1 Dal problema all’ algoritmo. 2 Analisi e programmazione Tramite un elaboratore si possono...
-
Upload
florentina-mori -
Category
Documents
-
view
247 -
download
0
Transcript of 1 Dal problema all’ algoritmo. 2 Analisi e programmazione Tramite un elaboratore si possono...
1
Dal problema all’ Dal problema all’ algoritmoalgoritmo
2
Analisi e programmazione Analisi e programmazione
Tramite un elaboratore si possono risolvere problemi di varia natura. Il problema deve essere formulato in modo opportuno, perché sia possibile utilizzare un elaboratore per la sua soluzione.
Per analisi e programmazioneanalisi e programmazione si intende l’insieme delle attività preliminari atte a risolvere problemi utilizzando un elaboratore, dalla formulazione del problema fino alla predisposizione dell’elaboratore
Scopo dell’analisi:Scopo dell’analisi: definire un algoritmoalgoritmoScopo della programmazione:Scopo della programmazione: tradurre l’algoritmo in un programma utilizzando un programma utilizzando un linguaggio di programmazionelinguaggio di programmazione
3
Definizione di AlgoritmoDefinizione di Algoritmo
Un algoritmo è sequenza finita di azioni elementari che descrivono la soluzione di un problema in modo completoOgni algoritmo è un insieme finito di azioni e deve terminare dopo un numero finito di istruzioni.Completo: deve considerare tutti i casi possibili che si possono verificare durante l’esecuzione e per ogni caso può indicare la soluzione da seguire.
4
Un algoritmo non può essere eseguito direttamente Un algoritmo non può essere eseguito direttamente dall’elaboratoredall’elaboratoreProgramma Programma insieme di istruzioni (o comandi) insieme di istruzioni (o comandi) che traducono l’algoritmo in un linguaggio comprensibile ed eseguibile da parte di un elaboratore
Un programma è strutturato in: - una parte di dichiarazione in cui si dichiarano tutte le
variabili del programma e il loro tipo (intero, reale, stringa, ecc.) - una parte che descrive l’algoritmo risolutivo utilizzato Linguaggio di programmazione Linguaggio di programmazione linguaggio che permette la
formalizzazione di un algoritmo in un programma traducendolo con un insieme di istruzioni (codice)
Programma=algoritmo + dati Programma=algoritmo + dati
5
Le fasi del procedimento di Le fasi del procedimento di analisi analisi e programmazionee programmazione
Risultati
Problema
ANALISIANALISI
ELABORAZIONEELABORAZIONE Dati
PROGRAMMAZIONPROGRAMMAZIONEE
Algoritmo
Programma
6
Dati su cui opera un Algoritmo:Dati su cui opera un Algoritmo:Costanti e variabiliCostanti e variabili
I dati su cui opera un algoritmo sono costanticostanti e variabilivariabili Una costantecostante è una locazione (cella) di memoria che mantiene lo stesso valore per tutta la durata dell'esecuzione del programma. Una variabilevariabile identifica una locazione (cella) di memoria destinata a contenere dei dati, che possono essere modificati nel corso dell'esecuzione di un programma.
Una variabile è caratterizzata da un nome (una sequenza di caratteri e/o cifre) e da un tipo di variabile numerica, alfabetica o alfanumerica (in Visual Basic: integer, double, string).
Rappresentazione di una variabile
NomeNome
ValoreValore
7
Assegnazione Assegnazione
L’istruzione di assegnazioneassegnazione definisce il valore di una variabile, che resta inalterato fino all’assegnazione successiva Es. A 5 (a=5)
L’assegnazione si rappresenta con il simbolo “” nome di variabile nome di variabile espressione espressione
Es. A 5 si legge “assegna alla variabile A il valore di 5 5
I nomi delle variabili possono essere scelti in modo arbitrario, ma è opportuno selezionare nomi significativi del contenuto della variabile (senza spazi o caratteri speciali)
8
EsempiEsempi
Assegnazione Assegnazione
x x+3
c
4
x
14
x17
Dopo l’assegnazione
Prima dell’assegnazione
a b*c
b
6Prima dell’assegnazione
4
ca
24
b
6Dopo l’assegnazione
a = b*c
x = x+3
9
Le Istruzioni operativeLe Istruzioni operative in un programma possonono essere:
Istruzioni di controlloIstruzioni di controllo, che controllano il verificarsi di condizioni specificate e, in base al risultato del controllo, determinano il flusso di istruzioni da eseguire
Esistono tre tipi di istruzioni di controllo: sequenza, selezione (alternativa), ripetizione (ciclo)
Istruzioni di ingresso/uscitaIstruzioni di ingresso/uscita, che specificano come debba essere effettuata una trasmissione di dati tra l’algoritmo risolutivo e l’ambiente esterno
Istruzioni di inizio/fine esecuzioneIstruzioni di inizio/fine esecuzione, che indicano l’inizio/la fine dell’algoritmo
Le istruzioni Le istruzioni
10
I diagrammi a blocchiI diagrammi a blocchi (flowchart) (flowchart)
Il linguaggio dei diagrammi a blocchidiagrammi a blocchi è un possibile formalismo per la descrizione di algoritmi; il diagramma a blocchi, o flowchartflowchart, è una rappresentazione grafica dell’algoritmo
Un diagramma a blocchi definisce il flussoflusso sequenziale di operazioni da eseguire per realizzare la soluzione del problema, descritta nell’algoritmo
Ogni istruzione è rappresentata all’interno di un blocco la cui forma grafica è determinata dal tipo di istruzione (blocco di elaborazione, di lettura o di scrittura, di scelta, ecc.)
