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Vademecum Storia per la classe terza. Le 100 (e più) parole per capire il ‘900 e i nostri giorni Ricerca online delle parole che appartengono alla storia del ‘900 (italiana in particolare), realizzata da studenti della classe Terza A della scuola secondaria di primo grado ‘Beato Arnaldo da Limena’ (maggio 2017). Tipo di attività: individuazione parole chiave, controllo attinenza con quanto indicato nel manuale, lavoro di sintesi di quanto proposto online, sistemazione grafica, realizzazione di un vademecum

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Vademecum Storia per la classe terza.

Le 100 (e più) parole per capire il ‘900 e i nostri giorniRicerca online delle parole che appartengono alla storia del ‘900 (italiana in particolare), realizzata da studenti della classe Terza A della scuola secondaria di primo grado ‘Beato Arnaldo da Limena’ (maggio 2017).

Tipo di attività: individuazione parole chiave, controllo attinenza con quanto indicato nel manuale, lavoro di sintesi di quanto proposto online, sistemazione grafica, realizzazione di un vademecum alfabetico da postare nel sito della scuola (docente, Bruno Trevellin).

1. Accordi di Maastricht2. Anni di piombo3. Apartheid4. Biennio rosso5. Bomba atomica6. Boom economico7. Brexit8. BRIC

9. Caporetto10. Centrismo11. Centro-sinistra12. Chernobyl 13. Clandestini14. Comunismo15. Concilio ecumenico16. Corsa agli armamenti17. Costituzione italiana18. Crimea19. Crisi di Cuba20. Crisi di Suez21. Crisi petrolifera (‘73)22. Crollo del Comunismo23. Crollo del Fascismo24. D-Day25. Decolonizzazione26. Desaparecidos27. Due giugno 194628. Ellis Island29. Emigrazione30. Esodo Giuliano-Dalmata31. Euro32. Ex Jugoslavia33. Fascismo34. Femminismo35. Foibe36. Gandhi37. Genocidio38. Giornata del Ricordo39. Giorno della Memoria

40. Globalizzazione41. Guerra civile42. Guerra del Vietnam43. Guerra di Corea44. Guerra di posizione45. Guerra etnica46. Guerra fredda47. Guerra lampo trincea48. Guerre del Golfo49. Gulag50. G7, G8, G2051. Impero coloniale52. Impresa fiumana54. Integralismo islamico55. Intifada56. ISIS57. Israele58. Kosovo59. Lager60. Leninismo61. Mafia62. Manifesto di Ventotene63. Mani pulite64. Maoismo65. Marcia su Roma66. Martin Luther King67. Muro di Berlino68. Nato69. Nazismo70. Neocolonialismo71. Non violenza

72. Olocausto73. OLP74. ONU75. OPEC76. Otto settembre 194377. Palestina78. Partigiani79. Partiti di ieri80. Partiti di oggi81. Patto di Varsavia82. Peronismo83. Piano Marshall84. Processo di Norimberga85. Profughi86. Protocollo di Kyoto87. Quattro novembre 191888. Questione palestinese89. Razzismo90. Referendum91. Repubblica Sociale Italiana92. Resistenza93. Riforma agraria95. Rivoluzione islamica96. Sbarco sulla Luna97. Sessantotto98. Sharia99. Shoah100. Società di massa101. Sogno americano102. Solidarnosc103. Stalinismo

104. Suffragio universale106. Terrorismo107. Terrorismo islamico108. Terza rivoluzione industriale109. Totalitarismo110. Trattato di Schengen111. Undici settembre 2001 (Torri gemelle)112. Unione Europea113. Urss114. Venticinque aprile 1945

ACCORDI DI MAASTRICHT (da Wikipedia.org)

Il Trattato di Maastricht, o Trattato dell'Unione europea (TUE), è un trattato che è stato firmato il 7 febbraio 1992 a Maastricht nei Paesi Bassi, sulle rive della Mosa, dai dodici paesi membri dell'allora Comunità Europea, oggi Unione europea, che fissa le regole politiche e i parametri economici e sociali necessari per l'ingresso dei vari Stati aderenti nella suddetta Unione. È entrato in vigore il 1º novembre 1993.

Conclusi i lavori della Conferenza intergovernativa, a Maastricht si apriva il 9 dicembre 1991 lo storico Consiglio europeo che avrebbe dato vita al nuovo Trattato.

Nella prima giornata furono sciolti gli ultimi nodi sull'Unione economica e monetaria: entro il 1º gennaio 1999 si sarebbe avviata la terza tappa del calendario, con l'introduzione della moneta unica. Più difficile fu superare l'opposizione britannica a questa soluzione e sulle questioni sociali. Venne sancita così la clausola di opting-out attraverso la quale la Gran Bretagna

avrebbe potuto rimanere nella futura Unione europea pur senza accogliere le innovazioni che il suo governo avesse rifiutato. Nasceva così per la prima volta l'idea di un'Europa a due velocità.

ANNI DI PIOMBO (da Wikipedia.org)

Per anni di piombo, in Italia, si intende un periodo storico generalmente coincidente con gli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta del XX secolo, in cui si verificò un'estremizzazione della dialettica politica che si tradusse in violenze di piazza, nell'attuazione della lotta armata e di atti di terrorismo.L'arco di tempo del periodo così chiamato non è perfettamente definito, si considera solitamente dalla fine degli anni sessanta all'inizio degli anni ottanta; l'inizio è talvolta individuato con quella che genericamente è chiamata contestazione del Sessantotto, talaltra con la strage di piazza Fontana.Nell'immaginario collettivo si associano a questo periodo, e a ragione, le imprese di alcune organizzazioni extraparlamentari di sinistra, come Lotta Continua, il Movimento Studentesco o altre attive negli anni settanta; altre organizzazioni terroristiche di estrema sinistra come Prima Linea e le Brigate Rosse e altre attive al di fuori dell'Italia come la Rote Armee Fraktion (RAF) in Germania Ovest; tuttavia in quel periodo operarono anche alcuni gruppi di destra, come i NAR, Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale e Terza Posizione, che si contrapponevano a quelli di estrema sinistra nella lotta politica.

APARTHEID (da Wikipedia.org)

L'apartheid, detto anche governo razziale, era la politica di segregazione razziale istituita nel secondo dopoguerra dal governo di etnia bianca del Sudafrica, e rimasta in vigore fino al 1994.Fu applicato dal governo sudafricano anche alla Namibia, fino al 1990 amministrata dal Sudafrica. L'apartheid fu dichiarato crimine internazionale da una convenzione delle Nazioni Unite, votata dall'assemblea generale nel 1973 ed entrata in vigore nel 1976 (International Convention on the Suppression and Punishment of the Crime of Apartheid), e quindi successivamente inserito nella lista dei crimini contro l'umanità. Per estensione, il termine è oggi utilizzato per rimarcare qualunque forma di segregazione civile e politica a danno di minoranze, ad opera del governo di uno stato sovrano, sulla base di pregiudizi etnici e sociali.

BIENNIO ROSSO (da Wikipedia.org)

Il biennio rosso in Italia è il nome con cui viene comunemente indicato il periodo della storia d'Italia compreso fra il 1919 e il 1920, caratterizzato da una serie di lotte operaie e contadine che ebbero il loro culmine e la loro conclusione con l'occupazione delle fabbriche del settembre 1920.In tale periodo si verificarono, soprattutto nell'Italia centro-settentrionale, mobilitazioni contadine, tumulti annonari, manifestazioni operaie, occupazioni di terreni e fabbriche con, in alcuni casi, tentativi di autogestione. Le agitazioni si estesero anche alle zone rurali e furono spesso accompagnate da scioperi, picchetti e scontri. Una parte della storiografia estende la locuzione ad altri paesi europei, interessati, nello stesso periodo, da analoghi moti.

L'espressione "biennio rosso" entrò nell'uso comune già nei primi anni venti; venne utilizzata da pubblicisti di parte borghese per sottolineare il grande timore suscitato, nelle classi possidenti, dalle lotte operaie e contadine che ebbero luogo nel 1919-20, e quindi per giustificare la reazione fascista che ne seguì.

BOMBA ATOMICA (da Wikipedia.org)

Bomba atomica ("bomba A" secondo una terminologia originaria) è il nome comune della bomba a fissione nucleare, un ordigno esplosivo la cui energia è prodotta dalla reazione a catena di fissione nucleare. Appartiene al gruppo delle armi nucleari, un insieme che include anche le armi basate sull'altro principio di reazione nucleare, cioè le bombe a fusione nucleare.Nell'uso moderno il termine "bomba atomica" (talvolta "bomba nucleare") viene usato anche per indicare armi di quest'ultimo tipo, in quanto sono quelle che formano quasi interamente gli arsenali nucleari di oggi. La bomba atomica può essere un'arma di distruzione di massa, la comunità internazionale perciò limita e sanziona la produzione di tali armi con il Trattato di non proliferazione nucleare.La prima bomba al plutonio (nome in codice "The Gadget") fu fatta esplodere nel "Trinity test" il 16 luglio 1945 nel poligono di Alamogordo, in Nuovo Messico. La prima bomba, all'uranio, ("Little Boy") fu sganciata sul centro della città di Hiroshima il 6 agosto 1945. La seconda bomba, al plutonio, denominata in codice "Fat Man", fu sganciata invece su Nagasaki il 9 agosto 1945. Questi sono stati gli unici casi d'impiego bellico di armi nucleari, nella forma del bombardamento strategico.

BOOM ECONOMICO (da Wikipedia.org)

Il miracolo economico italiano (anche detto boom economico) è un periodo della storia d'Italia, compreso tra gli anni cinquanta e anni sessanta del XX secolo, appartenente dunque al secondo dopoguerra italiano ovvero ai primi decenni della Prima Repubblica e caratterizzato da una forte crescita economica e sviluppo tecnologico dopo l'iniziale fase di ricostruzione.La fine del Piano Marshall (1951) coincise con il vertice della Guerra di Corea (1950-1953), il cui fabbisogno di metallo ed altre materie lavorate fu un ulteriore stimolo alla crescita dell'industria pesante italiana. Si erano poste così le basi d'una crescita economica spettacolare, il cui culmine si raggiunge nel 1960, destinata a durare sino alla fine degli anni sessanta. Questa grande espansione economica fu determinata in primo luogo dallo sfruttamento delle opportunità che venivano dalla favorevole congiuntura internazionale. Più che l'intraprendenza e la lungimirante abilità degli imprenditori italiani, ebbero effetto l'incremento vertiginoso del commercio internazionale e il conseguente scambio di manufatti che lo accompagnò. Anche la fine del tradizionale protezionismo dell'Italia giocò un grande ruolo in quella fase. In conseguenza di quell'apertura, il sistema produttivo italiano ne risultò rivitalizzato, fu costretto ad ammodernarsi e ricompensò quei settori che erano già in movimento. La disponibilità di nuove fonti di energia e la trasformazione dell'industria dell'acciaio furono gli altri fattori decisivi. La scoperta del metano e degli idrocarburi in Val Padana, la realizzazione di una moderna industria siderurgica sotto l'egida dell'IRI, permise di fornire alla rinata industria italiana acciaio a prezzi sempre più bassi.

Il maggiore impulso a questa espansione venne proprio da quei settori che avevano raggiunto un livello di sviluppo tecnologico e una diversificazione produttiva tali da consentir loro di reggere l'ingresso dell'Italia nel Mercato comune. Assai rilevante fu l'aumento produttivo nei settori in cui prevalevano i grandi gruppi: autovetture, meccanica di precisione e fibre tessili artificiali. Il «miracolo economico» non avrebbe però avuto luogo senza il basso costo del lavoro. Gli alti livelli di disoccupazione negli anni cinquanta furono la condizione perché la domanda di lavoro eccedesse abbondantemente l'offerta, con le prevedibili conseguenze in termini di andamento dei salari.

BREXIT (da Wikiedia.org)

L'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, nota anche come Brexit (parola formata da British ed exit), è il processo che ha portato il Regno Unito ad abbandonare l'Unione europea. Questo processo è stato avviato dal referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea, che si è svolto il 23 giugno 2016 nel Regno Unito e a Gibilterra e ha visto un risultato favorevole all'uscita dall'UE con il 51,9%, contro il 48,1% degli elettori che ha votato per rimanervi. Si è trattato di un referendum consultivo e non vincolante, a cui è seguita la necessità di una legge parlamentare per avviare effettivamente l'applicazione dell'articolo 50 e il conseguente negoziato. La notifica dell'attivazione della procedura di uscita è avvenuta, infatti, il 29 marzo 2017, a seguito dell'approvazione da parte del Parlamento del Regno Unito di una legge nota come European Union (Notification of Withdrawal) Act 2017 che ha ricevuto il royal assent il 16

marzo precedente, autorizzando il primo ministro Theresa May a presentare la lettera di notifica al presidente del Consiglio europeo. Il 5 aprile 2017 il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza una risoluzione che delimita i paletti del negoziato d'uscita.

BRIC (da Wikipedia.org)

BRIC è un acronimo utilizzato in economia internazionale per riferirsi congiuntamente a:

Brasile Russia =BRIC India Cina

Questi paesi condividono una situazione economica in via di sviluppo, una grande popolazione (Russia e Brasile centinaia di milioni di abitanti, Cina e India oltre un miliardo di abitanti ciascuna), un immenso territorio, abbondanti risorse naturali strategiche e, cosa più importante, sono stati caratterizzati da una forte crescita del prodotto interno lordo (PIL) e della quota nel commercio mondiale, soprattutto nella fase iniziale del XXI secolo. Sono nati in seguito anche gli acronimi BRICS con l'aggiunta del Sudafrica e BRICST con l'aggiunta della Turchia.

CAPORETTO (da Wikipedia.org)

La battaglia di Caporetto, o dodicesima battaglia dell'Isonzo, venne combattuta durante la prima guerra mondiale tra il Regio Esercito italiano e le forze austro-ungariche e tedesche.

Lo scontro, che cominciò alle ore 2:00 del 24 ottobre 1917, rappresenta la più grave disfatta nella storia dell'esercito italiano, tanto che, non solo nella lingua italiana, ancora oggi il termine Caporetto viene utilizzato come sinonimo di sconfitta disastrosa.

Con la crisi della Russia dovuta alla rivoluzione, Austria-Ungheria e Germania poterono trasferire consistenti truppe dal fronte orientale a quelli occidentale e italiano. Forti di questi rinforzi, gli austro-ungarici, con l'apporto di reparti d'élite tedeschi, sfondarono le linee tenute dalle truppe italiane che, impreparate a una guerra difensiva e duramente provate dalle precedenti undici battaglie dell'Isonzo, non ressero all'urto e dovettero ritirarsi fino al fiume Piave.

La sconfitta portò alla sostituzione del generale Luigi Cadorna (che cercò di nascondere i suoi gravi errori tattici imputando le responsabilità alla presunta viltà di alcuni reparti) con Armando Diaz. Le unità italiane si riorganizzarono abbastanza velocemente e fermarono le truppe austro-ungariche e tedesche nella successiva prima battaglia del Piave riuscendo a difendere a oltranza la nuova linea difensiva su cui aveva fatto ripiegare Cadorna.

CENTRISMO (da Wikipedia.org)

Il centrismo nella storia d'Italia è stata la formula politica imperniata sulla Democrazia Cristiana che ispirò i governi della Repubblica Italiana dal 1947 al 1958 e, almeno formalmente, fino al 1963. In senso lato, può essere definito come la tendenza a creare aggregazioni politiche di centro.L'Italia uscita dalla seconda guerra mondiale e dalla Resistenza fu retta da governi di unità nazionale formati da tutti i partiti

antifascisti che prendevano parte al CLN. La crisi internazionale fra i vecchi alleati delle Nazioni Unite, in particolare fra USA e URSS, si riflesse pesantemente anche a Roma. L'amministrazione Truman impose l'esclusione dei partiti social-comunisti dai governi di tutte quelle nazioni europee che intendessero aderire ai benefici del Piano Marshall: il 13 maggio 1947 il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, in seguito a tensioni all'interno delle forze di coalizione, rassegnò le dimissioni e, il 31 maggio, lo stesso statista giurò nelle mani del Capo dello Stato Enrico De Nicola formando un nuovo esecutivo basato sulla DC e sui suoi alleati moderati, il PLI e, col rimpasto del dicembre successivo, il PRI e il PSDI.La schiacciante vittoria della compagine centrista nelle elezioni politiche del 18 aprile 1948 comportò la definitiva emarginazione del PCI e del PSI che in occasione delle elezioni avevano dato vita al Fronte Popolare, e il centrismo assunse un chiaro significato democratico, anticomunista e filo-occidentale, sottolineato dall'adesione al Patto Atlantico nel 1949.

CENTRO-SINISTRA (da Wikipedia.org)

Per centro-sinistra s'intende una posizione politica nata dall'alleanza di partiti della Sinistra con formazioni politiche di centro. Le ideologie di riferimento sono socialdemocrazia, socialismo democratico, liberalismo sociale, progressismo, cristianesimo sociale e la cosiddetta terza via.Riguardo all'ecologismo e al cristianesimo democratico la collocazione di queste idee politiche dipende dal paese, in Cile ed in altri paesi dell'America Latina il cristianesimo democratico è considerato di centro-sinistra. Anche per quanto

riguarda il liberalismo negli Stati Uniti condivide una piccola parte di alcune proposte socialdemocratiche europee.Generalmente la dicitura centro-sinistra è utilizzata per indicare alleanze e coalizioni di partiti di centro e di sinistra mentre centrosinistra s'intende un partito nato dalla fusione di idee centriste e di sinistra moderata.Il centro-sinistra o centrosinistra si caratterizza per il rifiuto del superamento del sistema capitalista ma in favore a riforme graduali intese alla formazione di un capitalismo popolare o un'economia sociale di mercato volta a conciliare le esigenze dell'economia di mercato e quelle delle questioni sociali.Le maggiori forze di centro-sinistra sono la socialdemocrazia, il liberalismo sociale ed alcune correnti del socialismo democratico e del cristianesimo democratico. Negli ultimi decenni, alcuni partiti comunisti sono diventati di centrosinistra, convertendosi al libero mercato e alla tradizione socialdemocratica a seguito della caduta del Muro di Berlino; tra questi, il Partito Comunista Italiano, che prima nel 1991 divenne Partito Democratico della Sinistra, poi nel 1998 confluì nei Democratici di Sinistra, e infine si fuse con La Margherita ed altre forze di centro-sinistra nel Partito Democratico, nel 2007. Nel centro-sinistra si riconoscono spesso anche forze che si rifanno all'ecologismo e all'ambientalismo.

CHERNOBYL (da Studenti.it)

CHERNOBYLDurante le prime ore del 26 aprile del 1986, esplode il più avanzato dei quattro reattori in funzione presso la centrale nucleare di Chernobyl, a poco più di 100 km da Kiev, in Ucraina, all’epoca una delle repubbliche dell’Unione Sovietica.

