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PRESENTAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Premessa La legge n. 107 del 2015 oltre a cambiare la procedura di approvazione e la durata annuale del POF, introduce altri elementi sulla organizzazione e sul potenziamento delle attività didattiche e formative, da inserire nel nuovo piano triennale dell’offerta formativa (PTOF). In base alle nuove disposizioni il Collegio dei docenti elabora il PTOF sulla base degli indirizzi relativi alle attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d’istituto ed è rivedibile annualmente. Il PTOF dovrà essere predisposto entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento (prima attuazione 2016/17-2017/18-2018/19). In sintesi il PTOF dovrà contenere: 1. la progettazione di attività curricolari, extracurricolari, di recupero, di sostegno, ecc..; 2. i progetti che mirino ad ampliare ed arricchire l’offerta formativa; 3. le iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e le attività progettuali per il

raggiungimento degli obiettivi formativi che dovranno essere individuati come prioritari fra quelli riportati nelle lettere a), b), c), d), e), f), g), h), i), l), m), n), o), p), q), r) e s) del comma 7;

4. le eventuali scelte degli insegnamenti opzionali da inserire nel secondo biennio e nell'ultimo anno, utilizzando anche la quota di autonomia e gli spazi di flessibilità, che confluiranno nel curriculum dello studente;

5. i piani di miglioramento dell’istituzione scolastica previsti dal RAV (rapporto di autovalutazione);

6. gli insegnamenti e le discipline per la copertura del fabbisogno dei posti: • comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli

insegnamenti e del numero di alunni con disabilità; • per il potenziamento dell'offerta formativa;

7. il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario; 8. la programmazione delle attività formative rivolte al personale scolastico; 9. il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali; 10. per gli studenti:

• le iniziative di formazione, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso; • iniziative diretti all’orientamento ed eventuali percorsi formativi alla valorizzazione del

merito scolastico e dei talenti; • i percorsi di alternanza scuola-lavoro e le attività di formazione in materia di tutela della

salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; • eventuali azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali attraverso il Piano

nazionale per la scuola digitale; 11. le procedure che regolano la vita interna della scuola, l’uso delle attrezzature e degli spazi; 12. gli impegni nei confronti degli studenti, delle famiglie e del contesto sociale; 13. l’organizzazione delle attività didattiche e delle risorse professionali. Il POF di quest’anno scolastico (2015/16), le integrazioni e principalmente l’atto di indirizzo del Dirigente scolastico costituiranno gli elementi fondanti per la elaborazione del PTOF 2016-19.

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Cos’ è il PTOF “È il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia, ed è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa “(comma 14). La struttura del nostro PTOF In questo documento è esposto il PTOF dell’Istituto di Istruzione Superiore – Liceo scientifico “F. Enriques“ e Istituto tecnico commerciale e per geometri “Europa Unita” – . La struttura del nostro PTOF è stata definita in base al seguente schema:

ANALISI SITUAZIONE DI FATTO

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI

REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI

VERIFICA E VALUTA-ZIONE DEI RISULTATI

Contesto

Risorse strutturali e tecnologiche

Finalità educative

Finalità formative

Struttura organizzativa

Impegno operativo e formativo

Pianificazione dell’attività didattica

Valutazione degli alunni

Valutazione della scuola

Offerta formativa curricolare

Comunicazione e trasparenza

LE SCELTE EDUCATIVE E FORMATIVE

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

ORGANIZZAZIONE E PROGETTAZIONE

VALUTAZIONE

FASI DEL PTOF STRUTTURA DEL PTOF

PARAGRAFI CAPITOLI

Ampliamento dell’offerta formativa

Potenziamento dell’offerta formativa

Alternanza scuola-lavoro

RAV e azioni di miglioramento

Risorse umane

Attività di formazione

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INDICE

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA CONTESTO

Cenni cronologici 1 Il territorio 1 Rapporti con il territorio 1 Risorse finanziarie 2 La domanda formativa 2 Indirizzi di studio 2 I trasporti 3

RISORSE UMANE Utenza 3 Previsione organici a.s. 2016/17 4 • Organico docenti 4

Previsione delle cattedre, degli spezzoni e delle classi di concorso 4 • Organico personale ATA 5

RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE Descrizione generale della scuola 5 Uso e descrizione delle risorse 5 • Risorse generali 5 • Laboratori e aule speciali del Liceo 6 • Laboratori e aule speciali dell’Istituto tecnico 6

Laboratori dell’indirizzo A.F.M. 7 Laboratori dell’indirizzo C.A.T. 7

Risorse del personale ATA 7 Fabbisogno delle risorse strutturali e tecnologiche nel triennio 2016-19 8

LE SCELTE EDUCATIVE E FORMATIVE

FINALITÀ EDUCATIVE E FORMATIVE Premessa 9 Finalità educative e valori di riferimento 9 Linee generali del progetto formativo 9 • Linee generali del progetto formativo per il primo biennio 10

Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria 10 Linee generali del percorso formativo del primo biennio per le classi prime 10 Linee generali del percorso formativo del primo biennio per le classi seconde 11

• Linee generali del percorso formativo per le classi del secondo biennio e quinta 12 OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE

Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione 12 Offerta formativa 13 • Premessa 13 • Attività d’insegnamento secondo metodologia CLIL 13 • Sbocchi universitari e professionali 13 Liceo Scientifico 13 • Il profilo educativo, culturale, educativo e professionale dello studente liceale 13 • Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali 14 • Risultati di apprendimento del Liceo scientifico 15 • Risultati di apprendimento dell’opzione Scienze applicate 15 • Piani di studio 16

Liceo scientifico 16 opzione Scienze applicate 16

Istituto tecnico 16 • Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti tecnici 16 • Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi 17

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• Risultati di apprendimento degli insegnamenti dell’area d’istruzione generale comune a tutti gli indirizzi 18 Settore economico 18 • Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore economico 18 • Profilo culturale dell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” e dell’articolazione “Sistemi

informativi aziendali”

19 • Profilo culturale dell’indirizzo “Turismo” 20 • Piani di studio 20

Amministrazione, Finanza e Marketing 21 Articolazione Sistemi Informativi Aziendali 21 Turismo 22

Settore tecnologico 22 • Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico 22 • Profilo culturale dell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” e dell’opzione “Tecnologie del legno

nelle costruzioni”

22 • Piano di studio 24

Costruzioni, Ambiente e Territorio 24 Opzione Tecnologie del legno nelle costruzioni 25

POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Area di intervento 25

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Premessa 26 Progetti di accoglienza, di supporto e sostegno 26 Progetti culturali 26 Progetti multimediali 26 Progetti per l’educazione civica e stradale 27 Progetti formativi complementari 27 Progetti esterni 27 Piano generale attività sportive extra-curricolari 28 • Centro sportivo scolastico 28

Attività sportive organizzate con uscite didattiche 28 Attività sportive organizzate con corsi pomeridiani 28 Attività sportive relative ai “Giochi Sportivi Studenteschi” 28

Attività integrative curricolari 28 • Interventi interdisciplinari/pluridisciplinari 28 • Attività curriculari di laboratorio 29

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Procedure attivazione percorsi alternanza scuola-lavoro 29

ORGANIZZAZIONE E PROGETTAZIONE STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Premessa 31 Area direzione 31 • Dirigente scolastico 31 • Collaboratori della presidenza 31 • Coordinatore del dipartimento delle aree disciplinari 31 • Referente del dipartimento disciplinare 31 • Coordinatore del Consiglio di classe 31 • Responsabile della sicurezza (RSPP) 32 • Referente del gruppo di lavoro 32 • Referente di progetto 32 • Consegnatario dei beni del laboratorio 32 Area docenza 32 • Collegio docenti 32 • Consiglio di classe (solo docenti) 32 • Funzioni strumentali 33 • Gruppi di lavoro 34 • Dipartimenti 34

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• Il piano di lavoro annuale dei docenti 36 Area della partecipazione 36 • Consiglio d’istituto 36 • Giunta esecutiva 37 • Comitato tecnico scientifico 37 • Comitato valutazione docenti 37 • Consiglio di classe aperto 37 • Gruppo di Lavoro Handicap (GLH I) 38 • Organo di garanzia interno 38 • Assemblee e comitato degli studenti 38 • Assemblee e comitato dei genitori 38 Area amministrativa 38 • Organizzazione amministrativa 38 • Direttore dei servizi generali e amministrativi 39 • Assistenti amministrativi 39 • Assistenti tecnici 39 • Collaboratori scolastici 39 • Incarichi specifici 39 • Orario della segreteria 39

IMPEGNO OPERATIVO E FORMATIVO DELLA SCUOLA Impegno operativo 40 Impegno formativo 40

RAV E AZIONI DI MIGLIORAMENTO Premessa 40 Azioni di miglioramento 40 • Presidio dei processi d’apprendimento intermedi 40

• Presidio dei processi di scolarizzazione nella fase del primo biennio 41 • Potenziamento delle dotazioni multimediali 41 • Miglioramento delle dotazioni laboratoriali 41

PIANIFICAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA Premessa 42 Programmazione annuale della Scuola 42 Programmazione annuale dei dipartimenti delle aree disciplinari 42 Programmazione annuale dei dipartimenti disciplinari 43 Programmazione annuale dei Consigli di classe 44 Programmazione annuale dell’attività didattica individuale 45

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE Docenti 46 Personale ATA 46 Studenti 46

COMUNICAZIONE E TRASPARENZA Rapporti scuola – famiglia 46 La formazione delle classi 47 Criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi 47

VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

Premessa 48 Piano delle attività di recupero e sostegno 48 • Tipologie di intervento di recupero 48

Attività di recupero 48 Attività di sostegno 48

• Individuazione delle aree disciplinari e/o delle discipline 48 Aree disciplinari 48 Discipline oggetto di recupero 48 Ripartizione delle ore di recupero 49

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Discipline oggetto di sostegno 49 • Modalità di organizzazione e realizzazione 49

Commissione di coordinamento 49 Calendario degli interventi 49 Compiti dei docenti per le attività di recupero 50 Criteri per l’assegnazione dei docenti per le attività di recupero 50

• Modalità di comunicazione alle famiglie 50 Durante il periodo delle attività didattiche 50 Dopo lo scrutinio intermedio 50 Dopo le operazioni di scrutinio finale 50

Criteri generali di valutazione 50 Criteri di valutazione del comportamento degli studenti 52 Valutazione intermedia e finale degli apprendimenti 53 Criteri per lo svolgimento degli scrutini intermedi e finali 54 Credito scolastico 55 • Criteri per l’attribuzione del credito scolastico 55 Credito formativo 56 Criteri per l’attribuzione della lode 56

VALUTAZIONE DELLA SCUOLA Premessa 56 Ricerca e formazione dei docenti 56 Prove INVALSI 57 Autovalutazione 57 ALLEGATI 1 PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2 ATTIVITÀ SPORTIVE 3 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI 4 ATTO COSTITUTIVO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO 5 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ 6 DISCIPLINE OGGETTO DI RECUPERO OBBLIGATORIO E DI VERIFICA 7 TIPOLOGIE DELLE PROVE E NUMERO DELLE VERIFICHE 8 CRITERI ECCEZIONALI DI DEROGA ALL’OBBLIGO DI FREQUENZA 9 FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO E DEGLI STUDENTI 10 PIANO PER L’INCLUSIONE 11 ATTUAZIONE DELL’INSEGNAMENTO SECONDO METODOLOGIA CLIL 12 REGOLAMENTO OPERATIVO PER L’USO DEL REGISTRO ELETTRONICO E DELLA RETE WI-FI 13 CRITERI GENERALI VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA CONTESTO

Cenni cronologici

L’Istituto Statale di Istruzione Superiore di Lissone inizia la sua storia dall’anno scolastico 2000/2001 per l’accorpamento di due istituti preesistenti: l’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Europa Unita” e il Liceo Scientifico Statale “Federigo Enriques”. L’I.T.C.G. “Europa Unita” nasce nell’anno scolastico 1978 – 79 quando l’I.T.C.G. “Mosé Bianchi”, di Monza, scuola sovraccarica con più di 2700 iscritti, crea una sezione staccata a Biassono, con cinque classi provvisoriamente collocate presso la scuola elementare. L’anno seguente la sezione viene spostata a Lissone nella frazione di Santa Margherita. Continuando ad aumentare gli iscritti l’Istituto è dislocato anche in altri spazi, così, quando nell’a.s. 1982 – 83 diviene autonomo, ha la sede centrale in Via S. Martino a Lissone, dove è ospitato il triennio della ragioneria, e due succursali: una in via Caravaggio per il corso geometri e l’altra a Santa Margherita dove è rimasto il biennio dei ragionieri. Ultimata la costruzione del complesso scolastico in cui è ora sistemato, l’Istituto viene riunificato e si stabilisce nella nuova sede a partire dall’a.s. 1984 – 85, prendendo il nome di “Europa Unita”, profeticamente adatto per un istituto commerciale, essendosi l’unificazione europea realizzata prima a livello economico che politico. Nell’a.s. 1997 – 98 l’Istituto viene scelto dalla regione Lombardia per l’organizzazione e l’attuazione dei Corsi Post – Diploma finanziati dal Fondo Sociale Europeo. Il L.S. “Federigo Enriques” nasce come sezione staccata del Liceo Scientifico “Paolo Frisi” di Monza nell’a.s. 1982 – 83, per soddisfare l’esigenza di espansione allora in atto della scolarizzazione secondaria. Nell’a.s. 1986 – 87 diventa autonomo e si insedia presso il centro scolastico. Viene pubblicamente inaugurato e intitolato a Federigo Enriques il 19 ottobre 1987. Nel 1997 è festeggiato il decennale con una serie di iniziative che comprendono una conferenza del prof. Francesco Speranza, ordinario di Matematiche complementari presso l’Università degli Studi di Parma, sul tema “F. Enriques scienziato e filosofo”, e la manifestazione di chiusura dell’anno scolastico denominata “Le vele”, che vede la partecipazione di tutte le componenti scolastiche. Le iniziative suddette hanno avuto ampia risonanza sulla stampa locale. Sul territorio il liceo Enriques si è conquistato la fama di scuola “seria e severa, ma umana” perché il livello di preparazione offerto dalla scuola è alto, ma il clima in cui vivono gli studenti è sereno e il dialogo con i docenti è sempre possibile.

Il territorio

La scuola opera in un contesto territoriale intensamente urbanizzato e caratterizzato da un alto livello di industrializzazione; vi sono prevalentemente aziende di piccole e medie dimensioni, spesso a conduzione familiare, in rapido sviluppo. I settori di attività tradizionali della Brianza sono anche soggetti ad una forte pressione competitiva (ad esempio l’arredamento) che costringe le aziende a collocarsi creativamente sul mercato per quanto concerne sia il design sia lo stile di commercializzazione. Nella realtà in cui siamo inseriti sono anche in rapido sviluppo le infrastrutture e i servizi, a causa dell’alta concentrazione abitativa e produttiva. Nel territorio vi sono opportunità culturali di un certo rilievo, non sempre utilizzate e messe in rete. Significativa è anche l’attenzione alle problematiche sociali e abbastanza praticato il volontariato.

Rapporti con il territorio Le Istituzioni, gli Enti pubblici e privati del territorio rappresentano per la nostra scuola gli interlocutori di rilievo per: • l’attuazione dell’autonomia scolastica; • l’articolazione dell’offerta formativa; • la realizzazione dei progetti di orientamento, di educazione alla salute e di iniziative di carattere umanitario e

culturale. Infatti, la scuola promuove e organizza: incontri con le scuole medie inferiori per realizzare una maggior continuità fra i due livelli scolastici, per facilitare

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la scelta e l’inserimento degli alunni nella scuola superiore e per arginare fenomeni di dispersione; incontri con docenti universitari e uscite per la presentazioni delle facoltà presenti nella provincia di Milano; incontri con esperti del settore produttivo e uscite per la partecipazione ai corsi per l’orientamento

all’imprenditorialità; il progetto salute con ASL 3 – GLES distrettuale di Monza (Gruppo di Lavoro Educazione Sanitaria del Distretto di

Monza); progetti di sicurezza stradale con la provincia di Monza e Brianza; attività di stages presso aziende, banche ed enti; attività di inserimento nella comunità scolastica degli alunni di madre lingua non italiana, in collaborazione con il

comune di Lissone, con l’obiettivo di fornire agli studenti iscritti alla nostra scuola un supporto nell’apprendimento dell’Italiano come seconda lingua;

interventi atti a prevenire il disadattamento e l’emarginazione degli alunni e, in particolare, di quelli portatori di handicap;

incontri con le varie associazioni locali e internazionali, per stabilire rapporti di collaborazione con l’obiettivo principale di elaborare attività didattiche complementari sui temi di carattere sociale, umanitario, ambientale e culturale.

Nell’allegato numero 1 al POF sono riportati le informazioni complete sui progetti e sull’iniziative sopraccitati.

Risorse finanziarie

Le risorse finanziarie costitute da diverse voci di entrata, arrivano alla nostra scuola tramite i finanziamenti provenienti dal Ministero della Pubblica Istruzione, dagli enti Locali, dai privati, ecc., e sono indispensabili per l’attuazione di tutte le attività previste nel POF, per il funzionamento didattico e amministrativo generale. Le risorse principali si possono così riassumere: 1. M.O.F., erogato dallo Stato in base al numero dei docenti e del personale ATA, è utilizzato per finanziare le attivi-

tà di recupero e sostegno, per la retribuzione delle prestazioni aggiuntive dei docenti e del personale ATA. 2. Finanziamenti Statali, Finanziamenti Provinciali, Enti pubblici e privati (contributi scolastici), utilizzati per le attivi-

tà di formazione del personale della Scuola, per il funzionamento degli uffici di segreteria, per la piccola manu-tenzione dell’edificio scolastico, per l’acquisto di materiale e attrezzature destinati ai laboratori e per i progetti dell’ampliamento dell’offerta formativa, ecc..

I dati relativi allo stato economico dell’Istituto sono rendicontati nei documenti contabili, ai sensi del D.I. 44/2001: programma annuale e conto consuntivo.

La domanda formativa

La scelta della scuola superiore nel territorio è orientata sia alla preparazione tecnico – professionale, per acquisire competenze richieste dal mondo del lavoro (o della professione), sia ad un corso di studi liceale che, privilegiando una formazione di carattere globale, consente di accedere con maggiore facilità alle facoltà universitarie. Una tale ambivalenza costituisce uno stimolo per il nostro Istituto: impegna tutti a cercare strategie di formazione capaci di offrire strumenti e conoscenze adatti ad affrontare percorsi di studio ed obiettivi diversificati.

Indirizzi di studio

In base a quanto previsto dai regolamenti di riordino dei Licei e dell'Istruzione Tecnica, il nostro Istituto, in sostitu-zione dei corsi di studio del vecchio ordinamento (Liceo scientifico tradizionale, Corso IGEA, Progetto Cinque, ecc… ) ha richiesto e ottenuto i seguenti indirizzi di studio:

Liceo 1. Liceo scientifico dall’a.s. 2010/11

• opzione Scienze applicate dall’a.s. 2011/12

settore Economico 2. Amministrazione, Finanza e Marketing (A.F.M.) dall’a.s. 2010/11

• articolazione Sistemi informativi aziendali dall’a.s. 2010/11 3. Turismo dall’a.s. 2015/16

settore Tecnologico 4. Costruzioni, Ambiente e Territorio (C.A.T.) dall’a.s. 2010/11

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• opzione Tecnologie del legno nelle costruzioni dall’a.s. 2015/16

Dai profili dei nuovi ordinamenti della scuola secondaria superiore, in sintesi,:

Il percorso del “Liceo scientifico” approfondisce il nesso tra scienza e tradizione umanistica, favorendo l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica e delle scienze sperimentali. Fornisce allo studente le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei lin-guaggi, delle tecniche e delle metodologie relative.

L’opzione “Scienze applicate” fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biolo-giche e all’informatica e alle loro applicazioni.

Nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” gli studenti acquisiscono competenze specifiche nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, dei sistemi aziendali e degli strumenti di marketing. In-tegrano le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda.

Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il percorso si caratterizza principalmente per la gestione del si-stema informativo al fine di migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza in-formatica.

Nell’indirizzo “Turismo” il diplomato ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastro-nomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle lin-guistiche e informatiche per contribuire al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inse-rita nel contesto internazionale.

L’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” si propone di delineare una figura professionale in grado di: pro-gettare opere edilizie e stradali; eseguire rilievi di terreni e fabbricati ; operare nell’organizzazione, gestione e di-rezione dei cantieri edili; di utilizzare strumenti informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; piani-ficare e organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e della sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro.

Nell’opzione “Tecnologie del legno nelle costruzioni” gli studenti acquisiscono competenze nel campo dei materiali utilizzati nelle costruzioni in pietra, legno e con tecniche di bioarchitettura; nell’impiego degli strumenti di rilievo; nella stima di terreni, fabbricati, aree boscate e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, e allo svolgimento di operazioni catastali.

I percorsi hanno durata quinquennale e si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto anno, precisamente: • un primo biennio, finalizzato a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti i singoli indirizzi, a un

approfondimento delle conoscenze e competenze delle discipline, all'acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione. Per gli indirizzi tecnici il, primo biennio si caratterizza anche di apprendimenti che hanno una funzione orientativa;

• un secondo biennio e un quinto anno, dedicati all’approfondimento, allo sviluppo delle conoscenze, delle abilità e all’acquisizione delle competenze caratterizzanti gli indirizzi. Il quinto anno si conclude con l’Esame di Stato.

I trasporti

Il servizio trasporti sul territorio è assicurato da aziende locali (ATM e Brianza trasporti). Davanti all’ingresso principale dell’Istituto è situata una fermata dei pullman che garantiscono i collegamenti con tutti i Comuni limitrofi. Gli orari delle corse sono studiati in relazione all’orario delle lezioni. RISORSE UMANE

Utenza

L’utenza proviene da numerosi comuni, anche lontani: Arosio, Biassono, Brugherio, Carate Brianza, Cesano Maderno, Correzzana, Desio, Lissone, Macherio, Monza, Muggiò, Nova Milanese, Seregno, Sovico, Triuggio, Varedo, Vedano al Lambro, Verano Brianza, Villasanta.

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Nell’anno scolastico 2015 – 2016 l’Istituto è frequentato da 955 studenti: 621 liceali (suddivisi in 26 classi ) e 334 ragionieri e geometri (suddivisi in 15 classi). Per il triennio 2016-19 si prevedono i seguenti numeri di classi e di studenti: 2016/2017: liceo 27 classi e I.T.C.G. 16 classi; 1000 studenti; 2017/2018: liceo 28 classi e I.T.C.G. 17 classi; 1040 studenti; 2018/2019: liceo 29 classi e I.T.C.G. 18 classi; 1070 studenti.

Previsione organici a.s. 2016/17

Organico docenti Sulla base dei dati previsionali attualmente disponibili, si prevedono le seguenti classi per l’a.s. 2016/17, con la possibilità di incremento (due classi in più per ogni anno scolastico rispetto a quello precedente) o mantenimento delle stesse nei due anni scolastici successivi, come verrà dichiarato in sede di ulteriore aggiornamento del PTOF: Liceo scientifico tradizionale e delle Scienze applicate (s.a.):

− 6 classi prime (3 per il tradizionale e 3 per le s.a.); − classi successive: 5 classi seconde (due per il tradizionale e 3 per le s.a.); 6 classi terze (3 per il tradizionale e

3 per le s.a.); 5 classi quarte (tre per il tradizionale e due per le s.a.); 5 classi quinte (3 per il tradizionale e 3 per le s.a.);

− totale 27 classi. I.T.C.G. (Settore economico):

− corso A.F.M.: 2 classi prime; 2 classi seconde; 2 classi terze; 2 classi quarte; 2 classi quinte; totale 10 classi; − indirizzo “Turismo”: 1 classe prima (in fase di avvio dell’indirizzo presso l’Istituto, con insegnamento delle

lingue inglese, francese, spagnolo). ITCG (Settore tecnologico):

− corso C.A.T.: 1 classe prima; 1 classe seconda; 1 classe terza; 1 classe quarta; 1 classe quinta; totale classi 5. Previsione delle cattedre, degli spezzoni e delle classi di concorso Sulla base della precedente configurazione si prevedono: Liceo scientifico tradizionale e delle scienze applicate Classe di concorso

Numero cattedre

Spezzoni ore

A025 3 - A029 3 - A037 4 - A042 1 8 A047 1 - A049 10 - A051 10 - A060 5 - A346 4 9

sostegno 9 Istituto tecnico (Economico e Tecnologico) Classe di concorso

Numero cattedre

Spezzoni ore

Classe di concorso

Numero cattedre

Spezzoni ore

A013 - 6 A058 - 11 A016 1 (20 ore) 9 A060 1 - A017 2 16 A072 1 - A019 2 12 A246 1 - A029 1 14 A346 2 12 A038 - 12 A046 1 - A039 - 16 C240 - 2 A042 1 3 C290 - 2 A047 1 - C320 - 2 A048 2 - C300 - 2 A050 5 6 C430 1 9

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La previsione degli organici per gli anni scolastici 2017/19 verrà elaborata e comunicata dopo la verifica dei datti ef-fettivi a disposizione dell’Istituto. Per l’organico di potenziamento, l’U.S.R. della Lombardia ha assegnato alla nostra scuola otto docenti, a seguito di nota ricevuta in data 24 novembre 2015 (prot.n.6712/C21), che ha ridefinito le aree di intervento, ad integrazione di quelle richieste dall’Istituto, con approvazione degli OO.CC. Le classi di concorso assegnate sono: A346- A049- A060- A025- A037- A017- A019- A029. Organico personale ATA Sulla base dei dati previsionali indicati, il fabbisogno di posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, si configura come segue: D.S.G.A.; 7 Assistenti amministrativi; 4 Assistenti tecnici, con particolare riferimento all’area informatica (3) e all’area laboratoriale di chimica (1). Per

le richieste di organico delle aree tecniche verrà prodotta specifica delibera della Giunta Esecutiva; 13 Collaboratori scolastici. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE

Descrizione generale della scuola L’edificio scolastico, costruito senza barriere architettoniche e completato recentemente, si sviluppa su tre piani adi-biti ad aule, laboratori, servizi scolastici e ricreativi. L’area esterna comprende ampi spazi verdi, un ingresso principale separato da quello carraio, adeguate aree di parcheggio. L’Istituto è dotato di numerose aule speciali e laboratori tra i più aggiornati dal punto di vista strumentale, allo scopo di garantire una preparazione umanistico - scientifica, tecnico – professionale, al passo con i tempi; inoltre, dispone di spazi per attività culturali, ricreative, sportive, e di spazi autogestiti dagli studenti per iniziative varie. Queste strutture possono essere utilizzate in orario scolastico ed extrascolastico, per le attività didattico – culturali e formative proprie dei curricoli disciplinari delle singole materie.

Uso e descrizione delle risorse La scuola dispone di numerosi laboratori e aule speciali, necessari allo studente per: arricchire e perfezionare le proprie conoscenze pratiche; acquisire competenze indispensabili previste nei vari settori tecnico – professionali e scientifici; acquisire una padronanza nell’uso di nuove tecnologie informatiche. Risorse generali Aula magna: ha una capienza di 140 posti a sedere ed è dotata di impianto mobile di amplificazione audio e mul-

timediale. Biblioteca: ha una dotazione di circa 8500 volumi, catalogati con il sistema delle biblioteche pubbliche, 360 vide-

ocassette e alcuni CD – ROM. È fornita di tavoli per la consultazione e per lo studio in gruppo, e di tre computer con collegamento internet e stampante. Ogni anno viene distribuito nelle classi il catalogo aggiornato. La biblio-teca riceve in abbonamento una trentina di riviste specializzate ed altrettante a titolo gratuito. È aperta per 18 – 24 ore alla settimana. La biblioteca promuove attività culturali per studenti e docenti, quali conferenze, cinefo-rum, corsi.

Spazi per attività sportive: la scuola dispone per la pratica dell’attività motoria e sportiva, di spazi interni ed e-sterni.

Spazi interni: - palestra grande dotata di tribune: campi di pallavolo, basket; - palestra piccola dotata di tribune: grandi attrezzi per lo sviluppo delle qualità fisiche, per la ginnastica artisti-

ca e per le discipline dell’atletica leggera. Spazi esterni: - campo di calcio adattabile a baseball; - pista di atletica, pedana salto in lungo, lancio del peso, salto in alto, campo di basket.

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L’Istituto dispone delle attrezzature necessarie per la pratica e lo svolgimento delle diverse discipline sportive: at-trezzatura per l’unihockey, per il baseball, per il badmigton; impianti di amplificazione per la ginnastica aerobica e simili. L’Istituto partecipa ai campionati studenteschi di diverse discipline.

Aula CIC: destinata alle riunioni delle varie Commissioni della Scuola e alle informazioni relative all’attività pome-ridiane (teatro, danza, ecc.), per l’orientamento universitario e per l’Esame di Stato.

Centro stampa: attrezzato per fotocopie, ciclostilati, rilegature e servizi vari. Sale insegnanti: dotate di computer, collegati a Internet e in rete, di una stampante laser, utilizzate dai docenti

per attività didattiche e di ricerca. Tre Aule dotate di Lavagna Interattiva Multimediale. Laboratori e aule speciali del Liceo Laboratorio multimediale: si compone di una postazione centrale provvista di collegamento ad Internet e con

possibilità di proiettare su schermo; inoltre, sono presenti altri 20 computer, collegati a Internet e in rete, una stampante laser a colori e uno scanner, esiste inoltre una raccolta di CD – ROM multimediali su diverse materie (Arte, Fisica, Chimica, ecc.). Inoltre, c’è la possibilità di collegarsi tramite decoder a canali satellitari.

Laboratorio linguistico dotato di Lavagna Interattiva Multimediale. Laboratorio di fisica: è arredato con 6 banchi di lavoro su ognuno dei quali possono lavorare cinque studenti. Vi è

anche un banco sul quale trova posto una rotaia a cuscino d’aria. Il laboratorio dispone delle attrezzature tipiche per esperimenti di fisica di base di meccanica, termologia ed elettrostatica, e di una collezione di cassette (5 di ogni tipo), contenente kit autosufficienti per esperimenti ed esercitazioni degli allievi suddivisi in cinque gruppi. Il laboratorio dispone di un computer per la raccolta e l’analisi dei dati sperimentali. L’utilizzo del laboratorio è a-perto a tutte le classi e in particolare alle classi del triennio ed è regolato tramite una prenotazione settimanale. È prevista inoltre la possibilità di utilizzare anche nelle classi apparecchiature non particolarmente complesse a scopo dimostrativo in esemplificazioni condotte dal docente.

Laboratorio di biologia - chimica: viene utilizzato per esperienze di biologia e di chimica; è fornito di 32 posti – lavoro per gli studenti, di alcuni armadi contenenti materiale d’uso e reagenti e di apparecchiature specifiche. Una particolare sezione contiene strumenti per biologia e scienze della terra. Gli esperimenti che vengono effet-tuati riguardano particolarmente gli aspetti macroscopici nello studio di materiali biologici. Il metodo usato nel lavoro in laboratorio è quello di responsabilizzare il più possibile gli studenti nella conduzione di un esperimento: date dai docenti le indicazioni di metodo, è compito degli studenti raggiungere nel modo migliore i risultati attesi oppure osservare i fenomeni scientifici cercando in essi la spiegazione sperimentale delle conoscenze teoriche apprese in classe. Le esperienze di laboratorio sono strettamente collegate quindi con i percorsi didattici affron-tati dalle classi e la loro frequenza dipende appunto dagli argomenti trattati. Il laboratorio è dotato di videopro-iettore con schermo, di computer con collegamento a internet e di una stampante.

Aula audiovisivi: si compone di un televisore, di un videoproiettore e di un videoregistratore con collegamento satellitare analogico. Esiste inoltre all’interno un impianto voce ed un impianto stereo; per quanto riguarda le vi-deocassette esiste un’ampia raccolta di video su tutte le materie d’insegnamento. I posti a sedere sono circa 50.

Due aule da disegno: composte esclusivamente da tavoli da disegno tradizionali, videoproiettori, episcopi, lava-gne luminose.

Laboratori e aule speciali dell’Istituto tecnico Laboratorio linguistico: è dotato di 29 posti audio con cuffia e video generale; ha un ricevitore per parabolica. I

materiali usati sono videocassette didattiche, video corsi completi, film in lingua originale. Il laboratorio viene u-sato da tutti gli alunni della scuola in modo regolare per il potenziamento dell’apprendimento. Il laboratorio è dotato di videoproiettore con schermo, di lettore DVD, di computer con collegamento a internet e di una stam-pante.

Laboratorio di chimica: è costituito da due locali: - grande laboratorio dotato di 8 banconi, rivestiti in ceramica e attrezzati di attacchi acqua, luce e gas, di vide-

oproiettore con schermo, di computer con collegamento a internet e di una stampante. - piccolo laboratorio dotato di attrezzature complementari. Il laboratorio è frequentato dagli alunni del biennio, qui si eseguono esperimenti di chimica generale allo scopo di far comprendere meglio gli argomenti trattati in classe e di far acquisire una manualità operativa.

