2 Onde Meccaniche -  · Onde materiali, o meccaniche: sono perturbazioni del mezzo materiale in cui...

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29 2 Onde Meccaniche Le onde sono un fenomeno perturbativo che si propaga trasportando energia. La velocità v con la quale la perturbazione si propaga dipende dal mezzo in cui l’onda si propaga. Si possono distinguere due casi: Onde materiali, o meccaniche: sono perturbazioni del mezzo materiale in cui si propagano e la velocità di propagazione dipende dalla proprietà elastiche del mezzo. Onde non materiali: sono una perturbazione di campi, tipicamente elettromagnetici 1 . La velocità di propagazione dipende dalle propprietà elettromagnetiche del mezzo in cui la perturbazione si propaga, esplicitate attraversoi e ( 0 e 0 nel vuoto). Le onde possono essere trasversali o longitudinali, a seconda che la perturbazione sia ortogonale alle direzione del moto o ad essa congruente La propagazione di un'onda può avvenire in una sola direzione: onde piane (oppure unidimensionali), ovvero in tutte le direzioni: onde sferiche (o anche cilindriche). La propagazione determina la forma del fronte d'onda che in generale è piano o sferico Figure 1.2 a) Onde trasversali in una corda. b) Onde longitudinali in una molla. c) Impulso su una corda 1 Il campo elettrico E ed il campo magnetico B sono generati da densità di carica e di corrente. E e B sono tra loro collegati dalle Equazioni di Maxwell. Le proprietà del mezzo in cui si propagano i campi sono rappresentate dalla permeabilità magnetica e dalla costante dielettrica . Le onde elettromagnetiche sono una conseguenza delle Equazioni di Maxwell e la loro velocità di propagazione dipende da e secondo la relazione: v 2 = 1/( ). Nel vuoto v = c = 1/( ) 2.99792458·10 8 m/s = costante universale.

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2    Onde Meccaniche    Le onde sono un fenomeno perturbativo che si propaga trasportando energia. 

La velocità v con la quale la perturbazione si propaga dipende dal mezzo in cui l’onda si 

propaga. Si possono distinguere due casi: 

Onde materiali,  o meccaniche:  sono  perturbazioni  del mezzo materiale  in  cui  si propagano e la velocità di propagazione dipende dalla proprietà  elastiche del mezzo.

Onde non materiali: sono una perturbazione di campi, tipicamente elettromagnetici 1. La velocità di propagazione dipende dalle propprietà elettromagnetiche del mezzo 

in cui la perturbazione si propaga, esplicitate attraversoi  e   (0 e 0 nel vuoto). 

Le onde possono essere trasversali o  longitudinali, a seconda che  la perturbazione sia ortogonale alle direzione del moto o ad essa congruente 

La  propagazione  di  un'onda  può  avvenire  in  una  sola  direzione:  onde  piane  (oppure unidimensionali), ovvero in tutte le direzioni: onde sferiche (o anche cilindriche). 

La propagazione determina la forma del fronte d'onda che in generale è piano o sferico 

Figure  1.2 ‐ a) Onde trasversali in una corda. b) Onde longitudinali in una molla. c) Impulso su una corda

                                                       1 Il campo elettrico E ed il campo magnetico B sono generati da densità di carica e di corrente. E e B sono tra loro collegati dalle Equazioni di Maxwell. Le proprietà del mezzo in cui si propagano i campi sono rappresentate dalla permeabilità magnetica e dalla costante dielettrica . Le onde elettromagnetiche sono una conseguenza delle Equazioni di Maxwell e la loro velocità di propagazione dipende da e secondo la relazione: v2 = 1/( ). Nel vuoto v = c = 1/( ) ≡ 2.99792458·108 m/s = costante universale.

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2.1 Funzione d'onda ed equazione delle onde

 La  forma  della  perturbazione  e  la  sua  dipendenza  da  P(x,y,z)  e  t  la  descrivo  con  una funzione detta funzione d'onda 

  cartesianecoordinatein),,,(=),( tzyxtP

),( tP  è  una  funzione  d'onda,  cioè  rappresenta  un'onda  che  si  propaga,  se  è  soluzione 

dell'equazione di d'Alambert

 2

2

22

2

2

2

2

2

2

2

22 1

=1

=tzyxt

vv

Questa  equazione,  in  coordinate  cartesiane,  fornisce  un'onda  piana  con  una  sola direzione  di  propagazione.  Se  scegliamo  x  nella  direzione  di  propagazione  (rotazione  del generico  sistema  cartesiano  di  coordinate)  l'equazione  precedente  diventa ``unidimensionale'' o piana 2: 

 2

2

22

2 ),(1=

),(

t

tx

x

tx

v

La stessa equazione vale anche ovviamente per un caso prettamente monodimensionale come quello della corda tesa. Si dimostra che le soluzioni “unidimensionali” sono del tipo: 

  )(=),(oppure)(=),( txtxtxtx vv

le variabili x e t non sono indipendenti, ma compaiono sempre accoppiate nella forma x ± vt. Nel caso  )(=),( txtx v   l’onda si dice progressiva perché si propaga nella direzione delle 

x  posotive,  se  invece  )(=),( txtx v  l’onda  si  propaga  nel  verso  opposto  ed  è  detta 

regressiva. Dimostrazione: poniamo  txu v=  , onda progressiva

  )('=)(

=)(

=)(

=)(

=),(

uu

u

x

u

u

u

x

u

x

tx

x

tx

v

  )("=)('

=)('

=)(

2

2

ux

u

u

u

x

u

x

u

  ))(('=)(

=)( v

ut

u

u

u

t

u

  22

2

"=)()('),( vv

t

u

t

tx

 2

2

22

2

2

22

2

2 1==

txxt

vv

                                                       2 Onda piana: tutti i punti su un piano costx = , detta superficie di propagazione, hanno lo stesso valore di

),( tx per ogni y e z .

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Analogamente  per  l'onda  regressiva  in  cui  txu v= .  La  funzione  d'onda  piana )(=),( txtx v  può rappresentare una grandezza qualunque che si propaga con velocità 

v, dando origine ad un'onda. In particolare può essere scalare o vettoriale.

Esempi:

 

etrasversalpiananeticaelettromagonda)(=),(

etrasversalpiananeticaelettromagonda)(=),(

etrasversalospostamentdimeccanicaonda)(=),(

alelongitudinospostamentdiacusticaonda)(=),(

alelongitudindensitàdiacusticaonda)(=),(

alelongitudinpressionediacusticaonda)(=),(

txBtx

txEtx

txytx

txstx

txtx

txptx

vvvvvv

L'equazione delle onde da cui derivano è sempre la stessa equazione di d'Alambert.

Notiamo che per la linearità dell'equazione delle onde vale il principio di sovrapposizione 

degli effetti. Quindi se  )( txi v  sono funzioni d'onda, anche 

  )(=)(=),( txtxtx ii

vv

rappresenta un'onda.

Questa  proprietà  fondamentale  ci  permette  di  trattare  fenomeni  come  l'interferenza, l'onda  stazionaria  e  i  battimenti. Ma  soprattutto,  ci  permette  di  utilizzare  la  serie  o  la trasformata di Fourier per trattare forme d'onda complicate attraverso:  

    • la serie di Fourier se la forma d'onda è periodica      • la trasformata di Fourier se la forma d'onda è impulsiva 

 Consideriamo  il  caso  di  un'onda  impulsiva  su  una  corda  tesa  e  analizziamo  la propagazione descritta da  )( tx v , facendo riferimento alla Figura 2‐2.

Spostando  il  sistema  di  coordinate  in  txx v'  e  posto  ttt ='  si  dimostra 

facilmente che 

 )(=)]()[(=)','(

aprogressivèondalesempio,lnelcomese,)','(=),(

txtttxtx

txtx

vvv

quindi  la  funzione  d'onda  )( tx v  rappresenta  un'onda  progressiva  mentre  )( tx v  

rappresenta un'onda regressiva.

Esempio di funzioni d'onda. Perché  ),( tx  sia una funziona d'onda è condizione necessaria 

e sufficiente che le variabili x e t siano legate dalla relazione  tx v  e  tx v . Nessuna delle due variabili può apparire in modo indipendente da una di queste relazioni.  Esempi: 

)(cos= txkA v  è  una  funzione  d'onda  e  k  serve  per  mettere  a  posto  le 

dimensioni.

ondadfunzioneunaè 1)(

=2tx

A

v

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Figura  2.2 ‐ Propagazione di un impulso su una corda

  

La velocità  v  è detta velocità di fase dell'onda. Essa è la velocità di propagazione di ogni specifico punto della forma d'onda.

2.2   Onde piane armoniche 

 Le onde piane armoniche sono espresse dalle funzioni seno e coseno. 

 ][sino)]([sin=),(

][coso)]([cos=),(

txktxktx

tkxtxktx

mm

mm

vv

In  generale  al  gruppo  )( txk  si  aggiunge  una  fase   che  indica  appunto  il  valore 

dell'argomento in  0== xt . Ovviamente la   è diversa se si usano il seno o il coseno e il suo 

valore dipende dallo specifico sistema di riferimento che è stato scelto. 

Si noti che  la funzione d’onda  ),( tx  è periodica sia rispetto alla coordinata spaziaòe x, 

che a quella  temporale  t. La periodicità  temporale T è detta periodo e quella spaziale  è detta lunghezza d’onda.  

ttnxtx

ttnxtx

xnTtxtx

xnTtxtx

tttt

xcostxxcostx

),(=),(

|),(=|),(

),(=),(

|),(=|),(

00=0=

00==0==

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Figura  3.2 ‐  Onde piane armoniche     

Siccome per  x  il valore della  funzione  si  ripete al variare di  t  di un numero  intero di periodi T  si ha: 

  )(2=)())((cos=)(cos ntnTtTntxktxk

  2=2

=2= ovveroT

nTn

 

2

=ovvero1

=ovvero TT

Lo stesso si può fare per  t  considerando la lunghezza d'onda  . Infatti: 

  )(2=)()(cos=)(cos nxknxktnxktxk

 k

knnk

2

=2

=2= ovvero

Esplicitando T  e   nella funzione d'onda si scrive: 

 

T

txt

Txtx mm

2cos=

22cos=),(

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2.2.1  Velocità e accelerazione trasversali

Nel  caso  di  un’onda  trasversale  armonica  che  propaga  su  una  corda  tesa  è  immediato ricavare la velocità e l’accelerazione trasversali di un generico punto della corda al passaggio della perturbazione. Con semplici passaggi abbiamo: 

0=)(cos=),(=),( yytkxytxytx mm

mmymcostxy ytxkydt

txdy

t

txytx =)(sin=|

),(=

),(=),( ,= vv

mmymcostxyy

y yatxkydt

txd

t

txtxa 2

,2

= =)(cos=|),(

=),(

=),(

vv

2.2.2  Digressione sulla fase

 E’  importante  notare  che  l’eventuale  fase   che  compare  nell’argomento  della  funzione 

armonica seno o coseno è equivalente ad uno spostamento dell’origine del sistema di assi cartesiani. Partendo infatti dalla funzione d’onda scriviamo:

  =22

cos=cos=)(,

Txytxkyt mm

Si  tratta  ora  di  associare  la  fase   ad  uno  spostamento  dell’origine  della  cordinata 

spaziale o di quella temporale. Nei due casi, con semplici passaggi, otteniamo:

t

Txxytx m

22

cos=),( 0

dove 

2==

200 xx

oppure 

0

22cos=),( tt

Txytx m

dove 

TttT

2

==2

00

2.3   Velocità di propagazione su una corda tesa

 I  parametri  caratteristici  del mezzo  di  propagazione  sono  la  tensione  T  N  e  la  densità 

lineare  ][]/[=/ 23 mSmkgmkgl dove  è la densità del materiale di cui è fatta la corda 

e  ][ 2mS  è la sua sezione . La velocità di propagazione v  sm/  dipende solo dalle proprietà 

del mezzo in cui l’onda propaga,  v  sm/  può essere funzione solo di T e  l .  

