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... A TORINO, SASSARI, TARANTO, CAMERANO, PINEROLO, MASSA MARITTIMA, PERUGIA, GENOVA, AREZZO, CATANZARO, COSENZA, COMO, CESENATICO, IVREA, ALBA, MODENA, PARMA, CAMPOBASSO Federazione Italiana Solidarietà Massonica La solidarietà è la calce che ci unisce EDIZIONE SPECIALE Completamente Gratuita È nata la più grande rete nazionale di Supplemento al numero 11/2018 di Erasmo (notiziario del GOI) – Spedizione in a.p. 70% Roma Odontoiatria Sociale

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Federazione Italiana Solidarietà Massonica

La solidarietà è la calce che ci unisce

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In queste pagine c’è una storia di pregiudizi e di battaglie per la libertà iniziata nell’estate del 2016 e ancora lontana dalla parola fine. È una vicenda fatta di abusi, atti giudiziari, discussioni, dalla quale emergono, forti come non

mai, la sensibilità, la forza e il coraggio dei liberi muratori del Grande Oriente d’Italia a cui queste note voglio dedicare affinché quella ferita nel cuore che ci porteremo dentro per sempre abbia la forma di un dolce sorriso.

Stefano Bisi

In vendita nelle librerie e su InternetEditore Tipheret

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F.I.S.M. NOTIZIEAnno 4 - Edizione speciale

Supplemento al n. 11/2018di Erasmo (notiziario del GOI)

Direttore Responsabile Stefano Bisi

Federazione ItalianaSolidarietà Massonica

Corso Vittorio Emanuele II, 7610121 Torino - Tel. 0115660804

[email protected]

Presidente Sergio Rosso

Supplemento a Cura di Maria Pia Fiorentino

Consulente di Redazione Alberto Corrado

Impaginazione e Grafica Luca Cancellara

Hanno collaborato Daniele Dante Bernaroli,

Liborius Ceran, Rossano Cervini,Paolo Corallini Garampi,

Carlo Gremo, Carlo Ferrini,Sergio Frangioni, Velia Iacovino,

Luca Levrini, Aldo Meloni,Beppe Messina, Pino Russo,

Roberto Schiavetti,Luca Zarantonello.

EditoreGrande Oriente d'Italia Via di San Pancrazio, 8

00152 Roma

Erasmo (Notiziario del GOI)

Registrazione Trib. di Roma N. 177/2015

Stampa Consorzio Grafico e Stampa s.r.l.s.

Roma

4 Mappa della Rete Odontoiatrica a cura della Redazione

5 Editoriale Stefano Bisi

7 Presentazione Sergio Rosso

8 Introduzione: la nascita della rete FISM a cura della Redazione

11 La solidarietà interamente gratuita Alberto Corrado

12 Gli Asili Notturni Umberto I di Torino a cura della Redazione

15 Il laboratorio odontotecnico di Torino a cura della Redazione

16 La Casa della Fraterna Solidarietà a cura della Redazione

18 Associazione Europa Solidale Onlus Pino Russo

20 Gli Asili Notturni Umberto I di Pinerolo Carlo Gremo

22 MassAdotta Onlus Sergio Frangioni

24 Associazione Salus et Virtus Beppe Messina

26 Gli Asili Notturni di Camerano P. N. Corallini-Garampi

28 Gli Asili Notturni Umberto I - Umbria Rossano Cervini

30 Associazione ALEF di Genova a cura della Redazione

32 Associazione Ippocrate di Ivrea a cura della Redazione

33 Fare per costruire... e non per apparire Alberto Corrado

34 Studio privato di Modena a cura della Redazione

35 Espandi il sorriso L. Levrini - L. Ceran

36 L'odontotecnico e la sua formazione Daniele Dante Bernaroli

37 Forniture di protesi e rete FISM Luca Zarantonello

38 Odontotecnici e mondo della scuola a cura della Redazione

39 Contro nuove e vecchie povertà a cura di Velia Iacovino

42 Gli occhi delle istituzioni Alberto Corrado

43 Rassegna Stampa a cura della Redazione

Sommario

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SASSARI

GENOVA

FISM

COSENZA

CATANZARO

TARANTO

CESENATICO

COMO

IVREA

PERUGIAMASSA M.ma

MODENA

CAMERANO

PARMA

CAMPOBASSO

AREZZOALBA

PINEROLO

TORINO

FISMRete NazioNale di odoNtoiatRia Sociale

LEGENDAIn attivitàProssime apertureStudi odontoiatrici privatiStudi odontotecnici privati

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EDITORIALEStefano Bisi

“Se prendi ti riempi le mani, se dai ti riempi il cuore”. È la filosofia di vita di chi ogni giorno dedica una parte

della sua vita per il bene degli altri. Tra queste persone ci sono anche tanti liberi muratori che vedono nelle attività filantropiche la naturale prosecuzione del lavoro che svolgono all’interno del Tempio. In fondo, quando si concludo-no i lavori rituali, i massoni prometto-no di lavorare per il bene dell’umani-tà e alla gloria del Grande Architetto dell’Universo.I liberi muratori sono uomini senza tem-po ma nel tempo, guardano il mondo con occhi distaccati ma senza distacco.Insomma, riescono a capire l’umanità e cercano di alleviarne le sofferenze. Ogni giorno, nel silenzio e senza troppi clamori, fanno del bene agli altri “senza mettersi una medaglietta sulla giacca ma per attaccarla sull’anima”, come di-ceva il grande campione di ciclismo e di generosità Gino Bartali.Quel Gigante che era il Ginettaccio to-scano è un esempio da seguire.Come sono da seguire e da ringraziare quei fratelli che dedicano il loro tempo alle attività solidaristiche che si svilup-pano in tutta Italia.■

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In questo libro, suddiviso in due parti e scritto a quattro mani da Marco Nova-rino e Sergio Rosso, viene delineato con competenza il senso profondo che riveste la solidarietà massonica dalle sue origini fino ai nostri giorni.

Le pagine di Marco Novarino tracciano, sotto il profilo storico, il percorso della solidarietà massonica, declinata in alcuni momenti con la beneficenza e in altri con la filantropia a partire dalle Corporazioni medievali fino ai primi anni del Novecento. [...]Fra le associazioni paramassoniche più antiche sopravvissute nel tempo vi sono gli Asili Notturni Umberto I di Torino, dei quali – nella seconda parte di questo libro – ci parla diffusamente Sergio Rosso, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia e Presidente degli Asili Notturni di Torino, il quale sottolinea la valenza iniziatica della Solidarietà: “una naturale conseguenza di quella crescita interiore che si realizza durante i lavori svolti sotto la volta stellata del Tempio, alimentandosi e introiettando cultura e spiritualità”.

In vendita nelle librerie e su InternetBonanno editore

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PRESENTAZIONEPRESENTAZIONESergio Rosso

Qualcuno si chiederà perché questo numero speciale di Fism Notizie sia stato interamente dedicato all’odontoiatria sociale … Il perché è semplice: in una realtà come quella che

caratterizza gli Asili Notturni Umberto I di Torino, che ci vede camminare da sempre gomito a gomito con i più poveri e i più bisognosi, abbiamo potuto con-statare che la salute della bocca di queste persone rivestiva una assoluta priorità sotto molti profili, ed è per questo che nel 2009 abbiamo dato vita ai primi tre studi odontoiatrici che da allora operano attivamente presso gli Asili di Via Ormea, a Torino.Questa esperienza ci ha incentivati a proporre, in una sorta di franchising – in sinergia con la Federazione Italiana di Solidarietà Massonica (FISM) e le sue asso-ciate – la nascita di ulteriori studi dentistici in altre città d’Italia: la risposta dei dentisti liberi muratori appartenenti al Goi è stata così veloce e inaspettata da indurci a convogliare tutte le possibili risorse in tal senso, e oggi è con vero entusiasmo che possiamo asserire di aver creato, in questi ultimi quattro anni, la più grande Rete Nazionale di Odontoiatria Sociale interamente gratuita e al servizio degli ultimi.Questo è un primato del quale andiamo fieri: la marcia in più che possediamo noi liberi muratori è rappresen-tata soprattutto dalla qualificatissima professionali-tà dei nostri volontari messa al servizio di coloro che vivono ai margini della nostra società e che tuttavia, malgrado lo stato di povertà in cui versano, possono avvalersi gratuitamente del fior fiore dei dentisti italiani: un “valore aggiunto” di non poco conto.In questo contesto è interessante, peraltro, quanto emerso dal Rapporto Istat 2017 “che ha posto il dentista al primo posto nel paniere dei fabbiso-gni” … Nel frattempo, però, la situazione dell’offer-ta delle cure odontoiatriche in Italia evidenzia che «nonostante ci siano 61.140 dentisti iscritti all’albo sono solo 3.500 quelli che lavorano nel Servizio sanitario nazionale a fronte di 3 milioni di italiani che ogni anno si rivolgono a strutture pubbliche».

In questo desolante scenario, a risentirne sono anche e soprattutto i bambini: le statistiche infatti mettono in risalto come un terzo dei 5 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni che necessita del dentista non possa permettersi le cure. “Una famiglia su tre dice addio al dentista” titola Ansa di qualche anno fa a tal proposito. Intanto, studi su larga scala, risalenti ad aprile del 2018, confermano che «dai ceppi patogeni responsabili dall’infiammazione locale del cavo orale dipendono molte malattie sistemiche». Tali ricerche rafforzano ulteriormente l’importante valenza del nostro operato all’interno della Rete di Odontoiatria finalizzata a curare gli indigenti adulti e bambini.È da anni, infatti, che noi sosteniamo che la salute dell’individuo parte proprio dalla bocca, ed è so-prattutto per questo che cerchiamo di sopperire ad una evidente e grave lacuna del sistema sanita-rio. Forse, nel preconizzare quanto oggi viene asserito da recenti studi scientifici, noi siamo stati avvantaggi dall’osservazione diretta del grande disagio mostrato da chi, pur potendo usufruire del cibo offerto loro gratuitamente agli Asili Notturni, non sempre aveva i denti per apprezzarne la varietà e per beneficiare delle sue caratteristiche nutrizionali.Oggi recenti studi sottolineano che «i poveri hanno fino a 8 denti in meno rispetto ai ricchi» … ma, senza nulla voler togliere a questa interessante ricerca, mi sento di affermare che tra migliaia di persone, co-siddette povere, incontrate agli Asili, i denti mancanti anche nelle bocche dei giovani sono troppo spesso ben più di otto, per non parlare delle centinaia di per-sone, giovani e meno giovani, che a noi si rivolgono quasi totalmente prive di denti.In virtù dello spirito umanitario che ci anima, la nostra Rete di Odontoiatria Sociale totalmente gratuita è sempre più in crescita, ed ecco perché a queste pagine abbiamo voluto affidare il compito di illustrar-vela, dando spazio a tutte le realtà odontoiatriche già attive nel nostro Paese, e a quelle in procinto di essere inaugurate.■

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INTRODUZIONEI denti sono un indicatore di disuguaglianza sociale…

È “in costante aumento il numero di per-sone che, a causa di difficoltà economi-che, non riescono ad accedere alle cure odontoiatriche, anche a quelle stretta-

mente indispensabili”. Purtroppo le cure odon-toiatriche non sono coperte, se non in mini-ma parte, dal Servizio sanitario nazionale.Ciò vuol dire che le prestazioni si devono pa-gare quasi per intero di tasca propria. E poiché i costi sono importanti, la spesa viene posti-cipata nel tempo o addirittura si sceglie di non affrontarla e di rinunciarci, privilegiando le spese più importanti e necessarie. Eppu-re per tutti i cittadini, inclusi quelli che non rientrano nelle categorie di protezione, de-vono essere comunque garantite le seguenti prestazioni gratuite: visita odontoiatrica per diagnosi precoce di patologie neoplastiche del cavo orale; trattamento immediato delle urgenze odontostomatologiche: trattamento delle infezioni acute, emorragie, dolore acuto, compreso pulpotomia, molaggio di irregolarità smalto-dentinali conseguente a frattura. Ma è anche vero che per tutte le altre prestazioni, i cittadini che non rientrano nelle categorie “protette” devono pagare il ticket, che comunque, non comprende i costi degli impianti, delle protesi mobili e fisse e dei relativi materiali: tutte spese che saranno a carico dell’utente…Ma se non c’è una copertura pubblica, gli italiani rinunciano, perché il costo del privato è troppo elevato. Sono cure costose, ed è difficile potersele permettere se si è poveri. È sufficiente un apparecchio ortodontico per i figli a mettere in crisi un bilancio familiare, figuriamoci come può fare chi perde lavoro, chi vive in strada, chi è immigrato.E infatti sono sempre più numerose le persone che non ce la fanno a sostenere le cure denti-stiche. Rimandano, rinunciano. Si sa che riacquistare un sorriso fa bene all’anima e genera un aumento dell’autostima, che è un elemento basilare per sentirsi integrati e accettati. È questo, quindi, il problema chiave che determina l’urgenza di una soluzione e l’intervento della nostra Rete Odontoiatrica sociale completamente gratuita.

LA NASCITA DELLA RETE ODONTOIATRICAScrive in proposito Sergio Rosso: «Alla luce della fenomenica fin qui riportata possiamo dire che le porte che gli Asili Notturni hanno aperto a coloro che si trovano in gravi difficoltà esistenziali sono diventate sempre più numerose.Gli Asili di Torino sono stati davvero il progetto pilota e capofila di una entusiasmante avventura che sempre più mira ad aiutare migliaia di persone attraverso una serie di iniziative concrete

disuguaglianza

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sotto il profilo assistenziale senza alcun discrimine di genere, di etnia, di cultura e di religione contribuendo a migliorare la qualità della vita di coloro che vivono ai margini della nostra società. È inoltre particolarmente significativo che, accanto alle più disparate iniziative di solidarietà, spesso generate da specifiche necessità locali, abbia preso corpo un’iniziativa che accomuna molte di esse: l’odontoiatria sociale gratuita, coordinata in un’unica rete che lavora in sinergia e in collaborazione con i comuni e le regioni, con le ASL, e con altri soggetti che operano nel campo della assistenza solidale. In questo modo, in pochi anni e quasi in sordina, ha preso il via il più grande Centro Italiano di Odontoiatria Sociale – interamente gratuito – che, partendo da una lacuna del sistema sanitario nazionale, si è diffuso come un virus benefico e ha generato, all’insegna del volontariato e della gratuità, un modello replicato in molte città italiane, avva-lendosi dell’attendibilità storica e operativa degli Asili Notturni di Torino.Questi ultimi e FISM ne sono stati l’elemento propulsore, il modello organizzativo e operativo e, soprattutto, il supporto economico e tecnico. […] È indiscutibile oggi che il modello torinese di assistenza ai più fragili nelle cure odontoiatriche abbia fatto e stia facendo scuola. L’odontoiatria sociale, con le filiali degli Asili Notturni di Torino e con FISM, sta diventando in tutta Italia un vero e proprio “volano della solidarietà”. Alle prime realtà in funzione da anni (Sassari, Taranto, Camerano, Cosenza e Catanzaro) si sono aggiunte quattro strutture nuove (Pinerolo, Massa Marittima, Perugia e Genova). Altre sono in procinto di essere operative (Arezzo, Ivrea) e altre ancora iniziano a sperimentare il mix welfare da tempo inaugurato in via Ormea.I nuovi centri odontoiatrici sono la concreta testimonianza che ciò che vediamo realizzarsi quasi quotidianamente agli Asili all’insegna della solidarietà, ruota di fatto intorno a una welfare com-munity formata da centinaia di professionisti volontari ed è un collettore che arricchisce il tessuto civico italiano realizzando servizi assistenziali gratuiti, efficienti e soprattutto efficaci in ambito socio sanitario». […] E in altra parte del Libro scrive ancora Sergio Rosso: «La nostra ricchezza investita nella “Solidarietà” da ognuno di noi è costituita principalmente dalle nostre molteplici professionalità e dalla inclinazione, di almeno una parte degli oltre 22mila fratelli massoni, di passare “dalle parole ai fatti”. Donare un po’ del nostro tempo e della nostra professionalità per ‘ricostruire’ identità, dignità e speranza in chi l’ha persa, assume risvolti ben più ampi di quanto si possa immaginare […]Al di là delle opere benefiche che ognuno di noi può silenziosamente elargire in favore di coloro che hanno bisogno di aiuto, vi è una modalità speciale che ci caratterizza e che vede le nostre singole professionalità – spesso altamente qualificate e normalmente remunerate per il loro giusto valore – messe gratuitamente a servizio di chi non ha risorse.Questa maniera di esercitare solidarietà verso chi soffre, ovviamente, sottrae ad ognuno di noi tempo e, di conseguenza, mancato guadagno; ma il nostro operare è frutto di una pulsione interiore che ci induce a diventare “un uomo per gli altri”. Una ricchezza costituita da esperienza, cultura, braccia, menti e altissime qualificazioni e specializzazioni tutte orientate ad affiancare chi troverebbe altrimenti inaccessibili tali prestazioni. […]La via iniziatica, come sappiamo, implica un percorso di elevazione morale e spirituale. Il Libero Muratore lo intraprende attraverso un lavoro quotidiano finalizzato alla costruzione del Tempio interiore. […] La serie di esperienze che stiamo cercando di diffondere in tutta Italia ci è parsa l’unica possibile risposta alla “povertà che incalza”. Duplicare questa formula solidale già adottata in gran parte del nostro Paese, e renderla viva e operativa, spetta ora a tutti coloro che ne condi-vidono il senso abbracciando un percorso che implica la certezza che con l’impegno personale è possibile cambiare il mondo, o, almeno, contribuire fattivamente al bene dell’umanità. […] La Solidarietà Massonica rimane un punto centrale del Libero Muratore, ecco perché bisogna, comunque, perseguire al meglio questo impegno non calandolo dall’alto, ma radicandolo sul territorio, a tutti i livelli. Per questo la solidarietà, oggi più che mai, va promossa potenziando e

