si continui a ragionare su un testo condiviso In Lombardia vi sono circa 450 chi-lometri quadrati di nuovi ambiti di trasformazione che non si stanno attuando solo a causa della crisi del settore dellrsquoedilizia Non sono sicuro che chi in queste settimane parla di porre un freno alla cosid-detta cementificazione ne sia con-sapevole gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe12 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1327 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Le spese di difesa nella Polizza di Responsabilitagrave Civile ProfessionaleAnna Manzoni ndash Ingegnere libero professionista e risk manager Area Professioni Tecniche di GAVA Broker Srl

In un precedente articolo dedicato alla sinistrositagrave nellrsquoambito delle professioni tecniche si egrave eviden-ziato come il concorso di diversi fattori sfavorevoli

abbia fatto aumentare nel corso degli anni in modo quasi esponenziale la frequenza delle vertenze per il risarcimento di danni conseguenti a errori profes-sionali che coinvolgono appunto i professionisti dellrsquoarea tecnicaA questo dato giagrave di per segrave preoccupante si deve ag-giungere il malfunzionamento del sistema giudiziario che oltre allrsquoincertezza dellrsquoesito del giudizio logora le parti in causa con tempi processuali estremamente dilatati che fanno aumentare oltremisura i costi di di-fesa inducendo spesso il professionista a rinunciare al tentativo di far valere i propri diritti e facendo venire meno la sua determinazione nellrsquoottenere il riconosci-mento dellrsquoassenza di responsabilitagrave solo per timore che le spese legali (e il tempo necessario) superi-no di gran lunga il valore del risarcimento richiesto quandrsquoanche effettivamente non dovutoDiventa pertanto di fondamentale importanza verifi-care le condizioni previste dalla propria Polizza di Responsabilitagrave Civile Professionale in merito al pagamento di tutte le spese connesse alla gestio-ne di una richiesta di risarcimentoLrsquoart1917 cc comma 3 prescrive che le spese so-stenute per resistere allrsquoazione del danneggiato con-tro lrsquoassicurato siano a carico dellrsquoassicuratore nei limiti del quarto del massimale di polizza in aggiunta allo stessoLa maggior parte delle polizze di responsabilitagrave ci-vile professionale perograve recepisce tale prescrizione riservando alla compagnia la facoltagrave di assumere a nome dellrsquoassicurato la gestione delle verten-ze sia in fase giudiziale che extragiudiziale e fino a che la compagnia stessa ne abbia interesse av-valendosi di tutti i diritti ed azioni spettanti allrsquoassicu-rato stesso (che ha lrsquoobbligo di comparire personal-mente in giudizio nei casi in cui la legge lo preveda o la compagnia lo richieda) e dei legali periti consulen-ti e tecnici di propria nomina

Con polizze cosigrave impostate la Compagnia non rico-nosce le spese sostenute dallrsquoassicurato per i propri legali e tecnici di fiducia e quindi il professionista che volesse gestire personalmente la propria difesa do-vrebbe sostenerne interamente i costiNemmeno la stipula di una polizza di Tutela Legale separata e distinta dalla polizza RC egrave in grado di ov-viare a questa grave lacuna in quanto per quanto at-tiene le spese di difesa da una richiesta di risarcimen-to per responsabilitagrave civile professionale le polizze di Tutela Legale intervengono solo a secondo rischio rispetto alla polizza RC ovvero solo ad esaurimento del massimale di polizza RC ex art 1917 cc (pari come detto ad un quarto del massimale di polizza quindi generalmente molto elevato) o nel caso in cui la polizza di RC non sia operativa per la fattispecie di danno e la compagnia rifiuti il sinistro non assumendo quindi la difesa a nome dellrsquoassicuratoPer ovviare al problema alcune compagnie offrono la possibilitagrave di coprire le spese di difesa sostenute dallrsquoassicurato stipulando la copertura relativa alla Tutela Legale come estensione a pagamento della polizza RC stessa grazie ad apposita convenzione con una compagnia di Tutela LegaleIn questo caso perograve il problema egrave che i massimali sono in genere molto bassi (10000euro o 15000euro spesso insufficienti a gestire la vertenza di danno fino alla sua conclusione) egrave prevista quasi sempre una franchigia e soprattutto la copertura delle spese di difesa non puograve essere utilizzata in caso la compa-gnia rifiuti il sinistro e tantomeno per citare in cau-sa la compagnia di RC in caso di contenzioso con la stessaPer tutto quanto sopra evidenziato risulta eviden-te come sia di fondamentale importanza scegliere una Polizza RC Professionale che

- non preveda il diritto della compagnia di sosti-tuirsi allrsquoassicurato nella gestione delle vertenze gtgtgt

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LaProfessione

Processo Civile Telematico dal CNI una guida per CTU e CTPUna circolare del CNI spiega tutte le novitagrave introdotte dalla normativa e tutte le procedure riguardanti lrsquoindi-rizzo di Posta Elettronica Certificata la Firma Digitale la registrazione della PEC al ReGlndE lrsquoaccesso ai registri di cancelleria la gestione dei fascicoli e la trasmissione di atti e documenti

LrsquoItalia egrave sempre piugrave web 20 anche in Tribunale Il processo civile giudi-

ziario diventa infatti telematico Dalla gestione del fascicolo al giu-dizio in aula ora tutto passa attra-verso la rete internet E non sono poche le novitagrave introdotte dalla nuova normativa Dalla posta elettronica certificata alla firma digitale dalla registrazione della PEC al ReGIndE (Registro Generale degli Indirizzi Elettroni-ci gestito dal Ministero della Giustizia per lrsquoinvio del-le comunicazioni in formato digitale) allrsquoaccesso ai servizi di cancelleria dalla gestione dei fascicoli alla trasmissione di atti e documenti Una serie di procedure dunque da adempiere che sono state approfondite nei giorni scorsi nel corso di un seminario informativo promosso dal Gruppo di Lavoro ldquoIngegneria forenserdquo del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri (CNI) coordinato dal consiglie-re Andrea Gianasso Unrsquoiniziativa che egrave stata anche lrsquooccasione per presentare la ldquoGuida al Processo Ci-vile Telematicordquo predisposto dal CNI uno strumento pensato come supporto per tutti i Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU) che devono adempiere alla registrazio-

MasterSap egrave un software semplice e veloceper calcolare e verificare strutture nuove ed esistentiInnovativo intuitivo completo Lrsquoutilizzo di MasterSap egrave immediato e naturale anche grazie allrsquoefficienza degli strumenti grafici e alle numerose modalitagrave di generazione del modello direttamente da disegno architettonicoTop performance Il solutore potente ed affidabile conclude lrsquoelaborazione in tempi rapidissimi i postprocessori per ca acciaio legno muratura integrati fra loro completano in modo immediato dimensionamento e disegno di elementi e componenti strutturaliLrsquoaffidabilitagrave dellrsquoesperienza MasterSap conta un numero straordinario di applicazioni progettuali che testimoniano lrsquoaffidabilitagrave del prodotto e hanno contribuito a elevare i servizi di assistenza a livelli di assoluta eccellenzaCondizioni drsquoacquisto insuperabili vantaggiose anche per neolaureati e neoiscritti allrsquoOrdine

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ne della propria PEC al ReGIndE ndash come previsto ai sensi dellrsquoart9 del provvedimento del 18072011 - e che sono chiamati poi ad ope-rare nel PCT (Processo Civile Te-lematico) Un sistema questo che il Ministero della Giustizia ha previ-sto al fine di informatizzare tutto il procedimento giudiziario civile Strumenti telematici ed informatici

accanto a nuove modalitagrave di lavoro sono quindi alla base di questa ldquorivoluzione informaticardquo che dallo scorso 30 giugno impone lrsquoobbligo drsquouso di questo tipo di processo anche per i CTU Da qui muove dunque lrsquoimpegno profuso dal CNI nel sensibilizzare ed informare tutti gli iscritti in merito agli adempimenti da attuare Non solo quindi un seminario informativo ma anche il relativo video a disposizione di quanti non hanno potuto parteciparvi consultabile nel sito web del CNI wwwtuttoingegnereit poi la circolazione informativa n447XVIII Sess2014 infine il manuale tecnico con tutte le ldquoistruzioni per lrsquousordquo gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe14 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1527 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Nasce Cert-Ing Agenzia Nazionale per la Certificazione Volontaria delle CompetenzeUnrsquoopportunitagrave per la professione e per il mercato

Patrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Il 30 ottobre scorso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha istituito a Roma presso la propria sede lrsquoAgenzia Nazionale per la Certificazio-

ne Volontaria delle Competenze degli Ingegneri ldquoAgenzia Cert-Ingrdquo un organismo che si occu-peragrave a livello nazionale della certificazione delle competenze degli ingegneri Lo statuto dellrsquoAssociazione egrave stato sottoscritto da Armando Zambrano presidente CNI dai Consiglieri Massa Pellegatta e Lapenna alla presenza di Lui-gi Ronsivalle presidente del Centro Studi del CNI e Stefano Calzolari presidente dellrsquoOrdine degli Inge-gneri di MilanoTramite il progetto Cert-Ing - La Certificazione volon-taria delle Competenze il Consiglio nazionale degli Ingegneri si propone di valorizzare lrsquoesperienza dei propri iscritti convalidando la competenza da loro acquisita in specifici settori attraverso lrsquoattivitagrave pro-fessionale esercitata in forma societaria autonoma o subordinata e la formazione successiva allrsquoiscrizione allrsquoAlbo anche in conformitagrave allrsquoobbligo di aggiorna-mento della competenza professionale

ldquoCon la creazione dellrsquoAgenzia Naziona-le per la certificazione delle competenze - ha detto Armando Zambra-no presidente CNI - il Consiglio Nazionale e gli Ordini territoriali de-gli ingegneri si pongono lrsquoobiettivo di diventare un costante e qualifica-to punto drsquoincontro fra

la domanda e lrsquoofferta di prestazioni specialistiche nellrsquoambito del lavoro intellettuale Attraverso questo progetto gli Ordini possono essere sempre piugrave perce-piti come un soggetto vivo vicino alla cittadinanza e come organismi che garantiscono il corretto modo di

fare la professione senza eccessive liberalizzazioni formando e certificando un nucleo di professionisti a servizio della comunitagraverdquoConcetto ribadito anche da Luigi Ronsivalle ldquoLa cer-tificazione delle competenze costituisce un ulteriore importante passo compiuto dal Consiglio Nazionale e dagli Ordini territoriali degli ingegneri verso la loro trasformazione in organismi che erogano servizi a fa-vore dei loro iscritti secondo una concezione piugrave mo-derna dellrsquoOrdine professionale e delle funzioni che gli sono attribuiterdquoldquoLa certificazione delle competenze ndash ha proseguito Zambrano ribadendo un concetto espresso anche dal consigliere Riccardo Pellegatta - rappresenta unrsquooppor-tunitagrave per professionisti e mercato del lavorordquo ldquoSia gli ingegneri dipendenti che i liberi professionisti ndash ha aggiunto Ronsivalle - avranno lrsquoopportunitagrave di pubbli-cizzare la propria esperienza e competenza accredita-ta da un organismo terzo ciograve comporteragrave la necessitagrave di sottoporsi ad un processo di verifica che richiederagrave lrsquoacquisizione da parte dei professionisti di una mentali-tagrave nuova adeguata al cambiamento radicale che si sta verificando nel mondo del lavoro non solo a causa del-la crisi che ormai possiamo considerare sistemica ma anche delle mutate dinamiche del mercato del lavoro divenuto necessariamente piugrave esigente nella ricerca di profili professionali dotati di esperienza e di competenze specifiche LrsquoOrdine professionale da parte sua dovragrave assumere la veste di organismo accreditato capace a propria volta di attribuire attestazioni e certificazioni ba-sate su metodi trasparenti controllabili e riconoscibilirdquoldquoLrsquoAgenzia rappresenteragrave inoltre ndash ha concluso lrsquoing Ronsivalle - un organismo di garanzia nellrsquoassicurare sia il corretto adempimento delle procedure sia lrsquoade-renza ai principi ispiratori del progetto da parte di tutti gli Ordini che saranno depu-tati ad attuarlo material-menterdquo gtgtgt

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Ma il tempo egrave davvero un tirannoldquoLa semplicitagrave egrave la necessitagrave di distinguere sempre ogni giorno lrsquoessenziale dal superfluordquo Ermanno Olmi

Francesca Romana Vender ndash Teleos Leadership Institute Philadelpia USA

La gestione del tempo egrave una competenza critica fondamentale per il periodo che stiamo vivendo Distinguere il tempo propizio per fare o per lasciar andare richiede riflessione allenamento pratica nel business e fuori da esso Competenze eccellenti nel campo tecnico possono fallire se non si sa pianificare o emergono se si conosce il tempo di crescita delle persone che si hanno di fronte

Espressioni come ldquoChi ha tempo non aspetti tempo tempus breve est la notte

porta consiglio il tempo eacute sempre una risorsa scarsa non ho tempo da perdere se avessi piugrave tempo sono cosi comuni che difficilmente le mettiamo in crisi ce ne convin-ciamo le crediamo vere sempre ed in ogni contestoMai come in questo periodo le aziende sono chiamate come esperto di sviluppo di persone a collaborare con i responsabili HR per migliorare capi e collaboratori attraverso un training che renda piugrave efficace ed efficiente il tempo speso dalle persone nelle loro or-ganizzazioni Confusione pressione scarsa chiarezza nella definizione degli

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obiettivi prestazioni poco perfor-manti dovute a informazioni tra loro discordanti hanno spesso alla base poca attenzione alla risorsa tempo ed al suo utilizzo come ri-sorsaGli antichi greci avevano due pa-role per il tempo kronos e kairograves Mentre la prima si riferisce ad un significato di tempo legato alla lo-gica e sequenziale la seconda si-gnifica ldquoun tempo nel mezzordquo un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale ldquoqualco-sardquo di speciale accade come se si trattasse di un tempo di Grazia Il tempo del genio non egrave il tempo kronos unidirezionale e tiranno egrave il tempo ciclico e periodicamente favorevole e opportuno Il tempo di Esiodo non quello di Sofocle del-

le ldquoOpere e i Giornirdquo e non quello della Tragedia Il processo lavora-tivo del genio egrave il tempo del ldquogiusto momentordquo quando tagliare lrsquoalbe-ro quando considerare conclusa la stagionatura piegare il legno stendere la vernice una prima una seconda una terza voltahellipMentre kronos si riferisce a qual-cosa di quantitativo kairograves ha una natura qualitativa e poco determi-nabile da fattori oggettivi Nel caso di kronos penso al tempo scandito da un Manager dilinea nel caso di kairograves penso al tempo in cui il contadino decide di semi-nare o raccogliere gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe16 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1727 numero bull Novembre 2014

Rubrica GeotecnicaLe fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa ConcordiaLuigi Domina Davide Del Monte ndash Trevi SpA

5deg Convegno IAGIGIncontro Annuale dei Giovani Ingegneri GeotecniciRoma 22-23 maggio 2015

LrsquoIncontro Annuale dei Gio-vani Ingegneri Geotecnici

(IAGIG) egrave unrsquoiniziativa dellrsquoAs-sociazione Geotecnica Italiana (AGI) organizzata in collabora-zione con gli Ordini Provinciali degli Ingegneri intesa a pro-muovere la discussione di argo-

menti di Ingegneria Geotecnica e favorire uno scambio di esperienze e conoscenze tra giovani professionisti e ricercatori I temi centrali dellrsquoincontro riguardano principalmente gli aspetti tra-dizionali ed innovativi della progettazione esecuzione e controllo di

opere di Ingegneria Geotecnica anche alla luce del recente quadro normativo introdotto dalle NTC 2008 e dellrsquoimpegno sempre piursquo inter-nazionale che molti giovani sono chiamati ad affrontare confrontan-dosi con standard e vincoli normativi anche completamente differenti da quanto applicato in Italia Lrsquoappuntamento si terragrave a Roma il 22 e 23 maggio presso lrsquoaula magna dellrsquoUniversitagrave Europea di Roma Come sempre anche questrsquoanno verranno conferiti i crediti formativi per gli Ingegneri e la partecipazione sararsquo completamente gratuita per quanti si registreranno entro il 30 Aprile 2015 Il termine entro cui far pervenire i contributi egrave fissato invece al 12 Gennaio 2015

Lrsquoelaborato ha lo scopo di illustrare da un punto di vista prettamente geotecnico le fondazioni speciali rea-lizzate per consentire la rimozione della Costa Concordia avvenuta il 17 Settembre 2013 presso lrsquoIsola del Giglio (IT)

IntroduzioneIl progetto interamente svolto allrsquointerno del parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago Toscano egrave stato ca-ratterizzato da fondamentali fattori condizionanti le scelte progettuali e le tecnologie Fattori logistici

bull Operazioni condotte in un ristretto specchio drsquoac-qua (asymp40 mt tra il relitto e la costa dellrsquoisola del Giglio)

bull Limitati tempi esecutivi a disposizione in spe-cial modo durante la prima fase di progetto per la messa in sicurezza del relitto

Fattori ambientalibull Tutela del Parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago

Toscanobull Preservare lrsquointegritagrave dei fondali e dei luoghi

Fattori geomorfologicibull Fondali costituiti da formazioni granitichebull Presenza di discontinuitagrave cavitagrave eo vuoti nellrsquoam-

masso rocciosoLrsquoambizioso progetto di ribaltamento e quindi rimozio-

ne finale del relitto egrave stato suddiviso in due macrofasi la prima fase egrave consistita nellrsquoinstallazione del ldquoSiste-ma di ritenutardquo per evitare lo scivolamento del relitto stesso (Hold Back System) lungo gli scoscesi fon-dali (30ordm- 40ordm) con batimetriche molto ravvicinate tra loro La seconda fase ha comportato la realizzazione delle ulteriori fondazioni speciali che unitamente alle opere di prima fase tutte dimensionate in funzione delle sollecitazioni indotte durante le fasi di rotazione del relitto hanno consentito il Parbuckling

CampoprovevalidazionedellescelteprogettualiAl fine di validare le ipotesi ed i parametri progettuali sono stati installati 3 tiranti a barra verticali ed ese-guite altrettante prove di carico a rottura seguendo le raccomandazioni AICAP ldquoAncoraggi nei terreni e nelle roccerdquo gtgtgt

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GeotecnicaRubrica

Recenti sviluppi nella modellazione del comportamento di fondazioni superficialiGuido Gottardi ndash DISTArT Universitagrave di Bologna

A testimonianza del ritorno di interesse nei riguardi di un tema tradizionale e

centrale dellrsquoingegneria geotecni-ca gli ultimi anni hanno visto lrsquoor-ganizzazione di diversi convegni specialistici sulle fondazioni ndash in particolar modo quelle superficiali ndash e piugrave in generale una marca-ta ripresa della ricerca scientifica sullrsquoargomento pubblicata sulle principali riviste del settore Tale rinnovato interesse egrave promos-so anche dalla crescente richiesta di analisi dettagliate e realistiche di tutte quelle strutture offshore - sempre piugrave diffuse - che si tro-vano ad operare in condizioni am-bientali inusuali e particolarmente severe Nella recente letteratura interna-zionale si tende cosigrave a dare sem-pre maggior rilievo alle ricerche sulla modellazione della risposta di fondazioni superficiali soggette a condizioni di carico generali In questa parte della relazione generale si egrave pertanto ritenuto opportuno concentrare lrsquoattenzio-

ne sulla modellazione unitaria di questo comportamento basata su un approccio innovativo di grande interesse dapprima introducen-do alcuni richiami dei concetti di-stintivi per giungere ai successi-vi sviluppi in termini di avanzata modellazione teorica e sperimen-tale e concludere infine con le re-centi prospettive di inserimento in elaborati programmi di analisi strutturaleLrsquoanalisi del comporta-mento di una fondazione superfi-ciale soggetta a condizioni di ca-rico generali mediante lrsquoapproccio del macroelemento consente di di-sporre di uno strumento pratico ed efficiente che puograve sostituire in pri-ma istanza un elaborato modello

numerico del terreno agli elementi finiti Un ulteriore aspetto partico-larmente interessante ed innovati-vo risiede tuttavia nella possibilitagrave di inserire un tale legame costitu-tivo proprio allrsquointerno di un co-dice numerico agli elementi finiti per lrsquoanalisi strutturale - in termini di risultante delle forze applicate al nodo (force-resultant model) - cosigrave da introdurre un accurato mo-dello non lineare della risposta del terreno in luogo delle tradizionali talvolta insoddisfacenti condizio-ni di vincolo al contorno

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe18 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1927 numero bull Novembre 2014

ziale contenuta allrsquointerno di strati sabbiosi confinati le cui manifesta-zioni (vulcanelli di fango fratture con fuoriuscita di acqua mista a sabbia) si sono osservate nelle frazioni di San Felice sul Panaro San Carlo SantrsquoAgostino e Bondeno (Emergeo Working Group 2013) gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Nuove tecniche di prospezione nella ricerca di argille per uso ceramicoGian Paolo Bertolotti ndash Ceramin ConsultingMarco Bettio ndash Tecno Piemonte SpA

Le argille caolintiche a basso contenuto di cromofori rappresentano oggi un prodotto strategico per lrsquoindustria ceramica La prospezione tradizionale realizzata con sondaggi geognostici puograve oggi essere integrata con la prospezione geofisica e controllata con lrsquoausilio di nuove tecnologie digitaliLrsquoinsieme delle tecniche utilizzate puograve rappresentare una nuova metodologia per la prospezione di giacimenti di argille per uso ceramico Analizziamo un caso pratico di ricerca realizzato in un giacimento di argilla del Piemonte

I prodotti ceramici sempre piugrave evoluti e tecnicamente com-plessi richiedono una sem-

pre maggiore attenzione alle materie prime utilizzate nelle formulazioniOltre ad un affinamento dei me-todi di controllo di qualitagrave nuo-ve tecnologie permettono un aggiornamento dei metodi di ri-cerca e prospezione minerariaLe argille rappresentano la com-ponente fondamentale per una corretta formulazione ceramica La ricerca di nuovi giacimenti di materie prime a basso contenuto di cromofori (ferro e titanio) e la migliore comprensione dei depositi giagrave individuati risulta fondamentale e strategica per lrsquoin-dustria A tale proposito Tecno Piemonte ha recente-mente messo a punto un attrezzato laboratorio ana-

litico e tecnologico in grado di valutare la qualitagrave ed il corretto utilizzo delle materie prime nella produzione ceramica

IlgiacimentodiLozzoloIl giacimento di argille caoliniti-che di Lozzolo ubicato nel Nord Italia in provincia di Vercelli pur essendo conosciuto e coltivato da oltre 100 anni egrave stato ogget-to recentemente di una intensa e dettagliata attivitagrave di prospe-zione geologicaLe piugrave significative ricerche

sono state effettuati nella concessione mineraria ldquoFornacciordquo titolo di pro-prietagrave della societagrave RM Ricerche Minerarie srl gtgtgt

Figura 1 ndash laboratorio tecnologico ed analitico per lo studio delle materie prime e formulazioni ceramiche Tecno Piemonte Lenta (VC)

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GeotecnicaRubrica

Analisi dei fenomeni di liquefazione durante il terremoto emiliano del 20 maggio 2012 mediante interferometria differenziale SARMatteo Albano Marco Moro Christian Bignami Emanuela Falcucci Stefano Gori Salvatore Stramondo ndash Istituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaMichele Saroli Giuseppe Modoni ndash Dipartimento di Ingegneria Civile e meccanica ndash Universitagrave di Cassino e del Lazio meridionaleLuca Pulvirenti Nazzareno Pierdicca ndash Dipartimento di Ingegneria dellrsquoInformazione elettronica e Telecomunicazioni ndash La Sapienza Universitagrave di roma

Nella presente nota si riporta lo studio dei fenomeni di liquefazione verificatisi nella fase cosismica del terremoto emiliano del 20 Maggio 2012 A tale scopo si sono utilizzate 4 immagini SAR COSMO SkyMed in banda X ad alta risoluzione nel periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 6 Giugno 2012 Nel campo di deformazione del terremoto si sono identificate aree affette da subsidenza localizzata probabilmente associata alla compattazione di strati sabbiosi per liquefazione Lo studio geologico-geotecnico delle aree suddette ha confermato la presenza di uno strato sabbioso profondo potenzialmente liquefacibile Il cedimento dovuto al liquefazione calcolato tramite back-analysis dei dati ottenuti da prove penetrometriche statiche risulta in buon accordo con i valori osservati tramite telerilevamento a meno di discrepanze legate alla variabilitagrave locale dello strato sabbioso o alla sottostima dei cedimenti misurati a causa della decorrelazione del dato SAR

IntroduzioneLrsquointerferometria differenziale radar ad apertura sintetica (DInSAR) egrave una tecnica ampiamente utilizzata per lrsquoidentificazione delle deforma-zioni al suolo a seguito di even-ti sismici particolarmente intensi (Massonnet et al 1993) La tecnica DInSAR egrave stata applicata con suc-cesso anche per lo studio di feno-meni quali movimenti lenti di gran-di frane a cinematismo profondo (Moro et al 2011)

Nella presente nota la tecnica DIn-SAR egrave stata utilizzata per analizzare gli effetti di subsidenza per liquefa-zione indotti dal terremoto emiliano del 20 maggio 2012Il terremoto (Ml 59) ha colpito una vasta area compresa tra le province di Ferrara Reggio-Emilia Modena Bologna Mantova e Rovigo Uno degli effetti cosismici maggiormen-te rilevanti egrave stato il fenomeno della liquefazione causato dallrsquoaumento della pressione dellrsquoacqua intersti-

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe20 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2127 numero bull Novembre 2014

Nel caso in esame non risultando le condizioni al contorno tali da consentire unrsquoanalisi monodimensio-nali e si egrave deciso di condurre due modellazioni paral-lele una monodimensionale ed una bidimensionale in modo da rendere possibile un confronto tra i risul-tati ottenuti e valutare nel caso specifico lrsquoattendibili-tagrave del modello di risposta sismica monodimensiona-le gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Influenze pluviometriche e idrografiche su bacini e versantiDellrsquoIng Piero Cirone autore di ldquoAnalisi e verifica dei pendiirdquo

La concomitanza tra i fenomeni franosi e gli eventi piovosi egrave ge-

neralmente una circostanza euristica attribuibile al turbamento dellrsquoequilibrio naturale dei pendii indotto dalla pioggia anche se talvolta non egrave questa la causa determinante dellrsquoinnesco di un movimento franoso Non vrsquoegrave comunque dubbio che ndash a parte le precipitazioni ecceziona-li le quali di per seacute costituiscono in merito sempre un determinan-te fattore eziologico naturale ndash un clima piovoso sia quasi sempre unrsquoimportante causa preparatoria dellrsquoevento franoso specialmen-te se le rocce costituenti il pendio siano particolarmente sensibili allrsquoalterazione meteoricaSenza poi parlare dellrsquoazione di rapido scalzamento che un corso drsquoacqua puograve esplicare sulle sponde di talweg al piede del pendio in concomitanza di una piena straordinaria conseguente al verifi-carsi di una pioggia eccezionale nel bacino imbrifero dellrsquoasta flu-viale gtgtgt continua a leggere

Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)Salvatore Santangelo Maggiore Roberto Lando U Pacini

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Il confronto tra le analisi numeriche per la valutazio-ne della risposta sismica locale monodimensionale e bidimensionale evidenzia che per effetto della foca-lizzazione delle onde sismiche in corrispondenza dei bordi della valle o a causa della forma piugrave o meno concava del bacino il modello monodimensionale puograve arrivare a sottostimare gli effetti di amplificazione fino a tre volte rispetto al modello bidimensionale In questo lavoro vengono messi a confronto i risultati della risposta sismica locale ottenuti mediante i due approcci sopracitati con riferimento ad unrsquoapplicazio-ne realeil progetto di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Broncoli ndash Comune di Lucca

IntroduzioneIn occasione del progetto di ristrutturazione e restau-ro della chiesa di San Giusto di Brancoli - Comune di Lucca egrave stato condotto uno studio per la valutazione della risposta sismica localeEgrave noto che laddove le condizioni al contorno lo ri-chiedono i modelli di risposta sismica bidimensionali siano da preferire nei confronti di quelli monodimen-sionali in quantoquestrsquoultimi non sono in grado di co-gliere fenomeni come la focalizzazione delle onde si-smiche diffrazione ai bordi con generazione di onde di superficie ldquoimprigionamento delle onde sismicherdquo e interferenza tra onde di volume e di superficie con generazione di un campo drsquoonda complesso Trascu-rare il contributo di tali fenomeni puograve portare a sotto-stimare in maniera piugrave o meno significativa lrsquoamplifi-cazione sismica locale Tuttavia nel caso in cui i terreni non risultino affetti da problematiche di carattere bidimensionale (sia sepol-te che topografiche) lrsquoanalisi numerica monodimen-sionale risulta un ottimo strumento di analisi e forni-sce risultati molto prossimi a quelli ottenuti dallrsquoanalisi bidimensionale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

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Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

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per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

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uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

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RC

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

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Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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21

Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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ADMIXLA CAPACITAgrave ldquoATTIVA NEL TEMPOrdquo DI AUTOCICATRIZZAZIONE VEICOLO UMIDITAgrave NELLE STRUTTURE INTERRATE O IDRAULICHE

Penetron ADMIX affronta la sfida con lrsquoacqua prima che diventi un problema riducendo dra-sticamente la permeabilitagrave del calcestruzzo e aumentando la sua durabilitagrave ldquofin dal principiordquoScegliere il ldquoSistema Penetron ADMIXrdquo significa concepire la ldquovasca strutturale impermeabilerdquoin calcestruzzo senza ulteriori trattamenti esterni-superficiali ottenendo cosigrave molteplici beneficinella flessibilitagrave e programmazione di cantiere

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

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Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

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Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 2: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

in questo numeroEditoriale4 Norme Tecniche Costruzioni problema risolto

PrimoPiano5 Norme Tecniche Costruzioni il parere del Prof Braga

LaProfessione12Le spese di difesa nella Polizza di Responsabilitagrave Civile Professionale

LeRubricheGeotecnica16Le fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa Concordia

BIM Vision22Il processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information

Modeling

Costruire in acciaio26ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy Buildingrdquo

Costruire in legno32Il Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Costruire in calcestruzzo34Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in ca

Costruire in laterizio38La casa NZEB una proposta per il clima mediterraneo

Sismica40Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale

strumento a servizio della sicurezza antisismica

LrsquoinformazionetecnicaEdifici alti42Grandi edifici

Dossier

50 RestauroeConsolidamentoLrsquoevoluzione delle tecnologie per il restauro e il consolidamento degli edifici esistenti le metodologie per lrsquoanalisi delle strutture il recupero di edifici storico-culturali le indagini sui materiali studi di miglioramento sismico

Sommario

Questonumeroegravestatorealizzatoconlacollaborazionedi

SONO IN VIGORE LE NUOVE

UNI TS 113002014

TERMOLOG EpiX 5egrave lrsquounico software giagrave adeguato

scopri di piugrave suwwwtermologit

Sostenibilitagrave43Sostenibilitagrave vision materiali e tecnologie

Infrastrutture44Riqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009

Bonifica45Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquo

Sicurezza46SICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatrali

Tecnologia49DRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfida

50DossierRestauroeConsolidamentoParte2

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe4 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 527 numero bull Novembre 2014

Quindi con nessuno dei due documenti noi possiamo af-fermare di poter garantire la sicurezza certa Egrave per que-sto che parliamo in termini di miglioramento e di ade-guamento E il documento A metteva in grande rilievo il miglioramento percheacute egrave il concetto che ci consente di poter distribuire le poche risorse disponibili e quindi ldquomigliorarerdquo la sicurezza di piugrave edifici Lrsquoingegneria per motivi economici non puograve vendere certezze invece di milioni di edifici produrremmo poche piramidi

AD Ma esiste un solo livello di sicurezza FB No e giagrave lo avevano chiarito le NTC del 2008 Nel calcolo delle azioni non si puograve prescindere dalla vita no-minale e dalla destinazione drsquouso Se progetto un edificio percheacute sia ldquousatordquo come abitazione e poi si decide di tra-sformarlo in ospedale cambiano i parametri e cambiano quindi le azioni di progetto Ma ora con il nuovo testo il concetto egrave stato reso piugrave attuale piugrave chiaro piugrave corret-to Nelle NTC 2008 si dava la precedenza e non solo per la collocazione editoriale allrsquoadeguamento degli edi-fici (adeguamento di un edificio esistente a uno nuovo) mettendo in secondo piano il miglioramento Ora si fa il contrario si dagrave piugrave impor-tanza al miglioramento gtgtgt

Editoriale segue da pag 1 PrimoPiano

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Norme Tecniche Costruzioni il parere del Prof BragaIntervista a cura di Andrea Dari ndash editore INGeNIO

Venerdigrave 14 novembre a quasi 7 anni dalla pubblicazione delle NTC 2008 dopo 4 anni di lavori egrave stato approvato dallrsquoAssemblea del Consiglio Superiore dei LLPP il testo delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni LrsquoAssemblea si egrave espressa a larga maggioranza a favore del documento scegliendo per

il punto piugrave controverso quello sugli edifici esistenti il testo A il cosiddetto ldquotesto BragardquoAbbiamo voluto intervistare il prof Braga per sapere qualcosa di piugrave di questo documento AEcco lrsquointervista

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AD Caro Franco nei giorni scorsi sono state finalmente approvate dallrsquoAssemblea Generale le cosiddette NTC le norme tecniche e quindi si procede con gli ulteriori passi Egrave innegabile che lrsquoattenzione maggiore fosse su quale dei due testi sugli edifici esistenti dovesse prevalere e ha pre-valso a larga maggioranza il ldquotesto Bragardquo

FB In realtagrave non egrave un testo Braga ma un testo a cui ho collaborato con grande attenzione insieme ad altri colleghi e che nasce da un convincimento tecnico che sostengo da anni non da oggi E il concetto egrave chia-ro dobbiamo decidere se vogliamo piugrave sicurezza per

pochi edifici o un miglioramento della sicurezza per molti edifici Io sono per la seconda

AD Ma i sostenitori del documento B evidenziavano che sulla sicurezza non si potesse fare sconti neanche per gli edifici esistentiFB In Ingegneria Strutturale il 100 di sicurezza non esiste e si ragiona sempre in termini probabilistici Egrave piugrave opportuno parlare di sicurezza media

Il testo attuale saragrave quello defini-tivo Quando si applicheranno Domande senza risposta certa

percheacute in Italia la pubblicazione delle norme tecniche ha piugrave o meno lrsquoiter di modifica dellrsquoarticolo 18Drsquoaltronde da chi egrave costituita lrsquoas-semblea generale del Consiglio Superiore dei LLPP per scoprirlo basta andare sul sito istituzionalee si vede che egrave composta da tecni-ci ma anche da 3 Consiglieri Am-ministrativi 3 Consiglieri del TAR 3 Consiglieri della Corte dei Conti

Norme Tecniche Costruzioni problema risolto3 avvocati di Stato i rappresentan-ti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del Ministero dello sviluppo economico della Presi-denza del Consiglio dei Ministri del Ministero degli affari esteri del Ministero dellrsquointerno del Mini-stero della giustizia del Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del Ministe-ro del lavoro della salute e delle politiche sociali del Ministero per i beni e le attivitagrave culturali del Mi-nistero per i rapporti con le regio-ni hellip pensate queste persone che devono decidere su quali livelli di azione adottare in un calcolo strut-turale Mi sarebbe piaciuto intervi-stare chi ha partecipato alla vota-zione del 14 novembre e vedere quanti realmente sappiano che differenza vi egrave tra miglioramento e adeguamento sismico e tempo di ritornoUn sistema che crea peraltro una litigiositagrave senza confini Nel 2005 tutti ricorderanno le ldquodiscussioni

animaterdquo tra Calzona e Marro sul testo appena approvato delle nor-me tecniche poi bloccato e sosti-tuito con il testo del 2008 Ricordiamo infatti che le cosiddette NTC 2008 erano uscite al termine di un convulso processo normativo iniziato nel 2003 con una Ordinan-za del presidente del Consiglio dei Ministri seguita da due correzioni pubblicate su due GU e da nuove Ordinanze emanate per rimediare ad errori o per rinviare lrsquoapplicazio-ne delle NTC Con il DM 1412008 vennero final-mente di nuovo varate le ldquoNorme Tecniche per le Costruzionirdquo Queste prevedevano un periodo transitorio di diciotto mesi (sca-denza giugno 2009) nel quale era consentita la possibilitagrave di applica-zione in alternativa della norma-tiva precedentemente in vigore gtgtgt

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Massimo Mariani nominato Presidente del Consiglio Europeo degli Ingegneri CivilildquoLa mia nomina egrave un riconoscimento agli ingegneri italiani e alla cultura dellrsquoingegneria italianardquo

Lo scorso 18 ottobre lrsquoing Massimo Mariani Consigliere CNI egrave stato

eletto a Varsavia Presidente dellrsquoECCE (European Council of Civil Engineers) il Consiglio Europeo degli Ingegneri Ci-vili un organismo che rappresenta 28 Paesi compresa la Russia e i Paesi caucasici LrsquoECCE egrave un organismo scientifico pri-ma ancora che politico dichiara Mariani in unrsquointervista rilasciata al SAIE negli

spazi della mostra fotografica dedicata ai 50 anni dellrsquoAutostrada del sole ldquoEgrave politico percheacute trasferisce la scienza e le capacitagrave dellrsquoinge-gneriardquo in ambiti istituzionali come il Parlamento europeo ldquoNon egrave un

riconoscimento a me egrave un riconoscimento alla cultura di noi ingegneri italiani Ho dovuto mostrare solamente quello che sappiamo fare la scuola dellrsquoingegneria italiana egrave assolutamente primaria Siamo tutti sconcertati e sfiduciati dalla crisi ma allrsquoesterno siamo molto valutati e lo sono i nostri giovani appena usciti dallrsquouniversitagraverdquo Ricordando i 50 anni dallrsquoinaugurazione dellrsquoAutostrada del Sole Mariani com-menta ldquoSono stati anni di grande fulgore Oggi abbiamo rallentato il nostro percorso industriale ci siamo affidati a tecnologie meno adat-te ci mettiamo troppo a costruire rispetto ai tempi dellrsquoAutostrada del Solehellip I problemi sono di tipo burocratico Sigrave ma imprese e ingegne-ri professionisti devono reagire rispetto alla politicardquo

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe6 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 727 numero bull Novembre 2014

PrimoPiano PrimoPiano

NTC qualche commento dal mondo tecnicoNella seduta del 14 novembre 2014 lrsquoassemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dato

parere positivo allrsquoapprovazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni che andranno ad aggiornare il testo precedente risalente al 2008 (dm 14 gennaio 2008) Anche se lrsquoapprovazione egrave

stata ottenuta con una larga maggioranza su alcuni punti non sono mancate perplessitagrave e critiche che hanno animato la sedutaDi seguito alcuni commenti delle categorie coinvolte nella stesura e approvazione delle norme

Armando Zambrano Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri

Norme Tecniche Costruzioni percheacute gli INGEGNERI hanno votato a favorePatrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Lo scorso venerdigrave 14 novembre il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni Due i testi allrsquoesame dellrsquoAssemblea del CSLLPP a sorpresa egrave stato approvato quello piugrave innovativo che per gli edifici esistenti richiede un adeguamento antisismico con criteri differenti (e meno stringenti) rispetto al nuovo La scelta se differenziare gli standard di sicurezza sismica tra edifici esistenti e nuove costruzioni ha animato un lungo dibat-tito applicare allrsquoesistente le norme antisismiche che valgono per il nuovo avrebbe creato obblighi troppo onerosi o materialmente inapplicabili Si egrave optato per la differenziazione di tali obblighi riservando alle nuove costruzioni gli standard piugrave elevati

Presidente Zambrano percheacute gli ingegneri hanno votato a favore dellrsquoapprovazione delle norme tecnicheIl percheacute gli ingegneri abbiano votato lrsquoapprovazione delle norme tecniche egrave chiaramente espresso nella dichiarazione di voto dellrsquoIng Domenico Perrini Componente del CSLLPP su nomina del CNI- NTC 2008 (vedi testo riportato in chiusura di intervista) Tutti conosciamo il lungo iter che ha portato fino a questo punto gtgtgt continua a leggere

Rino La Mendola Vicepresidente del Consiglio Nazionale Architetti PPC

Revisione Norme Tecniche Costruzioni soddisfazione degli ARCHITETTI per il testo approvatoPositivo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti allrsquoapprovazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni che relativamente agli EDIFICI ESISTENTI ha espresso il proprio parere favorevole per il ldquotesto Ardquo quello che prevede coefficienti di sicurezza differenti per gli edifici esistenti rispetto alle nuove costruzionildquoSiamo soddisfatti per la conclusione della controversa vicenda della revisione delle norme tecniche delle costruzioni - che si protraeva ormai da anni - e per lrsquoapprovazione di un testo di fatto condiviso dal Consiglio Nazionale degli ArchitettirdquoldquoEgrave stata scelta la soluzione - continua - che rende piugrave semplice gli interventi sugli edifici esistenti contro quella che sanciva lo status quo della vecchia normativa e che rende cosigrave possibile la realizzazione di interventi prioritari per il Paese quali quelli finalizzati alla rigene-razione urbana sostenibilerdquo ldquoRiteniamo particolarmente positiva lrsquointroduzione dei coefficienti di riduzione sismica per le verifiche sulle costruzioni esistenti nella consapevolezza che sarebbe demagogico pretendere che gli edifici costruiti in epoca antecedente la classifica-zione sismica seppure attraverso interventi di adeguamento possano raggiungere prestazioni strutturali paragonabili a quelle degli edifici di nuova costruzionerdquo gtgtgt continua a leggere

Vittorio drsquoOriano Vice Presidente Consiglio Nazionale Geologi

NTC il no dei GEOLOGI attraverso il commento di Vittorio drsquoOrianoA futura memoria Come egrave noto venerdigrave 14 novembre il CSLLPP ha licenziato la revisione delle NTC Lo ha fatto con un paio di astenuti e due voti contrari Il CNG ha votato contro Siccome durante la discussione diretta con mano ferma ma assai parziale dal Presidente Sessa mi egrave stata di fatto negata la possibilitagrave di intervenire in aula con una dichiarazione di voto e mi sono dovuto limitare durante lrsquoappello nominale a dire un semplice ldquonordquo ed a consegnare il testo alla segreteria dellrsquoassemblea credo che sia non solo necessario ma anche utile fare alcune precisazioni Prima di tutto devo precisare come sia inaccettabile la tesi piugrave volte ripetuta anche dai piugrave anziani Consiglieri nel corso delle riunioni dedicate alle NTC che un testo dovesse essere comunque approvato Egrave questa una tesi davvero singolare che non trova sostegno di alcun tipo neanche di tipo filosofico visto che le NTC per quanto imperfette a detta di tutti anche di coloro che hanno la responsabi-litagrave di averle redatte la prima volta comunque esistono e sono cogenti La tesi del CNG egrave altra Possiamo cioegrave approvare norme che sono imperfette che non sfiorano neanche la soluzione ai problemi evidenziati da piugrave parti Secondo noi no non possiamo approvare norme che riteniamo sbagliate E non possiamo accettare che la nostra contrarietagrave a queste norme possa essere interpretata come contrarietagrave alle Norme Tecniche sulle Costruzioni ldquotout courtrdquo Se poi le critiche sono avanzate seppur con argomentazioni diverse da tutto il mondo professionale che dovragrave applicarle io credo che il cerchio si chiuda definitivamente e un Ministro che si rispetti fa-rebbe bene a mio parere a porsi il problema gtgtgt continua a leggere

Maurizio Savoncelli Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri

I GEOMETRI accolgono con soddisfazione la sospirata approvazione delle NTC Positivo secondo il Consiglio Nazionale dei Geometri la revisione del Testo Unico della Prevenzione IncendiIl Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha aggiornato nella seduta dello scorso 14 novembre 2014 le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) che risalivano al 2008 Il testo che egrave stato approvato prevede standard antisismici differenziati tra edifici nuovi ed esisten-ti riservando alle nuove costruzioni quelli piugrave elevatildquoDue anni di lavoro intenso con diversi gruppi di lavoro e due anni di incomprensibile stallo a fronte di una richiesta corale di ema-nazione di norme che potessero accogliere le esigenze di innovazionerdquo Ha dichiarato Maurizio Savoncelli Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri ldquoOra finalmente siamo arrivati ad un documento che avragrave poi bisogno di ulteriori passaggi istituzionali per essere pubblicato Di certo egrave che questo iter egrave superato egrave arrivato il momento di rivedere le procedure per lrsquoemanazione delle norme tecniche che devono essere piugrave dinamiche e consentire di seguire tempestivamente lrsquoevoluzione tecnica e dalla ricerca Un esempio positivo egrave stata la revisione del Testo Unico della Prevenzione Incendi dove i VVFF hanno tenuto un tavolo aperto con le professioni per un lavoro che verragrave costantemente revisionatordquoOra il documento dovragrave andare in Conferenza Stato-Regioni e dopo questo passaggio confluiragrave in un decreto interministeriale redatto dal Ministero delle Infrastrutture da quello degli Interni e dal Dipartimento della Protezione civile che verragrave poi pubblicato in Gazzetta ufficiale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe8 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 927 numero bull Novembre 2014

PrimoPiano

Fuori dal fango Gli stati generali contro il dissesto idrogeologicoPatrizia Ricci ndash ingegnere redazione INGeNIO

La Struttura di Missione italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo del-le infrastrutture idriche voluta dal Governo e

guidata da Erasmo DrsquoAngelis ha convocato lrsquo11 no-vembre a Roma nella Nuova Aula dei Gruppi Parla-mentari della Camera dei Deputati ldquoFuori dal fango Gli stati generali contro il dissesto idrogeologicordquo Lrsquoiniziativa che ha riunito nella stessa sala tutti gli enti le amministrazioni e le associazioni impegnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e al-luvioni egrave stata lrsquooccasione per fare il punto sul piano straordinario pensato per il nostro paese tra il 2015 e il 2020 Protezione Civile Ministeri Regioni Comuni associazioni e volontariato di protezione civile riuniti per lavorare su progetti concreti e per presentare il nuovo modello di lavoro le nuove normative e gli stru-menti per eliminare ritardi inerzie e incuria e far parti-re finalmente la piugrave urgente delle opere pubbliche la prevenzione e la riduzione del rischio idrogeologico

Delrio Obiettivi di si-stema la prevenzione e la cura del territorio raggiungibile solo at-traverso capacitagrave di programmazione di coordinamento degli interventi e disciplina cooperativa tra i vari livelli dei poteri istitu-zionali

A dirlo in apertura dei lavori il sottosegretario alla pre-sidenza del Consiglio Graziano Delrio che ha sotto-lineato come ldquola lotta al dissesto sia la prioritagrave asso-luta del Governo insieme al tema della scuolardquo Una prioritagrave talmente significativa da affermare che ldquoOggi non abbiamo un problema di disponibilitagrave finanziarie su una prospettiva di medio lungo periodordquoGabrielli Far crescere cultura Protezione CivileIn un Paese che deve fare i conti con il dissesto idro-geologico e le continue alluvioni il tema del dissesto va affrontato in maniera complessiva Lo ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile Franco Ga-brielli a margine degli stati generali contro il dissesto

idrogeologico ldquoLrsquoemer-genza non egrave finita ed egrave una condizione che caratterizzeragrave il nostro paese nei prossimi anni anche quando le opere saranno realizzate per la messa in sicurezza del territorio La previ-sione di protezione ci-vile ovvero la capacitagrave

di immaginare scenari di rischio sulla base dei quali si costruisce una pianificazione di protezione civile egrave fondamentale Occorre investire in pianificazione di protezione civile e dobbiamo far sigrave che tutti i Comuni siano dotati di piani di protezione civile conosciuti dal-la gente e che possano salvare le vite umanerdquoI recenti eventi drammatici della Liguria e quelli pas-sati che hanno colpito in piugrave zone il territorio italiano mostrano quanto esso sia fragile Le aree ad eleva-ta criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della superficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Mini-stero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospedali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbiso-gno complessivo di 40 miliardi di euro per la mes-sa in sicurezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Regioni e Pro-vince Autonome Non si puograve pensare di gestire solo lrsquoemergenza bisogna passare alla prevenzione con un piano nazionale sul dissesto idrogeologico

Galletti Il governo egrave pronto a mettere a di-sposizione 7 miliardi in sette anni per un piano di prevenzione per la tutela del terri-torio gtgtgt

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PrimoPianoultimenewsDissesto idrogeologico presentato il primo stralcio del Piano Nazionale 2014-20

Oltre un miliardo di euro per 69 interventi per la sicurezza nelle cittagrave e aree metropolitane69 i primi interventi giagrave cantierabili per 106365 milioni individuati dalle Regioni con il supporto tecnico e scientifico delle Autoritagrave di bacino sulla base delle mappe di rischio di Ispra e Cnr

Interventi costi finanziamenti e stato del-la progettazione con i crono-programma

delle opere per ridurre il rischio allagamenti e frane nelle piugrave grandi cittagrave italiane e le rispettive aree metropolitane Egrave stato presentato lo scorso 20 novembre a Palazzo Chigi il primo stralcio del piano nazionale 2014-20 Oltre un miliardo di euro per 69 interventi per la sicurezza nelle dieci cittagrave metropolitane e in altre cittagrave delle regioni a statuto specialePer Roma Milano Napoli Torino Bari Firenze Bologna Genova Reggio Cala-bria e per Cagliari Messina Palermo e Catania per la prima volta egrave scattato un piano di prevenzione e di opere o progetti di messa in sicurezza dal rischio idrogeo-logico gtgtgt

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Prevenzione e riduzione del rischio idrogeologicoA colloquio con Stefano Aversa (AGI) Leopoldo Freyrie (CNAPPC) Gian Vito Graziano (CNG) Maurizio Tira (CENSU) Silvia Viviani (INU) Armando Zambrano (CNI)Patrizia Ricci ndash ingegnere redazione INGeNIO

Frane allagamenti alluvioni lrsquoItalia egrave un Paese martoria-to dal dissesto idrogeologico

con un territorio indubbiamente fragile Le aree ad elevata criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della superficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Ministero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospe-dali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbisogno complessivo di 40 mi-liardi di euro per la messa in sicu-rezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Re-gioni e Province Autonome Lo scenario davvero drammatico che ci prospettano questi dati e lo stato di emergenza in cui versa gran parte del nostro territorio a

seguito dei recenti disastri mete-reologici portano in primo piano il tema della prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico Abbiamo chiesto un parere ai presidenti di quelle Associazioni e Consigli che rappresentano alcune delle cate-gorie da sempre impegnate e coin-volte talvolta al fianco di strutture preposte dal Governo nella lotta al dissesto idrogeologico geotec-nici (AGI) architetti (CNAPPC) geologi (CNG) ingegneri (CNI) e urbanisti (CENSU e INU) Lrsquoargomento egrave una prioritagrave dellrsquoat-tuale politica di governo Lo scorso 11 novembre a Roma la Struttura di Missione Italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo svi-luppo delle infrastrutture idriche voluta dal Governo e guidata da Erasmo DrsquoAngelis ha convocato ldquoFuori dal fango Gli stati generali

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe10 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1127 numero bull Novembre 2014

A colloquio conhellipLeggi le interviste integrali

minus Stefano Aversa AGI minus Leopoldo Freyrie CNAPPC minus Gian Vito Graziano CNG minus Maurizio Tira CENSU minus Silvia Viviani INU minus Armando Zambrano CNI

Rischio idrogeologicoLrsquoimportanza del monitoraggio del territorio sul dissestoIntervista a Alessandro Trigila geologo e responsabile Segreteria tecnica Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) ISPRA

Il territorio italiano egrave indubbiamente fragile Le aree ad elevata criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della super-ficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Ministero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospedali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbisogno complessivo di 40 miliardi di euro per la messa in sicu-rezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeo-logico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Regioni e Province Autonome Ad aggravare ulteriormente il quadro egrave il consumo del suolo passato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo 2014 Dai 100 eventi meteo allrsquoanno con danni ingenti registrati fino al 2006 siamo passati al picco di 351 del 2013 e a oltre 100 nei soli primi 20 giorni del 2014 Da ottobre 2013 allrsquoinizio di aprile 2014 sono stati richiesti dalle Regioni 20 stati di emer-genza con fabbisogni totali per 37 miliardi di euro Il costo del dissesto idrogeologico sul territorio italiano ha raggiunto dal 1944 al 2012 la cifra di 615 mld di euro La fo-tografia egrave tristemente nota Gli interventi per mettere in sicurezza il territorio sono possibili ma sono costosi I fondi messi a disposizione dallo Stato non sono suffi-cienti e laddove questi vengono reperiti la burocrazia spesso blocca i lavori Gli eventi atmosferici gravi come le recenti alluvioni verificatesi sul nostro territorio sono sem-pre piugrave intensi e ravvicinati gtgtgt

Patrizia Ricci ndash Ingegnere redazione INGENIO

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contro il dissesto idrogeologicordquo Lrsquoiniziativa che ha riunito nella stessa sala tutti gli enti le ammi-nistrazioni e le associazioni impe-gnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e alluvioni egrave stata lrsquooccasione per fare il punto sul piano straordinario pensato per il nostro paese tra il 2015 e il 2020Mentre il Paese fa i conti con lrsquoen-nesima alluvione e aggiunge alla lunga lista altre vittime dellrsquoincuria degli abusi e della mancata mes-sa in sicurezza dagli Stati gene-rali arriva lrsquoannuncio del Ministro dellrsquoAmbiente Gian Luca Galletti ldquoIl governo egrave pronto a mettere a di-sposizione 7 miliardi in sette anni per un piano di prevenzione per la tutela del territoriordquo Egrave questo il dato piugrave interessante emerso nel corso dellrsquoiniziativa con la quale la politica sembra aver imboccato la strada giusta dopo anni in cui ha finto di non ve-dere e anzi spesso ha contributo alla situazione attuale con con-cessioni e zero controlli Come porre rimedio alla manca-ta attenzione per il territorio e alla evidente incapacitagrave persino di comprendere il concetto di preven-zione da parte di chi ci ha governa-to in tutti questi anni ldquoIn generale lrsquoattenzione ver-so la tutela del territorio da parte dellrsquoopinione pubblica degli orga-ni di stampa e in alcuni casi an-che di chi ci governa dipende in modo inverso dal tempo intercorso dallrsquoultima catastrofe ndash secondo Stefano Aversa presidente AGI A riprova di ciograve ndash continua Aver-sa - basti pensare al fatto che in questo periodo dopo lrsquoevento di Genova di poche settimane fa si discute prevalentemente di allu-vioni come se il nostro paese non fosse interessato da altri rischi quali ad esempio il rischio sismi-co In questa prima considerazio-ne vi egrave anche parte della risposta

alla domanda che mi viene posta Il territorio naturale ed antropizza-to ndash ha aggiunto - richiede invece unrsquoattenzione continua e una poli-tica nazionale che non condizio-nata dalle situazioni di emergenza sappia destinare a progetti di am-pio respiro risorse auspicabilmen-te maggiori di quelle stanziate nel prossimo triennio dalla Legge di Stabilitagraverdquo Oggi tutela del territorio e lotta al dissesto sono una ldquopriori-tagrave assoluta del Governordquo come ha detto il sottosegretario di palazzo Chigi Graziano Delrio in apertura degli Stati Generali ribadendo che ldquoprevenzione e cura del territorio sono raggiungibili solo attraverso capacitagrave di programmazione di co-ordinamento degli interventi e di-sciplina cooperativa tra i vari livelli dei poteri istituzionalirdquo ldquoUnrsquoefficace politica di prevenzio-ne e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicurezza ndash punti alla riqualifica-zione dei territorirdquo egrave fondamenta-le anche per Leopoldo Freyrie presidente CNAPPC ldquoPremesso che non possiamo piugrave permetterci ulteriori attese neacute risorse col con-tagocce per ridare tranquillitagrave ai cittadini ed evitare vittime e dan-ni egrave fondamentale mettere in atto unrsquoefficace politica di prevenzione e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicu-rezza ndash punti alla riqualificazione dei territori ndash ha ribadito Freyrie - Non dimentichiamo che il terri-torio egrave sempre piugrave vulnerabile non solo per gli effetti dei cambiamenti climatici Lrsquourbanizzazione molto spesso abusiva non ha risparmiato le aree a maggior rischio peccato che a ricordarcelo sono sempre e solo le tragedie Accanto alla tem-pestivitagrave negli interventi alla ne-cessitagrave di investimento delle risorse disponibili crsquoegrave bisogno anche di re-gole trasparentirdquo In un Paese che deve fare i conti quotidianamente

con il dissesto idrogeologico e le continue alluvioni il tema del disse-sto va affrontato in maniera com-plessiva Lo ha detto il capo del dipartimen-to della Protezione Civile Franco Gabrielli a margine degli Stati Ge-nerali e lo ha ribadito anche Gian Vito Graziano presidente CNG chiamato a rispondere sul fatto che la struttura di missione di cui fa parte possa finalmente rappre-sentare un primo passo per uscire dalla rincorsa alle emergenze che da decenni caratterizza lrsquointervento dello Stato ed entrare finalmente nella stagione della prevenzione dei grandi rischi alluvionali e di fra-ne ldquoLo rappresenteragrave ndash ci ha rispo-sto Graziano - nella misura in cui la struttura saragrave capace di spende-re le risorse finanziarie disponibili con criteri di compatibilitagrave per il ter-ritorio mitigando le situazioni di ri-schio piugrave importanti in tempi molto piugrave brevi di quelli normalmente ne-cessari per appaltare e per conclu-dere i lavori Investire risorse finan-ziarie significa risparmiare rispetto ad un disastro che non avverragrave muovere lrsquoeconomia asfittica che da anni caratterizza il settore delle opere pubbliche e persino creare nuovi posti di lavoro La sicurezza dei territori in ambito idrogeologico e quella degli edifici in ambito si-smico proprio per la loro esigenza sociale prioritaria costituiscono la base dellrsquoinvestimento per il futuro

di questo Paese La prevenzione non egrave solo questo egrave un sistema molto piugrave complesso entro cui le risorse finanziarie costituiscono tuttavia un tassello strategico ma la speranza che si stia iniziando un nuovo percorso egrave davvero tantardquoldquoLa prima regola per evitare vittime e danni in un Paese fragile come lrsquoItalia ndash ci ha detto il presidente Graziano ndash egrave che i cittadini abbia-no consapevolezza delle situazioni di rischio e soprattutto sappiano tenere comportamenti adeguati rispetto allrsquoevento atteso Troppo spesso le vittime hanno tenuto loro malgrado comportamenti er-rati che li hanno condotti a morire in uno scantinato poi allagatosi entro cui si erano rifugiati o nellrsquoat-traversare un torrente in piena Per far si che la gente sappia cosa fare e ancor di piugrave cosa non fare so-prattutto nei momenti di paura oc-corre che i piani di intervento non strutturali ovvero i piani di prote-zione civile siano presenti in ogni comune siano stati redatti da pro-fessionisti competenti e siano por-tati a conoscenza della cittadinan-za Altrimenti ancorcheacute ben fatti e purtroppo questa non egrave la regola non servono proprio a nullardquo Ad aggravare ulteriormente lo sce-nario egrave il consumo del suolo pas-sato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-

capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo (2014) A questo proposito Maurizio Tira presidente del CENSU ci ricorda che ldquoLa legge sul contenimento del consumo di suolo giace da oltre due anni nella commissione am-biente della Camera Un provvedi-mento che ha un senso se viene approvato in un mese non in anni Si imponga una moratoria da subi-to alle nuove espansioni residen-ziali e produttive e poi si continui a ragionare su un testo condiviso In Lombardia vi sono circa 450 chi-lometri quadrati di nuovi ambiti di trasformazione che non si stanno attuando solo a causa della crisi del settore dellrsquoedilizia Non sono sicuro che chi in queste settimane parla di porre un freno alla cosid-detta cementificazione ne sia con-sapevole gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe12 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1327 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Le spese di difesa nella Polizza di Responsabilitagrave Civile ProfessionaleAnna Manzoni ndash Ingegnere libero professionista e risk manager Area Professioni Tecniche di GAVA Broker Srl

