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1 FINANCIAL RISK MANAGEMENT AT METODOLOGIA IRB DIFFERENZA IRB STANDARDIZZATO METODOLOGIA DI PONDERAZIONE DI “SISTEMA” vs. VALUTAZIONI INTERNE DELLA BANCA

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METODOLOGIA IRB

DIFFERENZA

IRB STANDARDIZZATO

METODOLOGIA DI PONDERAZIONEDI “SISTEMA” vs. VALUTAZIONI INTERNE DELLA BANCA

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VALORE DI ponderazione VALORE valutazione REQUISITOBILANCIO PONDERATO rischio PATRIMONIALE

Basilea 2 metodologia complessa e differenziata

8%METODOLOGIA

INTERNA

PORTAFOGLIO CREDITI

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LA NEO COSTITUITA BANCA HA UN PATRIMONIO DI 40 MIL.

CIO’ CONSENTE DI AVERE UN ATTIVO PER RISCHIO DI CREDITO,PONDERATO AL 100%,DI 500 MIL.

COSA DEVE FARE IL MANAGEMENT PER MASSIMIZZARE IL REDDITOSE IL PORTAFOGLIO RENDE MEDIAMENTE IL 10%?

RESTARE FERMA CAMBIARE MIX DEL PORTAFOGLIO

PIU’ VOLUMI SU CREDITI RATEDA TASSI INFERIORI

RIDURRE VALORE PORTAFOGLIO MAANDARE SU CREDITI PIU’ RISCHIOSIE REDDITIZI

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LA NEO COSTITUITA BANCA HA UN PATRIMONIO DI 40 MIL.

CIO’ CONSENTE DI AVERE UN ATTIVO PER RISCHIO DI CREDITO,PONDERATO AL 100%,DI 500 MIL.

50k10%

400k

200k

40k10%

5,50% 11k

40k

32k

8k

Ponderazione 50%

51k 40k500k

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NE CONSEGUE CHE LA PERFORMANCE ECONOMICAE’ CORRELATA ALLE SCELTE DI IMPIEGO E AL RISCHIO ASSOCIATO.

LA MANOVRABILITA’ DEL RISCHIO DI CREDITO E’ ASSOCIATA APORTAFOGLI CHE PRESENTANO UN ALTO GRADO DIRIGIDITA’

UN PORTAFOGLIO TITOLI A CUI SI ASSOCIA IL RISCHIO DI MERCATOE’ DI NORMA PIU’ FLESSIBILE

LE SCELTE SPESSO AVVENGONO NON SUL NOME DELLA CONTROPARTEMA SU SETTORI O TERRITORI

ALCUNE OSSERVAZIONI

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IRB – struttura della disciplina

Sezione I - Disposizioni di carattere generale

Sezione II - Classi di attività

Sezione III - Requisiti organizzativi

Sezione IV - Requisiti minimi quantitativi

Sezione V - Regole di ponderazione

Sezione VI - Estensione Progressiva e Utilizzo parziale permanente

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ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA POSIZIONEAI FINI DEL RATING (SCORING)

- “probabilità di default” (Probability of Default, PD), la probabilità che una controparte passi allo stato di default entro un orizzonte temporale di un anno. - “tasso di perdita in caso di default” (Loss Given Default, LGD), il valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l’importo dell’esposizione al momento del default. La LGD è determinata in relazione alle diverse tipologie di operazioni e non in relazione al singolo obbligato - “esposizione al momento del default” (Exposure At Default, EAD), il valore delle attività di rischio per cassa e fuori bilancio; Per le operazioni fuori bilancio (garanzie rilasciate e impegni) l’EAD viene determinata mediante un fattore di conversione creditizia (Credit Conversion Factor, CCF) che rappresenta il rapporto tra la parte non utilizzata della linea di credito che si stima possa essere utilizzata in caso di default e la parte attualmente non utilizzata.