L’esplosione libera nell’atmosfera una quantità altissima di radiazioni. Nei giorni seguenti, molti paesi vicini all’Unione Sovietica rilevano una quantità insolitamente alta di radiazioni, ma i sovietici, almeno all’inizio, rifiutano ogni responsabilità per l’accaduto. Questa carenza di comunicazione ha contribuito alla diffusione di notizie false, e talvolta esagerate, su alcuni dettagli dell’incidente, come il numero di morti nell’area intorno alla centrale. Resta tuttavia la conseguenza più grave dell’esplosione, con la quale siamo ancora costretti a fare i conti: la contaminazione nucleare. A distanza di decenni, è ancora difficile stabilire quante persone sono morte o moriranno a causa dell’esplosione di Chernobyl: l’incidente nucleare più grave mai accaduto nella storia. Le esplosioni di Chernobyl furono due, entrambe terribili. Avvennero nel cuore della notte, mentre un gruppo di ingegneri stava effettuando un delicato test di sicurezza. Il disastro di Chernobyl rilasciò una quantità di radiazioni elevatissima: almeno 100 volte di più rispetto alle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Il fall-out nucleare si depositò in gran parte dalle parti della cittadina di Chernobyl, ma anche in altre parti dell’Ucraina, in Bielorussia, ed in Russia. La zona intorno a Chernobyl venne abbandonata da più di 350.000 persone, ma milioni di altri abitanti decisero di non evacuare la zona.

CLANDESTINI (da Wikipedia.org)

L'immigrazione illegale (o immigrazione clandestina o immigrazione irregolare) è l'ingresso o il soggiorno di cittadini stranieri in violazione delle leggi di immigrazione del paese di destinazione.Lo status degli immigrati illegali è nella maggior parte dei casi temporaneo. Può accadere che persone entrate clandestinamente, senza presentare le proprie generalità ai

controlli di frontiera, riescano successivamente a sanare la loro posizione sul territorio, tramite "sanatorie" o "regolarizzazioni". Viceversa persone entrate legalmente sul territorio possono restarvi per un tempo superiore al previsto e divenire quindi "irregolari" (“overstaying”, cioè soggiornanti oltre il tempo consentito), non riuscendo a rientrare nelle casistiche previste per ciascuna "sanatoria".Gli immigrati sono di solito mossi dalla ricerca di condizioni di vita migliori, spesso i Paesi di provenienza sono poveri oppure in quei Paesi non vengono rispettati i diritti civili. In quest'ultimo caso, potrebbero avere diritto ad ottenere lo status di rifugiati richiedenti asilo.L'immigrazione illegale, così come quella regolare, è un fenomeno di cui sono oggetto generalmente i Paesi più ricchi, seguendo rotte e modalità di trasporto svariate. Tali spostamenti vengono definiti irregolari se avvengono senza la necessaria documentazione e per altro di frequente coinvolgono trafficanti di esseri umani, talvolta costituiti in vere e proprie organizzazioni criminali dirette al loro sfruttamento. Le persone che si muovono in questa maniera spesso mettono a rischio la propria vita, sono obbligate a viaggiare in condizioni disumane e possono essere oggetto di sfruttamento e abuso.Da un punto di vista politico l'immigrazione clandestina va a toccare una serie di grandi questioni sociali quali: l'economia, il welfare state, l'istruzione, l'assistenza sanitaria, la schiavitù, la prostituzione, le protezioni giuridiche, il diritto di voto, i servizi pubblici, e i diritti umani.

COMUNISMO (da Wikipedia.org)

Il comunismo, termine derivato da "comune", a sua volta derivato dal latino commūnis ("comune", "pubblico", "che appartiene a tutti", ma anche "neutrale", "imparziale", "equilibrato"), anch'esso di molteplice significato, è un insieme di idee economiche, sociali e politiche, accomunate dalla prospettiva di una stratificazione sociale egualitaria, che presuppone la comunanza dei mezzi di produzione e l'organizzazione collettiva del lavoro, spesso affiancando a questi fondamenti anche opzioni internazionaliste.Tra i comunisti vi è una notevole varietà di interpretazioni, per lo più, ma non solo, da parte di marxisti, anarchici, cristiani e utopisti con le relative correnti novecentesche, dai trotzkisti, leninisti e maoisti nel marxismo, gli anarco-comunisti tra i libertari, i comunisti cristiani e teologi della liberazione tra i credenti religiosi, con frequenti sfumature e commistioni tra i vari indirizzi di pensiero.Derive dal comunismo in senso proprio sono avvenute in molti contesti, alcune delle quali hanno portato a stati con sistemi societari di stampo opposto alle basilari ideologie comuniste, quindi a matrice autoritaria anziché egualitaria a dispetto del nome, o nazionaliste in contrapposizione alle fondamenta dello stesso marxismo. Gli esempi spaziano dallo stalinismo totalitario alle derive verso l'economia di mercato dei paesi post maoisti con nuovi e sempre più acuti squilibri economici e sociali.

CONCILIO ECUMENICO (da Wikipedia.org)

Il Concilio ecumenico Vaticano II è stato il ventunesimo e ultimo concilio ecumenico, ovvero una riunione di tutti i vescovi cattolici del mondo, per discutere di argomenti riguardanti la vita della Chiesa cattolica.

Si svolse in quattro sessioni, dal 1962 al 1965, sotto i pontificati di Giovanni XXIII e Paolo VI. Promulgò quattro Costituzioni, tre Dichiarazioni e nove Decreti.

CORSA AGLI ARMAMENTI (da Wikipedia.org)

L'espressione corsa al riarmo indica, nella sua accezione originale, la competizione tra due o più fazioni per imporre, l'una sulle altre, la propria supremazia militare, effettiva o apparente. Le due parti si affrettano a produrre e sviluppare il maggior numero di armi e tecnologie militari, o a preparare l'esercito più grande. Il termine è comunemente usato per descrivere una competizione dove non c'è un obiettivo ben preciso, ma solo l'intenzione di imporsi sulle altre parti.Nel ventesimo secolo, Stati Uniti e Unione Sovietica intrapresero una corsa al riarmo basata sulla produzione e sullo sviluppo di sempre più potenti armi nucleari. Nell'immediato dopoguerra al termine della seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti erano inferiori ai sovietici nel campo della missilistica a medio raggio, ma recuperarono il divario tecnologico con il lavoro di scienziati tedeschi sopravvissuti al collasso della Germania nazista. Di contro, l'URSS indirizzò le forze della sua economia pianificata nella direzione della corsa al riarmo e con lo sviluppo del missile SS-18 alla fine degli settanta, raggiunse la supposta capacità di sferrare un "primo attacco" agli occidentali con possibilità di successo.Al culmine della corsa agli armamenti, a cavallo tra il 1960 e il 1970, Stati Uniti e Unione Sovietica arrivarono a spendere ciascuna tra i 70 e gli 80 miliardi di dollari all'anno in armamenti. L'economia degli Stati Uniti si rivelò più in grado di sostenere lo sforzo, non essendo impegnata nella ricostruzione grazie alla sostanziale assenza di combattimenti

sul territorio metropolitano americano. Al contrario, l'Unione Sovietica, le cui infrastrutture avevano subito estesi danni durante il conflitto, non era in grado di reggere il confronto indefinitamente, perché l'impegno incideva sulla disponibilità di beni di consumo primari per i suoi cittadini. Poiché le due superpotenze si impegnavano meramente a competere l'una contro l'altra nell'accumulare armamenti, piuttosto che seguire un piano predeterminato, entrambe presto raggiunsero una capacità di distruzione utilizzando le armi nucleari enormemente superiore a quella necessaria per sconfiggere l'avversario.

COSTITUZIONE ITALIANA (da Treccani.it)

Il testo della Costituzione della Repubblica italiana è stato approvato dall’Assemblea costituente alla fine del 1947, promulgato dal Capo provvisorio dello Stato, De Nicola, ed è entrato in vigore nel 1948. Esso si componeva originariamente di cento trentanove articoli e di XVIII disposizioni transitorie e finali, ed è stato oggetto sinora di molteplici revisioni costituzionali, con cui si è provveduto ad integrare ed aggiornare il testo originario (Revisione costituzionale). Tra queste si segnala, in particolare, la revisione integrale del titolo V della parte II della Costituzione, relativa alle autonomie territoriali, operata con la l. cost. n. 3/2001; mentre, per altro verso, nessuna delle proposte formulate sin dagli anni ottanta del Novecento per modificare la forma di governo (Forme di stato e forme di governo) ha trovato il consenso del Parlamento e/o del corpo elettorale, come dimostrato, da ultimo, dalla reiezione del referendum costituzionale del 2016 (Revisione costituzionale).

CRIMEA (da Treccani.it)

La Crimea è una zona di transito e di rifugio in posizione intermedia fra l’Europa e l’Asia; Ponte commerciale tra l’Oriente e l’Occidente, nel quale furono presenti, con le loro colonie, i Genovesi e, in minor misura, i Veneziani. All’indomani della dissoluzione dell’URSS, la Crimea ha costituito il maggiore punto di frizione territoriale tra l’Ucraina e la Russia. Nel 1995 il contrasto è stato superato con il riconoscimento, anche da parte del Parlamento della Crimea, dell’appartenenza della Repubblica autonoma all’Ucraina. Nel marzo 2014, le forze filorusse hanno assunto il controllo delle basi militari ucraine in Crimea, e il Consiglio supremo della Repubblica autonoma ha votato la secessione dall’Ucraina e la richiesta di annessione alla Federazione russa, decisione confermata con il 97% dei voti favorevoli da un referendum popolare. Nonostante il mancato riconoscimento della comunità internazionale e l’emanazione di sanzioni da parte di Stati Uniti ed Unione europea, il 18 marzo V.V. Putin ha firmato il trattato di adesione della Crimea alla Federazione russa.

CRISI DI CUBA (da Treccani.it)

Il teatro principale della crisi è nell’isola di Cuba. Nell’ottobre del 1962, voli di ricognizione compiuti da U-2 americani su Cuba rivelano che i sovietici stanno installando basi missilistiche. Le basi non sono ancora operative (la maggior parte degli armamenti in rotta verso l’isola sono ancora in mare), ma i missili con testate nucleari a raggio medio e intermedio, una volta istallati, saranno in grado di colpire le principali città della costa orientale degli USA. Il 16 ottobre

1962, il presidente J. Kennedy costituisce un Comitato esecutivo del Consiglio di sicurezza nazionale che rimarrà in sessione segreta per tutti i giorni della crisi. All’interno del Comitato si confrontano le posizioni di chi sostiene la necessità di una soluzione militare (invasione di Cuba o incursioni aeree per distruggere le basi missilistiche) e di chi caldeggia una soluzione diplomatica. Kennedy sceglie la via di una fermezza che lasci margini di trattativa: intima a Mosca di ritirare i missili, allerta le forze nucleari americane e ordina il blocco navale intorno all’isola caraibica per impedire lo sbarco di altre armi. La sera del 22 ottobre 1962, attraverso le radio e le televisioni, J. F. Kennedy informa la nazione della “esplicita minaccia alla pace e alla sicurezza di tutti gli americani”, lanciata dall’URSS. L’appello, drammatico e sconvolgente, prospetta l’ipotesi di un conflitto nucleare (“Non rischieremo prematuramente e senza necessità una guerra nucleare mondiale dopo di cui anche i frutti della vittoria sarebbero cenere sparsa sui nostri cadaveri; ma nemmeno indietreggeremo di fronte a un tale rischio”). Dopo alcuni giorni in cui il mondo resta con il fiato sospeso per il timore di precipitare in una guerra nucleare, le navi sovietiche in viaggio per Cuba invertono la rotta e Mosca accetta di smantellare le basi missilistiche in cambio dell’impegno americano a non invadere l’isola. La crisi si chiude anche con un accordo informale per il quale Washington si impegna a smantellare i missili Jupiter dalla Turchia e dall'Italia.

CRISI DI SUEZ (da Wikipedia.org)

La crisi di Suez fu un conflitto che nel 1956 caratterizzò l'occupazione militare del canale di Suez da parte di Francia, Regno Unito ed Israele, a cui si oppose l'Egitto. La crisi si

concluse quando l'Unione Sovietica minacciò di intervenire al fianco dell'Egitto e gli Stati Uniti, temendo l'allargamento del conflitto, costrinsero britannici, francesi ed israeliani al ritiro.Fu un conflitto ricordato dagli storici per varie particolarità: per la prima volta Stati Uniti e Unione Sovietica si accordarono per garantire la pace; per la prima volta il Canada s'espresse e agì in contrasto verso il Regno Unito; fu l'ultima invasione militare del Regno Unito senza l'avallo politico degli Stati Uniti, segnando secondo molti la fine dell'Impero britannico; allo stesso modo, fu l'ultima invasione militare della Francia e quindi ultimo atto dell'impero coloniale francese; e fu infine una delle poche volte in cui gli Stati Uniti furono in disaccordo con le politiche d'Israele.

CRISI PETROLIFERA (‘73) (da Wikipedia.org)

La crisi energetica del 1973 fu dovuta principalmente alla improvvisa e inaspettata interruzione del flusso dell'approvvigionamento di petrolio proveniente dalle nazioni appartenenti all'Opec (l'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio) verso le nazioni importatrici del petrolio. L'evento scatenante fu la guerra del Kippur, fra Egitto, Siria e Israele. Nell'ottobre del 1973, il giorno dello Yom Kippur, l'esercito egiziano attaccò Israele da sud, ovvero dalla penisola del Sinai, di concerto con quello siriano, che attaccò invece da nord, dalle alture del Golan. Israele si trovò in grave difficoltà durante i primi giorni della guerra, ma - dopo i primi momenti di smarrimento iniziale - l'esercito israeliano risultò vincente su entrambi i fronti, tanto da minacciare Il Cairo.

La guerra finì dopo una ventina di giorni con la proclamazione di un cessate-il-fuoco tra le due parti. Contemporaneamente all'inizio dei combattimenti, gli stati di Egitto e Siria furono aiutati e sostenuti dalla quasi totalità dei paesi arabi e anti-americani, che raddoppiarono il prezzo del petrolio e diminuirono del 25% le esportazioni, per ammonire altre nazioni a non appoggiare Israele, aiutato però dagli Stati Uniti. Ed è per questo motivo che i paesi arabi appartenenti all'Opec bloccarono le proprie esportazioni di petrolio verso Stati Uniti e Paesi Bassi fino al gennaio 1975.

Questo processo portò all'innalzamento vertiginoso del prezzo del petrolio, che in molti casi aumentò più del triplo rispetto alle tariffe precedenti. I governi dei paesi dell'Europa occidentale, i più colpiti dal rincaro del prezzo del petrolio, vararono provvedimenti per diminuire il consumo di petrolio e per evitare gli sprechi. In Italia il governo, presieduto da Mariano Rumor, varò un piano nazionale di “austerity economica” per il risparmio energetico che prevedeva cambiamenti immediati: il divieto di circolare in auto la domenica, la fine anticipata dei programmi televisivi e la riduzione dell'illuminazione stradale e commerciale. Insieme a questi provvedimenti con effetti immediati, il governo impostò anche una riforma energetica complessiva con la costruzione, da parte dell'Enel, di centrali nucleari per limitare l'uso del greggio.

CROLLO DEL COMUNISMO (da Skuola.net)

Il terzo dopoguerra iniziò con il crollo del comunismo. L'avvento alla presidenza dell'URSS di Michail Gorbacev, nel 1985, segnò la maturazione di una crisi già in atto nel mondo

comunista. Gorbacev attuò radicali riforme economiche e istituzionali inconciliabili con il vecchio sistema. Ciò diede la speranza di cambiamenti radicali nei paesi del blocco comunista. Il modello sovietico non era in grado di competere con quello occidentale, né sul piano ideologico, né su quello economico, né su quello politico. Nel 1989 la situazione precipitò, a partire dai paesi satelliti. In Ungheria venne aperto un varco al confine con l'Austria. Iniziarono le fughe verso l'Occidente. Il 10 novembre 1989 crollò il Muro di Berlino, abbattuto dagli abitanti della Germania est. L'anno seguente la Germania tornò unita. In Polonia, Ungheria, Bulgaria e Cecoslovacchia, le libere lezioni portano alla fine del regime comunista. Solo in Romania in trapasso avvenne in modo violento. Con l'abbandono del comunismo in Jugoslavia emersero tensioni nazionalistiche e in Albania iniziarono emigrazioni di massa. In URSS l'opposizione alle riforme cresceva, mentre era in atto un processo di disgregazione dell'Unione. Gorbacev trovò appoggio nei radicali di Borsi Eltsin, che nel 1991 divenne presidente.

CROLLO DEL FASCISMO (da Skuola.net)

Come negli altri paesi europei, anche in Italia durante la guerra le condizioni di vita divennero sempre più difficili. I bombardamenti aerei alleati, la mancanza di cibo, l'aumento dei prezzi diminuirono il consenso nei confronti del fascismo e cominciarono a sorgere numerose proteste. Quando nel luglio 1943 le truppe alleate sbarcarono in Sicilia, l'Italia aveva ormai perso la guerra. Temendo di perdere anche il trono, il re Vittorio Emanuele III intervenne. Dopo che una riunione del Gran Consiglio del Fascismo, il massimo organo del partito fascista, aveva approvato una mozione critica nei confronti di

Mussolini, il re gli chiese le dimissioni e lo fece arrestare il 25 luglio 1943, sostituendolo con il maresciallo Badoglio. Grandi manifestazioni popolari festeggiarono la fine del regime, ma furono represse dalla polizia dell'esercito. A Bari l'esercito uccise 23 persone e ne ferì 70. Intanto il nuovo governo trattava segretamente con gli anglo-americani ed il 3 settembre firmò un armistizio. Dopo essere stato liberato, e messo a capo della Repubblica Sociale Italiana, Mussolini fu ucciso il 28 aprile 1945.

D-DAY (da Wikipedia.org)

Lo sbarco in Normandia fu una delle più grandi invasioni anfibie della storia, messa in atto dalle forze alleate durante la seconda guerra mondiale per aprire secondo fronte in Europa, dirigersi verso la Germania nazista e allo stesso tempo alleggerire il fronte orientale, sul quale da tre anni l'Armata Rossa stava sostenendo un aspro confronto contro i tedeschi. L'invasione iniziò nelle prime ore di martedì 6 giugno 1944 (data conosciuta come D-DAY), quando toccarono terra nella penisola del Cotentin e nella zona di Caen le truppe alleate aviotrasportate, che aprirono la strada alle forze terrestri. All'alba del 6 giugno, precedute da un imponente bombardamento aeronavale, le fanterie sbarcarono su cinque spiagge. Esse si trovavano all'interno di una fascia lunga circa ottanta chilometri sulle coste della Normandia: nel settore statunitense dell'invasione, tre divisioni di fanteria presero terra alle ore 06:30 sulle spiagge denominate Utah e Omaha, mentre nel settore anglo-canadese, un'ora più tardi altre tre divisioni sbarcarono in altrettante spiagge denominate Swword, Juno e Gold.