In un precedente articolo dedicato alla sinistrositagrave nellrsquoambito delle professioni tecniche si egrave eviden-ziato come il concorso di diversi fattori sfavorevoli

abbia fatto aumentare nel corso degli anni in modo quasi esponenziale la frequenza delle vertenze per il risarcimento di danni conseguenti a errori profes-sionali che coinvolgono appunto i professionisti dellrsquoarea tecnicaA questo dato giagrave di per segrave preoccupante si deve ag-giungere il malfunzionamento del sistema giudiziario che oltre allrsquoincertezza dellrsquoesito del giudizio logora le parti in causa con tempi processuali estremamente dilatati che fanno aumentare oltremisura i costi di di-fesa inducendo spesso il professionista a rinunciare al tentativo di far valere i propri diritti e facendo venire meno la sua determinazione nellrsquoottenere il riconosci-mento dellrsquoassenza di responsabilitagrave solo per timore che le spese legali (e il tempo necessario) superi-no di gran lunga il valore del risarcimento richiesto quandrsquoanche effettivamente non dovutoDiventa pertanto di fondamentale importanza verifi-care le condizioni previste dalla propria Polizza di Responsabilitagrave Civile Professionale in merito al pagamento di tutte le spese connesse alla gestio-ne di una richiesta di risarcimentoLrsquoart1917 cc comma 3 prescrive che le spese so-stenute per resistere allrsquoazione del danneggiato con-tro lrsquoassicurato siano a carico dellrsquoassicuratore nei limiti del quarto del massimale di polizza in aggiunta allo stessoLa maggior parte delle polizze di responsabilitagrave ci-vile professionale perograve recepisce tale prescrizione riservando alla compagnia la facoltagrave di assumere a nome dellrsquoassicurato la gestione delle verten-ze sia in fase giudiziale che extragiudiziale e fino a che la compagnia stessa ne abbia interesse av-valendosi di tutti i diritti ed azioni spettanti allrsquoassicu-rato stesso (che ha lrsquoobbligo di comparire personal-mente in giudizio nei casi in cui la legge lo preveda o la compagnia lo richieda) e dei legali periti consulen-ti e tecnici di propria nomina

Con polizze cosigrave impostate la Compagnia non rico-nosce le spese sostenute dallrsquoassicurato per i propri legali e tecnici di fiducia e quindi il professionista che volesse gestire personalmente la propria difesa do-vrebbe sostenerne interamente i costiNemmeno la stipula di una polizza di Tutela Legale separata e distinta dalla polizza RC egrave in grado di ov-viare a questa grave lacuna in quanto per quanto at-tiene le spese di difesa da una richiesta di risarcimen-to per responsabilitagrave civile professionale le polizze di Tutela Legale intervengono solo a secondo rischio rispetto alla polizza RC ovvero solo ad esaurimento del massimale di polizza RC ex art 1917 cc (pari come detto ad un quarto del massimale di polizza quindi generalmente molto elevato) o nel caso in cui la polizza di RC non sia operativa per la fattispecie di danno e la compagnia rifiuti il sinistro non assumendo quindi la difesa a nome dellrsquoassicuratoPer ovviare al problema alcune compagnie offrono la possibilitagrave di coprire le spese di difesa sostenute dallrsquoassicurato stipulando la copertura relativa alla Tutela Legale come estensione a pagamento della polizza RC stessa grazie ad apposita convenzione con una compagnia di Tutela LegaleIn questo caso perograve il problema egrave che i massimali sono in genere molto bassi (10000euro o 15000euro spesso insufficienti a gestire la vertenza di danno fino alla sua conclusione) egrave prevista quasi sempre una franchigia e soprattutto la copertura delle spese di difesa non puograve essere utilizzata in caso la compa-gnia rifiuti il sinistro e tantomeno per citare in cau-sa la compagnia di RC in caso di contenzioso con la stessaPer tutto quanto sopra evidenziato risulta eviden-te come sia di fondamentale importanza scegliere una Polizza RC Professionale che

- non preveda il diritto della compagnia di sosti-tuirsi allrsquoassicurato nella gestione delle vertenze gtgtgt

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LaProfessione

Processo Civile Telematico dal CNI una guida per CTU e CTPUna circolare del CNI spiega tutte le novitagrave introdotte dalla normativa e tutte le procedure riguardanti lrsquoindi-rizzo di Posta Elettronica Certificata la Firma Digitale la registrazione della PEC al ReGlndE lrsquoaccesso ai registri di cancelleria la gestione dei fascicoli e la trasmissione di atti e documenti

LrsquoItalia egrave sempre piugrave web 20 anche in Tribunale Il processo civile giudi-

ziario diventa infatti telematico Dalla gestione del fascicolo al giu-dizio in aula ora tutto passa attra-verso la rete internet E non sono poche le novitagrave introdotte dalla nuova normativa Dalla posta elettronica certificata alla firma digitale dalla registrazione della PEC al ReGIndE (Registro Generale degli Indirizzi Elettroni-ci gestito dal Ministero della Giustizia per lrsquoinvio del-le comunicazioni in formato digitale) allrsquoaccesso ai servizi di cancelleria dalla gestione dei fascicoli alla trasmissione di atti e documenti Una serie di procedure dunque da adempiere che sono state approfondite nei giorni scorsi nel corso di un seminario informativo promosso dal Gruppo di Lavoro ldquoIngegneria forenserdquo del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri (CNI) coordinato dal consiglie-re Andrea Gianasso Unrsquoiniziativa che egrave stata anche lrsquooccasione per presentare la ldquoGuida al Processo Ci-vile Telematicordquo predisposto dal CNI uno strumento pensato come supporto per tutti i Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU) che devono adempiere alla registrazio-

MasterSap egrave un software semplice e veloceper calcolare e verificare strutture nuove ed esistentiInnovativo intuitivo completo Lrsquoutilizzo di MasterSap egrave immediato e naturale anche grazie allrsquoefficienza degli strumenti grafici e alle numerose modalitagrave di generazione del modello direttamente da disegno architettonicoTop performance Il solutore potente ed affidabile conclude lrsquoelaborazione in tempi rapidissimi i postprocessori per ca acciaio legno muratura integrati fra loro completano in modo immediato dimensionamento e disegno di elementi e componenti strutturaliLrsquoaffidabilitagrave dellrsquoesperienza MasterSap conta un numero straordinario di applicazioni progettuali che testimoniano lrsquoaffidabilitagrave del prodotto e hanno contribuito a elevare i servizi di assistenza a livelli di assoluta eccellenzaCondizioni drsquoacquisto insuperabili vantaggiose anche per neolaureati e neoiscritti allrsquoOrdine

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ne della propria PEC al ReGIndE ndash come previsto ai sensi dellrsquoart9 del provvedimento del 18072011 - e che sono chiamati poi ad ope-rare nel PCT (Processo Civile Te-lematico) Un sistema questo che il Ministero della Giustizia ha previ-sto al fine di informatizzare tutto il procedimento giudiziario civile Strumenti telematici ed informatici

accanto a nuove modalitagrave di lavoro sono quindi alla base di questa ldquorivoluzione informaticardquo che dallo scorso 30 giugno impone lrsquoobbligo drsquouso di questo tipo di processo anche per i CTU Da qui muove dunque lrsquoimpegno profuso dal CNI nel sensibilizzare ed informare tutti gli iscritti in merito agli adempimenti da attuare Non solo quindi un seminario informativo ma anche il relativo video a disposizione di quanti non hanno potuto parteciparvi consultabile nel sito web del CNI wwwtuttoingegnereit poi la circolazione informativa n447XVIII Sess2014 infine il manuale tecnico con tutte le ldquoistruzioni per lrsquousordquo gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe14 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1527 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Nasce Cert-Ing Agenzia Nazionale per la Certificazione Volontaria delle CompetenzeUnrsquoopportunitagrave per la professione e per il mercato

Patrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Il 30 ottobre scorso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha istituito a Roma presso la propria sede lrsquoAgenzia Nazionale per la Certificazio-

ne Volontaria delle Competenze degli Ingegneri ldquoAgenzia Cert-Ingrdquo un organismo che si occu-peragrave a livello nazionale della certificazione delle competenze degli ingegneri Lo statuto dellrsquoAssociazione egrave stato sottoscritto da Armando Zambrano presidente CNI dai Consiglieri Massa Pellegatta e Lapenna alla presenza di Lui-gi Ronsivalle presidente del Centro Studi del CNI e Stefano Calzolari presidente dellrsquoOrdine degli Inge-gneri di MilanoTramite il progetto Cert-Ing - La Certificazione volon-taria delle Competenze il Consiglio nazionale degli Ingegneri si propone di valorizzare lrsquoesperienza dei propri iscritti convalidando la competenza da loro acquisita in specifici settori attraverso lrsquoattivitagrave pro-fessionale esercitata in forma societaria autonoma o subordinata e la formazione successiva allrsquoiscrizione allrsquoAlbo anche in conformitagrave allrsquoobbligo di aggiorna-mento della competenza professionale

ldquoCon la creazione dellrsquoAgenzia Naziona-le per la certificazione delle competenze - ha detto Armando Zambra-no presidente CNI - il Consiglio Nazionale e gli Ordini territoriali de-gli ingegneri si pongono lrsquoobiettivo di diventare un costante e qualifica-to punto drsquoincontro fra

la domanda e lrsquoofferta di prestazioni specialistiche nellrsquoambito del lavoro intellettuale Attraverso questo progetto gli Ordini possono essere sempre piugrave perce-piti come un soggetto vivo vicino alla cittadinanza e come organismi che garantiscono il corretto modo di

fare la professione senza eccessive liberalizzazioni formando e certificando un nucleo di professionisti a servizio della comunitagraverdquoConcetto ribadito anche da Luigi Ronsivalle ldquoLa cer-tificazione delle competenze costituisce un ulteriore importante passo compiuto dal Consiglio Nazionale e dagli Ordini territoriali degli ingegneri verso la loro trasformazione in organismi che erogano servizi a fa-vore dei loro iscritti secondo una concezione piugrave mo-derna dellrsquoOrdine professionale e delle funzioni che gli sono attribuiterdquoldquoLa certificazione delle competenze ndash ha proseguito Zambrano ribadendo un concetto espresso anche dal consigliere Riccardo Pellegatta - rappresenta unrsquooppor-tunitagrave per professionisti e mercato del lavorordquo ldquoSia gli ingegneri dipendenti che i liberi professionisti ndash ha aggiunto Ronsivalle - avranno lrsquoopportunitagrave di pubbli-cizzare la propria esperienza e competenza accredita-ta da un organismo terzo ciograve comporteragrave la necessitagrave di sottoporsi ad un processo di verifica che richiederagrave lrsquoacquisizione da parte dei professionisti di una mentali-tagrave nuova adeguata al cambiamento radicale che si sta verificando nel mondo del lavoro non solo a causa del-la crisi che ormai possiamo considerare sistemica ma anche delle mutate dinamiche del mercato del lavoro divenuto necessariamente piugrave esigente nella ricerca di profili professionali dotati di esperienza e di competenze specifiche LrsquoOrdine professionale da parte sua dovragrave assumere la veste di organismo accreditato capace a propria volta di attribuire attestazioni e certificazioni ba-sate su metodi trasparenti controllabili e riconoscibilirdquoldquoLrsquoAgenzia rappresenteragrave inoltre ndash ha concluso lrsquoing Ronsivalle - un organismo di garanzia nellrsquoassicurare sia il corretto adempimento delle procedure sia lrsquoade-renza ai principi ispiratori del progetto da parte di tutti gli Ordini che saranno depu-tati ad attuarlo material-menterdquo gtgtgt

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LaProfessione

Ma il tempo egrave davvero un tirannoldquoLa semplicitagrave egrave la necessitagrave di distinguere sempre ogni giorno lrsquoessenziale dal superfluordquo Ermanno Olmi

Francesca Romana Vender ndash Teleos Leadership Institute Philadelpia USA

La gestione del tempo egrave una competenza critica fondamentale per il periodo che stiamo vivendo Distinguere il tempo propizio per fare o per lasciar andare richiede riflessione allenamento pratica nel business e fuori da esso Competenze eccellenti nel campo tecnico possono fallire se non si sa pianificare o emergono se si conosce il tempo di crescita delle persone che si hanno di fronte

Espressioni come ldquoChi ha tempo non aspetti tempo tempus breve est la notte

porta consiglio il tempo eacute sempre una risorsa scarsa non ho tempo da perdere se avessi piugrave tempo sono cosi comuni che difficilmente le mettiamo in crisi ce ne convin-ciamo le crediamo vere sempre ed in ogni contestoMai come in questo periodo le aziende sono chiamate come esperto di sviluppo di persone a collaborare con i responsabili HR per migliorare capi e collaboratori attraverso un training che renda piugrave efficace ed efficiente il tempo speso dalle persone nelle loro or-ganizzazioni Confusione pressione scarsa chiarezza nella definizione degli

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obiettivi prestazioni poco perfor-manti dovute a informazioni tra loro discordanti hanno spesso alla base poca attenzione alla risorsa tempo ed al suo utilizzo come ri-sorsaGli antichi greci avevano due pa-role per il tempo kronos e kairograves Mentre la prima si riferisce ad un significato di tempo legato alla lo-gica e sequenziale la seconda si-gnifica ldquoun tempo nel mezzordquo un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale ldquoqualco-sardquo di speciale accade come se si trattasse di un tempo di Grazia Il tempo del genio non egrave il tempo kronos unidirezionale e tiranno egrave il tempo ciclico e periodicamente favorevole e opportuno Il tempo di Esiodo non quello di Sofocle del-

le ldquoOpere e i Giornirdquo e non quello della Tragedia Il processo lavora-tivo del genio egrave il tempo del ldquogiusto momentordquo quando tagliare lrsquoalbe-ro quando considerare conclusa la stagionatura piegare il legno stendere la vernice una prima una seconda una terza voltahellipMentre kronos si riferisce a qual-cosa di quantitativo kairograves ha una natura qualitativa e poco determi-nabile da fattori oggettivi Nel caso di kronos penso al tempo scandito da un Manager dilinea nel caso di kairograves penso al tempo in cui il contadino decide di semi-nare o raccogliere gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe16 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1727 numero bull Novembre 2014

Rubrica GeotecnicaLe fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa ConcordiaLuigi Domina Davide Del Monte ndash Trevi SpA

5deg Convegno IAGIGIncontro Annuale dei Giovani Ingegneri GeotecniciRoma 22-23 maggio 2015

LrsquoIncontro Annuale dei Gio-vani Ingegneri Geotecnici

(IAGIG) egrave unrsquoiniziativa dellrsquoAs-sociazione Geotecnica Italiana (AGI) organizzata in collabora-zione con gli Ordini Provinciali degli Ingegneri intesa a pro-muovere la discussione di argo-

menti di Ingegneria Geotecnica e favorire uno scambio di esperienze e conoscenze tra giovani professionisti e ricercatori I temi centrali dellrsquoincontro riguardano principalmente gli aspetti tra-dizionali ed innovativi della progettazione esecuzione e controllo di

opere di Ingegneria Geotecnica anche alla luce del recente quadro normativo introdotto dalle NTC 2008 e dellrsquoimpegno sempre piursquo inter-nazionale che molti giovani sono chiamati ad affrontare confrontan-dosi con standard e vincoli normativi anche completamente differenti da quanto applicato in Italia Lrsquoappuntamento si terragrave a Roma il 22 e 23 maggio presso lrsquoaula magna dellrsquoUniversitagrave Europea di Roma Come sempre anche questrsquoanno verranno conferiti i crediti formativi per gli Ingegneri e la partecipazione sararsquo completamente gratuita per quanti si registreranno entro il 30 Aprile 2015 Il termine entro cui far pervenire i contributi egrave fissato invece al 12 Gennaio 2015

Lrsquoelaborato ha lo scopo di illustrare da un punto di vista prettamente geotecnico le fondazioni speciali rea-lizzate per consentire la rimozione della Costa Concordia avvenuta il 17 Settembre 2013 presso lrsquoIsola del Giglio (IT)

IntroduzioneIl progetto interamente svolto allrsquointerno del parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago Toscano egrave stato ca-ratterizzato da fondamentali fattori condizionanti le scelte progettuali e le tecnologie Fattori logistici

bull Operazioni condotte in un ristretto specchio drsquoac-qua (asymp40 mt tra il relitto e la costa dellrsquoisola del Giglio)

bull Limitati tempi esecutivi a disposizione in spe-cial modo durante la prima fase di progetto per la messa in sicurezza del relitto

Fattori ambientalibull Tutela del Parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago

Toscanobull Preservare lrsquointegritagrave dei fondali e dei luoghi

Fattori geomorfologicibull Fondali costituiti da formazioni granitichebull Presenza di discontinuitagrave cavitagrave eo vuoti nellrsquoam-

masso rocciosoLrsquoambizioso progetto di ribaltamento e quindi rimozio-

ne finale del relitto egrave stato suddiviso in due macrofasi la prima fase egrave consistita nellrsquoinstallazione del ldquoSiste-ma di ritenutardquo per evitare lo scivolamento del relitto stesso (Hold Back System) lungo gli scoscesi fon-dali (30ordm- 40ordm) con batimetriche molto ravvicinate tra loro La seconda fase ha comportato la realizzazione delle ulteriori fondazioni speciali che unitamente alle opere di prima fase tutte dimensionate in funzione delle sollecitazioni indotte durante le fasi di rotazione del relitto hanno consentito il Parbuckling

CampoprovevalidazionedellescelteprogettualiAl fine di validare le ipotesi ed i parametri progettuali sono stati installati 3 tiranti a barra verticali ed ese-guite altrettante prove di carico a rottura seguendo le raccomandazioni AICAP ldquoAncoraggi nei terreni e nelle roccerdquo gtgtgt

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GeotecnicaRubrica

Recenti sviluppi nella modellazione del comportamento di fondazioni superficialiGuido Gottardi ndash DISTArT Universitagrave di Bologna

A testimonianza del ritorno di interesse nei riguardi di un tema tradizionale e

centrale dellrsquoingegneria geotecni-ca gli ultimi anni hanno visto lrsquoor-ganizzazione di diversi convegni specialistici sulle fondazioni ndash in particolar modo quelle superficiali ndash e piugrave in generale una marca-ta ripresa della ricerca scientifica sullrsquoargomento pubblicata sulle principali riviste del settore Tale rinnovato interesse egrave promos-so anche dalla crescente richiesta di analisi dettagliate e realistiche di tutte quelle strutture offshore - sempre piugrave diffuse - che si tro-vano ad operare in condizioni am-bientali inusuali e particolarmente severe Nella recente letteratura interna-zionale si tende cosigrave a dare sem-pre maggior rilievo alle ricerche sulla modellazione della risposta di fondazioni superficiali soggette a condizioni di carico generali In questa parte della relazione generale si egrave pertanto ritenuto opportuno concentrare lrsquoattenzio-

ne sulla modellazione unitaria di questo comportamento basata su un approccio innovativo di grande interesse dapprima introducen-do alcuni richiami dei concetti di-stintivi per giungere ai successi-vi sviluppi in termini di avanzata modellazione teorica e sperimen-tale e concludere infine con le re-centi prospettive di inserimento in elaborati programmi di analisi strutturaleLrsquoanalisi del comporta-mento di una fondazione superfi-ciale soggetta a condizioni di ca-rico generali mediante lrsquoapproccio del macroelemento consente di di-sporre di uno strumento pratico ed efficiente che puograve sostituire in pri-ma istanza un elaborato modello

numerico del terreno agli elementi finiti Un ulteriore aspetto partico-larmente interessante ed innovati-vo risiede tuttavia nella possibilitagrave di inserire un tale legame costitu-tivo proprio allrsquointerno di un co-dice numerico agli elementi finiti per lrsquoanalisi strutturale - in termini di risultante delle forze applicate al nodo (force-resultant model) - cosigrave da introdurre un accurato mo-dello non lineare della risposta del terreno in luogo delle tradizionali talvolta insoddisfacenti condizio-ni di vincolo al contorno

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe18 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1927 numero bull Novembre 2014

ziale contenuta allrsquointerno di strati sabbiosi confinati le cui manifesta-zioni (vulcanelli di fango fratture con fuoriuscita di acqua mista a sabbia) si sono osservate nelle frazioni di San Felice sul Panaro San Carlo SantrsquoAgostino e Bondeno (Emergeo Working Group 2013) gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Nuove tecniche di prospezione nella ricerca di argille per uso ceramicoGian Paolo Bertolotti ndash Ceramin ConsultingMarco Bettio ndash Tecno Piemonte SpA

Le argille caolintiche a basso contenuto di cromofori rappresentano oggi un prodotto strategico per lrsquoindustria ceramica La prospezione tradizionale realizzata con sondaggi geognostici puograve oggi essere integrata con la prospezione geofisica e controllata con lrsquoausilio di nuove tecnologie digitaliLrsquoinsieme delle tecniche utilizzate puograve rappresentare una nuova metodologia per la prospezione di giacimenti di argille per uso ceramico Analizziamo un caso pratico di ricerca realizzato in un giacimento di argilla del Piemonte

I prodotti ceramici sempre piugrave evoluti e tecnicamente com-plessi richiedono una sem-

pre maggiore attenzione alle materie prime utilizzate nelle formulazioniOltre ad un affinamento dei me-todi di controllo di qualitagrave nuo-ve tecnologie permettono un aggiornamento dei metodi di ri-cerca e prospezione minerariaLe argille rappresentano la com-ponente fondamentale per una corretta formulazione ceramica La ricerca di nuovi giacimenti di materie prime a basso contenuto di cromofori (ferro e titanio) e la migliore comprensione dei depositi giagrave individuati risulta fondamentale e strategica per lrsquoin-dustria A tale proposito Tecno Piemonte ha recente-mente messo a punto un attrezzato laboratorio ana-

litico e tecnologico in grado di valutare la qualitagrave ed il corretto utilizzo delle materie prime nella produzione ceramica

IlgiacimentodiLozzoloIl giacimento di argille caoliniti-che di Lozzolo ubicato nel Nord Italia in provincia di Vercelli pur essendo conosciuto e coltivato da oltre 100 anni egrave stato ogget-to recentemente di una intensa e dettagliata attivitagrave di prospe-zione geologicaLe piugrave significative ricerche

sono state effettuati nella concessione mineraria ldquoFornacciordquo titolo di pro-prietagrave della societagrave RM Ricerche Minerarie srl gtgtgt

Figura 1 ndash laboratorio tecnologico ed analitico per lo studio delle materie prime e formulazioni ceramiche Tecno Piemonte Lenta (VC)

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GeotecnicaRubrica

Analisi dei fenomeni di liquefazione durante il terremoto emiliano del 20 maggio 2012 mediante interferometria differenziale SARMatteo Albano Marco Moro Christian Bignami Emanuela Falcucci Stefano Gori Salvatore Stramondo ndash Istituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaMichele Saroli Giuseppe Modoni ndash Dipartimento di Ingegneria Civile e meccanica ndash Universitagrave di Cassino e del Lazio meridionaleLuca Pulvirenti Nazzareno Pierdicca ndash Dipartimento di Ingegneria dellrsquoInformazione elettronica e Telecomunicazioni ndash La Sapienza Universitagrave di roma

Nella presente nota si riporta lo studio dei fenomeni di liquefazione verificatisi nella fase cosismica del terremoto emiliano del 20 Maggio 2012 A tale scopo si sono utilizzate 4 immagini SAR COSMO SkyMed in banda X ad alta risoluzione nel periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 6 Giugno 2012 Nel campo di deformazione del terremoto si sono identificate aree affette da subsidenza localizzata probabilmente associata alla compattazione di strati sabbiosi per liquefazione Lo studio geologico-geotecnico delle aree suddette ha confermato la presenza di uno strato sabbioso profondo potenzialmente liquefacibile Il cedimento dovuto al liquefazione calcolato tramite back-analysis dei dati ottenuti da prove penetrometriche statiche risulta in buon accordo con i valori osservati tramite telerilevamento a meno di discrepanze legate alla variabilitagrave locale dello strato sabbioso o alla sottostima dei cedimenti misurati a causa della decorrelazione del dato SAR

IntroduzioneLrsquointerferometria differenziale radar ad apertura sintetica (DInSAR) egrave una tecnica ampiamente utilizzata per lrsquoidentificazione delle deforma-zioni al suolo a seguito di even-ti sismici particolarmente intensi (Massonnet et al 1993) La tecnica DInSAR egrave stata applicata con suc-cesso anche per lo studio di feno-meni quali movimenti lenti di gran-di frane a cinematismo profondo (Moro et al 2011)

Nella presente nota la tecnica DIn-SAR egrave stata utilizzata per analizzare gli effetti di subsidenza per liquefa-zione indotti dal terremoto emiliano del 20 maggio 2012Il terremoto (Ml 59) ha colpito una vasta area compresa tra le province di Ferrara Reggio-Emilia Modena Bologna Mantova e Rovigo Uno degli effetti cosismici maggiormen-te rilevanti egrave stato il fenomeno della liquefazione causato dallrsquoaumento della pressione dellrsquoacqua intersti-

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe20 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2127 numero bull Novembre 2014

Nel caso in esame non risultando le condizioni al contorno tali da consentire unrsquoanalisi monodimensio-nali e si egrave deciso di condurre due modellazioni paral-lele una monodimensionale ed una bidimensionale in modo da rendere possibile un confronto tra i risul-tati ottenuti e valutare nel caso specifico lrsquoattendibili-tagrave del modello di risposta sismica monodimensiona-le gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Influenze pluviometriche e idrografiche su bacini e versantiDellrsquoIng Piero Cirone autore di ldquoAnalisi e verifica dei pendiirdquo

La concomitanza tra i fenomeni franosi e gli eventi piovosi egrave ge-

neralmente una circostanza euristica attribuibile al turbamento dellrsquoequilibrio naturale dei pendii indotto dalla pioggia anche se talvolta non egrave questa la causa determinante dellrsquoinnesco di un movimento franoso Non vrsquoegrave comunque dubbio che ndash a parte le precipitazioni ecceziona-li le quali di per seacute costituiscono in merito sempre un determinan-te fattore eziologico naturale ndash un clima piovoso sia quasi sempre unrsquoimportante causa preparatoria dellrsquoevento franoso specialmen-te se le rocce costituenti il pendio siano particolarmente sensibili allrsquoalterazione meteoricaSenza poi parlare dellrsquoazione di rapido scalzamento che un corso drsquoacqua puograve esplicare sulle sponde di talweg al piede del pendio in concomitanza di una piena straordinaria conseguente al verifi-carsi di una pioggia eccezionale nel bacino imbrifero dellrsquoasta flu-viale gtgtgt continua a leggere

Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)Salvatore Santangelo Maggiore Roberto Lando U Pacini

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Il confronto tra le analisi numeriche per la valutazio-ne della risposta sismica locale monodimensionale e bidimensionale evidenzia che per effetto della foca-lizzazione delle onde sismiche in corrispondenza dei bordi della valle o a causa della forma piugrave o meno concava del bacino il modello monodimensionale puograve arrivare a sottostimare gli effetti di amplificazione fino a tre volte rispetto al modello bidimensionale In questo lavoro vengono messi a confronto i risultati della risposta sismica locale ottenuti mediante i due approcci sopracitati con riferimento ad unrsquoapplicazio-ne realeil progetto di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Broncoli ndash Comune di Lucca

IntroduzioneIn occasione del progetto di ristrutturazione e restau-ro della chiesa di San Giusto di Brancoli - Comune di Lucca egrave stato condotto uno studio per la valutazione della risposta sismica localeEgrave noto che laddove le condizioni al contorno lo ri-chiedono i modelli di risposta sismica bidimensionali siano da preferire nei confronti di quelli monodimen-sionali in quantoquestrsquoultimi non sono in grado di co-gliere fenomeni come la focalizzazione delle onde si-smiche diffrazione ai bordi con generazione di onde di superficie ldquoimprigionamento delle onde sismicherdquo e interferenza tra onde di volume e di superficie con generazione di un campo drsquoonda complesso Trascu-rare il contributo di tali fenomeni puograve portare a sotto-stimare in maniera piugrave o meno significativa lrsquoamplifi-cazione sismica locale Tuttavia nel caso in cui i terreni non risultino affetti da problematiche di carattere bidimensionale (sia sepol-te che topografiche) lrsquoanalisi numerica monodimen-sionale risulta un ottimo strumento di analisi e forni-sce risultati molto prossimi a quelli ottenuti dallrsquoanalisi bidimensionale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

guarda il video

Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

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per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

E srl

uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acqui-stabile a 1830 euro (iva compre-sa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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Penetron ADMIX affronta la sfida con lrsquoacqua prima che diventi un problema riducendo dra-sticamente la permeabilitagrave del calcestruzzo e aumentando la sua durabilitagrave ldquofin dal principiordquoScegliere il ldquoSistema Penetron ADMIXrdquo significa concepire la ldquovasca strutturale impermeabilerdquoin calcestruzzo senza ulteriori trattamenti esterni-superficiali ottenendo cosigrave molteplici beneficinella flessibilitagrave e programmazione di cantiere

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

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29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

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Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 3: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe4 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 527 numero bull Novembre 2014

Quindi con nessuno dei due documenti noi possiamo af-fermare di poter garantire la sicurezza certa Egrave per que-sto che parliamo in termini di miglioramento e di ade-guamento E il documento A metteva in grande rilievo il miglioramento percheacute egrave il concetto che ci consente di poter distribuire le poche risorse disponibili e quindi ldquomigliorarerdquo la sicurezza di piugrave edifici Lrsquoingegneria per motivi economici non puograve vendere certezze invece di milioni di edifici produrremmo poche piramidi

AD Ma esiste un solo livello di sicurezza FB No e giagrave lo avevano chiarito le NTC del 2008 Nel calcolo delle azioni non si puograve prescindere dalla vita no-minale e dalla destinazione drsquouso Se progetto un edificio percheacute sia ldquousatordquo come abitazione e poi si decide di tra-sformarlo in ospedale cambiano i parametri e cambiano quindi le azioni di progetto Ma ora con il nuovo testo il concetto egrave stato reso piugrave attuale piugrave chiaro piugrave corret-to Nelle NTC 2008 si dava la precedenza e non solo per la collocazione editoriale allrsquoadeguamento degli edi-fici (adeguamento di un edificio esistente a uno nuovo) mettendo in secondo piano il miglioramento Ora si fa il contrario si dagrave piugrave impor-tanza al miglioramento gtgtgt

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Norme Tecniche Costruzioni il parere del Prof BragaIntervista a cura di Andrea Dari ndash editore INGeNIO

Venerdigrave 14 novembre a quasi 7 anni dalla pubblicazione delle NTC 2008 dopo 4 anni di lavori egrave stato approvato dallrsquoAssemblea del Consiglio Superiore dei LLPP il testo delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni LrsquoAssemblea si egrave espressa a larga maggioranza a favore del documento scegliendo per

il punto piugrave controverso quello sugli edifici esistenti il testo A il cosiddetto ldquotesto BragardquoAbbiamo voluto intervistare il prof Braga per sapere qualcosa di piugrave di questo documento AEcco lrsquointervista

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AD Caro Franco nei giorni scorsi sono state finalmente approvate dallrsquoAssemblea Generale le cosiddette NTC le norme tecniche e quindi si procede con gli ulteriori passi Egrave innegabile che lrsquoattenzione maggiore fosse su quale dei due testi sugli edifici esistenti dovesse prevalere e ha pre-valso a larga maggioranza il ldquotesto Bragardquo

FB In realtagrave non egrave un testo Braga ma un testo a cui ho collaborato con grande attenzione insieme ad altri colleghi e che nasce da un convincimento tecnico che sostengo da anni non da oggi E il concetto egrave chia-ro dobbiamo decidere se vogliamo piugrave sicurezza per

pochi edifici o un miglioramento della sicurezza per molti edifici Io sono per la seconda

AD Ma i sostenitori del documento B evidenziavano che sulla sicurezza non si potesse fare sconti neanche per gli edifici esistentiFB In Ingegneria Strutturale il 100 di sicurezza non esiste e si ragiona sempre in termini probabilistici Egrave piugrave opportuno parlare di sicurezza media

Il testo attuale saragrave quello defini-tivo Quando si applicheranno Domande senza risposta certa

percheacute in Italia la pubblicazione delle norme tecniche ha piugrave o meno lrsquoiter di modifica dellrsquoarticolo 18Drsquoaltronde da chi egrave costituita lrsquoas-semblea generale del Consiglio Superiore dei LLPP per scoprirlo basta andare sul sito istituzionalee si vede che egrave composta da tecni-ci ma anche da 3 Consiglieri Am-ministrativi 3 Consiglieri del TAR 3 Consiglieri della Corte dei Conti

Norme Tecniche Costruzioni problema risolto3 avvocati di Stato i rappresentan-ti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del Ministero dello sviluppo economico della Presi-denza del Consiglio dei Ministri del Ministero degli affari esteri del Ministero dellrsquointerno del Mini-stero della giustizia del Ministero dellrsquoeconomia e delle finanze del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del Ministe-ro del lavoro della salute e delle politiche sociali del Ministero per i beni e le attivitagrave culturali del Mi-nistero per i rapporti con le regio-ni hellip pensate queste persone che devono decidere su quali livelli di azione adottare in un calcolo strut-turale Mi sarebbe piaciuto intervi-stare chi ha partecipato alla vota-zione del 14 novembre e vedere quanti realmente sappiano che differenza vi egrave tra miglioramento e adeguamento sismico e tempo di ritornoUn sistema che crea peraltro una litigiositagrave senza confini Nel 2005 tutti ricorderanno le ldquodiscussioni

animaterdquo tra Calzona e Marro sul testo appena approvato delle nor-me tecniche poi bloccato e sosti-tuito con il testo del 2008 Ricordiamo infatti che le cosiddette NTC 2008 erano uscite al termine di un convulso processo normativo iniziato nel 2003 con una Ordinan-za del presidente del Consiglio dei Ministri seguita da due correzioni pubblicate su due GU e da nuove Ordinanze emanate per rimediare ad errori o per rinviare lrsquoapplicazio-ne delle NTC Con il DM 1412008 vennero final-mente di nuovo varate le ldquoNorme Tecniche per le Costruzionirdquo Queste prevedevano un periodo transitorio di diciotto mesi (sca-denza giugno 2009) nel quale era consentita la possibilitagrave di applica-zione in alternativa della norma-tiva precedentemente in vigore gtgtgt

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Massimo Mariani nominato Presidente del Consiglio Europeo degli Ingegneri CivilildquoLa mia nomina egrave un riconoscimento agli ingegneri italiani e alla cultura dellrsquoingegneria italianardquo

Lo scorso 18 ottobre lrsquoing Massimo Mariani Consigliere CNI egrave stato

eletto a Varsavia Presidente dellrsquoECCE (European Council of Civil Engineers) il Consiglio Europeo degli Ingegneri Ci-vili un organismo che rappresenta 28 Paesi compresa la Russia e i Paesi caucasici LrsquoECCE egrave un organismo scientifico pri-ma ancora che politico dichiara Mariani in unrsquointervista rilasciata al SAIE negli

spazi della mostra fotografica dedicata ai 50 anni dellrsquoAutostrada del sole ldquoEgrave politico percheacute trasferisce la scienza e le capacitagrave dellrsquoinge-gneriardquo in ambiti istituzionali come il Parlamento europeo ldquoNon egrave un

riconoscimento a me egrave un riconoscimento alla cultura di noi ingegneri italiani Ho dovuto mostrare solamente quello che sappiamo fare la scuola dellrsquoingegneria italiana egrave assolutamente primaria Siamo tutti sconcertati e sfiduciati dalla crisi ma allrsquoesterno siamo molto valutati e lo sono i nostri giovani appena usciti dallrsquouniversitagraverdquo Ricordando i 50 anni dallrsquoinaugurazione dellrsquoAutostrada del Sole Mariani com-menta ldquoSono stati anni di grande fulgore Oggi abbiamo rallentato il nostro percorso industriale ci siamo affidati a tecnologie meno adat-te ci mettiamo troppo a costruire rispetto ai tempi dellrsquoAutostrada del Solehellip I problemi sono di tipo burocratico Sigrave ma imprese e ingegne-ri professionisti devono reagire rispetto alla politicardquo

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe6 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 727 numero bull Novembre 2014

PrimoPiano PrimoPiano

NTC qualche commento dal mondo tecnicoNella seduta del 14 novembre 2014 lrsquoassemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dato

parere positivo allrsquoapprovazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni che andranno ad aggiornare il testo precedente risalente al 2008 (dm 14 gennaio 2008) Anche se lrsquoapprovazione egrave

stata ottenuta con una larga maggioranza su alcuni punti non sono mancate perplessitagrave e critiche che hanno animato la sedutaDi seguito alcuni commenti delle categorie coinvolte nella stesura e approvazione delle norme

Armando Zambrano Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri

Norme Tecniche Costruzioni percheacute gli INGEGNERI hanno votato a favorePatrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Lo scorso venerdigrave 14 novembre il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni Due i testi allrsquoesame dellrsquoAssemblea del CSLLPP a sorpresa egrave stato approvato quello piugrave innovativo che per gli edifici esistenti richiede un adeguamento antisismico con criteri differenti (e meno stringenti) rispetto al nuovo La scelta se differenziare gli standard di sicurezza sismica tra edifici esistenti e nuove costruzioni ha animato un lungo dibat-tito applicare allrsquoesistente le norme antisismiche che valgono per il nuovo avrebbe creato obblighi troppo onerosi o materialmente inapplicabili Si egrave optato per la differenziazione di tali obblighi riservando alle nuove costruzioni gli standard piugrave elevati

Presidente Zambrano percheacute gli ingegneri hanno votato a favore dellrsquoapprovazione delle norme tecnicheIl percheacute gli ingegneri abbiano votato lrsquoapprovazione delle norme tecniche egrave chiaramente espresso nella dichiarazione di voto dellrsquoIng Domenico Perrini Componente del CSLLPP su nomina del CNI- NTC 2008 (vedi testo riportato in chiusura di intervista) Tutti conosciamo il lungo iter che ha portato fino a questo punto gtgtgt continua a leggere

Rino La Mendola Vicepresidente del Consiglio Nazionale Architetti PPC

Revisione Norme Tecniche Costruzioni soddisfazione degli ARCHITETTI per il testo approvatoPositivo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti allrsquoapprovazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni che relativamente agli EDIFICI ESISTENTI ha espresso il proprio parere favorevole per il ldquotesto Ardquo quello che prevede coefficienti di sicurezza differenti per gli edifici esistenti rispetto alle nuove costruzionildquoSiamo soddisfatti per la conclusione della controversa vicenda della revisione delle norme tecniche delle costruzioni - che si protraeva ormai da anni - e per lrsquoapprovazione di un testo di fatto condiviso dal Consiglio Nazionale degli ArchitettirdquoldquoEgrave stata scelta la soluzione - continua - che rende piugrave semplice gli interventi sugli edifici esistenti contro quella che sanciva lo status quo della vecchia normativa e che rende cosigrave possibile la realizzazione di interventi prioritari per il Paese quali quelli finalizzati alla rigene-razione urbana sostenibilerdquo ldquoRiteniamo particolarmente positiva lrsquointroduzione dei coefficienti di riduzione sismica per le verifiche sulle costruzioni esistenti nella consapevolezza che sarebbe demagogico pretendere che gli edifici costruiti in epoca antecedente la classifica-zione sismica seppure attraverso interventi di adeguamento possano raggiungere prestazioni strutturali paragonabili a quelle degli edifici di nuova costruzionerdquo gtgtgt continua a leggere

Vittorio drsquoOriano Vice Presidente Consiglio Nazionale Geologi

NTC il no dei GEOLOGI attraverso il commento di Vittorio drsquoOrianoA futura memoria Come egrave noto venerdigrave 14 novembre il CSLLPP ha licenziato la revisione delle NTC Lo ha fatto con un paio di astenuti e due voti contrari Il CNG ha votato contro Siccome durante la discussione diretta con mano ferma ma assai parziale dal Presidente Sessa mi egrave stata di fatto negata la possibilitagrave di intervenire in aula con una dichiarazione di voto e mi sono dovuto limitare durante lrsquoappello nominale a dire un semplice ldquonordquo ed a consegnare il testo alla segreteria dellrsquoassemblea credo che sia non solo necessario ma anche utile fare alcune precisazioni Prima di tutto devo precisare come sia inaccettabile la tesi piugrave volte ripetuta anche dai piugrave anziani Consiglieri nel corso delle riunioni dedicate alle NTC che un testo dovesse essere comunque approvato Egrave questa una tesi davvero singolare che non trova sostegno di alcun tipo neanche di tipo filosofico visto che le NTC per quanto imperfette a detta di tutti anche di coloro che hanno la responsabi-litagrave di averle redatte la prima volta comunque esistono e sono cogenti La tesi del CNG egrave altra Possiamo cioegrave approvare norme che sono imperfette che non sfiorano neanche la soluzione ai problemi evidenziati da piugrave parti Secondo noi no non possiamo approvare norme che riteniamo sbagliate E non possiamo accettare che la nostra contrarietagrave a queste norme possa essere interpretata come contrarietagrave alle Norme Tecniche sulle Costruzioni ldquotout courtrdquo Se poi le critiche sono avanzate seppur con argomentazioni diverse da tutto il mondo professionale che dovragrave applicarle io credo che il cerchio si chiuda definitivamente e un Ministro che si rispetti fa-rebbe bene a mio parere a porsi il problema gtgtgt continua a leggere

Maurizio Savoncelli Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri

I GEOMETRI accolgono con soddisfazione la sospirata approvazione delle NTC Positivo secondo il Consiglio Nazionale dei Geometri la revisione del Testo Unico della Prevenzione IncendiIl Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha aggiornato nella seduta dello scorso 14 novembre 2014 le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) che risalivano al 2008 Il testo che egrave stato approvato prevede standard antisismici differenziati tra edifici nuovi ed esisten-ti riservando alle nuove costruzioni quelli piugrave elevatildquoDue anni di lavoro intenso con diversi gruppi di lavoro e due anni di incomprensibile stallo a fronte di una richiesta corale di ema-nazione di norme che potessero accogliere le esigenze di innovazionerdquo Ha dichiarato Maurizio Savoncelli Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri ldquoOra finalmente siamo arrivati ad un documento che avragrave poi bisogno di ulteriori passaggi istituzionali per essere pubblicato Di certo egrave che questo iter egrave superato egrave arrivato il momento di rivedere le procedure per lrsquoemanazione delle norme tecniche che devono essere piugrave dinamiche e consentire di seguire tempestivamente lrsquoevoluzione tecnica e dalla ricerca Un esempio positivo egrave stata la revisione del Testo Unico della Prevenzione Incendi dove i VVFF hanno tenuto un tavolo aperto con le professioni per un lavoro che verragrave costantemente revisionatordquoOra il documento dovragrave andare in Conferenza Stato-Regioni e dopo questo passaggio confluiragrave in un decreto interministeriale redatto dal Ministero delle Infrastrutture da quello degli Interni e dal Dipartimento della Protezione civile che verragrave poi pubblicato in Gazzetta ufficiale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe8 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 927 numero bull Novembre 2014

PrimoPiano

Fuori dal fango Gli stati generali contro il dissesto idrogeologicoPatrizia Ricci ndash ingegnere redazione INGeNIO

La Struttura di Missione italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo del-le infrastrutture idriche voluta dal Governo e

guidata da Erasmo DrsquoAngelis ha convocato lrsquo11 no-vembre a Roma nella Nuova Aula dei Gruppi Parla-mentari della Camera dei Deputati ldquoFuori dal fango Gli stati generali contro il dissesto idrogeologicordquo Lrsquoiniziativa che ha riunito nella stessa sala tutti gli enti le amministrazioni e le associazioni impegnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e al-luvioni egrave stata lrsquooccasione per fare il punto sul piano straordinario pensato per il nostro paese tra il 2015 e il 2020 Protezione Civile Ministeri Regioni Comuni associazioni e volontariato di protezione civile riuniti per lavorare su progetti concreti e per presentare il nuovo modello di lavoro le nuove normative e gli stru-menti per eliminare ritardi inerzie e incuria e far parti-re finalmente la piugrave urgente delle opere pubbliche la prevenzione e la riduzione del rischio idrogeologico

Delrio Obiettivi di si-stema la prevenzione e la cura del territorio raggiungibile solo at-traverso capacitagrave di programmazione di coordinamento degli interventi e disciplina cooperativa tra i vari livelli dei poteri istitu-zionali

A dirlo in apertura dei lavori il sottosegretario alla pre-sidenza del Consiglio Graziano Delrio che ha sotto-lineato come ldquola lotta al dissesto sia la prioritagrave asso-luta del Governo insieme al tema della scuolardquo Una prioritagrave talmente significativa da affermare che ldquoOggi non abbiamo un problema di disponibilitagrave finanziarie su una prospettiva di medio lungo periodordquoGabrielli Far crescere cultura Protezione CivileIn un Paese che deve fare i conti con il dissesto idro-geologico e le continue alluvioni il tema del dissesto va affrontato in maniera complessiva Lo ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile Franco Ga-brielli a margine degli stati generali contro il dissesto

idrogeologico ldquoLrsquoemer-genza non egrave finita ed egrave una condizione che caratterizzeragrave il nostro paese nei prossimi anni anche quando le opere saranno realizzate per la messa in sicurezza del territorio La previ-sione di protezione ci-vile ovvero la capacitagrave

di immaginare scenari di rischio sulla base dei quali si costruisce una pianificazione di protezione civile egrave fondamentale Occorre investire in pianificazione di protezione civile e dobbiamo far sigrave che tutti i Comuni siano dotati di piani di protezione civile conosciuti dal-la gente e che possano salvare le vite umanerdquoI recenti eventi drammatici della Liguria e quelli pas-sati che hanno colpito in piugrave zone il territorio italiano mostrano quanto esso sia fragile Le aree ad eleva-ta criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della superficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Mini-stero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospedali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbiso-gno complessivo di 40 miliardi di euro per la mes-sa in sicurezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Regioni e Pro-vince Autonome Non si puograve pensare di gestire solo lrsquoemergenza bisogna passare alla prevenzione con un piano nazionale sul dissesto idrogeologico

Galletti Il governo egrave pronto a mettere a di-sposizione 7 miliardi in sette anni per un piano di prevenzione per la tutela del terri-torio gtgtgt

s i s t e m a i n t e g r a t o d i i n f o r m a z i o n e t e c n i c a

PrimoPianoultimenewsDissesto idrogeologico presentato il primo stralcio del Piano Nazionale 2014-20

Oltre un miliardo di euro per 69 interventi per la sicurezza nelle cittagrave e aree metropolitane69 i primi interventi giagrave cantierabili per 106365 milioni individuati dalle Regioni con il supporto tecnico e scientifico delle Autoritagrave di bacino sulla base delle mappe di rischio di Ispra e Cnr

Interventi costi finanziamenti e stato del-la progettazione con i crono-programma

delle opere per ridurre il rischio allagamenti e frane nelle piugrave grandi cittagrave italiane e le rispettive aree metropolitane Egrave stato presentato lo scorso 20 novembre a Palazzo Chigi il primo stralcio del piano nazionale 2014-20 Oltre un miliardo di euro per 69 interventi per la sicurezza nelle dieci cittagrave metropolitane e in altre cittagrave delle regioni a statuto specialePer Roma Milano Napoli Torino Bari Firenze Bologna Genova Reggio Cala-bria e per Cagliari Messina Palermo e Catania per la prima volta egrave scattato un piano di prevenzione e di opere o progetti di messa in sicurezza dal rischio idrogeo-logico gtgtgt

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Prevenzione e riduzione del rischio idrogeologicoA colloquio con Stefano Aversa (AGI) Leopoldo Freyrie (CNAPPC) Gian Vito Graziano (CNG) Maurizio Tira (CENSU) Silvia Viviani (INU) Armando Zambrano (CNI)Patrizia Ricci ndash ingegnere redazione INGeNIO

Frane allagamenti alluvioni lrsquoItalia egrave un Paese martoria-to dal dissesto idrogeologico

con un territorio indubbiamente fragile Le aree ad elevata criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della superficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Ministero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospe-dali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbisogno complessivo di 40 mi-liardi di euro per la messa in sicu-rezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Re-gioni e Province Autonome Lo scenario davvero drammatico che ci prospettano questi dati e lo stato di emergenza in cui versa gran parte del nostro territorio a

seguito dei recenti disastri mete-reologici portano in primo piano il tema della prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico Abbiamo chiesto un parere ai presidenti di quelle Associazioni e Consigli che rappresentano alcune delle cate-gorie da sempre impegnate e coin-volte talvolta al fianco di strutture preposte dal Governo nella lotta al dissesto idrogeologico geotec-nici (AGI) architetti (CNAPPC) geologi (CNG) ingegneri (CNI) e urbanisti (CENSU e INU) Lrsquoargomento egrave una prioritagrave dellrsquoat-tuale politica di governo Lo scorso 11 novembre a Roma la Struttura di Missione Italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo svi-luppo delle infrastrutture idriche voluta dal Governo e guidata da Erasmo DrsquoAngelis ha convocato ldquoFuori dal fango Gli stati generali

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe10 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1127 numero bull Novembre 2014

A colloquio conhellipLeggi le interviste integrali

minus Stefano Aversa AGI minus Leopoldo Freyrie CNAPPC minus Gian Vito Graziano CNG minus Maurizio Tira CENSU minus Silvia Viviani INU minus Armando Zambrano CNI

Rischio idrogeologicoLrsquoimportanza del monitoraggio del territorio sul dissestoIntervista a Alessandro Trigila geologo e responsabile Segreteria tecnica Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) ISPRA

Il territorio italiano egrave indubbiamente fragile Le aree ad elevata criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della super-ficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Ministero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospedali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbisogno complessivo di 40 miliardi di euro per la messa in sicu-rezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeo-logico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Regioni e Province Autonome Ad aggravare ulteriormente il quadro egrave il consumo del suolo passato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo 2014 Dai 100 eventi meteo allrsquoanno con danni ingenti registrati fino al 2006 siamo passati al picco di 351 del 2013 e a oltre 100 nei soli primi 20 giorni del 2014 Da ottobre 2013 allrsquoinizio di aprile 2014 sono stati richiesti dalle Regioni 20 stati di emer-genza con fabbisogni totali per 37 miliardi di euro Il costo del dissesto idrogeologico sul territorio italiano ha raggiunto dal 1944 al 2012 la cifra di 615 mld di euro La fo-tografia egrave tristemente nota Gli interventi per mettere in sicurezza il territorio sono possibili ma sono costosi I fondi messi a disposizione dallo Stato non sono suffi-cienti e laddove questi vengono reperiti la burocrazia spesso blocca i lavori Gli eventi atmosferici gravi come le recenti alluvioni verificatesi sul nostro territorio sono sem-pre piugrave intensi e ravvicinati gtgtgt

Patrizia Ricci ndash Ingegnere redazione INGENIO

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contro il dissesto idrogeologicordquo Lrsquoiniziativa che ha riunito nella stessa sala tutti gli enti le ammi-nistrazioni e le associazioni impe-gnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e alluvioni egrave stata lrsquooccasione per fare il punto sul piano straordinario pensato per il nostro paese tra il 2015 e il 2020Mentre il Paese fa i conti con lrsquoen-nesima alluvione e aggiunge alla lunga lista altre vittime dellrsquoincuria degli abusi e della mancata mes-sa in sicurezza dagli Stati gene-rali arriva lrsquoannuncio del Ministro dellrsquoAmbiente Gian Luca Galletti ldquoIl governo egrave pronto a mettere a di-sposizione 7 miliardi in sette anni per un piano di prevenzione per la tutela del territoriordquo Egrave questo il dato piugrave interessante emerso nel corso dellrsquoiniziativa con la quale la politica sembra aver imboccato la strada giusta dopo anni in cui ha finto di non ve-dere e anzi spesso ha contributo alla situazione attuale con con-cessioni e zero controlli Come porre rimedio alla manca-ta attenzione per il territorio e alla evidente incapacitagrave persino di comprendere il concetto di preven-zione da parte di chi ci ha governa-to in tutti questi anni ldquoIn generale lrsquoattenzione ver-so la tutela del territorio da parte dellrsquoopinione pubblica degli orga-ni di stampa e in alcuni casi an-che di chi ci governa dipende in modo inverso dal tempo intercorso dallrsquoultima catastrofe ndash secondo Stefano Aversa presidente AGI A riprova di ciograve ndash continua Aver-sa - basti pensare al fatto che in questo periodo dopo lrsquoevento di Genova di poche settimane fa si discute prevalentemente di allu-vioni come se il nostro paese non fosse interessato da altri rischi quali ad esempio il rischio sismi-co In questa prima considerazio-ne vi egrave anche parte della risposta

alla domanda che mi viene posta Il territorio naturale ed antropizza-to ndash ha aggiunto - richiede invece unrsquoattenzione continua e una poli-tica nazionale che non condizio-nata dalle situazioni di emergenza sappia destinare a progetti di am-pio respiro risorse auspicabilmen-te maggiori di quelle stanziate nel prossimo triennio dalla Legge di Stabilitagraverdquo Oggi tutela del territorio e lotta al dissesto sono una ldquopriori-tagrave assoluta del Governordquo come ha detto il sottosegretario di palazzo Chigi Graziano Delrio in apertura degli Stati Generali ribadendo che ldquoprevenzione e cura del territorio sono raggiungibili solo attraverso capacitagrave di programmazione di co-ordinamento degli interventi e di-sciplina cooperativa tra i vari livelli dei poteri istituzionalirdquo ldquoUnrsquoefficace politica di prevenzio-ne e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicurezza ndash punti alla riqualifica-zione dei territorirdquo egrave fondamenta-le anche per Leopoldo Freyrie presidente CNAPPC ldquoPremesso che non possiamo piugrave permetterci ulteriori attese neacute risorse col con-tagocce per ridare tranquillitagrave ai cittadini ed evitare vittime e dan-ni egrave fondamentale mettere in atto unrsquoefficace politica di prevenzione e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicu-rezza ndash punti alla riqualificazione dei territori ndash ha ribadito Freyrie - Non dimentichiamo che il terri-torio egrave sempre piugrave vulnerabile non solo per gli effetti dei cambiamenti climatici Lrsquourbanizzazione molto spesso abusiva non ha risparmiato le aree a maggior rischio peccato che a ricordarcelo sono sempre e solo le tragedie Accanto alla tem-pestivitagrave negli interventi alla ne-cessitagrave di investimento delle risorse disponibili crsquoegrave bisogno anche di re-gole trasparentirdquo In un Paese che deve fare i conti quotidianamente

con il dissesto idrogeologico e le continue alluvioni il tema del disse-sto va affrontato in maniera com-plessiva Lo ha detto il capo del dipartimen-to della Protezione Civile Franco Gabrielli a margine degli Stati Ge-nerali e lo ha ribadito anche Gian Vito Graziano presidente CNG chiamato a rispondere sul fatto che la struttura di missione di cui fa parte possa finalmente rappre-sentare un primo passo per uscire dalla rincorsa alle emergenze che da decenni caratterizza lrsquointervento dello Stato ed entrare finalmente nella stagione della prevenzione dei grandi rischi alluvionali e di fra-ne ldquoLo rappresenteragrave ndash ci ha rispo-sto Graziano - nella misura in cui la struttura saragrave capace di spende-re le risorse finanziarie disponibili con criteri di compatibilitagrave per il ter-ritorio mitigando le situazioni di ri-schio piugrave importanti in tempi molto piugrave brevi di quelli normalmente ne-cessari per appaltare e per conclu-dere i lavori Investire risorse finan-ziarie significa risparmiare rispetto ad un disastro che non avverragrave muovere lrsquoeconomia asfittica che da anni caratterizza il settore delle opere pubbliche e persino creare nuovi posti di lavoro La sicurezza dei territori in ambito idrogeologico e quella degli edifici in ambito si-smico proprio per la loro esigenza sociale prioritaria costituiscono la base dellrsquoinvestimento per il futuro

di questo Paese La prevenzione non egrave solo questo egrave un sistema molto piugrave complesso entro cui le risorse finanziarie costituiscono tuttavia un tassello strategico ma la speranza che si stia iniziando un nuovo percorso egrave davvero tantardquoldquoLa prima regola per evitare vittime e danni in un Paese fragile come lrsquoItalia ndash ci ha detto il presidente Graziano ndash egrave che i cittadini abbia-no consapevolezza delle situazioni di rischio e soprattutto sappiano tenere comportamenti adeguati rispetto allrsquoevento atteso Troppo spesso le vittime hanno tenuto loro malgrado comportamenti er-rati che li hanno condotti a morire in uno scantinato poi allagatosi entro cui si erano rifugiati o nellrsquoat-traversare un torrente in piena Per far si che la gente sappia cosa fare e ancor di piugrave cosa non fare so-prattutto nei momenti di paura oc-corre che i piani di intervento non strutturali ovvero i piani di prote-zione civile siano presenti in ogni comune siano stati redatti da pro-fessionisti competenti e siano por-tati a conoscenza della cittadinan-za Altrimenti ancorcheacute ben fatti e purtroppo questa non egrave la regola non servono proprio a nullardquo Ad aggravare ulteriormente lo sce-nario egrave il consumo del suolo pas-sato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-

capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo (2014) A questo proposito Maurizio Tira presidente del CENSU ci ricorda che ldquoLa legge sul contenimento del consumo di suolo giace da oltre due anni nella commissione am-biente della Camera Un provvedi-mento che ha un senso se viene approvato in un mese non in anni Si imponga una moratoria da subi-to alle nuove espansioni residen-ziali e produttive e poi si continui a ragionare su un testo condiviso In Lombardia vi sono circa 450 chi-lometri quadrati di nuovi ambiti di trasformazione che non si stanno attuando solo a causa della crisi del settore dellrsquoedilizia Non sono sicuro che chi in queste settimane parla di porre un freno alla cosid-detta cementificazione ne sia con-sapevole gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe12 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1327 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Le spese di difesa nella Polizza di Responsabilitagrave Civile ProfessionaleAnna Manzoni ndash Ingegnere libero professionista e risk manager Area Professioni Tecniche di GAVA Broker Srl

In un precedente articolo dedicato alla sinistrositagrave nellrsquoambito delle professioni tecniche si egrave eviden-ziato come il concorso di diversi fattori sfavorevoli

abbia fatto aumentare nel corso degli anni in modo quasi esponenziale la frequenza delle vertenze per il risarcimento di danni conseguenti a errori profes-sionali che coinvolgono appunto i professionisti dellrsquoarea tecnicaA questo dato giagrave di per segrave preoccupante si deve ag-giungere il malfunzionamento del sistema giudiziario che oltre allrsquoincertezza dellrsquoesito del giudizio logora le parti in causa con tempi processuali estremamente dilatati che fanno aumentare oltremisura i costi di di-fesa inducendo spesso il professionista a rinunciare al tentativo di far valere i propri diritti e facendo venire meno la sua determinazione nellrsquoottenere il riconosci-mento dellrsquoassenza di responsabilitagrave solo per timore che le spese legali (e il tempo necessario) superi-no di gran lunga il valore del risarcimento richiesto quandrsquoanche effettivamente non dovutoDiventa pertanto di fondamentale importanza verifi-care le condizioni previste dalla propria Polizza di Responsabilitagrave Civile Professionale in merito al pagamento di tutte le spese connesse alla gestio-ne di una richiesta di risarcimentoLrsquoart1917 cc comma 3 prescrive che le spese so-stenute per resistere allrsquoazione del danneggiato con-tro lrsquoassicurato siano a carico dellrsquoassicuratore nei limiti del quarto del massimale di polizza in aggiunta allo stessoLa maggior parte delle polizze di responsabilitagrave ci-vile professionale perograve recepisce tale prescrizione riservando alla compagnia la facoltagrave di assumere a nome dellrsquoassicurato la gestione delle verten-ze sia in fase giudiziale che extragiudiziale e fino a che la compagnia stessa ne abbia interesse av-valendosi di tutti i diritti ed azioni spettanti allrsquoassicu-rato stesso (che ha lrsquoobbligo di comparire personal-mente in giudizio nei casi in cui la legge lo preveda o la compagnia lo richieda) e dei legali periti consulen-ti e tecnici di propria nomina

Con polizze cosigrave impostate la Compagnia non rico-nosce le spese sostenute dallrsquoassicurato per i propri legali e tecnici di fiducia e quindi il professionista che volesse gestire personalmente la propria difesa do-vrebbe sostenerne interamente i costiNemmeno la stipula di una polizza di Tutela Legale separata e distinta dalla polizza RC egrave in grado di ov-viare a questa grave lacuna in quanto per quanto at-tiene le spese di difesa da una richiesta di risarcimen-to per responsabilitagrave civile professionale le polizze di Tutela Legale intervengono solo a secondo rischio rispetto alla polizza RC ovvero solo ad esaurimento del massimale di polizza RC ex art 1917 cc (pari come detto ad un quarto del massimale di polizza quindi generalmente molto elevato) o nel caso in cui la polizza di RC non sia operativa per la fattispecie di danno e la compagnia rifiuti il sinistro non assumendo quindi la difesa a nome dellrsquoassicuratoPer ovviare al problema alcune compagnie offrono la possibilitagrave di coprire le spese di difesa sostenute dallrsquoassicurato stipulando la copertura relativa alla Tutela Legale come estensione a pagamento della polizza RC stessa grazie ad apposita convenzione con una compagnia di Tutela LegaleIn questo caso perograve il problema egrave che i massimali sono in genere molto bassi (10000euro o 15000euro spesso insufficienti a gestire la vertenza di danno fino alla sua conclusione) egrave prevista quasi sempre una franchigia e soprattutto la copertura delle spese di difesa non puograve essere utilizzata in caso la compa-gnia rifiuti il sinistro e tantomeno per citare in cau-sa la compagnia di RC in caso di contenzioso con la stessaPer tutto quanto sopra evidenziato risulta eviden-te come sia di fondamentale importanza scegliere una Polizza RC Professionale che

