1984 12 Ronago 84

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Giornalini della Parrocchia: 1981-1991 Don Antonio Fraquelli

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  • Cristo Gestu sei venutoed il cuore dell'uomo la tua eterna dimora.

    In questi giorni ci scambiamo con tanta cordialit gli auguri: al di l delle sempliciparole e dei gesti che le accompagnano, io penso che sia veramente un sinceroaugurio di passare bene il Natale, anzi mi sembra di intravvedere un desiderio diuna vita nuova, diversa, fatta di rapporti nuovi, una vita che valga la pena di esse-re vissuta.Tutti crediamo, attraverso diverse esperienze, di vivere nel miglior modo possibile,ma ci manca sempre qualcosa.....Per fare bene il Natale, per vivere con questo spirito nuovo, io credo che dobbia-mo avere il coraggio di vedere in quel "bambino che ci dato" il Figlio di Dio, ilSalvatore, colui che ci guida e ci stimola a prendere coscienza di .noi stessi, a tro-vare la nostra strada e riscoprire dentro di noi delle forze e delle capacit mai so-spettate.Dobbiamo avere il coraggio di vedere in Lui il Maestro che insegna all'uomo la"sua vera natura", gli porta la bella notizia, la certezza di essere figlio di Dio, ama-to da Lui e chiamato a costruire il suo Regno, il Maestro che inizia un nuovo mododi vita umana, dove ogni uomo rispettato e accolto, amato, dove Dio il suo Dio,il padre di tutti, il. giusto, l'amore, la semplicit e la misericordia.Bisogna avere il coraggio di credere in Lui, di lasciarci condurre dalla sua parola,per ritrovare in Lui la convinzione la forza di mettere da parte i nostri gusti tantenostre ricercatezze, la nostra mentalit egoistica, per credere, per vedere che den-tro la mangiatoia del presepio c' Lui, il Salvatore, il Figlio di Dio, che viene a con-vivere con l'uomo, per insegnargli un'altra volta la strada della salvezza.Bisogna per avere il coraggio di fermarci non solo una volta all'anno a riflettere, apensare, a verificare questa nostra fede, le nostra scelte, per non ridurre il Natalea un momento che non ha nulla a che vedere con le pi profonde attesedell'uomo.Solo cos riusciamo a scoprire il senso dell'amore, della fraternit, della solidariete del servizio: riemerge cos la speranza di un oggi pi vivo e di un domani miglio-re, riemerge la voglia di impegnarsi, di prendere e di giocare la propria vita perqueste realt invisibili eppure cos concrete.Buon Natale e Buon Anno!

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  • calendario delle feste di Natale25 DICEMBRE: FESTA DI NATALEA mezzanotte: S. Messaore 8: S. Messare 10.30: S. Messaore 15 Lode Vespertina26 DICEMBRE: FESTA DI S. STEFANOore 10: S. Messa30 DICEMBRE: FESTA DELLA S. FAMIGLIAore 8: S. Messaore 10,30: S. Messa31 DICEMBRE 1984ore 20: S. Messa di ringraziamento1 GENNAIO 1985: FESTA DI MARIA, MADRE

    DI DIOGIORNATA DELLA PACE

    ore 8: S. Messaore 10,30: S. Messaore 15 Lode VespertinaAL TERMINE, PRESSO IL SALONE DEL CENTRO

    PARROCCHIALE, CI SAR LINCANTO DEI DONI.L'ALBERO DI NATALE A FAVORE DELL'ASILO.2 GENNAIO: FESTA DI S. DEFENDENTEPATRONO DELLA NOSTRA COMUNITore 20: S. MessaSI RACCOLGONO LE OFFERTE DELLE FAMIGLIE PERIL FOCATICO, SIA DURANTE LA MESSA CHE DURANTE-LA GIORNATA, ALLA PORTA DELLA CHIESA.6 GENNAIO: FESTA DELLA EPIFANIAore 7.30: S. Messaore 10,30: S. Messaore 15: Lode Vespertina13 GENNAIO: FESTA DELLA SANTA INFANZIA

    E DELLE PERSONE ANZIANEore 7,30 S. Messaore 10,30 S. Messaore 14,30: Celebrazione per i

    bambini dai pi piccoliai pi grandi.

    Ore 12: nel salone del centro parrocchiale conla collaborazione del "FOOC E FIAM"

    Pranzo per le persone dai 60 anni inavanti.Quota d'iscrizione: L.5.000.

    Preghiera di NataleIl giorno di Natale, prima di mettervi a tavola oprima dello scambio dei doni, ogni famiglia do-vrebbe pregare insieme, per ringraziare Dio diaverci donato Ges, Suo figlio.( G.: guida - T.: tutti )G.: Nel nome del Padre,

    del Figlio e delloSpirito Santo.

    T.: AMEN.G.: Signore Ges che hai

    voluto nascere povero,aiutaci a riconoscereil tuo volto nei fratellipi bisognosi.

    T.: NOI TI PREGHIAMO, ASCOLTACI.SIGNORE.

    G.: Ges, tu hai volutocondividere in tutto

    la nostra vita, di ogni giorno, aiutaci a vivere seguendo sempre il tuo esempio.T.: NOI TI PREGHIAMO, ASCOLTACI. SIGNORE.G.: Di fronte al grande e misterioso Amore di Dio, nostro Padre, preghiamo con la stessa preghiera che Ges ci ha insegnato:T.: PADRE NOSTRO CHE SEI NEI CIELI.......G.: II Signore che venuto tra noi ci benedica, ci allontani ogni male e faccia regnare sempre in mezzo a noi il Suo Amore.T.: AMEN.

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  • poesie sul Natale

    ho sognato... AnnaHo sognato un Natale vero,pieno d'amore, autentico, sincero,fatto di gesti concreti, di solidarietun Natale in dolce intimit.

    Ho sognato una famiglia unitadove c' rispetto per la vita,il presepio ben illuminatocol bambino che ci stato donato.

    Ho sognato un bimbo, guardareun gioco semplice, da fare...dialogare col babbo, contento,e nell'angolo il televisore spento.

    Ho sognato un giovane, lasciarefalsi idoli per ricercarel'Ideale vero, che fa della vitaun'avventura degna d'essere vissuta.

    Ho sognato la tavola apparecchiatacon sobriet, non roba ricercata!dove il superfluo stato donatoal bene del fratello disagiato.

    Ho sognato le Grandi Potenzesopperire alle loro mancanzesuperare barriere e divisioniper la tace in tutte le Nazioni.

    Ho sognato i capi di Statoelaborare un piano ben studiatoaffinch per tutti ci sia panee nessun bimbo muoia di fame.

    Ho sognato un mondo damoredove non c' posto per odio e rancoreun mondo di fraternitdi giustizia e di vera libert.