I blocchi sono collegati tra loro da linee di flussolinee di flusso, munite di frecce, che indicano il susseguirsi di azioni elementari
11
I diagrammi a blocchiI diagrammi a blocchi
Blocchi Blocchi elementarielementari
Blocco di lettura (input)Blocco di lettura (input)
leggi xleggi x inizioinizio
Blocco Blocco inizialeiniziale Blocco di elaborazioneBlocco di elaborazione
finefine
Blocco finale Blocco finale
Blocco di Blocco di scrittura scrittura (output)(output)
scriviscrivi X X
Blocco di Blocco di controllocontrollo
falsovero
scrivi xscrivi xCondizione
Elaborazione
12
Un diagramma a blocchi è un insieme di blocchi elementari composto da:
un blocco inizialeun blocco finaleun numero finito di blocchi di elaborazione e blocchi di lettura/scritturaun numero finito di blocchi di controllo
I diagrammi a blocchiI diagrammi a blocchi
13
14
Il valore di una variabile deve appartenere all’insieme insieme di definizionedi definizione, su cui si opera (numeri interi, reali o stringhe).Una variabile è caratterizzata dal nomenome e dal suo valore valore che è = 0 in fase di definizione dell’algoritmo, ma assume poi valori ben precisi durante ogni esecuzione
EsempioEsempio: Nell’algoritmo di risoluzione delle equazioni di 2° grado, a, b, c non corrispondono a nessun valore finché non si esegue l’algoritmo per trovare le soluzioni di una specifica equazione:
ad esempio x29x4=0: in fase di esecuzione il valore delle variabili a,b,c sarà:
a=1, b= 9, c= 4 e nell’istruzione =b24ac viene calcolato il valore della variabile
(discriminante)
Costanti e variabili Costanti e variabili
15
16
17
Esempio di diagramma a blocchi
N
S =
A
S= S+A
N=N-1
N= S
FINE
SINO
inizioSomma di una sequenza di N numeri
18
Linguaggio di progetto o pseudocodifica
E un linguaggio formale con regole prive di ambiguità che esprimono i vari tipi di istruzioni. Es.
inizio
input N (Leggi N)
S
ripeti
input A
S S+A
N N-1
finché N=
output S
fine
19
Algoritmo Un algoritmo non può essere eseguito direttamente Un algoritmo non può essere eseguito direttamente
dall’elaboratoredall’elaboratore
Codifica dell’algoritmo Programma Programma: sequenza ordinata di istruzioni, scritte in un
determinato linguaggio di programmazione, che specificano le azioni da compiere dall’esecutore (il computer).
Programma
ALGORITMI e PROGRAMMI
Algoritmo
20
Un programma è strutturato in: - una parte dichiarativa in cui si dichiarano tutte le
variabili del programma e il loro tipo (intero, reale, stringa, ecc.)
- una parte che descrive l’algoritmo risolutivo utilizzato
Linguaggio di programmazione Linguaggio di programmazione linguaggio che permette la formalizzazione di un algoritmo in un programma traducendolo con un insieme di istruzioni (codice)
Programma = algoritmo + dati Programma = algoritmo + dati
21
ALGORITMI e PROGRAMMI
PROBLEMA ALGORITMO PROGRAMMA
metodo risolutivo
linguaggio di programmazione
22
LINGUAGGI: SINTASSI E SEMANTICA
Sintassi: l’insieme delle regole che consentono di scrivere parole e frasi riconoscibili come appartenenti ad un determinato linguaggio.
(collegamento ordinato delle parole nel discorso)
Semantica : la disciplina che studia il significato delle parole e delle frasi.
23
LINGUAGGI a BASSO e ALTO LIVELLO
Linguaggi di Programmazione a basso livelloLinguaggi di Programmazione a basso livello impostano la soluzione di un problema a partire da “passi elementari”: risolvono il problema con efficienza ma sono molto vasti per risolvere algoritmi complesssi. Esempio: Assembly
Linguaggi di Programmazione ad alto livelloLinguaggi di Programmazione ad alto livello (di astrazione) le istruzioni corrispondono ad operazioni più complesse esempi: Pascal, Basic, C, C++, Java, Visual Basic
ASTRAZIONE: processo di aggregazione di informazioni e dati per costruire un modello del mondo esterno.
24
Linguaggi di programmazione
Problema
Algoritmo
Programma sorgente
Programma traduttore
Programma oggetto
Elaborazione
Risultati
Dalla formulazione del problema
alla sua soluzione
25
Linguaggi Orientati
agli Oggetti
LinguaggiIbridi
Linguaggi di Programmazione Imperativa
Evoluzione dei Linguaggi
Esistono numerosi linguaggi differenti per funzionalità e tecnologia
metà anni ’50FORTRAN
metà anni ’60BASIC
1968Pascal
1974C
1990C++
1994Java
2000Java
1991VB
anni ‘60COBOL
26
Programma sorgente
Programma sorgenteL’algoritmo risolutivo viene trasformato in un programma che può contenere:
Istruzioni di dichiarazione Istruzioni di
assegnazione
Istruzioni di controllo
Istruzioni di input e output
Descrivono le variabili utilizzate dal programma, definendone tipo e struttura
Consentono di assegnare alle variabili un valore
Strutture alternativa e strutture di ripetizione o cicli
Richiedono l’ingresso o l’uscita di una informazione da una periferica alla memoria centrale e viceversa
27
La traduzione da Linguaggio di programmazione a Linguaggio macchina viene fatta da un programma traduttore di linguaggioDue diversi approcci alla traduzione basata su interprete basata su compilatore
I linguaggi di programmazione che richiedono un interprete sono definiti linguaggi interpretati, mentre quelli che richiedono un compilatore sono chiamati linguaggi compilati
Programma
28
Programma
Linguaggi Interpretati La traduzione avviene per mezzo di un interprete, che traduce una riga del
programma per volta, ed la esegue immediatamente, Analogia: gli interpreti simultanei nelle trasmissioni televisive o nei
congressi Vantaggi: controllo del codice è immediato Svantaggi: i programmi scritti con linguaggi interpretati, per essere eseguiti,
hanno bisogno dell'interprete (es. Visual Basic, Java)
Linguaggi Compilati La traduzione avviene per mezzo di un compilatore, che traduce per intero
il programma in un nuovo oggetto Analogia: i traduttori di libri o riviste Vantaggi: generano un eseguibile, che può essere eseguito senza bisogno
di altri supporti (es. C) Svantaggi: correggere gli errori richiede più tempo
29
Linguaggi compilati C, C++, Fortran
Linguaggi interpretati Perl, PHP, Visual Basic
Linguaggi interpretati e compilati Java
30
Compilazione
Compilazionecodicesorgentees:primo.c
Collegamento
codiceoggetto(ling. macchina)es: primo.obj
librerieesterneprecompilatees: stdio.h
Compilatore
Linker
