11.29.09 scrivere la bibliografia martino
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Transcript of 11.29.09 scrivere la bibliografia martino
A.A. 2010-2011
Scrivere la bibliografia e le note.Alle prese con saggi, articoli e siti
Laboratorio Tesi di laurea e orientamento al lavoro
Prof.ssa Valentina Martino
Pagina 2
L’apparato bibliografico
La bibliografia: è l’elenco finale di tutti i documenti e i materiali (libri,
saggi, articoli, rapporti, siti, “letteratura grigia” etc.) citati nella tesi o altro testo scientifico;
rappresenta l’impianto teorico e metodologico sul quale si basa l’intero lavoro;
Le note bibliografiche: sono la mappa dei riferimenti - esterni e interni - che
corredano la tesi; consentono di richiamare le fonti di volta in volta
citate/utilizzate a fondo pagina/fine capitolo, oppurenel corpo del testo.
Pagina 3
L’apparato bibliografico:requisiti di qualità
Fra i prerequisiti di una bibliografia di qualità:
esaustività rispetto allo stato della letteratura critica (“classici” e “fonti minori” autorevoli);
impostazione mirata rispetto al tema specifico di approfondimento;
aggiornamento rispetto all’evoluzione del dibattito;
respiro internazionale dei contributi;
trasparenza nella “rappresentazione” del percorso di documentazione e ricerca realizzato.
Pagina 4
I criteri di stesura della bibliografia finale
a) Elencazione secondo criteri convenzionali, che vanno rispettati sistematicamente:
a) ordine alfabetico, per cognome degli autori;
b) ordine tematico, attribuendo una titolazione a ciascun sotto-gruppo di testi (es.: testi sulla pubblicità; testi sulle sponsorizzazioni etc.);
c) suddivisione per tipologia di opere, classificando ciascun sotto-gruppo di testi (es.: libri/saggi, articoli su quotidiani/riviste, rapporti di ricerca, atti di convegni, siti e pagine web, fonti normative etc.).
Pagina 5
La bibliografia “ragionata”
Selezione dei testi e dei contributi di riferimento più rilevanti sul tema approfondito nella tesi;
Stesura di brevi abstract, in cui si procede a una sintetica descrizione dei contenuti del documento, corredata da un altrettanto breve commento critico.
Pagina 6
La bibliografia: informazioni standard
Nella fattispecie più comune di testi citati, e cioèquella dei libri:
nome dell’autore/i o curatore/i; titolo (e sottotitolo) dell’opera; casa editrice; luogo di edizione; anno di edizione.
L’importante è seguire sempre una stessasequenza di informazioni, nel rispetto delle convenzioni di base (specifiche in base al sistema bibliografico prescelto) e della punteggiatura.
Pagina 7
I libri: informazioni standard
Autore, Autore, Titolo e sottotitolo in corsivoTitolo e sottotitolo in corsivo, , casa editrice, luogo di edizione, anno casa editrice, luogo di edizione, anno di edizione.di edizione.
Es.: Wolf Mauro, Teorie delle comunicazioni di massa, Bompiani, Milano, 1985.
oppure:
Wolf Mauro, 1985, Teorie delle comunicazioni di massa, Bompiani, Milano.
Pagina 8
Opere collettanee
Se l’opera è frutto del lavoro di più autori:
Morcellini Mario, Fatelli Giovambattista, Le scienze della comunicazione, Carocci, Roma, 1997.
Se hanno collaborato alla realizzazione del testo più autori, ma solo uno di essi ne ha curato l’edizione, è opportuno citare quest’ultimo specificandone il ruolo di curatore:
Morcellini Mario (a cura di), La cultura della tesi. Guida alla tesi di laurea e alla redazione-testi, La Biblioteca di Pensa, Lecce, 2008.
Evitare rigorosamente di far riferimento a misteriosi “autori vari” (AA.VV.)!
Pagina 9
Saggi in miscellanee
Autore, Autore, ““titolo del saggio fra virgolettetitolo del saggio fra virgolette””, , in curatore/i (a cura di), in curatore/i (a cura di), titolo e titolo e sottotitolo dellsottotitolo dell’’opera in corsivoopera in corsivo, casa , casa editrice, luogo di edizione, anno di editrice, luogo di edizione, anno di edizione, pp. edizione, pp. dada--aa..
Es.:
Barthes Roland, “Società, immaginazione, pubblicità”, in Codeluppi Vanni (a cura di), La sfida della pubblicità, Franco Angeli, Milano, 1995, pp. 81-95.
Pagina 10
Articoli su riviste e quotidiani
Autore, Autore, titolo delltitolo dell’’articolo in corsivoarticolo in corsivo, , ““nome nome rivistarivista””, annata, n., mese/anno, pp. , annata, n., mese/anno, pp. dada--aa..
