2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio,...

16
3 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE TASSA PAGATA TAX PAID TAXE RESÇUE Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, com. 2, DCB Benevento PERIODICO MARIANO CERRETO SANNITA (BN) Maggio - Giugno 2009 Anno 80 - N° 3

Transcript of 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio,...

Page 1: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

32009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE

TASSA PAGATATAX PAIDTAXE RESÇUE

Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, com. 2, DCB Benevento

PERIODICO MARIANO

CERRETO SANNITA (BN)

Maggio - Giugno 2009

Anno 80 - N° 3

Page 2: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

S. Maria a Vico (Ce)tel. 0823.808569

S.R.L.

Direttore - Redattore Fr. Mariano Parente

Responsabile Domenico Guida

Edizioni Cappuccini Napoli - 80122 Napoli, Corso Vittorio Emanuele, 730

SOMMARIO

3

3

4

5

6

8

10

11

12

12

13

14

15

Cari amici della Madonna

AUT. TRIBUNALE DI BENEVENTO 21/09/1994

Poste Italiane spa - Sped. in A.P.D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)

art. 1, comma 2, DCB Benevento

Per offerte dall'Italia si prega di servirsi del

Conto Corrente Postale n° 13067822intestato a: Santuario Madonna delle Grazie

82032 Cerreto Sannita (BN)

Orario delle Messe al Santuario

Orario per le confessioni: tutti i giorni ore 7,15-12,00; 15,00-18,30

Periodo invernale-solare:

Periodo estivo o legale:

Festivo 8,30 - 10,30 - 17,00. Feriale 7,15 - 17,00

Festivo 8,30 - 10,30 - 18,30. Feriale 7,15 - 18,30

LA VOCE DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE - PERIODICO MARIANO - ANNO 80°

Direzione e Amministrazione:

Convento Frati Cappuccini - 82032 Cerreto Sannita (BN) - Tel. 0824.861332www.santuariodellegrazie.it

avrei voluto parlarvi d'altro su questo numero, invecela necessità mi costringe a stendere di nuovo la manoper restaurare il nostro Santuario, carico di anni edi malanni. Come avevo annunciato la scorsa estate,era mio disegno completare la manutenzione ordina-ria prima dell'ultimo inverno. Purtroppo gl'imprevistihanno bloccato il progetto. Con la primavera avan-zata, mentre vi scrivo, già sono stati ripresi i lavori,sotto la direzione gratuita dell'architetto Morone diCerreto, al quale va la mia e vostra gratitudine. Speroche in pochi mesi possiamo rivedere il nostro Santua-rio restaurato e più bello. La Madonna, la nostraMadonna, merita questo, anzi molto di più. Il 27settembre scorso avevo scritto una lettera a unaquindicina di Autorità locali, provinciali e regionaliper chiedere un aiuto economico. Fino ad ora nonho avuto risposta da nessuno, forse per punire il mioingenuo ardimento. Ora so che, per noi poveri fraticappuccini, la sola Provvidenza è la caparra di ognibuona iniziativa. Ai pochissimi di voi che hannorisposto all'appello, ripeto il mio grazie. Gli altri, imolti, lo spero, non si faranno indietro. Il mare èformato da tante gocce d'acqua, ognuna fa la suaparte a beneficio del tutto. Gesù legge nel cuore edè contento di chi dona con gioia e generosità, nono-stante la limitatezza dei mezzi e la crisi economicain atto. La Madonna vi benedica, vi protegga e viricompensi.

Fr. Mariano Parente

Per offerte dall'Esteroeffettuare Bonifico Bancario a favore del Santuario

Coordinate Bancarie Internazionali (=IBAN):

IT - 91 - E - 07601 - 15000 - 000013067822.C o d i c e B I C BPPI ITRRXXX.

La forza dei cristiani

La preghiera in famiglia

Il mistero pasquale e le anime del purgatorio

Madre della grazia

VIII centenario della Regola Francescana

Testimone di vita consacrata

Il primo frate cappuccino di Telese

Fotocronaca del Santuario

Sacramento del matrimonio

Consacrati alla Madonna - Bimbi in Santo

Sotto la protezione di Maria

Cronaca locale - Valle Telesina

Risorgeranno nella luce di Cristo

Page 3: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

3 / 35

Saulo di Tarso, l'accanito perse-cutore dei cristiani, sulla via di Dama-sco, incontrò Cristo risorto e fu da Luiconquistato. Il resto ci è noto. Avvennein Paolo quel che più tardi egli scriveràai cristiani di Corinto: «Se uno è inCristo, è una creatura nuova; le cosevecchie sono passate, ecco ne sononate di nuove» (2 Cor 5, 17). Guardia-mo a questo grande evangelizzatore,che con l'entusiasmo audace della suaazione apostolica, ha recato il Vangeloa tante popolazioni del mondo di allora.Il suo insegnamento e il suo esempioci stimolino a ricercare il Signore Gesù.C'incoraggino a fidarci di Lui, perchéormai il senso del nulla, che tende adintossicare l'umanità, è stato sopraffattodalla luce e dalla speranza che proma-nano dalla risurrezione. Ormai sonovere e reali le parole del Salmo: «Nem-meno le tenebre per te sono tenebre ela notte è luminosa come il giorno»(139, 12). Non è più il nulla che av-volge ogni cosa, ma la presenza amo-rosa di Dio. Addirittura il regno stessodella morte è stato liberato, perchéanche negl'«inferi» è arrivato il Verbodella vita, sospinto dal soffio delloSpirito.

Se è vero che la morte non ha piùpotere sull'uomo e sul mondo, tuttaviarimangono ancora tanti, troppi segnidel suo vecchio dominio. Se mediantela Pasqua, Cristo ha estirpato la radicedel male, ha però bisogno di uominie donne che in ogni tempo e luogo loaiutino ad affermare la sua vittoria conle sue stesse armi: le armi della giusti-zia e della verità, della misericordia,del perdono e dell'amore. E' questo ilmessaggio che, in occasione del recen-te viaggio apostolico in Camerun e inAngola, ho inteso portare a tutto ilContinente Africano, che mi ha accoltocon grande entusiasmo e disponibilitàall'ascolto. L'Africa, infatti, soffre in

modo smisurato per i crudeli e inter-minabili conflitti - spesso dimenticati- che lacerano e insanguinano diversesue Nazioni e per il numero crescentedi suoi figli e figlie che finiscono predadella fame, della povertà, della malat-tia. Il medesimo messaggio ripeteròcon forza in Terra Santa, ove avrò lagioia di recarmi fra qualche settimana[.]. In un tempo di globale scarsità dicibo, di scompiglio finanziario, dipovertà antiche e nuove, di cambia-menti climatici preoccupanti, di vio-lenze e miseria che costringono moltia lasciare la propria terra in cerca di

La forza dei cristianiGiustizia verità misericordia perdono amore

una meno incerta sopravvivenza, diterrorismo sempre minaccioso, di pa-ure crescenti di fronte all'incertezzadel domani, è urgente riscoprire pro-spettive capaci di ridare speranza. Nes-suno si tiri indietro in questa pacificabattaglia iniziata dalla Pasqua di Cristo,il quale - lo ripeto - cerca uomini edonne che lo aiutino ad affermare lasua vittoria con le sue stesse armi,quelle della giustizia e della verità,della misericordia, del perdono edell'amore (12/4/09).