codiceeseguibilees: primo.exe
31
Ambiente di sviluppo
E’ necessario disporre di vari strumenti
Scrittura del codice del programma editor di testi (es: Blocco Note o TextPad)
Compilatore e Linker delle librerie DevC++ Compilatore Borland BCC 5.5 (si utilizza dalla
shell DOS)
32
Il Mio primo programma
/* Calcolo area rettangolo */
#include <iostream>
int main(){
using namespace std;
int base=13;
int altezza=5;
int AreaRettangolo;
AreaRettangolo = base*altezza;
cout << "Area rettangolo con base " << base;
cout << " e altezza " << altezza;
cout << " e' uguale a " << AreaRettangolo << endl;
}
33
Modifichiamo il primo programma
/* Calcolo area rettangolo */
#include <iostream>
int main(){
using namespace std;
int base=13;
int altezza=5;
int AreaRettangolo;
cout<< "Iserisci base ";
cin>>base;
cout<< "Inserisci altezza ";
cin>>altezza;
AreaRettangolo = base*altezza;
cout << "Area Rettangolo: " << AreaRettangolo << endl;
}
34
Struttura di Base di un Programma
#include <iostream><altre eventuali direttive><altre eventuali direttive>
void main(){void main(){
<dichiarazioni><dichiarazioni>
<operazioni><operazioni>
}}
35
Direttive di preprocessore
servono ad “includere” nel programma codice già scritto (librerie)
in particolare: #include <iostream>
((in C #include <stdio.h>)in C #include <stdio.h>)include il codice relativo alle operazioni di lettura e stampa dei dati da console
è necessaria un’operazione di collegamento tra le librerie incluse ed il codice del programma
(linker)
36
Tipi di Dato e Dichiarazione variabili
Tipi di datoParole chiave: int float double bool char string
Dichiarazione variabili
Esempi: int x, y; string cognome; bool trovato;
37
Dichiarazioni di Costanti
Parole chiave: constEsempio: const int N=10; const float pigreco = 3.14; const char segno = ‘X’; const string corso = “Informatica”;
38
Operatori e Funzioni Predefinite
Principali operatori: + - * / % && || ! == > >= < <= != Principali funzioni predefinite: abs() pow() sqrt() exp() cos() atan() log() log10()
Istruzioni di Assegnazione
Esempio:
int x,y;
bool z;
x = 3;
x = x+1;
x = pow(y,2);
z = (x>y) && (y <=10);
39
Procedure Predefinite di Lettura e Stampa
Lettura da tastiera:
>> operatore di lettura cin input stream
Stampa su video:
<< operatore di stampa cout output stream
Esempio:
float x;
cout << “Immetti il valore di x: “;
cin >> x;
cout << “Il valore di x e’ :” << x;
40
Strutture di Controllo Istruzioni Condizionali
Parole chiave: if ..... else
Esempio1:
int x,y;
if (x>2) cout << x;
41
Esempio2:if ((x==3) || (x==5)) { cout << x; x = x+1; };
Esempio3:if ((x==3) || (x==5)) { cout << x; x = x+1; };
Esempio4:#include <iostream>int main(){using namespace std; int primo, secondo,maggiore, minore; cout<<"Inserire primo numero"; cin>>primo; cout<<"Inserire secondo numero"; cin>>secondo; if (primo<=secondo) {minore=primo; maggiore=secondo;}else{ minore=secondo; maggiore=primo; } cout<<"Numero minore"<<minore<<endl; cout<<"Numero maggiore"<<maggiore<<endl;}
Cicli di tipo “FOR”
Parole chiave: for
Esempio1:
#include <iostream>
int main(){
int i,j;
for (i=1; i<=10; i++)
cout << i << endl;
42
for (i=1; i<=10; i++) { for (j=1; j<=10; j++) cout << i*j<<"\t"; cout << endl; }}
Cicli di tipo “WHILE”
Parole chiave: while
Esempio1:
int main(){
using namespace std;
int i,j;
i=1;
while (i<=10)
{ cout << i << endl;
i=i+1;
}
43
Esempio2: i=1;while (i<=10) { j=1; while (j<=10) { cout << i*j<<" "; j=j+1; } cout << endl; i++; }
Sottoprogrammi Procedure
#include <iostream.>
using namespace std;
void stampaLogo() // dichiarazione e definizione della procedura{
cout<<endl;
cout<<"********************************"<<endl;
cout<<"*** Classe II Informatica ***"<<endl;
cout<<"*** Itis Scano - Monserrato***"<<endl;
cout<<"********************************"<<endl;}
int main(){
stampaLogo(); // chiamata della procedura
cout<<endl<<"Programma di prova"<<endl;
stampaLogo(); // chiamata della procedura
system ("PAUSE");
return 0; }
44
Funzioni #include <iostream.h>
int addizione (int a, int b); // Prototipo della funzione addizione
int main() {
int z= addizione (5,3);
cout<<"il risultato e': "<<z<<endl;
system("PAUSE");
return 0;
}
int addizione (int a, int b) { // Funzione
int r;
r=a+b;
}
45
Esercizio
#include <iostream.h>
#include <math.h>
int main ()
{int a;
a = pow(2, 3); // 2 e' la base e 3 e' l'esponente
cout << a<< endl;
system("Pause");
return 0;
}
46
47
Fine
48
La programmazione strutturata
È stato dimostrato (Teorema fondamentale della programmazione strutturata di Jacopini e Böhm) che ogni programma può essere codificato attenendosi esclusivamente a tre strutture fondamentali:
1. Sequenziale
2. Condizionale o alternativa
3. Iterativa o di ripetizione
v f
49
Le strutture di controllo
• La sequenza
• Struttura condizionale o alternativa
• Il ciclo con controllo alla fine
• Il ciclo con controllo all'inizio
• Il ciclo con contatore
50
La sequenza
È una struttura di controllo che permette di inserire una successione di elaborazioni che saranno eseguite una di seguito all'altra.
Sintassi
Le istruzioni vengono scritte una di seguito all'altra, una per riga:
istruzione1
istruzione2
... ….
51
La Struttura alternativa
• È una struttura di controllo che permette di inserire una scelta tra due possibilità, che porteranno a due elaborazioni distinte (ovvero due distinti percorsi nel diagramma di flusso).
•Se la condizione risulterà vera, saranno eseguite le istruzioni del ramo VERO, se invece risulta falsa, saranno eseguite le istruzioni del ramo FALSO.
52
Struttura di controllo iterativa o ciclo
Il ciclo con controllo alla fine
È una struttura di controllo che permette di ripetere un blocco di istruzioni finché la condizione indicata è falsa. L'uscita dal ciclo si ha solo quando la condizione diventa vera.In questo tipo di ciclo il blocco delle istruzioni viene sempre eseguito almeno una volta.
53
Struttura di controllo iterativa o ciclo
Il ciclo con controllo all'inizio
È una struttura di controllo che permette di ripetere un blocco di istruzioni fintanto che la condizione indicata risulta vera. L'uscita dal ciclo si ha solo quando la condizione diventa falsa.In questo tipo di ciclo il blocco delle istruzioni può non essere mai eseguito, a seconda della condizione impostata.