- non preveda il diritto della compagnia di sosti-tuirsi allrsquoassicurato nella gestione delle vertenze gtgtgt

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LaProfessione

Processo Civile Telematico dal CNI una guida per CTU e CTPUna circolare del CNI spiega tutte le novitagrave introdotte dalla normativa e tutte le procedure riguardanti lrsquoindi-rizzo di Posta Elettronica Certificata la Firma Digitale la registrazione della PEC al ReGlndE lrsquoaccesso ai registri di cancelleria la gestione dei fascicoli e la trasmissione di atti e documenti

LrsquoItalia egrave sempre piugrave web 20 anche in Tribunale Il processo civile giudi-

ziario diventa infatti telematico Dalla gestione del fascicolo al giu-dizio in aula ora tutto passa attra-verso la rete internet E non sono poche le novitagrave introdotte dalla nuova normativa Dalla posta elettronica certificata alla firma digitale dalla registrazione della PEC al ReGIndE (Registro Generale degli Indirizzi Elettroni-ci gestito dal Ministero della Giustizia per lrsquoinvio del-le comunicazioni in formato digitale) allrsquoaccesso ai servizi di cancelleria dalla gestione dei fascicoli alla trasmissione di atti e documenti Una serie di procedure dunque da adempiere che sono state approfondite nei giorni scorsi nel corso di un seminario informativo promosso dal Gruppo di Lavoro ldquoIngegneria forenserdquo del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri (CNI) coordinato dal consiglie-re Andrea Gianasso Unrsquoiniziativa che egrave stata anche lrsquooccasione per presentare la ldquoGuida al Processo Ci-vile Telematicordquo predisposto dal CNI uno strumento pensato come supporto per tutti i Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU) che devono adempiere alla registrazio-

MasterSap egrave un software semplice e veloceper calcolare e verificare strutture nuove ed esistentiInnovativo intuitivo completo Lrsquoutilizzo di MasterSap egrave immediato e naturale anche grazie allrsquoefficienza degli strumenti grafici e alle numerose modalitagrave di generazione del modello direttamente da disegno architettonicoTop performance Il solutore potente ed affidabile conclude lrsquoelaborazione in tempi rapidissimi i postprocessori per ca acciaio legno muratura integrati fra loro completano in modo immediato dimensionamento e disegno di elementi e componenti strutturaliLrsquoaffidabilitagrave dellrsquoesperienza MasterSap conta un numero straordinario di applicazioni progettuali che testimoniano lrsquoaffidabilitagrave del prodotto e hanno contribuito a elevare i servizi di assistenza a livelli di assoluta eccellenzaCondizioni drsquoacquisto insuperabili vantaggiose anche per neolaureati e neoiscritti allrsquoOrdine

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ne della propria PEC al ReGIndE ndash come previsto ai sensi dellrsquoart9 del provvedimento del 18072011 - e che sono chiamati poi ad ope-rare nel PCT (Processo Civile Te-lematico) Un sistema questo che il Ministero della Giustizia ha previ-sto al fine di informatizzare tutto il procedimento giudiziario civile Strumenti telematici ed informatici

accanto a nuove modalitagrave di lavoro sono quindi alla base di questa ldquorivoluzione informaticardquo che dallo scorso 30 giugno impone lrsquoobbligo drsquouso di questo tipo di processo anche per i CTU Da qui muove dunque lrsquoimpegno profuso dal CNI nel sensibilizzare ed informare tutti gli iscritti in merito agli adempimenti da attuare Non solo quindi un seminario informativo ma anche il relativo video a disposizione di quanti non hanno potuto parteciparvi consultabile nel sito web del CNI wwwtuttoingegnereit poi la circolazione informativa n447XVIII Sess2014 infine il manuale tecnico con tutte le ldquoistruzioni per lrsquousordquo gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe14 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1527 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Nasce Cert-Ing Agenzia Nazionale per la Certificazione Volontaria delle CompetenzeUnrsquoopportunitagrave per la professione e per il mercato

Patrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Il 30 ottobre scorso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha istituito a Roma presso la propria sede lrsquoAgenzia Nazionale per la Certificazio-

ne Volontaria delle Competenze degli Ingegneri ldquoAgenzia Cert-Ingrdquo un organismo che si occu-peragrave a livello nazionale della certificazione delle competenze degli ingegneri Lo statuto dellrsquoAssociazione egrave stato sottoscritto da Armando Zambrano presidente CNI dai Consiglieri Massa Pellegatta e Lapenna alla presenza di Lui-gi Ronsivalle presidente del Centro Studi del CNI e Stefano Calzolari presidente dellrsquoOrdine degli Inge-gneri di MilanoTramite il progetto Cert-Ing - La Certificazione volon-taria delle Competenze il Consiglio nazionale degli Ingegneri si propone di valorizzare lrsquoesperienza dei propri iscritti convalidando la competenza da loro acquisita in specifici settori attraverso lrsquoattivitagrave pro-fessionale esercitata in forma societaria autonoma o subordinata e la formazione successiva allrsquoiscrizione allrsquoAlbo anche in conformitagrave allrsquoobbligo di aggiorna-mento della competenza professionale

ldquoCon la creazione dellrsquoAgenzia Naziona-le per la certificazione delle competenze - ha detto Armando Zambra-no presidente CNI - il Consiglio Nazionale e gli Ordini territoriali de-gli ingegneri si pongono lrsquoobiettivo di diventare un costante e qualifica-to punto drsquoincontro fra

la domanda e lrsquoofferta di prestazioni specialistiche nellrsquoambito del lavoro intellettuale Attraverso questo progetto gli Ordini possono essere sempre piugrave perce-piti come un soggetto vivo vicino alla cittadinanza e come organismi che garantiscono il corretto modo di

fare la professione senza eccessive liberalizzazioni formando e certificando un nucleo di professionisti a servizio della comunitagraverdquoConcetto ribadito anche da Luigi Ronsivalle ldquoLa cer-tificazione delle competenze costituisce un ulteriore importante passo compiuto dal Consiglio Nazionale e dagli Ordini territoriali degli ingegneri verso la loro trasformazione in organismi che erogano servizi a fa-vore dei loro iscritti secondo una concezione piugrave mo-derna dellrsquoOrdine professionale e delle funzioni che gli sono attribuiterdquoldquoLa certificazione delle competenze ndash ha proseguito Zambrano ribadendo un concetto espresso anche dal consigliere Riccardo Pellegatta - rappresenta unrsquooppor-tunitagrave per professionisti e mercato del lavorordquo ldquoSia gli ingegneri dipendenti che i liberi professionisti ndash ha aggiunto Ronsivalle - avranno lrsquoopportunitagrave di pubbli-cizzare la propria esperienza e competenza accredita-ta da un organismo terzo ciograve comporteragrave la necessitagrave di sottoporsi ad un processo di verifica che richiederagrave lrsquoacquisizione da parte dei professionisti di una mentali-tagrave nuova adeguata al cambiamento radicale che si sta verificando nel mondo del lavoro non solo a causa del-la crisi che ormai possiamo considerare sistemica ma anche delle mutate dinamiche del mercato del lavoro divenuto necessariamente piugrave esigente nella ricerca di profili professionali dotati di esperienza e di competenze specifiche LrsquoOrdine professionale da parte sua dovragrave assumere la veste di organismo accreditato capace a propria volta di attribuire attestazioni e certificazioni ba-sate su metodi trasparenti controllabili e riconoscibilirdquoldquoLrsquoAgenzia rappresenteragrave inoltre ndash ha concluso lrsquoing Ronsivalle - un organismo di garanzia nellrsquoassicurare sia il corretto adempimento delle procedure sia lrsquoade-renza ai principi ispiratori del progetto da parte di tutti gli Ordini che saranno depu-tati ad attuarlo material-menterdquo gtgtgt

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LaProfessione

Ma il tempo egrave davvero un tirannoldquoLa semplicitagrave egrave la necessitagrave di distinguere sempre ogni giorno lrsquoessenziale dal superfluordquo Ermanno Olmi

Francesca Romana Vender ndash Teleos Leadership Institute Philadelpia USA

La gestione del tempo egrave una competenza critica fondamentale per il periodo che stiamo vivendo Distinguere il tempo propizio per fare o per lasciar andare richiede riflessione allenamento pratica nel business e fuori da esso Competenze eccellenti nel campo tecnico possono fallire se non si sa pianificare o emergono se si conosce il tempo di crescita delle persone che si hanno di fronte

Espressioni come ldquoChi ha tempo non aspetti tempo tempus breve est la notte

porta consiglio il tempo eacute sempre una risorsa scarsa non ho tempo da perdere se avessi piugrave tempo sono cosi comuni che difficilmente le mettiamo in crisi ce ne convin-ciamo le crediamo vere sempre ed in ogni contestoMai come in questo periodo le aziende sono chiamate come esperto di sviluppo di persone a collaborare con i responsabili HR per migliorare capi e collaboratori attraverso un training che renda piugrave efficace ed efficiente il tempo speso dalle persone nelle loro or-ganizzazioni Confusione pressione scarsa chiarezza nella definizione degli

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obiettivi prestazioni poco perfor-manti dovute a informazioni tra loro discordanti hanno spesso alla base poca attenzione alla risorsa tempo ed al suo utilizzo come ri-sorsaGli antichi greci avevano due pa-role per il tempo kronos e kairograves Mentre la prima si riferisce ad un significato di tempo legato alla lo-gica e sequenziale la seconda si-gnifica ldquoun tempo nel mezzordquo un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale ldquoqualco-sardquo di speciale accade come se si trattasse di un tempo di Grazia Il tempo del genio non egrave il tempo kronos unidirezionale e tiranno egrave il tempo ciclico e periodicamente favorevole e opportuno Il tempo di Esiodo non quello di Sofocle del-

le ldquoOpere e i Giornirdquo e non quello della Tragedia Il processo lavora-tivo del genio egrave il tempo del ldquogiusto momentordquo quando tagliare lrsquoalbe-ro quando considerare conclusa la stagionatura piegare il legno stendere la vernice una prima una seconda una terza voltahellipMentre kronos si riferisce a qual-cosa di quantitativo kairograves ha una natura qualitativa e poco determi-nabile da fattori oggettivi Nel caso di kronos penso al tempo scandito da un Manager dilinea nel caso di kairograves penso al tempo in cui il contadino decide di semi-nare o raccogliere gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe16 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1727 numero bull Novembre 2014

Rubrica GeotecnicaLe fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa ConcordiaLuigi Domina Davide Del Monte ndash Trevi SpA

5deg Convegno IAGIGIncontro Annuale dei Giovani Ingegneri GeotecniciRoma 22-23 maggio 2015

LrsquoIncontro Annuale dei Gio-vani Ingegneri Geotecnici

(IAGIG) egrave unrsquoiniziativa dellrsquoAs-sociazione Geotecnica Italiana (AGI) organizzata in collabora-zione con gli Ordini Provinciali degli Ingegneri intesa a pro-muovere la discussione di argo-

menti di Ingegneria Geotecnica e favorire uno scambio di esperienze e conoscenze tra giovani professionisti e ricercatori I temi centrali dellrsquoincontro riguardano principalmente gli aspetti tra-dizionali ed innovativi della progettazione esecuzione e controllo di

opere di Ingegneria Geotecnica anche alla luce del recente quadro normativo introdotto dalle NTC 2008 e dellrsquoimpegno sempre piursquo inter-nazionale che molti giovani sono chiamati ad affrontare confrontan-dosi con standard e vincoli normativi anche completamente differenti da quanto applicato in Italia Lrsquoappuntamento si terragrave a Roma il 22 e 23 maggio presso lrsquoaula magna dellrsquoUniversitagrave Europea di Roma Come sempre anche questrsquoanno verranno conferiti i crediti formativi per gli Ingegneri e la partecipazione sararsquo completamente gratuita per quanti si registreranno entro il 30 Aprile 2015 Il termine entro cui far pervenire i contributi egrave fissato invece al 12 Gennaio 2015

Lrsquoelaborato ha lo scopo di illustrare da un punto di vista prettamente geotecnico le fondazioni speciali rea-lizzate per consentire la rimozione della Costa Concordia avvenuta il 17 Settembre 2013 presso lrsquoIsola del Giglio (IT)

IntroduzioneIl progetto interamente svolto allrsquointerno del parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago Toscano egrave stato ca-ratterizzato da fondamentali fattori condizionanti le scelte progettuali e le tecnologie Fattori logistici

bull Operazioni condotte in un ristretto specchio drsquoac-qua (asymp40 mt tra il relitto e la costa dellrsquoisola del Giglio)

bull Limitati tempi esecutivi a disposizione in spe-cial modo durante la prima fase di progetto per la messa in sicurezza del relitto

Fattori ambientalibull Tutela del Parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago

Toscanobull Preservare lrsquointegritagrave dei fondali e dei luoghi

Fattori geomorfologicibull Fondali costituiti da formazioni granitichebull Presenza di discontinuitagrave cavitagrave eo vuoti nellrsquoam-

masso rocciosoLrsquoambizioso progetto di ribaltamento e quindi rimozio-

ne finale del relitto egrave stato suddiviso in due macrofasi la prima fase egrave consistita nellrsquoinstallazione del ldquoSiste-ma di ritenutardquo per evitare lo scivolamento del relitto stesso (Hold Back System) lungo gli scoscesi fon-dali (30ordm- 40ordm) con batimetriche molto ravvicinate tra loro La seconda fase ha comportato la realizzazione delle ulteriori fondazioni speciali che unitamente alle opere di prima fase tutte dimensionate in funzione delle sollecitazioni indotte durante le fasi di rotazione del relitto hanno consentito il Parbuckling

CampoprovevalidazionedellescelteprogettualiAl fine di validare le ipotesi ed i parametri progettuali sono stati installati 3 tiranti a barra verticali ed ese-guite altrettante prove di carico a rottura seguendo le raccomandazioni AICAP ldquoAncoraggi nei terreni e nelle roccerdquo gtgtgt

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GeotecnicaRubrica

Recenti sviluppi nella modellazione del comportamento di fondazioni superficialiGuido Gottardi ndash DISTArT Universitagrave di Bologna

A testimonianza del ritorno di interesse nei riguardi di un tema tradizionale e

centrale dellrsquoingegneria geotecni-ca gli ultimi anni hanno visto lrsquoor-ganizzazione di diversi convegni specialistici sulle fondazioni ndash in particolar modo quelle superficiali ndash e piugrave in generale una marca-ta ripresa della ricerca scientifica sullrsquoargomento pubblicata sulle principali riviste del settore Tale rinnovato interesse egrave promos-so anche dalla crescente richiesta di analisi dettagliate e realistiche di tutte quelle strutture offshore - sempre piugrave diffuse - che si tro-vano ad operare in condizioni am-bientali inusuali e particolarmente severe Nella recente letteratura interna-zionale si tende cosigrave a dare sem-pre maggior rilievo alle ricerche sulla modellazione della risposta di fondazioni superficiali soggette a condizioni di carico generali In questa parte della relazione generale si egrave pertanto ritenuto opportuno concentrare lrsquoattenzio-

ne sulla modellazione unitaria di questo comportamento basata su un approccio innovativo di grande interesse dapprima introducen-do alcuni richiami dei concetti di-stintivi per giungere ai successi-vi sviluppi in termini di avanzata modellazione teorica e sperimen-tale e concludere infine con le re-centi prospettive di inserimento in elaborati programmi di analisi strutturaleLrsquoanalisi del comporta-mento di una fondazione superfi-ciale soggetta a condizioni di ca-rico generali mediante lrsquoapproccio del macroelemento consente di di-sporre di uno strumento pratico ed efficiente che puograve sostituire in pri-ma istanza un elaborato modello

numerico del terreno agli elementi finiti Un ulteriore aspetto partico-larmente interessante ed innovati-vo risiede tuttavia nella possibilitagrave di inserire un tale legame costitu-tivo proprio allrsquointerno di un co-dice numerico agli elementi finiti per lrsquoanalisi strutturale - in termini di risultante delle forze applicate al nodo (force-resultant model) - cosigrave da introdurre un accurato mo-dello non lineare della risposta del terreno in luogo delle tradizionali talvolta insoddisfacenti condizio-ni di vincolo al contorno

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe18 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1927 numero bull Novembre 2014

ziale contenuta allrsquointerno di strati sabbiosi confinati le cui manifesta-zioni (vulcanelli di fango fratture con fuoriuscita di acqua mista a sabbia) si sono osservate nelle frazioni di San Felice sul Panaro San Carlo SantrsquoAgostino e Bondeno (Emergeo Working Group 2013) gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Nuove tecniche di prospezione nella ricerca di argille per uso ceramicoGian Paolo Bertolotti ndash Ceramin ConsultingMarco Bettio ndash Tecno Piemonte SpA

Le argille caolintiche a basso contenuto di cromofori rappresentano oggi un prodotto strategico per lrsquoindustria ceramica La prospezione tradizionale realizzata con sondaggi geognostici puograve oggi essere integrata con la prospezione geofisica e controllata con lrsquoausilio di nuove tecnologie digitaliLrsquoinsieme delle tecniche utilizzate puograve rappresentare una nuova metodologia per la prospezione di giacimenti di argille per uso ceramico Analizziamo un caso pratico di ricerca realizzato in un giacimento di argilla del Piemonte

I prodotti ceramici sempre piugrave evoluti e tecnicamente com-plessi richiedono una sem-

pre maggiore attenzione alle materie prime utilizzate nelle formulazioniOltre ad un affinamento dei me-todi di controllo di qualitagrave nuo-ve tecnologie permettono un aggiornamento dei metodi di ri-cerca e prospezione minerariaLe argille rappresentano la com-ponente fondamentale per una corretta formulazione ceramica La ricerca di nuovi giacimenti di materie prime a basso contenuto di cromofori (ferro e titanio) e la migliore comprensione dei depositi giagrave individuati risulta fondamentale e strategica per lrsquoin-dustria A tale proposito Tecno Piemonte ha recente-mente messo a punto un attrezzato laboratorio ana-

litico e tecnologico in grado di valutare la qualitagrave ed il corretto utilizzo delle materie prime nella produzione ceramica

IlgiacimentodiLozzoloIl giacimento di argille caoliniti-che di Lozzolo ubicato nel Nord Italia in provincia di Vercelli pur essendo conosciuto e coltivato da oltre 100 anni egrave stato ogget-to recentemente di una intensa e dettagliata attivitagrave di prospe-zione geologicaLe piugrave significative ricerche

sono state effettuati nella concessione mineraria ldquoFornacciordquo titolo di pro-prietagrave della societagrave RM Ricerche Minerarie srl gtgtgt

Figura 1 ndash laboratorio tecnologico ed analitico per lo studio delle materie prime e formulazioni ceramiche Tecno Piemonte Lenta (VC)

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GeotecnicaRubrica

Analisi dei fenomeni di liquefazione durante il terremoto emiliano del 20 maggio 2012 mediante interferometria differenziale SARMatteo Albano Marco Moro Christian Bignami Emanuela Falcucci Stefano Gori Salvatore Stramondo ndash Istituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaMichele Saroli Giuseppe Modoni ndash Dipartimento di Ingegneria Civile e meccanica ndash Universitagrave di Cassino e del Lazio meridionaleLuca Pulvirenti Nazzareno Pierdicca ndash Dipartimento di Ingegneria dellrsquoInformazione elettronica e Telecomunicazioni ndash La Sapienza Universitagrave di roma

Nella presente nota si riporta lo studio dei fenomeni di liquefazione verificatisi nella fase cosismica del terremoto emiliano del 20 Maggio 2012 A tale scopo si sono utilizzate 4 immagini SAR COSMO SkyMed in banda X ad alta risoluzione nel periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 6 Giugno 2012 Nel campo di deformazione del terremoto si sono identificate aree affette da subsidenza localizzata probabilmente associata alla compattazione di strati sabbiosi per liquefazione Lo studio geologico-geotecnico delle aree suddette ha confermato la presenza di uno strato sabbioso profondo potenzialmente liquefacibile Il cedimento dovuto al liquefazione calcolato tramite back-analysis dei dati ottenuti da prove penetrometriche statiche risulta in buon accordo con i valori osservati tramite telerilevamento a meno di discrepanze legate alla variabilitagrave locale dello strato sabbioso o alla sottostima dei cedimenti misurati a causa della decorrelazione del dato SAR

IntroduzioneLrsquointerferometria differenziale radar ad apertura sintetica (DInSAR) egrave una tecnica ampiamente utilizzata per lrsquoidentificazione delle deforma-zioni al suolo a seguito di even-ti sismici particolarmente intensi (Massonnet et al 1993) La tecnica DInSAR egrave stata applicata con suc-cesso anche per lo studio di feno-meni quali movimenti lenti di gran-di frane a cinematismo profondo (Moro et al 2011)

Nella presente nota la tecnica DIn-SAR egrave stata utilizzata per analizzare gli effetti di subsidenza per liquefa-zione indotti dal terremoto emiliano del 20 maggio 2012Il terremoto (Ml 59) ha colpito una vasta area compresa tra le province di Ferrara Reggio-Emilia Modena Bologna Mantova e Rovigo Uno degli effetti cosismici maggiormen-te rilevanti egrave stato il fenomeno della liquefazione causato dallrsquoaumento della pressione dellrsquoacqua intersti-

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe20 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2127 numero bull Novembre 2014

Nel caso in esame non risultando le condizioni al contorno tali da consentire unrsquoanalisi monodimensio-nali e si egrave deciso di condurre due modellazioni paral-lele una monodimensionale ed una bidimensionale in modo da rendere possibile un confronto tra i risul-tati ottenuti e valutare nel caso specifico lrsquoattendibili-tagrave del modello di risposta sismica monodimensiona-le gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Influenze pluviometriche e idrografiche su bacini e versantiDellrsquoIng Piero Cirone autore di ldquoAnalisi e verifica dei pendiirdquo

La concomitanza tra i fenomeni franosi e gli eventi piovosi egrave ge-

neralmente una circostanza euristica attribuibile al turbamento dellrsquoequilibrio naturale dei pendii indotto dalla pioggia anche se talvolta non egrave questa la causa determinante dellrsquoinnesco di un movimento franoso Non vrsquoegrave comunque dubbio che ndash a parte le precipitazioni ecceziona-li le quali di per seacute costituiscono in merito sempre un determinan-te fattore eziologico naturale ndash un clima piovoso sia quasi sempre unrsquoimportante causa preparatoria dellrsquoevento franoso specialmen-te se le rocce costituenti il pendio siano particolarmente sensibili allrsquoalterazione meteoricaSenza poi parlare dellrsquoazione di rapido scalzamento che un corso drsquoacqua puograve esplicare sulle sponde di talweg al piede del pendio in concomitanza di una piena straordinaria conseguente al verifi-carsi di una pioggia eccezionale nel bacino imbrifero dellrsquoasta flu-viale gtgtgt continua a leggere

Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)Salvatore Santangelo Maggiore Roberto Lando U Pacini

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Il confronto tra le analisi numeriche per la valutazio-ne della risposta sismica locale monodimensionale e bidimensionale evidenzia che per effetto della foca-lizzazione delle onde sismiche in corrispondenza dei bordi della valle o a causa della forma piugrave o meno concava del bacino il modello monodimensionale puograve arrivare a sottostimare gli effetti di amplificazione fino a tre volte rispetto al modello bidimensionale In questo lavoro vengono messi a confronto i risultati della risposta sismica locale ottenuti mediante i due approcci sopracitati con riferimento ad unrsquoapplicazio-ne realeil progetto di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Broncoli ndash Comune di Lucca

IntroduzioneIn occasione del progetto di ristrutturazione e restau-ro della chiesa di San Giusto di Brancoli - Comune di Lucca egrave stato condotto uno studio per la valutazione della risposta sismica localeEgrave noto che laddove le condizioni al contorno lo ri-chiedono i modelli di risposta sismica bidimensionali siano da preferire nei confronti di quelli monodimen-sionali in quantoquestrsquoultimi non sono in grado di co-gliere fenomeni come la focalizzazione delle onde si-smiche diffrazione ai bordi con generazione di onde di superficie ldquoimprigionamento delle onde sismicherdquo e interferenza tra onde di volume e di superficie con generazione di un campo drsquoonda complesso Trascu-rare il contributo di tali fenomeni puograve portare a sotto-stimare in maniera piugrave o meno significativa lrsquoamplifi-cazione sismica locale Tuttavia nel caso in cui i terreni non risultino affetti da problematiche di carattere bidimensionale (sia sepol-te che topografiche) lrsquoanalisi numerica monodimen-sionale risulta un ottimo strumento di analisi e forni-sce risultati molto prossimi a quelli ottenuti dallrsquoanalisi bidimensionale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

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Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

30

per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

E srl

uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

COSTRUZIONE DI CARPENTERIAMETALLICA A NORMA

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ZINCATURA GENERALEDim impianto 125 x 15 x 32 h

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Dim impianto 122 x 15 x 32 hZINCATURA GENERALE middot CARPENTERIA METALLICA

ZINCATURA GENERALE middot CENTRIFUGADim impianto 1 128 x 15 x 225 h Dim impianto 2 47 x 15 x 23 h

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

copy O

RC

H

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

vasca di z incatura 13m x 16m x 26m

Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

Fiera di Verona Verona Fairgrounds

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

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Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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iidro DRAIN Lrsquoinnovativa formulazione di calcestruzzo per pavimentazioni continue ad altissima capacitagrave drenante

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 4: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe6 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 727 numero bull Novembre 2014

PrimoPiano PrimoPiano

NTC qualche commento dal mondo tecnicoNella seduta del 14 novembre 2014 lrsquoassemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dato

parere positivo allrsquoapprovazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni che andranno ad aggiornare il testo precedente risalente al 2008 (dm 14 gennaio 2008) Anche se lrsquoapprovazione egrave

stata ottenuta con una larga maggioranza su alcuni punti non sono mancate perplessitagrave e critiche che hanno animato la sedutaDi seguito alcuni commenti delle categorie coinvolte nella stesura e approvazione delle norme

Armando Zambrano Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri

Norme Tecniche Costruzioni percheacute gli INGEGNERI hanno votato a favorePatrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Lo scorso venerdigrave 14 novembre il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni Due i testi allrsquoesame dellrsquoAssemblea del CSLLPP a sorpresa egrave stato approvato quello piugrave innovativo che per gli edifici esistenti richiede un adeguamento antisismico con criteri differenti (e meno stringenti) rispetto al nuovo La scelta se differenziare gli standard di sicurezza sismica tra edifici esistenti e nuove costruzioni ha animato un lungo dibat-tito applicare allrsquoesistente le norme antisismiche che valgono per il nuovo avrebbe creato obblighi troppo onerosi o materialmente inapplicabili Si egrave optato per la differenziazione di tali obblighi riservando alle nuove costruzioni gli standard piugrave elevati

Presidente Zambrano percheacute gli ingegneri hanno votato a favore dellrsquoapprovazione delle norme tecnicheIl percheacute gli ingegneri abbiano votato lrsquoapprovazione delle norme tecniche egrave chiaramente espresso nella dichiarazione di voto dellrsquoIng Domenico Perrini Componente del CSLLPP su nomina del CNI- NTC 2008 (vedi testo riportato in chiusura di intervista) Tutti conosciamo il lungo iter che ha portato fino a questo punto gtgtgt continua a leggere

Rino La Mendola Vicepresidente del Consiglio Nazionale Architetti PPC

Revisione Norme Tecniche Costruzioni soddisfazione degli ARCHITETTI per il testo approvatoPositivo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti allrsquoapprovazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni che relativamente agli EDIFICI ESISTENTI ha espresso il proprio parere favorevole per il ldquotesto Ardquo quello che prevede coefficienti di sicurezza differenti per gli edifici esistenti rispetto alle nuove costruzionildquoSiamo soddisfatti per la conclusione della controversa vicenda della revisione delle norme tecniche delle costruzioni - che si protraeva ormai da anni - e per lrsquoapprovazione di un testo di fatto condiviso dal Consiglio Nazionale degli ArchitettirdquoldquoEgrave stata scelta la soluzione - continua - che rende piugrave semplice gli interventi sugli edifici esistenti contro quella che sanciva lo status quo della vecchia normativa e che rende cosigrave possibile la realizzazione di interventi prioritari per il Paese quali quelli finalizzati alla rigene-razione urbana sostenibilerdquo ldquoRiteniamo particolarmente positiva lrsquointroduzione dei coefficienti di riduzione sismica per le verifiche sulle costruzioni esistenti nella consapevolezza che sarebbe demagogico pretendere che gli edifici costruiti in epoca antecedente la classifica-zione sismica seppure attraverso interventi di adeguamento possano raggiungere prestazioni strutturali paragonabili a quelle degli edifici di nuova costruzionerdquo gtgtgt continua a leggere

Vittorio drsquoOriano Vice Presidente Consiglio Nazionale Geologi

NTC il no dei GEOLOGI attraverso il commento di Vittorio drsquoOrianoA futura memoria Come egrave noto venerdigrave 14 novembre il CSLLPP ha licenziato la revisione delle NTC Lo ha fatto con un paio di astenuti e due voti contrari Il CNG ha votato contro Siccome durante la discussione diretta con mano ferma ma assai parziale dal Presidente Sessa mi egrave stata di fatto negata la possibilitagrave di intervenire in aula con una dichiarazione di voto e mi sono dovuto limitare durante lrsquoappello nominale a dire un semplice ldquonordquo ed a consegnare il testo alla segreteria dellrsquoassemblea credo che sia non solo necessario ma anche utile fare alcune precisazioni Prima di tutto devo precisare come sia inaccettabile la tesi piugrave volte ripetuta anche dai piugrave anziani Consiglieri nel corso delle riunioni dedicate alle NTC che un testo dovesse essere comunque approvato Egrave questa una tesi davvero singolare che non trova sostegno di alcun tipo neanche di tipo filosofico visto che le NTC per quanto imperfette a detta di tutti anche di coloro che hanno la responsabi-litagrave di averle redatte la prima volta comunque esistono e sono cogenti La tesi del CNG egrave altra Possiamo cioegrave approvare norme che sono imperfette che non sfiorano neanche la soluzione ai problemi evidenziati da piugrave parti Secondo noi no non possiamo approvare norme che riteniamo sbagliate E non possiamo accettare che la nostra contrarietagrave a queste norme possa essere interpretata come contrarietagrave alle Norme Tecniche sulle Costruzioni ldquotout courtrdquo Se poi le critiche sono avanzate seppur con argomentazioni diverse da tutto il mondo professionale che dovragrave applicarle io credo che il cerchio si chiuda definitivamente e un Ministro che si rispetti fa-rebbe bene a mio parere a porsi il problema gtgtgt continua a leggere

Maurizio Savoncelli Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri

I GEOMETRI accolgono con soddisfazione la sospirata approvazione delle NTC Positivo secondo il Consiglio Nazionale dei Geometri la revisione del Testo Unico della Prevenzione IncendiIl Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha aggiornato nella seduta dello scorso 14 novembre 2014 le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) che risalivano al 2008 Il testo che egrave stato approvato prevede standard antisismici differenziati tra edifici nuovi ed esisten-ti riservando alle nuove costruzioni quelli piugrave elevatildquoDue anni di lavoro intenso con diversi gruppi di lavoro e due anni di incomprensibile stallo a fronte di una richiesta corale di ema-nazione di norme che potessero accogliere le esigenze di innovazionerdquo Ha dichiarato Maurizio Savoncelli Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri ldquoOra finalmente siamo arrivati ad un documento che avragrave poi bisogno di ulteriori passaggi istituzionali per essere pubblicato Di certo egrave che questo iter egrave superato egrave arrivato il momento di rivedere le procedure per lrsquoemanazione delle norme tecniche che devono essere piugrave dinamiche e consentire di seguire tempestivamente lrsquoevoluzione tecnica e dalla ricerca Un esempio positivo egrave stata la revisione del Testo Unico della Prevenzione Incendi dove i VVFF hanno tenuto un tavolo aperto con le professioni per un lavoro che verragrave costantemente revisionatordquoOra il documento dovragrave andare in Conferenza Stato-Regioni e dopo questo passaggio confluiragrave in un decreto interministeriale redatto dal Ministero delle Infrastrutture da quello degli Interni e dal Dipartimento della Protezione civile che verragrave poi pubblicato in Gazzetta ufficiale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe8 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 927 numero bull Novembre 2014

PrimoPiano

Fuori dal fango Gli stati generali contro il dissesto idrogeologicoPatrizia Ricci ndash ingegnere redazione INGeNIO

La Struttura di Missione italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo del-le infrastrutture idriche voluta dal Governo e

guidata da Erasmo DrsquoAngelis ha convocato lrsquo11 no-vembre a Roma nella Nuova Aula dei Gruppi Parla-mentari della Camera dei Deputati ldquoFuori dal fango Gli stati generali contro il dissesto idrogeologicordquo Lrsquoiniziativa che ha riunito nella stessa sala tutti gli enti le amministrazioni e le associazioni impegnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e al-luvioni egrave stata lrsquooccasione per fare il punto sul piano straordinario pensato per il nostro paese tra il 2015 e il 2020 Protezione Civile Ministeri Regioni Comuni associazioni e volontariato di protezione civile riuniti per lavorare su progetti concreti e per presentare il nuovo modello di lavoro le nuove normative e gli stru-menti per eliminare ritardi inerzie e incuria e far parti-re finalmente la piugrave urgente delle opere pubbliche la prevenzione e la riduzione del rischio idrogeologico

Delrio Obiettivi di si-stema la prevenzione e la cura del territorio raggiungibile solo at-traverso capacitagrave di programmazione di coordinamento degli interventi e disciplina cooperativa tra i vari livelli dei poteri istitu-zionali

A dirlo in apertura dei lavori il sottosegretario alla pre-sidenza del Consiglio Graziano Delrio che ha sotto-lineato come ldquola lotta al dissesto sia la prioritagrave asso-luta del Governo insieme al tema della scuolardquo Una prioritagrave talmente significativa da affermare che ldquoOggi non abbiamo un problema di disponibilitagrave finanziarie su una prospettiva di medio lungo periodordquoGabrielli Far crescere cultura Protezione CivileIn un Paese che deve fare i conti con il dissesto idro-geologico e le continue alluvioni il tema del dissesto va affrontato in maniera complessiva Lo ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile Franco Ga-brielli a margine degli stati generali contro il dissesto

idrogeologico ldquoLrsquoemer-genza non egrave finita ed egrave una condizione che caratterizzeragrave il nostro paese nei prossimi anni anche quando le opere saranno realizzate per la messa in sicurezza del territorio La previ-sione di protezione ci-vile ovvero la capacitagrave

di immaginare scenari di rischio sulla base dei quali si costruisce una pianificazione di protezione civile egrave fondamentale Occorre investire in pianificazione di protezione civile e dobbiamo far sigrave che tutti i Comuni siano dotati di piani di protezione civile conosciuti dal-la gente e che possano salvare le vite umanerdquoI recenti eventi drammatici della Liguria e quelli pas-sati che hanno colpito in piugrave zone il territorio italiano mostrano quanto esso sia fragile Le aree ad eleva-ta criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della superficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Mini-stero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospedali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbiso-gno complessivo di 40 miliardi di euro per la mes-sa in sicurezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Regioni e Pro-vince Autonome Non si puograve pensare di gestire solo lrsquoemergenza bisogna passare alla prevenzione con un piano nazionale sul dissesto idrogeologico

Galletti Il governo egrave pronto a mettere a di-sposizione 7 miliardi in sette anni per un piano di prevenzione per la tutela del terri-torio gtgtgt

s i s t e m a i n t e g r a t o d i i n f o r m a z i o n e t e c n i c a

PrimoPianoultimenewsDissesto idrogeologico presentato il primo stralcio del Piano Nazionale 2014-20

Oltre un miliardo di euro per 69 interventi per la sicurezza nelle cittagrave e aree metropolitane69 i primi interventi giagrave cantierabili per 106365 milioni individuati dalle Regioni con il supporto tecnico e scientifico delle Autoritagrave di bacino sulla base delle mappe di rischio di Ispra e Cnr

Interventi costi finanziamenti e stato del-la progettazione con i crono-programma

delle opere per ridurre il rischio allagamenti e frane nelle piugrave grandi cittagrave italiane e le rispettive aree metropolitane Egrave stato presentato lo scorso 20 novembre a Palazzo Chigi il primo stralcio del piano nazionale 2014-20 Oltre un miliardo di euro per 69 interventi per la sicurezza nelle dieci cittagrave metropolitane e in altre cittagrave delle regioni a statuto specialePer Roma Milano Napoli Torino Bari Firenze Bologna Genova Reggio Cala-bria e per Cagliari Messina Palermo e Catania per la prima volta egrave scattato un piano di prevenzione e di opere o progetti di messa in sicurezza dal rischio idrogeo-logico gtgtgt

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Prevenzione e riduzione del rischio idrogeologicoA colloquio con Stefano Aversa (AGI) Leopoldo Freyrie (CNAPPC) Gian Vito Graziano (CNG) Maurizio Tira (CENSU) Silvia Viviani (INU) Armando Zambrano (CNI)Patrizia Ricci ndash ingegnere redazione INGeNIO

Frane allagamenti alluvioni lrsquoItalia egrave un Paese martoria-to dal dissesto idrogeologico

con un territorio indubbiamente fragile Le aree ad elevata criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della superficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Ministero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospe-dali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbisogno complessivo di 40 mi-liardi di euro per la messa in sicu-rezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Re-gioni e Province Autonome Lo scenario davvero drammatico che ci prospettano questi dati e lo stato di emergenza in cui versa gran parte del nostro territorio a

seguito dei recenti disastri mete-reologici portano in primo piano il tema della prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico Abbiamo chiesto un parere ai presidenti di quelle Associazioni e Consigli che rappresentano alcune delle cate-gorie da sempre impegnate e coin-volte talvolta al fianco di strutture preposte dal Governo nella lotta al dissesto idrogeologico geotec-nici (AGI) architetti (CNAPPC) geologi (CNG) ingegneri (CNI) e urbanisti (CENSU e INU) Lrsquoargomento egrave una prioritagrave dellrsquoat-tuale politica di governo Lo scorso 11 novembre a Roma la Struttura di Missione Italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo svi-luppo delle infrastrutture idriche voluta dal Governo e guidata da Erasmo DrsquoAngelis ha convocato ldquoFuori dal fango Gli stati generali

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe10 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1127 numero bull Novembre 2014

A colloquio conhellipLeggi le interviste integrali

minus Stefano Aversa AGI minus Leopoldo Freyrie CNAPPC minus Gian Vito Graziano CNG minus Maurizio Tira CENSU minus Silvia Viviani INU minus Armando Zambrano CNI

Rischio idrogeologicoLrsquoimportanza del monitoraggio del territorio sul dissestoIntervista a Alessandro Trigila geologo e responsabile Segreteria tecnica Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) ISPRA

Il territorio italiano egrave indubbiamente fragile Le aree ad elevata criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della super-ficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Ministero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospedali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbisogno complessivo di 40 miliardi di euro per la messa in sicu-rezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeo-logico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Regioni e Province Autonome Ad aggravare ulteriormente il quadro egrave il consumo del suolo passato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo 2014 Dai 100 eventi meteo allrsquoanno con danni ingenti registrati fino al 2006 siamo passati al picco di 351 del 2013 e a oltre 100 nei soli primi 20 giorni del 2014 Da ottobre 2013 allrsquoinizio di aprile 2014 sono stati richiesti dalle Regioni 20 stati di emer-genza con fabbisogni totali per 37 miliardi di euro Il costo del dissesto idrogeologico sul territorio italiano ha raggiunto dal 1944 al 2012 la cifra di 615 mld di euro La fo-tografia egrave tristemente nota Gli interventi per mettere in sicurezza il territorio sono possibili ma sono costosi I fondi messi a disposizione dallo Stato non sono suffi-cienti e laddove questi vengono reperiti la burocrazia spesso blocca i lavori Gli eventi atmosferici gravi come le recenti alluvioni verificatesi sul nostro territorio sono sem-pre piugrave intensi e ravvicinati gtgtgt

Patrizia Ricci ndash Ingegnere redazione INGENIO

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e continua a leggerelrsquointervista

contro il dissesto idrogeologicordquo Lrsquoiniziativa che ha riunito nella stessa sala tutti gli enti le ammi-nistrazioni e le associazioni impe-gnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e alluvioni egrave stata lrsquooccasione per fare il punto sul piano straordinario pensato per il nostro paese tra il 2015 e il 2020Mentre il Paese fa i conti con lrsquoen-nesima alluvione e aggiunge alla lunga lista altre vittime dellrsquoincuria degli abusi e della mancata mes-sa in sicurezza dagli Stati gene-rali arriva lrsquoannuncio del Ministro dellrsquoAmbiente Gian Luca Galletti ldquoIl governo egrave pronto a mettere a di-sposizione 7 miliardi in sette anni per un piano di prevenzione per la tutela del territoriordquo Egrave questo il dato piugrave interessante emerso nel corso dellrsquoiniziativa con la quale la politica sembra aver imboccato la strada giusta dopo anni in cui ha finto di non ve-dere e anzi spesso ha contributo alla situazione attuale con con-cessioni e zero controlli Come porre rimedio alla manca-ta attenzione per il territorio e alla evidente incapacitagrave persino di comprendere il concetto di preven-zione da parte di chi ci ha governa-to in tutti questi anni ldquoIn generale lrsquoattenzione ver-so la tutela del territorio da parte dellrsquoopinione pubblica degli orga-ni di stampa e in alcuni casi an-che di chi ci governa dipende in modo inverso dal tempo intercorso dallrsquoultima catastrofe ndash secondo Stefano Aversa presidente AGI A riprova di ciograve ndash continua Aver-sa - basti pensare al fatto che in questo periodo dopo lrsquoevento di Genova di poche settimane fa si discute prevalentemente di allu-vioni come se il nostro paese non fosse interessato da altri rischi quali ad esempio il rischio sismi-co In questa prima considerazio-ne vi egrave anche parte della risposta

alla domanda che mi viene posta Il territorio naturale ed antropizza-to ndash ha aggiunto - richiede invece unrsquoattenzione continua e una poli-tica nazionale che non condizio-nata dalle situazioni di emergenza sappia destinare a progetti di am-pio respiro risorse auspicabilmen-te maggiori di quelle stanziate nel prossimo triennio dalla Legge di Stabilitagraverdquo Oggi tutela del territorio e lotta al dissesto sono una ldquopriori-tagrave assoluta del Governordquo come ha detto il sottosegretario di palazzo Chigi Graziano Delrio in apertura degli Stati Generali ribadendo che ldquoprevenzione e cura del territorio sono raggiungibili solo attraverso capacitagrave di programmazione di co-ordinamento degli interventi e di-sciplina cooperativa tra i vari livelli dei poteri istituzionalirdquo ldquoUnrsquoefficace politica di prevenzio-ne e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicurezza ndash punti alla riqualifica-zione dei territorirdquo egrave fondamenta-le anche per Leopoldo Freyrie presidente CNAPPC ldquoPremesso che non possiamo piugrave permetterci ulteriori attese neacute risorse col con-tagocce per ridare tranquillitagrave ai cittadini ed evitare vittime e dan-ni egrave fondamentale mettere in atto unrsquoefficace politica di prevenzione e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicu-rezza ndash punti alla riqualificazione dei territori ndash ha ribadito Freyrie - Non dimentichiamo che il terri-torio egrave sempre piugrave vulnerabile non solo per gli effetti dei cambiamenti climatici Lrsquourbanizzazione molto spesso abusiva non ha risparmiato le aree a maggior rischio peccato che a ricordarcelo sono sempre e solo le tragedie Accanto alla tem-pestivitagrave negli interventi alla ne-cessitagrave di investimento delle risorse disponibili crsquoegrave bisogno anche di re-gole trasparentirdquo In un Paese che deve fare i conti quotidianamente

con il dissesto idrogeologico e le continue alluvioni il tema del disse-sto va affrontato in maniera com-plessiva Lo ha detto il capo del dipartimen-to della Protezione Civile Franco Gabrielli a margine degli Stati Ge-nerali e lo ha ribadito anche Gian Vito Graziano presidente CNG chiamato a rispondere sul fatto che la struttura di missione di cui fa parte possa finalmente rappre-sentare un primo passo per uscire dalla rincorsa alle emergenze che da decenni caratterizza lrsquointervento dello Stato ed entrare finalmente nella stagione della prevenzione dei grandi rischi alluvionali e di fra-ne ldquoLo rappresenteragrave ndash ci ha rispo-sto Graziano - nella misura in cui la struttura saragrave capace di spende-re le risorse finanziarie disponibili con criteri di compatibilitagrave per il ter-ritorio mitigando le situazioni di ri-schio piugrave importanti in tempi molto piugrave brevi di quelli normalmente ne-cessari per appaltare e per conclu-dere i lavori Investire risorse finan-ziarie significa risparmiare rispetto ad un disastro che non avverragrave muovere lrsquoeconomia asfittica che da anni caratterizza il settore delle opere pubbliche e persino creare nuovi posti di lavoro La sicurezza dei territori in ambito idrogeologico e quella degli edifici in ambito si-smico proprio per la loro esigenza sociale prioritaria costituiscono la base dellrsquoinvestimento per il futuro

di questo Paese La prevenzione non egrave solo questo egrave un sistema molto piugrave complesso entro cui le risorse finanziarie costituiscono tuttavia un tassello strategico ma la speranza che si stia iniziando un nuovo percorso egrave davvero tantardquoldquoLa prima regola per evitare vittime e danni in un Paese fragile come lrsquoItalia ndash ci ha detto il presidente Graziano ndash egrave che i cittadini abbia-no consapevolezza delle situazioni di rischio e soprattutto sappiano tenere comportamenti adeguati rispetto allrsquoevento atteso Troppo spesso le vittime hanno tenuto loro malgrado comportamenti er-rati che li hanno condotti a morire in uno scantinato poi allagatosi entro cui si erano rifugiati o nellrsquoat-traversare un torrente in piena Per far si che la gente sappia cosa fare e ancor di piugrave cosa non fare so-prattutto nei momenti di paura oc-corre che i piani di intervento non strutturali ovvero i piani di prote-zione civile siano presenti in ogni comune siano stati redatti da pro-fessionisti competenti e siano por-tati a conoscenza della cittadinan-za Altrimenti ancorcheacute ben fatti e purtroppo questa non egrave la regola non servono proprio a nullardquo Ad aggravare ulteriormente lo sce-nario egrave il consumo del suolo pas-sato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-

capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo (2014) A questo proposito Maurizio Tira presidente del CENSU ci ricorda che ldquoLa legge sul contenimento del consumo di suolo giace da oltre due anni nella commissione am-biente della Camera Un provvedi-mento che ha un senso se viene approvato in un mese non in anni Si imponga una moratoria da subi-to alle nuove espansioni residen-ziali e produttive e poi si continui a ragionare su un testo condiviso In Lombardia vi sono circa 450 chi-lometri quadrati di nuovi ambiti di trasformazione che non si stanno attuando solo a causa della crisi del settore dellrsquoedilizia Non sono sicuro che chi in queste settimane parla di porre un freno alla cosid-detta cementificazione ne sia con-sapevole gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe12 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1327 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Le spese di difesa nella Polizza di Responsabilitagrave Civile ProfessionaleAnna Manzoni ndash Ingegnere libero professionista e risk manager Area Professioni Tecniche di GAVA Broker Srl

In un precedente articolo dedicato alla sinistrositagrave nellrsquoambito delle professioni tecniche si egrave eviden-ziato come il concorso di diversi fattori sfavorevoli

abbia fatto aumentare nel corso degli anni in modo quasi esponenziale la frequenza delle vertenze per il risarcimento di danni conseguenti a errori profes-sionali che coinvolgono appunto i professionisti dellrsquoarea tecnicaA questo dato giagrave di per segrave preoccupante si deve ag-giungere il malfunzionamento del sistema giudiziario che oltre allrsquoincertezza dellrsquoesito del giudizio logora le parti in causa con tempi processuali estremamente dilatati che fanno aumentare oltremisura i costi di di-fesa inducendo spesso il professionista a rinunciare al tentativo di far valere i propri diritti e facendo venire meno la sua determinazione nellrsquoottenere il riconosci-mento dellrsquoassenza di responsabilitagrave solo per timore che le spese legali (e il tempo necessario) superi-no di gran lunga il valore del risarcimento richiesto quandrsquoanche effettivamente non dovutoDiventa pertanto di fondamentale importanza verifi-care le condizioni previste dalla propria Polizza di Responsabilitagrave Civile Professionale in merito al pagamento di tutte le spese connesse alla gestio-ne di una richiesta di risarcimentoLrsquoart1917 cc comma 3 prescrive che le spese so-stenute per resistere allrsquoazione del danneggiato con-tro lrsquoassicurato siano a carico dellrsquoassicuratore nei limiti del quarto del massimale di polizza in aggiunta allo stessoLa maggior parte delle polizze di responsabilitagrave ci-vile professionale perograve recepisce tale prescrizione riservando alla compagnia la facoltagrave di assumere a nome dellrsquoassicurato la gestione delle verten-ze sia in fase giudiziale che extragiudiziale e fino a che la compagnia stessa ne abbia interesse av-valendosi di tutti i diritti ed azioni spettanti allrsquoassicu-rato stesso (che ha lrsquoobbligo di comparire personal-mente in giudizio nei casi in cui la legge lo preveda o la compagnia lo richieda) e dei legali periti consulen-ti e tecnici di propria nomina

Con polizze cosigrave impostate la Compagnia non rico-nosce le spese sostenute dallrsquoassicurato per i propri legali e tecnici di fiducia e quindi il professionista che volesse gestire personalmente la propria difesa do-vrebbe sostenerne interamente i costiNemmeno la stipula di una polizza di Tutela Legale separata e distinta dalla polizza RC egrave in grado di ov-viare a questa grave lacuna in quanto per quanto at-tiene le spese di difesa da una richiesta di risarcimen-to per responsabilitagrave civile professionale le polizze di Tutela Legale intervengono solo a secondo rischio rispetto alla polizza RC ovvero solo ad esaurimento del massimale di polizza RC ex art 1917 cc (pari come detto ad un quarto del massimale di polizza quindi generalmente molto elevato) o nel caso in cui la polizza di RC non sia operativa per la fattispecie di danno e la compagnia rifiuti il sinistro non assumendo quindi la difesa a nome dellrsquoassicuratoPer ovviare al problema alcune compagnie offrono la possibilitagrave di coprire le spese di difesa sostenute dallrsquoassicurato stipulando la copertura relativa alla Tutela Legale come estensione a pagamento della polizza RC stessa grazie ad apposita convenzione con una compagnia di Tutela LegaleIn questo caso perograve il problema egrave che i massimali sono in genere molto bassi (10000euro o 15000euro spesso insufficienti a gestire la vertenza di danno fino alla sua conclusione) egrave prevista quasi sempre una franchigia e soprattutto la copertura delle spese di difesa non puograve essere utilizzata in caso la compa-gnia rifiuti il sinistro e tantomeno per citare in cau-sa la compagnia di RC in caso di contenzioso con la stessaPer tutto quanto sopra evidenziato risulta eviden-te come sia di fondamentale importanza scegliere una Polizza RC Professionale che

- non preveda il diritto della compagnia di sosti-tuirsi allrsquoassicurato nella gestione delle vertenze gtgtgt

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LaProfessione

Processo Civile Telematico dal CNI una guida per CTU e CTPUna circolare del CNI spiega tutte le novitagrave introdotte dalla normativa e tutte le procedure riguardanti lrsquoindi-rizzo di Posta Elettronica Certificata la Firma Digitale la registrazione della PEC al ReGlndE lrsquoaccesso ai registri di cancelleria la gestione dei fascicoli e la trasmissione di atti e documenti

LrsquoItalia egrave sempre piugrave web 20 anche in Tribunale Il processo civile giudi-

ziario diventa infatti telematico Dalla gestione del fascicolo al giu-dizio in aula ora tutto passa attra-verso la rete internet E non sono poche le novitagrave introdotte dalla nuova normativa Dalla posta elettronica certificata alla firma digitale dalla registrazione della PEC al ReGIndE (Registro Generale degli Indirizzi Elettroni-ci gestito dal Ministero della Giustizia per lrsquoinvio del-le comunicazioni in formato digitale) allrsquoaccesso ai servizi di cancelleria dalla gestione dei fascicoli alla trasmissione di atti e documenti Una serie di procedure dunque da adempiere che sono state approfondite nei giorni scorsi nel corso di un seminario informativo promosso dal Gruppo di Lavoro ldquoIngegneria forenserdquo del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri (CNI) coordinato dal consiglie-re Andrea Gianasso Unrsquoiniziativa che egrave stata anche lrsquooccasione per presentare la ldquoGuida al Processo Ci-vile Telematicordquo predisposto dal CNI uno strumento pensato come supporto per tutti i Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU) che devono adempiere alla registrazio-

MasterSap egrave un software semplice e veloceper calcolare e verificare strutture nuove ed esistentiInnovativo intuitivo completo Lrsquoutilizzo di MasterSap egrave immediato e naturale anche grazie allrsquoefficienza degli strumenti grafici e alle numerose modalitagrave di generazione del modello direttamente da disegno architettonicoTop performance Il solutore potente ed affidabile conclude lrsquoelaborazione in tempi rapidissimi i postprocessori per ca acciaio legno muratura integrati fra loro completano in modo immediato dimensionamento e disegno di elementi e componenti strutturaliLrsquoaffidabilitagrave dellrsquoesperienza MasterSap conta un numero straordinario di applicazioni progettuali che testimoniano lrsquoaffidabilitagrave del prodotto e hanno contribuito a elevare i servizi di assistenza a livelli di assoluta eccellenzaCondizioni drsquoacquisto insuperabili vantaggiose anche per neolaureati e neoiscritti allrsquoOrdine

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ne della propria PEC al ReGIndE ndash come previsto ai sensi dellrsquoart9 del provvedimento del 18072011 - e che sono chiamati poi ad ope-rare nel PCT (Processo Civile Te-lematico) Un sistema questo che il Ministero della Giustizia ha previ-sto al fine di informatizzare tutto il procedimento giudiziario civile Strumenti telematici ed informatici

accanto a nuove modalitagrave di lavoro sono quindi alla base di questa ldquorivoluzione informaticardquo che dallo scorso 30 giugno impone lrsquoobbligo drsquouso di questo tipo di processo anche per i CTU Da qui muove dunque lrsquoimpegno profuso dal CNI nel sensibilizzare ed informare tutti gli iscritti in merito agli adempimenti da attuare Non solo quindi un seminario informativo ma anche il relativo video a disposizione di quanti non hanno potuto parteciparvi consultabile nel sito web del CNI wwwtuttoingegnereit poi la circolazione informativa n447XVIII Sess2014 infine il manuale tecnico con tutte le ldquoistruzioni per lrsquousordquo gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe14 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1527 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Nasce Cert-Ing Agenzia Nazionale per la Certificazione Volontaria delle CompetenzeUnrsquoopportunitagrave per la professione e per il mercato

Patrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Il 30 ottobre scorso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha istituito a Roma presso la propria sede lrsquoAgenzia Nazionale per la Certificazio-

ne Volontaria delle Competenze degli Ingegneri ldquoAgenzia Cert-Ingrdquo un organismo che si occu-peragrave a livello nazionale della certificazione delle competenze degli ingegneri Lo statuto dellrsquoAssociazione egrave stato sottoscritto da Armando Zambrano presidente CNI dai Consiglieri Massa Pellegatta e Lapenna alla presenza di Lui-gi Ronsivalle presidente del Centro Studi del CNI e Stefano Calzolari presidente dellrsquoOrdine degli Inge-gneri di MilanoTramite il progetto Cert-Ing - La Certificazione volon-taria delle Competenze il Consiglio nazionale degli Ingegneri si propone di valorizzare lrsquoesperienza dei propri iscritti convalidando la competenza da loro acquisita in specifici settori attraverso lrsquoattivitagrave pro-fessionale esercitata in forma societaria autonoma o subordinata e la formazione successiva allrsquoiscrizione allrsquoAlbo anche in conformitagrave allrsquoobbligo di aggiorna-mento della competenza professionale

ldquoCon la creazione dellrsquoAgenzia Naziona-le per la certificazione delle competenze - ha detto Armando Zambra-no presidente CNI - il Consiglio Nazionale e gli Ordini territoriali de-gli ingegneri si pongono lrsquoobiettivo di diventare un costante e qualifica-to punto drsquoincontro fra

la domanda e lrsquoofferta di prestazioni specialistiche nellrsquoambito del lavoro intellettuale Attraverso questo progetto gli Ordini possono essere sempre piugrave perce-piti come un soggetto vivo vicino alla cittadinanza e come organismi che garantiscono il corretto modo di

fare la professione senza eccessive liberalizzazioni formando e certificando un nucleo di professionisti a servizio della comunitagraverdquoConcetto ribadito anche da Luigi Ronsivalle ldquoLa cer-tificazione delle competenze costituisce un ulteriore importante passo compiuto dal Consiglio Nazionale e dagli Ordini territoriali degli ingegneri verso la loro trasformazione in organismi che erogano servizi a fa-vore dei loro iscritti secondo una concezione piugrave mo-derna dellrsquoOrdine professionale e delle funzioni che gli sono attribuiterdquoldquoLa certificazione delle competenze ndash ha proseguito Zambrano ribadendo un concetto espresso anche dal consigliere Riccardo Pellegatta - rappresenta unrsquooppor-tunitagrave per professionisti e mercato del lavorordquo ldquoSia gli ingegneri dipendenti che i liberi professionisti ndash ha aggiunto Ronsivalle - avranno lrsquoopportunitagrave di pubbli-cizzare la propria esperienza e competenza accredita-ta da un organismo terzo ciograve comporteragrave la necessitagrave di sottoporsi ad un processo di verifica che richiederagrave lrsquoacquisizione da parte dei professionisti di una mentali-tagrave nuova adeguata al cambiamento radicale che si sta verificando nel mondo del lavoro non solo a causa del-la crisi che ormai possiamo considerare sistemica ma anche delle mutate dinamiche del mercato del lavoro divenuto necessariamente piugrave esigente nella ricerca di profili professionali dotati di esperienza e di competenze specifiche LrsquoOrdine professionale da parte sua dovragrave assumere la veste di organismo accreditato capace a propria volta di attribuire attestazioni e certificazioni ba-sate su metodi trasparenti controllabili e riconoscibilirdquoldquoLrsquoAgenzia rappresenteragrave inoltre ndash ha concluso lrsquoing Ronsivalle - un organismo di garanzia nellrsquoassicurare sia il corretto adempimento delle procedure sia lrsquoade-renza ai principi ispiratori del progetto da parte di tutti gli Ordini che saranno depu-tati ad attuarlo material-menterdquo gtgtgt

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LaProfessione

Ma il tempo egrave davvero un tirannoldquoLa semplicitagrave egrave la necessitagrave di distinguere sempre ogni giorno lrsquoessenziale dal superfluordquo Ermanno Olmi

Francesca Romana Vender ndash Teleos Leadership Institute Philadelpia USA

La gestione del tempo egrave una competenza critica fondamentale per il periodo che stiamo vivendo Distinguere il tempo propizio per fare o per lasciar andare richiede riflessione allenamento pratica nel business e fuori da esso Competenze eccellenti nel campo tecnico possono fallire se non si sa pianificare o emergono se si conosce il tempo di crescita delle persone che si hanno di fronte

Espressioni come ldquoChi ha tempo non aspetti tempo tempus breve est la notte

porta consiglio il tempo eacute sempre una risorsa scarsa non ho tempo da perdere se avessi piugrave tempo sono cosi comuni che difficilmente le mettiamo in crisi ce ne convin-ciamo le crediamo vere sempre ed in ogni contestoMai come in questo periodo le aziende sono chiamate come esperto di sviluppo di persone a collaborare con i responsabili HR per migliorare capi e collaboratori attraverso un training che renda piugrave efficace ed efficiente il tempo speso dalle persone nelle loro or-ganizzazioni Confusione pressione scarsa chiarezza nella definizione degli