Laboratorio di fisica: è arredato con banchi di lavoro; uno per l’insegnante e otto per gli allievi per un totale di trentadue posti. Le attrezzature e le apparecchiature, strutturate secondo i principi della fisica costruttiva, sono riunite in moduli autonomi, multifunzionali e flessibili. La combinazione di moduli fondamentali e di moduli inte-

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grativi permette di realizzare una attività sperimentale per sei gruppi di allievi in contemporanea. Il laboratorio viene utilizzato dagli alunni del biennio secondo un orario stabilito di anno in anno e che tiene conto delle esi-genze didattiche dei singoli insegnanti e delle singole classi.

Laboratorio di biologia: è utilizzato dagli allievi del biennio per approfondire, con semplici esperienze, alcuni ar-gomenti trattati in classe. Il laboratorio è fornito di microscopi, vetreria e reagenti, preparati microscopici, video-camera, televisione, video registratore e videoteca. Attraverso la videocamera, inserita al microscopio e collegata alla televisione, è possibile ingrandire e mostrare alla classe i preparati microscopici. Inoltre, la stessa è usata, du-rante le spiegazioni, per la visione ingrandita di disegni, fotografie e reperti naturali. A supporto delle lezioni gli alunni visionano videocassette scientifiche.

Aula video: attrezzata con TVC 46 pollici, videoregistratore, CDI, stereo per nastro cassette e amplificatore inte-grato, e 27 posti a sedere.

Laboratorio di informatica 2: è dotato di 26 PC collegati a internet, di stampante, di videoproiettore con schermo, di lettore DVD e di programma CAD LT. È utilizzato dagli allievi del primo biennio.

Laboratorio dell’indirizzo A.F.M. Laboratorio di informatica 1: è dotato di 20 postazioni PC con collegamento a internet, una stampante laser a co-

lori e videoproiettore con schermo. È utilizzato dagli allievi: - del primo biennio e terzo anno per l’esercitazione al corso di informatica; - del quarto e quinto anno per l’apprendimento di programmi base in supporto alle materie tecnico-

scientifiche relative al piano di studio di indirizzo. Laboratori dell’indirizzo C.A.T. Laboratorio di informatica 3: attrezzato con 26 PC collegati in rete e a Internet, di una stampante laser, videopro-

iettore, plotter, masterizzatore e scanner. È utilizzato dagli studenti del primo anno per la disciplina Tecnologie informatiche (programmi di video scrittura, sul foglio elettronico, ecc…), dagli studenti del secondo anno per la disciplina di Disegno (programma AutoCAD per il disegno assistito dal computer) e dagli studenti del secondo bi-ennio e quinto anno per le attività di consolidamento e approfondimento sull’AutoCAD. È utilizzato dalle discipli-ne tecnico – professionali per le seguenti attività: - elaborazione dei rilievi (Pregeo, ecc.); - l’accatastamento degli immobili (DOCFA); - calcoli economico – estimativi (Excel).. Gli elaborati progettuali (edifici civili e pubblici, esecutivi di strutture, ecc.) vengono stampati con il Plotter.

Laboratorio di topografia: è a disposizione degli studenti del secondo biennio e quinto anno per le esercitazioni pratiche di rilievo, comprende: - strumenti semplici (longimetri, misuratori di interni, squadri agrimensori e a prisma, accessori vari); - strumenti composti (tre teodoliti – tacheometri, un teodolite elettronico, due autolivelli, due livelli di cui uno

di altissima precisione, completi di tutti gli accessori); - tre stazioni totali completi di tutti gli accessori; - camera semimetrica, stereoscopico a specchi, software sulla fotogrammetria , planimetro polare, ecc.

Laboratorio per le prove dei materiali (attualmente utilizzato come spazio didattico e non operativo): attrezzato con macchine diverse per la verifica sperimentale, secondo le normative vigenti, delle caratteristiche di resisten-za dei vari provini o elementi prefabbricati in calcestruzzo, acciaio o laterizio. Il laboratorio è disposto per il con-fezionamento di calcestruzzo tramite betoniera ad asse verticale, silos contenenti varie granolumetrie di aggrega-ti, vagliatrice, forno di essicazione inerti, vasca di stagionatura, tavolo vibrante, casseforme, nonché attrezzature specifiche per le prove su CLS fresco, quali coni di Abramas, contenuto d’aria, ago di Vicat e sul CLS stagionato, sclerometro, macchina ultrasuoni, pressa, prova flessione sui travetti, nonché la macchina universale eletronizza-ta con software in applicazione. Per quanto riguarda la tecnologia, esistono diverse campionature di elementi o materiali utilizzati in edilizia.

Aula tecnigrafi: attrezzata da tecnigrafi e da tavoli di disegno, è utilizzata prevalentemente dagli alunni del primo biennio per le esercitazioni e verifiche grafiche della disciplina Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica e dagli alunni del secondo biennio e della quinta per la stesura di progetti inerenti le varie discipline professionali.

Risorse del personale ATA Segreteria didattica: attrezzata con 3 PC, collegati a Internet, stampanti, fotocopiatrice e fax. Segreteria amministrativa e finanziaria : dotata di 4 computer collegati al SIMPI e a Internet, di stampanti e foto-

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copiatrice.

Fabbisogno delle risorse strutturali e tecnologiche nel triennio 2016/19 Nonostante la previsione della formazione di classi in più (Turismo e Liceo scientifico) i laboratori e le at-trezzature in dotazione alla scuola risultano adeguate a soddisfare tutte le attività didattiche di laboratorio dei vari corsi di studio; comunque, volendo migliorare l’efficienza di queste risorse, nel triennio 2016/19, si potenzieranno alcuni laboratori di informatica, si aumenterà il numero delle aule dotate di LIM, si inter-verrà per sostituire nell’aula tecnigrafi il piano di rivestimento dei tavoli di lavoro e si perseguirà un proget-to di recupero delle apparecchiature del laboratorio per le prove dei materiali.

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LE SCELTE EDUCATIVE E FORMATIVE FINALITÀ EDUCATIVE E FORMATIVE

Premessa

La nuova fisionomia dell’Istituto consente di parlare di una vasta gamma di opportunità per l’utenza. Le due scuole che lo compongono, pur mantenendo le caratteristiche proprie dei diversi corsi di studi, mettono in comune le esperienze didattiche e le attrezzature, usufruibili da tutti gli alunni. L’effetto più immediato si può verificare nelle attività extrascolastiche, ma può essere significativo anche nel processo di crescita dei singoli alunni sotto forma di proficui confronti, scambi di esperienze, occasioni di verificare la validità della propria scelta. Il momento centrale in cui si svolge l’avventura conoscitiva è l’ora di lezione, quando l’oggetto della conoscenza di-venta presente allo studente attraverso l’insegnante. I percorsi conoscitivi delle discipline vengono presentati allo studente nel loro sviluppo affinché egli li faccia propri e acquisti criticamente contenuti e metodi di ogni disciplina, al fine di pensare il proprio presente e il proprio futuro dialogando con il passato. Così lo studente acquista consapevo-lezza della propria identità e diventa protagonista dell’esperienza scolastica. Questo implica, accanto al rispetto della natura e del metodo di ogni disciplina, la connessione fra i vari ambiti disci-plinari, per sviluppare una consapevolezza non schematica e riduttiva dei diversi aspetti della realtà. L’ambito privile-giato dell’esperienza culturale risulta così essere la classe, intesa come trama di relazioni quotidiane tra docenti e studenti, trama di relazioni che offre punti di riferimento stabili nell’iter formativo.

Finalità educative e valori di riferimento

Il nostro Istituto si propone come scopo primario di offrire ai giovani una formazione culturale e professionale, e occasioni di crescita personale e sociale in armonia con le indicazioni della normativa vigente e i valori che essa riconosce come fondamentali nella vita civile, nelle sue diverse articolazioni. Tra questi vanno ricordati l’eguaglianza e il rispetto delle individualità che operano nella scuola ad ogni livello, tenendo conto delle diverse funzioni, competenze e responsabilità; l’imparzialità delle procedure e delle valutazioni che vi vengono espresse, la volontà di creare un clima di accoglienza e di integrazione dialogica tra i soggetti, allo scopo di favorire la crescita personale dei giovani in un contesto sociale e interpersonale sempre più complesso. Ci proponiamo di incoraggiare lo spirito di partecipazione degli allievi, perché divengano con gli insegnanti parte atti-va del progetto educativo e, nello stesso tempo, di sostenere l’attività dei Docenti in una prospettiva d’insegnamento, di coinvolgimento nelle iniziative istituzionali e di progettazione di percorsi formativi originali dal punto di vista cultu-rale e mirati ai bisogni educativi degli allievi e delle classi. Nei confronti degli utenti, in particolare dei genitori, l’Istituto garantisce un servizio regolare nei tempi previsti dall'at-tività curricolare ed extracurricolare e trasparenza degli atti procedurali; si impegna a creare canali di informazione adeguati con le famiglie e a operare perché l’ambiente favorisca il benessere degli studenti. A tale scopo ci proponiamo: di promuovere lo sviluppo della personalità dell’alunno con una formazione culturale che consenta di acquisire

capacità di giudizio e di scelta, così che possa inserirsi nel mondo sociale e nell’ambito universitario o professiona-le con autonomia e senso del rispetto degli altri e di sé;

di favorire lo sviluppo di una mentalità flessibile e polivalente, capace di collocarsi in ambienti diversi e di ade-guarsi a mutamenti sociali e culturali;

di sviluppare capacità di relazione con gli altri, senza distinzione di sesso, razza o lingua, e di lavorare in gruppo; di favorire l’acquisizione di una maggiore consapevolezza dei propri doveri e diritti connessi all’appartenenza ad

una comunità; di educare alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente interno ed esterno; di sviluppare le tematiche relative all’educazione alla salute, alle pari opportunità tra uomo e donna, alle differen-

ze di etnia, di religione, cultura.

Linee generali del progetto formativo La nostra scuola si propone di rispondere al nuovo contesto normativo mediante interventi formativi differenziati in rapporto alle varie fasi dello sviluppo degli studi superiori che si possono distinguere in due momenti:

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1. il primo biennio (prima e seconda classe), di continuità e di integrazione delle competenze acquisite nella scuola media, di acquisizione di strumenti metodologici e cognitivi in preparazione agli obiettivi del triennio;

2. il secondo biennio (terza, quarta) e quinta classe, di consolidamento e di sviluppo delle conoscenze e competenze peculiari al corso di studi prescelto.

Linee generali del progetto formativo per il primo biennio Per favorire il successo formativo e l’acquisizione delle competenze chiave dell’allegato 2 del decreto 22 agosto 2007 n° 139 sotto riportate, il progetto formativo sarà orientato: - per le classi prime, alla formazione complessiva della persona dell’alunno, che comprende aspetti

comportamentali e cognitivi; - per le classi seconde, alla acquisizione di obiettivi metodologici e cognitivi indispensabili per il proseguimento del

corso di studio. Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria 1. Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e

varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

2. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utiliz-zando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

3. Comunicare: - comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diver-

sa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei,informatici e multimediali);

- rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozio-ni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

4. Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle at-tività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

5. Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far va-lere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

6. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di proble-ma, contenuti e metodi delle diverse discipline.

7. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collega-menti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoe-renze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

8. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e o-pinioni.

Linee generali del percorso formativo del primo biennio per le classi prime Il momento cognitivo: obiettivo della prima classe è consolidare le conoscenze acquisite nelle scuole medie inferiori, integrando ad esse competenze e capacità utili al proseguimento degli studi umanistico - scientifici o tecnico - professionali (il tutto in una prospettiva di continuità con la scuola media). All’approfondimento di discipline fondamentali per la formazione culturale degli allievi, si affiancherà lo studio dei concetti di base di materie qualificanti l’indirizzo prescelto. Le metodologie adottate saranno orientate all’acquisizione di competenze scientifiche/tecniche/linguistiche e conoscenze teoriche il cui apprendimento sarà supportato anche da interventi formativi di natura operativa (es. l’uso del computer e attività di laboratorio soprattutto per le discipline scientifiche).

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Il momento educativo: obiettivi comportamentali da perseguire sono la collaborazione e il rispetto reciproco, la puntualità e l’ordine nel lavoro, l’osservanza della regole e il rispetto dell’ambiente.

L’orientamento: per orientamento intendiamo l’attenzione alla formazione complessiva dell’alunno e le operazioni che ne rendono possibile l’attuazione. Si tratta di un momento importante in una fase di passaggio del processo formativo del ragazzo di cui la prima classe è un anello fondamentale sia perché prepara o riorienta il suo progetto personale di studio, sia perché è vissuta in un periodo complesso della sua crescita psicologica e sociale. In questa prospettiva la nostra scuola si impegna a: seguire il processo formativo degli allievi mediante un lavoro costante del Consiglio di classe allo scopo di cogliere

e di valorizzare le capacità e di individuare le difficoltà di ogni allievo, perché migliori la qualità della sua esperienza scolastica;

stabilire una continuità, a livello di metodi e tempi di lavoro, con il processo formativo avviato nella scuola media inferiore per evitare che il passaggio agli studi superiori possa incidere negativamente sull’immagine di sé e sulla motivazione dell’allievo;

collaborare con altri istituti o con i centri di formazione professionale del territorio nel caso si manifestassero problemi di disadattamento scolastico;

creare percorsi di formazione per i ragazzi portatori di handicap anche in collaborazione con i centri di formazione.

Il supporto: per “supporto” intendiamo le operazioni mirate ad offrire un aiuto agli allievi nello sviluppo della loro esperienza formativa, soprattutto nel caso si manifestassero difficoltà. A tale scopo la nostra scuola si impegna a: creare un clima relazionale favorevole alla crescita personale e scolastica dell’allievo organizzando iniziative di

accoglienza (che si terranno all’inizio dell’anno scolastico) e di accompagnamento al percorso formativo, gestite da singoli docenti e, in alcuni casi, dal Consiglio di classe anche con il supporto di una commissione di insegnanti che opera all’interno dell’Istituto;

offrire occasioni di recupero agli studenti in difficoltà; creare spazi di collaborazione con le famiglie, attivamente gestiti dai docenti, dal coordinatore di classe, dalla

presidenza.

Iniziative per il successo formativo: per rispondere ai nuovi bisogni formativi ed aiutare gli alunni in un percorso, che permetta loro di acquisire gradualmente una maggiore consapevolezza rispetto alle scelte della propria vita di studio e professionale, il nostro Istituto si pone i seguenti obiettivi di fondo: • ricostruire e sviluppare la motivazione allo studio e l’autostima; • intervenire a supporto delle carenze delle competenze di base; • illustrare le opportunità e le risorse “formative” del territorio; • coinvolgere e rimotivare nel processo formativo gli alunni a rischio di abbandono. A tale scopo la scuola si impegna a: utilizzare le opportunità offerte dall’autonomia scolastica che i Consigli di classe riterranno più consone al

perseguimento degli obiettivi prefissati nella programmazione annuale. Adottare iniziative e strumenti didattici personalizzati, adattando l’insegnamento alle differenziate esigenze degli

allievi. Strutturare i tempi per l’insegnamento e i tempi per l’apprendimento (differenziato in base alle diverse

caratteristiche degli allievi). Attivare moduli curricolari di recupero e di sostegno al fine di potenziare le abilità logico – linguistiche, e porre le

basi di un insegnamento scolastico significativo e attivo. Linee generali del percorso formativo del primo biennio per le classi seconde ll percorso formativo nelle classi seconde riveste un ruolo di raccordo con il triennio del corso di studi. In questo periodo intermedio divengono obiettivi importanti: • consolidare il metodo di studio; • apprendere un metodo di lavoro efficace (gestione del tempo di studio, coordinamento del lavoro svolto in classe

e dello studio individuale, capacità di prendere appunti, riconoscimento dei propri punti di debolezza e attivazione di strategie per eliminarli);

• acquisire capacità di utilizzare la lingua madre in situazioni comunicative diverse, riconoscendo la terminologia appropriata;

• comprendere testi espressi in un linguaggio specialistico (letterario, tecnico, scientifico, ecc.) e compiere operazioni essenziali su di essi;

• acquisire le strutture e competenze comunicative basilari delle lingue straniere previste;

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• riconoscere i concetti fondamentali delle discipline di studio. Linee generali del percorso formativo per le classi del secondo biennio e quinte La fase del secondo biennio e quinta costituisce il momento di acquisizione di conoscenze e competenze specifiche sia in ambito scientifico/tecnico che nelle discipline di cultura generale in funzione della formazione personale o professionale e/o di preparazione agli studi universitari. Inoltre a partire dall’anno scolastico 1998 – 99 è entrato in vigore il nuovo Esame di Stato che tende a verificare la preparazione degli allievi sulla base di parametri più precisi e rigorosi. La nuova normativa mira a valorizzare: • le conoscenze; • le capacità di elaborazione personale; • le competenze di carattere linguistico, scientifico e tecnico – operativo. A tale scopo, il percorso formativo degli ultimi anni di studio non potrà non tenere conto della necessità di integrare in modo esplicito ed efficace l’insegnamento di tutte le discipline perché gli studenti ne colgano i collegamenti e la reciproca interazione in un progetto di apprendimento articolato e unitario. OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE

Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione I percorsi curricolari di tutti gli indirizzi di studio saranno strutturati in modo da far acquisire agli allievi nel biennio le competenze previste dalla normativa sull’obbligo di istruzione (decreto 22 agosto 2007 n° 139) che integrano quelle definite dai Consigli di classe e dai Dipartimenti e nel triennio le competenze scientifiche, tecnico-professionali, speci-fiche dei corsi di studio. Di seguito nella tabella si riportano le competenze di base per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione riferite ai quat-tro assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale) dell’allegato 1 decreto 22 agosto 2007 n° 139.

Asse Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

dei linguaggi

Padronanza della lingua italiana: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indi-spensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Utilizzare e produrre testi multimediali.

matematico

Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le po-tenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

scientifico-tecnologico

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e ri-conoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e socia-le in cui vengono applicate.

storico-sociale

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica at-traverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

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Le competenze finali sono riportate successivamente nella presentazione degli indirizzi di studio.

Offerta formativa Premessa I profili culturali, educativi e professionali, i risultati di apprendimento e i piani degli studi delle classi sono stati estra-polati rispettivamente: 1. dagli allegati A e F del Regolamento (emanato con decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.89)

recante norme sulla “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”;

2. dagli allegati A, B, B1, B2, C, C9 del Regolamento (emanato con decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.88) recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del de-creto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;

3. e dall’allegato B2 dell’elenco delle opzioni degli istituti tecnici. Attività d’insegnamento secondo metodologia CLIL Dall’anno scolastico 2014/15, in attuazione a quanto previsto dai Regolamenti dei nuovi ordinamenti (comma 5 dell’articolo 10 del D.P.R. 15/03/2010 n. 89; comma 2 dell’articolo 8 del D.P.R. 15/03/2010 n. 88) e dalla nota ministe-riale del 25/07/2014 n. 4969, per le classi quinte si svolgeranno attività di insegnamento di una disciplina non lingui-stica secondo la metodologia CLIL (Apprendimento integrato di lingua e contenuto). Si tratta di un percorso metodologico nel quale la disciplina, o parte di essa, viene insegnata in lingua straniera con il duplice obiettivo di fare acquisire contemporaneamente i contenuti della disciplina e le competenze linguistiche set-toriali in lingua straniera. Nell’allegato 11 sono riportati gli obiettivi didattici, le discipline coinvolte e le modalità di attuazione. Sbocchi universitari e professionali Gli studenti del nostro istituto che hanno conseguito il diploma, possono proseguire gli studi in qualsiasi facoltà uni-versitaria, nei corsi di formazione professionale superiore post-diploma, partecipare ai concorsi pubblici e inserirsi nel mondo del lavoro; in particolare gli studenti del:

Liceo possono frequentare principalmente le facoltà universitarie scientifiche (Matematica, Fisica, Chimica, Me-dicina, ecc..) e quelle tecniche (Ingegneria, Architettura, Informatica, ecc..), partecipare a tutti i concorsi pubblici che non richiedono competenze tecniche e professionali specifiche, inserirsi nel mondo del lavoro in quei settori in cui si richiedano mentalità sperimentale e metodo della ricerca, unitamente ad abilità comunicative e proget-tuali.

settore Economico, per le competenze acquisite, possono frequentare le facoltà universitarie giuridico – econo-miche e linguistiche (Economia e commercio, Giurisprudenza, Scienze politiche, Lingue straniere, ecc..) partecipa-re a tutti i concorsi pubblici che richiedono competenze specifiche nel campo contabile e amministrativo, inserirsi nel mondo del lavoro: negli studi di consulenza finanziaria; negli uffici contabili delle aziende private; nel settore del turismo e assicurativo; nelle banche; ecc..

settore Tecnologico hanno una preparazione per frequentare le facoltà tecniche (Ingegneria, Architettura, Agra-ria, ecc..), per partecipare a concorsi nella Pubblica Amministrazione (Ufficio tecnico erariale – catasto, uffici tec-nici della Regione della Provincia e del Comune, Genio civile, ecc.). Possono Intraprendere attività Professionali dopo aver sostenuto un tirocinio di 18 mesi o un corso intensivo di 6 mesi presso uno studio tecnico e un esame di abilitazione, inserirsi nella scuola come insegnante tecnico – pratico e nel mondo del lavoro: nelle imprese di costruzioni; negli studi di progettazione edilizia; ecc..

Liceo scientifico Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente liceale “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazio-ni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli

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studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: • lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; • la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; • l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione

di opere d’arte; • l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche; • la pratica dell’argomentazione e del confronto; • la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; • l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la pratica didatti-ca è in grado di integrare e sviluppare. Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare compe-tenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico argomentativa; linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica. Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno:

1. Area metodologica • Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti

personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.

• Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.

• Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.

2. Area logico-argomentativa • Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. • Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. • Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione.

3. Area linguistica e comunicativa • Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:

- dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali com-petenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;

- saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di si-gnificato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;

- curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. • Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti

almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. • Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche. • Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.

4. Area storico umanistica • Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con

riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. • Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia

inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. • Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione,

localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea.

• Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.

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• Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.

• Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.

• Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive.

• Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue.

5. Area scientifica, matematica e tecnologica • Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero

matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà.

• Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.

• Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

Risultati di apprendimento del Liceo scientifico “Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favo-risce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per se-guire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica labo-ratoriale”. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: • aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico;

comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;

• saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica; • comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche

attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;

• saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi; • aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica,

biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;

• essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;

• saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

Risultati di apprendimento dell’opzione Scienze applicate Questo indirizzo di studio fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: • aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio; • elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ri-

cerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica; • analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica; • individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali,

artificiali); • comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;

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• saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico; saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

Piani di studio Nei piani di studio del Liceo scientifico e dell’opzione Scienze applicate, è previsto per le classi quinte l’insegnamento in lingua Inglese di una disciplina non linguistica secondo la metodologia CLIL.

LICEO SCIENTIFICO

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° biennio 2°biennio 5° a. Tot.

ore 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 20 Storia e Geografia 3 3 - - - 6 Storia - - 2 2 2 6 Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3 15 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 15 Filosofia - - 3 3 3 9 Matematica* 5 5 4 4 4 22 Fisica 2 2 3 3 3 13 Scienze naturali** 2 2 3 3 3 13 Disegno e Storia dell’arte 2 2 2 2 2 10 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 10 Religione cattolica e Attività alternative 1 1 1 1 1 5

Totale complessivo ore settimanali 27 27 30 30 30 144 * con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

SCIENZE APPLICATE

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti 1° biennio 2°biennio 5° a. Tot.

ore 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 20 Storia e Geografia 3 3 - - - 6 Storia - - 2 2 2 6 Informatica 2 2 2 2 2 10 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 15 Filosofia - - 2 2 2 6 Matematica 5 4 4 4 4 21 Fisica 2 2 3 3 3 13 Scienze naturali* 3 4 5 5 5 22 Disegno e Storia dell’arte 2 2 2 2 2 10 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 10 Religione cattolica e Attività alternative 1 1 1 1 1 5

Totale complessivo ore settimanali 27 27 30 30 30 144 *Biologia, Chimica, Scienze della Terra Istituto Tecnico Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Tecnici L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e

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metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correla-ti a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo.

L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il raffor-zamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.

Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autono-mamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la va-lutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.

Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si svi-luppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico – economico. I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi diret-tamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vi-genti in materia. Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi A conclusione dei percorsi degli istituti tecnici, gli studenti - attraverso lo studio, le esperienze operative di laborato-rio e in contesti reali, la disponibilità al confronto e al lavoro cooperativo, la valorizzazione della loro creatività ed au-tonomia – sono in grado di: • agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare

fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; • utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e respon-

sabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; • padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari

contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; • riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevol-

mente fra testi e autori fondamentali, con riferimento sopratutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;

• riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

• stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva intercultu-rale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

• utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;

• riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazio-ne;

• individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

• riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo;

• collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi;

• utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; • riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclu-

sioni che vi afferiscono; • padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti ma-

tematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate;

• collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche;

• utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; • padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro,

alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; • utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in

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relazione ai campi di propria competenza; • cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere respon-

sabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; • saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo; • analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori,

al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale; • essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a

livello locale, nazionale e comunitario. Risultati di apprendimento degli insegnamenti dell’area d’istruzione generale comune a tutti gli indirizzi A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento prima descritti, di segui-to specificati in termini di competenze. • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Co-

stituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari con-

testi: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva intercultu-

rale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di

fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. • Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le

strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. • Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazio-

ne. • Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie e-

spressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. • Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i

linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER).

• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio – sportiva per il benessere individuale e collettivo.

• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.

• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni proble-matiche, elaborando opportune soluzioni.

• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per inter-pretare dati.

• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. • Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare at-

tenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. • Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici

campi professionali di riferimento. • Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. • Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei con-

testi organizzativi e professionali di riferimento. Settore economico Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore economico Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: • analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i

comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;

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• riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;

• riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione loca-le/globale;

• analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali; • orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale; • intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione; • utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti; • distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni

ottimali; • agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organiz-

zativo e tecnologico; • elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e sof-

tware gestionali; • analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti. Profilo culturale dell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” e dell’articolazione “Sistemi in-formativi aziendali” Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni eco-nomici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti as-sicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle lin-guistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al mi-glioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Attraverso il percorso generale, è in grado di: • rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i

principi nazionali ed internazionali; • redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; • gestire adempimenti di natura fiscale; • collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; • svolgere attività di marketing; • collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; • utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing.

Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestio-ne del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali atti-vità sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare ri-guardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” e nell’articolazione “Sistemi Informativi aziendali” consegue i risultati di apprendimento descritti nel “Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore economico”, di seguito specificati in termini di competenza. 1. Riconoscere e interpretare:

- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato contesto; - i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un’azienda; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche storiche

e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività a-

ziendali. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle differenti tipolo-

gie di imprese. 4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci ri-

spetto a situazioni date. 5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse umane. 6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata. 7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati. 8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici

contesti e diverse politiche di mercato.

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9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni eco-nomicamente vantaggiose.

10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attivi-tà comunicative con riferimento a differenti contesti.

11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla re-sponsabilità sociale d’impresa.

Nelle articolazione “Sistemi informativi aziendali”, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e op-portunamente integrate in coerenza con la peculiarità del profilo di riferimento. Profilo culturale dell’indirizzo “Turismo” Il Diplomato nel “Turismo” ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali. Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al mi-glioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale. E’ in grado di: • gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, ar-

tistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio; • collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio e i piani di qualificazione

per lo sviluppo dell’offerta integrata; • utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per proporre servizi turistici anche

innovativi; • promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale; • intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Turismo” consegue i risultati di apprendimento descritti nel “Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore economico”, di seguito specificati in termini di competenze. 1. Riconoscere e interpretare:

- le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel contesto turistico; - i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici dell’impresa turistica; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e nella

dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali diverse. 2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a quella del set-

tore turistico. 3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi. 4. Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni funzionali alle

diverse tipologie. 5. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici per le a-

ziende del settore Turistico. 6. Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individu-

are strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile. 7. Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici. 8. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici. 9. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell’impresa turisti-

ca. 10. Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche. Piani di studio Nei piani di studio “Amministrazione, Finanza e Marketing” e dell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, è previsto per le classi quinte l’insegnamento in lingua Inglese di una disciplina non linguistica secondo la metodologia CLIL .

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AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

DISCIPLINE 1° biennio 2°biennio 5° a. Tot.

ore 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 20 Storia 2 2 2 2 2 10 Lingua inglese 3 3 3 3 3 15 Matematica 4 4 3 3 3 17 Diritto ed economia 2 2 - - - 4 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 - - - 4 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 10 Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 5

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti generali 20 20 15 15 15 85 Scienze integrate (Fisica) 2 - - - - 2 Scienze integrate (Chimica) - 2 - - - 2 Geografia 3 3 - - - 6 Informatica 2 2 2 2 - 8 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 3 3 15 Economia aziendale 2 2 6 7 8 25 Diritto - - 3 3 3 9 Economia politica - - 3 2 3 8

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti d’indirizzo 12 12 17 17 17 75 Totale complessivo ore settimanali 32 32 32 32 32 160

SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

DISCIPLINE 1° biennio 2°biennio 5° a. Tot.

ore 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 20 Storia 2 2 2 2 2 10 Lingua inglese 3 3 3 3 3 15 Matematica 4 4 3 3 3 17 Diritto ed economia 2 2 - - - 4 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 - - - 4 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 10 Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 5

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti generali 20 20 15 15 15 85 Scienze integrate (Fisica) 2 - - - - 2 Scienze integrate (Chimica) - 2 - - - 2 Geografia 3 3 - - - 6 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 - - 9 Informatica 2 2 4 5 5 18 Economia aziendale 2 2 4 7 7 22 Diritto - - 3 3 2 8 Economia politica - - 3 2 3 8

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti d’indirizzo 12 12 17 17 17 75 Attività di laboratorio - 9* 9*

Totale complessivo ore settimanali 32 32 32 32 32 160 * Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

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TURISMO

DISCIPLINE 1° biennio 2°biennio 5° a. Tot.

ore 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 20 Storia 2 2 2 2 2 10 Lingua inglese 3 3 3 3 3 15 Matematica 4 4 3 3 3 17 Diritto ed economia 2 2 - - - 4 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 - - - 4 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 10 Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 5

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti generali 20 20 15 15 15 85 Scienze integrate (Fisica) 2 - - - - 2 Scienze integrate (Chimica) - 2 - - - 2 Geografia 3 3 - - - 6 Geografia turistica 2 2 2 6 Informatica 2 2 - 4 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 3 3 15 Terza lingua straniera - - 3 3 3 9 Economia aziendale 2 2 4 Discipline turistiche e aziendali 4 4 4 12 Diritto e legislazione turistica - - 3 3 3 9 Arte e territorio - - 2 2 2 6

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti d’indirizzo 12 12 17 17 17 75 Totale complessivo ore settimanali 32 32 32 32 32 160

Settore tecnologico Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e gli studenti, a conclusione del per-corso di studio, sono in grado di: • individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel

corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; • orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di

indagine; • utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; • orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione

sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; • intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la

parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione controllo; • riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; • analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cam-

biamento delle condizioni di vita; • riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tec-

nologica e delle sue applicazioni industriali; • riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. Profilo culturale dell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” e dell’opzione “Tecnologie del legno nelle costruzioni” Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”: • ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni,

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nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ot-timale delle risorse ambientali;

• possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione de-gli impianti e nel rilievo topografico;

• ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;

• ha competenze relative all’amministrazione di immobili. È in grado di: • collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi

complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; • intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e

nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; • prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispet-

to delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la valutazione di impatto ambientale; • pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita

e di lavoro; • collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte.