Morcellini Mario, Non solo media. I giovani tra realtà e rappresentazione, “Technology Review”, a. XVI, n. 5, ottobre 2004, pp. 44-45.
Autore, Autore, titolo delltitolo dell’’articolo in corsivoarticolo in corsivo, , ““nome nome quotidianoquotidiano””, data, p. X., data, p. X.
Morcellini Mario, I giovani non si lasciano incantare, “Il Messaggero”, 29 marzo 2005, p. 1.
N.B.: in alternativa, è possibile invertire l’uso segnaletico di virgolette (“titolo dell’articolo”) e
corsivo (nome rivista/quotidiano).
Pagina 11
Testi stranieri e traduzioni1) In caso di opere non tradotte, il riferimento è per
esteso all’edizione in lingua originale:Bourdieu Pierre, “The forms of capital”, in Richardson John G. (eds.), Handbook of theory and research for the sociology of education, Greenwood Press, New York, 1986, pp. 241-258.
2) Se esiste una traduzione italiana del testo, essa va specificata accanto alla citazione dell’edizione originale (“tr. it.” o “trad. it.”):
Crane Diana, The Production of Culture. Media and the Urban Arts, Sage, Newbury Park - Calif., 1992 (trad. it. diMarco Santoro, La produzione culturale, Il Mulino, Bologna, 1997).Featherstone Mike, Consumer culture and postmodernism, Sage, London, 1990 (tr. it. Cultura del consumo e postmodernismo, Seam, Roma, 1994).
Pagina 12
Testi stranieri e traduzioni
3) In alternativa alla citazione estesa dell’opera originale, accanto alla traduzione è necessario riportare almeno l’anno di prima edizione:
Bourdieu Pierre, La distinzione. Critica sociale del gusto, Il Mulino, Bologna, 1983 (1979).
oppure:Colbert François, 1994, Marketing delle arti e dellacultura, Etas, Milano, 2000.
N.B.: Nella citazione secondo il sistema autore-data: (Bourdieu, 1979), (Colbert, 1994).
Siti e pagine web1) Riportare l’indirizzo completo, possibilmente fra
virgolette acute: <http://...>;
2) Specificare nella bibliografia finale la “data di ultima consultazione”, volta per volta o in un’unica nota iniziale alla webgrafia.
Bertani P., Indagine sulle imprese che investono in cultura: risultati economici e analisi dei comportamenti aziendali, “Tafter Journal”, n. 16, 2009, <http://www.tafterjournal.com> (ultima consultazione: 2 marzo 2010).
Istat: <http://www.istat.it>(data di ultima consultazione: 23 marzo 2006)
Sito web dell’Istituto Nazionale di Statistica, fonte ufficiale anche nell’ambito delle statistiche culturali. A seguito della nuova politica editoriale adottata dall’Istat, dal sito istituzionale sono scaricabili gratuitamente e in versione integrale tutti i rapporti statistici, suddivisi per sezioni e archivi tematici.
Pagina 14
Scrivere la bibliografia e le note
Occorre scegliere fra due sistemi alternativi di citazione bibliografica:
a) Sistema standardb) Sistema autore-data
L’importante è applicare sempre e con coerenza uno stesso sistema convenzionale di regole!
Pagina 15
Due sistemi a confronto
a) Sistema standard (italiano)
In bibliografia:Morcellini Mario, Passaggio al futuro. Formazione e socializzazione tra vecchi e nuovi media, Franco Angeli, Milano, 1997.
In nota a piè di p./fine capitolo:1 M. Morcellini, Passaggio al futuro. Formazione e socializzazione tra vecchi e nuovi media, Franco Angeli, Milano, 1997.
Pagina 16
La gestione delle note nel sistema “standard”
Le note – ivi incluse quelle bibliografiche - vanno numerate in ordine progressivo all’interno di ogni capitolo della tesi ( dal menu “Inserisci”: “Interruzione di Sezione”);
Vanno redatte in corpo minore rispetto al testo;
Se il richiamo a uno stesso testo ricorre in piùoccasioni, occorre utilizzare formule di citazione abbreviata per evitare inutili ridondanze.
Pagina 17
Il sistema “standard”: formule di citazione abbreviata
A seconda dei casi, ricorso alle seguenti diciture:- Ibidem- Ivi- Op. cit.- Cit.
N.B.: Al di là delle specifiche convenzioni utilizzate, il criterio resta quello di richiamare senza ambiguitàun precedente riferimento bibliografico.