    Mi sono svegliata e ho pensatoa tutto ci che avevo sognato... solo frutto di fantasiad'ingenuit e di utopia?

    Ma pu diventare realtcon un po di buona volontda parte di tutti: e Natale sarla festa pi bella dellumanit.

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  • vetrine a Natale silviaSum and a fa un girett par ul paesper dah ai vedrin unn'ogiadina,che meravili!sum resta incant nel vide in mostratanta roba fina!disposta cun gust suisi da restli sul seri sbalurd!Sti vedrin a Natal in propi bei ei prezi...si, belisim anca quei!

    Lettera a Ges bambino ChiaraCaro Ges Bambino son qui nel mio let-tino,ascoltami un pochino:stasera non son stato birichino,anzi son stato un bravo bambino:il mio soldino l'ho regalato adun bambino poverino,da tanto tempo non mangiava e tantopiangeva;ma finalmente stasera, con il mio

    soldino sfamarsi pu.L'ho fatto perch, ho capito chedentro di lui c' tanta sofferenza,e nei tuoi confronti tanto amore e obbe-dienza.

    Natale NadiaSulle casette tutte bianchettetutte dipinte di un bianco nevischio.Cadendo pian piano un fiocco di neve,sorride la gente che gioia la neve,bianca farina neve sei tu,mi butto per terra e freddo fa qua gi.Che gioia la neve che festa fa qua gi!Un fiocco di neve saltando, ballando,cantando sorride lass.

    di nuovo Natale Enza di nuovo Natale,cade la neve,in citt ci son luci,rosse, gialle, verdi,e la gente che corre frettolosacon pacchetto sotto il braccio.Ogni bambino,aspetta da Ges Bambinoun regalino,Ma questo Natale,non per niente vero,il vero Natale si scopre,nel stare insieme in compagnia,e fare allegria con tanto amore.

    cos Natale LorenzoNatale un giorno di allegriaNatale un giorno di felicitperch noi ricordiamo la nascitadel sovrano Bambino Ges,Salvatore del mondo.

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  • NataleGloria a Te,Signoredella Vita!Eterno iltuo amoreper noi.

    sono nato... dice Dio...SONO NATO DI NOTTE, DICE DIO, PERCH TU CREDACHE IO POSSO ILLUMINARE QUALSIASI REALT.SONO NATO PERSONA, DICE DIO, PERCH TU NON ABBIAMAI DA VERGOGNARTI DI ESSERE TE STESSO.SONO NATO UOMO, DICE DIO,PERCH TU POSSA ESSERE DIO.SONO NATO COME FIGLIO DI MARIA, DICE DIO,PERCH ANCHE TU ABBIA UNA MADRE.SONO NATO COME FIGLIO ADOTTIVO DI GIUSEPPE, DICE DIO,PERCH TU CAPISCA CHE VERO PADRECOLUI CHE DONAAMORE E PROTEZIONE.SONO NATO PERSEGUITATO, DICE DIO, PERCH TU SAPPIAACCETTARE LE DIFFICOLT PER AMORE MIO.SONO NATO NELLA SEMPLICIT, DICE DIO,PERCH TU SMETTA DI ESSERE COMPLICATO.SONO NATO UMILMENTE, DICE DIO,PERCH TU POSSA EVITARE OGNI ORGOGLIO.SONO NATO NEL NASCONDIMENTO, DICE DIO,PERCH TU POSSA EVITARE OGNI ESIBIZIONE.SONO NATO COME UN BIMBO, DICE DIO, PERCH TUIMPARASSI AD ESSERE SEMPLICE COME I FANCIULLI.SONO NATO PER LA TUA VITA, DICE DIO, PER PORTARETUTTI I VIANDANTI ALLA CASA DEL PADRE.

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  • preparativiper il Natalea scuolaII^ elementareAbbiamo fatto il presepe con gli angeli, lestelle, gli alberi, le casette, la macchinine, lachiesa, le montagne.Abbiamo disegnato i biglietti di auguri per inonni e i genitori.Noi di classe II abbiamo fatto un cartellonecon su scritto tutte le cose di Natale, ma lecose pi importanti erano le parole scritte inrosso.E c'era scritto l'amore, l'aiutarsi, l'andared'accordo, pensare a chi ha meno di noi,stare insieme, fare bene le proprie cose.

    IV^ elementareNoi di classe IV e tutti gli altri alunni dellaScuola Elementare, ci siamo divisi in gruppiper realizzare il presepe.I bambini di I, di Il e di III, hanno costruito gliangeli e le stelle. Noi di IV e i ragazzi di V,ci siamo divisi in tre gruppi.lo sono capitata nel gruppo di V, che avevail compito di fare le case, gli animali; alcunidi noi hanno costruito le automobiline con ilpongo.Un altro gruppo ha costruito i personagginon i coni di carta, le palline da ping-pong ela lana.Il presepe molto bello, rappresenta Rona-go con le strade, le colline, le case, i perso-

    naggi, gli alberi, gli animali, le stelle, gli an-geli. un presepe moderno, Ges nasce sullapaglia, fuori della Chiesa. II presepe chepreparavano i nostri nonni, una volta, eramolto povero. La mia nonna mi ha raccon-tato che sull'albero di Natale mettevano pic-cole bocce. Qualche spagnoletta e qualchecaramellina, e il presepe invece era compo-sto solo dalla capanna, con la Madonna, S.Giuseppe e Ges Bambino.Oggi l'albero un grane pino con tante bel-lissime bocce colorate, con appesi tanti cioc-colatini, avvolti con carte lucenti e coloratecon disegni natalizi, con fili do rati e argen-tati.Una volta i regali erano semplici e non co-stosi; i bambini ricevevano sacchetti di spa-gnolette, torroni e bambole costruite amano; oggi si ricevono regali molto belli ecostosi, come macchine telecomandate,bambole che camminano, giochi elettroniciMa, anche se il Natale che viviamo noi di-verso da quello dei nostri nonni, latmosferanon cambiata; tutti aspettano il Natale congioia, con felicit e vogliono essere pi buo-ni.Vicino al presepe della scuola. c' una cas-setta. verde dove, chi vuole, pu metterci isoldi per le popolazioni dellEtiopia.Io ho gi preso i soldi dal mio salvadanaio eli ho messi con tanta gioia nella cassetta.

