19 febbraio 2014
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GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 41 - MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
L'Oscar del giorno lo asse-gniamo all'Asrem. L'Azienda sa-nitaria regionale è spesso presadi mira dalle critiche di quantiad essa si rivolgono. Questavolta, invece, a sottolineare laqualità della prestazione una si-gnora che al telefono ha ritenutomettere in luce la cortesia diun'operatrice allo sportello. Perfarlo, evidentemente, non sitratta di una consuetudine, di ungesto usuale. Tanto che la si-gnora, al telefono, ha ritenuto disottolineare proprio il compor-tamento dell'operatrice. Neprendiamo atto e l'Oscar lo asse-gniamo volentieri all'operatrice.
Il Tapiro del giorno lo diamo aTeresio Di Pietro. Il commissa-rio dell'Udc non sembra avernecombinate di positive in questiultimi periodi tanto che all'in-terno del suo stesso partito nonpoche le prese di posizione po-lemiche rispetto ad alcuni atteg-giamenti e decisioni assunte.Tanto che in molti hanno già de-ciso di sospendersi dall'Udc o diabbandonarlo in via definitiva.Un bel colpo politico, non c'èche dire, per l'uomo di Monte-nero di Bisaccia che ha creatonon pochi problemi al partito diCasini in attesa sempre di unarotta ben definita.
Il Tapiro del giorno
a Teresio Di PietroL’Oscar del giorna
all’Asrem
di Giovanna Ruggiero
Questo è l’anno buono, si diceva un anno fa.Con Frattura si uscirà dalla crisi. Finisce la reces-sione, calano le tasse, si tagliano gli sprechi, si di-mezzano le indennità degli eletti in Consiglioregionale. Il tutto condito con lo spazio al meritonel Molise di tutti. E come per magia, nulla ditutto questo è accaduto. I molisani sono semprepiù poveri, gli eletti sempre più ricchi, negli ospe-dali c’è un gran casino, le aziende chiudono, le
tasse le hanno ulteriormente aumentate. Con laciliegina sulla torta: lo spazio al merito è soloper amici, parenti e soci in affari. Tutti gli altrimolisani che non rientrano nel cerchio magico,sono inetti e incompetenti. Ma c'é un aspettoche nessuno aveva previsto nel Molise di tutti.La fuga di notizie. Questa è una caratteristicaper pochi. Non ce ne voglia l’innominabile. Per-ché ad oggi, pubblicare notizie di giudiziaria incui è coinvolto il presidente della Regione, vuoldire partecipare ad un complotto. Non è una
tesi ideata da noi. Ma dall’innominabile. La Gaz-zetta del Molise pubblica sempre notizie co-perte dal segreto istruttorio che riguardanol’innominabile. Telemolise le divulga. Come mai?Chi passa le notizie a questi sgarrupati giorna-listi che invece di farsi i “casi” loro si preoccu-pano di raccontare ai cittadini? Secondo la tesidell’innominabile il motivo nasconde dietrologieocculte che lui pare conoscere bene. Micaun’azienda lavora al meglio per ottenere, comesta accadendo, un gran successo di spettatorinel caso della tv e di lettori in rapporto allacarta stampata? Perché si racconta cosa suc-cede nelle segrete stanze di un Molise ancorapiù sgarrupato? Ed ecco accontentato l’innomi-nabile. Oggi c’è un’altra notizia che merita spa-zio in prima pagina e che sarà divulgata soloda Telemolise (a proposito, qualcuno si chiedesseperché le altre tv che pure hanno ricevuto la ri-chiesta non inseriscono il giornale in rassegna aparte Molise Tv). E la notizia è che la famigliadegli innominabili (fratello e sorella) ha denun-
ciato Iorio e il collega Minicozzi. Adesso questiultimi due dovrebbero fare una conferenzastampa per sapere come mai la Gazzetta delMolise è a conoscenza di questa rivelazione co-perta dal segreto istruttorio. Chi ha dato la no-tizia? I carabinieri a cui è stata presentata ladenuncia? O la Procura di Campobasso? E se èla Procura, si può sospettare che il magistratoche segue la questione si sia rivolto alla Gaz-zetta del Molise? O forse la Gazzetta ha rice-vuto fondi dall’innominabile per pubblicarequesta denigrazione di Iorio e Minicozzi? Si at-tende una nuova conferenza stampa anchedell’innominabile che stavolta non è dalla partedell’indagato ma del querelante. Perché in fondola tesi del Vangelo (Non nominare il nome di Dioinvano) è ampiamente sancita dalla nuova leggemolisana. Una sorta di ritorno al fascismo, graziealla sinistra, perché “come dev’essere in un re-gime sorto da una rivoluzione trionfante – cheha fatto cadere Michele Iorio - la stampa è unaforza al servizi
La fuga di notizie, la tesi degli innominabili e il ritorno del fascismo
Nato per fare da tramite tra l’uni-
versità e il territorio, il Consorzio
universitario, almeno in avvio, ha
mantenuto le promesse. Aveva rac-
colto la missione con spirito, po-
tremmo dire, pionieristico, da ultima
frontiera. Per anni ha svolto il com-
pito statutario con abnegazione, non
avendo mai navigato in mare tran-
quillo e, soprattutto, nell’oro. Ma al-
meno in avvio c’era stato un
concorso d’idee e una partecipa-
zione significativi per creare in-
torno all’università, che non
riusciva a mettere radici nella realtà
socio-culturale molisana, un mi-
nimo d’interesse e una forma di in-
terazione con le istituzioni locali.
Nell’opera di radicamento, di coin-
volgimento degli enti locali e terri-
toriali alla vita e allo sviluppo
dell’ateneo molisano, e nella tutela
del diritto allo studio, aveva dato un
notevole contributo. Bene, quel
consorzio nato con quello scopo e
portato avanti per anni con paziente
intelligenza da Natalino Paone, non
c’è più: è stato sciolto e posto in li-
quidazione. Nei giorni scorsi lo
hanno deciso il Comune di Campo-
basso, l’Università, e la Regione.
Per colmo di sfortuna, l’evento è
caduto a ridosso della liquidazione
di un altro organismo universitario
per il quale si erano spesi entusia-
smi, tecnologie, partecipazioni e fi-
nanze: il Parco tecnologico del
Molise, generando così un’ulteriore
addebito alla insensibilità politica e
amministrativa della Regione Mo-
lise che nel Parco e nel Consorzio
era una presenza dominante. Ogget-
tivamente, il Molise ora è più po-
vero, e l’università meno assistita, e
meno in grado di incidere nello svi-
luppo culturale e scientifico del Mo-
lise.
Qualcuno del novero politico-am-
ministrativo del presidente Frattura
si va affannando a spiegare l’inevi-
tabilità di ciò ch’è avvenuto e, come
consolazione, la possibilità che il
Parco e il Consorzio, magari sotto
altre spoglie, possano ritornare in
vita. Per la rinascita del Parco si va
ipotizzando la fenice: la dottoressa
Antonelli, delegata dal rettore Pal-
mieri alla Ricerca e all’Innovazione.
Per la rinascita del Consorzio tutto
è in predicato. Di questuanti alla
porta il presidente Frattura certo
non manca. Intanto ha liberato due
caselle che gli stavano strette.
E per il momento ha sospeso
anche due capitoli di spesa. Il cini-
smo non gli manca. Intanto il Molise
di questo passo, e con questi risul-
tati, non arresta la corsa in basso,
verso l’azzeramento della sua iden-
tità. Inoltre, non gli poteva capitare
di peggio che un governo regionale
tarato prevalentemente su obiettivi
di potere personale degli ammini-
stratori e su strategie economiche
con cospicui ritorni ad personam.
Ma c’è un altro aspetto, non meno
rilevante, in queste faccende. Ri-
guarda purtroppo il progressivo,
inarrestabile, arretramento degli
enti locali e delle altre istituzioni
territoriali da tutte le forme associa-
tive. Dallo stare insieme, dal condi-
videre obiettivi comuni, dal fare
filiera, dal creare un substrato di vo-
lontà, d’interessi e di strategie per
crescere in maniera coerente e
complessiva. Contro ogni forma di
egoismo e di dominio dell’uno sul-
l’altro. Della fine del Consorzio co-
munque un vantaggio l’università
riuscirà ad averlo.
Quello di poter utilizzare le ri-
sorse finanziare accumulate (pare
raggiungano i 600mila euro) per te-
nere ancora in vita la sede di Isernia
presso il vescovado quantomeno
fino ad esaurimento della disponi-
bilità.
Dardo
TAaglio
lto2
19 febbario 2014
Le risorse finanziare residue (pare raggiungano i 600mila euro) terranno
in vita la sede di Isernia presso il vescovado fino ad esaurimento
n Molise si sa, "nulla è impossibile". Se poi il Molise, è guidato da unesecutivo di sinistra composto da appartenenti all' ex centro-destra,che abbracciano l'area neo-liberista, catto-comunista di "patricellianainfluenza" in una vera e propria macedonia di millantati ideali, alloranulla è più come sembra, perfettamente in linea con la tradizione"para amministrativa" della Regione. In tutta questa confusione, nonsono più come sembrano nemmeno i principi dell'ordinamento più"banali". All'attuale governatore Paolo di Laura Frattura, deve esserglisfuggita una cosa, ovvero, i referendum sono fatti per essere rispettati.Pare non andare in questa direzione (aspettiamo di essere smentiti)un provvedimento inserito nel nuovo Piano Operativo presentato altavolo tecnico interministeriale salute-economia (Tavolo Massicci) incui la Regione Molise "nell'ambito del piano di rientro del debito sa-nitario" ha previsto: "la soppressione dell'Agenzia Regionale per laProtezione Ambiante del Molise ( ARPAM) per trasferirne le funzioniil patrimonio e il personale nell'ASREM".Facciamo un passo indietro,per capire come nasce l'ARPAM. Il Sistema delle Agenzie di Protezioneambientale è stato introdotto nell'ordinamento italiano dalla Legge21 gennaio 1994 n. 61, di conversione del decreto legge n. 496/93, che
all'art. 3 prevede appunto l'istituzione, con legge regionale, delle Agen-zie Regionali per la protezione ambientale, attribuendo ad esse le fun-zioni, il personale, i beni e le dotazioni finanziarie dei PresidiMultizonali di Prevenzione. "Detta previsione normativa scaturiscedall'esito largamente positivo del referendum abrogativo proposto al-l'elettorato nell'aprile del 1993, che ha chiaramente espresso la vo-lontà popolare di sottrarre al Servizio Sanitario Nazionale lecompetenze in materia di protezione ambientale, ad esso attribuitenel 1978 dalla Legge n. 833. "Specificamente con Decreto del Presi-dente della Repubblica 5 giugno 1993, n. 177 fu abrogata parzialmente(a seguito di referendum popolare, della legge 23 dicembre 1978, n.833, recante istituzione del Servizio sanitario nazionale), la parte in cuisi affida alle unità sanitarie locali i controlli in materia ambientale. Inaltre parole i cittadini italiani nell'aprile del 1993 si espressero per di-stinguere i due ambiti quello ambientale e quello sanitario, per evitarepossibili e pericolose ingerenze tra le due aree.Ma il Presidente Frattura pensa bene di poter ignorare l'esito refe-
rendario e accorpare, di fatto, le due strutture, offrendo a sussidiodella sua tesi, un ipotetico e scarsamente analizzato, risparmio dei
costi per circa 1,5 mln di euro. Ci piacerebbe capire a fondo, naturae modalità del risparmio con una analisi tecnica precisa sui benefici,insieme ad altre cose che sono state oggetto di una interpellanza pre-sentata nei giorni scorsi, in cui chiediamo al Presidente, di chiarirequanto previsto nel Programma operativo in merito ai fatti sopraesposti, con particolare rilievo: -sui presunti benefici economici-sullariorganizzazione del personale; - sull'intero assetto organizzativo; -sucome intende superare il palese "contrasto" con la normativa nazio-nale di specie.Perché, si sa, il MoVimento 5 stelle è sempre stato favorevole alla
riduzione della spesa pubblica, ma quando è reale e tangibile e nonquando, con della azioni degne dei più abili prestigiatori legislativi, siintende "cambiare i timonieri". Questo fatto ha sollevato perplessitàin tutta Italia, sono stati svariati i messaggi arrivati dalle Agenzie Re-gionali per la Protezione Ambientale della altre regioni che chiedonochiarimenti, ma si sa, nel Molise di tutti gli amici e i parenti, orientatoad una "sinistra- neo liberista", catto-comunista "di patricelliana in-fluenza" tutto è possibile."A riveder le stelle..."