Nell’opzione “Tecnologie del legno nelle costruzioni” il Diplomato ha competenze nel campo dei materiali utilizzati nelle costruzioni in pietra, legno e con tecniche di bioarchitettura; delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle indu-strie del legno e dei centri di taglio a controllo numerico impiegati nelle realizzazioni di carpenteria in legno; nell’impiego degli strumenti di rilievo; nell’impiego dei principali software per la progettazione esecutiva e il trasferi-mento dati ai centri a controllo numerico impiegati nelle realizzazioni delle carpenterie in legno; nella stima di terreni, fabbricati, aree boscate e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, e allo svolgi-mento di operazioni catastali. In particolare è in grado di: • esprimere capacità grafiche e progettuali con particolare riguardo alle ristrutturazioni delle antiche costruzioni in

legno e alle nuove tecniche costruttive dei fabbricati improntati all’uso della pietra, legno, e con tecniche di bio-architettura;

• collaborare nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, con riguardo anche alla pro-duzione di materie prime derivanti dall’utilizzo delle cave di pietra e del legno comprese le principali tecniche di esbosco;

• intervenire, relativamente ai fabbricati, nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo, anche nel settore della produzione di energia elettrica e termica dalle centrali a biomassa alimentate da scarti delle lavora-zioni industriali del legno o dalle utilizzazioni boschive;

• applicare conoscenze della storia dell’architettura in pietra e legno antesignana della bioarchitettura con residui di lavorazione nulli o completamente biodegradabili.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” e nell’ op-zione “Tecnologie del legno nelle costruzioni” consegue i risultati di apprendimento descritti nel “Profilo culturale di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico, di seguito specificati in termini di competenze. 1. Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione. 2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed

elaborare i dati ottenuti. 3. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi. 4. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell'ambiente. 5. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio. 6. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi. 7. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”

8. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia.

per l’opzione “Tecnologie del legno nelle costruzioni”

8. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità improntati all’uso del legno, e con tecniche di bioarchitettura, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia.

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Piani di studio Nel piano di studio “Costruzione, Ambiente e Territorio”, è previsto/a: - per le classi quinte l’insegnamento in lingua Inglese di una disciplina non linguistica secondo la metodologia CLIL ; - l’ora di insegnamento “Geografia generale ed economica” nel primo biennio, introdotta dal decreto-legge 12 set-

tembre 2013, n. 104 (articolo 5 comma 1) convertito dalla legge 8 novembre 2013, n. 128.

COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO

DISCIPLINE 1° biennio 2°biennio 5° a. Tot.

ore 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 20

Storia 2 2 2 2 2 10

Lingua inglese 3 3 3 3 3 15

Matematica 4 4 3 3 3 17

Diritto ed economia 2 2 - - - 4

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 10

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia ) 2 2 - - - 4

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 5

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti generali 20 20 15 15 15 85

Complementi di matematica - - 1 1 - 2

Scienze integrate (Fisica) 3 3 - - - 6

Attività di laboratorio 2* - - - 2*

Scienze integrate (Chimica) 3 3 - - - 6

Attività di laboratorio 2* - - - 2*

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 - - - 6

Attività di laboratorio 2* - - - 2*

Tecnologie informatiche 3 - - - - 3

Attività di laboratorio 2* - - - - 2*

Geografia generale ed economica 1 - - - - 1

Scienze e tecnologie applicate - 3 - - - 3

Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro - - 2 2 2 6

Progettazione, Costruzioni e Impianti - - 7 6 7 20

Geopedologia, Economia ed Estimo - - 3 4 4 11

Topografia - - 4 4 4 12

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti d’indirizzo 13 12 17 17 17 76

Attività di laboratorio - 17* 10* 27*

Totale complessivo ore settimanali 33 32 32 32 32 161

Ore complessive delle attività di laboratorio 8* 17* 10* 35* *Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.

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TECNOLOGIE DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI

DISCIPLINE 1° biennio 2°biennio 5° a. Tot.

ore 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 20 Storia 2 2 2 2 2 10 Lingua inglese 3 3 3 3 3 15 Matematica 4 4 3 3 3 17 Diritto ed economia 2 2 - - - 4 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 10 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia ) 2 2 - - - 4 Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 5

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti generali 20 20 15 15 15 85 Complementi di matematica - - 1 1 - 2 Scienze integrate (Fisica) 3 3 - - - 6

Attività di laboratorio 2* - - - 2* Scienze integrate (Chimica) 3 3 - - - 6

Attività di laboratorio 2* - - - 2* Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 - - - 6

Attività di laboratorio 2* - - - 2* Tecnologie informatiche 3 - - - - 3

Attività di laboratorio 2* - - - - 2* Scienze e tecnologie applicate - 3 - - - 3 Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro - - 2 2 2 6 Progettazione, Costruzioni e Impianti - - 4 3 4 11 Geopedologia, Economia ed Estimo - - 3 3 3 9 Topografia - - 3 4 3 10 Tecnologia del legno nelle costruzioni 4 4 5 13

Totale ore settimanali di attività e insegnamenti d’indirizzo 12 12 17 17 17 75 Attività di laboratorio - 17* 10* 27*

Totale complessivo ore settimanali 32 32 32 32 32 160 Ore complessive delle attività di laboratorio 8* 17* 10* 35*

*Le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici

POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Area di intervento

Il 09/07/2015, il Collegio dei docenti e il Consiglio d’istituto hanno approvato, per il potenziamento dell’offerta formativa, le seguenti aree d’intervento come prioritarie: 1. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; 2. potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione

all’imprenditorialità; 3. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica; 4. incremento alternanza scuola-lavoro/definizione di un sistema di orientamento; 5. valorizzazione delle competenze linguistiche anche mediante metodologia CLIL; 6. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; 7. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Premessa

La nostra scuola promuove e organizza una serie di progetti volti a incrementare e migliorare l’offerta formativa, in modo da offrire agli allievi occasioni d’incontro, di completamento della loro formazione culturale di base e di svilup-po delle loro attitudini, di socializzazione e di esperienze differenti da quelle tradizionalmente assegnate all’Istituzione scolastica. Si tratta di progetti decisi e programmati a livello d’Istituto, di classe o di classi parallele, che possono variare da indirizzo ad indirizzo, ed essere attuati in spazi interni appositamente predisposti (aula magna, au-le CIC, aule audiovisivi, laboratori, biblioteca ecc.) o all’esterno dell’Istituto. Essi possono svolgersi durante le ore di lezione o con incontri pomeridiani, sotto la guida di docenti e/o esperti. Tali progetti sono curati da varie commissioni, che operano, tuttavia, in rapporto ad alcuni obiettivi comuni, quali: • proporre percorsi culturali che coinvolgono gli studenti in modo significativo; • offrire occasioni di incontro con persone che vivano e operino dentro e fuori la Scuola in un clima di collaborazio-

ne costruttiva su progetti specifici; • aprire spazi alternativi in cui gli allievi si possano esprimere più liberamente in funzione di uno sviluppo creativo

delle capacità di ciascuno; • offrire informazioni utili alla messa in atto di strategie personali, atte al conseguimento di un maggior benessere

psico–fisico. Oltre ai progetti raggruppati nelle seguenti sei aree: 1. di accoglienza, di supporto e sostegno; 2. culturale; 3. multimediale; 4. per l’educazione civica e stradale; 5. formativa complementare; 6. per progetti esterni. sono previsti attività motorie riportate nel “Piano generale attività sportive extra-curriculari” e attività integrative curriculari. L’elenco e la descrizione di tutti i progetti delle sei aree sopra riportate, che si attiveranno in ogni anno scolastico, co-stituiscono l’allegato numero 1 del POF.

Progetti di accoglienza, di supporto e sostegno

Rientrano in quest’area vari progetti: di accoglienza degli studenti delle classi prime e degli alunni stranieri (vedi Pro-tocollo accoglienza allegato 3); orientamento degli studenti nell’ambito della realtà interna alla scuola; sviluppo di ca-pacità operative e di orientamento contestuale in ambiti esterni all’Istituto; sostegno e formazione personalizzata per alunni diversamente abili; supporto per gli studenti in difficoltà scolastica, che devono essere rimotivati o riorientati; continuità con le scuole medie per prevenire la dispersione scolastica; presentazione della scuola al territorio; educa-zione alla salute e all’ambiente.

Progetti culturali

Vanno considerati tali i progetti che concernono: attività culturali di supporto alla didattica, approfondimento dei te-mi di interesse letterario, storico, giuridico ed economico, attraverso conferenze, dibattiti, con l’intervento anche di esperti esterni; promozione alla lettura; acquisizione da parte degli studenti della consapevolezza del proprio conte-sto socio-culturale; sviluppo del senso di appartenenza alla identità culturale europea; iniziative che favoriscono le re-lazioni di pace e d’integrazione tra i popoli; potenziamento delle capacità espressive e comunicative, sviluppo della creatività. Le visite guidate e i viaggi d'istruzione, oltre ad essere considerate parte integrante della programmazione didattica del Consiglio di classe, sono delle iniziative che hanno specifiche finalità culturali. Nell’allegato 13 sono riportate le procedure da adottare per organizzare e attuare i viaggi di istruzione e le uscite didattiche, approvate dal Collegio dei docenti.

Progetti multimediali L’informatica rappresenta per la nostra scuola una realtà consolidata da diversi anni, infatti, ogni anno scolastico, si

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attivano in questo settore corsi per gli studenti, per il personale della scuola e per l’utenza esterna. I corsi sono organizzati e strutturati in modo da far acquisire ai partecipanti conoscenze e competenze nell’uso di nuove tecnologie e dei linguaggi multimediali. Per la realizzazione di questi progetti, la scuola ha fatto forti investimenti per potenziare e ampliare i laboratori di in-formatica. Attualmente il nostro Istituto è dotato di cinque laboratori multimediali, attrezzati con apparecchiature moderne, con circa 100 postazioni e collegati in rete. L’Istituto è dotato da alcuni anni di un proprio sito Web (www.europaunitaenriques.gov.it) dove è possibile reperire informazioni sui servizi che la scuola offre, sugli orari degli uffici, sui corsi curricolari dei vari indirizzi, sui progetti rea-lizzati dagli studenti, ecc.. L’I.I.S. di Lissone dal 2003 è Centro accreditato (Test Center) dall'AICA (Associazione Italiana per l'Informatica e il Cal-colo Automatico), per il conseguimento del certificato E.C.D.L. (Patente europea all'uso del computer). Il certificato, riconosciuto a livello internazionale, attesta che chi lo possiede ha le abilità necessarie per poter lavorare con il com-puter in modo autonomo o in rete, nell’ambito di un’azienda, un ente pubblico, uno studio professionale, ecc... Inol-tre, molte facoltà Universitarie abbuonano l’esame d’Informatica di base agli studenti che hanno conseguito detto certificato. Per ottenere l’E.C.D.L., bisogna sostenere sette esami di cui uno teorico, nei seguenti moduli: 1. Concetti di base della Tecnologia dell’Informazione 2. Uso del computer e gestione dei file 3. Elaborazioni testi 4. Fogli elettronici 5. Database 6. Strumenti di presentazione 7. Reti informatiche La nostra scuola oltre ad essere sede d’esame, organizza corsi curricolari e pomeridiani di preparazione ai singoli mo-duli, tenuti da un gruppo di insegnanti interni responsabili del progetto E.C.D.L.. Le informazioni sui corsi e sulla procedura per il conseguimento della patente europea del computer si trovano nel si-to della scuola.

Progetti per l’educazione civica e stradale I progetti relativi a questa area sono quelli che diffondono un’adeguata cultura al rispetto delle norme, che regolano la vita associativa, il comportamento stradale e di sicurezza del traffico.

Progetti formativi complementari Sono dei percorsi formativi pomeridiani che integrano o approfondiscono la programmazione didattica delle discipli-ne, o attività che promuovono la partecipazione a concorsi o gare sia individuali sia di classe. Si tratta più precisamen-te di progetti per: favorire l’acquisizione di una maggiore padronanza delle lingue straniere; migliorare e potenziare le competenze letterarie, scientifiche, tecniche e professionali; accrescere la dimensione della sfida intellettuale, del lavoro d’équipe, della ricerca, in campi di applicazione di-

versi da quelli dell’insegnamento scolastico; arricchire e valorizzare la preparazione professionale e culturale degli alunni più motivati (eccellenze).

Progetti esterni

La nostra scuola, oltre ad attivare i tirocini formativi (stages) presso studi privati e enti pubblici, si propone di organiz-zare, in collaborazione con Enti pubblici (Regione, Provincia, Comune, ecc ..), le Università, Associazioni professionali (Ordine degli ingegneri, Collegio dei geometri, ecc..) e privati, una serie di attività per l’utenza del territorio (interna ed esterna), con l’obiettivo di: realizzare corsi di formazione superiore che non rientrano in quelli ordinari; attuare progetti per il miglioramento dell’organizzazione degli spazi della scuola; partecipare ad iniziative esterne su temi che sono affini agli indirizzi di studio della nostra scuola; potenziare le competenze tecniche e professionali, per agevolare il passaggio ai successivi percorsi di studio o di

lavoro;

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diffondere una cultura tecnica e scientifica nel recupero e trasformazione di aree dismesse di importanza storica, architettonica e artistica.

Piano generale attività sportive extra-curricolari

Centro sportivo scolastico Tutte le attività sportive extra-curricolari rientrano nell’organizzazione del C.S.S.(Centro Sportivo Scolastico). Tutte attività del C.S.S. hanno una coperture finanziarie specifica. IL C.S.S. coinvolge tutti i docenti di Ed. Fisica della Scuola che hanno il compito di organizzare, promuovere e gestire le seguenti attività sportive: 1) organizzate con uscite didattiche; 2) organizzate con corsi pomeridiani; 3) relative ai “Giochi Sportivi Studenteschi”. Attività sportive organizzate con uscite didattiche Questa tipologia di attività si distingue dalle altre, per la sua superiore valenza didattica. Gli aspetti agonistici sono secondari rispetto al valore dell’apprendimento ed al valore educativo - formativo della di-sciplina stessa. Si tratta in sostanza di corsi di formazione ed avviamento alla pratica sportiva ed hanno, pertanto, un’alta connotazione propedeutica. Sono per struttura, contenuti e obiettivi complementari all’attività didattico -curricolare. Rappresentano uno strumento valido per stimolare l’interesse e la passione degli studenti verso lo sport, hanno lo scopo di potenziare il bagaglio di competenze tecniche individuali e inducono a sviluppare sane e durature consuetudini motorie. Alcune attività coinvolgono un numero cospicuo di studenti; altre, a fronte di una libera adesione legata agli interessi personali, coinvolgono un numero inferiore di studenti. Hanno una grande efficacia nel fornire all’utenza maggiori elementi di interesse nei confronti della nostra Scuola Superiore. Qualificano il nostro operato in ambito sportivo e valorizzano sul territorio l’immagine del nostro Istituto. Dallo schema riportato nell’allegato 2, si rileva che, a partire dalle classi seconde, viene offerta agli studenti la possibi-lità di praticare una disciplina sportiva differente per ogni anno scolastico. Attività sportive organizzate con corsi pomeridiani Le attività proposte nei corsi pomeridiani, generalmente vedono la partecipazione di un elevato numero di studenti. Si svolgono esclusivamente durante il pomeriggio, per un periodo lungo e continuativo (mediamente da ottobre a maggio). In questa tipologia di lavoro, coincidono i valori formativi ed educativi dello sport, con gli aspetti agonistici e competi-tivi. Si alternano momenti di attività di formazione puramente didattica con momenti di confronto agonistico e competiti-vo tra le differenti squadre (vedi allegato 2), formate nell’ambito delle singole classi . Attività sportive relative ai “Giochi Sportivi Studenteschi” Tutte le attività dei Giochi Sportivi Studenteschi (vedi allegato 2) riguardano le competizioni sportive tra le varie scuo-le. Sono organizzate e coordinate dall’Ufficio Scolastico Sportivo Provinciale. Si dividono in fasi d’Istituto, a cui soli-tamente si iscrivono molti studenti, ed in fasi Provinciali, a cui accedono gli studenti selezionati per capacità e risultati sportivi. Alle fasi successive, Regionali e Nazionali, si accede per meriti. E’ la parte più prettamente agonistica dello sport scolastico. E’ l’occasione per valorizzare le eccellenze presenti fra i nostri studenti e nel contempo il modo per dare visibilità al nostro Istituto in un ambito sportivo ufficializzato, sia a livello Provinciale che Regionale ed even-tualmente Nazionale. I Docenti si organizzeranno in relazione alle gare proposte dall’Ufficio Sportivo Provinciale

Attività integrative curriculari Interventi interdisciplinari/pluridisciplinari

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Sono interventi programmati dal Consiglio di classe, che coinvolgono alcune o tutte le discipline, con la definizione di un tema progettuale, che comportano un insieme di compiti nei quali tutti gli studenti, attraverso lavori individuali e/o di gruppo, svolgono un ruolo da protagonista. Queste attività hanno la finalità di: • far comprendere i collegamenti e le affinità fra le diverse discipline; • far acquisire capacità progettuale e strategie cognitive, • saper affrontare problemi nuovi ed imprevisti con spirito di autonomia e creatività; • sviluppare l’attitudine ad usare appropriati metodi di comunicazione e di documentazione; • promuovere atteggiamenti che favoriscono la socializzazione, il confronto delle idee, e la capacità di lavorare in

modo cooperativo. Attività curriculari di laboratorio Queste attività vengono principalmente svolte dalle discipline scientifiche e tecniche nelle ore curriculari, ad integra-zione della didattica ordinaria, con l’obiettivo di potenziare le abilità nell’uso degli strumenti dei laboratori di fisica, di chimica e dei programmi informatici. Si riportano alcuni esempi: utilizzo del microscopio per le osservazioni di: vetrini già pronti; allestimenti di preparati a fresco;

costruzioni di semplici apparati dimostrativi di Chimica; osservazioni di minerali e rocce; utilizzo del software di: geometria dinamica; applicativi comuni alle aziende; applicativi per la compilazione dei documenti contabili anche in lingua inglese;

utilizzo del foglio di calcolo Excel per: le applicazioni matematiche; la risoluzione dei problemi topografici; le tecniche di calcolo economico – estimative;

attività di ricerca e di approfondimento attraverso connessione INTERNET; presentazioni dei lavori svolti con sussidi multimediali e ipertesti; attività di consolidamento per il disegno assistito dal computer; utilizzo di supporti informatici (PREGEO, DOCFA) sulla elaborazione dei rilievi e sulle procedure per

l’accatastamento di immobili; utilizzo di programmi specifici per: il calcolo degli elementi strutturali e delle strutture portanti degli edifici; la stesura del computo metrico di tutti gli elementi che compongono un fabbricato.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Procedure attivazione percorsi alternanza scuola-lavoro

“Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di al-ternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, sono attuati, negli istituti tecnici e profes-sionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. Le disposizioni del primo periodo si appli-cano a partire dalle classi terze attivate nell'anno scolastico 2015-16” (comma 33). Per queste classi l’Istituto organizza attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luo-ghi di lavoro, in collaborazione con un Ente esterno (GIGROUP – primo gruppo italiano nei servizi dedicati allo svilup-po del mercato del lavoro, accreditato dalla Regione Lombardia nella formazione ), con l’iniziativa “Sicurezza e salute nella scuola”, obbligatorio per tutti gli studenti che partecipano al progetto Scuola alternanza lavoro. Per completare le attività dei percorsi, i docenti dei Consigli di classe si avvalgono della collaborazione con enti ester-ni finalizzati a favorire l'orientamento scolastico e universitario dello studente come musei, istituti e luoghi della cultura e delle arti performative, nonché con gli uffici centrali e periferici del Ministero dei beni e delle attività cultu-rali e del turismo, in attesa della costituzione del registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro a cura delle Came-re di Commercio, industria, artigianato e agricoltura. Il registro costituirà un'area aperta e consultabile gratui-

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tamente in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili a svolgere i percorsi di alternanza. Al-tre attività comprendono quelle di stage, di tirocinio e di didattica in laboratorio presso le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili fin da ora all'attivazione dei percorsi. A titolo di orientamento e per uniformare in tutte le classi parallele del triennio le ore dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, il Collegio approva la ripartizione delle ore nelle classi del secondo biennio e quinto anno come segue:

Liceo classi terze numero ore previste 40 classi quarte numero ore previste 120 classi quinte numero ore previste 40

Istituto tecnico classi terze numero ore previste 80 classi quarte numero ore previste 240 classi quinte numero ore previste 80

I Consigli di classe possono modificare il numero delle ore. I percorsi di alternanza scuola-lavoro vengono allegati alla programmazione annuale dei Consigli di classe.

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ORGANIZZAZIONE E PROGETTAZIONE STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Premessa

L’utilizzo delle risorse umane e strumentali e la definizione di compiti e responsabilità sono finalizzati alla piena attuazione dell’offerta formativa. In questa logica l’organizzazione della scuola è strutturata secondo i seguenti settori: 1. Area direzione. 2. Area docenza. 3. Area della partecipazione. 4. Area amministrativa.

Area direzione Dirigente scolastico A capo dell’organizzazione scolastica, in funzione di responsabile e garante del buon funzionamento, è il Dirigente scolastico. Egli risponde in prima persona, nei limiti delle sue competenze, della qualità complessiva del servizio, cioè della sua effettiva corrispondenza alle finalità generali del sistema scolastico, all’impostazione formativa definita dal Consiglio d’istituto, agli obiettivi didattici elaborati dal Collegio, ai bisogni e alle attese degli studenti e delle famiglie, alla domanda formativa locale. Collaboratori della presidenza Il Dirigente scolastico ha la responsabilità di guidare la scuola; ma la scuola è una struttura complessa, carica di esi-genze, di aspettative e di problemi, che richiedono una equipe di gestione. Il Dirigente sceglie perciò alcuni docenti che lo aiutino nell’assolvimento dei compiti specifici per la gestione ordinaria della scuola, che avranno anche il compito di sostituire il Dirigente scolastico, in caso di sua assenza o impedimento, per le funzioni delegabili. In applicazione di quanto previsto dal comma 83 della legge n. 107 del 2015, su indicazione del Dirigente scolastico, lo staff della presidenza sarà composto da tre docenti, nominati dal Dirigente stesso, che costituiranno il Comitato ri-stretto, e dalle quattro funzioni strumentali, che, oltre ai compiti previsti dall’area di appartenenza, avranno anche quello di supporto tecnico e organizzativo alla presidenza. Coordinatore del dipartimento delle aree disciplinari Il Dirigente scolastico individua, all’interno di un gruppo di insegnanti del dipartimento delle aree disciplinari presenti sia nelle classi del primo e secondo biennio e sia nelle classi del quinto anno, il coordinatore del dipartimento, che ha il compito di coordinare le attività di confronto e di ricerca per la definizione di scelte didattiche comuni e di continui-tà verticale dei curricoli dell’indirizzo di studio di appartenenza, compila con la collaborazione dei referenti dei dipar-timenti disciplinari la programmazione annuale del dipartimento e nomina il segretario per la stesura dei verbali. Referente del dipartimento disciplinare I docenti nella prima riunione del dipartimento disciplinare nominano il referente dello stesso, che ha i seguenti compiti: redigere insieme agli altri docenti la programmazione annuale da allegare a quelle dei dipartimenti delle aree di appartenenza; partecipare alle riunioni del dipartimento delle aree in rappresentanza degli altri docenti e riportare quanto è emerso e/o proposto nelle riunioni disciplinari. Coordinatore del Consiglio di classe All’interno di ciascun Consiglio di classe il Dirigente sceglie un docente cui affidare il compito di coordinatore del Con-

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siglio stesso. Al Coordinatore si rivolgono di preferenza i docenti, i genitori e gli studenti, nel caso in cui in classe sor-gesse qualche necessità o problema meritevole di segnalazione all'intero Consiglio. In qualità di delegato del Preside il Coordinatore presiede il Consiglio di classe, cura che venga effettuata la program-mazione didattica, ne verifica l’attuazione e fa riferimento al Dirigente per tutti i problemi di gestione della classe e del suo Consiglio, è il referente per i problemi disciplinari, di assenza e di ritardo degli alunni, introduce l’assemblea elettiva dei genitori e tiene i rapporti con le famiglie. Inoltre, i Coordinatori delle classi quinte strutturano le simula-zioni della terza prova in preparazione dell’esame di Stato e compilano il documento del Consiglio di classe. Responsabile della sicurezza (RSPP) È il docente o professionista esterno che esplica una funzione tecnica di consulenza e assistenza del capo d’istituto circa la individuazione e la valutazione dei rischi, che individua le misure per la salute e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente, elabora le procedure di sicurezza per le varie attività dei laboratori, pro-gramma l’informazione e la formazione delle varie componenti della scuola in merito di sicurezza; predispone il piano di evacuazione. Un docente dell’Istituto ha completato la formazione al ruolo di “Addetto alla sicurezza” e collabora con il Dirigente scolastico e il RSPP. Referente del gruppo di lavoro E’ il docente che presiede il gruppo di lavoro di competenza, ha il compito di coordinare la programmazione, di fissare gli incontri, di favorire lo sviluppo delle attività del gruppo di lavoro e di riferire alla funzione strumentale dell’Area o al Dirigente scolastico. Referente di progetto E’ il docente che compila la scheda riassuntiva del progetto, assiste gli esperti esterni, prepara il calendario degli incontri; predispone il modulo per il monitoraggio; inoltre, per i progetti interni, coordina le attività dei docenti. Consegnatario dei beni del laboratorio E’ il docente che controlla l’inventario delle attrezzature e degli strumenti in dotazione, predispone il quadro orario per l’utilizzo del laboratorio, al fine di garantire il regolare svolgimento delle esercitazioni previste dalla programma-zione didattica, comunica all’assistente tecnico gli interventi da fare per un corretto funzionamento delle attrezzatu-re, redige il piano annuale dell’eventuale eliminazione del materiale in disuso o obsoleto e presenta proposte di ac-quisto, garantisce la sua presenza nell’Open Day.

Area docenza Collegio docenti Formato dal corpo docente e presieduto dal Dirigente scolastico, è l’organismo responsabile dell’elaborazione del Pi-ano dell’Offerta Formativa e di conseguenza della progettazione curricolare e della programmazione didattica. Esso ha il compito di garantire la qualità dell’offerta formativa e di verificarne la coerenza rispetto agli obiettivi e alle prio-rità che guidano l’elaborazione del Piano. Consiglio di classe (solo docenti) Il Consiglio di classe, costituito dai docenti della stessa classe, è la cellula fondamentale del processo di attuazione della programmazione didattica ed educativa. Esso, all’inizio dell’anno scolastico, elabora il documento della programmazione annuale, periodicamente controlla il percorso formativo ed eventualmente adegua l’azione didattica al recupero degli allievi che presentono lacune o difficoltà nell’apprendimento, alla fine dei trimestri o quadrimestri procede alle valutazioni degli allievi e all’attribuzione delle credito scolastico per le classi del triennio. Per le classi quinte, il Consiglio di classe, dalla metà di maggio allo scrutinio finale, attiva le strategie più idonee per rispondere alle esigenze del gruppo classe, al fine di aiutarlo ad affrontare, nel modo più sereno possibile, l’esame di Stato.

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Il Consiglio di classe assume con l’autonomia un rilievo primario, in quanto responsabile in prima istanza del servizio erogato agli utenti. Le funzioni strumentali La scuola dell’autonomia si basa sulla cultura dell’organizzazione e prevede una ricollocazione delle risorse professio-nali, con l’integrazione tra le funzioni di insegnamento e quelle gestionali – progettuali. Le funzioni strumentali sono dei docenti che si incaricano di coordinare le attività previste dal POF in un preciso ambito (Area) e presiedono le riunioni con i referenti dei gruppi di lavoro dell’area di appartenenza, allo scopo di pianificare le attività da sviluppare e da realizzare durante l’anno scolastico. In quest’ottica, per realizzare tutte le attività contenute nel presente Piano, il Collegio dei docenti ha definito le se-guenti aree di azione:

AREA DI AZIONE DELLE FUNZIONI STRUMENTALI AREA 1 PROGRAMMAZIONE

Coordinamento delle attività e dei gruppi di lavoro dell’area di competenza. Collaborazione con la dirigenza nella definizione delle strategie d’azione per lo sviluppo dell’area di competenza e per l’organizzazione delle attività ad essa relative, con riferimento anche a progetti in-terni e territoriali. Supporto alla Dirigenza e al Collegio dei Docenti per l’aggiornamento normativo e la relativa progetta-zione, con riferimento in particolare all’applicazione della Legge 107/2015 e all’elaborazione dei Piani dell’Offerta Formativa. Progettazione del Piano di formazione del personale docente. Supporto alla Dirigenza e al Collegio dei Docenti per le attività di progettazione e programmazione re-lative alla Riforma degli Ordinamenti della Scuola Secondaria Superiore, per l’applicazione delle diret-tive ministeriali e per l’attuazione del Piano di miglioramento previsto nel R.A.V. Gestione dei procedimenti necessari per l’informazione e l’attestazione delle attività svolte. Produzione di materiali per l’elaborazione e la comunicazione di temi specifici o adempimenti di nor-ma relativi all’area di competenza. Contatti con soggetti esterni o enti territoriali coinvolti nei progetti/attività di competenza, in linea con le direttive della Dirigenza. Supporto organizzativo alla Dirigenza.

AREA 2 VALUTAZIONE DI SISTEMA Coordinamento dei gruppi di lavoro. Collaborazione con la dirigenza nella definizione delle strategie d’azione per lo sviluppo dell’area di competenza, per quanto concerne la qualità del servizio e le attività di “customer satisfaction”. Supporto alla dirigenza per le attività di autovalutazione e di miglioramento del servizio come da norma vigente. Controllo della documentazione e preparazione delle attività relative ai processi per la Qualità del servizio, con relativi aggiornamenti. Coordinamento dei progetti territoriali e istituzionali relativi all’area di competenza. Cura della documentazione relativa alle attività svolte. Coordinamento dei progetti di implementazione delle azioni di miglioramento del servizio. Contatti con soggetti esterni o enti territoriali coinvolti nei progetti territoriali e istituzionali connessi all’attività di competenza, in linea con le direttive della Dirigenza. Supporto organizzativo alla dirigenza.

AREA 3 ORIENTAMENTO IN USCITA Coordinamento dei gruppi di lavoro di area. Collaborazione con la Dirigenza nella definizione delle strategie d’azione per lo sviluppo dell’area di competenza. Gestione dell’organizzazione di attività connesse all’area di competenza (orientamento de- gli studen-ti in uscita dalla Scuola Superiore). Progettazione e coordinamento di iniziative di orientamento rivolte agli studenti degli anni terminali, con particolare riferimento a: – Attività di informazione e orientamento universitario. – Attività connesse all’inserimento nel mondo del lavoro, considerando gli adempimenti normativi

previsti (placement), con relativi contatti interistituzionali.

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– Coordinamento delle attività di stage e di alternanza scuola-lavoro rivolte agli studenti delle classi individuate dal Collegio dei Docenti.

– Coordinamento dei progetti territoriali e istituzionali relativi all’area di competenza. Produzione di materiali per l’informazione verso l’interno e l’esterno di temi/attività connessi all’area di competenza e per l’attestazione delle attività svolte. Contatti con soggetti esterni o enti territoriali coinvolti nei progetti/attività di competenza, in linea con le direttive della Dirigenza. Supporto organizzativo alla Dirigenza.

AREA 4 ORIENTAMENTO IN ENTRATA Coordinamento dei gruppi di lavoro di area. Collaborazione con la Dirigenza nella definizione delle strategie d’azione per lo sviluppo dell’area di competenza. Coordinamento dei progetti relativi afferenti all’area dell’orientamento per gli studenti delle prime classi. Gestione dell’organizzazione di attività connesse all’area di competenza, in collaborazione con la diri-genza, con particolare riferimento a: – Piano di accoglienza degli studenti delle prime classi e relativo aggiornamento. – Organizzazione dello stand dell’Istituto presso il campus organizzato dall’Ente provinciale per gli

allievi della Scuole medie di primo grado. – Progettazione e organizzazione dello stand e dell’open day dell’Istituto e delle attività connesse

(Incontri con i genitori). – Coordinamento e progettazione delle attività di ministage e, in genere, di visibilità dell’Istituto. Gestione dei procedimenti documentali necessari all’attestazione delle attività svolte. Produzione di materiali per l’informazione verso l’interno e l’esterno di temi/attività connessi all’area di competenza. Contatti con soggetti esterni, Scuole medie e enti territoriali coinvolti nei progetti/attività di compe-tenza, in linea con le direttive della Dirigenza. Supporto organizzativo alla dirigenza.

Gruppi di lavoro Il funzionamento della scuola dipende anche dalla presenza di un certo numero di gruppi di lavoro, che operano su preciso mandato del Collegio dei docenti con compiti di elaborazione, di valutazione e di gestione dei servizi relativi all’organizzazione scolastica e delle attività extracurricolari. Possono avere una prevalente funzione: 1. tecnica (orario, elettorale, sicurezza); 2. progettuale (programmazione curricolare, autonomia e recupero, elaborazione e aggiornamento del POF, ag-

giornamento e formazione docenti, ecc…); 3. di monitoraggio e valutazione della Scuola (customer, qualità); 4. informativa, di orientamento e di supporto (orientamento in entrata e in uscita, accoglienza, continuità, tutoring,

consulenza e salute, ambiente, attività sportive, ecc.); 5. culturale (biblioteca, scuola e territorio, parlamento europeo, UNESCO, , attività teatrali, ecc.); 6. di gestione di varie aree d’azione. Con riferimento al settore della multimedialità, verrà nominato un animatore

digitale, come richiesto dal MIUR. 7. coordinamento delle attività di potenziamento didattico, il cui referente sarà un docente nominato dal Dirigente

scolastico, per l’attuazione delle attività che hanno le finalità di far acquisire e/o potenziare le competenze degli studenti, di valorizzazione del merito scolastico e dei talenti. Alcune di queste attività possono essere program-mate dopo l’adozione da parte del MIUR del Piano nazionale per la scuola digitale, del Portale unico per il curri-culum dello studente e del docente, la pubblicazione del registro delle imprese, e l’adeguamento dei laboratori e delle attrezzature indispensabili per l’attivazioni di dette attività.

