Associazione Oncologia e Cucina www.oncologiaecucina.org

Informazione e divulgazione di Oncologia e Nutrizione

0112.2016

Crediamo che le risposte della medicina siano scritte nel linguaggio del nostro DNA. Amgen, pioniera delle biotecnologie, conosce e utilizza questo linguaggio per creare farmaci essenziali nella battaglia alle patologie più gravi, per migliorare la vita dei pazienti. Per maggiori informazioni: www.amgen.com

TRASFORMIAMO IL LINGUAGGIO DELLA VITA IN FARMACI ESSENZIALI

©2016 Amgen Inc. All rights reserved.

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Informazione e divulgazione di Oncologia e Nutrizione•Numero 01 - Dicembre 2016

Direttore Responsabile Salvatore Artale

Coordinatore Scientifico Alessandra Trojani

Collaboratori Giovanni Maggi Riccardo Rebecchi Erika Vecchio

grafica Marta Rossi

Foto Simona Brusa

Oncologia e Cucina Sede Via Achille Cadolini,5 20013 - Gallarate (Varese) oncologiaecucina@gmail.com www.oncologiaecucina.org

editoriale

ONCOLOgIa E CUCINa

SI RaCCONTaSalvatore artale

chef

gIOvaNNI MaggI

ricercatrice nutrizionista

ERIKa vECCHIO

web master

CORRaDO REBECCHI

coordinatore scientifico

aLESSaNDRa TROJaNI

sommario

news 01 / ONCOLOGIA E CUCINA

Crediamo che le risposte della medicina siano scritte nel linguaggio del nostro DNA. Amgen, pioniera delle biotecnologie, conosce e utilizza questo linguaggio per creare farmaci essenziali nella battaglia alle patologie più gravi, per migliorare la vita dei pazienti. Per maggiori informazioni: www.amgen.com

TRASFORMIAMO IL LINGUAGGIO DELLA VITA IN FARMACI ESSENZIALI

©2016 Amgen Inc. All rights reserved.

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Alcuni anni fa, in tempi non sospetti, la mia passione per i fornelli mi portava nelle cucine di Giovanni Maggi. Chef carismatico e fantasioso, in breve tempo mi trascinava nel vortice della buona cucina: semplice, stagionale, genuina, raffinata ed estremamente gradevole al palato. è proprio di quei tempi l’inizio di una nuova sensibilità culturale che vuole utilizzare gli aggettivi che ho usato per definire una buona cucina e il concetto di cucina “sana”. Intanto i miei pazienti incalzavano con domande che esulavano dagli usuali tecnicismi con i quali noi oncologi siamo bravi a descrivere le terapie oncologiche e i loro effetti collaterali. Le domande erano semplici. Dottore cosa possiamo mangiare durante la terapia? Cosa dobbiamo evitare? Non vi nascondo l’imbarazzo dovuto alla consapevolezza della carenza di elementi culturali che mi permettessero di rispondere con cognizione

di causa. Imbarazzo che cresceva quando addirittura ad alcune domande avevano già risposto nutrizionisti, talvolta esperti autoreferenziati, che consigliavano regimi dietetici privi di fondamento scientifico. Perfino in quel caso, però, qualunque forma di criticismo può apparire debole se non supportata culturalmente. Ho deciso cosi di acculturarmi e di circondarmi di figure professionali che avessero le mie stesse motivazioni e cioè offrire, ognuno con le proprie competenze, una risposta ai miei pazienti, a questa nuova esigenza culturale.

Nasce così la nostra squadra, Giovanni, Corrado, Alessandra, Erika e con il binomio oncologia e cucina decidiamo di battezzare la nostra associazione, e in seguito di creare il primo portale web dedicato a programmi d’integrazione di cura per la prevenzione e il controllo degli effetti collaterali derivati dalle terapie oncologiche.

Decido anche di creare una nuova corrente, forse anche in modo provocatorio, e di chiamarla Normalismo.

Normalismo significa pensare “normalmente” ad un’alimentazione sana senza ricorrere ad estremismi, e senza modificare i nostri ritmi di vita con la ricerca spasmodica di cibi ad alto costo e di difficile reperibilità, sapendo che molti di essi rappresentano “normalmente” uno degli ingredienti della cucina sana.

Il nostro portale guiderà i nostri utenti, attraverso una navigazione facile e, perché no rilassante, alla ricerca di informazioni riguardanti proprietà e caratteristiche degli alimenti di uso quotidiano, principi che regolano un�alimentazione “sana”, e ricette pratiche e utili per il controllo di alcuni sintomi legati al trattamento medico oncologico, realizzate ad hoc dallo Chef Giovanni Maggi, e scaricabili in versione PDF.

editoriale

Oncologia e Cucina si racconta

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I consigli nutrizionali di Oncologia e Cucina si integrano, senza mai sostituirsi, con le terapie mediche convenzionali comunemente impiegate.

