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SICRALSISTEMA ITALIANO di COMUNICAZIONI RISERVATE ED ALLARMI

24 novembre 2016

Centro Interforze Gestione e Controllo SICRAL

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La connettività satellitare della Difesa:

Integrazione della rete terrestre edEvoluzione a fronte delle EsigenzeOperative attuali e future

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C.I.G.C. SICRAL

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C.I.G.C. SICRAL

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C.I.G.C. SICRAL

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LA MISSIONE DEL C.I.G.C.SICRAL

Assicura la gestione tecnico-operativa dei satelliti della Difesa

Garantisce il reinstradamento delle comunicazioni in caso di avaria della rete integrata terrestre

Fornisce supporto tecnico allo S.M.D. per gli aspetti spaziali

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SISTEMASICRAL

SEGMENTOSPAZIALE

SEGMENTOTERRESTRE

CIGC SICRAL TERMINALISUPPORTO

INDUSTRIALESICRAL 1 (2001)

ATHENA-FIDUS (2014)OPTSAT 3000 (2017)

SICRAL 1B (2009)

ARTICOLAZIONE DEL SISTEMA SATCOM MILITARE

SICRAL 2 (2015)

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Servizio Controllo Sistemi Spaziali:MISSIONE

Assicurare il Comando e Controllo degli Assetti Spaziali(Health and Safety dello Spacecraft)

Gestire Indagini ed Anomalie

Gestire il supporto all’attività operativa

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RISORSE: Ground

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• 4 Sale di Controllo(3 a VdV ed 1 al Fucino)1 sala controllo satelliti GEO1 sala controllo satelliti LEO1 sala “EMP”

• 3 Simulatori

• 1 Sala Dinamica del Volo

• 4 Stazioni TT&C (2 antenne in banda EHF e• 2 in banda S)

• Controllo Remoto con la Stazione TT&C (1 antenna banda EHF e 1 in banda S)

VIGNADI

VALLE

FUCINO

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RISORSE - Space• SICRAL 1 (GEO)

Lanciato il 07/02/2001 Vita operativa di progetto = 10 anni Fine vita operativa stimata = settembre 2018

• SICRAL 1B (GEO) Lanciato il 20/04/2009 Vita operativa di progetto = 13 anni Fine vita operativa stimata = aprile 2022

• SICRAL 2 (GEO) Lanciato: 26/04/2015 Vita operativa di progetto = 15 anni

• OPTSAT (LEO) Lancio previsto: 2017 Vita operativa di progetto = 7 anni

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Servizio Controllo TLC e CUMISSIONE:

Pianificare le missioni (gestione della banda e della potenza a satellite, verifica dello spettro)

Ancorare i collegamenti

Fornire supporto H24/365 alle missioni in atto e a tutti i fruitori deiservizi

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UTENTI

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IRAQEUROPA LIBANO

MISSIONI ONU

MISSIONI UE

MARE SICURO

MISSIONI NATO

KOSOVO

MISSIONI MULTINAZIONALIMISSIONI NAZIONALI

EMIRATI

SOMALIA

KUWAYT

GIBUTI

AFGHANISTAN

LIBIA

TURCHIA

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UTENTI

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Tipo utente Media risorse impegnate

Numero utenti

DIFESA 75% 109

NATO 24% 11

ALTRI 1% 71 1) Polonia, Francia e Telespazio.

Distribuzione media dellecomunicazioni satellitari nellaDifesa.

34%

25%

11%

8%

22%E.I.

M.M.

A.M.

C.C.

JOINT

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Banda UHFDisponibilità complessiva su 3 satelliti: 35

canali a 25 KHz 11 canali 25 KHz alla NATO + 6 a Telespazio +

1 a FranciaRimanenza 17 canali per uso nazionale : S1: 4 x 25 KHz + 1 x 5 x 5KHz (finchè dura!)S1B: 4 x 25 KHz + 1 x 5 x 5KHz S2: 7 x 25 KHz

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Banda UHF evoluzione:Accesso Multiplo On Demand

TDMA (Time Division Multiple Access)Tecnica di accesso multiplo che consente la condivisione di un unico mezzo trasmissivo da parte di più utenti mediante multiplazione nel tempo.

DAMA (Demand Assigned Multiple Access)

- tecnica di accesso multiplo con assegnazione surichiesta che consente di utilizzare, in modocontinuo, l’intera larghezza di banda del canaleutilizzato.