Benedetto XVI

L'ambito domestico è una spoladi umanità e di vita cristiana pertutti i suoi membri, con conseguenzebenefiche per le persone, la Chiesae la società. Di fatto, la famiglia èchiamata a vivere e a coltivarel'amore reciproco e la verità, il ri-spetto e la giustizia, la realtà e lacollaborazione, il servizio e la di-sponibilità verso gli altri, special-mente verso i più deboli.

E' di somma importanza la pre-ghiera in famiglia nei momenti piùappropriati e significativi, poiché,come il Signore stesso ha assicurato:«Dove sono due o tre riuniti nel mionome, io sono in mezzo a loro» (Mt

18,20); e il Maestro è veramente nellafamiglia che ascolta e medita laparola di Dio, che impara da Lui lacosa più importante della vita e met-te in pratica i suoi insegnamenti.

In tal modo si trasforma e simigliora gradualmente la vita per-

sonale e familiare, si arricchisceil dialogo, si trasmette la fede aifigli, si accresce il piacere di stareinsieme e il focolare domesticosi unisce e si consolida maggior-mente come una casa costruitasulla roccia.

Con la forza che nasce dallapreghiera, la famiglia si trasformain una comunità di discepoli e dimissionari di Cristo. In essa siraccoglie, si trasmette e s'irradiail vangelo.

La famiglia cristiana, viven-do la fiducia e l'obbedienza a Dio,la fedeltà e l'accoglienza generosadei figli, la cura dei più deboli ela sollecitudine nel perdonare,diviene un vangelo vivo, che tuttipossono leggere, un segno di cre-dibilità forse più persuasivo ecapace d'interpellare il mondo dioggi (17/1/09).

Benedetto XVI

Arricchisce il dialogoe accresce la gioia di stare insieme

La preghiera in famiglia

Page 4: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

Il mistero pasquale ele anime del purgatorio

4 / 36

Il mistero pasquale di morte erisurrezione del Signore invita a unariflessione sull'efficacia della cele-brazione di sante messe in suffragiodei defunti.

Il catechismo della Chiesa catto-lica ci ricorda che, «in virtù dellacomunione dei santi, i fedeli ancorapellegrini sulla terra possono aiutarele anime del purgatorio offrendo leloro preghiere di suffragio, in parti-colare il sacrificio eucaristico».

Oggi presso i fedeli sembra es-sersi attenuata la fede nel purgatorio,dove le anime, purificandosi attra-verso la pena, si preparano alla con-templazione del volto di Dio. Eppure,l'esistenza del purgatorio è una veritàdi fede della Chiesa cattolica, definitadai Concili di Firenze e di Trento. Ilpurgatorio è un atto di amore di Dio,perché l'anima, dopo il trapasso, sipresenta a lui con il volto sfiguratodal peccato. Egli allora, artefice di-vino, attraverso la purificazione delpurgatorio, restituisce la bellezza aquel volto deturpato e lo rende degnodella contemplazione eterna del suoineffabile volto.

Oltre all'attenuazione di fede nelpurgatorio, mi sembra di poter indi-viduare altre due ragioni per cui ifedeli oggi, più raramente di un tem-po, fanno celebrare messe in suffra-gio dei loro defunti. Una è costituitadal vezzo di alcuni sacerdoti che,nella celebrazione della messa ese-quiale di un morto, sorvolando sullesue miserie umane che toccano tutti,già lo descrivono in paradiso davantialla gloria di Dio, senza avvertireche, invece, prima deve passare inpurgatorio per la purificazione dei

propri peccati.Un'altra ragione mi sembra la

seguente. Il n. 948 del Diritto Cano-nico stabilisce che «debbono essereapplicate messe distinte, secondo leintenzioni di coloro per i quali sin-golarmente l'offerta, anche se mini-ma, è stata data e accettata». In altreparole: una sola messa per ogni sin-gola intenzione. Nonostante questaprecisa norma, troppo spesso si sentedire che in alcune chiese si celebra- con autorizzazione o meno - il co-siddetto «messone», cioè una solamessa per più intenzioni. Ciò ha con-corso in alcuni casi a disincantaremolti fedeli, che hanno accantonatocosì la pia abitudine di far celebraremesse per i propri defunti.

Queste tre ragioni hanno prodot-

to un po' dovunque un calo sensibiledi offerte di messe in suffragio deidefunti, i quali così vengono comedimenticati nella loro acuta attesa,attraverso la sofferenza purificatrice,di giungere alla contemplazione be-atifica di Dio. Più dei fiori e deimanifesti, reiterati negli anniversarie non solo, giova a loro la celebra-zione dell'eucaristia, nella quale, peri meriti di Cristo morto e risorto,ottengono la purificazione dai peccatie la liberazione dal purgatorio.

Giuseppe Santarelli

Quando crediamo in Te Uno e Trinoquando difendiamo la vita nostra e altruiquando aiutiamo i poveri ed i sofferentiquando dividiamo le nostre gioie con chi è tristequando la speranza dà senso al nostro lavoroquando Ti ringraziamo per ciò che siamo e abbiamoquando ascoltiamo la Tua Parola e la viviamoquando siamo docili alla Tua volontàquando Ti riconosciamo come Padre amorosoquando accogliamo Tuo Figlio come Fratello e Amicoquando contempliamo Gesù morto e risortoquando Ti adoriamo con tutto il cuoresolo allora avvertiamo che Tu ami e soffri con noisolo allora Tu regni dentro di noisolo allora riviviamo la Tua passione e risurrezionesolo allora sperimentiamo il dono del tuo Spirito.

Page 5: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

Madre della graziaMadre della grazia5 / 37

L'invocazione Madre della divina grazia, prega per noifino a qualche tempo era per me semplicemente una dellelitanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, manon nascondo che per molto tempo litania per me significavasolamente ripetizione e talvolta anche ripetizione noiosa. Poic'è stato un momento in cui mi sono detto che le litanie eranoespressione di modi diversi per rivolgersi a Maria e pertantopotevano costituire un'interessante preghiera ispirata allediverse sensibilità di un popolo credente sparso su tutta laterra.

Ultimamente ho scoperto che le litanie possono rivelarsiun arricchimento ancora più efficace e un autentico programmadi vita cristiana, in quanto dicono il rapporto con Dio tipicodi Maria Santissima, i doni particolari da lei ricevuti e le virtùche ella ha vissuto in modo eminente.

In questa luce mi pare molto importante pregare la Madredella divina grazia. L'espressione si trova nella sacra Scrittura,in quel brano della lettera di San Paolo a Tito che vieneproclamato a natale, nella Messa della notte: E' apparsa lagrazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegnaa rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questomondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesadella beata speranza e della manifestazione del nostro grandeDio e salvatore Gesù Cristo.