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ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DELLA POSIZIONEAI FINI DEL RATING (SCORING)

- “scadenza” (Maturity, M), la media, per una data esposizione, delle durate residue contrattuali dei pagamenti, ciascuna ponderata per il relativo importo.

inoltre utilizzano un proprio CCF (credit conversion factor)

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LA LOGICA DEL RATING E’ VALUTARE LA CAPACITA’DEL SOGGETTO AD ONORARE LE PROPRIE OBBLIGAZIONI.LA VALUTAZIONE E’ FATTA NEI LIMITI DI UN CERTOORIZZONTE TEMPORALE

OGNI CLASSE DI RATING ESPRIME UNA PROBABILITA’ DIDEFAULT (PD) – IN FUNZIONE DIRETTA CRESCENTE

DA NOTARE CHE PER IL RETAIL IL RISCHIO E’ ASSOCIABILE SIA AL RISCHIO SPECIFICO DEL PRENDITORE CHE ALLECARATTERISTICHE DELLE OPERAZIONI

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ESPOSIZIONI IN DEFAULT

rientrano nella definizione i crediti:

- in sofferenza - incagliati - ristrutturati - scaduti o sconfinati

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Crediti scaduti e sconfinati

ritardo su obbligazione creditizia rilevante

Moratoria di 180 gg. per imprese finoal 31 dicembre 2011

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3.3 Altre definizioni

- “metodo di base”, metodo di calcolo dei requisiti patrimoniali nel quale lebanche utilizzano proprie stime di PD e i valori regolamentari per gli altriparametri di rischio (LGD, CCF, M).

- “metodo avanzato”, metodo di calcolo dei requisiti patrimoniali nel quale lebanche utilizzano proprie stime di PD, LGD, CCF e, ove previsto, M.Per le esposizioni al dettaglio le banche utilizzano proprie stime di PD eLGD (ovvero EL) e CCF;Si distingue tra PD individuale e PD di classe: la PD individuale è quellaassociata a ogni singolo debitore; la PD di classe è quella associata a ogniclasse di rating o pool.

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- “perdita attesa” (Expected Loss, EL), la perdita che si manifesta in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni). Essa è pari al prodotto tra PD di classe (o pool), LGD ed EAD. Regole specifiche sono previste per le esposizioni: (i) da finanziamenti specializzati per i quali le banche non sono in grado di elaborare stime della PD che soddisfino i requisiti previsti per il metodo dei rating interni; (ii) in strumenti di capitale, differenziate in base al metodo utilizzato per il calcolo degli importi ponderati per il rischio. Le posizioni verso la cartolarizzazione non rientrano nel calcolo delle perdite attese;

- “perdita inattesa” (Unexpected Loss, UL), la perdita eccedente la EL a un livello di confidenza del 99,9 per cento su un orizzonte temporale di un anno;

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- “portafoglio bancario”, il complesso delle posizioni diverse da quellericomprese nel portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza (cfr. Capitolo4, Parte Prima, Sezione I, par. 3.1);

- “rischio di diluizione”, la possibilità, nell’ambito dei crediti commercialiacquistati, che le somme dovute dal debitore ceduto si riducano per effettodi compensazioni o abbuoni derivanti da resi, controversie in materia diqualità del prodotto, sconti promozionali o di altro tipo;

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CLASSI DI ATTIVITA’ (SEZ. 2)

………..

FINANZIAMENTI SPECIALIZZATI PROJECT FINANCE COMMODITIES FINANCE

INCOME PRODUCING REAL ESTATE

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CLASSI DI ATTIVITA’ (SEZ. 2)

………..

ESPOSIZIONI CREDITIZIE AL DETTAGLIO

……..PMI A CERTE CONDIZIONI

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IRB - REQUISITI ORGANIZZATIVI

CORPORATE GOVERNANCE

ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI DEI CONTROLLI SVILUPPO E CONVALIDA DEI SISTEMI DI RATING REVISIONE INTERNA

CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI RATING

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IRB - REQUISITI ORGANIZZATIVI

1. Governo societario

Gli organi con funzioni di supervisione strategica, gestione e controllo,ciascuno secondo le rispettive competenze e responsabilità, definiscono lepolitiche generali del sistema, sono responsabili della sua realizzazione, vigilanosul suo concreto funzionamento, verificano la sua complessiva funzionalità erispondenza ai requisiti previsti dalla normativa…….

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IRB - REQUISITI ORGANIZZATIVI

2. Organizzazione e sistema dei controlli…………Un primo livello di controllo si colloca presso le stesse strutture operativecoinvolte nel processo di attribuzione del rating; tali controlli possono essere ditipo automatico ovvero disciplinati da appositi protocolli operativi (ad esempio,controlli di tipo gerarchico).………………………la scelta del modelloappropriato per la valutazione del cliente o dell’operazione e l’individuazionedelle connessioni di natura economica o giuridica tra i clienti. ………..l’acquisizione delle informazioni necessarie per l’attribuzione e del rating.Nell’ambito di tali controlli rientrano altresì le verifiche sui singoli ratingfinali prodotti dai modelli.