L’elenco e i compiti specifici di tutti gruppi di lavoro, che si attiveranno in ogni anno scolastico, sono riportati nel Pia-no delle attività (allegato 5). Dipartimenti I dipartimenti sono delle articolazioni funzionali del Collegio dei docenti, per il sostegno alla didattica e alla progetta-zione formativa. Essi rappresentano un modello organizzativo strutturato in modo di favorire un maggior raccordo tra

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i vari ambiti disciplinari, attraverso interventi interdisciplinari/pluridisciplinari, e di realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti. I dipartimenti costituiti da docenti che appartengono a diverse aree disciplinari hanno il compito di definire la pro-grammazione annuale, di valutare l’andamento generale dell’attività didattica, di individuare i bisogni formativi, di proporre i piani di aggiornamento del personale, di promuovere la diffusione delle metodologie più efficaci per mi-gliorare i risultati di apprendimento degli studenti anche con riferimento al piano di miglioramento contenuto nel RAV, di esaminare e discutere le proposte di nuove adozioni di libri di testo. Le discipline che compongono i dipartimenti delle aree disciplinari sono stati scelte principalmente per garantire agli studenti del primo biennio: il raccordo tra i saperi disciplinari previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di

indirizzo; l’acquisizione delle competenze di base previste dagli assi culturali del regolamento relativo all’obbligo di istru-

zione (Decreto 22 agosto 2007). I dipartimenti delle aree disciplinari, ad esclusione di quelli tecnici, sono strutturati in dipartimenti della stessa disci-plina e di discipline diverse appartenenti alla stessa classe di concorso, per definire, dopo opportuni confronti: • i contenuti comuni e quelli imprescindibili; • gli obiettivi comuni; • le prove di verifica principali e quelli comuni per classi parallele; • attività didattiche per migliorare il rendimento degli alunni in difficoltà con l’obiettivo di contenere il più possibile

le sofferenze scolastiche ed eventuali debiti formativi; • ogni altro elemento indispensabile per la stesura del documento della programmazione annuale del dipartimen-

to, per la scelta dei libri di testo, ecc.. I dipartimenti delle aree disciplinari sono costituiti dai referenti di dipartimenti disciplinari, mentre quelli disciplinari sono costituiti dai docenti della stessa disciplina e di discipline della stessa classe di concorso che si riuniscono prima delle riunioni dei dipartimenti delle aree. Si riporta di seguito la tabella dei dipartimenti con le varie discipline dei corsi di studio.

DIPARTIMENTI

LICEO ISTITUTO TECNICO DIPARTIMENTO DEI LINGUAGGI E STORICO-SOCIALE

Discipline: Italiano - Latino - Storia e Geografia - Filoso-fia - Storia - Lingua straniera - Disegno e storia dell’arte - Religione

Dipartimenti disciplinari: 1. Italiano, Latino, Storia e Geografia 2. Filosofia e Storia 3. Lingua straniera 4. Disegno e Storia dell’arte 5. Religione

DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Discipline: Matematica con informatica - Matematica - Fisica - Scienze naturali - Informatica Dipartimenti disciplinari: 1. Matematica con informatica, Matematica e Fisica 2. Scienze naturali 3. Informatica

DIPARTIMENTO DEI LINGUAGGI E STORICO-SOCIALE Discipline: Italiano - Storia - Lingue straniere - Geogra-fia - Geografia generale ed economica - Religione Dipartimenti disciplinari: 1. Italiano e Storia 2. Lingue straniere 3. Geografia, Geografia generale ed economica 4. Religione

DIPARTIMENTO DI MATEMATICA SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Discipline: Matematica - Complementi di matematica - Scienza della terra e biologia - Fisica - Chimica Dipartimenti disciplinari: 1. Matematica e Complementi di matematica 2. Tecnologie informatiche 3. Scienza della terra e biologia 4. Fisica 5. Chimica

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LICEO E ISTITUTO TECNICO

DIPARTIMENTO ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE Disciplina: Scienze motorie e sportive

DIPARTIMENTO TECNICO-ECONOMICO Discipline: Economia aziendale - Diritto ed economia -Diritto - Economia politica - Tecnologie informatiche – Informatica

DIPARTIMENTO TECNICO-PROFESSIONALE Discipline: Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica - Scienze e tecnologie applicate - Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro - Progetta-zione, Costruzioni e Impiantì - Geopedologia - Econo-

Il piano di lavoro annuale dei docenti Dopo essersi confrontato con i colleghi della classe e del Dipartimento, ogni Docente, all’inizio dell’anno scolastico, elabora e presenta la programmazione dell’attività didattica individuale. L’attenzione al processo formativo comporta che il docente si prenda cura non solo dello svolgimento dei contenuti di materia ma anche delle modalità e delle relative fasi di lavoro didattico, che permettono di controllare e seguire nella sua progressione lo sviluppo dell’itinerario di apprendimento degli studenti. Alla fine di ogni anno scolastico, ogni Docente stende una relazione finale sul lavoro effettivamente svolto. La relazione dovrà contenere:

1. VALUTAZIONE DELLE CLASSI - Rendimento e livello di raggiungimento degli obiettivi

2. METODOLOGIA ADOTTATA - Metodologia - Strumenti didattici

3. VALUTAZIONE E STRUMENTI DI VERIFICA ADOTTATI - Valutazione del processo di apprendimento e del profitto scolastico - Strumenti didattici di valutazione - Eventuali strumenti di misurazione delle verifiche

4. INTERVENTI EFFETTUATI SULLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO, DI RECUPERO E DI LABORATORIO - Di recupero e sostegno - Di laboratorio - Frequenza e strumenti d’uso dei laboratori

5. ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARE/PLURIDISCIPLINARE - Titolo del tema - Obiettivi raggiunti - Contenuti svolti - Metodi adottati - Verifiche utilizzate

6. RAPPORTI CON I GENITORI - Tipologia della comunicazione e modalità di effettuazione degli incontri - Frequenza degli incontri

7. EVENTUALI MODIFICHE APPORTATE RISPETTO A QUANTO PROGRAMMATO - Indicazione delle modifiche apportate e le ragioni di tali variazioni

Area della partecipazione

Consiglio d’Istituto E’ l’organo che realizza all’interno dell'istituto la gestione della scuola ed è composto dal Dirigente scolastico e da 18 rappresentanti eletti: n.8 del personale insegnante; n. 2 del personale ATA; n.4 dei genitori; n.4 degli studenti. E’ pre-sieduto da un genitore. Esso è responsabile della linea formativa dell’istituzione attraverso la determinazione degli indirizzi che devono regolare l’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa e attraverso la sua successiva adozione. Ha potere di controllo sulla coerenza della programmazione dell’attività didattica con gli obiettivi indicati nel POF.

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Inoltre mediante l’approvazione del bilancio preventivo e consuntivo e le singole deliberazioni di spesa, guida le scel-te operative dell’Istituto decidendo orientamenti e priorità. Il Consiglio d’istituto, fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe, ha potere deliberante nelle seguenti materie: a. adozione del Regolamento d’Istituto; b. acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli

audio-televisivi e le dotazioni librarie, acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni; c. promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di

intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; d. partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo. Il Consiglio d’Istituto esprime, altresì, parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo, dell’Istituto e stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi. Esercita le funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento e le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. Elegge nel suo seno la Giunta esecutiva. Giunta esecutiva Ha come Presidente il Dirigente Scolastico ed è formata dal Direttore dei servizi generali e amministrativi, da un rap-presentante dei docenti, da un rappresentante del personale non docente, da un genitore e da uno studente. Ha il compito specifico di preparare i lavori del Consiglio d’Istituto, di predisporre il bilancio di previsione, il conto consuntivo e le variazioni di bilancio. Inoltre, ha il compito di proporre l’organico del personale tecnico. Comitato tecnico scientifico È costituito dal Dirigente scolastico che lo presiede, da docenti e da esperti esterni del mondo del lavoro, delle pro-fessioni, delle università, della ricerca scientifica e tecnologica. È un organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi dell’autonomia e flessibilità. Nell’atto costituti-vo (allegato 4) sono riportati informazioni più dettagliate su detto Comitato. Comitato valutazione docenti Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal Dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: - tre docenti, di cui due scelti dal Collegio dei docenti e uno dal Consiglio d’istituto; - un rappresentante dei genitori e un rappresentante degli studenti, scelti dal Consiglio d’istituto; - un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale; ed ha i seguenti compiti: 1. individuazione dei criteri sulla valutazione dei docenti relativi alla valorizzazione del merito definiti in base a

quanto riportato al punto 3 del comma 130; 2. la valutazione del servizio del docente interessato su richiesta scritta, previa relazione del Dirigente scolastico; 3. la riabilitazione del personale docente, di cui all’articolo 501 del d.l. 16/04/1994, n. 297. Per la valutazione del superamento del periodo di formazione e di prova dei docenti la commissione è composta sempre da tre docenti e da un docente tutor nominato dal Dirigente scolastico. Nel caso di valutazione in servizio di un docente componente del comitato, il Consiglio d’istituto provvede all’individuazione di un sostituto. Consiglio di classe aperto E’ composto dai docenti, dai due rappresentanti dei genitori e dai due rappresentanti degli studenti della classe. E’ presieduto dal Dirigente scolastico o da un docente da lui delegato. Si riunisce almeno due volte in ogni anno scolasti-co. Al Consiglio di classe con la presenza di tutte le componenti spetta: a. esaminare l’andamento didattico; b. deliberare sulle proposte riguardanti la scelta dei libri di testo, le gite e i viaggi d’istruzione; c. agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni. Alle riunioni possono partecipare, oltre ai rappresentanti, anche gli altri studenti e genitori, però questi non hanno di-ritto di voto nel caso di delibere.

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Gruppo di Lavoro Handicap (GLHI) Il GLHI ha il compito di organizzare e attivare interventi atti a prevenire il disadattamento e l’emarginazione degli a-lunni e, in particolare, di quelli diversamente abili. Il GLHI è composto dal Dirigente scolastico che nomina un referente (docente di sostegno o non), dai docenti, dai ge-nitori (di alunni con handicap o non), dagli studenti (rappresentanti di Istituto o altro) e dagli operatori sociali (ASL, Comune). Il GLHI ha competenze di tipo: 1. organizzativo: gestione delle risorse personali (assegnazione delle ore di attività di sostegno ai singoli alunni, uti-

lizzo delle compresenze fra docenti, pianificazione dei rapporti con gli operatori extrascolastici); definizione delle modalità di passaggio e di accoglienza dei minori in situazione di handicap; gestione e reperimento delle risorse materiali (sussidi, ausili tecnologici, ecc…);

2. progettuale e valutativo: formulazione di progetti per la continuità fra ordini di scuola diversi da quelli di compe-tenza della commissione orientamento; progetti specifici per l’handicap, in relazione alle tipologie; progetti rela-tivi all’organico (ad esempio per la riduzione del numero degli studenti nelle classi che presentano alunni diver-samente abili); progetti per l’aggiornamento del personale;

3. consultivo: assunzione di iniziative di collaborazione e tutoring fra docenti, in presenza di specifiche minorazioni; di confronto interistituzionali nel corso dell’anno, di documentazione e costituzione di banche dati.

In allegato al presente documento, il Piano dell’inclusione (allegato 10). Organo di garanzia interno L'Organo di garanzia interno, definito dal Regolamento disciplinare, è costituito dal Dirigente scolastico che funge da presidente e da 6 consiglieri: 3 docenti, 2 genitori, 1 studente. L'Organo di garanzia interno esamina e decide sui ricorsi presentati dagli studenti che hanno subito delle sanzioni di-sciplinari diverse da quelle dell’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica, inoltre può proporre modifi-che del Regolamento disciplinare al Collegio dei docenti per l’approvazione e al Consiglio d’Istituto per l’adozione. Assemblee e comitato degli studenti Le assemblee possono essere di classe o d’istituto, esse costituiscono un’occasione di partecipazione democratica, per l’approfondimento di problemi della scuola o di classe. I rappresentanti degli studenti di ciascuna classe insieme costituiscono il Comitato studentesco di istituto, il quale può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Consiglio di istituto. Nell’assemblea, su richiesta degli studenti e autorizzazione del Consiglio di istituto, possono intervenire esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici. All’assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al Dirigente scolastico o a un suo delegato, i docenti che lo desiderano. Assemblee e comitato dei genitori Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto e hanno il compito di dibattere problemi di classe o di carattere generale, di fare delle proposte o di avanzare richieste al Dirigente scolastico e/o al Consiglio di istituto. I rappresentanti dei genitori di ciascuna classe insieme costituiscono il Comitato dei genitori. All’assemblea di classe o di istituto possono partecipare con diritto di parola il Dirigente scolastico e i docenti rispettivamente della classe o d’istituto.

Area amministrativa Organizzazione amministrativa Per assicurare la corretta erogazione del servizio scolastico nell’Istituto opera il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario guidato dal Direttore dei servizi generali e amministrativi. La Segreteria e il personale della scuola operano come supporto per tutti gli adempimenti a sostegno della didattica e della gestione amministrativa delle varie com-ponenti. Le procedure organizzative, articolate secondo i vari ambiti, tendono ad attivare le risorse presenti nell’istituto secondo modalità che consentano di adeguare alle innovazioni il personale amministrativo, il cui numero è stato

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incrementato con la fusione dei due istituti. Direttore dei servizi generali e amministrativi Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali della segreteria, ne cura l’organizzazione e verifica i risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti al personale A.T.A, posto alle sue dirette dipenden-ze. Ha responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti amministrativi, contabili, di ragioneria e di eco-nomato. Nell’espletare le proprie funzioni di gestione e di organizzazione dei servizi, il Direttore deve assicurare il rispetto del-le finalità e degli obiettivi della Scuola. Assistenti amministrativi Hanno autonomia operativa nella redazione degli atti amministrativi, contabili ed educativi della Scuola, nell’ambito delle direttive e delle istruzioni assegnate. Svolgono attività diretta e immediata di collaborazione con il Direttore dei servizi e costituiscono il personale di segreteria suddiviso in due uffici:

Didattico: è rivolto ai rapporti con gli alunni; fa servizio di sportello per il rilascio di certificati, iscrizioni, ritiro dei libretti ecc.; si occupa di adempimenti vari riguardanti scrutini, esami, libri di testo, tasse scolastiche ecc.; inoltre ha il compito di scaricare dalla rete Intranet del M.P.I. le circolari e le altre informazioni inerenti alle attività sco-lastiche ed extrascolastiche.

Amministrativo e finanziario: cura la gestione dei fascicoli sulla carriera dei docenti e del personale A.T.A, stipula contratti di lavoro per il personale a tempo determinato, compila le graduatorie interne degli aspiranti docenti e A.T.A., gestisce l’inventario di tutte le attrezzature e strumenti in dotazione all’Istituto, i registri della Giunta Ese-cutiva, del Consiglio d’istituto e dei Revisori dei Conti, ecc….

Assistenti tecnici Svolgono servizi di supporto tecnico, di assistenza e di manutenzione ordinaria dei laboratori, per lo svolgimento delle attività pratiche connesse alle finalità formative dell’Istituto. Garantiscono l’efficienza e la funzionalità di tutte le attrezzature dei vari laboratori e l’approvvigionamento periodico del materiale necessario alle esercitazioni didattiche. Collaboratori scolastici Sono addetti ai servizi generali della Scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico, di pulizia degli spazi scolastici e degli arredi ecc. Incarichi specifici Per valorizzare la professionalità del personale A.T.A, saranno definiti degli incarichi specifici in mancanza di ulteriori titoli acquisiti: - agli assistenti amministrativi, per il coordinamento e il supporto delle attività amministrative, didattiche e finan-

ziarie (uno di essi svolge la funzione di vicario, collabora con il Direttore dei servizi e lo sostituisce in caso di as-senza o impedimento);

- agli assistenti tecnici, destinati a compiti di responsabilità diretta nella gestione organizzativa dei laboratori e nel-la predisposizione del piano acquisti in accordo con il docente incaricato;

- ai collaboratori scolastici, per funzioni di supporto all’attività amministrativa e didattica, al funzionamento dei la-boratori e delle strumentazioni tecnologiche adibite ad uso didattico.

Orario della segreteria La segreteria didattica è a disposizione dell’utenza per qualsiasi informazione. L’orario di sportello è il seguente: tutti i giorni, sabato compreso, dalle 8.15 alle 9.15 e dalle 11 alle 12.30, venerdì anche dalle 14.00 alle 15.00.

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IMPEGNO OPERATIVO E FORMATIVO DELLA SCUOLA

Impegno operativo La nostra scuola si impegna a: informare i ragazzi sui percorsi formativi disciplinari e pluridisciplinari progettati dal Collegio dei Docenti o dai

singoli docenti o dal Consiglio di classe; attuare progetti di ricerca pluridisciplinare; offrire occasioni di aiuto e di supporto informativo e operativo, in funzione della preparazione dell’Esame di Stato

come termine naturale dell’itinerario formativo del secondo biennio e quinto anno; definire parametri di valutazione il più possibile oggettivi e , comunque, concordati a livello di Istituto e di

Consiglio di classe che verranno comunicati esplicitamente agli allievi; fornire strumenti di lavoro e progettazione in linea con le nuove tecnologie informatiche; creare occasioni di conoscenza delle facoltà universitarie e di contatto operativo con la realtà professionali

mediante iniziative di stage in alcune aziende e uffici tecnici del territorio.

Impegno formativo

La nostra scuola si impegna a perseguire gli obiettivi che seguono: riconoscere la specificità delle singole discipline dal punto di vista concettuale e terminologico; saper operare su un testo espresso in linguaggio specialistico; saper utilizzare gli schemi teorici delle varie discipline in contesti applicativi e operativi, eventualmente con

l’ausilio della strumentazione scientifica e tecnica necessaria; saper riconoscere le connessioni tra temi e concetti (teorici e operativi) delle diverse discipline del curricolo; saper produrre percorsi autonomi di conoscenza, progettazione e/o di risoluzione di problemi. Ispirandosi al progetto formativo di Istituto, i singoli Consigli di classe avranno comunque il compito di definire obiet-tivi e strategie specifici per ogni gruppo classe considerando i suoi prerequisiti e le sue caratteristiche cognitive e comportamentali.

RAV E AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Premessa I dati contenuti nel Rapporto di autovalutazione (condivisi con il Collegio dei docenti in data 29 settembre 2015) pon-gono in evidenza che bisogna ridurre la percentuale di rinvii del giudizio (debiti formativi) dell’Istituto, in quanto la percentuale di detti rinvii è superiore a quelle territoriali: la media complessiva (Liceo+ ITCG è del 30,5%, con una punta del 33,9% per il Liceo, di contro al 26,9 della media lombarda e del 21,2 della media nazionale per l’anno scola-stico 2013-14, a cui fanno riferimento i dati del RAV). I debiti formativi assegnati dopo gli scrutini di giugno coinvolgo-no per la maggior parte le discipline di indirizzo, ponendo all’attenzione problematicità connesse all’apprendimento di contenuti disciplinari a livelli medio-alti di strutturazione formale (matematica, fisica, latino, inglese per il Liceo scientifico; le discipline tecniche e la matematica per l’ITCG). La priorità individuata, di ridurre il numero di rinvii nelle discipline d’indirizzo, pone all’attenzione non tanto (e non solo) le gravi difficoltà di scolarizzazione (non promozioni) ma i processi di apprendimento della popolazione scolasti-ca media dell’Istituto, che costituisce il campione statistico significativo per la rilevazione della qualità media dell’apprendimento. Sulla base di ciò, si elaborano le azioni miglioramento sotto indicate, articolate nelle seguenti voci: 1. Presidio dei processi d’apprendimento intermedi. 2. Presidio dei processi di scolarizzazione nella fase del primo biennio. 3. Potenziamento delle dotazioni multimediali dell’Istituto. 4. Miglioramento delle dotazioni laboratoriali e dell’approccio metodologico della didattica.

Azioni di Miglioramento

Presidio dei processi d’apprendimento intermedi

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Traguardo: Sulla base delle risultanze del RAV, si individua il traguardo a lungo periodo nella riduzione della percentu-ale di rinvii del giudizio nella misura del 5% in tre anni, presidiando i seguenti processi: Programmazione didattica per le discipline interessate considerando il quadro dei nuovi ordinamenti (dal punto di

vista metodologico e/o contenutistico), da effettuarsi in sede di riunione dipartimentale e di programmazione in-dividuale.

Rafforzamento delle attività di recupero e di sostegno. Attivazione di sportelli metodologici settimanali, a supporto degli studenti in aree problematiche per

l’apprendimento delle discipline d’indirizzo. Azioni di controllo di processo per alcuni insegnamenti, eventualmente su casi campione e utilizzando lo strumen-

to delle prove parallele. Revisione della procedura di assegnazione delle “lievi carenze”, con relativo rafforzo normativo. Potenziamento della didattica laboratoriale. Il Collegio elaborerà altresì ipotesi operative per realizzare attività di potenziamento e di valorizzazione degli studenti d’eccellenza. Nella programmazione annuale dei dipartimenti e della attività didattica individuale si dovranno riportare le azioni da porre in atto per migliorare i risultati degli alunni in difficoltà, per potenziare le attività in favore delle eccellenze e le proposte di sviluppo della didattica laboratoriale. Presidio dei processi di scolarizzazione nella fase del primo biennio Traguardo: Ricondurre o contenere sotto la soglia prevista dagli indicatori della Qualità la percentuale dei non pro-mossi nella prima classe e gli “abbandoni” nel corso del primo anno. Strumenti: Ampliamento delle attività di accoglienza per gli allievi delle prime classi, con riferimento in particolare alla di-

sponibilità aggiuntiva di ore di recupero (a seguito di rilevazione delle competenze in arrivo degli studenti me-diante prove d’ingresso comuni nelle discipline strutturali) e al coinvolgimento dei genitori per una riflessione sul metodo di studio (con uno specialista) e per un coinvolgimento su tematiche organizzative relative all’assetto della Scuola Superiore (incontro dei genitori delle prime e, successivamente, dei genitori rappresentanti di classe con il Dirigente scolastico).

Revisione ”in progress” del progetto tutor, secondo le seguenti modalità (per l’a.s. 2015-16): – Formazione obbligatoria per tutti i docenti tutor (con il coinvolgimento volontario di docenti coordinatori)

prima dell’avvio dell’attività. – Affidamento del tutoring ad uno specialista per gli studenti delle classi prime (con differenziazione degli in-

terventi sulla base delle indicazioni dei Consigli di classe). – Estensione del progetto alle terze classi per presidiare il passaggio al secondo biennio. – Creare le condizioni per una collaborazione effettiva tra tutor e coordinatori/Consigli di classe.

Potenziamento delle dotazioni multimediali Da anni, il Programma annuale prevede investimenti nell’ambito delle dotazioni multimediali. La tabella di quelle esi-stenti è indicata nell’atto d’indirizzo ed è espressione di una scelta di progressiva implementazione effettuata da vari anni ad oggi. Nell’E.F. (Esercizio Finanziario)2015 sono state realizzate le seguenti azioni: Rinnovo dei computer del laboratorio cosiddetto di “Trattamento testi”, dotato del maggior numero di postazioni

rispetto agli altri tre laboratori informatici. Creazione di una nuova aula LIM al secondo piano, con lay out specifico per esperienze di innovazione metodolo-

gico-didattica. E’ stata ampliata la funzionalità del Registro elettronico, con l’introduzione di “Scrutinio on line”. E’ stata ampliata in misura rilevante la disponibilità di segnale internet, mediante l’installazione di un apparec-

chio di trasmissione. Per l’E.F. 2016, l’Istituto investirà nell’area con il potenziamento delle dotazioni multimediali nelle aule, dove sia logi-sticamente possibile, per consentire una maggiore diffusione di strumentazione ad hoc per la didattica ordinaria. Per acquisire le risorse economiche necessarie, si parteciperà a bandi specifici, tra cui quelli che dovrebbero consentire l’accesso ai PON. E’ in programma anche un progressivo miglioramento delle aree di entrata e di accoglienza della Scuola, anche con l’utilizzo di strumenti multimediali. Miglioramento delle dotazioni laboratoriali

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Oltre all’implementazione ordinaria delle attuali dotazioni laboratoriali, particolarmente numerose e economicamen-te impegnative (si veda il paragrafo “Risorse strutturali e tecnologiche” pag. 5), è in programma un piano di recupero di aree attualmente utilizzate in modo parziale o non utilizzate per ragioni di sicurezza, quali il laboratorio di costru-zioni/materiali, unico nel territorio ma non fruibile per ragioni di sicurezza ed economiche. Si sta costituendo una col-laborazione con Enti esterni (tra cui il Collegio dei geometri) per restituirlo all’operatività a favore degli studenti e, dove possibile, a soggetti esterni che manifestino interesse al suo utilizzo e alla collaborazione con l’Istituto. Altri pro-getti sono “in fieri”, anche con riferimento al bando “La mia Scuola accogliente” del MIUR, a cui la Scuola sta prepa-rando la partecipazione. PIANIFICAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

Premessa La pianificazione dell’attività didattica rappresenta lo strumento indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi formativi ed educativi definiti dal POF e si articola su quattro livelli: 1. Programmazione annuale della Scuola 2. Programmazione annuale dei Dipartimenti 3. Programmazione annuale dei Consigli di classe 4. Programmazione annuale dell’attività didattica individuale. I contenuti e gli obiettivi del primo biennio, del secondo biennio e quinto anno, da riportare nelle programmazioni dei Dipartimenti, dei Consigli di classe e individuali dei docenti, saranno definiti in base: all’allegato F dello Schema di regolamento recante “ Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di

apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10 comma 3 del DPR 15 marzo 2010, n. 89”;

alla direttiva MIUR 15 luglio 2010, n. 57: “Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento del primo biennio degli istituti tecnici”;

alla direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 in materia di “Linee Guida per il secondo biennio e quinto anno per i percorsi degli istituti tecnici a norma dell’articolo 8, comma 3, del d.P.R. 15 marzo 2010, n. 88”.

Programmazione annuale della Scuola

Il Dirigente scolastico, nel mese di settembre, dopo aver nominato i Coordinatori dei Consigli di classe, dei Dipartimenti e i subconsegnatari di laboratorio, convoca la prima riunione dei Dipartimenti e dei Consigli di classe per la stesura del documento della programmazione annuale. Il Collegio dei docenti, nelle prime riunioni, approva il piano annuale delle attività (allegato 5), i criteri per l’articolazione dell’orario delle lezioni dei docenti, la periodizzazione in quadrimestri o trimestri, i progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa, le attività aggiuntive da retribuire con il Fondo dell’Istituzione scolastica. Inoltre, il Collegio designa i docenti a cui affidare l’incarico di funzione strumentale, approva i corsi di formazione e aggiornamento dei docenti, le eventuali proposte di sperimentazione educativa e didattica, i libri di testo e la scelta dei sussidi didattici.

Programmazione annuale dei dipartimenti delle aree disciplinari Il Coordinatore, in base agli obiettivi formativi definiti dal P.O.F. e dai nuovi ordinamenti, stende insieme ai referenti dei dipartimenti disciplinari o ai docenti del dipartimento dell’area tecnica il documento della programmazione annuale, riportando i seguenti punti:

Liceo e Istituto tecnico (dipartimento dei Linguaggi e Storico-Sociale; dipartimento di Matematica e Scientifico-tecnologico) 1. Obiettivi specifici del dipartimento

- Primo biennio - Secondo biennio - Quinto anno

2. Linee generali delle metodologie di insegnamento 3. Attività didattiche principali per il recupero degli alunni in difficoltà

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4. Aspetti essenziali sulla valutazione e tipologie principali delle prove 5. Elenco delle proposte di acquisto e di adozione degli strumenti didattici 6. Elenco delle attività integrative curriculari e pomeridiane 7. Pianificazione dell’utilizzo dei laboratori 8. Insegnamento secondo metodologia CLIL

- Discipline coinvolte - Modalità di attuazione

9. Temi per gli interventi interdisciplinari/pluridisciplinari 10. Aree tematiche di approfondimento per le eccellenze 11. Proposte di temi per lo sviluppo della didattica laboratoriale 12. Elenco delle proposte di sperimentazione didattica 13. Competenze dell’obbligo d’istruzione

Istituto tecnico (dipartimento Tecnico-Economico; dipartimento Tecnico-Professionale) 1. Obiettivi specifici del dipartimento

- Primo biennio - Secondo biennio - Quinto anno

2. Obiettivi di fine anno scolastico comuni ad ogni disciplina 3. Titoli dei moduli o blocchi tematici comuni ad ogni disciplina 4. Metodologie di insegnamento 5. Criteri generali della valutazione

- Verifiche principali utilizzate e comuni per classi parallele - Modalità di misurazione dell’apprendimento e soglie di sufficienza - Eventuale definizione di test di ingresso

6. Attività didattiche per migliorare il rendimento degli alunni in difficoltà - Curriculari - Pomeridiani - Margini di miglioramento del rendimento degli alunni per contenere eventuali debiti formativi

7. Proposte di acquisto e di adozione degli strumenti didattici - Acquisto di materiale didattico - Acquisto di attrezzature e strumenti per i laboratori - Strumenti didattici (manuali, vocabolari, codici, libri, ecc.) consigliati - Nuove adozioni di libro di testo

8. Attività integrative curriculari e pomeridiane - Attività integrative curriculari di laboratorio - Pianificazione dell’utilizzo dei laboratori - Proposte per l’attivazione di percorsi formativi pomeridiani - Temi per gli interventi interdisciplinari/pluridisciplinari

9. Aree tematiche di approfondimento per le eccellenze 10. Proposte di temi per lo sviluppo della didattica laboratoriale 11. Insegnamento secondo metodologia CLIL

- Discipline coinvolte - Modalità di attuazione

12. Proposte di sperimentazione didattica 13. Competenze dell’obbligo d’istruzione articolate anche in abilità/capacità e conoscenze

per il dipartimento Tecnico-Professionale anche: 14. Ripartizione delle ore di compresenza nelle attività di laboratorio e compiti degli I.T.P.

Programmazione annuale dei dipartimenti disciplinari

Il Referente, in base agli obiettivi formativi definiti dal P.O.F. dai nuovi ordinamenti, stende insieme ai docenti del dipartimento disciplinare il documento della programmazione annuale, riportando i seguenti punti:

Liceo e Istituto tecnico

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1. Obiettivi fine anno scolastico comuni ad ogni disciplina 2. Titoli dei moduli o blocchi tematici comuni ad ogni disciplina 3. Metodologie di insegnamento 4. Criteri generali della valutazione

- Verifiche principali utilizzate e comuni per classi parallele - Modalità di misurazione dell’apprendimento e soglie di sufficienza - Eventuale definizione di test di ingresso

5. Attività didattiche per migliorare il rendimento degli alunni in difficoltà - Curriculari - Pomeridiani - Margini di miglioramento del rendimento degli alunni per contenere eventuali debiti formativi

6. Proposte di acquisto e di adozione degli strumenti didattici - Acquisto di materiale didattico - Acquisto di attrezzature e strumenti per i laboratori - Strumenti didattici (manuali, vocabolari, codici, libri, ecc.) consigliati - Nuove adozioni di libro di testo

7. Attività integrative curriculari e pomeridiane - Attività integrative curriculari di laboratorio - Calendario settimanale di massima per l’utilizzo dei laboratori - Proposte per l’attivazione di percorsi formativi pomeridiani - Proposte di temi per gli interventi interdisciplinari/pluridisciplinari

8. Proposte per l’insegnamento secondo metodologia CLIL 9. Aree tematiche di approfondimento per le eccellenze 10. Proposte di temi per lo sviluppo della didattica laboratoriale 11. Proposte di sperimentazione didattica 12. Competenze dell’obbligo d’istruzione articolate in abilità/capacità e conoscenze

Dipartimento attività motorie e sportive 1. Obiettivi specifici del dipartimento

- Primo biennio - Secondo biennio - Quinto anno

2. Obiettivi di fine anno scolastico comuni alla disciplina 3. Titoli dei moduli o blocchi tematici comuni alla disciplina 4. Linee generali delle metodologie di insegnamento 5. Criteri generali della valutazione

- Verifiche principali utilizzate e comuni per classi parallele - Modalità di misurazione dell’apprendimento e soglie di sufficienza - Eventuale definizione di test di ingresso

6. Proposte di acquisto e di adozione degli strumenti didattici - Acquisto di materiale didattico - Acquisto di attrezzature e strumenti per i laboratori - Strumenti didattici (manuali, vocabolari, codici, libri, ecc.) consigliati - Nuove adozioni di libro di testo

7. Attività integrative curriculari e pomeridiane - Attività integrative curriculari di laboratorio - Pianificazione dell’utilizzo dei laboratori - Proposte per l’attivazione di percorsi formativi pomeridiani - Temi per gli interventi interdisciplinari/pluridisciplinari

8. Proposte di sperimentazione didattica

Programmazione annuale dei Consigli di classe All’inizio dell’anno scolastico i docenti del Consiglio di classe si riuniscono per pianificare l’attività didattica, e in base alle indicazioni del P.O.F. e dei Dipartimenti compilano il documento della programmazione annuale riportando

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quanto segue: 1. Analisi dei dati osservati, disponibili su ogni classe

- Composizione della classe - Livelli definiti in base alla media dei voti conseguiti alla fine dell’a.s. precedente/giudizio finale della scuola

media - Alunni che hanno superato i debiti formativi a settembre, alunni con difficoltà segnalati dalla scuola media

2. Obiettivi trasversali - Comportamentali - Cognitivi/formativi - Azioni da mettere in atto per il conseguimento degli obiettivi

3. Metodi di insegnamento e strumenti di lavoro - Metodi di insegnamento - Strumenti di lavoro

4. Strumenti di verifica e criteri di valutazione - Strumenti per la verifica formativa (controllo del percorso formativo) - Strumenti per la verifica sommativa (controllo del profitto) - Fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale - Criteri di valutazione - Scala di valutazione

5. Attività di recupero, di sostegno, di laboratorio e complementari/integrative - Attività di recupero e sostegno - Attività di laboratorio - Proposte per iniziative complementari/integrative

6. Attività interdisciplinare/pluridisciplinare - Titoli dei temi - Obiettivi generali - Discipline coinvolte - Strumenti di verifica pluridisciplinare/interdisciplinare

7. Proposte per iniziative di sperimentazione educativa e didattica 8. Competenze dell’obbligo d’istruzione 9. Piano dei percorsi alternanza scuola-lavoro (a.s. 2016/17 per le classi del secondo biennio, dall’a.s. 2017/18 per le

classi secondo biennio e del quinto anno).

