2 DICEMBRE The Voice Merry Christmas - dameinglesi.it · La poesia di nonna Graziella: il mio...

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Anno 5 - N° 2 DICEMBRE 2015 1 The Voice The Voice Merry Christmas Carissimi ragazzi, insegnanti e personale della scuola, gentili genitori, è per me un grande piacere poter rivolgere a tutti voi un sincero augurio di Buon Natale e Felice Anno Nuovo 2016. Il giornalino della nostra scuola esce in vista delle Feste Natalizie con un numero speciale dedicato a questo particolare momento dell’anno: ricette, poesie, pensieri e tante storie ci racconteranno un momento veramente magico che vivremo a partire dalla prossima settimana! Colgo l’occasione in particolare per ricordarvi che ci vedremo per gli spettacoli nelle serate del 21-22 dicembre e nel pomeriggio del 23 dicembre: momenti per apprezzare le doti canore e teatrali dei nostri ragazzi e per scambiarci gli auguri. Buona lettura e arrivederci al 2016!! Prof.ssa Elena Dalla Via Coordinatrice delle Attività Didattiche ed Educative

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Anno 5 - N° 2 DICEMBRE 2015

1 The Voice

The Voice

Merry

Christmas

Carissimi ragazzi, insegnanti e personale della scuola, gentili genitori,

è per me un grande piacere poter rivolgere a tutti voi un sincero augurio di

Buon Natale e Felice Anno Nuovo 2016. Il giornalino della nostra scuola

esce in vista delle Feste Natalizie con un numero speciale dedicato a

questo particolare momento dell’anno: ricette, poesie, pensieri e tante storie

ci racconteranno un momento veramente magico che vivremo a partire dalla

prossima settimana! Colgo l’occasione in particolare per ricordarvi che ci

vedremo per gli spettacoli nelle serate del 21-22 dicembre e nel

pomeriggio del 23 dicembre: momenti per apprezzare le doti canore e

teatrali dei nostri ragazzi e per scambiarci gli auguri.

Buona lettura e arrivederci al 2016!!

Prof.ssa Elena Dalla Via

Coordinatrice delle Attività Didattiche ed Educative

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LA RICETTA DI NATALE: LE CREPES AL CIOCCOLATO

Ingredienti:

3 uova

50 gr di burro

250 gr di farina

500 ml di latte

250 gr di ricotta

50 gr di gocce di cioccolato

200 gr di cioccolato

3 cucchiai di zucchero

Zucchero a velo

Preparazione:

Prendete una ciotola e rompete le uova mentre, con l’aiuto di un colino, setacciate

la farina. Mescolate con cura, aggiungendo il latte e il cioccolato sciolto, fino a

quando l’impasto sarà liscio e senza grumi; fate poi riposare in frigorifero per

qualche minuto. Prendete una seconda ciotola, versate la ricotta, lo zucchero e le

gocce di cioccolato, amalgamando bene il tutto. Versate con un mestolo l’impasto

della prima ciotola, ruotate la padella per distribuire omogeneamente il composto

per formare uno strato sottile e rotondo da far cuocere a fuoco lento. Appena la

crepe si staccherà dal fondo, voltatela a fate cuocere ancora per un minuto per poi

sistemarla su un piatto e procedere alla preparazione delle altre. Spalmate poi la

ricotta con le gocce di cioccolato della seconda ciotola, piegate ogni crepe

formando uno spicchio. Servite poi le varie crepes spolverando sopra un po’ di

zucchero a velo.

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FILASTROCCA NATALIZIA

C’è nel cielo una grande stella,

dietro a lei una pecorella.

Arrivano alla capanna

dove Gesù fa la nanna.

Ci sono Giuseppe e Maria

che gli fanno compagnia.

C’è il timido asinello

che riscalda il Bambinello.

Arrivano i pastori

per offrire il loro doni.

Gli alunni della classe VA primaria

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Il mio presepe

speciale

Oggi insieme a mio fratello faccio il

presepe e l'albero. Salgo in soffitta per

prendere gli scatoloni con dentro gli addobbi e le statuine. Per prima cosa

allestiamo l'albero e poi ci dedichiamo alla cosa che mi piace di più: il presepe. Di

solito lo posizioniamo sopra la madia in salotto. Sullo sfondo mettiamo un

bellissimo cielo stellato, poi con la carta apposita facciamo la base, le montagne e

alcune grotte, mentre con la carta stagnola prepariamo un laghetto affollato di

pecorelle.

Finalmente possiamo mettere le statuine. Le prendo una ad una e le poso

delicatamente dentro a questo paesaggio che in poco tempo si riempie di vita.

