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PIANO TRIENNALE DELL�OFFERTA FORMATIVA Senso del Bello e Innovazione (2015-2018) ex art.1, comma 14, legge n.107/2015 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13 gennaio 2016 Premessa - Il presente Piano triennale dell�offerta formativa, relativo all�Istituto Comprensivo Laura Lanza - Baronessa di Carini(PA), è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la �Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti �; - Il Piano tiene anzitutto conto dell�Atto di Indirizzo del Dirigente scolastico ed assorbe integralmente il POF esistente in quanto frutto di un lavoro collegiale già impostato, negli anni dal 2007 a oggi, in ottica pluriennale (quinquennio 2007-2012 e triennio 2012-2015). - il Piano per il triennio 2015-2018 è stato elaborato dalla Commissione costituita dai docenti Funzione strumentale e dai docenti capi Dipartimento e quindi fatto proprio dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con il proprio atto di indirizzo dell�a.s. 2015-15 e pubblicato, dal 2007 a oggi, sul sito della scuola; - il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 12 gennaio 2016; - il Piano è stato approvato dal Consiglio d�istituto nella seduta del 13 gennaio 2016; - il Piano, dopo l�approvazione, è stato inviato all�USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; - il Piano, all�esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ; - il Piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. ATTO DI INDIRIZZO

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PIANO TRIENNALE DELL�OFFERTA FORMATIVA

Senso del Bello e Innovazione

(2015-2018)

ex art.1, comma 14, legge n.107/2015

approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 13 gennaio 2016

Premessa

-      Il presente Piano triennale dell�offerta formativa, relativo all�Istituto Comprensivo Laura Lanza - Baronessa di Carini(PA), è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la �Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti�;

-      Il Piano tiene anzitutto conto dell�Atto di Indirizzo del Dirigente scolastico ed assorbe integralmente il POF esistente in quanto frutto di un lavoro collegiale già impostato, negli anni dal 2007 a oggi, in ottica pluriennale (quinquennio 2007-2012 e triennio 2012-2015).

-      il Piano per il triennio 2015-2018 è stato elaborato dalla Commissione costituita dai docenti Funzione strumentale e dai docenti capi Dipartimento e quindi fatto proprio dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con il proprio atto di indirizzo dell�a.s. 2015-15 e pubblicato, dal 2007 a oggi, sul sito della scuola;

-      il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta del 12 gennaio 2016;

-      il Piano è stato approvato dal Consiglio d�istituto nella seduta del 13 gennaio 2016;

-      il Piano, dopo l�approvazione, è stato inviato all�USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

-      il Piano, all�esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;

-      il Piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

ATTO DI INDIRIZZO

 

Il Dirigente scolastico,

-      Considerato quanto disposto dal D. Lgs. N. 165 del 2001, così come modificato dal D. Lgs. n. 150 del 2009;

-      Considerato il disposto della Legge n. 107 del 2015;

-      Considerato il contenuto del RAV redatto nell�a. s. 2014-15 e pubblicato in piattaforma ministeriale;

-      Considerato il rapporto di restituzione dati delle valutazioni INVALSI;

-      Considerato il monitoraggio della Valutazione centralizzata di istituto nonché i risultati in uscita della popolazione studentesca ed anche il data base relativo alla carriera scolastica successiva degli ex alunni licenziati in ogni quinquennio precedente.

dispone il seguente ATTO DI INDIRIZZO

 

Premessa

La scuola, come concetto culturale, cambia gli scenari sociali e ne disegna di nuovi. La scuola come istituzione sociale, no. Non ci riesce ormai da quarant�anni. Eppure la scuola è il laboratorio in cui ogni società progetta il proprio futuro, questa la sua essenziale funzione pedagogica. Da qui il ruolo strategico delle scuole sul territorio. Necessario dunque che in esse confluiscano le sollecitazioni e le informazioni utili ad operare e rendere concreto il cambiamento. Si tratta, tuttavia, di mettere in pratica ciò che sul panorama legislativo e regolamentario è già stato oggetto di riflessione dal 1994 ad oggi, durante l�arco temporale che ha cioè condotto le scuole dalla introduzione di una timida e insufficiente autonomia, alla sua gestione pur nel vuoto di progettualità e coraggio aperto dai Governi degli ultimi decenni. Soprattutto l�ultimo che con la legge 107 tenta di dare piena attuazione all�autonomia. Ormai qualcosa in più di una speranza di Buona Scuola, un inizio, ma è ancora presto per dire o immaginare cosa ne verrà fuori di concreto. Il presente Atto, dunque, intende schematizzare le linee guida entro cui l�I. C. "Laura Lanza" di Carini è chiamato a svolgere la propria azione didattico-educativa nonostante i vincoli e le rigidità del sistema amministrativo che permangono; nonostante il peso e le torture della mentalità burocratica che uccide l�iniziativa, l�innovazione, il senso del fare e la creatività di cui una Buona Scuola deve sapersi nutrire; nonostante l�ostilità di una società incline ad ogni vizio legato al denaro e insensibile alla bellezza della cultura e alla sensibilità dell�arte, cioè sostanzialmente sorda al fascino della vera libertà che solo può venire dalla costruzione, grazie all�istruzione, del senso critico individuale.

Il centro e l�orizzonte

Centro dell�azione scolastica, ovvero referente privilegiato, è la comunità degli studenti. La centralità dell�alunno, sempre ribadita dal Ministero, va perseguita mediante l�elaborazione di adeguati curricoli che devono tenere conto dell�hicet nunc che definisce ogni singola realtà scolastica. Sono perciò da dismettere tutte le attività divenute routine che in quanto tali sfuggono al principio della verifica preventiva dei bisogni.

Come somma di individui, la comunità scolastica impone una particolare attenzione alle competenze progettuali dei docenti ai quali si richiede la capacità di lavorare in gruppo e di elaborare adeguate programmazioni.

Orizzonte della scuola è il territorio circostante. Vanno distinti tre livelli: a) il quartiere, in cui insistono i plessi della struttura scolastica; b) il paese, in cui operano altri attori sociali con cui intessere relazioni; c) il mondo, dandosi la possibilità di avviare forme di collaborazione di ogni genere e grado con ogni angolo del "villaggio globale�. Necessario, dunque, il ricorso sapiente alle TIC.

Concentrarsi esclusivamente sulla scuola ha come conseguenza la sua periferizzazione, ovvero la sua sostanziale autoreferenzialità impermeabile a valide forme di interazione. Ne è metafora l�azione manovale del piantare un chiodo che suggerisce fermezza, solidità, sicurezza. La centralità della scuola si persegue mediante un�azione a largo raggio che apre un ampio orizzonte facendo perno sulla scuola. Ne è metafora l�azione intellettuale del disegnare un cerchio col compasso che suggerisce competenza, divertimento, senso estetico.

Linee generali di intervento

Verranno effettuate azioni di:

- osservazione

- monitoraggio

- raccolta dati

- pubblicizzazione

finalizzate a perseguire un costante miglioramento generale delle condizioni dell�istituto ancorché ampiamente già migliorate nel corso degli anni dal 2007 a oggi.

In particolare, si intende indirizzare la scuola secondo le seguenti indicazioni:

1.            Innovazione e senso del bello2.            cura dell�ambiente di apprendimento e del clima scolastico3.            tessuto relazionale interno ed esterno4.            potenziamento della struttura logistica e organizzativa5.            stile, umano e professionale6.            professionalità aperta7.            gestione economica: risparmi, investimenti, ricerca di fondi8.            organizzazione: leadership diffusa9.            apertura mentale: reti europee, cooperazione internazionale

Qualche parola su ciascun punto:

1. Proprio dove il territorio esprime resa incondizionata al disagio che si concretizza in luoghi di arretratezza culturale e bruttezza sociale, occorre puntare su un rinnovamento che produca l�effetto di far comprendere il vantaggio del cambiamento. La bellezza salverà il mondo, dice il principe Miškin, nel romanzo L�Idiota, di Dostoevskij. Se ne deduce che l�innovazione - compito preciso dell�arte che sperimenta e inventa nuovi orizzonti - è inscidibile dalla sintassi del bello.

2. La scuola è un luogo in cui alunni e docenti trascorrono molte ore giornalmente. Deve perciò essere luogo sereno, vi deve prevalere il sorriso e persino il necessario momento del rimprovero deve sempre essere condotto con determinazione, senza alcuna rabbia e sempre offrendo disponibilità al confronto dialettico. L�educatore può essere severo ma non cattivo. Cogliere la differente sfumatura è bagaglio professionale del docente. Un�azione, inoltre, specifica sullo svecchiamento dell�ambiente di apprendimento è urgente come si trattasse di somministrare un antidoto ad un corpo avvelenato.