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Asili Notturni Umberto I

(tratto dal libro: Solidarietà e percorso iniziatico,L’impegno della massoneria contro vecchie e nuove povertà - pagg.130-131,

di Marco Novarino e Sergio Rosso) – Bonanno editore

affiancando le attuali associazioni massoniche a carattere filantropico. All’insegna di squadra e compasso si muove oggi, infatti, una welfare community formata da centinaia di professionisti volontari e da un numero crescente di Onlus, Associazioni e di filiali degli Asili Notturni Umberto I di Torino divenuti un germe e, allo stesso tempo, un collettore che arricchisce il tessuto civico italiano realizzando servizi assistenziali gratuiti, efficienti e soprattutto efficaci in ambito socio sanitario. Sono i fratelli del Goi che hanno dato vita, sul territorio, a una straordinaria alchimia comportamentale filtrata tra gli alambicchi del loro tempio interiore. […]Oggi sappiamo che la Federazione Italiana di solidarietà massonica ha vinto la sfida che qualche anno fa sembrava figlia di una meravigliosa utopia. […]La professionalità che possiamo impiegare per lenire le sofferenze dei più bisognosi lascia un’im-pronta indelebile in un contesto di welfare che integri veri bisogni e non duplichi soltanto dei servizi già esistenti al solo scopo di sentirsi utili o di alimentare il proprio ego. Il fermento dei fratelli che si riconoscono nella Federazione italiana di solidarietà massonica, peraltro, è oggi la nostra vera forza contro i muri del pregiudizio».■

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Alla base di tutto c’è una considerazione di una semplicità disarmante: intorno a noi ci sono persone che hanno bisogno di tutto e che non possono pagare nulla,

l’unico modo di aiutarle è di dare loro, nell’ambito del possibile, aiuti totalmente gratuiti che Il welfare statale è sempre meno in grado di offrire. Infatti non ha senso parlare di ticket calcolati in base ai certificati ISEE con chi non possiede niente.Questa scelta programmatica, mai abbandonata, ha generato tutta una serie di situazioni collaterali che hanno influenzato e influenzano la natura del-la Rete odontoiatrica e delle singole associazioni che la compongono.L’impegno della totale gratuità renderebbe, in ogni caso, insufficienti le risorse economiche che ven-gono ordinariamente reperite dalle contribuzioni del GOI, dalle periodiche donazioni delle logge e di singoli fratelli, da eventi finalizzati alla raccolta di fondi, dalla raccolta del 5 per mille, da una ricerca di finanziamenti condotta in modo sempre più costante e professionale presso fondazioni filan-tropiche, presso titolari di otto per mille, come la Tavola Valdese e i Buddisti.Ma allora, che cosa rende possibile l’avviamento, e soprattutto la gestione, della Rete odontoiatrica?È l’apporto totalmente gratuito dei volontari. Ma,

parlando di apporto dei volontari, occorre fare una serie precisa di considerazioni.In primo luogo, anche se ogni apporto di qualsi-voglia volontario è gradito e prezioso, parlando di servizi odontoiatrici non si può non fare riferimento a prestazioni di tipo e di qualità professionali.Questo è reso possibile proprio (e forse solo) dalla natura della Istituzione massonica che, unica nel suo genere, raccoglie al suo interno praticamente tutte le espressioni del mondo del lavoro e delle professioni. Tuttavia, non basterebbe ancora se, all’interno dell’Istituzione, non fosse fortemente sentito il bisogno di operare per il bene e per il progresso dell’Umanità, proprio quale completa-mento del percorso iniziatico. In altri termini, la Rete odontoiatrica può avvalersi non solo dell’aiuto di volontari qualificati ma può contare anche sul fatto che costoro siano numerosi e che l’Istituzione ne fornisca continuamente di nuovi.In secondo luogo, la totale gratuitàdelle prestazioni dei volontari da un lato, e dei servizi resi dall’altro, certifica la nobiltà dell’operato della Rete odonto-iatrica, allontanando e, comunque, rigettando ogni ipotesi di interessi o di vantaggi personali e egoistici.Infine, questo genere di solidarietà, costituisce una delle migliori e più inattacabili risposte al pregiudizio massofobico ormai ben noto a tutti.■

per il bene e per il progresso dell’Umanità

Nella “visione”, davvero “visionaria”, di Sergio Rosso c’è sempre stato un punto fondante, un elemento cardine irrinunciabile: “la completa gratuità dei servizi”, di ogni servizio reso alla moltitudine di non abbienti che bussa, quotidiana-mente, alla porta di via Ormea. Si noti che parliamo di servizi, non di carità, non di elemosina, non di beneficenza, ma di servizi “sociali” per persone che sono anche, in qualche modo, “cittadini”, parliamo cioè di solidarietà.

di Alberto Corrado

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Asili NotturniUmberto I

Perché la nascita degli Ambulatori Odontoiatrici

e i progetti ad essi collegati

Come e perché è stato scelto di dar vita agli Ambulatori odontoiatrici presso gli Asili Notturni di Torino? Quali sono oggi i servizi erogati e quali i progetti avviati in funzione dell’esperienza maturata agli Asili? In queste pagine Sergio Rosso ci illustra le fasi che hanno generato, oltre agli ambulatori, le varie iniziative mirate alla odontoiatria – il corso “Elementi di assistenza alla poltrona odontoiatrica”, l’importante progetto Bambini Ri-denti – fino alla nascita della Rete Odontoiatrica a cui è dedicato questo Numero Speciale di Fism Notizie.

a cura della Redazione

Nel 2009, con l’ausilio di 8 dentisti, decidemmo di dar vita ad un primo ambulatorio odonto-iatrico in via Ormea 119 a Torino. Già allora avevamo ben presente che le prestazioni

dentistiche erano e sono ancora oggi tra le più com-plesse e difficili da ottenere dal sistema sanitario, e sapevamo altrettanto bene che il benessere di un individuo dipende moltissimo dal cavo orale.È iniziata così l’avventura che ci ha portato sin qui: 3 studi odontoiatrici perfettamente attrezzati con riuniti e materiali di ultima generazione, una sala disinfezione e sterilizzazione all’avanguardia, videoradiografia digi-tale con endoorale, OPT e teleradiografia, sedazione cosciente, sofisticato software gestionale in rete, ecc.Da allora ad oggi questi studi dentistici – con i loro

servizi completamente gratuiti – hanno svolto un ruolo fondamentale nella salute di adulti e bambini residenti nella città di Torino e nell’area metropolitana che vivono in situazione di fragilità dimostrando il vero senso di welfare mix, come è stato denominato, in cui il privato, il “volontario”, interagisce con le strutture pubbliche, laddove esse non sono in grado di intervenire.Oggi i servizi erogati sono in costante crescita, oltre che sempre più qualificati, e i volontari che ci lavorano sono davvero numerosi. Gli interventi annuali eseguiti sono in linea di massima circa 3.500, resi possibili grazie ad un gruppo di lavoro che ora è composto da oltre sessanta volontari: 30 dentisti, 3 igienisti, 18 odontotec-nici, 6 assistenti alla poltrona, 5 volontari con funzioni organizzative e di segreteria.

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Un laboratorio odontotecnico supporta le attività dei laboratori interni e consente di intervenire in tempo re-ale sulle piccole riparazioni protesiche e sugli eventuali ritocchi. Per accedere ai servizi dello studio dentistico occorre una prenotazione presso la segreteria; ciò è possibile sia per privati cittadini con attestato Isee non superiore a € 8.000,00, sia per le strutture pubbliche come i Sert e il servizio socio-assistenziale del Comune di Torino, sia per le associazioni no-profit che operano nel mondo del sociale.Sono garantite le cure odontoiatriche in pazienti adulti, minori e disabili; in particolare si effettuano: avulsioni dentali, devitalizzazioni, otturazioni e sigillature, igie-ne dentale, protesi, e ortodonzia. Negli anni è sorta la necessità di formare personale in grado di aiutarci nel lavoro odontoiatrico e di accogliere e accompa-gnare i pazienti degli “Asili” durante tutta la cura; nel 2011 abbiamo perciò attivato un corso di formazione completamente gratuito. Il progetto è sorto anche in seguito ad una triste presa d’atto: Istat, Dossier della Caritas e Fondazione Dancan, Odacons… sono tut-ti d’accordo: «Otto milioni di italiani vivono in una condizione di indigenza, mentre cresce il disagio tra i giovani». «I giovani sono sempre più borderline».

«L’ascensore sociale appare bloccato anche nei percorsi formativi, fin dai banchi di scuola». «Giovani Emargi-nati dal Mondo del Lavoro: guadagnare, consumare e risparmiare per i giovani è un’impresa ardua». I dati divulgati danno corpo alla percezione di un disagio diffuso nel nostro Paese, che si traduce, in alcuni casi, in vera e propria miseria.A questo desolante spaccato gli Asili Notturni, come è loro costume ormai da molti anni, hanno cercato di contrapporre un ventaglio di iniziative concrete, finalizzate a contrastare l’avanzare di una povertà che dilaga e che investe giovani e meno giovani del no-stro Paese. Anche da questa constatazione ha preso vita il corso “Elementi di assistenza alla poltrona odontoiatrica”: un percorso che prevede 210 ore di lezioni, di cui 110 ore di teoria, 96 ore di pratica e 4 ore di esame finale ed una frequenza minima obbligatoria del 90% delle lezioni teorico/pratiche.Quest’ultima iniziativa, peraltro, mira anche a sensibi-lizzare le nuove generazioni alla solidarietà e al rispetto delle cose mostrando loro un esempio concreto dal quale emerge esplicitamente che è compito dei più

fortunati tutelare i più deboli ed indifesi, e che l’ugua-glianza sociale è un diritto che dobbiamo difendere tutti. Il corso si svolge con la partnership del Comune di Torino, l’autorizzazione della Regione Piemonte, il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Torino e dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI TORINO).Da quest’anno, oltre alle “Dispense” di quasi 400 pagine già in uso negli scorsi anni, costantemente aggiornate e ampliate, è stato fornito ai corsisti il nuovo libro-ma-nuale, edito dagli Asili, “Prevenzione del rischio in-fettivo - Istruzioni operative per lo studio dentistico”.Dall’anno scolastico 2015/2016, collaboriamo con l’Isti-tuto Professionale di Stato per l’Industria e l'Artigianato G. Plana e con l’Istituto Internazionale, e molti studenti hanno potuto vedere in pratica, dal vivo, le protesi mobili da loro create, posizionate in bocca ai pazienti.Il Corso gratuito di “Assistenza alla poltrona odonto-iatrica” – tenuto da una équipe di medici altamente qualificati, animati da principi indiscutibilmente ispirati alla fraternità e alla solidarietà – è nato con la certezza di colmare un vuoto professionale importante, e di offrire le basi per una “nuova professionalità” facilmente collocabile nel mondo del lavoro, malgrado le attuali ed oggettive difficoltà. Non a caso alcuni studenti hanno portato la loro esperienza alla maturità.

IL PROGETTO BAMBINI RI-DENTINel 2012, alla luce delle esperienze maturate nell’ambi-to degli studi odontoiatrici, abbiamo scelto di assicurare assistenza odontoiatrica e ortodontica gratuita anche a bambini e ragazzi che vivono in famiglie la cui condizio-ne sociale ed economica è di estrema fragilità; abbiamo pertanto dato vita al progetto “Bambini Ri-denti”; una iniziativa alla quale teniamo moltissimo e che per noi costituisce un vero e proprio fiore all’occhiello.Il gruppo di lavoro che si occupa nello specifico di questo progetto è costituito da quattro pedodontisti, quattro ortodontisti ed un igienista, 1 tecnico radiologo, 3 assistenti alla poltrona e 2 coordinatori del servizio. Questo progetto, d’intesa con l’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Torino, è finalizzato alla preven-zione di patologie odontoiatriche. L’aspetto preventi-vo ricopre un ruolo centrale in quanto una diagnosi precoce delle anomalie dentarie garantisce l’efficacia degli interventi e assicura loro un sano sviluppo. Le cure assicurate ai minori sono di natura conservativa, endodontica, ortodontica e di igiene orale.Dal 2014 è stata quindi avviata una stretta collabora-zione tra gli Asili Notturni Umberto i di Torino e la Casa dell’Affido del Comune di Torino per garantire le cure odontoiatriche anche ai minori che, temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo alla loro crescita,

Gli interventi annuali eseguiti sono circa 3.500, resi possibili grazie ad un gruppo di lavoro che ora è composto da una sessantina di volontari...