Movimento Cinque Stelle
Soppressione ARPA un prestigio giuridico/linguistico che non porta a nullaL'intervento
Dopo il Parco scientifico e tecnologico, anche il Consorzio universitario ha chiuso i battenti: è stato sciolto e posto in liquidazione
Il Molise non arresta la corsa in basso, verso l’azzeramento della sua identità
CAMPOBASSO. Il governatore Paolo di Laura Frat-
tura e la sorella, vice questore aggiunto e capo di ga-
binetto presso la Questura di Campobasso, pare
abbiano deciso di festeggiare il San Valentino presso
la stazione dei Carabinieri di Campobasso.
I due, fratello e sorella, alle 10.15, proprio nel giorno
degli innamorati, hanno presentato un atto di denun-
zia-querela contro Angelo Michele Iorio e Giovanni
Minicozzi. Cosa avrebbero commesso l’ex presidente
della Regione Molise e il giornalista di Telemolise? Il
tutto sembra risalire alla conferenza stampa che Mi-
chele Iorio ha tenuto il 15 novembre 2013 al Centrum
Palace di Campobasso in cui dichiarava la sua per-
plessità perché alcune indagini che lo riguardavano
erano condotte dall’ufficio della sorella del governa-
tore.
“Nutro seri dubbi perché ci sono elementi ambien-
tali che dovrebbero escludere la possibilità che ad in-
dagarmi siano agenti della Questura e colleghi del
capo di Gabinetto del Questore, la dottoressa Frattura,
che in qualche modo mi creano qualche perplessità”
aveva dichiarato Iorio. Perplessità ragionevolmente
credibili visto che il Questore di Campobasso (come
pubblicato dal Corriere della Sera il 15 gennaio 2014)
è indagato per favoreggiamento nei confronti del pre-
sidente della Regione, Paolo di Laura Frattura.
La denunzia dei germani è stata presentata al co-
mandante interinale dei carabinieri di Campobasso,
Francesco Niccoli.
Lo stesso nome che si ritrova nella lista “Noi per il
Molise” (realizzata da Antonio Pardo D’Alete) presen-
tata alla regionali di febbraio 2013, collegata al candi-
dato presidente Paolo di Laura Frattura. La denuncia
dei Frattura arriva subito dopo la comunicazione di
Michele Iorio che ha dato mandato al suo avvocato
Messere di querelare le parole di Frattura nel corso
di un’altra conferenza stampa. Quella relativa alla no-
tizia del suo coinvolgimento (e del commercialista Del
Cioppo candidato anch’egli alle regionali del 2013 con
l’Idv sempre a sostegno di Frattura) nell’inchiesta
Biocom (per 265mila euro di fondi pubblici intascati e
non utilizzati per la costruzione di una centrale a bio-
disel a Termoli). Nell’ambito della quale inchiesta, ap-
punto, il Questore di Campobasso è a sua volta
indagato per favoreggiamento.
La tesi di Frattura “indagato” esposta in conferenza
stampa il 7 febbraio scorso, era: “Certi scoop conti-
nuano ad essere appannaggio proprio di quegli organi
di stampa che per anni hanno vissuto di contributi
pubblici generosamente elargiti da Michele Iorio at-
traverso formule assai bizzarre” quasi ad ipotizzare
che ci fosse una certa fuga di notizie (dalla Procura?
Dalla Questura?) indirizzata solo alle colonne della
Gazzetta (e divulgate dalla rassegna stampa di Tele-
molise) con la pubblicazione di notizie coperte dal se-
greto istruttorio che riguardavano solo il governatore.
Il tutto per ottenere dallo stesso governatore fondi
pubblici. “Questa immagino sia la causa che più in-
nervosisce quella parte di informazione che pensa di
ottenere, con metodi bassi e fin troppo facili da deci-
frare, un cedimento da parte mia. Un cedimento che,
si rassegnino, non ci sarà mai” aveva concluso il go-
vernatore in carica. Ma in tutto questo, che c’azzecca
un collega giornalista che lavora a Telemolise e che,
come tutti, racconta ai molisani quello che accade in
questa regione? Forse si vuole evitare che si dia ri-
salto a certi racconti poco graditi?
Su Iorio, invece, la tesi di Frattura la si conosce già:
“Chiaramente la mia fiducia nella magistratura – ha
già dichiarato Frattura (Paolo) - non solo è radicata
ma non avanzo alcuna insicurezza rispetto all’operato
degli inquirenti, non getto alcun ombra su legami, pa-
rentele o anche amicizie particolari così come di re-
cente Michele Iorio ha fatto gettando fango anche su
mia sorella”.
Ma se nella denuncia di San Valentino la stessa Giu-
liana Frattura, sorella del governatore, si qualifica
come capo di Gabinetto del Questore di Campobasso
e come vice Questore aggiunto, quale sarà mai l’ipo-
tesi di reato commessa da Michele Iorio?
red.pol
TAagliolto
319 febbario 2014
Bavaglio: Regione e Questura, il tandem ‘innominabile’ colpisce ancoraIl governatore e la sorella vice questore denunciano Iorio e il giornalista di Telemolise
Biomasse nel Matese: nulla di fatto al Consiglio di Stato
ROMA. Si è discusso ieri al Consiglio di Stato il ricorsodella Civitas (società dei soci del governatore Frattura, il ma-rito del capo di Gabinetto del presidente della Giunta) con-tro la sentenza del Tar Molise che ha sospesol’autorizzazione per la costruzione di una centrale a bio-masse legnosa nel Matese. I ricorrenti hanno rinunciato allasospensiva per cui il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsinel merito. I soci del governatore del Molise si sono affidatiall’avvocato Alessandro Botto, già consigliere di Stato fino al21 dicembre 2012 quando il giudice Botto lascia il Consigliodi Stato e la magistratura e diventa socio, nel 2013, dello stu-dio legale “Legance” di Roma. Ma Botto ha ricoperto unaserie di incarichi fuori ruolo quando era magistrato. Pratica-mente si è seduto sulla poltrona di quasi tutti i dicasteri. Cosìscrive di lui la giornalista Valeria Di Corrado: “Capo di gabi-netto del ministero per la Funzione pubblica e di quello delCommercio con l’estero. Capo dell’ufficio legislativo del mi-nistero della Pubblica Istruzione. Consigliere giuridico delministero della Difesa e di quello degli Affari Esteri. Il suonome è comparso anche tra i vertici delle più importanti au-thority italiane, come segretario generale dell’Autorità per le
garanzie nelle Comunicazioni e componente dell’Autoritàper la vigilanza sui contratti pubblici. In virtù di quest’ultima esperienza è diventato anche tito-
lare della cattedra di diritto e regolamentazione dei contrattipubblici presso l’Università Luiss. Se il Governo Monti avessedato attuazione a quanto previsto nel testo della legge anti-corruzione, Botto sarebbe stato uno di quei magistrati chenon avrebbe più potuto ricoprire contemporaneamentedoppi incarichi. Il decreto legislativo, con il quale il Parla-mento aveva delegato l’esecutivo a imporre un aut aut ai giu-dici divisi tra tribunali e organi istituzionali o enti pubblici, èscaduto il 28 marzo, lasciando tutto com’era. Non c’è da stu-pirsi poi se si verificano storie come quelle dell’ “ecletticoBotto”. Tornando alla vicenda molisana, secondo il Tar Molise(che si è espresso nei primi di giugno del 2013) ha bloccatotutto. “L’istruttoria va ripetuta dall’inizio” hanno decretato i giu-
dici amministrativi. Accanto al ricorso al Consiglio infatti viè anche la riproposizione del progetto alla Regione Molise.Ma anche qui, la conferenza dei servizi, riunitasi verso la finedi dicembre 2013, ancora non si esprime.
Giovanni Minicozzi “colpevole” di aver trasmesso
il video della conferenza stampa dell’ex presidente
CAMPOBASSO. "Lagestione opaca delgruppo consiliareUdeur Popolari eserci-tata dal PresidenteNiro, da me più volterappresentata anchemediante il deposito diformali ricorsi e de-nunce effettuato presso le competenti Autorità di controllo, e il ri-scontro di una mancata attivazione al fine di rimedio ai gravi erroricommessi, assumo la decisione di lasciare il gruppo richiamato e dioptare per quello denominato Gruppo Misto". Così il consigliere re-gionale, Nunzia Lattanzio. "Scelta obbligata e ponderata, utile a darecontinuità ed ancora maggiore concretezza alla mia azione politica,gravemente ed illegittimamente compromessa dalle condotte delPresidente Niro. Nel perseguimento dei valori di equità, indipen-denza e legalità, che da sempre ispirano la mia vita,assumerò le necessarie decisioni ed esprimerò nelle sedi oppor-
tune il mio voto -come già in ogni occasione attuato- con spirito cri-tico, ciò al fine di evitare scelte non rispondenti all'interesse delPopolo molisano".
"Lascio l'Udeur per il Gruppo Misto"Il consigliere Nunzia Lattanzio ritiene la scelta come tappa obbligata
Campobasso. Più ombre che luci sul fronte occupa-
zionale in Molise, espressione del clima economico
difficile che stanno attraversando le diverse compo-
nenti imprenditoriali della regione. E’ quanto mostra
il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Union-
camere e Ministero del Lavoro, sulla base delle previ-
sioni di occupazione delle imprese dell’industria e dei
servizi per il I trimestre 2014 (il bollettino completo è
scaricabile dal portale Starnet.Unioncamere).
Nella regione Molise i contratti attivati in complesso
nel primo trimestre dell'anno dovrebbero essere circa
860, il 16% in meno rispetto ai circa 1.020 dello stesso
trimestre dell'anno precedente. Così come accade a
livello nazionale, risultano in diminuzione sia le as-
sunzioni dirette effettuate dalle imprese (-21%) sia i
contratti atipici (-5%).
Nello specifico in questo trimestre i contratti atti-
vati nella regione saranno costituiti per due terzi da
assunzioni dirette di lavoratori dipendenti (oltre 540
unità) e per un terzo (320 unità) da contratti atipici.
Tra questi ultimi dovrebbero prevalere i contratti di
collaborazione a progetto, con circa 150 assunzioni.
Proseguendo, quindi, la tendenza negativa che ha
caratterizzato il 2013, nei primi mesi del 2014 è previ-
sta una ulteriore riduzione dell'occupazione.
Il "saldo" occupazionale atteso in Molise è infatti
pari a circa -40 unità, sintesi tra 860 "entrate" di la-
voratori, sia subordinati sia autonomi, e 910 "uscite"
(dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri
motivi).
La componente penalizzata potrebbe essere quella
del lavoro dipendente, per la quale si prevedono, nel-
l'arco del trimestre, 540 assunzioni e 770 uscite, vale
a dire circa 230 posizioni di lavoro in meno.
Questo calo è però parzialmente compensato da va-
riazioni positive con riferimento alle altre modalità
contrattuali, per le quali il numero di contratti attivati
dovrebbe superare quello dei contratti in scadenza:
+60 unità è il "saldo" previsto per i contratti in sommi-
nistrazione (interinali), +100 quello delle collabora-
zioni a progetto e +20 quello degli altri contratti di
lavoro indipendente (collaborazioni occasionali e in-
carichi a professionisti con partita IVA).
Disaggregando i dati e considerando sempre sia il
lavoro dipendente che quello atipico, in entrambe le
province molisane si registrano andamenti occupa-
zionali negativi: -20 unità circa a Campobasso e -30
circa ad Isernia.
Concentrando, poi, l’attenzione solo sulle assun-
zioni di lavoratori dipendenti (che rappresentano
circa il 63% della domanda di lavoro totale espressa
dalle imprese molisane), il 55% delle 540 assunzioni
programmate in Molise nel 1° trimestre del 2014 si
concentrerà nei servizi, circa 2 punti in più rispetto al
trimestre precedente. Diminuisce quindi il peso del-
l'industria (costruzioni comprese), che non supererà
il 45% del totale.