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  • il racconto

    Natale del 2000 A.G.Dicembre un grande Tutti sono ricolmi di gioiae tutto pieno di festa! La sera della vigilia sonodavanti al video-game a giocare e ad ascoltarel'ultima favola spaziale; gli adulti brindano alGrande Giorno ancora con lo spumante ed in-ghiottiscono ancora il panettone.Siamo nel 2000. Quante cose sono cambiate,ma il Natale ha resistito! Sempre pi diverso dalSanto Natale, ma sempre sulla breccia unita-mente al consumismo, all'odio tra i popoli, allafame ed alla povert di tante genti, alle guerrefratricide.Ecco per succedere una cosa strana, inspie-gabile! Dimprovviso tutto resta al buio e quasiper incanto ogni fonte di elettricit scompare;anche i generatori autonomi non danno segni divita. Eppure tutto era stato controllato proprioper .evitare il black-out nei momenti pi impor-tanti della festa.II disagio grande! I brindisi sono pi che maispenti e gli auguri assai rabbuiati; l'albero nonsfavilla pi ed il video-game tace. Accanto ai pipiccoli ci sono i nonni; questo strano silenzio limette a loro agio e si fanno avanti. il momen-to dei ricordi e tra questi un pensiero si fa pivivo e li riempie duna grande gioia: finalmentepossono raccontare una storia ai loro nipotini!La voce tranquilla, quasi sommessa e piena didolcezza; lattenzione grande perch grande la novit."Mille e mille anni fa, in un paese lontano, nato in una povera capanna un bambino. I suoigenitori, Maria e Giuseppe, erano in viaggio eper quella notte non avevano trovato altro postoper dormire, perch tutte le locande e gli alber-

    ghi erano pieni.Avevano poco o nulla :per lui e lo misero in unamangiatoia, tra la paglia; l'unico tepore era illoro affetto ed il caldo di un bue e di un asinello;gli diedero come nome Ges, che vuol dire Sal-vatore.Ma ecco accadere grandi cose nelle campagnecircostanti! A tutti i pastori apparvero degli ange-li che dissero loro: "Oggi un grande giornoperch nato il Salvatore! Andate; lo troveretedeposto in una mangiatoia, avvolto in pochipanni." Essi, stupiti, si mero in cammino con iloro greggi e nel cielo apparve una stella che liguidava. Giunti sul luogo la stella si ferm soprala capanna. Entrati, i pastori videro quello cheera stato loro annunciato dagli angeli; videro ilbambino nella mangiatoia e lo adorarono, poi,dopo aver donato a Giuseppe e Maria le loroumili cose, tornarono alle loro case pieni di gio-ia.La stella apparve anche in Oriente ai Magi.Questi erano dei re, studiosi di fenomeni celesti,che attendevano l'apparizione di una grande co-meta, perch con essa sarebbe nato un bambi-no destinato a diventare il Re dei Re, il Salvato-re del mondo. Vista la stella si misero in cam-mino, senza esitazione, con i loro cammelli edromedari per andare ad adorare il Bambino.Una grande agitazione entra nei bambini chestanno ad ascoltare questa storia nuova, sem-plice e meravigliosa. Si avvicinano alla finestrae guardano il cielo, quasi convinti di vedere lastella. Il cielo buio, ma lontano, in fondo allacitt, qualcosa risplende, delle tenui luci rompo-no l'oscurit e sembrano brillare in modo ecce-

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  • zionale.Tutti sono incuriositi e, avvolti nelle raffinate pel-licce, escono per andare verso quelle luci. Arri-vati, con grande stupore vedono che in ognicasa risplende una candela e attorno ad essa lefamiglie sono riunite.Tutto semplice, ma i volti sono sorridenti. Nonc il video game, l'albero sfavillante, i grossipacchi avvolti nelle carte multicolori, il caviale olo champagne sul tavolo, ma tanta serenit, tan-to calore riempie a sufficienza quelle stanze. Ac-colgono i nuovi arrivati con slancio; per tutti, c'un bicchiere di vino, un sorriso, un augurio sin-cero.I pi stupiti, tra gli ospiti, sono i bambini. Cose inun sogno vedono su di un tavolo la capanna, ilBambino Ges, il bue e l'asinello, Maria e Giu-seppe, i pastori e gli angeli della storia, che

    hanno appena ascoltato. Li toccano, quasi contimore: sono veri! "" il presepe", spiegano connaturalezza gli altri bambini; "lo facciamo per ri-cordare la nascita di Ges il Figlio di Dio, per ri-cordare che con il Natale di tanti anni fa arri-vata per tutti noi una vita nuova.Ma allora! Quella storia non una storia? No, una grande realt!II cerchio attorno a quelle candele si allarga etutti i volti vengono rischiarati da quella umileluce.Non importa se su alcuni ci sono i segni dellefatiche e se su altri, invece, quelli della agiatez-za, perch dentro gli animi sono tutti egualmen-te riscaldati dalla luce della fraternit.Dalla sua culla del Presepe, Ges Bambino sor-ride contento, perch anche questo anno natonel cuore degli uomini.

    Natale 84 M. Pia

    Abbiamo parlato tanto del Natale: Natale re-moto, Natale passato, Natale di ieri, ma il Nata-le di oggi com'?Noi abbiamo vieto i nostri bambini che alla do-menica si sono ritrovati all'oratorio sotto la guidadi Don Antonio e di Suor Donata, di ragazzi eragazze di buona volont, per l'Operazione Na-tale".Come mamma che vive in questa comunit hotrovato tutto questo semplicemente meraviglio-so.Questi ragazzi hanno riscoperto la gioia di stare

    insieme: stato molto bello imparare a stare incomunit e sopportare difetti e pregi, conoscer-si, fare amicizia nell'attesa di Ges Bambino.Ho vissuto anche un'altra interessante esperien-za in questo periodo di preparazione al Natale.La domenica 2 dicembre mi trovavo in Semina-rio: anche qui un gruppo di ragazzi vive con par-ticolare impegno questo Periodo.Ho partecipato con loro a un momento di pre-ghiera. Tutti abbiamo pregato:chi per un Natale di gioiachi per un Natale di comprensione nella comu-nitchi per un Natale senza famechi per un Natale Missionariochi per un Natale di pace nella famiglie.Mentre venivano lette le varia intenzioni natali-zie, dentro di me nasceva spontanea una pre-ghiera, perch questi ragazzi, come ogni ragaz-zo, sappiano trovare la loro via, siano capaci diseguire la "chiamata, siano generosi.Pensa che questo debba essere il Natale dioggi, il Natale che i nostri ragazzi hanno scoper-to. Nessuno ha chiesto regali.A Ges Bambino chiedo io con loro e per loroalcuni doni: il dono dalla fede, dell'amore, dellacomprensione, della missione della continuitfamiliare.Sono convinta che Lui non ci deluder!