La grazia di Dio è apparsa con la nascita di Gesù. Mariaè veramente la Madre della grazia divina. La sua personalità,la sua santità, la preziosità della sua presenza accanto a noiderivano proprio da questo rapporto tutto particolare con lagrazia di Dio e con colui che è la manifestazione visibile delDio invisibile. Grazie a Maria Santissima è apparsa la graziadi Dio e si è manifestato un Dio preoccupato di donare graziaagli uomini, cioè di stabilire un rapporto con loro.

Quando alla Madre della divina grazia, dico: Prega pernoi, chiedo fondamentalmente di farmi entrare in rapportodi grazia con il Signore. E la vita cristiana consiste essenzial-

mente in questo rapporto, capace di trasformare del tuttol'esistenza di una persona umana.

La prima trasformazione è data dal fatto che la graziadi Dio porta salvezza a tutti gli uomini.

L'uomo, con il peccato, aveva troncato il rapporto conDio e non poteva che lasciarsi andare alla deriva, lontano dalui e quindi esposto ad una vita secondo i propri criteri e ipropri capricci. Una vita destinata al fallimento, perché nonpiù ancorata al progetto per cui l'uomo era stato creato. Conl'Incarnazione il Figlio di Dio ha ristabilito questo rapportodi salvezza e lo ha offerto a chiunque semplicemente abbiail desiderio di accettarlo.

Ristabilito il rapporto con Dio, diventa possibile prose-guire in questo processo di trasformazione, perché la graziaci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e avivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e conpietà. Si compie così un vero cambiamento di impostazionedella vita, che si sposta dai criteri umani, limitati e orientatimale, alla essenzialità e rettitudine che si instaurano quandoci si lascia guidare dai criteri di Dio.

La trasformazione definitiva avviene quando il rapportocon Dio diventa così intenso da costituire l'ideale di un'esistenzavissuta nell'attesa della beata speranza e della manifestazionedel nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Quella tra-sformazione di vita che sant'Agostino aveva sperimentato elo aveva portato ad un rapporto che si esprimeva così: Ci haifatti per te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto fino aquando non giunga a riposarsi in te.

Madre della divina grazia: un'espressione così breve esemplice che rischia di non lasciar trasparire la radicaletrasformazione che la grazia divina aveva operato in MariaSantissima. Prega per noi e rendici assetati di questa graziache è il dono più grande che noi possiamo desiderare

+ Francesco Ravinalevescovo di Asti

Calabrese Giuseppe e Anna Gismondi di Cerretonel 25° di matrimonio con i figli Erminia e Pasquale

Foscardi Giovangiuseppe e Angela Carangelo diCastelvenere nel 50º di matrimonio con familiari

Page 6: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

6 / 38

Cari fratelli e sorelle della FamigliaFrancescana!

Con grande gioia do il benvenutoa tutti voi, in questa felice e storicaricorrenza che vi ha riuniti insieme:l'ottavo centenario dell'approvazionedella protoregola di san Francesco daparte del Papa Innocenzo III. Sonopassati ottocento anni, e quella dozzinadi Frati è diventata una moltitudine,disseminata in ogni parte del mondoe oggi qui, da voi, degnamente rappre-sentata. Nei giorni scorsi vi siete datiappuntamento ad Assisi per quello cheavete voluto chiamare Capitolo delleStuoie, per rievocare le vostre origini.E al termine di questa straordinaria

esperienza siete venuti insieme dalSignor Papa, come direbbe il vostroserafico Fondatore. Vi saluto tutti conaffetto: i Frati Minori delle tre obbe-dienze, guidati dai rispettivi MinistriGenerali, tra i quali ringrazio PadreJosé Rodriguez Carballo per le suecortesi parole; i membri del Terzo Or-dine, con il loro Ministro Generale; lereligiose Francescane e i membri degliIstituti secolari francescani; e, sapen-dole spiritualmente presenti, le SuoreClarisse, che costituiscono il “secondoOrdine”. Sono lieto di accogliere alcuniVescovi francescani; e in particolaresaluto il Vescovo di Assisi, Mons. Do-menico Sorrentino, che rappresenta la

Chiesa assisana, patria di Francesco eChiara e, spiritualmente, di tutti i fran-cescani. Sappiamo quanto fu importan-te per Francesco il legame col Vescovodi Assisi di allora, Guido, che riconob-be il suo carisma e lo sostenne. FuGuido a presentare Francesco al Car-dinale Giovanni di San Paolo, il qualepoi lo introdusse dal Papa favorendol'approvazione della Regola. Carismae Istituzione sono sempre complemen-tari per l'edificazione della Chiesa.

Che dirvi, cari amici? Prima ditutto desidero unirmi a voi nel rendi-mento di grazie a Dio per tutto il cam-mino che vi ha fatto compiere, ri-colmandovi dei suoi benefici. E come

VIII centenario dellaRegola Francescana

La settimana francescana, tenuta ad Assisi dal 15 al 18 aprile 2009 inoccasione dell'VIII centenario dell'approvazione orale della Regola, ilvangelo vissuto in semplicità e genuinità, si è conclusa a Castelgandolfocon l'incontro con Benedetto XVI. Qui viene riportato il discorso delPapa tenuto ai francescani sabato 18 aprile 2009.

Page 7: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

7 / 39

Pastore di tutta la Chiesa, lo voglioringraziare per il dono prezioso chevoi stessi siete per l'intero popolo cri-stiano. Dal piccolo ruscello sgorgatoai piedi del Monte Subasio, si è formatoun grande fiume, che ha dato un con-tributo notevole alla diffusione univer-sale del Vangelo. Tutto ha avuto iniziodalla conversione di Francesco, il quale,sull'esempio di Gesù, spogliò se stessoe, sposando Madonna Povertà, divennetestimone e araldo del Padre che è neicieli. Al Poverello si possono applicareletteralmente alcune espressioni chel'apostolo Paolo riferisce a se stesso eche mi piace ricordare in questo AnnoPaolino: “Sono stato crocifisso conCristo, e non vivo più io, ma Cristovive in me. E questa vita, che io vivonel corpo, la vivo nella fede del Figliodi Dio, che mi ha amato e ha conse-gnato se stesso per me” (Gal 2,19-20).E ancora: “D'ora innanzi nessuno miprocuri fastidi: io porto le stigmate diGesù sul mio corpo” (Gal 6,17). Fran-cesco ricalca perfettamente queste or-me di Paolo ed in verità può dire conlui: “Per me vivere è Cristo” (Fil 1,21).Ha sperimentato la potenza della graziadivina ed è come morto e risorto. Tuttele sue ricchezze precedenti, ogni mo-tivo di vanto e di sicurezza, tutto di-venta una perdita dal momentodell'incontro con Gesù crocifisso erisorto. Il lasciare tutto diventa a quelpunto quasi necessario, per esprimerela sovrabbondanza del dono ricevuto.Questo è talmente grande, da richiedereuno spogliamento totale, che comunquenon basta; merita una vita intera vissuta“secondo la forma del santo Vangelo”(FF 116).