Tra i servizi, prevalgono le attività dell'insieme
degli "altri servizi", con 170 assunzioni (il 32% del to-
tale regionale). Seguono le attività collegate al com-
mercio, con 70 assunzioni (12%) e quelle del
turismo-ristorazione (60 unità, l'11%). L'industria
concentrerà 140 assunzioni (il 26% del totale regio-
nale) e le costruzioni 100, ovvero il 19%.
4 TAagliolto19 febbario 2014
Il saldo tra “entrate” e “uscite” stando alle previsioni
Excelsior potrebbe essere negativo per 40 unità
Occupazione, più ombre che luci
Protezione civile,nuovi timori
CAMPOBASSO. Sono 46 gli impie-
gati atipici dei Centri per l'Impiego di
Termoli e Campobasso che dal 1 aprile
perderanno il lavoro. La causa risiede
nella mancanza di fondi europei ero-
gati dalla Regione Molise alla Provin-
cia di Campobasso per il pagamento
degli stipendi. Dal 2000, infatti, la Pro-
vincia detiene le funzioni deputate al
lavoro, su delega della Regione Molise.
Il portavoce di questa emergenza è
l'Assessore al Lavoro Alessandro Di
Labbio: "Viviamo una situazione tra-
gica che avrà delle serie ripercussioni
anche sulla comunità. Il 50% dei ser-
vizi viene svolto proprio dagli interi-
nali e dal 1 aprile non potremmo più
fare affidamento su di loro, per cui
molti processi subiranno dei rallenta-
menti.
Cosa dovremmo dire ai ragazzi che
da dieci anni sono il fulcro di questi
uffici? Come faremo ad assicurare lo
stesso servizio svolto finora se non
avremo personale sufficiente a coprire
le necessità della comunità?
E' uno scaricabarile di colpe, nes-
suno si ritiene responsabile e, nel frat-
tempo, ci saranno 46 disoccupati in più
di cui occuparsi. Io non accetto questo
assoluto silenzio, voglio delle risposte".
La Regione, dal canto suo, sembra
non interessarsi al problema: "C'è una
mancata attenzione alla nuova pro-
grammazione. E' da settembre che
tamponiamo la Regione e l'Assessore
Petraroia e, ad oggi, nessuno ci ha dato
una risposta. Abbiamo bisogno di un
progetto alternativo, di un'anticipa-
zione dei fondi che ci darebbe modo di
creare un progetto ponte per chiudere
la programmazione 2007/2013 ed
aprire la nuova. Il problema è anche
politico: molti uffici della Regione
stanno subendo delle riorganizzazioni
ed i nuovi dirigenti attendono che
l'Amministrazione dia delle direttive
sul da farsi e nel frattempo qui ri-
schiamo di non avere più precari da
stabilizzare. Abbiamo già subìto dei ri-
tardi a causa del cambio al vertice po-
litico, siamo indietro anche con il
sistema informatico visto che la Re-
gione Molise è l'unica a non aver atti-
vato il SIL (sistema informativo del
lavoro), speriamo di non dover dimez-
zare anche i servizi offerti".
I centri per l'Impiego non sono
nuovi a situazioni del genere: "Questa
emergenza va avanti da mesi. A dicem-
bre del 2013 la Provincia di Campo-
basso ha chiesto con forza alla
Regione il pagamento di 1/3 degli sti-
pendi totali arretrati da quattro mesi.
Siamo riusciti a liquidare tutti gli sti-
pendi, per un totale di circa 540mila
euro, solo dopo aver minacciato di in-
dire una conferenza stampa ed una
marcia a Campobasso. Se la situazione
non si risolverà il 1 aprile proporrò
una delibera per rimandare indietro la
delega al lavoro della Provincia e mar-
ceremo su Campobasso".
"Lo scorso anno siamo rimasti senza
stipendio per più di quattro mesi, ma
abbiamo continuato a svolgere il no-
stro lavoro – racconta uno dei ragazzi
del MasterPlan che da aprile non avrà
più il suo impiego – Molto spesso sono
gli stessi disoccupati che si rivolgono a
noi a consolarci e darci un barlume di
speranza sul nostro futuro.
E' un'angoscia quotidiana ed ab-
biamo perso la fiducia".
Centro Impiego, a rischio 46 unitàE' da settembre che la Regione non dà risposte sui fondi europei per la struttura
CAMPOBASSO. I sindacati lanciano un
grido di allarme perché seriamente preoccu-
pati dalla situazione "di immobilismo assurdo
e dai continui rinvii del tavolo della vertenza
dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile,
che di fatto sta rallentando la fase di ricostru-
zione post-sisma ormai iniziata da 12 anni e
che in un momento di grave difficoltà econo-
miche e produttive potrebbe rappresentare
un primo passo verso il rilancio del settore
dell’edilizia e dell’indotto oltre che la salva-
guardia dei posti di lavoro".
Infatti, il tavolo del 17 febbraio, aperto
presso l’ARPC, "improvvisamente e incom-
prensibilmente interrotto a causa delle per-
plessità del Consigliere Delegato Dott.
Salvatore Ciocca va immediatamente riatti-
vato, nel pieno rispetto dell’intesa sindacale
siglata il 13 u.s. presso la Prefettura di Cam-
pobasso, quale sintesi condivisa e transitoria
che ha saputo offrire risposte sia al bisogno
di un celere completamento della ricostru-
zione post-sisma, sia alla tutela del lavoro, dei
lavoratori e al sostegno della ripresa econo-
mica regionale.
E’ immotivata e pretestuosa ogni dilazione
aggiuntiva, oltre che, essere irriguardosa nei
confronti della Delegazione Parlamentare e
del Prefetto di Campobasso. Invitiamo, inol-
tre, il Presidente della Regione Molise ad una
riflessione su quanto sopra denunciato facen-
dosi garante di una risposta immediata". Per
quesrto i sindacati sollecitano la riapertura
del tavolo per tradurre in termini concreti e
attuativi l’Accordo.
I sindacati si dicono preoccupatiper la posizione nuovamente assunta da Ciocca
Il Molise è a forte rischio sismico, ma non tutto e non
tutti si conformano a questa realtà. La Regione Molise, per
dire, si attarda sulle polemiche della ricostruzione post
terremoto del 31 ottobre 2002, non ne sa venire fuori con
chiarezza, non si convince ancora che la sismicità del ter-
ritorio pretende una politica specifica, un sistema di ge-
stione, un modello comportamentale stabili e
costantemente monitorati.
Difatti, solo nel 2011 con la legge 25 del 9 settembre s’è
decisa a stabilire le procedure per l’autorizzazione sismica
degli interventi edilizi e la relativa vigilanza, nonché le
procedure per la prevenzione del rischio sismico mediante
la pianificazione urbanistica. Vale a dire a distanza di 11
anni dal terremoto, e a distanza di diversi anni dalla legi-
slazione nazionale sulle aree sismiche che sollecitava ade-
guamenti, adattamenti e integrazioni da parte delle Re-
gioni. La materia sismica, delicatissima, attualmente è
racchiusa nella vecchia legge regionale, la numero 20
dell’8 giugno 1996. La legge 25 è stata redatta appunto per
corrispondere all’esigenza di garantire la pubblica inco-
lumità, il riordino della legislazione regionale in materia,
e, in particolare, per corrispondere alla definizione delle
procedure necessarie per costruire secondo criteri e obbli-
ghi antisismici, è stata varata la legge 25/2011. Una legge
importante, quindi.
Fin qui totalmente disattesa perché nessuno alla Re-
gione - sia esso dirigente o amministratore -, ha saputo e
voluto darle seguito con l’adozione del regolamento d’at-
tuazione. Fin qui. Perché da qui in poi, come risulta al cro-
nista, della legge 25 perché sia resa operante, se ne sta oc-
cupando personalmente il direttore dell’area quarta della
Regione Molise, l’ingegnere Rodolfo Cocozza, da poco più
di un mese responsabile anche del Servizio sismico regio-
nale. Se c’era un motivo perché si ricorresse a persone
operative, motivate e preparate, eccolo trovato: l’agibilità
della legge 25, perché finalmente nel Molise, terra a forte
rischio terremoto, si possa intervenire in materia di edili-
zia, di prevenzione del rischio, di vigilanza, di autorizza-
zione, di disciplina e di procedure.
Ovvero a garanzia della pubblica incolumità. Però, son
dovuti passare circa tre anni perché qualcuno se ne occu-
passe. Sono questi rilievi a formare l’immagine plastica
dell’immobilismo, del lassismo, della indifferenza, della
superficialità con cui si vive e si opera all’interno della
struttura regionale superdotata di direttori, di dirigenti e
di direttivi. La Regione Molise: un mastodontico elefante
impantanato. Che nemmeno le sollecitazioni venute dal-
l’esterno, ci riferiamo alle reiterate sollecitazioni del pre-
sidente dell’Associazione Ingegneri e Architetti Molise,
Claudio Pasquale, perché si desse vita ad una nuova legge
regionale sui Lavori pubblici, alla formazione del prezzia-
rio regionale, allo snellimento delle procedure ammini-
strative e al rilancio dei programmi operativi delle opere
pubbliche, sono riuscite a scalfire. Probabilmente trove-
ranno ben altra accoglienza e rispondenza con l’assessore
Nagni e con l’ingegnere Cocozza ai quali, verosimilmente,
il presidente Pasquale si ripromette di rappresentare
anche la necessità che la legge 25 sia uno strumento agile
ed efficace, e non già un ulteriore appesantimento buro-
cratico.
Importante è aver trovato un punto di riferimento, una
volontà, una professionalità, disposti ad impegnarsi.
Manca dunque poco per liberarsi di una vecchia legge (la
20 del 1996) probabilmente anacronistica e insufficiente. Il
tempo di rileggere il testo integrale della legge 25 e di re-
digere il regolamento di attuazione. Sperando che dal no-
vero del consiglio regionale non intervengano il solito
cultore della perdita di tempo, l’adottatore e l’adattatore
delle regole “Cicero pro domo sua”. In questo caso di una
legge, la 25, peraltro mai entrata in vigore.
Dardo
Per accelerare lo sviluppo e il potenziamentodel settore turistico della macroregione Adria-tico-Ionica, occorre investire per migliorare l’ac-cessibilità, i collegamenti e le infrastrutturedell’area, reali e digitali, puntando allo stessotempo su reti e aggregazioni di imprese, forma-zione professionale degli operatori turistici , l’in-tegrazione delle strategie di promozione deiterritori e dei sistemi web e lo sviluppo di un’im-magine coordinata, con la creazione del marchioADRION.Sono alcune delle proposte avanzate dalle
Confesercenti delle regioni adriatiche (Friuli Ve-nezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche,Abruzzo, Molise e Puglia) in una lettera indiriz-zata ai presidenti delle giunte regionali di riferi-mento, contenente proposte e osservazioni perlo sviluppo del turismo nella macroregioneadriatico-ionica“Data l’importanza che la strategia Europea
per la Regione Adriatico Ionica riveste per losviluppo delle aree interessate ed in particolareper lo sviluppo ed il potenziamento del settore
turismo – si legge nella lettera - le Confesercentidelle Regioni Adriatiche ritengono utile portareun loro contributo alla definizione della strategiae delle politiche ed azioni che ne conseguiranno.“Dal momento che la Macroregione non ha
fondi propri, ma è uno strumento di coordina-mento – continuano le Confesercenti - va sot-tolineata e colta la coincidenzadell’approvazione della strategia della Macrore-gione con i nuovi strumenti di programmazioneFSR, FSE e FEASR per il periodo 2014 - 2020 :si tratta di quasi 100 miliardi di euro (circa il 13%in più rispetto a quelli della passata programma-zione) che, se ben utilizzati, rappresentano unaimportante opportunità per il Paese, per le im-prese ed i cittadini”. Le prospettive dell’Euroregione Adriatica al-
l’interno della Macroregione Adriatico-Ionica –spiegano le associazioni di imprenditori – con-templano anche “la preparazione, defini-zione ed armonizzazione di una comunestrategia di sviluppo in campo economicocon particolare attenzione ai settori del
turismo, della pesca e dell’agricoltura”In particolare, scrivono le imprese,
“vanno migliorate ed ottimizzate tutte le azionilegate all’accessibilità internazionale, ma anchenazionale e locale dell’area, sia attraverso l’au-mento di collegamenti aerei internazionali, siaimplementando una politica di trasporti che pri-vilegi il miglioramento delle linee ferroviarie le-gate alle tratte nazionali ed europee dell’areaadriatica di riferimento, oltre che il migliora-mento del sistema dei porti”.“Oltre alle infrastrutture reali – continua il
documento, vanno finanziate come prioritarieanche le infrastrutture o “strade digitali”, labanda larga e ultralarga, anche per superare unritardo che costa caro in termini di competiti-vità. La crescente domanda di connettività delleimprese, dei turisti, dei cittadini ci obbligano achiedere alle autorità, tempi sempre più breviper l’attuazione della prevista copertura dei no-stri territori, come indicato dagli obiettivi del-l’Agenda digitale dell’Unione Europea per il2020.“Riteniamo inoltre strategica la formazione
professionale continua che debba servire comevolano di crescita occupazionale (in particolaregiovanile e femminile) creando anche nuove fi-gure di Promoter Turistici della Destinazione”.