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  • racconto bis

    bravi, bravi..." A. F.Procedeva a fatica lungo il marciapiede ricoper-to di neve.Non che la neve fosse alta, cinque centimetri se no, ma all'imbrunire il cielo si era di colpo ras-serenato e i suoi piedi percepivano il ghiaccioche andava formandosi. Non era l'ora pi adattaper una passeggiata, tanto meno per un uomodella sua et, ma non sarebbe resistito in casaun minuto di pi. In sala, il televisore acceso atutto volume, sfornava cartoni animati da oltredue ore. Al suo tentativo di protesta, la mogliegli aveva lanciato una severa occhiata: "Poveripiccoli, qualcosa devono pur fare!"L'altro televisore in cucina era "occupato dai ni-poti pi grandicelli che lo avevano collegato conquella strana .macchina da scrivere che lorochiamavano "computer" e sul video apparivanoincomprensibili giochi ..Non aveva nemmenotentato di protestare. Aveva preferito uscire, fug-gire da quel mondo a lui tanto estraneo.Com'era cambiato tutto! La gente, il paese, per-sino le stagioni... Eppure tra pochi giorni sareb-be stato nuovamente Natale!Natale, quanti ricordi... Ma anche questa attesa,la pi bella, era cambiata. Con che spirito pote-va viverla una generazione cos distratta, cui leparole "gioia", "sorpresa" si collegavano a benaltri avvenienti?Mah, ai suoi tempi s... La felicit allora era datada un sacchetto di noci e mandarini. E il prese-pe? Quello fatto con muschio vero, raccoltoscavando con le mani nude nel terriccio ghiac-ciato; niente a che vedere con il presepe di fari-na e di sabbia fatto dai nipoti, con quelle stra-nissime statuine: roba moderna!!!Una palla di neve ghiacciata sulla nuca lo distol-se bruscamente dai suoi pensieri. Manigoldi!Neppure per un vecchio avevano pi rispetto!Sbuc sulla piazza della chiesa. Una luce acce-sa attraverso il portone dell'oratorio lo incurios.Avvicinandosi ud un vociare animato provenireda una delle sale. Non voleva essere visto eprocedeva furtivamente, in punta di piedi. Quan-do fu vicino alla porta, questa si spalanc:allinterno cera un gruppo di giovani di diverseet; sul tavolone di legno, sulle sedie, per terra,pacchi di ogni, dimensione, ritagli di carte, rotolidi spago, lattine vuote; un disordine caotico.Sulla pareteci fronte un enorme cartellone raffi

    gurante la cartina dell'Africa, con al centro duemani che spezzavano un pane.Avrebbe voluto scappare via, ma era troppo tar-di. Il giovane che aveva aperto, gli sorrideva di-vertito. "Sa, siamo riusciti a raccogliere un po' diroba da mandare in Etiopia; c' un po' di "casi-no" ma tutto il giorno che ci diamo dentro perdividere e impacchettare tutto. Vogliamo fare inmodo che ricevano almeno questo per Natale".Non era la stessa generazione dei computer edelle palle di neve a un povero vecchio?Prov quasi un senso di vergogna. Lui tantosaggio, degno di rispetto, alla notizia televisivadi tanti morti per carestia, siccit, aveva dedica-to un rapido pensiero compassionevole, qual-che imprecazione rivolta alle locali autorit euna modesta offerta deposta di fretta nella cas-setta in fondo alla chiesa.Tutto quello che riusc a dire fu un : "Bravi, bra-vi!".Mentre rincasava, non erano pi i nostalgicipensieri di Natale passati a tenergli compagnia,ma le semplici parole di quel ragazzo e limma-gine di quel salone che ora nella sua mente as-sumeva la forma di un autentico presepe viven-te.

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  • din don dan di Giuseppe G.- Comunit 2000 Statistiche abbastanza verosimili fanno ritenereche il 63,27% dei Ronaghesi, si serva del pretecome gli americani dei distributori automatici dipanini, bibite, sigarette, gelati, ecc.Possibile?Ecco qualche esempio.Si vuole una Messa? Si va dal Prete, si dl'offerta ed il servizio assicurato. Un funerale?Tak! Offerta e... via! Nasce un bimbo, arriva unaricorrenza-particolare ecc.? Scatta il congegno-offerta e non si fallisce!In festivit particolarmente solenni accade, avolte, di ricordare che, forse, abbiamo ancheun'anima: allora?Allora, una sciacquatina non pu far male...Nonsi sa mai! Come si fa? Ecco, si sceglie nel con-fessionale un prete che lavi "pi svelto" e nelcontempo dia anche il pulito... sufficiente, oppu-re un altro che lavi delicato, che non usi cio, undetergente penitenza troppo aspro e rude...Cosa chiedere di pi?Se inventeranno distributori automatici di olio,sale ed acqua santa, quanti torneranno in chie-sa?Il 36,73&.- Il campanile.A Ronago, il campanile si erge al centro dellaparrocchia, rivolto quindi alle quattro direzionidel paese, eppure ha solamente tre campane: iMulini appartengono ad unaltra parrocchia?- Genitori: le colpe...Quante sono le colpe, gli errori, di cui noi geni-

    tori veniamo accusati! Violenza, incomunicabili-t, droga, disaffezione al lavoro, sopraffazione,volgarit, immoralit, ecc. secondo opinioni diintellettuali (!), psicologi, sociologi, cervellonidella TV partito-dipendenti, tutto ha origine dallafamiglia, dall'ambiente famigliare. L'acidumeche sprigionano serve certamente a coprire emascherare le loro responsabilit, per cui nonva proprio raccolto!Noi genitori, comunque, possiamo consolarcicon un prezioso e significativo "precedente" cherisale all'origine della vita, ossia: quanto hannocombinato i nostri genitori, Adamo ed Eva, eraforse da imputare all'ambiente, diciamo cos, fa-miliare?...- Genitori: i meriti...Un predicatore, alla prima Messa di un Sacer-dote, offr in predica una efficace considerazio-ne che, tuttavia, possedeva il difetto di esserepresentata come assioma (a difesa dei preti,naturalmente!). "Pensate" disse "quale perditasarebbe stata per l'umanit se i Guanella, i Cot-tolengo, i Don Gnocchi, i Roncalli! ecc. non fos-sero divenuti sacerdoti!"Frase enfatica e per niente assiomatica. Per-ch?Perch noi genitori, potremmo e dovremmo re-plicare polemicamente ed... amorevolmente;"Pensi, reverendo, se i genitori dei Guanella, deiCottolengo, dei Gnocchi, dei Roncalli, anzichsposarsi avessero scelto la vita religiosa!Dunque?Chi si muove e vive nella volont di Dio non puavere n dare classifiche, n tanto meno fare di-scriminazioni. Il Padre solo dir "Voi primi saretegli ultimi"... e viceversa.

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  • gli auguri

    da Suor AmeliaKaceliba, 7.10.84

    Carissimi Gamiti e parrocchiani, ho letto e go-duto moltissimo della buona riuscita della no-stra festa" e di tante altre iniziative che mi dimo-strano quanto siate vivi della vera vita!!