DECOLONIZZAZIONE (da Wikipedia.org)

La decolonizzazione è il processo politico, raramente pacifico e spesso conflittuale, attraverso il quale una nazione, precedentemente sottoposta a un regime coloniale, ottiene la propria indipendenza. La decolonizzazione politica ebbe inizio nel secondo dopoguerra, con l'indipendenza dell'India nel 1947, e si concluse nel 1999, con la restituzione di Macao (ultimo dominio coloniale portoghese ed europeo in Asia) alla Cina. La Seconda guerra mondiale, ebbe un ruolo fondamentale nel processo di decolonizzazione in quanto rappresentò la scintilla che portò all'indipendenza della maggior parte delle colonie, perché le potenze coloniali sfruttarono nuovamente risorse umani e materiali delle colonie. Anche l'ONU ebbe un ruolo fondamentale nella decolonizzazione. La decolonizzazione può essere suddivisa in tre fasi principali: la prima ebbe inizio negli anni Quaranta e vide la decolonizzazione di gran parte del Sud-Est asiatico; la seconda fase è identificabile negli anni Cinquanta, quando l'indipendenza fu conquistata dagli stati dell'Africa settentrionale; la terza e ultima fase ebbe inizio negli anni Sessanta quando la decolonizzazione si verificò con particolare rapidità e intensità, nell'Africa subsahariana.

DESAPARECIDOS (da Wikipedia.org)

L’espressione desaparecidos , si riferisce alle persone che furono arrestate per motivi politici, o anche semplicemente accusate di avere compiuto attività "anti governative" dalla polizia dei regimi militari argentino, cileno e di altri paesi dell'America latina, e delle quali si persero in seguito le tracce.

Tipico del fenomeno dei desaparecidos fu la segretezza con cui operarono le forze governative; gli arresti e i sequestri avvenivano spesso di notte e in genere senza testimoni, così come segreto rimaneva tutto ciò che seguiva all'arresto; le autorità non fornivano ai familiari la notizia degli avvenuti arresti e gli stessi capi di imputazione erano solitamente molto vaghi. Della maggioranza dei desaparecidos non si seppe effettivamente mai nulla e solo dopo la caduta del regime militare e il ritorno alla democrazia, con la pubblicazione del rapporto Nunca más (Mai più), che permise la ricostruzione di una parte degli avvenimenti e della sorte di un certo numero di "scomparsi", fu possibile conoscere che molti di loro furono detenuti in campi di concentramento e in centri di detenzione clandestini, torturati e infine assassinati segretamente, con l'occultamento delle salme in fosse comuni o gettati nell'Oceano Atlantico o nel Rio de la Plata con i cosiddetti voli della morte.

La sparizione forzata è un fenomeno che si è verificato anche in altri paesi e in altri momenti storici, facendo del termine spagnolo una parola mantello d'uso comune. Tale fenomeno è stato riconosciuto come crimine contro l'umanità dall'articolo 7 dello Statuto di Roma del 17 luglio 1998 per la costituzione del Tribunale Penale Internazionale e dalla risoluzione delle Nazioni Unite numero 47/133 del 18 dicembre 1992.

DIRITTI UMANI (da Wikipedia.org)

I diritti umani (o diritti dell'uomo) sono una branca del diritto e una concezione filosofico-politica. Essi rappresentano i diritti inalienabili che ogni essere umano possiede. Tra i diritti fondamentali dell'essere umano si possono ricordare, tra gli

altri, il diritto alla libertà individuale, il diritto alla vita, il diritto all'autodeterminazione, il diritto a un giusto processo, il diritto ad un'esistenza dignitosa, il diritto alla libertà religiosa con il conseguente diritto a cambiare la propria religione, oltre che, di recente tipizzazione normativa, il diritto alla protezione dei propri dati personali (privacy) e il diritto di voto.

DUE GIUGNO 1946 (da Treccani.it)

Il 2 giugno 1946 fu indetto il referendum che avrebbe permesso al popolo italiano di decidere quale assetto dare al paese: monarchico o repubblicano. Contestualmente si sarebbe votato per eleggere un’Assemblea costituente che avrebbe dato all’Italia il testo con le leggi fondamentali dello Stato. A dare ulteriore valore alle elezioni del 1946 fu la prima partecipazione delle donne al voto, un evento che si inserisce in un contesto di nuove aspirazioni che accompagnarono l’immediato dopoguerra. I risultati del referendum mostrarono concretamente come le forze politiche del Paese erano geograficamente spaccate tra Nord e Sud. Culla dei voti monarchici fu proprio il sud Italia dove questi cercarono il loro consenso nel tentativo di colmare le distanze nei confronti dei repubblicani, ben consci del fatto che sarebbe stato inutile condurre tale operazione al Centro e al Nord. Lo stesso Piemonte, padre della dinastia, a seguito del referendum darà una netta maggioranza repubblicana. Nelle elezioni per la Costituente, la D.C. divenne il primo partito (35,2%), seguito da due partiti di sinistra, il Psiup (20,7%) e il Pci (19%).

ELLIS ISLAND (da Wikipedia.org)

Ellis Island è un isolotto artificiale, costruito coi detriti rimanenti dagli scavi della metropolitana di New York, alla foce del fiume Hudson nella baia di New York. Antico arsenale militare, dal 1892 al 1954, anno della sua chiusura, è stato il principale punto d'ingresso per gli immigranti che sbarcavano negli Stati Uniti. Attualmente l'edificio ospita l'Ellis Island Immigration Museum che è visitabile utilizzando il medesimo biglietto e traghetto che consente l'accesso anche alla vicina Statua della Libertà.

EMIGRAZIONE (da Wikipedia.org)

L'emigrazione europea della seconda metà del XX secolo, aveva come destinazione soprattutto stati europei in crescita come Francia (a partire dagli anni 1850), Svizzera, Belgio (a partire dagli anni 1940) e Germania ed era considerata da molti, al momento della partenza, come un'emigrazione temporanea, nella quale lavorare e guadagnare per costruire, poi, un migliore futuro in Italia. Questo fenomeno si verificò però soprattutto a partire dagli anni 1970, periodo in cui molti italiani rimpatriarono. In Italia, il fenomeno ha riguardato dapprima il Settentrione (Piemonte, Veneto e Friuli in particolare) e, dopo il 1880 anche il Mezzogiorno. In particolare, dai porti del Mar Mediterraneo partirono molte navi con migliaia di italiani diretti nelle Americhe (Stati Uniti, Brasile, Argentina) in cerca di un futuro migliore.

Lo stato italiano firmò nel 1955 un patto di emigrazione con la Germania con il quale si garantiva il reciproco impegno in materia di migrazioni e che portò quasi tre milioni di italiani a varcare la frontiera in cerca di lavoro. Un importante fenomeno di aggregazione che si riscontra in Europa come anche negli

altri paesi e continenti meta dei flussi migratori italiani è quello dell'associazionismo di emigrazione.

ESODO GIULIANO-DALMATA (da Wikipedia.org)

L'esodo giuliano-dalmata, noto anche come esodo istriano, è un evento storico consistito nella diaspora forzata della maggioranza dei cittadini di etnia e di lingua italiana che si verificò a partire dalla fine della seconda guerra mondiale e negli anni ad essa successivi dai territori del Regno d'Italia prima occupati dall'Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia del maresciallo Josip Broz Tito e successivamente annessi dalla Jugoslavia. Il fenomeno, susseguente agli eccidi noti come massacri delle foibe, coinvolse in generale tutti coloro che diffidavano del nuovo governo jugoslavo e fu particolarmente rilevante in Istria, dove si svuotarono dei propri abitanti interi villaggi e cittadine nell'esilio, si coinvolsero tutti i territori ceduti dall'Italia con il trattato di Parigi e, in misura minore, anche alcune aree litoranee della Dalmazia occupate dall'Italia durante la guerra.

EURO (da Wikipedia.org)

L'euro, è la valuta comune ufficiale dell'Unione europea (nel suo insieme) e quella unica attualmente adottata da 19 dei 28 Stati membri dell'Unione aderenti all'Unione economica e monetaria dell'Unione europea (UEM), ossia Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna. Il complesso di questi Paesi, detto informalmente zona euro (o anche eurozona

o eurolandia), conta una popolazione di oltre 335 milioni di abitanti; prendendo in considerazione anche quei paesi terzi che utilizzano divise legate all'euro, la moneta unica interessa direttamente oltre 480 milioni di persone in tutto il mondo. In aggiunta ai membri dell'eurozona, la moneta unica europea è utilizzata anche in altri sei Stati europei, a seguito di accordi internazionali o a seguito dell'adozione unilaterale e a quattro microstati. La nascita ufficiale della moneta unica europea avvenne il 1º gennaio 1999, con un comunicato del Consiglio dei Ministri europei. Il debutto dell'euro sui mercati finanziari risale al 1999, mentre la circolazione monetaria ebbe effettivamente inizio il 1º gennaio 2002 nei dodici Paesi dell'Unione che per primi hanno adottato la nuova valuta. La moneta è suddivisa in 100 centesimi. L'euro è amministrato dalla Banca centrale europea, con sede a Francoforte sul Meno, e dal Sistema europeo delle banche centrali; il primo organismo è responsabile unico delle politiche monetarie comuni, mentre coopera con il secondo per quanto riguarda il conio e la distribuzione di banconote e monete negli stati membri.

EX JUGOSLAVIA (da Treccani.it)

Lo Stato jugoslavo nasce nel 1918 e nel 1945, in seguito alla guerra di liberazione dal nazifascismo guidata dal comunista Josip Broz, 'Tito', diviene una Repubblica federale formata dalle sei repubbliche di Serbia, Montenegro, Slovenia, Bosnia-Erzegovina, Croazia e Macedonia, oltre alle province autonome del Kosovo e della Vojvodina. Dopo la scomparsa di Tito (maggio 1980), che per circa 40 anni aveva garantito la coesione pacifica di una realtà fortemente eterogenea dal punto di vista etnico, politico, religioso e culturale, si apre una fase di

instabilità determinata da un'inflazione crescente, da un forte indebitamento estero e da un farraginoso sistema decisionale legato alla rappresentanza etnica. Nel 1990 si dissolve la Lega dei comunisti, il partito unico, dal 1945 punto di riferimento della Federazione. Da allora cominciano a manifestarsi interessi economici divergenti, contrasti politici e forti spinte nazionaliste.Nel 1992 la Slovenia e la Croazia dichiarano la loro indipendenza mentre la minoranza serba presente nella Croazia si dichiara a sua volta indipendente con l'appoggio militare della Serbia, scatenando il conflitto serbo-croato (1991-92), che vede il cessate il fuoco grazie a un intervento dei caschi blu dell'ONU nel febbraio 1992. La Serbia, alla guida del comunista-nazionalista Milosevic, è lo Stato più potente dell'area, difende le sue prerogative politico-economiche e, con l'obiettivo di una 'Grande Serbia', vuole tutelare i 2 milioni di serbi che vivono al di fuori della repubblica. Così nel 1992 il fronte si sposta in Bosnia-Erzegovina (con la popolazione per il 44% musulmana, per il 31% serba, per il 17% croata) dove i serbi si oppongono all'indipendenza voluta dai musulmani e dai croati. I serbo-bosniaci e l'esercito federale occupano il 70% della Bosnia, bombardano la capitale Sarajevo, effettuano operazioni di pulizia etnica e religiosa, stuprano le donne bosniache. La comunità internazionale dimostra sostanzialmente la sua impotenza di fronte al conflitto che è terminato nel 1995 grazie all'imponente intervento armato della Nato, con un bilancio di 250.000 morti ed oltre 2 milioni di profughi. Gli accordi di Dayton (Usa) firmati il 21 novembre 1995 da Milosevic per i serbi, da Tudjman per i croati e da Izetbegovic per i bosniaci stabiliscono che la Bosnia è un unico stato composto però da due diverse entità: una Federazione musulmano-croata ed una repubblica serbo-bosniaca.

FASCISMO (da Wikipedia.org)

Il Fascismo è stato un movimento politico nato all’inizio del XX secolo, in Italia.Fu fondato soprattutto per iniziativa del giornalista e politico Benito Mussolini.L’ideologia di questo movimento è stata interpretata come rivoluzionaria e reazionaria, e allo stesso tempo nazionalista, autoritaria e totalitaria. E’ anche considerato anticapitalista e fautore della proprietà privata e della divisione della popolazione in classi sociali.Questo movimento fu appoggiato anche da noti personaggi e prevedeva che lo Stato fosse ridotto alle funzioni essenziale dell’ordine giuridico e politico.Una spinta decisiva alla nascita del fascismo è dovuta anche al fenomeno, conseguenza della prima guerra mondiale, dell'arditismo. La critica storica di alcuni studiosi come Piero Calamandrei o Paolo Alatri esita tuttavia ad attribuire una base ideologica al movimento fascista connotato, specie fra il 1920 ed il 1924, da diverse filosofie operative, con repentini ed opportunistici cambiamenti di impostazione politica tali da negare di per se stessi l'esistenza di una dottrina unitaria al movimento prima ed al partito poi. Dopo la fine della seconda guerra mondiale si sono sviluppate una serie di correnti che si rifanno all'ideologia, definite come neofascismo; tuttavia la natura prevalente del movimento è tuttora oggetto di dibattito.

FEMMINISMO (da Wikipedia.org)

Il femminismo è un movimento complesso ed eterogeneo che si è sviluppato con caratteristiche peculiari in ogni paese ed epoca. Molti fattori contribuiscono a definire e ridefinire il concetto di femminismo e le pratiche politiche ad esso

connesse (ad esempio classe, etnia, sessualità). Al suo interno ci sono quindi diverse posizioni e approcci teorici, tant'è che ad oggi alcune studiose, teoriche e/o militanti femministe parlano di femminismi.In particolare esistono teorie contrastanti riguardo l'origine della subordinazione delle donne ed in merito al tipo di percorso che dovrebbe essere portato avanti per liberarsene: se lottare solo per le pari opportunità tra uomini e donne, se criticare radicalmente le nozioni di "identità sessuale" e "identità di genere", oppure - ancora - se eliminare alla radice i ruoli e quindi tale subordinazione.

FOIBE (da Wikipedia.org)

L'espressione massacri delle foibe indica gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, avvenuti durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra, ad opera dei Comitati popolari di liberazione. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati molti dei corpi delle vittime, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto, "foibe".Per estensione i termini "foibe" e il neologismo "infoibare" sono diventati sinonimi di uccisioni che in realtà furono in massima parte perpetrate in modo diverso: la maggioranza delle vittime morì nei campi di prigionia jugoslavi o durante la deportazione verso di essi.Il fenomeno dei massacri delle foibe è da inquadrare storicamente nell'ambito della secolare disputa fra italiani e popoli slavi per il possesso delle terre dell'Adriatico orientale, nelle lotte intestine fra i diversi popoli che vivevano in quell'area e nelle grandi ondate epurative jugoslave del dopoguerra, che colpirono centinaia di migliaia di persone in un paese nel quale, con il crollo della dittatura fascista, andava

imponendosi quella di stampo filosovietico, con mire sui territori di diversi paesi confinanti.

GANDHI (da Wikipedia.org)

Mohandas Karamchand Gandhi è stato un politico, filosofo e avvocato indiano.Importante guida spirituale per il suo paese, lo si conosce soprattutto col nome di Mahatma, appellativo che gli fu conferito per la prima volta dal poeta Rabindranath Tagore. Un altro suo soprannome è Bapu, che in hindi significa "padre".Gandhi è stato uno dei pionieri e dei teorici del satyagraha, la resistenza all'oppressione tramite la disobbedienza civile di massa che ha portato l'India all'indipendenza. Il satyagraha è fondato sulla satya (verità) e sull'ahimsa (nonviolenza). Con le sue azioni Gandhi ha ispirato movimenti di difesa dei diritti civili e personalità quali Martin Luther King, Nelson Mandela e Aung San Suu Kyi.In India Gandhi è stato riconosciuto come Padre della nazione e il giorno della sua nascita (2 ottobre) è un giorno festivo. Questa data è stata anche dichiarata «Giornata internazionale della non violenza» dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

GENOCIDIO (da Wikipedia.org)

Con genocidio, secondo la definizione adottata dall'ONU, si intendono «gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso».Il termine "genocidio" è una parola d'autore coniata da Raphael Lemkin, giurista polacco di origine ebraica, studioso ed esperto

del genocidio armeno, introdotta per la prima volta nel 1944, dato che voleva dare un nome ad uno dei peggiori crimini che l’uomo possa commettere. Comportando la morte di migliaia, a volte milioni, di persone, e la perdita di patrimoni culturali immensi. Alcuni autori ritengono genocidio un sinonimo di pulizia etnica e di etnocidio, mentre secondo altri si tratta di un fenomeno diverso, almeno per gradazione. Secondo Gérard Prunier, la pulizia etnica è lo sterminio di massa di una parte della popolazione per allontanare i sopravvissuti ed occupare il territorio, mentre nel genocidio "vero" non esistono vie di fuga: anche i gruppi religiosi e politici non possono salvarsi attraverso la conversione o la sottomissione. Si sostiene anche che il genocidio sia un crimine contro l'umanità.

GIORNATA DEL RICORDO (da Wikipedia.org)

Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92 essa vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».Al Giorno del ricordo è associato il rilascio di una medaglia commemorativa destinata ai parenti delle persone soppresse e infoibate in Istria, a Fiume, in Dalmazia o nelle province dell'attuale confine orientale dall'8 settembre 1943 al 10 febbraio 1947. Sono esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati uccisi mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dell'Italia.La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l'Istria e la maggior parte della Venezia Giulia.

Il primo anno in cui si celebrò il Giorno del ricordo fu il 2005. In quell'occasione l'allora presidente Carlo Azeglio Ciampi emise un comunicato, nel quale espresse la propria soddisfazione per l'istituzione della solennità: rivolgendo il proprio pensiero «a coloro che perirono in condizioni atroci nelle Foibe e alle sofferenze di quanti si videro costretti ad abbandonare per sempre le loro case in Istria e in Dalmazia» affermò che «Questi drammatici avvenimenti formano parte integrante della nostra vicenda nazionale; devono essere radicati nella nostra memoria; ricordati e spiegati alle nuove generazioni. Tanta efferatezza fu la tragica conseguenza delle ideologie nazionalistiche e razziste propagate dai regimi dittatoriali responsabili del secondo conflitto mondiale e dei drammi che ne seguirono».

GIORNO DELLA MEMORIA (da Wikipedia.org)

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l'Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto.Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del "1º Fronte ucraino" arrivarono per prime presso Auschwitz, scoprendo il vicino campo di concentramento di Auschwitz e liberandone i superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazifascista.L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati in quel lager nazista.Nonostante i sovietici liberarono circa sei mesi prima di Auschwitz, il campo di concentramento di Majdanek, fu stabilito che la celebrazione del giorno della Memoria coincidesse con la data in cui venne liberato Auschwitz. Fino al 1º gennaio 2016, l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah Yad Vashem di Gerusalemme, riconosceva 26.120 persone come "Giusti tra le Nazioni", cioè non ebrei che durante l'olocausto si sono impegnati, a rischio della vita e senza nessun interesse economico, a soccorrere gli ebrei perseguitati.

GLOBALIZZAZIONE (da Wikipedia.org)

La globalizzazione è un processo d'interdipendenze economiche, sociali, culturali, politiche e tecnologiche i cui effetti positivi e negativi hanno una rilevanza planetaria, tendendo ad uniformare il commercio, le culture, i costumi e il pensiero.Tra gli aspetti positivi della globalizzazione vanno annoverati la velocità delle comunicazioni e della circolazione di informazioni, l'opportunità di crescita economica per paesi a lungo rimasti ai margini dell'economia, la contrazione della distanza spazio-temporale, e la riduzione dei costi per l'utente finale grazie all'incremento della concorrenza su scala

internazionale. Gli aspetti negativi sono il degrado ambientale, il rischio dell'aumento delle disparità sociali, la perdita delle identità locali, la riduzione della sovranità nazionale e dell'autonomia delle economie locali, la diminuzione della privacy.