“Le nostre imprese del settore turistico –analizzano le Confesercenti - stanno sperimen-tando forme di aggregazione attraverso retisnelle poco burocratizzate e a basso costo digestione, che fanno leva, a seconda delle Regioni,la cultura, il paesaggio, il golf, i parchi letterari, laspiritualità, i negozi storici, l’enogastronomia ti-pica locale. Tali aggregazioni vanno sostenutenella loro unicità. A questi si aggiungono poi iprogetti trasversali ai cluster, che puntano a po-tenziare target tradizionali o ad attrarne di nuovi: anche in questo caso, occorre sostenere i pro-getti che aggregano gli operatori e li mettono inrete con altri soggetti pubblici e privatiInfine, conclude la lettera, “va fatta una attenta
riflessione sui punti di accoglienza turistica: lapeculiarità delle nostre piccole imprese li rendea breve medio termine le candidate ideale peroffrire una prima rete di informazione e acco-glienza diffusa e qualificata grazie alla conoscenzadelle lingue ed all’utilizzo di un sistema informa-tico dedicato (anche attraverso totem visibili daituristi), ma anche fortemente competente intermini di conoscenza del territorio e della suaofferta di opportunità”.
Il Direttore RegioneIl Presidente ProvincialeDott. Graziano D’Agostino
TAagliolto
519 febbario 2014
Son dovuti passare circa tre anni perché qualcuno si occupasse della pubblica incolumità
Regione Molise: un mastodonticoSe c’era un motivo perché si ricorresse a persone operative, motivate e preparate, eccolo trovato: l’agibilità della legge 25, perché finalmente nel Molise, terra a forte rischio terremoto, si possa intervenire in materia di prevenzione del rischio
L’intervento
Perchè accelerare la macroregioneAdriatico-Ionica
elefante impantanato
di Massimo Dalla Torre
Ogni città ha le sue zone d’ombra, luo-
ghi che la scarsa o nulla manuten-
zione e il tempo trasformano in micro
discariche sotto gli occhi di tutti. E
Campobasso non fa eccezione. Questo
è l’inizio di un articolo pubblicato sul
sito www.primonumero.it sezione di
Campobasso, a firma della collega Va-
lentina Di Biase. Una passeggiata gior-
nalistica che mette ancora una volta in
risalto come Campobasso, un tempo
città giardino ora è città zerbino. La
collega scrive che non serve allonta-
narsi tanto dal centro per costatare
che l’accumulo di rifiuti e sporcizia
prolifica un po’ ovunque. Una situa-
zione di degrado accentuata dalla
mancanza dei cosiddetti servizi mi-
nimi. I quali, se fossero attivi, e non lo
sono, manterrebbero il decoro e la pu-
lizia del capoluogo dove non sono pre-
senti cestini per la raccolta delle
immondizie. Altra punta di diamante
del degrado il parcheggio nelle vici-
nanze dell’Università dove ci sono di-
versi esempi d’incuria primi fra tutti i
secchi dell’immondizia graffitati,
tant’è che gli oggetti dello scempio
giacciono a terra senza che nessuna
provveda o a smaltirli o a riattarli. Se
poi poco, poco si fa attenzione all’ar-
redo che doveva servire ad abbellire il
parcheggio che avrebbe dovuto risol-
vere lo smaltimento delle autovetture
dal centro, fin troppo intasato,l’occhio
cade inesorabilmente sulle panchine
sfondate, pavimentazione divelta, in-
cultura totale delle piante messe a di-
mora che sono ridotte e scheletri e la
cosa più pazzesca nessuna autovettura
parcheggiata. Come non bastasse a
completare l’opera di degrado il box,
che probabilmente avrebbe dovuto
ospitare i servizi igienici, totalmente
assenti tant’è che è stato trasformato
un “deposito” di ciarpame che grida
allo scandalo. Non è tutto, perché se si
passa nelle vicinanze della stazione
dei treni i bidoni preposti alla raccolta
delle immondizie spesso stracolmi,
sono completamente capovolti tanto
da occupare la carreggiata mettendo a
rischio il passaggio delle autovetture,
nonostante ci sono posti di blocco.
Luogo prodromo dello scenario che si
presenta al terminal degli autobus
struttura mai collaudata dove fanno
bella mostra: porte sfondate per l’ac-
cesso ai piani superiori, ora alloggio di
extracomunitari, oggetto di controlli
da parte delle forze dell’ordine, scritte
oscene, una quantità impressionante
di rifiuti sui marciapiedi rotti che
quando piove o nevica si trasformano
in veri e propri acquitrini o piste da
bob, dove le persone che devono
uscire dal terminal dalla parte che si
affaccia sulla tangenziale, sono co-
strette a fare lo slalom per non essere
investiti da uno schizzo di acque
sporca piuttosto consistente o addirit-
tura non cadere causa la mancanza di
sale che permetterebbe un passaggio
sicuro. Non finisce qui, recita uno slo-
gan pubblicitario televisivo, perché il
lungo elenco delle incurie urbanisti-
che si allunga: hotel Roxy, parcheggio
dell’ex Romagnoli, pinetina di Via Ge-
nova, parco giochi di Villa De Capoa,
già attenzione di altro nostro articolo,
Via Matris e la collinetta Monforte,
tanto per citarne alcune che hanno
trasformato Campobasso in una pat-
tumiera non svuotata nonostante ogni
qualvolta ci si appresta a votare l’eco-
logia, la salvaguardia dell’ambiente e
la cura degli spazi verdi fanno da pa-
drone nelle promesse dei vari candi-
dati che una volta assisi sugli scranni
di palazzo San Giorgio come recita un
detto popolare: “passata la festa gab-
bato lo santo”.
Peccato che i sindaci, e le ammi-
nistrazioni che governo, le cose
migliori le facciano sempre a
pochi mesi dalla scadenza del
mandato popolare. Non fa ecce-
zione il sindaco di Bartolomeo che
ha approvato a febbraio 2014 (il
13 per la precisione) il piano
triennale delle opere pubbliche a
valere fino al 2016. 48 milioni di
euro stanziati di cui 30 dovreb-
bero essere spesi, meglio proget-
tati e appaltati, entro l’anno
corrente. La qualcosa lascia inten-
dere che il sindaco Di Bartolomeo,
che in queste settimane sta racco-
gliendo consensi intorno ad una
sua ricandidatura e il via libera di
Forza Italia (nonostante dal par-
tito continuino a provenire voci
che dicano e confermino l’indi-
zione delle primarie cosiddette ci-
viche, ossia aperte a chiunque
intenda votare), sente di poter-
cela fare e, finalmente, liberato
dalle spire del patto di stabilità,
dimostrare cosa sia capace di
pensare, di progettare e di realiz-
zare. Immaginiamo una impo-
nente attività di lavori pubblici
che oltre a dare risposte ai citta-
dini, dalla viabilità all’arredo ur-
bano, creerebbe occasioni di
nuova occupazione e ossigeno alle
imprese. Una parte di queste idee,
di queste possibilità, di queste
possibili realizzazioni con il segno
di una marcata qualità, le ha fatte
intravedere il consigliere, capo-
gruppo dell’Udc a Palazzo san
Giorgio, Michele Ambrosio, che
nel corso del quinquennio ammi-
nistrativo s’è distinto per origina-
lità delle proposte e per la capa-
cità di difenderle dalle critiche
acritiche, e dalle malevolenze da
marciapiede. Alcune delle sue
idee, a quanto pare, sarebbero in-
cluse tra le 67 schede progettuali
che formano il già detto piano
triennale. Riguarderebbero pre-
valentemente il miglioramento
estetico della città e soluzioni ur-
bane per accentuare il carattere
aggregativo dell’area murattiana.
Un intervento sarebbe la sistema-
zione di Piazza 1° maggio nel-
l’area industriale là dove si allarga
a dismisura ad invitare la canaliz-
zazione del traffico e un arredo
fatto di aiuole, piantumazioni di
pregio e, perché no, un monu-
mento ai lavoratori. Intervento
necessario, logico, diremmo im-
procrastinabile, per dare un carat-
tere urbano a ciò che attualmente
è un’area corrispondente a una
sommatoria indistinta di fabbri-
cati, capannoni, ed esercizi com-
merciali e del tempo libero.
Lasciarla nella attuale condizione
di anarchia, per l’amministrazione
comunale significherebbe perma-
nere nell’atteggiamento di di-
stacco dalla realtà. Ambrosio,
d’altronde, si è cimentato spesso e
volentieri contro questa tendenza
a non considerare l’urgenza di
correggere vecchi andazzi, distra-
zioni e assuefazioni che denotano
soprattutto scarsa cultura ammi-
nistrativa e scarsa pratica estetica.
Altra idea accettata e fatta pro-
getto è quella di che vuole ren-
dere un'unica platea le piazze
antistanti e retrostanti Palazzo
san Giorgio: un’unica area pedo-
nabile, con spazi verdi attrezzati,
e la valorizzazione architettonica
e funzionale del Municipio. Noi
addirittura avremmo pensato di
inglobare anche il distretto mili-
tare in attesa che venga restituito
all’uso e alle attività civili. Com’è
noto, l’ufficio patrimonio sta cu-
rando la pratica che dovrebbe
portare a questa conclusione.
Dardo
I Finanzieri del Comando Provinciale di
Campobasso hanno concluso una complessa
attività di verifica fiscale nei confronti di una
società cooperativa operante nel settore della
produzione e vendita di prodotti dolciari.
L’attività era operativa negli anni scorsi al-
l’interno di un carcere della Provincia e si av-
valeva anche delle prestazioni lavorative di
alcuni detenuti. I prodotti erano destinati alla
vendita sia all’interno della stessa Casa Cir-
condariale, sia all’esterno, nei normali canali
commerciali. La ricostruzione investigativa
operata dalle Fiamme Gialle ha interessato
ben quattro annualità (dal 2010 al 2013), con-
sentendo di accertare ricavi non dichiarati
per oltre 600mila Euro. Ulteriori specifiche
violazioni sono state individuate in materia di
presentazione di dichiarazioni obbligatorie
(Iva, Imposte dirette e sostituto d’imposta),
nonché con riferimento all’omessa tenuta di
scritture contabili e di libri sociali, in un più
ampio contesto ispettivo esteso anche ad altre
sedi della Cooperativa.
619 febbraio 2014 Campobasso
Cosa rimane di Campobasso?
Febo Conti direbbe: chissà chi lo sa
Ricavi non dichiaratiper 600mila euro
Nel mirino delle FiammeGialle una cooperativache produceva e vendevadolci e biscotti, ma che ha occultato redditi per 4 annualità
Una imponente attività di lavori pubblici che oltre a dare risposte ai cittadini, dalla viabilitàall’arredo urbano, creerebbe occasioni di nuova occupazione e ossigeno alle imprese.