54
Strutture di controllo
Mediante i blocchi fondamentali, è possibile costruire delle strutture tipicamente utilizzate per il controllo del flusso di esecuzione dell’algoritmo:
• Selezione• Iterazione o cicli
SelezioneEsprime la scelta tra due possibili azioni
55
Strutture di controlloIterazione o cicli
Esprime la ripetizione di una sequenza di istruzioni.
Nel caso piu` generale, e` costituita da:
Inizializzazione: assegnazione dei valori iniziali alle variabili caratteristiche del ciclo (viene eseguita una sola volta);
Corpo: esecuzione delle istruzioni fondamentali del ciclo che devono essere eseguite in modo ripetitivo;
Modifica: modifica dei valori delle variabili che controllano l'esecuzione del ciclo (eseguito ad ogni iterazione);
Controllo: determina se il ciclo deve essere ripetuto o meno.
56
Il ciclo con contatore FOR
È una struttura di controllo che permette di ripetere un blocco di istruzioni un numero prestabilito di volte.
La variabile contatore verrà inizializzata con il valore minimo (I=0) e, alla fine di ogni ripetizione (NEXT), la variabile verrà incrementata di uno.
Solo quando la variabile assume un valore superiore al massimo previsto si uscirà dal ciclo.
I<NUM
I=0 I=0
I=I+1
I=I+1
ISTRUZIONI
ISTRUZIONI
I>NUM
57
Un ciclo è detto enumerativo quando è noto a priori il numero di volte che deve essere eseguito si usa la tecnica del contatore per controllarne
l’esecuzione: si usa cioè una variabile detta contatore del ciclo che viene incrementata (o decrementata) fino a raggiungere un valore prefissato
Un ciclo è indefinito quando non è noto a priori il numero di volte che deve essere eseguito Questo accade quando la condizione di fine ciclo dipende dal valore di una o più variabili contenute nell’interazione.
Ciclo Enumerativo
Ciclo Indefinito
58
Somma di due valori forniti dall’utente
59
Note sullo schema di iterazione enumerativa
E’costituito da una sequenza di azioni di assegnazione dette istruzioni
di inizializzazione e una iterazione (ripetizione) di una sequenza di azioni per un numero specificato di volte
60
Fra tutti i possibili schemi di flusso ne esistono alcuni che sono detti schemi fondamentali di composizioneschemi fondamentali di composizione
Schema di sequenza:Schema di sequenza: è uno schema elementare o uno schema di sequenza
Struttura di sequenzaStruttura di sequenza
finefine
AA
inizioinizio
61
Struttura di selezioneStruttura di selezione
Schema di selezione:Schema di selezione: un blocco di controllo subordina l’esecuzione di due possibili schemi di flusso al verificarsi di una condizione
Nel primo caso, lo schema S viene eseguito solo se la condizione C è vera; se C è falsa, non viene eseguita alcuna azione
Nel secondo caso, viene eseguito solo uno dei due schemi Sv o Sf, in dipendenza del valore di verità della condizione
62
Il ciclociclo o looploop è uno schema di flusso per descrivere, in modo conciso, situazioni in cui uno gruppo di operazioni deve essere ripetuto più volte
Struttura iterativa o di Struttura iterativa o di ripetizione ripetizione
La condizione di fine ciclocondizione di fine ciclo viene verificata ogni volta che si esegue il ciclo; se la condizione assume valore vero (falso), le istruzioni vengono reiterate, altrimenti si esce dal cicloesce dal ciclo La condizione di fine ciclo può essere verificata prima o dopo l’esecuzione dell’iterazioneLe istruzioni di istruzioni di inizializzazioneinizializzazione, assegnano valori iniziali ad alcune variabili (almeno a quella che controlla la condizione di fine ciclo)
Ciclo con controllo in Ciclo con controllo in codacoda
Ciclo con controllo in Ciclo con controllo in testatesta
63
Gli algoritmi iterativi Gli algoritmi iterativi
ProblemaProblema: Calcolare la somma di tre interi consecutivi( es. 13+14+15)
NoteNote: La fase di inizializzazione riguarda la somma e l’indice del cicloIl controllo di fine ciclo viene effettuato in coda
64
Un ciclo è definitodefinito quando è noto a priori il numero di iterazioni: un ciclo definito è detto anche enumerativoenumerativo
Un contatore del ciclocontatore del ciclo tiene memoria di quante iterazioni sono state effettuate; può essere utilizzato in due modi:
incremento del contatoreincremento del contatore: il contatore viene inizializzato ad un valore minimo (ad es. 0) e incrementato ad ogni esecuzione del ciclo; si esce dal ciclo quando il valore del contatore eguaglia il numero di iterazioni richieste
decremento del contatoredecremento del contatore: il contatore viene inizializzato al numero di iterazioni richiesto e decrementato di uno ad ogni iterazione; si esce quando il valore del contatore raggiunge 0
Gli algoritmi iterativi Gli algoritmi iterativi 4 4
65
Un ciclo è indefinitoindefinito quando non è possibile conoscere a priori quante volte verrà eseguito
La condizione di fine ciclo controlla il valore di una o più variabili modificate da istruzioni che fanno parte dell’iterazione
Comunque, un ciclo deve essere eseguito un numero finito di volte, cioè si deve verificare la terminazioneterminazione dell’esecuzione del ciclo
Gli algoritmi iterativi Gli algoritmi iterativi 5 5
66
Gli algoritmi iterativi Gli algoritmi iterativi
ProblemaProblema: Calcolo della media di un insieme di numeri; non è noto a priori quanti sono i numeri di cui deve essere calcolata la media
I numeri vengono letti uno alla volta fino a che non si incontra un x = 0, che segnala la fine dell’insieme
67
Fine
68
Proposizioni e predicati Proposizioni e predicati
Una proposizioneproposizione è un costrutto linguistico del quale si può asserire o negare la veridicità
EsempiEsempi“Roma è la capitale della Gran Bretagna” falsafalsa“3 è un numero intero” vera vera
Il valore di veritàvalore di verità di una proposizione è il suo essere vera o falsa
Una proposizione è un predicatopredicato se il suo valore di verità dipende dall’istanziazione di alcune variabili
EsempiEsempi“la variabile età è minore di 30” “la variabile base è maggiore della variabile altezza”
69
La valutazione di un predicatovalutazione di un predicato è l’operazione che permette di determinare se il predicato è vero o falso, sostituendo alle variabili i loro valori attualiI valori verovero e falsofalso sono detti valori logicivalori logici o booleanibooleaniProposizioni e predicati possono essere espressi concisamente per mezzo degli operatori relazionalioperatori relazionali:
