0-Riepilogo [Modalità Compatibilità]

download 0-Riepilogo [Modalità Compatibilità]

of 54

description

economia aziendale

Transcript of 0-Riepilogo [Modalità Compatibilità]

  • RIEPILOGO GESTIONE E RILEVAZIONE

  • AMMINISTRAZIONE ECONOMICADELLAZIENDA

    Tre fondamentali momenti:

    Organizzazione

    Gestione

    Rilevazione

    2

  • LA GESTIONE

  • LA GESTIONE COME PROCESSO

    La gestione di qualsivoglia impresa si pu concepire come un processo articolato nelle seguenti fasi:

    1. FINANZIAMENTO1. FINANZIAMENTO2. PROVVISTA3. TRASFORMAZIONE4. SCAMBIO

    4

  • 1) LA FASE DEL FINANZIAMENTO

    Comprende tutte le operazioni con cui lazienda reperisce i mezzi necessari allo svolgimento della

    sua attivit.

    Tali mezzi possono avere : natura monetaria (capitale proprio o di terzi);

    natura non monetaria (beni in natura).

    5

  • 2) LA FASE DELLA PROVVISTA

    Comprende tutte le operazioni con cui lazienda si approvvigiona dei diversi fattori produttivi necessari allo svolgimento della sua attivit.

    Essi possono essere: Fattori a fecondit semplice Fattori a fecondit ripetuta

    6

  • 3) LA FASE DELLA TRASFORMAZIONE

    Comprende tutte le operazioni attraverso le quali i diversi fattori produttivi vengono combinati tra loro per ottenere i beni (o servizi) alla realizzazione dei quali volta lattivit produttiva posta in essere

    dallazienda.

    4) L

    7

    4) LA FASE DELLO SCAMBIO

    Comprende tutte le operazioni con le quali limpresa cede sui mercati di sbocco i beni o servizi

    derivanti dalla fase di trasformazione.

  • GESTIONE ESTERNA E INTERNA

    Sono operazioni di gestione ESTERNAquelle che rientrano nelle fasi:FINANZIAMENTO

    Sono operazioni di gestione INTERNAquelle che rientrano nella fase:

    8

    I. FINANZIAMENTO

    II. PROVVISTA

    III. SCAMBIO

    nella fase:III. TRASFORMAZIONE

    La distinzione importante in quanto il modello interpretativo che seguiremo si concentra sulle operazioni di gestione

    ESTERNA

  • LA GESTIONE COME SISTEMA DI VALORI

    Le operazioni di gestione (ESTERNA) possono essere osservate da due punti di vista separati ma complementari, ovvero vista separati ma complementari, ovvero

    sotto gli aspetti:

    NUMERARIO

    ECONOMICO9

  • 1) ASPETTO NUMERARIO

    Vuol dire prendere in considerazione gli effetti che le operazioni di gestione producono sulla massa

    monetaria a disposizione dellazienda.Sotto laspetto numerario, le operazioni di gestione

    COSA VUOL DIRE OSSERVARE LA GESTIONE SOTTO

    IL PROFILO NUMERARIO?

    Sotto laspetto numerario, le operazioni di gestione generano:

    ENTRATE USCITE

    10

    Incrementi della massa

    monetaria

    (Var. num. pos.)

    Decrementi della

    massa monetaria

    (Var. num. neg.)

  • 1) ASPETTO NUMERARIO

    Le operazioni della fase VAR. NUM. NEG.

    Sotto il profilo numerario:

    11

    Le operazioni della fase di provvista

    Le operazioni della fase di scambio

    VAR. NUM. NEG. (USCITE)

    VAR. NUM. POS. (ENTRATE)

  • I VALORI NUMERARI

    Le variazioni numerarie sono le modifiche che, in seguito alle operazioni di gestione, intervengono sulle grandezze denominate:

    12

    VALORI NUMERARI

  • I VALORI NUMERARI

    Certi: moneta contante (es.: denaro, assegni circolari, valori bollati, );

    Assimilati: debiti e crediti di funzionamento; si chiamano assimilati in quanto sostituiscono

    Possono essere:

    chiamano assimilati in quanto sostituiscono temporaneamente movimenti di denaro;

    Presunti: debiti e crediti di funzionamento gravati da un notevole livello di incertezza (es.: debiti e crediti di funzionamento in moneta estera).

    13

  • 2) ASPETTO ECONOMICO

    Vuol dire porre attenzione al contributo che le operazioni di gestione apportano alla produzione di ricchezza.

    COSA VUOL DIRE OSSERVARE LA GESTIONE SOTTO IL

    PROFILO ECONOMICO?

    Sotto laspetto economico le operazioni di gestione generano:

    COSTI RICAVI(var. ec. neg.) (var. ec. pos.)