Una parte delle realizzazioni con il segno di marcata qualità, le ha fatte il consigliere, capogruppo dell’Udc a Palazzo san Giorgio, Michele Ambrosio
Il piano triennale delle opere pubbliche àncora di salvezza dell’amministrazione Di Bartolomeo
Un incontro interlocutorio ma non decisivo
quello che si è tenuto l’altro ieri pomeriggio
tra i vertici dei partiti di centrodestra per fare
il punto della situazione in vista delle comu-
nali di maggio. La strategia ancora non è
ben definita ma, salvo ripensamenti, pare
proprio che non saranno i cittadini a sce-
gliere il candidato attraverso le primarie, il
che significa che la coalizione di centrodestra
dovrebbe convergere su un’unica candida-
tura forte e in grado di mettere d’accordo
tutte le forze moderate. Il nome ancora non è
emerso anche perché, prima di tirar fuori gli
eventuali assi dalla manica, bisogna ancora
sciogliere il nodo Di Bartolomeo. Il sindaco in
carica , infatti, non ha alcuna intenzione di
fare un passo indietro ed è pronto alla rican-
didatura con o senza il sostegno dei partiti
perché, come ha ribadito più volte, solo i cit-
tadini, analizzando il suo mandato e le atti-
vità svolte in questi cinque anni, possono
premiarlo rieleggendolo o decidere di boc-
ciarlo. Considerando, dunque , la posizione
inamovibile di Di Bartolomeo la coalizione di
centrodestra pare abbia due possibilità: la-
sciare che Di Bartolomeo si candidi da solo e
puntare su un altro nome a cui, tra l’altro, si
sta già pensando da tempo , oppure decidere
di sostenere Di Bartolomeo come unico rap-
presentante del centrodestra. Dopo il con-
fronto locale che ha fatto emergere i diversi
punti di vista, a determinare quella che poi
sarà la scelta finale dovrebbero essere i ver-
tici romani.
Teresa Manara
Potrebbero farcela i “sinistri” della cultura molisana, Stefano Sabelli e Antonio Ruggieri,a mettere mani e piedi nel Teatro Savoia. Hanno certamente dalla loro parte buone esolide motivazioni e competenza di palcoscenico (Sabelli), eppoi sono proprio gli ultimi in-tellettuali col bernoccolo di vivere e guadagnare facendo gli operatori culturali, che possonoin una qual misura nobilitare il governo regionale e mettere da parte le improvvisazioni deldelegato regionale alla cultura, Domenico Ioffredi. Sapientemente, da uomini di sinistra,stanno valorizzando la cooperazione e, nel caso specifico, Confcoperative Molise mai, mamai, così sbilanciata sul fronte culturale. Dedita com’è stata a ben altre produzioni e a benaltri settori. Non è parso vero, pertanto, al presidente di Federcultura trovare un ambito cosìsolido da cui partire all’attacco delle paranoie provinciali e regionali che hanno steso al tap-peto la Fondazione Teatro Savoia e stanno per mettere al tappeto la Fondazione MoliseCultura. Un attacco studiato a tavolino, nei modi e nei tempi giusti. Infatti, solo qualche set-timana fa, da queste colonne, abbiamo dato notizia della stesura di un protocollo d’intesatra la Regione Molise e la Provincia in cui è previsto che la Fondazione Teatro Savoia con-fluisca nella Fondazione Molise Cultura e il Teatro Savoia venga ceduto in comodato d’usogratuito alla Regione per 9 anni. Protocollo steso e appena sottoscritto. L’intrusione di Con-fcoperative e di Federcultura mira a disarticolarlo definitivamente, ad ampliare il caso, a farloesplodere per crearsi lo spazio necessario per entrare nel merito di una loro propria pro-posta “per garantire e risolvere la crisi del Teatro Savoia” e per “delineare una prospettivadi ripresa del Teatro Savoia e delle attività teatrali molisane”. Lo diranno domani mattina,alla ore 11, nel corso di una conferenza stampa presso la sede di Confcoperative in Via NinaGuerrizio a Campobasso. Dicono si tratti di una proposta realistica e fattiva, calibrata suinuovi indirizzi dettati dalla direttiva “Valore Cultura” del ministro Bray, per ciò che concernel’erogazione delle risorse del Fondo Unico dello Spettacolo. Un modo come un altro per di-mostrare l’abissale differenza tra l’ignoranza della struttura pubblica molisana e la dina-micità della struttura privata nel settore e nella produzioni culturali.
719 febbraio 2014Campobasso
AUGURIAUGURI
VERSO IL VOTO.
Frattura e De Matteisfirmano il protocollo
Conferenza stampa domani mattina, alla ore 11, presso la sede di Confcoperativein Via Nina Guerrizio a Campobasso
Mirano a disarticolare il protocollo d’intesa traRegione Molise e Provincia di Campobasso
Fondazione Teatro Savoia in Fondazione Molise Cultura, intesa sulla fusione
Primarie, centrodestra verso un ripensamento
Intesa tra il presidente della
Regione Molise, Paolo di Laura
Frattura, e il presidente della
Provincia di Campobasso, Rosa-
rio De Matteis, per il salvataggio
e il rilancio delle attività artisti-
che e culturali del Teatro Savoia
di Campobasso. Nel pomeriggio
di oggi, a Palazzo Vitale, la firma
del protocollo per la fusione della
Fondazione Teatro Savoia nella
Fondazione Molise Cultura. Pre-
sente alla sottoscrizione, anche il
consigliere regionale delegato,
Nico Ioffredi. Un primo atto attra-
verso il quale la Regione e la Pro-
vincia di Campobasso intendono
dare continuità alle attività intra-
prese dalle due Fondazioni, così
da evitare la dispersione del pa-
trimonio di competenze tecniche
e capacità artistiche e culturali
conseguite dalla Fondazione Tea-
tro Savoia, nonché scongiurare
che il teatro stesso rimanga un
immobile inutilizzato con rischio
di deperimento. "Con il presi-
dente De Matteis - così la soddi-
sfazione del governatore Paolo
Frattura -, abbiamo definito un
percorso che ci consentirà di
avere una sola Fondazione depu-
tata alle attività culturali. Attra-
verso la fusione delle due
Fondazioni mettiamo in sicurezza
un contenitore straordinario, il
Teatro Savoia di Campobasso".
Plauso pieno anche da parte del
presidente Rosario De Matteis.
"Dico grazie alla Regione per la
sensibilità dimostrata: siamo qui
oggi a dare forma a quell'unità di
intenti che ci ha consentito di in-
dividuare la soluzione per un
problema molto serio che si pro-
spettava con la chiusura del Tea-
tro Savoia. La firma di questo
protocollo di intesa - ha precisato
il presidente di Palazzo Magno -,
è un primo passo importante che
dovrà adesso essere ratificato dal
Consiglio provinciale di Campo-
basso, cui spetta di diritto l'ultima
parola".
Confcoperative Molise e Federcultura all’attaccodel Teatro Savoia
Gioia nelle famiglie
Gavasci-Ianniciello per la nascita
della piccola Francesca.
Il primo pianto è stato gioiosa
musica per le orecchie dei suoi
cari. Una bella bambina
di 3 chili 760 grammi per
la felicità di mamma Cinzia
e di papà Antonello. Auguri
ai nonni materni, Bruno e Dina,
a quelli paterni, agli zii
e familiari tutti.
Auguroni da Pino Saluppo
e dalla redazione tutta
de La Gazzetta del Molise.
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] copie in omaggioISERNIA
ANNO X - N° 41 - MERCOLEDÌ 19 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA. Raggiunto l’accordo presso la
Prefettura di Isernia che posticipa la vi-
genza dell’intesa sulla tutela del reddito
dei lavoratori Ittierre fino alla pronuncia
del Tribunale, raccordando in tal modo
questo periodo a quello successivo co-
perto dalla cassa straordinaria per proce-
dura concorsuale per 12 mesi. Accolti ieri
presso la sede dell’Ispettorato del Lavoro
Provinciale di Campobasso dieci ricorsi di
dipendenti Codisal che chiedevano la re-
trocessione in Solagrital – Gam. Firmato
sempre nella giornata di ieri l’accordo
sindacale presso l’Assessorato al lavoro
per collocare in cassa straordinaria per 12
mesi a tutela di 81 dipendenti di Arena
Surgelati – Mare pronto di Termoli.
In mattinata è tornato a riunirsi il tavolo
negoziale per la vertenza sulle Comunità
Montane presso l’Assessorato al Lavoro
con le rappresentanze sindacali, il com-
missario Dott. Enrico Papa, i segretari
degli Enti ed i dirigenti preposti delle
strutture regionali. Entro dieci giorni sarà
completata la ricognizione sui bisogni
connessi alla funzionalità delle Comunità
Montane, sul personale e sui processi di
mobilità attivate verso altre amministra-
zioni pubbliche. L’obiettivo rimane quello
di semplificare l’organizzazione del si-
stema delle autonomie locali sul territorio
salvaguardando gli stessi territori e tute-
lando il personale. Sempre presso l’Asses-
sorato al Lavoro, nel pomeriggio del 17
febbraio e in mattinata sono proseguiti gli
incontri con le organizzazioni sindacali di
settore e con gli Enti Accreditati della For-
mazione Professionale per trattare la ver-
tenza degli 80 operatori storici per i quali
scade il progetto in corso il 31 marzo pros-
simo e che si sono visti recapitare le let-
tere di preavviso di licenziamento. Le
parti stanno definendo possibili soluzioni
contrattuali alternative alla rescissione
del rapporto di lavoro valorizzando com-
petenze pregresse in materia di orienta-
mento, formazione e intermediazione
della manodopera.
1119 febbraio 2014Isernia
ISERNIA. Scoperta, stupore, mera-
viglia, apprezzamento. Le emozioni
suscitate nei visitatori che domenica
pomeriggio hanno aderito alla XXV
Giornata internazionale della Guida
Turistica visitando Pietracupa. Da Ter-
moli a Campobasso passando per
Isernia, molti molisani provenienti da
ogni angolo della regione non si sono
fatti sfuggire l’occasione per scoprire
uno dei borghi rupestri più belli del
Molise approfittando della presenza di
una guida abilitata che li ha accompa-
gnati gratuitamente nella visita. Un
intero pomeriggio trascorso nei vicoli
del borgo, nel Museo Civico dei Ri-
cordi, tra la chiesa madre e quella ru-
pestre, nelle grotte del costituendo
Museo della Rupe aperte in via ecce-
zionale, nella mostra dei pietracupesi
nel mondo. Ad accompagnare i visita-
tori l’amministrazione comunale al
completo, sindaco Camillo Santilli in
testa, e il parroco don Orlando Di
Tella. Agnese Genova, guida abilitata,
ha fornito spiegazioni illustrando le
caratteristiche paesaggistiche, stori-
che, artistiche e culturali. “Lo ha fatto
con stile, garbo e professionalità, tra-
smettendo passione e amore per il suo
lavoro. Ci ha fatto riflettere sull’impor-
tanza del ruolo della guida turistica,
prezioso biglietto da visita di una lo-
calità” hanno commentato all’unisono
i partecipanti, entusiasti della visita.
Obiettivo dell’iniziativa, riuscitissima
a Pietracupa, porre l’accento su un
mestiere antico, da sempre caratteriz-
zato da una speciale propensione alla
comunicazione da parte di una profes-
sionista, la guida appunto, in grado di
offrire un prodotto culturale di altis-
sima qualità, che scaturisce da pro-
fonde conoscenze del territorio,
acquisite in anni di studio e lavoro e
testate da un esame. Alla XXV Gior-
nata internazionale della Guida Turi-
stica tenutasi a Pietracupa non è
voluto mancare il consigliere regio-
nale delegato al Turismo, Domenico Di
Nunzio, che ha seguito la visita nel
paese della Morgia. Il rappresentante
di Palazzo Moffa ha lodato la manife-
stazione, ha espresso apprezzamento
per le guide turistiche abilitate che
fino al 23 febbraio assicureranno vi-
site gratuite sul territorio regionale e
parlato dell’importanza dello sviluppo
turistico per la crescita del Molise. “Si
sta lavorando per sviluppare un per-
corso celestiniano che potrebbe coin-
volgere anche Pietracupa” ha
assicurato il consigliere che ha an-
nunciato un importante workshop tu-
ristico in primavera con buyers italiani
ed esteri. Da Isernia, invece, un
gruppo di circa quaranta persone si è
mosso alla volta del Castello di Gam-
batesa e Tufara, dove si è tenuta nel
pomeriggio la parata delle maschere
zoomorfe più interessanti d’Italia. Il
tour è stato organizzato dalla guida
Barbara Avicolli e tra i protagonisti ha
annoverato anche la partecipazione di
Michelle Huismans, ricercatrice olan-
dese, in Molise per una borsa di stu-
dio: “E’ stata una giornata
indimenticabile – ha dichiarato la gio-
vane biologa – soprattutto l’evento di
Tufara ha suscitato in me grandi emo-
zioni. Non è stato come assistere al
classico spettacolo, ma la cosa gran-
diosa è stato poterne diventare parte
integrante. In Olanda non abbiamo
questo tipo di tradizioni. Sono felice di
aver avuto questa opportunità di co-
noscere il territorio molisano”. Ap-
prezzamenti anche da parte degli
isernini che hanno aderito al tour:
“senza questa proposta di viaggio non
avremmo mai avuto la possibilità di
conoscere la grandezza dei significati
degli affreschi del castello di Gamba-
tesa. Siamo tutti soddisfatti. Evviva il
Molise, evviva le sue guide”. Altre vi-
site nel fine settimana appena tra-
scorso sono state tenute dalla guida
turistica Giovanna Falasca al museo e
alle chiese dell’incantevole borgo di
Baranello e a Campobasso. Complice
il bel tempo, finora la manifestazione
organizzata da alcune guide abilitate
del Molise sta riscuotendo attenzione
e successo. Fino al 23 febbraio, in pro-
gramma ancora tante opportunità per
residenti, turisti e curiosi per la sco-
perta di autentiche meraviglie.
