06_Lezione autorimesse

35
1 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTADI INGEGNERIA Laboratorio progettuale di Architettura Tecnica I Prof. Ing. Guizzardi Roberto IL PROGRAMMA DEL CORSO 6

Transcript of 06_Lezione autorimesse

  • 1UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA

    FACOLTA DI INGEGNERIA

    Laboratorio progettuale di

    Architettura Tecnica IProf. Ing. Guizzardi Roberto

    IL PROGRAMMA

    DEL CORSO

    6

  • LE NORME DI SICUREZZA ANTINCENDI PER GLI UFFICI

    Poich le attivit di amministrative possono determinare rischi di incendio

    elevato, il Ministero degli Interni con il Decreto M.I. n.818/1984 ha deciso di sotto-

    porre gli edifici, dove si svolgono queste attivit, ad un esame specifico di sicurez-

    za e dopo il collaudo positivo rilascia un certificato di prevenzione incendi (CPI).

    Le norme, a cui i progetti degli edifici per uffici devono fare riferimento, sono

    quelle contenute nel Decreto del Ministero degli Interni del 22/2/2006.

    Gli obiettivi di questa normativa di sicurezza antincendio sono:

    a) minimizzare le cause di incendio;

    b) garantire la stabilit delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso agli

    occupanti;

    c) limitare la propagazione di un incendio all'interno dei locali;

    d) limitare la propagazione di un incendio ad edifici e/o locali contigui;

    e) assicurare la possibilit che gli occupanti lascino i locali indenni o che gli stessi

    siano soccorsi in altro modo;

    f) garantire alle squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza.

  • 3Il campo di applicazione delle norme quello riferito agli edifici destinati ad

    uffici,pubblici e privati, con oltre 25 persone presenti sia di nuova costruzio-ne

    oppure oggetto di interventi di modifica sostanziali per ristrutturazione, sia

    esistenti, in cui si insediano nuove attivit amministrative.

    Un punto fondamentale riguarda la classificazione tipologica degli uffici, operata

    per fasce di affollamento FI sulla base del numero massimo di persone, che si

    presume possano essere contemporaneamente presenti nellattivit, secondo il

    seguente schema:

    - tipo 1: attivit da 26 fino a 100 presenze;

    - tipo 2: attivit da 101 fino a 300 presenze;

    - tipo 3: attivit a 301 fino a 500 presenze;

    - tipo 4: attivit da 501 fino a 1000 presenze;

    - tipo 5: attivit con oltre 1000 presenze.

    Il massimo affollamento si ottiene in base ai seguenti parametri:

    - aree per attivit lavorative: 1 persona/10 mq. di superficie in pianta e,

    comunque, almeno il numero degli addetti presenti incrementato del 20%;

    - aree aperte al pubblico 4 persone/10 mq. di superficie in pianta;

    - spazi per riunioni, conferenze e simili: numero dei posti a sedere ed in

    piedi autorizzati, compresi quelli per le persone disabili.

  • 4Le norme definiscono una serie di elementi progettuali, quali:

    A) edifici isolati: edifici esclusivamente destinati ad uffici ed eventualmente

    adiacenti ad edifici destinati ad altri usi, strutturalmente e funzionalmente

    separati da questi, anche se con strutture di fondazione comuni;

    B) edifici a destinazione mista: edifici non isolati con vie di esodo indipendenti;

    C) corridoio cieco: via di fuga dalla quale possibile l'esodo in un'unica

    direzione. La lunghezza del corridoio cieco va calcolata dall'inizio dello

    stesso fino all'incrocio con un corridoio dal quale sia possibile l'esodo in

    almeno due direzioni, o fino al pi vicino luogo sicuro o via di esodo

    verticale; nel calcolo della lunghezza occorre considerare anche il percorso

    d'esodo in unica direzione all'interno di locali ad uso comune;

  • costituire intralcio

    alla fruibilit delle vie di esodo e deve avere caratteristiche tali

    da garantire la

    permanenza di persone disabili in attesa dei soccorsi;

    F) piano di riferimento: livello dove avviene l'esodo degli

    occupanti all'esterno

    dell'edificio, corrisponde al piano della strada pubblica o

    privata di accesso;

    G) altezza antincendio: dal piano di riferimento al parapetto delle

    finestra

    pi alta sulla facciata;