3. La comunità scolastica del nostro istituto è numerosa, tanto in ordine agli studenti quanto al personale che a vario titolo vi lavora. Sui primi esiste una guida da parte dei docenti che sorvegliano le relazioni tra gli alunni. Diverso il caso degli adulti sui quali il compito della sorveglianza non può essere affidato al dirigente come ad un super partes incaricato di dirimere il bene dal male. � necessaria la consapevolezza che un ambiente di lavoro è formato da personale eterogeneo sotto ogni profilo. Sapersi districare nella fitta trama di relazioni che la coesistenza comporta è bagaglio personale del docente come di ogni altro lavoratore presente a scuola. La particolare natura dell�ambiente scolastico, spesso associato - non a caso - a quello familiare, consente il richiamo alla volontà di mediazione, che è scelta individuale ma necessaria. Mancando questa, come è facile cogliere un�atmosfera di latente nervosismo nella

cornice familiare, altrettanto è semplice avvertire in una scuola la presenza di fazioni e risentimenti che rendono il lavoro inefficace e triste pur nel rispetto formale e burocratico degli obblighi contrattuali. Ne sono sintomo rilevante le assenze brevi, il cui peso ricade interamente sui minori e parallelamente sui colleghi in servizio che dovranno coprire gli assenti.

Circa l�esterno, va recuperato il sentimento di partecipazione dei genitori che a oggi mostrano grande disaffezione. Se il percorso di istruzione conduce gli alunni verso l�acquisizione di "crediti formativi", la partecipazione dei genitori potrebbe diventare suscettibile di una sperimentale forma di valutazione finalizzata a conferire "crediti sociali" agli alunni, sì da sollecitare un coinvolgimento che avrebbe ricaduta positiva nella carriera scolastica degli studenti. In questa direzione otterremmo il doppio risultato di dare ai genitori la possibilità di aiutare concretamente i loro figli e nello stesso tempo svolgeremmo un�azione di educazione civica allargata ai nuclei familiari.

4. Fin dal primo anno della mia dirigenza sono state avviate consultazioni con le istituzioni per una messa a punto delle strutture scolastiche che presentano vuoti e carenze di varia natura. Sono state perciò avviate le azioni che a cascata si rendevano necessarie in termini di sicurezza. Ancora oggi, nonostante l�intensa progettazione con fondi europei abbia fornito alla scuola laboratori e strumentazioni ricchissime, si proseguirà con le azioni relative ai PON FSE e FESR, nonché ai progetti Erasmus plus che sostituiscono i vecchi Comenius e Grundtvig. La progettazione scolastica è sempre proceduta verso il conseguimento di una dotazione strutturale confacente alle esigenze derivanti dal servizio che la scuola offre al territorio e in linea con la contemporaneità. Sul piano organizzativo si procederà col mettere a punto procedure condivise che possano rispondere adeguatamente alle disfunzioni di vario genere che tutto il personale della scuola ha già avuto modo di descrivere. Sarà importante il contributo di esperienza e suggerimenti da parte di tutti.

A partire dall�a.s. 2012-13 si è provveduto inoltre a costituire i Dipartimenti disciplinari nella prospettiva di creare comunità professionali col contributo di tutti i docenti, senza distinzione di ordine e grado e con la sola discriminante dell�area disciplinare di interesse (che tuttavia non è esclusiva e possono ben darsi commistioni). Ciò favorirà la condivisione e il confronto professionale, la solidarietà tra colleghi e la corresponsabilità nella conduzione e realizzazione del POF.

5. Si continuerà a dedicare una cura particolare allo "stile" condiviso che dia alla nostra scuola e al suo personale un�immagine di professionalità, cortesia, decoro. � a tutti nota la generale dedizione degli insegnanti e del personale che spesso si intrattengono oltre l�orario di lavoro pur di portare a termine le attività offerte agli alunni eppure l�immagine collettiva della categoria dei lavoratori della scuola non è positiva, tanto meno oggi che la cronaca dedica ampio spazio a critiche e lamentele tacendo il buono che giornalmente si conduce nelle scuole. A tal fine sarà necessario coinvolgere la categoria dei genitori che rappresenta il primo e più importante amplificatore dell�azione di un gruppo di lavoro e dell�efficacia dei risultati.

6. La capacità professionale dei lavoratori non è un dato acquisito una volta per tutte. Essa è piuttosto un patrimonio sempre rinnovato ed aggiornato. La nostra scuola ha perciò il suo cuore pulsante nella ricerca e innovazione metodologica che dal 2007 conferisce specifici impulsi a tutti i docenti di ogni ordine e grado e rappresentativi di ogni ambito disciplinare. Ad essi continua ad essere affidato il compito di elaborare metodologie didattiche e strumenti di monitoraggio e valutazione, in accordo con le direttive e le sperimentazioni ministeriali. Si intende continuare a sperimentare percorsi da mettere a disposizione di tutti, con particolare riguardo ai docenti di nuova nomina che necessitano di rodaggio, e dall�altra parte limitare le differenze di valutazione conclusiva che talvolta possono esistere tra diversi team docenti. Ciò che perseguiamo è garantire il diritto allo studio per tutti, tanto per gli svantaggiati quanto per i più volenterosi.

7. Per la gestione economica si continuerà a riorganizzare la spesa, funestata da continui tagli e riduzioni, ma finalmente irrobustita dalle nuove disposizioni governative. Si procederà seguendo i seguenti criteri:

- individuazione ed abbattimento delle spese superflue

- riarticolazione delle spese in funzione del corrente progetto educativo della scuola

- eliminazione dei meccanismi di spesa "a pioggia"

- irrobustimento, nei limiti delle possibilità, dei compensi spettanti a quanti collaboreranno costantemente o si occuperanno di attività funzionali all�espletamento del servizio scolastico

- reperimento di fondi esterni

- decremento della progettualità di routine che depaupera il fondo di istituto senza reali vantaggi e sostegno della progettualità con soggetti terzi (PON, POR, fondi UE, etc.) che consentono compensi più adeguati, affinano la professionalità docente e creano situazioni di rete che sollecitano il lavoro di gruppo.

Non è inutile precisare che ogni aspetto del presente Atto di indirizzo è da ritenersi come presentazione ragionata al corpo docente e al personale tutto, al fine di consentire un dialogo costruttivo tra le parti. Ogni suo punto viene infatti discusso, ritualmente, ad ogni primo collegio docenti di ogni nuovo anno scolastico. Esso, cioè, è da intendersi come sollecitazione all�agire corretto, professionale ed innovativo. Soprattutto, esso è invito ad esercitare la professione docente con verità e coerenza, a svolgere il proprio lavoro con onestà e rispetto. Compito di un Dirigente, è dare l�esempio.

8. Il modello organizzativo adottato e che si vuole mantenere è quello della leadership diffusa. Ne sono testimonianza l�elevato numero di collaborazioni che materialmente portano avanti il complesso delle attività scolastiche e il sempre maggior grado di autonomia che ogni singolo collaboratore ha via via ricevuto negli anni. Ciò ha permesso di valorizzare ed accrescere la professionalità individuale e collettiva, promuovendo le competenze e le capacità, sostenendo gli interessi e la motivazione e sollecitando, di pari passo, lo sviluppo di un know how adeguato ed efficace.

Ruolo del Dirigente è quello di progettare, condurre e coordinare il progetto scolastico ma nulla è realizzabile senza un numero adeguato di collaborazioni che si facciano carico della traduzione delle idee in attività. Naturalmente, come responsabile di ogni e qualsiasi aspetto della vita scolastica, dei suoi successi come delle sue défaillance, delle sue lacune, dei suoi errori, il Dirigente ha il dovere di richiamare ciascuno al proprio dovere, con rigore ma senza rigidità. Un buon modello organizzativo non può prescindere da una considerazione etica del proprio lavoro e della sua funzione ed efficacia.

9. L�apertura mentale, infine, è una prospettiva necessaria per far crescere gli alunni in linea col tempo della contemporaneità. Si tratta di avviarli con naturalezza alla presenza dello straniero inteso come fratello con differenti abiti ma medesimi valori. Il ricorso, come già nostra consuetudine, a tutte le forme di finanziamento europeo rese disponibili è strumento di azione concreta per offrire ai nostri alunni e, talvolta, ai loro genitori occasioni di apprendimento cooperativo in ambiti extra nazionali. Gli stessi docenti traggono beneficio dalla relazione con colleghi di altri paesi sia sul piano del confronto professionale che su quello dello scambio umano. Europa, dunque, a tutto spiano.