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Sulla  base  di  questa  considerazione  la  velocità  di  propagazione  dell’onda  può  essere ricavata utilizzando tre metodi completamente differenti che vengono sviluppati nel seguito.   

2.3.1  Analisi dimensionale

Un'analisi dimensionale ci dice che la soluzione può essere solo del tipo l

T

=v . Infatti 3 

]=[=e]=[ 1232 mkgmmkgSsmkgNT l

222221

2

==

smsm

mkg

smkgT

l

v

2.3.2  Equilibrio dinamico delle forze – 1° metodo

Primo  ricavo analitico. Si considera un elementino di corda  tesa,  la cui proiezione è dx, al passaggio  della  perturbazione.  La  deformazione  prodotta  dall’impulso  rompe  l’equilibrio 

delle forze agenti sull’elementino di corda, la risultante F delle forze agenti sull’elementino 

non è più nulla e produce quindi un’accelerazione, cioè un movimento:  la perturbazione si propaga. 

Con riferimento alla Figura 4.2, detta  F la risultante delle forze agenti sull’elementino di 

corda tesa si ottiene:

  jFiFTTF yx

==

  sinsin=;coscos= TFTF yx

Figura  4.2 ‐  Elemento dl  di un corda sottoposto alla tensione T .     TTT |=|=||

Sviluppando le funzioni  sin ,  tan  e  cos  in serie di Taylor si ha: 

                                                       

3  S

TST

T

l == lS =

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 36 

dispari5!3!

=tan

pari4!2!

1=cos

dispari5!3!

=sin

53

42

53

Facendo ora l’ipotesi che la perturbazione sia piccola, cioè che  1 ,  i secondi termini e tutti i termini successivi sono trascurabili 4 e risulta quindi:

1=cos

=tan=sin

Notiamo che l’approssimazione  << 1  è valida se l’ampiezza della perturbazione prodotta dall'onda è molto piccola rispetto alla lunghezza d'onda. In queste condizione si ha:

  tantan=tantan=0= TTTFF yx

D'altra parte possiamo esprimere  tan  in funzione di  tan , facendo ancora uno sviluppo al primo ordine poiché i due valori sono molto vicini (dl  molto piccolo e trattabile come un infinitesimo). In pratica: 

 x

y

x

sdx

x

=tanancheetan

tan=tan

e sostituendo si ottiene 

  0=tantan= 2

2

dxx

yTdx

x

y

xTFy

Poiché la componente verticale  yF  della forza risultante è diversa da zero,  essa produce 

un'accelerazione della massa dell'elementino:  amF

=  e quindi 

  dxdmdxt

y

t

ydmF lly

con==2

2

2

2

Eguagliando i termini ed eliminando dx  si ottiene 

 2

2

22

2

2

2

2

2 1==

t

y

x

y

t

y

x

yT l

v

avendo posto 

 l

T

=v

2.3.3  Equilibrio dinamico delle forze – 2° metodo

Si ricava la velocità dalla considerazione che la forza che agisce sul ventre dell'onda è di tipo centripeto, come quella di un moto circolare.  

Con riferimento alla figura 5.2 si scrive:

                                                       4 per o50.1= l'errore sul seno e sulla tangente è circa del 1.7 00

0 / e sul coseno è 5%

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 R

lTTFF y

=sin2==

Poiché la forza è di tipo centripeto, possiamo anche scrivere 

Rl

RmF ly

22

==vv

Eguagliando le due espressioni di  yF  e semplificando  l  e R  si ottiene infine

 ll

l

TTT

=== 22 vvv

 L'elementino  non  si muove  lungo  la  direzione  di  propagazione  x  e  quindi  è  un'onda 

trasversale.

   Figura  5.2 ‐  Propagazione di un impulso su una corda. In figura sono illustrate le 

forze di tensione su un tratto  l  centrato sul ventre dell’onda.  

2.3.4  Propagazione dell'energia in una corda

 La perturbazione che si propaga (onda) trasporta energia. Consideriamo  il  caso  di  un'onda  armonica  che  si  propaga  su  una  corda  tesa  con 

parametri caratteristici  T e  l . 

  k

tkxcosytxytx m

=0=con=),(=),( v

Anche  la  velocità  e  l'accelerazione  trasversali  si  propagano  con  al  stessa  velocità  di propagazione  v  

  mmymy ytkxyt

txy =sin=),(

= ,vv

  mmymy

y yatkxyt

a 2,

2 =cos== v

E' interessante notare che velocità e accelerazione si possono scriver anche come: 

 2

dianticipoin 2

cos= ,

tkxmyy vv

  fasedieopposizionincos= , txkaa myy

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 38 

Al  passaggio  della  perturbazione  ogni  elementino  della  corda  riceve  energia dall'elemento che lo precede, l'immagazzina e la ritrasmette a quello successivo: l'energia è trasportata.

Ogni elementino immagazzina energia sotto forma di energia cinetica K  ed energia potenziale U .

Figura  6.2 ‐  (a) Elementi  A  e B  di una corda separati da  /4T . (b) Ingrandimento di 

un elemento della corda.   

Consideriamo un'onda  armonica  agli  istanti  0=t  e  4/= Tt  e  analizziamo  gli elementi nei punti  0=x  e  4/= x . Al passare della perturbazione il punto A si muove in A' e B in B'.

Si  nota  che  in  A  e  B'  sono  nulle  sia  l'energia  potenziale  (allungamento  elastico dell'elemento)  che  l'energia  cinetica  (associata  alla  velocità  trasversale  dell'elemento). Viceversa in A' e B entrambe hanno il valore massimo.

L'energia che transita non è costante, ma varia nel tempo da zero ad un valore massimo secondo una legge del tipo cos2 o sin2.

Consideriamo  un  elementino  dl  (vedi  figura  6.2)  e  calcoliamo  il  valore  dell'energia cinetica dK  e potenziale dU  ad esso associate. 

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 39 

 

moinfinitesiessendo=

sin2

1==

sin2

1=

2

1=

222

22

dxdt

dx

txkydt

dKP

txkydxdmdK

mlK

mly

v

v

v

 

11==2

x

ydxTdxdlTdU

avendo  posto 2

22 1==

x

ydxdydxdl .  Poiché  1

x

y possiamo  sviluppare  la 

radice quadrata con Taylor, fermandoci al primo ordine:  znz n 1=1  per  1z . Applicando lo sviluppo al nostro caso si ottiene: 

 22

2

11=1

x

y

x

y

e quindi

  222

sin2

1=

2

1=

2

1= txkkydxTdx

x

yT

x

ydxTdU m

  txkykTdt

dUP mU sin

2

1= 222v

Si nota subito che  UP  e  KP  sono  identiche! Infatti hanno  la stessa dipendenza temporale e 

spaziale attraverso la funzione  txk sin2   e hanno anche la stessa ampiezza: 

  2222

2

1=

2

1mlm yykT vv

Infatti dalle relazioni:        l

T

=v      e    

k

=v            si ottiene:

  v

v =e= 2 kT l

  2222

2222

2

1=

2

1=

2

1mlmlm yyykT v

vvvv

  UKUKtot PPPPPP 2=2===

  txkyml sin= 222v

  txkykT m sin= 222v

In conclusione, relativamente ad un'oda armonica descritta dalla funzione d’onda (x,t) : 

  txkytx m cos=),(

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 40 

la potenza  ),( txP  si propaga con la stessa velocità k

=v  e ha la forma

 

2cos=sin=),( 22 txkPtxkPtxP maxmax

  2222 == mmlmax ykTyP vv

Figura  7.2 ‐ Propagazione di un'onda e della potenza ad essa associata. 

   La potenza media trasportata è la media della potenza trasportata in un periodo: 

  22220

0 2

1=

2

1=

2

1=),(

1=][ mmlmax

Tt

tykTyPdttxP

TWP vv

In  generale  si definisce  intensità  la potenza media  che  transita per unità di  superficie. Detta  S  la superficie: 

 S

P

m

WI =

2

2.3.5  Onda longitudinale in una barra di sezione S

 I due parametri in questo caso sono il modulo di Young E  e la densità volumica : 

  32

/

/

mkgmN

ll

SFE

La  perturbazione  è  longitudinale,  del  tipo  )(=),( txtx v .  L'analisi  dimensionale  ci 

dice che E

=v , ma questa relazione la possiamo anche dimostrare. 

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 41 

Poiché il problema è unidimensionale, prendo un elementino della barra di sezione S e di spessore dx, come indicato nella Figura 8.2. 

  

  

Figura  8.2 ‐ Propagazione di un'onda in una barra di sezione  S .    

A causa dell'onda (perturbazione che si propaga), all'istante t si ha: 

 

dxx

dxtxtxxdxxdxxdx

tdxxdxxdxx

txxx

=),(),(=

),(

),(

Adesso  l'unica cosa che dobbiamo  fare è  inserire queste relazioni nel nostro problema, considerando che: 

 x

SEFxE

SF

l

l

=cuida=/

=

La  variazione  della  forza  F  ai  capi  dell'elementino  è  quella  che,  secondo  Newton, produce l'accelerazione della massa dm  dell'elementino stesso. Scriviamo quindi:

  2

2

2

2

==),(

=,,=t

dxSdxx

SEdxx

txFtxFtdxxFdF

Eliminando  S  e  dx  si ha infine: 

 

EE

txtxE ==con

1== 2

2

2

22

2

2

2

2

2

vvv

Analogamente  a  quanto  visto  per  la  corda  in  cui  si  propaga  un'onda  meccanica 

trasversale,  possiamo  ricavare  ),( txP ,  P  e  I  per  una  barra  in  cui  si  propaga  un'onda 

meccanica longitudinale. Semplicemente nel caso dell'onda armonica, basta pensare che  y  

e   hanno le stesse dimensioni  ][m  e che  EST =  e S

l = .  Partendo quindi dalla funzione 

d’onda  )(cos=),( tkxtx m  e facendo le sostituzioni di cui sopra si ottiene:

  )(sin=),( 2 tkxPtxP max            con          2222 == mmmax kSESP vv

Relativamente alla potenza media e all’intensità si avrà:   

Page 14: 2 Onde Meccaniche -  · Onde materiali, o meccaniche: sono perturbazioni del mezzo materiale in cui si propagano e la velocità di propagazione dipende dalla proprietà elastiche

 42 

 

2222

2222max

2

1=

2

1=

2

1=

2

1=

2

1

mm

mm

kES

PI

kSESPP

vv

vv

Verifica dimensionale: 

 

][=][][][][

][=][][][][

][=][=][=][

32221222

3222123

32121

smkgmmsmmmsmkg

smkgmssmmmkg

smkgsmsmkgsJWP

2.4  Interferenza di onde armoniche

Consideriamo  il  fenomeno  dell'interferenza  tra  due  onde  armoniche  copropaganti 

(trasversali  o  longitudinali)  )(1 tx v  e  )(2 tx v .  Anche  la  loro  somma  21=),( tx  è 

u'onda che è soluzione della stessa equazione delle onde, purché le onde siano della stessa 

natura.  Infatti  la  velocità  v  dipende  dal mezzo  di  propagazione  e  la  somma  vale  per  la 

linearità dell'equazione: sovrapposizione degli effetti 5 . Corollario: l'onda  ),(=),( txtx i  

può essere riscomposta nelle onde che l'hanno generata. 

Consideriamo  due  onde  armoniche  copropaganti  di  uguale  frequenza   e  uguale 

ampiezza  0 . La differenza sarà soltanto relativa alla fase. 