E qui veniamo al punto che sicu-ramente sta al centro di questo nostroincontro. Lo riassumerei così: il Van-gelo come regola di vita. “La Regolae vita dei frati minori è questa, cioèosservare il santo Vangelo del Signorenostro Gesù Cristo”: così scrive Fran-cesco all'inizio della Regola bollata(FF, 75). Egli comprese se stesso inte-ramente alla luce del Vangelo. Questoè il suo fascino. Questa la sua perenneattualità. Tommaso da Celano riferisceche il Poverello “portava sempre nelcuore Gesù. Gesù sulle labbra, Gesùnelle orecchie, Gesù negli occhi, Gesùnelle mani, Gesù in tutte le altre mem-bra… Anzi, trovandosi molte volte inviaggio e meditando o cantando Gesù,

scordava di essere in viaggio e si fer-mava ad invitare tutte le creature allalode di Gesù” (FF, 115). Così il Pove-rello è diventato un vangelo vivente,capace di attirare a Cristo uomini edonne di ogni tempo, specialmente igiovani, che preferiscono la radicalitàalle mezze misure. Il Vescovo di AssisiGuido e poi il Papa Innocenzo III rico-nobbero nel proposito di Francesco edei suoi compagni l'autenticità evange-lica, e seppero incoraggiarne l'impegnoin vista anche del bene della Chiesa.

Viene spontanea qui una riflessio-ne: Francesco avrebbe potuto anchenon venire dal Papa. Molti gruppi emovimenti religiosi si andavano for-mando in quell'epoca, e alcuni di essisi contrapponevano alla Chiesa comeistituzione, o per lo meno non cercava-no la sua approvazione. Sicuramenteun atteggiamento polemico verso laGerarchia avrebbe procurato a France-sco non pochi seguaci. Invece eglipensò subito a mettere il cammino suoe dei suoi compagni nelle mani delVescovo di Roma, il Successore diPietro. Questo fatto rivela il suo auten-tico spirito ecclesiale. Il piccolo “noi”che aveva iniziato con i suoi primi fratilo concepì fin dall'inizio all'interno delgrande “noi” della Chiesa una e uni-versale. E il Papa questo riconobbe eapprezzò. Anche il Papa, infatti, daparte sua, avrebbe potuto non approvareil progetto di vita di Francesco. Anzi,possiamo ben immaginare che, tra icollaboratori di Innocenzo III, qualcunolo abbia consigliato in tal senso, magariproprio temendo che quel gruppetto difrati assomigliasse ad altre aggregazio-ni ereticali e pauperiste del tempo.Invece il Romano Pontefice, ben infor-mato dal Vescovo di Assisi e dal Car-dinale Giovanni di San Paolo, seppediscernere l'iniziativa dello Spirito San-to e accolse, benedisse ed incoraggiòla nascente comunità dei “frati minori”.

Cari fratelli e sorelle, sono passatiotto secoli, e oggi avete voluto rinno-vare il gesto del vostro Fondatore. Tuttivoi siete figli ed eredi di quelle origini.Di quel “buon seme” che è stato Fran-cesco, conformato a sua volta al“chicco di grano” che è il SignoreGesù, morto e risorto per portare moltofrutto. I Santi ripropongono la fecondità

di Cristo. Come Francesco e Chiarad'Assisi, anche voi impegnatevi a se-guire sempre questa stessa logica: per-dere la propria vita a causa di Gesù edel Vangelo, per salvarla e renderlafeconda di frutti abbondanti. Mentrelodate e ringraziate il Signore, che viha chiamati a far parte di una cosìgrande e bella “famiglia”, rimanete inascolto di ciò che lo Spirito dice oggiad essa, in ciascuna delle sue compo-nenti, per continuare ad annunciarecon passione il Regno di Dio, sulleorme del serafico Padre. Ogni fratelloe ogni sorella custodisca sempre unanimo contemplativo, semplice e lieto:ripartite sempre da Cristo, come Fran-cesco partì dallo sguardo del Crocifissodi san Damiano e dall'incontro con illebbroso, per vedere il volto di Cristonei fratelli che soffrono e portare a tuttila sua pace. Siate testimoni della“bellezza” di Dio, che Francesco seppecantare contemplando le meravigliedel creato, e che gli fece esclamarerivolto all'Altissimo: “Tu sei bellezza!”(FF, 261).

Carissimi, l'ultima parola che vo-glio lasciarvi è la stessa che Gesù ri-sorto consegnò ai suoi discepoli:“Andate!”. Andate e continuate a“riparare la casa” del Signore GesùCristo, la sua Chiesa. Nei giorni scorsi,il terremoto che ha colpito l'Abruzzoha danneggiato gravemente molte chie-se, e voi di Assisi sapete bene che cosaquesto significhi. Ma c'è un'altra“rovina” che è ben più grave: quelladelle persone e delle comunità! ComeFrancesco, cominciate sempre da voistessi. Siamo noi per primi la casa cheDio vuole restaurare. Se sarete semprecapaci di rinnovarvi nello spirito delVangelo, continuerete ad aiutare i Pa-stori della Chiesa a rendere sempre piùbello il suo volto di sposa di Cristo.Questo il Papa, oggi come alle origini,si aspetta da voi. Grazie di essere ve-nuti! Ora andate e portate a tutti lapace e l'amore di Cristo Salvatore.Maria Immacolata, “Vergine fattaChiesa” (FF, 259), vi accompagni sem-pre. E vi sostenga anche la BenedizioneApostolica, che imparto di cuore a voitutti, qui presenti, e all'intera Famigliafrancescana.

Page 8: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

Testimone di vita consacrata8 / 40

Il 2 aprile 2007 S. E. Mons. Fran-cesco Saverio Toppi lasciava questaterra per vedere Dio così come egliè e non più in aenigmate, come avevafatto durante la sua vita terrena. Ave-va 82 anni.

Era nato il 26 giugno 1925 a Bru-sciano (NA), quinto di nove figli, evenne battezzato con il nome di Vin-cenzo nella parrocchia di Bruscianodedicata a S. Maria delle Grazie.“Vincenzo crebbe in una famigliasana, un ambiente in cui regnaval'amore e il lavoro, sommamentevezzeggiato, ma non viziato”.

A undici anni entrò nel seminarioserafico di Sant'Agnello di Sorrento,poi passò a Pozzuoli, ad Apice (BN)e il 2 ottobre 1940 iniziò ufficialmen-te il noviziato, cambiando il nomedi battesimo in Francesco Saverio daBrusciano. Il 7 luglio 1946 emise laprofessione perpetua a Nola. Fu or-dinato presbitero a ventitre anni il29 giugno 1949 nel duomo di Nola.

Fu inviato a Roma per la specia-lizzazione in storia ecclesiastica e alritorno (1952) fu nominato parroconella parrocchia di Santa Teresa(1952-53) e poi parroco e superiore (1953-56) a Benevento.