Excursus

Questo Istituto ha intrapreso nel 2007 un percorso di cambiamento e miglioramento continuo i cui risultati sono evidenti per sé. Innumerevoli gli attestati e i riconoscimenti per il lavoro svolto e davvero tanti persino i premi che testimoniano la crescita dell�intera comunità civile e professionale che ruota intorno alla scuola. Ciò è stato possibile perché abbiamo saputo dare centralità concreta agli studenti, attori di ogni nostra attività, ma anche perché la maggior parte di chi vi ha lavorato e ancora vi lavora ha saputo dare il meglio di sé e crescere con costanza.

Un aspetto importante è stato il lento, faticoso ma costante percorso di crescita nella interazione con le famiglie. Grazie a ciò, oggi, il quartiere su cui la scuola insiste percepisce la nostra presenza non più come qualcosa di estraneo o addirittura ostile, evocazione di uno Stato assente e prepotente, ma come un aiuto concreto per un futuro migliore.

In questa direzione ha dato buoni frutti l�attività interistituzionale con tutti gli attori sociali e quella di networking con partner stranieri, al fine di offrire percorsi e opportunità di apertura mentale prima totalmente assenti sul territorio di competenza.

Queste considerazioni devono guidare dunque il Collegio docenti nella lettura del presente Atto di Indirizzo ai fini del nuovo compito che mette in capo alla comunità dei docenti l�elaborazione del Piano triennale di quella offerta formativa che la legislazione prima vigente voleva annuale. Ma tale innovazione non rappresenta per la nostra comunità una novità poiché, come è noto, già nel 2007 il nostro programma sperimentale fu pensato su un arco temporale quinquennale, a quello ha poi fatto seguito uno sviluppo ulteriore di programmazione triennale concluso giusto nel precedente anno scolastico. Giunti a questo punto, si tratta soltanto di ribadire la prospettiva triennale per la definizione del nuovo Piano.

Occorrerà tenere presente che si deve continuare ad imprimere un�attenzione specifica volta ad ampliare lo spettro metodologico in quanto è garanzia di capacità di individualizzazione degli insegnamenti, ai fini di una reale centralità degli alunni e di una reale attenzione verso il successo formativo. Per tale ragione un posto importante deve essere occupato dalla formazione e dall�aggiornamento. Sarà cura dei docenti elaborare un Piano che tenga conto dei suggerimenti di tutti (concentrati entro il mese di settembre) e che operativamente venga redatto con il coinvolgimento dei capi dipartimento (magari entro la prima metà di ottobre), al fine di sintetizzare le tante indicazioni in una bozza che riceverà prima una valutazione esclusivamente logistico-organizzativa da parte del Dirigente e quindi l�approvazione di merito da parte del Collegio in tempo per far parte del Piano triennale che è soggetto entro il 30 ottobre ad approvazione da parte del Consiglio di Istituto.

Un�attenzione particolare deve essere dedicata agli aspetti metodologici del rapporto apprendimento-insegnamento, si tratta di rendere concreto, cioè, lo sforzo di dare centralità agli alunni. Il costante aggiornamento del repertorio metodologico dei docenti è dunque una necessaria linea guida dell�elaborazione del Piano triennale dell�offerta formativa. Solo una professionalità agita garantisce le condizioni per il successo formativo che è nostro obbligo preparare. A tal fine si continui a fare ricorso al patrimonio formativo messo in campo in questi anni grazie anche alla programmazione condotta con le risorse del CTRH che hanno coinvolto i docenti di ogni formazione.

Obiettivi di miglioramento

Il Dirigente Scolastico, valutato quanto sopra, indica per il successivo triennio 2015-18, i seguenti obiettivi da ritenersi prioritari per il miglioramento:

Alunni:

-      Diminuire la percentuale dei non ammessi per mancata validazione dell�anno scolastico (superamento del limite di assenza);

-      Mantenimento della percentuale di frequentanti fino a giugno (fino ai giorni dedicati alle ultime prove centralizzate di istituto);

-      Ridurre l�insuccesso degli studenti con BES;

-      Potenziare la didattica laboratoriale (soprattutto per le discipline di tradizionali);

-      Incrementare l�apprendimento informale e non formale, promuovendo iniziative di applicazione pratica degli apprendimenti;

-      Migliorare la media delle performance individuali rilevate con gli strumenti di valutazione nazionale;

-      Incrementare il numero di alunni che consegue anche la certificazione in lingua da parte di terzi accreditati;

Il Collegio, pertanto, elaborerà un Piano adeguato alla realizzazione di un percorso triennale che sappia dare risultati in questa direzione tutta centrata sul reale miglioramento delle capacità degli alunni e sulla migliore spendibilità pratico-operativa dei loro apprendimenti, al fine di rendere l�ambiente scuola un luogo di benessere, uno spazio allegro e formativo.

Organizzazione:

In questo ambito la scuola si muoverà per rendere più efficaci le azioni già intraprese per la decartolarizzazione e l�efficientamento delle procedure informatizzate. Obiettivi precisi: risparmio di carta e relativi costi collegati (toner, smaltimento pezzi inquinanti, affitto fotocopiatori, etc.), migliore comunicazione interna ed esterna, trasparenza dei processi amministrativi e decisionali.

I docenti titolari di ogni incarico, quelli che ricoprono le aree di Funzione Strumentale individuate dal Collegio Docenti, i principali Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Fiduciari di sede, i Capi Dipartimento, i Coordinatori di Classe, i Responsabili di Laboratorio, i Referenti d�area agiranno per il concreto raccordo tra gli ambiti organizzativo-gestionale e didattico-educativo.

Il Preside

 

Linee guida di Miglioramento

PRIORIT�, TRAGUARDI ED OBIETTIVI

Il presente Piano parte dalle risultanze dell�autovalutazione d�istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all�Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell�Istruzione, dell�Università e della Ricerca, dove è reperibile all�indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/PAIC861009/ic-carini-laura-lanza/valutazione/sintesi.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l�analisi del contesto in cui opera l�istituto, l�inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

Le priorità che l�Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

I. 1)Sviluppo competenze comunicative (L1, L2, L3, L4: potenziamento e merito)II. 2)Rinforzo competenze di cittadinanza (pratica e diffusione)III. 3)Orientamento e talento individualeIV. 4)Contrasto dispersione scolastica: Senso del Bello e Innovazione

I traguardi che l�Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

I. 1)Elevare indici prestazionali nelle diverse competenze linguistiche (test Valutazione centralizzata di Istituto, INVALSI)

II. 2)Numero di libri letti pro capite/per annoIII. 3)Incremento iscrizioni nei liceiIV. 4)Partecipazione attività di promozione della legalitàV. 5)Maggiore bilanciamento in uscita tra iscrizioni alla secondaria superiore e iscrizioni alle sezioni

orientate della nostra Sperimentazione didatticaVI. 6)Mantenimento dei tassi di frequenza scolastica (tasso individuale, durata dell�anno, etc.)

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Il presente PTOF sancisce il passaggio ad un�ottica di programmazione pluriennale già adottata dalla scuola fin dal 2007 (quinquennio 2007-2012, triennio 2012-2015, a seguire il presente 2015-2018) nell�ambito di una sperimentazione didattica denominata �Sezioni orientate� il cui obiettivo è: 1. Rendere la scuola un luogo appetibile anche per i più svantaggiati socio-culturalmente; 2. Sostenere il talento individuale con orientamento condotto nell�arco dei tre anni di scuola media. I pregevoli risultati già ottenuti in termini di: 1. contrasto alla dispersione scolastica, 2. Incremento delle iscrizioni nei licei, 3. Sviluppo di competenze di cittadinanza, 4. Sviluppo di competenze linguistiche anche con riferimento alle diverse L2, 5. Sviluppo di mentalità europea, ci inducono a proseguire sulla medesima strada tentando di raggiungere risultati maggiori nell�ottica della crescita complessiva dell�intera comunità scolastica. Anche ai fini di una concreta opportunità di riscatto sociale per gli alunni provenienti dai numerosissimi nuclei familiari ad elevato svantaggio socio-culturale.