= (uguale) (diverso) > (maggiore) < (minore) (maggiore o uguale) (minore o
uguale)
I predicati che contengono un solo operatore relazionale sono detti semplicisemplici
Proposizioni e predicati Proposizioni e predicati
70
Dato un predicato pp, il predicato notnot pp, detto oppostoopposto o negazione logicanegazione logica di pp, ha i valori di verità opposti rispetto a ppDati due predicati pp e qq, la congiunzione logicacongiunzione logica di pp e qq, p p and qand q, è un predicato vero solo quando pp e q q sono entrambi veri, e falso in tutti gli altri casiDati due predicati pp e qq, la disgiunzione logicadisgiunzione logica di pp e qq, p p or qor q, è un predicato falso solo quando pp e qq sono entrambi falsi, e vero in tutti gli altri casiI predicati nei quali compare almeno uno fra gli operatori logici notnot, andand, oror sono detti composticompostiLa tavola di veritàtavola di verità di un predicato composto specifica il valore del predicato per ognuna delle possibili combinazioni dei suoi argomenti
Proposizioni e predicati Proposizioni e predicati
71
Proposizioni e predicati Proposizioni e predicati
EsempioEsempioLe tavole di verità per i predicati pp and qand q e p or qp or q sono le seguenti:
pp qq p and qp and q p or p or qq
falso falso falso falso
falso vero falso vero
vero falso falso vero
vero vero vero vero
72
EsempioEsempio notnot (base > altezza)
è vero solo quando il valore di base è minore o uguale del valore di altezza
età > 30 andand età < 50
è vero solo quando il valore di età è compreso tra 30 e 50
base > altezza oror base > 100
è vero quando il valore di base è maggiore del valore di altezza, o quando il valore di base è maggiore di 100, o quando entrambe le condizioni sono verificate
Proposizioni e predicati Proposizioni e predicati
73
Le variabili, definite come coppie <nomenome, , valorevalore>, sono scalariscalari
Una coppia <nome, insieme di valorinome, insieme di valori > è una variabile vettorevettore o arrayarray e può essere immaginata come un contenitore diviso in scomparti; ciascun scomparto può contenere un valore, detto elementoelemento o componentecomponente del vettore
Ciascuna componente è individuata dal nome del vettore, seguito dal relativo numero progressivo, racchiuso fra parentesi tonde: l’indiceindice del vettore
La dimensionedimensione di un vettore è il numero dei suoi elementi
I vettori sono particolarmente utili per collezionare dati fra loro correlati, sui quali devono essere effettuate le stesse operazioni
I vettori I vettori
74
L’utilizzo di variabili vettoriali, in un algoritmo, presuppone la dichiarazione esplicita della loro dimensioneLa dimensione del vettore costituisce un limite invalicabile per la selezione delle componenti del vettore
EsempioEsempio: v(100) asserisce che il vettore v è costituito da 100 elementi; possono essere selezionati v(12), v(57), v(89), ma non v(121) o v(763), che non esistono
I vettoriI vettori
vv(4)(4)vv(1)(1) vv(2)(2) vv(3)(3)
Vettore v, costituito dai 4 elementi v(1), v(2), v(3), v(4)
75
I vettori I vettori
EsempioEsempio: Calcolare il vettore somma di due vettori di uguale dimensione n
aa(4)(4)aa(1)(1) aa(2)(2) aa(3)(3)
3355 77 00
bb(4)(4)bb(1)(1) bb(2)(2) bb(3)(3)
5566 99 11
cc(4)(4)cc(1)(1) cc(2)(2) cc(3)(3)
881111 1616 11
76
EsempioEsempio: algoritmo per calcolare il vettore somma di due vettori
NoteNote: L'utilità dei vettori consiste nel-l’impiego della tecnica iterativa in modo da effettuare la stessa operazione su tutti gli elementi del vettoreUsando la variabile contatore di un ciclo come indice degli elementi di un vettore è possibile considerarli tutti, uno alla volta, ed eseguire su di essi l’operazione desiderata
I vettori I vettori
77
I vettori I vettori
EsempioEsempio: Algoritmo per il calcolo del massimo elemento di un vettore
vero
78
La pseudocodificaLa pseudocodifica 1 1
La pseudocodificapseudocodifica è un linguaggio per la descrizione di algoritmi
La descrizione di un algoritmo mediante pseudocodifica si compone di due parti...
la dichiarazione delle variabilidichiarazione delle variabili usate nell’algoritmola descrizione delle azionidescrizione delle azioni dell’algoritmo
79
Tipo delle variabiliTipo delle variabili Il tipotipo di una variabile indica l’insieme dei valori che possono essere assegnati a quella variabile
Su costanti e variabili di un tipo è possibile effettuare le operazioni che sono proprie di quel tipo e tutte le operazioni di confronto (utilizzando gli operatori relazionali)
Sono permessi i seguenti 4 tipi: integerinteger, single, single, doubledouble, booleanboolean, stringstring
La pseudocodificaLa pseudocodifica 2 2
80
integerinteger: sono le variabili cui possono essere assegnati numeri interi; le costanti di tipo integer sono numeri interi, ad es. 1, 3, 150realreal: sono le variabili cui possono essere assegnati numeri razionali; le costanti real possono essere rappresentate in notazione decimale, con un “.” che separa la parte intera dalla parte decimale (ad es., 5.17, 12.367, 123., 0.005) o in notazione notazione scientificascientifica (23.476E+2=2347.6, 456.985E4=0.0456985)booleanboolean: sono le variabili cui possono essere assegnati i valori logici; le costanti logiche sono truetrue e falsefalsestringstringqq: sono le variabili cui possono essere assegnate parole (o stringhestringhe) costituite da q caratteri; le costanti stringq sono costituite da parole di q caratteri racchiusi tra apici (che non fanno parte della costante); ad es., ‘FABIO’ è una costante string5,‘+’ è una costante string1 e ‘124’ string3
La pseudocodificaLa pseudocodifica 3 3
81
Dichiarazione delle variabiliDichiarazione delle variabiliLa dichiarazione delle variabili è un elenco, preceduto dalla parola varvar, delle variabili sulle quali l’algoritmo operaLe variabili sono suddivise per tipo: quelle dello stesso tipo sono separate l’una dall’altra da una “,”; l’elenco delle variabili dello stesso tipo è seguito dai “:” e dall’indicazione del tipo; gli elenchi di variabili di tipo diverso sono separati dal “;”, l’ultimo elenco è seguito da un “.”
EsempioEsempio: varvar i, j, a(20): integerinteger; p, q: realreal; nome: stringstring2020; sw: booleanboolean.
