· Web viewL’appartamento è piccolo, ma bello e pulito, con un letto, letteralmente, sospeso...

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Bologna, la Rossa, la Grassa e la Dotta Firenze, quattro ottobre. Un'ora fa ho detto addio alle mie amiche a Pontedera. Dopo un lungo fine settimana in Toscana sono in via per Bologna dove faro un corso d’Italiano. Quattro mese fa ho ottenuto una borsa di studio dall’associazione Dante Alighieri e domani iniziano le due settima di studi. Sono arrivata presto alla stazione e ho trascinato la nuova valigia tra le pozzanghere e i turisti fino ad un terrazzo di fronte alla Santa Maria Novella. Gli dei del tempo mi ridono per un momento e è venuto fuori il sole, solo per quest’ora che sto aspettando la Freccia Rossa per cui ho prenotato un posto. Il viaggio sul Freccia Rossa (anche questo di Anselmo Breda, ma davvero migliore del Fyra) è troppo breve. Quando arrivo a Bologna piove a catinelle e finalmente trovo l’appartamento che ho affittato, un po’ fuori le mura, in un luogo che sembra un po’ sinistro sotto le scure nubi di tempesta. Sotto una bomba d’acqua aspetto il padrone della casa. L’appartamento è piccolo, ma bello e pulito, con un letto, letteralmente, sospeso tra terra e cielo. Soprannominarono Bologna alternativamente la grassa, la rossa e la dotta, ma oggi è la bagnata. Appena il tempo si era schiarito un po’, sono andata a visitare la città per la prima volta e per scoprire se Bologna fosse davvero la capitale culinaria d’Italia come dicono: Bologna la grassa. Lunedi iniziava il mio corso alla scuola Koiné / ARCA con un breve chiacchierata con Massimo, l’insegnante del gruppo livello C1-. Il livello andava benissimo con la mia esperienza precedente e da quel momento sono restata in quel gruppo composto da 5 donne provenienti da cinque paesi diversi (Neda dalla Croazia [Zagrabia], Ioana da Cipro, Jordan dagli Stati Uniti [Tallahassee], Antonietta dal Portogallo [Lisboa] ed io.

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Bologna, la Rossa, la Grassa e la DottaFirenze, quattro ottobre. Un'ora fa ho detto addio alle mie amiche a Pontedera. Dopo un lungo fine settimana in Toscana sono in via per Bologna dove faro un corso d’Italiano. Quattro mese fa ho ottenuto una borsa di studio dall’associazione Dante Alighieri e domani iniziano le due settima di studi.

Sono arrivata presto alla stazione e ho trascinato la nuova valigia tra le pozzanghere e i turisti fino ad un terrazzo di fronte alla Santa Maria Novella. Gli dei del tempo mi ridono per un momento e è venuto fuori il sole, solo per quest’ora che sto aspettando la Freccia Rossa per cui ho prenotato un posto. Il viaggio sul Freccia Rossa (anche questo di Anselmo Breda, ma davvero migliore del Fyra) è troppo breve. Quando arrivo a Bologna piove a catinelle e finalmente trovo l’appartamento che ho affittato, un po’ fuori le mura, in un luogo che sembra un po’ sinistro sotto le scure nubi di tempesta. Sotto una bomba d’acqua aspetto il padrone della casa. L’appartamento è piccolo, ma bello e pulito, con un letto, letteralmente, sospeso tra terra e cielo.

Soprannominarono Bologna alternativamente la grassa, la rossa e la dotta, ma oggi è la bagnata.

Appena il tempo si era schiarito un po’, sono andata a visitare la città per la prima volta e per scoprire se Bologna fosse davvero la capitale culinaria d’Italia come dicono: Bologna la grassa.

Lunedi iniziava il mio corso alla scuola Koiné / ARCA con un breve chiacchierata con Massimo, l’insegnante del gruppo livello C1-. Il livello andava benissimo con la mia esperienza precedente e da quel momento sono restata in quel gruppo composto da 5 donne provenienti da cinque paesi diversi (Neda dalla Croazia [Zagrabia], Ioana da Cipro, Jordan dagli Stati Uniti [Tallahassee], Antonietta dal Portogallo [Lisboa] ed io.

l'insegnante per la sessione del primo mattino (Massimo) era l’unico maschile.