Torino

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seguono un percorso provvisorio di affidamento in altre famiglie. Questi piccoli pazienti sono vittime, in ambito odontoiatrico, di un sistema sanitario nazionale ormai giunto al collasso e in grado di erogare soltanto alcune prestazioni di base e con lunghi tempi di attesa. I bambini non sono adulti in miniatura e, rispetto ai “grandi”, sono di gran lunga più fragili.I bambini che crescono in condizioni di povertà ed esclusione sociale hanno minori probabilità, rispetto ai loro coetanei, di ottenere buoni risultati scolastici, godere di buona salute o trovare, successivamente, un buon lavoro. Possono entrare, pertanto, nel circo-lo vizioso dell’esclusione sociale. In Italia i bambini a rischio di povertà sono il 32% e sono incluse anche le famiglie i cui genitori lavorano.L’apparecchio ortodontico, fisso o mobile, per correg-gere anomalie di occlusione dei bambini, fondamen-tale per prevenire anomalie di sviluppo e di postura scheletrica, è diventato un lusso, basti pensare che il costo medio di un anno di terapia ortodontica è di 2.000-2.200 euro. Si tratta davvero di un lusso proprio perché la maggior parte delle Asl e degli ospedali sono carenti nelle cure odontoiatriche, e i tempi di attesa sono molto lunghi. Il Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti di Odontoiatria ha messo in evidenza che 5 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni necessita del den-tista, e una famiglia su tre non è in grado di garantire le cure del dentista ai propri figli.Le cure effettuate presso gli Asili Notturni di Torino sono garantite anche ai pazienti portatori di disabilità. Per molte persone un limite alla cura è spesso determi-nato da gravi difficoltà motorie, per questo motivo il servizio è dotato di un elevatore che consente il posizionamento del disabile sul riunito. In tal modo

l’eventuale deficit fisico non rappresenta un ostacolo alla cura odontoiatrica. Presso gli Asili abbiamo inoltre la possibilità di eseguire, nell’ambito di questo proget-to, le cure odontoiatriche avvalendosi della “sedazio-ne cosciente”, una forma di analgesia caratterizzata da una miscela composta da ossigeno e protossido di azoto che viene erogata e inalata attraverso una speciale apparecchiatura, la Sedation Machine, che permette di far superare ai piccoli pazienti la paura e il timore del dentista.Particolarmente utile ai portatori di deficit fisici e/o psichici, tale trattamento disinibisce, euforizza, com-batte stress, nervosismo, desensibilizza le mucose orali e potenzia l’effetto analgesico. Induce una sensazione di piacevole benessere psico-fisico e non è dannoso perché la sostanza inalata non altera i parametri fun-zionali e vitali e viene eliminata con la respirazione.La presenza in città di un ambulatorio odontoiatrico specialistico gratuito, e dedicato ai bambini, rappresen-ta una risorsa unica e innovativa che presenta sviluppi estremamente positivi nel contesto cittadino sia per ciò che concerne le prestazioni professionali altamente specializzate e qualificate, offerte a titolo esclusiva-mente volontario e gratuito, sia per quel che riguarda il consolidamento, il sostegno e la valorizzazione della rete di collaborazione tra soggetti pubblici e privati a favore delle persone più svantaggiate.La qualità di vita dei più piccoli è prioritaria: questi, infatti, crescendo, potrebbero pagare a caro prezzo le difficoltà di questo momento storico che rischia, in futuro, di togliere loro per sempre il sorriso.■

Per [email protected] - tel. 0115660804

(tratto dal libro: Solidarietà e percorso iniziatico,L’impegno della massoneria contro vecchie e nuove povertà - pagg.116-120,

di Marco Novarino e Sergio Rosso) – Bonanno editore

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Il laboratorio odontotecnico appena alle-stito in Via Ormea, costituito da un locale accogliente con due banchi di lavoro at-trezzati che consentono due postazioni

autonome e strumentazione all’avanguardia, sancisce un grande salto qualitativo nell’atti-vità dell’odontoiatria sociale.L’esperienza della Rete indica infatti che la domanda maggiore è costituita da protesi. Chi approda ai nostri studi si trova di fatto molto spesso in condizioni di salute denta-le estreme, in cui l’unico intervento ancora possibile resta l’installazione di una protesi.Avere, in sede, un proprio laboratorio con-sentirà un notevole potenziamento dell’atti-vità del Centro torinese, che mira a raddop-piare, nel prossimo biennio, il numero delle protesi da consegnare.

IL LABORATORIO ODONTOTECNICOCHIUDE IL CERCHIODal primo riunito usato... ...alla fabbricazione di protesi

Il laboratorio odontotecnico potrà supportare anche la do-manda degli altri studi della Rete, a partire proprio dal vicino ambulatorio di Pinerolo. Non si tratta, comunque, solo di numeri, ma dell’evoluzione di un pensiero e di un progetto.Si è partiti, a Torino, da un riunito usato e dall’iniziativa di un gruppo di fratelli dentisti e odontotecnici e, progressiva-mente, si è arrivati a una rete articolata di strutture analoghe che operano su tutto il territorio nazionale.E, ancora, si è partiti da interventi di prima necessità e urgen-za, da qualche estrazione e da cure conservative per arrivare alla distribuzione di protesi complete. Oggi si è in grado di produrre protesi all’interno della struttura. Altrettanto significativo è stato il percorso di approvvigionamento di risorse umane e di fondi. Dall’originario impegno autofinan-ziato, a strutture che hanno potuto avvalersi e si avvalgono di risorse economiche importanti reperite con un’azione costante – totalmente trasparente – di fundraising, cioè di ricerca di finanziamenti. Sempre nel rispetto delle idee fondanti, della completa gratuità di ogni servizio reso alla collettività e dell’alto grado di professionalità dei volontari, resa possibile dal bacino inesauribile di competenze e di conoscenze specifiche costituito dai fratelli del GOI.■

Nella palazzina di via Ormea, dove hanno sede i tre studi odontoiatrici degli Asili Notturni, è stato allestito un laboratorio odontotecnico completamente autosufficiente.Per gli Asili Notturni il laboratorio rappresenta davvero una svolta di straordinaria importanza.

da cura della Redazione

Il nuovissimo laboratorio odontotecnico degli Asili Notturni

Torino

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La “Casa della Fraterna Solidarietà”O.N.L.U.S. di Sassari

La Casa della Fraterna Solidarietà di Sassari è in Sardegna la sola realtà ad occuparsi anche dei poveri privi di denti, fra i quali non solo anziani, ma pure molti giovani uomini e “giovani donne” … a

proposito delle quali Aldo Meloni, presidente dell’Asso-ciazione, sottolinea che la situazione è ancor più grave: «una donna “sdentata”, che vuole guadagnarsi il pane, senza denti non va da nessuna parte … soprattutto se è ancora giovane e in cerca di lavoro; sdentata non la prende nessuno e il suo disagio è ancora più grande se il lavoro che cerca si svolge nel sociale; a pari condizione, paradossalmente, un uomo senza denti è più tollerato».Sappiamo tutti che la mancanza di denti, specialmente

per soggetti giovani, compromette l’aspetto estetico che è fondamentale per l’approccio al mondo del lavoro.Anche questa è una piaga lampante alla Casa della Fra-terna Solidarietà, «e in tal senso – prosegue Meloni – pro-prio in questi giorni abbiamo ricevuto una lettera em-blematica: “Salve, mi chiamo Anna, ho due figli a carico e sono separata e senza lavoro. Ho 49 anni e sono rimasta con pochi denti; in queste condizioni nessuno mi dà lavoro.

Sono orgogliosa, e solitamente non chiedo aiuto, ma ora ho bisogno che qualcuno mi aiuti davvero. Io non esco di casa da mesi e non ho amiche, né amici, e quando per necessità sono fuori casa mi vergogno e mi sento a disagio a parlare con altre persone o a sorridere … Qualcuno può fare qualcosa per me? Grazie infinite!”».Questa è solo una delle tante lettere o e-mail che Meloni riceve, e che cerca di verificare per poi intervenire con-cretamente. Di sicuro l’équipe odontoiatrica di Sassari

La crisi ha – in tutti i sensi – “tol-to il sorriso” a molti italiani e, in particolare, ai sardi! Ma c’è chi, in questa Regione, lavora inces-santemente per ripristinare il sorriso in chi l’ha perso… Primo fra tutti, Aldo Meloni – presi-dente della Casa della Fraterna Solidarietà – e che, come lui stesso ama definirsi, è un “pun-golatore” implacabile di tutti coloro che hanno confuso mas-soneria con filosofia, e quindi con un circolo culturale.La sua esperienza testimonia che non è necessario ricer-care tra le polverose pagine di storia “esempi di autentica vita iniziatica”.

a cura della Redazione

Aldo Meloni presidente della CdFS insieme con Gavino Dettori odontotecnico volontario e realizzatore delle protesi dentarie

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è davvero indispensabile sul territorio in quanto, qui più che altrove, le strutture pubbliche sono veramente carenti e nessuna delle 900 persone che fino ad oggi ha ricevuto gratuitamente una dentiera avrebbe mai potuto permettersela.Ebbene sì … “900 dentiere”: quest’anno, infatti, già ad ottobre sono state superate le 100 unità annuali. Le richieste sono moltissime, e all’Associazione i poveri si rivolgono soprattutto per via del “passa parola” «Ormai ci conoscono tutti sul territorio, e abbiamo richieste anche da persone disagiate che vivono in altre città – ci spiega Meloni –, ma in questi casi, per ovvi motivi, accettiamosoltanto chi dista da noi 30-40 chilometri, e non di più.La realizzazione della dentiera richiede varie fasi e messe a punto continue, soprattutto all’inizio, e per chi doves-se venire da più lontano sarebbe troppo dispendioso e complesso seguirne tutte le fasi: masticare con una dentatura malmessa potrebbe causare problemi di digestione con relative patologie».Quello di poter fornire gratuitamente le dentiere ai pove-ri era un sogno a lungo coltivato da Aldo Meloni, e che si è concretizzato anni fa in una sala dell’associazione che, grazie alla donazione di un “riunito”, la speciale poltrona da dentista con tutti gli accessori ipertecnologici di cui è dotata, si è trasformata in uno spartano ma efficiente studio professionale finalizzato a restituire il sorriso alle persone meno fortunate, e consentire loro una masticazione altrimenti completamente compromessa.Gli interventi rivestono quasi sempre un carattere di par-ticolare emergenza, perché, come è noto, la mancanza

dei denti compromette gravemente l’attività mastica-toria e genera tutta una serie di patologie correlate (ad es. problemi gastrici, ulcere, ecc.).

Attualmente, in Sardegna, le protesi ortodontiche non sono inserite tra i Servizi elementari di assistenza (Lea).Nessuno può negare le gravi conseguenze per la sa-lute di chi non è in grado di masticare: denutrizione, problemi di digestione. Eppure, nonostante la Regio-ne non paghi le dentiere, essa sostiene le cure per le malattie causate dalla cattiva masticazione. «Una contraddizione – dice Meloni – che ha conseguenze devastanti per tantissimi sardi. Questa grave carenza, fino a qualche anno fa, mi era ignota. È stata una si-gnora che, rivolgendosi a noi telefonicamente, ci ha prospettato la sua necessità di una dentiera, che le era stata rifiutata sia dall’Azienda mista che dalla Asl. Chi è povero e sdentato, e si rivolge alla Asl chiedendo una dentiera, si sente rispondere che deve pagare centinaia di euro, nonostante la mancanza totale o parziale della dentatura sia un handicap grave Nell’isola siamo i soli ad occuparci dei poveri privi di denti…».Peraltro, la Casa della Fraterna Solidarietà provvede anche alla donazione periodica della pasta adesiva che serve per sostenere la dentiera stessa, e che viene consegnata il giovedì mattina. Il servizio odontoiatrico, invece, è disponibile ogni mercoledì dalle ore 9 alle 10,30-11 e i pazienti devono recarsi in ambulatorio almeno tre volte…E, infine, a breve, un nuovo sogno da realizzare: un progetto che la Casa della Fraterna Solidarietà spera ardentemente possa diventare realtà nei prossimi mesi del corrente anno, o all’inizio del prossimo: l’attivazio-ne di un laboratorio per insegnare ad un gruppo di giovani down a realizzare le dentiere grazie al sup-porto dell’odontotecnico, del dentista e del loro team: due magnifici gruppi di “profani” meritevoli di grande plauso e gratitudine.■

Per [email protected] - tel. 3335920602

Aldo Meloni presidente della CdFS insieme con Gavino Dettori odontotecnico volontario e realizzatore delle protesi dentarie

SaSSari

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Nel presentare le attività di Europa Solidale Onlus potrebbe sembrare riduttivo parlare soltanto del laboratorio odontoiatrico, e questo vale anche per altre associazioni citate in queste

pagine. Tra le tante iniziative dell’Associazione, infatti,

oltre alla distribuzione di alimenti alle famiglie biso-gnose, vi è l’articolata attività medica: oculistica, pe-diatria, medicina sociale e preventiva, dermatologia, otorinolaringoiatra e, ovviamente, odontoiatria… Oggi, sono circa 100 i soci che aderiscono all’Associa-zione, prevalentemente Fratelli delle Logge dell’Oriente di Taranto del Grande Oriente d’Italia.Con l’aiuto di tutti, le piccole gocce quotidiane si tra-sformano in un fiume in piena che trascina le coscienze dal più profondo.Il nostro territorio presenta particolari criticità, ed è questo il motivo che ci ha indotto anni fa ad occuparci delle famiglie disagiate con uno sguardo particolare ai bambini. Occuparsi di coloro che non hanno risorse e fornire loro servizi e soluzioni a titolo completamente gratuito ci rende felici e orgogliosi di appartenere a quel-la grande famiglia che si chiama Grande Oriente d’Italia. In una città del sud come la nostra, dove a volte la salute è un lusso, è davvero importante mettersi al servizio di chi “non può” e contribuire a sensibilizzare la gente a fare visite di screening, o curare i denti di adulti e bambini che altrimenti non potrebbero permettersi di sottoporsi a cure di alcun genere soprattutto in questo settore.Le iniziative mediche, tipo visite gratuite di screening anche in ambito odontoiatrico solidale che la nostra As-sociazione porta avanti, sono promosse da “Preventour” e da ambulatori denominati “Il mio Dottore”.

A TARANTO...

AssociazioneEuropaSolidaleONLUS

«I nostri insegnanti e i nostri libri sono i principi massonici, i nostri operai sono prevalente-mente i nostri Fratelli, la nostra Tavola da disegno è la Vita, e la nostra palestra è la Società dove cerchiamo, senza pubblicità, di lavorare sempre per il Bene e il Progresso dell’Umanità». Questa sorta di piccolo manife-sto a cui si ispira l’Associazione Europa Solidale Onlus è ade-rente alla pratica che caratte-rizza questa realtà di Taranto, il cui fiore all’occhiello è costitu-ito dall’attività di odontoiatria completamente gratuita rivolta ad adulti e bambini.

di Pino Russo

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Preventour propone, in alcuni periodi dell’anno, giornate di prevenzione e visite gratuite di screening, anche in ambito odontoiatrico, rivolte a tutti i cittadini e realizzate nelle piazze in Calabria, Lucania e Puglia, in associazione con Regioni e Comuni, ASL e Croce Rossa Italiana.“Il mio Dottore”, effettua visite gratuite e cure odonto-iatriche (igiene, estrazioni semplici e otturazioni) in età pediatrica e adulta.

Riepilogo prestazioni effettuate nell’ambulatorio odontoiatricoL’ambulatorio odontoiatrico apre le porte quasi due anni fa, e nel mese di febbraio del 2016 inizia la sua attività clinica offrendo cure odontoiatriche gratuite ai più bisognosi. Nel 2016 è stato possibile curare poco meno di 200 pazienti. Nel 2017 le cure effettuate si sono attestate sullo stesso trend: 245 interventi odontoiatrici. Oggi nel 2018 siamo a quota 160, in attesa del dato di fine anno, oltre a 100 visite odontoiatriche preventive effettuate dal dott. Malagnino in Preventour 2017 e 120 in Preventour 2018.