    H) capacit di sfollamento: numero massimo persone che

    possono uscire da

    una uscita di larghezza pari a 1 modulo (m.0,60), ma la

    larghezza minima di

    una porta per uscita di sicurezza deve essere di 2 moduli

    (m.1,20);

    I) sistema di vie di uscita: percorso protetto che consente di

    raggiungere in

    sicurezza un luogo sicuro da qualsiasi punto del comparto;

  • 6strutturale di conservare per un tempo determinato sotto

    lazione del fuoco:

    R la stabilit; E la tenuta ai fumi; I lisolamento termico. In

    relazione ai

    requisiti dimostrati, gli elementi strutturali vengono classificati

    da un

    numero che esprime i minuti primi. Le classi di resistenza al

    fuoco

    stabilite dalla circolare n. 91/1961 sono: 15, 30, 45, 60, 90, 120,

    180.

  • 7di un forte calore radiante. I materiali si distinguono in classi

    0,1,2,3,4 e 5

    all'aumentare della loro partecipazione alla combustione. I

    materiali di classe

    "0" non sono combustibili, quali ad esempio murature di pietrame

    e laterizio,

    elementi in conglomerato cementizio armato e metalli.

    P) compartimento antincendio: parte edificio delimitata da elementi

    costruttivi

    di resistenza al fuoco determinata REI;

    Q) filtro a prova di fumo: vano delimitato da strutture REI 60

    dotato di:

    - 2 o pi porte munite di congegno autochiusura (REI 60);

    - camino ventilazione (sezione minima mq.0,10);

    - oppure vano con medesime caratteristiche di resistenza al

    fuoco mantenuto

    in sovrapressione di almeno 0,3mbar e aperture libere

    allesterno mq.1;

    R) larghezza delle vie di fuga e scale : come per le porte definita in

    moduli da

  • 8T) scala a prova di fumo: scala in compartimento antincendio avente accesso

    per ogni piano (porte con resistenza predeterminata e autochiusura) da

    spazio scoperto o da disimpegno aperto per almeno un lato su spazio

    scoperto (parapetto a giorno);

    U) scala a prova di fumo interna: scala in compartimento antincendio avente

    accesso per ogni piano (porte con resistenza predeterminata e autochiusura)

    da filtro a prova di fumo;

  • 9V) scala protetta: scala in compartimento antincendio avente accesso diretto

    per ogni piano da porte con resistenza predeterminata e autochiusura.

  • 10

    Z) scala di sicurezza esterna: scala totalmente

    esterna, rispetto al fabbricato servito, munita

    di parapetto e avente i criteri sotto riportati:

    1) i materiali devono essere incombustibili;

    2) la parete esterna dell'edificio su cui

    collocata la scala, compresi gli eventuali

    infissi, deve possedere, per una larghezza

    pari alla proiezione della scala, incremen-

    tata di 2,5 m per ogni lato;

    3) la parete di separazione con ledificio

    deve avere una resistenza al fuoco

    REI 60 oppure la scala esterna deve

    distaccarsi di 2,5 m dalle pareti

    dell'edificio e collegarsi alle porte

    di piano tramite passerelle protette con

    setti laterali REI 60;

  • UFFICI DI NUOVA COSTRUZIONE CON OLTRE CINQUECENTO PRESENZE

    Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco, gli accessi alle

    aree dove sono ubicati gli uffici devono avere i seguenti requisiti minimi:

    larghezza: 3,50 m; altezza libera: 4 m; raggio di volta: 13 m;

    pendenza: non superiore al 10%; resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8

    sull'asse anteriore, 12 sull'asse posteriore, passo 4 m).

  • Gli edifici per uffici di tipo 4 ( da 501 fino a 1000 presenze) e tipo 5

    (uffici con oltre 1000 presenze) che abbiano una altezza antincendi

    superiore a m.18 devono essere ubicati in edifici isolati.

    Per gli uffici ubicati in edifici di altezza antincendi superiore a 12 m,

    deve essere assicurata la possibilit di accostamento all'edificio delle

    autoscale dei Vigili del fuoco, almeno ad una qualsiasi finestra o

    balcone di ogni piano .

    Separazioni - Comunicazioni.

