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INSERTO VADEMECUM PREVENZIONE INCENDI 11 32/10 L a Commissione di Prevenzione Incendi del Collegio ha elaborato un va- demecum riguardante l’iter burocratico per le pratiche ai VV.F. al fine di informare e formare gli iscritti al Collegio. Questo inserto contiene un articolo nel quale vengono evidenziati i punti cardi- ne per l’ottenimento del C.P.I. (Certificato Prevenzione Incendi) ed illustrate le procedure, semplificate e non, relative alle attività soggette al controllo dei VV.F. facendo riferimento alle normative vigenti in materia. Per completezza dell’informazione sono pubblicati nelle pagine seguenti il testo del Decreto Ministeriale 16 febbraio 1982 e il programma del Corso di specializ- zazione in prevenzione incendi in riferimento alla L. 818/84. Commissione Prevenzione Incendi del Collegio Provinciale dei Geometri e Geo- metri Laureati di Roma, composta dai seguenti colleghi: Coordinatore: Giuseppe Gretter Componenti: Cristina Aiuti Davide Bassu Manuela Casalboni Stefano Cercola Giovanni Colanera Mauro Feola Mauro Ieva Luca Olivito Antonio Pagano Tullio Silversti

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VADEMECUM PREVENZIONE INCENDI

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La Commissione di Prevenzione Incendi del Collegio ha elaborato un va-demecum riguardante l’iter burocratico per le pratiche ai VV.F. al fine diinformare e formare gli iscritti al Collegio.

Questo inserto contiene un articolo nel quale vengono evidenziati i punti cardi-ne per l’ottenimento del C.P.I. (Certificato Prevenzione Incendi) ed illustrate leprocedure, semplificate e non, relative alle attività soggette al controllo dei VV.F.facendo riferimento alle normative vigenti in materia.Per completezza dell’informazione sono pubblicati nelle pagine seguenti il testodel Decreto Ministeriale 16 febbraio 1982 e il programma del Corso di specializ-zazione in prevenzione incendi in riferimento alla L. 818/84.

Commissione Prevenzione Incendi del Collegio Provinciale dei Geometri e Geo-metri Laureati di Roma, composta dai seguenti colleghi:

Coordinatore: Giuseppe Gretter

Componenti:Cristina Aiuti

Davide BassuManuela Casalboni

Stefano CercolaGiovanni Colanera

Mauro FeolaMauro IevaLuca Olivito

Antonio PaganoTullio Silversti

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RTO

COME OTTENEREIL CERTIFICATOPREVENZIONE INCENDI

Giuseppe Gretter

La Commissione diPrevenzione Incendi delCollegio Provinciale deiGeometri e Geometri Laureatidi Roma, coordinata dalsottoscritto, ha elaborato unvademecum riguardante l’iterburocratico per le pratiche dapresentare ai VV.F. al fine diinformare e formare gli iscrittial Collegio. Nel seguentearticolo vengono evidenziati ipunti cardine per l’ottenimentodel C.P.I. (CertificatoPrevenzione Incendi).Con questo testo laCommissione ha cercato diillustrare le procedure,semplificate e non, relativealle attività soggette alcontrollo dei VV.F. facendoriferimento alle normativevigenti in materia. Inoltre, laCommissione si impegna adelaborare e pubblicare un fac-simile di progetto edocumentazione dapresentare ai Vigili del Fuoco,quale esempio esplicativodell’iter da seguire al finedell’ottenimento del C.P.I.

•La progettazione antincen-dio con la relativa relazionetecnica per l’esame progettoda parte del Comando dei Vi-gili del Fuoco, può essere fir-mata e presentata da tutti igeometri iscritti al CollegioProvinciale dei Geometri eGeometri Laureati di Roma.

•Per andare al collaudo ovve-ro il sopralluogo da parte deiVV.F. per il successivo rila-scio del C.P.I. (Certificato Pre-venzione Incendi) è necessa-rio che le certificazioni dellestrutture e dei vari collaudi(es. idranti – rilevatori etc.)siano a firma di un tecnicoiscritto nell’albo del Ministe-ro degli Interni. Per otteneretale abilitazione è necessarioseguire un corso (vedi pag.15) di specializzazione inprevenzione incendi, a con-clusione del quale è previstoun esame per ottenerel’iscrizione all’albo del Mini-stero degli Interni per i pro-fessionisti autorizzati a rila-sciare le certificazioni previ-ste dagli art. 1 e 2 della Legge7 dicembre 1984 n.818. In al-ternativa per far parte di talealbo si deve essere iscritti alCollegio Provinciale dei Geo-metri e Geometri Laureati diRoma da almeno 10 anni (surichiesta dell’iscritto).

