2009 Convegno Malattie Rare Stasi [23 01]
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La Terapia complessa La Terapia complessa decongestivadecongestiva
12°convegno – Patologia Immune e malattie orfane
La Terapia complessa La Terapia complessa decongestivadecongestiva
Stasi Stasi ElodieElodie -- CMIDCMID
THE DIAGNOSIS AND TREATMENT OF PERIPHERAL THE DIAGNOSIS AND TREATMENT OF PERIPHERAL LYMPHEDEMALYMPHEDEMA
Consensus Document of the International Society of Consensus Document of the International Society of LymphologyLymphology
((LymphologyLymphology 36 (2003) 8436 (2003) 84--91)91)
TERAPIA CONSERVATIVA DEL LINFEDEMA TERAPIA CONSERVATIVA DEL LINFEDEMA
� Terapia fisica : - TERAPIA COMPLESSA DECONGESTIVA (CPT/CDT)� Terapia fisica : - TERAPIA COMPLESSA DECONGESTIVA (CPT/CDT)- PRESSOTERAPIA- MASSAGGIO - TERMOTERAPIA- DECLIVOTERAPIA
� Terapia farmacologica
� Terapia psico - sociale
TERAPIA COMPLESSA DECONGESTIVATERAPIA COMPLESSA DECONGESTIVA
Fase I - intensiva Fase II - Ottimizzazione
FCD FCD –– fase intensivafase intensiva
IMPOSTAZIONE DEL TRATTAMENTO
VALUTAZIONE� Anamnesi : controindicazioni al trattamento
infezioni, terapie effettuate, peso….infezioni, terapie effettuate, peso….� Ispezione : colore della pelle, cicatrici,
limitazioni articolari, forza muscolare …� Palpazione : fovea, stemmer, pliche cutanee,
consistenza, linfonodi…� Misurazione : cm a nastro
VALUTAZIONE FUNZIONALE
Squilibri posturali
Atteggiamento Antalgico
Limitazioniarticolari
Forza
Deficitneurologici
Limitazioniarticolari
Forzae resistenzamuscolaredolore
TERAPIE SECONDARIE
Terapie Coadiuvanti Terapie Coadiuvanti
� Pressoterapia� Declivoterapia� Termoterapia� Termoterapia� Terapia alimentare� Elettroterapia� Correzione appoggio plantare
TRATTAMENTO INTENSIVO IDEALETRATTAMENTO INTENSIVO IDEALE
� Durata ciclo intensivo : 3-4 settimane � Frequenza : giornaliera� N° cilcli : 1 – 2 all’anno � Linfodrenaggio :45-50 min � Linfodrenaggio :45-50 min � Cura della pelle � Bendaggio: 24 0re� Ginnastica decongestiva : 15-20 min
CURA DELLA PELLECURA DELLA PELLE
� Individuare i primi segni di infezione o infiammazione le infezioni (linfangiti, eresipela )
� Controllare la presenza di micosi interdigitali o nelle pliche cutanee (specialmente nei soggetti obesi)pliche cutanee (specialmente nei soggetti obesi)
� Scollamento cicatriziale se necessario
� Idratare la pelle
LINFODRENAGGIO MANUALELINFODRENAGGIO MANUALE
EFFETTIEFFETTI
� Amplificazione dei meccanismi di compenso in fase di stasi linfatica
� Attivazione della motricità dei linfangioni dei quadranti confinanti� Attivazione della motricità dei linfangioni dei quadranti confinanti
� Suzione dei fluidi nelle aree sane
� Sviluppo di vie circolatorie di compenso
� Sviluppo di anastomosi linfo-linfatiche e linfo venose
� Riduzione della fibrosi (manovre adatte)
CONTROINDICAZIONICONTROINDICAZIONI
� Scompenso cardiaco� Infezioni� Insufficienza renale
� Linfedema maligno
GENERALI
ASSOLUTE RELATIVE
ARTO INFERIORE
�� GeneraliGenerali�� FlebitiFlebiti�� TromboTrombo--flebitiflebiti
��micosimicosi
Controindicazioni Controindicazioni
Trattamento del colloTrattamento del collo
�� Generali Generali �� IpertiroidismoIpertiroidismo�� Ipersensibilità del seno Ipersensibilità del seno
Trattamento dell’addomeTrattamento dell’addome
�� GeneraliGenerali�� GravidanzaGravidanza�� MestruazioniMestruazioni�� Ipersensibilità del seno Ipersensibilità del seno
carotideocarotideo�� Aritmia cardiacaAritmia cardiaca
�� MestruazioniMestruazioni�� DiverticoliDiverticoli�� Aneurisma aorta Aneurisma aorta
addominaleaddominale�� Morbo di Morbo di CrohnCrohn’’�� doloredolore
BENDAGGIO MULTISTRATOBENDAGGIO MULTISTRATO
AZIONEAZIONEIncremento della pressione
tissutale e conseguente spostamento dei fluidi all’interno dei vasi