    Vi ringrazio perch col vostro esempio eimpegno donate vita pure a me. Vi auguro diprocedere sempre in meglio, perch bello esoddisfacente pure per voi sentirvi vivi e do-natori di vita: non solo per me, ma per tutti i po-poli del mondo che so non dimenticate mainelle vostre intenzioni.

    Grazie, grazie anche per loro.Questanno qui da noi, stato un continuo sfol-lare e ritornare dei nostri parrocchiani, primaper il rastrellamento, poi per la siccit e la fame,ed ora per loro: situazioni che non aiutanocerto a fermare questo popolo nomade per na-tura.Perci non abbiamo potuto seguirlo con conti-nuit.Questo vi fa capire quanto sia necessaria lapreghiera per noi, perch non ci stanchiamo enon ci scoraggiamo e per loro, perch accettinoDio come Signore e Salvatore, dando spaziopure a Lui.

    Desidero pure che vi uniate a noi in uninno di ringraziamento al Signore per come venuto incontro a questo popolo affamato con

    la Sua Provvidenza.Si tratta delle briciole di oro che si trova-

    no nella vicina terra di Uganda e che alcuni diloro vanno a raccogliere...In questo momento di fame per tutti una gran-de gioia, un veder risorgere i morti.Con i Padri dUganda cerchiamo di seguirli sulposto, ma non facile perch gli interessatiallacquisto delloro (gente senza scrupoli) starovinando il semplice ambiente Pokot con dro-ga, alcol, ecc.Questa forma le nostre sofferenze.Insistiamo e insegniamo loro ad usare bene ilguadagno, ma i pericoli restano tanti.

    Dobbiamo pregare e molto, tutti insieme,non vi pare?Il Santo Padre nella giornata Missionaria Mon-diale, ci ha fatto capire qual la preghiera cheveramente redime e converte. (Accettare e offri-re la sofferenza).

    Un grazie particolare ad ognuno di voiper il sostegno morale, spirituale e materialeche d Vita.Le vostre offerte sono giunte in un momentoparticolarmente difficile. Grazie!Con riconoscenza e gioia vi incoraggio a conti-nuare con Fede e Amore il cammino intrapresoe augurando a tutti Buon Natale e Buon Anno,vi saluto con tanto affetto.

    Aff.ma Suor Amelia

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  • da Padre GiuseppeKalongo, 25.11.84

    Carissimo Don Antonio,siamo alla fine di novembre ed il pensie-

    ro ci porta ai nostri familiari, agli amici, a tutti co-loro che in un modo o nellaltro ci aiutano.Lospedale di Kalongo senza tanto rumore hafatto un altro anno di cammino. Molti hanno tro-vato la salute, altri sono tornati alle loro capan-ne migliorati; alcuni purtroppo sono morti, nono-stante le cure.Tutti vorremmo che avessero lasciato lospedalecon il ricordo della nostra fraterna comprensio-ne, simpatia e... amore.

    Abbiamo lavorato a pieno ritmo da gen-naio ad aprile, poi la stagione delle, datalimpraticabilit delle strade, ha rallentato il lavo-ro. La pioggia poi cessata improvvisamente l8settembre, rovinando cos i raccolti, per cui siprevede la fame per la prossima primavera.

    Per linteressamento del Dt. Montanari,abbiamo il gastroscopio, pure arrivato lappa-recchio radiologico offertoci lo scorso anno dalPatriarca di Venezia; anche lapparecchio cheproduce ossigeno in arrivo dal Canada.Ci stato rubato invece lapparecchio per pro-durre elettricit sfruttando lenergia del vento.Spiacevole episodio che ci richiama al dovere diuna promozione non solo umana, ma, anche cri-stiana.In marzo abbiamo ricevuto due containers ed al-tri due in settembre con materiale ospedaliero emedicine raccolte in casa mia.Stiamo ampliando e ripristinando il reparto perbambini malnutriti, la casa per infermiere,lambulatorio per esterni e la scuola per le oste-triche.Siamo per in difficolt per trovare cemento ealtro materiale di prima necessit per le costru-zioni, impianti idrici, ecc.Limpianto elettrico stato rinnovato. Il Sig. Ma-rio Mazzoleni di Bergamo ha messo in funzioneun impianto a batteria per la notte, cos da ren-dere pi agevole lassistenza notturna.

    Nei primi mesi dell85, tre medici verran-no a sostituire i tre che finiranno il turno di dueanni. Alcuni medici italiani hanno speso qua illoro periodo di ferie aiutandoci nelle loro specia-lizzazioni.

    Io ringrazio il buon Dio di aver potuto fare an-che questanno la mia parte di lavoro, sia, pureridotto, a causa della insufficienza renale. Cercodi mantenermi giusti limiti, mentre considero giuna grande grazia il poter essere ancora in mis-sione a fare qualcosa.

    Vi esprimo tutta la mia riconoscenza an-che a nome dei mie malati, che mancando dimolte cose ne chiedono qualcuna ai fratelli chehanno tutto.Vi prego di continuare.

    A tutti i miei migliori auguri di Buon Nata-le, assicurandovi della mia preghiera, perch ilSignore benedica voi, le vostre famiglie ed il vo-stro lavoro.

    Aff.mo Padre Giuseppe

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  • spazio a.c.r.

    unesperienzache continuaEccoci qua, Vi ricordate dell'Azione Cattolica ra-gazzi?Anche quest'anno abbiamo ricominciato gli in-contri tra di noi, incontri in cui vogliamo diventa-re pi amici scoprendo il vero senso dell'amici-zia e proseguire il cammino di formazione inizia-to lo scorso anno.Naturalmente vogliamo impegnarci fino in fondosfruttando tutti i mezzi a nostra disposizione,quali ad esempio il giornalino dell'Associazione,che parla dei nostri problemi, di argomenti checi interessano, senza dimenticare i fumetti e ipassatempi. L'anno scorso per noi stataun'esperienza nuova e abbiamo cercato soprat-tutto di unirci fra noi e capire che cosa voleva-mo impegnarci a fare rinfrancando perci l'ami-cizia; ora invece vogliamo diffondere questa ini-ziativa che a noi pare molto valida e perci vo-gliamo fin d'ora invitare tutti i ragazzi a ritrovarsicon noi ogni venerd alle ore 16 presso l'Orato-rio.Speriamo cos, che tutti possano apprezzarequesti incontri, perch secondo noi non sannoche cosa perdono.Insieme vogliamo anche rinnovarci emigliorare!!!Abbiamo anche ricominciato gli incontro zonali,ritrovandoci con tanti ragazzi dei paesi vicini,che come noi vivono quest'esperienza. Cos do-menica 25 novembre ci siamo ritrovati a pensa-re e a discutere sul senso del Natale, per prepa-rarci a vivere questa Festa.Infatti, divisi per et abbiamo lavorato in gruppo,