  12201021 sinsin=),( tkxtkxtx

  210 sinsin=),( tkxtkxtx

Ricordando che 

2cos

2

1sin2=sinsin

 otteniamo che: 

 

2

cos2

sin2=),( 12210

tkxtx

Se  ora  definiamo  0= 12  e 2

= 21  possiamo  riscrivere  la  nostra 

espressione come: 

 

tkxtx sin

2cos2=),( 0

 e chiamando A l’ampiezza della funzione d’onda, 

2cos2= 0

A , otteniamo: 

  tkxAtx sin=),( 21

                                                       5 La presenza di più sorgenti non deve modificare il comportamento delle singole sorgenti .

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 43 

In  sostanza  la  somma  21=),( tx  ha  le  stesse  caratteristiche  (  ke )  delle  due funzioni  d’onda  co‐propaganti  che  l’hanno  generata,  con  un’ampiezza  che  dipende  dalla differenza di fase   tra le due onde. 

Analizziamo l'influenza dello sfasamento   si notano i seguenti casi estremi: 

 faseinonde2=2=

fasedieopposizioninonde0=1)(2=

0

Am

Am

Se le ampiezze delle due onde sono uguali, abbiamo certe condizioni di differenza di fase 

in cui l'ampiezza della risultante è 0 e altre in cui è doppia:  02A . In generale l'ampiezza 

sarà un valore intermedio.

Se  le  ampiezze  sono  diverse  non  si  può mai  avere  la  condizione  0=A  e  l'ampiezza varierà da un minimo ad un massimo: 

  02010201 A  

Si noti che questa relazione deriva dal vatto che si può sempre, per il pricipio della sovrapposizione degli effetti, scomporre l’onda che ha maggiore ampiezza in due conde di cui una con ampiezza uguale a quella della seconda onda.

2.4.1  Onda stazionaria

Consideriamo  ora  il  caso  di  due  onde  di  uguali  caratteristiche  e  ampiezza  ma  contro‐propaganti. La funzione d’onda sarà: 

  2010=),( tkxtkxtx  

Riprendendo il procedimento utilizzato precedentemente possiamo scrivere l'onda come: 

 

2cossin2=

2cossin2=),(

0

0

tkx

tkxtx

Consideriamo il caso  m20== 21 . Questa condizione implica che  0=  e  0= . 

L’espressione della funzione d’onda diventa: 

  tkxtx cossin2=),( 0

Notiamo  che nei punti 2

0=

x  la  ),( tx  è nulla  con  le  sue derivate.  Infatti  le  singole 

onde nel punto 2

=

mx  hanno espressione: 

  tmtx

tmtm

tx

mx

mx

sin==|),(

sin=2

2sin=|),(

0

2=

2

00

2=

1

Page 16: 2 Onde Meccaniche -  · Onde materiali, o meccaniche: sono perturbazioni del mezzo materiale in cui si propagano e la velocità di propagazione dipende dalla proprietà elastiche

 44 

Figura 9.2 ‐ Onde stazionarie a diversi  t . Nella figura si è preso  021   

Mentre nel punto 2

=

mx  l’espressione dell'onda risultante  ),( tx  diventa: 

 

0

sinsin1=

sinsin=|),(

0

0

2=

tt

tmtmtx

m

mx

 

E’  importante notare che  ),( tx  è nulla  in quanto somma di grandezze uguali ed opposte. 

Lo stesso vale per la velocità e l'accelerazione. Infatti per la velocità si ha:

 

0=

coscos1=

coscos=|=

0

0

2=

tt

tmtmt

m

mx

v

e per l'accelerazione 

 

0=

sinsin1=

sinsin=|=

10

2

02

2=2

2

tt

tmtmt

a

m

mx

La condizione  0=),(=),(=),( txatxtx v  è  la condizione di nodo e si ha per 2

=

mx  

con  0,1,2,=m  .

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 45 

La  condizione  di  ventre,  che  si  ha  per  4

12=22

12=

m

mx ,  implica  invece  che 

),(=),(=),( txatxtx v  abbiano valore pari al doppio di quello della singola onda. Infatti, 

sostituendo si ricava:

 

ventrexventrexventrex

ventrexventrexventrex

ventrexventrexventrex

tttxa

tttx

txtxtx

=22

2

=21

2

=

=2

=1

=

=2=1=

|2=|2=|),(

|2=|2=|),(

|),(2=|),(2=|),(

v

Nota: Alcune formule trigonometriche utilizzate nelle semplificazioni precedenti: 

 

sinsincoscos=cos

sincoscossin=sin

1=)cos(

mm

2.4.2  Onde su una corda tesa

 Per imporre un nodo alla corda tesa basta fissarla in un punto  P  in modo che non si possa 

muovere e quindi imporre in quel punto che  0=),( tx ,  0=),( txv  e  0=),( txa .

Corollario:  l'onda  che  si  propaga  nella  direzione  delle  x  positive  arrivata  in P  si  riflette sfasandosi di  .

Per imporre un ventre alla corda tesa sarebbe necessario fissarla in modo che mantenga la tensione ma si possa liberamente muovere in  y  (o  ) senza alcun attrito. Corollario:  l'onda che si propaga nella direzione delle x positive arrivata  in P  si riflette ma non cambia fase.

Pizzicando una corda di lunghezza  L  fissata tra 2 nodi, dopo un breve transitorio in cui si annullano interferendo le altre frequenze, si formano le onde stazionarie che soddisfano alle condizioni al contorno imposte nei due nodi. 

Poiché  i  punti  estremali  della  corda  rappresentano  i  nodi,  la  lunghezza  della  corda corrisponde almeno a mezza lunghezza d'onda. Infatti 

 m

LmL m

m 2=ovvero

2=

Conoscendo  la velocità l

T

=v  ,  la  frequenza dell'oscillazione  fondamentale è data da 

11 =

v

. Le armoniche superiori sono date dalla relazione 

 L

m

mm 2

==vv

L'ampiezza dell'oscillazione del moto armonico è data da 

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 46 

  xkxxmA mm

sin2=2

sin2=2

sin2= 001

0

Nel caso in cui le condizioni siano di nodo‐ventre si ha:

...,2,1,012dove12

45

4

3

44 531

mmnLm

LLL

n

Le frequenze corrispondenti sono 

 

2

1-n=m=

4=

4

1)(2==

.........

1=m3=4

3=

4

1)(2==

0=m4

=4

1)(2==

1

13

3

11

nL

n

L

m

LL

mLL

m

nn

vvv

vvv

vvv

In questo caso  1  è l'armonica fondamentale, detta anche  0 , e le altre sono solo dispari. Il 

numero dell'armonica è dato da n e NON da m . 

2.5  Strumenti musicali

Gli  strumenti  musicali  permettono  di  generare  onde  stazionarie  su  una  corda  tesa (strumenti a corda) ovvero in una colonna d'aria che può essere:  

    • aperta‐aperta corrispondente a nodo‐modo di pressione e densità 

    • aperta‐chiusa corrispondente a nodo‐ventre di pressione e densità 

Oltre  all'armonica  fondamentale,  lo  strumento  genera  anche  le  armoniche  superiori (solo  le  dispari  nel  caso  nodo‐ventre)  con  ampiezze  e  fasi  che  derivano  da  come  lo strumento è concepito. 

Figura 10.2 ‐ Forma d'onda prodotta da a) un flauto e b) un oboe che producono la stessa nota con la medesima prima armonica

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 47 

La vibrazione della corda o della colonna d'aria trasferiscono energia all'aria circostante producendo un'onda sonora che si propaga. Le frequenze (fondamentale e armoniche) non possono  cambiare, mentre  le  lunghezze d'onda dipendono dalla  velocità di propagazione imposta dal mezzo (aria).

2.5.1  Note musicali

 L'orecchio  percepisce  suoni  ``simili''  se  le  frequenze  associate  sono  legate  da  una potenza di 2. Da questo deriva  la divisione delle frequenze  in ottave, ciascuna delle quali è divisa in 12 semitoni o note. 

  HzLaLaHzLadef

110=42=2440=4 2

Figura  11.2 ‐ Scala musicale e rispettivi strumenti

   In  ogni  ottava  i  12  semitoni  sono  collegati  secondo  una  progressione  geometrica  di 

ragione  12

1

2 . Ogni 12 semitoni  la  frequenza  raddoppia e si completa un'ottava, ottava che parte sempre dal Do. Le stesse note  in due ottave successive hanno frequenze una doppia dell'altra.

Esempio: Frequenza del Do5 che è 3 semitoni più alta di quella del La4. 

  Hzff LaDo 523.252= 12

3

45

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 48 

2.6  Riflessione e Trasmissione

 Consideriamo un'onda su di una corda tesa  infinita  la cui densità  lineare  l  cambia ad 

un  certo punto,  0=x , dal valore  1l  al valore  2l .  La  tensione T  sarà  comune  in  tutta  la 

corda.

Per  la  continuità della  funzione d'onda  ),( tx ,  con  tutte  le  sue derivate, e della  forza 

),( txF  che  la  produce,  si  avrà  che,  nel  punto  di  discontinuità  del mezzo,  0=x ,  l'onda 

incidente  txtx i ,=),(  si dividerà  in due onde, una che passa al secondo mezzo,  ),( txt  

(detta  trasmessa  o  rifratta)  ed  una  che  viene  riflessa,  ),( txr ,  che  trona  indietro  con 

ir vv = , propagando nello stesso messo dell'onda incidente.

  

Figura  12.2 ‐ Riflessione e trasmissione di un'onda all'interfaccai tra due mezzi.   

In sintesi:  

• T  e   sono comuni per tutte le corde  •  v,   e  k  dipendono dal mezzo in cui propaga l'onda. 

La continuità della funzione d'onda nel punto di discontinuità del mezzo,  0=x , impone le seguenti condizioni alle funzioni d'onda e alle forze che la producono:

 x

txTtxFtFtFtFttt tritri

),(

=),(con)(0,)(0,=)(0,)(0,)(0,=)(0,

Facendo i conti si ottiene 

 

ttxkt

ttxkt

ttxkt

txtt

rxrr

ixii

sin=|sin=)(0,

sin=|sin=)(0,

sin=|sin=)(0,

00=20

00=10

00=10

 

tTkxx

txTtF

tTkxx

txTtF

tTkxx

txTtF

tt

t

rr

r

ii

i

cos=0=|),(

=)(0,

cos=0=|),(

=)(0,

cos=0=|),(

=)(0,

02

01

01

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 49 

Sostituendo nel sistema iniziale si ottiene:    tritri kkk 020101000 ==

che possiamo riscrivere come    tritri kk 02001000 ==

Possiamo ora definire 

 i

tdef

i

rdef

tr0

0

0

0 ==

e sostituendo nuovamente otteniamo per la riflessione 

 

12

1221

21

2121

2

00202001

<per0>

>per0<=

=

)(1=)(1

==

kkr

kkrkk

kkr

kkkkr

rkrk

kkk

i

ritri

mentre per la trasmissione

 

sempre0>

2=

2=

=)(2

=

21

1

121

2

020001

tkk

kt

ktkk

tktk

kk

i

ttii

Notando che  k  e  l  dipendono entrambi dal mezzo e sono  legati da una costante 6 si 

ha anche 

 

21

1

21

21

2=

=

ll

l

ll

ll

t

r

Consideriamo i casi limite per  2k  e  02 k , che è lo stesso che dire che  2l  

e  02 l . 

 

tozasfasamenetotalesenriflessionventre,1=lim

diπsfasamentoetotaleconriflessionnodo,1=lim

02

2

r

r

r

l

l

                                                       6

  ll

l

CT

kTv

k

=2

=/

2=

2=

2=

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 50 

Figura  13.2 ‐ (a) Riflessione di un impulso su una parete fissa. L'onda riflessa è sfasata di   

rispetto all'onda incidente. (b) Riflessione di un impulso su un'estremità libera.