•In riferimento al D.M. 16 feb-braio 1982 le attività soggetteal controllo dei VV.F. che ne-cessitano del rilascio del C.P.I.

sono 97 (vedi pagg. 16 e se-guenti). Alcune di queste atti-vità, ad esempio autorimes-sa, riconosciuta come attivitàn. 92, ha un suo D.M. di riferi-mento 1° febbraio 1986; altreattività non sono normate co-me ad es. la tipografia (n. 93).Per le attività non normate icomandi provinciali dei VV.F.hanno pubblicato le linee gui-da e diverse circolari. Per lestrutture esistenti non con-formi alla normativa vigenteesiste la possibilità di chiede-re la deroga alle direzioni Re-gionali Provinciali.

•La deroga viene richiesta perle attività esistenti quandosussistono vincoli struttura-li, e nella relazione tecnica al-legata alla richiesta devonoessere proposte delle misurecompensative in riferimentoall’argomento di deroga. Unesempio di richiesta di dero-ga può essere quando in unaautorimessa l’altezza delpiano è inferiore a m 2,40.L’istanza di deroga si presen-ta all’ufficio deroghe di viaGalvani. Il territorio dellaProvincia di Roma è statosuddiviso in zone per agevo-lare la presentazione dellepratiche, ogni zona compren-de più Municipi ed è gestitada un Polo.

•I Poli attualmente sono sud-divisi tra Roma città e Pro-vincia oltre all’ufficio dero-ghe e precisamente:

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POLI DI ROMA CITTÀ

1) Polo centrale Via Genova n. 1comprende il I Municipio e tut-te le pratiche della provincia cheriguardano le seguenti attività:•attività a rischio incidente ri-levante ( D.Lgs. 334/99);

•radioattività;•locali di pubblico spettacolo;•sale bingo;•teatri di posa;•materie esplodenti;•enti pubblici (Università –Ministeri – ecc.);

•ospedali;•esposizione e vendita con su-perficie superiore a 5000 mq.

2) Eur Via della Chimica n. 20 • Municipio XI- XII -XV- XVI.3) Monte MarioVia Andrea Verga n. 1•Municipio XVII – XVIII –XIX – XX;

•Comune di Anguillara Saba-zia – Bracciano – Campagna-no – Canale Monterano – For-mello – Magliano Romano –Manziana – Mazzano Roma-no – Sacrofano – Trevignano.

4) Tuscolano Via Scribonio Curione n. 70•Municipio VI-VII-VIII-IX-X.5) Nomentano Via Clelia Bertini Attilj n. 71•Municipio II – III – IV – V;•Comune di Montelibretti –Capena – Castelnuovo di Por-to – Civitella San Paolo – Fia-no Romano – Filacciano –Mentana – Monteflavio –Monterotondo – MontorioRomano – Moricone – Mor-lupo – Nazzano – Nerola –Ponzano Romano – Riano –

Rignano Flaminio – TorritaTiberina – S. Oreste.

POLI DI PROVINCIA

6) Marino - Colleferro Via Ferentum n. 47, Marino•Comuni di: Marino – Colon-na – Ciampino – Frascati –Montecompatri – Grottafer-rata – Rocca Priora – Rocca diPapa – Castel Gandolfo – Al-bano – Ariccia – Nemi – Gen-zano – Velletri – Monte PorzioCatone – Lanuvio – Colleferro– Labico – Valmontone – La-riano – Artena – Gavignano –Segni – Montelanico – Carpi-neto Romano – Gorga.

7) Pomezia Via Cincinnato snc, Pomezia•Comuni di: Pomezia – Ardea– Anzio (Lavinio) – Nettuno

8) Tivoli Via di Villa Adriana n. 176•Comuni di: Tivoli – Percile –Vivaro Romano – Civitella –Vallinfreda – Licenza – Pa-lombara Sabina – S. AngeloRomano – Roccagiovine – Ci-neto Romano – Arsoli – Ro-viano – Mandela – Marcellina– Montecelio – Guidonia – S.Polo di Cavalieri – Saracine-sco – Anticoli Corrado – Ca-merata Nuova – Cervara diRoma – Agosta – MaranoEquo – Sambuci – Castel Ma-dama – Ciciliano – Rocca Can-terano – Cerreto – Canterano– Gerano – Subiaco – VallePietra – Rocca S. Stefano – S.Gregorio da Sassola – Casape– Pisoniano – Poli – Gallicanonel Lazio – S. Vito Romano –Bellegra – Olevano Romano –Affile – Roiate – Arcinazzo

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Romano – Ienne – Riofreddo– Palestrina – Rocca di Cave –S. Cesareo – Zagarolo – CastelS. Pietro Romano – Genazza-no – Cave – Capranica Prene-stina – Vicovaro.

9) Civitavecchia Via di Porta Tarquinia n. 1•Comuni di: Civitavecchia –Allumiere – Tolfa – S. Mari-nella – Cerveteri – Ladispoli.

10) Fiumicino Via F.lli Wright n. 5•Municipio XIII;•Comune di Fiumicino.11) Ufficio DerogheVia Galvaniper la presentazione delleIstanze di Deroga per tutta laProvincia di Roma.