EFFETTI� Riduzione della pressione
dell’ultrafiltrazione � Migliora la pompa venosa� Dirige il flusso linfatico in senso
prossimale e verso zone funzionaliall’interno dei vasi
Legge di Laplace : P = T/r
P: pressioneT: tensione del tessutor : raggio ( dell’arto)
prossimale e verso zone funzionali� Ostacola il reflusso� Ammorbidisce il tessuto fibrotico
CONTROINDICAZIONI� Edemi cardiaci� Stenosi arteriosa
MATERIALI INDISPENSABILI
�� Maglia tubolareMaglia tubolare�� Cotone di Cotone di germaniagermania / o idrofilo/ o idrofilo�� Gommapiuma / lattice / Gommapiuma / lattice / comprexcomprex
SalvapelleSalvapelle�� SalvapelleSalvapelle�� Bende di garza per le dita (4cm)Bende di garza per le dita (4cm)�� Bende a corta o a media elasticità ( 6 cm / 8 cm)Bende a corta o a media elasticità ( 6 cm / 8 cm)�� Bende di fissaggio coesiveBende di fissaggio coesive
COTONE DI GERMANIACOTONE DI GERMANIA
LA GINNASTICA DECONGESTIVALA GINNASTICA DECONGESTIVA
Revisione della leteratura
� Swedborg (1980) : efficacia delle contrazioni isometriche
� Olszewski (1988).incremento delle pulsazioni linfatiche da 6 a 10 volte, durante la contrazione muscolare con arto bendatoarto bendato
� Leduc (1990) : aumento del riassorbimento proteico durante e dopo l’esercizio con arto bendato con bendaggio multistrato a corta elasticità.
� Casley-Smith (1994) : la ginnastica decongestivapraticata tra due cicli di trattamento aumenta l’efficacia della terapia complessa decongestiva
EFFETTI DELLA GINNASTICA DECONGESTIVA CON BENDAGGIO MULTISTRATO O
� Riduzione dell’edema
� Incremento dell’assorbimento dei linfatici
� Miglioramento della pompa linfatica ( incremento della motricità dei linfangioni)linfangioni)
� Mobilizzazione delle articolazioni : mantenimento del range articolare e partecipazioni dei vasi linfatici intra-articolari
� Migliorano la forza degli arti inferiori e aiutano ad evitare o ridurre la perdita di forza muscolare dovuta al linfedema
� Assottigliamento del tessuto fibrotico
� Benessere soggettivo
POMPA MUSCOLARE
contrazione decontrazione
POMPA ARTICOLAREPOMPA ARTICOLARE
Le pareti vasali sono ancorate ai Le pareti vasali sono ancorate ai tessuti circostanti:tessuti circostanti:
La posizione articolare modifica il La posizione articolare modifica il
La massima escursione articolareLa massima escursione articolare
Stiramento dei vasi linfatici e Stiramento dei vasi linfatici e
SVUOTAMENTO
La posizione articolare modifica il La posizione articolare modifica il volume vasalevolume vasale
Stiramento dei vasi linfatici e Stiramento dei vasi linfatici e riduzione del lume vasaleriduzione del lume vasale
PROGRESSIONE� Respirazione diaframmatica� Esercizi decongestivi seguono una progressione prossimo
distale e seguono le catene muscolari cinetiche� Negli esercizi degli arti inferiori le contrazioni muscolari
seguono l’espirazione � Inserire nella programmazione degli esercizi di stretching
( 20-30 sec).( 20-30 sec).� se la pelle del paziente è integra l’idroterapia può essere
molto efficace
GINNASTICA DECONGESTIVAregole da utilizzare nella progessine degli esercizi
� ARTO/I BENDATI O CON CALZA ELASTICA
� FREQUENZA : Quotidiana durante il trattamento intensivo2/3 volte alla settimana nella fase di ottimizzazione
� DURATA: 30 min. pochi esercizi eseguiti con ritmo lento intervallati da fasi di riposo,( in cui è possibile inserire esercizi di respirazione diaframmatica )
� DURATA: 30 min. pochi esercizi eseguiti con ritmo lento intervallati da fasi di riposo,( in cui è possibile inserire esercizi di respirazione diaframmatica )
� LAVORO MUSCOLARE : isotonico con tempi di contrazione e rilassamento di egual durata ( 3” + 3”); isometrico in presenza di dolore, deficit articolari ecc; passivo in caso di paralisi.