……Nell’ambito dei sistemi di rating che prevedonol’integrazione dei giudizi automatici con una componente discrezionale, sononecessarie verifiche sulla coerenza delle motivazioni alla base delle proposte dioverride con i criteri definiti dalla normativa interna.

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IRB - REQUISITI ORGANIZZATIVI

2.1 Lo sviluppo e la convalida del sistema di rating

…… una funzione - sviluppa il sistema di rating……- documenta le eventuali modifiche nelle componenti e nella complessivastruttura del modello, indicando le ragioni dei mutamenti stessi.

Il sistema di rating viene assoggettato ad un processo di convalida……volto a valutare l’accuratezza delle stime di tutte le componenti rilevanti di rischioe a esprimere un giudizio in merito al regolare funzionamento, alla capacitàpredittiva e alla performance complessiva del sistema IRB adottato.

Attraverso l’attività di convalida la banca verifica nel continuo e in manieraiterativa l’affidabilità dei risultati del sistema di rating e il mantenimento della suacoerenza con le prescrizioni normative, con le esigenze operative aziendali e conl’evoluzione del mercato di riferimento.

Gli strumenti e le modalità di convalida devono essereperiodicamente riesaminati e ridefiniti per preservarne l’adeguatezza in uncontesto di continua evoluzione delle variabili di mercato e delle condizioni operative

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I risultati dell’attività di convalida devono essere adeguatamente documentatie sottoposti periodicamente alle funzioni di controllo interno e agli organiaziendali; nell’ambito di questa informativa, specifica evidenza andrà data aeventuali aspetti di criticità.

Il processo di convalida deve essere affidato ad una funzione che puòavvalersi, per il compimento delle varie attività, dell’apporto di più unitàoperative, purché l’unitarietà del processo venga assicurata mediante la nomina diun responsabile che coordini e sovrintenda alle attività medesime.

La funzione di convalida – che deve potersi avvalere di risorse dotate dicompetenze idonee al contenuto specialistico dei compiti da svolgere – èindipendente da quelle coinvolte nelle attività di assegnazione del rating e dierogazione del credito. In particolare, il responsabile della funzione non devetrovarsi in situazione di dipendenza gerarchica rispetto ai soggetti responsabili didette attività.

Accountability!!!!!

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IRB - REQUISITI ORGANIZZATIVI

LA REVISIONE INTERNA CONVALIDA

L’attività di convalida si sostanzia nella verifica sia dei requisiti quantitativisia di quelli organizzativi,( attraverso)

- la valutazione del processo di sviluppo del modello, con particolareriferimento alla logica sottostante e ai criteri metodologici a supporto dellastima dei parametri di rischio;

- le analisi di performance del sistema di rating, di calibrazione dei parametri,di benchmarking e delle prove di stress (cfr. Sezione IV);

- l’accertamento che il sistema di rating sia effettivamente utilizzato nei diversiambiti della gestione.

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(LA REVISIONE INTERNA):

- verifica il rispetto delle normative e procedure che presiedono alle diversefasi del funzionamento del sistema di rating e, in tale ambito, valuta il gradodi indipendenza della funzione di convalida;

- analizza le attività di riconciliazione tra le procedure gestionali ed i sistemi dirating;- valuta l’adeguatezza ed affidabilità della funzione informatica e delle relativerisorse, delle infrastrutture informatiche, delle caratteristiche strutturali e dialimentazione delle base dati e dei sistemi di anagrafe a supporto del sistemadi rating;- compie verifiche mirate ad accertare l’effettivo utilizzo del sistema di ratingnella gestione aziendale.

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3. Caratteristiche dei sistemi di rating

I sistemi IRB si differenziano…..……giudizi automatici derivanti dal modello e…….. (soggettivi) rivenienti dalgiudizio di esperti nel settore del credito.