Nella maggior parte dei casi i pazienti che arrivano in struttura sono bambini dai 5 ai 17 anni. I pazienti adulti sono in numero minore, ma per la fine di quest’anno si attende un aumento. La tipologia delle cure è pre-valentemente di natura conservativa, a tutti i pazienti vengono date anche le istruzioni di igiene orale, spaz-zolini e dentifrici.Il lavoro viene svolto da quattro medici odontoiatri (Dr Giancarlo Malagnino, Dr Nico Agrusta, Dr Osirida Zaccaria, Dr Aldo Vozza), da un’igienista dentale e un’as-sistente alla poltrona (Rossella Abbondanza). Il paziente viene visitato in primo appuntamento e in genere reca con sé una panoramica; quest’ultima è frutto di un accordo con l’ospedale.Presto si aggiungeranno altri due nuovi medici odon-toiatri. L’ambulatorio odontoiatrico presenta due unità operative (riuniti), un’autoclave, numerosi servomobili, un radiografico endorale, una sigillatrice.■

Per informazioni:[email protected] - tel. 3357888979

% Tipologia di cure odontoiatriche - Anno 2017 -Conservative 56%Estrattive 34%Altre 10%

Medici dentisti e Assistenti alla poltrona volontari/e dell'Associazione Europa Solidale da sinistra: Osiride Zaccaria, Rossella Abbondanza, Domenico Agrusta, Katia Vasco e, nella pagina accanto, Giancarlo Malagnino

TaranTo

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Ecco qui di seguito l’affascinan-te genesi degli Asili Notturni di Pinerolo, dal concepimento – frutto di un’ispirazione – alla nascita e conseguente radica-mento sul territorio. Un proces-so apparentemente lento e me-tabolizzato via via… E poi, quasi per incanto, ecco incastrarsi, una dopo l’altra, le condizioni di una fantastica alchimia che partendo da un “tarlo” della coscienza, rende concreto un progetto intorno al quale si ag-gregano fratelli contagiati dallo stesso virus benefico chiamato “solidarietà” che si annida da anni tra le pareti degli Asili Not-turni di Via Ormea, a Torino.

di Carlo Gremo

Siamo nati quasi per caso, quando, per uno dei fratelli, ascoltando qualche anno fa il Presidente Sergio Rosso spiegare cosa si facesse presso gli

Asili Notturni di Torino, fu come per Paolo l’illuminazione sulla strada di Damasco; niente di così fantastico o profetico, ma un tarlo, una di quelle domande che ti pungono e che riemergono nei momenti più impensati: perché non facciamo gli Asili Notturni a Pi-nerolo? Questo fratello scrisse una proposta

tacita, persa e successivamente ritrovata, ma ormai scaduta d’interesse agli uditori, ma per un caso fortuito questo fratello si trovò circa 2 anni fa, durante una cena, immeritatamente, allo stesso tavolo del Presidente Sergio Rosso e, con candore e faccia tosta, gli chiese se fosse stato possibile aprire gli Asili Notturni a Pinerolo; Sergio stette un attimo pensoso, poi diede il numero di cellulare al fratello invitandolo alla Sede di Torino per parlarne con calma. Dopo tre giorni il fratello si recò a Torino, visitò insieme ad un altro fratello tutta la struttura, le camere del dormitorio, la sala di ristorazione, le cucine, i gabinetti dentistici e, guidato da Sergio, incominciò l’avventura, puntando sull’apertura di uno studio dentistico a Pinerolo dedicato a chi non può permettersi i costi di queste cure.Iniziò a coinvolgere il Sindaco di Pinerolo per ottenere un locale adatto allo scopo, forse c’era, ma per motivi di equilibri politici non fu possibile ottenerlo in comodato d’uso; cercò di coinvolgere la Diaconia valdese, ma era troppo presto per immaginare di usare un loro locale, per cui Sergio gli dette il mandato di cercare un locale in affitto, a Pinerolo, in una zona adatta alla bisogna.Ne scartarono, visionando le mappe, 6 o 7, ne visitarono 4 ed infine scelsero l’attuale, quello in via Saluzzo 133: un locale a piano terra, ex bar, con una cantina sotto al pavimento molto adatta per accogliere parte dei nostri macchinari.Iniziò, siamo nella primavera 2017, l’iter burocratico, i contratti, gli allacciamenti, i documenti per il cambio d’uso del locale, per il quale il Comune di Pinerolo ci abbuonò ogni costo, e finalmente, all’inizio di giugno iniziammo i lavori di trasformazione del locale bar in studio dentistico, con nuovi impianti idraulici, pneumatici, elettrici e così via, aiutati da diversi fratelli imprenditori che quo-tarono al minimo le loro prestazioni.Isolammo dalle radiazioni i muri del laboratorio, modificammo il locale affinché le persone disabili potessero averne l’accesso, ci dotammo del sistema informativo necessario, collegammo il macchinario donatoci da Sergio e, finalmente, a metà maggio 2018 ricevemmo le autorizzazioni necessarie per operare.Decidemmo che avremmo solamente visitato e curato quei pa-zienti che fossero in possesso dei requisiti prestabiliti e presentati dal CISS, dalla comunità montana e dalla Diaconia Valdese. Con l’assessore ai servizi sociali stabilimmo i contatti e l’iter da seguire. Ci organizzammo e al 6.6.2018 effettuammo la prima visita.

LO STUDIO DENTISTICODEGLI ASILI NOTTURNI DI PINEROLO

Pinerolo

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Ciò che abbiamo constatato è che, contrariamente alla realtà nella quale i nostri dentisti sono abituati ad operare, i pazienti con necessità di protesi sono più del 50%, per cui avendo trovato degli odontotecnici che collaboreranno con noi in regime di solidarietà e praticamente quasi al solo costo del materiale, ci stiamo attivando con molta determinazione nel raccogliere offerte per finanziare questo deciso cambio del pano-rama da curare, e stiamo lavorando per raggiungere la piena attività dello studio incrementando il numero dei dentisti, odontotecnici ed assistenti alla poltrona.Contiamo pertanto che nei prossimi anni continuino ad arrivarci i finanziamenti del GOI, della Comunità Valdese e il sostegno dei tanti privati che, con somme qualche volta molto importanti, ci stanno permettendo una operatività senza problemi finanziari.■

Per [email protected]

Ad oggi (novembre 2018) la situazione è la presente:

Prestano a titolo completamente gratuito, compreso i rimborsi spese che non esistono, i seguenti volontari:

Pazienti presentati dal CISS, comunità mon-tane e Diaconia Valdese 220

Pazienti visitati 70

Visite effettuate 170

Pazienti con cure finite 18

Lo Studio dentistico in attività

Dentisti 9

Assistenti alla poltrona 9

Volontari per organizzazione e segreteria(a rotazione) 7

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Premesso che i locali dell’Associazione (circa 160 mq) sono stati concessi dal Comune in como-dato d’uso gratuito, va detto tuttavia che non poche sono state le difficoltà da superare per

ristrutturare i due stanzoni e trasformarli nella acco-gliente e funzionale sede attuale; merito questo della generosa, infaticabile ed entusiasta opera di alcuni fra-telli della Giustizia e Libertà. Per di più in corso d’opera è comparso pure un vincolo delle Belle Arti di Siena che ha rallentato molto i lavori ed aggravato i costi.Nulla sarebbe stato possibile però senza l’aiuto deter-minante degli Asili Notturni di Torino che hanno donato il riunito dentistico ed altri macchinari indispensabili. Ma va anche ricordato, oltre al contributo economico, il costante supporto morale fraterno del fr. Sergio Ros-so – GMA e presidente degli Asili Notturni – specie nei momenti (che non sono mancati) nei quali sembrava che tutto sarebbe rimasto un sogno irrealizzabile.Né va dimenticata la generosità di alcuni profani: ad esempio la donazione di un defibrillatore e di un fri-gorifero farmaceutico per la conservazione di farmaci per l’emergenza da parte di una signora di origini mas-setane e da molti anni residente altrove, o quella di un aspiratore per eventuali urgenze respiratorie ed altre apparecchiature dentistiche da parte di due odontoiatri non fratelli.Un aiuto economico è pervenuto anche da Logge di

Orienti vicini (Follonica, Siena, Piombino) nonché di Massa. Al momento la struttura può disporre di un fra-tello Odontoiatra e di 3 infermieri professionali “formati” per l’assistenza alla poltrona.I pazienti odontoiatrici in trattamento, o già trattati, sono 31, diciassette dei quali inviati dai Servizi Sociali sulla base di una convenzione stipulata con la ASL e con il Coeso-SdS; 7 sono ragazzi minorenni affidati ad una Comunità cattolica di Massa Marittima, gli altri sono giunti personalmente, naturalmente muniti di certificazione reddituale e patrimoniale.Oltre che da Massa, i pazienti provengono dai Comuni del comprensorio (Gavorrano, Follonica) ed 1 da una comunità assistenziale di Grosseto. Al momento l’Ambu-latorio dentistico è aperto una volta a settimana (ma in caso di incremento della domanda è già programmabile un’altra seduta settimanale).I trattamenti che vengono effettuati sono quelli di tipo conservativo e di igiene dentale: pulizia con ul-trasuoni, devitalizzazioni, otturazioni, estrazioni dentali e radicolari ecc.Sono però giunti 3 bambini necessitanti di apparec-chio correttivo in condizioni da dover intervenire con una certa urgenza; e qui dobbiamo mettere un nome e cognome, cosa che abbiamo finora evitato perché nessuno di noi cerca visibilità personale, ma solo sod-disfazione interiore; però non possiamo passare sotto

L’ambulatorio odontoiatrico gestito dalla Associazione “MassAdotta ONLUS”, creata dai fratelli del R.L. Giustizia Libertà 823 all’Or. di Massa Marittima, e inaugurato nell’aprile u.s. alla presenza del G.M, e del GMA, del Sindaco, del Vescovo e dei vertici della ASL toscana sud-est, ha iniziato la sua attività a fine maggio del 2018, poco più di un mese dopo la sua inaugurazione. Qui di seguito ci vengono descritte, da chi le vive in prima persona, le fasi pratiche ed emozionali di questo importante periodo di rodaggio che ha già cominciato a dare i suoi frutti.

di Sergio Frangioni

ONLUS

maSSa mariTTima

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Lettera alla redazione dal presidente della onlus Massadotta

di Roberto Schiavetti

Il mio nome è Roberto e sono presidente della Onlus “MassAdotta” nata nella Maremma Toscana e precisamente a Massa Marittima da un grup-

po di ffrr. della Giustizia e Libertà n° 823 per dare un contributo a tutti coloro che, trovandosi in difficoltà economiche, non hanno la possibilità di accedere a cure dentistiche.

La redazione di FISM notizie, nel preparare questo numero speciale dedicato interamente alla Rete Odon-toiatrica completamente gratuita, sorta in questi ultimi anni in gran parte d’Italia, ci ha sollecitati a collaborare fornendo una sintesi delle attività svolte nel nostro ambulatorio, e le esperienze vissute nella nostra realtà. Cosa che con grande piacere abbiamo affidato al fratello Sergio Frangioni direttore sanitario del centro nonché centro motore di tutta l’attività.

Tuttavia, personalmente ho sentito l’esigenza di condividere ed esternare in queste pagine alcune sen-sazioni regalatemi da questa nuova esperienza di vita.

Nel quotidiano, tra noi fratelli, si parla spesso di solidarietà, di essere disponibili verso gli altri, di te-stimoniare i principi che ci sono propri nell’apparte-nenza alla Massoneria ecc… Bene! Ma, poi, viene da chiedersi: quand’è che abbiamo la riprova che forse ci stiamo riuscendo?

Oggi posso rispondere che la riprova proviene si-curamente dal saluto spontaneo del bambino che, dopo essere stato visitato e curato dal dentista, ci saluta sorridente con la sua manina minuscola e ti dice ciao insieme al sorriso riconoscente, ma dignitoso, della madre, oppure dal cenno silenzioso del “capo” fatto da quel signore che a cinquant’anni non ha lavoro, ha perso la famiglia e non osa sorridere, o dal giovane sedicenne del Ghana che, per malnutrizione, ha difficoltà a ma-sticare perché la sua dentizione non è più regolare e, non conoscendo la lingua, con il suo sguardo intenso e luminoso ti guarda e ti allunga la mano per dire grazie.

Sì cari fratelli, a mio avviso, provare queste emozioni è il modo migliore per dire a me stesso che sto facendo un percorso positivo, che la mia presenza in loggia ha avuto valore, che la costruzione del mio Tempio interiore può continuare...■

Per [email protected] tel. 0566903496 - 3349258319

silenzio la generosità del nostro Odontoiatra dott. Angelo Maria Cappelloni che non ha avuto la forza di abbandonare a se stessi questi ragazzi e si è fatto carico personalmente di fare quanto necessario per due di loro; per il terzo ci stiamo organizzando per intervenire tramite la struttura.Quanto sopra esposto ci può indicare gli obiettivi che dobbiamo porci per il futuro, dopo questa prima fase di attività che possiamo considerare come di “rodaggio” e per di più coincisa con il periodo estivo: sarà necessaria un’opera di sensibilizzazione verso gli odontoiatri, Fratelli e non, che al momento non hanno fornito che una generica disponibilità, cercare di ampliare il numero dei volontari e, nel caso, provvedere alla loro formazione tecnica e soprattutto assicurar-ci una base economica che possa permettere un’azione più completa (es. protesi mobili) ed affrontare con maggiore serenità il futuro.■

Lo Studio Odontoiatrico di Massa Marittima

13 aprile 2018 Inaugurazione degli Studi

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A poco meno di due anni dalla nascita della nostra associazione di volon-tariato, al di là dei risul-

tati pratici ottenuti con la prima delle iniziative messe in campo, la odontoiatria sociale, e di cui si è ampiamente raccontato in un precedente numero, è molto più utile fare delle riflessioni su cosa abbia significato mettere i ffrr. del nostro collegio in rapporto con il mondo del volontariato, con i veri bisogni della gente, fare capire quanto è drammatica non tanto e non solo la vita dei derelitti, dei diseredati dalla nascita, di quelli cioè che abbiamo sempre immaginato non avere conosciuto altro e, quindi, non avere in un qualche modo avuto necessità di mutare il proprio stile di vita, ma anche e soprattutto quella delle nuove povertà.Strettamente legata alle crisi economiche e finanziarie della Società, questa produce più difficoltà all’a-dattamento, disgregazione delle famiglie quando non addirittura il ricorso al gesto estremo del suicidio.

In Calabria, nello scorso anno, è stata sancita una svolta vera e propria verso l’approccio alla solidarietà confluita nell’esigenza di dar vita all’associazione di volontariato Salus et Virtus le cui attività sono già operative nell’ambito della odontoiatria sociale, esercitata nel settore pubblico previa convenzione con le aziende sanitarie provinciali (ASP) della Regione, ed in particolare a Cosenza e a Catanzaro per la collaborazione in ambito sanitario riguardante l’assistenza odontoiatrica. A poco meno di due anni dalla nascita della nostra associazione di volontariato, al di là dei risultati pratici ottenuti, desidero so-prattutto condividere alcune considerazioni sulla dinamica che ha generato nel nostro ambito una vera e propria rivoluzione culturale…

di Beppe Messina

AssociazioneSalus et Virtus

CaTanzaro - CoSenza

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Questa è a mio avviso la vera rivoluzione cul-turale indotta dalla operatività di Sergio Rosso, che ha saputo trasformare una struttura già esistente, gli Asili Notturni, importante certo, ma a valenza esclusivamente territoriale, in una poderosa macchina capace di indurre e trainare attività assistenziali qualificate in tutta Italia. E parlo di una vera e propria rivoluzione culturale perché si sta finalmente riuscendo a scardinare il comune sentire che faceva guardare in maniera critica tutto quello che si poneva al di sopra delle attività squisitamente esoterico-iniziatiche.Ritornando alla nostra esperienza, stiamo regi-strando una migliore attenzione da parte dei nostri fr e non solo che ci fa ben sperare sulle possibilità di ampliamento della sfera di inte-resse. Alla già citata odontoiatria sociale, che dal mese di novembre vede all’opera anche due igienisti dentali, contiamo di aggiungere entro la fine dell’anno la consulenza legale

da svolgersi con il concorso di ffrr. avvocati coordinati sul territorio regionale così da poter coprire un bisogno apparentemente secon-dario, la tutela del proprio diritto, ma che in realtà va ad aggiungersi ad altre frustrazioni e altre povertà.E la migliore comprensione ed accettazione del fenomeno si percepisce anche attraver-so l’ingresso delle tematiche solidaristiche nelle attività delle logge (la R. L. Mediterra-neo ha organizzato tre tornate in merito) e nella riscoperta di iniziative importanti finora rimaste nell’ombra.In conclusione, si sta realizzando, e noi ci sen-tiamo parte integrante di questo nuovo pro-cesso, una splendida e interessante integra-zione tra Massoneria speculativa e Massoneria operativa, così da poter dare giusta esecuzione all’assunto fondamentale recitato in tutte le logge alla apertura dei lavori: “lavorare al bene e al progresso della umanità”.■

Azienda Sede Ambulatorio Inizio attività Prestazioni eseguite

ASL di CATANZARO Soverato Maggio 2017 980

ASL di COSENZACosenza città Dicembre 2017 240

Amantea Aprile 2017 140

Attività di Odontoiatria Sociale dell’Associazione Salus et Virtus(dal mese di novembre, a Soverato, il servizio potrà contare anche su 2 sedute mensili di igiene dentale).