GUERRA CIVILE (da Wikipedia.org)

La guerra civile è un conflitto armato di vaste proporzioni, nel quale le parti belligeranti sono principalmente costituite da persone appartenenti alla stessa popolazione e quindi di uno stesso Stato o Paese, tipicamente divise in fazioni avverse.

Una guerra civile è generalmente combattuta all'interno di uno Stato per imporre sull'intero territorio statale o su una sua parte il proprio monopolio della violenza, al posto di quello degli avversari; lo Stato in questione sarà quindi uno dei contendenti, se non è crollato. In una guerra civile le due fazioni in lotta all'interno della stessa nazione hanno come obiettivo la distruzione totale dell'avversario, distruzione fisica e ideologica. Questa è la caratteristica principale della guerra civile: una fazione non si arresta fino a che non ha eliminato l'altra.

GUERRE DEL GOLFO (da Wikipedia.org)

La guerra del Golfo (2 agosto 1990 – 28 febbraio 1991), detta anche prima guerra del Golfo in relazione alla cosiddetta seconda guerra del Golfo, è il conflitto che oppose l'Iraq ad una coalizione composta da 35 stati formatasi sotto l'egida dell'ONU e guidata dagli Stati Uniti, che si proponeva di restaurare la sovranità del piccolo emirato del Kuwait, dopo che questo era stato invaso e annesso dall'Iraq.

Agli inizi di febbraio del 1990 il presidente iracheno Saddam Hussein invase il vicino Stato del Kuwait per impossessarsi delle sue grandissime riserve di petrolio.L'invasione provocò delle immediate sanzioni da parte dell'ONU che lanciò un ultimatum, imponendo il ritiro delle truppe irachene. La richiesta non conseguì risultati e, dopo una serie di scontri ed operazioni militari, il 17 gennaio 1991 le truppe degli Stati Uniti, supportate dai contingenti della coalizione penetrarono in Iraq, scacciando così l’invasore iracheno liberando il Kuwait.

GUERRA DEL VIETNAM (da Wikipedia.org)

La guerra del Vietnam fu un conflitto armato combattuto a partire dal 1955 (data di costituzione del Fronte di Liberazione Nazionale filo-comunista) e conclusosi il 30 aprile 1975: la guerra si svolse prevalentemente nel territorio del Vietnam del Sud e vide contrapposte le forze insurrezionali filo-comuniste, sorte in opposizione al governo autoritario filo-statunitense costituito nel Vietnam del Sud, e le forze governative della cosiddetta Repubblica del Vietnam, creata dopo la conferenza di Ginevra del 1954, successiva alla guerra d'Indocina contro l'occupazione francese.Il conflitto, iniziato in realtà fin dalla metà degli anni cinquanta con il primo manifestarsi di un'attività terroristica e di guerriglia in opposizione al governo sudvietnamita, vide il diretto coinvolgimento degli Stati Uniti d'America che incrementarono progressivamente secondo la strategia dell'escalation le loro forze militari in aiuto al governo del Vietnam del Sud, fino a impegnare un'enorme quantità di forze terrestri, aeree e navali dal 1965 al 1972, con un picco di 550.000 soldati nel 1969.

La guerra del Vietnam non interessò soltanto il territorio del Paese asiatico, ma coinvolse progressivamente il Laos (ufficialmente neutrale, ma in realtà oggetto di operazioni belliche segrete statunitensi e di infiltrazioni continue di truppe nord-vietnamite) e la Cambogia, interessata massicciamente da attacchi aerei e terrestri americani (1969-1970) e infine invasa dalle forze nordvietnamite in appoggio alla guerriglia dei Khmer Rossi. Anche lo stesso Vietnam del Nord venne ripetutamente colpito da pesanti e continui bombardamenti degli aerei statunitensi (dal 1964 al 1968 e ancora nel 1972), sferrati per indebolire le capacità militari nordvietnamite e per frantumare la volontà politica del governo di Hanoi di continuare la lotta insurrezionale al sud.

GUERRA DI COREA (da Wikipedia.org)

La guerra di Corea fu il conflitto combattuto nella penisola coreana dal 1950 al 1953. Essa determinò una delle fasi più acute della guerra fredda, con il rischio di un conflitto globale e il possibile utilizzo di bombe nucleari.La guerra scoppiò nel 1950 a causa dell'invasione della Corea del Sud da parte dell'esercito nordcoreano. L'invasione determinò una rapida risposta dell'ONU: su mandato ONU, gli Stati Uniti, affiancati da altri 17 Paesi, intervennero militarmente nel tentativo di liberare il paese occupato e, alla fine, rovesciare il governo nordcoreano.L'attacco alla Corea del Sud fu proposto dal leader nordcoreano - nell'ottica di una riunificazione nazionale - sia all'Unione Sovietica che alla Repubblica Popolare Cinese già nell'autunno del 1949. Il leader russo Stalin e quello cinese Mao Tse-tung acconsentirono per motivi diversi: Stalin, fresco del cocente danno d'immagine conseguente al Blocco di Berlino da lui

iniziato nel 1948, cui gli statunitensi risposero col ponte aereo, era deciso a "studiare" l'entità della potenza rivale.Mao, invece, era debitore al leader nordcoreano, il quale aveva inviato parte del suo esercito a sostenere i comunisti cinesi nella guerra civile cinese del 1946 - 1949. Stalin promise solo aiuti bellici e forniture alimentari, invece Mao appoggiò i nordcoreani anche con istruttori militari e mise a disposizione anche aeroporti in Manciuria, ritenuti, a torto, al sicuro dai bombardamenti statunitensi. Nell'aprile 1950 il governo nordcoreano accusò pubblicamente l'esercito sudcoreano di aver effettuato 2.617 incursioni armate oltreconfine per compiere omicidi mirati, razzie, rapimenti, saccheggi, incendi dolosi allo scopo di turbare l'ordine sociale, di fomentare disordini, di guadagnare posizioni strategiche a ridosso del confine.

GUERRA DI POSIZIONE (da Wikipedia.org)

La guerra di posizione è un modo di condurre un conflitto, in maniera stabile fino al logoramento del nemico.Consiste nella fortificazione dei fronti dove i soldati rimanevano rintanati per mesi e mesi. Il più antico e classico sistema di condurre una guerra di posizione è ovviamente l'assedio: sia durante l'età antica che durante il Medioevo il modo per espugnare una città era quella di circondarla e ridurla allo sfinimento e bombardarla sia materialmente (con catapulte e simili) che moralmente (insulti, ostentazione della sicurezza della propria vittoria).Con l'invenzione della polvere da sparo nell'età moderna, la guerra si rivoluzionò: pareva che le battaglie potessero essere brevi e temporanee grazie alle nuove armi potenti e distruttive: moschetti e cannoni. Tuttavia proprio per l'alto numero di

perdite, le battaglie arrivavano ad una situazione di stallo e si dovette ricorrere alle trincee, già usate dal medioevo. Inoltre, l'assedio divenne più complesso. Nonostante la disponibilità per gli assedianti di potenti cannoni d'assedio, i mortai, anche i difensori erano equipaggiati con moschetti e cannoni da fortezza e potevano prendere le necessarie contromisure.

GUERRA ETNICA (da Volint.it)

È una guerra organizzata da popoli con usi e costumi, pelle, tradizioni e cultura diversi.Un elenco dei Paesi nei quali era in corso un conflitto armato, stilato nel lontano 1988, evidenziava che, in un totale di 111 conflitti nel mondo, ben 63 si presentavano come conflitti interni e 36 fra questi venivano descritti come "guerre di formazione di Stati", ossia scontri in cui gli attori coinvolti erano, da una parte un governo, dall’altra un gruppo di opposizione che reclamava l’autonomia o la secessione di un’etnia o di una regione particolare. I dati recenti non fanno che confermare l’evolversi di questa tendenza, ponendo in luce la diminuzione dei conflitti interstatali classici ed il rispettivo aumento dei conflitti interstatali, in particolare nei Paesi del Terzo Mondo. Uno studio afferma che i delitti perpetrati dagli Stati nei confronti dei membri di gruppi etnici e/o politici hanno determinato una perdita di vite umane di gran lunga superiore a quella causata da tutte le altre forme di conflitto messe insieme… in media, sono morte per mano di uno Stato tra 1,6 e 3,9 milioni di civili inermi in ciascuno dei decenni trascorsi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

GUERRA FREDDA (da Wikipedia.org)

Con l'espressione guerra fredda si indica la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947, tra le due potenze principali emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale: gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica. Ben presto si giunse alla divisione dell'Europa in sfere di influenza e alla formazione di blocchi internazionali ostili, denominati comunemente come Occidente (gli Stati Uniti, gli alleati della NATO e i Paesi amici) ed Oriente, o "blocco comunista" (l'Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici), oltre a tutti i Paesi non allineati del resto del mondo.Questa suddivisione influenzò fortemente per decenni l'opinione pubblica mondiale ed ebbe il suo concreto emblema nella spaccatura della Germania in Germania ovest e Germania est tramite il muro di Berlino e l'immagine della cortina di ferro, usata per la prima volta da Winston Churchill. Si trattava sostanzialmente della contrapposizione tra due grandi ideologie politico-economiche: la democrazia-capitalista da una parte e il totalitarismo-comunista dall'altro, estraneo all'internazionalismo del mercato. La tensione che ne risultò, durata circa mezzo secolo, pur non concretizzandosi mai in un conflitto militare diretto (da cui il termine fredda quando in realtà la disponibilità di armi nucleari per entrambe le parti avrebbe potuto distruggere inesorabilmente l'intero pianeta in una guerra nucleare), si sviluppò nel corso degli anni incentrandosi sulla competizione in vari campi (militare, spaziale, tecnologico, ideologico, psicologico, sportivo) contribuendo almeno in parte allo sviluppo ed evoluzione della società stessa con l'avvento della terza rivoluzione industriale.

GUERRA LAMPO-TRINCEA (da Wikipedia.org)

Il piano Schlieffen, secondo il piano dello stato maggiore tedesco, fu elaborato dieci anni prima della Prima Guerra Mondiale dal generale Alfred von Schlieffen. La guerra scoppiata nell’estate del 1914 era destinata a svolgersi in condizioni di estrema mobilità e durare poche settimane con il tempo di entrare in profondità nel territorio nemico e di distruggere, per mezzo di potenti offensive, le forze avversarie. Per realizzare il suo piano, la Germania, violò la neutralità del Belgio e aggirò le forze francesi concentrate in Lorena. L’avanzata venne tuttavia arrestata sulla Marma, dove l’esercito francese riuscì a concentrarsi in pochi giorni.Fallita la “guerra lampo”, gli eserciti avversari furono impegnati sul fronte occidentale in una lunga guerra di logoramento, che ebbe la trincea come principale protagonista.

GULAG (da Wikipedia.org)

Gulag è stato il ramo della polizia politica dell'URSS che costituì il sistema penale dei campi di lavoro forzato. Benché questi campi fossero stati pensati per la generalità dei criminali, il sistema dei Gulag è noto soprattutto come mezzo di repressione degli oppositori politici dell'Unione Sovietica.Nati durante il periodo degli zar e probabilmente fondati da Pietro il Grande, erano usati come campi per i detenuti politici anti zaristi e personaggi scomodi. Dopo la rivoluzione bolscevica avvenne la liberazione di tutti i prigionieri, ma nel 1917 Lenin annunciò che tutti i "nemici di classe", anche in assenza di prove di alcun crimine contro lo Stato, non potevano essere fidati e non dovevano essere trattati meglio dei

criminali. Dal 1918, vennero ristrutturate le attrezzature di detenzione in campi, quali ampliamento e riassetto dei precedenti campi di lavoro katorga, realizzati in Siberia come parte del sistema penale della Russia imperiale. I due tipi principali erano i Campi speciali Vechecka e i campi di lavoro forzato. Questi venivano eretti per varie categorie di persone considerate pericolose per lo Stato: criminali comuni, prigionieri della Guerra civile russa, funzionari accusati di sabotaggio e malversazione, nemici politici vari e dissidenti, nonché ex nobili, imprenditori e grandi proprietari terrieri.

G7, G8, G20 (da Wikipedia.org)

Il Gruppo dei Sette (di solito abbreviato in G7) è il vertice dei ministri dell'economia delle sette nazioni sviluppate con la ricchezza nazionale netta più grande al mondo. Sono anche definite dal Fondo Monetario Internazionale come le 7 maggiori economie avanzate. Esso è nato nel 1975 (ma formalizzato nel 1986), quando il Canada aderì al Gruppo dei Sei Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d'America. Anche il rappresentante dell'UE e il Presidente del FMI sono sempre presenti agli incontri.Il Gruppo degli Otto, di solito abbreviato in G8, (attualmente, in seguito alla sospensione della Russia, G7) è un forum politico di otto governi della Terra: Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Canada, e Russia, attualmente sospesa. I restanti paesi dell'Unione europea sono ugualmente rappresentati dalla Commissione europea ma l'UE non può ospitare vertici o presiederli. Il suo predecessore G7 (senza la Russia), in vigore dal 1976, riunisce ancora oggi i ministri dell'economia dei primi sette Paesi. Il gruppo si

riunisce come forum economico ogni anno in una data variabile, ma sempre tra fine maggio e metà luglio.Il Gruppo dei 20 (o G20) è un forum dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali, creato nel 1999, dopo una successione di crisi finanziarie per favorire l'internazionalità economica e la concertazione tenendo conto delle nuove economie in sviluppo. Di esso fanno parte i 19 paesi più industrializzati (quelli del G8 in primis) con l'eccezione di Spagna, Paesi Bassi e Svizzera. È presente, inoltre, l'Unione europea.Il G20 rappresenta i due terzi del commercio e della popolazione mondiale, oltre all'80% del PIL mondiale. Sono presenti anche alcune tra le maggiori organizzazioni internazionali.

IMPERO COLONIALE (da Wikipedia.org)

Fino all'Ottocento, l'espansione coloniale europea si era dopotutto mantenuta limitata alle coste ed alle regioni più importanti: l'Inghilterra aveva poche colonie provvisorie in Nord America, la Francia alcune colonie commerciali in Canada, il Portogallo le coste del sud del Brasile, la Spagna i territori cileni, colombiani, argentini e l'America centrale. Vi erano inoltre colonie europee in Oceania (Indonesia) ed in alcune coste dell'Africa.Quando però nel 1776, dopo una lunga guerra, gli Stati Uniti d'America ottennero l'indipendenza, fu chiaro che era sorta una nuova grande potenza. Lentamente, nel corso dell'Ottocento, questo paese vastissimo e dalle infinite potenzialità diede filo da torcere agli Stati europei, i quali, per controbilanciare l'espansione economica dell'America, diedero inizio alla spartizione dell'Africa.

Questo fu un processo relativamente veloce (dal 1830, con la presa francese dell'Algeria, al 1936, con la conquista italiana dell'Etiopia), ma che cambiò il mondo per sempre. Si può dire che l'acme di tale periodo fu a cavallo fra i due secoli, quando gli stati europei (di gran lunga predominanti Inghilterra e Francia, ma anche Belgio, Italia, Spagna e Germania) instaurarono vasti domini coloniali che distrussero ogni sorta di indipendenza del continente. Fu un periodo che per la sua durezza fu ampiamente contestato da molti intellettuali.

IMPRESA FIUMANA (da Wikipedia.org)

L'Impresa di Fiume consistette nella ribellione di alcuni reparti del Regio Esercito (circa 2 600 uomini tra fanteria e artiglieria) al fine di occupare la città adriatica di Fiume, contesa tra l'Italia e il neonato Regno di Jugoslavia. Organizzata da un fronte politico a prevalenza nazionalista e guidata dal poeta Gabriele D'Annunzio, la spedizione raggiunse Fiume il 12 settembre 1919, proclamandone l'annessione al Regno d'Italia.L'occupazione dei "legionari" dannunziani durò 16 mesi con alterne vicende, tra cui la proclamazione della Reggenza Italiana del Carnaro. Avendo lo scopo di influire sulla Conferenza internazionale della pace, l'Impresa fiumana raggiunse l'epilogo con l'approvazione del Trattato di Rapallo. L'opposizione dei dannunziani all'applicazione del trattato portò il governo Giolitti ad intervenire con la forza, sgombrando Fiume durante le giornate del Natale 1920.Filippo Tommaso Marinetti, durante il periodo della sua presenza a Fiume nel settembre 1919, definì gli autori dell'impresa disertori in avanti.

INTEGRALISMO ISLAMICO (da Wikipedia.org)

L'integralismo islamico è per lo più associato ai movimenti germinati successivamente al fallimento dell'esperienza del "riformismo" fiorito nel XIX secolo specie con la nascita in Egitto - alla fine degli anni '20 - del movimento dei Fratelli Musulmani. La maggior risonanza internazionale la si è però avuta negli anni ’70 in Iran, con la cosiddetta “Rivoluzione islamica” dell’ayatollah Ruhollah Khomeyni. L'integralismo islamico sostiene il dovere dell'applicazione rigida e totale della legge islamica, basata sul Corano e la Sunna, estesa anche alla vita politica e sociale. Dato però che l'autodefinizione dell'Islam è quella di dīn wa dunya, ossia "religione e mondo", o "ultramondanità e mondanità", la definizione di "integralismo" è un'evidente tautologia perché per l'Islam o si coniugano costantemente gli aspetti sacri e profani dell'esperienza umana oppure non si è semplicemente all'interno del sistema islamico, anche se occorre specificare che l'affermazione di "incapacità" dell'Islam di distinguere il laico dal religioso non trova e non ha quasi mai trovato un inveramento storico nei circa 1.400 anni di storia della civiltà islamica.

INTIFADA (da Wikipedia.org)

Intifada è un termine arabo che vuol significare nella fattispecie "rivolta", "sollevazione".Il termine è entrato nell'uso comune come nome con cui sono conosciute le rivolte arabe dirette a porre fine alla presenza israeliana in Palestina. L'Intifāda è uno degli aspetti più significativi degli anni recenti del conflitto israelo-palestinese. L'intifada di divide in:

l'intifada delle pietre (prima), l'intifada di Al-Aqsa (seconda) e l'intifada dei coltelli (terza).