� INTENSITA’ : gli esercizi devono essere adattati alle reali possibilità del soggetto ( affaticabilità, dolore, limitazioni articolarI, età, obesità, ).
� Gli esercizi non devono procurare dolore
Fase IIFase II-- ottimizzazione e ottimizzazione e mantenimentomantenimento
CounselingCounseling FisioterapicoFisioterapico
� Impostazione terapia comportamentale� Addestramento all’auto-drenaggio� Addestramento all’auto-bendaggio� Addestramento all’auto-bendaggio� Esercizi di ginnastica decongestiva� Addestramento utilizzo calza elastica
IL TUTORE ELASTICOIL TUTORE ELASTICO
Durante l’ultima seduta di trattamento l’arto viene misurato Durante l’ultima seduta di trattamento l’arto viene misurato e si decide il tipo di contenzione elastica.e si decide il tipo di contenzione elastica.
Regole d’oro della contenzione elasticaRegole d’oro della contenzione elastica
Tutore è valido seTutore è valido se
� E’spiegato� È accettato� Mantiene i risultati� È compatibile con la vita sociale del paziente� È utilizzato
QUALITA’ DEL TUTOREQUALITA’ DEL TUTORETRAMA CIRCOLARETRAMA CIRCOLARE TRAMA PIATTATRAMA PIATTA
�� Maggiore compressioneMaggiore compressione�� Meno esteticaMeno estetica�� Più cara Più cara
�� Meno compressivaMeno compressiva�� Esteticamente più Esteticamente più
accettabileaccettabile�� Più cara Più cara �� Migliore traspirazioneMigliore traspirazione�� si adatta meglio nei si adatta meglio nei
dismorfismi dismorfismi �� Più difficile da indossarePiù difficile da indossare
�� Più economicaPiù economica�� Vasta scelta di prodotti Vasta scelta di prodotti
standardstandard�� Linfedemi di lieve entitàLinfedemi di lieve entità
AUSILI PER INDOSSARE LE CALZE ELASTICHE
Una corretta scelta del tutore deve tener conto delle condizioni fisiche e sociali del paziente.