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obiettivi prestazioni poco perfor-manti dovute a informazioni tra loro discordanti hanno spesso alla base poca attenzione alla risorsa tempo ed al suo utilizzo come ri-sorsaGli antichi greci avevano due pa-role per il tempo kronos e kairograves Mentre la prima si riferisce ad un significato di tempo legato alla lo-gica e sequenziale la seconda si-gnifica ldquoun tempo nel mezzordquo un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale ldquoqualco-sardquo di speciale accade come se si trattasse di un tempo di Grazia Il tempo del genio non egrave il tempo kronos unidirezionale e tiranno egrave il tempo ciclico e periodicamente favorevole e opportuno Il tempo di Esiodo non quello di Sofocle del-

le ldquoOpere e i Giornirdquo e non quello della Tragedia Il processo lavora-tivo del genio egrave il tempo del ldquogiusto momentordquo quando tagliare lrsquoalbe-ro quando considerare conclusa la stagionatura piegare il legno stendere la vernice una prima una seconda una terza voltahellipMentre kronos si riferisce a qual-cosa di quantitativo kairograves ha una natura qualitativa e poco determi-nabile da fattori oggettivi Nel caso di kronos penso al tempo scandito da un Manager dilinea nel caso di kairograves penso al tempo in cui il contadino decide di semi-nare o raccogliere gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe16 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1727 numero bull Novembre 2014

Rubrica GeotecnicaLe fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa ConcordiaLuigi Domina Davide Del Monte ndash Trevi SpA

5deg Convegno IAGIGIncontro Annuale dei Giovani Ingegneri GeotecniciRoma 22-23 maggio 2015

LrsquoIncontro Annuale dei Gio-vani Ingegneri Geotecnici

(IAGIG) egrave unrsquoiniziativa dellrsquoAs-sociazione Geotecnica Italiana (AGI) organizzata in collabora-zione con gli Ordini Provinciali degli Ingegneri intesa a pro-muovere la discussione di argo-

menti di Ingegneria Geotecnica e favorire uno scambio di esperienze e conoscenze tra giovani professionisti e ricercatori I temi centrali dellrsquoincontro riguardano principalmente gli aspetti tra-dizionali ed innovativi della progettazione esecuzione e controllo di

opere di Ingegneria Geotecnica anche alla luce del recente quadro normativo introdotto dalle NTC 2008 e dellrsquoimpegno sempre piursquo inter-nazionale che molti giovani sono chiamati ad affrontare confrontan-dosi con standard e vincoli normativi anche completamente differenti da quanto applicato in Italia Lrsquoappuntamento si terragrave a Roma il 22 e 23 maggio presso lrsquoaula magna dellrsquoUniversitagrave Europea di Roma Come sempre anche questrsquoanno verranno conferiti i crediti formativi per gli Ingegneri e la partecipazione sararsquo completamente gratuita per quanti si registreranno entro il 30 Aprile 2015 Il termine entro cui far pervenire i contributi egrave fissato invece al 12 Gennaio 2015

Lrsquoelaborato ha lo scopo di illustrare da un punto di vista prettamente geotecnico le fondazioni speciali rea-lizzate per consentire la rimozione della Costa Concordia avvenuta il 17 Settembre 2013 presso lrsquoIsola del Giglio (IT)

IntroduzioneIl progetto interamente svolto allrsquointerno del parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago Toscano egrave stato ca-ratterizzato da fondamentali fattori condizionanti le scelte progettuali e le tecnologie Fattori logistici

bull Operazioni condotte in un ristretto specchio drsquoac-qua (asymp40 mt tra il relitto e la costa dellrsquoisola del Giglio)

bull Limitati tempi esecutivi a disposizione in spe-cial modo durante la prima fase di progetto per la messa in sicurezza del relitto

Fattori ambientalibull Tutela del Parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago

Toscanobull Preservare lrsquointegritagrave dei fondali e dei luoghi

Fattori geomorfologicibull Fondali costituiti da formazioni granitichebull Presenza di discontinuitagrave cavitagrave eo vuoti nellrsquoam-

masso rocciosoLrsquoambizioso progetto di ribaltamento e quindi rimozio-

ne finale del relitto egrave stato suddiviso in due macrofasi la prima fase egrave consistita nellrsquoinstallazione del ldquoSiste-ma di ritenutardquo per evitare lo scivolamento del relitto stesso (Hold Back System) lungo gli scoscesi fon-dali (30ordm- 40ordm) con batimetriche molto ravvicinate tra loro La seconda fase ha comportato la realizzazione delle ulteriori fondazioni speciali che unitamente alle opere di prima fase tutte dimensionate in funzione delle sollecitazioni indotte durante le fasi di rotazione del relitto hanno consentito il Parbuckling

CampoprovevalidazionedellescelteprogettualiAl fine di validare le ipotesi ed i parametri progettuali sono stati installati 3 tiranti a barra verticali ed ese-guite altrettante prove di carico a rottura seguendo le raccomandazioni AICAP ldquoAncoraggi nei terreni e nelle roccerdquo gtgtgt

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GeotecnicaRubrica

Recenti sviluppi nella modellazione del comportamento di fondazioni superficialiGuido Gottardi ndash DISTArT Universitagrave di Bologna

A testimonianza del ritorno di interesse nei riguardi di un tema tradizionale e

centrale dellrsquoingegneria geotecni-ca gli ultimi anni hanno visto lrsquoor-ganizzazione di diversi convegni specialistici sulle fondazioni ndash in particolar modo quelle superficiali ndash e piugrave in generale una marca-ta ripresa della ricerca scientifica sullrsquoargomento pubblicata sulle principali riviste del settore Tale rinnovato interesse egrave promos-so anche dalla crescente richiesta di analisi dettagliate e realistiche di tutte quelle strutture offshore - sempre piugrave diffuse - che si tro-vano ad operare in condizioni am-bientali inusuali e particolarmente severe Nella recente letteratura interna-zionale si tende cosigrave a dare sem-pre maggior rilievo alle ricerche sulla modellazione della risposta di fondazioni superficiali soggette a condizioni di carico generali In questa parte della relazione generale si egrave pertanto ritenuto opportuno concentrare lrsquoattenzio-

ne sulla modellazione unitaria di questo comportamento basata su un approccio innovativo di grande interesse dapprima introducen-do alcuni richiami dei concetti di-stintivi per giungere ai successi-vi sviluppi in termini di avanzata modellazione teorica e sperimen-tale e concludere infine con le re-centi prospettive di inserimento in elaborati programmi di analisi strutturaleLrsquoanalisi del comporta-mento di una fondazione superfi-ciale soggetta a condizioni di ca-rico generali mediante lrsquoapproccio del macroelemento consente di di-sporre di uno strumento pratico ed efficiente che puograve sostituire in pri-ma istanza un elaborato modello

numerico del terreno agli elementi finiti Un ulteriore aspetto partico-larmente interessante ed innovati-vo risiede tuttavia nella possibilitagrave di inserire un tale legame costitu-tivo proprio allrsquointerno di un co-dice numerico agli elementi finiti per lrsquoanalisi strutturale - in termini di risultante delle forze applicate al nodo (force-resultant model) - cosigrave da introdurre un accurato mo-dello non lineare della risposta del terreno in luogo delle tradizionali talvolta insoddisfacenti condizio-ni di vincolo al contorno

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe18 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1927 numero bull Novembre 2014

ziale contenuta allrsquointerno di strati sabbiosi confinati le cui manifesta-zioni (vulcanelli di fango fratture con fuoriuscita di acqua mista a sabbia) si sono osservate nelle frazioni di San Felice sul Panaro San Carlo SantrsquoAgostino e Bondeno (Emergeo Working Group 2013) gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Nuove tecniche di prospezione nella ricerca di argille per uso ceramicoGian Paolo Bertolotti ndash Ceramin ConsultingMarco Bettio ndash Tecno Piemonte SpA

Le argille caolintiche a basso contenuto di cromofori rappresentano oggi un prodotto strategico per lrsquoindustria ceramica La prospezione tradizionale realizzata con sondaggi geognostici puograve oggi essere integrata con la prospezione geofisica e controllata con lrsquoausilio di nuove tecnologie digitaliLrsquoinsieme delle tecniche utilizzate puograve rappresentare una nuova metodologia per la prospezione di giacimenti di argille per uso ceramico Analizziamo un caso pratico di ricerca realizzato in un giacimento di argilla del Piemonte

I prodotti ceramici sempre piugrave evoluti e tecnicamente com-plessi richiedono una sem-

pre maggiore attenzione alle materie prime utilizzate nelle formulazioniOltre ad un affinamento dei me-todi di controllo di qualitagrave nuo-ve tecnologie permettono un aggiornamento dei metodi di ri-cerca e prospezione minerariaLe argille rappresentano la com-ponente fondamentale per una corretta formulazione ceramica La ricerca di nuovi giacimenti di materie prime a basso contenuto di cromofori (ferro e titanio) e la migliore comprensione dei depositi giagrave individuati risulta fondamentale e strategica per lrsquoin-dustria A tale proposito Tecno Piemonte ha recente-mente messo a punto un attrezzato laboratorio ana-

litico e tecnologico in grado di valutare la qualitagrave ed il corretto utilizzo delle materie prime nella produzione ceramica

IlgiacimentodiLozzoloIl giacimento di argille caoliniti-che di Lozzolo ubicato nel Nord Italia in provincia di Vercelli pur essendo conosciuto e coltivato da oltre 100 anni egrave stato ogget-to recentemente di una intensa e dettagliata attivitagrave di prospe-zione geologicaLe piugrave significative ricerche

sono state effettuati nella concessione mineraria ldquoFornacciordquo titolo di pro-prietagrave della societagrave RM Ricerche Minerarie srl gtgtgt

Figura 1 ndash laboratorio tecnologico ed analitico per lo studio delle materie prime e formulazioni ceramiche Tecno Piemonte Lenta (VC)

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GeotecnicaRubrica

Analisi dei fenomeni di liquefazione durante il terremoto emiliano del 20 maggio 2012 mediante interferometria differenziale SARMatteo Albano Marco Moro Christian Bignami Emanuela Falcucci Stefano Gori Salvatore Stramondo ndash Istituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaMichele Saroli Giuseppe Modoni ndash Dipartimento di Ingegneria Civile e meccanica ndash Universitagrave di Cassino e del Lazio meridionaleLuca Pulvirenti Nazzareno Pierdicca ndash Dipartimento di Ingegneria dellrsquoInformazione elettronica e Telecomunicazioni ndash La Sapienza Universitagrave di roma

Nella presente nota si riporta lo studio dei fenomeni di liquefazione verificatisi nella fase cosismica del terremoto emiliano del 20 Maggio 2012 A tale scopo si sono utilizzate 4 immagini SAR COSMO SkyMed in banda X ad alta risoluzione nel periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 6 Giugno 2012 Nel campo di deformazione del terremoto si sono identificate aree affette da subsidenza localizzata probabilmente associata alla compattazione di strati sabbiosi per liquefazione Lo studio geologico-geotecnico delle aree suddette ha confermato la presenza di uno strato sabbioso profondo potenzialmente liquefacibile Il cedimento dovuto al liquefazione calcolato tramite back-analysis dei dati ottenuti da prove penetrometriche statiche risulta in buon accordo con i valori osservati tramite telerilevamento a meno di discrepanze legate alla variabilitagrave locale dello strato sabbioso o alla sottostima dei cedimenti misurati a causa della decorrelazione del dato SAR

IntroduzioneLrsquointerferometria differenziale radar ad apertura sintetica (DInSAR) egrave una tecnica ampiamente utilizzata per lrsquoidentificazione delle deforma-zioni al suolo a seguito di even-ti sismici particolarmente intensi (Massonnet et al 1993) La tecnica DInSAR egrave stata applicata con suc-cesso anche per lo studio di feno-meni quali movimenti lenti di gran-di frane a cinematismo profondo (Moro et al 2011)

Nella presente nota la tecnica DIn-SAR egrave stata utilizzata per analizzare gli effetti di subsidenza per liquefa-zione indotti dal terremoto emiliano del 20 maggio 2012Il terremoto (Ml 59) ha colpito una vasta area compresa tra le province di Ferrara Reggio-Emilia Modena Bologna Mantova e Rovigo Uno degli effetti cosismici maggiormen-te rilevanti egrave stato il fenomeno della liquefazione causato dallrsquoaumento della pressione dellrsquoacqua intersti-

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe20 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2127 numero bull Novembre 2014

Nel caso in esame non risultando le condizioni al contorno tali da consentire unrsquoanalisi monodimensio-nali e si egrave deciso di condurre due modellazioni paral-lele una monodimensionale ed una bidimensionale in modo da rendere possibile un confronto tra i risul-tati ottenuti e valutare nel caso specifico lrsquoattendibili-tagrave del modello di risposta sismica monodimensiona-le gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Influenze pluviometriche e idrografiche su bacini e versantiDellrsquoIng Piero Cirone autore di ldquoAnalisi e verifica dei pendiirdquo

La concomitanza tra i fenomeni franosi e gli eventi piovosi egrave ge-

neralmente una circostanza euristica attribuibile al turbamento dellrsquoequilibrio naturale dei pendii indotto dalla pioggia anche se talvolta non egrave questa la causa determinante dellrsquoinnesco di un movimento franoso Non vrsquoegrave comunque dubbio che ndash a parte le precipitazioni ecceziona-li le quali di per seacute costituiscono in merito sempre un determinan-te fattore eziologico naturale ndash un clima piovoso sia quasi sempre unrsquoimportante causa preparatoria dellrsquoevento franoso specialmen-te se le rocce costituenti il pendio siano particolarmente sensibili allrsquoalterazione meteoricaSenza poi parlare dellrsquoazione di rapido scalzamento che un corso drsquoacqua puograve esplicare sulle sponde di talweg al piede del pendio in concomitanza di una piena straordinaria conseguente al verifi-carsi di una pioggia eccezionale nel bacino imbrifero dellrsquoasta flu-viale gtgtgt continua a leggere

Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)Salvatore Santangelo Maggiore Roberto Lando U Pacini

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Il confronto tra le analisi numeriche per la valutazio-ne della risposta sismica locale monodimensionale e bidimensionale evidenzia che per effetto della foca-lizzazione delle onde sismiche in corrispondenza dei bordi della valle o a causa della forma piugrave o meno concava del bacino il modello monodimensionale puograve arrivare a sottostimare gli effetti di amplificazione fino a tre volte rispetto al modello bidimensionale In questo lavoro vengono messi a confronto i risultati della risposta sismica locale ottenuti mediante i due approcci sopracitati con riferimento ad unrsquoapplicazio-ne realeil progetto di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Broncoli ndash Comune di Lucca

IntroduzioneIn occasione del progetto di ristrutturazione e restau-ro della chiesa di San Giusto di Brancoli - Comune di Lucca egrave stato condotto uno studio per la valutazione della risposta sismica localeEgrave noto che laddove le condizioni al contorno lo ri-chiedono i modelli di risposta sismica bidimensionali siano da preferire nei confronti di quelli monodimen-sionali in quantoquestrsquoultimi non sono in grado di co-gliere fenomeni come la focalizzazione delle onde si-smiche diffrazione ai bordi con generazione di onde di superficie ldquoimprigionamento delle onde sismicherdquo e interferenza tra onde di volume e di superficie con generazione di un campo drsquoonda complesso Trascu-rare il contributo di tali fenomeni puograve portare a sotto-stimare in maniera piugrave o meno significativa lrsquoamplifi-cazione sismica locale Tuttavia nel caso in cui i terreni non risultino affetti da problematiche di carattere bidimensionale (sia sepol-te che topografiche) lrsquoanalisi numerica monodimen-sionale risulta un ottimo strumento di analisi e forni-sce risultati molto prossimi a quelli ottenuti dallrsquoanalisi bidimensionale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

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Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

30

per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

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uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

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RC

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Direzione redazione segreteriaIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)T 0549909090F 0549909096infoimreadyit

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La Direzione del giornalesi riserva di non pubblicaremateriale non conforme allapropria linea editoriale

Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 5: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe8 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 927 numero bull Novembre 2014

PrimoPiano

Fuori dal fango Gli stati generali contro il dissesto idrogeologicoPatrizia Ricci ndash ingegnere redazione INGeNIO

La Struttura di Missione italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo del-le infrastrutture idriche voluta dal Governo e

guidata da Erasmo DrsquoAngelis ha convocato lrsquo11 no-vembre a Roma nella Nuova Aula dei Gruppi Parla-mentari della Camera dei Deputati ldquoFuori dal fango Gli stati generali contro il dissesto idrogeologicordquo Lrsquoiniziativa che ha riunito nella stessa sala tutti gli enti le amministrazioni e le associazioni impegnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e al-luvioni egrave stata lrsquooccasione per fare il punto sul piano straordinario pensato per il nostro paese tra il 2015 e il 2020 Protezione Civile Ministeri Regioni Comuni associazioni e volontariato di protezione civile riuniti per lavorare su progetti concreti e per presentare il nuovo modello di lavoro le nuove normative e gli stru-menti per eliminare ritardi inerzie e incuria e far parti-re finalmente la piugrave urgente delle opere pubbliche la prevenzione e la riduzione del rischio idrogeologico

Delrio Obiettivi di si-stema la prevenzione e la cura del territorio raggiungibile solo at-traverso capacitagrave di programmazione di coordinamento degli interventi e disciplina cooperativa tra i vari livelli dei poteri istitu-zionali

A dirlo in apertura dei lavori il sottosegretario alla pre-sidenza del Consiglio Graziano Delrio che ha sotto-lineato come ldquola lotta al dissesto sia la prioritagrave asso-luta del Governo insieme al tema della scuolardquo Una prioritagrave talmente significativa da affermare che ldquoOggi non abbiamo un problema di disponibilitagrave finanziarie su una prospettiva di medio lungo periodordquoGabrielli Far crescere cultura Protezione CivileIn un Paese che deve fare i conti con il dissesto idro-geologico e le continue alluvioni il tema del dissesto va affrontato in maniera complessiva Lo ha detto il capo del dipartimento della Protezione civile Franco Ga-brielli a margine degli stati generali contro il dissesto

idrogeologico ldquoLrsquoemer-genza non egrave finita ed egrave una condizione che caratterizzeragrave il nostro paese nei prossimi anni anche quando le opere saranno realizzate per la messa in sicurezza del territorio La previ-sione di protezione ci-vile ovvero la capacitagrave

di immaginare scenari di rischio sulla base dei quali si costruisce una pianificazione di protezione civile egrave fondamentale Occorre investire in pianificazione di protezione civile e dobbiamo far sigrave che tutti i Comuni siano dotati di piani di protezione civile conosciuti dal-la gente e che possano salvare le vite umanerdquoI recenti eventi drammatici della Liguria e quelli pas-sati che hanno colpito in piugrave zone il territorio italiano mostrano quanto esso sia fragile Le aree ad eleva-ta criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della superficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Mini-stero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospedali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbiso-gno complessivo di 40 miliardi di euro per la mes-sa in sicurezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Regioni e Pro-vince Autonome Non si puograve pensare di gestire solo lrsquoemergenza bisogna passare alla prevenzione con un piano nazionale sul dissesto idrogeologico

Galletti Il governo egrave pronto a mettere a di-sposizione 7 miliardi in sette anni per un piano di prevenzione per la tutela del terri-torio gtgtgt

s i s t e m a i n t e g r a t o d i i n f o r m a z i o n e t e c n i c a

PrimoPianoultimenewsDissesto idrogeologico presentato il primo stralcio del Piano Nazionale 2014-20

Oltre un miliardo di euro per 69 interventi per la sicurezza nelle cittagrave e aree metropolitane69 i primi interventi giagrave cantierabili per 106365 milioni individuati dalle Regioni con il supporto tecnico e scientifico delle Autoritagrave di bacino sulla base delle mappe di rischio di Ispra e Cnr

Interventi costi finanziamenti e stato del-la progettazione con i crono-programma

delle opere per ridurre il rischio allagamenti e frane nelle piugrave grandi cittagrave italiane e le rispettive aree metropolitane Egrave stato presentato lo scorso 20 novembre a Palazzo Chigi il primo stralcio del piano nazionale 2014-20 Oltre un miliardo di euro per 69 interventi per la sicurezza nelle dieci cittagrave metropolitane e in altre cittagrave delle regioni a statuto specialePer Roma Milano Napoli Torino Bari Firenze Bologna Genova Reggio Cala-bria e per Cagliari Messina Palermo e Catania per la prima volta egrave scattato un piano di prevenzione e di opere o progetti di messa in sicurezza dal rischio idrogeo-logico gtgtgt

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Prevenzione e riduzione del rischio idrogeologicoA colloquio con Stefano Aversa (AGI) Leopoldo Freyrie (CNAPPC) Gian Vito Graziano (CNG) Maurizio Tira (CENSU) Silvia Viviani (INU) Armando Zambrano (CNI)Patrizia Ricci ndash ingegnere redazione INGeNIO

Frane allagamenti alluvioni lrsquoItalia egrave un Paese martoria-to dal dissesto idrogeologico

con un territorio indubbiamente fragile Le aree ad elevata criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della superficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Ministero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospe-dali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbisogno complessivo di 40 mi-liardi di euro per la messa in sicu-rezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Re-gioni e Province Autonome Lo scenario davvero drammatico che ci prospettano questi dati e lo stato di emergenza in cui versa gran parte del nostro territorio a

seguito dei recenti disastri mete-reologici portano in primo piano il tema della prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico Abbiamo chiesto un parere ai presidenti di quelle Associazioni e Consigli che rappresentano alcune delle cate-gorie da sempre impegnate e coin-volte talvolta al fianco di strutture preposte dal Governo nella lotta al dissesto idrogeologico geotec-nici (AGI) architetti (CNAPPC) geologi (CNG) ingegneri (CNI) e urbanisti (CENSU e INU) Lrsquoargomento egrave una prioritagrave dellrsquoat-tuale politica di governo Lo scorso 11 novembre a Roma la Struttura di Missione Italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo svi-luppo delle infrastrutture idriche voluta dal Governo e guidata da Erasmo DrsquoAngelis ha convocato ldquoFuori dal fango Gli stati generali

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe10 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1127 numero bull Novembre 2014

A colloquio conhellipLeggi le interviste integrali

minus Stefano Aversa AGI minus Leopoldo Freyrie CNAPPC minus Gian Vito Graziano CNG minus Maurizio Tira CENSU minus Silvia Viviani INU minus Armando Zambrano CNI

Rischio idrogeologicoLrsquoimportanza del monitoraggio del territorio sul dissestoIntervista a Alessandro Trigila geologo e responsabile Segreteria tecnica Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) ISPRA

Il territorio italiano egrave indubbiamente fragile Le aree ad elevata criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della super-ficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Ministero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospedali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbisogno complessivo di 40 miliardi di euro per la messa in sicu-rezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeo-logico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Regioni e Province Autonome Ad aggravare ulteriormente il quadro egrave il consumo del suolo passato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo 2014 Dai 100 eventi meteo allrsquoanno con danni ingenti registrati fino al 2006 siamo passati al picco di 351 del 2013 e a oltre 100 nei soli primi 20 giorni del 2014 Da ottobre 2013 allrsquoinizio di aprile 2014 sono stati richiesti dalle Regioni 20 stati di emer-genza con fabbisogni totali per 37 miliardi di euro Il costo del dissesto idrogeologico sul territorio italiano ha raggiunto dal 1944 al 2012 la cifra di 615 mld di euro La fo-tografia egrave tristemente nota Gli interventi per mettere in sicurezza il territorio sono possibili ma sono costosi I fondi messi a disposizione dallo Stato non sono suffi-cienti e laddove questi vengono reperiti la burocrazia spesso blocca i lavori Gli eventi atmosferici gravi come le recenti alluvioni verificatesi sul nostro territorio sono sem-pre piugrave intensi e ravvicinati gtgtgt

Patrizia Ricci ndash Ingegnere redazione INGENIO

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contro il dissesto idrogeologicordquo Lrsquoiniziativa che ha riunito nella stessa sala tutti gli enti le ammi-nistrazioni e le associazioni impe-gnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e alluvioni egrave stata lrsquooccasione per fare il punto sul piano straordinario pensato per il nostro paese tra il 2015 e il 2020Mentre il Paese fa i conti con lrsquoen-nesima alluvione e aggiunge alla lunga lista altre vittime dellrsquoincuria degli abusi e della mancata mes-sa in sicurezza dagli Stati gene-rali arriva lrsquoannuncio del Ministro dellrsquoAmbiente Gian Luca Galletti ldquoIl governo egrave pronto a mettere a di-sposizione 7 miliardi in sette anni per un piano di prevenzione per la tutela del territoriordquo Egrave questo il dato piugrave interessante emerso nel corso dellrsquoiniziativa con la quale la politica sembra aver imboccato la strada giusta dopo anni in cui ha finto di non ve-dere e anzi spesso ha contributo alla situazione attuale con con-cessioni e zero controlli Come porre rimedio alla manca-ta attenzione per il territorio e alla evidente incapacitagrave persino di comprendere il concetto di preven-zione da parte di chi ci ha governa-to in tutti questi anni ldquoIn generale lrsquoattenzione ver-so la tutela del territorio da parte dellrsquoopinione pubblica degli orga-ni di stampa e in alcuni casi an-che di chi ci governa dipende in modo inverso dal tempo intercorso dallrsquoultima catastrofe ndash secondo Stefano Aversa presidente AGI A riprova di ciograve ndash continua Aver-sa - basti pensare al fatto che in questo periodo dopo lrsquoevento di Genova di poche settimane fa si discute prevalentemente di allu-vioni come se il nostro paese non fosse interessato da altri rischi quali ad esempio il rischio sismi-co In questa prima considerazio-ne vi egrave anche parte della risposta

alla domanda che mi viene posta Il territorio naturale ed antropizza-to ndash ha aggiunto - richiede invece unrsquoattenzione continua e una poli-tica nazionale che non condizio-nata dalle situazioni di emergenza sappia destinare a progetti di am-pio respiro risorse auspicabilmen-te maggiori di quelle stanziate nel prossimo triennio dalla Legge di Stabilitagraverdquo Oggi tutela del territorio e lotta al dissesto sono una ldquopriori-tagrave assoluta del Governordquo come ha detto il sottosegretario di palazzo Chigi Graziano Delrio in apertura degli Stati Generali ribadendo che ldquoprevenzione e cura del territorio sono raggiungibili solo attraverso capacitagrave di programmazione di co-ordinamento degli interventi e di-sciplina cooperativa tra i vari livelli dei poteri istituzionalirdquo ldquoUnrsquoefficace politica di prevenzio-ne e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicurezza ndash punti alla riqualifica-zione dei territorirdquo egrave fondamenta-le anche per Leopoldo Freyrie presidente CNAPPC ldquoPremesso che non possiamo piugrave permetterci ulteriori attese neacute risorse col con-tagocce per ridare tranquillitagrave ai cittadini ed evitare vittime e dan-ni egrave fondamentale mettere in atto unrsquoefficace politica di prevenzione e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicu-rezza ndash punti alla riqualificazione dei territori ndash ha ribadito Freyrie - Non dimentichiamo che il terri-torio egrave sempre piugrave vulnerabile non solo per gli effetti dei cambiamenti climatici Lrsquourbanizzazione molto spesso abusiva non ha risparmiato le aree a maggior rischio peccato che a ricordarcelo sono sempre e solo le tragedie Accanto alla tem-pestivitagrave negli interventi alla ne-cessitagrave di investimento delle risorse disponibili crsquoegrave bisogno anche di re-gole trasparentirdquo In un Paese che deve fare i conti quotidianamente

con il dissesto idrogeologico e le continue alluvioni il tema del disse-sto va affrontato in maniera com-plessiva Lo ha detto il capo del dipartimen-to della Protezione Civile Franco Gabrielli a margine degli Stati Ge-nerali e lo ha ribadito anche Gian Vito Graziano presidente CNG chiamato a rispondere sul fatto che la struttura di missione di cui fa parte possa finalmente rappre-sentare un primo passo per uscire dalla rincorsa alle emergenze che da decenni caratterizza lrsquointervento dello Stato ed entrare finalmente nella stagione della prevenzione dei grandi rischi alluvionali e di fra-ne ldquoLo rappresenteragrave ndash ci ha rispo-sto Graziano - nella misura in cui la struttura saragrave capace di spende-re le risorse finanziarie disponibili con criteri di compatibilitagrave per il ter-ritorio mitigando le situazioni di ri-schio piugrave importanti in tempi molto piugrave brevi di quelli normalmente ne-cessari per appaltare e per conclu-dere i lavori Investire risorse finan-ziarie significa risparmiare rispetto ad un disastro che non avverragrave muovere lrsquoeconomia asfittica che da anni caratterizza il settore delle opere pubbliche e persino creare nuovi posti di lavoro La sicurezza dei territori in ambito idrogeologico e quella degli edifici in ambito si-smico proprio per la loro esigenza sociale prioritaria costituiscono la base dellrsquoinvestimento per il futuro

di questo Paese La prevenzione non egrave solo questo egrave un sistema molto piugrave complesso entro cui le risorse finanziarie costituiscono tuttavia un tassello strategico ma la speranza che si stia iniziando un nuovo percorso egrave davvero tantardquoldquoLa prima regola per evitare vittime e danni in un Paese fragile come lrsquoItalia ndash ci ha detto il presidente Graziano ndash egrave che i cittadini abbia-no consapevolezza delle situazioni di rischio e soprattutto sappiano tenere comportamenti adeguati rispetto allrsquoevento atteso Troppo spesso le vittime hanno tenuto loro malgrado comportamenti er-rati che li hanno condotti a morire in uno scantinato poi allagatosi entro cui si erano rifugiati o nellrsquoat-traversare un torrente in piena Per far si che la gente sappia cosa fare e ancor di piugrave cosa non fare so-prattutto nei momenti di paura oc-corre che i piani di intervento non strutturali ovvero i piani di prote-zione civile siano presenti in ogni comune siano stati redatti da pro-fessionisti competenti e siano por-tati a conoscenza della cittadinan-za Altrimenti ancorcheacute ben fatti e purtroppo questa non egrave la regola non servono proprio a nullardquo Ad aggravare ulteriormente lo sce-nario egrave il consumo del suolo pas-sato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-

capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo (2014) A questo proposito Maurizio Tira presidente del CENSU ci ricorda che ldquoLa legge sul contenimento del consumo di suolo giace da oltre due anni nella commissione am-biente della Camera Un provvedi-mento che ha un senso se viene approvato in un mese non in anni Si imponga una moratoria da subi-to alle nuove espansioni residen-ziali e produttive e poi si continui a ragionare su un testo condiviso In Lombardia vi sono circa 450 chi-lometri quadrati di nuovi ambiti di trasformazione che non si stanno attuando solo a causa della crisi del settore dellrsquoedilizia Non sono sicuro che chi in queste settimane parla di porre un freno alla cosid-detta cementificazione ne sia con-sapevole gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe12 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1327 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Le spese di difesa nella Polizza di Responsabilitagrave Civile ProfessionaleAnna Manzoni ndash Ingegnere libero professionista e risk manager Area Professioni Tecniche di GAVA Broker Srl

In un precedente articolo dedicato alla sinistrositagrave nellrsquoambito delle professioni tecniche si egrave eviden-ziato come il concorso di diversi fattori sfavorevoli

abbia fatto aumentare nel corso degli anni in modo quasi esponenziale la frequenza delle vertenze per il risarcimento di danni conseguenti a errori profes-sionali che coinvolgono appunto i professionisti dellrsquoarea tecnicaA questo dato giagrave di per segrave preoccupante si deve ag-giungere il malfunzionamento del sistema giudiziario che oltre allrsquoincertezza dellrsquoesito del giudizio logora le parti in causa con tempi processuali estremamente dilatati che fanno aumentare oltremisura i costi di di-fesa inducendo spesso il professionista a rinunciare al tentativo di far valere i propri diritti e facendo venire meno la sua determinazione nellrsquoottenere il riconosci-mento dellrsquoassenza di responsabilitagrave solo per timore che le spese legali (e il tempo necessario) superi-no di gran lunga il valore del risarcimento richiesto quandrsquoanche effettivamente non dovutoDiventa pertanto di fondamentale importanza verifi-care le condizioni previste dalla propria Polizza di Responsabilitagrave Civile Professionale in merito al pagamento di tutte le spese connesse alla gestio-ne di una richiesta di risarcimentoLrsquoart1917 cc comma 3 prescrive che le spese so-stenute per resistere allrsquoazione del danneggiato con-tro lrsquoassicurato siano a carico dellrsquoassicuratore nei limiti del quarto del massimale di polizza in aggiunta allo stessoLa maggior parte delle polizze di responsabilitagrave ci-vile professionale perograve recepisce tale prescrizione riservando alla compagnia la facoltagrave di assumere a nome dellrsquoassicurato la gestione delle verten-ze sia in fase giudiziale che extragiudiziale e fino a che la compagnia stessa ne abbia interesse av-valendosi di tutti i diritti ed azioni spettanti allrsquoassicu-rato stesso (che ha lrsquoobbligo di comparire personal-mente in giudizio nei casi in cui la legge lo preveda o la compagnia lo richieda) e dei legali periti consulen-ti e tecnici di propria nomina

Con polizze cosigrave impostate la Compagnia non rico-nosce le spese sostenute dallrsquoassicurato per i propri legali e tecnici di fiducia e quindi il professionista che volesse gestire personalmente la propria difesa do-vrebbe sostenerne interamente i costiNemmeno la stipula di una polizza di Tutela Legale separata e distinta dalla polizza RC egrave in grado di ov-viare a questa grave lacuna in quanto per quanto at-tiene le spese di difesa da una richiesta di risarcimen-to per responsabilitagrave civile professionale le polizze di Tutela Legale intervengono solo a secondo rischio rispetto alla polizza RC ovvero solo ad esaurimento del massimale di polizza RC ex art 1917 cc (pari come detto ad un quarto del massimale di polizza quindi generalmente molto elevato) o nel caso in cui la polizza di RC non sia operativa per la fattispecie di danno e la compagnia rifiuti il sinistro non assumendo quindi la difesa a nome dellrsquoassicuratoPer ovviare al problema alcune compagnie offrono la possibilitagrave di coprire le spese di difesa sostenute dallrsquoassicurato stipulando la copertura relativa alla Tutela Legale come estensione a pagamento della polizza RC stessa grazie ad apposita convenzione con una compagnia di Tutela LegaleIn questo caso perograve il problema egrave che i massimali sono in genere molto bassi (10000euro o 15000euro spesso insufficienti a gestire la vertenza di danno fino alla sua conclusione) egrave prevista quasi sempre una franchigia e soprattutto la copertura delle spese di difesa non puograve essere utilizzata in caso la compa-gnia rifiuti il sinistro e tantomeno per citare in cau-sa la compagnia di RC in caso di contenzioso con la stessaPer tutto quanto sopra evidenziato risulta eviden-te come sia di fondamentale importanza scegliere una Polizza RC Professionale che

- non preveda il diritto della compagnia di sosti-tuirsi allrsquoassicurato nella gestione delle vertenze gtgtgt

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LaProfessione

Processo Civile Telematico dal CNI una guida per CTU e CTPUna circolare del CNI spiega tutte le novitagrave introdotte dalla normativa e tutte le procedure riguardanti lrsquoindi-rizzo di Posta Elettronica Certificata la Firma Digitale la registrazione della PEC al ReGlndE lrsquoaccesso ai registri di cancelleria la gestione dei fascicoli e la trasmissione di atti e documenti

LrsquoItalia egrave sempre piugrave web 20 anche in Tribunale Il processo civile giudi-

ziario diventa infatti telematico Dalla gestione del fascicolo al giu-dizio in aula ora tutto passa attra-verso la rete internet E non sono poche le novitagrave introdotte dalla nuova normativa Dalla posta elettronica certificata alla firma digitale dalla registrazione della PEC al ReGIndE (Registro Generale degli Indirizzi Elettroni-ci gestito dal Ministero della Giustizia per lrsquoinvio del-le comunicazioni in formato digitale) allrsquoaccesso ai servizi di cancelleria dalla gestione dei fascicoli alla trasmissione di atti e documenti Una serie di procedure dunque da adempiere che sono state approfondite nei giorni scorsi nel corso di un seminario informativo promosso dal Gruppo di Lavoro ldquoIngegneria forenserdquo del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri (CNI) coordinato dal consiglie-re Andrea Gianasso Unrsquoiniziativa che egrave stata anche lrsquooccasione per presentare la ldquoGuida al Processo Ci-vile Telematicordquo predisposto dal CNI uno strumento pensato come supporto per tutti i Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU) che devono adempiere alla registrazio-

MasterSap egrave un software semplice e veloceper calcolare e verificare strutture nuove ed esistentiInnovativo intuitivo completo Lrsquoutilizzo di MasterSap egrave immediato e naturale anche grazie allrsquoefficienza degli strumenti grafici e alle numerose modalitagrave di generazione del modello direttamente da disegno architettonicoTop performance Il solutore potente ed affidabile conclude lrsquoelaborazione in tempi rapidissimi i postprocessori per ca acciaio legno muratura integrati fra loro completano in modo immediato dimensionamento e disegno di elementi e componenti strutturaliLrsquoaffidabilitagrave dellrsquoesperienza MasterSap conta un numero straordinario di applicazioni progettuali che testimoniano lrsquoaffidabilitagrave del prodotto e hanno contribuito a elevare i servizi di assistenza a livelli di assoluta eccellenzaCondizioni drsquoacquisto insuperabili vantaggiose anche per neolaureati e neoiscritti allrsquoOrdine

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ne della propria PEC al ReGIndE ndash come previsto ai sensi dellrsquoart9 del provvedimento del 18072011 - e che sono chiamati poi ad ope-rare nel PCT (Processo Civile Te-lematico) Un sistema questo che il Ministero della Giustizia ha previ-sto al fine di informatizzare tutto il procedimento giudiziario civile Strumenti telematici ed informatici

accanto a nuove modalitagrave di lavoro sono quindi alla base di questa ldquorivoluzione informaticardquo che dallo scorso 30 giugno impone lrsquoobbligo drsquouso di questo tipo di processo anche per i CTU Da qui muove dunque lrsquoimpegno profuso dal CNI nel sensibilizzare ed informare tutti gli iscritti in merito agli adempimenti da attuare Non solo quindi un seminario informativo ma anche il relativo video a disposizione di quanti non hanno potuto parteciparvi consultabile nel sito web del CNI wwwtuttoingegnereit poi la circolazione informativa n447XVIII Sess2014 infine il manuale tecnico con tutte le ldquoistruzioni per lrsquousordquo gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe14 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1527 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Nasce Cert-Ing Agenzia Nazionale per la Certificazione Volontaria delle CompetenzeUnrsquoopportunitagrave per la professione e per il mercato

Patrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Il 30 ottobre scorso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha istituito a Roma presso la propria sede lrsquoAgenzia Nazionale per la Certificazio-

ne Volontaria delle Competenze degli Ingegneri ldquoAgenzia Cert-Ingrdquo un organismo che si occu-peragrave a livello nazionale della certificazione delle competenze degli ingegneri Lo statuto dellrsquoAssociazione egrave stato sottoscritto da Armando Zambrano presidente CNI dai Consiglieri Massa Pellegatta e Lapenna alla presenza di Lui-gi Ronsivalle presidente del Centro Studi del CNI e Stefano Calzolari presidente dellrsquoOrdine degli Inge-gneri di MilanoTramite il progetto Cert-Ing - La Certificazione volon-taria delle Competenze il Consiglio nazionale degli Ingegneri si propone di valorizzare lrsquoesperienza dei propri iscritti convalidando la competenza da loro acquisita in specifici settori attraverso lrsquoattivitagrave pro-fessionale esercitata in forma societaria autonoma o subordinata e la formazione successiva allrsquoiscrizione allrsquoAlbo anche in conformitagrave allrsquoobbligo di aggiorna-mento della competenza professionale

ldquoCon la creazione dellrsquoAgenzia Naziona-le per la certificazione delle competenze - ha detto Armando Zambra-no presidente CNI - il Consiglio Nazionale e gli Ordini territoriali de-gli ingegneri si pongono lrsquoobiettivo di diventare un costante e qualifica-to punto drsquoincontro fra

la domanda e lrsquoofferta di prestazioni specialistiche nellrsquoambito del lavoro intellettuale Attraverso questo progetto gli Ordini possono essere sempre piugrave perce-piti come un soggetto vivo vicino alla cittadinanza e come organismi che garantiscono il corretto modo di

fare la professione senza eccessive liberalizzazioni formando e certificando un nucleo di professionisti a servizio della comunitagraverdquoConcetto ribadito anche da Luigi Ronsivalle ldquoLa cer-tificazione delle competenze costituisce un ulteriore importante passo compiuto dal Consiglio Nazionale e dagli Ordini territoriali degli ingegneri verso la loro trasformazione in organismi che erogano servizi a fa-vore dei loro iscritti secondo una concezione piugrave mo-derna dellrsquoOrdine professionale e delle funzioni che gli sono attribuiterdquoldquoLa certificazione delle competenze ndash ha proseguito Zambrano ribadendo un concetto espresso anche dal consigliere Riccardo Pellegatta - rappresenta unrsquooppor-tunitagrave per professionisti e mercato del lavorordquo ldquoSia gli ingegneri dipendenti che i liberi professionisti ndash ha aggiunto Ronsivalle - avranno lrsquoopportunitagrave di pubbli-cizzare la propria esperienza e competenza accredita-ta da un organismo terzo ciograve comporteragrave la necessitagrave di sottoporsi ad un processo di verifica che richiederagrave lrsquoacquisizione da parte dei professionisti di una mentali-tagrave nuova adeguata al cambiamento radicale che si sta verificando nel mondo del lavoro non solo a causa del-la crisi che ormai possiamo considerare sistemica ma anche delle mutate dinamiche del mercato del lavoro divenuto necessariamente piugrave esigente nella ricerca di profili professionali dotati di esperienza e di competenze specifiche LrsquoOrdine professionale da parte sua dovragrave assumere la veste di organismo accreditato capace a propria volta di attribuire attestazioni e certificazioni ba-sate su metodi trasparenti controllabili e riconoscibilirdquoldquoLrsquoAgenzia rappresenteragrave inoltre ndash ha concluso lrsquoing Ronsivalle - un organismo di garanzia nellrsquoassicurare sia il corretto adempimento delle procedure sia lrsquoade-renza ai principi ispiratori del progetto da parte di tutti gli Ordini che saranno depu-tati ad attuarlo material-menterdquo gtgtgt

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LaProfessione

Ma il tempo egrave davvero un tirannoldquoLa semplicitagrave egrave la necessitagrave di distinguere sempre ogni giorno lrsquoessenziale dal superfluordquo Ermanno Olmi

Francesca Romana Vender ndash Teleos Leadership Institute Philadelpia USA

La gestione del tempo egrave una competenza critica fondamentale per il periodo che stiamo vivendo Distinguere il tempo propizio per fare o per lasciar andare richiede riflessione allenamento pratica nel business e fuori da esso Competenze eccellenti nel campo tecnico possono fallire se non si sa pianificare o emergono se si conosce il tempo di crescita delle persone che si hanno di fronte

Espressioni come ldquoChi ha tempo non aspetti tempo tempus breve est la notte

porta consiglio il tempo eacute sempre una risorsa scarsa non ho tempo da perdere se avessi piugrave tempo sono cosi comuni che difficilmente le mettiamo in crisi ce ne convin-ciamo le crediamo vere sempre ed in ogni contestoMai come in questo periodo le aziende sono chiamate come esperto di sviluppo di persone a collaborare con i responsabili HR per migliorare capi e collaboratori attraverso un training che renda piugrave efficace ed efficiente il tempo speso dalle persone nelle loro or-ganizzazioni Confusione pressione scarsa chiarezza nella definizione degli

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obiettivi prestazioni poco perfor-manti dovute a informazioni tra loro discordanti hanno spesso alla base poca attenzione alla risorsa tempo ed al suo utilizzo come ri-sorsaGli antichi greci avevano due pa-role per il tempo kronos e kairograves Mentre la prima si riferisce ad un significato di tempo legato alla lo-gica e sequenziale la seconda si-gnifica ldquoun tempo nel mezzordquo un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale ldquoqualco-sardquo di speciale accade come se si trattasse di un tempo di Grazia Il tempo del genio non egrave il tempo kronos unidirezionale e tiranno egrave il tempo ciclico e periodicamente favorevole e opportuno Il tempo di Esiodo non quello di Sofocle del-

le ldquoOpere e i Giornirdquo e non quello della Tragedia Il processo lavora-tivo del genio egrave il tempo del ldquogiusto momentordquo quando tagliare lrsquoalbe-ro quando considerare conclusa la stagionatura piegare il legno stendere la vernice una prima una seconda una terza voltahellipMentre kronos si riferisce a qual-cosa di quantitativo kairograves ha una natura qualitativa e poco determi-nabile da fattori oggettivi Nel caso di kronos penso al tempo scandito da un Manager dilinea nel caso di kairograves penso al tempo in cui il contadino decide di semi-nare o raccogliere gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe16 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1727 numero bull Novembre 2014

Rubrica GeotecnicaLe fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa ConcordiaLuigi Domina Davide Del Monte ndash Trevi SpA

5deg Convegno IAGIGIncontro Annuale dei Giovani Ingegneri GeotecniciRoma 22-23 maggio 2015

LrsquoIncontro Annuale dei Gio-vani Ingegneri Geotecnici

(IAGIG) egrave unrsquoiniziativa dellrsquoAs-sociazione Geotecnica Italiana (AGI) organizzata in collabora-zione con gli Ordini Provinciali degli Ingegneri intesa a pro-muovere la discussione di argo-

menti di Ingegneria Geotecnica e favorire uno scambio di esperienze e conoscenze tra giovani professionisti e ricercatori I temi centrali dellrsquoincontro riguardano principalmente gli aspetti tra-dizionali ed innovativi della progettazione esecuzione e controllo di

opere di Ingegneria Geotecnica anche alla luce del recente quadro normativo introdotto dalle NTC 2008 e dellrsquoimpegno sempre piursquo inter-nazionale che molti giovani sono chiamati ad affrontare confrontan-dosi con standard e vincoli normativi anche completamente differenti da quanto applicato in Italia Lrsquoappuntamento si terragrave a Roma il 22 e 23 maggio presso lrsquoaula magna dellrsquoUniversitagrave Europea di Roma Come sempre anche questrsquoanno verranno conferiti i crediti formativi per gli Ingegneri e la partecipazione sararsquo completamente gratuita per quanti si registreranno entro il 30 Aprile 2015 Il termine entro cui far pervenire i contributi egrave fissato invece al 12 Gennaio 2015

Lrsquoelaborato ha lo scopo di illustrare da un punto di vista prettamente geotecnico le fondazioni speciali rea-lizzate per consentire la rimozione della Costa Concordia avvenuta il 17 Settembre 2013 presso lrsquoIsola del Giglio (IT)

IntroduzioneIl progetto interamente svolto allrsquointerno del parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago Toscano egrave stato ca-ratterizzato da fondamentali fattori condizionanti le scelte progettuali e le tecnologie Fattori logistici

bull Operazioni condotte in un ristretto specchio drsquoac-qua (asymp40 mt tra il relitto e la costa dellrsquoisola del Giglio)

bull Limitati tempi esecutivi a disposizione in spe-cial modo durante la prima fase di progetto per la messa in sicurezza del relitto

Fattori ambientalibull Tutela del Parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago

Toscanobull Preservare lrsquointegritagrave dei fondali e dei luoghi

Fattori geomorfologicibull Fondali costituiti da formazioni granitichebull Presenza di discontinuitagrave cavitagrave eo vuoti nellrsquoam-

masso rocciosoLrsquoambizioso progetto di ribaltamento e quindi rimozio-

ne finale del relitto egrave stato suddiviso in due macrofasi la prima fase egrave consistita nellrsquoinstallazione del ldquoSiste-ma di ritenutardquo per evitare lo scivolamento del relitto stesso (Hold Back System) lungo gli scoscesi fon-dali (30ordm- 40ordm) con batimetriche molto ravvicinate tra loro La seconda fase ha comportato la realizzazione delle ulteriori fondazioni speciali che unitamente alle opere di prima fase tutte dimensionate in funzione delle sollecitazioni indotte durante le fasi di rotazione del relitto hanno consentito il Parbuckling

CampoprovevalidazionedellescelteprogettualiAl fine di validare le ipotesi ed i parametri progettuali sono stati installati 3 tiranti a barra verticali ed ese-guite altrettante prove di carico a rottura seguendo le raccomandazioni AICAP ldquoAncoraggi nei terreni e nelle roccerdquo gtgtgt

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GeotecnicaRubrica

Recenti sviluppi nella modellazione del comportamento di fondazioni superficialiGuido Gottardi ndash DISTArT Universitagrave di Bologna

A testimonianza del ritorno di interesse nei riguardi di un tema tradizionale e

centrale dellrsquoingegneria geotecni-ca gli ultimi anni hanno visto lrsquoor-ganizzazione di diversi convegni specialistici sulle fondazioni ndash in particolar modo quelle superficiali ndash e piugrave in generale una marca-ta ripresa della ricerca scientifica sullrsquoargomento pubblicata sulle principali riviste del settore Tale rinnovato interesse egrave promos-so anche dalla crescente richiesta di analisi dettagliate e realistiche di tutte quelle strutture offshore - sempre piugrave diffuse - che si tro-vano ad operare in condizioni am-bientali inusuali e particolarmente severe Nella recente letteratura interna-zionale si tende cosigrave a dare sem-pre maggior rilievo alle ricerche sulla modellazione della risposta di fondazioni superficiali soggette a condizioni di carico generali In questa parte della relazione generale si egrave pertanto ritenuto opportuno concentrare lrsquoattenzio-

ne sulla modellazione unitaria di questo comportamento basata su un approccio innovativo di grande interesse dapprima introducen-do alcuni richiami dei concetti di-stintivi per giungere ai successi-vi sviluppi in termini di avanzata modellazione teorica e sperimen-tale e concludere infine con le re-centi prospettive di inserimento in elaborati programmi di analisi strutturaleLrsquoanalisi del comporta-mento di una fondazione superfi-ciale soggetta a condizioni di ca-rico generali mediante lrsquoapproccio del macroelemento consente di di-sporre di uno strumento pratico ed efficiente che puograve sostituire in pri-ma istanza un elaborato modello

numerico del terreno agli elementi finiti Un ulteriore aspetto partico-larmente interessante ed innovati-vo risiede tuttavia nella possibilitagrave di inserire un tale legame costitu-tivo proprio allrsquointerno di un co-dice numerico agli elementi finiti per lrsquoanalisi strutturale - in termini di risultante delle forze applicate al nodo (force-resultant model) - cosigrave da introdurre un accurato mo-dello non lineare della risposta del terreno in luogo delle tradizionali talvolta insoddisfacenti condizio-ni di vincolo al contorno

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe18 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1927 numero bull Novembre 2014

ziale contenuta allrsquointerno di strati sabbiosi confinati le cui manifesta-zioni (vulcanelli di fango fratture con fuoriuscita di acqua mista a sabbia) si sono osservate nelle frazioni di San Felice sul Panaro San Carlo SantrsquoAgostino e Bondeno (Emergeo Working Group 2013) gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Nuove tecniche di prospezione nella ricerca di argille per uso ceramicoGian Paolo Bertolotti ndash Ceramin ConsultingMarco Bettio ndash Tecno Piemonte SpA

Le argille caolintiche a basso contenuto di cromofori rappresentano oggi un prodotto strategico per lrsquoindustria ceramica La prospezione tradizionale realizzata con sondaggi geognostici puograve oggi essere integrata con la prospezione geofisica e controllata con lrsquoausilio di nuove tecnologie digitaliLrsquoinsieme delle tecniche utilizzate puograve rappresentare una nuova metodologia per la prospezione di giacimenti di argille per uso ceramico Analizziamo un caso pratico di ricerca realizzato in un giacimento di argilla del Piemonte

I prodotti ceramici sempre piugrave evoluti e tecnicamente com-plessi richiedono una sem-

pre maggiore attenzione alle materie prime utilizzate nelle formulazioniOltre ad un affinamento dei me-todi di controllo di qualitagrave nuo-ve tecnologie permettono un aggiornamento dei metodi di ri-cerca e prospezione minerariaLe argille rappresentano la com-ponente fondamentale per una corretta formulazione ceramica La ricerca di nuovi giacimenti di materie prime a basso contenuto di cromofori (ferro e titanio) e la migliore comprensione dei depositi giagrave individuati risulta fondamentale e strategica per lrsquoin-dustria A tale proposito Tecno Piemonte ha recente-mente messo a punto un attrezzato laboratorio ana-

litico e tecnologico in grado di valutare la qualitagrave ed il corretto utilizzo delle materie prime nella produzione ceramica

IlgiacimentodiLozzoloIl giacimento di argille caoliniti-che di Lozzolo ubicato nel Nord Italia in provincia di Vercelli pur essendo conosciuto e coltivato da oltre 100 anni egrave stato ogget-to recentemente di una intensa e dettagliata attivitagrave di prospe-zione geologicaLe piugrave significative ricerche

sono state effettuati nella concessione mineraria ldquoFornacciordquo titolo di pro-prietagrave della societagrave RM Ricerche Minerarie srl gtgtgt

Figura 1 ndash laboratorio tecnologico ed analitico per lo studio delle materie prime e formulazioni ceramiche Tecno Piemonte Lenta (VC)

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GeotecnicaRubrica

Analisi dei fenomeni di liquefazione durante il terremoto emiliano del 20 maggio 2012 mediante interferometria differenziale SARMatteo Albano Marco Moro Christian Bignami Emanuela Falcucci Stefano Gori Salvatore Stramondo ndash Istituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaMichele Saroli Giuseppe Modoni ndash Dipartimento di Ingegneria Civile e meccanica ndash Universitagrave di Cassino e del Lazio meridionaleLuca Pulvirenti Nazzareno Pierdicca ndash Dipartimento di Ingegneria dellrsquoInformazione elettronica e Telecomunicazioni ndash La Sapienza Universitagrave di roma

Nella presente nota si riporta lo studio dei fenomeni di liquefazione verificatisi nella fase cosismica del terremoto emiliano del 20 Maggio 2012 A tale scopo si sono utilizzate 4 immagini SAR COSMO SkyMed in banda X ad alta risoluzione nel periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 6 Giugno 2012 Nel campo di deformazione del terremoto si sono identificate aree affette da subsidenza localizzata probabilmente associata alla compattazione di strati sabbiosi per liquefazione Lo studio geologico-geotecnico delle aree suddette ha confermato la presenza di uno strato sabbioso profondo potenzialmente liquefacibile Il cedimento dovuto al liquefazione calcolato tramite back-analysis dei dati ottenuti da prove penetrometriche statiche risulta in buon accordo con i valori osservati tramite telerilevamento a meno di discrepanze legate alla variabilitagrave locale dello strato sabbioso o alla sottostima dei cedimenti misurati a causa della decorrelazione del dato SAR

IntroduzioneLrsquointerferometria differenziale radar ad apertura sintetica (DInSAR) egrave una tecnica ampiamente utilizzata per lrsquoidentificazione delle deforma-zioni al suolo a seguito di even-ti sismici particolarmente intensi (Massonnet et al 1993) La tecnica DInSAR egrave stata applicata con suc-cesso anche per lo studio di feno-meni quali movimenti lenti di gran-di frane a cinematismo profondo (Moro et al 2011)

Nella presente nota la tecnica DIn-SAR egrave stata utilizzata per analizzare gli effetti di subsidenza per liquefa-zione indotti dal terremoto emiliano del 20 maggio 2012Il terremoto (Ml 59) ha colpito una vasta area compresa tra le province di Ferrara Reggio-Emilia Modena Bologna Mantova e Rovigo Uno degli effetti cosismici maggiormen-te rilevanti egrave stato il fenomeno della liquefazione causato dallrsquoaumento della pressione dellrsquoacqua intersti-

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe20 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2127 numero bull Novembre 2014

Nel caso in esame non risultando le condizioni al contorno tali da consentire unrsquoanalisi monodimensio-nali e si egrave deciso di condurre due modellazioni paral-lele una monodimensionale ed una bidimensionale in modo da rendere possibile un confronto tra i risul-tati ottenuti e valutare nel caso specifico lrsquoattendibili-tagrave del modello di risposta sismica monodimensiona-le gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Influenze pluviometriche e idrografiche su bacini e versantiDellrsquoIng Piero Cirone autore di ldquoAnalisi e verifica dei pendiirdquo

La concomitanza tra i fenomeni franosi e gli eventi piovosi egrave ge-

neralmente una circostanza euristica attribuibile al turbamento dellrsquoequilibrio naturale dei pendii indotto dalla pioggia anche se talvolta non egrave questa la causa determinante dellrsquoinnesco di un movimento franoso Non vrsquoegrave comunque dubbio che ndash a parte le precipitazioni ecceziona-li le quali di per seacute costituiscono in merito sempre un determinan-te fattore eziologico naturale ndash un clima piovoso sia quasi sempre unrsquoimportante causa preparatoria dellrsquoevento franoso specialmen-te se le rocce costituenti il pendio siano particolarmente sensibili allrsquoalterazione meteoricaSenza poi parlare dellrsquoazione di rapido scalzamento che un corso drsquoacqua puograve esplicare sulle sponde di talweg al piede del pendio in concomitanza di una piena straordinaria conseguente al verifi-carsi di una pioggia eccezionale nel bacino imbrifero dellrsquoasta flu-viale gtgtgt continua a leggere

Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)Salvatore Santangelo Maggiore Roberto Lando U Pacini

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Il confronto tra le analisi numeriche per la valutazio-ne della risposta sismica locale monodimensionale e bidimensionale evidenzia che per effetto della foca-lizzazione delle onde sismiche in corrispondenza dei bordi della valle o a causa della forma piugrave o meno concava del bacino il modello monodimensionale puograve arrivare a sottostimare gli effetti di amplificazione fino a tre volte rispetto al modello bidimensionale In questo lavoro vengono messi a confronto i risultati della risposta sismica locale ottenuti mediante i due approcci sopracitati con riferimento ad unrsquoapplicazio-ne realeil progetto di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Broncoli ndash Comune di Lucca

IntroduzioneIn occasione del progetto di ristrutturazione e restau-ro della chiesa di San Giusto di Brancoli - Comune di Lucca egrave stato condotto uno studio per la valutazione della risposta sismica localeEgrave noto che laddove le condizioni al contorno lo ri-chiedono i modelli di risposta sismica bidimensionali siano da preferire nei confronti di quelli monodimen-sionali in quantoquestrsquoultimi non sono in grado di co-gliere fenomeni come la focalizzazione delle onde si-smiche diffrazione ai bordi con generazione di onde di superficie ldquoimprigionamento delle onde sismicherdquo e interferenza tra onde di volume e di superficie con generazione di un campo drsquoonda complesso Trascu-rare il contributo di tali fenomeni puograve portare a sotto-stimare in maniera piugrave o meno significativa lrsquoamplifi-cazione sismica locale Tuttavia nel caso in cui i terreni non risultino affetti da problematiche di carattere bidimensionale (sia sepol-te che topografiche) lrsquoanalisi numerica monodimen-sionale risulta un ottimo strumento di analisi e forni-sce risultati molto prossimi a quelli ottenuti dallrsquoanalisi bidimensionale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

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Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

30

per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

E srl

uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

COSTRUZIONE DI CARPENTERIAMETALLICA A NORMA

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ZINCATURA GENERALEDim impianto 125 x 15 x 32 h

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Dim impianto 122 x 15 x 32 hZINCATURA GENERALE middot CARPENTERIA METALLICA

ZINCATURA GENERALE middot CENTRIFUGADim impianto 1 128 x 15 x 225 h Dim impianto 2 47 x 15 x 23 h

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

copy O

RC

H

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

vasca di z incatura 13m x 16m x 26m

Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

Fiera di Verona Verona Fairgrounds

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

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Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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iidro DRAIN Lrsquoinnovativa formulazione di calcestruzzo per pavimentazioni continue ad altissima capacitagrave drenante

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 6: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe10 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1127 numero bull Novembre 2014

A colloquio conhellipLeggi le interviste integrali

minus Stefano Aversa AGI minus Leopoldo Freyrie CNAPPC minus Gian Vito Graziano CNG minus Maurizio Tira CENSU minus Silvia Viviani INU minus Armando Zambrano CNI

Rischio idrogeologicoLrsquoimportanza del monitoraggio del territorio sul dissestoIntervista a Alessandro Trigila geologo e responsabile Segreteria tecnica Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) ISPRA