Nel 1959 fu eletto Ministro Pro-vinciale di Napoli. Organizzò predi-cazioni popolari, esercizi spirituali,convegni per predicatori. Con il ve-scovo di Cerreto Sannita o Telese,mons. Felice Leonardo, nel 1964, fupromotore della peregrinatio Mariae,culminata nella proclamazione dellaMadonna delle Grazie a patronadella diocesi.

Nel 1971 fu nominato MinistroProvinciale di Palermo. Nel 1886 fueletto definitore generale, consiglierecioè per il buon governo, trasferen-dosi a Roma, dove rimase per seianni.

Il 3 ottobre 1990 fu nominato Pre-lato di Pompei e Delegato Pontificiodel Santuario della Beata Maria Ver-

gine del Santo Rosario.Dopo aver lasciato Pompei, nel

2001, per raggiunti limiti di età, siritirò nell'infermeria dei PP. Cappuc-cini di Nola, dove lo raggiunse so-rella morte il 2 aprile 2007.

Il suo corpo riposa, come da suodesiderio, nella cripta del Santuariodi Pompei, per fare, come si leggenel suo terzo testamento, da piedi-stallo sotterraneo al trono di Maria.

Spiritualità trinitariae mariana

Nel Vangelo leggiamo le parole diGesù ai Giudei: “In Verità, in veritàvi dico: se uno osserva la mia Parola,non vedrà la morte in eterno” (Gv

8,21).Mons. Toppi la Parola di Dio l'ha

investigata da teologo, ha cercato diconoscerne l'intimo significato attra-verso lo studio, la meditazione,l'adorazione eucaristica (nello studioprivato conservava il Santissimo) perconoscere la volontà di Dio e metterlain pratica ogni giorno. In questo sen-so Mons. Toppi è stato un uomo dipreghiera e pastore buono per la suacomunità di Pompei.

Benedetto XVI, rivolgendosi aivescovi del Camerun nel recente

viaggio in Africa, diceva che lo“specifico del pastore è essere innan-zitutto un uomo di preghiera e chela vita spirituale e sacramentale èuna straordinaria ricchezza dataciper noi stessi e per il bene del popoloche ci è affidato”.

Il fulcro della spiritualità di P.Toppi era la SS. Trinità. Il riferimentoa Dio Uno e Trino lo affascinava inun vortice di amore senza confine.Il 7 dicembre 1998 scriveva: “PerGesù, il Padre è l'amore più caro, piùintimo, è la persona dalla quale haricevuto tutto, è il suo Abbà-Papà-Babbo che lo ha generato dalla suastessa Sostanza, Colui che, nell'eternopresente della Vita Divina, gli comu-nica tutto ciò che è e che possiede,colui verso il quale si sente attratto,anche come Uomo, da un impetotravolgente che è lo stesso SpiritoSanto […]. Tutto abbiamo ricevutodal Padre per mezzo del Figlio nelloSpirito. Gesù ne è felicemente con-sapevole e interprete; Egli ci rimandasempre al Padre per tutto ciò cheopera e ci dona […]. E' un mistero,un abisso di amore e di dolore!”.

L'abitazione dello Spirito Santonella Chiesa e nel cuore di ogni bat-tezzato era uno degli argomenti piùvolte segnalati nei suoi interventi.

Page 9: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

9 / 41

La preghiera cristiana, se è vera-mente cristiana e non una sua carica-tura, è lode e ringraziamento al Si-gnore per tutti i benefici ricevuti,lode e ringraziamento che sfocianonaturalmente nella sequela, anchequando il Signore ci dice “Chi vuolessere mio discepolo prenda la suacroce e mi segua”, anche quandobussa alla porta del nostro cuorecon la sofferenza.

Nel suo libro Fiumi di acqua viva Mons. Toppi dedica un capitolo aquesti due atteggiamenti del cuore:lode e azione di grazia, enumera tantimotivi per ringraziare il Signore emette in evidenza soprattuttol'Eucaristia: «Come penetrare in que-sto Santo dei santi, fonte e culminedi tutta la vita della Chiesa, abissoinsondabile di amore, tesoro supremonel terreno pellegrinaggio, pegnodella gloria futura, anticipo dellafelicità del cielo? Non esitiamo adirlo: attraverso l'azione di grazie,che è, poi, il significato del nomedato a questo sacramento: Eucaristiasignifica Azione di grazie”.

Il tempo poi dopo la comunione èil più propizio alla contemplazione,è il più adatto a rinsaldare l'unionecon il Signore.

La spiritualità di mons. Toppi ècontrassegnata da una spiccata colo-ritura mariana. Maria è sempre pre-sente in ogni anelito del cuore di P.Francesco Saverio. E' lei la via checonduce al Padre, è lei la privilegiatalegata allo Spirito Santo con amoresponsale. Ogni contatto di Mons.Toppi con la SS. Trinità ha avuto permediatrice Maria. Se come madreMaria prega per la Chiesa con tuttala forza della sua santità, noi dobbia-mo invocare senza sosta la sua po-tente intercessione. Particolare rilievoassume in quest'ottica il Rosario. Inuno dei numerosi interventi intesi apropagare la recita di questa meravi-gliosa preghiera P. Toppi ha scrittoche la meditazione dei misteri “rendeil Rosario compendio del vangelo,ci mette in contatto intimo, profondo,con Gesù, in tutte le fasi della sua

opera di salvezza, con Maria e permezzo di Maria”.

La sua devozione mariana era cri-stocentrica, in linea con la sana tra-dizione patristica occidentale e orien-tale. Il suo entusiasmo non avevanulla a che vedere con il devoziona-lismo. Le sue basi erano sicure, radi-cate nella Chiesa unica, apostolica,perenne.

Ritornava spesso sulla recita delrosario, però non recita monotonacome se fosse un disco che gira suse stesso: il rosario non deve ridursiad una mera devozione, non devefomentare un devozionalismo intimi-stico; è una preghiera del cuore chepostula una conversione continua,un cambiamento radicale.

Il buon pastoreE' mia opinione personale che P.

Toppi fu mandato a Pompei per sot-tolineare soprattutto la dimensionereligiosa del Santuario e non tantol'aspetto economico se è vero che P.Francesco Saverio - come scrive P.Mariano Parente - “non aveva nessu-na dimestichezza con l'economia.Sia da Ministro provinciale che dasuperiore locale non amministravapersonalmente ma si serviva di unfrate economo a beneficio di tutti”.

Questo fa capire che Mons. Toppi

si propose soprattutto di far conoscereMaria a tutti coloro che si recavanoa Pompei per aprire a lei il cuore -spesso carico di attese, di sofferenzee tribolazioni - e ottenere grazie persé e per i propri cari. Quando predi-cava, nello splendore del santuariodi Pompei con il suono melodiosodell'organo, sembrava un bambinoche cantava le lodi di Maria, Madredella Chiesa.