DOCUMENTAZIONE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

PER L’ESAME PROGETTO

La documentazione da allega-re alla domanda è la seguente:- Domanda in bollo di pareredi conformità antincendio,che deve esser presentata induplice copia a firma del tito-lare dell’attività con i seguentiallegati:a) attestazione di pagamento

del c/c postale, l’importo re-lativo è stabilito dalla tabellaindicata nel D.M. del 16 feb-braio 1982;

b) n. 2 planimetrie scala 1:50(particolare) 1:100 o 1:200(generale) a firma del tecnicoabilitato ovvero iscritto alCollegio Provinciale dei Geo-

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metri e Geometri Laureatidi Roma;

c) relazioni tecniche in dupli-ce copia a firma del tecnicoabilitato alla professione.

Trascorsi i tempi tecnici ri-chiesti dal DPR 12/01/1998 n.37, il Comando Provinciale,rilasceranno un parere diconformità antincendio, ilquale potrà essere favorevo-le, con delle condizioni, op-pure contrario.A seguito del rilascio di pare-re di conformità antincendio(esame progetto) favorevolee/o con condizioni, e una vol-ta eseguiti i lavori, si potràpresentare la domanda per larichiesta di sopralluogo, (sumodello prestampato deiVVF MOD PIN3) con allegatala documentazione richiesta(es. la certificazione di resi-stenza al fuoco delle struttu-re e dei materiali su Mod.Cert. REI 2008) ed eseguire ilrelativo pagamento (indicatosempre dalla tabella presentenel D.M. 16 febbraio 1982).Il sopralluogo è eseguito daiVigili del fuoco alla presenzadel titolare dell’attività e deltecnico, riscontrata la con-formità al progetto e dei lavo-ri eseguiti, in seguito sarà ri-lasciato il C.P.I. (CertificatoPrevenzione Incendi).In caso di sopralluogo non an-dato a buon fine, si dovrà ri-presentare nuovamente la do-manda per un nuovo sopral-luogo e adempiere le prescri-zioni verbalizzate dal funzio-nario al momento del sopral-luogo.

Se le prescrizioni riguardanodocumentazione mancante, èsufficiente l’integrazione, sen-za presentare di nuovo do-manda di sopralluogo.Per quanto riguarda i tempi,questi sono regolati dal D.P.R.12 gennaio 1998 n. 37 e sono90 gg per compiere il sopral-luogo e 45 gg per il rilascio del-l’esame progetto, trascorsi talitempi si possono eseguire deisolleciti per la determinazio-ne della pratica, questi posso-no essere presentati da partedel tecnico incaricato o dalproprietario dell’attività, com-pilati su carta intestata e pro-tocollata al polo di competen-za, in altre parole, dov’è statapresentata la domanda.

ESEMPIO - Dove deve esserepresentata la domanda diesame progettoL’istanza va presentata c/o ilPolo di appartenenza con ri-ferimento a dov’è ubicatal’attività cui andrà rilascia-to il C.P.I., (es. sede della so-cietà in Roma via NazionaleMunicipio I, attività lavorati-va in Roma via CristoforoColombo 100 Municipio XI,l’istanza deve essere pre-sentata al polo dell’EUR).

PER L’ESAME PROGETTO

IN DEROGA

La documentazione da allega-re alla domanda va presentatain via Galvani, ed è la seguente:- Domanda in bollo di pareredi conformità antincendio,

che deve esser presentata intriplice copia in originale (dicui una in bollo) a firma del ti-tolare dell’attività con i se-guenti allegati: d) Attestazione di pagamento

del c/c postale, l’importo re-lativo è stabilito dalla tabellaindicata nel D.M. del 16 feb-braio 1982;

e) n. 3 elaborati grafici scala1:50 (particolare) 1:100 o1:200 (generale) a firma deltecnico abilitato ovveroiscritto al Collegio Provin-ciale dei Geometri e Geome-tri Laureati di Roma;

f) relazione tecnica in triplicecopia in originale a firma deltecnico abilitato ovveroiscritto al Collegio Provin-ciale dei Geometri e Geome-tri Laureati di Roma. Tale re-lazione deve contenere e spe-cificare i vincoli che compor-tano l’impossibilità di ottem-perare alle disposizioni nor-mative, eventuale valutazio-ne del rischio aggiuntivo emisure tecniche che si riten-gono idonee a compensaretale rischio.

A seguito della presentazione,la deroga verrà valutata dadue organi di controllo e, sel’istanza verrà accolta, sarà ri-lasciato un parere di confor-mità antincendio favorevole,mentre la Direzione RegionaleLazio rilascerà una lettera conil parere in Deroga. Da questo momento l’iter del-la pratica segue lo stesso per-corso dell’esame progettonormale.