Il territorio italiano egrave indubbiamente fragile Le aree ad elevata criticitagrave per alluvioni e frane rappresentano il 98 della super-ficie nazionale e riguardano 6633 comuni (819) secondo i dati elaborati nel 2008 dal Ministero dellrsquoAmbiente su cui sorgono 6250 scuole e 550 ospedali Nel 2009 egrave stato stimato un fabbisogno complessivo di 40 miliardi di euro per la messa in sicu-rezza del territorio nazionale sulla base dei dati contenuti nei Piani di Assetto Idrogeo-logico (PAI) redatti dalle Autoritagrave di bacino e dalle Regioni e Province Autonome Ad aggravare ulteriormente il quadro egrave il consumo del suolo passato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo 2014 Dai 100 eventi meteo allrsquoanno con danni ingenti registrati fino al 2006 siamo passati al picco di 351 del 2013 e a oltre 100 nei soli primi 20 giorni del 2014 Da ottobre 2013 allrsquoinizio di aprile 2014 sono stati richiesti dalle Regioni 20 stati di emer-genza con fabbisogni totali per 37 miliardi di euro Il costo del dissesto idrogeologico sul territorio italiano ha raggiunto dal 1944 al 2012 la cifra di 615 mld di euro La fo-tografia egrave tristemente nota Gli interventi per mettere in sicurezza il territorio sono possibili ma sono costosi I fondi messi a disposizione dallo Stato non sono suffi-cienti e laddove questi vengono reperiti la burocrazia spesso blocca i lavori Gli eventi atmosferici gravi come le recenti alluvioni verificatesi sul nostro territorio sono sem-pre piugrave intensi e ravvicinati gtgtgt

Patrizia Ricci ndash Ingegnere redazione INGENIO

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e continua a leggerelrsquointervista

contro il dissesto idrogeologicordquo Lrsquoiniziativa che ha riunito nella stessa sala tutti gli enti le ammi-nistrazioni e le associazioni impe-gnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e alluvioni egrave stata lrsquooccasione per fare il punto sul piano straordinario pensato per il nostro paese tra il 2015 e il 2020Mentre il Paese fa i conti con lrsquoen-nesima alluvione e aggiunge alla lunga lista altre vittime dellrsquoincuria degli abusi e della mancata mes-sa in sicurezza dagli Stati gene-rali arriva lrsquoannuncio del Ministro dellrsquoAmbiente Gian Luca Galletti ldquoIl governo egrave pronto a mettere a di-sposizione 7 miliardi in sette anni per un piano di prevenzione per la tutela del territoriordquo Egrave questo il dato piugrave interessante emerso nel corso dellrsquoiniziativa con la quale la politica sembra aver imboccato la strada giusta dopo anni in cui ha finto di non ve-dere e anzi spesso ha contributo alla situazione attuale con con-cessioni e zero controlli Come porre rimedio alla manca-ta attenzione per il territorio e alla evidente incapacitagrave persino di comprendere il concetto di preven-zione da parte di chi ci ha governa-to in tutti questi anni ldquoIn generale lrsquoattenzione ver-so la tutela del territorio da parte dellrsquoopinione pubblica degli orga-ni di stampa e in alcuni casi an-che di chi ci governa dipende in modo inverso dal tempo intercorso dallrsquoultima catastrofe ndash secondo Stefano Aversa presidente AGI A riprova di ciograve ndash continua Aver-sa - basti pensare al fatto che in questo periodo dopo lrsquoevento di Genova di poche settimane fa si discute prevalentemente di allu-vioni come se il nostro paese non fosse interessato da altri rischi quali ad esempio il rischio sismi-co In questa prima considerazio-ne vi egrave anche parte della risposta

alla domanda che mi viene posta Il territorio naturale ed antropizza-to ndash ha aggiunto - richiede invece unrsquoattenzione continua e una poli-tica nazionale che non condizio-nata dalle situazioni di emergenza sappia destinare a progetti di am-pio respiro risorse auspicabilmen-te maggiori di quelle stanziate nel prossimo triennio dalla Legge di Stabilitagraverdquo Oggi tutela del territorio e lotta al dissesto sono una ldquopriori-tagrave assoluta del Governordquo come ha detto il sottosegretario di palazzo Chigi Graziano Delrio in apertura degli Stati Generali ribadendo che ldquoprevenzione e cura del territorio sono raggiungibili solo attraverso capacitagrave di programmazione di co-ordinamento degli interventi e di-sciplina cooperativa tra i vari livelli dei poteri istituzionalirdquo ldquoUnrsquoefficace politica di prevenzio-ne e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicurezza ndash punti alla riqualifica-zione dei territorirdquo egrave fondamenta-le anche per Leopoldo Freyrie presidente CNAPPC ldquoPremesso che non possiamo piugrave permetterci ulteriori attese neacute risorse col con-tagocce per ridare tranquillitagrave ai cittadini ed evitare vittime e dan-ni egrave fondamentale mettere in atto unrsquoefficace politica di prevenzione e di difesa del suolo che ndash oltre ad attuare interventi di messa in sicu-rezza ndash punti alla riqualificazione dei territori ndash ha ribadito Freyrie - Non dimentichiamo che il terri-torio egrave sempre piugrave vulnerabile non solo per gli effetti dei cambiamenti climatici Lrsquourbanizzazione molto spesso abusiva non ha risparmiato le aree a maggior rischio peccato che a ricordarcelo sono sempre e solo le tragedie Accanto alla tem-pestivitagrave negli interventi alla ne-cessitagrave di investimento delle risorse disponibili crsquoegrave bisogno anche di re-gole trasparentirdquo In un Paese che deve fare i conti quotidianamente

con il dissesto idrogeologico e le continue alluvioni il tema del disse-sto va affrontato in maniera com-plessiva Lo ha detto il capo del dipartimen-to della Protezione Civile Franco Gabrielli a margine degli Stati Ge-nerali e lo ha ribadito anche Gian Vito Graziano presidente CNG chiamato a rispondere sul fatto che la struttura di missione di cui fa parte possa finalmente rappre-sentare un primo passo per uscire dalla rincorsa alle emergenze che da decenni caratterizza lrsquointervento dello Stato ed entrare finalmente nella stagione della prevenzione dei grandi rischi alluvionali e di fra-ne ldquoLo rappresenteragrave ndash ci ha rispo-sto Graziano - nella misura in cui la struttura saragrave capace di spende-re le risorse finanziarie disponibili con criteri di compatibilitagrave per il ter-ritorio mitigando le situazioni di ri-schio piugrave importanti in tempi molto piugrave brevi di quelli normalmente ne-cessari per appaltare e per conclu-dere i lavori Investire risorse finan-ziarie significa risparmiare rispetto ad un disastro che non avverragrave muovere lrsquoeconomia asfittica che da anni caratterizza il settore delle opere pubbliche e persino creare nuovi posti di lavoro La sicurezza dei territori in ambito idrogeologico e quella degli edifici in ambito si-smico proprio per la loro esigenza sociale prioritaria costituiscono la base dellrsquoinvestimento per il futuro

di questo Paese La prevenzione non egrave solo questo egrave un sistema molto piugrave complesso entro cui le risorse finanziarie costituiscono tuttavia un tassello strategico ma la speranza che si stia iniziando un nuovo percorso egrave davvero tantardquoldquoLa prima regola per evitare vittime e danni in un Paese fragile come lrsquoItalia ndash ci ha detto il presidente Graziano ndash egrave che i cittadini abbia-no consapevolezza delle situazioni di rischio e soprattutto sappiano tenere comportamenti adeguati rispetto allrsquoevento atteso Troppo spesso le vittime hanno tenuto loro malgrado comportamenti er-rati che li hanno condotti a morire in uno scantinato poi allagatosi entro cui si erano rifugiati o nellrsquoat-traversare un torrente in piena Per far si che la gente sappia cosa fare e ancor di piugrave cosa non fare so-prattutto nei momenti di paura oc-corre che i piani di intervento non strutturali ovvero i piani di prote-zione civile siano presenti in ogni comune siano stati redatti da pro-fessionisti competenti e siano por-tati a conoscenza della cittadinan-za Altrimenti ancorcheacute ben fatti e purtroppo questa non egrave la regola non servono proprio a nullardquo Ad aggravare ulteriormente lo sce-nario egrave il consumo del suolo pas-sato dal 29 di suolo consumato rispetto alla superficie nazionale negli anni lsquo50 al 73 nel 2012 con una superficie consumata pro-

capite aumentata da 178 m2 a 369 m2 secondo il rapporto ISPRA sul consumo di suolo (2014) A questo proposito Maurizio Tira presidente del CENSU ci ricorda che ldquoLa legge sul contenimento del consumo di suolo giace da oltre due anni nella commissione am-biente della Camera Un provvedi-mento che ha un senso se viene approvato in un mese non in anni Si imponga una moratoria da subi-to alle nuove espansioni residen-ziali e produttive e poi si continui a ragionare su un testo condiviso In Lombardia vi sono circa 450 chi-lometri quadrati di nuovi ambiti di trasformazione che non si stanno attuando solo a causa della crisi del settore dellrsquoedilizia Non sono sicuro che chi in queste settimane parla di porre un freno alla cosid-detta cementificazione ne sia con-sapevole gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe12 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1327 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Le spese di difesa nella Polizza di Responsabilitagrave Civile ProfessionaleAnna Manzoni ndash Ingegnere libero professionista e risk manager Area Professioni Tecniche di GAVA Broker Srl

In un precedente articolo dedicato alla sinistrositagrave nellrsquoambito delle professioni tecniche si egrave eviden-ziato come il concorso di diversi fattori sfavorevoli

abbia fatto aumentare nel corso degli anni in modo quasi esponenziale la frequenza delle vertenze per il risarcimento di danni conseguenti a errori profes-sionali che coinvolgono appunto i professionisti dellrsquoarea tecnicaA questo dato giagrave di per segrave preoccupante si deve ag-giungere il malfunzionamento del sistema giudiziario che oltre allrsquoincertezza dellrsquoesito del giudizio logora le parti in causa con tempi processuali estremamente dilatati che fanno aumentare oltremisura i costi di di-fesa inducendo spesso il professionista a rinunciare al tentativo di far valere i propri diritti e facendo venire meno la sua determinazione nellrsquoottenere il riconosci-mento dellrsquoassenza di responsabilitagrave solo per timore che le spese legali (e il tempo necessario) superi-no di gran lunga il valore del risarcimento richiesto quandrsquoanche effettivamente non dovutoDiventa pertanto di fondamentale importanza verifi-care le condizioni previste dalla propria Polizza di Responsabilitagrave Civile Professionale in merito al pagamento di tutte le spese connesse alla gestio-ne di una richiesta di risarcimentoLrsquoart1917 cc comma 3 prescrive che le spese so-stenute per resistere allrsquoazione del danneggiato con-tro lrsquoassicurato siano a carico dellrsquoassicuratore nei limiti del quarto del massimale di polizza in aggiunta allo stessoLa maggior parte delle polizze di responsabilitagrave ci-vile professionale perograve recepisce tale prescrizione riservando alla compagnia la facoltagrave di assumere a nome dellrsquoassicurato la gestione delle verten-ze sia in fase giudiziale che extragiudiziale e fino a che la compagnia stessa ne abbia interesse av-valendosi di tutti i diritti ed azioni spettanti allrsquoassicu-rato stesso (che ha lrsquoobbligo di comparire personal-mente in giudizio nei casi in cui la legge lo preveda o la compagnia lo richieda) e dei legali periti consulen-ti e tecnici di propria nomina

Con polizze cosigrave impostate la Compagnia non rico-nosce le spese sostenute dallrsquoassicurato per i propri legali e tecnici di fiducia e quindi il professionista che volesse gestire personalmente la propria difesa do-vrebbe sostenerne interamente i costiNemmeno la stipula di una polizza di Tutela Legale separata e distinta dalla polizza RC egrave in grado di ov-viare a questa grave lacuna in quanto per quanto at-tiene le spese di difesa da una richiesta di risarcimen-to per responsabilitagrave civile professionale le polizze di Tutela Legale intervengono solo a secondo rischio rispetto alla polizza RC ovvero solo ad esaurimento del massimale di polizza RC ex art 1917 cc (pari come detto ad un quarto del massimale di polizza quindi generalmente molto elevato) o nel caso in cui la polizza di RC non sia operativa per la fattispecie di danno e la compagnia rifiuti il sinistro non assumendo quindi la difesa a nome dellrsquoassicuratoPer ovviare al problema alcune compagnie offrono la possibilitagrave di coprire le spese di difesa sostenute dallrsquoassicurato stipulando la copertura relativa alla Tutela Legale come estensione a pagamento della polizza RC stessa grazie ad apposita convenzione con una compagnia di Tutela LegaleIn questo caso perograve il problema egrave che i massimali sono in genere molto bassi (10000euro o 15000euro spesso insufficienti a gestire la vertenza di danno fino alla sua conclusione) egrave prevista quasi sempre una franchigia e soprattutto la copertura delle spese di difesa non puograve essere utilizzata in caso la compa-gnia rifiuti il sinistro e tantomeno per citare in cau-sa la compagnia di RC in caso di contenzioso con la stessaPer tutto quanto sopra evidenziato risulta eviden-te come sia di fondamentale importanza scegliere una Polizza RC Professionale che

- non preveda il diritto della compagnia di sosti-tuirsi allrsquoassicurato nella gestione delle vertenze gtgtgt

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LaProfessione

Processo Civile Telematico dal CNI una guida per CTU e CTPUna circolare del CNI spiega tutte le novitagrave introdotte dalla normativa e tutte le procedure riguardanti lrsquoindi-rizzo di Posta Elettronica Certificata la Firma Digitale la registrazione della PEC al ReGlndE lrsquoaccesso ai registri di cancelleria la gestione dei fascicoli e la trasmissione di atti e documenti

LrsquoItalia egrave sempre piugrave web 20 anche in Tribunale Il processo civile giudi-

ziario diventa infatti telematico Dalla gestione del fascicolo al giu-dizio in aula ora tutto passa attra-verso la rete internet E non sono poche le novitagrave introdotte dalla nuova normativa Dalla posta elettronica certificata alla firma digitale dalla registrazione della PEC al ReGIndE (Registro Generale degli Indirizzi Elettroni-ci gestito dal Ministero della Giustizia per lrsquoinvio del-le comunicazioni in formato digitale) allrsquoaccesso ai servizi di cancelleria dalla gestione dei fascicoli alla trasmissione di atti e documenti Una serie di procedure dunque da adempiere che sono state approfondite nei giorni scorsi nel corso di un seminario informativo promosso dal Gruppo di Lavoro ldquoIngegneria forenserdquo del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri (CNI) coordinato dal consiglie-re Andrea Gianasso Unrsquoiniziativa che egrave stata anche lrsquooccasione per presentare la ldquoGuida al Processo Ci-vile Telematicordquo predisposto dal CNI uno strumento pensato come supporto per tutti i Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU) che devono adempiere alla registrazio-

MasterSap egrave un software semplice e veloceper calcolare e verificare strutture nuove ed esistentiInnovativo intuitivo completo Lrsquoutilizzo di MasterSap egrave immediato e naturale anche grazie allrsquoefficienza degli strumenti grafici e alle numerose modalitagrave di generazione del modello direttamente da disegno architettonicoTop performance Il solutore potente ed affidabile conclude lrsquoelaborazione in tempi rapidissimi i postprocessori per ca acciaio legno muratura integrati fra loro completano in modo immediato dimensionamento e disegno di elementi e componenti strutturaliLrsquoaffidabilitagrave dellrsquoesperienza MasterSap conta un numero straordinario di applicazioni progettuali che testimoniano lrsquoaffidabilitagrave del prodotto e hanno contribuito a elevare i servizi di assistenza a livelli di assoluta eccellenzaCondizioni drsquoacquisto insuperabili vantaggiose anche per neolaureati e neoiscritti allrsquoOrdine

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ne della propria PEC al ReGIndE ndash come previsto ai sensi dellrsquoart9 del provvedimento del 18072011 - e che sono chiamati poi ad ope-rare nel PCT (Processo Civile Te-lematico) Un sistema questo che il Ministero della Giustizia ha previ-sto al fine di informatizzare tutto il procedimento giudiziario civile Strumenti telematici ed informatici

accanto a nuove modalitagrave di lavoro sono quindi alla base di questa ldquorivoluzione informaticardquo che dallo scorso 30 giugno impone lrsquoobbligo drsquouso di questo tipo di processo anche per i CTU Da qui muove dunque lrsquoimpegno profuso dal CNI nel sensibilizzare ed informare tutti gli iscritti in merito agli adempimenti da attuare Non solo quindi un seminario informativo ma anche il relativo video a disposizione di quanti non hanno potuto parteciparvi consultabile nel sito web del CNI wwwtuttoingegnereit poi la circolazione informativa n447XVIII Sess2014 infine il manuale tecnico con tutte le ldquoistruzioni per lrsquousordquo gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe14 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1527 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Nasce Cert-Ing Agenzia Nazionale per la Certificazione Volontaria delle CompetenzeUnrsquoopportunitagrave per la professione e per il mercato

Patrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Il 30 ottobre scorso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha istituito a Roma presso la propria sede lrsquoAgenzia Nazionale per la Certificazio-

ne Volontaria delle Competenze degli Ingegneri ldquoAgenzia Cert-Ingrdquo un organismo che si occu-peragrave a livello nazionale della certificazione delle competenze degli ingegneri Lo statuto dellrsquoAssociazione egrave stato sottoscritto da Armando Zambrano presidente CNI dai Consiglieri Massa Pellegatta e Lapenna alla presenza di Lui-gi Ronsivalle presidente del Centro Studi del CNI e Stefano Calzolari presidente dellrsquoOrdine degli Inge-gneri di MilanoTramite il progetto Cert-Ing - La Certificazione volon-taria delle Competenze il Consiglio nazionale degli Ingegneri si propone di valorizzare lrsquoesperienza dei propri iscritti convalidando la competenza da loro acquisita in specifici settori attraverso lrsquoattivitagrave pro-fessionale esercitata in forma societaria autonoma o subordinata e la formazione successiva allrsquoiscrizione allrsquoAlbo anche in conformitagrave allrsquoobbligo di aggiorna-mento della competenza professionale

ldquoCon la creazione dellrsquoAgenzia Naziona-le per la certificazione delle competenze - ha detto Armando Zambra-no presidente CNI - il Consiglio Nazionale e gli Ordini territoriali de-gli ingegneri si pongono lrsquoobiettivo di diventare un costante e qualifica-to punto drsquoincontro fra

la domanda e lrsquoofferta di prestazioni specialistiche nellrsquoambito del lavoro intellettuale Attraverso questo progetto gli Ordini possono essere sempre piugrave perce-piti come un soggetto vivo vicino alla cittadinanza e come organismi che garantiscono il corretto modo di

fare la professione senza eccessive liberalizzazioni formando e certificando un nucleo di professionisti a servizio della comunitagraverdquoConcetto ribadito anche da Luigi Ronsivalle ldquoLa cer-tificazione delle competenze costituisce un ulteriore importante passo compiuto dal Consiglio Nazionale e dagli Ordini territoriali degli ingegneri verso la loro trasformazione in organismi che erogano servizi a fa-vore dei loro iscritti secondo una concezione piugrave mo-derna dellrsquoOrdine professionale e delle funzioni che gli sono attribuiterdquoldquoLa certificazione delle competenze ndash ha proseguito Zambrano ribadendo un concetto espresso anche dal consigliere Riccardo Pellegatta - rappresenta unrsquooppor-tunitagrave per professionisti e mercato del lavorordquo ldquoSia gli ingegneri dipendenti che i liberi professionisti ndash ha aggiunto Ronsivalle - avranno lrsquoopportunitagrave di pubbli-cizzare la propria esperienza e competenza accredita-ta da un organismo terzo ciograve comporteragrave la necessitagrave di sottoporsi ad un processo di verifica che richiederagrave lrsquoacquisizione da parte dei professionisti di una mentali-tagrave nuova adeguata al cambiamento radicale che si sta verificando nel mondo del lavoro non solo a causa del-la crisi che ormai possiamo considerare sistemica ma anche delle mutate dinamiche del mercato del lavoro divenuto necessariamente piugrave esigente nella ricerca di profili professionali dotati di esperienza e di competenze specifiche LrsquoOrdine professionale da parte sua dovragrave assumere la veste di organismo accreditato capace a propria volta di attribuire attestazioni e certificazioni ba-sate su metodi trasparenti controllabili e riconoscibilirdquoldquoLrsquoAgenzia rappresenteragrave inoltre ndash ha concluso lrsquoing Ronsivalle - un organismo di garanzia nellrsquoassicurare sia il corretto adempimento delle procedure sia lrsquoade-renza ai principi ispiratori del progetto da parte di tutti gli Ordini che saranno depu-tati ad attuarlo material-menterdquo gtgtgt

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LaProfessione

Ma il tempo egrave davvero un tirannoldquoLa semplicitagrave egrave la necessitagrave di distinguere sempre ogni giorno lrsquoessenziale dal superfluordquo Ermanno Olmi

Francesca Romana Vender ndash Teleos Leadership Institute Philadelpia USA

La gestione del tempo egrave una competenza critica fondamentale per il periodo che stiamo vivendo Distinguere il tempo propizio per fare o per lasciar andare richiede riflessione allenamento pratica nel business e fuori da esso Competenze eccellenti nel campo tecnico possono fallire se non si sa pianificare o emergono se si conosce il tempo di crescita delle persone che si hanno di fronte

Espressioni come ldquoChi ha tempo non aspetti tempo tempus breve est la notte

porta consiglio il tempo eacute sempre una risorsa scarsa non ho tempo da perdere se avessi piugrave tempo sono cosi comuni che difficilmente le mettiamo in crisi ce ne convin-ciamo le crediamo vere sempre ed in ogni contestoMai come in questo periodo le aziende sono chiamate come esperto di sviluppo di persone a collaborare con i responsabili HR per migliorare capi e collaboratori attraverso un training che renda piugrave efficace ed efficiente il tempo speso dalle persone nelle loro or-ganizzazioni Confusione pressione scarsa chiarezza nella definizione degli

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obiettivi prestazioni poco perfor-manti dovute a informazioni tra loro discordanti hanno spesso alla base poca attenzione alla risorsa tempo ed al suo utilizzo come ri-sorsaGli antichi greci avevano due pa-role per il tempo kronos e kairograves Mentre la prima si riferisce ad un significato di tempo legato alla lo-gica e sequenziale la seconda si-gnifica ldquoun tempo nel mezzordquo un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale ldquoqualco-sardquo di speciale accade come se si trattasse di un tempo di Grazia Il tempo del genio non egrave il tempo kronos unidirezionale e tiranno egrave il tempo ciclico e periodicamente favorevole e opportuno Il tempo di Esiodo non quello di Sofocle del-

le ldquoOpere e i Giornirdquo e non quello della Tragedia Il processo lavora-tivo del genio egrave il tempo del ldquogiusto momentordquo quando tagliare lrsquoalbe-ro quando considerare conclusa la stagionatura piegare il legno stendere la vernice una prima una seconda una terza voltahellipMentre kronos si riferisce a qual-cosa di quantitativo kairograves ha una natura qualitativa e poco determi-nabile da fattori oggettivi Nel caso di kronos penso al tempo scandito da un Manager dilinea nel caso di kairograves penso al tempo in cui il contadino decide di semi-nare o raccogliere gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe16 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1727 numero bull Novembre 2014

Rubrica GeotecnicaLe fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa ConcordiaLuigi Domina Davide Del Monte ndash Trevi SpA

5deg Convegno IAGIGIncontro Annuale dei Giovani Ingegneri GeotecniciRoma 22-23 maggio 2015

LrsquoIncontro Annuale dei Gio-vani Ingegneri Geotecnici

(IAGIG) egrave unrsquoiniziativa dellrsquoAs-sociazione Geotecnica Italiana (AGI) organizzata in collabora-zione con gli Ordini Provinciali degli Ingegneri intesa a pro-muovere la discussione di argo-

menti di Ingegneria Geotecnica e favorire uno scambio di esperienze e conoscenze tra giovani professionisti e ricercatori I temi centrali dellrsquoincontro riguardano principalmente gli aspetti tra-dizionali ed innovativi della progettazione esecuzione e controllo di

opere di Ingegneria Geotecnica anche alla luce del recente quadro normativo introdotto dalle NTC 2008 e dellrsquoimpegno sempre piursquo inter-nazionale che molti giovani sono chiamati ad affrontare confrontan-dosi con standard e vincoli normativi anche completamente differenti da quanto applicato in Italia Lrsquoappuntamento si terragrave a Roma il 22 e 23 maggio presso lrsquoaula magna dellrsquoUniversitagrave Europea di Roma Come sempre anche questrsquoanno verranno conferiti i crediti formativi per gli Ingegneri e la partecipazione sararsquo completamente gratuita per quanti si registreranno entro il 30 Aprile 2015 Il termine entro cui far pervenire i contributi egrave fissato invece al 12 Gennaio 2015

Lrsquoelaborato ha lo scopo di illustrare da un punto di vista prettamente geotecnico le fondazioni speciali rea-lizzate per consentire la rimozione della Costa Concordia avvenuta il 17 Settembre 2013 presso lrsquoIsola del Giglio (IT)

IntroduzioneIl progetto interamente svolto allrsquointerno del parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago Toscano egrave stato ca-ratterizzato da fondamentali fattori condizionanti le scelte progettuali e le tecnologie Fattori logistici

bull Operazioni condotte in un ristretto specchio drsquoac-qua (asymp40 mt tra il relitto e la costa dellrsquoisola del Giglio)

bull Limitati tempi esecutivi a disposizione in spe-cial modo durante la prima fase di progetto per la messa in sicurezza del relitto

Fattori ambientalibull Tutela del Parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago

Toscanobull Preservare lrsquointegritagrave dei fondali e dei luoghi

Fattori geomorfologicibull Fondali costituiti da formazioni granitichebull Presenza di discontinuitagrave cavitagrave eo vuoti nellrsquoam-

masso rocciosoLrsquoambizioso progetto di ribaltamento e quindi rimozio-

ne finale del relitto egrave stato suddiviso in due macrofasi la prima fase egrave consistita nellrsquoinstallazione del ldquoSiste-ma di ritenutardquo per evitare lo scivolamento del relitto stesso (Hold Back System) lungo gli scoscesi fon-dali (30ordm- 40ordm) con batimetriche molto ravvicinate tra loro La seconda fase ha comportato la realizzazione delle ulteriori fondazioni speciali che unitamente alle opere di prima fase tutte dimensionate in funzione delle sollecitazioni indotte durante le fasi di rotazione del relitto hanno consentito il Parbuckling

CampoprovevalidazionedellescelteprogettualiAl fine di validare le ipotesi ed i parametri progettuali sono stati installati 3 tiranti a barra verticali ed ese-guite altrettante prove di carico a rottura seguendo le raccomandazioni AICAP ldquoAncoraggi nei terreni e nelle roccerdquo gtgtgt

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GeotecnicaRubrica

Recenti sviluppi nella modellazione del comportamento di fondazioni superficialiGuido Gottardi ndash DISTArT Universitagrave di Bologna

A testimonianza del ritorno di interesse nei riguardi di un tema tradizionale e

centrale dellrsquoingegneria geotecni-ca gli ultimi anni hanno visto lrsquoor-ganizzazione di diversi convegni specialistici sulle fondazioni ndash in particolar modo quelle superficiali ndash e piugrave in generale una marca-ta ripresa della ricerca scientifica sullrsquoargomento pubblicata sulle principali riviste del settore Tale rinnovato interesse egrave promos-so anche dalla crescente richiesta di analisi dettagliate e realistiche di tutte quelle strutture offshore - sempre piugrave diffuse - che si tro-vano ad operare in condizioni am-bientali inusuali e particolarmente severe Nella recente letteratura interna-zionale si tende cosigrave a dare sem-pre maggior rilievo alle ricerche sulla modellazione della risposta di fondazioni superficiali soggette a condizioni di carico generali In questa parte della relazione generale si egrave pertanto ritenuto opportuno concentrare lrsquoattenzio-

ne sulla modellazione unitaria di questo comportamento basata su un approccio innovativo di grande interesse dapprima introducen-do alcuni richiami dei concetti di-stintivi per giungere ai successi-vi sviluppi in termini di avanzata modellazione teorica e sperimen-tale e concludere infine con le re-centi prospettive di inserimento in elaborati programmi di analisi strutturaleLrsquoanalisi del comporta-mento di una fondazione superfi-ciale soggetta a condizioni di ca-rico generali mediante lrsquoapproccio del macroelemento consente di di-sporre di uno strumento pratico ed efficiente che puograve sostituire in pri-ma istanza un elaborato modello

numerico del terreno agli elementi finiti Un ulteriore aspetto partico-larmente interessante ed innovati-vo risiede tuttavia nella possibilitagrave di inserire un tale legame costitu-tivo proprio allrsquointerno di un co-dice numerico agli elementi finiti per lrsquoanalisi strutturale - in termini di risultante delle forze applicate al nodo (force-resultant model) - cosigrave da introdurre un accurato mo-dello non lineare della risposta del terreno in luogo delle tradizionali talvolta insoddisfacenti condizio-ni di vincolo al contorno

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe18 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1927 numero bull Novembre 2014

ziale contenuta allrsquointerno di strati sabbiosi confinati le cui manifesta-zioni (vulcanelli di fango fratture con fuoriuscita di acqua mista a sabbia) si sono osservate nelle frazioni di San Felice sul Panaro San Carlo SantrsquoAgostino e Bondeno (Emergeo Working Group 2013) gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Nuove tecniche di prospezione nella ricerca di argille per uso ceramicoGian Paolo Bertolotti ndash Ceramin ConsultingMarco Bettio ndash Tecno Piemonte SpA

Le argille caolintiche a basso contenuto di cromofori rappresentano oggi un prodotto strategico per lrsquoindustria ceramica La prospezione tradizionale realizzata con sondaggi geognostici puograve oggi essere integrata con la prospezione geofisica e controllata con lrsquoausilio di nuove tecnologie digitaliLrsquoinsieme delle tecniche utilizzate puograve rappresentare una nuova metodologia per la prospezione di giacimenti di argille per uso ceramico Analizziamo un caso pratico di ricerca realizzato in un giacimento di argilla del Piemonte

I prodotti ceramici sempre piugrave evoluti e tecnicamente com-plessi richiedono una sem-

pre maggiore attenzione alle materie prime utilizzate nelle formulazioniOltre ad un affinamento dei me-todi di controllo di qualitagrave nuo-ve tecnologie permettono un aggiornamento dei metodi di ri-cerca e prospezione minerariaLe argille rappresentano la com-ponente fondamentale per una corretta formulazione ceramica La ricerca di nuovi giacimenti di materie prime a basso contenuto di cromofori (ferro e titanio) e la migliore comprensione dei depositi giagrave individuati risulta fondamentale e strategica per lrsquoin-dustria A tale proposito Tecno Piemonte ha recente-mente messo a punto un attrezzato laboratorio ana-

litico e tecnologico in grado di valutare la qualitagrave ed il corretto utilizzo delle materie prime nella produzione ceramica

IlgiacimentodiLozzoloIl giacimento di argille caoliniti-che di Lozzolo ubicato nel Nord Italia in provincia di Vercelli pur essendo conosciuto e coltivato da oltre 100 anni egrave stato ogget-to recentemente di una intensa e dettagliata attivitagrave di prospe-zione geologicaLe piugrave significative ricerche

sono state effettuati nella concessione mineraria ldquoFornacciordquo titolo di pro-prietagrave della societagrave RM Ricerche Minerarie srl gtgtgt

Figura 1 ndash laboratorio tecnologico ed analitico per lo studio delle materie prime e formulazioni ceramiche Tecno Piemonte Lenta (VC)

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GeotecnicaRubrica

Analisi dei fenomeni di liquefazione durante il terremoto emiliano del 20 maggio 2012 mediante interferometria differenziale SARMatteo Albano Marco Moro Christian Bignami Emanuela Falcucci Stefano Gori Salvatore Stramondo ndash Istituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaMichele Saroli Giuseppe Modoni ndash Dipartimento di Ingegneria Civile e meccanica ndash Universitagrave di Cassino e del Lazio meridionaleLuca Pulvirenti Nazzareno Pierdicca ndash Dipartimento di Ingegneria dellrsquoInformazione elettronica e Telecomunicazioni ndash La Sapienza Universitagrave di roma

Nella presente nota si riporta lo studio dei fenomeni di liquefazione verificatisi nella fase cosismica del terremoto emiliano del 20 Maggio 2012 A tale scopo si sono utilizzate 4 immagini SAR COSMO SkyMed in banda X ad alta risoluzione nel periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 6 Giugno 2012 Nel campo di deformazione del terremoto si sono identificate aree affette da subsidenza localizzata probabilmente associata alla compattazione di strati sabbiosi per liquefazione Lo studio geologico-geotecnico delle aree suddette ha confermato la presenza di uno strato sabbioso profondo potenzialmente liquefacibile Il cedimento dovuto al liquefazione calcolato tramite back-analysis dei dati ottenuti da prove penetrometriche statiche risulta in buon accordo con i valori osservati tramite telerilevamento a meno di discrepanze legate alla variabilitagrave locale dello strato sabbioso o alla sottostima dei cedimenti misurati a causa della decorrelazione del dato SAR

IntroduzioneLrsquointerferometria differenziale radar ad apertura sintetica (DInSAR) egrave una tecnica ampiamente utilizzata per lrsquoidentificazione delle deforma-zioni al suolo a seguito di even-ti sismici particolarmente intensi (Massonnet et al 1993) La tecnica DInSAR egrave stata applicata con suc-cesso anche per lo studio di feno-meni quali movimenti lenti di gran-di frane a cinematismo profondo (Moro et al 2011)

Nella presente nota la tecnica DIn-SAR egrave stata utilizzata per analizzare gli effetti di subsidenza per liquefa-zione indotti dal terremoto emiliano del 20 maggio 2012Il terremoto (Ml 59) ha colpito una vasta area compresa tra le province di Ferrara Reggio-Emilia Modena Bologna Mantova e Rovigo Uno degli effetti cosismici maggiormen-te rilevanti egrave stato il fenomeno della liquefazione causato dallrsquoaumento della pressione dellrsquoacqua intersti-

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe20 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2127 numero bull Novembre 2014

Nel caso in esame non risultando le condizioni al contorno tali da consentire unrsquoanalisi monodimensio-nali e si egrave deciso di condurre due modellazioni paral-lele una monodimensionale ed una bidimensionale in modo da rendere possibile un confronto tra i risul-tati ottenuti e valutare nel caso specifico lrsquoattendibili-tagrave del modello di risposta sismica monodimensiona-le gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Influenze pluviometriche e idrografiche su bacini e versantiDellrsquoIng Piero Cirone autore di ldquoAnalisi e verifica dei pendiirdquo

La concomitanza tra i fenomeni franosi e gli eventi piovosi egrave ge-

neralmente una circostanza euristica attribuibile al turbamento dellrsquoequilibrio naturale dei pendii indotto dalla pioggia anche se talvolta non egrave questa la causa determinante dellrsquoinnesco di un movimento franoso Non vrsquoegrave comunque dubbio che ndash a parte le precipitazioni ecceziona-li le quali di per seacute costituiscono in merito sempre un determinan-te fattore eziologico naturale ndash un clima piovoso sia quasi sempre unrsquoimportante causa preparatoria dellrsquoevento franoso specialmen-te se le rocce costituenti il pendio siano particolarmente sensibili allrsquoalterazione meteoricaSenza poi parlare dellrsquoazione di rapido scalzamento che un corso drsquoacqua puograve esplicare sulle sponde di talweg al piede del pendio in concomitanza di una piena straordinaria conseguente al verifi-carsi di una pioggia eccezionale nel bacino imbrifero dellrsquoasta flu-viale gtgtgt continua a leggere

Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)Salvatore Santangelo Maggiore Roberto Lando U Pacini

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Il confronto tra le analisi numeriche per la valutazio-ne della risposta sismica locale monodimensionale e bidimensionale evidenzia che per effetto della foca-lizzazione delle onde sismiche in corrispondenza dei bordi della valle o a causa della forma piugrave o meno concava del bacino il modello monodimensionale puograve arrivare a sottostimare gli effetti di amplificazione fino a tre volte rispetto al modello bidimensionale In questo lavoro vengono messi a confronto i risultati della risposta sismica locale ottenuti mediante i due approcci sopracitati con riferimento ad unrsquoapplicazio-ne realeil progetto di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Broncoli ndash Comune di Lucca

IntroduzioneIn occasione del progetto di ristrutturazione e restau-ro della chiesa di San Giusto di Brancoli - Comune di Lucca egrave stato condotto uno studio per la valutazione della risposta sismica localeEgrave noto che laddove le condizioni al contorno lo ri-chiedono i modelli di risposta sismica bidimensionali siano da preferire nei confronti di quelli monodimen-sionali in quantoquestrsquoultimi non sono in grado di co-gliere fenomeni come la focalizzazione delle onde si-smiche diffrazione ai bordi con generazione di onde di superficie ldquoimprigionamento delle onde sismicherdquo e interferenza tra onde di volume e di superficie con generazione di un campo drsquoonda complesso Trascu-rare il contributo di tali fenomeni puograve portare a sotto-stimare in maniera piugrave o meno significativa lrsquoamplifi-cazione sismica locale Tuttavia nel caso in cui i terreni non risultino affetti da problematiche di carattere bidimensionale (sia sepol-te che topografiche) lrsquoanalisi numerica monodimen-sionale risulta un ottimo strumento di analisi e forni-sce risultati molto prossimi a quelli ottenuti dallrsquoanalisi bidimensionale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

guarda il video

Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

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per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

E srl

uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acqui-stabile a 1830 euro (iva compre-sa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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Penetron ADMIX affronta la sfida con lrsquoacqua prima che diventi un problema riducendo dra-sticamente la permeabilitagrave del calcestruzzo e aumentando la sua durabilitagrave ldquofin dal principiordquoScegliere il ldquoSistema Penetron ADMIXrdquo significa concepire la ldquovasca strutturale impermeabilerdquoin calcestruzzo senza ulteriori trattamenti esterni-superficiali ottenendo cosigrave molteplici beneficinella flessibilitagrave e programmazione di cantiere

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

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29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

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Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 7: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe12 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1327 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Le spese di difesa nella Polizza di Responsabilitagrave Civile ProfessionaleAnna Manzoni ndash Ingegnere libero professionista e risk manager Area Professioni Tecniche di GAVA Broker Srl

In un precedente articolo dedicato alla sinistrositagrave nellrsquoambito delle professioni tecniche si egrave eviden-ziato come il concorso di diversi fattori sfavorevoli

abbia fatto aumentare nel corso degli anni in modo quasi esponenziale la frequenza delle vertenze per il risarcimento di danni conseguenti a errori profes-sionali che coinvolgono appunto i professionisti dellrsquoarea tecnicaA questo dato giagrave di per segrave preoccupante si deve ag-giungere il malfunzionamento del sistema giudiziario che oltre allrsquoincertezza dellrsquoesito del giudizio logora le parti in causa con tempi processuali estremamente dilatati che fanno aumentare oltremisura i costi di di-fesa inducendo spesso il professionista a rinunciare al tentativo di far valere i propri diritti e facendo venire meno la sua determinazione nellrsquoottenere il riconosci-mento dellrsquoassenza di responsabilitagrave solo per timore che le spese legali (e il tempo necessario) superi-no di gran lunga il valore del risarcimento richiesto quandrsquoanche effettivamente non dovutoDiventa pertanto di fondamentale importanza verifi-care le condizioni previste dalla propria Polizza di Responsabilitagrave Civile Professionale in merito al pagamento di tutte le spese connesse alla gestio-ne di una richiesta di risarcimentoLrsquoart1917 cc comma 3 prescrive che le spese so-stenute per resistere allrsquoazione del danneggiato con-tro lrsquoassicurato siano a carico dellrsquoassicuratore nei limiti del quarto del massimale di polizza in aggiunta allo stessoLa maggior parte delle polizze di responsabilitagrave ci-vile professionale perograve recepisce tale prescrizione riservando alla compagnia la facoltagrave di assumere a nome dellrsquoassicurato la gestione delle verten-ze sia in fase giudiziale che extragiudiziale e fino a che la compagnia stessa ne abbia interesse av-valendosi di tutti i diritti ed azioni spettanti allrsquoassicu-rato stesso (che ha lrsquoobbligo di comparire personal-mente in giudizio nei casi in cui la legge lo preveda o la compagnia lo richieda) e dei legali periti consulen-ti e tecnici di propria nomina

Con polizze cosigrave impostate la Compagnia non rico-nosce le spese sostenute dallrsquoassicurato per i propri legali e tecnici di fiducia e quindi il professionista che volesse gestire personalmente la propria difesa do-vrebbe sostenerne interamente i costiNemmeno la stipula di una polizza di Tutela Legale separata e distinta dalla polizza RC egrave in grado di ov-viare a questa grave lacuna in quanto per quanto at-tiene le spese di difesa da una richiesta di risarcimen-to per responsabilitagrave civile professionale le polizze di Tutela Legale intervengono solo a secondo rischio rispetto alla polizza RC ovvero solo ad esaurimento del massimale di polizza RC ex art 1917 cc (pari come detto ad un quarto del massimale di polizza quindi generalmente molto elevato) o nel caso in cui la polizza di RC non sia operativa per la fattispecie di danno e la compagnia rifiuti il sinistro non assumendo quindi la difesa a nome dellrsquoassicuratoPer ovviare al problema alcune compagnie offrono la possibilitagrave di coprire le spese di difesa sostenute dallrsquoassicurato stipulando la copertura relativa alla Tutela Legale come estensione a pagamento della polizza RC stessa grazie ad apposita convenzione con una compagnia di Tutela LegaleIn questo caso perograve il problema egrave che i massimali sono in genere molto bassi (10000euro o 15000euro spesso insufficienti a gestire la vertenza di danno fino alla sua conclusione) egrave prevista quasi sempre una franchigia e soprattutto la copertura delle spese di difesa non puograve essere utilizzata in caso la compa-gnia rifiuti il sinistro e tantomeno per citare in cau-sa la compagnia di RC in caso di contenzioso con la stessaPer tutto quanto sopra evidenziato risulta eviden-te come sia di fondamentale importanza scegliere una Polizza RC Professionale che

- non preveda il diritto della compagnia di sosti-tuirsi allrsquoassicurato nella gestione delle vertenze gtgtgt

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LaProfessione

Processo Civile Telematico dal CNI una guida per CTU e CTPUna circolare del CNI spiega tutte le novitagrave introdotte dalla normativa e tutte le procedure riguardanti lrsquoindi-rizzo di Posta Elettronica Certificata la Firma Digitale la registrazione della PEC al ReGlndE lrsquoaccesso ai registri di cancelleria la gestione dei fascicoli e la trasmissione di atti e documenti

LrsquoItalia egrave sempre piugrave web 20 anche in Tribunale Il processo civile giudi-

ziario diventa infatti telematico Dalla gestione del fascicolo al giu-dizio in aula ora tutto passa attra-verso la rete internet E non sono poche le novitagrave introdotte dalla nuova normativa Dalla posta elettronica certificata alla firma digitale dalla registrazione della PEC al ReGIndE (Registro Generale degli Indirizzi Elettroni-ci gestito dal Ministero della Giustizia per lrsquoinvio del-le comunicazioni in formato digitale) allrsquoaccesso ai servizi di cancelleria dalla gestione dei fascicoli alla trasmissione di atti e documenti Una serie di procedure dunque da adempiere che sono state approfondite nei giorni scorsi nel corso di un seminario informativo promosso dal Gruppo di Lavoro ldquoIngegneria forenserdquo del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri (CNI) coordinato dal consiglie-re Andrea Gianasso Unrsquoiniziativa che egrave stata anche lrsquooccasione per presentare la ldquoGuida al Processo Ci-vile Telematicordquo predisposto dal CNI uno strumento pensato come supporto per tutti i Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU) che devono adempiere alla registrazio-

MasterSap egrave un software semplice e veloceper calcolare e verificare strutture nuove ed esistentiInnovativo intuitivo completo Lrsquoutilizzo di MasterSap egrave immediato e naturale anche grazie allrsquoefficienza degli strumenti grafici e alle numerose modalitagrave di generazione del modello direttamente da disegno architettonicoTop performance Il solutore potente ed affidabile conclude lrsquoelaborazione in tempi rapidissimi i postprocessori per ca acciaio legno muratura integrati fra loro completano in modo immediato dimensionamento e disegno di elementi e componenti strutturaliLrsquoaffidabilitagrave dellrsquoesperienza MasterSap conta un numero straordinario di applicazioni progettuali che testimoniano lrsquoaffidabilitagrave del prodotto e hanno contribuito a elevare i servizi di assistenza a livelli di assoluta eccellenzaCondizioni drsquoacquisto insuperabili vantaggiose anche per neolaureati e neoiscritti allrsquoOrdine

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ne della propria PEC al ReGIndE ndash come previsto ai sensi dellrsquoart9 del provvedimento del 18072011 - e che sono chiamati poi ad ope-rare nel PCT (Processo Civile Te-lematico) Un sistema questo che il Ministero della Giustizia ha previ-sto al fine di informatizzare tutto il procedimento giudiziario civile Strumenti telematici ed informatici

accanto a nuove modalitagrave di lavoro sono quindi alla base di questa ldquorivoluzione informaticardquo che dallo scorso 30 giugno impone lrsquoobbligo drsquouso di questo tipo di processo anche per i CTU Da qui muove dunque lrsquoimpegno profuso dal CNI nel sensibilizzare ed informare tutti gli iscritti in merito agli adempimenti da attuare Non solo quindi un seminario informativo ma anche il relativo video a disposizione di quanti non hanno potuto parteciparvi consultabile nel sito web del CNI wwwtuttoingegnereit poi la circolazione informativa n447XVIII Sess2014 infine il manuale tecnico con tutte le ldquoistruzioni per lrsquousordquo gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe14 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1527 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Nasce Cert-Ing Agenzia Nazionale per la Certificazione Volontaria delle CompetenzeUnrsquoopportunitagrave per la professione e per il mercato

Patrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Il 30 ottobre scorso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha istituito a Roma presso la propria sede lrsquoAgenzia Nazionale per la Certificazio-

ne Volontaria delle Competenze degli Ingegneri ldquoAgenzia Cert-Ingrdquo un organismo che si occu-peragrave a livello nazionale della certificazione delle competenze degli ingegneri Lo statuto dellrsquoAssociazione egrave stato sottoscritto da Armando Zambrano presidente CNI dai Consiglieri Massa Pellegatta e Lapenna alla presenza di Lui-gi Ronsivalle presidente del Centro Studi del CNI e Stefano Calzolari presidente dellrsquoOrdine degli Inge-gneri di MilanoTramite il progetto Cert-Ing - La Certificazione volon-taria delle Competenze il Consiglio nazionale degli Ingegneri si propone di valorizzare lrsquoesperienza dei propri iscritti convalidando la competenza da loro acquisita in specifici settori attraverso lrsquoattivitagrave pro-fessionale esercitata in forma societaria autonoma o subordinata e la formazione successiva allrsquoiscrizione allrsquoAlbo anche in conformitagrave allrsquoobbligo di aggiorna-mento della competenza professionale

ldquoCon la creazione dellrsquoAgenzia Naziona-le per la certificazione delle competenze - ha detto Armando Zambra-no presidente CNI - il Consiglio Nazionale e gli Ordini territoriali de-gli ingegneri si pongono lrsquoobiettivo di diventare un costante e qualifica-to punto drsquoincontro fra

la domanda e lrsquoofferta di prestazioni specialistiche nellrsquoambito del lavoro intellettuale Attraverso questo progetto gli Ordini possono essere sempre piugrave perce-piti come un soggetto vivo vicino alla cittadinanza e come organismi che garantiscono il corretto modo di

fare la professione senza eccessive liberalizzazioni formando e certificando un nucleo di professionisti a servizio della comunitagraverdquoConcetto ribadito anche da Luigi Ronsivalle ldquoLa cer-tificazione delle competenze costituisce un ulteriore importante passo compiuto dal Consiglio Nazionale e dagli Ordini territoriali degli ingegneri verso la loro trasformazione in organismi che erogano servizi a fa-vore dei loro iscritti secondo una concezione piugrave mo-derna dellrsquoOrdine professionale e delle funzioni che gli sono attribuiterdquoldquoLa certificazione delle competenze ndash ha proseguito Zambrano ribadendo un concetto espresso anche dal consigliere Riccardo Pellegatta - rappresenta unrsquooppor-tunitagrave per professionisti e mercato del lavorordquo ldquoSia gli ingegneri dipendenti che i liberi professionisti ndash ha aggiunto Ronsivalle - avranno lrsquoopportunitagrave di pubbli-cizzare la propria esperienza e competenza accredita-ta da un organismo terzo ciograve comporteragrave la necessitagrave di sottoporsi ad un processo di verifica che richiederagrave lrsquoacquisizione da parte dei professionisti di una mentali-tagrave nuova adeguata al cambiamento radicale che si sta verificando nel mondo del lavoro non solo a causa del-la crisi che ormai possiamo considerare sistemica ma anche delle mutate dinamiche del mercato del lavoro divenuto necessariamente piugrave esigente nella ricerca di profili professionali dotati di esperienza e di competenze specifiche LrsquoOrdine professionale da parte sua dovragrave assumere la veste di organismo accreditato capace a propria volta di attribuire attestazioni e certificazioni ba-sate su metodi trasparenti controllabili e riconoscibilirdquoldquoLrsquoAgenzia rappresenteragrave inoltre ndash ha concluso lrsquoing Ronsivalle - un organismo di garanzia nellrsquoassicurare sia il corretto adempimento delle procedure sia lrsquoade-renza ai principi ispiratori del progetto da parte di tutti gli Ordini che saranno depu-tati ad attuarlo material-menterdquo gtgtgt

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LaProfessione

Ma il tempo egrave davvero un tirannoldquoLa semplicitagrave egrave la necessitagrave di distinguere sempre ogni giorno lrsquoessenziale dal superfluordquo Ermanno Olmi

Francesca Romana Vender ndash Teleos Leadership Institute Philadelpia USA

La gestione del tempo egrave una competenza critica fondamentale per il periodo che stiamo vivendo Distinguere il tempo propizio per fare o per lasciar andare richiede riflessione allenamento pratica nel business e fuori da esso Competenze eccellenti nel campo tecnico possono fallire se non si sa pianificare o emergono se si conosce il tempo di crescita delle persone che si hanno di fronte

Espressioni come ldquoChi ha tempo non aspetti tempo tempus breve est la notte

porta consiglio il tempo eacute sempre una risorsa scarsa non ho tempo da perdere se avessi piugrave tempo sono cosi comuni che difficilmente le mettiamo in crisi ce ne convin-ciamo le crediamo vere sempre ed in ogni contestoMai come in questo periodo le aziende sono chiamate come esperto di sviluppo di persone a collaborare con i responsabili HR per migliorare capi e collaboratori attraverso un training che renda piugrave efficace ed efficiente il tempo speso dalle persone nelle loro or-ganizzazioni Confusione pressione scarsa chiarezza nella definizione degli

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obiettivi prestazioni poco perfor-manti dovute a informazioni tra loro discordanti hanno spesso alla base poca attenzione alla risorsa tempo ed al suo utilizzo come ri-sorsaGli antichi greci avevano due pa-role per il tempo kronos e kairograves Mentre la prima si riferisce ad un significato di tempo legato alla lo-gica e sequenziale la seconda si-gnifica ldquoun tempo nel mezzordquo un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale ldquoqualco-sardquo di speciale accade come se si trattasse di un tempo di Grazia Il tempo del genio non egrave il tempo kronos unidirezionale e tiranno egrave il tempo ciclico e periodicamente favorevole e opportuno Il tempo di Esiodo non quello di Sofocle del-

le ldquoOpere e i Giornirdquo e non quello della Tragedia Il processo lavora-tivo del genio egrave il tempo del ldquogiusto momentordquo quando tagliare lrsquoalbe-ro quando considerare conclusa la stagionatura piegare il legno stendere la vernice una prima una seconda una terza voltahellipMentre kronos si riferisce a qual-cosa di quantitativo kairograves ha una natura qualitativa e poco determi-nabile da fattori oggettivi Nel caso di kronos penso al tempo scandito da un Manager dilinea nel caso di kairograves penso al tempo in cui il contadino decide di semi-nare o raccogliere gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe16 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1727 numero bull Novembre 2014

Rubrica GeotecnicaLe fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa ConcordiaLuigi Domina Davide Del Monte ndash Trevi SpA

5deg Convegno IAGIGIncontro Annuale dei Giovani Ingegneri GeotecniciRoma 22-23 maggio 2015

LrsquoIncontro Annuale dei Gio-vani Ingegneri Geotecnici

(IAGIG) egrave unrsquoiniziativa dellrsquoAs-sociazione Geotecnica Italiana (AGI) organizzata in collabora-zione con gli Ordini Provinciali degli Ingegneri intesa a pro-muovere la discussione di argo-

menti di Ingegneria Geotecnica e favorire uno scambio di esperienze e conoscenze tra giovani professionisti e ricercatori I temi centrali dellrsquoincontro riguardano principalmente gli aspetti tra-dizionali ed innovativi della progettazione esecuzione e controllo di

opere di Ingegneria Geotecnica anche alla luce del recente quadro normativo introdotto dalle NTC 2008 e dellrsquoimpegno sempre piursquo inter-nazionale che molti giovani sono chiamati ad affrontare confrontan-dosi con standard e vincoli normativi anche completamente differenti da quanto applicato in Italia Lrsquoappuntamento si terragrave a Roma il 22 e 23 maggio presso lrsquoaula magna dellrsquoUniversitagrave Europea di Roma Come sempre anche questrsquoanno verranno conferiti i crediti formativi per gli Ingegneri e la partecipazione sararsquo completamente gratuita per quanti si registreranno entro il 30 Aprile 2015 Il termine entro cui far pervenire i contributi egrave fissato invece al 12 Gennaio 2015

Lrsquoelaborato ha lo scopo di illustrare da un punto di vista prettamente geotecnico le fondazioni speciali rea-lizzate per consentire la rimozione della Costa Concordia avvenuta il 17 Settembre 2013 presso lrsquoIsola del Giglio (IT)

IntroduzioneIl progetto interamente svolto allrsquointerno del parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago Toscano egrave stato ca-ratterizzato da fondamentali fattori condizionanti le scelte progettuali e le tecnologie Fattori logistici

bull Operazioni condotte in un ristretto specchio drsquoac-qua (asymp40 mt tra il relitto e la costa dellrsquoisola del Giglio)

bull Limitati tempi esecutivi a disposizione in spe-cial modo durante la prima fase di progetto per la messa in sicurezza del relitto

Fattori ambientalibull Tutela del Parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago

Toscanobull Preservare lrsquointegritagrave dei fondali e dei luoghi

Fattori geomorfologicibull Fondali costituiti da formazioni granitichebull Presenza di discontinuitagrave cavitagrave eo vuoti nellrsquoam-

masso rocciosoLrsquoambizioso progetto di ribaltamento e quindi rimozio-

ne finale del relitto egrave stato suddiviso in due macrofasi la prima fase egrave consistita nellrsquoinstallazione del ldquoSiste-ma di ritenutardquo per evitare lo scivolamento del relitto stesso (Hold Back System) lungo gli scoscesi fon-dali (30ordm- 40ordm) con batimetriche molto ravvicinate tra loro La seconda fase ha comportato la realizzazione delle ulteriori fondazioni speciali che unitamente alle opere di prima fase tutte dimensionate in funzione delle sollecitazioni indotte durante le fasi di rotazione del relitto hanno consentito il Parbuckling

CampoprovevalidazionedellescelteprogettualiAl fine di validare le ipotesi ed i parametri progettuali sono stati installati 3 tiranti a barra verticali ed ese-guite altrettante prove di carico a rottura seguendo le raccomandazioni AICAP ldquoAncoraggi nei terreni e nelle roccerdquo gtgtgt

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GeotecnicaRubrica

Recenti sviluppi nella modellazione del comportamento di fondazioni superficialiGuido Gottardi ndash DISTArT Universitagrave di Bologna

A testimonianza del ritorno di interesse nei riguardi di un tema tradizionale e

centrale dellrsquoingegneria geotecni-ca gli ultimi anni hanno visto lrsquoor-ganizzazione di diversi convegni specialistici sulle fondazioni ndash in particolar modo quelle superficiali ndash e piugrave in generale una marca-ta ripresa della ricerca scientifica sullrsquoargomento pubblicata sulle principali riviste del settore Tale rinnovato interesse egrave promos-so anche dalla crescente richiesta di analisi dettagliate e realistiche di tutte quelle strutture offshore - sempre piugrave diffuse - che si tro-vano ad operare in condizioni am-bientali inusuali e particolarmente severe Nella recente letteratura interna-zionale si tende cosigrave a dare sem-pre maggior rilievo alle ricerche sulla modellazione della risposta di fondazioni superficiali soggette a condizioni di carico generali In questa parte della relazione generale si egrave pertanto ritenuto opportuno concentrare lrsquoattenzio-

ne sulla modellazione unitaria di questo comportamento basata su un approccio innovativo di grande interesse dapprima introducen-do alcuni richiami dei concetti di-stintivi per giungere ai successi-vi sviluppi in termini di avanzata modellazione teorica e sperimen-tale e concludere infine con le re-centi prospettive di inserimento in elaborati programmi di analisi strutturaleLrsquoanalisi del comporta-mento di una fondazione superfi-ciale soggetta a condizioni di ca-rico generali mediante lrsquoapproccio del macroelemento consente di di-sporre di uno strumento pratico ed efficiente che puograve sostituire in pri-ma istanza un elaborato modello

numerico del terreno agli elementi finiti Un ulteriore aspetto partico-larmente interessante ed innovati-vo risiede tuttavia nella possibilitagrave di inserire un tale legame costitu-tivo proprio allrsquointerno di un co-dice numerico agli elementi finiti per lrsquoanalisi strutturale - in termini di risultante delle forze applicate al nodo (force-resultant model) - cosigrave da introdurre un accurato mo-dello non lineare della risposta del terreno in luogo delle tradizionali talvolta insoddisfacenti condizio-ni di vincolo al contorno

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe18 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1927 numero bull Novembre 2014

ziale contenuta allrsquointerno di strati sabbiosi confinati le cui manifesta-zioni (vulcanelli di fango fratture con fuoriuscita di acqua mista a sabbia) si sono osservate nelle frazioni di San Felice sul Panaro San Carlo SantrsquoAgostino e Bondeno (Emergeo Working Group 2013) gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Nuove tecniche di prospezione nella ricerca di argille per uso ceramicoGian Paolo Bertolotti ndash Ceramin ConsultingMarco Bettio ndash Tecno Piemonte SpA

Le argille caolintiche a basso contenuto di cromofori rappresentano oggi un prodotto strategico per lrsquoindustria ceramica La prospezione tradizionale realizzata con sondaggi geognostici puograve oggi essere integrata con la prospezione geofisica e controllata con lrsquoausilio di nuove tecnologie digitaliLrsquoinsieme delle tecniche utilizzate puograve rappresentare una nuova metodologia per la prospezione di giacimenti di argille per uso ceramico Analizziamo un caso pratico di ricerca realizzato in un giacimento di argilla del Piemonte

I prodotti ceramici sempre piugrave evoluti e tecnicamente com-plessi richiedono una sem-

pre maggiore attenzione alle materie prime utilizzate nelle formulazioniOltre ad un affinamento dei me-todi di controllo di qualitagrave nuo-ve tecnologie permettono un aggiornamento dei metodi di ri-cerca e prospezione minerariaLe argille rappresentano la com-ponente fondamentale per una corretta formulazione ceramica La ricerca di nuovi giacimenti di materie prime a basso contenuto di cromofori (ferro e titanio) e la migliore comprensione dei depositi giagrave individuati risulta fondamentale e strategica per lrsquoin-dustria A tale proposito Tecno Piemonte ha recente-mente messo a punto un attrezzato laboratorio ana-

litico e tecnologico in grado di valutare la qualitagrave ed il corretto utilizzo delle materie prime nella produzione ceramica

IlgiacimentodiLozzoloIl giacimento di argille caoliniti-che di Lozzolo ubicato nel Nord Italia in provincia di Vercelli pur essendo conosciuto e coltivato da oltre 100 anni egrave stato ogget-to recentemente di una intensa e dettagliata attivitagrave di prospe-zione geologicaLe piugrave significative ricerche

sono state effettuati nella concessione mineraria ldquoFornacciordquo titolo di pro-prietagrave della societagrave RM Ricerche Minerarie srl gtgtgt

Figura 1 ndash laboratorio tecnologico ed analitico per lo studio delle materie prime e formulazioni ceramiche Tecno Piemonte Lenta (VC)