La teoria era che con lui avremmo fatto soprattutto grammatica e la seconda metà della lezione avremmo fatto conversazione con Lucia. In realtà abbiamo soprattutto parlato, chiacchierato e dibattito di tutto e di più, con tutti e due. Ovviamente abbiamo fatto qualche grammatica, ma più come conseguenza della conversazione. Particolare attenzione era quello di arricchire la nostra conoscenza della lingua italiana attraverso l'uso di modi di dire, proverbi colloquio, etc.

La seconda settimana Neda è stata temporaneamente tornata alla Croazia così siamo restate in quattro. L’ultima lezione abbiamo fatto una gara di “Taboo” con il gruppo B2 e ci siamo divertiti molto.

Bologna la Grassal’ARCA organizzava una serie di attività al di fuori del curriculum. Alcuni di questi incontri ci ha aiutato a fare conoscenza con Bologna la Grassa. Per esempio la visita al Mercato delle Erbe dove abbiamo preso un aperitivo e stuzzichini e un'altra volta una degustazione di vini con una varietà di salumi, formaggi e stuzzichini di pesce fuori dalla porta San Isaia. C'era anche una escursione prevista a Palazzo Re Enzo, dove la Sagra Mortadella Bologna avrebbe avuto luogo.

Ma purtroppo avevano ritardato l’evento fino a venerdì. C'erano solo un paio di camion di cibo (ape rosa) dove si poteva assaggiare dadini di mortadella in via Rizzoli. Un po’deluso siamo andati a trovare un bar per un aperitivo.

Le attività culinarie organizzate dalla scuola erano un po' deludente ma un buon occasione di incontrare alcune persone nuovo come Carlos dall'Argentina, Christina (Stati Uniti), Shane (Stati Uniti), Sandra (Germania), Susan (Giapone/SU) e Jörg (Germania).

Con loro ho esplorato vari hotspot culinarie, come Salumeria Simoni (un vero tempio per i salumi) e altri salumerie intorno a Via Drapperie e Via Pescherie Vecchie come Tamburini. Grande ciotole con salumi e formaggi per un buon prezzo accompagnato con un buon vino. Veramente buono e piacevole. Per il resto trovo la cucina bolognese abbastanza pesante, con sughi robusti e pesanti. Insieme con il mio compagno Paul, che era venuto durante il weekend, ho avuto un pranzo meraviglioso alla Drogheria della Rosa, di Emanuele Addone. Consigliato!

Bologna la dottaBologna la dotta si incontra dappertutto, dal primo momento di arrivo. Ogni giorno prendevo via Zamboni, il cuore dell’Alma Mater Studiorum, per andare alla scuola, accompagnato da centinaia di studenti. Ogni pomeriggio vedevo qualche laurea con studenti che andavano di strada con bottiglie di prosecco per fare un brindisi, cantando “Dottore, Dottore, Dottore del buso del cul, vaffancul vaffancul”. Di sera e di notte i bar e le Piazze erano pieno di studenti creando una grande atmosfera allegria ma qualche volte, a notte fondo, anche un po’ torvo.

Un buon esempio dell'impatto che ha avuto l'università è l’Archiginnasio, antica sede dell’Università che ospita l’impressionante teatro anatomico. Maggiori informazioni su questo si può leggere sul mio blog http://atwi80years.blogspot.nl/2015/10/bij-de-neus-genomen.html. (in Olandese). Consiglio: andare durante la settimana e presto mattina, prima che vengono i gruppi.

Bologna la RossaBologna la Rossa naturalmente e molto legato a Bologna la dotta con tanti giovani studenti non è strano che la città ha un'atmosfera di sinistra, a volte anche un po’ di lotta. l'origine di Bologna la Rossa si trova negli anni settanta quando Bologna era l’unica città Italiana con un governo comunista.

Questo aspetto della città è particolarmente visibile nei graffiti che adornano i più di 40km di portici. La via Zamboni è quasi completamente coperta con graffiti, ma anche negli altri parti della città sono tanti graffiti, spesso molto artistico e bello. Ho fatto una compilazione dei più belli graffiti che ho travato durante le mie innumerevole passeggiate in città.