Definizioni e dimensioni analitiche

Dipartimento di studi sociali e politici Processi di globalizzazione Anno Accademico 2011-2012 III Trimestre Lezione del 17 aprile 2012

Prof. Cristiano Codagnone

Intelletto ed emozioni

We eventually know scientifically, after the thousands of years elapsed from Aristotle to Damasio, that emotions permeate our thinking and actions

1.  Concettualizzare per comparare

2.  Definizioni e dimensioni analitiche

3. Spunti interpretativi iniziali

4. Misurazione

La comparazione è connaturata con l’attività conoscitiva e ci permette di evitare la miopia dell’etnocentrismo

•  “It takes at least two somethings to create a difference….Clearly each alone is - for the mind and perception - a non-entity, a non-being…” [Bateson, G. (1979), Mind and Nature: A Necessary Unity, Glasgow, Fontana: p. 78]

•  Hegel: ‘La coscienza riconosce se stessa negli altri, e conosce gli altri in se stessa’

•  Così come non esiste un individualità se non in relazione/confronto ad altre, allo stesso modo non esistono stati senza altri stati

•  Non è un caso che, talvolta, tra i migliori studi di una società si ritrova il lavoro di un ‘forestiero perspicace’: il familismo amorale scoperto dall’antropologo Americano Bainfiled nell’italia meridionale

•  Altro esempio: la Francia e il grado di partecipazione –  I Francesi e molti di noi sono convinti che la Francia sia un paese fortemente

centralista, governato da un numero limitato di burocrazie a Parigi, e quindi con una scarsa partecipazione alla gestione della cosa pubblica

–  Sideny Tarrow, sociologo americano, ha messo in discussione questa visione, rilevando che in Francia ci sono 450.000 consiglieri comunali, ovvero 1 cittadino su 6 ricopre una carica elettiva...

Sartori: per comparare bisogna ben concettualizzare ovvero evitare il can-gatto

•  Il caso di Sempronio, della sua tesi di Ph.D. e del can-gatto che non fa sempre miau…

•  Il can-gatto scaturisce da quattro fonti che tra loro si rinforzano –  Il Parrochialismo. Studi di un solo paese in vacuo che, ignorando categorie di analisi

derivanti da teorie generali, creano concetti su misura e senza misura –  Il Mal-classificare. Deriva da una scelta terminologica errata e fuorviante. (sistemi

monopartitici: can-gatto-tigre…) –  Il Gradismo. Tutte le differenze sono differenze di grado e porta alla fissazione

arbitraria dei punti di distinzione e crea animali a soffietto –  La Slargatura dei concetti, ovvero un aumento della denotazione a scapito della

connotazione (es.: Costituzione, il pluralismo, la mobilitazione)

•  Aumentare la denotazione di un concetto vuol dire aumentare gli oggetti che esso cattura

•  L’aumento della denotazione tuttavia è a scapito della connotazione (caratteristiche che definiscono il concetto) che viene offuscata producendo concetti vaghi e generici

(Sartori G. 1990, Comparazione e metodo comparato, Rivista Italiana di Scienze Politiche, n. 3, pp 397-416)

Definire e concettualizzare: tracciare dei confini

•  Non esistono questioni se non si tracciano confini; senza confini vi è solo una vaga percezione di che un certo tema deve essere analizzato

•  Senza confini non ci sono questioni e senza questioni non ci sono interpretazioni/risposte; per trovare le risposte bisogna prima di tutto definire le domande

•  Una volta definito il problema, bisogna scomporlo nei suoi elementi costitutivi in modo che essi siano tra loro:

–  Reciprocamente esclusivi –  Collettivamente esaustivi

•  Ci si deve sforzare di evitare di includere elementi irrilevanti, ovvero: –  Quelli che non impattano in modo determinante sulla questione scelta –  Quelli che impattano ma esulano dall’ambito di analisi prescelto

•  Bisogna prioritizzare e semplificare, poiché se raddoppiamo il numero degli elementi da considerare il tempo necessario a raccogliere i dati e ad interpretarli si quadruplica

Validità, affidabilità, e trasparenza

•  Validità. In brief how well and closely chosen indicator(s) measure the relevant object being measured and how valid they are. It is often the case that more relevant and valid indicators are more costly to measures than less relevant proxies indicators that only indirectly reflect the observed phenomenon.

•  Reliability. The same measurement approach (using same indicators and methods) should produce similar results, if replicated by others (provided they do it using fairly comparable units and objects of analysis;

•  Transparency. The methods for gathering the data, calculating the indicators, and creating composite indexes should be fully explicit so that others can re-use it and verify the reliability.

1.  Concettualizzare per comparare

2.  Definizioni e dimensioni analitiche

3. Spunti interpretativi iniziali

4. Misurazione

Globalizzazione classica

•  “La grande industria ha creato quel mercato mondiale che la scoperta dell’America aveva preparato. Il mercato mondiale ha dato un immenso sviluppo al commercio, alla navigazione, alle comunicazioni ferroviarie.

•  (…) Tutte le stabili e irrugginite condizioni di vita, con il loro seguito di opinioni e credenze rese venerabili dall’età, si dissolvono, e le nuove invecchiano prima ancora di aver potuto fare le ossa.