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GeotecnicaRubrica

Analisi dei fenomeni di liquefazione durante il terremoto emiliano del 20 maggio 2012 mediante interferometria differenziale SARMatteo Albano Marco Moro Christian Bignami Emanuela Falcucci Stefano Gori Salvatore Stramondo ndash Istituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaMichele Saroli Giuseppe Modoni ndash Dipartimento di Ingegneria Civile e meccanica ndash Universitagrave di Cassino e del Lazio meridionaleLuca Pulvirenti Nazzareno Pierdicca ndash Dipartimento di Ingegneria dellrsquoInformazione elettronica e Telecomunicazioni ndash La Sapienza Universitagrave di roma

Nella presente nota si riporta lo studio dei fenomeni di liquefazione verificatisi nella fase cosismica del terremoto emiliano del 20 Maggio 2012 A tale scopo si sono utilizzate 4 immagini SAR COSMO SkyMed in banda X ad alta risoluzione nel periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 6 Giugno 2012 Nel campo di deformazione del terremoto si sono identificate aree affette da subsidenza localizzata probabilmente associata alla compattazione di strati sabbiosi per liquefazione Lo studio geologico-geotecnico delle aree suddette ha confermato la presenza di uno strato sabbioso profondo potenzialmente liquefacibile Il cedimento dovuto al liquefazione calcolato tramite back-analysis dei dati ottenuti da prove penetrometriche statiche risulta in buon accordo con i valori osservati tramite telerilevamento a meno di discrepanze legate alla variabilitagrave locale dello strato sabbioso o alla sottostima dei cedimenti misurati a causa della decorrelazione del dato SAR

IntroduzioneLrsquointerferometria differenziale radar ad apertura sintetica (DInSAR) egrave una tecnica ampiamente utilizzata per lrsquoidentificazione delle deforma-zioni al suolo a seguito di even-ti sismici particolarmente intensi (Massonnet et al 1993) La tecnica DInSAR egrave stata applicata con suc-cesso anche per lo studio di feno-meni quali movimenti lenti di gran-di frane a cinematismo profondo (Moro et al 2011)

Nella presente nota la tecnica DIn-SAR egrave stata utilizzata per analizzare gli effetti di subsidenza per liquefa-zione indotti dal terremoto emiliano del 20 maggio 2012Il terremoto (Ml 59) ha colpito una vasta area compresa tra le province di Ferrara Reggio-Emilia Modena Bologna Mantova e Rovigo Uno degli effetti cosismici maggiormen-te rilevanti egrave stato il fenomeno della liquefazione causato dallrsquoaumento della pressione dellrsquoacqua intersti-

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe20 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2127 numero bull Novembre 2014

Nel caso in esame non risultando le condizioni al contorno tali da consentire unrsquoanalisi monodimensio-nali e si egrave deciso di condurre due modellazioni paral-lele una monodimensionale ed una bidimensionale in modo da rendere possibile un confronto tra i risul-tati ottenuti e valutare nel caso specifico lrsquoattendibili-tagrave del modello di risposta sismica monodimensiona-le gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Influenze pluviometriche e idrografiche su bacini e versantiDellrsquoIng Piero Cirone autore di ldquoAnalisi e verifica dei pendiirdquo

La concomitanza tra i fenomeni franosi e gli eventi piovosi egrave ge-

neralmente una circostanza euristica attribuibile al turbamento dellrsquoequilibrio naturale dei pendii indotto dalla pioggia anche se talvolta non egrave questa la causa determinante dellrsquoinnesco di un movimento franoso Non vrsquoegrave comunque dubbio che ndash a parte le precipitazioni ecceziona-li le quali di per seacute costituiscono in merito sempre un determinan-te fattore eziologico naturale ndash un clima piovoso sia quasi sempre unrsquoimportante causa preparatoria dellrsquoevento franoso specialmen-te se le rocce costituenti il pendio siano particolarmente sensibili allrsquoalterazione meteoricaSenza poi parlare dellrsquoazione di rapido scalzamento che un corso drsquoacqua puograve esplicare sulle sponde di talweg al piede del pendio in concomitanza di una piena straordinaria conseguente al verifi-carsi di una pioggia eccezionale nel bacino imbrifero dellrsquoasta flu-viale gtgtgt continua a leggere

Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)Salvatore Santangelo Maggiore Roberto Lando U Pacini

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Il confronto tra le analisi numeriche per la valutazio-ne della risposta sismica locale monodimensionale e bidimensionale evidenzia che per effetto della foca-lizzazione delle onde sismiche in corrispondenza dei bordi della valle o a causa della forma piugrave o meno concava del bacino il modello monodimensionale puograve arrivare a sottostimare gli effetti di amplificazione fino a tre volte rispetto al modello bidimensionale In questo lavoro vengono messi a confronto i risultati della risposta sismica locale ottenuti mediante i due approcci sopracitati con riferimento ad unrsquoapplicazio-ne realeil progetto di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Broncoli ndash Comune di Lucca

IntroduzioneIn occasione del progetto di ristrutturazione e restau-ro della chiesa di San Giusto di Brancoli - Comune di Lucca egrave stato condotto uno studio per la valutazione della risposta sismica localeEgrave noto che laddove le condizioni al contorno lo ri-chiedono i modelli di risposta sismica bidimensionali siano da preferire nei confronti di quelli monodimen-sionali in quantoquestrsquoultimi non sono in grado di co-gliere fenomeni come la focalizzazione delle onde si-smiche diffrazione ai bordi con generazione di onde di superficie ldquoimprigionamento delle onde sismicherdquo e interferenza tra onde di volume e di superficie con generazione di un campo drsquoonda complesso Trascu-rare il contributo di tali fenomeni puograve portare a sotto-stimare in maniera piugrave o meno significativa lrsquoamplifi-cazione sismica locale Tuttavia nel caso in cui i terreni non risultino affetti da problematiche di carattere bidimensionale (sia sepol-te che topografiche) lrsquoanalisi numerica monodimen-sionale risulta un ottimo strumento di analisi e forni-sce risultati molto prossimi a quelli ottenuti dallrsquoanalisi bidimensionale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

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Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

30

per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

E srl

uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

COSTRUZIONE DI CARPENTERIAMETALLICA A NORMA

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ZINCATURA GENERALEDim impianto 125 x 15 x 32 h

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Dim impianto 122 x 15 x 32 hZINCATURA GENERALE middot CARPENTERIA METALLICA

ZINCATURA GENERALE middot CENTRIFUGADim impianto 1 128 x 15 x 225 h Dim impianto 2 47 x 15 x 23 h

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

copy O

RC

H

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

vasca di z incatura 13m x 16m x 26m

Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

Fiera di Verona Verona Fairgrounds

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

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Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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iidro DRAIN Lrsquoinnovativa formulazione di calcestruzzo per pavimentazioni continue ad altissima capacitagrave drenante

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 8: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe14 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1527 numero bull Novembre 2014

LaProfessione

Nasce Cert-Ing Agenzia Nazionale per la Certificazione Volontaria delle CompetenzeUnrsquoopportunitagrave per la professione e per il mercato

Patrizia Ricci ndash redazione INGeNIO

Il 30 ottobre scorso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha istituito a Roma presso la propria sede lrsquoAgenzia Nazionale per la Certificazio-

ne Volontaria delle Competenze degli Ingegneri ldquoAgenzia Cert-Ingrdquo un organismo che si occu-peragrave a livello nazionale della certificazione delle competenze degli ingegneri Lo statuto dellrsquoAssociazione egrave stato sottoscritto da Armando Zambrano presidente CNI dai Consiglieri Massa Pellegatta e Lapenna alla presenza di Lui-gi Ronsivalle presidente del Centro Studi del CNI e Stefano Calzolari presidente dellrsquoOrdine degli Inge-gneri di MilanoTramite il progetto Cert-Ing - La Certificazione volon-taria delle Competenze il Consiglio nazionale degli Ingegneri si propone di valorizzare lrsquoesperienza dei propri iscritti convalidando la competenza da loro acquisita in specifici settori attraverso lrsquoattivitagrave pro-fessionale esercitata in forma societaria autonoma o subordinata e la formazione successiva allrsquoiscrizione allrsquoAlbo anche in conformitagrave allrsquoobbligo di aggiorna-mento della competenza professionale

ldquoCon la creazione dellrsquoAgenzia Naziona-le per la certificazione delle competenze - ha detto Armando Zambra-no presidente CNI - il Consiglio Nazionale e gli Ordini territoriali de-gli ingegneri si pongono lrsquoobiettivo di diventare un costante e qualifica-to punto drsquoincontro fra

la domanda e lrsquoofferta di prestazioni specialistiche nellrsquoambito del lavoro intellettuale Attraverso questo progetto gli Ordini possono essere sempre piugrave perce-piti come un soggetto vivo vicino alla cittadinanza e come organismi che garantiscono il corretto modo di

fare la professione senza eccessive liberalizzazioni formando e certificando un nucleo di professionisti a servizio della comunitagraverdquoConcetto ribadito anche da Luigi Ronsivalle ldquoLa cer-tificazione delle competenze costituisce un ulteriore importante passo compiuto dal Consiglio Nazionale e dagli Ordini territoriali degli ingegneri verso la loro trasformazione in organismi che erogano servizi a fa-vore dei loro iscritti secondo una concezione piugrave mo-derna dellrsquoOrdine professionale e delle funzioni che gli sono attribuiterdquoldquoLa certificazione delle competenze ndash ha proseguito Zambrano ribadendo un concetto espresso anche dal consigliere Riccardo Pellegatta - rappresenta unrsquooppor-tunitagrave per professionisti e mercato del lavorordquo ldquoSia gli ingegneri dipendenti che i liberi professionisti ndash ha aggiunto Ronsivalle - avranno lrsquoopportunitagrave di pubbli-cizzare la propria esperienza e competenza accredita-ta da un organismo terzo ciograve comporteragrave la necessitagrave di sottoporsi ad un processo di verifica che richiederagrave lrsquoacquisizione da parte dei professionisti di una mentali-tagrave nuova adeguata al cambiamento radicale che si sta verificando nel mondo del lavoro non solo a causa del-la crisi che ormai possiamo considerare sistemica ma anche delle mutate dinamiche del mercato del lavoro divenuto necessariamente piugrave esigente nella ricerca di profili professionali dotati di esperienza e di competenze specifiche LrsquoOrdine professionale da parte sua dovragrave assumere la veste di organismo accreditato capace a propria volta di attribuire attestazioni e certificazioni ba-sate su metodi trasparenti controllabili e riconoscibilirdquoldquoLrsquoAgenzia rappresenteragrave inoltre ndash ha concluso lrsquoing Ronsivalle - un organismo di garanzia nellrsquoassicurare sia il corretto adempimento delle procedure sia lrsquoade-renza ai principi ispiratori del progetto da parte di tutti gli Ordini che saranno depu-tati ad attuarlo material-menterdquo gtgtgt

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LaProfessione

Ma il tempo egrave davvero un tirannoldquoLa semplicitagrave egrave la necessitagrave di distinguere sempre ogni giorno lrsquoessenziale dal superfluordquo Ermanno Olmi

Francesca Romana Vender ndash Teleos Leadership Institute Philadelpia USA

La gestione del tempo egrave una competenza critica fondamentale per il periodo che stiamo vivendo Distinguere il tempo propizio per fare o per lasciar andare richiede riflessione allenamento pratica nel business e fuori da esso Competenze eccellenti nel campo tecnico possono fallire se non si sa pianificare o emergono se si conosce il tempo di crescita delle persone che si hanno di fronte

Espressioni come ldquoChi ha tempo non aspetti tempo tempus breve est la notte

porta consiglio il tempo eacute sempre una risorsa scarsa non ho tempo da perdere se avessi piugrave tempo sono cosi comuni che difficilmente le mettiamo in crisi ce ne convin-ciamo le crediamo vere sempre ed in ogni contestoMai come in questo periodo le aziende sono chiamate come esperto di sviluppo di persone a collaborare con i responsabili HR per migliorare capi e collaboratori attraverso un training che renda piugrave efficace ed efficiente il tempo speso dalle persone nelle loro or-ganizzazioni Confusione pressione scarsa chiarezza nella definizione degli

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obiettivi prestazioni poco perfor-manti dovute a informazioni tra loro discordanti hanno spesso alla base poca attenzione alla risorsa tempo ed al suo utilizzo come ri-sorsaGli antichi greci avevano due pa-role per il tempo kronos e kairograves Mentre la prima si riferisce ad un significato di tempo legato alla lo-gica e sequenziale la seconda si-gnifica ldquoun tempo nel mezzordquo un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale ldquoqualco-sardquo di speciale accade come se si trattasse di un tempo di Grazia Il tempo del genio non egrave il tempo kronos unidirezionale e tiranno egrave il tempo ciclico e periodicamente favorevole e opportuno Il tempo di Esiodo non quello di Sofocle del-

le ldquoOpere e i Giornirdquo e non quello della Tragedia Il processo lavora-tivo del genio egrave il tempo del ldquogiusto momentordquo quando tagliare lrsquoalbe-ro quando considerare conclusa la stagionatura piegare il legno stendere la vernice una prima una seconda una terza voltahellipMentre kronos si riferisce a qual-cosa di quantitativo kairograves ha una natura qualitativa e poco determi-nabile da fattori oggettivi Nel caso di kronos penso al tempo scandito da un Manager dilinea nel caso di kairograves penso al tempo in cui il contadino decide di semi-nare o raccogliere gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe16 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1727 numero bull Novembre 2014

Rubrica GeotecnicaLe fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa ConcordiaLuigi Domina Davide Del Monte ndash Trevi SpA

5deg Convegno IAGIGIncontro Annuale dei Giovani Ingegneri GeotecniciRoma 22-23 maggio 2015

LrsquoIncontro Annuale dei Gio-vani Ingegneri Geotecnici

(IAGIG) egrave unrsquoiniziativa dellrsquoAs-sociazione Geotecnica Italiana (AGI) organizzata in collabora-zione con gli Ordini Provinciali degli Ingegneri intesa a pro-muovere la discussione di argo-

menti di Ingegneria Geotecnica e favorire uno scambio di esperienze e conoscenze tra giovani professionisti e ricercatori I temi centrali dellrsquoincontro riguardano principalmente gli aspetti tra-dizionali ed innovativi della progettazione esecuzione e controllo di

opere di Ingegneria Geotecnica anche alla luce del recente quadro normativo introdotto dalle NTC 2008 e dellrsquoimpegno sempre piursquo inter-nazionale che molti giovani sono chiamati ad affrontare confrontan-dosi con standard e vincoli normativi anche completamente differenti da quanto applicato in Italia Lrsquoappuntamento si terragrave a Roma il 22 e 23 maggio presso lrsquoaula magna dellrsquoUniversitagrave Europea di Roma Come sempre anche questrsquoanno verranno conferiti i crediti formativi per gli Ingegneri e la partecipazione sararsquo completamente gratuita per quanti si registreranno entro il 30 Aprile 2015 Il termine entro cui far pervenire i contributi egrave fissato invece al 12 Gennaio 2015

Lrsquoelaborato ha lo scopo di illustrare da un punto di vista prettamente geotecnico le fondazioni speciali rea-lizzate per consentire la rimozione della Costa Concordia avvenuta il 17 Settembre 2013 presso lrsquoIsola del Giglio (IT)

IntroduzioneIl progetto interamente svolto allrsquointerno del parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago Toscano egrave stato ca-ratterizzato da fondamentali fattori condizionanti le scelte progettuali e le tecnologie Fattori logistici

bull Operazioni condotte in un ristretto specchio drsquoac-qua (asymp40 mt tra il relitto e la costa dellrsquoisola del Giglio)

bull Limitati tempi esecutivi a disposizione in spe-cial modo durante la prima fase di progetto per la messa in sicurezza del relitto

Fattori ambientalibull Tutela del Parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago

Toscanobull Preservare lrsquointegritagrave dei fondali e dei luoghi

Fattori geomorfologicibull Fondali costituiti da formazioni granitichebull Presenza di discontinuitagrave cavitagrave eo vuoti nellrsquoam-

masso rocciosoLrsquoambizioso progetto di ribaltamento e quindi rimozio-

ne finale del relitto egrave stato suddiviso in due macrofasi la prima fase egrave consistita nellrsquoinstallazione del ldquoSiste-ma di ritenutardquo per evitare lo scivolamento del relitto stesso (Hold Back System) lungo gli scoscesi fon-dali (30ordm- 40ordm) con batimetriche molto ravvicinate tra loro La seconda fase ha comportato la realizzazione delle ulteriori fondazioni speciali che unitamente alle opere di prima fase tutte dimensionate in funzione delle sollecitazioni indotte durante le fasi di rotazione del relitto hanno consentito il Parbuckling

CampoprovevalidazionedellescelteprogettualiAl fine di validare le ipotesi ed i parametri progettuali sono stati installati 3 tiranti a barra verticali ed ese-guite altrettante prove di carico a rottura seguendo le raccomandazioni AICAP ldquoAncoraggi nei terreni e nelle roccerdquo gtgtgt

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GeotecnicaRubrica

Recenti sviluppi nella modellazione del comportamento di fondazioni superficialiGuido Gottardi ndash DISTArT Universitagrave di Bologna

A testimonianza del ritorno di interesse nei riguardi di un tema tradizionale e

centrale dellrsquoingegneria geotecni-ca gli ultimi anni hanno visto lrsquoor-ganizzazione di diversi convegni specialistici sulle fondazioni ndash in particolar modo quelle superficiali ndash e piugrave in generale una marca-ta ripresa della ricerca scientifica sullrsquoargomento pubblicata sulle principali riviste del settore Tale rinnovato interesse egrave promos-so anche dalla crescente richiesta di analisi dettagliate e realistiche di tutte quelle strutture offshore - sempre piugrave diffuse - che si tro-vano ad operare in condizioni am-bientali inusuali e particolarmente severe Nella recente letteratura interna-zionale si tende cosigrave a dare sem-pre maggior rilievo alle ricerche sulla modellazione della risposta di fondazioni superficiali soggette a condizioni di carico generali In questa parte della relazione generale si egrave pertanto ritenuto opportuno concentrare lrsquoattenzio-

ne sulla modellazione unitaria di questo comportamento basata su un approccio innovativo di grande interesse dapprima introducen-do alcuni richiami dei concetti di-stintivi per giungere ai successi-vi sviluppi in termini di avanzata modellazione teorica e sperimen-tale e concludere infine con le re-centi prospettive di inserimento in elaborati programmi di analisi strutturaleLrsquoanalisi del comporta-mento di una fondazione superfi-ciale soggetta a condizioni di ca-rico generali mediante lrsquoapproccio del macroelemento consente di di-sporre di uno strumento pratico ed efficiente che puograve sostituire in pri-ma istanza un elaborato modello

numerico del terreno agli elementi finiti Un ulteriore aspetto partico-larmente interessante ed innovati-vo risiede tuttavia nella possibilitagrave di inserire un tale legame costitu-tivo proprio allrsquointerno di un co-dice numerico agli elementi finiti per lrsquoanalisi strutturale - in termini di risultante delle forze applicate al nodo (force-resultant model) - cosigrave da introdurre un accurato mo-dello non lineare della risposta del terreno in luogo delle tradizionali talvolta insoddisfacenti condizio-ni di vincolo al contorno

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe18 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1927 numero bull Novembre 2014

ziale contenuta allrsquointerno di strati sabbiosi confinati le cui manifesta-zioni (vulcanelli di fango fratture con fuoriuscita di acqua mista a sabbia) si sono osservate nelle frazioni di San Felice sul Panaro San Carlo SantrsquoAgostino e Bondeno (Emergeo Working Group 2013) gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Nuove tecniche di prospezione nella ricerca di argille per uso ceramicoGian Paolo Bertolotti ndash Ceramin ConsultingMarco Bettio ndash Tecno Piemonte SpA

Le argille caolintiche a basso contenuto di cromofori rappresentano oggi un prodotto strategico per lrsquoindustria ceramica La prospezione tradizionale realizzata con sondaggi geognostici puograve oggi essere integrata con la prospezione geofisica e controllata con lrsquoausilio di nuove tecnologie digitaliLrsquoinsieme delle tecniche utilizzate puograve rappresentare una nuova metodologia per la prospezione di giacimenti di argille per uso ceramico Analizziamo un caso pratico di ricerca realizzato in un giacimento di argilla del Piemonte

I prodotti ceramici sempre piugrave evoluti e tecnicamente com-plessi richiedono una sem-

pre maggiore attenzione alle materie prime utilizzate nelle formulazioniOltre ad un affinamento dei me-todi di controllo di qualitagrave nuo-ve tecnologie permettono un aggiornamento dei metodi di ri-cerca e prospezione minerariaLe argille rappresentano la com-ponente fondamentale per una corretta formulazione ceramica La ricerca di nuovi giacimenti di materie prime a basso contenuto di cromofori (ferro e titanio) e la migliore comprensione dei depositi giagrave individuati risulta fondamentale e strategica per lrsquoin-dustria A tale proposito Tecno Piemonte ha recente-mente messo a punto un attrezzato laboratorio ana-

litico e tecnologico in grado di valutare la qualitagrave ed il corretto utilizzo delle materie prime nella produzione ceramica

IlgiacimentodiLozzoloIl giacimento di argille caoliniti-che di Lozzolo ubicato nel Nord Italia in provincia di Vercelli pur essendo conosciuto e coltivato da oltre 100 anni egrave stato ogget-to recentemente di una intensa e dettagliata attivitagrave di prospe-zione geologicaLe piugrave significative ricerche

sono state effettuati nella concessione mineraria ldquoFornacciordquo titolo di pro-prietagrave della societagrave RM Ricerche Minerarie srl gtgtgt

Figura 1 ndash laboratorio tecnologico ed analitico per lo studio delle materie prime e formulazioni ceramiche Tecno Piemonte Lenta (VC)

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GeotecnicaRubrica

Analisi dei fenomeni di liquefazione durante il terremoto emiliano del 20 maggio 2012 mediante interferometria differenziale SARMatteo Albano Marco Moro Christian Bignami Emanuela Falcucci Stefano Gori Salvatore Stramondo ndash Istituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaMichele Saroli Giuseppe Modoni ndash Dipartimento di Ingegneria Civile e meccanica ndash Universitagrave di Cassino e del Lazio meridionaleLuca Pulvirenti Nazzareno Pierdicca ndash Dipartimento di Ingegneria dellrsquoInformazione elettronica e Telecomunicazioni ndash La Sapienza Universitagrave di roma

Nella presente nota si riporta lo studio dei fenomeni di liquefazione verificatisi nella fase cosismica del terremoto emiliano del 20 Maggio 2012 A tale scopo si sono utilizzate 4 immagini SAR COSMO SkyMed in banda X ad alta risoluzione nel periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 6 Giugno 2012 Nel campo di deformazione del terremoto si sono identificate aree affette da subsidenza localizzata probabilmente associata alla compattazione di strati sabbiosi per liquefazione Lo studio geologico-geotecnico delle aree suddette ha confermato la presenza di uno strato sabbioso profondo potenzialmente liquefacibile Il cedimento dovuto al liquefazione calcolato tramite back-analysis dei dati ottenuti da prove penetrometriche statiche risulta in buon accordo con i valori osservati tramite telerilevamento a meno di discrepanze legate alla variabilitagrave locale dello strato sabbioso o alla sottostima dei cedimenti misurati a causa della decorrelazione del dato SAR

IntroduzioneLrsquointerferometria differenziale radar ad apertura sintetica (DInSAR) egrave una tecnica ampiamente utilizzata per lrsquoidentificazione delle deforma-zioni al suolo a seguito di even-ti sismici particolarmente intensi (Massonnet et al 1993) La tecnica DInSAR egrave stata applicata con suc-cesso anche per lo studio di feno-meni quali movimenti lenti di gran-di frane a cinematismo profondo (Moro et al 2011)

Nella presente nota la tecnica DIn-SAR egrave stata utilizzata per analizzare gli effetti di subsidenza per liquefa-zione indotti dal terremoto emiliano del 20 maggio 2012Il terremoto (Ml 59) ha colpito una vasta area compresa tra le province di Ferrara Reggio-Emilia Modena Bologna Mantova e Rovigo Uno degli effetti cosismici maggiormen-te rilevanti egrave stato il fenomeno della liquefazione causato dallrsquoaumento della pressione dellrsquoacqua intersti-

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe20 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2127 numero bull Novembre 2014

Nel caso in esame non risultando le condizioni al contorno tali da consentire unrsquoanalisi monodimensio-nali e si egrave deciso di condurre due modellazioni paral-lele una monodimensionale ed una bidimensionale in modo da rendere possibile un confronto tra i risul-tati ottenuti e valutare nel caso specifico lrsquoattendibili-tagrave del modello di risposta sismica monodimensiona-le gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Influenze pluviometriche e idrografiche su bacini e versantiDellrsquoIng Piero Cirone autore di ldquoAnalisi e verifica dei pendiirdquo

La concomitanza tra i fenomeni franosi e gli eventi piovosi egrave ge-

neralmente una circostanza euristica attribuibile al turbamento dellrsquoequilibrio naturale dei pendii indotto dalla pioggia anche se talvolta non egrave questa la causa determinante dellrsquoinnesco di un movimento franoso Non vrsquoegrave comunque dubbio che ndash a parte le precipitazioni ecceziona-li le quali di per seacute costituiscono in merito sempre un determinan-te fattore eziologico naturale ndash un clima piovoso sia quasi sempre unrsquoimportante causa preparatoria dellrsquoevento franoso specialmen-te se le rocce costituenti il pendio siano particolarmente sensibili allrsquoalterazione meteoricaSenza poi parlare dellrsquoazione di rapido scalzamento che un corso drsquoacqua puograve esplicare sulle sponde di talweg al piede del pendio in concomitanza di una piena straordinaria conseguente al verifi-carsi di una pioggia eccezionale nel bacino imbrifero dellrsquoasta flu-viale gtgtgt continua a leggere

Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)Salvatore Santangelo Maggiore Roberto Lando U Pacini

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Il confronto tra le analisi numeriche per la valutazio-ne della risposta sismica locale monodimensionale e bidimensionale evidenzia che per effetto della foca-lizzazione delle onde sismiche in corrispondenza dei bordi della valle o a causa della forma piugrave o meno concava del bacino il modello monodimensionale puograve arrivare a sottostimare gli effetti di amplificazione fino a tre volte rispetto al modello bidimensionale In questo lavoro vengono messi a confronto i risultati della risposta sismica locale ottenuti mediante i due approcci sopracitati con riferimento ad unrsquoapplicazio-ne realeil progetto di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Broncoli ndash Comune di Lucca

IntroduzioneIn occasione del progetto di ristrutturazione e restau-ro della chiesa di San Giusto di Brancoli - Comune di Lucca egrave stato condotto uno studio per la valutazione della risposta sismica localeEgrave noto che laddove le condizioni al contorno lo ri-chiedono i modelli di risposta sismica bidimensionali siano da preferire nei confronti di quelli monodimen-sionali in quantoquestrsquoultimi non sono in grado di co-gliere fenomeni come la focalizzazione delle onde si-smiche diffrazione ai bordi con generazione di onde di superficie ldquoimprigionamento delle onde sismicherdquo e interferenza tra onde di volume e di superficie con generazione di un campo drsquoonda complesso Trascu-rare il contributo di tali fenomeni puograve portare a sotto-stimare in maniera piugrave o meno significativa lrsquoamplifi-cazione sismica locale Tuttavia nel caso in cui i terreni non risultino affetti da problematiche di carattere bidimensionale (sia sepol-te che topografiche) lrsquoanalisi numerica monodimen-sionale risulta un ottimo strumento di analisi e forni-sce risultati molto prossimi a quelli ottenuti dallrsquoanalisi bidimensionale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

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Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

30

per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

E srl

uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

Proprietagrave EditorialeIMREADY srl - wwwimreadyit

Casa EditriceIMREADY srl - wwwimreadyit

Concessionaria esclusivaper la pubblicitagraveidrapro srlinfoidrapro

AutorizzazioneSegreteria di Stato Affari InterniProt n 200752012 del 16febbraio 2012Copia depositata presso ilTribunale della Rep di San Marino

Direzione redazione segreteriaIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)T 0549909090F 0549909096infoimreadyit

Inserzioni PubblicitarieIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)Per maggiori informazioniT 0549909090commercialeimreadyit

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La Direzione del giornalesi riserva di non pubblicaremateriale non conforme allapropria linea editoriale

Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 9: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe16 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1727 numero bull Novembre 2014

Rubrica GeotecnicaLe fondazioni speciali nel progetto di rimozione della Costa ConcordiaLuigi Domina Davide Del Monte ndash Trevi SpA

5deg Convegno IAGIGIncontro Annuale dei Giovani Ingegneri GeotecniciRoma 22-23 maggio 2015

LrsquoIncontro Annuale dei Gio-vani Ingegneri Geotecnici

(IAGIG) egrave unrsquoiniziativa dellrsquoAs-sociazione Geotecnica Italiana (AGI) organizzata in collabora-zione con gli Ordini Provinciali degli Ingegneri intesa a pro-muovere la discussione di argo-

menti di Ingegneria Geotecnica e favorire uno scambio di esperienze e conoscenze tra giovani professionisti e ricercatori I temi centrali dellrsquoincontro riguardano principalmente gli aspetti tra-dizionali ed innovativi della progettazione esecuzione e controllo di

opere di Ingegneria Geotecnica anche alla luce del recente quadro normativo introdotto dalle NTC 2008 e dellrsquoimpegno sempre piursquo inter-nazionale che molti giovani sono chiamati ad affrontare confrontan-dosi con standard e vincoli normativi anche completamente differenti da quanto applicato in Italia Lrsquoappuntamento si terragrave a Roma il 22 e 23 maggio presso lrsquoaula magna dellrsquoUniversitagrave Europea di Roma Come sempre anche questrsquoanno verranno conferiti i crediti formativi per gli Ingegneri e la partecipazione sararsquo completamente gratuita per quanti si registreranno entro il 30 Aprile 2015 Il termine entro cui far pervenire i contributi egrave fissato invece al 12 Gennaio 2015

Lrsquoelaborato ha lo scopo di illustrare da un punto di vista prettamente geotecnico le fondazioni speciali rea-lizzate per consentire la rimozione della Costa Concordia avvenuta il 17 Settembre 2013 presso lrsquoIsola del Giglio (IT)

IntroduzioneIl progetto interamente svolto allrsquointerno del parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago Toscano egrave stato ca-ratterizzato da fondamentali fattori condizionanti le scelte progettuali e le tecnologie Fattori logistici

bull Operazioni condotte in un ristretto specchio drsquoac-qua (asymp40 mt tra il relitto e la costa dellrsquoisola del Giglio)

bull Limitati tempi esecutivi a disposizione in spe-cial modo durante la prima fase di progetto per la messa in sicurezza del relitto

Fattori ambientalibull Tutela del Parco Marino Protetto dellrsquoArcipelago

Toscanobull Preservare lrsquointegritagrave dei fondali e dei luoghi

Fattori geomorfologicibull Fondali costituiti da formazioni granitichebull Presenza di discontinuitagrave cavitagrave eo vuoti nellrsquoam-

masso rocciosoLrsquoambizioso progetto di ribaltamento e quindi rimozio-

ne finale del relitto egrave stato suddiviso in due macrofasi la prima fase egrave consistita nellrsquoinstallazione del ldquoSiste-ma di ritenutardquo per evitare lo scivolamento del relitto stesso (Hold Back System) lungo gli scoscesi fon-dali (30ordm- 40ordm) con batimetriche molto ravvicinate tra loro La seconda fase ha comportato la realizzazione delle ulteriori fondazioni speciali che unitamente alle opere di prima fase tutte dimensionate in funzione delle sollecitazioni indotte durante le fasi di rotazione del relitto hanno consentito il Parbuckling

CampoprovevalidazionedellescelteprogettualiAl fine di validare le ipotesi ed i parametri progettuali sono stati installati 3 tiranti a barra verticali ed ese-guite altrettante prove di carico a rottura seguendo le raccomandazioni AICAP ldquoAncoraggi nei terreni e nelle roccerdquo gtgtgt

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GeotecnicaRubrica

Recenti sviluppi nella modellazione del comportamento di fondazioni superficialiGuido Gottardi ndash DISTArT Universitagrave di Bologna

A testimonianza del ritorno di interesse nei riguardi di un tema tradizionale e

centrale dellrsquoingegneria geotecni-ca gli ultimi anni hanno visto lrsquoor-ganizzazione di diversi convegni specialistici sulle fondazioni ndash in particolar modo quelle superficiali ndash e piugrave in generale una marca-ta ripresa della ricerca scientifica sullrsquoargomento pubblicata sulle principali riviste del settore Tale rinnovato interesse egrave promos-so anche dalla crescente richiesta di analisi dettagliate e realistiche di tutte quelle strutture offshore - sempre piugrave diffuse - che si tro-vano ad operare in condizioni am-bientali inusuali e particolarmente severe Nella recente letteratura interna-zionale si tende cosigrave a dare sem-pre maggior rilievo alle ricerche sulla modellazione della risposta di fondazioni superficiali soggette a condizioni di carico generali In questa parte della relazione generale si egrave pertanto ritenuto opportuno concentrare lrsquoattenzio-

ne sulla modellazione unitaria di questo comportamento basata su un approccio innovativo di grande interesse dapprima introducen-do alcuni richiami dei concetti di-stintivi per giungere ai successi-vi sviluppi in termini di avanzata modellazione teorica e sperimen-tale e concludere infine con le re-centi prospettive di inserimento in elaborati programmi di analisi strutturaleLrsquoanalisi del comporta-mento di una fondazione superfi-ciale soggetta a condizioni di ca-rico generali mediante lrsquoapproccio del macroelemento consente di di-sporre di uno strumento pratico ed efficiente che puograve sostituire in pri-ma istanza un elaborato modello

numerico del terreno agli elementi finiti Un ulteriore aspetto partico-larmente interessante ed innovati-vo risiede tuttavia nella possibilitagrave di inserire un tale legame costitu-tivo proprio allrsquointerno di un co-dice numerico agli elementi finiti per lrsquoanalisi strutturale - in termini di risultante delle forze applicate al nodo (force-resultant model) - cosigrave da introdurre un accurato mo-dello non lineare della risposta del terreno in luogo delle tradizionali talvolta insoddisfacenti condizio-ni di vincolo al contorno

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe18 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1927 numero bull Novembre 2014

ziale contenuta allrsquointerno di strati sabbiosi confinati le cui manifesta-zioni (vulcanelli di fango fratture con fuoriuscita di acqua mista a sabbia) si sono osservate nelle frazioni di San Felice sul Panaro San Carlo SantrsquoAgostino e Bondeno (Emergeo Working Group 2013) gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Nuove tecniche di prospezione nella ricerca di argille per uso ceramicoGian Paolo Bertolotti ndash Ceramin ConsultingMarco Bettio ndash Tecno Piemonte SpA

Le argille caolintiche a basso contenuto di cromofori rappresentano oggi un prodotto strategico per lrsquoindustria ceramica La prospezione tradizionale realizzata con sondaggi geognostici puograve oggi essere integrata con la prospezione geofisica e controllata con lrsquoausilio di nuove tecnologie digitaliLrsquoinsieme delle tecniche utilizzate puograve rappresentare una nuova metodologia per la prospezione di giacimenti di argille per uso ceramico Analizziamo un caso pratico di ricerca realizzato in un giacimento di argilla del Piemonte

I prodotti ceramici sempre piugrave evoluti e tecnicamente com-plessi richiedono una sem-

pre maggiore attenzione alle materie prime utilizzate nelle formulazioniOltre ad un affinamento dei me-todi di controllo di qualitagrave nuo-ve tecnologie permettono un aggiornamento dei metodi di ri-cerca e prospezione minerariaLe argille rappresentano la com-ponente fondamentale per una corretta formulazione ceramica La ricerca di nuovi giacimenti di materie prime a basso contenuto di cromofori (ferro e titanio) e la migliore comprensione dei depositi giagrave individuati risulta fondamentale e strategica per lrsquoin-dustria A tale proposito Tecno Piemonte ha recente-mente messo a punto un attrezzato laboratorio ana-

litico e tecnologico in grado di valutare la qualitagrave ed il corretto utilizzo delle materie prime nella produzione ceramica

IlgiacimentodiLozzoloIl giacimento di argille caoliniti-che di Lozzolo ubicato nel Nord Italia in provincia di Vercelli pur essendo conosciuto e coltivato da oltre 100 anni egrave stato ogget-to recentemente di una intensa e dettagliata attivitagrave di prospe-zione geologicaLe piugrave significative ricerche

sono state effettuati nella concessione mineraria ldquoFornacciordquo titolo di pro-prietagrave della societagrave RM Ricerche Minerarie srl gtgtgt

Figura 1 ndash laboratorio tecnologico ed analitico per lo studio delle materie prime e formulazioni ceramiche Tecno Piemonte Lenta (VC)

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GeotecnicaRubrica

Analisi dei fenomeni di liquefazione durante il terremoto emiliano del 20 maggio 2012 mediante interferometria differenziale SARMatteo Albano Marco Moro Christian Bignami Emanuela Falcucci Stefano Gori Salvatore Stramondo ndash Istituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaMichele Saroli Giuseppe Modoni ndash Dipartimento di Ingegneria Civile e meccanica ndash Universitagrave di Cassino e del Lazio meridionaleLuca Pulvirenti Nazzareno Pierdicca ndash Dipartimento di Ingegneria dellrsquoInformazione elettronica e Telecomunicazioni ndash La Sapienza Universitagrave di roma

Nella presente nota si riporta lo studio dei fenomeni di liquefazione verificatisi nella fase cosismica del terremoto emiliano del 20 Maggio 2012 A tale scopo si sono utilizzate 4 immagini SAR COSMO SkyMed in banda X ad alta risoluzione nel periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 6 Giugno 2012 Nel campo di deformazione del terremoto si sono identificate aree affette da subsidenza localizzata probabilmente associata alla compattazione di strati sabbiosi per liquefazione Lo studio geologico-geotecnico delle aree suddette ha confermato la presenza di uno strato sabbioso profondo potenzialmente liquefacibile Il cedimento dovuto al liquefazione calcolato tramite back-analysis dei dati ottenuti da prove penetrometriche statiche risulta in buon accordo con i valori osservati tramite telerilevamento a meno di discrepanze legate alla variabilitagrave locale dello strato sabbioso o alla sottostima dei cedimenti misurati a causa della decorrelazione del dato SAR

IntroduzioneLrsquointerferometria differenziale radar ad apertura sintetica (DInSAR) egrave una tecnica ampiamente utilizzata per lrsquoidentificazione delle deforma-zioni al suolo a seguito di even-ti sismici particolarmente intensi (Massonnet et al 1993) La tecnica DInSAR egrave stata applicata con suc-cesso anche per lo studio di feno-meni quali movimenti lenti di gran-di frane a cinematismo profondo (Moro et al 2011)

Nella presente nota la tecnica DIn-SAR egrave stata utilizzata per analizzare gli effetti di subsidenza per liquefa-zione indotti dal terremoto emiliano del 20 maggio 2012Il terremoto (Ml 59) ha colpito una vasta area compresa tra le province di Ferrara Reggio-Emilia Modena Bologna Mantova e Rovigo Uno degli effetti cosismici maggiormen-te rilevanti egrave stato il fenomeno della liquefazione causato dallrsquoaumento della pressione dellrsquoacqua intersti-

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe20 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2127 numero bull Novembre 2014

Nel caso in esame non risultando le condizioni al contorno tali da consentire unrsquoanalisi monodimensio-nali e si egrave deciso di condurre due modellazioni paral-lele una monodimensionale ed una bidimensionale in modo da rendere possibile un confronto tra i risul-tati ottenuti e valutare nel caso specifico lrsquoattendibili-tagrave del modello di risposta sismica monodimensiona-le gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Influenze pluviometriche e idrografiche su bacini e versantiDellrsquoIng Piero Cirone autore di ldquoAnalisi e verifica dei pendiirdquo

La concomitanza tra i fenomeni franosi e gli eventi piovosi egrave ge-

neralmente una circostanza euristica attribuibile al turbamento dellrsquoequilibrio naturale dei pendii indotto dalla pioggia anche se talvolta non egrave questa la causa determinante dellrsquoinnesco di un movimento franoso Non vrsquoegrave comunque dubbio che ndash a parte le precipitazioni ecceziona-li le quali di per seacute costituiscono in merito sempre un determinan-te fattore eziologico naturale ndash un clima piovoso sia quasi sempre unrsquoimportante causa preparatoria dellrsquoevento franoso specialmen-te se le rocce costituenti il pendio siano particolarmente sensibili allrsquoalterazione meteoricaSenza poi parlare dellrsquoazione di rapido scalzamento che un corso drsquoacqua puograve esplicare sulle sponde di talweg al piede del pendio in concomitanza di una piena straordinaria conseguente al verifi-carsi di una pioggia eccezionale nel bacino imbrifero dellrsquoasta flu-viale gtgtgt continua a leggere

Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)Salvatore Santangelo Maggiore Roberto Lando U Pacini

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Il confronto tra le analisi numeriche per la valutazio-ne della risposta sismica locale monodimensionale e bidimensionale evidenzia che per effetto della foca-lizzazione delle onde sismiche in corrispondenza dei bordi della valle o a causa della forma piugrave o meno concava del bacino il modello monodimensionale puograve arrivare a sottostimare gli effetti di amplificazione fino a tre volte rispetto al modello bidimensionale In questo lavoro vengono messi a confronto i risultati della risposta sismica locale ottenuti mediante i due approcci sopracitati con riferimento ad unrsquoapplicazio-ne realeil progetto di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Broncoli ndash Comune di Lucca

IntroduzioneIn occasione del progetto di ristrutturazione e restau-ro della chiesa di San Giusto di Brancoli - Comune di Lucca egrave stato condotto uno studio per la valutazione della risposta sismica localeEgrave noto che laddove le condizioni al contorno lo ri-chiedono i modelli di risposta sismica bidimensionali siano da preferire nei confronti di quelli monodimen-sionali in quantoquestrsquoultimi non sono in grado di co-gliere fenomeni come la focalizzazione delle onde si-smiche diffrazione ai bordi con generazione di onde di superficie ldquoimprigionamento delle onde sismicherdquo e interferenza tra onde di volume e di superficie con generazione di un campo drsquoonda complesso Trascu-rare il contributo di tali fenomeni puograve portare a sotto-stimare in maniera piugrave o meno significativa lrsquoamplifi-cazione sismica locale Tuttavia nel caso in cui i terreni non risultino affetti da problematiche di carattere bidimensionale (sia sepol-te che topografiche) lrsquoanalisi numerica monodimen-sionale risulta un ottimo strumento di analisi e forni-sce risultati molto prossimi a quelli ottenuti dallrsquoanalisi bidimensionale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

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Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

30

per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

E srl

uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

copy O

RC

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

vasca di z incatura 13m x 16m x 26m

Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

Fiera di Verona Verona Fairgrounds

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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Staffa per pannelli orizzontali - EDIL POSoluzioni EDILMATIC per la PREFABBRICAZIONELa staffa EDIL PO egrave un semplice angolare in acciaio proposto per il vincolo dei pannelli di tamponamento orizzontali montati ester-namente ai pilastri Alcuni accorgimenti costruttivi ed alcune prescrizioni di utilizzo fanno sigrave che questo tipo di vincolo possa offrire unrsquoefficace resi-stenza meccanica contro il ribaltamento del tamponamento ed al tempo stesso consente le traslazioni relative struttura-pannello nel piano del pannello stesso Egrave stato progettualmente ritenuto importante creare un vincolo che eviti qualunque colla-borazione diretta tra i componenti non strut-turali e lrsquoossatura portante dellrsquoedificio e che non modifichi lo schema di vincolo esistenteNel lato Pilastro dellrsquoangolare sono presenti fori per i tasselli mentre nel lato pannello egrave ricavata unrsquoasola dimensionata per consen-tire sia le opportune tolleranze di montaggio

(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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iidro DRAIN Lrsquoinnovativa formulazione di calcestruzzo per pavimentazioni continue ad altissima capacitagrave drenante

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 10: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe18 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 1927 numero bull Novembre 2014

ziale contenuta allrsquointerno di strati sabbiosi confinati le cui manifesta-zioni (vulcanelli di fango fratture con fuoriuscita di acqua mista a sabbia) si sono osservate nelle frazioni di San Felice sul Panaro San Carlo SantrsquoAgostino e Bondeno (Emergeo Working Group 2013) gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Nuove tecniche di prospezione nella ricerca di argille per uso ceramicoGian Paolo Bertolotti ndash Ceramin ConsultingMarco Bettio ndash Tecno Piemonte SpA

Le argille caolintiche a basso contenuto di cromofori rappresentano oggi un prodotto strategico per lrsquoindustria ceramica La prospezione tradizionale realizzata con sondaggi geognostici puograve oggi essere integrata con la prospezione geofisica e controllata con lrsquoausilio di nuove tecnologie digitaliLrsquoinsieme delle tecniche utilizzate puograve rappresentare una nuova metodologia per la prospezione di giacimenti di argille per uso ceramico Analizziamo un caso pratico di ricerca realizzato in un giacimento di argilla del Piemonte

I prodotti ceramici sempre piugrave evoluti e tecnicamente com-plessi richiedono una sem-

pre maggiore attenzione alle materie prime utilizzate nelle formulazioniOltre ad un affinamento dei me-todi di controllo di qualitagrave nuo-ve tecnologie permettono un aggiornamento dei metodi di ri-cerca e prospezione minerariaLe argille rappresentano la com-ponente fondamentale per una corretta formulazione ceramica La ricerca di nuovi giacimenti di materie prime a basso contenuto di cromofori (ferro e titanio) e la migliore comprensione dei depositi giagrave individuati risulta fondamentale e strategica per lrsquoin-dustria A tale proposito Tecno Piemonte ha recente-mente messo a punto un attrezzato laboratorio ana-

litico e tecnologico in grado di valutare la qualitagrave ed il corretto utilizzo delle materie prime nella produzione ceramica

IlgiacimentodiLozzoloIl giacimento di argille caoliniti-che di Lozzolo ubicato nel Nord Italia in provincia di Vercelli pur essendo conosciuto e coltivato da oltre 100 anni egrave stato ogget-to recentemente di una intensa e dettagliata attivitagrave di prospe-zione geologicaLe piugrave significative ricerche

sono state effettuati nella concessione mineraria ldquoFornacciordquo titolo di pro-prietagrave della societagrave RM Ricerche Minerarie srl gtgtgt

Figura 1 ndash laboratorio tecnologico ed analitico per lo studio delle materie prime e formulazioni ceramiche Tecno Piemonte Lenta (VC)

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GeotecnicaRubrica

Analisi dei fenomeni di liquefazione durante il terremoto emiliano del 20 maggio 2012 mediante interferometria differenziale SARMatteo Albano Marco Moro Christian Bignami Emanuela Falcucci Stefano Gori Salvatore Stramondo ndash Istituto Nazionale di Geofisica e VulcanologiaMichele Saroli Giuseppe Modoni ndash Dipartimento di Ingegneria Civile e meccanica ndash Universitagrave di Cassino e del Lazio meridionaleLuca Pulvirenti Nazzareno Pierdicca ndash Dipartimento di Ingegneria dellrsquoInformazione elettronica e Telecomunicazioni ndash La Sapienza Universitagrave di roma

Nella presente nota si riporta lo studio dei fenomeni di liquefazione verificatisi nella fase cosismica del terremoto emiliano del 20 Maggio 2012 A tale scopo si sono utilizzate 4 immagini SAR COSMO SkyMed in banda X ad alta risoluzione nel periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 6 Giugno 2012 Nel campo di deformazione del terremoto si sono identificate aree affette da subsidenza localizzata probabilmente associata alla compattazione di strati sabbiosi per liquefazione Lo studio geologico-geotecnico delle aree suddette ha confermato la presenza di uno strato sabbioso profondo potenzialmente liquefacibile Il cedimento dovuto al liquefazione calcolato tramite back-analysis dei dati ottenuti da prove penetrometriche statiche risulta in buon accordo con i valori osservati tramite telerilevamento a meno di discrepanze legate alla variabilitagrave locale dello strato sabbioso o alla sottostima dei cedimenti misurati a causa della decorrelazione del dato SAR

IntroduzioneLrsquointerferometria differenziale radar ad apertura sintetica (DInSAR) egrave una tecnica ampiamente utilizzata per lrsquoidentificazione delle deforma-zioni al suolo a seguito di even-ti sismici particolarmente intensi (Massonnet et al 1993) La tecnica DInSAR egrave stata applicata con suc-cesso anche per lo studio di feno-meni quali movimenti lenti di gran-di frane a cinematismo profondo (Moro et al 2011)

Nella presente nota la tecnica DIn-SAR egrave stata utilizzata per analizzare gli effetti di subsidenza per liquefa-zione indotti dal terremoto emiliano del 20 maggio 2012Il terremoto (Ml 59) ha colpito una vasta area compresa tra le province di Ferrara Reggio-Emilia Modena Bologna Mantova e Rovigo Uno degli effetti cosismici maggiormen-te rilevanti egrave stato il fenomeno della liquefazione causato dallrsquoaumento della pressione dellrsquoacqua intersti-

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe20 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2127 numero bull Novembre 2014

Nel caso in esame non risultando le condizioni al contorno tali da consentire unrsquoanalisi monodimensio-nali e si egrave deciso di condurre due modellazioni paral-lele una monodimensionale ed una bidimensionale in modo da rendere possibile un confronto tra i risul-tati ottenuti e valutare nel caso specifico lrsquoattendibili-tagrave del modello di risposta sismica monodimensiona-le gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Influenze pluviometriche e idrografiche su bacini e versantiDellrsquoIng Piero Cirone autore di ldquoAnalisi e verifica dei pendiirdquo

La concomitanza tra i fenomeni franosi e gli eventi piovosi egrave ge-

neralmente una circostanza euristica attribuibile al turbamento dellrsquoequilibrio naturale dei pendii indotto dalla pioggia anche se talvolta non egrave questa la causa determinante dellrsquoinnesco di un movimento franoso Non vrsquoegrave comunque dubbio che ndash a parte le precipitazioni ecceziona-li le quali di per seacute costituiscono in merito sempre un determinan-te fattore eziologico naturale ndash un clima piovoso sia quasi sempre unrsquoimportante causa preparatoria dellrsquoevento franoso specialmen-te se le rocce costituenti il pendio siano particolarmente sensibili allrsquoalterazione meteoricaSenza poi parlare dellrsquoazione di rapido scalzamento che un corso drsquoacqua puograve esplicare sulle sponde di talweg al piede del pendio in concomitanza di una piena straordinaria conseguente al verifi-carsi di una pioggia eccezionale nel bacino imbrifero dellrsquoasta flu-viale gtgtgt continua a leggere

Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)Salvatore Santangelo Maggiore Roberto Lando U Pacini

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Il confronto tra le analisi numeriche per la valutazio-ne della risposta sismica locale monodimensionale e bidimensionale evidenzia che per effetto della foca-lizzazione delle onde sismiche in corrispondenza dei bordi della valle o a causa della forma piugrave o meno concava del bacino il modello monodimensionale puograve arrivare a sottostimare gli effetti di amplificazione fino a tre volte rispetto al modello bidimensionale In questo lavoro vengono messi a confronto i risultati della risposta sismica locale ottenuti mediante i due approcci sopracitati con riferimento ad unrsquoapplicazio-ne realeil progetto di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Broncoli ndash Comune di Lucca

IntroduzioneIn occasione del progetto di ristrutturazione e restau-ro della chiesa di San Giusto di Brancoli - Comune di Lucca egrave stato condotto uno studio per la valutazione della risposta sismica localeEgrave noto che laddove le condizioni al contorno lo ri-chiedono i modelli di risposta sismica bidimensionali siano da preferire nei confronti di quelli monodimen-sionali in quantoquestrsquoultimi non sono in grado di co-gliere fenomeni come la focalizzazione delle onde si-smiche diffrazione ai bordi con generazione di onde di superficie ldquoimprigionamento delle onde sismicherdquo e interferenza tra onde di volume e di superficie con generazione di un campo drsquoonda complesso Trascu-rare il contributo di tali fenomeni puograve portare a sotto-stimare in maniera piugrave o meno significativa lrsquoamplifi-cazione sismica locale Tuttavia nel caso in cui i terreni non risultino affetti da problematiche di carattere bidimensionale (sia sepol-te che topografiche) lrsquoanalisi numerica monodimen-sionale risulta un ottimo strumento di analisi e forni-sce risultati molto prossimi a quelli ottenuti dallrsquoanalisi bidimensionale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

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Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

30

per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

wwwzincheriedelcarloit 205x60_ingenio_newindd 1 210714 1841

National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

E srl

uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

COSTRUZIONE DI CARPENTERIAMETALLICA A NORMA

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Dim impianto 122 x 15 x 32 hZINCATURA GENERALE middot CARPENTERIA METALLICA

ZINCATURA GENERALE middot CENTRIFUGADim impianto 1 128 x 15 x 225 h Dim impianto 2 47 x 15 x 23 h

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

copy O

RC

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

vasca di z incatura 13m x 16m x 26m

Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

Fiera di Verona Verona Fairgrounds

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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ADMIXLA CAPACITAgrave ldquoATTIVA NEL TEMPOrdquo DI AUTOCICATRIZZAZIONE VEICOLO UMIDITAgrave NELLE STRUTTURE INTERRATE O IDRAULICHE

Penetron ADMIX affronta la sfida con lrsquoacqua prima che diventi un problema riducendo dra-sticamente la permeabilitagrave del calcestruzzo e aumentando la sua durabilitagrave ldquofin dal principiordquoScegliere il ldquoSistema Penetron ADMIXrdquo significa concepire la ldquovasca strutturale impermeabilerdquoin calcestruzzo senza ulteriori trattamenti esterni-superficiali ottenendo cosigrave molteplici beneficinella flessibilitagrave e programmazione di cantiere

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

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29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

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Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 11: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe20 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2127 numero bull Novembre 2014

Nel caso in esame non risultando le condizioni al contorno tali da consentire unrsquoanalisi monodimensio-nali e si egrave deciso di condurre due modellazioni paral-lele una monodimensionale ed una bidimensionale in modo da rendere possibile un confronto tra i risul-tati ottenuti e valutare nel caso specifico lrsquoattendibili-tagrave del modello di risposta sismica monodimensiona-le gtgtgt

GeotecnicaRubrica

Influenze pluviometriche e idrografiche su bacini e versantiDellrsquoIng Piero Cirone autore di ldquoAnalisi e verifica dei pendiirdquo

La concomitanza tra i fenomeni franosi e gli eventi piovosi egrave ge-

neralmente una circostanza euristica attribuibile al turbamento dellrsquoequilibrio naturale dei pendii indotto dalla pioggia anche se talvolta non egrave questa la causa determinante dellrsquoinnesco di un movimento franoso Non vrsquoegrave comunque dubbio che ndash a parte le precipitazioni ecceziona-li le quali di per seacute costituiscono in merito sempre un determinan-te fattore eziologico naturale ndash un clima piovoso sia quasi sempre unrsquoimportante causa preparatoria dellrsquoevento franoso specialmen-te se le rocce costituenti il pendio siano particolarmente sensibili allrsquoalterazione meteoricaSenza poi parlare dellrsquoazione di rapido scalzamento che un corso drsquoacqua puograve esplicare sulle sponde di talweg al piede del pendio in concomitanza di una piena straordinaria conseguente al verifi-carsi di una pioggia eccezionale nel bacino imbrifero dellrsquoasta flu-viale gtgtgt continua a leggere

Modellazione numerica bidimensionale per la valutazione degli effetti di sito a supporto della progettazione di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Brancoli (LU)Salvatore Santangelo Maggiore Roberto Lando U Pacini

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Il confronto tra le analisi numeriche per la valutazio-ne della risposta sismica locale monodimensionale e bidimensionale evidenzia che per effetto della foca-lizzazione delle onde sismiche in corrispondenza dei bordi della valle o a causa della forma piugrave o meno concava del bacino il modello monodimensionale puograve arrivare a sottostimare gli effetti di amplificazione fino a tre volte rispetto al modello bidimensionale In questo lavoro vengono messi a confronto i risultati della risposta sismica locale ottenuti mediante i due approcci sopracitati con riferimento ad unrsquoapplicazio-ne realeil progetto di ristrutturazione e restauro della chiesa di San Giusto di Broncoli ndash Comune di Lucca

IntroduzioneIn occasione del progetto di ristrutturazione e restau-ro della chiesa di San Giusto di Brancoli - Comune di Lucca egrave stato condotto uno studio per la valutazione della risposta sismica localeEgrave noto che laddove le condizioni al contorno lo ri-chiedono i modelli di risposta sismica bidimensionali siano da preferire nei confronti di quelli monodimen-sionali in quantoquestrsquoultimi non sono in grado di co-gliere fenomeni come la focalizzazione delle onde si-smiche diffrazione ai bordi con generazione di onde di superficie ldquoimprigionamento delle onde sismicherdquo e interferenza tra onde di volume e di superficie con generazione di un campo drsquoonda complesso Trascu-rare il contributo di tali fenomeni puograve portare a sotto-stimare in maniera piugrave o meno significativa lrsquoamplifi-cazione sismica locale Tuttavia nel caso in cui i terreni non risultino affetti da problematiche di carattere bidimensionale (sia sepol-te che topografiche) lrsquoanalisi numerica monodimen-sionale risulta un ottimo strumento di analisi e forni-sce risultati molto prossimi a quelli ottenuti dallrsquoanalisi bidimensionale

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

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Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

30

per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

wwwzincheriedelcarloit 205x60_ingenio_newindd 1 210714 1841

National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

E srl

uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

COSTRUZIONE DI CARPENTERIAMETALLICA A NORMA

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ZINCATURA GENERALEDim impianto 125 x 15 x 32 h

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Dim impianto 122 x 15 x 32 hZINCATURA GENERALE middot CARPENTERIA METALLICA

ZINCATURA GENERALE middot CENTRIFUGADim impianto 1 128 x 15 x 225 h Dim impianto 2 47 x 15 x 23 h

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

copy O

RC

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

vasca di z incatura 13m x 16m x 26m

Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

Fiera di Verona Verona Fairgrounds

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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ADMIXLA CAPACITAgrave ldquoATTIVA NEL TEMPOrdquo DI AUTOCICATRIZZAZIONE VEICOLO UMIDITAgrave NELLE STRUTTURE INTERRATE O IDRAULICHE

Penetron ADMIX affronta la sfida con lrsquoacqua prima che diventi un problema riducendo dra-sticamente la permeabilitagrave del calcestruzzo e aumentando la sua durabilitagrave ldquofin dal principiordquoScegliere il ldquoSistema Penetron ADMIXrdquo significa concepire la ldquovasca strutturale impermeabilerdquoin calcestruzzo senza ulteriori trattamenti esterni-superficiali ottenendo cosigrave molteplici beneficinella flessibilitagrave e programmazione di cantiere

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

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29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

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Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 12: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe22 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2327 numero bull Novembre 2014

difformitagrave compilative sono tuttora la causa di ritardi costi imprevisti o contenziosi insorgenti tra le parti Egrave perograve lrsquointroduzione relativamente recente della tecno-logia digitale che conferisce alla rappresentazione per modelli la possibilitagrave di scomporre semanticamente e raffigurare progetti indipendentemente dalla loro com-plessitagrave (Garagnani 2013) e non egrave dunque casuale che dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso con la diffusione dei personal computer il mondo profes-sionale si sia avvicinato sempre di piugrave alle prati-che della modellazione informativa gtgtgt

Rubrica BIM VisionIl processo costruttivo tra rappresentazione e conoscenza la nascita del Building Information ModelingSimone Garagnani ndash Universitagrave di Bologna

Dalla raffigurazione artistica fino alla modellazione digitale passando per il disegno tecnico normato la rap-presentazione del progetto drsquoarchitettura ha conosciuto nel tempo evoluzioni significative che solo di recente sono culminate nellrsquoutilizzo di modelli cognitivi in grado di collezionare ed organizzare il patrimonio di informa-zioni che gravitano attorno allrsquointero processo edilizio Lrsquoimpiego sempre piugrave pervasivo dello strumento infor-matico insieme al coordinamento delle specializzazioni pertinenti le molte discipline coinvolte nel progetto ha favorito negli ultimi anni lrsquoadozione del Building Information Modeling un processo che promette di rivolu-zionare il mondo delle costruzioni anche piugrave di quanto abbia giagrave fatto coprendo molteplici aspetti del ciclo di vita per un manufatto edilizioQuesto contributo intende presentare in maniera sintetica le tappe significative che hanno conferito un carat-tere formale agli strumenti di progetto BIM La migliore capacitagrave di gestione un linguaggio comune tra pro-gettisti una ottimizzazione di risorse e costi insieme ad un controllo pervasivo ed accurato delle fasi di lavoro sono solo alcune delle potenzialitagrave non ancora completamente espresse dal Building Information Modeling destinato a divenire una consapevolezza strategica nel bagaglio culturale del professionista contemporaneo