Gli obiettivi di processo che l�Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono direttamente correlati alla lettura sia dei risultati INVALSI (come da restituzione dei dati) che delle Prove centralizzate di Istituto adottate fina dall�a.s. 2008 per bilanciare il sistema di valutazione interno alla nostra scuola. Sono stati inoltre considerati sia i punti di forza che le criticità del nostro RAV che appare molto complesso e articolato e per cui si è preferito individuare azioni ed obiettivi immediatamente cantierabili in forza di: 1. Esperienze pregresse; 2. Risultati ottenuti; 3. Compatibilità col contesto (territorio, popolazione studentesca e familiare, composizione platea docenti e risorse disponibili) attuale;

I. 1)Regolarizzazione dei rendimenti (diminuzione delle curve di oscillazione)II. 2)Costituzione di data base (per la comparabilità dei dati input/output)III. 3)Adattamenti eventuali della struttura per DipartimentiIV. 4)Coinvolgimento alunni nella gestione della vita scolastica quotidiana

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Si tratta di obiettivi che nel corso del triennio dovrebbero mettere a punto strumenti di valutazione del percorso stesso. In particolare, il punto n. 4 dovrebbe consentire una maggiore efficacia delle azioni che dovrebbero essere percepite come partecipate piuttosto che subite dall�alto.

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall�utenza

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell�utenza come di seguito specificati:

- Comitato per il Benessere scolastico composta dagli Studenti di scuola secondaria inferiore dell�Istituto

- Associazione carinese �Speranza�: genitori di alunni disabili.

- Associazione Kokalo

- Circolo Legambiente carinese �Gatto Bianco�

- Associazioni sportive varie presenti nel territorio

- CIF Carini, Centro Italiano Femminile

Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte;

- Incremento delle abilità espressive e comunicative di base

- sviluppo competenze di cittadinanza e mentalità europea

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PIANO DI MIGLIORAMENTO

A.S. 2015/16

 

RESPONSABILE DEL PIANO

Dirigente Scolastico prof. Giampiero Finocchiaro

 

 

  Composizione del Nucleo di Valutazione e di Progettazione del PDM

 

Giampiero Finocchiaro

Dirigente Scolastico Coordinatore

Tiziana Bacile Direttore dei Servizi Amministrativi e Responsabile Dipartimento �Uffici amministrativi�

Responsabile Area Amministrativa

Rita Bologna Funzione Strumentale �Orientamento e Valutazione� e Responsabile Dipartimento �Lingua e cultura italiana�

Referente del Piano

Marco Candela

Funzione Strumentale �Sicurezza� Docente

Mario Calafiore

Funzione Strumentale �Contrasto alla Dispersione scolastica�

Docente

Laura Cordaro Funzione Strumentale �Disabilità e Inclusione� e Responsabile Dipartimento �Inclusione�

Docente

Angela Fantasia

Funzione Strumentale �Senso del bello e benessere scolastico� e Responsabile Dipartimento �Arte e linguaggi espressivi�

Docente

Emanuela Leto

Funzione Strumentale �Progetti UE� e Responsabile Dipartimento �Intercultura�

Docente

Filippo Pizzo Funzione Strumentale �Innovazione tecnologica e TIC� DocenteConcetta Surdi

Funzione Strumentale �Progetti UE� Docente

Rocco Giannì Responsabile Dipartimento �Scienze sociali� DocenteLucia Di Stefano

Responsabile Dipartimento �Scienze e matematica� Docente

SEZIONE 1

 

Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento

 

IL CONTESTO

Il territorio

Carini, situata sulla costa occidentale della Sicilia, a poca distanza dal capoluogo, Palermo, si distingue per la sua ricchezza paesaggistica e culturale. La storia locale si snoda attraverso il susseguirsi di civiltà e imperi che ne hanno delineato un volto e una tradizione ricchi di influssi originali. Carini, città d�arte, conserva le espressioni artistiche più significative a testimoniare il passato e il suo ruolo nei tempi.

La popolazione, composta da circa 33 mila residenti, è aumenta considerevolmente nell�ultimo quinquennio grazie alla �migrazione� interna di numerosi nuclei famigliari provenienti dalla vicina Palermo. In estate l�arrivo di numerosi �villeggianti� determina un incremento di risorse economiche. Tra le emergenze del territorio si segnalano i problemi legati alla viabilità e le conseguenze determinate dall�abusivismo.

L�economia locale si basa sui �tre settori� con particolare sviluppo del terziario e con un�evidente crisi del primario. La nascita di due grossi centri commerciali, che hanno assorbito una forza lavoro molto giovane, rischia di limitare fortemente le ambizioni formative dei giovani del territorio e di danneggiare la piccola imprenditoria.

La Zona Industriale di Carini vive una fase di stallo determinata dalla crisi economica generale. Disoccupazione, sottoccupazione e lavoro nero, sono le conseguenze di tale crisi. Un recente incremento turistico non supportato da adeguati servizi e infrastrutture, risulta ancora insufficiente a garantire l�assorbimento di una quota dei non occupati.

Nel territorio restano diffusi i valori legati alla religiosità e alla famiglia, nonostante si viva il cambiamento socio � relazionale in atto in tutto l�occidente, che vede trasformare i ruoli relativamente ai sessi e alle forme di convivenza. Il matrimonio viene ancora considerato come uno degli eventi più importanti della vita di coppia.

I fenomeni sociali che si riscontrano nel territorio sono quelli tipici delle realtà urbane spesso generati dalla perdita della propria identità culturale, dalla difficoltà ad adeguarsi ai cambiamenti e al confronto, dalla mancanza di sicurezza economica. Un forte senso individualistico caratterizza soprattutto i giovani, che trovano difficoltà a maturare una coscienza sociale. Ciò determina il diffondersi di atteggiamenti a-legali e un forte bisogno di alienazione come dimostrato dall�incremento dell�uso di droghe e alcool.

Nel territorio, fatta eccezione per il servizio sanitario, sono quasi assenti i servizi pubblici e privati così che quasi non esistono supporti per le esigenze dell�utenza a livello, sociale, culturale e ricreativo.

I bisogni del territorio

Non più recuperare la propria identità culturale ormai frammentata ma costruirne una nuova che sappia coniugare modernità di prospettive e tradizionale spirito di comunità

Recuperare il senso del vivere insieme e solidale per fondare lo spirito di appartenenza al Territorio, lo Stato, la Nazione, la Comunità Europea

Trovare orientamenti lavorativi Disporre di servizi pubblici e privati che possano migliorare la qualità di vita dell�utenza Diffondere un reale senso della legalità attraverso la sollecitazione della coerenza nei

comportamenti individuali

Garantire la rispettosa fruizione della �cosa pubblica� intesa come spazio di condivisione e non come riserva di privilegi o bersaglio di contestazione.

Il quartiere

L�I. C. S Laura Lanza, sorge nella zona P.E.E.P., un quartiere periferico di Carini, paese a sua volta ormai assorbito dall�area periferica ovest di Palermo.

La zona è caratterizzata dalla presenza di grande quantità di case popolari, grandi edifici con elevatissima concentrazione di nuclei familiari generalmente in forte disagio economico e con scarso bagaglio culturale. Alto il tasso di disoccupazione, basso il livello di istruzione, alto il tasso di inoccupazione. Nell�area si registra, inoltre, una notevole presenza di nuovi residenti provenienti dallo ZEN di Palermo. L�elemento in particolare caratterizzante l�area del quartiere è la costante presenza di cumuli di immondizia che né l�amministrazione comunale né gli ATO riescono a smaltire con frequenza civile. Persino agli angoli della recinzione degli edifici scolastici sono presenti in pianta stabile piccole colline di immondizie che talvolta giungono a impedire persino la circolazione delle auto. In generale sembra non esserci adeguata sensibilità e motivazione né da parte della popolazione né da parte degli amministratori.

Il quartiere è praticamente privo di tutto ed è caratterizzato da incuria, sporcizia e abbandono. Fa eccezione una piccola struttura sportiva comunale, fruibile anche dalla scuola, ma sostanzialmente asservita alle scuole calcio. Assenti del tutto i centri di aggregazione. Presente una piccola palestra per il body building del tutto inutile per i bisogni dell�infanzia e della preadolescenza. Le società sportive del territorio, di basket e volley, trovano ospitalità nelle due palestre della scuola unitamente ad altre realtà dedite al judo, la pesistica, il fitness.

I bisogni del quartiere

Vivere momenti di aggregazione e di scambio Trovare modi sani per spendere il tempo libero Fruire di consulenza psico-sociale e familiare Trovare opportunità di orientamento lavorativo Essere guidato verso un senso di civiltà sconosciuto

 

LA SCUOLA

L�I. C. S. Laura Lanza comprende la Scuola dell�Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di 1° grado. La scuola si articola in 4 edifici vicini tra loro ed una sezione staccata, di poco distante. La scuola è anche titolare della direzione di un CTRH.