La pseudocodificaLa pseudocodifica 4 4
82
Descrizione delle azioniDescrizione delle azioniGli schemi di flusso fondamentali sono descritti utilizzando convenzioni linguistiche: ad ogni schema di composizione corrisponde una convenzione linguisticaLa descrizione di un algoritmo deve soddisfare le seguenti regole:
a) La prima azione dell’algoritmo è preceduta dalla parola beginbegin;b) L’ultima azione dell’algoritmo è seguita dalla parola endend;c) L’azione di lettura è rappresentata dalla parola readread;d) L’azione di scrittura è rappresentata dalla parola writewrite;e) Lo schema di sequenza di n flussi S1, S2,…, Sn è rappresentato
daS1;
S2;
Sn;
La pseudocodificaLa pseudocodifica 5 5
…
83
f) Gli schemi di selezione sono rappresentati come:
g) Gli schemi di iterazione sono rappresentati come:
La pseudocodificaLa pseudocodifica 6 6
S, Sf, Sv, sono schemi
84
Esistono convezioni linguistiche alternative in relazione a particolari schemi di flusso
EsempioEsempio: Ciclo enumerativo
La pseudocodificaLa pseudocodifica 7 7
Nel caso che il valore di “incremento” sia 1, la parte “stepstep incremento” della frase forfor...endforendfor può essere omessa
85
EsempioEsempio: Algoritmo per il calcolo del vettore somma di due vettori di numeri razionali
La pseudocodificaLa pseudocodifica 8 8
varvar a(100), b(100), c(100): real real; i, n: integerinteger.
beginbegin readread n; forfor i fromfrom 1 toto n dodo
readread a(i), b(i); c(i) a(i) + b(i); writewrite c(i)
endforendforendend
86
EsempioEsempio: Algoritmo per il calcolo del massimo elemento di un vettore di numeri razionali
La pseudocodificaLa pseudocodifica 9 9
varvar max, v(100): realreal; i, n: integerinteger. beginbegin readread n; forfor i fromfrom 1 toto n dodo readread v(i) endforendfor max v(1); forfor i from from 2 toto n dodo ifif max < v(i)
thenthen max v(i) endifendif endforendfor writewrite max endend
87
La pseudocodificaLa pseudocodifica 10 10
EsempioEsempio: Algoritmo per il calcolo delle radici di equazioni di 2° grado
varvar x1, x2, a, b, c, delta: realreal. beginbegin readread a, b, c; delta b24ac; if if delta < 0 then writethen write “non esistono radici reali” else ifelse if delta = 0 thenthen x1 b/2a; x2 x1 elseelse x1 (b + delta)/2a; x2 (b delta)/2a endifendif writewrite x1, x2 endifendifendend
88
Introduzione ai linguaggi di Introduzione ai linguaggi di programmazione di alto livelloprogrammazione di alto livello
89
Benché siano macchine in grado di compiere operazioni complesse, i calcolatori devono essere “guidati” per mezzo di istruzioni appartenenti ad un linguaggio specifico e limitato, a loro comprensibile A livello hardware, i calcolatori riconoscono solo comandi semplici, del tipo “copia un numero”, “addiziona due numeri”, “confronta due numeri” : questi comandi definiscono il set di istruzioniset di istruzioni della macchina e i programmi che li utilizzano direttamente sono i programmi in linguaggio macchinalinguaggio macchina In linguaggio macchina ogni operazione richiede l’attivazione di numerose istruzioni base (il linguaggio riflette l’organizzazione della macchina più che la natura del problema da risolvere); inoltre, qualunque entità istruzioni, variabili, dati è rappresentata da numeri binari: i programmi sono difficili da scrivere, leggere e mantenere
Cenni storiciCenni storici 1 1
90
Negli anni `50, tutti i programmi erano scritti in linguaggio macchina o in assembly assembly (o assembler assembler)
In assemblyassembly ogni istruzione è identificata da una sigla piuttosto che da un numero e le variabili sono rappresentate da nomi piuttosto che da numeri
EsempioEsempio: carica il numero 8 nel primo registro libero della CPU
0011 1000 0011 1000 LOAD 8LOAD 8
I programmi scritti in assembly necessitano di un apposito programma assemblatoreassemblatore per tradurre le istruzioni tipiche del linguaggio in istruzioni macchina
Cenni storiciCenni storici 2 2
AssemblyAssemblyLinguaggio macchinaLinguaggio macchinaCodice Codice istruzionistruzionee
91
Cenni storici Cenni storici 3 3
L’assembly definisce una notazione simbolica che è in stretta relazione con i codici in linguaggio macchina
LOAD R1, MEM1 CMP R1, R2 BEQ RISZERO STORE R1, MEM1RISZERO: LOAD R2, MEM2
AssemblatoreAssemblatore
1000100011011010110101010101010001001001001000000000000000000101110000000000000000000000000010001001100011011010110101010101010010001001010110101101001000001100
OPCODE(LOAD)
registro
92
Oggi si utilizza l’assembly solo se esistono vincoli stringenti sui tempi di esecuzione; viceversa si usano linguaggi più vicini al linguaggio naturale, i linguaggi di alto livellolinguaggi di alto livello
I linguaggi di alto livello sono elementi intermedi di una varietà di linguaggi ai cui estremi si trovano il linguaggio macchina, da un lato, ed i linguaggi naturali, come l’italiano e l’inglese, dall’altro
Cenni storiciCenni storici 4 4
I linguaggi di programmazione, progettati per manipolare informazioni, differiscono dai linguaggi naturali: sono infatti meno espressivi ma più precisi (non ambigui)
93
I linguaggi di programmazione di alto livello consentono al programmatore di trattare oggetti complessi senza doversi preoccupare dei dettagli della particolare macchina sulla quale il programma viene eseguito
Richiedono un compilatorecompilatore o un interpreteinterprete che sia in grado di tradurre le istruzioni del linguaggio di alto livello in istruzioni macchina di basso livello eseguibili dal calcolatore
Un compilatore è un programma “simile” ad un assemblatore, ma più complesso, infatti…
esiste una corrispondenza biunivoca fra istruzioni in assembler ed istruzioni macchinaogni singola istruzione di un linguaggio di alto livello corrisponde a molte istruzioni in linguaggio macchina: quanto più il linguaggio di programmazione si discosta dal linguaggio macchina, tanto più il lavoro di traduzione del compilatore è difficile
Scopi e caratteristiche Scopi e caratteristiche 1 1
94
Scopi e caratteristiche Scopi e caratteristiche 2 2
EsempioEsempio: In PASCALPASCAL, l’assegnazionee := (a+b)(c+d);
calcola l’espressione e, ottenuta eseguendo una serie di operazioni aritmetiche sulle variabili a, b, c, e d, salvando opportunamente il risultato nella posizione di memoria etichettata da e ; in linguaggio assembly la stessa istruzione potrebbe essere riscritta nel modo seguente:
LOADLOAD a, %r0LOADLOAD b, %r1 ADDADD %r0, %r1 LOADLOAD c, %r2 LOADLOAD d, %r3 ADDADD %r2, %r3MULTMULT %r1, %r3 STORESTORE %r3, e
95
I linguaggi che non dipendono dall’architettura della macchina offrono due vantaggi fondamentali:
i programmatori non devono cimentarsi con i dettagli architetturali di ogni calcolatore
i programmi risultano più semplici da leggere e da modificare
portabilitàportabilità, leggibilitàleggibilità, mantenibilitàmantenibilità
Scopi e caratteristiche Scopi e caratteristiche 3 3
96
Scopi e caratteristiche Scopi e caratteristiche 4 4