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DalprogettotradizionalealmodellodigitaleDa sempre nella storia dellrsquoarchitettura e dellrsquoingegne-ria lrsquoattivitagrave di progetto si egrave avvalsa di rappresentazioni plastiche figurative o testuali per descrivere i caratteri di una costruzione o comunicarne il suo funzionamen-to Per molti secoli disegni schemi sculture o pitture insieme alla tradizione orale dei tempi piugrave remoti sono stati il mezzo privilegiato per il passaggio delle informa-zioni legate al dominio delle costruzioniIl ldquoraccontordquo dellrsquoarchitettura si egrave poi evoluto introdu-cendo modi diversi di percepire e disegnare lo spazio costruito rappresentandolo sovente con un modello termine etimologicamente derivato dal latino modellus diminutivo di modulus inteso come forma o stampo a sottolineare la consistenza fisica di un concetto resosi forma plastica Non egrave un caso che soprattutto in alcuni scritti di epoca rinascimentale [1] lrsquoutilizzo della paro-la modello si sovrapponga talvolta a quella di disegno (Goldthwaite 1984)Pur tuttavia lrsquoindustria edilizia si egrave affidata per cosigrave tan-to tempo a insiemi di comunicazioni basate sostanzial-mente su documenti cartacei da attribuire ancora oggi grande importanza alla stampa di tavole e documenti spesso perograve organizzati in maniera frammentata errori ed omissioni derivanti da mancato aggiornamento o da

Il software BIM per gli ingegneri

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Umanesimo e Modellazione InformativaAngelo Luigi Camillo Ciribini ndash DICATAm Universitagrave degli Studi di Brescia e ITC CNr

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Negli Stati Uniti unitamente al Regno Unito e allrsquoUnghe-ria egrave stato concepito il Buil-

ding Information ModellingNegli Stati Uniti risiedono la mag-gior parte delle softwarehouse Autodesk Bentley Trimble VicoNegli Stati Uniti vi sono i maggiori centri di ricerca sul Building Infor-mation Modelling e le sue deriva-zioni da Georgia Tech a Stanford da Columbia a MIT da USC ad HarvardNegli Stati Uniti vi sono molte Committenze Avanzate da GSA alle Aziende Ospedaliere e alle Societagrave AeroportualiNegli Stati Uniti inoltre Mc Graw-Hill Construction illustra le tenden-ze mondialiNegli Stati Uniti CASE Inc defini-sce Data Analytics e Data Metrics in grado di conferire al Committen-te una profonda capacitagrave di Intelli-gence sui ProcessiNegli Stati Uniti Flux inizia a evi-denziare come i Big Data possano influire tremendamente sugli Svi-luppatori ImmobiliariNegli Stati Uniti perograve a Yale nel-

lo specifico ma anche altrove vi egrave anche il piugrave intenso dibattito culturale evidente grazie a Phil Bernstein Mario Carpo Peggy Deamer Karen Kensek Antoine Picon e altri sul ruolo post-uma-nistico dellrsquoArchitetto nellrsquoetagrave della Digitalizzazione Due recenti sag-gi di David Ross Scheer lrsquouno per i tipi di Routledge e di Richard Garber lrsquoaltro pubblicato da Wiley mettono infatti in evidenza come la figura albertiana dellrsquoArchitetto sia insidiata da quella pre-rinasci-mentale del Maestro Costruttore e come ad esempio la tridimen-sionalitagrave analogica dei modelli medievali non si discosti molto da quella digitale del Computational Design e dellrsquoInformation Model-ling e sia rafforzata dal legame con Additive Manufacturing e Digital Fabrication Allrsquoinsegna della sosti-tuzione del Modello al Disegno si sviluppa in entrambi gli autori una riflessione che sostanzialmente si gioca sulla forte preoccupazione che la Digitalizzazione renda con-tendibile il primato dellrsquoArchitetto (e dei suoi Consulenti Ingegneri-

stici) cosigrave come egrave concepito nelle Scuole di Architettura (e in parte di Ingegneria) come una Entitagrave che a prescindere dalle logiche costruttive domina i luoghi intel-lettuali della concezioneNaturalmente i toni preoccupati dei due autori hanno perograve un ri-svolto propositivo nellrsquoindividuare nelle potenzialitagrave di logiche e di linguaggi inediti (o per certi versi antichi) ulteriori spazi di manovra per coloro che concepisconoParimenti Randy Deutsch espri-meva meraviglia per il grado di col-laborazione manifestato da espo-nenti del mondo professionale nei confronti di Flux (la cui matrice culturale egrave parzialmente ascrivi-bile alle costruzioni in legno cosigrave come a Frank Gehry) che tuttavia esattamente come per i Governi Europei identifica nel Building In-formation Modelling un elemento di supporto alla creativitagrave e di ridu-zione della ripetitivitagrave delle attivitagrave a corollario gtgtgt

BIMRubrica

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

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per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

E srl

uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

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Dim impianto 122 x 15 x 32 hZINCATURA GENERALE middot CARPENTERIA METALLICA

ZINCATURA GENERALE middot CENTRIFUGADim impianto 1 128 x 15 x 225 h Dim impianto 2 47 x 15 x 23 h

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

copy O

RC

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

vasca di z incatura 13m x 16m x 26m

Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

Fiera di Verona Verona Fairgrounds

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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Soluzioni Antisismiche Edilmaticper la prefabbricazioneDUTTILITAgrave e RESISTENZA DINAMICA concetti giagrave adottati da Edilmatic per alcuni dei suoi prodotti e riproposti oggi in una nuova e piugrave ampia gamma di dispositivi concepiti per soddisfare i criteri antisismici utilizzabili sia in strutture esistenti che nelle nuove costruzioni

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Staffa per pannelli orizzontali - EDIL POSoluzioni EDILMATIC per la PREFABBRICAZIONELa staffa EDIL PO egrave un semplice angolare in acciaio proposto per il vincolo dei pannelli di tamponamento orizzontali montati ester-namente ai pilastri Alcuni accorgimenti costruttivi ed alcune prescrizioni di utilizzo fanno sigrave che questo tipo di vincolo possa offrire unrsquoefficace resi-stenza meccanica contro il ribaltamento del tamponamento ed al tempo stesso consente le traslazioni relative struttura-pannello nel piano del pannello stesso Egrave stato progettualmente ritenuto importante creare un vincolo che eviti qualunque colla-borazione diretta tra i componenti non strut-turali e lrsquoossatura portante dellrsquoedificio e che non modifichi lo schema di vincolo esistenteNel lato Pilastro dellrsquoangolare sono presenti fori per i tasselli mentre nel lato pannello egrave ricavata unrsquoasola dimensionata per consen-tire sia le opportune tolleranze di montaggio

(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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iidro DRAIN Lrsquoinnovativa formulazione di calcestruzzo per pavimentazioni continue ad altissima capacitagrave drenante

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 13: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe24 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2527 numero bull Novembre 2014

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per gli ingegneriIl software BIM Se puoi costruirlo in Allplan

lo puoi costruire nella realtagrave

Il BIM e il Cloud DesignStefano Converso ndash Dipartimento di Architettura Universitagrave roma Tre

Uno dei problemi piugrave grandi che si pone di fronte a una struttura di progettazione

contemporanea che voglia acce-dere al modo di progettazione BIM egrave senza dubbio il tema della ldquointe-roperabilitagraverdquo lo scambio dati e in-formazioni tra gli operatoriEssa egrave sempre stata trattata in passato come mero problema tec-nico un file ldquoarchitettonicordquo deve poter essere trasferito con il minor numero di imperfezioni possibili a chi deve occuparsi delle parti in-gegneristiche a chi deve occupar-si di quelle economiche o anche a chi deve occuparsi di aspetti di cantiere di produzione Chiunque segua un qualsiasi pro-getto sa benissimo quanta parte del lavoro stia nello scambio con-tinuo di informazioni e documenti tra strutture che non si trovano nel-lo stesso luogo e quanto i tempi di aggiornamento ricezione valu-tazione siano gran parte del lavoro quotidiano di network di operatori che vengono assemblati in modo diverso per le diverse occasioni tender gare concorsi di proget-tazione gruppi di progettazione esecuzione monitoraggioQualrsquoegrave il rapporto tra la importan-te mole di dati collegata ai modelli BIM che danno evidenza a una serie di relazioni e questo scam-bio continuo fatto anche di inte-derminatezza rimpallo di respon-sabilitagrave di attivitagrave lavorative Chi se ne assume il ldquocaricordquoNelle esperienze pionieristiche crsquoegrave sempre un sovraccarico da parte della struttura che intende spinge-

BIMRubrica

re lrsquoinnovazione e che concentra su di seacute il carico di modellazione piugrave importante che sintetizza dati essenziali al controllo del proces-so Cosa generalmente piugrave sem-plice da ottenere in ambiti come quello dellrsquoarchitettura piugrave tradi-zionalmente legati a questo tipo di modellazioni e alla loro gestione anche temporale non sottoposta a strette rendicontazioni

ldquoOur labour is cheaperrdquo ha detto uno dei componenti del gruppo di progettazione dello studio SHoP Architects di New York impegna-to a sperimentare in prima perso-na i nuovi metodi di progettazio-ne Nel loro caso poi lrsquoesigenza di controllo del processo si lega-va alla possibilitagrave di realizzazione di forme complesse non sempre accettate dalle imprese timorose

Figura 1 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - A sinistra elaborati impiantistici a destra la corrispondente vista del modello BIM

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Figura 2 ndash BIM -scape - Progetto MEIS - sopra Il modello HVAC e Plumbing con un ldquosistema selezionatordquo

della incertezza collegata ldquoOgni nostro progetto inizia soprattutto al telefonordquo era un altra delle frasi chiave del loro lavoroIn Italia ci sono strutture che han-no scelto di intraprendere la strada del BIM e cercano per questo re-lazioni con altri su cui basare uno scambio di alto livello Ma allo stesso tempo devono occuparsi di ldquofill the gaprdquo di fare un coordinamento richiesto a chi deve mettere in campo un modello di sintesi anche quando certe in-formazioni latitano Lo ha fatto e lo sta facendo solo per fare un esempio lo studio -sca-pe che ha deciso coraggiosamen-te di lavorare in BIM sullrsquoappalto pubblico del nuovo museo MEIS di Ferrara fin dalla fase definitiva E che ha scelto di rendere un ser-vizio anche al proprio committente facendo una integrazione e verifi-ca degli elaborati provenienti dalle diverse sorgenti E che sta ora intessendo rapporti professionali con una rete di socie-tagrave e studi interessati ad evolvere il proprio metodo di lavoro o che giagrave stanno sperimentando metodi di lavoro BIM gtgtgt

BIM writing CONTEST i vincitori

INGENIO con il contributo di STR ha realizzato un volume interattivo dedicato al BIM in Italia per il 2014 ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

Allrsquointerno del volume sono presenti le testimonianze dei maggiori esperti di Building Infor-mation Modeling del mondo universitario e tecnico ma egrave stata data la parola anche a coloro che utilizzano il BIM ogni giorno con i loro suggerimenti i loro pareri le problematiche e le soluzioni In particolare questi ultimi contributi sono stati raccolti attraverso il ldquoBIM writing CONTESTrdquo il primo concorso autoriale in Italia per articoli riguardanti il tema del BIM con in palio licenze complete del software STRDi seguito lrsquoelenco dei vincitori premiati in occasione della fiera SAIE di Bologna presso lo stand STR e qualche testimonianza realizzata per lrsquooccasione

I vincitoribull Arch Fabio De Astis Ing Alberto Zinno e Ing Antonio Salzano ldquoI SHARE BIM - Il progetto

per la Cassa Edile di Napolirdquobull Ing Ivan Giusti ldquoBIM e modello architettonico strutturale impiantistico budgeting amp cost controlrdquo bull Ing Federico Malleni e Ing Francesco Rizzelli ldquoBIM per il 4D e 5D Modelingrdquo bull Ing Giuseppe Tavella ldquoBIM - dal modello strunottturale a quello architettonico e viceversardquobull Ing Luca Guerini ldquoBIM per la gestione commessardquo bull Ing Damiano Zurlo ldquoIl BIM per gli impiantirdquo

Sfoglia il nuovo e-book ldquoBIM - Stato dellrsquoarte in Italia ed esperienzerdquo

BIM Building Information Modelingstato dellrsquoarte in Italia ed esperienze

Ing Carlo Zanchetta Docente incaricato Universitagrave degli Studi di Padova

Tra i vincitoriIng Ivan Giusti

Ing Giuseppe Tavella

Ing Francesco Rizzelli

IntervisteTra gli esperti

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

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uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

copy O

RC

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

vasca di z incatura 13m x 16m x 26m

Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acqui-stabile a 1830 euro (iva compre-sa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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Soluzioni Antisismiche Edilmaticper la prefabbricazioneDUTTILITAgrave e RESISTENZA DINAMICA concetti giagrave adottati da Edilmatic per alcuni dei suoi prodotti e riproposti oggi in una nuova e piugrave ampia gamma di dispositivi concepiti per soddisfare i criteri antisismici utilizzabili sia in strutture esistenti che nelle nuove costruzioni

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Staffa per pannelli orizzontali - EDIL POSoluzioni EDILMATIC per la PREFABBRICAZIONELa staffa EDIL PO egrave un semplice angolare in acciaio proposto per il vincolo dei pannelli di tamponamento orizzontali montati ester-namente ai pilastri Alcuni accorgimenti costruttivi ed alcune prescrizioni di utilizzo fanno sigrave che questo tipo di vincolo possa offrire unrsquoefficace resi-stenza meccanica contro il ribaltamento del tamponamento ed al tempo stesso consente le traslazioni relative struttura-pannello nel piano del pannello stesso Egrave stato progettualmente ritenuto importante creare un vincolo che eviti qualunque colla-borazione diretta tra i componenti non strut-turali e lrsquoossatura portante dellrsquoedificio e che non modifichi lo schema di vincolo esistenteNel lato Pilastro dellrsquoangolare sono presenti fori per i tasselli mentre nel lato pannello egrave ricavata unrsquoasola dimensionata per consen-tire sia le opportune tolleranze di montaggio

(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

Proprietagrave EditorialeIMREADY srl - wwwimreadyit

Casa EditriceIMREADY srl - wwwimreadyit

Concessionaria esclusivaper la pubblicitagraveidrapro srlinfoidrapro

AutorizzazioneSegreteria di Stato Affari InterniProt n 200752012 del 16febbraio 2012Copia depositata presso ilTribunale della Rep di San Marino

Direzione redazione segreteriaIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)T 0549909090F 0549909096infoimreadyit

Inserzioni PubblicitarieIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)Per maggiori informazioniT 0549909090commercialeimreadyit

Stampa e distribuzionePazzini Stampatore Editore srlVilla Verucchio (RN)

La Direzione del giornalesi riserva di non pubblicaremateriale non conforme allapropria linea editoriale

Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 14: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe26 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2727 numero bull Novembre 2014

wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in acciaio

ZINCATURA A CALDO - VERNICIATURA INDUSTRIALE - GRANIGLIATURA - CARPENTERIA IN FERRO

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National Steel Design Awards 2014 lrsquoeccellenza nellrsquoacciaioLa vetrina dei progetti vincenti per le opere drsquoingegneria la versatilitagrave architettonica e le caratteristiche di sostenibilitagrave realizzati in acciaio

La Canadian Institute of Steel Construction ha annunciato i vincitori del suo premio bienna-le Steel National Design Awards durante la sua conferenza annuale a StJohnrsquos NL la

settimana scorsa Il riconoscimento CISC Steel National Design Awards egrave aperto ad architet-ti ingegneri sviluppatori proprietari imprenditori e altri soggetti coinvolti nella progettazione di un edificio ponte o altro tipo di progetto in cui le necessitagrave strutturali le considerazioni architettoniche o requisiti di sostenibilitagrave influenzato la scelta del progettista verso lrsquoutilizzo dellrsquoacciaio come la soluzione strutturale piugrave appropriata I premi sono il culmine di un concorso di durata biennale che riunisce i vincitori regionali di tutto il Canada in quattro categorie di premi Architettura Ingegneria Sostenibilitagrave e Ponti

I vincitori del premio per il 2014 sono

1 Ingegneria Canadian Museum for Human Rights Manitoba

2Architettonica Capilano Cliffwalk Columbia Britannica

3Sostenibilitagrave Nova Scotia Power Corporate Headquarter Nova Scotia

4Ponti Peace Bridge Alberta

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ACCIAIO e ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoLa nuova Sede Gruppo GR Informatica

Giuseppe Ruscica ndash fondazione Promozione Acciaio

Ubicata a Lecco la nuova sede del gruppo GR Infor-matica egrave stata progettata

dalla societagrave di ingegneria AIACE Lrsquointervento completato nel 2013 ha portato alla realizzazione di un complesso edilizio del tipo ldquoNearly Zero Energy BuildingrdquoA contatto con una villa dei primi del lsquo900 di cui costituisce un am-pliamento lrsquoedificio si dimostra un esempio interessante di dialogo con le preesistenze La sua configurazione spaziale infatti deriva sia dal rapporto con il territorio circostante che dalla ri-cerca delle geometrie piugrave efficienti per lrsquoottimizzazione del fabbisogno energetico La morfologia del fabbricato richia-ma lrsquoandamento di una spirale con una piccola corte interna avente funzioni distributive e di controllo climatico

Cromaticamente il rivestimento dellrsquoedificio richiama con le sue tonalitagrave di grigio i colori del Mon-te Resegone che ne costituisce unrsquoinvidiabile quintaIl complesso egrave formato da tre ele-vazioni fuori terra e da una interra-

copy Pietro Savorelli

ta e lrsquoingresso avviene dal fronte occidentale Al piano terra trovano posto la zona accoglienza una saletta riu-nioni e una prima area adibita ad ufficio open space distribuiti attor-no alla corte interna Un corpo di collegamento ospi-tante la sala server assicura la comunicazione con la villa storica preesistente attraverso la terrazza superiore Al primo piano sono collocati tre ulteriori uffici con affacci sulla cor-te interna sul tetto giardino e sul fronte est oltre ad una piccola sala riunioni Al secondo piano si trova lrsquoufficio direzionale e la sala riunioni prin-cipale la quale si trova in un vo-lume aggettante rispetto al corpo dellrsquoedificioIl piano interrato egrave infine adibito a parcheggio per autovetture per

copy AIAC

E srl

uno sviluppo totale insieme agli altri livelli di 1120 m2

StrutturaportanteAd eccezione del piano interra-to e del blocco dei collegamenti verticali in calcestruzzo armato lrsquointero edificio presenta scheletro portante in acciaio con progres-sivo alleggerimento delle masse andando dal basso verso lrsquoalto a tutto vantaggio della progettazione antisismica del volume edificatoUn sistema portante come quello in carpenteria metallica ha con-sentito inoltre di andare incontro alle complessitagrave derivanti dalle ot-timizzazioni geometriche legate al risparmio energetico ed alle scelte architettoniche dei progettistiSolai predalles sono stati impiega-ti per separare i garage dai livelli fuori terra mentre solai in lamiera grecata in acciaio e getto collabo-rante sono stati utilizzati per i re-stanti orizzontamenti

SostenibilitagraveambientaleLe strategie energetiche adottate per questo intervento edilizio sono state molteplici e non banali Tutte comunque messe in stretta relazione tra di loro in modo da mi-gliorarne i risultati complessivi gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

Marco Clozza ndash fondazione Promozione Acciaio

COSTRUZIONE DI CARPENTERIAMETALLICA A NORMA

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Dim impianto 122 x 15 x 32 hZINCATURA GENERALE middot CARPENTERIA METALLICA

ZINCATURA GENERALE middot CENTRIFUGADim impianto 1 128 x 15 x 225 h Dim impianto 2 47 x 15 x 23 h

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

copy O

RC

H

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

vasca di z incatura 13m x 16m x 26m

Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acqui-stabile a 1830 euro (iva compre-sa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

Fiera di Verona Verona Fairgrounds

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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iidro DRAIN Lrsquoinnovativa formulazione di calcestruzzo per pavimentazioni continue ad altissima capacitagrave drenante

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

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Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 15: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe28 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 2927 numero bull Novembre 2014

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Lrsquoacciaio per il recupero del Teatrino di Palazzo Grassi

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Con il Teatrino Palazzo Grassi e il Centro di Arte Contemporanea di Punta

della Dogana rafforzano ulterior-mente la propria presenza nella vita artistica e culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Gras-si nel 2006 seguito da quello di Punta della Dogana Centro di Arte Contemporanea inaugurato nel 2009 il recupero del Teatrino segna nel 2013 la terza tappa del grande progetto culturale di Franccedilois Pinault a VeneziaDalla realizzazione della copertu-ra apribile nel 1961 lrsquoedificio non egrave mai stato modificato e manuten-zionato neacute strutturalmente neacute ar-chitettonicamente e dal 1983 era in completo stato di abbandono Lrsquointervento egrave stato curato e con-dotto da Tadao Ando Architect amp Associates e segue una logica di continuitagrave architettonica rispetto ai

restauri precedenti Con una superficie di 1000 metri qua-dri il Teatrino egrave dotato di un auditorium con una capacitagrave di 225 posti di un foyer e di aree tecniche (camerini sala regia cabine per la traduzio-ne simultanea) Egrave stato recuperato un nuovo spazio ora interamente dedi-cato a conferenze incontri proiezioni e concerti che as-sicurando migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di comfort per-mette di sviluppare ulterior-mente il programma di attivi-tagrave culturali gli incontri con gli artisti le conferenze le lettu-re i concerti le performance e le proiezioni di film drsquoautore prima programmati allrsquointerno degli spazi museali vengono ora organizzati allrsquointerno del Teatrino gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

vasca di z incatura 13m x 16m x 26m

Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

Proprietagrave EditorialeIMREADY srl - wwwimreadyit

Casa EditriceIMREADY srl - wwwimreadyit

Concessionaria esclusivaper la pubblicitagraveidrapro srlinfoidrapro

AutorizzazioneSegreteria di Stato Affari InterniProt n 200752012 del 16febbraio 2012Copia depositata presso ilTribunale della Rep di San Marino

Direzione redazione segreteriaIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)T 0549909090F 0549909096infoimreadyit

Inserzioni PubblicitarieIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)Per maggiori informazioniT 0549909090commercialeimreadyit

Stampa e distribuzionePazzini Stampatore Editore srlVilla Verucchio (RN)

La Direzione del giornalesi riserva di non pubblicaremateriale non conforme allapropria linea editoriale

Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 16: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe30 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3127 numero bull Novembre 2014

Costruire in acciaioRubrica wwwprefabbricazione-webit

vasca di z incatura 13m x 16m x 26m

Z i n c a t u r a a c a l d ow w w z i n c o l l o m b a r d a i t

Riccardo Casini di Permasteelisa Group eletto Presidente UNICMIinnalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese

Sabato 8 novembre lrsquoAula De Donato del Politecnico di Milano ha accolto lrsquoAssemblea Generale dei Soci UNICMI che ha eletto Riccardo Casini (Permasteelisa Group) Presi-

dente per il prossimo triennio LrsquoAssise che ha visto la partecipazione di oltre 150 imprenditori di 100 Aziende delle filiere dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche ha anche proceduto alla proclamazione del nuovo Consiglio Direttivo UNICMI composto dai rappresentanti eletti dalle 12 Divisioni dellrsquoAssociazione Nella sua relazione Casini ha indicato chiaramente come obiettivo di UNICMI sia quello di aiutare le imprese a rinunciare allrsquoeterno tentativo di far passare la qualitagrave per legge (che ha finito con lrsquoappiattire gli standard di qualitagrave su logiche di prezzo) e iniziare a pensare a spingere sul mercato unrsquoidea di qualitagrave fatta di prodotti di processi di impianti normativi ma anche di contratti di capitolati di condizioni di fornitura attraverso documenti associativi che indichino chiaramente pratiche di qualitagrave condivise da tutte le aziende delle costruzioni metalliche e dellrsquoinvolucro Riccardo Casini saragrave affiancato dal nuovo Comitato di Presidenza composto da Donatella Chiarotto (FIP Industriale Spa) Vicepresidente Vicario con delega alla rappresentanza istituzionale e allrsquoattivitagrave in FINCO e allo sviluppo associativo della filiera delle costruzioni me-talliche e dai Delegati di Presidenza Libero Ravaioli con delega allrsquoInternazionalizzazione e Matteo Dolcera (Technoform Glass Insulation Italia Srl) con delega allrsquointegrazione e allo sviluppo associativo di tutte le componenti della filiera dellrsquoinvolucro Il neo-eletto Presidente di UNICMI ha dichiarato ldquoRitengo che lo scopo dellrsquoassociazione sia quello di dotare le imprese associate della capacitagrave di innalzare la frontiera tecnologica e la competitivitagrave delle nostre imprese aumentando la qualitagrave e la distintivitagrave delle nostre produzioni Il secondo tema portante deve essere la focalizzazione sui processi di internazio-nalizzazione fattore determinante per poter competere in uno scenario globale sempre piugrave interconnesso e difficile La storia del Gruppo Permasteelisa ha dimostrato come la visione globale e la capacitagrave di costruire una presenza diretta sui mercati internazionali siano state alcune delle chiavi del nostro successordquo Al termine dellrsquoAssemblea il Presidente Casini ha aggiunto ldquoSono onorato di assumere la Presidenza di UNICMI che da pochi mesi raduna al suo interno in seguito alla fusione tra UNCSAAL E ACAI le imprese italiane impegnate nel mercato dellrsquoinvolucro edilizio e delle costruzioni metalliche oggi piugrave che mai egrave necessario uno sforzo di coordinamento e di forma-zione allrsquointerno del nostro settore per fronteggiare al meglio le sfide sempre piugrave complesse e di scala globale che ci vengono poste dal mercato modernordquo

Scaffalature industriali in zona sismica pronta la norma EuropeaGiuseppe Fabbri ndash Libero professionista montespertoliMaurizio Santon ndash Presidente Div Scaffalature metalliche

Il presente articolo si prefigge di annunciare la nuova norma EN16681 per la progettazione delle scaf-falature industriali per pallet in zona sismica evidenziando come non esistano al momento altri stan-dard condivisi Le gravi lacune e i vuoti di informazione lasciati dal testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni che non considerano le specificitagrave delle strutture realizzate con scaffalature industriali porta pallet impediscono da un lato lrsquoapplicazione efficace della norma a tutela e garanzia della sicu-rezza per addetti e prodotti dallrsquoaltro il controllo del corretto operato dei competitori piugrave spregiudicati che deprimono il mercato frustrano le buone intenzioni e speculano sulla salute pubblica

Allrsquoinizio del 2015 saragrave disponibile il testo defini-tivo della EN16681 primo documento ufficiale condiviso che forniragrave indicazioni specifiche sul

dimensionamento in zona sismica degli impianti di immagazzinamento convenzionale per pallet costruiti con scaffalature industriali il cui impiego egrave tanto dif-fuso quanto trascurato e mal interpretato dagli attuali sistemi di definizione e classificazione delle strutture in acciaio La norma EN16681 esce dunque a soli 5 anni di distanza dalla EN155122009 la norma di ri-ferimento del settore per il dimensionamento statico di queste ldquoscaffalature regolabili per palletrdquo struttu-re essenzialmente realizzate con profili sottili formati a freddo con forature continue i cui comportamenti sono talmente particolari da non poter essere ricon-dotte alle ldquogenericherdquo strutture in acciaio ad opere di carpenteria classica o ad altre costruzioni piugrave propria-mente trattabili come opere di edilizia opere di cui si occupano diffusamente le normative e le leggi vigenti per le costruzioni Chiunque abbia provato realmente a dimensionare o a verificare una scaffalatura indu-striale porta pallet si egrave reso ben presto conto della inadeguatezza dei mezzi disponibili sul mercato (sof-tware inclusi) della necessitagrave di approfondite analisi sperimentali e delle significative assunzioni da farsi per stabilire criteri di regolaritagrave strutturale rispetto alla interminabile possibilitagrave di configurazioni che puograve assumere una scaffalatura questa egrave la vera caratte-ristica funzionale che distingue le scaffalature dagli edifici e da tutte le altre strutture in acciaio insieme a quella di avere le scaffalature una massa propria trascurabile rispetto ai carichi sopportati dato che in

un edificio la massa propria egrave sempre molto maggiore della sommatoria dei carichi accidentali Proprio ACAI nel 2002 si egrave fatta promotrice in Europa della neces-sitagrave di normare queste strutture atipiche e ha ottenuto presso il CEN lrsquoapertura del Technical Committee ndeg 344 a conferma del fatto che la lacuna era eviden-te anche e soprattutto rispetto a quanto trattato negli Eurocodici Il TC344 continuando la sua attivitagrave an-cora oggi e con una agenda importante per i prossimi mesi ha nel frattempo prodotto altre norme1sempre nello specifico campo delle scaffalature industriali in grado di analizzare e descrivere puntualmente i criteri per il dimensionamento la configurazione e la manu-tenzione degli impianti di immagazzinamentoQuesti ultimi negli anni sono passati da modeste realiz-zazioni confinate in aree secondarie allrsquointerno di ma-gazzini a grandi impianti iperspecializzati e distribuiti in

centri logistici ormai diffusi su tutto il territorio nazionale Complice an-che un prezzo particolarmente ldquoab-bordabilerdquo (anche questo egrave un chia-ro elemento di differenza tra queste strutture e le opere in carpenteria) comunque disponibile su un mer-cato in cui il principio di ldquomassima economiardquo troppo spesso prevale su qualsiasi altro criterio di sicurez-za e di funzionalitagrave gtgtgt

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21

Figura 1 ndash Impianto porta pallet automatico in zona ad alta sismicitagrave le caratteristiche locali e le specifiche del cliente richiedono sempre una progettazione specifica e specializzataFigura 2 ndash Impianto porta pallet di grande altezza in zona sismi-ca La regolaritagrave geometrica in entrambe le direzioni principali della struttura egrave uno dei principali requisiti di una progettazione efficiente

1 Il CEN TC344 attivo dal 2002 ha giagrave pro-dotto le seguenti norme disponibili an-che in lingua italiana

EN 15512 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash Principles for structural design

EN 15620 Steel Static Storage Systems ndash Adjustable pallet racking systems ndash To-lerances deformations and clearances

Estratto da Costruzioni Metalliche n 32014

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

Fiera di Verona Verona Fairgrounds

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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AutorizzazioneSegreteria di Stato Affari InterniProt n 200752012 del 16febbraio 2012Copia depositata presso ilTribunale della Rep di San Marino

Direzione redazione segreteriaIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)T 0549909090F 0549909096infoimreadyit

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 17: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe32 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3327 numero bull Novembre 2014

19-22 Febbraio 201519-22 February 2015Mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoediliziaInternational exhibition on the use of wood in building

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wwwprefabbricazione-webitRubrica Costruire in legnoIl Treet lrsquoedificio in legno piugrave alto del mondo egrave a Bergen

Legno amp Edilizia per i progettisti una mostra fondamentaleLegno amp Edilizia in programma in Fiera di Verona a febbraio 2015

Egrave soprattutto a tutti i progettisti ingegneri architetti geometri e designer che si rivolge la 9^ edizione di LegnoampEdilizia in programma alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 La mostra internazionale sullrsquoimpiego del legno nellrsquoedilizia egrave lrsquounica in Italia esclu-

sivamente dedicata a questo binomio destinato a diventare una risorsa sempre piugrave sfruttata nel settore delle costruzioni Raul Barbieri direttore della societagrave organizzatrice Piemmeti SpA ldquoSiamo a buon punto nelle adesioni contando giagrave sulla presenza delle principali aziende italiane e straniere per questa che egrave una rassegna estremamente specializzata che si svilupperagrave su oltre 15000 mq espositiviSpecializzazione legittimata anche da un programma convegnistico di primrsquoordine coordinato dal partner tecnico ARCA Casa Legno patrocinato dagli Ordini Professionali e che coinvolge docenti universitari massimi esperti del settore legno e responsabili dei piugrave importanti gruppi imprenditorialirdquoTema centrale dellrsquoevento egrave il concetto che ldquocostruire col legno convienerdquo messaggio ribadito recentemente anche dal Presidente del Consiglio Renzi quando ha parlato di ldquoedilizia del futurordquo Tutti i settori presenti alla Manifestazione daranno modo ai progettisti di verificare i vantaggi tecnicoeconomici dellrsquoutilizzo del legno strutture portanti per uso civile e per impianti pubblici carpenteria in legno macchine ed utensili legno da lavoro semilavorati casseforme telai case in legno prefabbricate e strutture da esterno pavimenti soffitti scale e rivestimenti in legno in-fissi controtelai per porte colle vernici e impregnanti ecologici sistemi di sicurezza coperture e tetti materiali isolanti guaine ed accessori studi di progettazione software e certificazione sistemi di fissaggio import e distribuzione legno

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dellrsquordquoedificio in legno piugrave alto del mondordquo che saragrave costruito lungo il litorale a Damsgaringrdssundet vicino a Puddefjord Bridge nella cittagrave di Bergen La sua progettazione egrave iniziata nel 2007 ed egrave ora in fase di realizzazione Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sigrave definitivo ed il completamento egrave previsto entro questo autunno Inizialmente il progetto prevedeva 130 ap-partamenti ora il numero di unitagrave egrave stato ridotto a 62 a favore di un aumento della loro grandezza

Si tratta di un edificio unico dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Gran-

de Housing (BOB) la societagrave co-operativa costruttrice il nuovo grattacielo infatti con i suoi 14 piani saragrave il piugrave alto edificio in le-gno del mondo con il 95 per cen-to del legno proveniente da fore-ste norvegesi e porteragrave un nome particolare ldquoTreetrdquo che tradotto dal norvegese significa ldquoAlberordquo Lrsquoedificio saragrave costruito in legno la-mellare (con una stima di 500 me-tri cubi necessari per le sole strut-ture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione a Damsgaringrdssundet e assemblati in cantiere Il blocco di appartamenti egrave infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamel-lareLa scelta di materiali egrave stata fatta in modo che lrsquoedificio soddisfi anche in futuro i requisiti di sostenibilitagrave in particolare quelli legati allrsquoemis-sione dei gas a effetto serra I moduli verranno costruiti assem-blati ed impilati per i primi quattro livelli Per rinforzare e appesantire lrsquoedificio i moduli verranno poi in-tervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 deg e 10 deg piano che saranno ancorate ad un siste-ma di supporto in legno lamellare Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di re-ticolari di legno lamellare alte 3 metri sopra le piatta-forme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani

Per evitare che lrsquoedificio ondeggi al vento la costruzione saragrave rinforza-ta controventandola con travi in le-gno lamellare diagonali Lrsquoedificio avragrave balconi e vetrate su due lati questo daragrave allrsquoedificio un aspetto unico con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti ma visibili attraverso il rivestimento di vetro Le pareti opache inoltre saranno ricoperte e isolate consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva migliorando ulte-riormente le sue credenziali am-bientali questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostene-re le spese al fine di soddisfare tali normeEgrave previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con lrsquouti-lizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi alle strutture per scale balconi e pareti del vano ascen-sore ciograve consentiragrave di ridurre i tempi di installazione in cantiere Lrsquoimpresa esecutrice BOB spera anche che lrsquoampio uso di prefab-bricazione renderagrave questo proget-to un ldquoprogetto pilotardquo anche nella industrializzazione del processo di

costruzione Ilrdquo Treet ldquo saragrave un progetto pilota anche in senso am-bientale per dimostrare che egrave possibile costruire mo-derni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilitagrave Lrsquoutiliz-zo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la

riduzione del riscaldamento glo-bale Il ruolo delle foreste come ldquoserbatoi di carboniordquo egrave destinato a diventare sempre piugrave importante in futuro Un metro cubo di legname con-tiene 09 tonnellate di anidride carbonica che lrsquoalbero ha assor-bito dallrsquoaria (Holmen AB Svezia 2009) Inoltre lrsquoutilizzo di legno lamella-re nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio La ricerca mostra che la combina-zione di CO2 stoccata e la sostitu-zione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per msup3 di legname strutturaleNel complesso si stima quindi che lrsquoedificio saragrave quindi in grado di evitare piugrave di 2000 tonnellate di emissioni di CO2Lrsquoedificio egrave stato recentemente presentato al ldquoWorld Conference on Timber Engineeringrdquo in Cana-dardquo

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

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Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

Proprietagrave EditorialeIMREADY srl - wwwimreadyit

Casa EditriceIMREADY srl - wwwimreadyit

Concessionaria esclusivaper la pubblicitagraveidrapro srlinfoidrapro

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Direzione redazione segreteriaIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)T 0549909090F 0549909096infoimreadyit

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 18: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe34 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3527 numero bull Novembre 2014

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Staffa per pannelli orizzontali - EDIL POSoluzioni EDILMATIC per la PREFABBRICAZIONELa staffa EDIL PO egrave un semplice angolare in acciaio proposto per il vincolo dei pannelli di tamponamento orizzontali montati ester-namente ai pilastri Alcuni accorgimenti costruttivi ed alcune prescrizioni di utilizzo fanno sigrave che questo tipo di vincolo possa offrire unrsquoefficace resi-stenza meccanica contro il ribaltamento del tamponamento ed al tempo stesso consente le traslazioni relative struttura-pannello nel piano del pannello stesso Egrave stato progettualmente ritenuto importante creare un vincolo che eviti qualunque colla-borazione diretta tra i componenti non strut-turali e lrsquoossatura portante dellrsquoedificio e che non modifichi lo schema di vincolo esistenteNel lato Pilastro dellrsquoangolare sono presenti fori per i tasselli mentre nel lato pannello egrave ricavata unrsquoasola dimensionata per consen-tire sia le opportune tolleranze di montaggio

(presenza di armatura) sia gli spostamenti relativi previsti per lrsquoelemento (approssimati-vamente plusmn 30 mm) La presenza dei rinforzi egrave dovuta al fatto che la connessione deve essere in grado di trasfe-rire una forza di trazione che egrave proporzionale alla massa del pannello Tramite tasselli il lato con i fori viene fissato nella parte laterale del Pilastro mentre il lato con lrsquoasola viene fissato al pannello Dopo lrsquoinstallazione la connessione risulta facilmente ispezionabile e accessibile per eventuali operazioni di manutenzione

La staffa EDIL PO egrave costruita con acciai co-muni previsti negli EUROCODICIPuograve essere fornita zincata elettroliticamente a freddo (zincatura bianca) o verniciataMaggiori informazioni su wwwedilmaticit

Analisi di vulnerabilitagrave sismica di un capannone industriale a struttura prefabbricata in caMediante differenti tipologie di analisi

Marco Bovo Marco Savoia Marta DrsquoAmico ndash Universitagrave di Bologna

Rubrica Costruire in calcestruzzo

IntroduzioneGli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito tra gli altri anche territori dellrsquoEmilia ad elevata con-centrazione di aree produttive ed industriali hanno evidenziato le fragilitagrave degli edifici a struttura in ca prefabbricata Tale tipologia strutturale infatti se da un lato si dimostra essere una delle piugrave effi-cienti e versatili per carichi vertica-li dallrsquoaltro si dimostra essere mol-to sensibile agli effetti delle azioni orizzontaliA tal riguardo nelle aree colpite dalle violenti scosse del 20 e 29 Maggio 2012 la maggior parte delle strutture esistenti erano state progettate per la sola azione oriz-zontale del vento che tipicamen-te risulta essere meno gravosa dellrsquoazione sismica introdotta solo di recente in tali zoneA questi aspetti sono principal-mente da imputare le necessitagrave nellrsquoimmediato di provvedere alla predisposizione di una serie di in-terventi al fine di mettere in sicu-rezza tali strutture le cui criticitagrave strutturali sono solitamente ricon-ducibili ad una delle seguenti cate-gorie carenza degli elementi strut-turali principali carenza a livello di fondazioni insufficienza nei colle-gamenti (o nelle lunghezze di ap-poggio) tra elementi interazione struttura-tamponamento o struttu-ra prefabbricata ed altre strutture realizzate in opera

Lrsquoindividuazione di quali siano le carenze piugrave importanti (vulnerabi-litagrave) di una struttura deve essere ottenuta a partire da un modello numerico affidabile nel rappresen-tare il comportamento dellrsquoedificio reale [1]Nel presente lavoro si riportano i ri-sultati delle analisi delle vulnerabi-litagrave sismiche di un capannone indu-striale a struttura prefabbricata in ca Il modello di calcolo utilizzato nelle analisi egrave stato ideato in modo da essere il piugrave possibile aderen-te alle distribuzioni di rigidezza massa e resistenza della struttura studiata in modo da eseguire le analisi su un modello numerico in grado di rappresentare al meglio il reale comportamento dinamico della struttura anche in ambito for-temente non-lineare Particolare attenzione egrave stata dedicata perciograve alla corretta modellazione degli elementi prefabbricati che avendo solitamente altezze considerevo-li possiedono baricentri che sono molto lontani dalla quota di impo-sta Si egrave inoltre considerata la pro-blematica della scelta dei legami da assegnare alle connessioni tra elementi strutturali e tra elementi strutturali e non-strutturali al fine di poter cogliere adeguatamente eventuali movimenti relativi tra ele-menti in quanto tali problematiche spesso risultano essere tra le piugrave critiche per quelle strutture in cui le connessioni sono di tipo attritivo

Per la struttura in questione sono state condotte diverse analisi sia di tipo lineare come lrsquoanalisi dina-mica modale a spettro di risposta che non-lineare del tipo time-histo-ry ricavando per le diverse analisi livelli di sicurezza differenti A tal riguardo si forniranno inoltre indicazioni sul confronto tra i risul-tati ottenuti dai vari casi

DescrizionedellrsquoedificiooggettodistudioLrsquoedificio oggetto del presente arti-colo egrave situato nel Comune di Carpi (MO) ha struttura portante prefab-bricata in ca monopiano ed egrave or-ganizzato su cinque campate La pianta pressocheacute rettangolare ha dimensioni di circa 84m x 94m per quanto riguarda la struttura prefab-bricata piugrave alta mentre se si con-sidera il corpo uffici realizzato in muratura disposto ad L su due dei

quattro lati si arriva ad avere una superficie coperta data da 9250m x 103m (figura 1) Questrsquoultima porzione sebbene realizzata in parte in aderenza al corpo centra-le principale e che condivide con essa alcune strutture portanti per semplicitagrave di analisi viene conside-rata strutturalmente indipendente e quindi non viene considerata nel presente studio La pianta dellrsquoedi-ficio ed una sezione verticale sono riportate in figura 2

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Figura 1 ndash Vista aerea della struttura

La struttura portante del corpo prin-cipale completamente realizzata in ca prefabbricato egrave costituita da 39 pilastri isostatici ammorsati in plinti superficiali a pozzetto tutti quadrati ma appartenenti a quattro differenti tipologie differenziate per dimensione di base del primo dado (34m 38m 41m e 46m) gtgtgt

Figura 2 ndash Pianta e sezione della struttu-ra analizzata

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

Costruire in calcestruzzoRubrica wwwprefabbricazione-webit

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 19: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe36 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3727 numero bull Novembre 2014

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Le sfide dellrsquoedilizia moderna puntare sempre piugrave in alto con il sistema prefabbricatoRealizzazione di n 4 torri prefabbricate di smistamento nastri carbone nellrsquoambito dei lavori di ambientalizzazione della centrale Enel Federico II a BrindisiLeonardo Mariella - Amministratore Unico Claudio Caponegro - Direttore Tecnico ndash Prefabbricati Pugliesi Srl

In edilizia da sempre prefabbricare offre ovvi e no-tevoli vantaggi ragione per cui il sistema prefabbri-cato in Italia si egrave rapidamente diffuso in tutto il se-

colo passato fino alla sua massima espansione avuta nel periodo dei finanziamenti europei alle imprese Nei periodi di crescita del nostro paese le aziende di prefabbricazione hanno spesso operato in un mer-cato fiorente per contro a seguito della recente crisi economica il settore egrave andato rapidamente in crisiLa necessitagrave di consolidare la posizione nel mercato di riferimento cercando di emergere come azienda le-ader ci ha spinto a porci a livello aziendale degli ob-biettivi sempre piugrave ambiziosi sostenendo lrsquoattivitagrave di ricerca e lrsquoinnovazione col fine di superare i classici li-miti della prefabbricazione In particolare la necessitagrave di limitare degli spostamenti orizzontali per strutture con un importante sviluppo verticale ha avviato una attivitagrave di ricerca sulle strutture prefabbricate ipersta-tiche e sui nodi ad umido tra manufatti prefabbricatiLa recente richiesta di un gruppo di imprese di co-struzioni di trasformare in ldquosistema prefabbricatordquo un progetto di cui si erano aggiudicato lrsquoappalto per conto dellrsquoEnel ha dato forte impulso a questa atti-vitagrave anche in virtugrave dei ristrettissimi tempi utili per la realizzazione delle strutture che imponevano alle imprese aggiudicatrici dellrsquoappalto di mostrare effi-cienza imprenditoriale lungimiranza certezza dei costi riduzione dei rischi connessi alla sicurezza e mantenimento di standard qualitativi alti tutte qualitagrave facilmente riscontrabili nelle aziende che si occupano di prefabbricazione pesante

IntroduzioneIl progetto relativo alle torri di smistamento nastri car-bone ha previsto la realizzazione di 4 strutture pre-fabbricate la prima di altezza pari a circa 54 m due di

altezza pari a 27 m e una di 22 m di pianta rettango-lare avente i due lati rispettivamente di 20 m e di 30 mSono stati impiegati complessivamente 6580 mc di calcestruzzo di cui ben 2200 mc per la realizzazione dei pilastri delle travi e dei pannelli della torre piugrave alta gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 20: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe38 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 3927 numero bull Novembre 2014

Rubrica Costruire in laterizioLa casa NZEB una proposta per il clima mediterraneoQuale egrave lrsquoedificio ideale effettivamente a ldquoconsumo quasi zerordquo Un apposito studio che traguarda i nuovi obblighi di risparmio energetico al 2020 considerando anche gli aspetti legati alla stagione estiva ed allrsquoottimizzazione dei costi individua una efficace soluzione

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Costanzo Di Perna ndash Professore Associato DIISm Universitagrave Politecnica delle marcheLorenza Fantini ndash PhD libero professionista

Negli ultimi mesi i tecnici ed i ricercatori che si occupa-no di risparmio energetico

degli edifici stanno lavorando per identificare possibili modelli di edi-fici a consumo di Energia Quasi Zero i cosiddetti NZEB (Nearly Zero Energy Building) adatti al contesto climatico italianoEssi dovranno quindi definire i parametri e le prescrizioni da in-serire nei decreti attuativi della Legge 902013 [1] emanata per rispondere alle richieste dellrsquoUnio-ne Europea al fine di individuare il nuovo scenario al 2020 della pro-gettazione energetica degli edifici Il punto di partenza per definire tali parametri egrave lo stato dellrsquoarte rag-giunto nella costruzione di edifici a basso consumo Lrsquoobiettivo della ricerca dellrsquoUniversitagrave Politecnica delle Marche (AN) che viene qui presentata con la necessaria sin-tesi consisteva nellrsquoindividuare il percorso per riuscire ad identifi-care un modello di edificio NZEB che potesse raggiungere dappri-ma fabbisogni di energia primaria molto bassi attraverso la riduzio-ne del fabbisogno utile dellrsquoedificio (intorno ai 3040 kWhm2 a per il solo riscaldamento) e successiva-mente annullare questrsquoultimo me-diante lrsquouso di energia prodotta da fonti rinnovabili

Le prestazioni energetiche di tale edificio come ben chiarito nella normativa non potranno prescin-dere dallo studio del suo costo glo-bale di costruzione Parte fondante dello studio egrave stata quindi una valutazione ldquocost-opti-malrdquo illustrata in dettaglio nellrsquoar-ticolo ldquoLivelli ottimali di costo per involucri ad alta efficienza energe-ticardquo [2]

La nuova Direttiva EuropeaEPBDrecastLa nuova Direttiva Europea EPBD recast [3] allrsquoarticolo 1 promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si tro-vano allrsquointerno dellrsquoUnione Eu-ropea specificando che si deve tener conto sia delle prescrizioni relative al comfort degli ambienti interni sia delle condizioni clima-tiche specifiche di ciascuno stato membro senza perograve dimenticare lrsquoaspetto dei costi che tali presta-zioni richiedono Allrsquoarticolo 5 stabilisce che gli Sta-ti membri devono calcolare i livelli ottimali dei requisiti minimi di pre-stazione energetica in funzione dei costi e comparare tali risultati con i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli ele-menti edilizi in vigore nel proprio Paese

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A recepimento di tale Direttiva lrsquoItalia ha emanato il Decreto Leg-ge 63 del 2013 successivamente convertito nella Legge 902013 [1] con cui si introducono i concetti di edificio a energia quasi zero e quello di ldquoedificio di riferimentordquo Lrsquoedificio a energia quasi zero viene definito come un edificio ad altissima prestazione energe-tica il cui fabbisogno energetico risulta molto basso o quasi nullo ed egrave coperto in misura significati-va da energia da fonti rinnovabili prodotta allrsquointerno del confine del sistemaIn mancanza di indicazioni piugrave ac-curate sulle caratteristiche termi-che e sui parametri energetici del futuro edificio NZEB con questa ricerca si vuole fornire un esempio concreto agli operatori del settore individuando molteplici possibili stratigrafie di involucro caratteriz-zate sia da adeguati valori di tra-smittanza che da ottimale capacitagrave termica tenendo conto dellrsquoimpor-tanza che nel nostro paese riveste una valutazione di confort in fase estiva gtgtgt

Costruire in laterizioRubrica

A proposito di edilizia scolastica conversazione con Paolo Luccioni Lrsquoagenda politica ha prepotentemente portato in lsquoaugersquo il tema dellrsquoedi-lizia scolastica a tal proposito si ripropone lrsquointeressante lsquoapprocciorsquo dellrsquoArch Paolo Luccioni il quale fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave profes-sionale si egrave occupato con grande passione dei temi legati a recupero e riqualificazione I suoi progetti hanno ricevuto numerosi premi e ricono-scimenti e sono stati oggetto di diverse mostre

Paolo Luccioni

Laureato a Roma nel 1976 Paolo Luc-cioni fin dallrsquoinizio della sua attivitagrave pro-

fessionale ha coltivato con grande passio-ne i temi legati alla progettazione urbana di recupero e riqualificazione attuando nu-merosi interventi per privati e amministra-zioni pubbliche I suoi progetti hanno ricevuto premi e ri-conoscimenti quali il Premio Europeo di Architettu-ra (1993) il Marble Architectural Awards (2000) la nomina ad Accademico di Merito per lrsquoArchitettura dallrsquoAccademia di Belle Arti di Perugia (2000) il Premio Internazionale Dedalo Minosse (2002) il Premio Brick Awards (2004) il Premio In-ternazionale di Architettura Andrea Palla-dio (1989) Le sue opere sono oggetto di mostre (ldquoPaolo Luccioni opere realizzaterdquo si egrave tenuta su invito della University of Jor-dan e dellrsquoAmbasciata Italiana di Giordania presso il Royal Cultural Center di Amman) e sono pubblicate su riviste e monografie Dal 2009 collabora con lrsquoUniversitagrave di Roma ldquoLa Sapienzardquo dove tiene un corso di Progettazione Architettonica presso la Facoltagrave di Architettura di Valle Giulia

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Il Suo primo progetto per una scuola risale al 2000 anno in cui si egrave occupa-to della ldquomaterna ed elementarerdquo di Casenove di Foligno subito dopo gli eventi sismici che scossero lrsquoUmbria pochi anni prima Dopo questa prima esperienza ha progettato altre scuole quali sono le principali fonti di ispira-zione e quale approccio adotta quan-do affronta un tema cosigrave delicatoLa scuola di Casenove egrave il primo edificio scolastico che ho realiz-zato In realtagrave mi sono dedicato frequentemente alla progettazione di scuole in occasione di concorsi dove ho ottenuto menzioni speciali e segnalazioni percheacute il tema mi ha sempre attratto Ritengo che la ldquoscuolardquo dopo o forse unitamente alla ldquocasardquo sia lrsquoargomento piugrave ido-neo per essere trattato dallrsquoArchi-tettura e con lrsquoArchitetturaE trovo una certa continuitagrave ed integrazione tra la necessitagrave per

lrsquouomo di costruire una casa per proteggersi dalle ostilitagrave del mondo esterno e quella di costruire il luo-go dove invece apprende le espe-rienze di altri uomini e con queste oltrepassa la linea del proprio oriz-zonte cosigrave il mondo esterno gra-zie alla conoscenza non saragrave piugrave identificato come ostile Per questo quando penso una scuola i riferi-menti sono essenzialmente due il primo rivolto ai fruitori gli studenti il secondo attento alla definizione di un edificio che come sottolinea Louis I Kahn deve rappresentare lrsquoIstituzione Le due cose messe insieme portano alla caratterizza-zione dellrsquoedificio scolastico per la qualitagrave degli spazi interni e in rela-zione al contesto gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

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Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

Proprietagrave EditorialeIMREADY srl - wwwimreadyit

Casa EditriceIMREADY srl - wwwimreadyit

Concessionaria esclusivaper la pubblicitagraveidrapro srlinfoidrapro

AutorizzazioneSegreteria di Stato Affari InterniProt n 200752012 del 16febbraio 2012Copia depositata presso ilTribunale della Rep di San Marino

Direzione redazione segreteriaIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)T 0549909090F 0549909096infoimreadyit

Inserzioni PubblicitarieIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)Per maggiori informazioniT 0549909090commercialeimreadyit

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 21: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe40 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4127 numero bull Novembre 2014

il software internazionale adeguato alla normativa italiana per lrsquoanalisi di strutture in zona sismica

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- Edifici industriali- Edifici monumentali - Strutture miste

Per la verifica di

Rubrica Vulnerabilitagrave e sicurezza sismica Il controllo tecnico applicato allrsquoedilizia e alle opere di ingegneria civile quale strumento a servizio della sicurezza antisismicaRaffaella Arrigoni ndash Tecno Piemonte SpA Direttore Tecnico Organismo di IspezioneDario Canciani ndash Strutturista

CNI quanto costano i TERREMOTI in ItaliaIl Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha reso noto uno studio che tra le altre cose offre una precisa valutazione dei costi eco-nomici dei terremoti nel nostro paese In 50 anni spesi oltre 120 miliardi di euro Ronsivalle ldquoDuole constatare come le competenze tecniche degli ingegneri vengano utilizzati solo dopo eventi disastrosi mentre potrebbero essere piugrave intelligentemente impiegati per un monitoraggio preventivo ldquoa tappetordquo

Ammontano a piugrave di 120 miliardi di euro gli stanziamenti dello Stato per i terre-

moti verificatisi in Italia negli ultimi 50 anni da quello del Belice nel 1968 allrsquoultimo del 2013 in Emilia-Romagna Il piugrave costoso di tutti anche per lrsquoelevata estensione dei terri-tori interessati resta quello dellrsquoIrpinia men-tre per il Belice ancora oggi vengono erogati finanziamenti pubblici Egrave quanto emerge

dallo studio ldquoI costi dei terremoti in Italiardquo ela-borato dal Centro Studi del Consiglio Nazio-nale degli Ingegneri in cui si sottolinea come risulti determinante lrsquoutilizzo delle tecniche ingegneristiche per limitare gli effetti sismici e attivare misure preventive anche per i dis-sesti idro-geologici LrsquoItalia registra migliaia di terremoti ogni anno Mediamente ogni 5 anni si verifica un evento sismico disastroso

Dal 1968 al 2014 infatti si sono verificati sette terremoti gravi I sismi distruttivi gene-rano costi sociali ed economici consistenti con effetti che si protraggono per decenni Il Centro Studi CNI ha quantificato la spesa pubblica per gli eventi sismici piugrave gravi de-gli ultimi 50 anni attualizzando il valore per quelli verificatisi piugrave indietro nel tempo gtgtgt

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ldquoDove stai di casardquo egrave una domanda che se-gna il cambiamento del tipo di rapporto tra le persone il passaggio da una semplice

conoscenza allrsquoamicizia perchegrave lrsquoabitazione costitui-sce il luogo in cui ognuno dimora i propri affetti con la primaria funzione di ospitarli e proteggerliSe il concetto di funzionalitagrave e quello di piacere esteti-co sono elementi determinanti per la scelta della pro-pria casa la sicurezza intesa nel senso strutturale egrave assolutamente sottointesa ed egrave anche quella su cui si egrave maggiormente applicato lrsquoingegno umano per la conservazione della propria specie La prevenzione dei rischi a cui egrave soggetto il patrimonio edilizio richie-de che vengano attivate specifiche azioni di controllo in funzione sia della tipologia di azioni a cui questo egrave sottoposto che della complessitagrave delle opere che vengono realizzate Il crescente numero di figure che intervengono nel processo edilizio dalle fasi prelimi-nari alla progettazione fino alla sua conservazione caratterizzate da una sempre maggiore specializza-zione richiede da un lato lrsquoopera di elementi di colle-

gamento tra le figure stesse e dallrsquoaltro la necessitagrave di controlli durante le varie fasi di realizzazione Questo non deve tradursi nella duplicazione di costi o nella sovrapposizione di responsabilitagrave Il controllo tecnico in corso drsquoopera rappresenta una metodologia di verifica che pur senza sostituirsi al Direttore lavori e al Collaudatore ha lrsquoobiettivo di consentire lrsquoespres-sione circa il rischio a cui egrave soggetta unrsquoopera for-nendo anche un supporto ai fini assicurativi gtgtgt

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Rubrica Sismica

SHAKE OUT 78 Tokyo magnitude 80 Lrsquoetagrave della resilienza sorge dalle nebbie della contemporaneitagrave

Fabio Lombardini

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ldquoTra un crescente numero di scienziati innovatori sociali leader locali organizzazioni non governative be-nefattori governi e grandi aziende sta emergendo una discussione che verte sullrsquoidea di resilienza ossia la forza di reagire fino a capovolgerle alle situazioni avverserdquo

Egrave quanto afferma Andrew Zol-li autore di ldquoResilienza La scienza di adattarsi ai cam-

biamentirdquo pubblicato questrsquoanno in Italia da Rizzoli testo in cui il saggista americano ricercatore multidisciplinare esperto in nuove tecnologie e sostenibilitagrave propone una nuova strategia per affrontare le dure sfide ambientali ed econo-miche del prossimo futuroMentre in Europa il concetto di resilienza egrave abitualmente applica-to alla tecnica metallurgica ove egrave indice della resistenza a rottura per sollecitazione dinamica negli Stati Uniti la resilienza ha da sem-pre anche un significato molto piugrave ampio poicheacute al di fuori del con-testo originale egrave parte del lessico della psicologia ove lrsquoaggettivo ldquoresilienterdquo denota una persona in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione in atto (allrsquoopposto di una facilmente

vulnerabile) e si applica anche alla sociologia allrsquoeconomia e in ge-nerale a tutti i sistemi complessi a significare la capacitagrave di soprav-vivere e prosperare in situazioni avversePer illustrare meglio il concetto Andrew Zolli cita una recente ca-lamitagrave lsquoLrsquouragano Sandy1 ha col-pito New York piugrave duramente nelle zone in cui si egrave intervenuto piugrave di recente a recuperare lrsquoesistente Lower Manhattan che a rigor di logica avrebbe dovuto essere la zona meno vulnerabile dellrsquoisola ma egrave stata ricostruita per essere sostenibile non resilienteDopo lrsquoundici settembre Lower Manhattan conteneva il piugrave alto numero di edifici ambientalmente sostenibili con le relative certifi-cazioni [hellip] Quella perograve era una risposta solo a una parte del pro-blema Gli edifici erano progettati per avere un piugrave basso impatto

sullrsquoambiente ma non per rispon-dere agli impatti dellrsquoambiente come ad esempio avere un siste-ma elettrico di riservarsquoLa resilienza egrave dunque al centro di un programma di ricerca molto ampio che si pone lrsquoobbiettivo di promuovere entro le nostre co-munitagrave istituzioni e infrastrutture una maggiore capacitagrave di risposta agli eventi estremi aumentando al contempo la capacitagrave dei singoli di gestire psicologicamente e fisiolo-gicamente le circostanze piugrave stres-santi gtgtgt

1LrsquoUragano Sandy nellrsquoottobre del 2012 ha colpito la Giamaica Cuba Bahamas Haiti la Repubblica Dominicana e la co-sta orientale degli Stati Uniti causando enormi perdite umane ed economiche

Tecno Piemonte SpA egrave socio sostenitore di ISI - Ingegneria Sismica Italiana

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

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Penetron ADMIX affronta la sfida con lrsquoacqua prima che diventi un problema riducendo dra-sticamente la permeabilitagrave del calcestruzzo e aumentando la sua durabilitagrave ldquofin dal principiordquoScegliere il ldquoSistema Penetron ADMIXrdquo significa concepire la ldquovasca strutturale impermeabilerdquoin calcestruzzo senza ulteriori trattamenti esterni-superficiali ottenendo cosigrave molteplici beneficinella flessibilitagrave e programmazione di cantiere