Nella foto: il responsabile organizzativo dell'ambulatorio di Cosenza, sig. Pantusa, il dott. Vilardi e le Assistenti alla poltrona Mastroianni e Bonocore insieme ad un giovane paziente del Gambia.

Nella pagina a lato: lo Studio odontoiatrico di Amantea.

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In ordine di tempo, Camerano è stata la prima filiale degli Asili Notturni che ha aperto i battenti alle cure odontoia-triche perché due fratelli, e stimati pro-fessionisti nell’ambito dell’odontoiatria nel proprio territorio, hanno scelto con entusiasmo di aggiungere un nuovo piccolo mattone per la costruzione del Tempio della Solidarietà mettendo in campo la loro professionalità con lo scopo di fornire prestazioni odontoiatri-che a persone indigenti, italiane e non, segnalate e inviate loro dall’assessorato ai Servizi Sociali. Tutto nacque un sabato mattina a Roma oltre tre anni fa…

di Paolo N. Corallini-Garampi

T utto nacque un Sabato mattina a Roma dopo una riunione a Villa “Il Vascello”; fuori diluviava, come spesso accade Roma, e numerosi Fratelli aspettavano ansiosa-

mente un Taxi che tardava ad arrivare. Ne arrivò for-tunatamente uno, e il Fratello Sergio Rosso mi invitò a condividere il percorso fino alla stazione Termini. Durante il tragitto cominciammo a parlare di molte cose e quando dissi di essere un Medico Dentista da oltre 35 anni, il fr. Sergio Rosso, Presidente degli Asili Notturni “Umberto I” di Torino, iniziò a spiegarmi le numerose attività benefiche assistenziali messe in atto da tanti anni sotto l’egida di questa nobile Istituzione e mi parlò degli studi Dentistici operanti nella Città di Torino presso la sede centrale degli Asili Notturni, e fu così che rimasi affascinato, quasi folgorato dalle parole di Sergio Rosso, al quale promisi che mi sarei attivato in tal senso. Durante il viaggio di ritorno in treno telefonai all’amico e fratello Antonio Colletta, anch’egli Medico Dentista, e probabilmente era così contagioso il mio entu-siasmo che contagiai anche lui e decidemmo così di iniziare insieme questo progetto.L’indomani mattina contattammo il Sindaco del Comune di Camerano (il quale ci conosceva per-ché avevamo organizzato numerose conferenze culturali in quel Comune, una delle quali tenuta dal Fratello Claudio Bonvecchio) e gli esponemmo il progetto della nostra iniziativa benefica volta a prestare cure odontoiatriche gratuite a persone

Portone d'ingresso dello Studio

LA FILIALEMARCHIGIANA

DEGLIASILI NOTTURNI

UMBERTO IDI TORINO

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veramente bisognose e segnalate dai competenti uffici comunali collegati ai Servizi Sociali. Il Sindaco si mostrò subito disponibile e, dopo un lungo e periglioso iter burocratico, ci concesse l’utilizzo, in comodato d’uso, di locali già sede nel passato di un ambulatorio veterinario.A nostre spese ristrutturammo e mettemmo a nor-ma i locali, li dotammo di attrezzature odontoiatri-che e di strumentazioni, in parte ricevute dagli Asili Notturni e da un altro collega, e in parte acquistate da noi, e dopo i necessari collaudi e autorizzazioni lo studio venne aperto e cominciò l’attività.Era nata così la Filiale Marchigiana degli Asili Notturni “Umberto I” di Torino, nel Comune di Camerano. Iniziarono di lì a breve le terapie odontoiatriche con tanto entusiasmo e spirito di amore verso il prossimo. Purtroppo in quel periodo la stampa locale si scagliò contro la Giunta Comunale, rea, se-condo loro, di aver concesso dei locali a “dei dentisti deviati”,… si!! Avete letto bene; noi due venimmo definiti “deviati” perché appartenenti alla Massoneria. Venne convocata una Seduta di Giunta straordinaria voluta dall’opposizione per far sì che la concessione venisse revocata.Il Fratello Colletta presenziò a tale riunione e affer-mò la legittimità del nostro operato e il sacrosanto diritto di associarsi all’Istituzione… e sottolineò, davanti all’aggressivo pubblico, che il locale della Sala Consiliare era intestata a Giuseppe Garibaldi già Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.Successe, credete, una vera e propria bagarre…

indegna di un paese civile, padre di valori, come l’Italia è sempre stata. Noi, incuranti e ancor più motivati, continuammo a lavorare in un silenzio operoso e attento, riscuotendo la gratitudine dei pazienti bisognosi di cure e assistenza.A distanza oramai di oltre tre anni dall’inizio di questa avventura possiamo dire di essere molto soddisfatti, e di sentirci arricchiti spiritualmente, consapevoli e convinti che essere Massoni non significa solamente riunirci nelle nostre Logge ma anche operare nella Società Civile in cui viviamo per servire gli altri, i meno fortunati, applicando quei principi di cui parliamo sempre durante i nostri Lavori di Log-gia: la Fratellanza, l’Uguaglianza, la Compassione, l’Umanità e l’Amore. Le prestazioni che forniamo sono: Visite Odontoiatriche e Piani di Trattamen-to, Radiografie Endorali, Igiene Orale e Profilassi, Terapia Conservativa, Pedodonzia, Chirurgia Orale, Parodontologia e Protesi Mobili.■

Per [email protected] - [email protected]

Nel 2018 sono state eseguite:

Sedute di Igiene Orale 20

Visite odontoiatriche 32

Terapie Conservative 66

Estrazioni 31

Terapie Canalari 9

Protesi Mobili 6

Lo Studio odontoiatrico di Camerano

Camerano

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Il Rituale ci ricorda come ognuno deve mettere in pratica il dovere di soccorrere il proprio Fratello, di alleviare le sue disgrazie, di assisterlo con i propri mezzi e compiere questo atto senza alcuna osten-

tazione. Da quanto sopra, e sulla base dell’esempio degli Asili Notturni Umberto I di Torino, tutto ha avuto inizio. In primis la sensibilità del fr. Fabio Bastianini in qualità di “specialista di prodotto”, di organizzatore di corsi e di convegni nell’ambito odontoiatrico, sulla base delle esperienze e richieste quotidiane che dal suo osservatorio professionale raccoglieva; egli ha sondato la volontà di alcuni fratelli medici dentisti e, dalla loro adesione e plauso, ne ha iniziato a parlare con il Presidente del Collegio del tempo fr. Antonio Perelli che lo ha spinto a proseguire, a parlarne e ad organizzarsi con il fr. Sergio Rosso, Presidente degli Asili Notturni Umberto I di Torino. Il supporto ricevuto dal fr. Sergio è stato enorme, e con grande buona volontà è stato aperto un dialogo con il l’Assessore alle politiche sociali del Comune di Perugia sig.ra Edi Cicchi e il Sindaco Andrea Romizi che, compresa e sposata l’iniziativa, hanno offerto dei locali ad un affitto oneroso, anche se agevolato. Oltre a questo validissimo aiuto ricevuto dal Comune di Perugia, un grandissimo aiuto e un particolare ringraziamento va indirizzato al GOI, Grande Oriente d’Italia, al RSAA

A portare la Luce della concreta Solidarietà Massonica a Perugia è stato un grande lavoro inizia-tico individuale e di eggregore collettiva e Fraterna, come nei no-stri architettonici lavori, ed è così che l’odontoiatria sociale è stata destinata ad essere solo il primo nodo nella costruzione di una rete di servizi sociali a favore dei più deboli. Voluto fortemente dal fr. Fabio Bastianini, oggi finalmente lo studio odontoiatrico è in pro-cinto di aprire i battenti ed effet-tuare le prime cure entro l’anno.

di Rossano Cervini

Associazione

e la luce della Solidarietà Massonica

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Rito Scozzese Antico e Accettato e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che hanno dato un primo sostanziale apporto allo sviluppo del tutto. Per l’acquisto dei materiali di consumo, e per tutte le necessità tecniche dell’Ambulatorio, sono stati attivati canali di raccolta fondi. La prima iniziativa a rispondere agli appelli il 24 agosto 2018 è stata la rassegna di eventi culturali e di solidarietà “Convivio con l’arte” da me organizzato, che prevede spettacoli ed apericena il cui intero ricavato è stato destinato all’Ambulatorio Solidale e ad altre Associazioni di volontariato del territorio che svolgono una missione quotidiana a beneficio diretto e indiretto di tutti noi. Una seconda iniziativa è stata la donazione del Tronco della vedova della Tornata Congiunta di tutte le Logge Perugine che si è tenuta il 13 ottobre 2018, in cui la maggior parte delle logge ha devoluto 10 € per ogni Fratello di Loggia presente o assente alla manifestazione. Hanno dato ulteriormente forza al progetto la disponibilità a collaborare in qualità di Volontarie, di gran parte delle Sorelle del Capitolo Iside n. 10 di Perugia Ordine delle Stelle d’Oriente. Ricevuti i locali e verificata l’idoneità di massima degli stessi è stato creato un progetto di ristrutturazione grazie all’impegno di un fr. ingegnere, in collaborazione con un fr. ingegnere elettrotecnico, che hanno creato la divisione degli spazi lavorativi, di tutti gli impianti elettrici e idraulici a norma, la realizzazione di un bagno per diversamente abili, oltre alla ripulitura e imbiancatura generale. L’opera realizzativa del progetto è stata eseguita dall’impresa edile MB del fr. Marco Baldoni; successivamente un grande lavoro ha richiesto l’installazione della poltrona odontoiatrica attrezzata, chiamata “riunito” e, infine, la predisposizione di tutte le attrezzature necessarie ha permesso di inaugurare i locali il 17 Aprile 2018, alla presenza dell’Assessore alle politiche sociali Edi Cicchi, all’Assessore al Bilancio Cristina Bertinelli, il Sindaco Andrea Romizi, Il Presidente del Collegio fr. Luca Castiglione, il Vice Presidente fr. Augusto Vasselli, il Presidente FISM fr. Sergio Rosso, il Gran Maestro fr. Stefano Bisi e numerosissimi Fratelli della Comunione umbra. Con il primo grande risultato di avere una sede ambulatoriale, si è quindi proceduto alla costituzione, presso lo studio notarile di un fr. Notaio, dell’Associazione “Asili Notturni Umberto I Umbria” sottoscritta da circa 30 soci fondatori. Nell’occasione sono state definite le cariche e nominati i fratelli scelti a ricoprirle:

• Presidente: fr. Fabio Bastianini,• Vice Presidente: fr. Santino Rizzo,• Segretario: fr. Santilli Filippo,• Tesoriere: fr. Urbani Marziliano,i Consiglieri:• fr. Gargiulo Luigi, Coordinatore Sanitario,• fr. Montanari Antonio, Coordinatore Sanitario,• fr. Cervini Rossano, Addetto alla comunicazione.• Auditore: fr. Castiglione Luca Nicola.Ora siamo alle battute finali, anche se tutta una serie di pratiche burocratiche ci stanno mettendo a dura prova e l’auspicio è di poter aprire i battenti ed effettuare le prime cure entro questo anno, oppure al massimo nei primi giorni del nuovo anno, dopo le festività.I servizi odontoiatrici offerti saranno: visita odonto-iatrica, piano terapeutico, cure di primo intervento, estrazioni, otturazioni, devitalizzazioni e cura del dolore.Una volta messa a punto l’attività quotidiana sopra descritta, è in previsione lo sviluppo di un progetto per la città di Terni, oltre alla richiesta di accreditamento e l’organizzazione di Corsi gratuiti di Assistente di Pol-trona (ASO Assistente Sanitario Odontoiatrico) volti a creare figure professionali idonee a questa qualifica. Vorrei concludere questo Report sullo stato dell’arte dell’Ambulatorio Odontoiatrico Oculistico Solidale di Perugia con le parole scritte dal Gran Maestro nell’edi-toriale del periodico FISM Notizie del febbraio 2018: «La solidarietà che noi liberi muratori diamo a tutti quanti ha un alto valore di misura e costituisce lo strumento indispensabile per proseguire il lavoro iniziatico. Un libero muratore non può non sentire nel più profondo dell’animo il preciso e alto dovere della solidarietà e deve applicarla senza discriminazioni».■

Per [email protected] - tel. 3389081643

Il fr. Fabio Bastianini, con il GM Stefano Bisi e il GMASergio Rosso, mentre illustra le attività degli studi

al sindaco di Perugia

Perugia

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Quello che ha caratterizzato la co-struzione dell’ambulatorio di Ge-nova sono state la perseveranza e l’ostinazione con cui si sono

sapute fronteggiare, e superare, le difficoltà iniziali. Gli uomini non sono sempre all’altez-za delle loro intenzioni e i primi tentativi di ristrutturare i locali di via Berghini non hanno avuto buon esito.Tuttavia, il gruppo di volontari genovesi, costituitosi nell’associazione ALEF ODV, e co-ordinato dal Presidente e dal vicepresidente del Collegio dei MM VV della Liguria, Carlo Alberto Melani e Innocente Ramoino, non si è mai dato per vinto e ha saputo trovare una soluzione alternativa, molto più pro-mettente del progetto originario, siglando con il fratello Franco Norville, odontoiatra prossimo alla pensione, un contratto di lo-cazione del suo studio odontoiatrico sito in via Damiano Chiesa 1, nei pressi della Casa Massonica di Genova.Il nuovo studio è stato inaugurato il 16 otto-bre 2018, alla presenza del Gran Maestro Ste-fano Bisi, del Gran Maestro Aggiunto, Sergio Rosso, dei membri del Collegio dei MMVV della Liguria, dell’ Assessore alle Politiche edu-cative e dell’istruzione e alle Politiche socio sanitarie del Comune di Genova, Francesca Fassio, del capo del gruppo consigliare della Lega Municipio 2 centro ovest con delega alla sicurezza, Michele Pastorino, e della re-sponsabile ATS (ambiti territoriali sociali) Municipio 2 centro ovest, Sara Medici.