Se il paziente non è in grado di indossare il Se il paziente non è in grado di indossare il tutore o non può essere aiutato dai familiari, la strategia terapeutica può prevedere l’utilizzo di ausili e l’addestramento necessario per il corretto utilizzo degli stessi
DIFFICOLTA’ DI INSERIMENTO DELLA CALZA
Easy slide
INFILA CALZE
Norme comportamentaliNorme comportamentali
Alimentazione Alimentazione
DepilazioneDepilazione
Abbigliamento Abbigliamento
Al mareAl mare
In ufficioIn ufficio
INSUCCESSI DELLA TCDINSUCCESSI DELLA TCDMedico Medico Terapista Terapista Paziente Paziente Diagnosi eziologica sbagliataNessuna diagnosi :� linfedema maligno
Patologia secondarie � Non diagnosticate
� non trattate adeguatamente
� fase I non praticata quotidianamente
� Utilizzo di altre tecniche di massaggio
� esclusivo utilizzo del LDM
� errori nell’esecuzione del LDM
� errori di bendaggio
Buona compliance� Comparsa di un’altra malattia
Problemi di compressione� misure scorrette
� prescrizione sbagliata
� collaudo di calze difettose
� calze slabbrate
Scarsa compliance� non tiene i bendaggi
� non indossa la contenzione
� non fa gli esercizi
� non cura la pelle
� non segue le regole di igiene di vita
� aumenta di peso
Mancanza di controlli regolari nella fase II
Terapie adiuvantiTerapie adiuvanti� Pressoterapia � Idroterapia� Terapia alimentare� Termoterapia� Ginnastica respiratoria� Declivoterapia� Elettroterapia � Correzione appoggio plantare� Attività fisico-sportive
PRESSOTERAPIA PNEUMATICA SEQUENZIALEPRESSOTERAPIA PNEUMATICA SEQUENZIALE
Tecnica terapeutica che utilizza l’applicazione di Tecnica terapeutica che utilizza l’applicazione di una pressione progressiva sui tessuti da parte di e lementi gonfiabiliuna pressione progressiva sui tessuti da parte di e lementi gonfiabili
IDROTERAPIAIDROTERAPIA
�� IDROKINESITERAPIAIDROKINESITERAPIA
•• Possibilità di eseguire esercizi in scaricoPossibilità di eseguire esercizi in scarico
•• Possibilità di ricarico progressivo (diminuzione del livello di Possibilità di ricarico progressivo (diminuzione del livello di immersione o uso di galleggiante)immersione o uso di galleggiante)
•• Assistenza alla mobilizzazione attiva (necessità di Assistenza alla mobilizzazione attiva (necessità di una minore forza muscolare per ottenere una minore forza muscolare per ottenere una minore forza muscolare per ottenere una minore forza muscolare per ottenere movimento)movimento)
•• Migliore percezione della posizione degli arti (stimoli indotti dalla Migliore percezione della posizione degli arti (stimoli indotti dalla pressione idrostatica)pressione idrostatica)
•• Sviluppo muscolare progressivo e adattato (controSviluppo muscolare progressivo e adattato (contro-- resistenza resistenza dell’acqua)dell’acqua)
TERAPIA ALIMENTARETERAPIA ALIMENTARE
INTERNATIONAL SOCIETY OF LYMPHOLOGYINTERNATIONAL SOCIETY OF LYMPHOLOGYINTERNATIONAL SOCIETY OF LYMPHOLOGYINTERNATIONAL SOCIETY OF LYMPHOLOGYINTERNATIONAL SOCIETY OF LYMPHOLOGYINTERNATIONAL SOCIETY OF LYMPHOLOGYINTERNATIONAL SOCIETY OF LYMPHOLOGYINTERNATIONAL SOCIETY OF LYMPHOLOGYCONSENSUS DOCUMENT (1995) CONSENSUS DOCUMENT (1995) CONSENSUS DOCUMENT (1995) CONSENSUS DOCUMENT (1995) CONSENSUS DOCUMENT (1995) CONSENSUS DOCUMENT (1995) CONSENSUS DOCUMENT (1995) CONSENSUS DOCUMENT (1995)
“ “ “ “ “ “ “ “ non esiste una dietoterapia per la cura del non esiste una dietoterapia per la cura del non esiste una dietoterapia per la cura del non esiste una dietoterapia per la cura del non esiste una dietoterapia per la cura del non esiste una dietoterapia per la cura del non esiste una dietoterapia per la cura del non esiste una dietoterapia per la cura del linfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedema periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, linfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedema periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi, periferico, ma in pazienti obesi,
l’approccio dietetico ipocalorico in l’approccio dietetico ipocalorico in l’approccio dietetico ipocalorico in l’approccio dietetico ipocalorico in l’approccio dietetico ipocalorico in l’approccio dietetico ipocalorico in l’approccio dietetico ipocalorico in l’approccio dietetico ipocalorico in combinazione con un programma di combinazione con un programma di combinazione con un programma di combinazione con un programma di combinazione con un programma di combinazione con un programma di combinazione con un programma di combinazione con un programma di
terapia fisica favoriscono una riduzione terapia fisica favoriscono una riduzione terapia fisica favoriscono una riduzione terapia fisica favoriscono una riduzione terapia fisica favoriscono una riduzione terapia fisica favoriscono una riduzione terapia fisica favoriscono una riduzione terapia fisica favoriscono una riduzione della massa degli arti“della massa degli arti“della massa degli arti“della massa degli arti“della massa degli arti“della massa degli arti“della massa degli arti“della massa degli arti“
L’obesità costituisce un fattore di rischio L’obesità costituisce un fattore di rischio L’obesità costituisce un fattore di rischio L’obesità costituisce un fattore di rischio L’obesità costituisce un fattore di rischio L’obesità costituisce un fattore di rischio L’obesità costituisce un fattore di rischio L’obesità costituisce un fattore di rischio per il linfedema per il linfedema per il linfedema per il linfedema per il linfedema per il linfedema per il linfedema per il linfedema
( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996). ( Treves 1957; Stanton et al.1996).