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

wwwingenio-webit

Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

Proprietagrave EditorialeIMREADY srl - wwwimreadyit

Casa EditriceIMREADY srl - wwwimreadyit

Concessionaria esclusivaper la pubblicitagraveidrapro srlinfoidrapro

AutorizzazioneSegreteria di Stato Affari InterniProt n 200752012 del 16febbraio 2012Copia depositata presso ilTribunale della Rep di San Marino

Direzione redazione segreteriaIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)T 0549909090F 0549909096infoimreadyit

Inserzioni PubblicitarieIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)Per maggiori informazioniT 0549909090commercialeimreadyit

Stampa e distribuzionePazzini Stampatore Editore srlVilla Verucchio (RN)

La Direzione del giornalesi riserva di non pubblicaremateriale non conforme allapropria linea editoriale

Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 22: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe42 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4327 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Edifici altiGrandi edifici Tra innovazione tecnologica risparmio energetico e involucro

SistemaPENETRON

ADMIXLA CAPACITAgrave ldquoATTIVA NEL TEMPOrdquo DI AUTOCICATRIZZAZIONE VEICOLO UMIDITAgrave NELLE STRUTTURE INTERRATE O IDRAULICHE

Penetron ADMIX affronta la sfida con lrsquoacqua prima che diventi un problema riducendo dra-sticamente la permeabilitagrave del calcestruzzo e aumentando la sua durabilitagrave ldquofin dal principiordquoScegliere il ldquoSistema Penetron ADMIXrdquo significa concepire la ldquovasca strutturale impermeabilerdquoin calcestruzzo senza ulteriori trattamenti esterni-superficiali ottenendo cosigrave molteplici beneficinella flessibilitagrave e programmazione di cantiere

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La sfida per i nuovi grattacieli non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nelle connessioni urbaneIntervista ad Alessandra Coppa Politecnico di Milano (DAStU) Alessandra Coppa commenta lrsquoevoluzione verticale della cittagrave di Milano a cui egrave dedi-cata la mostra Grattanuvole Un secolo di grattacieli a Milano in programma dal 6 no-vembre 2014 nel capoluogo lombardo alla Fondazione Riccardo Catella Dagli inizi del Novecento gli ldquoedifici altirdquo sono un tratto distintivo di Milano ma con i recenti interventi a Porta Nuova e CityLife la cittagrave ha visto modificare radicalmente il proprio skyline ldquoLa vera sfida per i nuovi grattacieli

non sta nelle potenzialitagrave dellrsquoinvolucro ma nellrsquoattacco a terra nelle connessioni ur-banerdquo ricorda la docente del Politecnico di Milano I materiali usati per questi edifici si distaccano dalla tradizione milanese per omologarsi agli standard internazionali ma ldquonon mancano sperimentazioni interessanti dal punto di vista dellrsquoinvolucrordquo con soluzio-ni ad alta efficienza energetica

La progettazione e la costruzione degli edifici contemporanei nella forma sky-scraper type allrsquointerno del contesto di Milano si associa allo

studio e allrsquoapplicazione di tecnologie sperimentali di procedure di interazione ambienta-le (dirette alla calibrazione delle sollecitazioni climatiche al conte-nimento delle dispersioni e allrsquoausilio delle fonti ener-getiche rinnovabili) e di sistemi di involucro di tipo evoluto Lrsquoadesione dellrsquoinnovazione tecnico-esecu-tiva rispetto agli interventi in forma skyscraper type a Milano si concentra in generale sullrsquoimpiego se-lettivo e ldquocustomizzatordquo degli esiti conseguenti allrsquoat-tuale offerta produttiva e prestazionale dei principali sistemi (strutturali impiantistici e di chiusura vertica-le) questo considerando le opportunitagrave di scelta e di adozione tra le soluzioni di serie e le soluzioni ldquoproto-tipordquo secondo il confronto mediato sia dalla possibi-litagrave di tra-durre le esigenze mediante una molteplicitagrave di combinazioni funzionali sia dalle sinergie tra ele-menti tecnici e materiali di diversa origine produttiva (sostenendo i criteri di correlazione ldquoflessibilerdquo fino ai modi di assemblaggio) Le tecnologie applicate e in particolare i componenti e i dispositivi dellrsquoinvolucro sono assunti rispetto ai processi di interazione ecoef-

Massimiliano Nastri ndash ricercatore e Docente in Tecnologia dellrsquoarchitettura Politecnico di milano

ficiente e di ldquopermeabilitagraverdquo nei confronti delle solleci-tazioni termo-igrometriche luminose e aeree (deter-minando i criteri di controllo energetico e ambientale di tipo ldquoselet-tivordquo e ldquodinamicordquo) con la possibilitagrave di regolarne i flussi e di convogliarli nel funzionamento complessivo Pertanto i sistemi e i dispositivi di in-volucro (attraverso le tipologie unit system o a ldquocel-lulerdquo structural sealant glazing o glass curtain wall ma anche a doppia parete o double skin faccedilade) nel partecipare allrsquoassegnazione dei contenuti espressi-vi (per cui la composizione coincide con le soluzioni ldquointegraterdquo e co-struttive adottate per le chiusure ver-ticali) si propongonobull quali unitagrave ldquospecializzaterdquo costituite in strati calibra-

ti per ldquorispondererdquo atti-vamente alle sollecitazioni ambientali (in forma di environmentally responsive wall attraverso il ldquocontattordquo percettivo e ldquoorganicordquo con le condizioni clima-tiche esterne)

bull quali ldquoapparecchiature regolabilirdquo per il controllo del-la trasmissione del calore della luce e della ventila-zione naturale (in forma di engineered wall) gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SostenibilitagraveSostenibilitagrave vision materiali e tecnologieM Nicoletti ndash Adjunct Professor Politecnico di milano CeO - INm ingegneriaP Corazza ndash Junior Architect - INm ingegneria

Lrsquoobiettivo dello scritto egrave in primo luogo sviluppare una visione condivisa della sostenibilitagraveNella prima parte ne viene esplicitata lrsquoanalisi concettuale e ne viene presentato il tema nella sua globalitagrave partendo dal riferimento ad autori classici fino ad arrivare ad una nuova visione della sostenibilitagraveNella seconda parte vengono indagate tecniche materiali e processi produttivi in grado di generare innova-zioni sostenibili Lrsquoarticolo si conclude con una breve presentazione di edifici ldquoinnovativirdquo per forma eo tecno-logia nel panorama italiano e mondiale

PremesseIl maggiore paradigma del nuovo secolo egrave il tema della sostenibilitagrave ambientaleDurante il secolo passato princi-palmente nel continente europeo le esigenze della costruzioni sono state semplici e ben identificate Dopo la prima e la seconda guer-ra mondiale lrsquoindustria dellrsquoedilizia era trascinata dallrsquoindustrializza-zione lrsquoesigenza era in genera-le quella di garantire la casa alla popolazione desolata da lunghe guerreImportanti piani nazionali di ricostruzione hanno mosso la politica economicaindustriale Eu-ropea cercando la massima stan-dardizzazione e resa globale nel campo delle costruzioniLa bellezza definita da maestri dellrsquoarchitettura non egrave un valore fondamentale Invece le esigenze

ed i valori si possono identificare in imperativi quali economicitagrave e diminuzione tempi di costruzioneLa maggior parte della produzione edilizia era basata sulla necessitagrave e dal dualismo Costoproduzione Questa Politica economica indu-striale ha caratterizzato il model-lo edilizio nellrsquoultimo secolo fino ad oggi spingendosi dallrsquoEuropa allrsquoOriente fino alla Cina Il model-lo ha sviluppato in maniera signi-ficativa lrsquoindustria del cemento e dellrsquoacciaio percorrendo e svisce-rando al massimo i paradigmi giagrave enunciati La bellezza come defi-nita dal maestro Le Corbusier si egrave cercata ma solo in sporadiche creazioni in cui la mano pubblica o lrsquoinvestitore attendo si sono spinte a importanti realizzazionildquoLrsquoarchitettura agisce sugli stan-dard Gli standard sono cose di

logica di analisi di studio scrupo-loso [hellip] Lrsquoarchitettura egrave immagine plastica egrave speculazione intellet-tuale matematica superiore Lrsquoar-chitettura egrave unrsquoarte assai degna Lo standard imposto dalla legge di relazione egrave una necessitagrave eco-nomica e sociale Lrsquoarmonia egrave uno stato di concordanza con le norme del nostro universo La bellezza domina essa egrave di pura creazione umana essa egrave egrave il superfluo ne-cessario a colore che hanno un anima elevata Ma bisogna prima tendere lo stabilimento di standard per affrontare il problema della perfezionerdquo Le Corbusier Vers un Architecture Paris 1958 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 23: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe44 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4527 numero bull Novembre 2014

Lrsquoinformazionetecnica Infrastrutture Lrsquoinformazionetecnica BonificaRiqualificazione di un tratto viario a LrsquoAquila in seguito al sisma del 2009Le reti tangibili e non tangibili

Marianna Rotilio ndash Universitagrave degli Studi di LrsquoAquila DICeAA

Il territorio del Comune di Fontecchio egrave situato allrsquointerno del Parco Regionale naturale del Sirente-Velino area naturale protetta carat-terizzata a nordest dalla valle dellrsquoAterno ad ovest dalla Piana di

Campo Felice e a sud dalla Conca del Fucino Esso egrave caratterizzato da una vasta estensione di superficie verde sentieri che attraversano il territorio comunale numerosi valori da un punto di vista ambientale e paesaggistico valori che tuttavia ad oggi risultano scarsamente sfrut-tati Cosigrave come anche la presenza del fiume Aterno e della ferrovia che collega la cittagrave di LrsquoAquila a Sulmona risultano potenzialitagrave non tenute in alcun modo in considerazione La principale linea di connessione esi-stente tra il Capoluogo di Regione e Fontecchio egrave la Strada Statale 261 ed egrave proprio una diramazione da tale statale che egrave stata oggetto di un intervento di riqualificazione (si veda fig 1) Nello specifico trattasi di un tratto viario comunale che trae origine dalla Strada Statale 261 che collega Fontecchio a LrsquoAquila e si articola allrsquointerno del borgo fino alla frazione nota con il nome di San Pio di Fontecchio Da rilevare che i tratti in oggetto sono parte rilevante ed essenziale di un tracciato viario di col-legamento che ove adeguato e razionalizzato avragrave forti potenzialitagrave di utilizzo Il tratto iniziale di tale tracciato nello specifico quello a valle fino

allrsquoinizio del 2009 ha rivestito un ruolo piuttosto significativo per il borgo di Fontecchio in quanto con-sentiva di raggiungere il convento di San Francesco polaritagrave turistica di grande risalto oltrechegrave la sede comunale e la scuola primaria A seguito del terremoto che nel 06042009 e giorni seguenti ha colpito la Provincia di LrsquoAquila esso ha accresciuto fortemente la sua importanza diventando un im-prescindibile elemento di connes-sione tra i due borghi Fontecchio per lrsquoappunto e la sua unica frazio-ne San Pio gtgtgt

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Il complesso progetto di bonifica della nuova SS195 ldquoSulcitanardquoLa 3TI PROGETTI Group ha individuato le piugrave idonee soluzioni progettuali

Massimiliano Bechini ndash 3TI PrOGeTTI Group

La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento ambientale tale da ge-nerare alcune problematiche gestionali e operative fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adottare

In unrsquoottica di riqualificazione dellrsquoassetto viario del sud ovest della Sardegna ANAS ha pro-

gettato (2009) la realizzazione del-la ldquonuova SS 195 Sulcitanardquo trat-to Cagliari-Pula (15 Km di nuovo tracciato) Il settore di progetto ri-cadeva interamente allrsquointerno del SIN (Sito di Interesse Nazionale) del ldquoSulcis-Iglesiente-Guspineserdquo Tale condizione ha determinato lrsquoavvio di in procedimento ammi-nistrativo da parte del Ministero dellrsquoAmbiente (MATTM)A seguito dellrsquoaggiudicazione della gara per la realizzazione dellrsquoope-ra egrave stato quindi necessario piani-ficare e realizzare il Piano di carat-terizzazione ambientale delle aree

interessate dal progettoNel 2011 (Delibera 2713 del 1 giu-gno 2011) egrave stata approvata dagli Enti di Controllo (MATTM e RAS) la nuova perimetrazione del SIN (riduzione) A oggi il tracciato dellrsquoopera rica-de in parte allrsquointerno della nuova perimetrazione (settore Macchia-reddu) La presenza dellrsquoopera allrsquointerno del SIN ha determinato lrsquoavvio di un procedimento am-bientale tale da generare alcune problematiche gestionali e opera-tive fortemente impattanti sia sul processo di avvio dei lavori che sulle soluzioni progettuali da adot-tare Anche il previsto Piano di ge-stione delle terre e rocce da sca-

vo (previsto secondo lrsquoArt186 del Dlgs 1522006) ha dovuto subire unrsquoimportante e drastica modifica proprio per rispondere alle prescri-zioni avanzate dal MATTMbull Realizzazione di numero ade-

guato di sondaggi e rete piezo-metrica

bull Approfondimento sondaggi in corrispondenza di fondazioni profonde (Pali)

bull Integrazione del pacchetto anali-tico e analisi sul top soil

bull Gestione di tutte le terre come rifiuto Eventuale loro riutilizzo sono tra aree omogenee

bull Prevedere interventi di MISE ac-que di falda

continua a leggereAUTOSTRADA DEL SOLE in mostra la strada dellrsquounitagrave nazionale

Nellrsquoarena del padiglione 25 del SAIE 2014 dal 22 al 25 ottobre si egrave tenuta la mostra Il cemento e la scuola italiana drsquoingegneria lrsquoAutostrada del Sole promossa dai docenti

dellrsquoUniversitagrave di Roma Tor Vergata Ilaria Giannetti Tullia Iori e Sergio Poretti in cui sono state esposte fotografie di ldquoopere drsquoarte in cementordquo per i 50 anni dellrsquoAutostrada del SoleLa mostra organizzata da Federbeton racconta attraverso 26 scatti drsquoepoca la storia dellrsquoim-presa che ha visto la realizzazione in soli 8 anni di lavori ed a cui hanno partecipato numero-si progettisti italiani dei quasi 800 chilometri dellrsquoautostrada che con le sue centinaia di ponti collega Milano a Napoli gtgtgt continua a leggere

Tullia Iori descrive il cantiere dellrsquoAutostrada del Sole Guarda il video

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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iidro DRAIN Lrsquoinnovativa formulazione di calcestruzzo per pavimentazioni continue ad altissima capacitagrave drenante

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Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 24: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe46 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4727 numero bull Novembre 2014

Egrave stato pubblica-to nel mese di

novembre il nuovo documento divul-gativo CEI ldquoSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzio-ne Organizzata ndash I principi per una cor-retta progettazione della securityrdquo

Nellrsquoambito dei Sistemi e degli Impianti di Sicurezza il CEI ha pubblicato numerosi documenti normativi che ha anticipato pri-ma come norme nazionali e proposto poi con successo in ambito europeo e inter-nazionale contribuendo in modo rilevante alla loro pubblicazione in tali sedi Queste norme secondo la Legge 186 del 1968 rappresentano in Italia la ldquoregola dellrsquoarterdquo per i prodotti e gli impianti dei Sistemi di Sicurezza (CEI 79-2 e CEI 79-3 e serie CEI EN 50130 CEI EN 50131 CEI EN 50132 CEI EN 50134 e CEI EN 50136) e ne con-sentono la libera circolazione allrsquointerno dellrsquoUnione EuropeaCon obiettivo di favorire la piugrave ampia dif-fusione presso gli utenti e gli operatori del settore di tali norme questo documento il-lustra in termini comprensibili ad un grande pubblico quelli che sono gli elementi fon-damentali che identificano un Sistema di Sicurezza a regola drsquoarte gtgtgt

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Lrsquoinformazionetecnica SicurezzaSICUREZZA negli allestimenti di spettacoli musicali cinematografi e teatraliNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-Capo I

Belinda Roffaregrave ndash libero professionista consulente Teatro Comunale di Bologna per la sicurezza dei carichi sospesi

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wwwi-novanet

Con riferimento al Capo I egrave da rilevarsi innan-zitutto la definizione di un preciso ambito di applicazione del Decreto

Allrsquoarticolo 1 comma 2 il legislatore individua nelle sole fasi di montaggio e smontaggio degli allestimenti (con impianti audio luci e scenotecnici) lrsquoambito di applicazione del Titolo IV del DLgs 81 del 2008 per gli spettacoli musicali cinematografi teatrali e di in-trattenimentoAl comma 3 lrsquoambito applicativo viene poi esplicita-mente esclusoa) per le fasi di lavoro esterne a montaggio e smontaggiob) per la realizzazione di piani costituiti da pedane di

altezza sino ai 2 metric) per la realizzazione di sistemi di travi su stativi

sino a 6 metri e su torri sino a 8 metri con misura riferita allrsquoestradosso delle travi

d) per quelle opere prefabbricate prodotte da un unico fabbricante montate secondo le indicazio-ni dello stesso con elementi di copertura diretta-mente collegati alla struttura di altezza massima pari a 7 metri

In questo modo vengono quindi escluse le strutture considerate di modesta entitagrave per tipologia costrut-tiva oppure in riferimento alla lettera d) per quelle strutture che giagrave in fase di progettazione sono state concepite con apposito piano di montaggio e di di-mensione modesta Allrsquoarticolo 2 facendo seguito a quanto introdotto con il comma 2bis dellrsquoart 88 Titolo IV Capo I vengono quindi evidenziate le particolari esigenze connesse allrsquoattivitagrave di montaggio e smontaggio delle opere temporanee Vengono cosigrave evidenziati due gruppi di esigenze il primo riferito agli operatori il secondo riferito allrsquoam-biente in cui lrsquoopera viene realizzata Il normatore pone infatti lrsquoattenzione in modo partico-lare sul numero di imprese e lavoratori autonomi che

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si trovano ad operare contemporaneamente e con di-verse mansioni allrsquointerno dellrsquoarea di allestimento e contestualmente sulla presenza di imprese di nazio-nalitagrave diversa con i relativi problemi di corretta comu-nicazione tra le parti Contemporaneamente evidenzia la necessitagrave di rea-lizzazione in tempi brevi spazi a volte ristretti o ca-ratterizzati da particolari vincoli ambientali o architet-tonici ed infine pone lrsquoattenzione al rischio derivante dagli effetti meteorologici o ambientali per le rappre-sentazioni che si svolgono in luoghi aperti Allrsquoarticolo 3 vengono quindi richiamate le definizioni del Titolo IV artt 89-90-100 e 102 specificandole per lrsquoambito di applicazione in esame In modo particolare- per lrsquoart 89 comma 1 lettera a) DLgs 812008 per

cantiere si intende il luogo in cui si svolgono le atti-vitagrave di montaggio e smontaggio

- per la definizione di committente di cui allrsquoart 89 comma 1 lettera b) si intende il soggetto che ha tito-laritagrave potere decisionale e di spesa

Vengono quindi introdotte delle specifiche di compor-tamento a carico del Committente o del Responsabile dei lavori proprio in funzione delle peculiaritagrave che ca-ratterizzano lrsquoallestimento Alla lettera c) del comma1 si precisa che ldquoal momen-to delle scelte architettoniche tecniche ed organizza-tive onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro che si svolgeranno simultaneamente o successivamen-terdquo (cfr Art 90 comma 1 lettera a) DLgs 812008) il Committente deve acquisire le informazioni contenu-te allrsquoAllegato I del Decreto gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnicaSistemi di sicurezza nella Grande Distribuzione Organizzata nuovo documento divulgativo CEI

SICUREZZA Specifiche disposizioni per le iniziative fieristicheNuovo Decreto Interministeriale 22-07-2014-CAPO II

Roberta Bini ndash resp Sicurezza Ambiente e Sistema Qualitagrave Gruppo Bolognafiere resp del Servizio di Prevenzione e Protezione (rSPP)

Con riferimento al Capo II sono da rilevare in prima istanza la definizioni di cui

allrsquoart5 che si riferiscono a sog-getti luoghi e strutture tipici del mondo fieristico Tale declinazione rappresenta un elemento innova-tivo di grande rilievo costituendo non solo un presupposto allrsquoarti-colato successivo ma in genere un primo esplicito riferimento per quanto attinente alle attivitagrave di al-lestimento e disallestimento in am-bito fieristico Il primo aspetto da rilevare egrave il chiarimento dellrsquoiden-titagrave giuridica delle figure coinvolte (Gestore Organizzatore ed Espo-sitore) Il cosiddetto Gestore egrave il soggetto giuridico che ha titolaritagravegestisce il quartiere fieristico e lo concede in uso (nella sua totalitagrave o in parte) al soggetto Organizzatore che invece egrave titolare dellrsquoattivitagrave espositiva LrsquoEspositore egrave il sog-

getto che partecipa alla manife-stazione fieristica con uno spazio preso in uso dallrsquoOrganizzatore e di cui ha disponibilitagrave La definizio-ne di stand (Art 7 comma e) e del-le altre strutture allestitive (Art7 commi fhi) altresigrave chiarisce la distinzione tra le opere tipicamen-te e specificamente realizzate per le manifestazioni fieristiche e le opere alle quali genericamente possiamo attribuire un profilo di carattere edilizio ex titolo IV Sul piano concettuale alle definizioni di cui allrsquoart 5 possiamo mettere in stretta correlazione lrsquoart 7 che discende direttamente da quanto alla legge 09 agosto 2013 n 98 conversione con modificazioni del decreto-legge 21 giugno 2013 n 69 gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 25: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe48 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 4927 numero bull Novembre 2014

Se da un lato infatti ben lrsquo84 dei risk manager ri-sponde al ldquotop managementrdquo dellrsquoazienda purtroppo meno della metagrave (48) partecipa al consiglio di am-ministrazione La professione si configura come un mestiere prettamente maschile (73 contro il 27) e ricoperta per la maggior parte dei casi da profes-sionisti con piugrave di 45 anni I dati rispecchiano in par-te quelli relativi agli ultimi iscritti al Master Cineas in ldquoRisk engineering e risk management nelle impreserdquo in partenza il prossimo 21 novembre che in 17 anni di storia ha formato oltre 500 professionisti nel risk management Nellrsquoultimo anno accademico il 75 degli iscritti era di sesso maschile con unrsquoetagrave media intorno ai 38 anni Lrsquo813 dei 32 iscritti proveniva dal settore assicurativo 719 dalle compagnie 94 dallrsquoarea brokerAllarmante altresigrave il dato relativo alle implicazioni del settore il 72 delle aziende interpellate afferma in-fatti di ldquonon avere un programma di copertura dai ri-schi informatici (ldquocyber risksrdquo) e il 37 non ha invece ldquouna copertura sui rischi ambientalirdquo Si tratta di due ambiti estremamente importanti e che hanno avuto recentemente un interesse via via crescente Senzrsquoaltro positivo invece il fatto che la ldquodiffusione della cultura del rischiordquo (pay off del Consorzio Ci-neas) e lrsquordquoallineamento ed integrazione del Risk Ma-nagement nella strategia di businessrdquo compaiano nellrsquoagenda dei Risk-Insurance Manager europei per il 2014-2015 A dimostrazione di come questo tipo di cultura debba partire dalle aziende per diffondersi poi verso lrsquoesternoDa unrsquoanalisi globale dei dati di FERMA emerge una figura di risk manager che sta sigrave assumendo unrsquoim-portanza crescente ma la cui funzione allrsquointerno del contesto aziendale sembra essere ancora modesta Per far sigrave che tali professionisti possano realmente contribuire ad accrescere il valore dellrsquoimpresa oc-corre puntare sulla forma-zione gtgtgt

SicurezzaLrsquoinformazionetecnica

Risk Management il commento di CINEAS sui dati europei di FERMAAdolfo Bertani ndash Presidente Cineas

KLIMAHOUSE 2015

29 gennaio - 1 febbraio 2015 | BolzanoFiera internazionale per il risanamentoe lrsquoefficienza energetica in edilizia

KLI15-10514114-205x60-itindd 1 211114 1127

Tra le numerose statistiche rese note a margine dellrsquoultimo FERMA Risk Management Bench-marking Survey 2014 non possiamo non con-

siderare preliminarmente la classifica dei 10 rischi maggiormente sentiti nelle aziende Sorprende che due dei primi tre posti siano relativi agli aspetti politici (interventi governativi parlamentari) e alla conformitagrave ai regolamenti e alla legislazione Tali categorie va sottolineato sono peraltro in crescita rispetto allrsquoanno precedente Altrettanto sorprendente il fatto che i ri-schi operativi e finanziari (la sicurezza e la responsa-bilitagrave dei prodotti e dei servizi debito e ldquocash flowrdquo) si collochino agli ultimi due posti Si tratta infatti di rischi connessi ad aspetti rilevanti di unrsquoazienda la cui erra-ta gestione puograve portare a conseguenze talvolta dram-matiche pensiamo per esempio alle morti bianche Diversa invece appare la percezione se ci si sposta negli Stati Uniti Secondo le statistiche dellrsquordquoHarvard Business Reviewrdquo del Febbraio 2013 alla domanda ldquoquali aree di risk management meritino un maggior livello di attenzione da parte del top managementrdquo quella che ha fatto registrare il dato piugrave alto egrave stata proprio lrsquoarea finanziaria (841) seguita perograve sem-pre da quella ldquolegal and regulatory compliancerdquo con il 705 Viaggiano invece quasi in parallelo tra Vec-chio Continente e States i rischi legati alla reputazio-ne ed al brand seconda posizione (dato in crescita) nel primo caso 627 di responsi positivi e terzo po-sto in classifica nel secondo caso Ersquo evidente che il delicato momento economico caratterizzato da forte incertezza e la difficoltagrave di avere delle reali politiche comuni sul piano europeo vengono percepite in modo forte dalle aziende del Vecchio Continente Tutto ciograve sottintende un problema culturale ancora presente appare chiaro che il tema del ldquorisk managementrdquo non sia ancora un tema molto sentito forse motivato dallrsquoassenza di un ldquoverticerdquo ndashldquoistituzionerdquo che dallrsquoalto diffonda questo tipo di culturaUn dato invece in chiaro scuro egrave quello relativo al po-sizionamento del ldquoRisk Management Teamrdquo allrsquointer-no delle aziende

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Lrsquoinformazionetecnica TecnologiaDRONI Pronti via Ma gli ingegneri sapranno raccogliere la sfidaLrsquoENAC per lrsquoItalia egrave tra le prime Autoritagrave in Europa ad avere regolamentato i SAPR

Euro Marangoni ndash Ingegnere amp Pilota SAPr

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Come ingegnere da sempre affascinato dal mondo del volo di recente mi sono

avvicinato al settore DRONI per usi civili scoprendo una realtagrave al-quanto articolata e complessa at-tualmente in vorticosa evoluzione con un mercato in rapida ascesa e mi sia permessa la battuta in ldquopotenzialerdquo decollo verticale Si stima infatti per i prossimi anni un giro drsquoaffari mondiale di decine di miliardi di eurouri e che nellrsquoindotto potrebbe coinvolgere centinaia di

migliaia di addetti (pure moltissimi ingegneri) Se lrsquoItalia per tramite ENAC si desse a breve ulterio-ri chiare regole attuative come sembra lrsquointenzione (vedasi anche la recente nota esplicativa datata 09 ottobre 2014 noncheacute gli elen-chi aggiornati al 28 ottobre 2014 (LINK 1) e come esposto nel corso del convegno drsquoapertura della ma-nifestazione fieristica sui SAPR tenutasi a Roma a maggio (LINK 2) il ns Paese potrebbe ritagliarsi di certo uno spazio di riferimento specialistico tale da vedere mol-te nuove Aziende italiane diveni-re attrici fattive in codesto ldquonuovo ambitordquo aeronautico ed anche portatrici di innovazioni da espor-tare Tutto ciograve egrave stato ribadito al Convegno drsquoapertura di Droni-talty in Milano il 24 ottobre 2014 ove lrsquoIng Cifaldi (Direzione Re-golazione Navigabilitagrave di ENAC) ha indicato come i Produttori e

Costruttori di SAPR debbano va-lutare da subito come investire risorse in vista dellrsquoespansione di richieste di servizi specialistici ciograve anche a livello internazionale ed ha sottolineato come ldquoci sia tut-to da inventarehellipldquo aggiungendo inoltre ldquonei prossimi anni saran-no emanati i regolamenti europei ed occorre essere prontihellip e giagrave preparatihelliprdquo (LINK 2 bis) Sem-pre lrsquoENAC (Ente Nazionale per lrsquoAviazione Civile) nella sua Home Page httpwwwenacgovit pochi mesi fa anticipava le affermazioni di cui sopra come segue ldquoQue-sto attuale contesto rappresen-ta anche unrsquoopportunitagrave di svi-luppo per lrsquoindustria nazionale dei costruttori di SAPRrdquo (vedasi altri LINK ENAC) gtgtgt

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe58 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5927 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 26: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe50 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5127 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauroe ConsolidamentoIl tema del restauro e del consolidamento degli edifici rappresenta oggi uno degli argomenti piugrave attuali sia

nellrsquoambito accademico che nellrsquoambito del mercato delle costruzioni che vede nel recupero dellrsquoesisten-te la maggiore fetta di mercato

A questo si aggiunge lrsquoenorme patrimonio storico e culturale che caratterizza lrsquoItalia e che sempre di piugrave manifesta le sue debolezze nei confronti degli eventi sismici richiedendo maggiori attenzioni e interventi di miglioramento sismicoUn argomento quindi quello del restauro e del consolidamento che nel nostro DOSSIER ha raccolto nume-rosi contributi e che abbiamo deciso di suddividere in due numeri una parte pubblicata sullo scorso numero di INGENIO (26) e una parte su questo (27)

Lrsquoattivitagrave del DICEAA nella ricostruzione dopo sisma 2009 alcuni esempi di ricerche e applicazioniAntonacci E Avola S De Leo A Fanale L Galeota D Gregori A Romagnoli A Quaresima R Tohme D ndash Dipartimento di Ingegneria Civile edile-Architettura e Ambientale - LrsquoAquila

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di sintetizzare una parte del lavoro svolto dallrsquoAteneo dellrsquoAqui-la nellrsquoambito della ricostruzione del dopo sisma 2009 Il personale del dipartimento docenti ricercatori e neo laureati si egrave impegnato da subito in una serie di attivitagrave finalizzate allo studio delle peculiaritagrave

costruttive del patrimonio monumentale aquilano ed alla sperimentazione di soluzioni innovative di conso-lidamento strutturale Gli studi effettuati hanno avuto immediata applicazione in quanto sono stati affrontati una serie di casi studio specifici aventi per oggetto alcuni fra i piugrave importanti edifici della cittagrave Per ciascun edificio si egrave proceduto secondo la procedura proposta dalle Linee Guida MIBAC e denominata ldquoPercorso della Conoscenzardquo

IntroduzioneIl 6 aprile 2009 un terremoto di ma-gnitudo ML=58 (MW=63) ha colpi-to la cittagrave dellrsquoAquila Lrsquoevento sismi-co ha causato seri e diffusi danni al tessuto edilizio cittadino soprattutto a quello storico in muratura com-promettendo la quasi totalitagrave di un pregevole patrimonio monumentale ed architettonico Crolli parziali o comunque danni gravi hanno inte-ressato la maggior parte delle co-

struzioni nel centro cittagrave Il lavoro sintetizza uno sforzo sinergico volto allo sviluppo di ricerca e di cono-scenza nellrsquoambito dellrsquoanalisi dei materiali e delle strutture dei beni monumentali Sono pertanto dap-prima evidenziati i risultati di diverse esperienze nel settore delle indagini distruttive e non distruttive per la ca-ratterizzazione dei materiali e delle strutture tipici della cittagrave dellrsquoAquila Quindi egrave presentata in forma orga-

Figura 1 ndash Geometria della faglia e principali eventi registrati

nica ed integrata lrsquoattivitagrave di ricerca svolta nellrsquoambito della modellazio-ne strutturale di edifici monumentali in muratura e in cemento armato Sono confrontati diversi approcci per la modellazione strutturale di edifici storici in muratura parago-nandone le prestazioni anche alla luce dellrsquoesperienza accumulata durante le numerose ispezioni visi-ve post-sisma finalizzate al rilievo del danno e alla prima valutazione del comportamento sismico

LemuraturematerialicostitutiviequalitarsquomurariaDopo il terremoto del 2009 sia lrsquoindi-ce della qualitagrave muraria (IQM) che le prove meccaniche eseguite in situ hanno pienamente confermato il quadro di grande debolezza delle murature degli edifici storici e civili aquilani Dal punto di vista costrut-tivo entrambe le tipologie murarie sono costituite da elementi lapidei calcarei locali di diversa origine e qualitagrave (Quaresima 2006a) alletta-ti con malte (Corpora 2009) I cal-cari compatti sono impiegati per le buone resistenze meccaniche (gt 60 Mpa) e caratteristiche estetiche mentre le brecce (conglomerati clastici) di resistenza variabile tra 20 e 60 Mpa sono state impiega-te per basamenti cantonali absidi elementi strutturali ed altro Nelle ricostruzioni post sisma veniva im-piegato il laterizio come materiale di

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riuso (frammenti di tegole e matto-ni) e a partire dal 1703 per regola-rizzare la muratura (orizzontamenti vari costituiti ciascuno da due filari di mattoni sfalsati) Negli edifici civili (Pecchioni 2014) quelli dei borghi e dei centri minori le cause vanno ricercate in una povertagrave di materia-li e di risorse locali Questi edifici presentano bassi IQM (di solito di categoria ldquoCrdquo) a causa dellrsquoimpiego di pietre non sbozzate di piccole di-mensioni dellrsquoassenza di diatoni e di un nucleo murario interno vero e proprio noncheacute della bassa quali-tagrave delle malte Queste ultime molto spesso erano definite secondo la prassi popolare ldquocretonirdquo ovvero im-pasti di terra contenenti piugrave o meno calce Lrsquoaggregato vero e proprio egrave spesso quasi assente e costituito dalla frazione naturale presente nel terreno Il consistente contenuto di impurezze conferisce a queste mal-te un scarsa resistenza meccanica una bassa adesione ed una limitata durabilitagrave soprattutto nei confron-ti della risalita capillare e del dilavamento La calce egrave spesso di bassa quali-tagrave poicheacute rea-lizzata in situ in fosse secondo una tradizio-ne tramandata oralmente Inte-

ressante egrave la testimonianza delle ldquocava di calcerdquo raccolta in alcun in paesi in cui le pietre calcaree deri-vanti dal dissodamento dei terreni venivano accatastate in un fosso naturale coperte di terra e calci-nate Nel tempo e allrsquooccorrenza si prelevava la ldquocalcerdquo a seconda della necessitagrave Nel secondo dopoguer-ra questa prassi erano ancora in uso e molte abitazioni delle frazio-ni minori della provincia dellrsquoAquila sono state realizzate impiegando il ldquocretonerdquo Ben piugrave complesso si presenta il discorso degli edifici sto-rici (Pecchioni 2014 Quaresima 2005 ab) La presenza di murature di differente qualitagrave muraria (Figura 2) va ricercata nelle fasi costruttive storiche dellrsquoedificio nelle frequenti ricostruzioni causate dai terremoti avvenuti in passato e negli inter-venti effettuati in seguito a recuperi o restauri gtgtgt

Figura 2 ndash La basilica di Collemaggio complessitagrave dellrsquoidentificazione delle tessiture murarie e della qualitagrave muraria

PARTE 2

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

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Dossier Restauro

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

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Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 27: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe52 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5327 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Isolamento e spostamento di un edificio strategico sotto tutela architettonicaGiorgio Monti Marco Vailati ndash Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Sapienza Universitagrave di romaRoberto Marnetto ndash DeLaBeCh Costruzioni Srl roma

Capita di frequente in Italia di dover prevedere interventi di rafforzamento sismico su edifici che hanno unrsquoelevata valenza architettonica Il problema che subito si pone al progettista egrave come conciliare le esi-genze di sicurezza nei confronti dei terremoti che spesso richiedono interventi di una certa invasivitagrave

rispetto a quelle di tutela del bene e di conservazione della forma architettonica che invece richiedono lrsquoadozione del principio del minimo intervento In queste situazioni si puograve ricorrere allrsquoescamotage del miglioramento ma nei casi in cui lrsquoedificio in questione ospiti delle funzioni strategiche egrave necessario anzi indispensabile perseguire lrsquoadeguamento completo Questo articolo riguarda proprio un intervento di adeguamento sismico che affronta risolvendola lrsquoannosa questione di come conciliare la protezione sismica di quegli edifici ndash di cui il nostro territorio egrave costellato ndash che ospitano funzioni di grande rilevanza strategica allrsquointerno di un involucro architettonico di gran pregio La soluzione che qui si egrave adottata che presenta alcuni aspetti di originalitagrave egrave quella dellrsquoisolamento alla base che consente di intervenire in maniera poco o affatto invasiva sullrsquoelevazione e di pervenire quindi allrsquoade-guamento completo dellrsquoedificio Oltre ad approfondire quegli aspetti applicativi e accessori che condizionano la fattibilitagrave e lrsquoefficacia finale dellrsquointervento (ad es integritagrave degli impianti durante il terremoto e manutenibilitagrave del sistema drsquoisolamento) viene evidenziata la soluzione individuata per evitare il martellamento in condizioni sismiche con un edificio in adiacenza lrsquoedificio isolato egrave stato infatti spostato allontanandolo da quello attiguo ed ampliando in tal modo il giunto esistente Per spostare lrsquoedificio si egrave pensato di inserire alla sua base gli isolatori pre-deformandoli e bloccandoli su uno spostamento pari allrsquoampiezza del giunto desiderato una volta lasciati liberi il loro ritorno elastico ha prodotto la traslazione dellrsquoedificio sovrastante Questa modalitagrave di intervento ha consentito di mantenere operative le varie attivitagrave strategiche anche nel corso delle lavorazioni riducendo al minimo lrsquoalterazione della fisionomia dellrsquoedificio

IntroduzioneFra le maggiori problematiche che da sempre affliggono chi egrave chiamato ad eseguire progetti di interventi di raf-forzamento sismico su edifici di gran-de interesse architettonico crsquoegrave quella di conciliare le apparentemente op-poste esigenze di protezione sismica e di salvaguardia del valore figurale dellrsquoedificio Nella maggior parte dei casi questo dilemma viene sciolto ri-correndo alla soluzione del migliora-mento sismico In tal modo si riesce a progettare un intervento che egrave al tempo stesso non invasivo e rispet-toso della valenza architettonica del bene pur con la consapevolezza di arrivare ad ottenere un livello di pro-tezione sismica inferiore In questo caso il criterio del minimo intervento

prevale sulla necessitagrave di perseguire una sicurezza nei confronti dellrsquoazio-ne sismica paragonabile a quella de-gli edifici nuovi La questione diviene perograve piugrave complessa quando si deve operare su edifici che oltre a vantare una valenza storica e culturale rag-guardevole ospitano anche funzioni di alta rilevanza strategica Per questi edifici affatto rari sul nostro territorio non si puograve derogare dalla necessitagrave di perseguire un completo adegua-mento rispetto alle azioni sismiche di progetto La soluzione del miglio-ramento sopra prospettata in questi casi non egrave pertanto attuabile Si pone dunque il problema di riuscire ad ot-tenere un progetto di intervento che sia in grado di realizzare una com-pleta protezione sismica dellrsquoedificio

senza perograve alterarne o addirittura modificarne in maniera irreversibile lrsquoaspettoUn problema di questo ge-nere si egrave presentato agli autori quan-do si sono trovati ad affrontare lo stu-dio di un edificio che ospita funzioni di grande importanza strategica in cui perograve qualsiasi intervento di raf-forzamento degli elementi strutturali ne avrebbe comportato lo svilimento della figura architettonica Il fabbrica-to oggetto dello studio ospita infatti attivitagrave di relevante importanza stra-tegica ed egrave stato progettato alla fine degli anni rsquo50 In quel periodo va da seacute si operava in assenza di norma-tiva tecnica e di nozioni teoriche per la progettazione antisismica Tantrsquoegrave vero che lrsquoedificio presenta una strut-tura a piano pilotis che certamente

non assicura un comportamento ide-ale in condizioni sismiche Inoltre i pilastri del piano pilotis hanno una caratteristica forma ldquoa fungordquo che rappresenta la vera cifra architettoni-ca dellrsquoedificio ma che produce pur-troppo un pericoloso comportamento elasto-fragile Infatti a seguito della valutazione di sicurezza sismica egrave emerso che lrsquoedificio non era in gra-do di fornire le prestazioni previste dalla NTC-08 per cui si egrave deciso di procedere al suo adeguamento Per esplicita richiesta del Committente e della Soprintendenza competente qualsiasi strategia drsquointervento si fos-se adottata avrebbe dovuto rispetta-re i due requisiti fondamentali di or-dine pratico e formale

a) le attivitagrave lavorative ai piani su-periori dovevano poter prosegui-re senza interruzioni nel corso delle operazioni di cantiere

b) la fisionomia caratteristica dei pilastri ldquoa fungordquo non doveva es-sere modificata e quindi questi non dovevano subire interventi di rafforzamento radicali che ne alterassero la sagoma e il valore figurativo

Dopo aver esaminato diverse possi-bili strategie si egrave scelto di isolare alla base lrsquoedificio volgendo a proprio vantaggio il punto debole costituito dal piano pilotis la cui presenza ha invece reso piugrave agevoli le operazio-ni di realizzazione del piano drsquoisola-mento Lrsquoinserimento dei dispositivi drsquoisolamento sotto i pilastri ldquoa fungordquo

ne ha prodotto la completa protezio-ne senza che lrsquoaspetto fosse altera-to Tale strategia si egrave rivelata ottimale sotto tutti i punti di vista ndash tecnico ar-chitettonico funzionale ndash ed ha con-sentito di pervenire ad un completo adeguamento sismico del fabbricato Inoltre le lavorazioni si sono svolte senza interferire con le attivitagrave svolte allrsquointerno del fabbricato mantenen-do i frequentatori degli uffici in com-pleta sicurezza Lrsquointervento globale egrave stato completato da rafforzamenti locali dei pilastri del primo livello con lrsquoobiettivo di eliminare il possibile in-sorgere di meccanismi di rottura fra-gili migliorandone la bassa capacitagrave a taglio vista la carente armatura trasversale presente Un aspetto di particolare interesse ndash e di una certa innovativitagrave ndash riguarda il modo in cui si egrave affrontato il problema degli spo-stamenti elevati cui egrave soggetta una struttura isolata alla base nel corso dellrsquoevento sismico Lrsquoedificio egrave infatti

costituito da tre corpi giuntati fra loro con giunti di ampiez-za decisamente insufficiente a consentire gli spostamenti previsti in condizioni sismi-che Per evitare quindi che le porzioni giuntate della strut-

tura ndash ali e corpo centrale ndash martel-lassero fra loro i giunti esistenti sono stati ampliati ldquoallontanandordquo le ali la-terali dal corpo centrale

LrsquoarchitetturadellrsquoedificiostrategicoLrsquoedificio oggetto dello studio egrave mo-strato in Figura 1 Esso egrave composto da tre corpi di fabbrica come mostra-to nella pianta in Figura 2 gtgtgt

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Figura 1 ndash Panoramica dellrsquoedificio

INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe54 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5527 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

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Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

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Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

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AutorizzazioneSegreteria di Stato Affari InterniProt n 200752012 del 16febbraio 2012Copia depositata presso ilTribunale della Rep di San Marino

Direzione redazione segreteriaIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)T 0549909090F 0549909096infoimreadyit

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La Direzione del giornalesi riserva di non pubblicaremateriale non conforme allapropria linea editoriale

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Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Page 28: 2014 #27 magazine 2014 #27 a pagina 5 Norme Tecniche Costruzioni: problema risolto? Andrea Dari Editoriale a pagina 4 La resilienza come risposta agli eventi estremi SISMICA a pagina

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Le tecniche di indagine NDT nel processo di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutelaAntonio Costanzo Antonio Montuori Giuseppe Casula ndash Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro Nazionale Terremoti (CNT)Giacinto Porco ndash Dipartimento di Ingegneria Civile amp SISmILAB srl Universitagrave della Calabria (UniCal)

Le attivitagrave di restauro e consolidamento di edifici soggetti a tutela sono fortemente ancorate alla cono-scenza del bene alla consistenza geometrico-strutturale e a quella materica noncheacute allrsquoanalisi del degrado del manufatto e del suo stato di conservazione in tutti i suoi elementi Altri aspetti tecnici

da portare in conto sono ovviamente quelli legati al monitoraggio da attuare eventualmente in fase di dia-gnosi e obbligatoriamente in fase di esercizio al fine di disporre di una robusta mole di dati per governare lrsquoattivitagrave manutentiva Un valido supporto allrsquoinsieme di queste problematiche egrave offerto oggi dalle tecniche non distruttive (NDT) le quali si inseriscono sia nel processo di screening conoscitivo del manufatto che nel processo di progettazione di realizzazione degli interventi e di vita utile del bene In questo contesto la presente nota illustra una panoramica di alcune delle moderne tecniche di indagine NDT impiegate nelle attivitagrave di rilievo di valutazione dello stato dei materiali e nelle attivitagrave di monitoraggio sia propedeutiche alla redazione del progetto sia nel corso dellrsquoesercizio In riferimento a questrsquoultimo aspetto le tecniche illustra-te mirano ad essere parte integrante di una metodologia di controllo ldquoroutinariardquo da esercitare in continuo e con la possibilitagrave di essere interrogabile anche in tempo reale Alcuni esempi applicativi qui riportati seppur in forma sintetica consentiranno di apprezzare i benefici derivanti dallrsquoutilizzo di tecniche NDT il cui punto di forza risiede soprattutto nel loro essere non invasive e autodiagnosticanti

IntroduzioneIl restauro ed il consolidamento di strutture apparte-nenti al patrimonio culturale costituiscono da sempre delle attivitagrave particolarmente impegnative per gli ope-ratori del settore Le problematiche che si incontrano sono generalmente plurisettoriali e interessano sia campi prettamente ingegneristici e architettonici sia di tipo materico e geologico-geofisico Infatti le ope-re presenti sul territorio nazionale risentono non solo della loro connotazione storica ma anche del con-testo territoriale su cui insistono esposto ad even-ti calamitosi quali terremoti e dissesti idrogeologici Pertanto le attivitagrave di recupero e restauro volte alla tutela dei beni culturali dipendono non solo dalla co-noscenza approfondita sui materiali e dagli schemi strutturali dei beni in esame ma anche dalla vulnera-bilitagrave a essi associati ovvero la potenzialitagrave di subire danni ad esempio a seguito di eventi sismici (1) A tal proposito le tecniche non distruttive (NDT) giocano un ruolo fondamentale per lrsquoanalisi ed il monitoraggio di un bene culturale sia esso un bene a valenza sto-rica civile architettonica o ingegneristica (2) Infatti lrsquoinsieme di tecniche NDT (classiche ed emergenti)

egrave in grado non solo di fornire una descrizione accu-rata sullo stato di conservazione di un manufatto col rilievo delle sue principali morfologie di collasso (geo-metriche e strutturali) ma rappresenta anche un utile strumento per il monitoraggio strutturale di un bene in risposta a sollecitazioni esterne naturali o antro-pogeniche (3) Le attuali norme tecniche in accordo con le circolari ministeriali sul tema dei beni culturali (NTCrsquo08) definiscono i principi e le linee guida per il progetto lrsquoesecuzione e il collaudo delle costruzio-ni al fine di protendere al miglioramento o allrsquoade-guamento sismico delle strutture e indirizzare cosigrave gli eventuali interventi da eseguire a tutela del patrimo-nio edilizio I citati riferimenti normativi indicano il per-corso da seguire per il rilievo il controllo sui materiali ed il monitoraggio strutturale di un bene culturale ma non prevedono alcuna metodologia che tenga con-to della variabilitagrave temporale dello stato di conserva-zione dei beni stessi sia in risposta a sollecitazioni esterne o eventi naturali sia per programmare utili interventi di manutenzione aggiornati al reale stato di conservazione Appare evidente che la disponibilitagrave di tecniche di monitoraggio e controllo finalizzate alla verifica durante lrsquoesercizio o a valle di eventi specifici di dissesto sia estremamente importante e auspicato da coloro che operano nella gestione dei beni culturali In questo lavoro verranno illustrate alcune tecniche NDT utilizzate principalmente nella fase conoscitiva di un edificiocongiuntamente a tecniche di monito-raggio basate su sistemi residenti che possano svol-gere una azione guida sia per la gestione del bene che per il controllo a valle di eventi puntuali Il lavo-ro egrave stato organizzato come segue nella sezione 2 sono illustrati i principi teorici delle tecniche classiche NDT delle tecniche di telerilevamento prossimale e di monitoraggio nella sezione 3 sono riportati alcuni esempi applicativi restituendo i risultati sperimentali utili ad effettuare alcune considerazioni conclusive

LetecnicheNDTasupportodelRestauroedelConsolidamentoGli interventi di recupero e di restauro sono preceduti da una efficace azione conoscitiva del manufatto In queste attivitagrave ritroviamo il rilievo lo studio dei mate-riali costituenti gli elementi portanti e la valutazione dello stato di conservazione delle parti resistenti So-vente le strutture sulle quali si opera sono soggette ad evidenti quadri fessurativi per cui risulta indispen-sabile anche monitorare lrsquoevoluzione del dissesto al fine di prevenire crolli parziali o totali dellrsquoopera In questo contesto notevole egrave il supporto oggi dato dal-le tecniche NDT per le quali viene di seguito presen-

tata una breve panoramica con riferimento alle tecni-che maggiormente diffuse alle singole peculiaritagrave e ai vantaggi perseguibili con il loro impiego

RilievoNDTgeometrico-strutturaleIl rilievo geometrico-strutturale di un edificio puograve es-sere realizzato integrando indagini classiche di misu-re NDT (visive geometriche e strutturali) con misure di telerilevamento prossimale basate sulla tecnologia laser a scansione terrestre (TLS) Le indagini classi-che NDT forniscono (i) una panoramica generale del bene osservato con la riproduzione dettagliata delle sue caratteristiche geometrico-strutturali noncheacute di possibili degradazioni superficiali eo morfologie di collasso (ii) le planimetria le sezioni e le prospettive della struttura con la riproduzione in scala dei suoi elementi costruttivi principali (iii) la descrizione delle strutture portanti e degli elementi in calcestruzzo o in muratura (4) Le indagini di telerilevamento prossima-le TLS costituiscono un potente strumento drsquoindagine NDT in termini di risoluzione e tempo di acquisizione per (i) la modellazione 3-D di un edificio (ii) lrsquoanalisi delle sue caratteristiche radiometriche (iii) il rilievo di possibili dissesti e morfologie di deformazione (5)

IndaginiNDTsuimaterialiIl controllo sullo stato di salute e di dissesto dei ma-teriali di un edificio puograve essere realizzato mediante lrsquointegrazione di varie indagini NDT indagini soni-che ultrasoniche ai martinetti piatti e termografiche ad infrarosso Lrsquoindagine sonica egrave una tecnica NDT basata sullrsquoutilizzo di impulsi meccanici a frequenze sonore (20-20000 Hz) utile per individuare ed ana-lizzare le proprietagrave ed i cambiamenti delle caratteri-stiche fisiche della muratura a seguito di interventi di consolidamento (6) Lrsquoindagine ultrasonica basata sullo studio delle ano-malie della velocitagrave di propagazione delle onde acu-stiche a frequenze comprese nellrsquointervallo 35-50 kHz egrave un importante tecnica NDT per determinare le caratteristiche meccaniche ed elastiche di strutture in legno calcestruzzo e materiali lapidei (5) rilevan-done i ldquodifettirdquo (cipollature nodi composizione delle malte vuoti zone di scarsa consistenza del materia-le ecc) ed i possibili spessori degli strati attaccati da parassiti (6) Le indagini ai martinetti piatti permettono di valutare sperimentalmente e direttamente lo stato tensionale di esercizio e di rottura della muratura non-cheacute il modulo elastico del complesso malta-elementi lapidei (6) gtgtgt

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Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

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IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe56 Novembre 2014 bull numero 27 INfOrmAzIONe TeCNICA e PrOGeTTUALe 5727 numero bull Novembre 2014

Dossier Restauro

Recupero statico funzionale di un edificio di archeologia industrialeBeatrice Faggiano Luigi Fiorino

La memoria presenta il progetto di recupero statico funzionale di un edificio industriale costruito agli inizi del 1900 a Napoli oggi dismesso Il progetto di riabilitazione egrave orientato da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente dallrsquoaltro lato al suo adeguamento alla nuova destinazione drsquouso

quale centro sportivo multivalente

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IntroduzioneLrsquoedificio oggetto dellrsquointervento egrave stato costruito nei primi anni del 1900 nel sito industriale di Bagnoli (Figura 1) nella zona occidentale della cittagrave di Napoli dove sorge-va il complesso siderurgico Italsi-der dellrsquoILVA oggi in dismissione Attualmente il piano urbanistico esecutivo dellrsquoarea gestito dalla Societagrave Bagnolifutura mira a valo-rizzare le eccezionali potenzialitagrave ambientali e a rilanciare la voca-zione turistico-culturale dellrsquoarea Per conseguire tale obiettivo si in-tende realizzare un insediamento urbano dove le nuove residenze le attrezzature per il turismo lo svago e il divertimento noncheacute le imprese produttive ad alto conte-nuto tecnologico siano inserite nel contesto ambientale conservando la memoria delle funzioni svilup-pate nel corso del XX secolo nel centro siderurgicoLa costruzione era originariamen-te adibita a centrale termo-elettri-ca per la produzione di elettricitagrave dal gas generato dallrsquoaltofornoEssa era interamente realizzata con struttura di acciaio tipica degli edifici industriali dellrsquoepoca Ersquo stata sottoposta a diverse mo-difiche nel corso degli anni sia a causa dei danni subiti durante la seconda guerra mondiale sia per i cambiamenti di destinazione drsquouso Allo stato attuale lrsquoedificio egrave

profondamente degradato poicheacute inutilizzato e abbandonato da lun-go tempo mancano alcune mem-brature estese zone degli elemen-ti in acciaio sono deteriorate per la corrosione alcuni collegamenti sono completamente dissestati e numerose pareti di facciata pre-sentano crolli parzialiLa riabilitazione egrave finalizzata da un lato al recupero della struttura di acciaio esistente preservando-ne la tipologia originaria dallrsquoaltro lato allrsquointegrazione della stessa con una nuova costruzione realiz-zata in parte di acciaio in parte di calcestruzzo armato per adeguar-la al cambiamento di destinazione drsquouso quale centro polisportivo

Figura 1 ndash Lrsquoex sito industriale Italsider di Bagnoli (Napoli)

La memoria illustra lo stato attuale della costruzione evidenziandone il degrado la nuova concezione statico-funzionale e i corrispon-denti interventi di recupero gtgtgtEstratto da Costruzioni Metalliche

n42012

Lrsquoarticolo e la navigazione nellrsquoedi-zione digitale di Costruzioni Me-talliche sono acquistabili su wwwuncsaalit Il numero della rivista in formato digitale sfogliabile via web o downlodabile in pdf egrave acquistabile a 1830 euro (iva compresa)

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Dossier Restauro

wwwingenio-webit

Direttore responsabileAndrea Dari

Responsabile redazioneStefania Alessandrini

Comitato dei ReferentiScientifici e Tecnici

Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

Per elenco aggiornatowwwingenio-webit

Termotecnica e energiaVincenzo CorradoCostanzo Di PernaMarco SalaIstituzioniVincenzo CorreggiaGiuseppe IannielloAntonio LuccheseEmanuele RenziAmbienteGiovanni De Feo

Collaborazioni IstituzionaliACAI AIPND ANDIL ANIT ASSOBETON Associazione ISI ATECAP CeNSUEUCENTRE Fondazione Promozione Acciaio INARSIND UNCSAAL UNITEL

Proprietagrave EditorialeIMREADY srl - wwwimreadyit

Casa EditriceIMREADY srl - wwwimreadyit

Concessionaria esclusivaper la pubblicitagraveidrapro srlinfoidrapro

AutorizzazioneSegreteria di Stato Affari InterniProt n 200752012 del 16febbraio 2012Copia depositata presso ilTribunale della Rep di San Marino

Direzione redazione segreteriaIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)T 0549909090F 0549909096infoimreadyit

Inserzioni PubblicitarieIMREADY srlStrada Cardio 447891 GalazzanoRepubblica di San Marino (RSM)Per maggiori informazioniT 0549909090commercialeimreadyit

Stampa e distribuzionePazzini Stampatore Editore srlVilla Verucchio (RN)

La Direzione del giornalesi riserva di non pubblicaremateriale non conforme allapropria linea editoriale

Colophon

Damage evaluation of ex Innocenti-Maserati industrial plant structuresFranchi A Migliacci A Bertolini L Crespi P Zichi A ndash Politecnico di milano

The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

Figure 2 ndash Damages in the industrial buildings during the second worldwar (Tessera V 1995)

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Eventi straordinariGian Michele CalviGaetano ManfrediGeotecnica e idraulicaStefano AversaGianfranco BecciuMassimo ChiarelliMario ManasseroICTRaffaello BaloccoMario CaputiIngegneria forenseNicola AugentiInvolucro edilizioPaolo RigoneSoftwareGuido MagenesPaolo RivaBIMEzio ArlatiStrutture e materialida costruzioneMonica AntinoriFranco BragaMarco Di PriscoRoberto FelicettiMassimo FragiacomoPietro GambarovaRaffaele LandolfoGiuseppe ManciniClaudio ModenaGiorgio MontiCamillo NutiMaurizio PiazzaGiovanni PlizzariGiacinto PorcoMarco SavoiaWalter SalvatoreRestauro e consolidamentoMarcello BalzaniAntonio BorriStefano Della TorreLorenzo JurinaSergio LagomarsinoPaola RoncaUrbanisticaMaurizio Tira

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The paper focuses on the evaluation of the actual mechanical and physical properties of the structural elements of one of the dismissed buildings in the area of ex Innocenti-Maserati industrial plant loca-ted in Milano more precisely in the Lambrate-Rubattino district

IntroductionThe building under investigation pictorially illustrated in Fig 1 was devoted in the past to the construc-tion of the famous ldquoLambrettardquo motorcycle and more recent-ly to the Innocenti-Maserati motorcars The area owned by AEDES spa is under the ap-proval process of new urban project which adopts the idea of preserving the steel skeleton of this huge building and of inserting inside it new buildings for differ-ent functions The investigations of damages originated by chemi-cal and physics attacks and the related structural as-sessment have to sup-port the design of architects evaluating the actual structural safety indices by us-ing non destructive and semi destructive methods

Historyofinnocentimilan-lambrateindustrialcompoundFerdinando Innocenti was born in Pescia Toscana in 1881 In 1920 he studied the application of steel pipes and itrsquos innovative use in different fields In 1933 he started the production and the distribution of steel pipes and connections of the well known In-

Figure 1 ndash Internal view of steel building in Ex Innocenti-Maserati industrial plant

nocenti Scaffoldings System (originated by a system of the British Scaffolding Company) The Milano-Lambrate industrial area started its deve-lopment in this yearThe ldquoFratelli Innocenti Societagrave Anonima per Applica-zioni Tubolari in Acciaiordquo became one of the most important Italian manufac-turing reality The produc-tion ranges from civil to industrial buildings from cars to weapons components In 1944 part of Milano-Lambrate industrial buildings were destroyed by bombing (see Figure 2) Never-theless at the and of the 2deg worldwar in 1948 the buildings were recovered and the production of most pop-ular Lambretta started with a production of 250 units per day Later on the Mini Minor in concession to the Britannic BMC and a Spider designed by Ber-tone were constructedIn the seventies the importance of Innocen-ti produc-tion declined and the factory in Mi-lano-Lambrate has been sold to the British Leyland later to MaseratiIn the nineties the factory in Milano-Lambrate was dismissed and the area be-come one of the largest urban void in Milan

DescriptionofthestructureThe oldest of four industrial buildings co-vers an area of 75x310m it is divided in three aisles 25m wide and with elevation at the top of about 1950mThe structure in elevation consists ofbull principal portals disposed on three aisles with

distance among them of about 10m (Portals ldquoArdquo)(see Figure 6) and

bull secondary portals equally outdis-tanced among them every 10m which have not central columns (Portals ldquoBrdquo) (see Figure 6)

bull The columns result therefore to al-ternate every 10m while the cover-age portals every 5m

The steel columns are composed by UPN profiles jointed by welding to steel plates There are three different kind of columns

- Lateral single columns- Lateral double columns- Central triple columns gtgtgt

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