ISIS (da Wikipedia.org)

Stato Islamico è il nome che si è data un'organizzazione jihadista salafita attiva in Siria e Iraq, dove controlla un ampio territorio. Il suo capo, Abu Bakr al-Baghdadi, nel giugno 2014 ha proclamato la nascita di un califfato nei territori caduti sotto il suo controllo in un'area compresa tra la Siria nord-orientale e l'Iraq occidentale. Molti leader del mondo islamico hanno evidenziato l'illegittimità dell'annuncio e il contrasto dell'ideologia del gruppo con la dottrina religiosa.Le origini del gruppo risalgono ad "al-Qa'ida in Iraq" (2004–2006), poi rinominata "Stato Islamico dell'Iraq" (2006–2013), fondata da Abu Mus'ab al-Zarqawi nel 2004 per combattere l'occupazione americana dell'Iraq e il governo iracheno sciita sostenuto dagli Stati Uniti d'America dopo il rovesciamento di Saddam Hussein. Nel 2013 lo Stato Islamico dell'Iraq ha proclamato unilateralmente la propria unificazione con la branca siriana di al-Qaeda, che aveva conquistato una parte del territorio siriano nell'ambito della guerra civile contro il governo di Baššār al-Asad. In seguito a questo contrastato annuncio il gruppo, scelta come propria capitale la città siriana di Raqqa, ha cambiato nome in Stato Islamico dell'Iraq e della Siria (ISIS).

ISRAELE (da Wikipedia.org)

Israele è uno Stato del Vicino Oriente affacciato sul mar Mediterraneo e che confina a nord con il Libano, con la Siria a

nord-est, Giordania a est, Egitto e golfo di Aqaba a sud e con i territori palestinesi, ossia Cisgiordania a est e striscia di Gaza a sud-ovest.Nel 1947 l'Assemblea delle Nazioni Unite (che allora contava 52 Paesi membri), dopo sei mesi di lavoro da parte dell'UNSCOP (United Nations Special Committee on Palestine), il 29 novembre approvò la Risoluzione dell'Assemblea Generale n. 181, con 33 voti a favore, 13 contro e 10 astenuti, che prevedeva la creazione di uno Stato ebraico (sul 56,4% del territorio e con una popolazione di 500 000 ebrei e 400 000 arabi) e di uno Stato arabo (sul 42,8% del territorio e con una popolazione di 800 000 arabi e 10 000 ebrei). La città di Gerusalemme e i suoi dintorni (il rimanente 0,8% del territorio), con i luoghi santi alle tre religioni monoteiste, sarebbero dovuti diventare una zona separata sotto l'amministrazione dell'ONU. Secondo il piano, lo Stato ebraico avrebbe compreso tre sezioni principali, collegate da incroci extraterritoriali; lo Stato arabo avrebbe avuto anche un'exclave a Giaffa.Nella sua relazione l'UNSCOP si pose il problema di come accontentare entrambe le fazioni, giungendo alla conclusione che soddisfare le pur motivate richieste di entrambi era "manifestamente impossibile", ma che era anche "indifendibile" accettare di appoggiare solo una delle due posizioni. Nel decidere su come suddividere il territorio considerò, per evitare possibili rappresaglie da parte della popolazione araba, la necessità di radunare tutte le zone dove i coloni ebrei erano presenti in numero significativo (seppur spesso in minoranza, si veda la mappa a sinistra) nel futuro territorio ebraico.

KOSOVO (da Wikipedia.org)

Il Kosovo o Cossovo è uno Stato parzialmente riconosciuto dell'Europa sud-orientale (Balcani), autoproclamatosi indipendente dalla Serbia il 17 febbraio 2008. Al 2015, infatti, 115 Stati membri dell'ONU (tra cui tre membri permanenti del suo consiglio di sicurezza, Stati Uniti, Francia e Regno Unito, e altri 21 Paesi su 28 dell'Unione europea oltre agli ultimi due citati) hanno garantito il suo riconoscimento, mentre 51 degli altri 82, tra cui altri due membri del consiglio di sicurezza, Cina e Russia, e cinque Paesi dell'Unione europea, si sono dichiarati contrari al riconoscimento. L'Italia ha riconosciuto il Kosovo il 21 febbraio 2008. La Serbia considera il Kosovo come propria provincia autonoma. A quattro anni e mezzo dalla proclamazione d'indipendenza, il 10 settembre 2012 è cessata la sorveglianza esercitata dal Gruppo internazionale di orientamento (ISG). Secondo il parere della Corte internazionale di giustizia del 22 luglio 2010, la dichiarazione d'indipendenza del Kosovo non ha violato né il diritto internazionale generale né la risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza ONU. Il parere non include una presa di posizione sugli effetti della dichiarazione, e cioè sull'acquisto, o no, della qualità di Stato a tutti gli effetti.

LAGER (da Wikipedia.org)

Lager è un termine tedesco. Il governo tedesco dal 1933 al 1945, fece costruire 20.000 lager. I più noti campi di concentramento della Germania, Austria, Polonia, furono quelli di Auschwitz, Buchenwald, Birkenau, Dachau, Mauthausen. I lager in Italia, voluti da Benito Mussolini, furono il Ferramonti, la Risiera di San Sabba, il campo di Fossoli, e altri a Bolzano, a Borgo San Dalmazzo, a Grosseto, in Puglia.

Le vittime dei lager presenti nei vari stati (Germania, Austria, Polonia, Italia, Francia ...) ammontano a circa 11 milioni di persone morte, di cui 6 milioni di religione ebraica (5.919.482 è il numero di persone ebree che si ottiene sommando le vittime di campi grandi e piccoli) dal 1933 al 1945.Il termine lager in tedesco significa sia "campo" che "magazzino”, si scelse quella parola quindi per significare che quello era un luogo (analogamente ai gulag sovietici) in cui esercitare una stretta sorveglianza su un considerevole numero di individui, chiamati "pezzi".

LENINISMO (da Wikipedia.org)

Il leninismo è una corrente di pensiero politico ed economico (nell'ambito del comunismo) che si inquadra nella tradizione del marxismo. Con essa si fa riferimento sostanzialmente alle teorie dell'ideologo e leader bolscevico Vladimir Il'ič Ul'janov detto Lenin, ed alla loro messa in pratica durante e dopo la Rivoluzione Russa. La combinazione del marxismo con questa corrente diede vita, secondo i sostenitori di questa, al marxismo-leninismo, sviluppato da Stalin dopo la morte di Lenin nell'intento di legittimare l'operato del Partito Comunista dell'Unione Sovietica e del Comintern, ed in seguito divenuto l'ideologia ufficiale dell'Unione Sovietica. Nel corso della campagna di bolscevizzazione favorita dal Comintern a partire dal 1924 presso i partiti sezione della Internazionale Comunista, il marxismo-leninismo venne ripreso come ideologia ufficiale anche dagli altri partiti comunisti orientati verso l'Unione Sovietica di Stalin, e per questo motivo prende presso i critici anche il nome di stalinismo.

Fondamentale nel pensiero di Lenin è l'idea di partito. Lenin sosteneva che il proletariato potesse aspirare ad una rivoluzione per mezzo degli sforzi di un partito comunista che si assumesse il ruolo di "avanguardia rivoluzionaria". Lenin credeva altresì che un partito del genere potesse portare a termine i propri obiettivi soltanto attraverso una forma di organizzazione disciplinata nota come "centralismo democratico", dove gli esponenti del partito discutono liberamente le varie proposte ma si impegnano a non contestarle una volta sancite. Questo partito avrebbe dovuto essere costituito da militanti di elevato livello politico, alcuni dei quali dediti alla politica a tempo pieno ("rivoluzionari di professione").

MAFIA (da Wikipedia.org)

Il termine mafia indica una particolare e specifica tipologia di organizzazione criminale dotata di peculiari caratteristiche.Una delle organizzazioni del genere più famosa è nota come Cosa nostra (si tratta della mafia propriamente detta), espressione che si riferisce alla mafia siciliana e che venne utilizzata per la prima volta pubblicamente dal primo pentito statunitense Joe Valachi.L'effettiva origine del lemma e del fenomeno sono incerte. Alcuni ritengono che il fenomeno abbia origine e sia ispirato dalla setta segreta spagnola della Garduna, secondo altri da quella dei Beati Paoli, operante in Italia nel XII secolo circa.Riguardo l'origine del termine un primo utilizzo venne registrato in Sicilia nel 1863 nell'opera teatrale I mafiusi de la Vicaria, ambientata nel carcere della Vicaria di Palermo e scritta da Giuseppe Rizzotto e Gaetano Mosca. Secondo Giuseppe Pitrè il termine mafioso indicava una

persona, un oggetto o un ambiente "di spicco" che fa del male ma, tuttavia, Pitré non ne chiarisce l'origine. La prima volta che comparve ufficialmente accostato al senso tuttora in uso di organizzazione malavitosa o malavita organizzata è in un rapporto del capo procuratore di Palermo nel 1865, Filippo Antonio Gualterio.

MAOISMO (da Wikipedia.org)

Il maoismo è la dottrina politica fondata sul pensiero e la strategia di carattere patriottico-comunista del leader cinese Mao Tse-tung. In Cina, però, il nome "maoismo" non viene usato: si preferisce la locuzione pensiero di Mao Tse-tung, inteso come un adattamento del pensiero marxista-leninista alla specificità cinese.Quando Mao era vivo, specialmente negli anni sessanta e settanta, con le grandi contestazioni studentesche, fu lanciata dalla Cina la direttiva di "costruire partiti autenticamente marxisti-leninisti". Quelli che sorsero furono partiti di modello maoista, che ne traevano cioè gli insegnamenti contro il revisionismo moderno (capeggiato, secondo i maoisti, dall'URSS dopo la presa del potere di Krusciov), il capitalismo, il parlamentarismo e sulla necessità della rivoluzione proletaria. La maggior parte dei maoisti considera Stalin come l'ultimo vero leader socialista dell'Unione Sovietica, sebbene i giudizi varino da molto positivo a parzialmente negativo (lo stesso Mao affermò che Stalin era per il 30% negativo). Molti partiti maoisti si spaccarono nel 1978 e a seguire fra coloro che persistevano nei principi di Mao e chi invece condivise la critica al maoismo fatta da Enver Hoxha.

MARCIA SU ROMA (da Wikipedia.org)

La marcia su Roma fu una manifestazione armata organizzata dal Partito Nazionale Fascista (PNF), guidato da Benito Mussolini, il cui successo ebbe come conseguenza l'ascesa al potere del partito stesso in Italia. Il 28 ottobre 1922, 22.000 camicie nere si diressero sulla capitale rivendicando dal sovrano la guida politica del Regno d’Italia e minacciando, in caso contrario, la presa del potere con la violenza.La manifestazione eversiva si concluse con successo quando, il 30 ottobre, il re Vittorio Emanuele III cedette alle pressioni dei fascisti e decise di incaricare Mussolini di formare un nuovo governo. Vengono ricompresi nella medesima locuzione anche altri eventi collegati verificatisi, fra il 27 ed il 30 ottobre, in tutto il territorio nazionale.

La Marcia su Roma venne celebrata negli anni successivi come il prologo della "rivoluzione fascista" e il suo anniversario divenne il punto di riferimento per il conto degli anni secondo l'era fascista.

MANIFESTO DI VENTOTENE (da Wikipedia.org)

Il Manifesto di Ventotene con titolo originale "Per un'Europa libera e unita", è un documento per la promozione dell'unità europea scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Ursula Hirschmann tra il 1941 ed il 1944 durante il periodo di confino presso l'isola di Ventotene, nel mar Tirreno, per poi essere pubblicato da Eugenio Colorni, che ne scrisse personalmente la prefazione. Il Manifesto di Ventotene è il primo documento

ufficiale che prefigura la necessità dell'istituzione di una federazione europea dotata di un parlamento europeo eletto a suffragio universale e di un governo democratico con poteri reali in alcuni settori fondamentali come l'economia e la politica estera. Per questi motivi è considerato uno dei testi fondanti dell'Unione europea.

MANI PULITE (da Wikipedia.org)

L'espressione Mani pulite indica una serie d'inchieste giudiziarie condotte negli anni novanta. Queste rivelarono un sistema fraudolento che coinvolgeva la politica e l'imprenditoria: l'impatto mediatico e il clima di sdegno della popolazione che seguirono furono così grandi che tali inchieste ebbero come effetto quello di decretare la fine della Prima Repubblica. Partiti come la DC si sciolsero mentre altri come il PDS furono fortemente ridimensionati.

MARTIN LUTHER KING (da Corriere.it)

Martin Luther King nasce ad Atlanta, in Georgia il 15 gennaio del 1929. È l'anno della grande crisi economica che mette in ginocchio gli Stati Uniti e buona parte del mondo. King è figlio di un pastore battista e cresce nel profondo sud del paese, dove razzismo e segregazione sono molto pesanti. Ha la possibilità di studiare nelle migliori scuole permesse agli studenti neri, si laurea in filosofia e nel 1954 diviene pastore anche lui. Decide di rimanere nel sud, a Montgomery, in Alabama, dove comincerà la sua spettacolare azione contro il razzismo e la segregazione. King crede nella non-violenza e nell'insegnamento di Gandhi e, quando la sarta e attivista nera Rosa Parks viene arrestata su un autobus solo perché si è

rifiutata di lasciare il suo posto ad un bianco, decide che è il momento di agire. Organizza uno spettacolare boicottaggio da parte di tutti i neri, e non solo, nei confronti dei mezzi pubblici locali, mettendo in ginocchio l'amministrazione locale. Il boicottaggio dura ben 382 giorni; è una protesta pacifica, inarginabile, che non fa male a nessuno e che soprattutto fa il giro del mondo. È l'inizio di una battaglia che per King durerà tutta la vita, una battaglia pacifica, che lo porterà a marciare per la causa dei neri fino alla morte. Organizza nel 1963 la più spettacolare manifestazione mai vista prima a Washington: 200.000 persone si riuniscono davanti al Lincoln Memorial per gridare al mondo la loro indignazione e la loro voglia di cambiare il paese. È in questa occasione che King pronuncia il suo discorso più famoso, che resterà scolpito nell'immaginario di tutti: “I have a dream”. Il 1963 è un anno caldissimo per la battaglia di King, denso di violenza e di repressione, un anno in cui la situazione non sembra poter migliorare. Nel 1964 King è sulla copertina del TIME come uomo dell'anno, vince il Nobel per la pace e negli anni successivi la sua battaglia continua. King organizza spettacolari marce nel sud degli Stati Uniti, memorabili quelle di Selma. Nel 1968 è a Memphis, nel Tennessee, per supportare uno sciopero dei netturbini locali. King si accorge che la situazione è molto cambiata, molti neri preferiscono una forma di lotta molto più violenta e intransigente - sono gli anni delle Black Panthers -, l'FBI lo controlla e lo accusa di simpatie comuniste. A Memphis la notte del 3 aprile 1968 tiene il suo ultimo profetico discorso. Più tardi, tornato nel motel dove alloggia viene ucciso da un cecchino che gli spara con un fucile di precisione. King aveva solo 39 anni.

MURO DI BERLINO (da Wikipedia.org)

Nel 1945, poco prima della fine della seconda guerra mondiale, nel corso della conferenza di Jalta, venne decisa la divisione di Berlino in quattro settori controllati e amministrati da Unione Sovietica, Stati Uniti d'America, Regno Unito e Francia. Il settore sovietico era il più esteso e comprendeva i distretti orientali di Friedrichshain, Köpenick, Lichtenberg, Mitte, Pankow, Prenzlauer Berg, Treptow e Weißensee.Il Muro di Berlino era un sistema di fortificazioni, fatto costruire dal governo della Germania Est (Repubblica Democratica Tedesca, filosovietica) per impedire la libera circolazione delle persone tra Berlino Ovest (Repubblica Federale di Germania) e il territorio della Germania Est. È stato considerato il simbolo della cortina di ferro, linea di confine europea tra la zona d'influenza statunitense e quella sovietica durante la guerra fredda.Il muro, che delineava Berlino Ovest, ha diviso in due la città di Berlino per 28 anni, dal 13 agosto del 1961 fino al 9 novembre 1989, giorno in cui il governo tedesco-orientale decretò l'apertura delle frontiere con la repubblica federale. Già l'Ungheria aveva aperto le proprie frontiere con l'Austria il 23 agosto 1989, dando così la possibilità di espatriare in occidente ai tedeschi dell'Est che in quel momento si trovavano in altri paesi dell'Europa orientale.Infine, il 9 novembre 1989, dopo diverse settimane di disordini pubblici, il governo della Germania Est annunciò che le visite in Germania e Berlino Ovest sarebbero state permesse; dopo questo annuncio molti cittadini dell'Est si arrampicarono sul muro e lo superarono per raggiungere gli abitanti della Germania Ovest dall'altro lato in un'atmosfera festosa.La caduta del muro di Berlino aprì la strada per la riunificazione tedesca che fu formalmente conclusa il 3 ottobre 1990.

NATO (da Wikipedia.org)

L'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord, in sigla Nato, è un’organizzazione internazionale per la collaborazione nel settore della difesa.Il trattato istitutivo della NATO, il Patto Atlantico, fu firmato a Washington, D.C. il 4 aprile 1949, ovvero nell'immediato secondo dopoguerra, ed entrò in vigore il 24 agosto dello stesso anno. Attualmente, fanno parte della NATO 28 stati del mondo. Il Patto Atlantico traeva origine dalla percezione che il cosiddetto mondo occidentale (costituito da Stati Uniti d'America, Canada, Regno Unito, Francia, Norvegia, Italia e altri Paesi dell'Europa occidentale), dopo la seconda guerra mondiale, stesse cominciando ad accusare tensioni nei confronti dell'altro paese vincitore della guerra, ossia l'Unione Sovietica, con i suoi Stati satellite.Cominciava, infatti, a svilupparsi nelle opinioni pubbliche occidentali il timore che il regime sovietico potesse "non accontentarsi" della spartizione geografica generata, al termine della Guerra, da varie conferenze di pace e che, radicalizzando i contenuti ideologici della società, volesse intraprendere una mira espansionista per l'affermazione globale dell'ideologia comunista. Ciò generò un movimento di opinione che - anche grazie alle varie attività in tal senso organizzate dagli Stati Uniti d'America - cominciò a svilupparsi in modo generalizzato nei Paesi occidentali e che identificò una nuova assoluta necessità di garantire la sicurezza del mondo occidentale dalla minaccia comunista; la NATO, quindi, rispondeva all'esigenza di allearsi e di mettere a fattor comune i propri dispositivi di difesa, per reagire "come un sol uomo" a un eventuale attacco.

NAZISMO (da Wikipedia.org)

Il nazionalsocialismo, o più semplicemente nazismo, è un'ideologia di estrema destra che ha avuto la propria massima diffusione in Europa, nella prima metà del XX secolo. Si caratterizza per una visione nazionalista e totalitaria del socialismo radicale. Nacque subito dopo la prima guerra mondiale in Germania.Il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP) sotto Adolf Hitler salì al potere nel 1933 trasformando il Reich tedesco nel periodo 1933-1945 in un totalitario "Stato Leader", la Germania nazista o Terzo Reich, ispirato completamente all'ideologia nazionalsocialista, all'antisemitismo e al pangermanesimo. Con l'invasione della Polonia, nel 1939, il Terzo Reich innescò la seconda guerra mondiale.Il termine "nazionalsocialismo" ed il concetto di socialismo nazionale, preesistenti al 1919 da almeno un trentennio e di diverso e vario utilizzo, si videro confluire in quell'anno nel nome del DAP, Deutsche Arbeiterpartei, in realtà fondato nel 1903 in Austria, il cui nome venne riutilizzato da Hitler per poi rinominarsi nel 1920 appunto come NSDAP. Hitler ha definito i concetti di nazionalismo e socialismo in modo molto personale: il nazionalismo è citato come la devozione del singolo per la sua comunità nazionale, mentre il socialismo è descritto come una responsabilità della comunità nazionale per l'individuo. L'esperienza nazista come sistema di governo si è conclusa con la resa incondizionata dell'esercito tedesco in data 8 maggio 1945 e la vittoria militare delle contrapposte forze alleate.