PortabilitàPortabilità: i programmi scritti per un calcolatore possono essere utilizzati su qualsiasi altro calcolatore, previa ricompilazione
LeggibilitàLeggibilità: la relativa similitudine con i linguaggi naturali rende i programmi più semplici, non solo da scrivere, ma anche da leggere
MantenibilitàMantenibilità: con questo termine si intende far riferimento a modifiche di tipo correttivo, perfettivo, evolutivo e adattivo; i programmi scritti in linguaggi di alto livello sono più semplici da modificare e da correggere
La possibilità di codificare algoritmi in maniera astratta si traduce in una migliore comprensibilità del codice e quindi in una più facile analisi di correttezzaanalisi di correttezza
L’essenza della programmazione di alto livello, ovvero dell’uso di linguaggi di elevata potenza espressiva, risiede nella capacità di astrazioneastrazione, cioè nella possibilità di prescindere dai dettagli considerati inessenziali ai fini della soluzione di un problema, favorendo con ciò la concentrazione sugli elementi fondamentali. Un linguaggio di programmazione deve fornire all'utente buoni meccanismi per definire autonomamente tutte le astrazioni di cui ha bisogno: il programmatore, deve disporre di strumenti sufficienti per spiegare al calcolatore tutte le operazioni che intende effettuare.
La funzione svolta da un programma ben strutturato in un linguaggio di programmazione di alto livello può essere facilmente compresa da un lettore: i simboli e le istruzioni utilizzate si avvicinano più ai simboli ed alle istruzioni di uso comune che non a quelle interne del calcolatore.
L’essenza della programmazione di alto livello, ovvero dell’uso di linguaggi di elevata potenza espressiva, risiede nella capacità di astrazioneastrazione, cioè nella possibilità di prescindere dai dettagli considerati inessenziali ai fini della soluzione di un problema, favorendo con ciò la concentrazione sugli elementi fondamentali. Un linguaggio di programmazione deve fornire all'utente buoni meccanismi per definire autonomamente tutte le astrazioni di cui ha bisogno: il programmatore, deve disporre di strumenti sufficienti per spiegare al calcolatore tutte le operazioni che intende effettuare.
La funzione svolta da un programma ben strutturato in un linguaggio di programmazione di alto livello può essere facilmente compresa da un lettore: i simboli e le istruzioni utilizzate si avvicinano più ai simboli ed alle istruzioni di uso comune che non a quelle interne del calcolatore.
97
Eventuale svantaggio dell’uso dei linguaggi di alto livello è la riduzione di efficienzariduzione di efficienza:
È possibile utilizzare istruzioni macchina diverse per scrivere programmi funzionalmente equivalenti: il programmatore ha un controllo limitato sulle modalità con cui il compilatore traduce il codiceTuttavia… i compilatori attuali ricorrono a trucchi di cui molti programmatori ignorano l’esistenza
La ragione fondamentale per decretare la superiorità La ragione fondamentale per decretare la superiorità dei linguaggi di alto livello consiste nel fatto che la dei linguaggi di alto livello consiste nel fatto che la maggior parte dei costi di produzione del software è maggior parte dei costi di produzione del software è localizzata nella fase di manutenzione, per la quale la localizzata nella fase di manutenzione, per la quale la leggibilità e la portabilità sono crucialileggibilità e la portabilità sono cruciali
Scopi e caratteristiche Scopi e caratteristiche 5 5
98
Un esempio di programma Un esempio di programma PASCALPASCAL
ProblemaProblema: Si legga una lista di valori, la cui lunghezza non è nota a priori (è un dato in ingresso), stampando un opportuno messaggio se un certo valore, anch’esso letto a runruntimetime, appartiene o non appartiene alla lista
“trovato un numero uguale”
Falso
leggi ncorr
trovato FALSEi 1
begin
Falso
ncorr = ncomp
Vero
leggi n, ncomp
i i+1
trovato TRUE
i n
Vero
trovato = TRUE “non trovato un numero uguale”
Vero
Falso
end
99
PROGRAMPROGRAM Search(input,output); (* Ricerca di un valore desiderato in una lista *) VARVAR n: INTEGERINTEGER; (* lunghezza della lista *) ncomp: INTEGERINTEGER; (* termine di paragone *) ncorr: INTEGERINTEGER; (* valore nella lista *) trovato: BOOLEANBOOLEAN; (* TRUE se si è trovato *) i: INTEGERINTEGER; (* contatore dei valori della lista *) BEGINBEGIN READREAD(n); WRITELNWRITELN(‘Ci sono’, n, ‘valori.’); READREAD(ncomp); WRITELNWRITELN(‘Ricerca di’, ncomp, ‘.’); trovato := FALSEFALSE; (* non ancora trovato alcun valore *) FORFOR i = 1 TOTO n DODO BEGINBEGIN READREAD(ncorr); WRITELNWRITELN(ncorr); IFIF ncorr = ncomp THENTHEN trovato := TRUETRUE; (* trovato un valore uguale
*) ENDEND (* fine ciclo for *) IFIF trovato THEN WRITELNTHEN WRITELN (‘Trovata corrispondenza’) ELSE WRITELNELSE WRITELN (‘Non trovata corrispondenza’); ENDEND (* fine programma Search *)
100
Schema di iterazione:Schema di iterazione: si itera l’esecuzione di un dato schema di flusso
Nel primo caso, S può non venire mai eseguito, se la condizione C è subito falsa; nel secondo caso, S viene eseguito almeno una voltaQuando lo schema S viene eseguito finché la condizione C si mantiene vera si parla di iterazione per veroiterazione per vero; si ha un’iterazione per falsoiterazione per falso quando S viene eseguito finché C è falsa
Schemi di composizioneSchemi di composizione 3 3
101
Gli algoritmi iterativi Gli algoritmi iterativi 1 1
NoteNote: La variabile sommasomma è un contenitore di somme parziali, finché non si ottiene la somma totale richiestaLa soluzione del problema viene raggiunta eseguendo azioni simili per un numero opportuno di volte
Accade spesso che, per risolvere un problema, un certo insieme di operazioni debba essere eseguito un dato numero di volte EsempioEsempio: Calcolare la somma di tre interi consecutivi
102
Affinché un elenco di istruzioni, possa essere considerato un algoritmo, devono essere soddisfatti i seguenti requisiti:
Finitezza:Finitezza: ogni algoritmo deve essere finito, cioè composto da un numero finito di istruzioni, ciascuna delle quali deve essere eseguita in tempo finito ed un numero finito di volteGeneralità:Generalità: ogni algoritmo deve fornire la soluzione per una classe di problemi; deve pertanto essere applicabile a qualsiasi insieme di dati appartenenti all’ insieme di insieme di definizionedefinizione o dominio dell’algoritmodominio dell’algoritmo e deve produrre risultati che appartengono all’insieme di arrivoinsieme di arrivo o codominiocodominioNon ambiguità:Non ambiguità: devono essere definiti in modo chiaro i passi successivi da eseguire; devono essere evitati paradossi, contraddizioni ed ambiguità; il significato di ogni istruzione deve essere univoco per chiunque esegua l’algoritmoInoltre sono importanti la correttezza e l’efficienza di un algoritmo
Proprietà degli algoritmi Proprietà degli algoritmi
103
Sintassi
La condizione è sempre un'espressione di tipo booleano (VERO/FALSO). Il ramo ELSE (corrispondente all'alternativa falsa) può essere omesso.