Oltre alla Sacra Famiglia, che ho già messo nella grotta, ci sono i pastori, due

donne alla fonte, una mamma con il suo bambino, la ragazza che cuoce le

castagne, il fabbro, il panettiere e molte altre. C'è anche quella del pastore che

dorme sdraiato sulla paglia. In mezzo a questo viavai di statuine ce ne una che

preferisco: rappresenta una giovane che porta due brocche piene d'acqua. Ha un

incantevole vestito azzurro, delle scarpette beige, due trecce lunghe e uno sguardo

che mette allegria. Mi viene in mente quando l'ho comprata. Io e la mamma

eravamo in centro, siamo entrate in un negozio e mentre giravo per la stanza ho

visto questa statuina che mi ha subito colpita. Ho chiesto così alla mamma se la

prendeva. Da quel giorno la posiziono sempre in un posto speciale, vicino alla

grotta, di fronte al Bambino Gesù. Ecco, dopo aver sistemato la mia statuina

preferita , chiamo la mamma ed assieme a mio fratello ammiriamo felici il risultato

del nostro lavoro con uno strano calore nel cuore, in attesa che arrivi anche mio

papà.

Alessandra Spadaro, classe VB primaria

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La poesia di nonna Graziella:

il mio vecchio presepe

Il presepe, sempre quello

nel solaio ho ritrovato,

ha tanti anni, ma è ancor bello,

suggestivo e tanto amato.

La stagnola è ormai sciupata,

non ha più colore il cielo,

la capanna è malandata,

le bestiole han perso il pelo.

La Madonna dolcemente

guarda in estasi il piccino,

S.Giuseppe riverente

prega il Figlio suo Divino.

E c'è il bue con l'asinello

che riscaldano col fiato

il soave bambinello

nella paglia addormentato.

Ci sono pecore e caprette

che saltellano contente

anche senza le zampette

fanno festa allegramente.

C'è una casa piccolina

con un pozzo tutto rosso

in ginocchio una vecchina

prega e il viso è assai commosso.

Un pastore un po' curioso

porta in spalla un agnellino,

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nell'abbraccio più affettuoso

c'è una mamma col bambino.

Per portar buona novella

canta un Angelo l'Osanna,

brilla in Ciel alta una stella,

per guidare alla capanna.

In arrivo da lontano

sono i Magi re d'Oriente

con i rari doni in mano

ed avanzan lentamente.

Tanto umile e modesto

che lo senti tuo, se vuoi,

un Presepe come questo,

c'è nel cuor di tutti noi.

Gli alunni della classe VB primaria

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CHI E’ BABBO NATALE?

Babbo Natale è una figura presente in molte culture

che distribuisce doni ai bambini, di solito la sera, della

vigilia di Natale. È una figura importante per molte

tradizioni, ad esempio nella civiltà occidentale, in

America Latina, in Giappone e in alcune parti dell’Asia

Orientale. Secondo alcune antiche origini cristiane,

Babbo Natale sarebbe San Nicola di Myra, città

dell’odierna Turchia dove è stato vescovo nei primi

secoli del cristianesimo. In Italia, invece è più

conosciuto con il nome di san Nicola di Bari mentre

nella tradizione tedesca è rappresentato da Odino, il

dio pagano durante il solstizio invernale. Questa ultima usanza parlava di bambini

che lasciavano i propri stivali sotto il caminetto, riempiendoli di ortaggi per sfamare

il cavallo-volante di Odino, Sleipnir. In cambio la divinità nordica avrebbe sostituito

il cibo con regali e dolciumi. Ancora oggi i bambini appendono al caminetto delle

scarpe piene di paglia perché vengano riempite di regali. Babbo Natale inoltre ha

molti elementi simili alla descrizione di Odino, con la lunga barba bianca; c’è inoltre

una tradizione irlandese che parla di folletti che hanno un rapporto particolare con

lo stesso Babbo. Una volta l’anno, due settimane prima di Natale, questi esseri

magici escono dalle loro grotte per dirigersi versi le abitazioni dei bambini buoni.

Questi ultimi, dopo aver sistemato le scarpe vuote sotto la finestra, il giorno

successivo avrebbero trovato ben 13 regali, uno per ogni giorno mancante al Santo

Natale.

Giovanni Sabbadin, classe I secondaria

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Natale e Capodanno

in Colombia

In Colombia le festività natalizie iniziano

con un rito particolare. Si tratta

dell’accensione delle candele, che viene

realizzata nel giorno dell’Immacolata (8

dicembre), sia nelle case che in strada.

Le feste di Natale in Colombia iniziano i

primi di dicembre con una cerimonia in

onore della Vergine Maria. Nella notte di

Natale si celebra la messa di

Mezzanotte. Gli alberi sono decorati con luci, cesti di caramelle, nastri, bambole in

tessuto e ornamenti che vengono addobbati già il 16 dicembre, giorno in cui inizia

la Novena. È un periodo di nove giorni di preghiera rituale: si recita il rosario in

previsione del giorno di Natale. I regali sono portati da "El Niño Gesù" ai piedi del

letto dei bambini e non da Babbo Natale il 25

dicembre, naturalmente! Il presepe è importante nella

celebrazione del Natale: attorno ad esso vengono

cantati i Villancicos : i tradizionali canti natalizi.