    Gli uffici possono comunicare direttamente con attivit ad essi

    pertinenti;

    - possono comunicare tramite filtri a prova di fumo di caratteristiche

    almeno REI/EI 60 o spazi scoperti con le attivit soggette ai controlli

    di prevenzione incendi, ad esempio autorimesse, archivi, depositi,

    sale convegni, ecc..;

    - sono vietate le comunicazioni con altre attivit ad essi non

    pertinenti (ad esempio centri commerciali, scuole, ospedali, ecc..,,

    dalle quali devono essere separati mediante elementi costruttivi di

    resistenza al fuoco almeno REI/EI 60.

  • Le strutture ed i sistemi di compartimentazione devono garantire rispettivamente

    requisiti di resistenza al fuoco R e REI/EI secondo quanto riportato:

    - piani interrati: R e REI/EI 90;

    - edifici di altezza antincendi inferiore a 24 m: R e REI/EI 60;

    - edifici di altezza antincendi compresa tra 24 e 54 m: R e REI/EI 90;

    - edifici di altezza antincendi oltre 54 m: R e REI/EI 120.

    Per edifici di tipo isolato fino a tre piani fuori terra, ad esclusione dei piani interrati,

    sono consentite caratteristiche di resistenza al fuoco R e REI/EI 30 qualora

    compatibili con il carico di incendio.

    I requisiti di resistenza al fuoco dei singoli elementi strutturali e di compartimen-

    tazione nonch' delle porte e degli altri elementi di chiusura, devono essere valutati

    ed attestati con certificati rilasciati dal Centro Prove dei Vigili del Fuoco.

    Gli edifici devono essere suddivisi in compartimenti, anche su piu' piani, di

    superfici non eccedenti quelle indicate nella seguente tabella:

  • 14

    I materiali installati devono essere conformi a quanto di seguito specificato:

    a) negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, e' consentito

    l'impiego di materiali di classe 1 di reazione al fuoco in ragione del 50%

    massimo della loro superficie totale (pavimento + pareti + soffitto + proiezioni

    orizzontali delle scale).

    Per il resto devono essere impiegati materiali di classe 0 incombustibili.

    Nel caso in cui le vie di esodo orizzontali siano delimitate da pareti interne

    mobili, e' consentito adottare materiali in classe 1 di reazione al fuoco

    eccedenti il 50% della superficie totale a condizione che il piano sia protetto

    da impianto di spegnimento automatico;

    b) in tutti gli altri ambienti e' consentito che le pavimentazioni, i rivestimenti e le

    pareti interne mobili siano di classe 2, se in presenza di impianti di

    spegnimento automatico o di sistemi di smaltimento dei fumi asserviti ad

    impianti di rivelazione degli incendi.

  • 15

    Per dimensionare le uscite, le capacit di deflusso non deve superare i valori:

    a) 50 per locali con pavimento a quota compresa tra pi o meno m.1 rispetto al

    piano di riferimento;

    b) 37,5 per locali con pavimento a quota compresa tra pi o meno m.7,5 rispetto al

    piano di riferimento;

    c) 33 per locali con pavimento a quota al di sopra o al di sotto di m.7,5 rispetto al

    piano di riferimento.

    ESEMPIO

    Per consentire il deflusso in sicurezza di 500 persone:

    1) dal piano terra occorrono 500 / 50 = 10 moduli da m.0,60, cio tante porte

    da fare m.6 di aperture: cio 2 porte da m.2,40 e 1 da m.1,20, ecc;

    2) dal piano terzo (+7,50) occorrono 500 / 37 = 13,5 cio 14 moduli per m.8,40,

    cio 3 porte da m.2,40 e 1 da m.1,20 oppure 2 da m.2,40 e 3 da m.1,20, ecc..;

    3) dai piani superiori al terzo: 500 / 33 = 15,15 cio 16 moduli per m.9,60, cio

    4 porte da m.2,40 o 3 da m.2,40 e 2 da m.1,20, ecc

    Inoltre, deve essere previsto un sistema organizzato di vie di uscita, dimensionato

    in base al massimo affollamento ipotizzabile ed alle capacit di deflusso stabilite.

    La larghezza utile dei percorsi deve essere misurata deducendo l'ingombro di

    eventuali elementi sporgenti nel punto pi stretto della luce.

  • 16

    Tra gli elementi sporgenti non vanno considerati quelli posti ad un'altezza

    superiore a 2 m ed i corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm.