Costituisce un ostacolo ai trattamenti e ne Costituisce un ostacolo ai trattamenti e ne Costituisce un ostacolo ai trattamenti e ne Costituisce un ostacolo ai trattamenti e ne Costituisce un ostacolo ai trattamenti e ne Costituisce un ostacolo ai trattamenti e ne Costituisce un ostacolo ai trattamenti e ne Costituisce un ostacolo ai trattamenti e ne riduce gli effettiriduce gli effettiriduce gli effettiriduce gli effettiriduce gli effettiriduce gli effettiriduce gli effettiriduce gli effetti
Regole generaliRegole generali�� Un buon calo ponderale, nel soggetto affetto da Un buon calo ponderale, nel soggetto affetto da Un buon calo ponderale, nel soggetto affetto da Un buon calo ponderale, nel soggetto affetto da Un buon calo ponderale, nel soggetto affetto da Un buon calo ponderale, nel soggetto affetto da Un buon calo ponderale, nel soggetto affetto da Un buon calo ponderale, nel soggetto affetto da linfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedema, si , si , si , si , si , si , si , si
ottiene attraverso una diminuzione contenuta dell’apporto ottiene attraverso una diminuzione contenuta dell’apporto ottiene attraverso una diminuzione contenuta dell’apporto ottiene attraverso una diminuzione contenuta dell’apporto ottiene attraverso una diminuzione contenuta dell’apporto ottiene attraverso una diminuzione contenuta dell’apporto ottiene attraverso una diminuzione contenuta dell’apporto ottiene attraverso una diminuzione contenuta dell’apporto calorico medio giornalierocalorico medio giornalierocalorico medio giornalierocalorico medio giornalierocalorico medio giornalierocalorico medio giornalierocalorico medio giornalierocalorico medio giornaliero
�� Risulta utile non una diminuzione indiscriminata delle proteine Risulta utile non una diminuzione indiscriminata delle proteine Risulta utile non una diminuzione indiscriminata delle proteine Risulta utile non una diminuzione indiscriminata delle proteine Risulta utile non una diminuzione indiscriminata delle proteine Risulta utile non una diminuzione indiscriminata delle proteine Risulta utile non una diminuzione indiscriminata delle proteine Risulta utile non una diminuzione indiscriminata delle proteine alimentari ma una selezione mirata al controllo dell’apporto medio alimentari ma una selezione mirata al controllo dell’apporto medio alimentari ma una selezione mirata al controllo dell’apporto medio alimentari ma una selezione mirata al controllo dell’apporto medio alimentari ma una selezione mirata al controllo dell’apporto medio alimentari ma una selezione mirata al controllo dell’apporto medio alimentari ma una selezione mirata al controllo dell’apporto medio alimentari ma una selezione mirata al controllo dell’apporto medio giornaliero di proteine di origine animale giornaliero di proteine di origine animale giornaliero di proteine di origine animale giornaliero di proteine di origine animale giornaliero di proteine di origine animale giornaliero di proteine di origine animale giornaliero di proteine di origine animale giornaliero di proteine di origine animale
�� ÈÈÈÈÈÈÈÈ importante una corretta assunzione dell’apporto vitaminico, importante una corretta assunzione dell’apporto vitaminico, importante una corretta assunzione dell’apporto vitaminico, importante una corretta assunzione dell’apporto vitaminico, importante una corretta assunzione dell’apporto vitaminico, importante una corretta assunzione dell’apporto vitaminico, importante una corretta assunzione dell’apporto vitaminico, importante una corretta assunzione dell’apporto vitaminico, poiché da una carenza ne conseguirebbe un indebolimento dei poiché da una carenza ne conseguirebbe un indebolimento dei poiché da una carenza ne conseguirebbe un indebolimento dei poiché da una carenza ne conseguirebbe un indebolimento dei poiché da una carenza ne conseguirebbe un indebolimento dei poiché da una carenza ne conseguirebbe un indebolimento dei poiché da una carenza ne conseguirebbe un indebolimento dei poiché da una carenza ne conseguirebbe un indebolimento dei tessuti connettivitessuti connettivitessuti connettivitessuti connettivitessuti connettivitessuti connettivitessuti connettivitessuti connettivi