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PROGRAMMA

• Presentazione del Corso –Introduzione alla prevenzioneincendi – Obiettivi della prevenzioneincendi – Criteri generali alla lucedelle norme vigenti.

• Prevenzione incendi primaria esecondaria – Analisi dellecondizioni di rischio ai finiantincendio – Misure diprevenzione incendi propriamentedetta per ridurre la probabilitàdell’insorgenza dell’incendio.Misure di protezione incendi attivae passiva per limitare leconseguenze dell’incendio –Termini, definizioni generali esimboli grafici (D.M. 30.11.1983) –Segnaletica di sicurezza (D.L.81/08 – D.L. 106/09 e successivemodifiche.

• Generalità sulla combustione.Sostanze combustibili solide,liquide e gassose. I parametri dellacombustione. I fattori da cuidipendono lo sviluppo, lapropagazione e gli effetti dellacombustione – I prodotti dellacombustione.

• Poteri calorifici. Limiti diinfiammabilità ed esplosività –Esplosione di vapori, gas e polveri– Le sostanze estinguenti.Resistenza al fuoco delle strutture– Carico d’incendio – Stabilità –Tenuta – Isolamento.

• L’incendio reale e l’incendioconvenzionale – La curvatemperatura-tempo – D.M. 16-02-2007.

• Norma UNI 9502-03-04 –Eurocodici – Documento CNR.

• La relazione al fuoco dei materiali– Le classi dei materiali – I metodidi prova – Le omologazioni – Lecertificazioni di Conformità –Marchio CE.

• I prodotti da costruzione. D.M.10.03.2005 e D.M. 15.03.2005.

• La compartimentazione – Ledistanze di sicurezza – I sistemi divia d’ uscita.

• Sistemi di rilevazione automaticadell’incendio – impianti per loscarico dei fumi e del calore.

• Mezzi di estinzione fissi (reti di naspied idranti, centrali antincendio,componenti).

• Estintori d’incendio portatili ecarrellati.

• Impianti sprinkler – impianti aschiuma – impianti diraffreddamento.

• Impianti di estinzione a gas –Normativa ozono – Le norme dilegge e le regole dell’arte – Tecnicadella sicurezza elettrica – L’impiantoelettrico ed il rischio d’incendio –Impianti di protezione contro lescariche atmosferiche.

• Le norme di legge e le regoledell’arte – Tecnica della sicurezzaelettrica – L’impianto elettrico ed il

rischio d’incendio – Impianti diprotezione contro le scaricheatmosferiche. Impianti elettrici neiluoghi con pericolo di incendio e diesplosione – Alimentazione disicurezza – La disalimentazioneelettrica.

• Il piano di gestione della sicurezza– Gli interventi di manutenzione econtrollo sugli impianti e sulleattrezzature antincendio – ilregistro dei controlli – Informazionee formazione – il piano di gestionedell’emergenza.

• Locali di publico spettacolo etrattenimento.

• Impianti sportivi – Scuole.

• Edifici pregevoli per arte e storia –Archivi, Musei, Biblioteche.Esposizione e vendita – Sostanzeesplosive – Sostanze radiogene.

• Alberghi – Impianti sportivi.

• Ospedali e strutture sanitarie.

• Edifici per uffici – Edifici perabitazioni – Vani ascensori emontacarichi.

• Autorimesse – Impianti per laproduzione del calore alimentaticon combustibili liquidi – Impiantiper la produzione del calorealimentati con combustibili gassosi.

• Depositi di materiali combustibili –Depositi di Alcol. Gruppi elettrogeni– Impianti di condizionamento eventilazione.

• Stabilimenti e piccole aziende.Trasporto, accumulo e distribuzionedel gas naturale.

• Depositi di oli minerali.

• Deposito G.P.L.

• Distributori di carburanti liquidi, diG.P.L. e metano.

• Aziende a rischio d’incidenterilevante.

• Leggi e normative.

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SPECIALIZZARSIIN PREVENZIONE

INCENDILe procedure e requisiti per

l’autorizzazione e l’iscrizione deiprofessionisti negli elenchi del

Ministero dell’interno di cui alla legge7 dicembre 1984, n. 818 sono definiti

dal DM del 25/03/1985. In questapagina il programma dei corsi

promossi dal Collegio che, ai sensi delcitato DM, devono prevedere un

numero minimo di 90 ore diinsegnamento, ferma restando all'ente

proponente la facoltà di inserireulteriori argomenti per una durata

complessiva maggiore. A conclusionedi ogni singolo corso si terrà uncolloquio inteso ad accertare il

profitto acquisito dai partecipanti.