    Ad ogni piano ove hanno accesso persone disabili, ad eccezione del piano di

    riferimento (terra), deve essere previsto almeno uno spazio calmo, dimensionato

    in base al numero di utilizzatori previsto dalle normative vigenti.

    Le caratteristiche di resistenza al fuoco degli elementi portanti e separanti dello

    spazio calmo devono essere almeno pari a quelle richieste per l'edificio.

    Il numero di uscite dei singoli piani dell'edificio non deve essere inferiore a due,

    ubicate in posizione ragionevolmente contrapposta.

    La larghezza utile delle vie di uscita deve essere multipla del modulo di uscita e

    non inferiore a due moduli.

    La larghezza totale delle uscite da ogni piano, espressa in numero di moduli,

    determinata dal rapporto tra il massimo affollamento e la capacit di deflusso

    del piano.

    ESEMPIO

    Al terzo piano la capacit di deflusso di 100 impiegati sar 100 / 37 = 2,7 moduli,

    cio 3 x 0,60 = m.1,80.

  • 17

    Per gli uffici che occupano pi di due piani fuori terra, la larghezza totale delle

    vie di uscita che immettono in luogo sicuro all'aperto deve essere calcolata

    sommando il massimo affollamento di due piani consecutivi, con riferimento a

    quelli aventi maggiore affollamento.

    La lunghezza massima del percorso di esodo fissata in:

    - m.45 fino a un luogo sicuro dinamico (scala a prova di fumo) oppure l'esterno;

    - m.30 per raggiungere una scala solo protetta da porte REI.

    La misurazione della lunghezza va effettuata dalla porta di uscita di ciascun

    locale con presenza di persone e da ogni punto degli spazi comuni (atri,

    disimpegni, uffici senza divisori, ecc.) sino a luogo sicuro o scala protetta.

    La lunghezza dei corridoi ciechi non deve essere superiore a 15 m.

    Le porte delle uscite di sicurezza devono aprirsi nel senso dell'esodo a semplice

    spinta. I battenti delle porte, quando sono aperti, non devono ostruire passaggi,

    corridoi e pianerottoli.

    Se le porte di ingresso vengono utilizzate come uscite di sicurezza e sono di

    tipo girevole, accanto deve essere installata una porta apribile a spinta verso

    l'esterno; se sono di tipo scorrevole con azionamento automatico, devono

    aprirsi a spinta verso l'esterno (con dispositivo appositamente segnalato) e

    restare in posizione di apertura quando manca l'alimentazione elettrica.

  • 18

    - di tipo protetto: fino a 24 m;

    - a prova di fumo o esterne: oltre 24 m.

    I vani scala devono avere aperture di aerazione in sommit di

    superficie > mq.1 con comando di apertura manuale o automatico

    mediante rivelatori di incendio.

    Le rampe delle scale devono essere rettilinee e devono avere non

    meno di tre gradini e non pi di quindici e i gradini devono essere a

    pianta rettangolare, alzata e pedata costanti, rispettivamente non

    superiore a 17 cm e non inferiore a 30 cm.

    Sono ammesse rampe non rettilinee a condizione che vi siano

    pianerottoli di riposo almeno ogni quindici gradini e che la pedata

    del gradino sia almeno 30 cm misurata a 40 cm dal montante

    centrale o dal parapetto interno.

    Gli impianti di sollevamento (ascensori e montacarichi) non devono essere

    utilizzati in caso d'incendio ad eccezione degli ascensori antincendio.

  • 19

    naturale, alle seguenti condizioni:

    - gli elementi di separazione e le porte di accesso, munite di

    dispositivo di

    autochiusura, devono avere resistenza al fuoco almeno REI/EI 30;

    - il locale deve avere rivelatori di incendio collegati all'impianto di

    allarme;

    - all'esterno vicino alla della porta di accesso, deve esserci un

    estintore portatile;

    - il carico di incendio deve essere limitato a 30 kg/mq.