Almeno fino al pronunciamento del Tribunale di Isernia i lavoratori avranno diritto alla Cigs
Capracotta si appresta a vivere un altro indi-
menticabile momento della propria storia. L’in-
tera comunità il 19 febbraio prossimo
festeggerà con sobrietà, ma anche con l’allegria
che merita un simile evento, i 100 anni di vita
del locale Sci Club. Il sodalizio, infatti, prese vita
proprio il 19 febbraio 1914, a casa del dott. Tom-
maso Conti il quale offrì agli altri diciotto soci
fondatori un sontuoso banchetto. Uno dei so-
dali, il giudice Giorgio Borella, napoletano, com-
pose l’inno degli sciatori che fu poi musicato dal
maestro Alfonso Falconi, capracottese, profes-
sore al conservatorio di Napoli. Fu così che, gra-
zie all’intraprendenza di 19 uomini, lo Sci Club
Capracotta cominciò a muovere i suoi primi
passi nel panorama dello “ski”. A distanza di 100
anni la comunità capracottese si accinge a fe-
steggiare l’evento, memore e soprattutto fiera di
ciò che il sodalizio sportivo ha rappresentato in
questo suo “primo” secolo di vita.
Questo il programma della manifestazione.
Ore 17,30 – Raduno in Piazza Gianturco;
Ore 18,00 – Sfilata per le vie del paese, con ac-
compagnamento della banda degli Alpini di
Sant’Agapito;
Ore 19,00 – Conclusione della sfilata nei locali
dello Sci Club e pasta party.
Il coro parrocchiale “Il Principalone” di Ca-
pracotta intonerà “l’Inno degli Skiatori”. A se-
guire il taglio della speciale torta preparata per
l’evento, quindi trasferimento alla Palestra co-
munale per proseguire la serata con canti e
balli.
Sci Club Capracotta
Presidente, Michele Conti
“Capracotta 2014”
Presidente, Agostino Angelaccio
Comune di Capracotta
Sindaco, Antonio Vincenzo Monaco
Lo Sci Club Capracottacompie 100 anni Oggi una grande festa per ricordare l’evento. Il sodalizionacque il 19 febbraio 1914
Visite guidate, ottimi i risultati
Ittierre, salvi i redditi
Il tour nell'ambito della giornata delle guide turistiche
Fino al 23 febbraio si replica
TERMOLI – Con contratto di programma 1994/2000 tra il Ministero deiTrasporti della navigazione e Ferrovie dello Stato s.p.a. è stato finanziatoil completamento del raddoppio della linea ferroviaria Bologna – Lecce neltratto Termoli-Foggia, in particolare il tratto Termoli-Lesina per circa 36Km dei quali 16 Km in territorio molisano. In data 28/01/2003 è stato av-viato l’iter autorizzativo con invio del relativo progetto definitivo, a se-guito del quale in data 4 agosto 2005 è stato sottoscritto un Protocollod’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Ministero delle Infra-strutture e dei Trasporti, Regione Molise, Comune di Termoli e Rete Fer-roviaria Italiana, inerente al “Raddoppio della Tratta ferroviariaTermoli-Lesina – tratto molisano Termoli-Chieuti”. Nel protocollo d’Intesasi concordava, ai fini dell’accettazione del raddoppio: la delocalizzazionedella sottostazione elettrica e spostamento degli elettrodotti in zona Cro-cifisso; la messa a disposizione di aree della società Rfi in ambito stazione;la sistemazione complessiva della stazione ferroviaria di Termoli con mi-glioramenti della sua accessibilità e funzionalità con l’accesso a piazza sta-zione; la realizzazione di attraversamenti per il ripristino della continuitàurbanistica a sud della città di Termoli. In data 27/10/2006, ai fini di poteravviare le procedure per il raddoppio della tratta Termoli (e) – Lesina (e),tra il Ministero delle Infrastrutture, il Comune di Termoli e la Rete Ferro-viaria Italiana S.p.A., gli interventi indicati nell’originario protocollo d’in-tesa, sono stati dettagliati con apposito Atto Integrativo al ProtocolloD’Intesa. In particolare RFI si impegnava a: delocalizzare le proprie strut-ture manutentive e impiantistiche ubicate nella stazione di Termoli com-presi i fasci binari non strettamente connessi al servizio viaggiatori (ufficidegli impianti tronco lavori), con relative pertinenze; delocalizzare la sot-tostazione elettrica comprensivi di binari, platee ed impianti vari, da allo-care nelle aree stazioni di Guglionesi e Chieuti; in dipendenza di dettedelocalizzazioni si rendevano disponibili aree ed immobili, non più utiliz-zabile da RFI. Il Consiglio Comunale, con delibera n. 2 del 09/03/2007, hastabilito che il Comune di Termoli ha fatto proprio il Protocollo d’Intesadel 27/06/2006, approvandolo in ogni sua parte. Successivamente è per-venuta la nota di Italferr del Gruppo Ferrovie della Stato Italiane, del25/02/2013 prot. ACS.BAFA.0012702.13U ed è stata acquisita al proto-collo generale in data 28/02/2013 al n. 7106, nella quale è stato inviato il
progetto preliminare relativo alla “Linea Pescara-Bari:raddoppio Termoli (e)-Lesina (e)” per richiesta parereda sottoporre a valutazione in occasione della confe-renza di servizi da convocarsi presso il Ministero delleInfrastrutture. Successivamente è pervenuta la nota delMinistero delle Infrastrutture del 22/04/2013 prot.11825 acquisita al protocollo generale del Comune diTermoli in data 23/04/2013 al n. 13794 con la quale siconvocava la conferenza di servizi per le valutazioni edacquisizione pareri; si è preso quindi atto che in talecircostanza il Comune di Termoli ha consegnato il pa-rere favorevole condizionandolo al rispetto degli impe-gni assunti in sede di stipula del protocollo d’intesa erelativo atto integrativo, oltre la proposta di delocaliz-zazione della stazione ferroviaria; è stato verificato chela rete ferroviaria esistente taglia di netto il territoriocomunale creando non pochi disagi alla popolazione,
nonché, rende difficile e poco razionale e funzionale lo sviluppo urbani-stico della città e la sua pianificazione, la cui soluzione è lo spostamentodell’intera rete ferroviaria al di fuori dell’ambito cittadino localizzandolain prossimità dell’autostrada e tangenziale che a loro volta tagliano lostesso territorio; si è tenuto conto che il raddoppio delle linea ferroviaria,se per un verso garantisce una diminuzione dei tempi di percorrenza, gra-verebbe ulteriormente sul territorio comunale con una maggiore pre-senza di opere aumentando l’inquinamento acustico che già inficiafortemente il centro della città; è stato quindi considerato che tale situa-zione non giova alla città di Termoli, ma inficia fortemente sulla vivibilitàdella stessa; visto quindi l’atto di significazione, diffida ed interpello noti-ficato il 26/07/2013, col quale le soc. FS spa-Rfi Spa e Fssu Srl hanno dif-fidato il Comune di Termoli alla restituzione delle aree occupate per ilparcheggio di via Campania e di via Duca degli Abruzzi, a seguito del qualecon incontri tenutisi presso la sede delle ferrovie a Roma, non è si è ar-rivato ad un formale accordo nonostante il Comune di Termoli abbia evi-denziato che le stesse Ferrovie, in occasione della realizzazione delfabbricato in prossimità di via Campania, hanno trasformato l’edificio de-stinato a servizi ed alloggi regolarmente venduti a privati senza aver legit-timata la modifica di destinazione, si è arrivati alla deliberazione cheesprime parere non favorevole al raddoppio ferroviario in oggetto.
1219 febbraio 2013 Termoli
Le fasi che hanno portato la Giunta al parere negativo
Raddoppio ferroviario, Sel incontra FratturaTERMOLI - Sel Termoli ha in-
contrato il Presidente del Mo-
lise per avere informazioni sul
progetto di alta velocità e per
fare alcune proposte riguardo la
trattativa con la Rete Ferrovia-
ria Italiana. Frattura ha dato ga-
ranzie sul futuro di Termoli
prendendo l'impegno esplicito
di escludere l'alta velocità sulla
tratta attuale. "Termoli non puó
diventare uno scalo merci – ha
detto Sandro d’Onofrio -, il pas-
saggio in pieno centro di decine
di treni al giorno che non fanno
scalo già oggi frena lo sviluppo
turistico, e deturpa la città.
L'alta velocità e il raddoppio di
binario finirebbe di distruggere
ció che c'è e per questo va pro-
gettata lontana dal mare, paral-
lela all'autostrada. Ma la destra
non pensi di fare speculazione
edilizia con i loro cantieri not-
turni, i terreni che si dovessero
liberare devono essere destinati
a servizi, verde e spazi pubblici,
non certo a palazzine e colate di
cemento, abbiamo bisogno di
trasformare Termoli in un luogo
veramente bello in cui vivere e
da visitare, una città di cui es-
sere orgogliosi!".