NEOCOLONIALISMO (da Wikipedia.org)

Per neocolonialismo si intendono tutte le forme di dipendenza nelle quali alcuni paesi, pur essendo passati attraverso un processo di conquista dell’indipendenza, si trovano nei confronti di altri stati più potenti e in uno sviluppo economico-industriale più avanzato.

Fenomeno in cui ex potenze coloniali controllano paesi economicamente sottosviluppati, utilizzando strumenti economici e culturali anziché la forza militare. Si tratta di un colonialismo "informale", rispetto quello "formale" che temporalmente lo precede.

Dopo la seconda guerra mondiale, il colonialismo ha avuto una fase di crisi negli aspetti giuridico-politici ed ha subito una trasformazione adeguandosi ai nuovi tempi, nascondendosi come una testimonianza di aiuto, di sostegno o addirittura di collaborazione.

Gli stati europei capirono che la dominazione politica non era più così vantaggiosa e che, invece, era molto più redditizio gettare le basi per solidi legami finanziari ed economici, nello stesso momento in cui si procedeva al trasferimento dei poteri di governo ai sistemi elitari locali e quindi a negoziare per l'indipendenza.

Un esempio tipico è sicuramente costituito dalla Gran Bretagna, le cui condizioni finanziarie durante il periodo post-bellico erano decisamente in declino.

Le strutture commerciali e finanziarie che essa sviluppò con le sue colonie durante il dopoguerra furono finalizzate a risanare il suo indebitamento con il dollaro. Quelle stesse strutture costituirono poi la base per i rapporti economici e politici fra le

ex colonie che si sono rese indipendenti e lo stato colonizzatore.

NON VIOLENZA (da Wikipedia.org)

La nonviolenza è un metodo di lotta politica che consiste nel rifiuto di ogni atto di violenza, in primo luogo contro i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, ma anche disobbedendo a determinati ordini militari (obiezione di coscienza) o altre norme e codici, articolando la propria azione in forme di disobbedienza, boicottaggio e non collaborazione (resistenza nonviolenta).

Il principio venne teorizzato formalmente negli anni venti del Novecento dal Mahatma Gandhi e applicato dal movimento anticoloniale indiano, che lo ricollegava al principio di origine induista e buddhista dell'ahimṣā, ed ebbe un peso notevole per il successo del movimento indipendentistico indiano. All'esempio di Gandhi si sono richiamati esplicitamente Martin Luther King e diversi movimenti pacifisti, ecologisti e per i diritti civili, soprattutto a partire dagli anni sessanta.

OLOCAUSTO (da Wikipedia.org)

Il termine Olocausto indica, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d'Europa e, per estensione, lo sterminio nazista verso tutte le categorie ritenute "indesiderabili", che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni, tra cui 5-6 milioni di ebrei, di entrambi i sessi e di tutte le età.

L'eliminazione di circa i due terzi degli ebrei d'Europa venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi, proseguì, estendendosi a tutta l'Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culminò dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali, e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte (campi di sterminio), in cui attuare quella che i nazisti denominarono soluzione finale della questione ebraica. L'annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato, per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista.

OLP (da Wikipedia.org)

L'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) è un'organizzazione politica e paramilitare palestinese, considerata dalla Lega araba a partire dal 1974 la legittima "rappresentante del popolo palestinese".

Fondata a Gerusalemme nel maggio 1964 da una riunione di 422 personalità nazionali palestinesi, a seguito di una precedente decisione della Lega araba, il suo obiettivo era la "liberazione della Palestina" attraverso la lotta armata. L'originale Statuto dell'OLP (del 28 maggio 1964) dichiarava che "la Palestina all'interno dei confini che esistevano al momento del mandato britannico è una singola unità regionale"

e ha cercato di "vietare ... l'esistenza e l'attività" del sionismo. Lo Statuto fa anche riferimento al diritto al ritorno e all'auto-determinazione per i palestinesi. Uno Stato palestinese non è citato, anche se nel 1974 l'OLP ha chiesto uno Stato indipendente nel territorio del Mandato di Palestina. Nel 1988, l'OLP ha adottato ufficialmente una soluzione a due Stati, con Israele e la Palestina che vivono fianco a fianco e con Gerusalemme Est come capitale dello Stato di Palestina.

ONU (da Wikipedia.org)

L'Organizzazione delle Nazioni Unite, in sigla ONU, spesso abbreviata in Nazioni Unite, è un'organizzazione intergovernativa a carattere internazionale.All'organizzazione, nata il 24 ottobre 1945 sulla scia della vecchia Società delle Nazioni, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. All'entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite, aderiscono 193 Stati del mondo sul totale dei 196 riconosciuti sovrani.

L'ONU venne fondata con una conferenza internazionale apertasi il 25 aprile 1945 a San Francisco e conclusasi il 26 giugno con la firma dello Statuto delle Nazioni Unite da parte di 50 Stati. Lo Statuto entrò in vigore il 24 ottobre, dopo la ratifica da parte dei 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza (ovvero i cinque vincitori della seconda guerra mondiale Francia, Gran Bretagna, USA e URSS più la Cina) e della maggioranza degli altri Stati firmatari, così sancendo l'effettiva nascita dell'ONU. La data del 24 ottobre è stata poi scelta come Giornata delle Nazioni Unite. L'articolo 1 e 2 dello Statuto delle Nazioni Unite riassumono gli scopi e i principi che l'organizzazione internazionale si è prefissata:

1. mantenere la pace e la sicurezza internazionale; 2. promuovere la soluzione delle controversie

internazionali e risolvere pacificamente le situazioni che potrebbero portare a una rottura della pace;

3. sviluppare le relazioni amichevoli tra le nazioni sulla base del rispetto del principio di uguaglianza tra gli Stati e l'autodeterminazione dei popoli mondiali

4. promuovere la cooperazione economica e sociale 5. promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà

fondamentali a vantaggio di tutti gli individui; 6. promuovere il disarmo e la disciplina degli armamenti 7. promuovere il rispetto per il diritto internazionale e

incoraggiarne lo sviluppo progressivo e la sua codificazione.

OPEC (da Wikipedia.org)

L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, meglio conosciuta come OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries), fondata nel 1960, comprende dodici Paesi che si sono associati, formando un cartello economico, per negoziare con le compagnie petrolifere aspetti relativi alla produzione di petrolio, prezzi e concessioni. La sede dell'OPEC, dapprima stabilita a Ginevra, a partire dal 1º settembre 1965 è stata trasferita a Vienna.

Gli stati membri OPEC controllano circa il 78% delle riserve mondiali accertate di petrolio, il 50% di quelle di gas naturale e forniscono circa il 42% della produzione mondiale di petrolio ed il 17% di quella di gas naturale. L'organizzazione parallela dell'OAPEC (Organizzazione dei Paesi Arabi Esportatori di Petrolio), fondata nel 1968 nel Kuwait, si occupa del

coordinamento delle politiche energetiche dei paesi Arabi che fanno parte dell'OPEC.

OTTO SETTEMBRE 1943 (da Wikipedia.org)

La proclama di armistizio di Badoglio dell'8 settembre 1943 segna l'entrata in vigore dell'armistizio di Cassibile firmato dal governo Badoglio I del Regno d'Italia con gli Alleati della seconda guerra mondiale.

La fuga dalla Capitale dei vertici militari, del Capo del Governo Pietro Badoglio, del Re Vittorio Emanuele III e di suo figlio Umberto dapprima verso Pescara, poi verso Brindisi, e la confusione, provocata soprattutto dall'utilizzo di una forma che non faceva comprendere il reale senso delle clausole armistiziali e che fu dai più invece erroneamente interpretata come indicazione della fine della guerra, generarono ulteriore confusione presso tutte le forze armate italiane in tutti i vari fronti sui quali ancora combattevano e, lasciate senza precisi ordini, sbandarono. 815 000 soldati italiani vennero catturati dall'esercito germanico, e destinati a diversi Lager con la qualifica di I.M.I. (internati militari italiani) nelle settimane immediatamente successive.

Più della metà dei soldati in servizio nella penisola abbandonarono le armi e tornarono alle loro case in abiti civili. La ritorsione da parte degli ormai ex-alleati tedeschi, i cui alti comandi, come quelli italiani, avevano appreso la notizia dalle intercettazioni del messaggio radio di Eisenhower, non si fece attendere: fu immediatamente messa in atto l'Operazione Achse ("asse"), ovvero l'occupazione militare di tutta la penisola italiana e il 9 settembre fu affondata la Corazzata Roma, alla quale nella notte precedente era stato ordinato, assieme a tutta la flotta della Regia Marina, di far rotta verso Malta in

ottemperanza alle clausole armistiziali anziché, come precedentemente stabilito, attaccare gli alleati impegnati nello sbarco di Salerno.

Nelle stesse ore una piccola parte delle forze armate rimase fedele al Re Vittorio Emanuele III, come la Divisione Acqui sull'isola di Cefalonia (che fu annientata); una parte si diede alla macchia dando vita alle prime formazioni partigiane come la Brigata Maiella; altri reparti ancora, soprattutto al nord, come la Xª Flottiglia MAS e la MVSN, scelsero di rimanere fedeli al vecchio alleato e al fascismo. Nonostante il proclama di Badoglio, gli alleati impedirono una massiccia e immediata scarcerazione dei prigionieri di guerra italiani.

PALESTINA (da Wikipedia.org)

La "Palestina" rimase sotto il dominio dei turchi (Impero Ottomano) per 400 anni, fino a quando essi la persero alla fine della Prima guerra mondiale a favore della Gran Bretagna. La spartizione dei possedimenti dell'Impero Ottomano nella regione tra Gran Bretagna e Francia al termine della guerra, era stata già decisa nel 1916 con l'Accordo Sykes-Picot (inizialmente segreto).

La Gran Bretagna espresse con la dichiarazione di Balfour del 1917 l'intenzione di creare in Palestina, un focolare nazionale ("national home") che potesse dare asilo non soltanto ai pochi ebrei di Palestina che già vi abitavano da secoli, ma anche agli ebrei dispersi nelle altre nazioni. La questione fu comunque molto combattuta, da cui la scelta del termine ambiguo "national home" che non richiamava direttamente alla costituzione di uno Stato e l'esplicito riferimento ai "diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche della Palestina" che non dovevano essere danneggiati. Nel censimento del

1922, a 5 anni dalla dichiarazione e dall'inizio dell'ondata migratoria che ne era conseguita, la popolazione ebraica era di 83.790 unità su un totale di 752.048 persone, pari all'11,14% della popolazione totale, di poco superiore come dimensioni alla comunità cristiana di 71.464 unità, e inferiore alla comunità di nomadi beduini di circa 103 331 persone (il cui stile di vita nomade e dedicato alla pastorizia causò alcuni attriti con i coloni ebrei per l'uso dei terreni, soprattutto nella valle del fiume Giordano).

I successivi 25 anni (1922-1947), che videro un massiccio aumento della popolazione ebraica (passata dai poco più di 80 000 abitanti agli inizi degli anni 20 ai circa 610 000 del 1947) tramite l'immigrazione prima legale e poi (dopo il 1939 e le limitazioni imposte dal Libro Bianco) illegale, furono comunque caratterizzati da episodi di violenza e di reciproca intolleranza, che sfociarono in diverse rivolte generalizzate nel 1920, nel 1929 e nel triennio 1936-39.

Dopo la Seconda guerra mondiale e i tragici fatti che colpirono la popolazione di origine o religione ebraica in molti paesi europei, le neonate Nazioni Unite si interrogarono sul destino della regione, che nel frattempo era sempre più instabile. Il problema chiave che l'ONU si pose in quel periodo fu se i rifugiati europei scampati alle persecuzioni naziste dovessero in qualche modo essere ricollegati alla situazione in Palestina. Nella sua relazione l'UNSCOP (United Nations Special Committee on Palestine, la commissione dell'ONU sulla questione, formata da Canada, Cecoslovacchia, Guatemala, Paesi Bassi, Perú, Svezia, Uruguay, India, Iran, Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, Australia) si pose il problema di come accontentare entrambe le fazioni, giungendo alla conclusione che era "manifestamente impossibile", ma che era anche "indifendibile", accettare di appoggiare solo una delle

due posizioni. Sette di queste nazioni (Canada, Cecoslovacchia, Guatemala, Paesi Bassi, Perù, Svezia, Uruguay) votarono a favore di una soluzione con due Stati divisi e Gerusalemme sotto controllo internazionale (sulla falsariga del piano di spartizione proposto nel 1937 dalla Commissione Peel), tre (India, Iran, Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia) per un unico Stato federale (sulla falsariga di quanto previsto dal Libro Bianco), e una si astenne (Australia).

Le nazioni arabe, contrarie alla suddivisione del territorio e alla creazione di uno stato ebraico, fecero ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia, sostenendo la non competenza dell'Assemblea delle Nazioni Unite nel decidere la ripartizione di un territorio andando contro la volontà della maggioranza (araba) dei suoi residenti, ma il ricorso fu respinto.

La decisione delle Nazioni Unite fu seguita da un'ondata di violenze senza precedenti che fece precipitare nel caos la Palestina nel 1948, sia da parte dei gruppi militari e paramilitari sionisti (Haganah, Palmach, Irgun e Banda Stern, che avevano operato anche durante gli anni precedenti), sia da parte dei gruppi paramilitari arabi incoraggiati dalla propaganda bellicosa di segno contrario di leader politico-religiosi quali il Mufti di Gerusalemme Hajji Amin al-Husayni.

Le Nazioni Unite stimarono che 711 000 palestinesi, metà della popolazione araba della Palestina dell'epoca, fuggirono, emigrarono o furono allontanati con la forza durante il conflitto e nelle violenze dei mesi precedenti. Alcuni hanno rivelato che numerosi palestinesi seguitarono a credere che gli eserciti arabi avrebbero prevalso e affermarono pertanto di voler tornare nelle loro terre d'origine, una volta vinta la guerra con il neonato stato israeliano. La guerra si concluse dunque con la vittoria Israeliana, e lo Stato d’Israele assorbì gran parte delle terre destinate allo Stato di Palestina.

PARTIGIANI (da Wikipedia.org)

Un partigiano è un combattente armato che non appartiene ad un esercito regolare ma ad un movimento di resistenza e che solitamente si organizza in bande o gruppi, per fronteggiare uno o più eserciti regolari, ingaggiando una guerra asimmetrica.

Per "lotta partigiana" si intende una guerra di difesa di natura civile contro un'occupazione militare, la conquista o la colonizzazione di un territorio. Tale forma di conflitto è sancita come lecita anche dalla XX Assemblea Generale dell'ONU (1965) laddove dichiara "la legittimità della lotta da parte dei popoli sotto oppressione coloniale, per esercitare il loro diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza", invitando "tutti gli Stati a fornire assistenza morale e materiale ai movimenti di liberazione nazionale nei territori coloniali". Durante la seconda guerra mondiale, parallelamente alla Resistenza italiana vi sono state analoghe forma di lotta nel mondo ed in Europa, come ad esempio l'Esercito popolare di liberazione della Jugoslavia, la Resistenza sovietica svoltasi al di là delle linee tedesche, la Resistenza tedesca (la Rosa Bianca e la Rote Kapelle) e la Resistenza francese, detta Maquis.In Italia, nel secondo dopoguerra, il termine "partigiano" fu genericamente utilizzato per definire tutti i combattenti della Resistenza, ma nel corso del conflitto venivano indicati con tale termine coloro che avevano scelto di darsi alla macchia unendosi a formazioni armate, mentre coloro che operavano clandestinamente nelle città venivano chiamati "patrioti".

PARTITI DI IERI (da Wikipedia.org)

La Democrazia Cristiana (abbreviata in DC e soprannominata Balena bianca) è stata un partito politico italiano di ispirazione

democratico-cristiana e moderata, fondato nel 1942 e attivo sino al 1994.Il partito ha avuto un ruolo importante nella rinascita democratica italiana e nel processo di integrazione europea. Esponenti democristiani hanno fatto parte di tutti i governi italiani dal 1944 al 1994, esprimendo la maggior parte delle volte il presidente del Consiglio dei ministri. La DC è sempre stata il primo partito alle consultazioni politiche nazionali a cui ha partecipato, con la sola eccezione delle elezioni europee del 1984.Simbolo del partito era uno scudo al cui interno vi era una croce latina, sull'elemento orizzontale della quale vi era la scritta Libertas.Il Partito Comunista Italiano (PCI) è stato un partito politico italiano di sinistra.Fu il più grande partito comunista dell'Europa occidentale, nato il 21 gennaio 1921 a Livorno come Partito Comunista d'Italia - sezione italiana della III Internazionale, a seguito del biennio rosso e della Rivoluzione d'ottobre, per la separazione dell'ala di sinistra del Partito Socialista Italiano guidata da Amadeo Bordiga e Antonio Gramsci, al XVII Congresso socialista.Il Partito Socialista Italiano (PSI) è stato un partito politico italiano di sinistra, il più antico partito politico in senso moderno e la prima formazione organizzata della sinistra in Italia, oltre ad aver rappresentato anche il prototipo del partito di massa. Alla sua fondazione, nel 1892 nella sala Sivori di Genova, ebbe il nome di Partito dei Lavoratori Italiani; successivamente a Reggio Emilia nel 1893 il nome venne cambiato in Partito Socialista dei Lavoratori Italiani; al congresso di Parma del 1895 assunse il nome definitivo di Partito Socialista Italiano.

PARTITI DI OGGI (da Wikipedia.org)

Il Movimento Politico Forza Italia o semplicemente Forza Italia (FI), è stato un partito politico italiano di centro-destra, attivo dal 18 gennaio 1994 al 27 marzo 2009. Presidente e leader del partito è stato, sin dalla sua fondazione, Silvio Berlusconi.L'ideologia del partito variava dal liberismo all'economia sociale di mercato di ispirazione cristiano-democratica. Il suo colore ufficiale era l'azzurro.A livello europeo aderiva al Partito Popolare Europeo, di cui costituiva il principale membro italiano.Il Partito Democratico (PD) è un partito politico italiano di centro-sinistra, fondato il 14 ottobre 2007.Il PD è il maggior partito italiano per numero di voti e per numero di parlamentari (dato riferito alla XVII legislatura), nonché la prima forza politica del centro-sinistra italiano.A livello europeo il PD ha aderito ufficialmente, il 27 febbraio 2014, al Partito del Socialismo Europeo con il quale aveva già intrapreso un rapporto di stretta collaborazione formando nel 2009 il gruppo parlamentare dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Il PD rappresenta tuttora, all'interno del Parlamento europeo, il primo partito nazionale per numero di parlamentari e per percentuale di voti ottenuti.La Lega Nord per l'Indipendenza della Padania, meglio conosciuta come Lega Nord o Lega Nord Padania, è un partito politico italiano nato dall'unione di sei movimenti autonomisti regionali del nord Italia: Lega Lombarda, Liga Veneta, Piemont Autonomista, Union Ligure, Lega Emiliano-Romagnola e Alleanza Toscana.L'attuale denominazione è stata adottata nel 1997; la denominazione dal 1995 al 1997 fu invece Lega Nord Italia Federale.