 

ventre:ppiaampiezzadondandou

oinfasesasisommannteeriflesondaincide2=lim

smissionenonsihatra0=lim

02

2

t

t

t

l

l

r  e  t  non hanno un nome specifico. Si definiscono invece i coefficienti di riflessione R  e di trasmissione o rifrazione T  come i rapporti: 

 

i

t

i

tdef

i

r

i

rdef

I

I

P

PT

I

I

P

PR

==

==

Con semplici passaggi si ottiene:

  2= rR

 1

22

1

22 ==l

ltk

ktT

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 51 

basta ricordare che  v20

2

2

1= lP    ovvero    v2

02

2

1 SP   e che:  

‐ nel calcolo di R ,  l  e  v  sono gli stessi per le due onde 

‐ nel calcolo di T , oltre al rapporto 

2

0

0

i

t

 si ha 1

2

1

2

2

1

11

22 ==k

k

l

l

l

l

vv

vv

Si verifica infine che  1=RT . Infatti: 

 

14

=

2=

221

212

21

221

221

21

1

22

21

221

kk

kk

kk

kk

kk

k

k

k

kk

kkTR

  

2.7  Accenno alla serie di Fourier (e trasformata)

 Una funzione periodica  )(=)( mTtftf  con m  intero può sempre essere scritta come 

la somma di funzioni armoniche.

 

realie

superiori armoniche=

lefondamentapulsazione2

=

)(dimediovalor)(1

=

sincos=)(

1

1

0

00

1=0

nn

n

Tt

t

nnnnn

ba

nT

tfdttfT

a

tbtaatf

Per l'ortogonalità delle funzioni seno e coseno è facile dimostrare che 

 

dtttfT

b

dtttfT

a

n

Tt

tn

n

Tt

tn

sin)(2

=

cos)(2

=

0

0

0

0

Un altro modo di scrivere  la  f(t) si ottiene dall’egaglianza, che vale sempre utilizzando 

opportuni valori delle costanti,   tctbta cos=sincos . Possiamo quindi scrivere:

 

n

nn

nnn

nnnn

a

b

baC

aC

tCCtf

arctan=

=

=

cos=)(

22

00

1=0

Page 24: 2 Onde Meccaniche -  · Onde materiali, o meccaniche: sono perturbazioni del mezzo materiale in cui si propagano e la velocità di propagazione dipende dalla proprietà elastiche

 52 

Se notiamo  infine che 2

=cos

ii ee  (forma di Eulero),  l'espressione precedente 

può essere scritta come 

 

dtetfT

c

tCecec

cc

eC

c

ectf

tniTt

tn

nnn

tni

n

tni

n

nn

nn

nin

n

tni

nn

n

)(1

=

cos=

=

=

faselacontengonoperchècomplessi2

=)(

0

0

*

=

Se  la periodicità è  in  x  allora  )(=)( mxfxf . Tutto rimane uguale, basta sostituire  t  con  x , T  con   e   con  k . Lo sviluppo in serie di Fourier diventa quindi 

 

dxexfcecxf

xkCCxf

xkbxkaaxf

xnikx

xn

xnki

nn

nnnn

nnnnn

)(1

==)(

cos=)(

sincos=)(

0

0=

1=0

1=0

  Nel caso di  in cui  la funzione f(t) non sia periodica,  la serie di Fourier si trasforma nella 

trasformata  di  Fourier,  )( ,  che  è  collegata  bi‐unuvocamente  alla  funzione  f(t).  In particolare si può pensare che una funzione non periodica sia una funzione periodica con il periodo T che tende all’infinito. Facendo i fari passaggi al limite si ottiene: 

dtetf

detf

ti

ti

)()(

)()( 

Poiché il periodo T è infinito, la differenza tra due pulsazioni successive,    = diventa infinitesima,  d  In  sostanza  i  coefficienti  cn  sono  sostituiti  dalla  densità  spettrale 

)( (trasformata  di  Fourier  della  funzione  di  partenza)  moltiplicata  per  de  la sommatoria che  fornisce  la  funzione  f(t) diventa un  integrale. Ovviamente, come nel caso della  serie  di  Fourier,  possiamo  fare  la  trasformata  di  Fourier,  )(k di  una    f(x) non periodica.  

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 53 

3    Onde Acustiche  

3.1  Onde acustiche in una colonna di gas

 Supponiamo di avere una colonna  infinita di gas e di applicare una perturbazione  (onda) con un pistone. Questa perturbazione  si propaga nel  tubo e  genera un'onda  acustica.  Le molecole del gas subiscono un moto oscillatorio attorno alla loro posizione di equilibrio. 

Figure  1: Perturbazione in una colonna di gas.

   La perturbazione sarà di: posizione (spostamento), di pressione e di densità. Quindi 

possiamo descrivere la perturbazione con una delle differenti rappresentazioni.

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 54 

Figure  2: Perturbazione di posizione, pressione e densità.

   Consideriamo ora un elementino della colonna di sezione  S  e lunghezza  dx  tale che 

=dx  e  ),( txsdx?  dove  s  è lo spostamento causato dalla perturbazione.  

  Figure  3: Elementino di una colonna di gas sottoposto a perturbazione.

   Al passaggio della perturbazione varia il volumetto, perché varia la distanza tra le sue 

facce. Di conseguenza varia anche al densità, ma non  la massa dm  in esso contenuta. Da questa constatazione ricaviamo che 

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 55 

 x

txstx

),(

=),( 0

Vediamo come ricaviamo questa relazione. La massa dell'elementino la scriviamo come 

  ),(,

2

,,== 0 txsxtdxxsdxxS

txtdxxSdxdm

La densità la possiamo scrivere come    ),(=),( 0 txtx

e sostituendo nell'espressione della massa dell'elementino otteniamo: 

 

),(=2

),(),(

0

00

txtxdx

xtx

per il primo fattore e per il secondo possiamo scrivere 

 

x

sdxtxsdx

x

txstxsdx 1=),(

),(),(

La massa dell'elementino la possiamo scrivere quindi come 

 

0=

),(1),(==

00

00

x

sSdx

x

txstxSdxSdxdm

e quindi si ottiene 

 x

txstx

x

txstx

),(=),(

),(),(= 0000

come si voleva dimostrare.

3.1.1  Equilibrio dinamico dell'elementino dm  

 

dxx

txpS

txpdxx

ptxpS

txptdxxpS

txptdxxpStxFtdxxFdF

),(=

),(),(=

),(),(=

),(),(=),(),(=

ma in  x  vale la legge di elastictà e nell'intorno di  x  si ha anche  costV =  e quindi 

  V

dVddVVdVdcostV =0=0==

La  costante  di  comprimibilità  è  definita  da 

VdVdp

=  e  quindi 

x

txsd

V

dVpdp

),(

=====0

0

0

 da cui segue 

 x

txsp

),(

=

dove  ),( tx  e  ),( txp  sono in fase.

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 56 

Sostituendo si ottiene 

 

dxt

txsS

t

txsdm

dxx

txsS

dxx

txs

xSdF

2

2

0

2

2

2

2

),(=

),(=

),(=

),(=

Eliminando da entrambe i membri dx  e  S  si ottiene 

 

02

2

2

2

2

0

2

2

=con),(1

=

),(

1=

),(

vt

txs

v

ttxsx

txs

Oltre  all'onda  di  spostamento  ),( txs  abbiamo  anche  le  onde  di  pressione  ),( txp  e  di 

densità  ),( tx , ovviamente co‐propaganti con la stessa velocità: 

 

2

2

22

2

2

2

22

2

),(1=

),(

),(1=

),(

t

tx

vx

txt

txp

vx

txp

Dimostriamo per la pressione: 

 

2

2

2

2

2

2

==x

s

xx

s

xx

p

 

2

2

2

2

22

2

22

2

2=

1=

1=

1

x

s

xt

s

vxx

s

tvt

p

v

Siccomei secondi termini sono uguali, allora lo sono anche i primi. La stessa dimostrazione la possiamo fare per la densità. Abbiamo  visto  che  anche  la  potenza  trasferita  dall'onda  si  propaga  e  rispetta 

l'equazione  delle  onde. Nel  caso  specifico,  siccome  abbiamo  l'onda  di  pressione  ),( txp , 

possiamo  subito  scrivere  l'onda  di  potenza t

sStxptxP

),(=),(  istantanea  notando  che 

Stxp ),(  è  la  forza e t

s

 è  lo spostamento nell'unità di tempo cioè  la velocità. Espressa  in 

),( txs : 

 t

txs

x

txsStxP

),(),(

=),(

Se consideriamo un'onda armonica  )(sin=),( tkxstxs m  ricaviamo 

 

2

sin=cos==),( tkxkstkxks

x

stxp mm

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 57 

 

2

sin=cos==),( 000

tkxkstkxksx

stx mm

dalle quali possiamo definire 

 mm

mm

ks

ksp

0=

=

Le onde di pressione e densità sono in fase tra di loro e in anticipo di 2

 rispetto all'onda 

di spostamento. L'onda di potenza diventa: 

 

)(cos=

)(cos=

=)(cos=

)(cos)(cos=),(

2220

222

22

2

tkxvSsm

tkxvkSs

tkxv

Ss

tkxstkxksStxP

m

m

mm

Possiamo calcolare anche la potenza media: 

 

S

v

p

vkSs

vSsP

m

m

m

0

2

22

220

2=

2

1=

2

1=

L'intesità dell'onda acustica è quindi data da 

 

20

2

2==

m

W

v

p

S

PI m

L'orecchio umano percepisce  come  suono  la  frequenza  tra 20 Hz e 20  kHz di  intensità 

compresa (a 1 kHz) tra la soglia di udibilità I =  212 /10 mW  e la soglia del dolore I =  2/1 mW .

3.1.2  Accenni di termodinamica  L'equazione da cui partiamo è quella dei gas perfetti    ][= JnRTpV

La costante  ][8.31== 11 molJkkNR A  è detta costante di gas. La  trasformazione  che  avviene  nel  volumetto  di  massa  dm  al  passaggio  della 

perturbazione ondosa è, in senso termodinamico, adiabatica, cioè avviene senza scambio di energia  con  il mondo esterno. Per  le  trasformazioni  adiabatiche  la  relazione  tra  p  e V  è 

data da 

  V

dV

V

dVpdppVdcostpV ==0==

e quindi la relazione tra la costante di comprimibilità e la pressione è data da    0= P

e quindi 

 0

0=p

v

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 58 

Applicando la legge dei gas perfetti e notando che la massa M , associata la volume V , è 

301 An  7 e che vale sempre la relazione V

M=  si ha: 

  TTA

R

nA

nRT

VM

V

nRTv

=10=10

== 33

La costante   per l'aria in condizioni standard 8 è 20.055. Riportiamo ora le velocità di propagazione del segnale sonoro in diversi gas 

 

smvA

smvA

smvA

smvA

smvA

smvA

Cariaaria

Cariaaria

CHeHe

CHH

COO

CNN

/343=28.926=20.055=

/331=28.926=20.055=

/970=4=58.9=

/1260=2=76.3=

/315=32=19.07=

/337=28=20.28=

20°

0°22

0°22

0°22

3.2  Onde sferiche  Il fronte d'onda è una sfera centrata sulla sorgente (puntiforme). 

Figure  4: Onda sferica centrata su una sorgente puntiforme.