    su questo tema: "il Natale: solidariet, preghierae povert".Abbiamo cos capito che solidariet significaamare il prossimo fino in fondo, aiutandolo intutto e per tutto, offrendogli vera amicizia e dan-do la fiducia necessaria, cos che lui possa ve-dere in noi un fratello.Per fare tutto ci, che si rivelato difficile, oc-corre anche una forza che ci viene dall'aiuto diDio e che possiamo ritrovare nella preghiera,via di "Comunicazione" con Dio.Per vivere ci che avevamo detto, abbiamomesso in comune le nostre colazioni, superan-do diffidenze e inutili paure.Concretamente abbiamo poi pensato di viverel'Avvento in solidariet con i fratelli dell'Etiopiarinunciando a qualche cosa e raccogliendo que-sti soldi per loro, che uniti a quelli degli altrigruppi A.C.R., verranno consegnati alla Caritas.Non abbiamo per solo lavorato, ma ci siamoanche divertite moltissimo "buttandoci nella mi-schia" con tutti gli altri.Abbiamo concluso con la celebrazione dellaMessa, che preparata e vissuta fino in fondo danoi, ci sembrata pi viva e pi bella.Per alcune di noi stata la prima volta, madopo aver vissuto questa stupenda esperienzaci siamo riproposte di riprovare ancora ad an-darci, affiancando le veterane sempre entusia-ste.

    W il gruppo di A.C.R.!!!

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  • biblioteca comunale

    ieri, oggi, domani. Anna B.Da qualche tempo in qua la Biblioteca Co-munale lancia i suoi messaggi anche attra-verso le pagine di questo giornalino e cisembra quindi doveroso esprimere qui ilgrazie e la sincera soddisfazione degli orga-nizzatori per il successo avuto dalla recenterassegna fotografica "Vita a Ronago ieri eoggi", abbinata alla vendita del favoloso ca-lendario paesano.Infatti, anche se non sono state molte lepersone che hanno messo o disposizione leproprie foto da esporre, c stato per controun notevole afflusso di gente venuta ad am-mirare la mostra e che nella maggioranzaha espresso un giudizio positivo.Questa partecipazione stata veramentegratificante per coloro che hanno lavoratoall'organizzazione ed alla realizzazione diquesto appuntamento fotografico, e li hacompensati di certe "mancate risposte" adaltre iniziative indette in passato.E qui bisogna aprire una piccola parentesi,non per polemizzare, ma per meglio chiarirel'attivit e le finalit di questo servizio socia-le chiamato Biblioteca, ma che per l'appuntonon si limita all'acquisto ed alla distribuzionedei libri.A Ronago esiste gi da diversi anni, per ini-ziativa del Comune, ad partita dal niente,in une piccola saletta dell'oratorio, dove al-cuni volonterosi si sono ritrovati per infor-marsi, documentarsi e poter cos dar vita alprimo piccolo Centro Culturale di Ronago,

    fornito di pochi libri ma di tanta buona vo-lont.In seguito la sede stata trasferita presso ilocali del Comune, ma l'attivit dei respon-sabili sempre stata improntata alla ricercaed alla realizzazione di iniziative che potes-sero interessare ed essere utili alla popola-zione dal punto di vista culturale e della vitapratica di tutti i giorni.Basti citare i Cineforum, i concerti, i dibattitisu temi di attualit, le conferenze su que-stioni politiche, l'informazione qualificata sutemi quali la prevenzione dentale, i corsiconcernenti attivit - hobbies, come la foto-grafia, la pittura su ceramica, e via dicendo.Tutte queste iniziative vengono vagliate edattuate sempre tenendo ben presente lospirito di servizio nei confronti della Comu-nit e la loro riuscita non quindi solo ripo-sta nell'abilit degli organizzatori o dei con-ferenzieri, ma soprattutto nella risposta par-tecipata della gente.La Biblioteca a Ronago non solo un localepieno di libri (ne abbiamo tanti e per tutti igusti) ma una realt viva e disponibileall'incontro ed al dialogo con tutti, pronta adaccogliere proposte o critiche per una sem-pre pi completa e migliore realizzazionedel suo servizio alla societ.Ancora un grosso grazie a tutti ed un invitoa ritrovarci sempre pi numerosi.Con tanti AUGURI di BUON NATALE e FE-LICE 1985!

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  • 1 gennaio: giornata della pace di Maurizio R.la pace e i giovani camminano insieme

    Il tema della Giornata della Pace di quest'anno"La pace e i giovani camminano insieme" unasfida per il futuro, un impegno che dobbiamo af-frontare insieme, al di l dei momenti di sconfor-to e di rassegnazione, dovuti al tragico scandiredegli eventi quotidiani.Dobbiamo convincerci che non inutile lavorareper la tolleranza, per la comprensione, per lasperanza, che il nostro sforzo non deve limitarsialla denuncia delle sopraffazioni, dalle ingiusti-zie sociali, della degradazione della vita umana,ma deve concretizzarsi in gesti di condivisionefraterna.Il tema privilegia i giovani come principali prota-gonisti di questo cammino di pace, una pace dacostruire con paziente ostinazione giorno dopogiorno.Le giovani generazioni non hanno fortunata-mente conosciuto la atrocit della guerra, l'han-no solo sentita raccontare e ne hanno visto leimmagini sui libri di scoria e alla televisione, im-magini storicamente e geograficamente troppolontane dal loro mondo, ma sanno la sua mise-ria e le sue devastazioni.Se, come dice il poeta Singer, "La vita memo-ria", ognuno di noi si impegni dovunque ad es-sere operatore di pace, testimone della speran-za.Chiss che questo mondo abituato a tutto nonabbia proprio bisogno di piccoli, semplici gesti.

    anno 1985, un gioco delloca di Giuseppe G.- Toh, chi si rivede!- ???- Bentornato, 1985! Come va?- Scusi dice proprio a me?...

    Ma Lei chi lha mai vista?- Oh, noi ci conosciamo da decenni,

    vecchio istrione, e sei sempretal quale!

    - Anno nuovo, vita nuova: cosa vuoidi pi?

    - un detto che con te non ha nien-te a che fare. mai accaduto, peresempio, che nazioni si siano riap-pacificate o persone scambiate u-na stretta di mano, amichevolmenteper sanare un dissidio, dopo il 1mogennaio?

    - Eeehh!.. Ma queste sono quisquilie!

    - No, amico, tu sei una quisquilia!- E perch?- Perch sei insieme farraginoso,

    consunto, svigorito, di giorni da-te, commemorazioni, avvenimenti,anniversari, genetliaci ecc. sem-pre identici e frusti, ogni anno.Sei proprio un gioco dell'oca!