- sistemi incentrati sulla componente automatica (eventualmente comprensivadi elementi qualitativi standardizzati), in cui sono strutturalmente esclusiscostamenti discrezionali e motivati (cd. override);

- sistemi in cui i giudizi automatici sono modificabili dagli esperti di settore –mediante override – con informazioni di non agevole standardizzazione ocomunque non considerate dal modello;

- sistemi prevalentemente incentrati su valutazioni discrezionali dell’esperto disettore.

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IRB - REQUISITI ORGANIZZATIVI

3.1 Il processo di attribuzione del rating

Si devono rispettare i seguenti requisiti:

i) documentazione del sistema di rating,ii) completezza delle informazioni,iii) replicabilità,iv) integrità del processo di attribuzione del rating,v) omogeneità,vi) univocità.

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IRB - REQUISITI ORGANIZZATIVI

Documentazione……Deve essere documentata l’organizzazione dell’intero percorso diassegnazione dei rating, con riferimento all’attribuzione delle relativeresponsabilità e in particolare all'individuazione dei soggetti aventi la potestà diattribuire il rating, nonché ai criteri e ai limiti per l’esercizio di tale potere. Assumealtresì rilevanza la formalizzazione delle attività di controllo sul processo, intermini di strutture, strumenti e procedure.Completezza…Gli intermediari devono dotarsi di procedure interne in grado di assicurare lasistematica analisi di tutti i dati disponibili e la valutazione, nel continuo, dellacompletezza, rilevanza e pertinenza delle informazioni utilizzate nelprocedimento.Replicabilità…Il requisito minimo della replicabilità viene assicurato conservando traccia,anche elettronica, delle decisioni via via assunte lungo l'iter elaborativo, conevidenziazione di ogni rating intermedio formulato nelle varie fasi del processo(automatico, parziale e finale) e delle motivazioni sottostanti gli eventualioverride; occorre tra l’altro che siano registrati il modello applicato, lametodologia e i parametri impiegati nella valutazione, il soggetto responsabile, ladata di prima assegnazione del rating e i successivi aggiornamenti.

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IRB - REQUISITI ORGANIZZATIVI

Integrità…. Nel caso siu dia rilevanza alle valutazionidiscrezionali degli esperti di settore nell’attribuzione definitiva del rating, lebanche adottano opportune cautele sul piano organizzativo e procedurale perassicurare l’integrità del processo di rating, evitando che l’attribuzione definitivadel rating possa essere condizionata dall’intervento di soggetti portatori di interessiin conflitto con l'obiettivo, proprio di un sistema IRB, di una corretta e puntualevalutazione del merito creditizio della controparte.

Omogeneità…. Un sistema IRB deve garantire che debitori od operazioni che comportanorischi analoghi siano assegnati alla medesima classe di rating; tale coerenza vaassicurata fra linee di attività, strutture organizzative e ubicazioni geografiche.….Andranno pertanto predisposte istruzioni per il trattamento delle informazioni dinatura qualitativa nonché apposite linee guida in materia di override al fine diprevenire difformità interpretative da parte degli analisti.

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Univocità…A ciascuna controparte verso cui più componenti territoriali e/o societarie delgruppo bancario (ndr. Base consolidata) sono esposte deve essere assegnato un unico rating; analogamente, quando la valutazione attiene all’operazione piuttosto che aldebitore, ogni esposizione deve essere attribuita ad un unico pool.

Aggiornamento…. Qualora…. si evidenzino elementi che possono implicarevariazioni nel merito di credito del cliente ovvero nella rischiosità dell’operazione,occorre procedere ad un aggiornamento del rating anche prima della successivascadenza di revisione prevista dalle norme interne.

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IRB - REQUISITI ORGANIZZATIVI

5. Il processo del rating nell’ambito del gruppo bancario

Nei gruppi bancari spetta alla capogruppo la decisione strategica di adottareun sistema IRB. Essa ha inoltre la responsabilità ultima della realizzazione delprogetto, nonché della supervisione sul corretto funzionamento del sistema e sulsuo costante adeguamento sotto il profilo metodologico, organizzativo eprocedurale

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IRB - REQUISITI ORGANIZZATIVI

6. Sistemi informativi………

Con riferimento alla infrastruttura tecnologica, sono disciplinati in dettaglionell’Allegato A i seguenti profili:- presidio delle attività tecniche connesse con la raccolta dei dati, la definizionedei sistemi IRB, la calibrazione dei parametri, l’attribuzione e la revisione deirating e il calcolo del requisito patrimoniale (par. 1);- integrazione tra i sistemi e le procedure di supporto alla concessione e allagestione del credito e i sistemi e le procedure per la misurazione dei rischi(par. 2);- disponibilità dei dati necessari per il calcolo dal rating, per garantire lareplicabilità dei risultati, le verifiche sulla capacità previsiva del modello e leprove di stress (par. 3);- gestione della qualità dei dati – in termini di accuratezza, completezza epertinenza – e sicurezza dei dati e dei sistemi (par. 4).