    14

    Distruzione di ricchezza Creazione di ricchezza

  • I VALORI ECONOMICI

    Le variazioni economiche sono le modifiche che, in seguito alle operazioni di gestione, intervengono sulle grandezze denominate:

    15

    VALORI ECONOMICI

  • I VALORI ECONOMICI: COSTI E RICAVI

    Sono oneri, sacrifici, rinunce, che si sopportano per approvvigionarsi dei fattori produttivi;

    Sono vantaggi, benefici, derivanti dallo scambio dei beni/servizi prodotti;

    COSTI RICAVI

    fattori produttivi; Corrispondono a ricchezzadestinata a essere impiegata, sacrificata, distrutta nel processo produttivo;

    Pertanto essi concorrono negativamente alla produzione di ricchezza (var. ec. neg.).

    16

    beni/servizi prodotti; Corrispondono a ricchezza

    che viene creata, rigenerata, riprodotta dal processo produttivo;

    Pertanto essi concorrono positivamente alla produzione di ricchezza (var. ec. pos.).

  • 2) ASPETTO ECONOMICO

    Le operazioni della fase VAR. EC. NEG.

    Sotto il profilo economico:

    17

    Le operazioni della fase di provvista

    Le operazioni della fase di scambio

    VAR. EC. NEG. (COSTI)

    VAR. EC. POS. (RICAVI)

  • 2) ASPETTO ECONOMICO

    RICAVI > COSTI (la ricchezza prodotta maggiore di quella

    UTILE (Risultato

    economico maggiore di quella distrutta)

    RICAVI < COSTI (la ricchezza prodotta minore di quella distrutta)

    18

    economico

    positivo)

    PERDITA (Risultato

    economico

    negativo)

  • I VALORI NUMERARI E I VALORIECONOMICI

    ATTENZIONE!

    COSTO # USCITA

    Luscita (evento misuratore) misura in termini monetari

    lonere di un costo (evento misurato).

    19

    lonere di un costo (evento misurato).

    RICAVO # ENTRATA

    Lentrata (evento misuratore) misura in termini monetari

    il vantaggio rappresentato da un ricavo (evento misurato).

  • LAMPLIAMENTO DEL SISTEMA DEI VALORI

    I valori economici e numerari introdotti fino a questo momento bastano a

    rappresentare le operazioni di gestione che rientrano nelle FASI DI PROVVISTA E rientrano nelle FASI DI PROVVISTA E

    SCAMBIO

    ma non sono sufficienti a rappresentare le operazioni di gestione appartenenti alla

    FASE DEL FINANZIAMENTO20

  • LAMPLIAMENTO DEL SISTEMA DEI VALORI: IVALORI ECONOMICI DI CAPITALE

    I mezzi monetari conferiti dallimprenditore o dai soci (capitale di rischio) costituiscono la dotazione iniziale di ricchezza dellimpresa

    si tratta sicuramente di valori economici, anche si tratta sicuramente di valori economici, anche se diversi dai costi e dai ricavi

    Per rappresentare tali valori necessario ampliare la classe dei valori economici,

    introducendo iVALORI ECONOMICI VALORI ECONOMICI DIDI CAPITALECAPITALE 21

  • LAMPLIAMENTO DEL SISTEMA DEI VALORI

    VALORI VALORI

    ECONOMICIECONOMICI

    22

    Di reddito

    (costi e ricavi)

    Di capitale

    (capitale proprio e

    sue variazioni nette)

  • VARIAZIONI ECONOMICHE

    VARVAR. EC. NEG.. EC. NEG. VARVAR. EC. EC. POS.. POS.

    23

    + Costi

    - Capitale

    + Ricavi

    + Capitale

  • LAMPLIAMENTO DEL SISTEMA DEI VALORI: I VALORI FINANZIARI

    I mezzi monetari reperiti presso terzi da cui originano i cosiddetti debiti di

    finanziamento hanno sicuramente attinenza con i movimenti della massa monetaria, ma con i movimenti della massa monetaria, ma

    non sono riconducibili ai valori numerari.

    Per poterli rappresentare dobbiamo ampliare la classe dei valori che

    riguardano la dimensione monetaria della gestione, introducendo i

    VALORI FINANZIARIVALORI FINANZIARI24

  • LAMPLIAMENTO DEL SISTEMA DEI VALORI: IVALORI FINANZIARI

    VALORI VALORI

    FINANZIARIFINANZIARI

    25

    Debiti (e crediti)

    di finanziamento

    Valori numerari(certi, assimilati e presunti)

  • VARIAZIONI FINANZIARIE

    VARVAR. FIN. POS.. FIN. POS.

    + Denaro contante

    VARVAR. FIN. NEG.. FIN. NEG.

    - Denaro contante

    26

    + Denaro contante+ Crediti (funz. e fin.)- Debiti (funz. e fin.)