Programmazione annuale dell’attività didattica individuale Ogni docente, in base alle indicazioni generali del POF, della programmazione del Dipartimento e dei Consigli di classe, deposita in Segreteria didattica, entro la data fissata dal Dirigente scolastico, il proprio piano annuale di lavoro. Il piano dovrà contenere: 1. Livelli di partenza delle classi 2. Obiettivi disciplinari

- Generali del corso/di fine anno scolastico - Didattici

3. Contenuti e la loro scansione quadrimestrale (o trimestrale) 4. Metodologia e strumenti didattici

- Metodologia - Strumenti didattici

5. Valutazione e strumenti di verifica - Valutazione del processo di apprendimento e del profitto scolastico - Numero minimo di verifiche previste per quadrimestre - Eventuali strumenti di misurazione delle verifiche

6. Interventi previsti sulle attività di sostegno, di recupero e di laboratorio - Di recupero e sostegno - Azioni per il miglioramento del rendimento degli alunni in difficoltà con l’obiettivo di contenere eventuali

debiti formativi e insuccessi scolastici - Di laboratorio - Frequenza e strumenti d’uso dei laboratori

7. Attività interdisciplinare/pluridisciplinare/di approfondimento/di didattica laboratoriale

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- Titolo del tema - Obiettivi specifici - Contenuti - Metodi - Strumenti di verifica

8. Programmazione per l’obbligo di istruzione - Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione - Competenze – Abilità/Capacità – Conoscenze - Contenuti

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE

Docenti “Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale” (comma 124). L’istituzione scolastica definirà un piano di formazione e di eventuali corsi relativi all’innovazione didattica e allo svi-luppo della cultura digitale per l’insegnamento. Il piano di formazione si articolerà su tre livelli: - corsi esterni alla Scuola, organizzati da enti preposti a cui aderiscono i nostri Docenti; - corsi attivati in Rete con altre Istituzioni scolastiche - corsi attivati all’interno del nostro Istituto, in base alle esigenze formative dei docenti. Nell’allegato 9 sono riportati i corsi di formazione approvati dal Collegio dei docenti.

Personale ATA Oltre ai normali corsi di formazione professionale, la scuola promuoverà la partecipazione del DSGA, degli assistenti amministrativi e tecnici ai corsi di formazione per l’innovazione digitale nell’amministrazione organizzati dalla scuola, dalle reti territoriali o da un ente pubblico e privato (allegato 9).

Studenti

Le attività di formazione sono rivolte alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla conoscenza delle tecniche di primo soc-corso, al miglioramento delle competenze digitali, alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, ecc… (allega-to 9). COMUNICAZIONE E TRASPARENZA

Rapporti scuola-famiglia La scuola cura con particolare attenzione i rapporti con le famiglie, ritenendoli un elemento essenziale nel processo educativo dell’alunno. I genitori degli alunni attraverso l’accesso al Registro elettronico possono visionare l'andamento della situazione sco-lastica (voti, ritardi, assenze, note disciplinari). Questo nuovo strumento consente ai genitori di conoscere l’andamento scolastico dei figli in tempo reale. Si veda l’allegato n. 12 per informazioni sulla regolamentazione del Registro elettronico. Su richiesta scritta i genitori, in alternativa all’utilizzo del Registro elettronico, possono chiedere il libretto personale dello studente, sul quale i docenti registreranno le valutazioni conseguite e le comunicazioni di vario tipo per le fami-glie. Inoltre, si attiveranno colloqui settimanali con i docenti (l’ora di ricevimento sarà comunicata all’inizio dell’anno scolastico), essi vengono sospesi solo in prossimità della chiusura dei quadrimestri, e un ricevimento pomeridiano a metà del primo e del secondo quadrimestre. Dopo gli scrutini del primo quadrimestre i docenti ricevono in un incontro pomeridiano i familiari degli alunni in difficoltà.

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La formazione delle classi Classi prime (criteri elencati in ordine di priorità) 1. Gli studenti saranno divisi in base allo studio della lingua straniera già intrapreso nelle scuole medie inferiori. 2. Gli studenti verranno divisi in base all’indirizzo scelto. 3. Si prenderà in considerazione il giudizio conseguito negli esami di licenza media per ottenere un’equa

distribuzione nelle varie classi. 4. I ripetenti verranno distribuiti equamente nelle classi, tenendo conto delle indicazioni degli studenti stessi. 5. Gli alunni dello stesso nucleo familiare saranno inseriti nella medesima classe o corso solo su esplicita richiesta. 6. Le richieste delle famiglie potranno essere soddisfatte solo se non contrastanti con i precedenti criteri. 7. Se le richieste di un indirizzo/corso sono in esubero rispetto alla disponibilità dei posti, si procede adottando i

seguenti criteri: voto della terza media, luogo di residenza dello studente, presenza nel Comune di un istituto analogo.

Classi successive (criteri elencati in ordine di priorità) 1. Nel caso di diminuzione del numero delle classi, durante il corso per la fusione delle classi, si opererà in modo da

creare il minor disagio possibile all’utenza, attenendosi in linea generale ai seguenti criteri: a. Continuità didattica. b. Consistenza numerica della classe. c. Caratteristiche gruppo classe.

2. Gli alunni ripetenti verranno assegnati alla sezione da cui provengono salvo richiesta di passaggio ad un’altra sezione, compatibilmente con un’equa distribuzione degli stessi.

3. Se le richieste di un indirizzo/corso sono in esubero rispetto alla disponibilità dei posti, si procede per estrazione.

Nell'eventualità di : esubero di iscrizioni per le classi prime si darà la precedenza agli iscritti provenienti dalla terza media, le iscrizioni

successive saranno valutate in base alla data di presentazione della conferma dell'iscrizione medesima; accorpamento di classi successive alla prima si considereranno la consistenza numerica della classe, la valutazio-

ne delle caratteristiche del gruppo classe fornita dal Consiglio di classe, la continuità didattica ove si creino le condizioni per poterla mantenere.

Criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi

Fatti salvi i criteri stabiliti dal Consiglio d’istituto e le competenze proprie del Dirigente scolastico cui spetta tale com-pito, si adotteranno nell’ordine i seguenti criteri: - Riconduzione alle 18 ore di cattedra, come previsto dai provvedimenti ministeriali; - continuità didattica e di presenza nel corso; - competenze dell’insegnante; - graduatoria interna; - richieste motivate dei docenti.

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VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

Premessa

La valutazione rappresenta il punto culminante di quella strategia globale di intervento che è la programmazione. La valutazione consta di vari momenti di cui le prove parziali e complessive costituiscono gli elementi portanti, insie-me con una costante osservazione dell’approccio didattico dello studente. Attraverso le varie fasi di “misurazione” l’insegnante verifica il raggiungimento degli obiettivi, considera l’opportunità del recupero e attua strategie metodologiche atte a promuoverlo. Il Collegio dei docenti in attuazione: - del D.M. n. 80 del 03/10/2007, recante norme per il recupero dei debiti formativi entro la conclusione dell’anno

scolastico; - dell’O.M. n. 92 del 05/11/2007, concernente alle modalità, e delle relative prove di avvenuto superamento delle

carenze di profitto degli studenti, da realizzare nel corso dell’anno scolastico; ha approvato il piano delle attività di recupero e sostegno (sotto riportato). Altresì, il Collegio dei docenti si atterrà alle seguenti disposizioni relative al processo di valutazione: - del D.M. n. 5 del 16/01/2009: Valutazione del comportamento; Criteri e modalità applicative della valutazione

del comportamento; - del D.P.R. n. 122 del 22/06/2009: Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione

degli alunni; - della C.M. n. 89 del M.I.U.R. del 18/10/2012: Valutazione periodica degli apprendimenti nelle classi degli istituti

di istruzione secondaria di secondo grado – Indicazioni per gli scrutini dell’anno scolastico 2012-13.

Piano delle attività di recupero e sostegno Tipologie di intervento di recupero Attività di recupero: • corsi di recupero pomeridiani in periodi di lezione, antimeridiani o pomeridiani nel periodo estivo, tenuti da

docenti interni o esterni; • recupero curricolare.

Attività di sostegno: • Sportello metodologico pomeridiano per gruppi di alunni della stessa classe o per classi parallele, svolti dal

docente della classe o delle classi; • a discrezionalità del docente, interventi di recupero curriculari con assegnazione e correzione di esercizi

individualizzati, oppure con attività di ripresa e approfondimento di argomenti in programma. Individuazione delle aree disciplinari e/o delle discipline L’indicazione contenuta nel comma 9 dell’articolo 2 dell’ordinanza n. 92 del 5/11/2007, secondo la quale “le azioni in cui è articolata l’attività di recupero dovranno avere, di norma, una durata non inferiore a 15 ore” va interpretata per studente, per disciplina e/o per area disciplinare. Aree disciplinari L’ambito di riferimento rispetto al quale attuare le attività di recupero viene individuato nelle Aree disciplinari che sono quelle definite nei dipartimenti del P.O.F.. Discipline oggetto di recupero Si premette che, da diversi anni, l’Istituto attua un monitoraggio sistematico dei risultati finali, che consente di individuare le discipline in cui si sono costantemente evidenziate difficoltà di apprendimento. Data la ristrettezza dei tempi che intercorreranno tra la fine degli scrutini e l’attivazione dei recuperi risulta

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opportuno definire entro il mese di novembre le discipline oggetto di recupero. Per la scelta delle discipline, si adotta il criterio di privilegiare quelle che prevedono prove scritte e orali. Si precisa che non si vogliono definire delle gerarchie ma semplicemente rendere attuabile la norma ministeriale, in relazione sia ai monitoraggi di fine anno che alla disponibilità economica effettiva. Nell’allegato 6 sono riportate le discipline oggetto di recupero obbligatorio e di verifica individuate dal Collegio dei docenti. Ripartizione delle ore di recupero Il Consiglio di classe nello scrutinio del primo e secondo quadrimestre ripartirà il monte ore assegnato alle varie discipline in relazione alle criticità emerse in sede di scrutinio. Discipline oggetto di sostegno I Consigli di classe programmati entro la prima decade di novembre, per prevenire l’insuccesso scolastico degli stu-denti in difficoltà, individueranno, in base alle richieste dei docenti, le discipline oggetto di sostegno metodologico. Modalità di organizzazione e realizzazione Commissione di coordinamento Eventuale nomina di una commissione di coordinamento delle attività di recupero con compiti di: • elaborazione di moduli per la rilevazione delle carenze disciplinari, generali della classe e per le comunicazioni ai • genitori; • formazione di gruppi studenti per classi parallele; • individuazione dei docenti disponibili da assegnare ai gruppi di studenti; • definizione del calendario delle lezioni di recupero e delle verifiche scritte intermedie. Calendario degli interventi Dopo lo scrutinio intermedio Recupero: • curricolare nei mese di gen n a io e febbraio (per un numero di ore pari al monte ore settimanale di lezione

per ciascuna disciplina, con possibilità di ampliamento fino a un monte ore di due settimane, a discrezione del Docente);

• pomeridiano nei mesi di gennaio e febbraio (in base alle disposizioni economiche). Sostegno: • pomeridiano nei mesi di marzo, aprile e maggio. Dopo lo scrutinio finale Attività di recupero per gruppi di studenti provenienti dalla stessa classe o da classi parallele con un numero di studenti che sarà definito in base alle risorse disponibili. I corsi si effettueranno in data da definire, ma comunque compatibile con le attività dei docenti impegnati negli Esami di Stato. Calendario delle verifiche per gli interventi di recupero Le verifiche possono essere scritte o scrittografiche e/o orali a seconda delle discipline o delle specifiche carenze evidenziate dagli studenti; le modalità di tali verifiche sono deliberate dal Consiglio di classe o definite dai docenti in-teressati. Calendario verifiche intermedie: • In orario curricolare al termine delle attività di recupero.

Calendario verifiche finali e integrazione dello scrutinio finale: • Le verifiche si effettueranno in data da destinarsi. Le verifiche finali finalizzate al recupero dei debiti formativi, sono condotte dai docenti delle discipline interessate con l’assistenza di un altro docente dello stesso Consiglio di classe, sono documentate mediante la compilazione di

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appositi registri che rimarranno agli atti insieme agli elaborati scritti. La valutazione di dette verifiche deve tener con-to dei risultati conseguiti dallo studente non soltanto in sede di accertamento finale, ma anche nelle varie fasi dell’intero percorso dell’attività di recupero (comma 3 articolo 8 dell’Ordinanza). Compiti dei docenti per le attività di recupero Per il recupero in orario curricolare, il docente è tenuto ad annotare le attività svolte sul proprio registro personale. Al docente incaricato per gli interventi di recupero e di sostegno pomeridiano registrerà le informazioni necessarie nell’apposito modulo. Il docente incaricato dell’intervento di recupero pomeridiano intermedio ed estivo, per gruppi di studenti provenienti da classi parallele, deve raccordarsi con i docenti della disciplina degli alunni del gruppo, al fine di orientare i contenuti e metodi dell’attività di recupero agli specifici bisogni formativi di ciascun alunno. Al termine degli interventi di recupero intermedio, i docenti della classe svolgono verifiche documentabili, volte ad accertare l’avvenuto superamento delle carenze riscontrate; inoltre esprimono i giudizi sul recupero delle carenze degli studenti e indicano se necessitano di ulteriori forme di supporto per il completamento del percorso di recupero. Delle verifiche verrà conservata agli atti la relativa documentazione. Criteri per l’assegnazione dei docenti per le attività di recupero Si individuano i seguenti criteri di scelta dei docenti cui affidare lo svolgimento delle azioni di recupero: Disponibilità dei docenti interni: – docente della classe o delle classi parallele; – docenti delle classi parallele, evitando concentrazioni di incarichi; Non disponibilità dei docenti interni: – docenti esterni a tempo indeterminato in altre Istituzioni scolastiche; – docenti esterni a tempo determinato in altre Istituzioni scolastiche; – docenti in quiescenza; – docenti inseriti nella graduatorie d’Istituto per le supplenze; – esperti esterni.

Modalità di comunicazione alle famiglie Durante il periodo delle attività didattiche Il docente che organizza e conduce i corsi pomeridiani di sostegno brevi, consegna agli alunni interessati alla parteci-pazione dei corsi, la lettera di informazione alle famiglie. Lo studente che aderisce alle attività di sostegno assu-me l’obbligo della relativa frequenza. Dopo lo scrutinio intermedio Sarà consegnata agli alunni che presentano delle insufficienze in una o più discipline, contestualmente alla pagella, la lettera di informazione alle famiglie. Dopo la somministrazione delle verifiche, i docenti interessati compileranno gli appositi moduli e comunicheranno al-le famiglie l’esito delle verifiche tramite il registro elettronico. Dopo le operazioni di scrutinio finale La lettera di comunicazione alle famiglie degli alunni con debiti formativi sarà inviata attraverso la funzione speci-fica del registro elettronico.

Criteri generali di valutazione La valutazione rappresenta il punto culminante di quella strategia globale di intervento che è la programmazione. La valutazione consta di vari momenti di cui le prove parziali e complessive costituiscono gli elementi portanti, insie-me con una costante osservazione dell’approccio didattico dello studente. Attraverso le varie fasi di “misurazione” l’insegnante verifica il raggiungimento degli obiettivi, considera l’opportunità del recupero e attua strategie metodologiche atte a promuoverlo.

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Legenda: A = Esposizione B = Memorizzazione e comprensione C = Analisi D = Sintesi E = Abilità operativa

Per comodità analitica si distinguono quattro criteri valutativi che vengono declinati ai vari livelli (ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente) a cui vengono fatti corrispondere i voti.

Ottimo (9-10) - Piena padronanza del lessico, esposizione sciolta e appropriata in uno stile personale (A). - Conoscenza puntuale e complessiva dello sviluppo disciplinare e inquadramento degli argomenti nel loro conte-

sto storico – culturale (B e C). - Capacità di sintetizzare gli argomenti a partire da ipotesi di lettura originali frutto di curiosità e creatività perso-

nali (D). - Competenza operativa efficace ed autonoma (E).

Buono (8)

- Uso ampio e sicuro del lessico ed esposizione precisa ed efficace (A). - Conoscenza precisa e approfondita degli argomenti (B e C). - Capacità di affrontare senza difficoltà tematiche complesse e di istituire in modo critico fondati collegamenti (D). - Competenze operative corrette ed autonome (E).

Discreto (7)

- Correttezza nell’uso del lessico e chiarezza nell’esposizione (A). - Conoscenza adeguata degli argomenti (B). - Capacità di cogliere i problemi nelle loro diverse componenti (C). - Capacità di orientamento nello sviluppo storico e/o nel complesso disciplinare e di connessione delle

tematiche(D). - Competenze operative globalmente appropriate (E).

Sufficiente (6)

- Uso di una terminologia appropriata ma limitata, esposizione povera ma corretta (A). - Conoscenze circoscritte ma essenziali (B). - Capacità di cogliere gli aspetti principali del problema (C). - Capacità di connettere i vari argomenti in modo coerente se guidato (D). - Competenze operative accettabili in situazioni semplici (E).

Insufficiente (5)

- Terminologia ed esposizione approssimativa e/o confusa (A). - Conoscenza fragile, imprecisa e puramente mnemonica delle nozioni (B). - Difficoltà a focalizzare le richieste e a centrare le questioni (C). - Collegamenti impropri, superficiali e generici (D). - Incertezze nelle competenze operative basilari (E).

Gravemente insufficiente

(4 - 3)

- Terminologia quasi sempre errata ed esposizione stentata (A). - Conoscenza molto limitata o errata nella quasi totalità dei casi (B). - Collegamenti molto superficiali e a volte inesistenti (C e D). - Competenze operative completamente inadeguate (E).

(2 – 1)

- Terminologia totalmente errata ed esposizione molto stentata (A). - Nozioni assenti o errate nella totalità dei casi (B).

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- Mancanza di collegamenti tra le nozioni e assenza di ragionamenti coerenti (C e D). - Competenze operative inesistenti (E). - Rifiuto di sostenere la prova.

Criteri di valutazione del comportamento degli studenti

Considerato che

- la valutazione si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi educativi posti in essere al di fuori di essa;

- la valutazione deve tenere conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo studente nel corso dell’anno scolastico;

- la valutazione deve scaturire da un giudizio complessivo sulla maturazione e la crescita culturale e civile dello studente;

- la valutazione del comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente;

- la valutazione insufficiente del comportamento produce come effetto la non ammissione all’anno successivo o all’esame di stato;

- il Consiglio di classe ha il compito di valutare in modo specifico e circostanziato il comportamento di ogni singolo studente considerando tutti gli aspetti di sviluppo del processo di crescita personale, culturale e civile, oltre che di relazione con l’ambiente scolastico dello stesso alla fine di ogni quadrimestre o dell’anno scolastico,

il Consiglio di classe adotterà i seguenti criteri di valutazione del comportamento degli studenti

CRITERI VOTO - Lo studente si comporta con la massima correttezza, frequenta le lezioni con regolarità rispettando

le scadenze e gli orari con la massima puntualità. - Partecipa al dialogo educativo e collabora al buon andamento. dell’attività didattica in modo co-

struttivo e propositivo. - Rispetta gli impegni di studio con regolarità. - Tiene un comportamento irreprensibile con il personale scolastico e i compagni. - Rispetta l’ambiente della scuola.

10

- Lo studente si comporta con correttezza, frequenta le lezioni con regolarità rispettando le scadenze e gli orari con puntualità.

- Partecipa al dialogo educativo e collabora al buon andamento dell’attività didattica in modo co-struttivo.

- Rispetta gli impegni di studio con regolarità. - Tiene un comportamento irreprensibile con il personale scolastico e i compagni. - Rispetta l’ambiente della scuola.

9

- Lo studente si comporta in modo globalmente corretto, frequenta le lezioni in modo nel complesso regolare, pur con qualche ritardo occasionale relativamente alle scadenze e agli orari.

- La partecipazione al dialogo educativo è soddisfacente, anche se non sempre propositiva. - L’impegno di studio è accettabile, anche se non sempre regolare nelle scadenze e nel rispetto delle

consegne. - E’ stato ripreso verbalmente in alcune circostanze nel corso del quadrimestre e/o gli è stata commi-

nata una nota sul registro di classe di non particolare gravità. - Le relazioni con il personale e i compagni sono positive, anche se non sempre costruttive. - E’ sufficientemente attento al rispetto per l’ambiente della scuola.

8

- L’allievo presenta problematicità nel comportamento, segnalate da richiami verbali, da più note comportamentali sul registro di classe o da eventuali sanzioni disciplinari nel corso del quadrime-stre.

- Frequenta le lezioni in modo non sempre regolare, con ritardi ricorrenti e/ eventuali assenze non adeguatamente giustificate.

- L’impegno di studio non è regolare e risente della problematicità dei comportamenti. Non rispetta le consegne in modo reiterato.

- Le relazioni con il personale e i compagni non sono rispettose dei ruoli e delle regole basilari del comportamento sociale.

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- La cura per l’ambiente della scuola è inadeguata. - L’allievo presenta molte problematicità nel comportamento, segnalate da vari richiami verbali, da

più note comportamentali di sicura gravità sul registro di classe o da sanzioni disciplinari. - Frequenta le lezioni in modo irregolare, con ritardi ricorrenti e/o eventuali assenze non adeguata-

mente giustificate. - -La partecipazione al dialogo educativo risente di evidenti problematicità dei comportamenti. Non

rispetta le consegne in modo reiterato. - Le relazioni con il personale e i compagni non sono rispettose dei ruoli e delle regole basilari del

comportamento sociale. - La cura per l’ambiente della scuola è del tutto inadeguata.

6

- Il comportamento presenta gravissime problematicità, secondo quanto è espresso nel Regolamento disciplinare dell’Istituto, art.2 comma 8.

- Non si evince un miglioramento nel processo di crescita e negli atteggiamenti dell’allievo nel corso del quadrimestre/anno scolastico.

- In particolare, alcuni atti sono passibili di ricorso presso l’autorità giudiziale o, comunque, sono san-zionabili/sanzionati con una sospensione superiore ai quindici giorni nel corso del quadrimestre.

- L’atteggiamento complessivo dello studente è di rifiuto della collaborazione al dialogo educativo nelle sue varie forme.

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Valutazione intermedia e finale degli apprendimenti

Premesso che: la valutazione, intermedia e finale, deve rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e documenta-

bilità e deve essere acquisita attraverso il maggior numero possibile di verifiche; le modalità e forme di verifica devono essere adeguate e funzionali all’accertamento degli obiettivi e dei risultati

di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità, come previsto: - dalle Indicazioni nazionali per i percorsi liceali e dalle Linee guida per gli istituti tecnici, dei nuovi ordinamen-

ti; - dal D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 relativo all’obbligo d’istruzione.

il Collegio dei docenti ha deliberato: 1. in base a quanto disposto dalla C.M. n. 89 del M.I.U.R. del 18/10/2012:

che negli scrutini intermedi delle classi primo biennio, secondo biennio e quinto anno la valutazione dei ri-sultati raggiunti sia formulata, in ciascuna disciplina, mediante voto unico, come nello scrutinio finale; questo voto deve essere espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove ricondu-cibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologiche – didattiche dei docenti, con quanto stabili-to nei Consigli di classe e nei Dipartimenti;

le tipologie e le prove di verifica delle discipline da utilizzare in itinere, riportate nell’allegato 7; che per la definizione del voto orale i docenti possono utilizzare anche verifiche scritte (questionari, prove

strutturate e semistrutturate, ecc…); che per la valutazione del processo di apprendimento degli alunni nella fase intermedia (alla fine del primo

quadrimestre) e finale (al termine dell’anno scolastico) si terrà conto, oltre ai voti acquisiti nelle prove di ve-rifica, anche dei seguenti elementi di valutazione: - assiduità nella presenza scolastica; - metodo di studio; - partecipazione all’attività didattica; - impegno; - progresso; - livello della classe; - situazione personale; - ogni altro elemento che il docente riterrà utile;

2. in relazione al numero minimo di prove da effettuare per quadrimestre, quanto riportato nella tabella in allegato n. 7, avendo il Collegio dei docenti deliberato la suddivisione dell’anno scolastico 2015/2016 in quadrimestre breve e quadrimestre lungo;

3. che le prove devono essere equamente distribuite nell’arco dei due quadrimestri, per un regolare controllo del processo di apprendimento.

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Criteri per lo svolgimento degli scrutini intermedi e finali Garanzia di omogeneità è costituita dal riferimento ai criteri generali di valutazione esplicitamente declinati nel POF, fatti propri dai Dipartimenti, dai Consigli di classe e presenti nei piani di lavoro individuali. In particolare, si rileva l’importanza, per ogni singolo docente e C.d.C., della focalizzazione e applicazione dei criteri di raggiungimento della soglia di sufficienza, esplicitati nel documento sopra citato. La presenza del Dirigente scolastico allo svolgimento degli scrutini di tutte le classi è di per sé garanzia di una ricerca di omogeneità, soprattutto perché il D.S. ha provveduto in precedenza a monitorare personalmente l’andamento di-dattico delle singole classi.

Il Consiglio di classe nello scrutinio intermedio, in base ai giudizi espressi dai docenti sugli alunni che presentono delle carenze, individua gli alunni che dovranno frequentare le attività di recupero e quelli che autonomamente possono raggiungere gli obiettivi formativi stabiliti dal docente, anche con il supporto del docente incaricato dal Consiglio di classe con compiti di assistenza agli alunni nella promozione dello studio individuale. Vengono fissati i seguenti criteri per lo svolgimento degli scrutini finali, criteri ai quali i Consigli di classe si riferiranno per assicurare, nell’autonomia decisionale che loro compete nel merito, uniformità di comportamenti nella scuola. 1. I Consigli di classe valuteranno, sulla base di criteri comuni e di considerazioni complessive riguardanti ogni

studente: a) la possibilità dell’alunno di conseguire gli obiettivi cognitivi e formativi disciplinari, interdisciplinari e

pluridisciplinari; b) le capacità di organizzazione del lavoro, l’impegno e la partecipazione complessivi; c) la progressione dei risultati nello sviluppo del percorso formativo.

2. I docenti presenteranno la proposta di voto, basata su un adeguato numero di valutazioni e riferita agli obiettivi indicati nella programmazione di inizio anno. La proposta di voto tiene, altresì, conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno ed interventi di recupero precedentemente effettuati.

3. La frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita della scuola sono elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole del profitto dell’alunno in sede di scrutinio finale.

4. I Consigli di classe: • (art. 14, comma 7 del DPR 122/2009) ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo

all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, devono prima verificare se la frequenza dello studente è di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Lo studente che supererà tale limite, non sarà ammesso allo scrutinio, salvo situazioni particolari previsti nell’allegato 8.

• procedono al giudizio finale di ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato nei confronti degli studenti che conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi;

• per gli studenti che presentono in una o più discipline valutazioni insufficienti, procedono in base ai punti 1, 2 e 3 del presente paragrafo, ad una valutazione delle possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero: – procedono al giudizio finale per gli alunni ammessi alla classe successiva, nonostante la presenza di lievi

carenze in una o più discipline che non compromettano negativamente la preparazione complessiva del-la/e disciplina/e. I docenti interessati assegneranno un percorso di recupero estivo, che si realizzerà con lo studio individuale. In tale caso, l’allievo non avrà conseguito un debito formativo ma sarà comunque tenuto a svolgere le attività di esercitazione/ripasso, che verranno verificate ad anno scolastico avviato (entro la metà di ottobre) con una o più prove specifiche, nella valutazione quadrimestrale si terrà conto anche dell’esito di questa/e prova/e. Si ribadisce che la denominazione di tale attività sarà, come si è detto più sopra, “studio individuale”. L’informativa alle famiglie successiva agli scrutini conterrà anche indicazioni analitiche relative alle attività estive che l’allievo dovrà svolgere obbligatoriamente;

– sospendono il giudizio finale per gli studenti che devono frequentare i corsi di recupero. • per gli studenti con un voto di comportamento inferiore a sei decimi e/o di insufficienze diffuse in diverse di-

scipline o insufficienze gravi, tali da impedirgli di raggiungere gli obiettivi formativi delle discipline interessa-te entro il termine dell’anno scolastico, procedono al giudizio finale di non ammissione alla classe successiva;

• per gli studenti delle classi quinte che presentano una valutazione inferiore a sei decimi in una o più discipli-ne e/o un voto di comportamento inferiore a sei decimi, procedono al giudizio finale di non ammissione all’esame di Stato;

• attribuiscono il credito scolastico per gli alunni delle classi terze, quarte e quinte ammessi alla classe succes-

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siva o all’esame di Stato.

Credito scolastico Il credito scolastico è un patrimonio di punti (massimo venticinque) che ogni studente costruisce negli ultimi tre anni scolastici del corso di studi e che contribuisce a determinare il punteggio finale dell’esame di Stato (massimo cento). Il credito scolastico si ottiene dalla somma dei punti che anno per anno i Consigli di classe del triennio, nello scrutinio finale, assegnano ad ogni allievo in base alla sua preparazione complessiva raggiunta. Criteri per l’attribuzione dei punteggi del credito scolastico Al fine di assicurare criteri omogenei per tutte le classi della Scuola, trasparenza e maggiore oggettività, i Consigli di classe dovranno attenersi alle seguenti disposizioni nell’attribuire i punteggi del credito scolastico: 1. Con la media dei voti delle discipline, gruppo delle discipline e della condotta, conseguiti in sede di scrutinio fina-

le, definire la banda di oscillazione dei punteggi in base alla seguente tabella (Decreto Ministeriale n. 99 del 16/12/2009):

M = Media dei voti Punteggi delle bande di oscillazione

Classe terza Classe quarta Classe quinta M = 6 3 - 4 3 - 4 4 – 5

6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 – 6

7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 – 8

9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 – 9

2. Attribuire il punteggio massimo (classi terze e quarte) della fascia di appartenenza nel caso di promozione, con o senza debiti formativi, alla penultima e ultima classe del corso di studi salvo la presenza di elementi negativi in una o più voci qui di seguito riportate: a) l’assiduità della frequenza scolastica; b) l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed integrative

organizzate dalla scuola; c) la qualità della preparazione rilevata nella fase di assolvimento del debito formativo.

3. Attribuire il punteggio minimo della fascia di appartenenza a tutti gli altri casi che non rientrano in quelli previsti nel punto 2, salvo casi particolari, a discrezionalità del Consiglio di classe.