Il nostro portale vuole rappresentare la continuazione di un programma intrapreso in un reparto di oncologia, rispondendo a quelle domande alle quali noi oncologi “ahimè”�per mancanza di tempo, e talvolta per carenza culturale, non riusciamo a soddisfare.

Il progetto Oncologia e Cucina non esisterebbe senza il supporto dei suoi protagonisti, che operano spesso dietro le quinte, ma che rappresentano il vero motore che lo muove.Per questo desidero ringraziare Corrado, Erika, Alessandra e Giovanni per la passione e l’impegno che hanno consentito la realizzazione di questo ambizioso progetto.

Salvatore Artale

chef

Giovanni Maggi, nato e cresciuto nella parte sud di Milano, dove

parchi e giardini hanno limitato l’espandersi della città. Di origine

ferrarese, dopo aver frequentato studi umanistici e aver lavorato

nel marketing, mi sono affacciato in sordina al mondo della cucina.

La fortuna di essere cresciuto in una grande casa dove ogni fine

settimana due generazioni di familiari si riunivano, mi ha convinto

che la tavola e un buon pranzo rappresentino l’unico strumento

che l’uomo abbia a disposizione per relazionarsi.

Con questo presupposto ho cercato di imparare viaggiando e

lavorando tra Asia, Europa e soprattutto a Parigi.

Adoro le novità ma senza discostarmi molto dagli insegnamenti

della tradizione

La vera tendenza è la non tendenza.

Di pari passo arrivò il desiderio di insegnare ciò che avevo appreso

e decisi di collaborare con la rinomata scuola de La cucina italiana.

Da qui l’incontro con il Dott. Salvo Artale che mi ha avvicinato e

parlato di un progetto a cui ho deciso di partecipare anche per

l’entusiasmo che ci stava mettendo... mi sono sentito subito

coinvolto!

Ora è tutto chiaro... ricordo la mia nonna che sognava di aprire

una trattoria e mi diceva:

“qualsiasi cosa tu voglia fare nella vita non aver paura di

entrare nel bosco, altrimenti non potrai mai vivere una favola”.

Ora abbiamo un preciso obiettivo comune “Oncologia e

Cucina” e la nostra favola è iniziata.

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Giovanni Maggi

ricercatrice nutrizionista

Erika Vecchio, laureata in Biologia, collaboro con l’Unità Operativa di Oncologia del presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate di Gallarate dell’ASST Valle Olona, in merito agli aspetti nutrizionali dei pazienti oncologici.

Questa associazione nasce principalmente con lo scopo di aiutare i pazienti oncologici a gestire nel migliore dei modi, gli effetti collaterali che possono verificarsi in fase di terapia medica oncologica.

Gli effetti indesiderati più comuni della terapia sono ad esempio perdita di peso, infiammazione del cavo orale, nausea, vomito,

stitichezza e diarrea. Tutti questi problemi hanno un grave impatto sulla qualità di vita del paziente, e se non curati, possono indurre cambiamenti nel trattamento (riduzione della dose o interruzione della terapia), portando così ad un effetto negativo sul risultato clinico.

Nell’associazione il mio ruolo principale è fornire consigli nutrizionali per prevenire e ridurre gli effetti collaterali dei farmaci. Abbiamo a disposizione un’ampia scelta di alimenti che svolgono un’azione protettiva nei confronti di alcune patologie.

Alcuni di essi invece, grazie alle loro peculiarità, possono aiutare l’organismo a combattere gli effetti collaterali dei farmaci e su questi ultimi focalizzerò la mia attenzione. Spiegherò nel dettaglio le proprietà dell’alimento e sulla base di questo, lo chef proporrà delle ricette. In questo modo ciascun paziente, in base alle sue

necessità, potrà con il mio aiuto e con quello del proprio medico, scegliere gli alimenti più idonei alla sua condizione.

É importante ricordare inoltre, che la malattia e gli interventi chirurgici sono spesso causa di perdita di peso e malnutrizione calorica-proteica.

Per cercare di prevenire tali inconvenienti, occorre fare una valutazione delle necessità energetiche e nutrizionali del paziente, in modo da impostare il corretto fabbisogno nutrizionale, a breve e a lungo termine.

All’interno dell’Unità Operativa di Oncologia seguo un progetto di ricerca denominato H.E.A.T (Health Eat and Toxicity) che ha l’obiettivo di ridurre l’incidenza di alcuni effetti collaterali causati dalla chemioterapia, in particolare la diarrea, attraverso la scelta di uno specifico regime alimentare. In base alla necessità di ciascun paziente, consiglierò l’assunzione di alcuni alimenti con proprietà astringenti.