    - Denaro contante- Crediti (funz. e fin.)+ Debiti (funz. e fin.)

  • ASPETTO FINANZIARIO E ASPETTOECONOMICO: RELAZIONI

    In generale ogni operazione di gestione d simultaneamente luogo a valori finanziari e valori

    economici.

    27

    ASPETTO

    FINANZIARIO

    aspetto originario

    delloperazione

    ASPETTO ECONOMICO

    aspetto derivato

    delloperazione

    (causale del movimento di

    moneta)

  • FATTI DI GESTIONE CHE SI RISOLVONONELLA SFERA FINANZIARIA

    pu capitare che un fatto di gestione origini solo variazioni finanziarie (dello stesso importo ma di segno opposto)

    Ad esempio:

    VAR. FIN. NEG. VAR. FIN. POS.VAR. FIN. NEG. VAR. FIN. POS.

    (o viceversa)

    PERMUTAZIONE FINANZIARIA

    (Es.: Pagamento di debiti, riscossione di crediti, ecc.)

    28

  • FATTI DI GESTIONE CHE SI RISOLVONONELLA SFERA ECONOMICA

    altres pu capitare che un fatto di gestione origini solo variazioni economiche (dello stesso importo ma di segno

    diverso)Ad esempio:Ad esempio:

    VAR. EC. NEG. VAR. EC. POS.(o viceversa)

    PERMUTAZIONE ECONOMICA

    29

  • LA RILEVAZIONE

  • DEFINIZIONE

    Rilevazione: processo di raccolta, classificazione, elaborazione,

    rappresentazione ed interpretazione dei dati connessi alle vicende che riguardano la rappresentazione ed interpretazione dei

    dati connessi alle vicende che riguardano la vita dellimpresa.

    31

  • LE DIVERSE FORME DI RILEVAZIONE

    Contabilit generale (Co.Ge.)

    Contabilit dei costi o contabilit analitica (Co.An.)

    Contabilit direzionale

    32

  • A CONTABILIT GENERALEL

    La sua tenuta obbligatoria per legge;Ha per oggetto le operazioni di gestione esterna;

    Investe sia laspetto economico che finanziario delle operazioni di gestione;

    Ha lo scopo di rappresentare, sia in termini Ha lo scopo di rappresentare, sia in termini qualitativi che quantitativi, il reddito prodotto e il capitale esistente al termine di un dato periodo di gestione;

    La sua espressione di sintesi il bilancio;Ha valenza informativa sia interna che esterna.

    33

  • LA CONTABILIT GENERALE: CARATTERI

    Appartiene alle categoria delle rilevazioni: susseguenti

    a carattere quantitativodi natura contabile di natura contabile

    sistematiche

    34

  • RILEVAZIONI COMPLESSE O SISTEMATICHE

    Hanno lo scopo di determinare lentit eseguire le variazioni di un determinato oggettocomplesso (es. il capitale o il reddito),attraverso lanalisi delle variazioni degliattraverso lanalisi delle variazioni deglioggetti semplici che lo compongono

    per questo si definiscono sistematiche, ciocostituite da annotazioni composte in sistema.

    35

  • RILEVAZIONI ELEMENTARI

    Hanno lo scopo di determinare la consistenza ele variazioni di un determinato oggettosemplice (es. un singolo elemento del capitale odel reddito), senza porre in alcun modo inrelazione queste variazioni n con quelle subiterelazione queste variazioni n con quelle subiteda altri elementi semplici, n con le variazionisubite dal capitale nel suo insieme o dal redditonel suo insieme.Esempi: registro di cassa, registro dei beni

    ammortizzabili, libro paga ecc.36

  • APPROFONDIAMO LA CONTABILITGENERALE

    Raccoglie quel complesso di rilevazioni concernenti i soli fenomeni di gestione esterna

    di cui rileva gli aspetti economici e finanziari al fine di consentire la rappresentazione del al fine di consentire la rappresentazione del reddito di periodo e del capitale di funzionamento.

    37

  • LO STRUMENTO DI CUI SI SERVE LA CO. GE. PER RAPPRESENTARE I FATTI DIGESTIONE ESTERNA :

    IL CONTOIL CONTO

    insieme di rilevazioni (scritture) relative ad un determinato oggetto, di cui si vuole misurare la consistenza iniziale e seguirne le variazioni

    38

  • IL CONTO

    Pu riferirsi:

    a quantit fisiche

    a valori (pi significativo)

    insieme delle rilevazioni relative al valore di un determinato oggetto

    39

  • IL CONTO: COME FATTO

    OGGETTO

    Dare Avere

    40

  • IL CONTO: COME FATTO intitolato ad un oggetto di cui si voglionorilevare la consistenza iniziale e le successivevariazioni.