Mentre si svolgeva l’inaugurazione dell’ambulatorio odontoiatrico di Genova c’era quel ponte spezza-to ancora negli occhi, nel cuore e nella mente di tutti. Quei due mon-coni, protesi come mani disperate che non riescono più a stringersi, sono soprattutto un monito: tocca agli uomini porre rimedio ai disa-stri che gli uomini hanno causato. Nel giorno in cui l’ambulatorio è stato inaugurato, le autorità citta-dine hanno invitato il Gran Mae-stro Stefano Bisi a visitare il sito. Il nostro Gran Maestro ha accettato esclusivamente per portare la te-stimonianza della nostra Istituzio-ne, ma ha espressamente richiesto che il sopralluogo avvenisse senza clamori, in punta di piedi, nel ri-spetto per le vittime e per quanti ci stanno tuttora lavorando.

a cura della Redazione

GENOVAPER NOI…

“La miseria è opera degli uomini. Solo gli uomini la possono eliminare”

genova

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La struttura preesistente dello studio è stata oggetto di alcuni interventi di manutenzione e di ammodernamento della attrezzatura e della strumentazione, tali da renderla maggiormente efficiente e funzionante. Il fratello Roberto Bo-navia della R. L. Athena 1295 all’Or. di Imperia ha installato un nuovo riunito e si è provveduto all’acquisto e all’installazione di una sterilizzatrice di ultima generazione.Tutte le apparecchiature sono provviste di certifi-cazione di qualità, come previsto dalla normativa europea. Allo scopo di tutelare il rischio biologico di operatori e pazienti è stato predisposto un protocollo di intervento per la decontaminazione e sterilizzazione di locali e strumenti.Un servizio di segreteria provvederà alla registra-zione dei pazienti, a pianificare gli appuntamenti e i turni di lavoro dei volontari.I lavori sono stati realizzati grazie al contributo di €. 10.500,00 proveniente dalla lotteria orga-nizzata dai fratelli Massimo Prato e Giuseppe Corradi, versato agli Asili Notturni di Torino e utilizzati interamente a favore dell’iniziativa ge-novese. La lotteria ha visto l’apporto non solo dei fratelli della Liguria, ma anche della Toscana e della Sardegna, grazie all’impegno profuso dal fratello Gianluca Mosca della R. L. Heredom all’Or. di Cagliari.Altri aiuti finanziari e in apparecchiature e stru-mentazione sono stati e saranno resi disponibili

dal GOI e dagli Asili Notturni di Torino. Per il pros-simo anno è stata attivata la richiesta di soste-gno alla Tavola Valdese, grazie alla distribuzione dell’otto per mille, che già in passato ha fornito il suo apporto economico agli asili Notturni di Torino e di Pinerolo.Il fratello Carlo Alberto Melani si è reso protago-nista di una precisa e costante sensibilizzazione di tutte le Logge liguri trovando confortanti riscontri nei Fratelli, e in particolare in Marco Bonelli, affermato odontoiatra e professore A.C, dell’Università di Genova, Dipartimento di scien-ze chirurgiche e diagnostiche integrate (DISC) che, peraltro, si è confrontato con i suoi colleghi della Facoltà di Odontoiatria di Genova e con Domenico Coscia, responsabile triage chirurgico della Dental School presso l’Università di Torino, e volontario degli Asili Notturni di Torino, al fine di costituire dei protocolli d’intervento.L’equipe genovese può contare su un gruppo di lavoro qualificato che ha offerto fin da subito la propria disponibilità.Anche l’Ordine dei dentisti si è dimostrato di-sponibile a collaborare al progetto. In questi giorni terribili la città può divenire simbolo di speranza: ma Genova, per noi, dovrà essere occa-sione per rendere la speranza un fatto concreto, operoso, ri-costruttore.■

Per [email protected] - tel. 3482685940

Lo Studio Odontoiatrico di Genova

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ivrea

Quel che ha caratterizzato l’iniziativa di Ivrea è stato la lunga collaborazione con il sin-daco precedente, Carlo Della Pepa e che ha portato, a fine primavera 2018, alla con-

cessione in comodato d’uso gratuito dei locali siti in piazza Primo Maggio, necessari per avviare l’attività istituzionale dell’Associazione Ippocrate. Come si è costantemente ribadito, il rapporto con le amministra-zioni cittadine è particolarmente importante perché consente di impostare il migliore intervento “mirato” possibile. Nessuno meglio degli amministratori locali può indicarci le persone da curare gratuitamente, e nessuno più di loro può apprezzare il valore, anche economico, del nostro intervento. Quando parliamo di valore economico intendiamo soprattutto il costo a prezzo di mercato della prestazione resa gratuitamente che, di fatto, viene “risparmiato” dalla collettività. Ottenere dei locali in comodato d’uso gratuito è ulte-riormente significativo perché attesta, al di là di ogni ragionevole dubbio, l’apprezzamento positivo delle autorità pubbliche. Siamo certi che anche il nuovo sindaco, Stefano Sertoli, seguirà il percorso tracciato dal suo predecessore. Ottenuti i locali, e grazie ai contributi elargiti dal GOI nel 2017 e nel 2018, l’associazione ha

iniziato a provvedere all’acquisizione di una parte del materiale necessario, e sono iniziati i lavori di impian-tistica: idraulici, elettrici e murari, a cura del fr. Pietro Perono Biacchiardi titolare di un’impresa edile.Gli Asili Notturni hanno fornito gli arredi e le attrezzature di un intero studio, riunito compreso.L'associazione Ippocrate ha costituito un gruppo di lavoro di professionisti volontari, medici e paramedici che, attraverso un’azione coordinata, dovranno via via individuare soluzioni ottimali dei problemi specifici relativi al progetto in essere. Perfettamente in linea con quanto già avviene a Torino e in tutte le altre sedi operative, allo scopo di tutelare il rischio biologico di operatori e pazienti, verrà predisposto un protocollo di intervento per la decontaminazione e sterilizzazione di locali e strumenti. Un ufficio di segreteria provvederà alla registrazione dei pazienti, a pianificare gli appun-tamenti e i turni di lavoro dei volontari.La fase iniziale del progetto prevede un impegno set-timanale in fasce orarie da concordare. Gli interventi di prevenzione e cura riguardano: igiene dentale, avulsioni dentali, devitalizzazioni, otturazioni. Una seconda fase prevede, oltre le cure odontoiatriche, la fornitura di protesi fisse e mobili.■

AssociazioneIppocratedi IvreaL’inaugurazione dell’ambulatorio odon-toiatrico di Ivrea è prossima. Come ripe-tiamo spesso in questo numero speciale sulla Rete Odontoiatrica Sociale nazionale, ogni realtà locale, ogni nuova associazione, ogni nuovo studio che si apre ha una sua storia particolare, che lo differenzia e lo accumuna a tutte le altre. Facciamo quattro chiacchiere con il presidente, Mario Misul e con Giorgio Rolle, il socio fondatore che in questi mesi si è maggiormente prodigato per dare corpo all’iniziativa.

a cura della redazione

Studio odontoiatrico di Ivrea in allestimento

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Soltanto nell’anno 2018, peraltro ancora in corso, sono stati inaugurati ben quattro grandi studi odontoiatrici: a Pinerolo, a Massa Marittima, a Perugia e a Genova; altri sono in cantiere e sono prossimi all’apertura.La storia di ciascuno dei centri della rete, sia che si parli degli ambulatori più grandi e strutturati sia che si parli di operatori solitari, è, in qualche modo, una storia a sé, caratterizzata dalle specificità dei luoghi,

dalle circostanze temporali e ambientali, persino dalla personalità dei partecipanti.Indubbiamente, il grande sviluppo dell’iniziativa della Rete Odontoiatrica Sociale nazionale, gli espliciti apprez-zamenti delle autorità politiche e religiose e i conseguenti gratificanti collaterali mediatici hanno come primo effetto un aumento esponenziale dell’euforia e della voglia di fare. Tuttavia, occorre prudenza e, soprattutto, occorre esprimere alcune considerazioni. In primo luogo, preme ricordare che spesso l’euforia iniziale tende a scemare rapidamente, mentre ciascuna di queste iniziative, che costa ed è costata in termini economici, di programmazione e di impegno personale, è andata a buon fine solo in virtù della perseveranza e dell’ostina-zione di quei pochi che ci hanno messo la faccia e le mani. In secondo luogo, non si deve dimenticare che tutto è stato originato e deriva dall’esperienza maturata all’interno del Tempio, che ci esorta a lavorare per il “Bene” e per il “Progresso” dell’umanità intera, ammonendoci a farlo “in silenzio”, per il solo scopo di “costruire” e certamente non “per apparire” o per fare incetta di orpelli e medaglie.

L’IMPEGNO DI OGNUNO… L’IMPEGNO DI TUTTILa Rete Odontoiatrica Sociale è una struttura complessa e complicata che, in questi anni, partendo dai sogni e dall’iniziativa di pochi e adattandosi alle varie realtà locali, ha saputo organizzarsi e svilupparsi in un insieme articolato. Accanto a studi attrezzati, costruiti ex novo ristrutturando locali e installando strumenti e apparec-chiature, gestiti da gruppi di volontari che si uniscono in associazioni del Terzo settore autonome, c’è l’impegno “solitario” di altri, che partecipano attivamente alla funzionalità della Rete utilizzando i loro studi e dedicandovi parte del loro orario di lavoro e della loro capacità professionale. Quel che colpisce è l’effetto traino della Rete odontoiatrica. Gli indubbi successi degli ambulatori odontoiatrici costituiscono anche un grande impulso per lo sviluppo di altre iniziative di carattere sanitario. Non è un caso che, proprio sulla falsariga degli Asili Notturni che dopo il primo studio dentistico hanno aperto uno studio oculistico con visite periodiche e consegna di occhiali nuovi gratuiti, anche Camerano, Massa Marittima e Perugia abbiano già installato dei riuniti oftalmici.Alla base di tutto c’è l’impegno personale di quanti, con il loro lavoro e con la loro passione, mettono la loro capacità professionale a disposizione degli altri. La possibilità di avvalersi, gratuitamente, di una grande varietà di professionalità, di competenze e di conoscenze specifiche è la peculiarità della Rete che consente di attuare quel welfare interamente gratuito che è il punto fondamentale della “visione” del suo primo ideatore, Sergio Rosso.■

...perché noi siamo quel che effettivamente

dovremmo essere:

“costruttori di opere concrete

e non di vanagloria...”

di Alberto Corrado

“FARE” per COSTRUIRE... ... e NON per APPARIRE

Masonic Temple of Santa Cruz de Tenerife

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“Solidarietà”: una mission coltivata in silenzio e per naturale incli-nazione, frutto di un percorso iniziatico che si apre alla pale-

stra del mondo. Con questo spirito il fratello Carlo, della R.L. Alba Prospera di Modena, si è dedicato per anni al suo prossimo mettendo al servizio dei poveri la sua professionalità senza fare troppo rumore e procedendo da solo, senza mai supporre che avrebbe potuto condividere la sua scelta con altri fratelli mossi dalla stessa propensione.Benché fortemente motivato, aveva per espe-rienza messo in conto sia le difficoltà burocra-tiche che fiscali della sua scelta in favore dei più bisognosi, e pertanto era consapevole che sul suo territorio sarebbe stato davvero difficile conciliare la sua grande disponibilità ad aiutare il prossimo con dei risultati oggettivi.È stato l’incontro con il GMA Sergio Rosso ad averlo – seppur parzialmente – fatto sentire meno solo, e qualche anno fa ha scelto di essere affiancato nella sua opera solidale da-gli Asili Notturni Umberto I di Torino di cui il suo studio (nei giorni dedicati all’odontoiatria sociale) è diventato Filiale.Nel tempo, quella sorta di disincanto provato all’idea di poter condividere la sua scelta con colleghi e fratelli motivati come lui è stato fu-gato dalla certezza che, al di là del suo territo-rio, vi erano liberi muratori che, proprio come lui, avevano trovato naturale esercitare il vero e profondo senso di solidarietà verso il “fratello che soffre”, quale complemento naturale di

un cammino spirituale condotto tra le colonne del Tempio.Oggi il suo lavoro in sordina è com-pensato dalla gioia delle tante per-sone indigenti curate, e dal senso di gratitudine degli assistenti sociali e delle Associazioni non profit che hanno trovato nello studio del fratello Carlo un approdo sicuro a cui inviare i propri utenti.Oggi Carlo sicuramente è meno solo: fa parte della grande famiglia degli Asili Notturni ed è stato incoraggiato a proseguire la sua opera da altri 5 Fratelli che operano nel Comune di Modena e che hanno deciso di affian-carlo nel volontariato e di supportar-lo nella realizzazione di un progetto sociale più ampio da presentare alle Istituzioni per avere, sull’esempio di altre città, dei locali in comodato d’uso gratuito per la costituzione di uno studio dentistico dedicato alle sole fasce deboli della popolazione.Ad oggi le persone indigenti da lui curate hanno trovato in lui un grosso riferimento professionale e umano e questa sua esperienza può servire da sprone per tutti i fratelli che, appa-rentemente in solitudine, avvertono l’attitudine alla “solidarietà”, praticata in chiave massonica ed intesa come connaturata espressione di un perso-nale lavoro iniziatico.■

Studio del fr. Carlo a Modena

L’esperienza del fratello Carlo, condotta nel suo studio odontoia-trico di Modena, può servire da sprone per tutti quei fratelli che, apparentemen-te in solitudine, avvertono l’atti-tudine alla “soli-darietà” praticata in chiave mas-sonica ed intesa come connatu-rata espressione di un personale lavoro iniziatico. Ecco un singolare esempio di come la propria pro-fessionalità può essere messa al servizio degli altri anche in scam-poli di tempo e tra le mura del proprio studio.

a cura della Redazione

modena

A Modena…una scheggia solitaria nel mare della solidarietà massonica

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Espando il SorrisoOdontoiatria... non solo carie

CeSenaTiCo - Como

Spesso si è soliti pensare all’odontoiatria come branca della medicina che cura la carie o riabilita la perdita di denti con l’inserimento di impianti o protesi dentarie. In realtà, una parte fondamentale

di essa è la prevenzione, non solo della carie ma anche della crescita delle ossa del viso del bambino.Le ossa del viso crescono grazie alle nostre funzioni, come deglutizione, respirazione e masticazione. Nel caso esse siano alterate, come spesso potrebbe succedere nei bam-bini, la crescita delle ossa del viso è a sua volta alterata. Non solo, ma di conseguenza anche le funzioni stesse ne risentono. È un serpente che si morde la coda ... Se un bambino respira male, le ossa del suo viso crescono male e questo limita ulteriormente la sua respirazione. Tale difetto costituisce un importante problema di salute: il bambino è costretto a respirare dalla bocca, con un impatto sulla salute negativo e spesso silente. Circa un quarto dei bambini ha purtroppo questo problema. L’odontoiatra può intervenire sulla maggior parte di questi bambini modificando la crescita del mascellare in modo efficace ed efficiente. Il sistema sanitario italiano è virtuoso e orientato alla cura di tutti i soggetti vulnerabili socialmente o clinicamente; ciò nonostante tale orientamento non è in grado di sod-disfare l’imponente richiesta di cura odontoiatrica presso le strutture pubbliche. Questo è il motivo per cui le cure odontoiatriche sono prevalentemente effettuate presso strutture private; la contingente crisi economica aumenta il numero di pazienti con patologie odontoiatriche che non possono, per problemi economici, effettuare le cure. È importante dunque che tutti i fratelli odontoiatri si ado-prino per mettere a disposizione le proprie competenze professionali. Magari coinvolgendo altri colleghi. Tutti posso essere partecipi e attivi per “fare” ed unirsi intorno allo stesso obiettivo. La cura di questi piccoli pazienti prevede, ad esempio, l’applicazione di un solo dispositivo, collocato nella bocca del bambino per sei mesi circa, che allarga il mascellare dandogli corretta forma e soprattutto rimettendolo in condizione di respirare bene dal naso. La missione medica, nei sui principi deontologici e morali, si connota costantemente con il principio di volontariato;

essere medico, quindi odontoiatra, implica anche l’orien-tarsi naturalmente ed istintivamente verso persone che richiedono aiuto per la propria salute, in questo caso per la salute della propria bocca. Ed è qui, proprio in questo caso, che “medico, odontoiatra e volontariato” sono affini, tanto da potersi definire idealmente sinonimi. Il fatto di curare gratuitamente dei pazienti in una struttura privata, può tuttavia comportare un aspetto critico da un punto di vista amministrativo e fiscale.Malgrado tutto, sicuramente, ogni azione di solidarietà, in un momento di impasse sociale ed economica come quella odierna, è di sostegno e di aiuto. L’uomo ama gli altri uomini e desidera che stiano bene e siano felici; il problema è che spesso tale tensione è potenziale e non si traduce in fattiva e concreta oggettività. Questo il motivo per cui esistono numerose associazioni che si preoccupano dell’uomo; associazioni che tentano di colmare quanto ogni singolo uomo forse vorrebbe, ma non riesce a fare. Questo i liberi muratori lo hanno ben compreso. Oggi si assiste ad una ripresa di coscienza del valore di carità intesa come volontà fattiva di mettersi a disposizione di chi è a disagio: non solo beni o denaro, ma tempo ed energie in una scelta di amore e condivisione. Tra le associazioni di volontariato vi è anche la libera muratoria; in modo forse audace la si potrebbe definire come prima organizzazione non lucrativa di utilità sociale dell’umanità. La massoneria nasce, infatti, come società di mutuo soc-corso in un periodo nel quale non esistevano i sindacati, le assicurazioni e la mutua. Oggi ci aspettiamo pertanto un sistema organizzativo che consenta un significativo am-pliamento della rete; la solidarietà deve essere capillare sul territorio, deve essere presente “in ogni dove”. Tale crescita, dunque, deve organizzarsi e strutturarsi affinché possa essere efficiente e al massimo della propria potenzialità. Ogni forma di volontariato, però, necessita di un sistema organizzativo sia centrale, sia territoriale, ed in tal senso sono necessarie competenze professionali qualificate per la dirigenza del volontariato stesso affinché il desiderio di chi “desidera dare” possa canalizzarsi ed esprimersi al meglio per chi chiede aiuto.■