    E' consentito destinare ad archivi locali di superficie non eccedente

    mq.50 se:

    - gli elementi di separazione e le porte di accesso, munite di

    dispositivo di

    autochiusura, hanno caratteristiche di resistenza al fuoco almeno

    REI/EI 60;

    - la superficie di aerazione naturale deve essere > 1/40 della

    superficie in pianta

    oppure aerazione meccanica con portata di 3 volumi ambiente/ora

    e una

  • 20

    E' consentito destinare ad archivi locali ubicati ai piani fuori terra e/o ai piani 1 e

    2 interrato, di superficie superiore a mq.50, alle seguenti condizioni:

    - la superficie lorda di ogni singolo locale deve essere < a mq.1000 per i piani fuori

    terra e a mq.500 per i piani interrati;

    - gli elementi di separazione e le porte di accesso, munite di dispositivo di

    autochiusura, devono avere resistenza al fuoco almeno REI/EI 90;

    - la superficie di aerazione naturale deve essere > 1/40 della superficie in pianta

    oppure con aerazione meccanica con portata di 3 volumi ambiente/ora e una

    superficie di aerazione naturale pari almeno al 25% di quella richiesta;

    - il deposito deve avere un impianto automatico di segnalazione ed allarme;

    - all'interno deve essere previsto un congruo numero di estintori portatili;

    - il carico di incendio deve essere limitato a 60 kg/mq..

    Per depositi con carico di incendio superiore a 60 kg/mq. ovvero con superficie

    superiore a mq.200, devono essere rispettate le seguenti ulteriori condizioni:

    - l'accesso deve avvenire da spazio scoperto esterno o intercapedine antincendi

    oppure dall'interno, tramite filtro a prova di fumo;

    - l'aerazione, esclusivamente di tipo naturale, deve essere ricavata su parete

    attestata su spazio scoperto o per i locali interrati su intercapedine antincendi;

    - il locale deve essere protetto da impianto di spegnimento automatico.

  • 21

    LE NORME DI SICUREZZA ANTINCENDI PER LE

    AUTORIMESSE

    Le norme sulle autorimesse sono contenute nel Decreto 1/2/1986

    del Ministero dell'Interno Norme di sicurezza antincendi per la

    costruzione e l'esercizio di autorimesse e simili, dove sono

    contenute una serie di definizioni:

    - Autorimessa: area coperta destinata esclusivamente al ricovero,

    alla sosta e alla manovra degli autoveicoli con i servizi annessi.

    Non sono considerate autorimesse le tettoie aperte almeno su due

    lati.

    - Box: Volume delimitato da strutture di resistenza al fuoco definita

    e di superficie non superiore a mq.40.

    - Autosilo: volume destinato al ricovero alla sosta e alla manovra

    degli autoveicoli, eseguita a mezzo di dispositivi meccanici.

    - Autoveicolo: veicolo o macchina muniti di motore a combustione

    interna (4 ciclomotori= 1 autoveicolo).

    - Altezza dei piani: l'altezza libera interna tra pavimento e soffitto.

    - Rampa: piano inclinato carrabile destinato a superare dislivelli, la

    pendenza massima indicata nella norma da intendersi come

  • 22

    - Rampa aperta: rampa aerata almeno ad ogni piano, superiormente o

    lateralmente, per un minimo del 30% della sua superficie in pianta con aperture

    di aerazione affacciantisi su spazio a cielo libero oppure su pozzi di luce o

    cavedi di superficie non inferiore a quella sopra definita e a distanza non

    inferiore a m 3,5 da pareti, se finestrate, di edifici esterni che si affacciano sulla

    stessa rampa.

    - Rampa a prova di fumo : rampa in vano costituente compartimento

    antincendio avente accesso per ogni piano:

    - mediante porte di resistenza al fuoco almeno RE predeterminata e dotata di

    congegno per la chiusura automatica in caso di incendio

    - da spazio scoperto o

    - da disimpegno aperto per almeno un lato su spazio scoperto.

    - Servizi annessi: officine di riparazione di parti meccaniche e di carrozzerie,

    stazioni di lavaggio e di lubrificazione, vendita di carburanti, uffici, guardiania,

    alloggio custode.

    - Autofficina o officina di riparazione autoveicoli: area coperta destinata alle riparazione e manutenzione di autoveicoli.

  • 23

    Gli obiettivi fondamentali per la sicurezza antincendio nelle autorimesse sono:

    1. struttura e compartimentazioni;

    2. vie di fuga;

    3. ventilazione;

    4. comunicazioni;

    5. spazi di manovra per gli autoveicoli;

    6. impianti elettrici e tecnologici;

    7. impianti di protezione antincendio;

    8. norme di esercizio.