I gradi di istruzione

Scuola dell�Infanzia: accoglie bambini dai 3 ai 5 anni

Scuola Primaria: primo anno (classe 1a, anno di raccordo con la scuola dell�infanzia) � 1° biennio (classi 2a 3a) � 2° biennio (classi 4a e 5a)

Scuola Secondaria: biennio (classi 1a e 2a) � terzo anno (classe 3a)

L�orario settimanale

Il nostro Istituto adotta la settimana corta, cioè la distribuzione del monte ore settimanale su cinque giorni, con il sabato libero.

Le entrate e uscite, di seguito riportate, tengono conto dell�esigenza di molte famiglie di accompagnare su plessi diversi i propri figli.

Il monte ore settimanale della scuola dell�infanzia è di 25 ore; della scuola primaria di 24 o 27 ore (fanno eccezioni classi residue a 30 ore); della scuola secondaria di 30 ore.

Per le classi prime di scuola primaria vige la possibilità di scelta di moduli orari di 24 o 27 ore.

Organizzazione

L�organizzazione della scuola poggia su pochi assunti:

ogni scuola rappresenta una piccola comunità e ciascuno deve uniformare la propria presenza al necessario spirito di comunità. Essa è il laboratorio in cui la società prepara il proprio futuro.

La scuola è perciò palestra di vita per i più giovani. Gli adulti esercitano le loro funzioni consapevoli dell�obbligo morale e professionale di dover dare il buon esempio.

La buona educazione insegna la gentilezza che è una forma concreta per migliorare le relazioni interpersonali e l�ambiente di studio/lavoro.

La nostra Vision

La scuola purtroppo è vecchia, vecchia dentro e vecchia fuori, vecchia sempre. Il solo posto dove un viaggiatore del tempo passato non si troverebbe disorientato, oggi, è la scuola, perché capirebbe di trovarsi in una scuola.

La scuola che immaginiamo, dunque, è una scuola nuova, capace di rinunciare all�eterno giudizio sulle nuove generazioni che sempre sarebbero meno dotate delle precedenti e capace di offrire percorsi formativi adatti ai cambiamenti che le giovani generazioni incarnano. In questa prospettiva, la scuola deve essere in grado di incanalare la vivacità e l�energia giovanili in forme di studio centrate sul lab learning, sul cooperative learning, sulla peer education, fidando sul ruolo attivo che i giovani devono e possono svolgere nel moderno processo di formazione.

La scuola che immaginiamo è una seconda casa per i suoi studenti, le aule sono le loro stanze, gli spazi comuni divengono ambienti di apprendimento attivo. Ogni aspetto della vita scolastica è per sua natura formativo.La nostra Mission

Precisa mission della nostra scuola è diventare il centro di riferimento del quartiere periferico su cui sorge. Il disagio socio-economico che caratterizza l�utenza residente, impone forme di predisposizione dei percorsi formativi che siano allettanti per gli studenti, capaci di togliere alla scuola il peso dell�obbligatorietà, avvertita come imposizione di uno Stato distante e assente, e capace di donare la voglia di stare a scuola intesa come luogo in cui si concretizza il rapporto positivo tra Stato e cittadini.

Mission della nostra scuola è innalzare il livello di istruzione medio, ridurre il tasso di abbandono scolastico e/o di dispersione, promuovere il merito incrementando le iscrizioni ai licei e ottimizzando l�orientamento alla scelta successiva sulla base del talento di ciascun alunno.

Correlativamente, per il tramite degli studenti, è mission della scuola sollecitare nella popolazione adulta residente il senso del bello che la scuola promuove come concetto cardine della propria azione educativa, unitamente alla gentilezza come forma di relazione sociale.

 Il progetto formativo

Il progetto formativo della scuola è basato su un�idea di percorso sintetizzata nell�espressione �Le 3 D�. Con tale espressione ci si riferisce alle parole che caratterizzano ciascuno dei tre anni di percorso della scuola media o, nello stesso tempo, al primo anno e ai due successivi bienni della scuola elementare: divertimento, dovere/diritto, documentazione.

L�assetto organizzativo della scuola secondaria di primo grado, inoltre, è caratterizzato dalla creazione di sezioni orientate (Socrate, Pitagora, Grand Tour, Munari, Florio, Cardano 2.0) che attuano un progetto di orientamento finalizzato a promuovere la prosecuzione degli studi nel modo più efficace per ciascun alunno.

 

 

SEZIONE 2

IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO (sezione V del RAV � Priorità e traguardi)

Descrizione dei processi che hanno portato alla scelta degli obiettivi di miglioramento

Criticità individuate nel RAV/piste di miglioramento

Punti di forza della scuola/Risorse

Risultati scolastici - Alta percentuale di alunni non ammessi alla terza media (probabilmente a causa dell'inadeguatezza della norma che rinvia al termine del biennio la valutazione sommativa)

- Persistenza della valutazione soggettiva

- In generale scarsa competenza della categoria docente nei processi di valutazione

 

- Alta percentuale di alunni ammessi alla classe successiva (Scuola Primaria)

- Introduzione della valutazione centralizzata di Istituto

- Introduzione di una griglia condivisa di criteri di valutazione (in continuità tra ordini di scuola)

- Patto formativo a inizio d�anno con dichiarazione dei criteri di valutazione collegati all�analisi preliminare dei livelli individuali nelle competenze richieste

Aspetti che possono -          Progettazione didattica finalizzata al miglioramento delle competenze sui

 

essere migliorati:

 

processi e i metodi di valutazione

-          Revisione/aggiornamento del curricolo verticale di Istituto

-          Incrementare il dialogo tra le discipline attraverso il potenziamento dei dipartimenti

-          In passato la scuola ha proposto attività formative per i docenti la cui partecipazione è stata esigua (PON Valutazione) Si cercherà un maggiore coinvolgimento del corpo docente alle attività di aggiornamento e/o formazione direttamente responsabilizzandoli della programmazione e organizzazione.

 

Risultati nelle Prove Standardizzate Nazionali

- La scuola non raggiunge gli standard nazionali, solo in alcuni casi si adegua agli esiti regionali.

- Inadeguatezza della normativa verso le esigenze di autonomia delle scuole per attuare progetti mirati al territorio e all'utenza reali.

- Inadeguatezza della normativa che consente ai genitori di spostare a piacimento e in ogni momento i propri figli da una scuola all'altra

- La scuola riesce ad assicurare esiti quasi sempre uniformi tra le varie classi raggiungendo livelli affidabili rispetto all'andamento abituale delle classi.

- Dalla lettura dei dati restituiti dall'Invalsi le disparità dei risultati tra gli alunni sono in regressione grazie al progetto di Istituto improntato sulle sezioni orientate che tende a valorizzare le attitudini degli alunni attraverso un'azione metodologica e didattica alternativa e innovativa.

Aspetti che possono essere migliorati:

-          Migliorare le competenze progettuali dei dipartimenti disciplinari e interdisciplinari a partire dalla riflessione sulle linee

 

guida ministeriali, tenendo conto delle competenze definite negli Assi culturali e dei Quadri di riferimento INVALSI per Italiano e Matematica.

-          Incoraggiare l�impiego di strategie metodologiche differenziate

-          Produrre materiali/strumenti da condividere all�interno della scuola

Competenze chiave e di cittadinanza

- Progettualità curricolare ancora non perfetta in merito al raggiungimento delle competenze chiave.

- Presenza di criticità nella continuità tra scuola primaria e scuola secondaria nella individuazione di bisogni, atteggiamenti richieste e/o suggerimenti dell'utenza. Diversità anche nei criteri di valutazione.

 

 

- Presenza di strumenti di valutazione contenenti criteri condivisi, atti a rilevare le competenze di cittadinanza degli studenti

- Sperimentazione delle sezione orientate nella scuola secondaria di primo grado volta alla valorizzazione delle attitudini e delle potenzialità personali di ciascun allievo.

- Rilevazione delle capacità di autonomia e delle competenze di cittadinanza attraverso l'osservazione diretta dei docenti e la somministrazione di test attitudinali.

Aspetti che possono essere migliorati:

-          Migliorare la comunicazione e le relazioni tra i docenti

-          Innalzare i livelli di apprendimento nell�area delle competenze di base e delle competenze chiave di tutti gli studenti promuovendo attività opzionali che arricchiscano l�offerta curriculare facilitando il raggiungimento di obiettivi e traguardi di apprendimento trasversali

 

comuni a tutte le classi.