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RTO

IL MINISTRO DELL’INTERNO

di concerto con

IL MINISTRO DELL’INDUSTRIA,DEL COMMERCIO E DELL’ARTIGIANATO

Visto l’art. 4 della legge26 luglio 1965, n. 966;

Considerata

la necessità di aggiornaree modificare il decreto in-terministeriale 27 settem-bre 1965, n. 1973, (pubbli-cato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 278 dell’8 novem-bre 1965), contenentel’elenco dei depositi e in-dustrie pericolosi soggettialle visite ed ai controlli diprevenzione incendi;

Decreta

I locali, le attività, i depositi,gli impianti e le industrie peri-colose i cui progetti sono sog-getti all’esame e parere pre-ventivo dei comandi provin-ciali dei vigili del fuoco ed ilcui esercizio è soggetto a visitae controllo ai fini del rilasciodel “Certificato di prevenzioneincendi”, nonché la periodici-tà delle visite successive, sonodeterminati come dall’elencoallegato che, controfirmatodal Ministro dell’interno e dalMinistro dell’industria, delcommercio e dell’artigianato,forma parte integrante delpresente decreto.

I responsabili delle attivitàsoggette alle visite ed ai con-trolli di prevenzione incendidi cui al presente decreto han-no l’obbligo di richiedere ilrinnovo del “Certificato di pre-venzione incendi” quando visono modifiche di lavorazione

o di struttura, nei casi di nuo-va destinazione dei locali o divariazioni qualitative e quan-titative delle sostanze perico-lose esistenti negli stabilimen-ti o depositi, e ogniqualvoltavengano a mutare le condizio-ni di sicurezza precedente-mente accertate indipenden-temente dalla data di scaden-za dei certificati già rilasciati.La scadenza dei “Certificati diprevenzione incendi” già rila-sciati e validi alla data di ema-nazione del presente decreto,dovrà intendersi modificatasecondo i nuovi termini daquesto previsti.Agli stabilimenti ed impiantiche comprendono, come partiintegranti del proprio cicloproduttivo, più attività singo-larmente soggette al controlloda parte dei comandi provin-ciali dei vigili del fuoco, dovràessere rilasciato un unico “Cer-tificato di prevenzione incen-di” relativo a tutto il comples-so e con scadenza triennale.

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DECRETO MINISTER IALE 16 FEBBRAIO 1982

Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione

delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. (G.U. 9 aprile 1982, n. 98)

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ALLEGATO

Elenco dei depositi eindustrie pericolosesoggetti alle visite ed ai controlli diprevenzione incendi(art. 4 della legge 26 luglio 1965, n. 966)

ATTIVITÀ E PERIODICITÀ

DELLA VISITA (IN ANNI)

–––––––––––––––––––––––––––1) Stabilimenti ed impianti

ove si producono e/oimpiegano gascombustibili, gascomburenti (compressi,disciolti, liquefatti) conquantità globali in ciclo oin deposito superiori a 50Nmc/h – anni 3

––––––––––––––––––––––––––2 ) Impianti di compressione

o di decompressione deigas combustibili ecomburenti conpotenzialità superiore a50 Nmc/h – anni 6

––––––––––––––––––––––––––3) Depositi e rivendite di

gas combustibili inbombole: a) compressi:

• per capacità complessiva da 0,75 a2 mc – anni 6 • per capacitàcomplessiva da 0,75 a2 mc – anni 3

b) disciolti o liquefatti(in bombole o bidoni):• per quantitativicomplessivi da 75 a500 kg – anni 6 • per quantitativicomplessivi superiori a500 kg – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––4) Depositi di gas

combustibili in serbatoifissi:a) compressi:

• per capacitàcomplessiva da 0,75 a2 mc – anni 6 • per capacitàcomplessiva superiorea 2 mc – anni 3

b) disciolti o liquefatti: • per quantitativicomplessivi da 0,3 a 2mc – anni 6 • per quantitativicomplessivi superiori a2 mc – anni 3

––––––––––––––––––––––––––5) Depositi di gas

comburenti in serbatoifissi:a) compressi per capacità

complessiva superiorea 3 mc – anni 6

b) liquefatti per capacitàcomplessiva superiorea 2 mc – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––6) Reti di trasporto e di

distribuzione di gascombustibili, compresiquelli di originepetrolifera o chimica,con esclusione delle retidi distribuzione cittadinae dei relativi impianticon pressione di

esercizio non superiore a5 bar – una tantum

–––––––––––––––––––––––––––7) Impianti di distribuzione

di gas combustibili perautotrazione – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––8) Officine e laboratori con

saldatura e taglio deimetalli utilizzanti gascombustibili e/ocomburenti, con oltre 5addetti – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––9) Impianti per il

trattamento di prodottiortofrutticoli e cerealiutilizzanti gascombustibili – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––10) Impianti per

l’idrogenazione di olii egrassi – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––11) Aziende per la seconda

lavorazione del vetro conl’impiego di oltre 15becchi a gas – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––12) Stabilimenti ed impianti

ove si producono e/oimpiegano liquidiinfiammabili (punto diinfiammabilità fino a 65°C) con quantitativiglobali in ciclo e/o indeposito superiori a 0,5mc – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––13) Stabilimenti ed impianti

ove si producono e/oimpiegano liquidicombustibili con punto di infiammabilità da 65°C a 125°C, perquantitativi globali in