�� Non ha alcuna utilità la restrizione di sodio alimentare in pazienti Non ha alcuna utilità la restrizione di sodio alimentare in pazienti Non ha alcuna utilità la restrizione di sodio alimentare in pazienti Non ha alcuna utilità la restrizione di sodio alimentare in pazienti Non ha alcuna utilità la restrizione di sodio alimentare in pazienti Non ha alcuna utilità la restrizione di sodio alimentare in pazienti Non ha alcuna utilità la restrizione di sodio alimentare in pazienti Non ha alcuna utilità la restrizione di sodio alimentare in pazienti affetti da affetti da affetti da affetti da affetti da affetti da affetti da affetti da linfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedema (salvo eccezioni)Il (salvo eccezioni)Il (salvo eccezioni)Il (salvo eccezioni)Il (salvo eccezioni)Il (salvo eccezioni)Il (salvo eccezioni)Il (salvo eccezioni)Il linfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedemalinfedema è causato da un è causato da un è causato da un è causato da un è causato da un è causato da un è causato da un è causato da un eccesso di proteine nei tessuti e non di sali minerali.eccesso di proteine nei tessuti e non di sali minerali.eccesso di proteine nei tessuti e non di sali minerali.eccesso di proteine nei tessuti e non di sali minerali.eccesso di proteine nei tessuti e non di sali minerali.eccesso di proteine nei tessuti e non di sali minerali.eccesso di proteine nei tessuti e non di sali minerali.eccesso di proteine nei tessuti e non di sali minerali.
Ginnastica RespiratoriaGinnastica Respiratoria
�� In conseguenza della variazione ritmica della pressione In conseguenza della variazione ritmica della pressione toracotoraco--addominale si determina una aspirazione sui tronchi venosi addominale si determina una aspirazione sui tronchi venosi degli arti inferiori (in espirazione) degli arti inferiori (in espirazione)
�� EE’ stata dimostrata un’azione diretta sulla motilità linfatica’ stata dimostrata un’azione diretta sulla motilità linfatica..
�� Viene Viene insegnata al paziente una respirazione insegnata al paziente una respirazione addominoaddomino--diaframmaticadiaframmaticalentalenta, ampia ma non forzata. , ampia ma non forzata.
�� Gli Gli esercizi respiratori devono essere ripetuti frequentemente durante esercizi respiratori devono essere ripetuti frequentemente durante la la giornata poiché il loro effetto antistasi è molto limitato nel tempo.giornata poiché il loro effetto antistasi è molto limitato nel tempo.
DECLIVOTERAPIADECLIVOTERAPIA
L’elevazione dell’arto colpito da L’elevazione dell’arto colpito da linfedemalinfedema riduce il riduce il carico idrostatico, diminuendo il carico linfatico. Puòcarico idrostatico, diminuendo il carico linfatico. Puòrisultare utile risultare utile linfedemilinfedemi al I stadio. In stadi superiori al I stadio. In stadi superiori non risulta meno efficace non risulta meno efficace non risulta meno efficace non risulta meno efficace
TERMOTERAPIATERMOTERAPIA
L’osservazione che l’ipertermia fino a 42L’osservazione che l’ipertermia fino a 42°°C C determina determina un aumento di un aumento di frequenza e frequenza e di intensità di intensità delle contrazioni linfatiche, ha delle contrazioni linfatiche, ha fatto fatto proporre proporre una tecnica basata sul riscaldamento una tecnica basata sul riscaldamento cutaneocutaneo, con varie , con varie modalità, che può contribuire modalità, che può contribuire ad ad aumentare la portata aumentare la portata linfaticalinfatica..