     

 

Scelte organizzative e gestionali

 

-      STAFF                                                                                                         gestione diffusa e decentrata per ambiti, settori e sedi

-      coordinatori di plesso                                                                          vigilanza sicurezza e censimento bisogni

-      coordinatori di classe/interclasse/intersezione                         come da contratto CCNL

-      responsabili di dipartimento                                                             coordinamento attività comuni e trasversali, preparazione quesiti per Valutazione centralizzata di istituto

-      referenti                                                                                                    responsabili iniziative progettuali

-      coordinatori laboratorio                                                                     responsabili di laboratorio didattico

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale

Il Piano per la scuola digitale è adottato a partire già dal 2007 in quanto il Piano formativo è stato sempre basato su due concetti base: Senso del Bello e Innovazione. La scuola ha infatti ottenuto specifici finanziamenti per progetti �classe 2.0� sia per la scuola secondaria che per la primaria. Grazie ai progetti PON-FESR, inoltre, la scuola si è dotata di LIM in ogni classe, attrezzato strumenti tecnologici in tutti i laboratori nonché negli uffici di segreteria.

Le priorità per il triennio successivo, dunque, sono così rappresentate:

-      miglioramento dotazioni hardware obsolete

-      ristoro/sostituzione apparecchiature obsolete dei due laboratori di informatica

-      sviluppo competenze di didattica con TIC per le attività in classe

-      aggiornamento insegnanti

-      acquisto dotazione device portatili tipo tablet per uso individuale da parte degli alunni, con formula del comodato d�uso con tariffa annuale fissata dal Consiglio di Istituto in euro 30 per anno

Figura dell�animatore digitale: un docente già incaricato di Funzione strumentale per le TIC e l�Innovazione, con competenze sia tecniche che didattiche

Tutta la documentazione e la normativa relative al Piano si trovano sul sito della scuola:

http://www.lauralanza.gov.it

 

Piano formazione insegnanti

Il Piano di Formazione, anche in virtù dell�inserimento del bonus di 500 euro pro capite, viene redatto su iniziativa dei singoli docenti che propongono corsi di formazione/aggiornamento. A tal fine è istituita presso il sito della scuola, una rubrica che contiene le singole proposte. Ciascuna di esse è completa degli indicatori per la sua effettiva realizzazione. L�adesione è libera e di volta in volta, raggiunto il limite dei partecipanti necessario, viene attivato un percorso di formazione in luoghi e tempi concordati col DS entro gli spazi scolastici. Vengono così garantiti i criteri di �permanenza e strutturalità� richiesti dalla normativa. Viene inoltre garantita una frequenza individuale, in qualunque forma ottenuta, per l�assolvimento dell�obbligo formativo richiesto dalla L. 107/2015. In presenza di fondi ministeriali per la formazione o di iniziative direttamente promosse dalle strutture di vertice (USR e MIUR), verranno organizzati corsi senza oneri per i partecipanti.

I temi dell�aggiornamento/formazione verteranno su ambiti disciplinari specifici utili al miglioramento delle competenze anche metodologiche di area; sulle prospettive didattico-metodologiche più recenti; sulle strategie di relazione insegnante/studente; sulle strategie legate agli sviluppi tecnologici degli ambienti di apprendimento;sulla valutazione nei suoi molteplici aspetti. Si assicurerà la coerenza con i Piani di miglioramento sia della scuola che del MIUR (Piano scuola digitale, etc.).

La durata della formazione minima obbligatoria viene stabilita in ore: 20 per il triennio 2015-2018, salvo modifiche dovute per diverse disposizioni in futuro diramate dal Ministero.

Ambiti per la formazione obbligatoria dei docenti

-      alfabetizzazione motoria per docenti della scuola Primaria e dell�Infanzia-      strategie pratiche per la didattica con alunni DSA-      valutazione

 

Ambiti per la formazione del personale amministrativo e collaboratori

 -      Doveri del pubblico dipendente-      Sviluppo competenze digitali ai fini della dematerializzazione degli atti amministrativi e

semplificazione delle procedure

 

Ambiti per la formazione di docenti e personale amministrativo

 -      Acquisizione competenze e procedure salvavita-      Sicurezza nel luogo di lavoro

SCHEDE DI PROGETTO TRIENNIO 2015-2018Denominazione progetto Collaborazione organizzazione e gestione attività scolastiche

P0

Priorità cui si riferisce Creare uno staff per il coordinamento e la gestione delle innumerevoli mansioni quotidiane riferibili a quattro edifici scolastici, una popolazione studentesca di circa 1200 alunni, un territorio che per le iniziative di CTRH (di cui la scuola è sede) si rapporta a sei paesi, dodici scuole.

Traguardo di risultato Perfezionamento del management

Obiettivo di processo Stabilizzare tutte le forme di collaborazione per un migliore know how a vantaggio della scuola e degli studenti

Altre priorità Mantenere un nucleo che permetta svolgimento costante di attività di Ricerca e Sviluppo

Situazione su cui interviene Gli studenti necessitano di attenzioni che vanno ben oltre la presenza in classe degli insegnanti. Occorre un nucleo di almeno 4 docenti (2 di scuola primaria e 2 di secondaria) svincolati dalla didattica in aula per la gestione costante delle iniziative ed attività nonché per la ricerca e l�innovazione didattica e l�ampliamento dell�offerta formativa.

Attività previste Coordinamento, monitoraggio, ricerca, innovazione, etc.

Risorse finanziarie necessarie

Costo zero

Risorse umane 4 docenti dell�organico di potenziamento (rispettivamente 1 su posto comune EE, 1 su Sostegno primaria, 1 sostegno secondaria inferiore, 1 A043)

Altre risorse necessarie Locali vari di vice presidenza dislocati nei due plessi maggiori

Denominazione progetto Attività motoria Infanzia e Primaria      P1

Priorità cui si riferisce Impostazione della cura dell�esercizio fisico costante per una migliore qualità della vita

Traguardo di risultato Insegnamento e potenziamento della capacità di coordinazione psico-motoria

Obiettivo di processo Regolarizzare l�insegnamento (oggi episodico) dell�attività motoria

Altre priorità Colmare il gap di specializzazione delle docenti di posto comune non adeguatamente formate per l�attività motoria

Situazione su cui interviene Gli studenti attualmente ricevono insufficiente formazione motoria per la generale impreparazione delle docenti. I progetti extra non colmano il fabbisogno di una preparazione costante e diffusa

Attività previste Svolgimento di un�ora di attività motoria settimanale per ognuna delle 36 classi fra infanzia e primaria.

Risorse finanziarie necessarie

Costo zero

Risorse umane Due docenti dell�organico di potenziamento (A030)

Altre risorse necessarie Palestra con TatamiIndicatori utilizzati Test attitudinali (slancio, coordinazione, etc.)

Stati di avanzamento Il miglioramento atteso nel triennio è l�innalzamento delle capacità di coordinazione generale della popolazione studentesca.

Denominazione progetto Musicando                         P2

Priorità cui si riferisce Occupare in modo sano e armonico il tempo libero pomeridiano degli alunni svantaggiati e non

Traguardo di risultato Far imparare uno strumento musicale

Obiettivo di processo Far trascorrere a scuola due pomeriggi a settimana agli studenti svantaggiati, levarli dalla strada.

Altre priorità Interagire con gli studenti svantaggiati anche nella fascia pomeridiana e con personale scolastico diverso dal corpo docente curricolare

Situazione su cui interviene Attualmente, una larga maggioranza di studenti (primaria e secondaria) proviene da case popolari e nuclei familiari con elevato svantaggio socio-culturale. Soggetti attratti da modelli devianti. Occorre occupare il tempo libero ed organizzarlo in modo sano, tentando anche di offrire una opportunità alternativa (da musicisti) per il futuro.

Attività previste Incontri pomeridiani di tre ore cad. cinque giorni a settimana

Risorse finanziarie necessarie

Costo zero

Risorse umane 1 docente dell�organico di potenziamento (A032)

Altre risorse necessarie Laboratorio musicale e/o Auditorium

Indicatori utilizzati Test attitudinali e crediti vari attestanti idoneità alla pratica musicale

Stati di avanzamento Nel triennio, anno dopo anno, raggiungimento di livelli di padronanza musicale rapportati ai livelli del Conservatorio.