Quando un bambino respira male anche le ossa del suo viso crescono male, ed è un serpente che si morde la coda. In questo caso l’odontoiatra può intervenire modificando, in modo efficace, la crescita del mascellare dandogli corretta forma e soprattutto rimettendo il bambino in condizione di respirare bene dal naso. Ve-diamo come offrire questa opportunità anche a chi non può…

di Liborius Ceran e Luca Levrini

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L’esperienza professionale e la competenza maturata in ambito accademico del fratello Daniele Dante Bernaroli è da lui proiettata anche in ambito solidale, e lo induce a contemplare la possibilità di armonizzare i nostri ambulatori odontoiatrici aderenti alla Fism con gli istituti odontotecnici prossimi ai loro indirizzi, e ad indivi-duare figure che possano relazionarsi con questi per proporre tale collaborazione promuovendo seminari e corsi operativi a tali istituti per poi seguire gli iscritti nella produzione degli elaborati. Qui di seguito ecco le considerazioni circa la figura dell’odontotecnico e l’importanza della sua formazione mirata.

di Daniele Dante Bernaroli

L'odontotecnico è quella figura professionale che, inserita nel team odontoprotesico, ha il compito di provvedere alla realizzazione ma-teriale del manufatto protesico. Egli in seguito

alla Prescrizione dell'odontoiatra, e in concerto con questi, provvede alla progettazione e alla realizzazione della protesi dentale richiesta per quel determinato paziente e che solo a questi potrà essere conferito, in quanto costituito su misura con caratteristiche di unicità anatomica. La legislazione vigente lo individua come "Fabbricante" e richiede a questi di ottemperare con scienza e coscienza alla scelta dei materiali e dei protocolli di fabbricazione corretti per la realizzazione di una protesi secondo i rigidi dettami aggiornati allo "stato dell'arte" così come la legge prescrive.La legge, recepita da una direttiva europea, è stata generata dalla necessità di tutelare la salute del cit-tadino consumatore, e richiede all'odontotecnico di redigere un voluminoso corpo documentale nel quale sia evidente l'armonizzazione dei Protocolli di Fabbricazione con la Progettazione Tecnica, la Scheda Tecnica dei materiali (indicazione dei componenti, lotti di produzione, ecc...), l'Analisi dei Rischi e quando, quanto, come ed in che fase si è provveduto a ridurre gli eventuali rischi residui; in ultima istanza egli è chia-mato a dichiararsi responsabile tecnico della protesi fornita e a redigere e consegnare la Dichiarazione di Conformità che suggella e definisce cosa e per chi quella protesi conferita risponde ai dettami di legge.D'altro canto l'odontoiatra identificato come Instal-latore provvederà alle prove in situ di congruità e al conferimento al paziente secondo i modi dettati dai protocolli operativi. Le protesi sono concepite con la

finalità di ricostruire o sostituire gli elementi dentari od ortopedici andati perduti. Purtroppo in ambito solidale, nonostante la buona volontà degli operatori è pressoché impossibile, per motivi economici e per la tempistica necessaria, poter fornire protesi fisse ina-movibili su più denti e magari supportate da impianti endossei, per cui la scelta spesso ricade su modalità protesiche, comunque valide, ma di tipo sociale atte a fornire agli assistiti tipologie di protesi che ripristi-nino le caratteristiche di funzione estetica e fonetica attraverso manufatti rimovibili, ancorati agli eventuali elementi dentari residui attraverso connettori ritentivi, che sopperiscono in ultima analisi alla sostituzione degli elementi dentari.Per le caratteristiche costruttive ben si adatta ad essere prodotta nelle scuole per la formazione odontotecnica dove sotto la guida del personale docente ogni stu-dente dell'ultimo anno del corso di studio potrebbe fornire una protesi completa alle persone bisognose ma indigenti che si rivolgono ai nostri centri assisten-ziali. Questa produzione virtuosa, se ben indirizzata, potrebbe essere di grandissimo aiuto per le nostre finalità assistenziali. Per fare questo ritengo necessario armonizzare i nostri ambulatori odontoiatrici con gli istituti prossimi ai loro indirizzi, e ad individuare figu-re che possano relazionarsi con questi per proporre tale collaborazione. Come me ci sono sicuramente professionisti in grado di proporre seminari e corsi operativi a questi istituti e a seguirli nella produzione degli elaborati; dovremmo impostare una strategia di questo genere per aumentare la produzione e poter accendere nuovi sorrisi luminosi su visi provati dalle difficoltà della vita.■

L’ODONTOTECNICO E LA SUA FORMAZIONE IN AMBITO SOLIDALE

Parma

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CamPobaSSo

FORNITURA DI APPARECCHIPROTESICI ATTRAVERSOLA NOSTRA RETE (FISM)

Penso che Il nostro cammino in questa scuola iniziatica che è la massoneria ci offra la possibi-lità di conoscere l'unico vero mezzo di eman-cipazione e perfezionamento dell'uomo. Fin

dalla mia iniziazione, avvenuta oramai parecchi anni fa, sono sempre rimasto colpito durante e non, i nostri lavori rituali, da quei fratelli che si chiedono come, e si auspicano di trasmutare in opera fattiva quanto di speculativo avviene nelle nostre officine. Ed è proprio là nel mondo profano che ci ritroviamo ogni volta al termine delle nostre Tornate fatte con i fratelli di Loggia, sinceramente rafforzati e rinfrancati dal lavoro svolto nelle nostre officine. Fin da quando ne sono venuto a conoscenza, ho ritenuto che la FISM fosse un'opportunità per me come iniziato, e per i fratelli dell'intera comunione, come strumento di aiuto al compimento del percorso individuale, attraverso la messa a disposizione a chi più ne ha bisogno delle proprie conoscenze e delle proprie capacità; ritengo anche che un Fratello, magari Maestro, magari alla

guida di una Loggia come è successo a me, debba assolutamente dare l'esempio. Sono un odontotecni-co, e ho la fortuna di essere alla guida di una piccola impresa artigiana assieme a mio figlio e a cinque collaboratori, che negli ultimi anni, ha subito una grande trasformazione nelle metodiche lavorative implementando, attraverso sistemi digitali Cad Cam e prototipazione 3D, nuove metodiche di realizza-zione dei dispositivi medici in campo odontoiatrico (protesi dentarie) nonché la produzione e la messa in commercio di nuove tipologie di dispositivi medici (protesi dentarie). Avvalendoci di corrieri espressi, la-voriamo a distanza con odontoiatri che distano anche centinaia di chilometri dal nostro sito produttivo. Con entusiasmo mi sono reso disponibile per la fornitura di apparecchi protesici attraverso la nostra rete (FISM), in modo che qualche persona disagiata possa avere la possibilità di avere una vita di relazione migliore oltre che aver riabilitato l'apparato masticatorio. In fin dei conti, avremo donato, lo spero, qualche sorriso in più.■

Odontotecnico di professione, ma allo stesso tempo alla guida di una piccola impre-sa artigiana che adotta metodiche lavorative all’avanguardia, Luca lavora a distanza con odontoiatri della Rete Fism, che distano anche centinaia di chilometri dal suo sito produttivo, avvalendosi di corrieri espressi affinché i fratelli odontoiatri che non dispongono dell’ausilio di odontotecnici in zona possano più facilmente aiutare le persone disagiate… donando qualche sorriso in più.

di Luca Zarantonello

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Odontotecnici e collaborazionecon il mondo della Scuola

Canne da pesca ai futuri odontotecnici, perché, come diceva Confucio: «Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita». Gli Asili Notturni ormai da anni collaborano con i due maggiori istituti profes-sionali di Torino per la formazione degli odontotecnici: l’Istituto professionale statale Plana e l’Istituto parificato Internazionale affinché i ragazzi iscritti alla scuola possano entrare a tutti gli effetti nel mondo operativo della professione.

a cura della Redazione

Oggi, l’emergenza ha un nome ben preciso che ritroviamo come causa prima e come drammatica conseguenza della crisi, dell’impoverimento, del bisogno, della perdita della consapevolezza della propria dignità intesa come diritto primario e ineludibile. Questo nome è la mancanza di lavoro e, soprattutto per i più giovani, la necessità di intervenire sulla formazione al lavoro. Negli studi odonto-

iatrici delle associazioni aderenti a FISM, nel solo 2017, sono stati effettuati oltre 600 interventi protesici (dentiere, scheletrati, riparazioni), a adulti e bambini, interamente gratuiti. Il 2018 sta addirittura superando questi numeri e la richiesta di protesi (scheletrati o dentiere complete) aumenta, rendendo assolutamente imprescindibile l’apporto di altri odontotecnici.Nel 2019, con l’apertura e con l’entrata effettiva in funzione dei nuovi centri, la domanda crescerà ulteriormente e gli Asili, grazie al laboratorio odontotecnico interno, potranno raddoppiare la produzione di protesi. Il labo-ratorio odontotecnico di Torino può veramente rappresentare, meglio di ogni altra iniziativa, l’idea della nostra Rete odontoiatrica, che opera finalmente in piena sinergia.Un’ulteriore risorsa è costituita dalla collaborazione con il mondo della Scuola. Gli Asili Notturni ormai da anni collaborano con i due maggiori istituti professionali di Torino per la formazione degli odontotecnici: l’Istituto professionale statale Plana e l’Istituto parificato Internazionale.Gli studenti normalmente si esercitano con modelli prova che vengono poi gettati. Collaborando con i dentisti e con gli odontotecnici degli Asili Notturni di Torino, gli studenti dell’ultimo anno possono invece cimentarsi con protesi autentiche che vengono effettivamente utilizzate. In questo modo entrano a tutti gli effetti nella professione. È un’esperienza altamente formativa che entusiasma i ragazzi e genera solidarietà. Un tipo preciso di solidarietà, quello che non ti fa regalare un pesce, ma che ti insegna a pescare.■

Torino

Dott. Giampiero Bedrone, Odontotecnico Dario Cannone, Preside prof. Arduino Balzano,Prof. Diego Casale e i giovani odontotecnici dell’Istituto Internazionale di Torino

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In un lIbro a fIrma dI marco novarIno e del Gran maestro aGGIunto serGIo rosso sI analIzza e svela Il senso autentIco e profondo della solIdarIetà Intesa quale “naturale conseGuenza dI quella crescIta InterIore che sI realIzza durante I lavorI svoltI sotto la volta stellata del tempIo, alImentandosI e IntroIettando cultura e spIrItualItà”.

a cura di Velia Iacovino

L’IMPEGNO DELLA MASSONERIA CONTRO NUOVE E VECCHIE POVERTÀ

“Solidarietà e percorso iniziatico. L’impegno della Massoneria contro vecchie e nuove povertà” è il titolo del libro, scritto a quat-tro mani dal professor Marco Novarino,

docente all’Università di Torino, e da Sergio Rosso, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente, appena uscito per i tipi della casa editrice Bonanno.Un libro, in cui per la prima volta viene analizzato e svelato il senso autentico e profondo della solidarietà massonica, un valore che accompagna il cammino della Libera Muratoria dalle origini fino ai nostri gior-

ni, un cammino, ricostruito sotto il profilo storico da Novarino a partire dalle Corporazioni medievali fino ai primi anni del No-vecento, e sotto il profilo iniziatico e massonico dal Gran Maestro Aggiunto, che è anche Presidente degli Asili Notturni Umber-to I di Torino, una delle as-sociazioni paramassoniche più antiche, di cui Rosso parla diffusamente nella seconda parte del volume. Sia dalle sue pagine che da quelle di Novarino, en-

trambe ricche di importanti riferimenti bibliografici e documentali, emerge come la Massoneria non abbia mai nascosto, pur senza ostentarlo, che la solidarietà è “una naturale conseguenza di quella crescita inte-riore che si realizza durante i lavori svolti sotto la volta stellata del Tempio, alimentandosi e introiettando cultura e spiritualità”.

Quel valore costante nel tempoNel corso del tempo, e pur nelle sue varie declina-zioni terminologiche, la solidarietà, come vien fuori da questo libro, per la Massoneria è sempre stato

un valore costante di riferimento, mai rinnegato o messo in discussione. Dal Medioevo come attesta la Carta di Bologna del 1248, relativa alle Corporazioni; al Settecento, quando nasce e si diffonde la Libera Muratoria Speculativa, che amplia fino a universalizzare il concetto di Fratellanza e l’idea di impegno etico e sociale nei confronti degli altri tanto che si assiste a un incredibile fiorire di logge che contengono nel proprio nome questa idea, fra cui la “Zur Wohlt’tigkeit” (In Beneficienza), officina dove nel 1784 venne iniziato Mozart. E ancora nell’Ottocento, quando la Masso-neria comincia ad avvertire con forza la questione sociale che affligge l’Italia e la donazione diventa parte integrante della ritualità massonica; fino agli inizi Novecento, quando il “riscatto dei ceti meno abbienti diventa un elemento essenziale per lo sviluppo” del paese. A oggi… come testimonia l’impegno profuso dal Grande Oriente attraverso la Federazione di Solida-rietà Massonica, l’organismo istituito dalla Comunione al quale fanno capo un gran numero di associazioni quotidianamente in prima linea accanto ai più fragili e alla quale il volume di Rosso e di Novarino riserva ampio spazio. Un lungo ininterrotto cammino quello della solidarietà, che è stata sempre intesa e pratica-ta, e questo va precisato, non solo nei confronti dei fratelli, ma nei confronti di tutti, e di cui nelle antiche fratrie la cazzuola era il simbolo, strumento necessario al muratore per stendere la calce che connetteva tra loro le pietre squadrate. Diceva il Gran Maestro Erne-sto Nathan, come riferisce Ulisse Bacci, nel Libro del massone italiano (1911), citato da Novarino: «Nessuna nostra riunione si chiude senza che sia passato di mano in mano, raccogliendo l’obolo dei fratelli il tronco della Vedova, fonte di soccorsi e in pari tempo simbolo dello spirito benefico della Massoneria», uno spirito che «non deve arrestarsi ai sottili rivoli degli aiuti diretti, ma risalire alle larghe fonti, e vegliare perché il patrimonio dei poveri, il largo concorso della filantropia non siano sviati e la sola sventura ne tragga beneficio, merce quei illuminati criteri che mirano a prevenire prima, a soccorrere poi, la miseria»

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L’etimologia di solidarietàMa veniamo al significato intrinseco di solidarietà. Scrive Sergio Rosso: «Il suo iter etimologico chiarisce, meglio di qualunque altro discorso filosofico, sia il vero motivo per cui calza perfettamente nel percorso iniziatico che caratterizza i liberi muratori, e sia perché è stato adottato e caldeggiato dalla Massoneria di tutti i tempi. La parola, nel significato attuale, è “un prestito linguistico dal francese solidarité”. È infatti durante il periodo dell’illuminismo che il termine assume il senso moderno di condivisione della responsabilità sociale. In questo modo viene usato per la prima volta ufficialmente l’aggettivo “solidaire” nel 1778 dall’illuminista e massone Denis Diderot (1713–1784), il creatore dell’Encyclopédie. Il francese solidaire e l’italiano solidale derivano dal latino “solidus”, “compat-to, consistente”, appartenente alla famiglia di salvus, “intero, salvo” e, per analogia, anche duro, compatto, robusto, ma anche intero, pieno; dallo stesso aggettivo deriva il latino tardo soldu(m), attributo di nummus “moneta”, quindi “moneta dal corso stabile (dell’età di Costantino)” da cui l’italiano soldo, plurale soldi. E, dunque, chi doveva pagare in solidum doveva pagare l’intera somma». «Se proviamo a soffermarci meglio sulla evoluzione ed estensione del suo utilizzo – os-serva il Gran Maestro Aggiunto – potremmo scoprire, con stupore, che questo termine, in quanto massoni, ci appartiene più di quanto avremmo immaginato. In questo breve excursus etimologico, infatti, è possibile ravvisare, sotto il profilo simbolico e anche storico, aspetti estremamente significativi per tutti noi. Se, ad esempio, ci soffermiamo sulla radice latina del termine “solidus”, “solido”, essa ci riporta l’immagine evocativa di una figura geometrica, un solido per l’appunto, che è tale perché è sostenuto dalla compattezza delle sue facce che si sostengono vicendevolmente (solidi, ovvero figure geometriche formate da punti tutti compresi in uno spazio tridimensionale). Se nel corpo solido si forma una crepa, l’intero corpo ne soffre e rischia di indebolirsi, le fenditure tendono ad allargarsi e a minarne la compattezza e la forza. La coesione tra le parti è il cemento che l’aggrega, e lo rende un corpo unico e massiccio, quindi stabile. Per estensione, dunque, la solidarietà è il sostegno reciproco, allo stesso modo in cui ogni parte di un solido è tenuta salda da tutte le altre».