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Piatto tipico natalizio è l’ajiaco: una zuppa di patate, pollo e mandorle e che viene

consumato prima di andare a dormire. Caratteristica è anche la speciale bevanda,

che si beve in occasione delle feste: il sabajòn, che è composto da diversi

ingredienti, come tequila, vino, whisky, latte e uova.

Il Capodanno è un evento di buon auspicio in Colombia: viene celebrato con grande

sfarzo e allegria in tutte le parti del paese, a prescindere dalla religione, dalle caste

e dalle etnie. Un rituale comune in tutta la Colombia è quello di scambiarsi gli

auguri a mezzanotte, in segno di gioia e felicità per il nuovo anno. Inoltre, viene

preparato un fantoccio che rappresenta il vecchio anno: esso viene bruciato come

augurio per l’anno a venire. Molti usano scrivere le loro colpe o le disgrazie

dell’anno vecchio su un pezzo di carta e lo gettano nel fuoco. Questo viene fatto

per dimenticare tutte le cose negative del precedente anno e iniziare con uno

spirito migliore quello nuovo. Anche in Colombia si fanno i fuochi d'artificio. Si usa

anche mettere dei gioielli in un bicchiere di champagne prima del brindisi di

mezzanotte, cucinare un piatto di riso, mescolato con le lenticchie a mezzanotte,

come auspicio di ricchezza e di abbondanza di cibo. Un altro importante rituale di

Capodanno è quello di preparare il pane, dentro il quale si mettono delle monete. Il

capo famiglia taglia il pane a Mezzanotte: chi trova la moneta godrà di buona

fortuna per tutto l'anno.

Luisa Meneguzzo, classe III secondaria

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Natale a New York

A New York il Natale è veramente una festa religiosa, ma lo spirito natalizio

consiste piuttosto nel farsi regali e passare il giorno di Natale con la famiglia o gli

amici. Solo le comunità cattoliche di origini europee partecipano alle messe

religiose nei quartieri periferici o fuori città. L’evento che dà ufficialmente inizio

al Natale a New York è’ l'accensione dell’albero al Rockefeller Center. Il magnifico

abete rosso norvegese con le sue 30.000 luci e la stella di Swarowsky, dà un

aspetto sensazionale alla piazza che diventa per le feste, uno dei posti piu’

frequentati dai turisti di tutto il mondo. La cosa particolare dell'albero è che ogni

anno, alla fine delle festività, viene riciclato e utilizzato per la creazione di giocattoli

per gli animali del Bronx Zoo di New York. Qualche anno fa, invece, è stato donato

ad una famiglia che ha perso tutto nella tragedia dell'uragano Katrina, e parte delle

mura e del pavimento della loro nuova casa sono state ricavate da quel legno. Il

primo albero della storia del Rockefeller Center venne posto al centro della piazza

da alcuni operai che lavoravano alla costruzione del grande complesso di palazzi:

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era il 1931, ma la prima ufficiale cerimonia di accensione dell'albero avvenne due

anni dopo, nel 1933. Oggi la piazza di Manhattan ha l'albero più grande, più

luminoso e più famoso di tutti gli Stati Uniti. Ogni anno i managers dei giardini del

Rockefeller Center passano mesi a cercare l'albero più consono alle festività

newyorchesi. Ma l'albero è solo il centro delle decorazioni della bella piazza. Gli

angeli dorati che segnano l'ingresso dalla 5th Avenue, adornano il Rockefeller

Center dal 1954. Il circuito ghiacciato e i suoi pattinatori fanno parte

dell'esperienza invernale e natalizia di New York. Costruita nel 1936, la pista è

frequentata da ottobre ad aprile, quando viene tolta. Non è richiesta una

prenotazione, agli appassionati del ghiaccio basta portare la propria attrezzatura o

noleggiarla, per avere un'esperienza tutta newyorchese da raccontare!

Il quadrato di strade e avenues che circondano il Rockefeller Center offrono inoltre

lo shopping più sfrenato e tipico delle festività di newyorkesi: da Macy's a

Bloomingdales, a Saks 5th Avenue e in tutti i negozi che sfilano

sull'addobbatissima 5th Avenue. Le strade sono piene di vita, di decorazioni, di

musica. Il Natale a New York è un' esperienza bellissima, da fare almeno una volta

nella vita. L'atmosfera festiva trasuda dalle strade, la folla è allegra e le vie

pullulano di colori e luci.

Celeste Scarpetti, classe

III secondaria

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