    - Amico, io sono semplicemente unSignore! Un Signore rispettato,atteso, festeggiato ed anche....temuto!

    - Signore, forse, ma un signore gab-bamondo, un signore commesso e por-tatore di chimere, di lusinghe,di speranze, di delusioni e futili-t, certamente s!

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  • - Eppure io, il mio compito-doverelo svolgo puntualmente, con tena-cia e rettitudine. Sono sempre pre-sente ad ogni scadenza: cosaltrodovrei fare?

    - Oh, cambiare, innovare, modificare! Ad esempio tu con intellettuali(!), studiosi, scribacchini, pen-satori perditempo, pennivendoli ecc.fai limpossibile per essere men-zionato, tramite le tue date, suilibri di scuola, di studio, di ar-chivio, di biblioteca...

    - E allora?Sei disonorevolmente immortalatoassieme ai grandi condottieri, aipotenti vincitori, ai superbi con-quistatori, ai regali imperatoridella Storia, antica e moderna.

    - Senti, se quelle date sono vantoe gloria di tante nazioni perchdovrei vergognarmene io?

    - Perch i granai che tu rievochied esalti, sono stati in realtgrandi macellai, feroci invasori,oppressori, schiavisti, saccheg-giatori e dittatori sanguinari!

    - Bum Bum! Amico...posso fermartiun istante? Ti ricordo che tuttele mie date riguardano anche tut-ti i tuoi Santi: hai qualcosa daridire su questo?

    - Ambiguo ed imbonitore, come un po-liticante! Tu, i Santi, li ri-cordi solo per promuovere festee svaghi, passatempi, e week-ende "ponti" veri.

    - Bellissimo, non ti pare?- No, non mi pare proprio! Festaio-

    li e gaudenti incalliti, bonem-poni e spendaccioni sregolatinulla hanno a che fare con la vi-ta severa e scrupolosa dei Santi.

    - ...Mb, qualche volta posso ancheessere strumentalizzato, no?

    - E per quale ragione?- Ma, scusa, dovrei forse sopprime-

    re le festivit religiose?- Certamente no ma molto d'altro s!- Per esempio?

    - Escludere innanzitutto dalla sto-ria le date con gli avvenimentidi orrori e terrore che ti com-piaci far conoscere e ricordarequali "imprese grandi dei grandidella Storia.

    - Amico, tu sei un visionario!- Forse, per...- Ancora?- Certo! Abolendo dalla scuola, sop-

    primendoli dallinsegnamento, queilibri appunto che esaltano e mitiz-zano il prestigio e l'onore nazio-nale, la supremazia della potenzae della forza, si disporrebbe dimaggiore spazio e di minori osta-coli per l'insegnamento ai nostrifigli della convivenza pacifica,della solidariet, della indipen-denza, della libert, del recipro-co rispetto, delluguaglianza tranazioni, popoli, individui...

    - E... nientaltro?- ...Mb, successivamente si potreb-

    be arrivare a correggere anche iltuo calendario...

    - Ascoltami, amico, sincerit persincerit: tu, i numeri, devi por-tarli alla ricevitoria del lotto,non a me!Io non do affatto i numeri, forsesolo delle aspirazioni o dei .sogni. Comunque, dicevamo? .. Ah s!Con il tuo calendario rinnovato,rimesso a nuovo, si potrebbe per-venire poi ad istituire setti-mane "vive"...Uuuhhh, mamma mia! ... Ma

    - Ascoltami ancora un istante: lesettimane vive dovrebbero in so-stanza realizzare tra i ragazzi,i giovani, solidariet e convi-venza, nellarco del tuo nuovo an-no, con giornate vissute e dedica-te, ad esempio, alleducazionecivica e religiosa, alla natura,allecologia, ai libri ed allalettura, alla preghiera, allemissioni, allarte, allamicizia,ai paesi vicini, agli ospedali,alle case di riposo, alla visitaa domicilio di ammalati, agliOrfanotrofi, ai Capi di Stato,ecc. ecc. con una settimana, in-fine, vissuta dai ragazzi, sen-za frontiere n barriere poli-tiche internazionali...

    - Amico, permetti che ci rida sopraprima di ripartire in cerca dibrindisi al mio nuovo abito?

    - Certo!... Mentre tu ridi, ioti saluto con un bel ciao, mum-mia"!Ed io ti rispondo: addio, sperodi non incontrati pi!

    - Ed io replico: al prossimo in-contro, VECCHIO ANNO NUOVO!

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  • lettere alla redazione

    non protesta,ma un modo diverso di vedere Luigi T.Nel giornalino Ronago '84 del mese di novem-bre, dopo tre pagine dalla mia preghiera di rin-graziamento, ho letto con interesse, ma con uncerto stupore, un articolo "din, don, dan".Non sono riuscito a capire se erano delle massi-me o delle realt, per in certi punti sono rima-sto deluso.Sono ritornato sulle parole, ma la mia delusionesi trasformata in amarezza: tante frasi non sospiegarmele, rifacendomi alla mia, anche se po-sca, fede cristiana.Voglio toccare solo qualche passo L'amico, untesoro per chi lo trova.La mia fede mi dice: io devo essere l'amico chegli latri cercano; se cos far, ne avr in cambioil centuplo.Un altro passo cos diceva:Amicizia, un tesoro introvabile. L'amicizia, perme, l'espressione massima dell'amore vero eun sincero di un cristiano. Io la vivo ricevendolain continuazione, perci credo di essere nel giu-

    sto se dico che non introvabile.Per ultimo, il passo ringraziamento. Dicevagrazie a Dio, sto bene... Mi va bene... Non pos-so lamentarmi!. Ma... a quale Dio si rivolge peri lamenti?Probabilmente chi scrive non aveva ancora lettola mia preghiera.Voglio dire che a me capita di rivolgermi a Diomolto spesso per i miei lamenti, per le mie cro-ci, e volglio dire che quando lo faccio molte vol-te non in modo tanto amichevole. S, nel dolo-re me la prendo con Dio, con chi potrei prender-mela? Ne sono felice per perch sperimento lamia fede.Ogni essere umano nel momento del dolore,dove si aggrappa?Dove cerca aiuto e consolazione se non nel Pa-dre?Tanto pi se noi crediamo, il Padre Nostro che Dio, non ci ascolter?io ci credo.

    lettera aperta sulrinnovo di un consiglio" Maurizio R.Sono stato negativamente stupito da alcuneparti dell'articolo riguardante il rinnovo del Con-siglio della Scuola Materna pubblicato nel nu-mero di novembre, non solo per il loro contenu-to alquanto superficiale, per quanto attiene adalcune problematiche riguardanti la scuola pub-blica (le cui elezioni, secondo l'articolista sareb-bero "noiose ed insignificanti), ma per la forma,palesemente irrispettosa verso la stessa, defini-taanonima e creatrice di diseguaglianze.