Quella Chiesa che nel suo diuturnoministero ha avuto sempre presente,per la quale ha sempre pregato efatto pregare, per la quale ha sempreoperato come figlio sentendone acu-tamente i problemi. Ha impostatosempre, attraverso i suoi scritti maanche attraverso i suoi gesti concreti,la vita nella Chiesa come vitanell'amore, nella più stretta sequeladi Gesù Cristo. Anche nelle situazionipiù difficili il suo invito è stato sem-pre questo: “Se lavoreremo tutti in-sieme, in comunione, in dialogo fra-terno, sarà il Signore ad operarenoi”.

Preghiamo affinché la Chiesa cheMons. Toppi ha tanto amato e servitocome religioso e come vescovo loelevi agli onori degli altari. Vuol direche avremo un amico in cielo e unmodello da imitare.

+ Michele De Rosavescovo di Cerreto - Telese - S. Agata

Page 10: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

10 / 42

Un nuovo sacerdote per la famigliafrancescana dei frati cappuccini della Pro-vincia di Napoli: un altro figlio della comu-nità di Telese Terme che risponde a Coluiche continua a chiamare e mandare, a be-nedire la nostra terra in chi con generositàe coraggio ancora oggi è capace di dire “sì”.

Nello scenario suggestivo del Duomodi Caserta Vecchia lo scorso 7 marzo, fraGiampiero Canelli insieme ad altri dueconfratelli è stato ordinato sacerdote.

Un percorso, una vocazione, una storiadi vita che approda ad un nuovo traguardo:diventare sacerdote.

L'ordinazione sacerdotale sigilla il “sì”della chiamata del Signore. Così, colui cheaveva già donato la vita al Signore nellaprofessione dei consigli evangelicinell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, haassunto la forma della consacrazione a Cri-sto Sacerdote. Del sacerdote si dice che èchiamato ad agire in persona Christi: è inun certo senso alter Christus, colui che donaa Cristo la sua umanità perché egli se nepossa servire quale strumento di salvezzae misericordia. La dimensione sacerdotaleaccompagnerà fra Giampiero da oggi inpoi, segnerà irrevocabilmente tutti i giornidella sua vita!

Ed ecco: le mani tra quelle del Pastoree Padre, segno di chi con la fiducia di unbambino, si affida completamente a Coluiche lo ha creato e continua a custodire lasua vita; il capo chino che si lascia coprireda quelle stesse mani, come chi con umiltàpermette all'ombra dell'Altissimo di stenderela sua potenza; prostrato a terra, in atteggia-mento di semplicità, incollato alla polveredella fragilità umana, per manifestare alSignore e alla Chiesa la risposta ad unachiamata; un giovane, rivestito di nuoviabiti, segno di un nuovo “carattere” e di unsigillo eterno…

Immagini, frammenti di un dono cheviene dato e di un cuore giovane pronto adaccoglierlo e a farlo crescere, perché ilfiume dell'Amore continui a scorrere e airrigare più cuori possibile, anche per mezzosuo. Fra Giampiero ha accolto ancora unavolta, ha salito il secondo gradino; in cam-mino sul monte è giunto alla sua secondatappa, lasciando che “quel mormorio di unvento leggero”(1Re 19,12) risuonasse nelsuo cuore e lo conformasse al Servo e Sa-cerdote che ha dato tutto per tutti, sino allafine.

Il sì di fra Giampiero è segno di libertàinteriore e di coraggio; è un sì nella gioia,

è un sì che genera quella pace di cui parlail vangelo, dono di Gesù.

In Lui, come Francesco, egli ha trovatola sua pace, quella che ogni uomo puòtrovare solo quando si abbandona e affidaa Dio; ed è questa pace che traspariva dagliocchi di fra Giampiero e che ha accompa-gnato il suo sì, anche se sicuramente nonsenza tribolazioni, difficoltà, ostacoli.

Nella gioia mista a commozione, chigli è stato vicino e a vari livelli ha condivisocon lui un tratto di strada, non ha potutonon lodare il Signore, riconoscente per ildono che ha ricevuto attraverso di lui: i donidi Dio sono sempre, infatti, per il bene ditutti e il sacerdozio è, appunto, un carismaper tutta la comunità.

Per questo, ci rallegriamo e gioiamonel Signore per i l grande donodell'ordinazione sacerdotale di fra Giampie-ro, momento di grazia per tutti e occasionefavorevole anche per la riflessione e lameditazione personale, principalmente perla comunità di Telese. Quest'ultima, infatti,si è vista impegnata con i suoi sacerdoti,nei giorni precedenti l'evento, in un triduo

di preparazione e preghiera animato daifrati cappuccini convenuti per l'occasione.Gioia, accoglienza e affetto hanno caratte-rizzato questi giorni, culminati poi nellacelebrazione della prima messa svoltasi nelpalazzo dei congressi delle Terme di Telese.Lì la comunità tutta si è stretta attorno a fraGiampiero e con lui ha innalzato il suo innodi lode a Dio, che continua a passare inmezzo a noi e a donarci segni concreti dellasua misericordia, in tutti coloro che conti-nuano a fare della loro vita uno slanciod'amore.

Ketty Tizzano

Il primo frate cappuccino di Telese

Padre Giampiero Canelli

Anche oggi, suscitando spesso lasorpresa di amici e conoscenti, nonpoche persone abbandonano carriereprofessionali spesso promettenti perabbracciare l'austera regola d'un mona-stero di clausura. Che cosa le spinge aun passo tanto impegnativo se nonl'aver compreso, come insegna il Van-gelo, che il Regno dei cieli è «un teso-ro» per il quale vale la pena abbando-nare tutto? In effetti, questi nostri fratellie sorelle testimoniano silenziosamenteche in mezzo alle vicende quotidiane,talvolta assai convulse, unico sostegnoche mai vacilla è Dio, roccia incrollabiledi fedeltà e di amore. «Tutto passa, Dioresta», scriveva la grande maestra spi-rituale santa Teresa d'Avila in un suocelebre testo. E dinanzi alla diffusaesigenza che molti avvertono di uscire

dalla routine quotidiana dei grandiagglomerati urbani in cerca di spazipropizi al silenzio e alla meditazione,i monasteri di vita contemplativa sioffrono come oasi nelle quali l'uomo,pellegrino sulla terra, può meglioattingere alle sorgenti dello Spirito edissetarsi lungo il cammino. Questiluoghi, pertanto, apparentemente inu-tili, sono invece indispensabili, comei «polmoni» verdi di una città: fannobene a tutti, anche a quanti non lifrequentano e magari ne ignoranol'esistenza. Non facciamo mancareloro il nostro sostegno spirituale edanche materiale, affinché possanocompiere la loro missione, quella dimantenere viva nella Chiesa l'ardenteattesa del ritorno di Cristo.