Pagina 18
“Ibidem” e “Ivi”
Nel caso di ripetizioni in note successive:
Ibidem:quando la citazione si ripete identica nella nota immediatamente successiva, senza quindi alcuna variazione e frapposizione di altri testi in nota:
1 M. Morcellini, Lezione di comunicazione, Ellissi, Napoli, 2003.2 Ibidem.
Ivi, a cui segue l’indicazione del numero di p./pp.: quando la citazione di un testo si ripete nella nota immediatamente successiva, ma con riferimento a pagine differenti da quelle appena citate:
1 M. Morcellini, Lezione di comunicazione, Ellissi, Napoli, 2003.2 Ivi, p. 135.
Pagina 19
“Op. cit.” e “Cit.”
Quando si richiama nuovamente (ma non nella nota successiva) un testo precedentemente citato, occorre indicare nuovamente l’autore, a cui segue l’indicazione:
Op. cit. (e, se necessario, il numero di pagina), se si tratta della sola opera dell’autore citata nel testo:
1 M. Morcellini, Lezione di comunicazione, Ellissi, Napoli, 2003, p. 12.2 M. Wolf, Gli effetti sociali dei media, Bompiani, Milano, 1996.3 M. Morcellini, op. cit, p. 125.
Se nel testo è citata più di un opera dell’autore, occorre ripetere il titolo dell’opera (o una parte riconoscibile di esso), seguito dall’abbreviazione cit.:
1 M. Morcellini, Lezione di comunicazione, Ellissi, Napoli, 2003, p. 12.2 M. Wolf, Gli effetti sociali dei media, Bompiani, Milano, 1996.3 M. Morcellini, Lezione di comunicazione, cit., p. 125.
Pagina 20
Due sistemi a confronto
b) Sistema autore-data (americano)
In bibliografia:Morcellini Mario,2004, La scuola della modernità. Per un manifesto della
media education, Franco Angeli, Milano.
Nel corpo del testo:
in alternativa: (M. Morcellini, 2004), (Morcellini, 2004), (M. Morcellini: 2004), (Morcellini: 2004) etc.
Pagina 21
Sistema autore-data:casi particolari
In bibliografia:Morcellini Mario,2004a, La scuola della modernità. Per un manifesto della
media education, Franco Angeli, Milano.2004b, Non solo media. I giovani tra realtà e
rappresentazione, “Technology Review”, anno XVI, n. 5, pp. 44-45.
2004c, ….
Nel corpo del testo:(Morcellini, 2004a) (Morcellini, 2004b)
Pagina 22
La citazione: diretta e indiretta
La citazione indiretta: è il riferimento a concetti elaborati da un autore, di cui
occorre riportare l’esatto riferimento bibliografico; introdotta da Cfr. (“confronta”) quando il brano cui ci
si riferisce è stato rielaborato, oppure si è presa liberamente ispirazione;
La citazione diretta: quando si riporta letteralmente e per esteso un
brano tratto dall’opera di un autore; in nota, richiede di specificare anche il numero
della/e pagina/e citata/e.
Pagina 23
La citazione diretta
1. Se breve, va riportata fra virgolette (senza corsivo) nel corpo del testo;
2. Se lunga (superiore a tre righe circa), va incidentata:
carattere in corpo tipografico minore(-1 o -2 pt);
allineamento del paragrafo rientratorispetto al corpo del testo.
Pagina 24
La citazione diretta
1. La citazione può iniziare con puntini sospensivi tra parentesi tonde (…) o quadre […], che indicano l’elisione di parte del brano: ovvero, si riporta parte del suddetto non iniziando da un punto fermo presente nel testo originale;
2. Puntini tra parentesi tonde (…) o quadre […]: se il periodo citato ha subito una riduzione, e cioèl’eliminazione di parti ritenute superflue ai fini della citazione;
3. Parentesi quadre [ad esempio]: quando la citazione èintegrata con una o più parole non presenti nel testo originale, ma necessarie per collegare parti di testo citate.
Pagina 25
Un esempio di citazione diretta
Se si passa dall’analisi funzionale dei media valutati indipendentemente dal loro essere parte della struttura sociale ed economica, all’analisi funzionale dell’assetto istituzionale e proprietario dei mezzi stessi, si individuano altre funzioni: per esempio quella di contribuire al conformismo:
[…] la spinta verso il conformismo esercitata da mezzi di comunicazione di massa deriva non solo da quanto viene detto, ma ancor più da quanto viene taciuto. […] I mezzi commercializzati ignorano gli obiettivi sociali quando questi siscontrano col profitto economico […]. La pressione economica[dunque, tende ad] ignorare gli aspetti controversi della società(Lazarsfeld e Merton, 1948, p. 86).
Un’altra funzione esplicitata è la capacità di resistenza dei media di fronte agli attacchi, alle critiche e ai tentativi di elevare la bassa qualità culturale ed estetica della produzione di comunicazione di massa.