Valori / situazione attesi Al termine del triennio creazione di una piccola banda di Istituto e alcune iscrizioni al Conservatorio

 

Denominazione progetto Quadri-linguismo, sez. Grand Tour                        P3

Priorità cui si riferisce Arricchimento offerta formativa Sperimentazione didattica �Sezioni Orientate�, sezione Grand Tour

Traguardo di risultato Preparazione quadri-linguismo

Obiettivo di processo Acquisire pratica espressiva nelle quattro lingue

Altre priorità Sostenere la Sperimentazione in atto dal 2007 che ha dato ottimi risultati in termini di miglioramento della popolazione studentesca

Situazione su cui interviene La caratteristica delle singole Sezioni orientate mirate all�individuazione e sostegno del talento individuale ai fini dell�orientamento, necessita di un supporto che ampli l�offerta

formativa in modo coerente all�indirizzo. La Sezione orientata Grand Tour è orientata per indirizzi di studio linguistici e turistici, per i quali è utili offrire una preparazione quadri linguistica.

Attività previste Incontri pomeridiani di due ore cad. due giorni a settimana

Risorse finanziarie necessarie

Costo zero

Risorse umane 2 docente dell�organico di potenziamento (rispettivamente classi A445 e A545)

Altre risorse necessarie Laboratorio intercultura

Indicatori utilizzati Test attitudinali e crediti vari

Stati di avanzamento Nel triennio, anno dopo anno, acquisizione di certificazione linguistica tramite enti accreditati .

Valori / situazione attesi Miglioramento della capacità di espressione autonoma nelle lingue L2 ed uso pratico delle stesse

 

Denominazione progetto Lingue classiche, sezz. Socrate e Pitagora                          P4

Priorità cui si riferisce Arricchimento offerta formativa Sperimentazione didattica �Sezioni Orientate�, sezioni Socrate e Pitagora

Traguardo di risultato Incremento delle iscrizioni nei licei classico e scientificoObiettivo di processo Preparazione per licei classico e scientifico

Altre priorità Migliorare lo spettro dell�orientamento in uscita a lungo caratterizzato, negli anni precedenti l�avvio della nostra sperimentazione �Sezioni orientate�, da uno schiacciamento sul locale Istituto superiore Alberghiero.

Situazione su cui interviene La presenza in loco di un Istituto superiore ad indirizzo alberghiero con scarsa e residua presenza di due sezioni di liceo scientifico, tradizionalmente assorbe la popolazione studentesca locale proveniente dalla secondaria inferiore. La vicinanza della città di palermo e la frequenza dei collegamenti spingono per una maggiore precisazione dei talenti individuali degli alunni e una conseguente iscrizione nelle scuople con indirizzo corrispondente rintracciabili nel territorio urbano.

Attività previste Incontri pomeridiani di due ore cad. un giorno a settimana

Risorse finanziarie necessarie

Costo zero

Risorse umane 1 docente dell�organico di potenziamento (classe A043-A050)

Altre risorse necessarie Aula

Indicatori utilizzati Test attitudinali e crediti vari

Stati di avanzamento Nel triennio, anno dopo anno, acquisizione di livelli rapportati al biennio scuola superiore

Valori / situazione attesi Acquisizione nozioni base (le declinazioni)

 

Denominazione progetto Active European Citizenship                                    P5

Priorità cui si riferisce Obiettivo d: Sviluppo Competenze di cittadinanza attivaTraguardo di risultato (event.)

Rilevazione delle capacità di autonomia e delle competenze di cittadinanza attraverso l�osservazione diretta dei docenti

Obiettivo di processo (event.)

Creazione di collaborazioni internazionali con scuole e associazioni europee

Altre priorità (eventuale) progetti EtwinningSituazione su cui interviene Contesto territoriale culturalmente e socialmente svantaggiato,

chiuso e privo di occasioni di crescita interculturale. Alunni privi di occasioni di confronto interculturale , coscienza di cittadini con esercizio di diritti e doveri sia all�interno del proprio contesto che in un contesto extraterritoriale ed Europeo

Attività previste Scambio culturale con soggetti altri dalla realtà circostante, incontri in presenza con partners Europei , condivisione di buone pratiche didattico educative con docenti di varia provenienza a livello Europeo, potenziamento e del veicolo linguistico L2 , utilizzo di piattaforme virtuali (eTwinning con )implementazione didattica digitale , didattica laboratoriale cooperativa a distanza con scuole gemellate in L2.  

Risorse finanziarie necessarieRisorse umane (ore) / area Docente referente � docente curriculareAltre risorse necessarie Laboratorio InterculturaIndicatori utilizzati Test a risposta chiusa aperta

Conversazione e colloqui

Produzione di oggetti didattici digitaliStati di avanzamento Il progetto ha durata ciclica annualeValori/situazione attesi Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso

Progressiva acquisizione di senso di cittadinanza , di regole di convivenza sociale e rispetto culture altre da sé, miglioramento gap linguistico in L2, progressiva riduzione percentuale esiti negativi prove centralizzate di Istituto in L2.

 

 

Denominazione progetto Filling the gap                                                 P6

Priorità cui si riferisce Obiettivi h, i, lTraguardo di risultato (event.)

Innalzare i livelli di apprendimento nell�area delle competenze di base e delle competenze chiave di tutti gli studenti promuovendo attività opzionali che arricchiscano l�offerta curriculare facilitando il raggiungimento di obiettivi e traguardi di apprendimento trasversali .

Obiettivo di processo (event.)

Regolarizzazione frequenza scolastica, identificazione standard utilizzo social in connessione con Regolamento e-policy elaborato dal Collegio

Altre priorità (eventuale) - Consentire clima di studio adeguato alle classi con presenza di alunni con difficoltà di apprendimento da BES

- Sostegno alla didattica per gruppi apertiSituazione su cui interviene Percentuale di alunni con difficoltà e lacune in L1 e L2 , alunni

ripetenti e pluri-ripetenti a rischio di abbandono scolastico , alunni con problemi relazionali all�interno del contesto classe che influiscono sulla partecipazione alle attività curriculari e pregiudicano il successo scolastico.  

Attività previste Recupero e consolidamento in L1 e L2 attraverso attività ludico � laboratoriali, con l�ausilio delle TIC, in piccoli gruppi

Risorse finanziarie necessarieRisorse umane (ore) / area Organico di potenziamento classe di concorso A345 ( con biennio di

Lingua Italiana )

Altre risorse necessarie Laboratorio InterculturaIndicatori utilizzati Test a risposta chiusa aperta

Conversazione e colloqui

Produzione di oggetti didattici digitaliStati di avanzamento Obiettivi annuali : Miglioramento progressivo competenze base in L1

e L2 . riduzione percentuale insuccesso prove centralizzate di Istituto in L1 L2, passaggio all�anno scolastico successivo , miglioramento capacità relazionali all�interno dei gruppi classe.

Valori / situazione attesi Con riferimento agli indicatori utilizzati, al termine del percorso

Miglioramento progressivo competenze base in L1 e L2 .riduzione percentuale insuccesso prove centralizzate di Istituto in L1 L2,consolidamento capacità relazionali all�interno dei gruppi classe-scuola,   passaggio all�anno scolastico successivo e progressione negli studi negli Istituti Superiori.

 

Denominazione progetto START UP CLIL                                                  P7

Priorità cui si riferisce Obiettivo a: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

Obiettivo di processo (event.)Altre priorità (eventuale) Formazione linguistica specifica in L2   docenti di discipline altre

Formazione metodologica didattica CLIL( vedi obiettivi formativi )

Situazione su cui interviene Classi in uscita dai due livelli di scuola (primaria e secondaria) con competenze sufficienti in L2 da potenziare e implementare trasversalmente per il successo formativo nei livelli scolastici successivi. Settorialità degli insegnamenti disciplinari e frammentaria collaborazione tra i docenti.

Attività previste Laboratori didattici in compresenza e /o a classi aperte docenti L2, L1, GeoStoria e Scienze di un�ora settimanale in L2 su tematiche Storico sociali culturali attinenti al secolo scorso e al nostro secolo e ad elementi di Storia della Cittadinanza Europea.

Risorse finanziarie necessarie

Finanziamento MIUR sperimentazione CLIL

Risorse umane (ore) / area Docenti curriculari � 30 ore per classe curriculari

Docente referente - 10 ore per classe extracurriculari

Docenti Formatori per formazione docenti (40 ore)Altre risorse necessarie Laboratorio InterculturaIndicatori utilizzati Test a risposta chiusa aperta

Conversazione e colloqui

Produzione di oggetti didattici digitaliStati di avanzamento Il progetto ha durata ciclica annuale

Valori/situazione attesi Potenziamento competenze trasversali in L2, L1, Geostoria, Scienze, educazione alla Cittadinanza. Allargamento percentuale successo formativo. Incremento collaborazione all�interno dell�équipe docente, condivisione e potenziamento strategie didattiche volte la miglioramento dei livelli di competenze base degli studenti.