Il partito, giornalisticamente noto come il Carroccio, è attivo soprattutto nell'Italia settentrionale, ma è presente anche in alcune regioni del Centro.Fondatore e per oltre 20 anni segretario federale è stato Umberto Bossi, dal 5 aprile 2012 presidente federale a vita. Nel 2012 a Bossi è subentrato Roberto Maroni. Dal 15 dicembre 2013 il segretario del partito è Matteo Salvini.Il Movimento 5 Stelle (M5S) è un partito politico italiano fondato a Milano il 4 ottobre 2009 dal comico e attivista politico Beppe Grillo e dall'imprenditore del web Gianroberto Casaleggio sulla scia dell'esperienza del movimento Amici di Beppe Grillo, attivo dal 2005, e delle Liste Civiche a Cinque Stelle, presentate per la prima volta alle elezioni amministrative del 2009.Il Movimento 5 Stelle vede e promuove se stesso come organizzazione né di destra né di sinistra e non si definisce un partito preferendo locuzioni come "libera associazione di cittadini", "non associazione" o "forza politica". I militanti sono usualmente definiti pentastellati o più comunemente grillini, sebbene essi ritengano quest'ultima definizione riduttiva o volutamente distorsiva, preferendo invece quella di attivisti 5 Stelle.

PATTO DI VARSAVIA (da Wikipedia.org)

Il Patto di Varsavia del 1955, detto anche Trattato di Varsavia fu un'alleanza militare tra i paesi del Blocco Sovietico, nata come contrapposizione all'Alleanza del Patto Atlantico (NATO) fondata nel 1949.

I membri dell'alleanza promettevano di difendersi l'un l'altro in caso di aggressione. Nella fase culminante del periodo della cosiddetta "seconda guerra fredda" (1980-1984) le forze

militari del Patto di Varsavia raggiunsero la loro maggiore potenza numerica e organizzativa costituendo un complesso bellico in apparenza minaccioso e superiore quantitativamente allo schieramento della NATO. In particolare le forze che l'Esercito sovietico schierava nei paesi alleati, erano ben addestrate ed equipaggiate e disponevano di un numero elevato di carri armati moderni; altrettanto efficienti erano le formazioni tedesco-orientali della Nationale Volksarmee.

Nel Patto di Varsavia, l'Unione Sovietica aveva una preminenza sia a livello amministrativo sia decisionale. Dal punto di vista della catena di comando la struttura militare dell'alleanza era guidata dal Comandante supremo del Patto di Varsavia che era il responsabile dell'organizzazione, addestramento e schieramento delle forze a disposizione e che in caso di guerra avrebbe diretto operativamente le truppe. Durante tutto il periodo dell'alleanza, il comandante supremo fu sempre un alto ufficiale sovietico; il primo comandante supremo delle forze del patto fu il famoso maresciallo Ivan Konev, uno dei più prestigiosi ufficiali sovietici della seconda guerra mondiale. Il principale collaboratore del comandante supremo era il capo di stato maggiore delle forze del Patto di Varsavia, scelto sempre tra gli ufficiali superiori sovietici.

PERONISMO (da Wikipedia.org)

Il peronismo (detto anche giustizialismo) fu un movimento politico creato da Juan Domingo Perón durante la sua prima presidenza della Repubblica argentina (1946-1955), con l'apporto ideologico e di immagine di sua moglie Evita Perón. I suoi seguaci, almeno in origine, erano chiamati anche descamisados ("scamiciati"), ad indicare simbolicamente la provenienza dagli strati popolari della società. Si tratta di un

movimento politico sincretico, talora definito populista, che unisce il socialismo, il patriottismo, la terza via economica del fascismo italiano (senza rinnegare, perlomeno nella maggior parte dell'esperienza peronista, la democrazia e la sovranità popolare) e il socialismo nazionale.

Tale ideologia ha permeato - e tuttora è molto importante - la maggior parte dei partiti politici argentini odierni, sia di destra sia di sinistra.

PIANO MARSHALL (da Wikipedia.org)

Il Piano Marshall, ufficialmente chiamato piano per la ripresa europea (European Recovery Plan) a seguito della sua attuazione, fu uno dei piani politico-economici statunitensi per la ricostruzione dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale.

Il discorso con cui l'allora segretario di Stato statunitense George Marshall annunciò al mondo, il 5 giugno 1947 dall'Università di Harvard, la decisione degli Stati Uniti d'America di avviare l'elaborazione e l'attuazione di un piano di aiuti economico-finanziari per l'Europa che poi, per convenzione storiografica, sarebbe stato noto come "Piano Marshall", fu senza dubbio uno dei momenti più importanti della storia della politica internazionale nell'immediato secondo dopoguerra.

George Marshall, segretario di stato statunitense nel secondo dopoguerra, affermò in quell'occasione che l'Europa avrebbe avuto bisogno, almeno per altri 3-4 anni, di ingenti aiuti da parte statunitense e che, senza di essi, la gran parte del vecchio continente avrebbe conosciuto un gravissimo deterioramento delle condizioni politiche, economiche e sociali. Pur rimanendo sul vago, relativamente a quelli che avrebbero dovuto essere i

caratteri del Piano, in primo luogo perché se ne volevano predisporre i termini con gli europei, il segretario di Stato si augurò che da esso sarebbe potuta scaturire non solo una nuova e più proficua epoca nella collaborazione tra le due sponde dell'Atlantico, ma anche una prima realizzazione di quei progetti europeisti finora caratterizzati da una certa vaghezza utopistica.

Il Piano terminò nel 1951, come originariamente previsto. I tentativi di prolungarlo per qualche tempo non ebbero effetto a causa dello scoppio della guerra di Corea e della vittoria dei repubblicani nelle elezioni per il Congresso dell'anno precedente.

PROCESSO DI NORIMBERGA (da Wikipedia.org)

Processo di Norimberga è il nome usato per indicare due distinti gruppi di processi ai nazisti coinvolti nella seconda guerra mondiale e nella Shoah. I processi si tennero nel Palazzo di Giustizia della città tedesca di Norimberga dal 20 novembre 1945 al 1º ottobre 1946 (la città era, insieme a Berlino e Monaco, una delle città simbolo del regime nazista). Il primo e più famoso di questi processi fu il Processo dei principali criminali di guerra davanti al Tribunale militare internazionale (IMT), che giudicò ventiquattro dei più importanti capi nazisti catturati o ancora ritenuti in vita. Il secondo gruppo di processi fu per criminali di guerra inferiori, tenuto sotto la Legge numero 10 del Consiglio di Controllo dal Tribunale militare di Norimberga (NMT), e comprese anche il famoso Processo ai dottori.

PROFUGHI (da Wikipedia.org)

Rifugiato (o, più diffusamente, rifugiato politico) è un termine giuridico che indica chi è fuggito o è stato espulso dal suo paese originario a causa di discriminazioni politiche, religiose, razziali, di nazionalità, o perché appartenente ad una categoria sociale di persone perseguitate, o a causa di una guerra presente nel suo Paese, e trova ospitalità in un Paese straniero che riconosce legalmente il suo status.

PROTOCOLLO DI KYOTO (da Wikipedia.org)

Il protocollo di Kyoto è un trattato internazionale in materia ambientale riguardante il surriscaldamento globale, redatto l'11 dicembre 1997 nella città giapponese di Kyoto da più di 180 Paesi in occasione della Conferenza delle Parti "COP3" della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Il trattato è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica da parte della Russia. A maggio 2013 gli Stati che hanno aderito e ratificato il protocollo sono 192. Il 16 febbraio 2007 si è celebrato l'anniversario del secondo anno di adesione al protocollo di Kyoto, e lo stesso anno ricorre il decennale dalla sua stesura. Con l'accordo di Doha, l'estensione del protocollo è stata prolungata dal 2012 al 2020, con ulteriori obiettivi di taglio delle emissioni serra. In Italia il 16 marzo 2012 è stato attuato da Corrado Clini il "Fondo rotativo per Kyoto" da 600 milioni di euro per finanziare, con tassi agevolati di interesse, gli investimenti in efficienza energetica, le energie rinnovabili, le tecnologie di cogenerazione e trigenerazione.

QUATTRO NOVEMBRE 1918 (da Wikipedia.org)

La Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate è una giornata celebrativa nazionale italiana. Istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, è festeggiata ogni 4 novembre, data dell'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti.

QUESTIONE PALESTINESE (da Wikipedia.org)

Il conflitto arabo-israeliano è un conflitto politico-militare che vede contrapposti lo Stato di Israele da una parte e i palestinesi e gli Stati arabi circostanti dall'altra. Le radici del conflitto risiedono nella nascita del sionismo e del nazionalismo palestinese verso la fine del diciannovesimo secolo. Il territorio geografico della Palestina, allora sotto il dominio turco-ottomano, era infatti considerato allo stesso tempo dal movimento sionista come patria storica del popolo ebraico e dal movimento nazionalista palestinese come territorio appartenente ai suoi abitanti arabi palestinesi. Il conflitto inter-etnico tra ebrei e arabi palestinesi nel mandato britannico della Palestina iniziò negli anni Venti del Novecento. La fase principale del conflitto su larga scala tra Israele e gli Stati arabi ebbe luogo dal 1948, anno della proclamazione dello Stato di Israele, al 1973, e fu costituita da una serie di guerre arabo-israeliane: la guerra del 1948, la guerra di Suez del 1956, la guerra dei sei giorni del 1967 e la guerra del Kippur del 1973.

RAZZISMO (da Wikipedia.org)

Il termine razzismo nella sua definizione più semplice si riferisce a un'idea, spesso preconcetta e comunque

scientificamente errata, come dimostrato dalla genetica delle popolazioni e da molti altri approcci metodologici, che la specie umana possa essere suddivisibile in razze biologicamente distinte, caratterizzate da diverse capacità intellettive, valoriali o morali, con la conseguente convinzione che sia possibile determinare una gerarchia secondo cui un particolare, ipotetico, raggruppamento razzialmente definito possa essere definito superiore o inferiore a un altro.

REFERENDUM (da Wikipedia.org)

Il referendum è un istituto giuridico con cui si chiede all'elettorato di esprimersi con un voto diretto su particolari proposte, con la possibilità in genere di scegliere tra due o più opzioni predefinite (ad esempio: sì/no, repubblica/monarchia, rimanere/lasciare). Il termine plebiscito viene spesso utilizzato in alcuni paesi anche come sinonimo di referendum, ma viene considerato piuttosto un particolare tipo voto inerente le più importanti questioni politiche, come la scelta della struttura dello stato, l'annessione territoriale (come ad esempio i plebisciti risorgimentali) oppure la modifica della Carta costituzionale. Al contrario, il referendum riguarderebbe la convalida di decisioni già assunte da un organo legislativo.

REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA (da Wikipedia.org)

La Repubblica Sociale Italiana (RSI) fu il regime, esistito tra il settembre 1943 e l'aprile 1945, voluto dalla Germania nazista e guidato da Benito Mussolini, al fine di governare parte dei territori italiani controllati militarmente dai tedeschi dopo l'armistizio di Cassibile. La sua natura giuridica è controversa:

è considerata uno Stato fantoccio da gran parte della storiografia nonché dalla prevalente dottrina in materia di diritto internazionale; tuttavia alcuni storici e giuristi hanno problematizzato la portata di tale definizione, definendo la RSI un "governo insurrezionale" (quindi dotato di una propria soggettività) o comunque un ente dotato di un ordinamento con carattere originale e non derivato da quello della Germania. Lo stesso Mussolini era comunque consapevole che i tedeschi considerassero il suo regime alla stregua di uno Stato fantoccio.L'attuale ordinamento italiano non le riconosce alcuna legittimità; infatti nel decreto legislativo luogotenenziale 5 ottobre 1944, n. 249 sull'"Assetto della legislazione nei territori liberati" essa è definita «sedicente governo della repubblica sociale italiana».La RSI fu riconosciuta da Germania, Giappone, Bulgaria, Croazia, Romania, Slovacchia, Ungheria, Repubblica di Nanchino, Manciukuò e Thailandia, vale a dire da paesi alleati alle potenze dell'Asse o con truppe dell'Asse presenti al loro interno. Finlandia e Francia di Vichy, pur navigando nell'orbita nazista, non la riconobbero. Relazioni ufficiose furono mantenute con Argentina, Portogallo, Spagna e, tramite agenti commerciali, anche con la Svizzera.

RESISTENZA (da Wikipedia.org)

Resistenza è il nome attribuito ai movimenti che mettono in atto atteggiamenti ostili verso l'invasore di un paese occupato, o anche verso un governo di una nazione sovrana. Sebbene il termine "resistenza" venga storicamente attribuito al movimento che combatté autonomamente o al fianco degli Alleati per sconfiggere il nemico comune nazista, non mancano

esempi di movimenti antecedenti al periodo bellico della seconda guerra mondiale che, con le più disparate finalità, diedero luogo ad ostilità. Fra questi possiamo citare i moti della Carboneria, che aspiravano alla libertà politica e ad un governo costituzionale, oppure la Machnovščina, l'esercito insurrezionalista ucraino. In quest'ottica, è bene notare che distinguere fra un movimento di resistenza ed un movimento di ribellione, non è semplice. Come accaduto per la resistenza italiana, tale nome gli venne attribuito solamente in seguito al termine della seconda guerra mondiale, quando si ebbe una dimensione più completa delle operazioni compiute dai suoi appartenenti.

RIFORMA AGRARIA (da Wikipedia.org)

La riforma agraria è una ristrutturazione dei mezzi di produzione agricola, in particolare del suolo. Spesso, con questa definizione, si intende una redistribuzione della proprietà delle terre coltivabili attraverso un'espropriazione forzata, indennizzata o no, che l'amministrazione compie nei confronti dei beni posseduti da grandi proprietari, per una successiva redistribuzione gratuita, o a prezzo agevolato, in favore dei coltivatori privi di proprietà. Nella storia ci sono state numerose riforme agrarie, spesso dovute a rivoluzioni o rivendicazioni violente da parte della classe contadina. La riforma agraria ha la duplice finalità di redistribuire più equamente la terra migliorandone al tempo stesso la produttività. Nel redistribuire la terra dai grandi proprietari - tra i quali vi può anche essere lo stato - verso i piccoli proprietari, si favorisce una più equa distribuzione del reddito. Inoltre, eliminando le zone scarsamente produttive del latifondo, si cerca di aumentare la produttività della terra delle zone

riformate. Allo stesso tempo, è possibile modificarne i prodotti o le tecniche, se le terre espropriate sono sì produttive ma utilizzate male. Perciò, agli obiettivi di equità si è soliti associare obiettivi di miglioramento qualitativo e quantitativo nello sfruttamento della terra.

RIVOLUZIONE ISLAMICA (da Wikipedia.org)

La rivoluzione islamica iraniana fu una serie di sconvolgimenti politici e sociali, avvenuti nel periodo 1978-1979 in Iran, che trasformò la monarchia del paese in una repubblica islamica sciita, la cui costituzione si ispira alla legge coranica.Tutte le forze di opposizione al monarca - di ispirazione religiosa, nazional-liberale e marxista - si riunirono intorno alla figura carismatica dell'Ayatollah Khomeyni, confinato in esilio, prima a Najaf, in Iraq, poi a Parigi, per aver apertamente criticato lo scià fin dal 1963. Le proteste di massa iniziarono nel 1978 proprio in reazione ad un articolo della stampa di regime che dileggiava l'Ayatollah Khomeyni avviando una spirale di manifestazioni di protesta che portarono al blocco del Paese.

SBARCO SULLA LUNA (da Wikipedia.org)

Con il termine allunaggio si intende la discesa di un veicolo sulla Luna: si distingue tra allunaggio duro, cioè un impatto

che comporta la distruzione del veicolo, e allunaggio morbido, cioè l'impiego di razzi frenanti che permette al veicolo di arrivare intatto sulla superficie lunare.Il programma Luna, partito nel 1959 con la sonda Luna 2, inviò il primo veicolo riuscito ad impattare con il satellite, Luna 9, il 3 febbraio 1966 eseguì il primo atterraggio morbido sulla Luna.Il primo allunaggio di un essere umano, il 20 luglio 1969, fu quello di Neil Armstrong, comandante della missione Apollo 11, e di Buzz Aldrin, mentre il loro compagno Michael Collins controllava il modulo di comando Columbia. Gli esseri umani sono atterrati sulla Luna il 20 luglio 1969, all'apice di una gara spaziale tra URSS e Stati Uniti d'America, ispirata dalla guerra fredda.Il primo astronauta a camminare sulla superficie lunare fu Neil Armstrong, comandante dell'Apollo 11. L'ultimo fu Eugene Cernan, che durante la missione Apollo 17 camminò sulla Luna il 14 dicembre 1972.L'equipaggio dell'Apollo 11 lasciò una targa di acciaio inossidabile, per commemorare lo sbarco e lasciare informazioni sulla visita ad ogni altro essere, umano o meno, che la trovi. Sulla targa c'è scritto:(EN)

« Here men from the Planet Earth first set foot upon the moon, July 1969, A.D.We came in peace for all mankind. »

(IT)

« Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, luglio 1969 d.C.Siamo venuti in pace, a nome di tutta l'umanità. »

SESSANTOTTO (da Wikipedia.org)

Il Sessantotto (o movimento del Sessantotto) è il fenomeno socio-culturale avvenuto nel 1968 nel quale grandi movimenti di massa socialmente eterogenei (operai, studenti e gruppi etnici minoritari), formatisi spesso per aggregazione spontanea, attraversarono quasi tutti i Paesi del mondo con la loro forte carica di contestazione sui pregiudizi socio-politici. La portata della partecipazione popolare e la sua notorietà, oltre allo svolgersi degli eventi in un tempo relativamente ristretto e intenso, contribuirono a identificare il movimento col nome dell'anno in cui esso si manifestò (o fu più attivo).

SHARIA (da Wikipedia.org)

Shariʿah o sharia è un termine arabo dal senso generale di "legge", che può essere interpretata sotto due sfere, una più metafisica e una più pragmatica. Nel significato metafisico, la sharīʿah è la Legge di Dio e, in quanto tale, rimane sconosciuta agli uomini.In chiave pragmatica, il fiqh, la scienza giurisprudenziale islamica interpretata secondo la legge sacra, rappresenta lo sforzo concreto esercitato per identificare la Legge di Dio; in tal senso, la letteratura legale prodotta dai giuristi costituisce opera di fiqh, non di sharīʿa. Va sottolineato il tentativo, praticato in alcuni paesi a maggioranza islamica (Iran e Arabia Saudita), di intendere la shari'a come codice di leggi non comportamentali o consuetudinarie, ma come norme di diritto positivo. La stessa shari'a distingue peraltro le norme riguardanti il culto e gli obblighi rituali da quelle di natura più giuridica.Fonti della legge islamica sono generalmente considerate il Corano (190 versi su 6236 totali), la Sunna, il consenso dei dotti e l'analogia giuridica. La sharīʿa accetta solo le prime due

fonti in quanto divinamente prodotte o ispirate. Mentre esiste un solo Corano, esistono diverse raccolte "ufficiali", antiche e tradizionali, di ʾaḥādīth: è questa una delle ragioni da cui segue l'impossibilità teorica di pervenire univocamente alla (vera) shari'a.