•  (…) Sfruttando il mercato mondiale la borghesia ha reso cosmopolita la produzione e il consumo di tutti i paesi, ha tolto alle industrie la base nazionale. Queste non lavorano più materie prime indigene, bensì materie prime provenienti dalle regioni più remote e i cui prodotti non si consumano soltanto nel paese, ma in tutte le parti del mondo.

•  (…) Col rapido miglioramento di tutti gli strumenti di produzione, con le comunicazioni infinitamente agevolate, vengono trascinate nella civiltà anche le nazioni più barbare. I tenui prezzi delle merci sono l’artiglieria pesante con cui la borghesia abbatte tutte le muraglie cinesi e con cui costringe a capitolare il più testardo odio dei barbari per lo straniero”

•  (Marx-Engels 1848)

Sassen 2007 (sociologia della globalizzazione, Einaudi)

Globalizzazione come crescente:

•  interdipendenza economica, culturale e politica,

•  formazione di istituzioni globali che mettono in discussione la sovranità degli stati nazionali (es. FMI, WTO),

•  Centralità economica delle grandi società transnazionali,

•  Centralità strategica delle città globali, che sono il “luogo” della globalizzazione,

•  La connessione a rete dei fenomeni rilevanti (tra le sedi operative delle grandi società multinazionali, tra i computer con internet, tra le città globali).

Secondo Osterhammel e Petersson (2003) la globalizzazione è un processo storico

•  Che comprende l’intensificazione progressiva e l’accelerazione delle relazioni su vasta scala,

•  Che sposta la bilancia del potere dagli stati nazionali ai mercati mondiali,

•  Che ha radici molto lunghe, le cui condizioni risalgono al medioevo,

•  Che si è andato sviluppando in passato grazie al ruolo centrale degli stati nazionali.

Held and McGrew

•  Concetto descrittivo che ricomprende diversi processi di trasformazione

•  Un processo non lineare e non senza contrasti che non dissolve, ma trasforma

•  Ad esempio: –  Dilatazione attività sociali –  Intensificazione e crescente complessità delle interconnession –  Accelerazione di interazioni e processi transfrontalieri –  Accesso o esclusione alle reti –  Interconnessione globale-locale

Il concetto di glocalization

•  Omogeneizzazione e differenziazione

•  Ovvero: Universalizzazione del particolare, e particolarizzazione dell’universale

•  Pensate a degli esempi

Definizioni quasi profetiche

•  Albrow: –  Questione ambientale a livello di ecosistema mondo –  Armi di distruzione di massa e rischio globale –  Comunicazioni e mercati planetari –  Riflessività

•  Castles: –  Società rete –  Organizzazione orizzontale –  Potere del network –  Accesso o esclusione alle reti

Ambrosini 2008 (Un’altra globalizzazione, Il Mulino)

•  Il paradosso della globalizzazione: –  Confini permeabili ma chiusura ufficiale ai migranti –  I mkt del lavoro li attraggono e li assorbono ma essi mettono in

difficoltà i sistemi politici •  Dimensione del fenomeno:

–  200 Mln –  28 In EU27 dove sono 5.6% pop (più 22 mln di naturalizzati) –  In Italia: 3.7 mln, ovvero 6% pop

•  Globalizzazione dal basso: persone, famiglie, reti di relazioni •  Mette in discussione la corrispondenza tra territorio popolazione e

cittadinanza •  Ovvero ciò che è stato definito il nazionalismo metodologico=

sovrapposizione automatica stato nazione/società

•  A) Stato: diminuisce la capacità degli stati di controllare il proprio ambito, pur mantenendo il monopolio dell’uso legittimo della forza. Aumentano i processi di negoziazione tra stati e attori globali.

•  B) Nazione: diminuisce il senso di identità nazionale e tende ad essere sostituito (affiancato) da identità collettive sub nazionali o sovra nazionali. Ciò che lo stato aveva reso “nazionale” (autorità, identità, territorio, sicurezza, diritto, lingua, mercato, mobilità), lo è sempre meno, ma non cessa di esercitare la propria influenza.

•  C) Territorio: l’interdipendenza riduce la capacità di controllo statale sul territorio, ma talvolta le identità collettive si radicalizzano su di esso.

•  D) Sovranità: capacità di decisione autonoma e incondizionata entro un ambito territoriale delimitato da confini. Storicamente la sovranità non è stata uguale per tutti gli stati.

•  E) Rete: reti finanziarie internazionali, global commodity chains, struttura a matrice delle società transnazionali, reti transconfinarie (pendolari internazionali, city users, migranti, famiglie transnazionali), organizzazioni criminali internazionali.

Elementi analitici per lo studio della globalizzazione

1.  Concettualizzare per comparare

2.  Definizioni e dimensioni analitiche

3. Spunti interpretativi iniziali

4. Misurazione

•  Un concetto abusato ed omnicomprensivo destinato a fare la fine di altri concetti passati di moda (società post-industriale, post-modernismo)

•  Secondo OP, il concetto si è radicato perché riflette l’esperienza concreta delle persone

•  Integra intelletto ed emozioni

•  Rispetto al concetto di internazionalizzazione, GLO descrive un processo che abbraccia e trasforma l’intera società civile: il mondo come un spazio sociale condiviso (Facebook + Ryan Air)

Solo il risultato di una debolezza di pensiero?