Tale metodo viene consigliato nei Tale metodo viene consigliato nei linfedemilinfedemi resistenti adresistenti adaltre terapie o in caso di episodi infettivi recidivanti.altre terapie o in caso di episodi infettivi recidivanti.
�� Alterazioni della statica del piede Alterazioni della statica del piede determinano un’alterazionedeterminano un’alterazionedella della dinamica dinamica flebologicaflebologica del passodel passo
�� CORREZIONE APPOGGIO PLANTARECORREZIONE APPOGGIO PLANTARE
MANCATA SPREMITURA DELLA VOLTA COMPRESSIONE DELLA SOLETTA PLANTARE
ELETTROTERAPIAELETTROTERAPIA
�� La contrazione muscolare ripetuta indottaLa contrazione muscolare ripetuta indottada da una stimolazione elettrica, può determinare una stimolazione elettrica, può determinare
un un incremento sia del flusso venoso che del incremento sia del flusso venoso che del un un incremento sia del flusso venoso che del incremento sia del flusso venoso che del flusso linfatico.flusso linfatico.
Attività Attività sportivesportive
E’ consigliabile la pratica di un’attività E’ consigliabile la pratica di un’attività E’ consigliabile la pratica di un’attività E’ consigliabile la pratica di un’attività sportiva con un linfedema o un arto a sportiva con un linfedema o un arto a
rischio?rischio?
PRUDENZA : PRUDENZA : SISI
LINFEDEMA
� Squilibrio tra la capacità di trasporto linfatico ed il carico linfatico
ESERCIZIO MUSCOLARE
� 88% della gittata cardiaca è diretta ai muscoli contro il 21% in condizioni normali
� Il 90% dell’acqua contenuta nel sangue è trasporta dai vasi sanguigni; Il 10% filtra nel tessuto interstiziale per essere riassorbita dai vasi linfatici insieme alle grosse molecole proteiche
� più sangue = più acqua extracellulare
INCREMENTO DEL CARICO LINFATICO
Regole sicureRegole sicure
� indossare la contenzione o bendare l’arto anche in assenza di linfedema
� attenzione agli sport a rischio di ferite
� evitare la pratica sportiva nelle ore più calde dei periodi estivi
� preferire le attività sportive praticate regolarmente precedentemente
� procedere con un allenamento progressivo
� monitorare costantemente l’arto è prestare attenzione alle sensazioni di benessere o malessere indotti dall’attività in corso
� in caso di nuova attività rivolgersi ad istruttori specializzati in attività fisiche adattate
In conclusioneIn conclusione
� La terapia elettiva per il trattamento degli edemi è la TERAPIA COMPLESSA DECONGESTIVA con tutte le prestazioni che la contraddistinguonoprestazioni che la contraddistinguono
� Le patologie linfatiche devono essere prese in carico da personale specializzato ed esperto
� La collaborazione del paziente e dei familiari è fondamentale
DIFFERENZE DIFFERENZE DIDI INTENSITA’ INTENSITA’ ITALIA GERMANIA (E112)
REGIME AMBULATORIALE RICOVERO
DURATA CLICLO 12/24 GIORNI 4 SETTIMANE
TRATTAMENTI GIORNALIERI
1 AL GIORNO (esclusi fine week-end)
2 AL GIORNO (anche il sabato)
LDM SI SI
BENDAGGIO MULTISTRATO
SI SI
GINNASTICA DECONGESTIVA
SI SI
ELASTOCOMPRESSIONE A CARICO DEL PAZIENTE
RIMBORSATA
DIFFERNZA RISULTATI ?
GRAZIEGRAZIE