  

                                                       7le moli sono definite in grammi e la massa in kg 8

 

1.4=

/1.29=

1.0132510=

273.15=deg0=

3

5

mkg

Pap

KCT

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 59 

La scelta tra onde piane o sferiche dipende dalla distanza della sorgente e dalla zona di osservazione. Per noi sulla terra le onde luminose che ci arrivano dal sole sono piane! Nel caso sferico 

  )(sin=),( 00 tkrrtrr

e soddisfa un'equazione delle onde in coordinate sferiche 

 

2

2

22

2 ),(1=

),(

t

trr

vr

trr

in cui 

 r

rrrtkr

r

rrtr 0

000000 )(=)()(sin)(

=),(

L'intensità della perturbazione dipende dal quadrato dell'ampiezza della perturbazione 

)()( 20 rrI  e quindi 

  )(=)( 02

20 rI

r

rrI

Per  ricordarlo  basta  pensare  che  la  potenza  media  che  attraversa  un  fronte  d'onda (sferico)  è  la  stessa  qualunque  sia  il  fronte  d'onda  che  consideriamo  (supponendo  nulla l'attenuazione). Vediamo ora la potenza media 

  222

211 )4(=)4(= rrIrrIP

da cui l'intensità diventa 

  )(=)(4

4=)( 12

2

21

122

21

2 rIr

rrI

r

rrI

Figure  5: Potenza media di un'onda sferica.

   La  potenza  che  si  propaga  in  un  certo  angolo  solido  si  conserva  (a  meno 

dell'attenuazione). Se l'angolo solido è tutto lo spazio (sfera) esso vale  4 .

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 60 

Se c'è attenuazione essa si scrive come  re  e moltiplica  l'intensità.   è  la costante 

di  attenuazione  ][ 1m .  Nota  l'intensità  in  0= rr ,  o  la  P  della  sorgente  puntiforme  si 

scrive, con l'attenuazione: 

 

r

rro

er

PrI

erIr

rrI

2

02

2

4=)(

)(=)(

avendo posto   ormenteèpuntif0selasorgeconr)(4= 00

20 rIrP

In generale, se  la sorgente emette una potenza media P  in un angolo solido   [sterad] 4  si ha: 

  rer

PrI

2=)(

Nelle onde acustiche l'intensità si esprime in rapporto ad una intensità di riferimento, che 

convenzionalmente, coincide con la soglia di udibilità del suono ed è pari a  2120 /10= mWI

def .

L'intensità in rapporto alla soglia convenzionale di udibilità si chiama livello sonoro  L  quando è espresso in  dB  

  2120

010

0

/10=10=][= mWII

IlogdB

I

IL

defdefdef

Figure  6: Livello sonoro per l'orecchio umano.

  

3.3  Interferenza di onde sferiche armoniche  Abbiamo visto  il  fenomeno nel caso dele onde piane e notato che non è altro che 

uno degli effetti della linearità (sovrapposizione degli effetti) 

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 61 

 

)2

(cos2=

2=

=

>

)(sin)2

(cos2=

)(sin)(sin=

),(),(=),(

0

21

12

12

0

2010

21

A

tkx

tkxtkx

txtxtx

La somma è un'onda con ampiezza che dipende dalla differenza di  fase  tra  le onde co‐propaganti ed in particolare 

 

in:ondeinfase2=per2truttivainterf.dis:s.difaseondeinoppo1)(2=per0= 0 mmA

Se le ampiezza non sono uguali, l'ampiezza dell'onda di interferenza non varierà più da 0  

a  02  ma : 

  ||)(|| 02010201 A

con il minimo e il massimo agli stessi  . Nel caso delle onde  sferiche è  lo  stesso  ,basta pensare ai  fronti d'onda  sferici, che 

rappresentano  le  superfici  di  propagazione  sulle  quali  la  fase  dell'onda  è  costante.  Per semplici  considerazioni  geometriche  ci  saranno  punti  dello  spazio  in  cui  l'intensità  è costruttiva e altri in cui è distruttiva.

Figure  7: Interferenza di onde sferiche. Nei punti  cP  le onde sono in fase mentre nei 

punti  dP  sono in opposizione di fase.

   Preso un punto  P , la differenza di cammino percorso dalle due onde è    |=| 21 rrL

e la differenza di fase   tra le onde dipende da  L . Infatti: 

ivazadistruttinterferen2

12=ivazacostruttinterferen==

2

m

LmLL

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 62 

3.4  Onde Stazionarie  Come  nel  caso  della  corda,  due  onde  armoniche  simili  contropropaganti  danno 

origine  a  onde  stazionarie.  Nel  caso  delle  canne  oltre  alle  condizioni  di  nodo‐nodo  è possibile anche la configurazione nodo‐ventre (vd. Figura 8).

Figure  8: Onde stazionarie in una canna. A sinistra è rappresentata l'onda di 

pressione nel caso di nodo‐nodo (a) e nodo ventre(b). A destra l'onda di spostamento nel caso ventre‐ventre (a) e ventre‐nodo (b). Si noti che la canna aperta presenta una 

condizione di nodo per l'onda di pressione e di ventre per l'onda di spostamento. Viceversa per la canna chiusa.

  

3.5  Battimenti  I battimenti sono l'effetto sonoro che si percepisce nel caso di onde co‐propaganti di 

frequenza molto simile. Consideriamo due onde piane di questo tipo, di eguale ampiezza, e vediamo  cosa  percepisce  un  osservatore  che  si  trovi  in  un  punto  fisso  P.  In  un  punto P  qualunque ma fissato,  l'ampiezza dell'onda varia secondo  la  legge dell'oscillatore armonico 

tt costx sin=|)( 0=  con opportuna scelta di  0=t  per non avere una fase aggiuntiva.

Consideriamo ora due onde di ampiezza uguale e frequenza diversa ma simile,  1  e 

2 .  Siccome  l'effetto  è  sonoro,  prendiamo  per  esempio  due  onde  di  pressione 

tptp mcostx 1=1 sin=|)(  e  tptp mcostx 2=2 sin=|)(  allora: 

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 63 

 

tptA

ttp

ttp

ttptp

m

m

m

m

cos2=)(2

|=

2=sincos2=

2sin

2cos2=

sinsin=)(

21

2121

2121

21

Figure  9: Battimenti di due onde sonore. La risultante ha pulsazione  .

  

L'ampiezza dell'oscillazione di frequenza 2

 che percepiamo in P varia nel tempo da 

0  a  mp2  come  )(tA .  Siccome  il  nostro  orecchio  è  sensibile  all'intensità,  non  facendo 

nessuna analisi di fase, possiamo scrivere l'intensità in P come 

  22 δpendedapoichèIdipcos= tII max

Poiché  il periodo della  funzione  tcos 2  è  la metà di quello di  tcos ,  la  frequenza con cui varia l'intensità, frequenza di battimento 

  |=|2

2= 21

bat

3.6  Effetto Doppler  Se la sorgente e l'ascoltatore sono in moto tra di loro, cioè la loro distanza varia con 

una  velocità  che  è minore  di  quella  di  propagazione ma  non  trascurabile,  la  frequenza percepita dall'ascoltatore è diversa da quella che viene emessa dalla sorgente.

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 64 

Figure  10: Effetto Doppler.

   E' importante fissare le convenzioni di segno. Le formule che si ottengono dipendono 

dalle convenzioni di segno! Usiamo  le  convenzioni  implicitamente  usate  dal  Mazzoldi  che  prendono  come 

positive tutte le velocità se congruenti con la velocità di propagazione  v  (vd. Figura 11). Sia S la sorgente e R il rivelatore (o ascoltatore). 

Figure  11: Convenzioni di segno per le velocità nell'effetto Doppler.

   Con queste convenzioni per  sv  positiva la distanza tra S e R si riduce mentre per  Rv  

positiva la distanza tra S e R aumenta.       1.  R fermo e S si avvicina a R. Allora  0=rv  e  0>Sv .

La  distanza  temporale  tra  due  fonti  d'onda  emessi  da  una  sorgente  ferma  è  0T , 

mentre  la  loro  distanza  spaziale  è  0 .Possiamo  immaginare  che  R  riveli  la  frequenza 

``contando'' i fronti d'onda che lo raggiungono nell'unità di tempo (p.es. 1 s). Se nel tempo 

0T  la  sorgente  si  avvicina  di  0TvS ,  perché  si muove  verso  R  con  velocità  sv ,  i  due  fronti 

d'onda  successivi  arriveranno  a  R,  muovendosi  entrambi  con  velocità  v ,  avendo  una 

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 65 

distanza ridotta  00= TvsR  e la frequenza percepita da R quando lo raggiungeranno con 

velocità  v  sarà 

  0

00

00

====

sssR

R vv

vvv

v

Tv

vv

Se S si allontana,  sv  è negativa e la relazione resta la stessa. 

    2.  S fissa e R si allontana (per avere  0>rv  secondo le nostre convenzioni) allora 

0=sv ,  0>Rv  e  vvr < .

Poiché S è ferma, la distanza tra i fronti d'onda non cambia, ma poiché l'osservatore si allontana da S e quindi dai fronti d'onda che stanno arrivando, per l'osservatore è come se 

la velocità di propagazione dell'onda fosse ridotta di  Rv  e quindi 

  00

==

v

vvvv RRR

    3.  Se si muovono entrambi, sempre secondo le convenzioni di segno applicate, si 

scrive la relazione generale 

  .= 0S

RR vv

vv

Poiché le onde sono sferiche e si propagano in tutte le direzioni con superfici sferiche di 

propagazione,  è  evidente  che  con  Rv  e  Sv  si  intendono  le  componenti  di  Rv e  Sv nella 

direzione della retta congiungente S e R e con  il verso da S a R per  le convenzioni di segno prese.

3.7  Velocità di fase e velocità di gruppo  In tutte le nostre ipotesi il mezzo è perfettamente elastico, o meglio non dispersivo, 

cioè  il  comportamento non dipende dalla  frequenza dell'onda e  v  è  la  stessa per  tutte  le frequenze. Se il mezzo è ``dispersivo'' e l''onda è formata da un pacchetto che, con Fourier, 

contiene molte frequenze, allora k

vp

=  è la velocità di fase che dipende da  . In generale 

si usa scrivere  )(= k  con  kkvk )(=)( . Si definiscono quindi 

 gruppovelocitàdi

)(=

fasevelocitàdi)(

=

dk

kdv

k

kv

g

p

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Esercizi e temi d’esame sulle onde meccaniche ( 2012‐2007 )  

1. Si consideri un’onda trasversale, di equazione y(x,t) = ym cos(kx‐t+/3), che si propaga su una corda infinita. Sapendo che: la densità della corda è � = 7.80∙103 [kg/m3], la sua sezione S = 1.00 

[mm2], la frequenza dell’onda � = 200 Hz, la sua lunghezza d’onda  �= 1.00 m e che la potenza media trasportata dall’onda è Pt = 100 W, si determini:  

 a) le grandezze: , k, v e ym;  [1.26∙103 s‐1, 6.28 m‐1, 200 m/s, 9.0 mm] 

 b) la velocità e l’accelerazione trasversale dell’onda, vy(x,t) e ay(x,t); 

  [ )3/cos(),(;)3/sin(),( 2 tkxytxatkxytxv mymy ] 

 c) disegnare su uno stesso grafico le grandezze: y(x,0), vy (x,0), ay (x,0).  