4. Per l’ultimo anno di corso di studi: d) assegnare il punteggio massimo della fascia di appartenenza nei casi in cui si ha la presenza di valutazioni in

tutte le discipline di elementi positivi riportati nei punti a) e b); e) attribuire il punteggio minimo della fascia di appartenenza a tutti gli altri casi che non rientrano nel punto d)

e/o nei casi in cui in qualche disciplina la sufficienza è stata assegnata per voto di Consiglio di classe; f) fermo restando il massimo dei 25 punti complessivamente attribuibili, si potrà integrare il punteggio com-

plessivo conseguito dall’alunno in considerazione del particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presentatesi negli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno stesso, che hanno determinato un minor rendimento. Le deliberazioni, relative a tale integrazione, opportunamente motivate, vanno ampiamente verbalizzate con riferimento alle situazioni og-gettivamente rilevanti ed idoneamente documentate (art. 11 comma 4 del D.P.R. 23/07/1998 n. 323).

5. In caso di assegnazione del livello minimo potrà essere integrato di un punto sulla base del credito formativo. 6. Non assegnare nessun punteggio in caso di non promozione o non ammissione all’esame di Stato. Per attività complementari ed integrative organizzate e gestite dalla scuola si intendono tutti i progetti relativi all’ampliamento dell’offerta formativa e in particolare: 1. corsi pomeridiani finalizzati: al potenziamento delle competenze linguistiche, scientifiche, tecniche e professiona-

li, delle capacità espressive e comunicative; al miglioramento delle attività motorie; all’arricchimento e alla valo-rizzazione della preparazione delle eccellenze;

2. corsi pomeridiani di preparazione per il conseguimento del certificato della patente europea del computer; 3. stages formativi e orientativi.

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Credito formativo Il credito formativo, così come stabilito dal D.M. n. 452 del 12/11/1998, è la parte di credito assegnato dal Consiglio di classe in base alle esperienze maturate dallo studente al di fuori della scuola, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle at-tività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solida-rietà, alla cooperazione, allo sport.

Per il riconoscimento dei crediti formativi, le esperienze devono essere: qualificate e coerenti con gli obiettivi educativi e formativi definiti dall’indirizzo di studi; debitamente documentate dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l'esperienza

e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa, la durata complessiva e la relativa frequenza; acquisite al di fuori dell’ambito scolastico e in attività che presentano le seguenti caratteristiche:

- stages lavorativi; - volontariato esercitato per un arco di tempo non inferiore a tre mesi; - ricreative come animatore di comunità; - corsi finalizzati allo sviluppo di competenze artistiche, certificati da enti esterni della durata minima di 20

ore e con una presenza di almeno 80% delle ore previste; - collaborazione attiva a circoli culturali; - partecipazione costante ad iniziative di solidarietà e di tutela ambientale; - attività sportive praticate a livello agonistico in campionati federali o preagonistico presso associazioni o enti

di preparazione sportiva in maniera continuativa. Inoltre, sono riconosciuti le certificazioni che attestano abilità linguistiche, informatiche, ecc.., rilasciate da enti na-zionali o europee riconosciuti nel Paese di riferimento (ECDL, PET, ecc..). La documentazione deve essere presentata in Segreteria didattica entro il 15 maggio.

Criteri per l’attribuzione della lode In base al Decreto Ministeriale n. 99 del 16/12/2009, per l’attribuzione della lode: 1. Gli alunni devono conseguire:

a) negli ultimi tre anni del percorso scolastico, un credito scolastico massimo (25 punti) senza l’integrazione prevista dall’art. 11 comma 4 del D.P.R. 23/07/1998 n. 323;

b) negli scrutini finali del triennio solo voti uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del com-portamento;

c) nelle prove d’esame il punteggio massimo di 75 punti (45 nelle prove scritte e 30 nel colloquio). 2. Il credito scolastico annuale relativo al terzultimo, al penultimo e ultimo anno deve essere attribuito dal Consiglio

di classe nella misura massima all’unanimità. 3. Il punteggio previsto per ogni prova d’esame deve essere attribuito dalla Commissione nella misura massima

all’unanimità. VALUTAZIONE DELLA SCUOLA

Premessa

Attualmente non esistono a livello Nazionale criteri oggettivi e procedure di verifica tali da poter esprimere una valu-tazione obiettiva sulla qualità generale del sistema scolastico. In tale ottica, la scuola ha il dovere di rendere conto all’utenza se le scelte formative e le azioni educative ed organiz-zative corrispondono alle loro esigenze e bisogni. Per questo motivo la scuola deve essere in grado, sistematicamen-te, di verificare e valutare i propri meccanismi di funzionamento e i risultati delle azioni svolte, di individuare le even-tuali situazioni che ostacolano l’attuazione del progetto scuola per apportare le opportune correzioni. In attesa della messa a punto di un sistema Nazionale di valutazione con chiare indicazioni sugli standard formativi, organizzativi e operativi, la nostra scuola individua come indicatori significativi per la valutazione della qualità dei ser-vizi erogati: 1. i corsi di aggiornamento e formazione dei docenti organizzati dalla Scuola (allegato 9); 2. i risultati conseguiti dagli studenti nelle prove di carattere Nazionale per la valutazione dell’apprendimento (Pro-

ve INVALSI); 3. l’analisi dei risultati dei questionari e dei dati degli scrutini (autovalutazione).

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Prove INVALSI

Il MIUR aveva attivato nel luglio 2001 il “Progetto Pilota” per la “predisposizione degli indirizzi per l'attuazione delle disposizioni concernenti la valutazione del servizio scolastico”, per sperimentare una ipotesi di funzionamento del Servizio Nazionale di Valutazione dell'Istruzione (SNVI). Tale progetto è ora gestito interamente dall’INVALSI che effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente. Dall’anno scolastico 2004-05 ha assunto il nome di: Sistema Nazionale di Valutazione (SNV). La partecipazione al SNV è stata resa obbligatoria per tutti gli ordini di scuola, con riferimento in particolare ad alcuni livelli di apprendimento delle classi seconde per le scuole superiori, per le discipline di Italiano e Matematica. Sono coinvolte tutte le classi prime e terze nelle tre materie: Italiano, Matematica e Scienze. Il nostro istituto ha aderito al progetto fin dal 2002-03 con risultati soddisfacenti. I risultati delle prove INVALSI sono pubblicati annualmente sul sito web della scuola.

Autovalutazione

L’autovalutazione della scuola avviene attraverso l’analisi dei risultati: 1. degli scrutini, per verificare l’efficacia dell’azione didattica dei docenti; 2. dei questionari di gradimento di tutte le componenti della Scuola, per misurare il grado di soddisfazione

dell’offerta formativa, l’efficienza organizzativa e la qualità di erogazione dei servizi. Dalla lettura dei risultati si possono definire i punti di forza e quelli di debolezza dell’Istituto e di conseguenza si pos-sono individuare le eventuali strategie di miglioramento. I risultati dei questionari (docenti, genitori, studenti e personale ATA), somministrati negli anni precedenti, hanno e-videnziato un giudizio complessivo positivo sulla scuola.

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ALLEGATI Si riportano gli allegati dell’anno scolastico 2015-16; sono sottolineati quelli che in genere vengono frequentemente aggiornati, modificati e integrati.

Titolo

1 PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

2 ATTIVITÀ SPORTIVE

3 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

4 ATTO COSTITUTIVO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

5 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ

6 DISCIPLINE OGGETTO DI RECUPERO OBBLIGATORIO E DI VERIFICA

7 TIPOLOGIE DELLE PROVE E NUMERO DELLE VERIFICHE

8 CRITERI ECCEZIONALI DI DEROGA ALL’OBBLIGO DI FREQUENZA

9 FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO E DEGLI STUDENTI

10 PIANO PER L’INCLUSIONE

11 ATTUAZIONE DELL’INSEGNAMENTO SECONDO METODOLOGIA CLIL 12 REGOLAMENTO OPERATIVO PER L’USO DEL REGISTRO ELETTRONICO E DELLA RETE WI-FI

13 CRITERI GENERALI VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

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1

ALLEGATO 1

Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa M=Mattino P= Pomeriggio

Progetti di supporto e sostegno N° Progetto Descrizione Modalità/Destinatari Tipo

1

ACCOGLIENZA ALLUNNI STRA‐ NIERI

Creare nell’Istituto la figura del “facilita‐ tore linguistico” allo scopo di agevolare l’ingresso a scuola degli alunni stranieri e supportarli nell’apprendimento dell’Italiano come lingua di studio.

Attivazione di corsi di lingua i‐taliana, tenuti da docenti for‐matori.

M

2

ACCOGLIENZA

Attività finalizzate all'inserimento degli studenti delle classi prime nel nostro I‐ stituto.

Gita di socializzazione, spetta‐ colo teatrale, approfondimen‐ to del metodo di studio.

M/P

3

ORIENTAMENTO USCITA

Conoscenza dei mezzi e dei metodi per l'inserimento nel mondo del lavoro e/o dell'Università. Campus

Studenti classi 4 e 5

M/P

4

PROGETTO TUTOR

Progetto rivolto agli studenti del bien‐ nio, a cura di docenti tutor dell’istituto, con la finalità di aiutare lo studente in difficoltà di tipo didattico e /o relazio‐ nale a individuare strategie di miglio‐ ramento efficaci della propria situazio‐ ne scolastica sia in termini di metodo di studio che di interazioni. Far riflettere sulla scelta di indirizzo e accompagnare ad un eventuale percorso di riorienta‐ mento.

Studenti del biennio

M

5

STAND – SCUOLA APERTA

Far conoscere a genitori e studenti le caratteristiche dell’Istituto con l'alle‐ stimento di uno stand insieme alle scuole del distretto e con un open day.

Genitori e studenti.

P

6

INCONTRI SCUOLE MEDIE

Curare i rapporti con le scuole medie del distretto per far conoscere le carat‐ teristiche dell'istituto. Ministage

Studenti terze Medie Inferiori.

M/P

7

CONTINUITA' SCUOLE MEDIE

Progetto integrato tra le scuole medie inferiori e superiori del Comune di Lis‐ sone per prevenire la dispersione scola‐ stica.

Destinato agli studenti delle scuole medie.

M

8

VISIBILITA' ISTITUTO

Far conoscere i corsi di studio, le speri‐ mentazioni e le attività extrascolastiche presenti nell'istituto e predisporre ma‐ teriale informativo.

Preparazione di materiale in‐ formativo: libretto, volantini e manifesti.

P

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2

9

PROGETTO CIC

Sportello di ascolto, in Istituto, di in‐ formazione e consulenza rivolto a tutte le componenti: studenti, genitori, inse‐ gnanti e personale ATA, a cura di uno psicologo. Servizio di formazione insegnanti e su‐ pervisione Progetto tutor. Servizio di formazione genitori

M

10 PROGETTO FIXO

Questo progetto si prefigge i seguenti obiettivi:

1.sollecitare l’interesse degli studenti verso il tema dell’orientamento;

2.fornire strumenti interpretativi sul mondo del lavoro, dell’Impresa e delle Università;

3.fornire un confronto con la realtà eco‐nomica del territorio;

4.fornire servizi di placement agli studen‐ti in uscita.

Studenti classi quarte, quinte dell’I.T.C.G. e quinte del Liceo. M

11 SPORTELLI METODOLOGICI SETTI‐MANALI

Attivazione di sportelli metodologici set‐timanali, a supporto degli studenti in a‐ree problematiche per l’apprendimento (discipline d’indirizzo).

Tutti gli studenti. P

Progetti culturali N° Progetto Descrizione Modalità/Destinatari Tipo

1

BIBLIOTECA D’ISTITUTO

Progetto destinato all'organizzazione e sviluppo della biblioteca, promozione di attività culturali, raccolta della docu‐ mentazione educativa dell'istituto.

Apertura al mattino destinata a tutti gli studenti e iniziative cul‐ turali pomeridiane.

M/P

2

LABORATORIO DI PERFOR‐ MINGS ARTS

Esperienza formativa finalizzata al po‐ tenziamento delle capacità di espres‐ sione e di comunicazione, alla consape‐ volezza di sé attraverso il confronto, all’educazione all’arte attorale che ap‐ proda alla realizzazione di uno spetta‐ colo, alla acquisizione di conoscenze cul‐turali di generi, testi,strumenti critici.

Tutti gli studenti

M

3 CITTADINANZA E COSTITUZIO‐ NE

Interventi su tematiche di carattere cul‐ turale e di approfondimento, di legalità e sociali.

Insieme di corsi o incontri che vengono attuati nelle classi con scelta e approvazione del Con‐ siglio di classe.

M

4 UTILIZZO CONSAPEVOLE DEGLI STRUMENTI BIBLIOGRAFICI

Stimolare negli studenti la consapevolez‐za della vasta e variegata gamma del re‐pertorio bibliografico presente in Istituto, sia, in particolare, nelle biblioteche stori‐che.

Classi quarte e quinte. M/P

Progetti multimediali N° Progetto Descrizione Modalità/Destinatari Tipo

1

PATENTE EUROPEA COMPUTER

Conseguimento della Patente Europea del Computer (ECDL). Offerta di corsi a tutte le componenti della scuola ed esterni.

P

2

RETE LICEI BRIANZA

Accordo di rete della filiera liceale de‐ nominato "Rete Licei Brianza" finalizza‐ to alla collaborazione tra gli istituti ade‐ renti.

Iniziative approvate dall'assem‐ blea della rete.

P

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3

Progetti per l’educazione civica, stradale e motoria N° Progetto Descrizione Modalità/Destinatari Tipo

2

PROGETTO “AMBASCIATORI DEL SORRISO”

Corso di formazione a cura della Asso‐ ciazione di CLOWN ONE, in collabora‐ zione con il Centro di Servizio per il Vo‐ lontariato di Monza e Brianza, per ac‐ quisire competenze e abilità per svol‐ gere attività di volontariato presso cen‐ tri del territorio.

Studenti delle classi seconde e del triennio per libera adesione

P

4 ATTIVITÀ SPORTIVE Vedi allegato 7

Progetti formativi complementari N° Progetto Descrizione Destinatari Tipo

1

GARE DI MATEMATICA

Partecipazione a gare di matematica (Matematica senza frontiere e Olimpia‐ di di matematica) per sviluppare com‐ petenze, favorire il lavoro di gruppo e aprire le frontiere tra nazioni.

Classi seconde e terze

M

2 PROGETTO CLIL

Pianificazione e progettazione di percorsi didattici per l’insegnamento di una disci‐plina non linguistica in lingua inglese .

Classi quinte del Liceo e dell’I.T.C.G. M

Progetti esterni N° Progetto Descrizione Destinatari Tipo

1

PROGETTO INTESA COLLEGIO GEOMETRI

Sviluppare negli studenti, attraverso percorsi di didattica attiva e laborato‐ riale, le competenze necessarie ad age‐ volare il passaggio ai successivi percorsi di studio o di lavoro,e, in particolare ad affrontare il tirocinio post‐diploma e l’esame di abilitazione alla professione di geometra.

Triennio geometri

M/P

2

STAGES

Tirocini formativi presso studi tecnici – professionali, enti pubblici e privati.

Periodo giugno/luglio. Linguistico all’estero.

Classi quarte dell’Istituto tecni‐ co e studenti del liceo.

M/P

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1

ALLEGATO 2 Attività sportive

Attività sportive organizzate con uscite didattiche.

Tipologia attività Periodo Modalità di

partecipazione Numero di

giorni impegnati

Docente referente

Altro

SCI:

corso di formazione articolato su più anni

scolastici

Febbraio Marzo

Adesione per classi (uscite didattiche).

In alternativa adesione libera.

Uscita di un giorno per le

classi seconde, di 4 giorni per le

terze

SIMONE

RUCCO

Le attività si riferiscono ad un

progetto specifico già presente nell’Istituto e

consultabile sul sito.

ARRAMPICATA SPORTIVA

Da ott. A Maggio

Adesione libera solo per le classi prime

Uscita di 1 giorno o

pomeridiane SIMONE

Esperienza già svolta nell’a.s.

2009-10

CANOA Ottobre Adesione libera solo per le classi terze

Uscita di 1 giorno SIMONE Esperienza

pluriennale.

VELA Ottobre Adesione libera solo per le classi quarte

Uscita di 1 giorno SIMONE Esperienza

pluriennale.

RAFTING Giugno Adesione libera solo per le classi quinte

Uscita di 1 giorno RUCCO Esperienza

pluriennale

Attività sportive organizzate con corsi pomeridiani

Tipologia attività Periodo Modalità di partecipazione

Svolgimento attività

Docente referente Altro

Corso di formazione di PALLAVOLO

Da ottobre a giugno

Adesione libera per tutte le classi Nel pomeriggio ARIENTI

MAURI

Corso di formazione di GINNASTICA

Da ottobre a giugno

Adesione libera per tutte le classi Nel pomeriggio ARIENTI

MAURI

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1

ALLEGATO 3

Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri

PREMESSA

Tale protocollo nasce dall’esigenza di: 1. sostenere l’inserimento degli alunni stranieri che incontrano delle difficoltà per motivi linguistici e

sociali; 2. definire i compiti e i ruoli degli operatori scolastici.

FINALITA’

1. definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri; 2. facilitare l’ingresso a scuola dei minori stranieri e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo

ambiente; 3. favorire il clima di accoglienza nella scuola; 4. promuovere la collaborazione tra scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e

dell’educazione interculturale.

1 Costituzione della Commissione Intercultura

• La commissione Intercultura è composta da: • Il Dirigente scolastico • Una persona della segreteria • Il referente della commissione • Docenti

2 Modalità di accoglienza di alunni stranieri provenienti dalla scuola media

La segreteria:

Raccoglie la scheda di rilevazione dati e tutto il materiale proveniente dalla scuola media e lo mette a disposizione della commissione.

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2

La commissione: • Analizza il materiale de eventualmente contatta la scuola media di provenienza; • I primi giorni di scuola predispone e somministra il test di conoscenza della lingua italiana • Valuta collegialmente il test con l’eventuale supporto di un esperto esterno, e decide la necessità e

la modalità di intervento; • Incontra lo studente per discutere gli esiti del test e sondarne le intenzioni e contatta

eventualmente la famiglia; • Incontra il coordinatore di classe per discutere le modalità di intervento sullo studente (attivazione

del corso di sostegno linguistico, di help pomeridiani sulle singole discipline…) • Predispone ed attiva il corso di sostegno linguistico in orario curricolare o pomeridiano; • Mantiene i contatti con lo studente mediante colloqui periodici al fine di monitorare l’andamento

dell’anno scolastico.

3 Modalità di accoglienza di alunni stranieri neoarrivati

La segreteria:

• Dà le prime informazioni sulla scuola • Richiede la documentazione relativa al permesso di soggiorno ed agli studi eseguiti nel paese

straniero e/o in Italia (consolato) • Richiede l’eventuale documentazione di accertamento delle competenze linguistiche • Fissa un appuntamento con la commissione per un colloquio interlocutorio; • Compila la scheda di iscrizione (dopo la sua accettazione)

La commissione

• Prende visione della documentazione; • Incontra lo studente e la sua famiglia avvalendosi eventualmente di un mediatore linguistico, allo

scopo di:

1. Raccogliere informazioni sulla storia scolastica precedente 2. Approfondire le motivazioni sulla richiesta di iscrizione 3. Rilevare la situazione linguistica dello studente 4. Presentare l’organizzazione della scuola(valutazioni, colloqui, libretti, organi collegiali…) 5. Presentare le attività di supporto che la scuola può fornire.

• Decide in merito all’accettazione della domanda di iscrizione, propone la classe e la sezione di inserimento e li comunica alla segreteria;

• Comunica al coordinatore di classe il nuovo inserimenti e concorda l’esecuzione dei test d’ingresso delle singole discipline;

• Somministra e valuta il test d’ingresso della lingua italiana; • Decide con il coordinatore il tipo di intervento di supporto:

1. Attivazione del corso di sostegno linguistico in orario curricolare e/o pomeridiano; 2. attivazione di help specifici per le singole discipline

4 In presenza di docenti specialisti esterni

Il docente specialista di L2:

• All’inizio dell’anno scolastico incontra i docenti di Italiano coinvolti per presentare le finalità del corso, le modalità di intervento e per individuare gli indicatori per la valutazione.

• Si occupa della valutazione iniziale dei livelli di conoscenza della lingua;

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3

• Svolge il corso di Italiano in ore curricolari/extracurricolari, secondo gli accordi presi con la commissione;

• Alla fine dei quadrimestri comunica ai docenti di Italiano le proprie osservazioni sugli studenti, sui progressi linguistici e le valutazioni raccolte.

• A fine anno consegna i registri dell’attività svolta, relativamente alla registrazione delle presenze e degli argomenti svolti.

I docenti ricevono tale documentazione e la possono utilizzare per la valutazione complessiva della propria materia.

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1

ALLEGATO 4

Atto costitutivo del comitato tecnico scientifico

Art. 1 – Natura giuridica del Comitato tecnico scientifico Visto l’art. 64 comma 4 del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, e ai sensi: dell’art. 10 comma 2 del regolamento recante norme sulla “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e

didattico dei licei” (emanato con decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.89); dell’art. 5 comma 3 dello schema di regolamento recante norme concernenti “Il riordino degli Istituti tecnici” (e‐

manato con decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.88); viene costituito il Comitato tecnico Scientifico (C.T.S.) dell’I.I.S. “F. Enriques” e “ E. Unita” di Lissone, che è un organismo con funzioni consultive e propositive. Art. 2 – Composizione del C.T.S. Il C.T.S. è composto da membri: 1. di diritto:

− Dirigente scolastico; − Presidente del consiglio d’istituto, − D.S.G.A.; − Referente “Alternanza Scuola Lavoro”;

2. rappresentativi interni, docenti con funzione di responsabilità nelle aree previste dal POF e di coordinamento: − Funzioni strumentali (due); − Coordinatori e referenti di dipartimento (quattro);

3. rappresentativi esterni (massimo 10): − Esperti del mondo del lavoro, delle professioni, delle università, della ricerca scientifica e tecnologica,

degli enti locali, ecc.. Art. 3 – Nomina dei membri e durata del C.T.S. La nomina dei rappresentativi interni è di competenza del Collegio dei docenti su proposta del Dirigente scolastico. I rappresentanti esterni vengono designati dall’ente o associazione di appartenenza e nominati dal Dirigente scolastico. I membri del C.T.S. restano in carica per 2 anni. Art. 4 – Compiti e funzioni del C.T.S. Il C.T.S.: esprime pareri su temi proposti dagli organi Collegiali (Consiglio d’istituto, Collegio dei docenti, Dipartimenti) e dai

membri stessi del Comitato; propone agli organi Collegiali:

− attività di ricerca e sviluppo didattico/formativo, in rapporto al sapere, al mondo del lavoro, anche in riferimento alternanza scuola – lavoro, e all’impresa;

− modifiche dei profili in uscita in termini di conoscenze, abilità, competenze, anche attraverso la rimodulazione dei piani di studio con la ridefinizione del monte ore di lezione delle discipline, in base a quanto previsto dal regolamento dell’Autonomia e dai nuovi ordinamenti;

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− attività di orientamento e di sviluppo dell’immagine dell’Istituto nel territorio; ha funzioni di raccordo tra gli obiettivi formativi della scuola, le esigenze del territorio e i fabbisogni professionali

espressi dal mondo del lavoro, della ricerca e dell’università; favorisce la realizzazione delle esperienze di alternanza scuola lavoro, di stages. di rapporti più stretti con i centri

di ricerca; ha funzioni consultive nei processi decisionali finalizzati all’ elaborazione del piano dell’offerta formativa con

particolare riferimento alle aree di indirizzo e alla progettazione degli spazi di autonomia e di flessibilità. I documenti elaborati dal C.T.S. diverranno operativi dopo l’approvazione degli organismi competenti della scuola a cui sono indirizzati. Art. 5 – Presidente del C.T.S. Al Dirigente Scolastico è conferito l'incarico di Presidente. Il Presidente: rappresenta il C.T.S. presso ogni altra istituzione pubblica o privata; presiede, coordina e convoca le riunioni del C.T.S.; è responsabile della stesura dell'ordine del giorno; firma il verbale delle riunioni; in caso di indisponibilità può essere sostituito, tramite delega scritta, da un membro di diritto. Art. 6 – Segretario del C.T.S. Nella prima riunione il C.T.S. nomina, tra i membri rappresentativi, il Segretario che: ha mandato per tutta la durata del C.T.S.; cura la stesura del verbale, controfirma il verbale e ne dispone l'invio ad ogni membro; collabora, a richiesta del Presidente, alla stesura dell'ordine del giorno; in caso di indisponibilità delega uno dei membri rappresentativi. Il Segretario, per poter espletare i compiti sopra riportati, può avvalersi della collaborazione degli uffici delle segreterie dell’Istituto. Art. 7 – Gruppi di lavoro del C.T.S. Il C.T.S. può articolarsi in due gruppi di lavoro, uno per l’area scientifica e l’altro per quella tecnica, i cui criteri di nomina e durata sono stabiliti dal Comitato medesimo. Le proposte dei gruppi di lavoro dovranno essere discussi ed approvati nelle riunioni del C.T.S.. Art. 8 – Riunioni del C.T.S. Dopo il suo insediamento, il C.T.S. si riunisce a seguito di specifiche esigenze, su convocazione del Presidente e quando ne faccia richiesta almeno un terzo dei componenti. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della maggioranza dei componenti. Il Presidente del C.T.S., anche su richiesta scritta di uno o più membri, può invitare nelle riunioni esperti interni e/o e‐ sterni, che ritiene indispensabili per affrontare particolari argomenti riportati all'ordine del giorno. Per ogni riunione verrà redatto un verbale firmato dal Presidente e dal Segretario; copia di ogni verbale dovrà essere inviata ai membri del C.T.S. e messa all’Albo della Scuola. Le eventuali proposte devono essere esaminate dagli organi Collegiali per l’approvazione, nelle rispettive aree di competenza. Art. 9 – Convocazione delle riunioni del C.T.S. La convocazione è fatta dal Presidente via e‐mail per membri rappresentativi, mentre per quelli di diritto anche attraverso una circolare interna, almeno 5 giorni prima della data fissata per le riunioni ordinarie e 2 giorni prima per le riunioni straordinarie. L'ordine del giorno è disposto dal Presidente del C.T.S. con la collaborazione del Segretario e deve pervenire ai membri del C.T.S. con la stessa lettera di convocazione della riunione. Il Presidente può disporre le convocazioni straordinarie in tutti i casi in cui, a suo giudizio, lo richiedano inderogabili necessità, o quando almeno 1/3 dei membri del C.T.S. ne facciano richiesta con relazione scritta e motivata. Art. 10 – Approvazione degli ordini del giorno. Gli ordini del giorno discussi si ritengono approvati solo se, posti a votazione, hanno ottenuto il voto favorevole della maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Presidente.

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Art. 11 – Partecipazione alle riunioni La partecipazione alle riunioni è obbligatoria per i membri di diritto e di rappresentanza. Le assenze devono essere giustificate. I membri di diritto e di rappresentanza, dopo tre assenze ingiustificate consecutive, sono considerati decaduti dalla loro funzione. Art. 12 – Disposizioni finali Il presente atto deve essere deliberato sia dal Collegio dei docenti sia dal Consiglio d’Istituto e assunto dal Comitato tecnico scientifico come regolamento. Eventuali variazioni proposte dal C.T.S. devono essere approvate dagli organi Collegiali di competenza. FONTI: • I nuovi regolamenti (Licei e Istituti tecnici) • Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti tecnici • USR della Lombardia “L’innovazione organizzativa nel riordino dell’istruzione tecnica” • Documenti sull’Organizzazione scolastica dal sito “Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica” • Legge n. 107 del 2015

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ALLEGATO 5

Piano annuale delle attività

1. Comitato di direzione

Dirigente scolastico Prof.ssa Maria Luisa Crippa Collaboratore del Dirigente Prof. Franco Vergani Collaboratore del Dirigente Prof. Stefano Crotti Direttore SGA Dott.ssa Anna Leonardis Responsabile dei supporti organizzativi e delle relazioni con l’ITCG Prof.ssa Elisabetta Proti

2. Funzioni strumentali alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e supporto alla Dirigenza

Programmazione Prof. Angelo Calabrò Valutazione di sistema Prof.ssa Cristina Erba Orientamento in uscita Prof.ssa Margherita Crippa Orientamento in entrata Prof.ssa Lucia Fossati

3a. Aree e profili di competenza delle figure strumentali

AREA PROFILO DI COMPETENZA

Area 1. Programmazione

− Coordinamento delle attività e dei gruppi di lavoro dell’area di competenza − Collaborazione con la dirigenza nella definizione delle strategie d’azione per lo sviluppo

dell’area di competenza e per l’organizzazione delle attività ad essa relative, con riferi-mento anche a progetti interni e territoriali

− Supporto alla Dirigenza e al Collegio dei Docenti per l’aggiornamento normativo e la re-lativa progettazione, con riferimento in particolare all’applicazione della Legge 107/2015 e all’elaborazione dei Piani dell’Offerta Formativa

− Progettazione del Piano di formazione del personale docente, in applicazione della norma

− Supporto alla Dirigenza e al Collegio dei Docenti per le attività di progettazione e pro-grammazione relative alla Riforma degli Ordinamenti della Scuola Secondaria Superio-re, per l’applicazione delle direttive ministeriali e per l’attuazione del Piano di miglio-ramento previsto nel R.A.V.

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− Gestione dei procedimenti necessari per l’informazione e l’attestazione delle attività svolte

− Produzione di materiali per l’elaborazione e la comunicazione di temi specifici o adem-pimenti di norma relativi all’area di competenza

− Contatti con soggetti esterni o enti territoriali coinvolti nei progetti/attività di compe-tenza, in linea con le direttive della Dirigenza.

− Supporto organizzativo alla Dirigenza.

Area 2. Valutazione di sistema

− Coordinamento dei gruppi di lavoro − Collaborazione con la dirigenza nella definizione delle strategie d’azione per lo sviluppo

dell’area di competenza, per quanto concerne la qualità del servizio e le attività di “cu-stomer satisfaction”

− Supporto alla dirigenza per le attività di autovalutazione e di miglioramento del servizio come da norma vigente

− Controllo della documentazione e preparazione delle attività relative ai processi per la Qualità del servizio, con relativi aggiornamenti

− Coordinamento dei progetti territoriali e istituzionali relativi all’area di competenza − Cura della documentazione relativa alle attività svolte − Coordinamento dei progetti di implementazione delle azioni di miglioramento del ser-

vizio − Contatti con soggetti esterni o enti territoriali coinvolti nei progetti territoriali e istitu-

zionali connessi all’attività di competenza, in linea con le direttive della Dirigenza. − Supporto organizzativo alla dirigenza.

Area 3. Orientamento in uscita

1. Coordinamento dei gruppi di lavoro di area 2. Collaborazione con la Dirigenza nella definizione delle strategie d’azione per lo sviluppo

dell’area di competenza 3. Gestione dell’organizzazione di attività connesse all’area di competenza (orientamento de-

gli studenti in uscita dalla Scuola Superiore) 4. Progettazione e coordinamento di iniziative di orientamento rivolte agli studenti degli anni

terminali, con particolare riferimento a: 4.1.Attività di informazione e orientamento universitario 4.2.Attività connesse all’inserimento nel mondo del lavoro, considerando gli adempimenti normativi previsti (placement), con relativi contatti interistituzionali 4.3.Coordinamento delle attività di stage e di alternanza scuola-lavoro rivolte agli studenti delle classi individuate dal Collegio dei Docenti 4.4.Coordinamento dei progetti territoriali e istituzionali relativi all’area di competenza.

5. Produzione di materiali per l’informazione verso l’interno e l’esterno di temi/attività con-nessi all’area di competenza e per l’attestazione delle attività svolte

6. Contatti con soggetti esterni o enti territoriali coinvolti nei progetti/attività di competenza, in linea con le direttive della Dirigenza.

7. Supporto organizzativo alla Dirigenza.

Area 4. Orientamento in entrata

1. Coordinamento dei gruppi di lavoro di area 2. Collaborazione con la Dirigenza nella definizione delle strategie d’azione per lo sviluppo

dell’area di competenza 3. Coordinamento dei progetti relativi afferenti all’area dell’orientamento per gli studenti delle

prime classi 4. Gestione dell’organizzazione di attività connesse all’area di competenza, in collaborazione

con la dirigenza, con particolare riferimento a: 4.1.Piano di accoglienza degli studenti delle prime classi e relativo aggiornamento 4.2.Organizzazione dello stand dell’Istituto presso il campus organizzato dall’Ente pro vincia-

le per gli allievi della Scuole medie di primo grado. 4.3.Progettazione e organizzazione dello stand e dell’open day dell’Istituto e delle attività

connesse (Incontri con i genitori). 4.4.Coordinamento e progettazione delle attività di ministage e, in genere, di visibilità

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dell’Istituto 5. Gestione dei procedimenti documentali necessari all’attestazione delle attività svolte 6. Produzione di materiali per l’informazione verso l’interno e l’esterno di temi/attività con-

nessi all’area di competenza 7. Contatti con soggetti esterni, Scuole medie e enti territoriali coinvolti nei progetti/attività di

competenza, in linea con le direttive della Dirigenza. 8. Supporto organizzativo alla dirigenza.