•  Torri gemelle e intervento americano: fine del multilateralismo e ritorno alla geopolitica di potenza?

•  Lo scontro di civiltà: narrativa creata nel 1993 da uno degli orfani della Guerra Fredda e diventata di largo consumo all’era dei teo-con

•  Per la prima volta diminuzione scambi e flussi finanziari (2002-2003)

Già finita dopo 11 settembre 2011

Tappe nel processo di globalizzazione (1/2)

•  1100 circa, introduzione della bussola. •  1271, inizio del viaggio di Marco Polo in Cina. •  1339, applicazione della polvere da sparo alle armi da fuoco durante la guerra dei 100

anni. •  1450 circa, invenzione dei caratteri mobili. •  1492, scoperta dell’America e conseguente spostamento di persone, animali, piante

batteri e virus (esportazione del vaiolo e del cavallo, importazione della patata e della sifilide).

•  1568 Jean Bodin formula la prima moderna spiegazione dell’inflazione. •  1588, distruzione dell’Invincibile Armata da parte della flotta inglese. •  1830 circa, applicazione della macchina a vapore ai trasporti. •  1841 la Gran Bretagna acquisisce il controllo di Hong Kong a seguito della querra

dell’Oppio. •  1845, malattia della patata in Europa settentrionale. •  1846, il Regno Unito stabilisce la prima area inernazionale di libero scambio tra i propri

Dominions •  1851, viene inaugurata la prima “Esposizione Universale” e Julius Reuter fonda la prima

agenzia di stampa globale •  1863, fondazione della CRI, prima Onlus globale •  1866, installazione del primo cavo telegrafico transoceanico.

Tappe nel processo di globalizzazione (2/2)

•  1895, l’invenzione del cinema dà inizio alla diffusione, trasmissione e commercializzazione globale dei prodotti culturali di massa

•  1903, inaugurazione della ferrovia transiberiana •  1918, la Spagnola si diffonde sui campi di battaglia della prima

guerra mondiale e provoca più morti della guerra stessa •  1919, alla conferenza di Versailles viene fondata la Società

delle Nazioni •  Circa 1928, nasce il Fordismo •  Ottobre 1929, crollo della borsa di Wall Street e innesco della

Grande Depressione •  1945, inizio del bipolarismo globale •  Circa 1975, nasce il Toyotismo •  1989, caduta del muro di Berlino •  Invenzione di Internet

•  che rende possibile la connessione in tempo reale

•  che rende estremamente economici e veloci gli spostamenti su lunghe distanze di beni, persone, informazioni

•  Conseguenze: –  Villaggio Globale (Mc Luhan) –  Superamento delle barries spazio-temporali –  No sense of place (Meyrowitz 1995)

Importanza dello sviluppo tecnologico

•  La globalizzazione classica è influenzata dal ruolo degli stati nazionali (protagonisti dei processi di modernizzazione)

•  Luigi XIV, chiamato “Roi soleil” perché sul suo regno non tramontava mai il sole (dalla Luisiana, all’Africa, all’Asia)

•  La Gran Bretagna è stata a lungo la nazione più globale fino alla seconda guerra mondiale

•  A partire dall’800 gli stati nazionali si mobilitano nella competizione verso l’egemonia globale (corsa alle colonie)

•  A partire dalla fine della seconda guerra mondiale, si assiste ad una egemonia culturale americana (l’inglese come lingua franca internazionale)

Il ruolo degli stati nazionali

•  I due processi di globalizzazione e modernizzazione si sono in gran parte incrociati a partire dal ‘600. Tuttavia sono analiticamente diversi.

•  Il processo di modernizzazione è stato guidato dalla nascita e dallo sviluppo degli stati nazionali, dopo la pace di Westfalia (1648).

•  Il processo di globalizzazione è stato a lungo determinato dalla politica internazionale degli stati moderni. Ma coinvolge anche i paesi pre-moderni in modo sistemico.

Globalizzazione classica e modernizzazione

Occorre mettere in discussione il “nazionalismo metodologico”

Struttura multiscalare del processo di globalizzazione

1.  Concettualizzare per comparare

2.  Definizioni e dimensioni analitiche

3. Spunti interpretativi iniziali

4. Misurazione

Una visione particolare

Digressione sulle statistiche e i metodi quantitative

•  La media di Trilussa

•  Le statistiche non scendono in campo

•  Dilemma tra validità e affidabilità

•  Controversia metodologica tra metodi qualitativi e quantitativi

La controversia sugli indici composti

Costruzione dell’indice (1/2)

Costruzione dell’indice (2/2)

Globalindex 1970-2002

Ranking: top

Ranking: bottom

Index 2002 e ricchezza pro-capite 2003

Index e diseguaglianza (coefficiente di gini)

Index e e livello di soddisfazione

Index e pregiudizio etnico