2. Due  corde  identiche,  aventi  la  stessa  lunghezza  L,  sono  vincolate  ai  loro estremi.  La  tensione della  seconda  corda  è  maggiore  del  2%  di  quella  della  prima.  La  frequenza  di  oscillazione fondamentale della prima corda è di 880 Hz. Il  livello sonoro a 10,0 m di distanza dalle corde è pari a 40 dB e la temperatura dell’aria è pari a 20°C. Si determinino:  

 a) le  lunghezze d’onda delle onde acustiche emesse dalle due corde quando vibrano alla  loro 

frequenza fondamentale; [ 1 = 0.390 m, 2 = 0.386m] 

 b) le  frequenze di battimento  tra  le onde emesse dalle due corde  sulla  fondamentale e sulle 

successive due armoniche; [ 1=8.8 Hz, 2=17.5 Hz, 3=26.3 Hz] 

 c) la  distanza  alla  quale  il  suono  emesso  dalle  corde  risulta  appena  percettibile  (si  trascuri l’attenuazione per assorbimento dell’aria). [ D0 = 1 km ]  

3. Una corda di contrabbasso è lunga 80 cm, ha una massa pari a 4.00 g ed è accordata sul la2 (110 

Hz). Supponendo: i) che tutta la potenza dell’onda acustica sia emessa in un angolo solido =2 e sia trasportata dal modo fondamentale, ii) che la temperatura ambiente sia 15 °C e sia 0 = 1.29 kg/m3,  iii)  che  un  ascoltatore  alla  distanza  di  50 m  percepisca  un  livello  sonoro  di  50  dB,  si determini a) la  tensione applicata alla corda e  la velocità di propagazione sulla corda  [ T=155 N, v=176 

m/s ] b) la potenza media emessa dal violoncello sul la2 ; [ P = 1.57 mW ] c) il livello sonoro percepito a 20 m dallo strumento; [ L = 58 dB ] 

d) l’ampiezza dell’onda di pressione alla distanza dell’ascoltatore. [ p50m = 9.4 mPa ]  

4. Una  sirena  emette  un’onda  acustica  sferica  entro  un  angolo  solido  di  π/2  steradianti.  Un ascoltatore posto a distanza R dalla sirena rileva livello sonoro pari a 110 dB. Avvicinandosi di 10 m alla sirena l’ascoltatore rileva un livello sonoro pari a 115 dB.  a) Determinare la potenza della sorgente e la distanza R dall’ascoltatore; [ PS = 82 W; R = 22‐8 

m ] b) Tenendo conto dell’attenuazione per assorbimento dell’aria (3dB/km), determinare il livello 

sonoro percepito ad una distanza di 2.0 km dalla sorgente. [ L2km = 65.2 dB ]  

5. In  assenza  di  gravità,  due  corde  semi‐infinite  sono  collegate  tra  loro  e  sottoposte  alla  stessa 

tensione. Un’onda armonica progressiva di frequenza  = 100 Hz si propaga da sinistra a destra, provenendo dalla prima corda. Sapendo che: i) la densità lineica della prima corda, l1=9 g/m, è un fattore 9 più grande di quella della seconda, ii) la velocità di propagazione sulla prima corda è v1 = 100 m/s, iii) la potenza media dell’onda trasmessa è Pt = 3  W,  determinare: 

a) la tensione applicata alle corde; [ T = 90 N ] 

b) i coefficienti di trasmissione e riflessione di potenza; [ R = 1/4 = 0..25 , T = 3/4 = 0.75 ] 

c) i coefficienti di trasmissione e riflessione di ampiezza; [ r = 1/2 = 0.5 , t = 3/2 = 1.5 ] 

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d) le funzioni d’onda delle tre onde,  incidente, trasmessa e riflessa,  indicando  i valori di tutti  i 

parametri  che  in  esse  compaiono.[=628  s‐

1; ;)(cos;)(cos 1,1, txktxk mrrmii  

  )(cos 2, txkmtt ; i,m=4.75 mm, r,m=2.37 mm,t,m=7.12 mm, k1=6.28 m‐1, k2=2.09 m‐1] 

 

6. Un ascoltatore  munito della necessaria strumentazione lascia cadere, a t = 0, una piccola sirena a batteria,  che  emette  un  segnale  a  525 Hz,  da  un  grattacielo  alto  100 m.  Sapendo  che  la temperature ambiente è 20 °C, trascurando l’attrito dell’aria e supponendo che all’impatto con il suolo la sirena smetta di funzionare si determini: 

a) La frequenza più bassa percepita dall’ascoltatore [min =4 65 Hz] b) Il tempo t al quale l’ascoltatore sente il segnale interrompersi [t =  (4.52+0.29) s = 4.82 s ] c) La distanza dal suolo della sirena nel momento in cui l’ascoltatore percepisce la frequenza di 

480 Hz. [ d = 42 m, non 47 m che è senza ritardo, t = (3.28+0.15) s = 3.43 s ]  

39. In assenza di gravità, un’onda armonica di frequenza  = 200 Hz si propaga, alla velocità v = 200 m/s, su una corda  infinita sottoposta ad una tensione di 100 N. Sapendo che nel punto x=0    la densità  lineare  della  corda  cambia,  la  velocità  di  propagazione  si  dimezza    e  che  l’ampiezza dell’onda incidente è pari a 1.2 cm: 

a) determinare il valore della densità lineare dei due tratti di corda; [1 = 2.5 g/m e 2 = 10 g/m] b) scrivere le funzioni d'onda delle tre onde (incidente, trasmessa e riflessa) indicando i valori di 

tutte le grandezze che in esse compaiono [ ym,i = 1.2 cm, ym,t = 0.8 cm, ym,r = ‐0.4 cm, k1 = 6.28 

m‐1, k2 = 12.57 m‐1, 1=2=1257 s

‐1, t=2/3, r=‐1/3, T=8/9, R=1/9 c) calcolare la potenza media trasportata dalle onde incidente, trasmessa e riflessa. [Pi=56.8W, 

Pt=50.5W, Pr=6.3W]  

8. La corda di un violoncello è lunga 70 cm, ha una massa pari a 1.20 g ed è accordata sul La3 (220 

Hz). Supponendo: i) che tutta la potenza dell’onda acustica sia emessa in un angolo solido =2 e sia trasportata dal modo fondamentale, ii) che la temperatura ambiente sia 20 °C e sia 0 = 1.29 kg/m3,  iii)  che  un  ascoltatore  alla  distanza  di  50 m  percepisca  un  livello  sonoro  di  60  dB,  si determini 

a) La tensione applicata alla corda e la velocità di propagazione sulla corda [T = 162.6 N, v = 308 m/s] 

b) La potenza media emessa dal violoncello sul La3 [P = 15.7 mW] c) L’intensità e l’ampiezza dell’onda di pressione a 20 m dallo strumento [I20m = 6.25∙10

‐6 W/m2, 

pm = 74 mPa ] d) Si dimostri che i risultati non sono inficiati dalla tipica attenuazione del suono in aria.            [‐

5dB/km in 50 m danno una variazione del 5,6% dell’intensità e del 2.9% dell’ampiezza ]  

9. Data un’onda  trasversale, di  equazione  y(x,t)=ym cos(kx‐t+/3),  che  si propaga  su una  corda 

cilindrica  infinita, sapendo che: = 7.8‧103 [kg m‐3], Sc = 1  [mm2], = 200 Hz, = 1 m e che  la 

potenza media trasportata dall’onda è 100W, si determini: 

a)  le grandezze: , k, v e ym. b)  la velocità e l’accelerazione trasversale dell’onda 

c)  la potenza istantanea che transita nel punto x = /4 all’stante t = T/2 d)  disegnare su uno stesso grafico le grandezze y(x,0), vy (x,0), ay (x,0) e Ptot (x,0)  

38. Data un’onda  longitudinale, di equazione (x,t) = m cos(kx‐t‐/3), che si propaga  in una barra 

cilindrica infinita, sapendo che: = 7.8‧103 [kg m‐3], Sb = 1[dm2], = 200Hz, ‧1011 [Pa] e che la potenza media trasportata dall’onda è 100 W, si determini: 

a)  le grandezze: , k, v, T, e m. b)  la velocità e l’accelerazione longitudinale dell’onda 

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c)  la potenza istantanea che transita nel punto x = /4 all’stante t = T/2 d)  disegnare su uno stesso grafico le grandezze (x,0), v(x,0), a(x,0) e Ptot(x,0)  

11. Data un onda trasversale armonica che si propaga su una corda tesa e infinita, sapendo che 

l = 5 g/m, v = 200 m/s, = 800 Hz e ym = 1 cm, scrivere l’equazione dell’onda e determinare: 

a)  la tensione a cui è sottoposta la corda 

b)  la potenza media che l’onda trasporta 

c)  la lunghezza d’onda 

d)  la velocità e l’accelerazione trasversale  

12. Un’onda  trasversale  armonica di  ampiezza  ym = 1 cm  e  frequenza 80 Hz propaga  su una  corda infinita trasportando la potenza di 10W. Sapendo che il valore del numero d’onda è k = 25.1 [m‐1], determinare: 

a)  la lunghezza d’onda e la velocità di fase dell’onda b)  la tensione a cui è sottoposta la corda e la sua densità lineare c)  l’ ampiezza che deve avere un’onda a 20Hz per trasportare la metà della potenza 

(cioè 5W).  

13. Una corda orizzontale (senza peso) di massa pari a 600 g e lunghezza pari a 50 m è sottoposta ad una  tensione  di  592  N.  Un’estremità  della  corda  viene  fatta  oscillare  verticalmente  con un’ampiezza di oscillazione pari a 1,14 cm. Il moto dell’estremità è continuo e viene ripetuto 120 volte al secondo. Si determinino: 

a) la funzione d’onda che descrive l’onda progressiva originata all’estremità oscillante 

b) il valore massimo del modulo della velocità trasversale della corda 

c) il valore massimo della componente trasversale della tensione 

d) la potenza massima trasportata dalla corda  

14. Un’onda armonica progressiva propaga  su una  corda omogenea  infinita,  in assenza di gravità. Rispetto ad un certo sistema di riferimento la funzione d’onda è data da y(x,t)= 0.01 sin(12.56 x ‐ 62.8  t  ‐ 1.57), dove  le  lunghezze  sono espresse  in metri e  i  tempi  in  secondi. Sapendo  che  la 

ipotetica corda ha un diametro di 1 mm ed è fatta di acciaio (=7.8 kg/dm3), determinare: 

a) la lunghezza d’onda, la frequenza e la velocità di fase dell’onda. 

b) la tensione applicata alla corda 

c) la potenza media trasportata dall’onda 

d) l’ampiezza    in  centimetri  della perturbazione ondosa  a  1 m  dal  punto  di  riferimento  e  al tempo t = 1 s. 

 

15. Un’onda armonica progressiva propaga su una corda omogenea tesa semi  infinita. La  funzione d’onda   è data da y(x,t) = 0,25 cos(17,3 x‐ 82  t), dove  le  lunghezze sono espresse  in metri e  i tempi  in secondi. La corda è collegata  in x = 0 con una seconda corda omogenea semi  infinita collocata alla sua destra e sottoposta alla stessa tensione. 

 a) determinare lunghezza d’onda, frequenza e velocità di fase dell’onda progressiva. 

 b) sapendo  che  la  potenza  dell’onda  riflessa  è  ¼  della  potenza  dell’onda  incidente  e  che l’ampiezza  dell’onda  trasmessa  è  pari  a metà  di  quella  dell’onda  incidente  determinare: lunghezza d’onda, frequenza e velocità dell’onda trasmessa. 

 c) Quale tratto di corda è caratterizzato dalla densità di massa maggiore?  

6. Un’onda  armonica  con =  200  rad/s  si propaga  su una  corda  infinita  sottoposta  ad una tensione di 100 N. Sapendo che nel punto x = 0 la densità lineare della corda aumenta di un 

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fattore  9,  che  l‘onda  trasmessa  trasporta  una  potenza media  di  3 W  e  che  l’ampiezza dell’onda incidente è pari a 1 cm: a) calcolare la potenza media trasportata dall'onda incidente e riflessa;  b) calcolare  la  velocità  di  propagazione  delle  onde  incidente,  trasmessa  e  riflessa  e  la 

lunghezza d’onda ad asse associata; c) scrivere le funzioni d'onda delle tre onde, indicando i valori delle grandezze che in esse 

compaiono.     