3b. Aree, attività, gruppi di lavoro e progetti di area

AREA ATTIVITA’ REFERENTE Componenti gruppi di lavoro

Area 1. Elaborazione POF e curricoli Prof.A. Calabrò Prof.ri S. Ubiali, E. Proti, S. Crotti

Area 1.

Nucleo operativo per l’attuazione della Riforma e di progetti promossi da Enti esterni

Prof.A. Calabrò Coordinatori delle classi interessate

Area 1. Insegnamento CLIL classi quinte, con relativo proget-to

Prof.ssa Campana

Liceo scientifico: Prof.ri Erba, Campana, Teruzzi, Crotti Per l’ITCG: Prof. Bossi/Progetto prof.ri Burlini-Giusto (per 5^A CAT)

Area 1

Coordinamento delle attivi-tà didattiche di potenzia-mento alla luce della L. 107/2015

Prof. A. Calabrò Figure strumentali aree 3 e 4/Prof.ssa Ponzini D. (da configurare in applicazione della Legge 107/2015)

Area 2.

Progetto di area/P09 Controllo del sistema Quali-tà/ Preparazione del riesa-me della direzione e audit/ Progetti di implementazio-ne

Prof.ssa C. Erba Prof. Vergani Fr., O. Molteni, Crotti, Sig.ra M. Scuratti

Area 2.

Progetto di area/P09 Coordinamento e produzio-ne materiale (rilevazione della percezione del servizio da parte dell’utenza esterna e interna; indagini sull’efficacia dell’azione formativa e sull’insuccesso scolastico; monitoraggio delle insufficienze nel corso del primo e del secondo quadrimestre; coordina-mento attività di rilevazione dei livelli di apprendimento; eventuali rilevazioni sugli al-lievi in uscita).

Prof.ssa C. Erba

Prof.sse Molteni O., Castoldi S.

Area 3.

Orientamento in uscita (u-niversità e mondo del lavo-

Prof.ssa M. Crippa Prof.ri Ponzini D., E. Proti, R. Colombo, P.Teruzzi, Villa L., Molteni O., Casini P.,

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ro e delle professioni) Avesio D., Crotti S.

Area 3.

Progetto di area/P08 Progetto “Campus” Univer-sità

Prof.ssa M. Crippa Disponibilità per l’assistenza (cfr. gruppo di lavoro per l’orientamento)

Area 3.

Progetto di area/P02 Progetto “stage” e alter-nanza scuola-lavoro

Prof.ssa D. Ponzi-ni/Crippa M.

Proti E., Casini P., Prof. Teruzzi, Vergani Fiorella per il coordinamento con le inizia-tive culturali e in collaborazione con prof.ssa Bianchi, referente uscite/viaggi d’istruzione. Coordinatori di classe del triennio per la programmazione delle attività.

Area 3.

Progetto di area/P08 Progetto Job 20 e ALMADI-PLOMA per attività di pla-cement

Prof.ssa M. Crippa Prof.ssa Ponzini, Avesio D.

Area.4 Progetto di area/P04

Attività di accoglienza Prof.ssa S. Sala

Prof.ssa Fossati per coordinamento con altri progetti e aree d’azione

Area.4 Progetto di area/P25

Visibilità dell’Istituto: alle-stimento stand e open day

L. Fossati Prof.ssa Colombo Chiara, prof.ssa Crippa M., Campana F.

Area.4

Progetto di area /P03 Incontri, continuità Scuole medie (presentazione dell’Istituto presso le Scuole medie, attività laboratoriali)

Prof.ssa L. Fossati Prof.sse D. Ponzini, B. Catarzi Prof.ri R. Ornaghi, Bossi D., Casini P., Ca-labrò A., Campana F., Malberti

4. Gruppi di lavoro tematici

ATTIVITA’ REFERENTI GRUPPI DI LAVORO E COLLABORAZIONI

Addetto alla sicurezza e coordinamento delle attività rela-tive/P15 Prof.Franco Vergani Coordinatori di classe per la formazione

degli studenti Coordinamento e attività di inserimento alunni stranie-ri/P10

Prof.ssa Margherita Crippa Prof. Strano S.

Coordinamento e attività relative all’area di “Cittadinanza e costituzione”/P05 Prof.ssa E. Proti Prof. Rossetti/Coordinatori di classe

Supporto alla dirigenza per stesura orario delle lezioni Prof. F. Vergani

-------------------------------------------------------

Commissione elettorale Prof.ssa F. Lo Iacono Prof. F. Vergani -------------------------------------------------------

Coordinamento per i rapporti con gli Enti esterni e relativi progetti (Collaborazione Collegio dei Geometri/P01; Ar-cheologia industriale LIUC; Diffusione cultura scientifica, eventuali altri)

Prof.ssa M. Crippa, prof. A. Calabrò, prof. P. Teruzzi

-------------------------------------------------------

Referente per la valutazione e prove INVALSI Prof. S. Crotti ------------------------------------------------------- Coordinamento e partecipazione a gare matemati-che/P17 Prof.ssa Molteni O. -------------------------------------------------------

Coordinamento e organizzazione viaggi d’istruzione e u-scite didattiche/P14 Prof.ssa MG.Bianchi

Prof. Simone/Docenti coordinatori dei singoli viaggi d’istruzione/uscite didatti-che

Tutorship docenti in anno di formazione Docenti in anno di formazione

Docente: Prof.ssa Silvia Ronchi/ Tutor: prof.ssa Fiorella Vergani-

Referente per gli stages all’estero (intercultura) Prof.ssa Lucia Vil- -------------------------------------------------------

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la/Vergani Fiorella

5. Ulteriori progetti di immediata rilevanza didattica e formativa

ATTIVITA’ REFERENTI GRUPPI DI LAVORO E COLLABORAZIONI

Progetto gestione sito web dell’Istituto/P27 Dirigente scolastico Prof.ri F. Vergani, S. Crotti, Prof.ssa D. Ponzini, Sig.ra M. Scuratti, Sig. L. Zampa-glione, Rossi G., Campana F.

Progetto Registro Elettronico/P26 Dirigente scolastico Pool di supporto ai docenti: Prof.ri Ver-gani Franco, S. Crotti, D. Ponzini; Sig. L. Zampaglione, Sig.ra R. Barbon.

Progetto “Ambasciatori del sorriso”-Volontariato/P23 Prof. A. Rossetti Prof.ssa A. Sem, Rossi Progetto biblioteca/P24- Coordinamento e attività di formazione e culturali/P07

Prof.ssa Fiorella Vergani

Prof.ssa D. Santambrogio, L. Villa, Teruzzi P., Voce R., Rossi G.

Progetto Laboratorio teatrale/P06 Prof.ssa D. Santam-brogio -------------------------------------------------------

Progetto CIC (sportello psicologico)/P11- Referente per area “benessere” degli studenti/Gestione Piano d’inclusione

Prof.ssa E. Proti Prof.ssa Casini P. Lisciandro C.

Progetto “TUTOR” classi biennio/P13 Prof.ssa C. Pozzoli Docenti tutor: da definire in sede di pro-gettazione

6.1. Coordinatori e segretari del Liceo scientifico

Cl. Coordinatori Segretari Cl. Coordinatori Segretari Cl. Coordinatori Segretari 1 A Campana Derla 1 C Colombo L. Campana 1 E Castoldi Nobili 2 A Forieri Malberti 2 C Zampaglione Crotti 2 E Barzaghi Zampaglione 3 A Vergani Franco Forieri 3 C Teruzzi Ronchi 3 E Sanvito Ronchi 4 A Malberti Avesio 4 C Ubiali Erba 4 E Crotti Campana 5 A Pozzoli Teruzzi 5 C Vergani Fior. Ubiali 5 E Molteni Colombo L. 1 B Bellani Sala 1 D Nobili Sanvito 2F Bianchi Ponzini 2 B Sala Castoldi 2 D Ponzini Vergani Fio. 3 F Catarzi Ponzini 3 B Caldi Bianchi ----- ------------------- 4F Derla Caldi 4 B Colombo R. Santambrogio 5 D Erba Pozzoli ----- --------------------- 5 B Santambrogio Colombo R. ----- --------------------- ---------------------

6.2. Coordinatori e segretari ITCG

Indirizzo A.F.M. Indirizzo C.A.T.

Cl. Coordinatori Segretari Cl. Coordinatori Segretari Cl. Coordinatori Segretari 1 A Strano Zappa 1 B Normanno Scotti A1 Proti Proti

2 A Abbia-ti/Lisciandro p.t.

Casini 2 B Lisciandro

Mauri A2 Calabrò

Bungaro

3 A Cianci Manni 3 B Proti p.t. Proti A3 Ornaghi Ghezzi 4 A Lo Iacono Cianci 4 B Bossi Bossi A4 Crippa Crea 5 A Casini Strano 5 B Giusto Pizzino A5 Morselli Paleari

7. Coordinamento dei dipartimenti di area

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LICEO SCIENTIFICO E LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE

Dipartimento dei linguaggi e storico-sociale

Discipline:Italiano, Latino, Storia e geografia, Filosofia, Storia, Lingua straniera, Disegno e storia dell’arte, Religione

Referente di dipartimento: Prof.ssa Santina Ubiali Dipartimento di matematica e scientifico-tecnologico Discipline: Matematica con informatica, Matematica e fisica, Scienze naturali, Informatica

Referente di dipartimento: Prof.ssa Erba Cristina

ISTITUTO TECNICO (A.F.M.-C.A.T.)

Dipartimento dei linguaggi e storico-sociale (per tutti gli indirizzi) Discipline:Italiano,Storia e geografia, Storia, Lingue straniere, Geografia, Geografia generale e economica, Religione

Referente di dipartimento: Prof. Davide Bossi

Dipartimento di matematica e scientifico-tecnologico (per tutti gli indirizzi) Discipline: Matematica, Complementi di Matematica, Fisica, Scienze della Terra e Biologia, Tecnologie informatiche, Chimica

Referente di dipartimento: Prof.ssa Carmela Lisciandro

Dipartimento tecnico-economico e aziendale (A.F.M.) Discipline: Economia aziendale, Economia politica, Diritto, Informatica

Referente di dipartimento: Prof.ssa Patrizia Casini Dipartimento tecnico-professionale (C.A.T.)

Diecipline: Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, Scienze e tecnologie applicate, Gestione del cantiere e si-curezza dell’ambiente di lavoro, Progettazione- Costruzioni e Impianti, Geopedologia, Economia e estimo, Topografia

Referente di dipartimento: Prof. Franco Burlini

PER TUTTI GLI INDIRIZZI

Area delle Scienze motorie Referente di dipartimento

Scienze motorie e sportive Prof. A. Simone

8. Subconsegnatari dei laboratori e delle aule speciali

LABORATORI

LABORATORIO TOPOGRAFIA Prof. Calabrò A. LABORATORIO DI CHIMICA area Liceo Prof. Bellani M. LABORATORIO DI FISICA area Liceo Prof. Vergani Franco LABORATORIO DI INFORMATICA E MATERIALE SOFTWARE Prof. Vergani Franco LABORATORIO CAD Prof. Burlini F. LABORATORIO LINGUISTICO area Liceo Prof.ssa Derla F. LABORATORIO DI CHIMICA area ITCG Prof.: Bellani M. LABORATORIO LINGUISTICO area ITCG Prof. ssa Giusto A.

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INFORMATICA 1 Prof.ssa Ponzini D. INFORMATICA 2 Prof. Ponzini D. LABORATORIO DI BIOLOGIA Prof. Lisciandro C. LABORATORIO DI FISICA area ITCG Prof.ssa De Gradi E./Prof. F. Vergani -pro tempore

AULE SPECIALI

AULA DISEGNO 1 Prof.ssa Colombo Chiara AULA DISEGNO 2 Prof.ssa Voce R. PALESTRA Prof. Rucco R. BIBLIOTECA Prof. Vergani Fiorella AULA TECNIGRAFI Prof. Burlini F. AULA LIM Prof. Scaglione G.

9. Orario dell’attività didattica

L’orario dell’attività didattica è stato ricondotto a 60 minuti per unità temporale, come da indicazioni ministeriali, e si configura come segue: • prima campana • prima ora • seconda ora • terza ora • intervallo • quarta ora • quinta ora • intervallo • sesta ora

8.05 8.10 - 9.10

9.10 - 10.10 10.10 - 11.00 11.00 - 11.15

11.15 - 12.10 12.10 - 13.10 13.10 - 13.15 13.15 - 14.10

Il giorno di sabato l’orario delle lezioni terminerà entro le 13.10.

10. Calendario scolastico

(Ai sensi della D.G.R. n.IX/3318 del 18/04/2012 del D.D.P. della Provincia di Monza e Brianza n.55 del 28 maggio 2015, con delibera del Consiglio di Istituto del 29 giugno 2015)

Le lezioni avranno inizio il giorno 14 settembre 2015 e si concluderanno il giorno 8 giugno 2016. Non si effettueranno attività didattiche nei seguenti giorni: • Tutte le domeniche e le festività previste dal calendario nazionale; • 19 ottobre 2015 (Festa del S. Patrono, secondo la normativa vigente); • 2 novembre 2015 (Commemorazione dei Defunti; DDP Provincia MB); • 7 dicembre 2015 (DDP Provincia MB); • 23 dicembre 2015- 6 gennaio 2016 (Sospensione natalizia; calendario Regione Lombardia); • 12-13 febbraio 2016 (Carnevale ambrosiano; calendario Regione Lombardia); • 24-29 marzo 2016 (Sospensione pasquale; calendario Regione Lombardia); • 23 aprile 2016 (DDP Provincia MB). Il primo quadrimestre terminerà il giorno 9 gennaio 2016. Il ricevimento settimanale dei parenti avrà luogo dal: • 5 ottobre 2015 al 12 dicembre 2015; • 1 febbraio al 15 maggio 2016. Per i colloqui con i genitori, i docenti daranno la disponibilità di un’ora settimanale e riceveranno su appuntamento. Per i genitori che non possono accedere ai colloqui del mattino, sono previsti due incontri pomeridiani, come da calendario, sempre su appuntamento.

11. Calendario delle attività a.s. 2015/16

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Data Tipo di attività e eventuale durata Temi

1 settembre 2015 Ore 8.30

Collegio dei docenti (1 h.)

- Attività di verifica dei debiti formativi: indicazioni organizza-tive

- Individuazione referente per Piano di accoglienza per gli a-lunni delle prime classi

- Suddivisione dell’anno scolastico in trimestri e quadrimestri - Definizione aree di competenza figure strumentali - Altro

11 settembre 2015

Collegio dei docenti (3 h.)

- Direttiva di inizio d’anno - Aree di competenza e nomina delle figure strumentali - Piano annuale delle attività: calendario delle attività, coordi-

namenti, gruppi di lavoro, gruppi di dipartimento etc. - R.A.V.: Piano di miglioramento - P.O.F. 2015/2016: aggiornamenti, anche con riferimento alla

Legge 107/2015; - Aggiornamento del Regolamento d’uso del R.E. - Disposizioni sulla sorveglianza degli studenti nella fase ini-

ziale dell’anno scolastico - Costituzione gruppo di lavoro per insegnamento CLIL - Altro

17 settembre 2015

Riunioni di programmazione di Dipar-timento (2 h.)

- Programmazione disciplinare e pluridisciplinare: analisi e svi-luppo della check list di programmazione

- Attuazione della Riforma degli ordinamenti: scelte tematiche e metodologiche

- Insegnamento CLIL nelle quinte classi - Eventuali progetti di innovazione didattica e metodologica - Altro

21-22-23 settembre 2015

Consigli di classe (per soli docenti): 1 h. ciascuno

- Nomina del segretario del Consiglio di classe - Programmazione dell’attività didattica - In ottemperanza alla legge 107/2015, programmazione

dell’attività di alternanza scuola-lavoro per le classi terze - Programmazione dei viaggi d’istruzione - Interventi per l’attuazione della Riforma ordinamentale - Insegnamento CLIL nelle quinte classi - Piano educativo personalizzato per studenti H/DSA/BES:

progettazione della fase osservativa (eventuale prima stesu-ra per casi noti)*

- Altro

Tempistica da defi-nire

- *I Consigli di classe interessati a detto adempimento elabo-reranno un piano temporale per la stesura definitiva del do-cumento, secondo le esigenze di ogni studente coinvolto, che registreranno nel verbale del Consiglio di classe.

29 settembre 2015 Collegio dei docenti (3 h.)

- Approvazione POF 2015/2016 - Elaborazione Bozza POF triennale 2016-19 - Attività di innovazione didattica e metodologica nel quadro

dell’applicazione della Riforma degli ordinamenti - Progetto CLIL - Analisi dei risultati a.s.2014/2015 - Prima bozza progetti a.s. 2015/16 per attuazione Piano di

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miglioramento - Comitato di valutazione: criteri per l’elezione del Comitato ai

sensi della Legge 107/2015 - Disponibilità ore di sportello metodologico per le prime clas-

si, nel quadro del Progetto di accoglienza - Altro

13 ottobre 2015 Riunioni di dipartimento (1 h- 14.45-15.45)

- Stesura del documento di programmazione - Interventi di supporto/riorientamento classi prime - Altro

13 ottobre 2015 Assemblea di classe dei genitori con i docenti coordinatori (h.16-17)

- Elezione dei rappresentanti dei genitori e degli studenti nei Consigli di classe

20-21-22 ottobre 2015

Consigli di classe aperti a tutte le com-ponenti (1.5 h. ciascuno)

- Presentazione della programmazione di classe - Monitoraggio dell’attività didattica - Scelta delle eventuali attività integrative - Delibera definitiva relativa ai viaggi d’istruzione - Altro

27 ottobre 2015 Collegio dei docenti (3 h.)

- Attività progettuale dell’Istituto - Elaborazione P.O.F.- triennalità 2016-19 - Approvazione piano viaggi d’istruzione - Attività di recupero: piano annuale - Eventuali, ulteriori aggiornamenti al P.O.F. e al Piano annua-

le delle attività a.s. 2015/16 - Elezione del Comitato di valutazione- componente eletta dal

Collegio dei docenti - Altro

-

5 novembre 2015 Incontro informativo e formativo per i nuovi docenti in servizio in Istituto (2 h.)

- Informativa sulla sicurezza, sul S.Q., sull’organizzazione dell’Istituto

- Attività di formazione con il Dirigente scolastico 10-11 novembre 2015

Consigli di classe (biennio) 1h Altri Consigli di classe su richiesta

- Monitoraggio dell’attività didattica - Invio al docente tutor/Eventuali interventi specifici sulle

classi

24 novembre 2015 Colloqui pomeridiani dei genitori con i docenti su appuntamento (h.17-19)

------------------------------------------------------------------------------------

Dall’11 al 25 genna-io 2016 (calendario da definire nel det-taglio)

Scrutini quadrimestrali ------------------------------------------------------------------------------------

9 febbraio 2016

Ricevimento dei genitori degli alunni con diffuse insufficienze, da parte dei coordinatori di classe (ore 17-19)-Coordinatori di classe

------------------------------------------------------------------------------------

16 febbraio 2016 Riunioni di dipartimento (1 h.)

- Monitoraggio degli interventi di attuazione della Riforma degli ordinamenti e di eventuali progetti di innovazione di-dattica

- Monitoraggio risultati degli scrutini del primo quadrimestre - Insegnamento CLIL - Altro

8 marzo 2016 Collegio dei docenti (h.3) - Monitoraggio attività didattica e progetti, con attenzione al-

lo stato di attuazione della Riforma degli ordinamenti

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- Attività di formazione - Altro

15-16-17 marzo 2016

Consigli di classe chiusi/aperti per tut-te le componenti (1.5 h. ciascuno)

- Monitoraggio dell’attività didattica - Altro

22 marzo 2016 Colloqui pomeridiani dei genitori con i docenti su appuntamento (h.17-19)

------------------------------------------------------------------------------------

12 aprile 2016 Riunioni di dipartimento (1 h.)

- Adozione libri di testo - Altro

18-19-20 aprile 2016

Consigli di classe chiusi/aperti, con i rappresentanti genitori e studenti (1 h. ciascuno)

- Libri di testo - Preparazione documento esame di stato (5^ classi) - Altro

12 maggio 2015 Consigli delle classi quinte (30 min.)

- Approvazione e sottoscrizione del documento del Consiglio di classe per gli Esami di Stato

10 maggio 2016 Collegio dei docenti (1.5 h.) - Libri di testo - Altro

26 maggio 2016 Collegio dei docenti (2 h.) - Indicazioni operative per gli scrutini - Indicazioni relative all’esame di stato - Altro

1-3-6 giugno 2016 Consigli di classe per soli docenti (1 h.) - Preparazione del materiale per lo scrutinio - Altro

8-17 giugno 2016 (calendario da defi-nire nel dettaglio)

Scrutini finali ------------------------------------------------------------------------------------

18 giugno 2016* (data eventualmen-te da ridefinire) *Avvio attività Commissioni Esame di Stato il 20 giugno 2016

Collegio dei docenti (3 h.)

- Validazione progetti - Relazione delle figure strumentali sulle attività svolte nel

corso dell’anno scolastico - Attività di autovalutazione d’Istituto - Altro

P.S.: Modifiche al presente calendario potranno essere apportate nel corso dell’anno scolastico per esigenze organizzative e di servizio, come da CCNL 2006-2009, art.28, comma 4

12. Quadro complessivo dei carichi di lavoro previsti per attività collegiali

Attività di carattere collegiale Numero ore previste in calendario nella fase di avvio dell’anno scolastico

Collegio dei docenti Ore 19,5 Ricevimento quadrimestrale dei genitori Ore 4 Riunioni di Dipartimento Ore 5 Incontro del DS con i nuovi docenti Ore 2

Tot. Ore previste: - ore per nuovi docenti :30,5 - ore per gli altri docenti:28,5

Ore residue eventualmente da utilizzare per altre attività, studio, ricerca e aggiornamento

Ore per nuovi docenti:9,5 Ore per gli altri docenti:11,5

Attività di Consigli di classe Numero ore previste Numero medio di Consigli programmati per ogni classe Ore 7 Media annuale di ore di consiglio di classe per un docente con sei classi

Ore 40

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ALLEGATO 6

Discipline oggetto di recupero obbligatorio e di verifica

Indirizzo di studio AREE

Umanistica Scientifica Scientifico-Tecnica Tecn.-Professionale Prime e seconde classi liceo tradizionale Latino, inglese Matematica

Prime, seconde, terze quarte, quinte classi liceo scienze applicate

Inglese Matematica, Scienze

Liceo secondo biennio - quinta classe

Latino per la terza, Inglese

Matematica, Fisica per le quinte sia tradizionale sia s.a.

AFM prime e seconde classi Inglese Matematica Economia aziendale Secondo biennio e quinte AFM Matematica Economia aziendale CAT prime classi Inglese Matematica CAT seconde classi Matematica

CAT secondo biennio e quinta

Progettazione, costruzioni e impianti Topografia

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ALLEGATO 7

Tipologie delle prove e numero delle verifiche

Di seguito si riportano le tipologie delle prove di verifica che si possono adottare e le tabelle delle prove e del numero minimo di verifica utilizzate in itinere dalle discipline di insegnamento di tutti i percorsi dell’Istituto; si rimanda alla programmazione annuale dei Consigli di classe e dell’attività didattica individuale dei docenti per la definizione delle tipologie (strumenti) delle prove di verifica formativa e/o sommativa e del numero minimo delle verifiche, nel rispetto di quanto sotto riportato. Tipologie 1. prova scritta:

- analisi e commento di un testo letterario o non letterario - saggio breve o articolo di giornale - tema storico - tema di attualità - traduzione - esercizio di analisi - analisi testuale - problema - esercizio numerico - riassunto - ricerca - questionario - prova strutturata - semistrutturata - relazione - dettato

2. prova orale:

- interrogazione lunga - interrogazione breve - interrogazione di gruppo - interrogazione dialogata - intervento durante la lezione - commento a un testo letterario - colloquio - intervento nella risoluzione di un esercizio o problema - esposizione della relazione - esposizione del progetto - esposizione sull’ argomento di ricerca

3. prova grafica:

- tavola di disegno tecnico eseguita in classe o a casa - elaborato artistico - progetto

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- esercizio grafico - restituzione grafica di un struttura architettonica - restituzione grafica di un rilievo - rappresentazione grafica di una prova di laboratorio - risoluzione grafica di un problema geometrico

4. prova pratica - attività motoria - esperienza di laboratorio - comprensione orale nel laboratorio linguistico - relazione tecnica sull’attività di laboratorio svolta - esercitazione sull’utilizzo degli strumenti e delle attrezzature del laboratorio - esercitazione individuale e/o di gruppo sull’utilizzo degli strumenti di misurazione - attività di rilievo di gruppo - restituzione grafica dei rilievi con supporti informatici - rappresentazione grafica con autocad - risoluzione di un problema geometrico, estimativo e strutturale con software applicativi

TABELLE DELLE PROVE DÌ VERIFICA UTILIZZATE IN ITINERE DALLE DISCIPLINE

LICEO SCIENTIFICO

Discipline Prove di verifica

scritta orale pratica grafica Lingua e letteratura italiana X X Storia e Geografia X X Storia X X Lingua e cultura latina X X Lingua e cultura straniera X X Filosofia X X Matematica* X X Fisica X X Scienze naturali** X X Disegno e Storia dell’arte X X X Scienze motorie e sportive X X X Religione cattolica e Attività alternative X X

* con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

Opzione SCIENZE APPLICATE

Discipline Prove di verifica

scritta orale pratica grafica Lingua e letteratura italiana X X Storia e Geografia X X Storia X X Informatica X X Lingua e cultura straniera X X Filosofia X X Matematica X X Fisica X X Scienze naturali* X X Disegno e Storia dell’arte X X X Scienze motorie e sportive X X X Religione cattolica e Attività alternative X X

*Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

Discipline Prove di verifica

scritta orale pratica grafica Lingua e letteratura italiana X X Storia X X Lingua inglese X X X Matematica X X Diritto ed economia X X Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) X X Scienze motorie e sportive X X X Religione Cattolica o attività alternative X X Scienze integrate (Fisica) X X X Scienze integrate (Chimica) X X X Geografia X X Informatica X X X Seconda lingua comunitaria X X X Economia aziendale X X Diritto X X Economia politica X X

COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO

Discipline Prove di verifica

scritta orale pratica grafica Lingua e letteratura italiana X X Storia X X Lingua inglese X X Matematica X X Diritto ed economia X Scienze motorie e sportive X X X Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia ) X X Religione Cattolica o attività alternative X X Complementi di matematica X X Scienze integrate (Fisica) X X X Scienze integrate (Chimica) X X X Geografia generale ed economica X Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica X X X X Tecnologie informatiche X X Scienze e tecnologie applicate X X Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro X X Progettazione, Costruzioni e Impianti X X X X Geopedologia, Economia ed Estimo X X Topografia X X X X

TABELLE DEL NUMERO MINIMO DELLE VERIFICHE PER QUADRIMESTRE A seguito della suddivisione dell’anno scolastico in quadrimestre breve e quadrimestre lungo, in base alla delibera del Collegio dei docenti, si riportano le tabelle del numero minimo delle prove di verifica delle discipline di tutti gli indirizzi di studio per ogni quadrimestre. Per quanto riguarda le prove orali è possibile ricorrere anche a una tipologia di verifica scritta, come precisato nel P.O.F., al punto uno della “Valutazione intermedia e finale degli apprendimenti”. Le prove scritte delle discipline dell’area linguistico – letteraria (Italiano, Lingua straniera), scientifica (Matematica) e delle discipline caratterizzanti gli indirizzi di studio dell’area tecnica (Economia aziendale, Progettazione, Costruzioni e Impianti, Economia ed Estimo, Topografia), si intendono prove utili al conseguimento degli obiettivi curricolari, con particolare riferimento agli Esami di Stato del corso di studi.

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Legenda per le tabelle Prova: - S = scritta - O = orale - G = grafica - P = pratica - S/O = scritta/orale - O/P = orale/pratica

LICEO SCIENTIFICO

Discipline Numero minimo delle prove di verifica

Quadrimestre breve Quadrimestre lungo S O G P S/O O/P S O G P S/O O/P

Lingua e letteratura italiana 2 2 - - - - 3 2 - - - - Storia e Geografia - 2 - - - - - 3 - - - - Storia - 2 - - - - - 3 - - - - Lingua e cultura latina 2 2 - - - - 3 2 - - - - Lingua e cultura straniera 2 2 - - - - 3 2 - - - - Filosofia - 2 - - - - 3 - - - - Matematica 2 2 - - - - 3 2 - - - - Fisica - - - - 2 - - - - - 3 - Scienze naturali - - - - 2 - - - - 3 - Disegno e Storia dell’arte - - 2 - 1 - - - 2 - 2 - Scienze motorie e sportive - - - - - 2 - - - - - 3 Religione cattolica e Attività alternative - - - - 1 - - - - - 1 -

* con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

Opzione SCIENZE APPLICATE

Discipline Numero minimo delle prove di verifica

Quadrimestre breve Quadrimestre lungo S O G P S/O O/P S O G P S/O O/P

Lingua e letteratura italiana 2 2 - - - - 3 2 - - - - Storia e Geografia - 2 - - - - - 3 - - - - Storia - 2 - - - - - 3 - - - - Informatica - - - - 2 - - - - - 3 - Lingua e cultura straniera 2 2 - - - - 3 2 - - - - Filosofia - 2 - - - - 3 - - - - Matematica 2 2 - - - - 3 2 - - - - Fisica - - - - 2 - - - - - 3 - Scienze naturali** - - - - 3 - - - - 4 - Disegno e Storia dell’arte - - 2 - 1 - - - 2 - 2 - Scienze motorie e sportive - - - - - 2 - - - - - 3 Religione cattolica e Attività alternative - - - - 1 - - - - - 1 -

** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

Discipline Numero minimo delle prove di verifica

Quadrimestre breve Quadrimestre lungo S O G P S/O O/P S O G P S/O O/P

Lingua e letteratura italiana 2 2 - - - - 3 2 - - - - Storia - 2 - - - - - 3 - - - - Lingua inglese 2 2 - - - - 3 2 - - - - Matematica 2 2 - - - - 3 2 - - - - Diritto ed economia - - - - 2 - - - - - 3 - Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) - - - - 2 - - - - - 3 - Scienze motorie e sportive - - - - - 2 - - - - - 3 Religione Cattolica o attività alternative - - - - 1 - - - - - 1 - Scienze integrate (Fisica) - - - - 2 - - - - 3 - Scienze integrate (Chimica) - - - - 2 - - - - 3 - Geografia - 2 - - - - - 3 - - - - Informatica - - - - 2 - - - - - 3 - Seconda lingua comunitaria 2 2 - - - - 3 2 - - - - Economia aziendale (Primo biennio) - - - - 2 - - - - - 3 - Economia aziendale (Secondo bien. e quinto an.) 2 2 - - - - 3 2 - - - - Diritto - 2 - - - - - 3 - - - - Economia politica - 2 - - - - - 2 - - - -

COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO

Discipline Numero minimo delle prove di verifica

Quadrimestre breve Quadrimestre lungo S O G P S/O O/P S O G P S/O O/P

Lingua e letteratura italiana 2 2 - - - - 3 2 - - - - Storia - 2 - - - - - 3 - - - - Lingua inglese 2 2 - - - - 3 2 - - - - Matematica 2 2 - - - - 3 2 - - - - Diritto ed economia - - - - 2 - - - - - 3 - Scienze motorie e sportive - - - - - 2 - - - - 3 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia ) - - - - 2 - - - - - 3 Religione Cattolica o attività alternative - - - - 1 - - - - - 1 - Complementi di matematica - - - - 1 - - - - 1 - Scienze integrate (Fisica) - - - 2 - - - - 3 - Scienze integrate (Chimica) - - - - 2 - - - - 3 - Geografia generale ed economica - - - - 2 - - - - 2 - Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica - - 2 - 2 - - - 3 - 2 - Tecnologie informatiche - - - 2 1 - - - 3 2 - Scienze e tecnologie applicate 2 - - 1 - 2 - - - 2 - Gestione del cant. e Sicur. dell’ambiente di lavoro - - - - 2 - - - - - 3 - Progettazione, Costruzioni e Impianti* 2 2 - - - - 3 2 - - - - Geopedologia - - - - 2 - - - - 3 - Economia ed Estimo 2 2 - - - - 2 2 - - - - Topografia ** 2 2 - 1 - - 3 2 - 2 - -

*Alcune prove scritte possono essere sostituite con quelle grafiche. ** Alcune prove pratiche possono essere sostituite con quelle grafiche.