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IRB - REQUISITI QUANTITATIVI

1. Struttura dei sistemi di rating1.1 Esposizioni verso amministrazioni centrali e banche centrali, intermediarivigilati e imprese

Un sistema di rating deve tenere conto delle caratteristiche di rischio deldebitore e dell’operazione; deve inoltre prevedere una scala di rating che riflettaesclusivamente la quantificazione del rischio di default del debitore. Tale scaladeve avere un minimo di 7 classi per i debitori non in default e 1 classe per quelliin default.……Le banche che adottano il metodo avanzato devono prevedere anche unascala che rifletta le caratteristiche delle operazioni in termini di LGD. Quando lebanche utilizzano stime dirette della LGD, queste ultime possono essereconsiderate come le risultanze delle classi di una scala continua di LGD.

Per i finanziamenti specializzati, le banche sono esentate dall’obbligo di avere unascala di rating che rifletta esclusivamente la quantificazione del rischio di defaultdel debitore. In tale caso, la scala di rating può avere un minimo di 4 classi per Idebitori non in default e 1 classe per quelli in default.

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IRB - REQUISITI QUANTITATIVI

1.2 Esposizioni al dettaglioI sistemi di rating per le esposizioni al dettaglio devono riflettere sia il rischiodel debitore sia quello specifico dell'operazione, cogliendo tutte le caratteristicherilevanti di entrambi.………..Nell'attribuire le esposizioni a una data classe o pool le banche devonoconsiderare i seguenti fattori:a) le caratteristiche di rischio del debitore;b) le caratteristiche di rischio dell’operazione, compresa la tipologia delprodotto e/o delle garanzie reali; le banche disciplinano esplicitamente icasi in cui diverse esposizioni sono assistite dalla medesima garanziareale;c) la morosità dell'esposizione, a meno che la banca dimostri che essa noncostituisce un fattore di rischio significativo per l'esposizione.

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IRB - REQUISITI QUANTITATIVI

2. Quantificazione dei parametri di rischioLe banche stimano una PD per ciascuna classe di rating o per ciascun pool.Tali stime sono basate sulla media di lungo periodo dei tassi di default annuiosservati.……………Le stime di PD, LGD e CCF devono:a) tenere conto di tutti i dati e di tutte le informazioni rilevanti;b) basarsi su metodi scelti a seguito di un’accurata procedura di selezionefra quelli disponibili; c) basarsi sull’esperienza storica di lungo periodo e su evidenzeempiriche e non semplicemente su valutazioni discrezionali;d) essere plausibili e agevolmente interpretabili e basarsi sulle determinantisostanziali dei rispettivi parametri di rischio;e) essere riviste allorquando si rendono disponibili nuove informazionirilevanti e, in ogni caso, almeno una volta l’anno.

Le banche incorporano nelle stime di PD, LGD e CCF un fattore di cautelacommisurato al presumibile margine di errore.

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IRB - REQUISITI QUANTITATIVI

2.1 Dati per la quantificazione dei parametri di rischioLe banche possono utilizzare dati sia interni sia esterni.Il numero delle esposizioni incluse nel campione e il periodo impiegato per laquantificazione dei parametri di rischio devono essere sufficienti ad assicurarel’accuratezza e la robustezza delle stime. La validità delle stime deve essereconfermata anche con riferimento a campioni diversi da quelli utilizzati in sede distima.Nell’utilizzo di dati interni la rappresentatività può essere valutata sulla basedi:a) analisi delle esposizioni presenti in portafoglio rispetto al campione distima;b) distribuzione delle esposizioni per dimensione, settore economico, areageografica;c) altre caratteristiche rilevanti.