    LA STRUTTURA DELLAUTORIMESSA E LE SUE COMPARTIMENTAZIONI

    La struttura deve essere in grado di sopportare gli effetti di un incendio e per

    limitare l'estensione dell'evento, le autorimesse devono essere separate da

    altre attivit/strutture con adeguata compartimentazione.

    A seconda del livello di pericolo e dei carichi di incendio si dimensioner la

    struttura in grado di resistere e contenere gli incendi prevedibili mediante

    l'impiego di stutture ed accessori di idonea resistenza al fuoco.

  • 24

    Le autorimesse devono essere separate dagli edifici adiacenti con strutture

    isolanti il fuoco con le seguenti caratteristiche:

    - normalmente di tipo > o = REI 120;

    - in presenza di impianto di spegnimento automatico (sprinkler) > REI 90.

    Le autorimesse fino a 40 autovetture e non oltre il 2 interrato possono

    comunicare con locali ad altra attivit attraverso filtri con aperture protette da

    porte REI 120 con congegno di autochiusura .

    Le autorimesse devono avere altezze interne superiori a m.2,40 salvo che sotto

    travi strutturali dove laltezza pu essere di m.2,0.

  • 25

    Le strutture non separanti devono essere non combustibili >= R 90, quelle

    separanti nello stesso edificio >= REI 90 e negli autosilo meccanizzati REI 180.

    Le autorimesse possono essere isolate (realizzate in edifici destinati solo a

    questo uso) oppure miste per la presenza di altre attivit.

    In base allubicazione dei piani, le autorimesse possono essere interrate o fuori

    terra e in base alla configurazione delle pareti perimetrali possono essere

    aperte, se una percentuale >60% delle pareti o >15% del perimetro aperta per

    ventilazione, altrimenti sono considerate chiuse.

    Le autorimesse per motivi di sicurezza non possono superare una determinata

    superficie massima (anche suddivisa su pi piani), che costituisce il

    compartimento antincendio (vedi tabella).

  • 26

    comunicazione devono essere protette da porte >REI 90 a

    chiusura automatica in caso dincendio.

    I passaggi fra piani, le scale e gli ascensori devono essere esterni

    o racchiusi in strutture di protezione >REI 120 con porte di

    accesso >REI 120.

    LE VIE DI FUGA DALLAUTORIMESSA

    L'utente deve poter uscire indenne dall'autorimessa qualora si

    verifichi un qualsiasi evento accidentale tra i quali ovviamente

    l'incendio.

    Devono essere date sempre almeno due possibilit di fuga da

    qualunque punto dell'autorimessa, garantendo che queste vie di

    fuga siano costantemente utilizzabili e correttamente

    dimensionate.

    La densit di affollamento va calcolata in base alla ricettivit

    massima e pari a 0,1 persone/mq di pavimento per le autorimesse

    non sorvegliate e 0,01 persone/m2) per le autorimesse sorvegliate.

    La capacit di deflusso dalle autorimesse deve essere:

    1) 50 per il piano terra;

  • 27

    Le vie di uscita devono essere dimensionate in funzione del massimo

    affollamento ipotizzabile e la larghezza delle vie di uscita deve essere multipla

    del modulo di uscita e non inferiore a due moduli (m1,20), ma nel caso di due o

    pi uscite, consentito che una uscita abbia larghezza inferiore a quella innanzi

    stabilita e comunque non inferiore a 0,6 m. Nel computo della larghezza delle

    uscite sono conteggiati anche gli ingressi carrabili.

    Il numero delle uscite deve essere per ogni piano > = 2 disposte in punti

    contrapposti, mentre per autorimesse ad un solo piano e per le quali il percorso

    massimo di esodo inferiore a m.30 m il numero delle uscite pu essere ridotto

    ad uno, costituita anche solo dalla rampa di accesso.

    Per le autorimesse situate in edifici aventi altezza antincendi maggiore di 32 m,

    le scale e gli ascensori devono essere a prova di fumo, mentre per le

    autorimesse situate in edifici di altezza antincendi inferiore a 32 m sono

    ammesse scale ed ascensori di tipo protetto.

  • 28

    Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro devono essere ubicate in modo

    da essere raggiungibili con percorsi inferiori a 40 m o 50 se l'autorimessa

    protetta da impianto di spegnimento automatico.