Denominazione progetto EUROPEAN SCHOOL                                     P8

Priorità cui si riferisce Cittadinanza attiva di respiro europeoObiettivo di processo (event.)

 

Altre priorità (eventuale) Demolire mentalità provincialeSituazione su cui interviene Classi in uscita dai due livelli di scuola (primaria e secondaria) con

competenze sufficienti in L2 da potenziare e implementare trasversalmente per il successo formativo nei livelli scolastici successivi.

Attività previste La scuola promuove network europei attraverso le attività di :

- jobshadowing inerenti iniziative Erasmus+ con docenti provenienti da diverse Nazioni europee

- progetti E-twinning

- collaborazioni internazionali con scuole e associazioni europeeRisorse finanziarie necessarie

Finanziamenti europei

Risorse umane (ore) / area Personale e Docenti interniAltre risorse necessarie Laboratorio InterculturaIndicatori utilizzati  

Stati di avanzamento  

Valori/situazione attesi  

 

Denominazione progetto ALLEANZE CON ASSOCIAZIONI LOCALI                 P9

Priorità cui si riferisce Cittadinanza attivaObiettivo di processo (event.)

 

Altre priorità (eventuale) Senso di comunitàSituazione su cui interviene Isolamento della scuola, scarso senso di cooperai zone istituzionale

Attività previste -Progettazione di iniziative comuni finalizzate all�integrazione

-Realizzazione di laboratori extracurriculari con alunni normodotati e disabili

-Collaborazioni con associazioni genitoriali del   territorio che si occupano di disabilità

-Collaborazione con associazione � Speranza�Risorse finanziarie necessarie

 

Risorse umane (ore) / area Personale interno ed esterno

Altre risorse necessarie Esperti esterniIndicatori utilizzati  

Stati di avanzamento  

Valori/situazione attesi  

 

Denominazione progetto Senso del Bello                                                                              P12

Priorità cui si riferisce Educare alla bellezza e al benessere scolastico in linea con il ptofObiettivo di processo (event.)

Mantenere nel tempo pulizia, decoro e colori dei vari ambienti scolastici (interno ed esterno ) aiuta a viverci meglio e bene.

Altre priorità (eventuale) RestylingSituazione su cui interviene Classi dei due livelli di scuola primaria e secondariaAttività previste Laboratori di pittura e disegno in orario extracurriculare con alunni

iperattivi o con difficoltà di apprendimento ed attenzione/ a rischio dispersione scolastica

Risorse finanziarie necessarie

Area a rischio

Risorse umane (ore) / area Docente referente,docenti curriculari, staffAltre risorse necessarie Laboratorio d�arteIndicatori utilizzati  

Stati di avanzamento  Valori/situazione attesi Apprendimento e potenziamento di altre tecniche di pittura, murales,

zentangle, street art�

Denominazione progetto Continuità e Orientamento                                      P13

Priorità cui si riferisce Per scoprire il proprio talento ogni alunno deve imparare ad orientarsi durante il suo percorso scolastico sin dalla scuola dell�infanzia. Bisogna pertanto educare il bambino all�autonomia, all�indipendenza, alla capacità di inventarsi un futuro e a costruirsi la propria vita.

Traguardo di risultato Tirare fuori il talento di ciascun alunno

Obiettivo di processo Favorire il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all�altro migliorando l�autostima e l�autonomia personale.

Altre priorità Creare un clima di collaborazione e di costruttivo confronto tra docenti dei tre segmenti scolastici.

Situazione su cui interviene Il progetto è basato sul principio della cooperazione come ricchezza; propone varie iniziative affinché   le occasioni di scambio siano occasione di crescita comune tra bambini di età differenti e divengano esperienze formative forti e utili per sostenere gli alunni nel passaggio tra i vari ordini di scuola ( Infanzia- Primaria-Secondaria)

Attività previste Varie iniziative da attuarsi con azioni che coinvolgono gli alunni ed i docenti dei diversi ordini di scuola.

Risorse finanziarie necessarieRisorse umane Staff

Altre risorse necessarie Sezioni/ Classi

 

Denominazione progetto Leggere per non disperdere                                     P14

Priorità cui si riferisce - Recuperare abilità di base

- Offrire occasioni per il merito

Traguardo di risultato - Recupero competenze disciplina linguistica

- Promozione eccellenza

Obiettivo di processo Conquistare il piacere della lettura

Altre priorità Rendere più motivante il processo educativo

Situazione su cui interviene - Il piacere della lettura offre una strada per il recupero delle abilità di base

- Il piacere della lettura dà l�opportunità di potenziare l�orientamento, la capacità di astrazione, di invenzione e di rappresentare graficamente o teatralmente ciò che si legge.

Attività previste Incontri pomeridiani di due ore cad. due giorni a settimana

Risorse finanziarie necessarieRisorse umane Docenti interni e ospiti esterni

Altre risorse necessarie Laboratorio informatico e musicale, auditorium

Indicatori utilizzati Test attitudinali

Stati di avanzamento Nel triennio, anno dopo anno, acquisizione di un attestato di partecipazione al laboratorio che indicherà le inclinazioni di ciascun alunno per orientarlo ad iscriversi nella sezione più adatta e avere l�opportunità di maturare il suo talento.

Valori / situazione attesi Migliorare la capacità di leggere ad alta voce un testo e comprenderne le informazioni essenziali.

Denominazione progetto E                                             P15

Priorità cui si riferisce - Recuperare abilità di base

- Offrire occasioni per il merito

Traguardo di risultato - Recupero competenze disciplina linguistica

- Promozione eccellenza

Obiettivo di processo Conquistare il piacere della lettura

Altre priorità Rendere più motivante il processo educativo

Situazione su cui interviene - Il piacere della lettura offre una strada per il recupero delle abilità di base

- Il piacere della lettura dà l�opportunità di potenziare l�orientamento, la capacità di astrazione, di invenzione e di rappresentare graficamente o teatralmente ciò che si legge.

Attività previste Incontri pomeridiani di due ore cad. due giorni a settimana

Risorse finanziarie necessarieRisorse umane Docenti interni e ospiti esterni

Altre risorse necessarie Laboratorio informatico e musicale, auditorium

Indicatori utilizzati Test attitudinali

Stati di avanzamento Nel triennio, anno dopo anno, acquisizione di un attestato di

partecipazione al laboratorio che indicherà le inclinazioni di ciascun alunno per orientarlo ad iscriversi nella sezione più adatta e avere l�opportunità di maturare il suo talento.

Valori / situazione attesi Migliorare la capacità di leggere ad alta voce un testo e comprenderne le informazioni essenziali.

 

FABBISOGNO DI PERSONALE

INFANZIA

- docenti posti comuni                                 9

- docenti sostegno                                         6

- docente religione                                        1

PRIMARIA

- docenti posti comuni                                 35

- docenti sostegno                                         15

- docente religione                                        3

- docente specialista inglese                      1

SECONDARIA

A043 10A059 6A030 2A028 2A032 2A033 2A245 1A345 3A445 1SOSTEGNO DH 0SOSTEGNO EH 18RELIGIONE 2

----------------------------------------------

PERSONALE ATA

- DSGA                                 1

- AA                                      7

- CS                                       18

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO: 10 unità

Unità di personale in organico di potenziamento per collaboratori DS:                                4

Classe di concorso

Ore di servizio

Esonero vicario

Supplenza al 30 giugno

Corsi di recupero / potenziamento

Progetti Ore di utilizzo

Posto comune EE

800 1/2 800 P0 800

Sostegno MM 600 1/2 600 P0 600

Sostegno EE 800 800 P0 800

A043 600 600 P0 e P4 600

Unità di personale in organico di potenziamento per progetti arricchimento Offerta formativa: 6

Unità richieste

Classe di concorso Ore di servizio

Ore di Supplenze

Ore di Progetto Progetti Ore di utilizzo

2 A030 1200 0 1200 P1 600

1 A032 600 100 500 P2 600

1 A445 100 44 66 P3 100

1 A545 100 44 66 P3 100

1 A345 600 100 500 P6 600

  TOTALE 5.400 3.088 2.332