1 Puccini, La fanciulla del West, preludio

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Puccini La fanciulla del West, fine Atto I:

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3La fanciulla del West, cellule tematiche

1. seconda maggiore [M2]:

2. terza maggiore [M3]

3. do-mi-re-do

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4Citazioni: La Fanciulla del West

1. Puccini: “Ma avanti, non indietro! Con un lavoro modernamente costrutto e sentito.” Giuseppe Adami, ed., Epistolario, 98. 2. Puccini a Alberto Crecchi, 8 January 1911: “Caro Crecchi, [...] Dunque ti ha sorpreso l’armonizzazione della Fanciulla? Niente paura. In orchestra tutto si appiana, s’addolcisce, gli urti coi timbri diversi sono altra cosa che al piano.” 3. Puccini a Carlo Clausetti 9 July 1911: “Tutti, da Verdi a Mascagni, hanno evoluto lo stile [...] Rinnovarsi o morire? L’armonia d’oggi e l’orchestra non sono le stesse.[...] io mi riprometto, se trovo il soggetto, di far sempre meglio nella via che ho preso, sicuro di non rimanere alla retroguardia.” 4. Luigi Parigi, “Il momento musicale Italiano” La critica musicale (1918): “Il Puccini, il Mascagni col loro farsi trasportar dalla corrente e col loro avvenuto travolgimento [...] l’hanno seguita e si son fatti modernisti: in vario senso, in vario modo, esternamente.” 5. Anton Webern, cartolina di 27 marzo 1918: “Eine Partitur von durchaus ganz originellem Klang. Prachtvoll. Jeder Takt überraschend. Ganz besondre Klänge (Keine Spur von Kitsch!) Und ich habe den Eindruck [aus] erster Hand. Ich muss sagen, dass es mir sehr gefallen hat. Wie ist es nun? Irre ich mich ganz und gar? Ich würde so gerne diese Partitur mit Dir zusammen ansehen. Ganz verhext hat mich diese Oper?” [Una partitura che in tutti modi suona in modo originale. Splendida! Ogni battuta sorprendente. Suoni molto particolari. (Niente kitsch!) E il mio parere è di prima mano. Devo dire che mi piace veramente. Com’è possibile? Mi sbaglio completamente? Mi piacerebbe molto esaminare questa partitura insieme con te. Mi ha completamente stregato quest’opera?] 6. Puccini intervista, Gazzetta di Torino, 11 novembre 1911: “Nulla è morto di Riccardo Wagner: l’opera sua è il lievito di tutta la musica contemporanea e qualche cosa è in quella che germinerà ancora, più tardi, in più felici primavere dell’arte. Solché i moderni son venuti condensando e liberando dalle frondosità, dalle esuberanze i precetti del Maestro sommo. E ciò, forse, per minore violenza di genialità ma certamente per il febbrile avvicendarsi di cose, di sogni, di vite che caratterizza l’epoca nostra e per non sminuire l’intensità emotiva con la sovrabbondanza delle sensazioni eccitate. [...] Per me, la musica è essenzialmente lirica, ciononostante essa non ha più nulla a temere dall’avvicinamento suo con la più umile realtà. Basta vivificarla di un soffio alto e possente. Io stesso, che mi sono studiato sempre di attingere con l’arte del suono i fastigi del sentimento, non ho sdegnato la rovenza disperata della passione di Tosca e più recentemente le situazioni di prepotente drammaticità della Fanciulla del West [...] Al riguardò, noto tuttavia, che anche nella trattazione di materia così violenta, ho portato il contributo di un’idealità vibrante e raffinata, affine di circondare di un’atmosfera di sogno quei catastrofici episodi umani. [...] Nel dramma di Belasco, ad esempio, dal quale ho tratto l’opera che chiede stassera il giudizio del pubblico torinese era data assai piccola parte all’elemento redentore della protagonista: io fui che volli dai librettisti uno sviluppo maggiore di esso, onde apparisse più evidente, più sincero questo desiderio di purificazione, quest’anelito affannoso verso una pace conquistata con l’amore e con l’operosità.” 7. Puccini secondo Fraccaroli: “L’opera si apre con poche battute violenti: anzi, piu’ che violente, robuste. Vi sono fugacemente accennati alcuni dei motivi piu’ significanti dell’opera; un divampare di energia e uno spunto del motivo della redenzione. Ricordate? La redenzione di Johnson, l’avventuriero ardito e passionale che è salvato dall’amore e dalla abnegazione di Minnie.” 8. Brian Magee (di Wagner): “Redemption, when it comes at the end of the opera, means release from the need to exist at all; and it is made possible for him by the self-sacrificial love of a woman who is prepared, if one may so put it, to share his non-existence with him, which is to say, die for him and with him.” [Redenzione, quando arriva alla fine di un’opera, vuol dire liberazione dalla necessità di vivere affatto. E è reso possibile per lui dall’amore sacrificale di una donna la quale è disposta a dividere la sua non-esistenza, cioè morire per lui e con lui.]