Raddoppio ferroviario: la giuntaesprime parere non favorevoleTermoli – La Giunta comunale ha approvato
una delibera con la quale ha espresso parerenon favorevole al raddoppio della “Linea Pe-scara - Bari: raddoppio Termoli (e) - Lesina (e)”,salvo l’assunzione di formale impegno circa, inprimo luogo, la delocalizzazione dell’intera reteferroviaria e della relativa stazione fuori del-l’ambito cittadino, e cioè in prossimità dell’au-tostrada e tangenziale, cosi come già avvenutonella vicina Lesina, o in subordine il rispettodegli impegni assunti in sede di stipula del Pro-tocollo d’Intesa e relativo Atto Integrativo, oltrealle definitiva risoluzione delle problematicherelative alle aree occupate per opere pubbliche."Nella delibera approvata - ha dichiarato il sin-daco Di Brino - abbiamo ribadito le posizionigià espresse nel corso di diversi e ripetuti incon-tri tenutisi presso la sede di Ferrovie dello Statoe presso il Ministero delle Infrastrutture aRoma, sottolineando cioè la richiesta delle co-siddette opere compensative che non sonostate, però, considerate o ritenute ammissibili.L'atteggiamento di chiusura di Ferrovie delloStato, che costituisce un vero e proprio dietro-front rispetto agli impegni assunti nel Protocollod'Intesa e nell'Atto Integrativo, appare sincera-mente non comprensibile, soprattutto rispettoalla disponibilità espressa dal Comune di Ter-moli a voler sanare le situazioni pendenti. Suquesta decisione saremo intransigenti e ci pia-cerebbe che le altre amministrazioni comunalicoinvolte comprendessero che la nostra non èuna battaglia campanilistica o di principio, madi sostanziale e reale volontà di voler salva-guardare i diritti di un territorio che non puòessere più considerato da nessuno come luogodi conquista". Per opportuna conoscenza si ri-portano qui di seguito le tappe della vicendarelativa al raddoppio ferroviario, che hannoportato alla delibera di ieri. Con contratto di programma 1994/2000
tra il Ministero dei Trasporti della navigazionee Ferrovie dello Stato s.p.a. è stato finanziato ilcompletamento del raddoppio della linea fer-roviaria Bologna – Lecce nel tratto Termoli-Fog-gia, in particolare il tratto Termoli-Lesina percirca 36 Km dei quali 16 Km in territorio mo-lisano. In data 28/01/2003 è stato avviatol’iter autorizzativo con invio del relativo pro-getto definitivo, a seguito del quale in data 4agosto 2005 è stato sottoscritto un Protocollod’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri-Ministero delle Infrastrutture e dei Tra-sporti, Regione Molise, Comune di Termoli eRete Ferroviaria Italiana, inerente al “Raddop-pio della Tratta ferroviaria Termoli-Lesina –tratto molisano Termoli-Chieuti”. Nel protocollod’Intesa si concordava, ai fini dell’accettazionedel raddoppio: la delocalizzazione della sotto-
stazione elettrica e spostamento degli elettro-dotti in zona Crocifisso; la messa a disposizionedi aree della società Rfi in ambito stazione; lasistemazione complessiva della stazione ferro-viaria di Termoli con miglioramenti della suaaccessibilità e funzionalità con l’accesso apiazza stazione; la realizzazione di attraver-samenti per il ripristino della continuità urba-nistica a sud della città di Termoli.In data 27/10/2006, ai fini di poter avviare
le procedure per il raddoppio della tratta Ter-moli (e) – Lesina (e), tra il Ministero delle In-frastrutture, il Comune di Termoli e la ReteFerroviaria Italiana S.p.A., gli interventi indicatinell’originario protocollo d’intesa, sono stati det-tagliati con apposito Atto Integrativo al Proto-collo D’Intesa. In particolare RFI si impegnavaa: delocalizzare le proprie strutture manuten-tive e impiantistiche ubicate nella stazione diTermoli compresi i fasci binari non stretta-mente connessi al servizio viaggiatori (ufficidegli impianti tronco lavori), con relative perti-nenze; delocalizzare la sottostazione elettricacomprensivi di binari, platee ed impianti vari,da allocare nelle aree stazioni di Guglionesi eChieuti; in dipendenza di dette delocalizzazionisi rendevano disponibili aree ed immobili, nonpiù utilizzabile da RFI.Il Consiglio Comunale, con delibera n. 2 del
09/03/2007, ha stabilito che il Comune di Ter-moli ha fatto proprio il Protocollo d’Intesa del27/06/2006, approvandolo in ogni sua parte.Successivamente è pervenuta la nota di Italferrdel Gruppo Ferrovie della Stato Italiane, del25/02/2013 prot. ACS.BAFA.0012702.13Ued è stata acquisita al protocollo generale indata 28/02/2013 al n. 7106, nella quale èstato inviato il progetto preliminare relativo alla“Linea Pescara-Bari: raddoppio Termoli (e)-Le-sina (e)” per richiesta parere da sottoporre avalutazione in occasione della conferenza diservizi da convocarsi presso il Ministero delleInfrastrutture.Successivamente
è pervenuta lanota del Ministerodelle Infrastrutturedel 22/04/2013prot. 11825 acqui-sita al protocollogenerale del Co-mune di Termoli indata 23/04/2013al n. 13794 con laquale si convocavala conferenza diservizi per le valu-tazioni ed acquisi-zione pareri; si è
preso quindi atto che in tale circostanza il Co-mune di Termoli ha consegnato il parere favo-revole condizionandolo al rispetto degli impegniassunti in sede di stipula del protocollo d’intesae relativo atto integrativo, oltre la proposta didelocalizzazione della stazione ferroviaria; èstato verificato che la rete ferroviaria esistentetaglia di netto il territorio comunale creandonon pochi disagi alla popolazione, nonché,rende difficile e poco razionale e funzionale losviluppo urbanistico della città e la sua pianifi-cazione, la cui soluzione è lo spostamento del-l’intera rete ferroviaria al di fuori dell’ambitocittadino localizzandola in prossimità dell’au-tostrada e tangenziale che a loro volta taglianolo stesso territorio; si è tenuto conto che il rad-doppio delle linea ferroviaria, se per un versogarantisce una diminuzione dei tempi di per-correnza, graverebbe ulteriormente sul territo-rio comunale con una maggiore presenza diopere aumentando l’inquinamento acusticoche già inficia fortemente il centro della città; èstato quindi considerato che tale situazionenon giova alla città di Termoli, ma inficia forte-mente sulla vivibilità della stessa; visto quindil’atto di significazione, diffida ed interpello no-tificato il 26/07/2013, col quale le soc. FS spa-Rfi Spa e Fssu Srl hanno diffidato il Comune diTermoli alla restituzione delle aree occupateper il parcheggio di via Campania e di viaDuca degli Abruzzi, a seguito del quale con in-contri tenutisi presso la sede delle ferrovie aRoma, non è si è arrivato ad un formale ac-cordo nonostante il Comune di Termoli abbiaevidenziato che le stesse Ferrovie, in occasionedella realizzazione del fabbricato in prossimitàdi via Campania, hanno trasformato l’edificiodestinato a servizi ed alloggi regolarmente ven-duti a privati senza aver legittimata la modificadi destinazione, si è arrivati alla deliberazioneche esprime parere non favorevole al raddop-pio ferroviario in oggetto.
Da due giorni 31enne
non da sue notizieSAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI – Da
due gioni un 31enne termolese si è allonta-
nato da casa e non da più sue notizie. Ieri po-
meriggio familiari ed amici hanno battuto i
boschi alla periferia di San Giacomo degli
schiavono dove pare che l’uomo avesse detto
di recarsi. Della situazione sono stati avvisati
i carabinieri della Compagnia di Termoli che
entro oggi, come per legge, dovrebbero rice-
vera la denuncia di scomparsa, per poi dira-
mare le ricerche ufficiali. Parenti ed amici
hanno sottolineasto che non ci sarebbero
motivi per i quali il 31enne fosse indotto ad
allontanarsi da casa.
1319 febbraio 2014Termoli
LARINO – Una cooperativa
che opera nel settore della
produzione e vendita di pro-
dotti dolciari, che negli scorsi
anni era attiva nella casa cir-
condariale di Larino ha evaso
le tasse per un ammontare di
600mila euro. A scoprirlo la
Guardia di Finanza della
Compagnia di Campobasso al
termine di una complessa e
difficile indagine. Le Fiamme
gialle hanno accertato redditi
non dichiarati per gli anni
compresi dal 2010 al 2013. La
coperativa che nel carcere di
Larino si avvaleva anche della
prestazione di alcuni detenuti, una volta prodotti com-
mertcializzava i dolci sia nella stessa Casa circondariale
che all’esterno della struttura carceraria. In unìispezione
allargata anche in altre sedi della cooperativa la Finanza
ha rilevato altre violazioni nella presentazione di dichia-
razioni obbligatorie (Iva, imposte dirette e sostituto d’im-
posta), e in riferimento alla mancanza di scritture
contabili e di libri sociali.
GUARDIALFIERA – Sono
aperte le iscrizioni al tessera-
mento associativo per il 2014 al
Centro Studi Molise 2000. Le
quore sono: per i soci onorari 25
euro, per i sostenitori 50 euro. I
versamenti si possono effet-
tuare sul c/c postale n°
14.396.865 Centro Studi Molise
2000, oppure bonifico o assegno
bancario
Codice IBAN: IT25 A076 0103
4396 865, o direttamente in
busta all'economo Raimondo
Lafratta. Intanto per giovedì 6
marzo alle 17, è convocata l’as-
semblee generale dei soci,
presso i locali di Palazzo Loreto.
All’ordine del giorno: l’approva-
zione del Bilancio consuntivo
anno 2013; Tentativi tesi a supe-
rare lo "statu quo" delle attività;
Valutazioni e proposte; Istrutto-
ria ali' Unesco per l'ammissione
della Porta
Santa al Patrimonio immate-
riale dell'umanità.
LITORALE – La Capitaneri di Porto venerdì 21 febbraio alle ore 9
effettuerà una chiamata per un marittimo con qualifica di marinaio
da imbarcare a Bordo del motopesca “Adriana III” iscritto nei registri
navi minori e galleggianti della Capitaneria di porto di Termoli, abili-
tata alla pesca costiera locale. Il marittimo interessato dovrà presen-
tarsi presso l’ufficio della Capitaneria di porto munito di: Libretto di
navigazione di 1a categoria o foglio di ricognizione di 3a categoria; tes-
serino di iscrizione nel registro pescatori; certificato medico di visita
preventiva d’imbarco e per i soli marittimi muniti di libretto di navi-
gazione (1 categoria della Gente di Mare), visita biennale in corso di
validità.
Cristiano Di Pietro a Micaela Fanelli: “Lavoriamo alle prossime sfide elettorali”
Convegno su sicurezza e legalità
Chiamata d’imbarcoper marittimo
MONTENERO DI BISACCIA - A Micaela Fanelli, nuovo segretario regio-nale del Partito Democratico, vanno le mie congratulazioni e il mio auguriodi buon lavoro. Sono certo che nel suo nuovo ruolo saprà dare un contri-buto utile a rafforzare il centrosinistra. La prima grande sfida sarà quellalegata alle ormai prossime elezioni amministrative e al rinnovo del Consi-glio del Comune di Campobasso. Un appuntamento che vedrà il confrontotra i segretari dei partiti del centrosinistra che, in un’ottica di dialogocertamente costruttivo e propositivo, potranno arrivare a formulare unaproposta vincente.
Cristiano Di Pietro, segretario regionale IdV Molise
MONTECILFONE - "Sicurezza, Legalità e Sviluppo" è il tema di un conve-gno che si terrà venerdì 21 febbraio alle ore 10, presso il centro della comu-nità "O. Buono". L’iniziativa è del gruppo consiliare "Montecilfone nel Futuro"e vedrà, tra gli altri, anche la partecipazione del presidente della Giunta re-gionale Paolo Di Laura Frattura e del Presidente del Consiglio regionale Vin-cenzo Niro.
Cooperativa produceva dolci in carcere ma evade le tasse
Centro studi molise 2000, aperto tesseramento
TERMOLI – Il sindaco porge, a nome proprio
e di tutta l'Amministrazione comunale, i più
sentiti auguri al giovane termolese Andrea De
Fenza che, nel weekend appena trascorso, ha
debuttato con la maglia della Sutor Montegra-
naro Basket nella diciannovesima giornata del
campionato di serie A1 di pallacanestro. Un
esordio vincente, data l'affermazione sul
campo contro la Granarolo Bologna per 86 a
84. “Desidero complimentarmi con l’atleta ter-
molese Andrea De Fenza - commenta Di Brino
- che domenica scorsa ha esordito nel campio-
nato di seria A1 di pallacanestro con la Sutor
Montegranaro al PalaSavelli di Porto San Gior-
gio. Sono certo che Andrea, attraverso l’impe-
gno e la costanza che gli sono propri, saprà
dare lustro e prestigio alla nostra città, che
vanta anch’essa una lunga tradizione nella
pallacanestro in ambito interregionale”.
Sport: il sindaco si congratula con AndreaDe Fenza per l’esordio in A1 di basket
1419 febbraio 2014 Spettacolo
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
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Raccontare la carriera artistica di Antonio
Corbo in poco spazio non è possibile. Constatare
però la longevità del suo estro, è più semplice.
Corbo, poliedrico artista, si districa tra poesia,
recitazione e pittura. Tutte forme d’arte nelle
quali, la sue doti si dipanano tra le mille eruzioni
culturali degli anni ‘60 e ‘70. Corbo, oggi, predilige
la pittura e spesso è in tour per allestire mostre
anche all’estero (Olanda). Nel 2013 ha allestito
cinque mostre in tutta Italia, già due a gennaio di
quest’anno. Ora, la sua attenzione è protesa alla
preparazione di una mostra antologica che si
terrà nei prossimi mesi all’ex Gil. Sarà un’occa-
sione per ripercorrere tutta l’attività artistica di
Corbo dai ‘60 ad oggi. Le opere saranno circa
cento, tutte legate dai temi nati in cinquanta anni
di attività.
di Charles N. Papa
FERRAZZANO - Un bel
cartellone live al teatro del
Loto, accompagna questa
parte d’inverno che non
smette di stupire.
Rinato dalle proprie ceneri,
il Loto, che sino a qualche
tempo fa non dava segni di
vita, ora è rinato e prosegue
con successo la proposta
teatrale e musicale.
Nei nuovi spazi del bistrot,
l’offerta è aumentata, e si
protende verso una completa
e solida alternativa allo scon-
tato che il territorio offre.
Dopo il successo del cartel-
lone teatrale, dal 28 febbraio,
anche uno di soli live.