- Il canale viene assegnato dal Controller all’utentesolo per un tempo limitato e solo quando èrichiesto.

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Banda UHF: Situazione DAMA

Al momento sono attive due reti DAMA

Ciascuna fornisce 5 canali in fonia e più canali dati a diverse velocità

S1 per prove tecniche e addestramento

S2 attività reali nei teatri operativi

Per il futuro si dovrà necessariamente implementare la modalità IW che rappresenta l’evoluzione del TDMA-

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Banda UHF evoluzione

Estensione massimale della modalità TDMA-DAMA (non sono necessarie risorse finanziarie)

Inizio implementazione della modalità IW che rappresenta l’evoluzione del TDMA-DAMA e consente di triplicarne le capacità.

(necessario programmare investimenti)

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Bande SHF/EHF/Ka

SHF EHF Ka

SICRAL1B 200Mhz 100Mhz //

SICRAL2 160 Mhz // //

ATHENA FIDUS

// 125Mhz 325Mhz

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SICRAL – Coperture SHF

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Attività Operativa

PESCARA

GENOVA

SOLBIATE OLONA

MILANO

VERONA(C.C.)

PADOVA

BOLOGNA(C.C.)LA SPEZIA

PISAFIRENZE

GROSSETOS.ROSA

CIVITAVECCHIAOSTIA

ANCONA

ROMAP.MARE(AEROP)

OLBIA

CAGLIARI

NAPOLI(LICOLA) NAPOLI

BARIBRINDISI

MARTINA FRANCALECCE

OTRANTOTARANTO

SALERNO

REGGIO CALABRIAMESSINAPALERMO

CATANIA SIGONELLA

SIRACUSA

MAZZARO DEL VALLO

FERRARA

CecchignolaSASSARI

AGRIGENTO

TORINOALESSANDRIA

ORISTANO NUORO

CROTONECATANZARO

TRAPANI

RIETI

L’AQUILA

CHIETI

VIGNA DI VALLE(SICRAL)

SICRAL 2SICRAL 1B

Attività operative

Collegamenti Intra-spot

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Utilizzo tipico di un transponder SHF

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Apparati utilizzati

In origine la configurazione prevedeva:Modem Leonardo (ex SELEX) MSN100 Modem COMTECH SDM 300

(Modulazioni e codifiche QPSK; Viterbi + Reed Solomon)

Successivamente è stato introdotto:Modem COMTECH CDM 570

(Modulazioni e codifiche fino a 16 QAM; Turbo Code)

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Risultati conseguiti

Introduzione dei Turbo Code: risparmio di potenza da utilizzare con modulazionipiù efficienti Introduzione della modulazione 8 PSK in luogo

della QPSK:riduzione del 33% della banda utilizzata a parità di data rate, ma incremento delle potenze necessarie

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Obiettivi pianificati

Introduzione della modulazione 16 QAMriduzione del 25% della banda utilizzata a parità di data rate rispetto alla 8PSK, ma ulteriore incremento delle potenze necessarie.

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Ulteriori Obiettivi (1)

Adozione di filtri ad alte prestazioni : roll-off fino al 5%

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Ulteriori Obiettivi (2)

Introduzione della tecnologia Carrier-in Carrier

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Evoluzione efficienza connettività

Passato 50 MHz: 1229 KHz/Mbps = 40.7 MbpsPresente 50 MHz: 471 KHz/Mbps = 106 MbpsFuturo 50 MHz: 309 KHz/Mbps = 160 Mbps

data rate modulazione FECSymbol rate / banda

nettaroll off (%) banda lorda eff. Spettrale Eb/No (VIT) Eb/No (TPC)

1024 QPSK 0,50 1024,00 20,00 1228,80 1,00 4,5 3,3

1024 QPSK 0,75 682,67 20,00 819,20 1,50 6,0 4,1

1024 QPSK 0,87 588,51 20,00 706,21 1,74 6,9 4,4

1024 8-PSK 0,87 392,34 20,00 470,80 2,61 8,7 7,1

1024 16-QAM 0,87 294,25 20,00 353,10 3,48 9,8 8,2

1024 16-QAM 0,87 294,25 10,00 323,68 3,48 9,8 8,2

1024 16-QAM 0,87 294,25 5,00 308,97 3,48 9,8 8,2

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Ulteriori Obiettivi (3) Sistemi a banda condivisa (DVB/DVB-S2))

Condivisione del canale tra più utenti = aumento degli utenti a parità di banda

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Grazie per l’attenzione