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ciclo o in depositosuperiori a 0,5 mc– anni 3

–––––––––––––––––––––––––––14) Stabilimenti ed impianti

per la preparazione diolii lubrificanti, oliidiatermici e simili – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––15) Depositi di liquidi

infiammabili e/ocombustibili:a) per uso industriale o

artigianale concapacità geometricacomplessiva da 0,5 a25 mc – anni 6

b) per uso industriale oartigianale o agricoloo privato, per capacitàgeometricacomplessiva superiorea 25 mc – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––16) Depositi e/o rivendite di

liquidi infiammabili e/ocombustibili per usocommerciale: • per capacitàgeometrica complessivada 0,2 a 10 mc – anni 6

• per capacitàgeometrica complessivasuperiore a 10 mc– anni 3

–––––––––––––––––––––––––––17) Depositi e/o rivendite di

olii lubrificanti, di oliidiatermici e simili percapacità superiore ad 1 mc – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––18) Impianti fissi di

distribuzione di benzina,gasolio e miscele per

autotrazione ad usopubblico e privato con osenza stazione di servizio– anni 6

–––––––––––––––––––––––––––19) Stabilimenti ed impianti

ove si producono,impiegano o detengonovernici, inchiostri elacche infiammabili e/ocombustibili conquantitativi globali inciclo e/o in depositosuperiori a 500 Kg– anni 3

–––––––––––––––––––––––––––20) Depositi e/o rivendite di

vernici, inchiostri elacche infiammabili e/ocombustibili: • con quantitativi da 500 e 1.000 Kg - anni 6

• con quantitativisuperiori a 1.000 Kg– anni 3

–––––––––––––––––––––––––––21) Officine o laboratori per

la verniciatura con verniciinfiammabili e/ocombustibili con oltre 5 addetti – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––22) Depositi e/o rivendite di

alcoli a concentrazionesuperiore al 60% involume: • con capacità da 0,2

a 10 mc – anni 6• con capacità superiore

a 10 mc – anni 3–––––––––––––––––––––––––––23) Stabilimenti di estrazione

con solventi infiammabilie raffinazione di oli egrassi vegetali ed animali,con quantitativi globali di

solventi in ciclo e/o indeposito superiori a 0,5 mc – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––24) Stabilimenti ed impianti

ove si producono,impiegano o detengonosostanze esplodenticlassificate come tali dalregolamento diesecuzione del testounico delle leggi dipubblica sicurezzaapprovato con R.D. 6maggio 1940, n. 635, esuccessive modificazionied integrazioni, nonchéperossidi organici – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––25) Esercizi di minuta

vendita di sostanzeesplodenti di cui aidecreti ministeriali 18ottobre 1973 e 18settembre 1975, esuccessive modificazionied integrazioni – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––26) Stabilimenti ed impianti

ove si producono,impiegano o detengonosostanze instabili chepossono dar luogo dasole a reazioni pericolosein presenza o no dicatalizzatori – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––27) Stabilimenti ed impianti

ove si producono,impiegano o detengononitrati di ammonio, dimetalli alcalini ealcalino-terrosi, nitratodi piombo e perossidiinorganici – anni 3

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–––––––––––––––––––––––––––28) Stabilimenti ed impianti

ove si producono,impiegano o detengonosostanze soggetteall’accensione spontaneae/o sostanze che acontatto con l’acquasviluppano gasinfiammabili – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––29) Stabilimenti ed impianti

ove si produce acquaossigenata conconcentrazione superioreal 60% di perossido diidrogeno – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––30) Fabbriche e depositi di

fiammiferi – anni 6–––––––––––––––––––––––––––31) Stabilimenti ed impianti

ove si produce, impiegae/o detiene fosforo e/osesquisolfuro di fosforo – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––32) Stabilimenti ed impianti

per la macinazione e laraffinazione dello zolfo – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––33) Depositi di zolfo con

potenzialità superiore a100 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––34) Stabilimenti ed impianti

ove si produce, impiega odetiene magnesio,elektron e altre leghe adalto tenore di magnesio – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––35) Mulini per cereali ed

altre macinazioni conpotenzialità giornaliera

superiore a 200 q.li erelativi depositi – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––36) Impianti per

l’essiccazione dei cerealie di vegetali in generecon depositi di capacitàsuperiore a 500 q.li diprodotto essiccato – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––37) Stabilimenti ove si

producono surrogati delcaffè – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––38) Zuccherifici e raffinerie

dello zucchero – anni 6–––––––––––––––––––––––––––39) Pastifici con produzione

giornaliera superiore a500 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––40) Riserie con potenzialità

giornaliera superiore a100 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––41) Stabilimenti ed impianti

ove si lavora e/o detienefoglia di tabacco conprocessi di essiccazionecon oltre 100 addetti conquantitativi globali inciclo e/o in depositosuperiori a 500 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––42) Stabilimenti ed impianti