SHOAH (da Wikipedia.org)

Il termine Olocausto (o Shoah) indica, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d'Europa e, per estensione, lo sterminio nazista verso tutte le categorie ritenute "indesiderabili", che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni, tra cui 5-6 milioni di ebrei, di entrambi i sessi e di tutte le età. L’Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, è identificato più correttamente con il termine Shoah che ha trovato ragioni storico-politiche nel diffuso antisemitismo secolare.

SOCIETÀ DI MASSA (da “Punto sulla storia” di Carlo Griguolo e Laura Fabris)

Il consumismo si basa su un presupposto fondamentale: anche il più inutile degli oggetti può essere prodotto e venduto con grande profitto, purché la massa di coloro che lo acquistano sia abbastanza grande. Su questo principio si formò un tipo di società che gli storici definiscono di massa, e che consiste in milioni di individui che hanno gli stessi bisogni e desideri nelle stesse ore, giorni o periodi dell’anno. La società di massa nasce nelle grandi metropoli di fine Ottocento, come conseguenza

diretta della seconda industrializzazione, ed è destinata a giocare un ruolo fondamentale nei processi storici che portarono alla costituzione del nostro attuale modello di organizzazione sociale.

SOGNO AMERICANO (da Wikipedia.org)

L'origine del Sogno Americano proviene dall'allontanamento dei modelli del Vecchio Mondo. Questo permise libertà mai sperimentata prima. Lo sviluppo della Rivoluzione industriale creò la possibilità di migliorare la propria condizione sociale. Molti dei primi imprenditori statunitensi si diressero a ovest, verso le Montagne Rocciose. Il Sogno Americano fu un fattore primario non solo per la "Corsa all'Oro" di metà ottocento, ma anche nelle successive ondate di immigrazione che caratterizzarono quel secolo e il successivo. In Europa, le crisi come la grande carestia irlandese, spinsero molti dei più poveri europei ad andare in America. A metà del diciannovesimo secolo arrivò negli Stati Uniti un numero considerevole di emigranti dalla Cina e dal Giappone, tutti alla ricerca del Sogno Americano. Questo fenomeno portò alla formazione di molti quartieri Cinesi (le cosiddette Chinatown), nelle maggiori città, come San Francisco, e New York. Con l'avvicinarsi del XX secolo, le grandi personalità dell'industria divennero le nuove icone del Sogno Americano. Per tutto il diciannovesimo secolo, gli emigranti fuggirono dalle monarchie dell'Europa Occidentale, mentre l'economia statunitense era costruita da persone che erano consapevolmente libere da tali costrizioni. Chi arrivava nel Nuovo Mondo portava con sé anche la speranza dell'uguaglianza. In quello che è forse il suo discorso più famoso, I have a dream, anche Martin Luther King nomina il Sogno Americano.

SOLIDARNOSC (da Wikipedia.org)

Il Niezależny Samorządny Związek Zawodowy "Solidarność" (Sindacato Autonomo dei Lavoratori "Solidarietà") è un sindacato fondato in Polonia nel settembre 1980 in seguito agli scioperi nei cantieri navali di Danzica e guidato inizialmente da Lech Wałęsa (premio Nobel per la pace nel 1983 e successivamente presidente della repubblica negli anni 1990-1995). Nel corso degli anni ottanta Solidarność ha agito inizialmente come organizzazione sotterranea, ma presto si è imposta come movimento di massa e luogo fondamentale di incontro delle opposizioni di matrice cattolica e anticomunista al governo centrale. La sua fondazione ha costituito un evento fondamentale nella storia non solo polacca, ma dell'intero blocco comunista. Più fattori sono alla base del suo successo iniziale: il supporto di un gruppo di intellettuali dissidenti Comitato di Difesa degli Operai (Komitet Obrony Robotników o KOR), la scelta della non-violenza e la capacità di far leva sull'identità cattolica del popolo polacco. Nato sulla base di diversi comitati di sciopero, Solidarność ha nel tempo aggregato molte altre associazioni venendo a costituire una federazione di sindacati. Alla fine del 1981 contava già nove milioni di iscritti. Attraverso scioperi, contestazioni e altre forme di dissenso politico e sociale, attuate sempre nel rispetto della scelta non-violenta, Solidarność mirava alla destabilizzazione e allo smantellamento del monopolio del partito unico di governo. Nel 1989 il movimento cattolico venne riconosciuto ufficialmente e poté partecipare alle elezioni parlamentari, riscuotendo una schiacciante vittoria stimolando la nascita di rivoluzioni pacifiche negli altri paesi del blocco comunista. Alla fine dell'agosto 1989 iniziò a guidare una coalizione di governo e Lech Wałęsa, divenuto

capo dello Stato l'anno successivo, si dimise dalla guida del movimento. In seguito al crollo del comunismo nel giugno 1989, Solidarność è diventata uno delle oltre 6300 sigle sindacali del paese. Nel 2013 il numero totale di iscritti ai sindacati in Polonia non superava due milioni e mezzo, una cifra simile a quella dell'Italia alla vigilia della prima guerra mondiale.

STALINISMO (da Wikipedia.org)

Il termine stalinismo, in senso stretto, indica la politica di Stalin nel periodo in cui fu a capo dell'URSS, dal 1924 al 1953, ma di fatto ebbe profonde peculiarità che lo distinguono dalla linea politica di altri teorici comunisti (ad esempio Lev Trockij e Rosa Luxemburg), sia dal leninismo concepito da Lenin. Prendendo in considerazione l'analisi della storia proposta da molti teorici del marxismo-leninismo, il termine "stalinismo" risulta storicamente inesatto, ritenuto un sinonimo semplicistico di derivazione anti-sovietica del più corretto marxismo-leninismo teorizzato da Lenin. Questo perché Stalin, a differenza di Lenin, non ha mai fatto riferimento, nei suoi saggi, ad una presunta nuova via personale al Marxismo, non ha mai utilizzato il termine "stalinismo", ma ha sempre fatto riferimento, al marxismo di matrice leninista, del quale si riteneva il legittimo successore. Stalinisti furono anche definiti alcuni regimi di paesi socialisti che si opposero alla destalinizzazione, quali la Cina di Mao Tse-tung, la Corea del Nord, l'Albania, che modificarono (raffreddandoli) i loro rapporti con l'URSS a seguito della destalinizzazione. Sotto il profilo economico, la dottrina staliniana vide nell'industrializzazione forzata della Russia il passaggio decisivo per imboccare la via matura che avrebbe portato al

socialismo. Sotto Stalin l'impulso massiccio allo sviluppo industriale e il ricorso ai piani straordinari (quinquennali) di conversione capitalista, sotto la supervisione dello stato, dell'economia russa, prevalentemente agricola o fondata su un embrione industriale arretrato, divennero uno dei caratteri fondamentali e peculiari dei successivi regimi sovietici.

SUFFRAGIO UNIVERSALE (da Wikipedia.org)

Il suffragio universale è il principio secondo il quale tutti i cittadini e tutte le cittadine di età superiore ad una certa soglia, in genere maggiorenni, senza restrizioni di alcun tipo a partire da quelle di carattere economico e culturale e altre quali ceto, censo, etnia, grado di istruzione, orientamento sessuale e genere, possono esercitare il diritto di voto e partecipare alle elezioni politiche, amministrative e ad altre consultazioni pubbliche, come i referendum. Generalmente viene considerata come iniziale la data del 1893, in cui la Nuova Zelanda introdusse, primo Stato al mondo, il suffragio universale, quindi maschile e femminile. In realtà, per quanto riguarda il suffragio femminile, almeno due precedenti vanno citati: durante la cosiddetta Epoca della libertà svedese, tra il 1718 ed il 1772, ci fu un ristretto diritto di voto per le donne; nella Repubblica di Corsica tra il 1755 ed il 1769, in virtù della costituzione promulgata da Pasquale Paoli. L'Europa si mosse su questa strada nel corso dell'Ottocento: da un suffragio ristretto - per la maggior parte dei casi attribuito ad una porzione della popolazione in base a criteri censitari o relativi all'istruzione - si passò via via al suffragio universale. Il principio del suffragio universale maschile è stato introdotto per la prima volta durante la rivoluzione francese da un comitato di salute pubblica.

TERRORISMO (da Treccani.it)

L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili. Il concetto di terrorismo è piuttosto controverso ed è stato definito e interpretato in vari modi. Al di là di distinzioni e precisazioni di natura storica o politica, le definizioni concordano sul fatto che il terrorismo porta a compimento atti violenti finalizzati a incutere terrore nella popolazione di un paese o in alcune categorie di persone, con l’obiettivo di destabilizzare l’ordine costituito o – al contrario – di mantenerlo o restaurarlo. A ricorrere al terrorismo possono essere singole persone oppure gruppi più o meno organizzati su basi ideologiche, religiose, etniche o di altra natura. Sulla definizione del termine terrorismo esistono divisioni e diversità di vedute, poiché si tratta di un concetto che spesso s’intreccia con la politica e l’ideologia. Il terrorismo può essere infatti considerato un metodo di lotta politica condotto attraverso l’uso della violenza, illegittimo perché – oltre che vietato dalle leggi – non è giustificato dalle condizioni nelle quali viene praticato. Ed è sull’assenza o meno di quelle giustificazioni che si verificano differenze e divisioni. In sostanza, se chi commette un atto illegale e violento – un omicidio, un attentato dinamitardo, un rapimento, un dirottamento aereo o altro – agisce in un contesto democratico nel quale avrebbe la possibilità di esprimersi attraverso condotte legali, viene catalogato come terrorista. In caso contrario può essere considerato un resistente, un partigiano, addirittura un combattente per la libertà, a seconda del grado di illegittimità attribuito al regime o al sistema che si vuole combattere. Per contro, anche un’autorità costituita – e dunque

di per sé non illegale – come un governo può ricorrere a metodi terroristici compiendo o avallando comportamenti contrari alle leggi o al rispetto dei diritti umani: ne sono un esempio gli atti repressivi nelle dittature dell’America Latina della seconda metà del Novecento, con i sequestri, le uccisioni o le ‘sparizioni’ degli oppositori.

TERRORISMO ISLAMICO (da Wikipedia.org)

Il terrorismo islamista è una forma di terrorismo religioso praticato da diversi gruppi di fondamentalisti musulmani per raggiungere vari obiettivi politici in nome della loro religione. Eccezione fatta per alcune sporadiche manifestazioni di antica militanza oltranzista religiosa condotta con metodi sanguinari dalla setta degli assassini (specialmente in Persia e negli ex-domini fatimidi quali Egitto e Siria), il fenomeno ha assunto dimensione globalmente rilevante solo nel secondo dopoguerra, in particolare a seguito dell'irrisolta questione palestinese, varie organizzazioni della cui resistenza hanno fatto ricorso a strumenti quali attentati dinamitardi, rapimenti, dirottamenti aerei, omicidi e attentati suicidi.

TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (da Wikipedia.org)

Con l'espressione terza rivoluzione industriale si indicano tutte le trasformazioni socioeconomiche che si sono prodotte nei paesi occidentali del primo mondo a partire dal secondo dopoguerra in seguito alla diffusione di applicazioni tecnologiche legate a loro volta ai progressi tecnico-scientifici quali la produzione di energia dal nucleare e da fonti rinnovabili, la diffusione delle biotecnologie a seguito della

scoperta del DNA, l'estensione della manipolazione dei materiali alla scala atomica (nanotecnologie) e la digitalizzazione dell'informazione che ha reso possibile la rivoluzione informatica e delle telecomunicazioni e la creazione del mercato globale dell'informazione.

Tra le cause della terza rivoluzione industriale si possono annoverare senza dubbio la crescita, lo sviluppo e l'accumulo delle conoscenze scientifiche e tecnologiche già a partire dall'inizio del Novecento, spesso nate nel contesto militare delle guerre mondiali della prima metà del secolo e successivamente in quello della guerra fredda tra le maggiori superpotenze mondiali del dopoguerra, Stati Uniti d'America e Unione Sovietica.

TOTALITARISMO (da Wikipedia.org)

Il totalitarismo è un idealtipo usato da alcuni scienziati politici e storici per spiegare le caratteristiche di alcuni regimi nati nel XX secolo, che mobilitarono intere popolazioni nel nome di un'ideologia o di una nazione.

È il termine più usato dagli storici per definire un tipo di regime politico, affermatosi nel XX secolo al quale possono essere ricondotti il nazismo, il fascismo e il marxismo-leninismo di matrice stalinista. Il regime totalitario è caratterizzato soprattutto dal tentativo di controllare capillarmente la società in tutti gli ambiti di vita, imponendo l'assimilazione di un'ideologia: il partito unico che controlla lo Stato non si limita cioè a imporre delle direttive, ma vuole mutare radicalmente il modo di pensare e di vivere della società stessa.

Il termine totalitarismo, inoltre, è usato nel linguaggio politico, storico e filosofico per indicare "la dottrina o la prassi dello stato totalitario", cioè di qualsiasi stato intenda ingerire nell'intera vita, anche privata, dei suoi cittadini, al punto da identificarsi in essi o da far identificare essi nello Stato.

TRATTATO DI SCHENGEN (da Wikipedia.org)

Lo spazio Schengen, uno degli avanzamenti più concreti dell’Unione europea, è una zona di libera circolazione dove i controlli alle frontiere sono stati aboliti per tutti i viaggiatori, salvo circostanze eccezionali. Lo spazio Schengen è attualmente composto da 26 paesi, di cui 22 membri dell’Unione europea e quattro non membri.L’area di libera circolazione è entrata progressivamente in vigore a partire dal 1985, data di un accordo di massima concluso da un gruppo di governi europei nella località lussemburghese di Schengen. La prima soppressione effettiva dei controlli alle frontiere è arrivata nel 1996 tra Belgio, Germania, Spagna, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo.Il trattato dice che, all’interno di questa zona i cittadini dell’Unione europea e quelli di paesi terzi possono spostarsi liberamente senza essere sottoposti a controlli alle frontiere. Di contro, un volo interno all’Ue che collega uno stato Schengen a uno stato non-Schengen è sottoposto a controlli alle frontiere. La caduta delle frontiere interne ha per corollario il rafforzamento delle frontiere esterne dello spazio Schengen. Gli stati membri che si trovano ai suoi confini hanno dunque la responsabilità di organizzare controlli rigorosi alle frontiere e assegnare all’occorrenza visti di breve durata alle persone che vi fanno ingresso.

UNIONE EUROPEA (da Europa.eu)

L'Unione europea (UE) è un'unione economica e politica, unica nel suo genere, tra 28 paesi che coprono buona parte del continente. L’UE è stata creata all’indomani della Seconda guerra mondiale con l’obiettivo di promuovere innanzitutto la cooperazione economica partendo dal principio che il commercio produce un’interdipendenza tra i paesi che riduce i rischi di conflitti. Nel 1958 è stata così creata la Comunità economica europea (CEE), che ha intensificato la collaborazione economica tra sei paesi: Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Da allora, è stato creato un grande mercato unico, che continua a svilupparsi per realizzare appieno le sue potenzialità. Fattore di pace, stabilità e prosperità da oltre mezzo secolo, l'UE ha contribuito ad innalzare il tenore di vita e introdotto una moneta unica europea: l'euro. Nel 2012 l'UE ha vinto il premio Nobel per la pace per aver contribuito alla pace, alla riconciliazione, alla democrazia e ai diritti umani in Europa. Grazie all'abolizione dei controlli alle frontiere tra i paesi membri, le persone possono ora circolare liberamente in quasi tutto il continente. È diventato inoltre molto più facile vivere, lavorare e viaggiare in un altro paese dell'UE. Il mercato unico o mercato "interno", che permette la libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone, è il principale motore economico dell'UE. Uno dei suoi obiettivi fondamentali è sviluppare questa immensa risorsa anche in altri campi quali quelli dell'energia, della conoscenza e dei mercati dei capitali, per consentire ai cittadini europei di beneficiarne pienamente. Uno dei principali obiettivi dell'UE è la protezione dei diritti umani, sia al suo interno che nel resto del mondo. Dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto e rispetto dei diritti umani: sono questi i valori fondamentali dell’UE. Dall'entrata in vigore del trattato di Lisbona, nel 2009, la Carta dei diritti fondamentali sancisce

tutti questi diritti in unico documento. Le istituzioni dell'UE hanno l'obbligo giuridico di difenderli, e altrettanto sono tenuti a fare i paesi membri quando applicano la legislazione europea. L'UE ampliata mantiene l'impegno a rendere le sue istituzioni più trasparenti e democratiche. Il Parlamento europeo, eletto a suffragio universale diretto, dispone ora di maggiori poteri, mentre i parlamenti nazionali svolgono un ruolo più importante, affiancando le istituzioni europee nella loro attività. A loro volta, i cittadini europei dispongono di sempre maggiori opportunità per partecipare al processo di elaborazione delle politiche.

URSS (da Treccani.it)

URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’ orientale e in parte all’Asia centro-settentrionale, costituitosi a seguito della rivoluzione del 1917 e della conseguente caduta dell’Impero russo, e dissoltosi nel 1991. Fra il 1922, la federazione conseguì la ricomposizione pressoché integrale dell’area dello Stato zarista, con la sola decurtazione del territorio corrispondente alla e di quello tornato sotto sovranità polacca. Tali ampliamenti avvennero formalmente mediante accessione volontaria all’Unione da parte di repubbliche indipendenti formatesi nel territorio ex imperiale. L’Unione prevedeva, nell’ambito delle repubbliche federate, l’esistenza di repubbliche autonome, regioni autonome e circondari autonomi, la cui costituzione procedeva da motivi di ordine etnico e linguistico. Dal 1944 al 1991, nel periodo cioè della sua massima estensione territoriale, l’URSS copriva oltre 22 milioni di km².

VENTICINQUE APRILE 1945 (da ilpost.it)

Il 25 aprile è la data scelta in Italia come festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo, che avvenne nel 1945. L’occupazione tedesca e fascista non finì in un solo giorno, nel 25 aprile di quell’anno i soldati della Germania nazista e quelli fascisti della repubblica di Salò cominciarono la loro ritirata dalle città di Torino e Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere le città. La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della liberazione d’Italia”) avvenne poco meno di un anno dopo, il 22 aprile 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”; la scelta della data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 260 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio o il giorno di Natale, in quanto “anniversario della liberazione”. La guerra in Italia comunque non finì il 25 aprile 1945 ma continuò ancora per un po’, fino ai primi giorni di maggio.

LAVORO DI RICERCA ONLINE REALIZZATO DA:Anna Bernardini, Giulio Zuin, Jennifer Yero, Ludovica Rossetto, Marta Serraggiotto, Martina Faggian, Matilde Masiero.

Considerazioni finali del docente: lavoro di ricerca solo apparentemente facile, ma impegnativo dal punto di vista organizzativo e temporale. I ragazzi hanno lavorato controllando il testo proposto online e

adattandolo/riducendolo alle esigenze di un vademecum. Il lavoro finale può essere utilizzato per studiare la storia del Novecento anche dopo la terza media.