Benedetto XVI

Tutto passa, Dio resta

«VENITE E RIPOSATEVIIN UN LUOGO A PARTE»

Page 11: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

11 / 43

Fotocronaca del Santuario

CONSACRATI ALLA MADONNA

Bimbi in SantoArnaldo De Vivo (16/10/08)

di Mirko e Lucia Iannotti (San Lorenzo Maggiore)

Errico Giorgia (10/7/08)di Carlo e Sonia Lavorgna (Cerreto)

Bortone Matteo (19/1/06)di Nicola e Michelina Caserta (San Salvatore Telesino)

Salvatore Gabriel (5/10/06)di Dario e Crisma Perfetto (Cerreto)

Maturo Angela (24/10/1995) e Alessia (13/6/06)di Domenico e Matilde Fiondella (Faicchio)

De Vivo Miriam (21/12/02)di Raffaele e Monica Vesevo (Aversa)

De Vivo Sara (13/9/2000), Simona (24/2/03)e Gioacchino (17/11/04)

di Antonio e Grazia Pellone (Aversa)

Alessio Schiavone (14/10/08)di Claudio e Annamaria Pacelli (San Salvatore Telesino)

Barone Luca (17/6/04)di Donato e Maria Pia Esposito (Morcone)

Marino Federica Pia (23/4/08)di Giuseppe e Daniela Festa (Solopaca)

Occhiobuono Christian (31/1/01) e Valerio (4/2/05)di Ciro e Giustina Cristofaro (Cardito)

Miriam Piccirillo (29/5/05)di Marco e Maria Rosaria Occhiobuono (Faicchio)

* Prima di Pasqua il parroco di San Salvatore Telesino DonFranco Piazza ha accompagnato un nutrito gruppo di ragazziper la prima confessione dei ragazzi della sua Parrocchia. Hannotrascorso un pomeriggio davanti all'immagine della Madonnaper prendere coscienza della realtà umana che si muove tra ilbene ed il male, condannando non l'operato degli altri, buonio meno che siano, ma se stessi per imitare Gesù, che crescevain età e sapienza davanti a Dio e agli uomini.

* La domenica delle Palme, il sabato santo e soprattutto ladomenica di Pasqua sono affluiti al Santuario numerosifedeli. La maggior parte ha partecipato non solo alle funzioni,ma hanno ricevuto anche i sacramenti della confessione ecomunione. Parecchi, dopo la riconciliazione durante lasettimana santa, sono tornati nelle loro parrocchie. Quest'annodiversi hanno ripreso la buona consuetudine di confessarsiil venerdì santo, per comodità personale e maggiore dispo-nibilità dei confessori.

* La settimana dopo la domenica in albis sono ricominciati ilavori di restauro del Santuario nella parte esterna (vedi foto).Pian piano sta tornando il bel tempo ed è necessario completarei lavori cominciati nell'estate scorsa, ma interrotti per variecause. Speriamo che presto il bel piccolo santuario risplendanel suo antico splendore, per maggiormente onorare la granMadre della Grazia, madre spirituale di tutti noi, donataci daGesù Cristo sul calvario. Il Suo amore gratuito e infinito ci haredenti dai peccati personali, familiari e sociali. Del santuariotutti abbiamo bisogno, come una clinica spirituale (Paolo VI),per fare ogni tanto una diagnosi e per recuperare la forza diricominciare a fidarci del Padre, con gioia, con serenità e paceinteriore, in armonia con noi stessi e con il prossimo. Il luogoha sua importanza, nella semplicità e bellezza, nell'accoglienzae nel silenzio. Qui la Madonna da oltre quattro secoli operagrazie spirituali in tanti cuori, qui attingiamo la forza per portarela nostra croce quotidiana, imitando Maria che non realizzò insolitudine il suo programma terreno, ma ascoltando e mettendoin pratica, giorno dopo giorno, la volontà del Padre.

* Il 19 aprile 2009 è stata la giornata della solidarietà con icolpiti dal sisma in Abruzzo. In tutta Italia sono state raccolteofferte ed altri generi indispensabili per inviarli ai bisognosiattraverso le Caritas diocesane. Nel nostro santuario abbiamoraccolto dai benefattori circa 800 euro, somma subito conse-gnata alla curia vescovile. Hanno partecipato alla Messadelle 10,30 anche una quarantina di pellegrini puteolani,guidati da P. Giuseppe Donelli.

Page 12: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

12 / 44

Cari figli, in questo tempo dirinuncia, v'invito di nuovo allapreghiera e alla penitenza. Andatea confessare i vostri peccatiaffinchè la grazia apra i vostricuori ad una vita più bella.Convertitevi, figlioli, accoglieteDio e il suo piano di salvezza perciascuno di voi (25/2/09).

Cari figli, in questo tempo diprimavera, quando tutto sirisveglia dal sonno dell'inverno,svegliate anche le vostre animecon la preghiera perchè possiateaccogliere la Luce di Gesù risorto.Sia lui ad avvicinarvi al suo Cuoreaffinchè possiate cominciare agustare la vita eterna. Prego eintercedo per voi pressol'Altissimo per una sincera vostraconversione (25/3/09).

Esortazionidella

Madonnaa Medjugorje

Segno diriconoscenza

* Ringrazio la Ma-donna per avermiprotetto durante undelicato interventochirurgico, felice-mente superato il 3marzo 2009.Michele Maselladi Toronto.

Giuseppe e Alfonsina Paduano con figli e nipoti (USA)Antonio e Teresa Riccio

nel 50° di matrimonio (USA)

Pietro Mazzarellie Gianna D'Andrea di Cerreto

* Cara Madonni-na mia, ti ringra-zio per avermiaiutato a superarele molte sofferen-ze causate da ungrave incidenteavvenuto il 26giugno 2008. Do-

po un lungo periodo di perdita di cono-scenza, miracoloso ricupero e terapievarie in ospedale e centri fisioterapici,sono tornato a casa nella mia famiglia il23 dicembre 2008, allo scadere di 181giorni di sofferenza. Cicchiello Mariodi Monterotondo Marittimo (Grosseto).

Fatigati Vincenzo

e Miriam D'Angelo

di Telese (28/3/09)

25º di matrimonioDe Nigris Gianfranco

e Rossella Simone

di Faicchio (29/3/09)

50º di matrimonioDurante Pellegrino

e Antonia Durante

di Cerreto (19/4/09)

Sacramentodel matrimonio

al Santuario

Santillo Luigi eChiarina Guarino di Castelvenere

Page 13: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

13 / 45

Sotto la Protezione di Maria

Errico Marcoe Giorgiadi Carloe SoniaLavorgna(Cerreto)

Arcangeloe FabioZanninodi Massimoe GraziaGiordano(PiedimonteMatese)

Bruno Pasqualedi Antonello e Maria

(Cerreto)Teta Mariangela,Ludovico e Giammarcodi Giovanni e Rita Pelosi(Cerreto)

Salvatore Gabrieldi Dario

e Crisma Perfetta(Cusano)

Gina e Michael Madonick.Bisnonna Assunta Saracco Di Lella (USA)

Daniel e Mattew Paolinodi Jack e Antonietta (USA) Lucas Umberto Kenyon e Iulian Leon