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ErikaVecchio

web master

Corrado Rebecchi, nasco a Luino 52 anni fa, e fin da adolescente fui trasportato da una grande passione per le tecnologie, in particolare l’informatica, vivendo in diretta appassionatamente gli anni d’oro della creazione dei primi personal computer nei garage dei geni californiani (Steve Jobs, Bill Gates etc.), e contribuendo a trapiantare tali esperienze nel Varesotto.Crescendo, ebbi la fortuna di riuscire a far convergere le passioni personali con quelle lavorative, diventando un ingegnere informatico ed entrando a far parte delle aziende più rilevanti del settore informatico internazionale. In particolare, negli ultimi 20 anni

ho lavorato presso Accenture, multinazionale leader nel settore dei servizi informatici con circa 400.000 professionisti nel mondo, dove ho raggiunto la posizione di Dirigente con responsabilità dei servizi infrastrutturali per l’Italia e l’Est Europa. Con questo ruolo, ho partecipato e condotto le più rilevanti iniziative di informatizzazione e di digitalizzazione del territorio e delle aziende italiane. Circa due anni orsono, sono venuto a contatto con il mondo dell’oncologia poiché, durante un controllo, mi è stata diagnosticata una forma di un raro tumore neuroendocrino. Sono diventato così un paziente del Dottor Artale che supervisiona il decorso positivo della patologia.

Tramite la continua relazione medico - paziente, è emersa rapidamente la convergenza delle reciproche passioni e professioni che trovano un punto d’incontro nel progetto “Oncologia e Cucina” e nella realizzazione della piattaforma

informatica, il sito web www.oncologiaecucina.org.A questo punto, mi sento orgoglioso di rendermi disponibile per disegnare e realizzare tale piattaforma informatica negli spazi di tempo libero che mi concede la mia attività professionale, andando ad alimentare la mia passione tecnologica ancora oggi viva, per metterla a disposizione del progetto Oncologia e Cucina e la rete dei “colleghi” affette da patologie tumorali.

L’ambizioso obiettivo che mi prefiggo di raggiungere, consiste nel contribuire ad esporre su internet nel modo più semplice ed usufruibile possibile, le nozioni e le esperienze uniche e preziose che il team del dottor Artale ha costruito nel tempo.

In questa impresa sono sostenuto dalla mia famiglia “tecnologica”: mia moglie Monica, ingegnere informatico, ed i miei figli Edoardo di 20 anni e Lorenzo di 21 anni, entrambi studenti di Ingegneria presso il Politecnico di Milano.

Corrado Rebecchi

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AlessandraTrojani

coordinatore scientifico

Alessandra Trojani, nata a Genova dove mi sono laureata in Scienze biologiche e specializzata in Genetica medica. La passione per la ricerca mi ha subito convinto che per la mia crescita scientifica e professionale sarebbe stato fondamentale fare delle esperienze lavorative all’estero, scelta di molti ricercatori. Ho imparato tanto da queste esperienze e, durante il mio percorso personale e lavorativo, ho deciso di tornare in Italia (scelta altrettanto coraggiosa), dove volevo vivere e continuare a fare ricerca. Potenziare la ricerca nel nostro Paese è possibile, anche se non facile, ed essa rappresenta lo strumento indispensabile

per tutelare e promuovere la salute. La passione per la genetica mi ha portato per molti anni ad occuparmi dello studio di malattie genetiche e terapia genica all’Università degli Studi di Genova e successivamente al TIGET, Ospedale San Raffaele di Milano. Negli ultimi decenni, la ricerca biomedica ha fatto passi da gigante, ed ha scoperto che la genetica gioca un ruolo chiave nei tumori. Il desiderio di fare ricerca in un ambito così importante e interessante, mi ha spinto a dedicarmi allo sviluppo di progetti per comprendere le cause genetiche delle malattie onco-ematologiche. Da circa 15 anni mi occupo di ricerca traslazionale from benchside to bedside di alcune leucemie presso l’Ematologia dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, e collaboro con il Dana-Farber Cancer Institute di Boston per un progetto su un linfoma raro. La scoperta di geni e meccanismi biologici che si alterano nelle cellule tumorali dei pazienti, è indispensabile per comprendere le cause dei

tumori e individuare le terapie innovative e personalizzate per ciascun paziente. La mia attività professionale è maturata nel tempo, e così ho deciso da alcuni anni di dedicarmi anche alla divulgazione della ricerca scientifica, per aumentare la conoscenza e la consapevolezza della sua importanza nella salute. La diffusione del valore della ricerca è indirizzata anche ai bambini, che sono il futuro ed il terreno più delicato e fertile nel nostro Paese. I bambini sono così curiosi, intelligenti e perspicaci che con le loro domande mi trasmettono tante emozioni. E veniamo a Oncologia e Cucina! Quando il Dr Artale mi ha proposto di occuparmi del progetto Oncologia e Cucina come coordinatore scientifico, mi sono subito entusiasmata. Il normalismo intende creare sinergie tra oncologia, terapia e nutrizionismo proponendo un’alimentazione sana e bilanciata. Sono felice ed emozionata per l’inizio di questo viaggio insieme a tutti voi...

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