Il primo appuntamento è di
sicuro interesse, con la per-
formance di Carolina Bub-
bico (foto), 23enne salentina
di talento dotata. L’album
“Controvento” contiene tutta
la sua musica, trova spazio la
sua bravura e si cimenta in
un ruolo canoro che dissi-
mula molti generi banali
mentre esalta le doti canore
della Bubbico, un pò come
una Amalia Grè dinamica e
solare. La giovane cantau-
trice sarà live al Loto il 28
febbraio. A marzo il 7, ci sarà
Pejaman Tadayon ensemble.
Un appuntamento di musica,
serenità, fratellanza. Una se-
rata mistica per celebrare il
messaggio universale di ar-
monia e pace tra tutte le re-
ligioni e culture.
Il 14 arriva Canio Loguer-
cio, una sorta di crooner che
fa del napoletano, linguaggio
musicale internazionale e
che assurge a chansonniere
intimo e delicato. Sarà al
Loto con la chitarra e l’orga-
netto di Alessandro D’Ales-
sandro.
Il 21 torna Peppe Voltarelli.
Co-fondatore del Parto delle
nuvole pesanti, il cantautore
cosentino si barcamena tra
tour in Europa e negli States,
e puntate in Italia dove , del
suo dialetto, ne ha fatto uno
stile unico e inimitabile.
Il cartellone si chiude il 28
con il molisano Raffaele Spi-
dalieri (foto sotto) il quale,
dopo tre anni, torna a Fer-
razzano per presentare il
nuovo disco “Le farfalle non
fanno confusione”. Con lui ,
la band al completo.
Torna il live al LotoUn bel cartellone di concerti al teatrodi Ferrazzano, sino al 29 marzo p.v.
Con l’intento di rilanciare e valorizzare il patrimonio ar-
tistico-culturale, storico, paesaggistico, eno-gastronomico e
turistico della Regione Molise, l’Associazione Culturale “Ar-
tisti Molisani” in collaborazione con Movoloco Eventi, Nexus
Video, insieme ai mediapartner StudioEndorfine e Youso-
cialbrand e con il supporto tecnico di Videomolise presen-
tano: “Il Molise in 3 minuti”. L’intento è quello di ottenere
un filmato in grado di far conoscere al mondo il Molise e i
suoi talenti. Il concorso si inserisce all’interno di una serie
di iniziative (concorsi, eventi, concerti, periodici informativi
on line, ecc.) destinate a supportare le attività artistico-cul-
turali della Regione Molise.
Contest per videomaker
Cento opere per una carrierainiziata nei favolosi anni ‘60
Il Termoli è riuscito a ottenere i tre punti, dopo i cinquepareggi consecutivi che avevano caratterizzato l’inizio del2014, filotto che ha fatto abbandonare ai giallorossi di mi-ster Giacomarro i propositi per il primo posto. Ora si in-seguono i playoff, rassegna post-season che potrà rivelarsiutile, qualora si dovesse andare avanti nella manifestazionee in Lega Pro, durante la prossima estate, dovesse venirmeno qualche club all’atto delle iscrizioni.Il derby contro l’Isernia ha messo in luce la qualità della
squadra adriatica e, forse, questo è il motivo di maggiorerammarico per non essere riusciti a restare in scia del-l’Ancona.La truppa, agli ordini di mister Giacomarro, si è ritro-
vata ieri pomeriggio allo stadio ‘Cannarsa’, per iniziare apensare alla gara di Sulmona, dove ad attendere i giallo-rossi molisani ci sarà un team che, sfumata la possibilità digiocarsi le proprie chance per il primo posto, si è ringio-vanito, cambiando decisamente passo rispetto al gironedi andata.Il Sulmona è tornato ai tre punti soltanto domenica
scorsa in casa dell’Amiternina, dopo un periodo che aveva
visto la formazione peligna collezionare cinque sconfittee due pareggi nelle precedenti sette uscite di campionato.“Abbiamo fatto una buona prestazione – ha dichiarato
il patron giallorosso, Nicola Cesare, dopo il derby control’Isernia – e siamo stati bravi ad andare in gol in una fasedella partita, durante la quale stava regnando un certoequilibrio. Dopo il raddoppio, in pratica, l’Isernia è sparitadal campo. Se guardiamo ai valori in campo, gare comequella contro i biancocelesti vanno vinte. Io, a volte, perquesto ci resto male: abbiamo gettato alle ortiche troppipunti durante il nostro cammino. Basta pensare ai trepunti lasciati, all’andata, proprio contro l’Isernia. Noi, aquesto punto del campionato, pensiamo a una gara pervolta, cercando di ottenere il massimo, consapevoli chedovremo affrontare ancora alcuni big-match, come le par-tite contro la Vis Pesaro e il Matelica, ma al contempoconsci che vogliamo anche divertirci”. Il Termoli proseguirà le tappe di avvicinamento alla gara
di domenica con una doppia seduta di allenamenti nellagiornata odierna e con il consueto test infrasettimanale,in programma nel pomeriggio di domani.
Sport
Il Campobasso torna a riassaggiare il calcio extraregionale. I lupi,costretti a ripartire dal campionato molisano di Eccellenza, oggi fa-ranno visita all’Avezzano, per il ritorno degli ottavi di finale delle fasinazionali della Coppa Italia.Si partirà dall’1-0 in favore della squadra di Francesco Farina, ma-
turato sette giorni fa al ‘Nuovo Romagnoli’, grazie a una rete neiprimi minuti di gioco del capocannoniere rossoblù, Lazzarini, chequesto pomeriggio diserterà l’importante sfida, a causa di un infor-tunio. L’allenatore dei lupi potrebbe rinunciare all’attaccante ex Tri-vento, Teramo e Civitanovese, perché il Campobasso deve ancorachiudere i giochi in campionato e domenica prossima ci sarà la tra-sferta di Fornelli, squadra che ha il dente avvelenato con i lupi.
La rifinitura di ieri pomeriggio, che ha preceduto la partenza peril ritiro prepartita, ha consentito a Farina di valutare i suoi ragazzi,considerando che ci sono dei problemini d’organico.Il trainer residente a Vinchiaturo dovrebbe affidarsi a Cattenari
tra i pali con Minadeo e Scampamorte al centro della difesa e conScudieri e l’under Volpecina a loro supporto. In mediana Pignataro e Fazio con i tre, dietro l’unica punta Gu-
glielmi, che saranno Palumbo, Cianci e Vitelli. Assenti Palazzo, Montie Cammino, mentre è prevista una ‘staffetta’ tra Pignataro e Corra-dino, i due lungodegenti del centrocampo e che stanno trovando laforma migliore. Se all’ultimo momento Farina dovesse affidarsi a Laz-zarini, dall’undici titolare potrebbe uscire uno tra Palumbo e Vitelli,
entrambi in rete nella gara contro la Cliternina.Questi i convocati dall’allenatore Francesco Farina: portieri Cat-
tenari e Nunziata (95); difensori Scudieri, Minadeo, Scampamorte,Volpecina (94), Aniello (96) e Santoro (96); centrocampisti Corra-dino, Pignataro, Fazio, Di Lallo, Di Domenico (96), Mauriello (95) eCianci (96); attaccanti Palumbo, Vitelli, Lazzarini e Guglielmi.Anche ad Avezzano è tutto pronto per la sfida contro il Campo-
basso. Gli abruzzesi avranno dalla loro un pubblico numeroso, per-ché per i biancoverdi la Coppa Italia è una delle due strade ancorapercorribili per l’accesso alla serie D. Con il massimo torneo abruz-zese ormai appannaggio dei teramani del San Nicolò, per l’Avezzanoc’è la kermesse tricolore e, come ultima alternativa, i playoff nazio-nali. Contro il Campobasso, mancheranno lo squalificato Elvis Felli,oltre l'infortunato Antonio Valerio. Mister Torti potrà contare, tuttavia, su una rosa che sta crescendo
settimana dopo settimana e che in campionato è reduce da sei vit-torie consecutive. Il tecnico biancoverde dovrebbe schierare Pagheratra i pali, Venditti e Tabacco al centro della retroguardia, supportatida Mauti e Maiorano. Vitiello e Kras in mezzo al campo con gliesterni Bovino e Catalli. In avanti Moro e l’ex Trivento Bisegna. I bomber dell’Avezzano sono Moro, Maiorano e Bisegna, che in
campionato hanno segnato, rispettivamente, sedici gol il primo e do-dici reti a testa gli altri due.Per la sfida contro il Campobasso sono stati già venduti oltre due-
cento biglietti in Curva Nord e si prevede un’affluenza complessivadi oltre 500 spettatori. Una cinquantina i supporter provenienteanche dal Molise. I cancelli dello stadio ‘Dei Marsi’ saranno apertidalle ore 13,15. A dirigere l’incontro una terna della sezione di Roma2, guidata dal ‘fischietto’ Davide Moriconi, che avrà come assistentiDomenico Fontemurato e Simone Morlacchetti.Il Campobasso, per accedere ai quarti di finale, gioca su due risul-
tati su tre a disposizione, ma i lupi si qualificheranno anche in casodi sconfitta con una rete di scarto, dal 2-1 in poi. Qualora l’Avezzanodovesse vincere 1-0 non ci saranno i tempi supplementari, ma si cal-ceranno direttamente i rigori.
1519 febbario 2014
I lupi saranno di scena alle 14,30 allo stadio ‘Dei Marsi’ per continuare la cavalcata vincente di questa memorabile stagione
Campobasso, ad Avezzano
per i quarti di finaleI rossoblù partono dall’1-0 dell’andata. Gli abruzzesi
puntano tutto sulla Coppa Italia per l’accesso in serie D
I lupi proveranno a festeggiare anche ad Avezzano
Duro faccia a faccia prima della ripresa degliallenamenti, ieri pomeriggio, allo stadio ‘Lan-cellotta’. Da un lato, la dirigenza dell’Isernia,dall’altro la squadra, uscita con le ossa rottedal derby di Termoli. Non solo la sconfitta per5-0 e un secondo tempo anonimo, ma anchee soprattutto l’allontanarsi delle squadre chelottano nella zona playout della classifica. Se il campionato finisse oggi, i biancocelesti dimister Califano sarebbero retrocessi, senza possibilità di disputare la gara di playout, che que-st’anno si gioca sui 90 minuti in casa della squadra meglio classificata al termine della regularseason. L’Isernia, infatti, con uno svantaggio di dieci punti dal Fano, il team che dovrebbe af-frontare nello spareggio salvezza, non avrebbe modo di giocare i playout, con conseguenteretrocessione diretta in Eccellenza. Per questo motivo, la partita di domenica prossima con-tro l’Angolana, penultima in classifica a tre lunghezze dall’Isernia, rappresenta la partita chevale una intera stagione. Il direttore sportivo Dino Petrangelo, così, per tenere alta la con-centrazione della truppa pentra ha tenuto a rapporto i calciatori, che domenica non po-tranno assolutamente fallire l’appuntamento con la vittoria. Non ottenere i tre punti, infatti,significherebbe dire quasi addio al campionato di serie D con due mesi e mezzo di anticiporispetto al termine dei giochi. In particolare alla dirigenza biancoceleste non è piaciuto l’at-teggiamento della squadra dopo lo svantaggio maturato a Termoli e, soprattutto, quelle di-sattenzioni che hanno portato i giallorossi alle prime due marcature. Errori costati cariall’Isernia. Al ds Petrangelo non è andato nemmeno giù che staff tecnico e squadra rilascias-sero, senza autorizzazione dello stesso club, dichiarazioni in merito all’accoglienza ricevutaa Termoli da alcuni pseudo-tifosi giallorossi. Questo è uno dei motivi per i quali l’operatoredi mercato ha rinunciato al ricorso. Petrangelo ha, così, chiesto ai suoi tesserati, da oggi inpoi, di parlare solo di calcio giocato e concentrarsi di più sul campo. Ora arriverà un tritticoimportate: Angolana, Civitanovese e il derby contro l’Agnonese. Tre partite dalle quali otte-nere il massimo, per continuare a sperare nella permanenza in serie D.
L’operatore di mercato non ha digerito i grossolani errori della difesa biancocelesteIsernia, la squadra a rapporto dalla dirigenza
Il ds Petrangelo
ha strigliato i suoi
ragazzi per la brutta
prestazione di Termoli
Il presidente Cesare: “Abbiamo dimostrato di avere qualità per vincere contro ogni squadra”Il Termoli è rinfrancatodal ritorno al successoLa squadra di Giacomarro punta a dare continuità
alle vittorie per puntare al secondo posto