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IRB - REQUISITI QUANTITATIVI

2.2 Probabilità di default

Per le esposizioni verso amministrazioni centrali e banche centrali,intermediari vigilati e imprese le banche stimano la PD per ciascuna classe dirating sulla base di medie di lungo periodo dei tassi di default relativi a unorizzonte temporale annuale.

Le banche possono impiegare una o più delle seguenti tecniche, utilizzandole altre a fini di raffronto ed eventuale aggiustamento: 1) esperienza interna didefault; 2) “mapping” con dati esterni; 3) modelli statistici. ….Esperienza interna di default…….. In caso di limitata disponibilità di dati ovvero di modifichenei criteri di affidamento o nei sistemi di rating, le banche applicano un piùampio margine di cautela.“Mapping” con dati esterniLe banche possono classificare le proprie esposizioni in base alla scala dirating impiegata da ECAI (External Credit Assessment Institutions) eassegnare alle proprie classi di rating i tassi di default osservati per i ratingEsterni-

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IRB - REQUISITI QUANTITATIVI

Modelli statisticiNel caso di utilizzo di modelli statistici di previsione dei default, le banchepossono calcolare la PD per ciascuna classe di rating come media semplicedelle PD stimate per i singoli debitori assegnati alla classe medesima.

Per le esposizioni al dettaglio le banche possono:- stimare la PD per i debitori compresi nella rispettiva classe di rating opool sulla base della media di lungo periodo dei tassi di default relativi aun orizzonte temporale annuale;- ottenere le stime della PD dalla stima della perdita attesa e della LGD; intal caso, devono essere rispettati i medesimi requisiti stabiliti per la stimadella PD.

… periodo storico di osservazione di almeno una fonte di dati ai fini della stima della PD deve avere una durata minima di due anni per il metodo di base e perla classe di attività di crediti al dettaglio, che aumenta poi di un anno ogni anno,fino a quando i dati coprono un periodo pari ad almeno cinque anni.Per il metodo avanzato il periodo di osservazione minimo è pari a cinque anni.

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2.3 Tasso di perdita in caso di defaultPer la stima della tasso LGD, le banche adottano le metodologie più adeguateall’attività svolta e ai portafogli ai quali le stime si riferiscono. Le banchedimostrano la robustezza delle assunzioni teoriche sottostanti i modelli utilizzati.……La stima della LGD deve essere basata sulla definizione di perdita economica,che include sia i costi rilevanti, diretti e indiretti, collegati al recupero del credito,sia l’effetto di attualizzazione dei flussi (recuperi e costi).….. nelle stime (si include) l’effetto di attualizzazione attraverso una metodologia che soddisfa i seguenti criteri:a) il tasso di sconto può variare in funzione del mercato in cui la bancaopera, del tipo di operazione, delle prassi seguite nel processo direcupero; …coerenza…..;b) il calcolo del valore attuale deve riflettere sia il valore monetario deltempo sia il rischio insito nella volatilità dei flussi di recupero mediantel’individuazione di un premio al rischio adeguato;…salvo mancanza di incertezzec) …..scelta documentata.. Verso IFRS

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LGD E downturnLe banche utilizzano stime della LGD adatte per una fase recessiva(downturn LGD) se queste sono più prudenti di quelle basate sulla media di lungoperiodo. A tal fine le banche adottano un rigoroso e documentato processoarticolato nelle seguenti fasi:1. definizione di una appropriata fase recessiva per ciascun portafoglioomogeneo di attività all’interno di ciascuna giurisdizione. Le condizionieconomiche avverse possono coincidere con quelle adottate per laconduzione delle prove di stress ;2. individuazione di una eventuale relazione inversa tra tassi di default etassi di recupero;3. ove tale relazione venga individuata, il calcolo della LGD può essereeffettuato in base alla media ponderata di lungo periodo dei tassi diperdita osservati; nel caso contrario, essa viene incorporata nelle stime diLGD, ad esempio attraverso un’analisi dei tassi di recupero osservati infasi avverse del ciclo ovvero correggendo i fattori di rischio sottostantialle stime della LGD in misura coerente con le condizioni avverse delciclo.

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Per esposizioni già in stato di default……. le migliori stime di PD coincidono di norma con le rettifiche di tipo analitico portate in bilancio.

Periodi di osservazione

Le stime della LGD si basano su dati derivanti da un periodo di osservazioneminimo di cinque anni, prolungato di un anno ogni anno, fino a raggiungere unperiodo minimo di sette anni, per almeno una fonte di dati.