7. Un’onda  progressiva  armonica  propaga  su  una  corda  infinita.  La  corda  è  sottoposta  ad  una tensione di 400 N ed è caratterizzata da una densità lineare di 1.6 kg/m. La frequenza dell’onda è pari a 60.0 Hz e  la potenza media  trasportata è di 180.00 W. All’istante  t=0  s  lo  spostamento della corda nell’origine è di 0.72 cm. Determinare: a)  la lunghezza d’onda e la velocità di propagazione dell’onda. b)  la funzione d’onda, indicando i valori di tutti i parametri che in essa compaiono. c)  la funzione d’onda che sovrapposta all’onda data dà luogo a un’onda stazionaria.  

18. Un filo metallico con gli estremi fissi  lungo L=60 cm ha una massa M=0.6 g ed e' teso con una tensione T=90 N. Calcolare la frequenza fondamentale del sistema. Calcolare quanto deve valere 

la tensione per produrre una seconda armonica '=450 Hz e come cambiano i risultati se sul filo viene avvolto un altro  filo metallico  in modo da  fare  raddoppiare  la massa. Se  la  temperatura dell’aria  è  di  20  °C,  calcolare  al  lunghezza  d’onda  in  aria  per  la  fondamentale  e  la  seconda armonica nella prima ipotesi del problema (v=343 m/s).  

19. Una  canna  d’organo  risuona  alle  tre  successive  frequenze  di  256.9 Hz  e  330.3 Hz  e  403.7 Hz. Stabilire  in  base  ai  dati  se  la  canna  è  aperta‐aperta  oppure  aperta‐chiusa  e  determinarne  la frequenza fondamentale.  

20. La  corda  di  una  chitarra,  lunga  L  =  60  cm  e  di massa M  =  1.5  g,  è  accordata  sul  “la”,  con fondamentale a 110 Hz.  a) Calcolare il valore della tensione applicata alla corda.  

b) Calcolare il valore della la tensione per produrre una seconda armonica '2 = 240 Hz. c) Calcolare  le  lunghezze  d’onda  in  aria  delle  prime  3  armoniche  emesse  nei  due  casi  (con 

va=343 m/s).  d) Discutere  i  risultati precedenti nel caso  in cui, a parità di  tensioni applicate,  sul  filo venga 

avvolto un altro filo sottile che ne raddoppi la massa.   

21. Un filo metallico con gli estremi fissi lungo L = 60 cm ha una massa M = 0.6 g ed e' teso con una tensione  T = 90  N.  Calcolare  la  frequenza  fondamentale  del  sistema  e  le  due  armoniche successive.  Se  la  temperatura dell’aria è di 20  °C,  calcolare al  lunghezza d’onda  in aria per  la fondamentale e  la seconda armonica (v = 343 m/s). Sapendo  inoltre che un organo che risuona 

sulla fondamentale della corda risuona anche alle frequenze  =  350 Hz e  =  450 Hz stabilire se la canna dell’organo è aperta oppure chiusa.  

22. Un filo metallico con gli estremi fissi ha una massa m = 1.2 g, è lungo L = 60 cm ed è teso con una tensione T = 115.2 N. Calcolare  la  frequenza  fondamentale del  sistema e  la più alta armonica prodotta dallo stesso che può essere udita da un ascoltatore che riesce a percepire al massimo la 

frequenza  = 15 kHz. Calcolare quanto deve valere la tensione applicata alla corda per produrre in aria una  lunghezza d’onda di 155 cm, sapendo che  la velocità del suono a 20 °C è 343 m/s. Calcolare infine la frequenza delle prime tre armoniche in quest’ultime condizioni.   

23. Tre  successive  armoniche  di  una  canna  d'organo  sono  rispettivamente:  171.5 Hz,  285.8 Hz  e 400.2 Hz. Stabilire in base ai dati: 

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a) se  la  canna,  che da un  lato è  sempre aperta, all’altro estremo è aperta o  chiusa e di  che armoniche si tratta; 

b) determinarne la lunghezza sapendo che la temperatura dell’aria è di 20 °C (vS=343 m/s).   

24. Due corde  infinite caratterizzate dalla stessa densità  lineare di massa =0.1 kg/m e sottoposte alla  stessa  tensione  T=100 N  giacciono nello  stesso piano,  l’una disposta perpendicolarmente all’altra. Le corde sono annodate tra loro nell’origine. Su uno dei quattro rami di corda propaga un’onda armonica diretta verso l’origine. Le oscillazioni avvengono in direzione perpendicolare al 

piano formato dalle due corde, con ampiezza pari a 3 cm e frequenza =5 Hz. Determinare: 

a) le  lunghezze  d’onda,  le  frequenze  e  le  velocità  di  fase  delle  onde  trasmesse  e  dell’onda riflessa. 

b) le ampiezze delle onde trasmesse e dell’onda riflessa 

c) la potenza media delle onde trasmesse e dell’onda riflessa  

25. In assenza di gravità, un’onda armonica di frequenza  = 200 Hz si propaga, alla velocità v = 200 m/s, su una corda  infinita sottoposta ad una tensione di 100 N. Sapendo che nel punto x=0    la densità  lineare  della  corda  cambia,  la  velocità  di  propagazione  si  dimezza    e  che  l’ampiezza dell’onda incidente è pari a 1.2 cm: 

a) determinare il valore della densità lineare dei due tratti di corda; [1 = 2.5 g/m e 2 = 10 g/m] 

b) scrivere le funzioni d'onda delle tre onde (incidente, trasmessa e riflessa) indicando i valori di tutte le grandezze che in esse compaiono [ ym,i = 1.2 cm, ym,t = 0.8 cm, ym,r = ‐0.4 cm, k1 = 6.28 

m‐1, k2 = 12.57 m‐1, 1=2=1257 s

‐1, t=2/3, r=‐1/3, T=8/9, R=1/9] 

c) calcolare la potenza media trasportata dalle onde incidente, trasmessa e riflessa. [Pi=56.8W, 

Pt=50.5W, Pr=6.3W].  

26. Una sorgente sonora emette un’onda sferica di potenza media pari a 1 W  in un angolo solido 

pari a /4. Determinare la distanza alla quale un osservatore percepirebbe un livello sonoro L=50 dB  (L  è  l’intensità  riferita  all’intensità di  riferimento  I0=10

‐12 W/m2)  se  l’attenuazione dell’aria fosse  nulla.  Sapendo  che  alla  frequenza  emessa  l’attenuazione  dell’aria  è  pari  a  ‐3  dB/km, determinare  il  livello  sonoro  effettivamente  percepito  dall’osservatore  che  si  trova  nella posizione calcolata in precedenza. 

 

27. Una sorgente emette un’onda acustica sferica entro un angolo solido pari a 2 steradianti. A una certa distanza R dalla sorgente un osservatore rileva livello sonoro pari a 112dB. Avvicinandosi di 5.70 m alla sorgente l’osservatore rileva un livello sonoro pari a  117dB. a) Si determini la potenza della sorgente e la distanza R dall’osservatore. b) Tenendo conto dell’attenuazione per assorbimento dell’aria (3dB/km), si determini  il  livello 

sonoro percepito ad una distanza di 5 km dalla sorgente.  

28. Un altoparlante ha una superficie di 500 cm2 ed emette energia sonora con la potenza di 1W  a) Determinare il livello sonoro nelle immediate vicinanze dell’altoparlante  b) Supponendo  che  l’altoparlante  emetta  l’energia  sonora  uniformemente,  in  tutte  le 

direzioni all’interno di una semisfera, a quale distanza il livello sonoro risulta essere pari a 20 dB? 

 c) Supponendo ora che il suono subisca inoltre un’attenuazione per assorbimento di 3 dB/km determinare  il  livello  sonoro effettivamente percepito alla distanza valutata al punto b).  Il suono risulta essere udibile? 

 

29. Una sorgente sonora emette un’onda sferica di potenza media pari a 1 W  in un angolo solido 

pari a /2. Determinare la distanza alla quale un osservatore percepirebbe un livello sonoro L=40 

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dB  (L  è  l’intensità  riferita  all’intensità di  riferimento  I0=10‐12 W/m2)  se  l’attenuazione dell’aria 

fosse  nulla.  Sapendo  che  alla  frequenza  emessa  l’attenuazione  dell’aria  è  pari  a  6  dB/km, determinare  il  livello  sonoro  effettivamente  percepito  dall’osservatore  che  si  trova  nella posizione calcolata in precedenza. 

 

30. Una sorgente sonora emette un’onda sferica di potenza media pari a 10 W  in un angolo solido 

pari  a  /4.  Sapendo  che  alla  frequenza  emessa  l’attenuazione  dell’aria  è  pari  a  3  dB/km, determinare il livello sonoro L  percepito da un osservatore che si trovi alla distanza di 4500 m (si ricorda che il livello sonoro L è l’intensità riferita all’intensità di riferimento I0=10

‐12 W/m2).   

31. Una sorgente sonora emette un’onda sferica di potenza media pari a 10 W  in un angolo solido 

pari  a  /8.  Sapendo  che  alla  frequenza  emessa  l’attenuazione  dell’aria  è  pari  a  3  dB/km, determinare il livello sonoro L  percepito da un osservatore che si trovi alla distanza di 3000 m (si ricorda che il livello sonoro L è l’intensità riferita all’intensità di riferimento I0=10

‐12 W/m2).  

32. Una sorgente sonora emette un’onda sferica di potenza media pari a 5 W su un ottavo di angolo 

solido. In assenza di attenuazione, un osservatore posto ad un distanza D percepirebbe un livello 

sonoro  L1 = 45  dB.  Calcolare  l’attenuazione  del mezzo  se  lo  stesso  osservatore  percepisce  un 

livello sonoro reale L = 38 dB.  

33. Una sorgente sonora emette un’onda sferica di potenza media pari a 1 W in un angolo solido di 

steradianti. Sapendo che alla frequenza emessa l’attenuazione dell’aria è pari a 5 dB/km: 

a) Determinare la distanza alla quale un osservatore percepirebbe un livello sonoro L=50 dB se l’attenuazione dell’aria fosse nulla.  

b) determinare  il  livello  sonoro  effettivamente  percepito  dall’osservatore  che  si  trova  nella posizione calcolata in precedenza.  