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Puccini e i ritmi de la Fanciulla del West 1. Geremia Vitali, 1847: “E s’intende per ritmo: una parte di melodia, la costante regolarità delle battute, l’omogenea quadratura delle frasi, e l’intero sviluppo dell’immagine [...] Dissi simmetrico perchè le parti tutte che formano un concetto musicale hanno tra loro una certa simmetria di estensione e qualità che le rende l’una all’altra conformi, e costituisce la cosiddetta quadratura, uno dei primi elementi della bella melodia.” 2. appunti di Puccini dal quaderno della classe di Amintore Galli al Conservatorio di Milano: “La musica imita i fenomeni interni dell’uomo, ed è perciò un prodotto essenzialmente soggettivo, [...] i ritmi completano questa [illegibile] fonetica (immagini espressa per via di suoni) riproducendo gli stessi movimenti.” 3. Luigi Ricci, Puccini interprete da se stesso, p. 12: [cita Puccini] [ritmo è] “‘il Maelzel che sta dentro di noi’ [...] Puccini aveva una sensibilità acutissima nei riguardi di tutta questa varietà di movimenti ritmici: tanto di quelli fondamentali, o generali che dir si voglia, quanto di quelli ristrittivi o secondari. All’Andante, per esempio, voleva che effettivamente corrispondesse il suo esatto movimento; e cioè: moderato, piuttosto lento, ma non del tutto lento. In generale quando si trattava di tempi lenti, il suo fiuto era d’una finezza straordinaria. Diceva che i tempi “troppo lenti” fanno morire l’azione, la narcotizzano, la rendono accidiosa e pesante, come tutte le cose morte.” 4. Luigi Ricci, pp. 160-162, in merito all’atto II, nn. 58-60: [cita Puccini] “‘Senonchè e ritmo zoppo e parole con accenti spostati, rendevano difficile agli artisti la esatta esecuzione [...] non una di quelle battute arimiche riuscì a veder conciliato il tempo che io tenevo, con il ritmo claudicante dei due cantanti’ [...][Puccini] confesso’ che in origine quel brano l’aveva scritto in tempo ¾, fin dal primo lamentoso stacco del brano maggiore. [...] Ma poichè questo andamento ternario risultava ritmicamente uniforme e accidiosamente monotono (Il lamento è una cosa, diceva, la noia è un’altra) Puccini addotò la divisione binaria, così come la vediamo attuata nello spartito. Talchè, al sopraggiungere delle voci ci imattiamo nella attuale stesura, difficilissima ad essere ritmicamente azzecata dai cantanti. [cita Puccini] ‘Avrei voluto scrivere la parte dell’orchestra in 2/4 e il canto in 3/4; ma questa grafia non rientra nel mio sistema di scrittura. Tant’è vero che in nessuna delle mie opere esiste una siffatta notazione, che ai poco provveduti potrebbe sembrare una posa.’” • Caricatura da Enrico Caruso della prova generale de La fanciulla del West

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6• schizzo autografo per la Fanciulla, II/56, Beinecke Library, Yale University: “colpo revolver interno / “All[egr]o moderato agitato” / “movimento irregolare” / “traballamento del ferito”

- ritmo dello schizzo è:

- ritmo della versione finale è: • schizzo ritmico autografo dal Museo Puccini, Torre del Lago

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7Canzone “Native American” e La Fanciulla del West

1. Wokan Olowan, Curtis, p. 77

Fanciulla, II/22/1

2. Arthur Farwell, “Song of the Leader”

b) Fanciulla, I/64/7

a) Troyer (Wa-Wan): “Zunian Lullaby”

b) Fanciulla: prelude, I/0/7

c) Troyer (Wa-Wan) “The Coming of Montezuma”

d) Fanciulla, I/26/13

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8• ritmo di “cakewalk”:

o • Native American a) “Song of the Buffalo-Hide Ceremony,” Curtis, p. 203:

b) “Lullaby,” Curtis, p. 238

c) “Medicine Song,” Curtis, p. 327

• musica “cowboy” nel dramma di Belasco

a)

b)

• spagnola:

- “Habanera” dal dramma The Girl of the Golden West di Belasco

- “Manzanillo/Danza Mexicana” dal dramma The Rose of the Rancho di Belasco (visto da Puccini)

- Entr’actedal dramma The Rose of the Rancho