  • 29

    LA VENTILAZIONE NELLE AUTORIMESSE

    L'autorimessa deve disporre di adeguate aperture che permettano una

    ventilazione naturale (e anche forzata nelle situazioni pi complesse) sia per

    l'evacuazione dei gas di combustione dei motori, che per una sufficiente

    ventilazione di un eventuale incendio.

    Disponendo delle aperture di ventilazione naturale in posizioni idonee a

    ventilare il pi possibile uniformemente ed efficacemente l'autorimessa

    integrando, dove necessario, con impianti di ventilazione meccanica.

    Le aperture di aerazione naturale devono avere una superficie non inferiore a

    1/25 della superficie in pianta del compartimento.

    La ventilazione meccanica deve consentire almeno 3 ricambi orari e deve essere

    indipendente per ogni piano con camini di sezione mq.0,2 ogni 100mq. di

    superficie di compartimento.

    La ventilazione naturale deve essere integrata con quella meccanica per le

    autorimesse sotterranee con un numero di veicoli superiore a quelli in tabella.

  • 30

  • 31

    GLI SPAZI DI MANOVRE PER GLI AUTOVEICOLILa disposizione del

    parcamento e le corsie

    devono essere tali da non

    consentire incidenti o

    intralci durante l'uso

    dell'autorimessa, quindi le

    corsie di manovra devono

    avere larghezza maggiore

    di m.3,50 per senso unico

    e m.4,50 per doppio senso,

    mentre devono essere di

    m.5,00 per accedere ai

    posti di parcheggio

    collocati

    perpendicolarmente al

    senso di marcia.

  • 32

  • 33

    Le rampe di accesso a senso unico dovranno essere di larghezza > m.3,00, mentre

    quelle a doppio senso dovranno essere >m.4,50.

    Le rampe non devono avere pendenza >20% e curvatura sul bordo esterno

    inferiore a m.8,25 per doppio senso di marcia e mq.20 per autorimesse NON

    sorvegliate e > mq.10 per quelle sorvegliate.

  • 34

    GLI IMPIANTI DI PROTEZIONE ANTINCENDIO PER LE AUTORIMESSE

    Gli impianti di protezione antincendio devono:

    - servire ad un efficace primo intervento;

    - consentire di operare con rapidit e sicurezza alle squadre VV.F. .

    Nelle autorimesse fuori terra ed al primo interrato di capacit superiore a

    cinquanta autoveicoli deve essere installato come minimo un idrante ogni

    cinquanta autoveicoli o frazione, in quelle oltre il primo interrato, di capacit

    superiore a trenta autoveicoli, deve essere installato come minimo un idrante

    ogni trenta autoveicoli o frazione.

    Gli impianti idrici antincendio devono essere costituiti da una rete di tubazioni

    preferibilmente ad anello, con montanti disposti nelle gabbie delle scale o delle

    rampe; da ciascun montante, in corrispondenza di ogni piano dell'autorimessa,

    deve essere derivata con tubazione di diametro interno non inferiore a DN 40 un

    idrante UNI 45 presso ogni uscita.

    Le autorimesse oltre il secondo interrato e quelle oltre il quarto fuori terra, se

    chiuse, e oltre il quinto piano fuori terra, se aperte, e gli autosilo, devono essere

    sempre protette da impianto fisso di spegnimento automatico.

  • GLI IMPIANTI ELETTRICI E TECNOLOGICI NELLE AUTORIMESSE

    Gli impianti elettrici devono essere realizzati nel rispetto della

    legge n.186/1986 e progettati al fine di conseguire i seguenti

    obiettivi:

    - non essere causa di innesco di miscele infiammabili/esplosive;

    - garantire il funzionamento dei servizi essenziali durante

    l'emergenza (illumi-

    nazione, pompe, ecc.).

    LE NORME DI ESERCIZIO E I DIVIETI NELLE AUTORIMESSE

    L'esercizio (l'uso) dell'autorimessa va subordinato al rispetto di

    norme di esercizio e comportamento che aiutano a contenere il

    rischio di incendio.

    Per impedire che venga fatto un uso improprio dei locali

    dell'autorimessa va stabilita una serie di divieti.

    Verranno portate a conoscenza degli utenti, tramite l'installazione

    di idonea segnaletica di sicurezza, tutte le norme di esercizio e i

    divieti relativi all'uso dell'autorimessa