per la produzione dellacarta e dei cartoni e diallestimento di prodotticartotecnici in generecon oltre 25 addetti e/ocon materiale in depositoo lavorazione superiore a500 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––43) Depositi di carta, cartoni

e prodotti cartotecnicinonché depositi per lacernita della carta usata,di stracci, di cascami e difibre tessili perl’industria della cartacon quantitativisuperiori a 50 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––44) Stabilimenti ed impianti

ove si producono,impiegano e/o detengonocarte fotografiche,calcografiche,eliografiche ecianografiche, pellicolecinematografiche,radiografiche efotografiche di sicurezzacon materiale indeposito superiore a 100 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––45) Stabilimenti ed impianti

ove si producono,impiegano e detengonopellicolecinematografiche efotografiche consupporto infiammabileper quantitativi superioria 5 kg – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––46) Depositi di legnami da

costruzione e dalavorazione, di legna daardere, di paglia, difieno, di canne, difascine, di carbonevegetale e minerale, dicarbonella, di sughero edaltri prodotti affini;esclusi i depositi

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all’aperto con distanze disicurezza esterne noninferiori a 100 mmisurate secondo ledisposizioni di cui alpunto 2.1 del decretoministeriale 30 novembre1983:• da 500 a 1.000 q.li

– anni 6• superiori a 1.000 q.li

– anni 3–––––––––––––––––––––––––––47) Stabilimenti e laboratori

per la lavorazione dellegno con materiale inlavorazione e/o indeposito:• da 50 a 1.000 q.li

– anni 6• superiori a 1.000 q.li

– anni 348) Stabilimenti ed impianti

ove si producono,lavorano e detengonofibre tessili e tessutinaturali e artificiali, telecerate, linoleum ed altriprodotti affini conquantitativi:• da 50 a 1.000 q.li

– anni 6• superiori a 1.000 q.li

– anni 3–––––––––––––––––––––––––––49) Industrie

dell’arredamento,dell’abbigliamento e dellalavorazione della pelle;calzaturifici:• da 25 a 75 addetti

– anni 6• oltre 75 addetti – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––50) Stabilimenti ed impianti

per la preparazione del

crine vegetale, dellatrebbia e simili,lavorazione della paglia,dello sparto e simili,lavorazione del sughero,con quantitativi inlavorazione o in depositopari o superiori a 50 q.li– anni 6

–––––––––––––––––––––––––––51) Teatri di posa per le

riprese cinematografichee televisive – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––52) Stabilimenti per lo

sviluppo e la stampadelle pellicolecinematografiche – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––53) Laboratori di attrezzerie

e scenografie teatrali – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––54) Stabilimenti ed impianti

per la produzione,lavorazione erigenerazione dellagomma con quantitativisuperiori a 50 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––55) Depositi di prodotti della

gomma, pneumatici esimili con oltre 100 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––56) Laboratori di

vulcanizzazione dioggetti di gomma conpiù di 50 q.li inlavorazione o in deposito– anni 6

–––––––––––––––––––––––––––57) Stabilimenti ed impianti

per la produzione e

lavorazione di materieplastiche con quantitativisuperiori a 50 q.li – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––58) Depositi di manufatti in

plastica con oltre 50 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––59) Stabilimenti ed impianti

ove si producono elavorano resinesintetiche e naturali,fitofarmaci, colorantiorganici e intermedi eprodotti farmaceuticicon l’impiego di solventied altri prodottiinfiammabili – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––60) Depositi di concimi

chimici a base di nitrati efosfati e di fitofarmacicon potenzialità globalesuperiore a 500 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––61) Stabilimenti ed impianti

per la fabbricazione dicavi e conduttori elettriciisolati – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––62) Depositi e rivendite di

cavi elettrici isolati conquantitativi superiori a100 q.li – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––63) Centrali termoelettriche

– anni 3–––––––––––––––––––––––––––64) Gruppi per la produzione

di energia elettricasussidiaria con motoriendotermici di potenzacomplessiva superiore a25 KW – anni 6

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–––––––––––––––––––––––––––65) Stabilimenti ed impianti

ove si produconolampade elettriche,lampade a tubiluminescenti, pile edaccumulatori elettrici,valvole elettriche, ecc. – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––66) Stabilimenti siderurgici e

stabilimenti per laproduzione di altrimetalli – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––67) Stabilimenti e impianti

per la zincatura,ramatura e lavorazionisimilari comportanti lafusione di metalli o altresostanze – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––68) Stabilimenti per la

costruzione diaeromobili, automobili emotocicli – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––69) Cantieri navali con oltre