If condizione Then
Istruzione1
Istruzione2
………..
Else istruzioni
End If
Esempio:
If valore > 0 Then Label1.Caption= "Il valore è positivo“Else Label1.Caption= "Il valore è minore o uguale a zero“End If
104
Il ciclo con controllo alla fine
Do istruzioni
Loop Until condizione
(La condizione è una espressione di tipo booleano).
Esempio: Somma di N numeri
Dim numero, somma As Single
Do
numero = Val(InputBox("Inserisci un numero (zero per finire)", "Inserimento"))
somma = somma + numero
Loop Until numero = 0
Label1.Caption = CStr(somma)
105
Il ciclo con controllo all'inizio
Do While condizione
Istruzioni
Loop
(La condizione è una espressione di tipo booleano).
Esempio: Somma N numeri
Dim numero, somma As Single
Do While numero <> -1
numero = Val (InputBox("Inserisci un numero (-1 per finire)", "Inserimento"))
somma = somma + numero
Loop
Label1.Caption = CStr(somma)
106
Compiti del ProgrammatoreCompiti del Programmatore
Analizzare il problema riducendolo in termini astratti, eliminando ogni componente non indispensabile e formulando un modello del problema.
Individuare una strategia risolutiva e ricondurla ad un algoritmo.
Codificare l’algoritmo in modo tale da renderlo comprensibile al calcolatore (programma).
Analizzare il risultato dell’elaborazione evidenziando eventuali errori nella formulazione del problema, nella strategia risolutiva, nella codifica dell’algoritmo (debugging, errori di sintassi o logici)
107
Definizione di AlgoritmoDefinizione di Algoritmo
Un algoritmo è correttocorretto se perviene alla soluzione del compito cui è prepostoUn algoritmo è efficienteefficiente se perviene alla soluzione del problema nel modo più veloce possibile e/o usando la minor quantità di risorse fisiche (memoria, tempo di esecuzione, ecc.)Gli algoritmi devono essere formalizzati per mezzo di un linguaggio di programmazione, dotato di precise strutture linguistiche (sintassi e semantica)
108
Il ciclo con contatore FOR
For contatore = minimo To massimo
Istruzioni
Next (La variabile contatore è sempre di tipo numerico intero)
Esempio
Dim cont As Integer
For cont = 1 To 10
Print "Il valore di CONT è: " + CStr(cont)
Picture1.Print "Il valore di CONT è: " + CStr(cont) ‘con PictureBox
Next
109
Cicli
110
maggiore
111
Problema: Problema: Calcolo delle radici reali dell’equazione di secondo grado ax2+bx+c=0
Algoritmo:Algoritmo:1) Acquisire i coefficienti a,b,c2) Calcolare = b24ac
3) Se <0 non esistono radici reali, eseguire l’istruzione 7)
4) Se = 0, x1= x2 = b/2a, poi eseguire l'istruzione 6)
5) Calcolare x1 = (b +)/2a x2 = (b )/2a
6) Comunicare i valori x1, x2
7) Fine
Esempio Esempio Radici di equazioni di 2 Radici di equazioni di 2°° grado grado
112
Problema: Problema: Calcolo delle radici reali dell’equazione di secondo grado ax2+bx+c=0
Algoritmo:Algoritmo:1) Acquisire i coefficienti a,b,c2) Calcolare = b24ac
3) Se <0 non esistono radici reali, eseguire l’istruzione 7)
4) Se = 0, x1= x2 = b/2a, poi eseguire l'istruzione 6)
5) Calcolare x1 = (b +)/2a x2 = (b )/2a
6) Comunicare i valori x1, x2
7) Fine
Esempio Esempio Radici di equazioni di 2 Radici di equazioni di 2°° grado grado
113
I diagrammi a blocchi I diagrammi a blocchi
Diagramma a blocchi dell’algoritmo per il calcolo delle radici dell’equazione di 2° grado ax2
+ bx + c = 0
fine
Leggi a,b,c
delta b2 4ac
delta=0
delta<0
x2 (bsqrt(delta))/2a
x1 (b+sqrt(delta))/2a
x2 b/2a
x1 b/2a
scrivix1 e x2
scrivi“non ci sono radici reali”
inizio
Vero Falso
Vero FalsoAlgoritmo (pseudocodifica):Algoritmo (pseudocodifica):
1. Acquisire i coefficienti a,b,c2. Calcolare = b24ac3. Se <0 non esistono radici reali, eseguire l’istruzione 74. Se = 0, x1= x2 = b / 2a, poi eseguire l'istruzione 65. Calcolare x1 = (b +) / 2a
Calcolare x2 = (b ) / 2a6. Stampare i valori x1, x27. Fine