    Se poi la denigrazione delle strutture pubbliche,cos pervicacemente presente nell'articolo, vie-ne da un assessore anziano di un ente locale,che la forma pi vicina di decentramento delloStato, la stupore si fa viva preoccupazione.La scuola, pur tra limiti e ritardi, riuscita, peresempio, ad integrare i bambini handicappati econ le leggi 820 e 517 ha offerto sempre mag-giori opportunit educative.Sono fermamente convinto della straordinaria

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  • importanza che hanno avuto gli educatori catto-lici, a cominciare dal sacerdote Lambruschini(met dell'800) nella creazione di una strutturascolastica italiana; senza il contributo di idee edi elaborazione culturale dei cattolici sarebbesenz'altro ritardata quella legge Casati (1859)che istitu la scuola dell'obbligo.Basti pensare poi quale grande con tributo forni-scano le Universit Cattoliche nell'operare quel-la mediazione fra scienza e fede cos indispen-sabile per il mondo moderno. Sono altres con-vinto che sia un bene prezioso il patrimonio diesperienza di tradizioni e di persone che vivonoed operano nei nostri asili, realt scolastiche in-sostituibili per la formazione integrale della per-sonalit dei bambini.Ma appare anacronistico e francamente scon-certante che si accusi di inadeguatezza e dianonimato la scuola pubblica senza motivarnele ragioni. Quale contributo potr dare alla conti-nuit educativa fra scuola materna ed elemen-tare chi diffonde discredito?Gli orientamenti educativi della Scuola Maternae la riforma dei Programmi della Scuola Ele-mentare parlano di complementariet e di stret-to collegamento fra i due gradi di formazione,non di chiusure aprioristiche. Mi pare che, inve-ce, nell'articolo in questione la tolleranza e lacomprensione non siano tra le virt pi pratica-te.Certo, fa bene l'articolista a ricordare come siaimportante che la Comunit si senta pienamen-

    te coinvolta nella vita di un'istituzione che ditutti,La gente deve sentirsi partecipe sempre di unbene collettivo, ma alcune frasi infelici non fan-no altro che aggravare la disaffezione versol'impegno sociale.Attenzione, perch quel 50% di genitori che nonha votato potr aumentare e sar allora troppotardi prendersela, perch avremo contribuito an-che noi ad istituzionalizzare il diritto di delega e(se preferite) di vivere nellindifferenza.

    risposta: ma proprio cos? A. G.Ho letto con attenzione le osservazioni al mioarticolo sulla. Scuola Materna e debbo sincera-mente ammettere che sono rimasto disorientatoper pi di un motivo.Nello scrivere quelle righe non ho mai pensato}nel modo pi assoluto, di portare un attacco allaScuola Pubblica; non mia abitudine approfitta-re di "Ronago 84" per creare polemiche e non losar mai.Gli accenni alla Scuola Pubblica che d'altro can-to non ritengo essere il succo dell'articolo e chevanno intesi come rivolti al "ramo" materna)sono seguiti spontanei al discorso "elezioni" edal discorso "collaborazione", perch, parlando discuola privata, indubbio che un collegamentolo si possa fare solo con quella pubblica.Posso ammettere d'essere stato un poco pe-sante, ma non certo "palesemente irrispettoso",e di questo chiedo scusa.Per me la Scuola Materna di Ronago conta mol-

    to ed fonte di parecchie preoccupazioni, oltreche essere motivo di vivo impegno.Da questo ne deriva una certa "foga" nel porta-re avanti le istanze che la riguardano, foga cheritengo non essere del tutto demotivata.Sono pi che mai convinto che i genitori, mem-bri eletti nel Consiglio di Amministrazione dellaScuola Materna, abbiano un'importanza assaipi grande dei rappresentanti di classe delleScuole Elementari, perch essi possono deci-dere, con gli altri componenti il Consiglio tuttoquanto riguarda la Scuola, stessa; per questoho definito "insignificanti" le altre elezioni! Avreipotuto scrivere di poco conto, ma penso chenon sarebbe cambiato molto.Per quanto concerne il noioso, ognuno puavere la sua opinione a secondo che si tratti diun insegnante o di un genitore; io per la ScuolaPubblica sono genitore, convinto della validit diogni organismo scolastico, ma anche vicino a

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  • molti altri genitori che mi hanno fatto capire ilnon entusiasmo per queste elezioni, per cui hotratto, diciamo pure affrettatamente, delle dedu-zioni. Lo stesso valido per la parolaanonimo.La frase "creatrice di disuguaglianze" non maistata scritta da me, ma frutto di una interpreta-zione errata!Il concetto di "eguaglianza" stato preso in con-siderazione perch ho cercato di far capire che,se la Scuola Materna non fosse aiutata anchefinanziariamente, essa sarebbe costretta ad ap-plicare, per coprire i costi, delle rette di frequen-za altissime.Ci sarebbero cos dei bambini che vanno allaScuola Materna perch le loro famiglie nonavendo grossi problemi economici, possono pa-gare le rette anche se salate e dei bambini co-stretti a stare a casa in quanto le famiglie si tro-verebbero in difficolt.

    Ecco l'uguaglianza che si cerca di portare avantied a cui non siamo disposti a rinunciare.Per concludere non sono riuscito a capirel'accenno preoccupato alI'"Assessore Anziano".II fatto che mi trovi impegnato, diciamo pare adalto livello, nell'Amministrazione Pubblica di Ro-nago, non mi toglie il diritto di essere, al di fuoridelle cose "che riguardano detta Amministrazio-ne, un privato cittadino con le proprie idee e leproprie convinzioni, da portare avanti nel modoche pi ritengo opportuno.Desidero chiudere queste righe con un pensieroper la Scuola Materna di Ronago.Ogni accenno nei suoi riguardi pu essere posi-tivo, perch segno di interessamento, ma atten-zione: essa, per continuare ad essere una Real-t nella nostra Comunit, ha bisogno di. moltosostegno ed aiuto, dati da persone che la sap-piano comprendere ed amare con la loro opera,i loro consigli e le loro critiche costruttive.

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    1 gennaio doni dell'alberoTra le tante cose ricordiamoci anche delle Scuo-la .Materna,Marted 1 gennaio, come tutti gli anni, dopo lafunzione del pomeriggio, ci sar l'incanto dei"DONI DELL'ALBERO".L'invito per tutti: prima di tutto a portare in Par-rocchia il vostro DONO e poi a partecipare,marted, all'incanto,II ricavato per le necessit della nostra Scuo-la Materna.

    Grazie!!!!

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