Criteri specifici per le esposizioni al dettagliolnizialmente su dati relativi a un periodo di osservazione minimo di due anni,Poi si arriva a almeno cinque anni. Le banche possono attribuire maggiore importanzaai dati più recenti se…….. migliore indicatore

2.4 Fattori di conversione creditiziaLe stime dei CCF riflettono la possibilità di ulteriori utilizzi del credito daparte del debitore prima e, ove rilevi, dopo il momento in cui si verifica il default.I CCF devono essere espressi in percentuale del margine non utilizzato e nonpossono essere inferiori a zero.

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3. Uso delle prove di stress per la valutazione dell’adeguatezzapatrimoniale

……. devono condurre prove di stress (stress test) relativeai portafogli ricompresi nel perimetro di convalida. Le prove di stress possonoessere condotte a diversi livelli di aggregazione.

I risultati delle prove di stress costituiscono oggetto del processo di controlloprudenziale.

Esse si sostanziano in:

a) analisi di sensitività, utilizzate per valutarel’adeguatezza del capitale alla variazione di un unico fattore di rischio;b) analisi di scenario, impiegate per simulare l’impatto sulle dotazioni patrimoniali di uno shock avverso che conduca alla variazione contemporanea di un insieme di fattori di rischio.

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Le prove di stress sono condotte utilizzando ipotesi di shock di diversa entità.Le banche valutano almeno l’impatto di una lieve recessione (ad esempio, due trimestri consecutivi di crescita nulla del prodotto interno).

Profili metodologiciNell’ambito delle prove di stress, le banche valutano la migrazione delleesposizioni tra le classi di rating.Le prove di stress devono:- essere plausibili;- essere coerenti con i modelli quantitativi utilizzati dalla banca al fine diuna più corretta interpretazione dei risultati delle prove stesse;- tenere conto delle specificità del portafoglio della banca e delle fonti dirischio ad esso relative.

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4. Convalida interna dei sistemi di rating e delle stime dei parametri dirischio

Le principali aree di approfondimento riguardano:a) la rappresentatività del campione di stima rispetto alla popolazione diriferimento, al momento della stima e nei periodi successivi;b) le performance dei modelli quantitativi di assegnazione dei rating e diattribuzione delle esposizioni ai pool, in termini di accuratezza, poterepredittivo, capacità di ordinare gli affidati in base alla rischiosità, conriferimento alle classi di attività, ai singoli portafogli e a opportunedisaggregazioni di questi ultimi in base a diversi criteri di classificazione(ad esempio dimensione, localizzazione);c) l’accuratezza delle stime dei parametri di rischio nel confronto con leevidenze empiriche successive alla stima (backtesting);d) la performance relativa dei sistemi e delle stime dei parametri di rischiorispetto a opportuni termini di confronto (benchmarking);e) le proprietà dinamiche del sistema di rating, in termini di stabilità e tassi dimigrazione;f) l’adeguatezza delle procedure di stress test.

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……backtesting, i tassi effettivi di default vannoconfrontati regolarmente con le stime della PD per ciascuna classe di rating (opool) e analizzate le ragioni di tale scostamento;un’analisi analoga deve essere svolta anche per le stime di LGD e CCF – e per laEL, ove sia utilizzata – Devono inoltre essere previste regole interne per le situazioni in cui gliscostamenti rispetto alle stime dei valori effettivi della PD, della LGD, dei CCF edella EL, ove sia utilizzata, diventano tali da mettere in discussione la validitàdelle stime stesse. ……benchmarking, devono essere previste procedure per ladefinizione di livelli di scostamento accettabili tra stime interne e dati di confrontoe individuate, almeno in termini generali, le azioni da intraprendere in caso disignificativo superamento dei predetti livelli.

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Per i portafogli di attività caratterizzati da un contenuto numero di defaultvalgono inoltre i seguenti principi:

a) i crediti non devono essere esclusi dall’applicazione dei metodi IRBsolamente per l’assenza di dati sufficienti a convalidare le stime deiparametri di rischio su base statistica;

b) nella stima e nella convalida dei parametri di rischio le banche devonoapplicare un adeguato margine di prudenza;

c) nell’ambito della convalida particolare attenzione deve essere dedicataalle tecniche di analisi qualitativa.