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ALLEGATO 8

Criteri eccezionali di deroga all’obbligo di frequenza

Il Collegio dei Docenti dell’I.I.S. “Europa Unita‐F.Enriques” di Lissone individua i seguenti criteri eccezionali di deroga all’obbligo di frequenza, previsto all’art. 14, comma 7, del Regolamento sulla valutazione, D.Lgs. 122/2009:

‐ Preso atto dell’obbligo di frequenza previsto dal D.Lgs. sopra indicato per almeno ¾ dell’orario

annuale personalizzato; ‐ Considerate le esigenze di validazione dell’anno scolastico enunciate nel suddetto Decreto; ‐ Preso atto delle competenze del Consiglio di classe, in merito all’incidenza di dette assenze sulla

valutazione degli alunni interessati,

delibera i seguenti criteri di deroga:

1. Assenze superiori ai 1/4 dell’orario personalizzato per gravi motivi di salute, attestati da certificato del medico di famiglia o di uno specialista o dell’Istituto ospedaliero competente;

2. Assenze per gravi motivi di famiglia o per cause di forza maggiore, debitamente documentate; 3. Assenze per attività sportive di livello agonistico, debitamente documentate da parte della Società

sportiva di riferimento.

La documentazione per tutti i casi precedentemente descritti dovrà essere accompagnata da una richiesta stilata e firmata dai genitori/tutori, in caso di allievo/a minorenne, o dall’allievo interessato, se maggiorenne.

Non verranno prese in considerazione domande non corredate dalla documentazione sopra indicata, per la quale verrà messo in atto quanto previsto dal D.Lgs.196/2003 sul trattamento dei dati personali.

Il Consiglio di classe si impegna a tenere contatti con la famiglia/studente interessato/a quando si

renda necessario o venga esplicitamente richiesto.

Come espresso nell’art. 14, comma 7 del Decreto sopra indicato, il Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, si riserverà di esaminare la documentazione agli atti dell’Istituto e di considerare la possibilità (o l’impossibilità) di procedere alla valutazione finale. In caso negativo, l’allievo interessato verrà escluso dallo scrutinio finale e, se studente frequentante l’anno terminale del corso di studi, non sarà ammesso all’Esame di stato.

Le ragioni dell’esclusione e/o della non ammissione all’Esame di stato verranno esposte per esteso e in modo

inequivocabile nel verbale di detto scrutinio.

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ALLEGATO 9

Formazione del personale scolastico e degli studenti

Personale docente: Formazione progetto “Tutor” per docenti coinvolti e aperto ai coordinatori. Alternanza scuola-lavoro: presentazione della struttura dell’attività in funzione della Legge 107/2015. Didattica laboratoriale, con riferimento ai nuovi ordinamenti della Scuola Superiore e alla Legge 107/2015. Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici dell’Apprendimento: definizione e indicazioni didattiche. Generazione Web Lombardia: Moduli realizzate in rete con altri Istituti. Altre attività in collaborazione con altri Istituti o su tematiche attuali. Per nuovi docenti in Istituto: formazione sulla sicurezza, privacy e ruolo della docenza. Personale ATA: Corso di formazione sulla Legge 196/2003 (Trattamento dati personali) per assistenti amministrativi e tecnici. Corso di formazione sulla contabilità, alla luce del D.I. 44/2001. Corso di formazione per l’applicativo della Segreteria Digitale. Altri corsi funzionali allo sviluppo di competenze specifiche, in campo tecnico e amministrativo. Per tutti: Corsi di formazione sulla sicurezza, ai sensi della norma vigente. Attività per la formazione sulla sicurezza rivolte agli studenti Agli studenti e ai docenti Nel Collegio dei docenti del 27 ottobre 2015, è stata posta all’attenzione la formazione sul tema della sicurezza rivolta agli studenti, normativamente intesa come obbligatoria, con particolare riferimento alle aree didattiche “sensibili”, in cui, cioè, il livello di rischio risulti più elevato rispetto alle condizioni ambientali ordinarie (laboratori di fisica, chimica, biologia, informatica, palestre). L’obbligatorietà è stata sancita con la risposta all’interpello n.1/2014, emanata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in data 27 marzo 2014, in cui si afferma l’equiparazione degli obblighi di formazione per il personale e per gli studenti che operino in situazioni di rischio. Sono previste 12 ore di formazione (di cui quattro di formazione normativa generale), da sviluppare in progressione nel piano di studi di ciascuno studente e di ogni classe nel corso del quinquennio. Tali attività devono inserirsi nei curricula come momenti di apprendimento di una “cultura” della sicurezza, cioè di un bagaglio di conoscenze, competenze e consapevolezza acquisite come valore civile. Tale l’intenzionalità espressa dalla norma. Di seguito le modalità concrete già indicate in sede di Collegio dei Docenti: 1. Classi del primo biennio:

Per le classi prime, all’inizio dell’anno scolastico, ogni coordinatore ha presentato agli studenti il Piano d’emergenza dell’Istituto con relative raccomandazioni. Le prove d’evacuazione sono state e saranno una sorta di “banco di prova” dell’apprendimento degli schemi d’azione utili per fronteggiare situazioni di pericolo reale.

2. Classi del secondo biennio e quinte: Per gli studenti dalla terza alla quinta classe, è obbligatoria la formazione di quattro ore sulla parte generale della norma sulla sicurezza, che consentirà di acquisire una certificazione necessaria per le attività di alternanza scuola-lavoro, di stage, di accesso a determinati insegnamenti universitari che comportino l’uso di laboratori. Detta certificazione ha validità quinquennale. Gli studenti delle attuali classi terze effettueranno la formazione generale di quattro ore a scuola, con incontri in presenza gestiti da esperti della Società GI-GROUP. Gli studenti delle quarte classi che effettueranno attività di stage, dovranno ottenere detta certificazione mediante l’utilizzo della piattaforma on line messa a disposizione

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dall’Istituto tramite la Società AGICOM. Altresì, dovranno iterare la piattaforma tutti gli allievi delle quarte e quinte classi, che non l’abbiano già fatto.

Si ribadisce l’importanza del “patentino” della sicurezza anche per la frequenza universitaria. Per i Docenti: Ogni docente di discipline che comportino la frequentazione di aree sensibili è tenuto a dedicare due ore all’informazione/formazione sulle regole di fruizione degli spazi laboratoriali/palestre, con riferimento ai rischi specifici delle attività che verranno effettuate in tali aree. La norma prevede la formazione di 12 ore (4+8) spalmate sul quinquennio. In realtà, ogni docente che gestisce classi in laboratori/aule speciali a rischio deve valutare l’opportunità di ripetere la formazione nella fase di avvio di ogni anno scolastico o, almeno, nel passaggio dal primo biennio alla fase conclusiva degli studi. I docenti coordinatori delle classi quarte e quinte sono pregati di controllare l’ iterazione della piattaforma della ditta AGICOM da parte degli studenti. Si ricorda che ogni docente deve curare l’effettiva trasmissione agli studenti delle informazioni basilari in tema di sicurezza (quali i compiti degli studenti aprifila/serrafila, i comportamenti da assumere in caso di pericolo (incendio, terremoto etc.), in modo da poter fronteggiare qualunque evenienza. Si allega alla presente circolare la nota inviata dal RSPP dell’Istituto, dott. Luca Corbellini, relativa alle materie oggetto di formazione/informazione per gli studenti (allegato 1). Nell’aula della Figure strumentali, è depositato un registro dedicato con i moduli per classe su cui verranno annotate tutte le iniziative assunte dai docenti per la formazione sulla sicurezza. Dette attività andranno altresì annotate sul Registro elettronico. Si allega copia di detto modulo alla presente circolare (allegato 2). Nel registro, si troverà la scheda già compilata per l’a.s. 2014/15, a cui si aggiungerà quella aggiornata all’a.s. 2015/16. ALTRE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE AI SENSI DELLA LEGGE N. 107 DEL 2015 1. Iniziative di formazione per gli studenti, in particolare per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo

soccorso anche in collaborazione con il servizio di emergenza “118” del Servizio sanitario nazionale. 2. In riferimento alla nota del MIUR (Prot. n° 17791, 19/11/2015), in attuazione del Piano nazionale per la scuola

digitale (PNSD), la Scuola dovrà individuare, entro il 10 dicembre 2015, tra i docenti di ruolo, una figura con spiccate capacità organizzative che avrà la funzione di “animatore digitale”, il quale parteciperà a dei percorsi territoriali di formazione specifici, con il compito di seguire, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola. Il suo profilo è rivolto a: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD; favorire la partecipazione degli studenti sui temi del PNSD; individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche utili alla realizzazione del PNSD.

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ALLEGATO 10

BES- Piano per l’inclusione

1. Riferimenti normativi generali

L’Istituto scolastico “Europa Unita/F. Enriques” di Lissone definisce le linee generali del Piano per l’inclusione scolastica Per studenti con Bisogni Educativi Speciali, sulla base dei seguenti provvedimenti normativi: - Legge n.104/1992; - Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 relativa ai Bisogni Educativi Speciali; - C.M. n. 8 “Strumenti di intervento per alunni con B.E.S. e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Indicazioni operative” del 6 marzo 2013; - Legge 170/2010 (Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento); - D.M. 12 luglio 2011 ( “Linee guida” per DSA); - Accordo Stato-Regioni sulle certificazioni per i DSA, n.140 del 25 luglio 2012. Considerando la norma in vigore, che prevede che le istituzioni scolastiche provvedano a definire una proposta di piano annuale per l’inclusività, riferito a tutti gli alunni che presentino problematicità certificate e/o osservabili, che abbiano una ricaduta sulle potenzialità esprimibili in sede di percorso d’apprendimento in ambito specifico, si procede a definire il quadro operativo generale per l’avvio del progetto per l’anno scolastico 2013/2014. 2. Risorse attualmente disponibili nell’ambito dell’Istituzione scolastica Nell’anno scolastico in corso e in quelli immediatamente precedenti, l’IIS “Europa Unita” ha messo a punto strumenti di monitoraggio e di intervento per studenti con problematicità scolastiche. In particolare, l’Istituto si è dotato di: a. Un progetto di tutoring, rivolto agli studenti del primo biennio e gestito per classe da un insegnante non facente parte del Consiglio di classe. Detto progetto è finalizzato al sostegno di studenti con problemi di motivazione e di adattamento scolastico. E’ stato realizzato in collaborazione con l’ASL e la Cooperativa “Spaziogiovani”, che hanno fornito un esperto per la supervisione periodica dei docenti coinvolti, a seguito di convenzione con la Scuola. b. Un progetto di sportello psicologico, attivo un giorno alla settimana e destinato a studenti, genitori e docenti. Anche tale attività si inquadra nell’ambito della collaborazione sopra indicata con l’ASL territoriale e la cooperativa “Spaziogiovani”, che ha selezionato l’esperto. Il progetto ha segnalato problematicità sempre più ampie, con un numero crescente di richieste di accesso nel corso degli ultimi tre anni, e, comunque, un’esigenza sempre più diffusa di rivolgersi all’istituzione per consulenza relativa a criticità di natura comportamentale e relazionale. Detto sportello ha raccolto un livello molto alto di gradimento da parte dell’utenza. c. Dove si sia presentata la necessità, a seguito di certificazioni inoltrate all’istituzione, i Consigli di classe interessati sono stati convocati per l’elaborazione di PDP per studenti con disturbi specifici di apprendimento, che sono depositati agli atti della Scuola. d. L’Istituto ha designato un responsabile d’area, che ha curato la formazione e l’informazione presso il Collegio dei docenti e, dove necessario, presso i singoli docenti/Consigli di classe. Detto docente ha tenuto anche i contatti con gli Enti territoriali, sia per il mantenimento del Protocollo con ASL e cooperative sia per l’iterazione di corsi di aggiornamento specifici, organizzati da Aziende Ospedaliere e da Enti autorizzati. e. La dirigenza ha espresso un interesse e un coinvolgimento diretto in vari casi che presentavano criticità, facendosi tramite di informazione e di attenzione da parte dei soggetti coinvolti (docenti, genitori, studenti, esperti esterni).

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f. Sulla base di accordi con il Comune di Lissone, l’Istituto ha avuto la possibilità di fruire della consulenza di uno psicologo espressamente chiamato a supportare studenti con problemi di riorientamento , a intervenire nell’ambito dell’orientamento al mondo del lavoro e delle professioni, a gestire interventi di miglioramento del setting formativo in alcune classi particolarmente difficili. Gli interventi sopra indicati, nel corso dell’a.s. precedente, hanno posto in evidenza un’area sempre più ampia di esigenze di supporto e orientamento scolastico, che si può verificare tramite i dati attuali e storici resi pubblici dall’Istituzione scolastica nella documentazione di rito. 3. Quadro delle competenze e delle figure di riferimento per la costituzione del Gruppo di lavoro (GLHI) Le figure di riferimento per l’attuazione del Piano per l’inclusione eserciteranno diverse competenze, come è richiesto dalla complessità dei casi trattati, soprattutto se visti dal filtro dell’Istituzione scolastica e delle sue finalità primarie, che sono di natura educativa e d’istruzione. In tale quadro, l’approccio alle problematicità in questione non potrà che focalizzarsi sulle difficoltà di inserimento e tenuta del percorso di apprendimento, nel quale confluiscono fattori di carattere personale, psicologico, sociale, non immediatamente riconducibili al contesto scolastico. Un intervento ispirato alla nuova norma sui BES dovrà tenere conto di tali specificità e dovrà, di seguito, convogliare le competenze di specialisti in vari settori, tramite il gruppo operativo che la norma indica come GLHI. In tale ottica, il gruppo si avvarrà del supporto e della competenza didattica e educativa dei docenti coinvolti, in un contesto di interazione con le figure operative nell’ambito del Gruppo di lavoro per l’inclusione. 1.3. Nella fase attuale, le competenze che verranno rese disponibili sono le seguenti: a. Un rappresentante della dirigenza e della docenza, in un ruolo di mediazione tra l’utenza , gli specialisti del gruppo e i Consigli di classe. b. Una psicologa già operativa in Istituto da più anni, con competenze specifiche e con compiti di counseling e di eventuale invio a Enti territoriali, nei casi che lo richiedano. Il ruolo della stessa nel gruppo per l’inclusione sarà di valutazione delle proposte e delle problematicità presentate dai docenti. c. I docenti tutor delle classi del primo biennio, che svolgeranno un’attività di ascolto nei confronti di allievi con problematicità segnalate e di richiesta di una prima valutazione quando si rilevino situazioni particolari. d. Un’altra psicologa già operativa nell’ambito della supervisione del gruppo dei tutor, che, in occasione dei focus group periodici con detti tutor, svolgerà attività di consulenza in merito ai casi sopra indicati. e. Il docente coordinatore di classe, in quanto rappresentante della docenza, con il compito di raccogliere informazioni da parte dei colleghi e di monitorare la situazione scolastica degli allievi nel contesto istituzionale, come previsto dal profilo di ruolo affidatogli. 2.3. Il gruppo per l’inclusione opererà secondo il seguente iter procedurale: -A. Acquisirà la proposta del C.d.C. nella figura del coordinatore ed esaminerà gli elementi documentali e osservativi disponibili. In relazione alla tempistica inerente la specificità dei singoli casi sottoposti all’attenzione (che, a norma, possono essere presi in carico in momenti diversi dell’anno scolastico), si definirà nel dettaglio la natura dell’intervento e la tempistica opportuna, soprattutto con riferimento al processo di valutazione e alla sua validazione. L’iter dell’intervento, scandito secondo una progressione temporale sottoposta al criterio della fattibilità e della validità del processo e dei suoi esiti, verrà documentato mediante la stesura di un piano d’azione, che andrà successivamente a integrare l’eventuale PDP. -B. Valutata la proposta del C.d.C., come espresso nel precedente paragrafo, il GLHI coinvolgerà la famiglia e/o lo studente (se maggiorenne) per il consenso all’avvio dell’iter di personalizzazione del percorso. Non raccogliendo detta disponibilità, da parte dell’utenza interessata, nei tempi prescritti nel piano d’azione, il caso verrà formalmente archiviato. -C. Sulla base degli elementi valutativi acquisiti in sede di esame dei casi e della natura e tempistica dell’intervento (in funzione della sua validazione) e della disponibilità degli interessati, verrà steso i PDP, secondo le modalità esposte nel paragrafo successivo, con la sottoscrizione della famiglia o dello studente (se maggiorenne), della dirigenza, del Coordinatore di classe e degli esperti che hanno contribuito alla definizione del PDP. Le attività sopra indicate saranno monitorate e vagliate dal Dirigente scolastico, secondo le modalità previste dalla Legge 196/2003 sul trattamento dei dati personali, a cui tutte le figure di riferimento dovranno scrupolosamente attenersi. 4. Protocollo di massima per l’avvio del Piano per l’inclusione - Alla fine dell’anno scolastico in corso, verrà effettuata una raccolta di dati per un primo monitoraggio di carattere

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quantitativo delle problematicità rilevate dai docenti , sulla base di semplici assunti osservativi. - All’inizio del prossimo anno scolastico, si terrà una riunione preliminare del GLHI per una prima valutazione dei dati raccolti e per la definizione di un piano operativo, comprensivo del calendario degli incontri del gruppo, della verifica dell’effettuazione dell’iscrizione alla scuola degli studenti segnalati, tramite i Consigli di classe, e dello stato attuale dei soggetti sotto osservazione. -A fronte del permanere di problematicità o di segnalazioni ulteriori, si procederà ad un approfondimento conoscitivo delle singole situazioni e ad un’eventuale proposta di stesura di un PDP, da sottoporre all’approvazione e all’autorizzazione della famiglia. Per converso, il processo di osservazione e la proposta sopra indicata potranno anche essere attivati a fronte di una diretta segnalazione della famiglia medesima. -Il Consiglio di classe, informato della situazione di criticità dell’allievo e della sua specificità diagnostica (con o senza certificazione medica) da parte del coordinatore di classe e/o del tutor, ove presente, stenderà il PDP, che potrà avere le seguenti caratteristiche: a. Una durata temporale commisurata alle problematicità dichiarate, con o senza certificazione medica, come espresso nel paragrafo precedente. b. L’indicazione precisa degli strumenti che verranno utilizzati per la realizzazione del processo di inclusione. c. L’elenco delle discipline coinvolte nel piano, in quanto aree sensibili di espressione delle problematicità rilevate. d. La definizione degli obiettivi minimi o adeguati per le singole discipline coinvolte e la programmazione degli interventi didattici e degli strumenti di valutazione, che verranno posti in atto. - Il GLHI monitorerà periodicamente, secondo una cadenza decisa in base alla necessità e in accordo con i Consigli di classe, l’efficacia e l’adeguatezza del PDP. - Al termine dell’anno scolastico, verrà svolto un lavoro di ricognizione e di valutazione delle azioni effettuate, che confluirà in una relazione e che fornirà gli strumenti per la stesura del Piano d’inclusione dell’anno successivo.

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ALLEGATO 11

Attuazione dell’insegnamento secondo metodologia CLIL Premessa Nelle classi quinte viene introdotto l’insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera (Inglese) secondo la metodologia CLIL (“Content and Language Integrated Learning” cioè “Apprendimento integrato di lingua e contenu-to”). I moduli CLIL vengono già attuati da diversi anni in alcuni paesi europei (Svezia, Norvegia, Germania, ecc..). La loro fi-nalità didattica principale è quella di favorire la capacità di acquisire conoscenze relative ad una disciplina curricolare per mezzo di una lingua straniera. In altre parole la lingua straniera diventa un'altra lingua per “ imparare ad imparare” i contenuti di altre discipline. In riferimento al POF, si riportano di seguito gli obiettivi didattici ed educativi, le discipline coinvolte e le modalità di attuazione dell’insegnamento di una disciplina non linguistica secondo la metodologia CLIL. Obiettivi didattici ed educativi • Migliorare la competenza nella lingua straniera attraverso lo studio di contenuti disciplinari (learning

by doing). • Creare occasioni di uso della lingua straniera in ambito scientifico, giuridico e tecnico. • Stimolare una maggiore consapevolezza dei contenuti disciplinari attraverso l'apprendimento in lingua. • Educare ad un approccio multiculturale e multidisciplinare al sapere. • Acquisire versatilità nell'acquisizione e nella gestione di contenuti in lingua straniera in vista dei percorsi

formativi/lavorativi post-diploma. Discipline coinvolte Le discipline coinvolte saranno: – Liceo, in alternativa Fisica o Scienze. – Indirizzo A.F.M., Diritto e/o Economia politica. – Indirizzo C.A.T., Gestione del cantiere e Sicurezza dell’ambiente di lavoro. Modalità di attuazione L'attuazione del progetto avverrà: – con la collaborazione dei docenti di lingua Inglese dell’Istituto, – in modo graduale – con interventi differenziati. In particolare saranno proposte agli alunni:

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attività di microlingua per l'apprendimento del lessico specifico della disciplina; lezioni frontali in lingua madre seguiti da momenti di revisione e riflessione sugli argomenti a partire

dalla lettura di schede, articoli o visione di filmati in inglese; attività esperienziali e non soltanto espositive in modo tale da associare il significato linguistico all'espe-

rienza effettuata. Per l’indirizzo A.F.M., così come previsto al punto 4.1 della “Nota Ministeriale” del 25/07/2014, il progetto si attuerà attraverso lo sviluppo di moduli interdisciplinari in lingua Inglese, attraverso strategie di collabo-razione e cooperazione all’interno del Consiglio di classe, organizzati con la sinergia tra docenti di discipli-na non linguistica (Diritto e/o Economia politica). Per quanto riguarda la valutazione dei risultati conseguiti dagli studenti, dal punto di vista formale, rimane di competenza del docente di disciplina non linguistica.

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ALLEGATO 12

Regolamento operativo per l’uso del registro elettronico e della rete WI-FI

A partire dall’anno scolastico 2013/14, l’IIS “Europa Unita/F. Enriques” di Lissone ha adottato il Registro elettronico per la gestione dei registri di classe, dei registri personali dei docenti e per le comunicazioni alle famiglie (dal mese di aprile 2014).

A ogni docente è fornito un tablet per gli adempimenti di registrazione, che è consegnato con contratto di comodato d’uso, che ne regola l’utilizzo e le responsabilità. La Segreteria fornisce a ciascun docente le credenziali d’accesso, che andranno conservate con la massima riservatezza per consentire il rispetto della Legge sul trattamento dei dati personali.

Le credenziali d’accesso per i docenti saranno operative dalla stipula allo scioglimento del contratto con l’Istituto, e, comunque, solo durante la permanenza in servizio nell’Istituto medesimo.

I genitori degli allievi potranno accedere a dette credenziali inoltrando richiesta al Dirigente scolastico tramite la Segreteria didattica.

Il presente Regolamento definisce gli obblighi del personale relativamente all’uso della Rete WI-FI e dell’applicazione.

1. Utilizzo della RETE WI-FI

- La Rete WI-FI dell’Istituto è riservata al personale o a chi ne faccia richiesta al Dirigente scolastico, solo ed esclusivamente per ragioni istituzionali e di funzionamento del servizio. Non è consentito l’uso della Rete per qualunque altra finalità o interesse.

- I docenti e il personale addetto sono responsabili delle attività svolte tramite la Rete WI-FI dell’Istituto. Non è consentito trasmettere materiali non attinenti al servizio scolastico o lesivi delle norme vigenti, come è indicato nel Codice di comportamento della P.A..

- L’uso della Rete dovrà avvenire nel pieno rispetto della Legge sul trattamento dei dati personali (D. Lgs. 196/2003). Titolare di detto trattamento per l’Istituto è il Dirigente scolastico, il Responsabile è il DSGA.

2.Utilizzo del Registro elettronico

- Le password consegnate ai Docenti nell’a.s. 2014/15 sono ancora operative per i docenti già in servizio a tempo indeterminato. Ai nuovi Docenti le credenziali di accesso saranno rilasciate dalla Segreteria didattica. Lo smarrimento delle credenziali o problematicità relative alla riservatezza delle stesse vanno immediatamente segnalate all’Amministrazione. L’abilitazione all’utilizzo del R.E. ha durata pari alla permanenza del Docente in servizio presso l’Istituto.

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- L’Istituto mette a disposizione di tutti i Docenti un tablet in comodato d’uso, che verrà loro consegnato dalla Segreteria amministrativa, con il relativo contratto, e che dovrà essere restituito alla cessazione del servizio presso l’Istituto.

- Il Registro elettronico sarà operativo e dovrà essere utilizzato dal primo giorno di scuola, sia per il registro personale sia per il registro di classe.

- La registrazione quotidiana delle assenze va effettuata in tutte le ore di lezione della giornata scolastica. Si ricorda che l’appello della prima ora di lezione non esaurisce le esigenze di corretta registrazione delle presenze/assenze e delle entrate/uscite fuori orario.

- Le valutazioni andranno inserite tempestivamente. I voti delle prove orali dovranno essere pubblicati sul R.E. e, quindi, resi visibili alle famiglie e agli studenti non oltre 48 ore dalla conclusione di tali prove. Potranno essere modificate entro 72 ore (3 giorni) dalla loro registrazione sul R.E.. Successivamente il voto non sarà più modificabile, salvo l’inoltro della richiesta alla Dirigenza, tramite la Segreteria didattica, utilizzando un apposito registro per la richiesta di variazione.

- E’ possibile attivare la funzione di inserimento di voti che non concorrono alla media sommativa quadrimestrale (voti blu). Tali voti sono visibili alle famiglie e quindi, una volta inseriti, non devono essere eliminati.

- I provvedimenti disciplinari dovranno essere annotati sul R.E., registrando il testo della nota disciplinare o della motivazione del provvedimento. La trasmissione alle famiglie avverrà dopo la convalida del Dirigente scolastico. Si ricorda che la registrazione della nota è personale e contiene il nome dello studente coinvolto. In caso di note disciplinari rivolte a più persone, la nota stessa andrà riportata individualmente per ciascuno studente, per ovvie ragioni di privacy.

- Per la registrazione di informazioni riservate relative agli studenti (invio al tutor, colloqui con lo psicologo, altro), si dovrà utilizzare lo spazio dell’”agenda” visibile ai soli Docenti per ovvie ragioni di privacy. Si ricorda che l’uso del R.E., come quello dei registri cartacei, è sottoposto alle norme sul trattamento dei dati personali, D.Lgs. 196/2003.

- In caso uno studente fosse impegnato fuori classe, durante l’orario di lezione, in attività autorizzate e programmate, si dovrà indicare che “l’allievo è presente fuori aula”, con relativa motivazione.

- Si auspica una collaborazione attiva con la Segreteria didattica in caso di qualunque problematicità o variazione dell’assetto delle classi.

P.S.

1. Il presente Regolamento potrà essere integrato in corso d’opera nell’eventualità dovessero sopraggiungere novità tecniche o procedurali per la sua gestione/utilizzo.

2. Di tutte le operazioni di registrazione ( assenze, voti, voti blu, note disciplinari, cancellature, etc) il sistema informatico conserva una traccia, consultabile dal DS, che consente di risalire all’operatore, alla data e all’ora di effettuazione.

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Allegato al Regolamento di utilizzo R.E.

VIAGGI DI ISTRUZIONE / USCITE DIATTICHE

1. Ogni docente, sia partecipante al viaggio o all’uscita, sia il docente in Istituto è tenuto a firmare il R.E. 2. La segreteria didattica, con anticipo sulla data prevista per il viaggio /uscita, individuerà sul R.E i nominativi

degli studenti ADERENTI al viaggio / uscita e degli studenti che, non aderendo , sono tenuti ad essere presenti a scuola

3. La registrazione della presenza o dell’assenza dei soli studenti aderenti è compito dei docenti accompagnatori che provvederanno o durante il viaggio o i giorni immediatamente successivi al loro rientro a scuola. Se i docenti accompagnatori della classe sono più di uno, uno di essi firmerà in modo normale, gli altri come compresenti.

4. I docenti non accompagnatori della classe in viaggio / uscita firmeranno il R.E secondo varie modalità: a. Se è stata loro assegnata una supplenza, firmeranno solo la lezione per la classe in cui svolgono la

supplenza. b. Se non hanno supplenza firmeranno IL R.E della loro classe in viaggio / uscita come compresenti,

sia nel caso che tutti gli studenti abbiano aderito ( e quindi non ci sono alunni in aula), sia nel caso di adesione non totale. In quest’ultima eventualità faranno anche l’appello dei SOLI studenti non aderenti al viaggio / uscita.

5. Se il gruppo di studenti non aderenti è assegnato ad un’altra classe, il docente della classe ospitante, oltre a firmare normalmente il R.E. per la propria classe, firmerà, come compresente, anche il R.E della classe degli studenti che gli sono stati assegnati, registrandone l’eventuale assenza.

6. Nel caso di un gruppo di allievi che partecipa ad un’attività fuori sede ( es: gara sportiva) per la quale non vale la regola dell’ 80% o del 100% dei partecipanti, il docente accompagnatore nominato per la classe firmerà come compresente, mentre la firma principale è del titola re dell’ora di lezione.

P.S. Per compresenza si intende la presa in carico di una classe o di una parte della classe non avendo la titolarità diretta dell’ora di lezione o dell’attività in svolgimento, anche senza contiguità spaziale.

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ALLEGATO 13

Visite guidate e viaggi di istruzione

1. Le visite guidate ed i viaggi di istruzione si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita della personalità e rientrano tra le attività integrative nella programmazione di inizio anno scolastico. Il Consiglio di Classe opera quindi delle scelte in base a precise motivazioni culturali, didattiche e professionali, considerando i vincoli normativi introdotti dalla Legge 107/2015 (alternanza scuola-lavoro).

2. Ai fini del conseguimento degli obiettivi formativi che i viaggi di istruzione si prefiggono, gli alunni e le famiglie dovranno essere preventivamente informati sugli elementi conoscitivi, orientativi e didattici proposti con dette attività. Altresì sarà necessaria la condivisione del progetto formativo e culturale all’interno dei Consigli di classe e da parte del Collegio dei Docenti, come espresso dalla norma.

3. Mete: Per i viaggi d’istruzione, è opportuno diversificare le mete: non solo le più note città d’arte, che risultano spesso affollate, dispersive, costose, ma anche località e centri minori, parimenti ricchi di patrimonio storico, culturale, artistico, specialmente in Italia. L’individuazione delle mete dovrà essere pertinente con l’indirizzo di studi e con i progetti in atto nei vari livelli di classe.

4. Costi: Occorre evitare di chiedere alle famiglie quote di partecipazione elevate, o che comunque possano determinare situazioni discriminatorie. Anche per questo è consigliabile seguire il criterio della maggior vicinanza della meta prescelta, in modo da contemperare gli obiettivi formativi con le esigenze di contenimento della spesa.

5. Mezzi di trasporto: Si rammenta che il mezzo di trasporto globalmente più economico e comodo è il bus. Il trasporto con volo low-cost si presenta solo inizialmente abbastanza economico rispetto agli altri mezzi, a fronte degli ordinari meccanismi di mercato.

6. Percentuale allievi partecipanti: I viaggi d’istruzione vengono effettuati solo con la partecipazione di almeno l’ 80% degli alunni componenti le singole classi coinvolte e con la presenza di un accompagnatore ogni 15 alunni.

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7. Docenti accompagnatori: Gli accompagnatori verranno individuati tra i docenti della classe frequentata dagli alunni nel numero di uno ogni quindici. E’ altresì necessario individuare docenti supplenti che possano sostituire il titolare in caso di impossibilità sopraggiunta. In mancanza dei nominativi degli accompagnatori nel numero previsto non viene dato seguito alla proposta della visita o del viaggio. Detto incarico comporta l’obbligo di un’attenta ed assidua vigilanza degli alunni, anche se maggiorenni. I docenti accompagnatori parteciperanno, di norma, ad un solo viaggio di istruzione di più giorni, e complessivamente fino ad un massimo di sei giorni, al fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante, che potrebbero influire negativamente sulla docenza nelle altre sue classi, salvo situazioni specifiche connesse a progetti in atto di alternanza scuola-lavoro e, quindi, documentate e approvate in sede di programmazione del C.d.C. e con autorizzazione del Dirigente scolastico.

8. Durata: Sei è il numero di giorni utilizzabili per ciascuna classe per visite guidate, viaggi di istruzione, attività sportive, in un’unica o più occasioni. Nel primo biennio sono effettuabili solo uscite di un giorno, fino ad un massimo di sei giorni. Nel secondo biennio sono effettuabili un viaggio di quattro giorni in Italia, e/o altre uscite di uno fino ad un massimo di sei giorni, salvo progetti specifici. Nelle classi quinte sono effettuabili viaggi fino a cinque giorni in Italia o all’estero, e/o altre uscite di uno fino ad un massimo di sei giorni. Deroga è ammessa per attività connesse ai progetti di alternanza scuola-lavoro e per stage linguistici, con possibile integrazione di attività fuori sede programmate per l’alternanza scuola-lavoro.

9. Non è possibile effettuare visite o viaggi nei mesi di maggio e giugno.

10. Deroghe a quanto sopra potranno essere sottoposte al giudizio del Dirigente Scolastico per valutazione ed eventuale approvazione.

11. Per l’a.s. 2015/16, i progetti di alternanza saranno obbligatori per le classi terze. Negli anni successivi, l’obbligatorietà si estenderà in progressione alle classi quarte e quinte. La programmazione delle uscite didattiche/viaggi d’istruzione si potrà armonizzare con le esigenze proprie di detti progetti.