    Assume la forma di un prospetto a sezioniAssume la forma di un prospetto a sezionicontrapposte denominate, convenzionalmente,DARE (la sezione di sinistra) e AVERE (lasezione di destra).

    Le due sezioni accolgono le variazioni inaumento e in diminuzione delloggetto a cui ilconto intitolato. 41

  • IL CONTO: TERMINOLOGIA

    Intestare un conto: indicarne loggetto.Aprire, movimentare e chiudere un conto: scrivere il primo importo, scrivere gli importi successivi, determinare il saldo (differenza tra il successivi, determinare il saldo (differenza tra il totale degli importi scritti in Dare e il totale degli importi scritti in Avere).

    Addebitare un conto: rilevare unoperazione nella sezione di Dare.

    Accreditare un conto: rilevare unoperazione nella sezione di Avere.

    42

  • IL CONTO: TERMINOLOGIA

    Conti bifase: funzionano in entrambe lesezioni (Dare e Avere)

    Conti unifase: funzionano in una sola sezione Conti unifase: funzionano in una sola sezione(Dare o Avere).

    43

  • DAL CONTO AL METODOCONTABILE

    La rappresentazione dei fenomeni aziendali attraverso luso dei conti non pu avvenire in forma

    libera

    bisogna seguire delle regole, linsieme delle quali definisce un METODO

    44

  • I METODI PER LA RILEVAZIONECONTABILE

    Sono impiegabili metodi basati su:

    scritture semplici: ogni operazione d luogo ad una sola registrazione;luogo ad una sola registrazione;

    scritture doppie: ogni operazione d luogo ad una doppia registrazione.

    45

  • IL METODO DELLA PARTITADOPPIA

    Il metodo di scritture doppie pi diffuso per la tenuta delle diffuso per la tenuta delle

    rilevazioni in Co.Ge. denominato METODO DELLA PARTITA DOPPIA

    46

  • DI COSA CI OCCUPEREMO DA ORA IN AVANTI?

    Di come si rilevano le operazioni di gestione esternain Co. Ge.

    utilizzando il metodo della partita doppia utilizzando il metodo della partita doppia

    applicato al sistema del reddito e del capitale

    47

  • IL SISTEMA CONTABILEUTILIZZATO IN ITALIA

    Il sistema del reddito e del capitale (A. Amaduzzi)

    ha lobiettivo di misurare la consistenza e le variazionila consistenza e le variazioni

    del reddito e del capitale di funzionamento

    48

  • IL METODO DELLA PARTITA DOPPIA: PRINCIPI FONDAMENTALI

    Principio della duplicit degli aspetti di osservazione: ogni operazione di gestione esternadeve essere osservata simultaneamente sotto due aspetti, originario (finanziario) e derivato (economico);(economico);

    Principio della duplicit della serie dei conti: per fare quanto sopra necessario utilizzare due serie di conti (conti finanziari e conti economici);

    49

  • FUNZIONAMENTO CONVENZIONALEDEI CONTI FINANZIARI (BIFASE)

    Oggetto

    Dare Avere

    Conti finanziari

    Dare Avere

    VAR. FIN. POS.

    + liquidit

    + crediti

    - debiti

    VAR. FIN. NEG.

    - liquidit

    - crediti

    + debiti

    50

  • FUNZIONAMENTO CONVENZIONALE DEICONTI ECONOMICI

    (DI REDDITO: UNIFASE; DI CAPITALE: BIFASE)

    Oggetto

    Dare Avere

    Conti economici

    Dare Avere

    VAR. EC. NEG.

    + costi

    - capitale di rischio

    VAR. EC. POS.

    + ricavi

    + capitale di rischio

    51

  • IL METODO DELLA PARTITADOPPIA: PRINCIPI FONDAMENTALI

    Principio del funzionamento antitetico delle sezioni dei conti

    Principio del funzionamento antitetico delle seriedei conti

    52

  • IL METODO DELLA PARTITADOPPIA: METODO BILANCIANTE

    Il metodo della P.D. un metodo bilanciante perch:

    Per ogni operazione il totale degli addebitamenti coincide con il totale degli accreditamenti;addebitamenti coincide con il totale degli accreditamenti;

    In ogni momento la somma degli importi iscritti in Dare di tutti i conti aperti coincide con la somma degli importi iscritti in Avere dei conti stessi;

    In ogni momento la somma dei saldi Dare coincide con la somma dei saldi Avere.

    53

  • PIANO DEI CONTI

    Insieme dei conti impiegati nella contabilit generale di unazienda

    Varia da azienda ad azienda allo scopo di consentire:consentire:

    la corretta rilevazione delle operazioni di gestione poste in essere dalla specifica azienda considerata;

    il rispetto delle regole formali di rappresentazione del bilancio imposte dalla legge.

    54