Savard. Nonna Netta Iacobelli (USA)

Alfano Davidedi Salvatore

e Barbara Iozzi (Pavia)

Clorinda e Domenico Romano di Telese con i cuginettisvizzeri Simon, Daniela e Jasmin Buf

Marino Federica di Giuseppee Daniela Festa (Solopaca)

Alessio Carlo Schiavonedi Claudioe Annamaria Pacelli(San Salvatore Telesino)

Mario Salvatoree Thomasdi Sandra Corvagliae Tommaso Ciarlo(Cerreto)

Page 14: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

14 / 46

Grande festa a Telese Terme per i 100 anni della signora Amalia Masotta in Limata,nata a San Lorenzello il 21 novembre 1908. Per l'occasione, il vescovo di CerretoMons. Michele De Rosa, con il parroco don Gerardo Piscitelli, i sacerdoti donLuigi Festa, don Eduardo Viscusi e don Mimmo De Santis hanno concelebrato lasanta messa nell'aula magna dell'asilo delle Suore degli Angeli di Telese allapresenza della festeggiata, dei suoi familiari ed amici.

Una centenaria a Telese

Cronaca locale - Valle Telesina* Lunedì 7 aprile 2009. Nel terremoto

che ha colpito gravemente l'Abruzzo, concirca 300 morti, sono perite anche due stu-dentesse della valle telesina: Maria Urbanodi Puglianello e Carmen Romano di Amo-rosi; i due paesi hanno proclamato il luttocittadino. Grazie a Dio altri studenti, tra cuianche una cerretese, si sono messi in salvoappena in tempo, vedendo crollare gli edificialle loro spalle.

* Mercoledì 9 aprile 2009, concelebra-zione solenne della Messa crismale nellacattedrale di Cerreto, presieduta dal vescovoMons. Michele de Rosa con la partecipazio-ne di tutti i sacerdoti della diocesi.

* Il 10 aprile 2009 è stato celebrato il75° anniversario di autonomia di TeleseTerme. La moderna cittadina di Telese,infatti, fu scorporata dal comune di Solopacail 10 aprile 1934.

* Il 19 aprile 2009 il parroco di sanLorenzo Maggiore Don Pino Di Santo habenedetto la prima pietra per la ristruttura-zione dell'ex convento Santa Maria la Strada,dove sorgerà un laboratorio per lo studiodel paesaggio.

* Nell'ottavo giorno di Pasqua, dome-nica in albis 19 aprile 2009, è stata riapertaal culto la Madonna della Seggiola nel ter-ritorio di Castelvenere. Come è noto, lastatua fu ritrovata durante gli scavi comin-ciati nel 1898. Nel 1923 fu inaugurata lachiesetta.

* Dal 19 al 24 aprile 2009 è stata cele-brata la prima settimana sociale della nostradiocesi, dedicata al tema Crisi del lavoro efragilità sociale: verso un nuovo modellodi comunità e sviluppo. Tra altro il nostrovescovo Michele De Rosa ha detto: “Il van-gelo è un messaggio per ogni uomo, di ogni

luogo e di ogni tempo. Esso deve ancheanimare e perfezionare le realtà temporaliorientandole secondo Dio. In questo sensoil vangelo oltre che un messaggio di salvezzaè anche un messaggio sociale [.]. La sceltadel lavoro come tema della nostra primasettimana sociale è stata obbligatoria perl'urgenza del problema, avvertito soprattuttoda noi, poichè per trovare lavoro spessodobbiamo emigrare e bussare a tante porte[.]. Ognuno di noi deve sentire l'impegnosociale come una propria e irrinunciabileresponsabilità. La dottrina della Chiesa ri-conosce che è peculiare dei laici cristianianimare le realtà temporali, orientandolesecondo Dio”.

Tosto Pasquale di Cusanoe Maria Lavorgna di San Lorenzello

O Maria,Madre di Dio,

donami l'Amatotuo Dio

e uccidi il mio io.Liberami

dai nemici di Dioe donami

la vita senza fine.

Page 15: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

15 / 47

Risorgeranno nella luce di Cristo

P. Umberto Massaro ofm* Frasso Telesino 23/7/1950

+ Roma 24/11/2008

Michelina Giordanoin Del Vecchio di Cerreto* 8/4/1931 * 9/3/2009

Ciarleglio Antonio* Cerreto 13/6/1929

+ Ciampino 4/2/2009

Salvatore Antonio* Cerreto 21/6/1937+ Livorno 13/2/2009

Riccio Mario Antoniodi Faicchio

* 20/9/1919 + 6/3/2009

Valente Mariodi Cusano

* 22/11/1946 + 13/11/2008

Salomone Umbertodi San Salvatore T.

* 16/5/1926 + 21/4/2007

Baldino Francescodi Cerreto

* 22/1/1924 + 28/2/2009

Del Nigro Salvatoredi Cerreto

* 12/4/1932 + 6/12/2008

Grillo Maria in Cioffi* Cerreto 8/10/1915+ Verona 29/3/2009

Angelo Nero* Puglianello 5/5/1924

+ Toronto 8/2/2009

Pucino Angelodi San Salvatore T.

* 3/11/1919 + 21/1/2009

Iuliani Aldo* Cerreto 27/5/1962+ Milano 29/6/2008

Battaglino Mafaldadi Puglianello

* 20/2/1929 + 17/7/2008

Guarnieri Pierino* San Lorenzello 1/7/1913

+ San Salvatore T. 13/12/2008

Di Paola Michelinadi Massa di Faicchio

* 28/5/1915 + 18/3/2008

Festa Antoniodi Massa di Faicchio

* 26/8/1947 + 21/12/2008

Vincenzo Cusano* Ruviano 24/4/1929

+ USA 5/12/2008

Ciarleglio Natalinadi San Lorenzello

* 25/12/1920 + 3/3/2009

Luigi Spositodi Telese

* 25/12/1952 + 4/4/2009

Page 16: 2009 DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · vino, attraverso la purificazione del purgatorio, ... litanie che cercavo di recitare fedelmente ogni giorno, ma non nascondo che per

Santuario Maria SS. delle Grazie e convento dei Frati CappucciniCERRETO SANNITA (BN)

I carabinieri con il Comandante, Mons. Vescovo ed il vice-sindaco di Cerreto (26/3/09)

Nicola Fiore Palmieri e Giovanna Rapuanodi San Salvatore nel loro 50°

di matrimonio con figli e nipoti

De SimoneGiuseppee FilomenaCutillodi Cerreto

RubanoGiuseppee Santillo

Esterinadi

Castelvenere

FrancescoDel Vecchiodi Beneventonel giorno dellasua laureacon Filippo,Danielee Francesco

Di Lella Zaccaria eAnna Mongillodi San Lorenzellonel 50° di matrimoniocon i nipotiCarmela, Annarita,Giammarco, Robertae Claudia

Lavorgna Tito e Anna Federico di SanLorenzello nel 50° di matrimonio con familiari