5 addetti – anni 6–––––––––––––––––––––––––––70) Stabilimenti per la

costruzione e riparazionedi materiale rotabileferroviario e tranviariocon oltre 5 addetti – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––71) Stabilimenti per la

costruzione dicarrozzerie e rimorchiper autoveicoli con oltre5 addetti – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––72) Officine per la

riparazione di autoveicolicon capienza superiore a

9 autoveicoli; officinemeccaniche perlavorazioni a freddo conoltre 25 addetti – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––73) Stabilimenti ed impianti

ove si producono laterizi,maioliche, porcellane esimili con oltre 25 addetti– anni 3

–––––––––––––––––––––––––––74) Cementifici – anni 3–––––––––––––––––––––––––––75) Istituti, laboratori,

stabilimenti e reparti incui si effettuano, anchesaltuariamente, ricerchescientifiche o attivitàindustriali per le quali siimpiegano isotopiradioattivi, apparecchicontenenti dette sostanzeed apparecchi generatoridi radiazioni ionizzanti(art.13 della legge 31dicembre 1962, n.1860, eart.102 del D.P.R. 13febbraio 1964, n. 185) – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––76) Esercizi commerciali con

detenzione di sostanzeradioattive (capo IV delD.P.R. 13 febbraio 1964,n. 185) – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––77) Autorimesse di ditte in

possesso di autorizzazionepermanente al trasportodi materie fissili speciali edi materie radioattive(art.5 della legge31.12.1962, n. 1860sostituito dall’art.2 delD.P.R. 30.12.1965, n. 1704) – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––78) Impianti di deposito

delle materie nucleari,escluso il deposito incorso di spedizione – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––79) Impianti nei quali siano

detenuti combustibilinucleari o prodotti oresidui radioattivi (art.1lettera b) della legge31.12.1962, n. 1860) – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––80) Impianti relativi

all’impiego pacificodell’energia nucleare eattività che comportanopericoli di radiazioniionizzanti derivanti dalpredetto impiego:• impianti nucleari

– anni 6• reattori nucleari

eccettuati quelli chefacciano parte di unmezzo di trasporto – anni 6

• impianti per lapreparazione ofabbricazione dellematerie nucleari – anni 6

• impianti per laseparazione degliisotopi – anni 6

• impianti per iltrattamento deicombustibili nucleariirradianti – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––81) Stabilimenti per la

produzione di sapone, dicandele e di altri oggetti

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di cera e di paraffina, diacidi grassi, di glicerinagrezza quando non siaprodotta per idrolisi, diglicerina raffinata edistillata ed altri prodottiaffini – anni 3

–––––––––––––––––––––––––––82) Centrali elettroniche per

l’archiviazione el’elaborazione di dati conoltre venticinque addetti– una tantum

–––––––––––––––––––––––––––83) Locali di spettacolo e di

trattenimento in generecon capienza superiore a100 posti – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––84) Alberghi, pensioni,

motel, dormitori e similicon oltre 25 posti letto – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––85) Scuole di ogni ordine,

grado e tipo, collegi,accademie e simili peroltre 100 personepresenti – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––86) Ospedali, case di cura e

simili con oltre 25 posti-letto – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––87) Locali adibiti ad

esposizione e/o venditaall’ingrosso o al dettagliocon superficie lorda

superiore a 400 mqcomprensiva dei servizi edepositi – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––88) Locali adibiti a depositi

di merci e materiali varicon superficie lordasuperiore a 1.000 mq – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––89) Aziende ed uffici nei

quali siano impiegatioltre 500 addetti – una tantum

–––––––––––––––––––––––––––90) Edifici pregevoli per arte

o storia e quelli destinatia contenere biblioteche,archivi, musei, gallerie,collezioni o comunqueoggetti di interesseculturale sottoposti allavigilanza dello Stato dicui al Regio Decreto 7novembre 1942, n. 1564)– una tantum

–––––––––––––––––––––––––––91) Impianti per la

produzione del calorealimentati a combustibilesolido, liquido o gassosocon potenzialitàsuperiore a 100.000Kcal/h – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––92) Autorimesse private con

più di 9 autoveicoli,autorimesse pubbliche,

ricovero natanti, ricoveroaeromobili – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––93) Tipografie, litografie,

stampa in offset edattività similari con oltre5 addetti – anni 6

–––––––––––––––––––––––––––94) Edifici destinati a civile

abitazione con altezza ingronda superiore a 24metri – una tantum

–––––––––––––––––––––––––––95) Vani di ascensori e

montacarichi in servizioprivato, aventi corsasopra il piano terrenomaggiore di 20 metri,installati in edifici civiliaventi altezza in grondamaggiore di 24 metri equelli installati in edificiindustriali di cui all’art.9del D.P.R. 29 maggio1963, n. 497– una tantum

–––––––––––––––––––––––––––96) Piattaforme fisse e

strutture fisse assimilabilidi perforazione e/oproduzione di idrocarburidi cui al D.P.R. 24 maggio1979, n. 886 – una tantum

–––––––––––––––––––––––––––97) Oleodotti con diametro

superiore a 100 mm – una tantum

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