34. La  corda  di  un  violino,  lunga  L  =  40  cm  e  di massa M  =  2.5  g,  è  accordata  sul  “la3”,  con fondamentale a 220 Hz. Calcolare: 

a) la tensione applicata alla corda; [ T=194 N ] 

b) la  lunghezza d’onda  in aria delle prime 3 armoniche,  supponendo di  sonare  il  violino alla 

temperatura esterna di 0 °C; [ 1=1.50 m, 2=0.75 m, 3=0.50 m ] 

c) l’intensità e l’ampiezza dell’onda di pressione alla distanza di un ascoltatore che percepisce un  livello  sonoro pari a 70 dB.  Si  supponga  che  tutta  la potenza  trasportata dall’onda  sia 

associata al modo fondamentale e che la densità dell’aria sia o = 1.29 kg/m3. [ I=10‐5 W/m2, 

pm=92∙10‐3 Pa ]  

35. Una canna d’organo, che opera alla temperatura ambiente di 20 °C, è accordata per emettere sull’armonica  fondamentale  una  frequenza  pari  110  Hz  (la2).  Sapendo  che  tra  le  armoniche emesse dalla canna esiste anche il la4 (440 Hz), determinare:  

a) la  lunghezza della canna giustificando  la risposta; [aperta/aperta, v = 343 m/s,   3.12 m, L = 

1.56 m] 

b) il livello sonoro percepito da un ascoltatore a 20 m, sapendo che la potenza è emessa in un 

angolo solido di 2  steradianti ed è pari a 0.50 W; [ 83 dB ] 

c) l’ampiezza dell’onda di pressione alla distanza dell’ascoltatore. [ pm = 0.42 Pa ]  

36. Una sirena emette un’onda acustica di frequenza 400 Hz e potenza 1.0 W entro un angolo solido di π/4 steradianti. Un ascoltatore si trova a una distanza R ignota dalla sorgente. Avvicinandosi di 100 m alla sorgente l’ascoltatore rileva un incremento di intensità di 5 dB. Trascurando

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l’attenuazione per assorbimento dell’aria e assumendo che la temperatura dell’aria sia 20 oC, si

determini:

a) la distanza R dell’ascoltatore dalla sorgente; [R=228m]

b) il livello sonoro percepito dall’ascoltatore alla distanza R; [L(R)=73.9 dB]

c) il livello sonoro percepito alla distanza R dalla sorgente nel caso in cui l’ascoltatore si stia avvicinando ad essa con una velocità di 200 km/h . [L’(R)=(73.9+0.65)dB=74.5 dB]

37. Una canna d’organo è accordata per emettere sull’armonica  fondamentale una  frequenza pari 

220 Hz (la3). Sapendo che tra le armoniche emessa dalla canna esiste anche il la5 a 880 Hz, e che la temperatura dell’aria è di 20° C, determinare: 

a) la lunghezza della canna; giustificando la risposta; [ L = 0.78 m] 

b) il livello sonoro percepito da un ascoltatore a 20 m, sapendo che la potenza è emessa in un 

angolo solido di 2 ed è pari a 100 mW; [I = 4.0 ∙10‐5 W/m2, L = 76.0 dB] 

c) l’ampiezza delle onde di pressione e di  spostamento alla distanza dell’ascoltatore.  [ pm = 0.19 Pa,  sm = 0.31 m ] 

 

38. Due corde identiche, aventi la stessa lunghezza, sono vincolate ai loro estremi. La tensione della seconda corda e dell’1% maggiore di quella della prima. La frequenza di oscillazione fondamentale della prima corda è di 440 Hz. Il livello sonoro a 2,0 m di distanza dalle corde è pari a 40 dB  e la temperatura dell’aria è pari a 0oC. Si determinino: 

a) le lunghezze d’onda delle onde acustiche emesse dalle due corde quando vibrano alla loro 

frequenza fondamentale; [ 1=0.752 m , 2=0.748 m b) le frequenze di battimento tra le onde emesse dalle due corde sulla fondamentale e sulle 

successive due armoniche; [ b1=2.2 Hz, b2=4.4 Hz, b3=6.6 Hz ] c) la distanza alla quale il suono emesso dalle corde risulta appena percettibile. [ 200 m ]  

39. In assenza di gravità, un’onda armonica di frequenza  = 200 Hz si propaga, alla velocità v = 200 m/s, su una corda  infinita sottoposta ad una tensione di 100 N. Sapendo che nel punto x=0    la densità  lineare  della  corda  cambia,  la  velocità  di  propagazione  si  dimezza    e  che  l’ampiezza dell’onda incidente è pari a 1.2 cm: 

a) determinare il valore della densità lineare dei due tratti di corda; [1 = 2.5 g/m e 2 = 10 g/m] b) scrivere le funzioni d'onda delle tre onde (incidente, trasmessa e riflessa) indicando i valori di 

tutte le grandezze che in esse compaiono [ ym,i = 1.2 cm, ym,t = 0.8 cm, ym,r = ‐0.4 cm, k1 = 6.28 

m‐1, k2 = 12.57 m‐1, 1=2=1257 s

‐1, t=2/3, r=‐1/3, T=8/9, R=1/9 c) calcolare la potenza media trasportata dalle onde incidente, trasmessa e riflessa. [Pi=56.8W, 

Pt=50.5W, Pr=6.3W]  

40. La corda di un violoncello è lunga 70 cm, ha una massa pari a 1.20 g ed è accordata sul La3 (220 

Hz). Supponendo: i) che tutta la potenza dell’onda acustica sia emessa in un angolo solido =2 e sia trasportata dal modo fondamentale, ii) che la temperatura ambiente sia 20 °C e sia 0 = 1.29 kg/m3,  iii)  che  un  ascoltatore  alla  distanza  di  50 m  percepisca  un  livello  sonoro  di  60  dB,  si determini 

a) La tensione applicata alla corda e la velocità di propagazione sulla corda [T = 162.6 N, v = 308 m/s] 

b) La potenza media emessa dal violoncello sul La3 [P = 15.7 mW] c) L’intensità e l’ampiezza dell’onda di pressione a 20 m dallo strumento [I20m = 6.25∙10

‐6 W/m2, 

pm = 74 mPa ] d) Si dimostri che  i risultati non sono  inficiati dalla tipica attenuazione del suono  in aria.           [‐

5dB/km in 50 m danno una variazione del 5.6% dell’intensità e del 2.9% dell’ampiezza ]  

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41. Una  sirena  di  massa  M  =  1,00  kg  è  sospesa  ad  una  molla  ed  oscilla  verticalmente  senza attenuazione lungo l’asse y compiendo 2,00 oscillazioni al secondo. Lo spostamento iniziale dalla posizione di equilibrio è di 1,00m e  la velocità  iniziale è di 10,0 m/s. La frequenza emessa dalla sirena è pari a 440 Hz e la temperatura dell’aria è 20oC. Indicando i valori di tutte le costanti che compaiono nelle espressioni, si determino: 

a) l’equazione differenziale che regge il moto; [ 0 kyyM , k=158 N/m] 

b) l’ampiezza e la fase del moto oscillatorio; [1.28 m, 0.89 rad] c) la frequenza massima e la frequenza minima della sirena percepite da un ascoltatore fermo 

posto al di sotto di essa; [462 Hz, 420 Hz]  

42. Un ascoltatore  munito della necessaria strumentazione lascia cadere, a t = 0, una piccola sirena a batteria,  che  emette  un  segnale  a  525 Hz,  da  un  grattacielo  alto  100 m.  Sapendo  che  la temperature ambiente è 20 °C, trascurando l’attrito dell’aria e supponendo che all’impatto con il suolo la sirena smetta di funzionare si determini: 

a) La frequenza più bassa percepita dall’ascoltatore [min =4 65 Hz] b) Il tempo t al quale l’ascoltatore sente il segnale interrompersi [t =  (4.52+0.29) s = 4.82 s ] c) La distanza dal suolo della sirena nel momento in cui l’ascoltatore percepisce la frequenza di 

480 Hz. [ d = 42 m, non 47 m che è senza ritardo, t = (3.28+0.15) s = 3.43 s ]  

43. Un osservatore fermo ai bordi di un rettilineo sente il suono della sirena di un'auto della polizia 

che  passa  a  velocità  costante. Mentre  l'auto  si  avvicina  la  frequenza  percepita  è  1=548 Hz, quando  si  allontana  e'  2=460 Hz.  Calcolare  la  frequenza  del  suono  emesso  dalla  sirena  e  la velocità dell'auto in kilometri all’ora (vS=343 m/s). [500 Hz, 107 km/h] 

44. Rimanendo fermi ad un semaforo si sente il suono della sirena di un'auto della polizia che passa. 

Mentre l'auto si avvicina la frequenza percepita è 1 = 580 Hz, quando si allontana è 2 = 505 Hz. Calcolare la velocità dell'auto assumendo che quella del suono sia 343 m/s. 

 

45. Un sommergibile è in pattuglia fermo nell’oceano atlantico. Utilizza un sonar con una frequenza 

di 5 kHz. La  temperatura dell’acqua è di 20  °C  (=2.2 109 N/m2,  = 1000 kg/m3). Un secondo sommergibile  si  avvicina  con  una  velocità  di  5  m/s.  Calcolare  la  frequenza  ricevuta  dal sommergibile in avvicinamento e quella riflessa ricevuta dal sommergibile di pattuglia. [5017 Hz, 5034 Hz] 

 

46. Un osservatore fermo ai bordi di un rettilineo sente il suono della sirena di un'auto della polizia 

che passa a velocità costante. Mentre l'auto si avvicina la frequenza percepita è 1=541 Hz, quando si allontana e' 2=465 Hz. Calcolare la frequenza del suono emesso dalla sirena e la velocità dell'auto in chilometri all’ora (vs=343 m/s). 

 

47. Un’automobile  si  avvicina  con  velocità  costante  a  un mezzo  di  soccorso  fermo  con  la  sirena accesa  e  lo  oltrepassa  proseguendo  nella  sua  corsa.  Sapendo  che mentre  l’auto  si  avvicina  il guidatore percepisce una frequenza di 615Hz e quando si allontana una frequenza pari a 540Hz e assumendo che la velocità del suono sia pari a 343 m/s si determini la velocità dell’auto in moto. [ 22.3 m/s = 80 km/h ] 

 

48. Un mezzo  di  soccorso  con  la  sirena  accesa  si muove  con  una  velocità  di  70  km/h.  La  sirena 

emette  un’onda  acustica  con  frequenza  =1000  s‐1.  Assumendo  che  la  velocità  del  suono nell’aria sia pari a 343 m/s determinare: 

a) la frequenza percepita da un osservatore fermo che veda il mezzo venire verso di lui.  

b) la  frequenza percepita dal  guidatore di un’automobile  che  si muova  incontro  al mezzo di soccorso con una velocità relativa pari a 160 km/h. 

 

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49. Un sommergibile di pattuglia è fermo nell’oceano pacifico. Utilizza un sonar con una frequenza 

di 6 kHz. La temperatura dell’acqua è di 20 °C (= 2.2 109 N/m2,  = 1000 kg/m3). Un secondo sommergibile si avvicina alla velocità di 20 nodi (1 nodo = 1.852 km/ora). Calcolare la frequenza ricevuta  dal  sommergibile  in  avvicinamento  e  quella  riflessa  ricevuta  dal  sommergibile  di pattuglia.  

 

50. Rimanendo fermi ad un semaforo si sente il suono della sirena di un'auto della polizia che passa. 

Mentre l'auto si avvicina la frequenza percepita è  1 = 560 Hz, quando si allontana è  2 = 500 Hz. Calcolare la velocità dell'auto, in km all’ora,  assumendo che quella del suono sia 343 m/s. 

 

51. Un osservatore fermo ai bordi di un rettilineo sente il suono della sirena di un'auto della polizia 

che passa a velocità  costante. Mentre  l'auto  si avvicina  la  frequenza percepita è 1=538.6 Hz, quando si allontana è 2=466.6 Hz. a) Calcolare  la  frequenza  del  suono  emesso  dalla  sirena  e  la  velocità  dell'auto  in  kilometri 

all’ora, sapendo che la temperatura dell’aria è di 30 °C.   b) Supponendo  che  la  frequenza  emessa dalla  sirena  e  la  velocità  dell’auto  siano  sempre  le 

stesse, calcolare i valori delle due frequenze che percepirebbe l’osservatore alla temperatura di 0 °C. 

 

21. Un’auto  procede  in  autostrada  alla  velocità  costante  di  90  km/h mentre  viene  superata  da 

un’auto della polizia con la sirena accesa. Sapendo che la temperatura esterna è di 0 °C e che le 

frequenze sonore percepite in avvicinamento e dopo il sorpasso sono rispettivamente pari a 578 

e 528 Hz, determinare  la velocità,  in km/h, dell’auto della polizia e  la  frequenza emessa dalla 

sirena.  

53. Due  corde  identiche di un pianoforte  sono  tese  con  la  stessa  tensione T = 100 N  in modo da produrre  entrambe  la  frequenza  fondamentale  di  440  Hz.  Determinare  di  quanto  si  deve aumentare la tensione di una delle due corde per udire battimenti a 4 Hz. [1.8 N]