La nostra malta è la Fratellanza«Ogni ricercatore dello spirito – prosegue Rosso – sa bene che l’umanità costituisce un corpo unico, e che la fratellanza universale è la “calce” che deve cementarlo: una società solidale è una società solida. Una riflessio-ne particolare merita il fatto che il termine “solidarietà”

sembra assumere un significato “apparentemente” nuovo proprio durante la Rivoluzione Francese per indicare, sul piano ideologico e politico, il sentimento di fratellanza e uguaglianza che devono provare fra di loro i cittadini di una stessa nazione libera e de-mocratica e, non certo casualmente, peraltro, libertà, uguaglianza e fraternità sono le parole nelle quali ci identifichiamo in quanto Liberi Muratori. Intorno all’Ottocento il termine solidarietà comincia a essere usato nella sua accezione moderna per esprimere l’idea di una fratellanza universale tra gli uomini e la convinzione che l’intero genere umano formi un’unica famiglia». «Ogni Libero Muratore – ricorda il GMA – è chiamato, nel suo lavoro individuale, a erigere il proprio Tempio Interiore nella propria Coscienza, e un Tempio Universale nell’opera quotidiana a beneficio dell’U-manità. La metafora ci induce a comprendere che tale Tempio non può essere costruito a secco, e che pertanto tra i singoli mattoni occorre un connettivo, una calce, che dia coesione all’intera struttura e che sia in grado di cementare ogni singolo elemento che garantisca nel tempo solidità e durata. La malta che i Massoni Operativi del passato ottene-vano mescolando acqua, sabbia e calce, per l’odierna Massoneria Speculativa è rap-presentata dalla fratellanza spirituale che lega i massoni a tutti gli indivi-dui della Terra, e che si estrinseca nella Solidarietà, essenza e lievito della Libera Muratoria, poiché è mediante la solidarietà – sup-portata dalla tolleranza e dall’at-tenzione verso il prossimo, verso quel fratello che soffre o che non ha gli strumenti per integrarsi nella società – che i Liberi Muratori posso-no realizzare in Loggia il simulacro del Tempio per l’elevazione dell’Uomo e della sua natura spirituale».

L’ approdoMa avverte Rosso: «La Massoneria non è un’Asso-ciazione filantropica, bensì una Società iniziatica. Il cammino massonico, infatti, è un percorso iniziatico, e implica due fasi fondamentali: la prima protesa a lavorare su se stessi all’interno del Tempio, la seconda orientata a individuare, evidenziare ed affrontare i temi centrali della società in cui il massone si muove e si esprime». «Mi sembra ovvio – spiega – che per i liberi muratori, la simbologia, la ritualità, i valori etici e morali svolgano un ruolo centrale. Sotto la volta stel-lata del Tempio, infatti, essi lavorano essenzialmente per elevare la loro conoscenza e risvegliare in sé la coscienza, la spiritualità, nella ricerca dei valori etici e morali archetipali all’insegna della duplice natura

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dell’uomo: quella materiale e quella spirituale. Soltanto dopo aver matura-to questo percorso interiore e i valori che ne conseguono, elaborati tra le colonne del Tempio alla ricerca di una reale realizzazione spirituale e cultura-le, sarà possibile rivolgere lo sguardo verso ‘l’altro’, inteso sia come il ‘fratello’ massone che sta loro a fianco, sia come il fratello umano che si incontra nel mondo, a prescindere dalla sua identità massonica». «Quest’ultimo aspetto – osserva – è quello al quale si riferisce la ben nota frase: ‘lavorare per il bene e il progresso dell’umanità’; ma questa propensione vale solo per chi davvero sente sinceramente il bisogno di fare, per libera scelta, un percorso che con-verga nel completamento del proprio tempio interiore e che, per sua natura, implica l’autentica valenza della Solidarietà che non è per tutti».

Altro è la carità«Scellerati e da biasimare sono infatti, a mio avviso – scrive il Gran Maestro Aggiunto – tutti quei massoni che, pur non avendo completato il loro cammino prioritario, si dedicano alla Solidarietà per apparire, e acquisire meriti, pennacchi e orpelli: questi sono, a tutti gli effetti, dei ‘contro iniziati’ e la loro opera è da ricusare. In quest’ultimi, peraltro, spesso regna una grossa confusione tra il concetto di “beneficen-za” e quello di “solidarietà” che invece appartiene al cammino iniziatico e ha una matrice prettamente massonica, come la stessa etimologia della parola ci insegna». «Beneficenza e carità, infatti, – chiarisce – devono essere fatte nel silenzio e anche nel rispetto della dignità dei beneficiati, e sotto questo profilo il Grande Oriente è sempre stato attento a non osten-tare». «Per quanto concerne invece la Solidarietà, essa, seppure in linea con la Tradizione massonica, è sempre stata espressa da associazioni paramassoniche che camminano parallelamente evitando accuratamente di intersecarsi con la Massoneria al fine di non interfe-rire, fuorviare, distogliere o distrarre l’iniziato dal suo percorso interiore e spirituale».

A chi dice: la Solidarietà non è centrale…E a quanti tra i liberi muratori spesso si appellano alla solidarietà verso l’interno, dice il Gran Maestro Aggiun-to facendo riferimento all’esperienza madre degli Asili Notturni, diventata modello per la Comunione: «Siamo partiti rispettando l’obiettivo dei nostri fratelli del 1886 che avevano scelto i bisogni dei più umili e non dei

fratelli liberi muratori. Anche se oggi forniamo a fratelli sfortunati, e sono molti, gli stessi aiuti. Di certo il nostro modo di esercitare la Solidarietà non inficia, come temono alcuni fratelli, il cammino iniziatico svolto tra le colonne del Tempio, ma semmai lo valorizza e gli conferisce senso. In conclusione, per rispondere a chi afferma che: “La solida-rietà è importante, ma non centrale...”, desidero sottolineare a questi fratelli che ‘Solidarietà’ e “formazione esoterica e spirituale” sono figli dello stesso parto. A questo proposito voglio citare quan-to scrive José Antonio Ferrer Benimeli: “La Massoneria dell’epoca dei Lumi è una scuola di formazione dell’uomo fondata sul simbolismo, la filantropia e l’educazio-

ne. Essa costituisce un’associazione cosmopolitica, alla ricerca del benessere e del vantaggio della società umana al di là delle differenze di lingua, cultura, religione, stirpi e ideologia politica. Lo scopo della Massoneria alla luce delle sue costituzioni è la costruzione di un Tempio d’a-more e di fraternità universale, fondato sulla saggezza, la forza, la bellezza, la pratica della tolleranza religiosa, morale, politica, la lotta contro ogni sorta di fanatismo e l’esercizio della libertà”». «In tempi recenti – aggiunge Sergio Rosso – con le nostre iniziative sentiamo di esserci agganciati a questi intenti e di aver reso vivo e attuale questo fine aderendo con convinzione alla storia e alla Tradizione che ci dicono con chiarezza che la solidarietà fa parte del nostro percorso e del nostro DNA. La Tradizione ci insegna, tuttavia, che ognuno, durante il suo percorso iniziatico è libero di fare o non fare certe scelte. Non c’è nulla di obbligatorio». E conclude citando Albert Schweitzer, illustre medico massone e Nobel per la pace: «Essenziale nel mondo è poter dire: Io sono un uomo per gli altri, nel più profondo senso della parola (…). Se ciascuno si dedicasse a questa attività in margine al suo lavoro, ci sarebbe già un’altra spiritualità nel mondo. Tutto quello che nel mondo sarà fatto di buono e utile, verrà compiuto da coloro che de-dicano se stessi agli uomini bisognosi di aiuto».■

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Come ci vedono autorità politiche e religiose locali e … giornalisti

La Rete Odontoiatrica Sociale, interamente gratuita, rappresenta un modello pienamente contestualizzato nella realtà dei tempi che viviamo, in cui le risorse diminuiscono e aumenta la domanda di servizi economicamente accessibili che il welfare statale tradizionale non è in grado di soddisfare. È interessante prendere atto di quelli che sono i segnali e le risposte,

anche sotto il profilo della ricaduta mediatica, che ci arrivano dagli amministratori pubblici locali e dalla “stampa”.Periodicamente vengono visitati i locali degli Asili Notturni di Torino, che ospitano ben tre studi odontoiatrici in piena attività e da cui è partita – ed è stata alimentata, sotto il profilo economico gestionale – l’iniziativa della Rete. La posa della ottocentesima dentiera a Sassari (ma ormai si è raggiunto il nuovo traguardo della novecentesima) e le inaugurazioni degli ambulatori di Pinerolo, di Massa Marittima, di Perugia e di Genova hanno costituito momenti significativi in cui la Rete è stata ufficialmente presentata, in cui gli ambulatori nuovi di zecca si sono aperti all’ingresso effettivo delle comunità, in cui tutti, soprattutto i cittadini dei territori interessati, hanno toccato con mano il realizzarsi della possibilità di avere accesso gratuitamente a quei servizi sanitari di fondamentale importanza altrimenti non garantiti.La stampa, dei giornali e dei telegiornali, ha preso atto degli eventi, diffondendone la notizia senza farsi influenzare da pregiudizi o da troppo facili scetticismi di maniera, di solito frequenti – e purtroppo spesso giustificati – di fronte ad iniziative umanitarie di questa portata. I media insistono sul fenomeno dell’aumento del numero dei bisognosi, italiani e stranieri, e soprattutto della “nuova povertà”, cioè di persone e famiglie che per la crisi economica hanno perduto il loro status sociale e si sono viste precipitare nella miseria, e rilevano come gli ambulatori della Rete costituiscano una risposta efficace alla domanda che la sanità pubblica non è in grado di soste-nere. Ancor più significativo è l’atteggiamento delle autorità politiche e amministrative: infatti, nessuno meglio di un amministratore locale può comprendere l’importanza di quanto viene fatto, ormai quotidianamente, dalla Rete.A questo proposito basterebbe segnalare il progetto Bambini Ri-denti, grazie al quale gli Asili Notturni di Torino garantiscono, ormai da anni, le cure alle decine di bambini segnalati dalla Casa dell’Affidamento della Città di Torino. Si deve sottolineare che, al di là dei numeri più o meno importanti degli interventi forniti, ciascuno di questi interventi, proprio per la qualità professio-nale e per la totale gratuità, costituisce un risultato di per sé molto apprezzabile e apprezzato. Gli ambulatori della Rete operano in sinergia con le ASL e con i servizi sociali comunali che segna-lano e indirizzano i casi: i tre ambulatori di Torino, in questi anni, hanno posto in essere, da soli, interventi per il valore di centinaia di migliaia di euro, di fatto “risparmiati” dalla spesa pubblica.Allo stesso modo, le autorità religiose (ci riferiamo in particolar modo ai vescovi di Pinerolo, monsignor Derio Olivero, e di Massa Marittima e Piombino, monsignor Carlo Ciattini, nonché al moderatore della Tavola Valdese, pastore Eugenio Bernardini) hanno posto in rilievo l’importanza “umanitaria” degli ambulatori della Rete: “Quod bonum est tenete”, conservate quel che c’è di buono, a prescindere da chi lo fa, e lodano lo spirito di servizio e il senso di responsabilità che stanno alla base di ogni azione autenticamente “solidale”. Le valutazioni che i media fanno, in relazione alle nostre attività solidaristiche, vanno in aperta controtendenza con il giudizio sfavo-revole altrove sempre presente. Una considerazione “autocritica” è pertanto opportuna: è vano cercare di combattere il pregiudizio con le parole, parole che non vengono neppure ascoltate perché non c’è nessuno più sordo di colui che non vuol sentire. Contro il pregiudizio può valere soltanto la forza inesorabile dei fatti perché, come insegna Bulgakov, “i fatti sono la cosa più ostinata del mondo”.■

a cura della Redazione

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IL LAVAGGIO ENERGETICOdi Nader Butto

“ASCOLTO BIOLOGICO”oltre i confini della Metamedicina

SIMBOLISMO INIZIATICO E MASSONERIA FENOMENI PARANORMALI, ALDILÀ E TECNOLOGIA

SESSO E AMORE SUL PALMO DELLE TUE MANI � MATRIMONI D’ORIENTE E D’OCCIDENTE

PICCOLO TIBETalla scoperta di Bylacuppe LA CITTÀ CELESTE DEL GIAINISMOsulla collina di Shatrunjaya ANGKOR: il fascino di un tempo perduto L’OMAN E IL SOGNO DELLA MEDINAoasi di pace e di democrazia

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CURIOSITÀ DELLA CULTURA

ATLANTIDE È NELLE EOLIE?

L’ETERNO FEMMININOe la Grande Madre

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L’ARCANGELO MICHELEil volto di Dio

NATI CON LA CAMICIAcredenze popolari tra Mito e Medicina

GRAFOLOGIA E I 4 ELEMENTIsegni ed energie nella scrittura

IL PARMIGIANINOe le tentazioni dell’Alchimia

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MASSONERIAsolidarietà e percorso iniziatico

OTTANTA ANNI FA L’ITALIA DIVENNE RAZZISTA � I TEMPLARI DI FRANCO CUOMOIPNOSI E VITE PASSATE� L’ERMAFRODITO: Il CASO “ARNAUD/MARGUERITE MALAURE”

INIZIAZIONE ALCHEMICAa piccole dosi

MEDITERRANEOe ospitalità sacra

L’INVERNO…e il richiamo del divino

PIANOSAmetafora di libertà

MALTAl’isola della dea

UNA VITA DA “PAS”“Persona Altamente Sensibile”

GRAFOLOGIAe i segni di Saturno

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Tornano in libreria due delle opere più importanti di Franco Cuomo,giornalista e scrittore scomparso nel 2007:

il romanzo Gunther d’Amalfi, cavaliere templare (ed.Tipheret),best seller e libro cult, che fu finalista al Premio Strega nel 1990; e

I dieci, chi erano i professori che firmarono il "Manifesto della Razza"(Bonanno Editore),

il saggio che per la prima volta ha contribuito a far luce sugli scienziatiche nel 1938 firmarono il "Manifesto della razza", professori universitarie ricercatori, che non pagarono mai per quello che avevano fatto né maichiesero scusa o perdono, ma anzi, dopo la caduta del fascismo, vennero

reintegrati nei loro privilegi.

Franco Cuomo, giornalista e scrittore, scomparso il 23 luglio 2007, è autore di romanzi di grande successo come Gunther d’Amalfi, appena ripubblicato da Tipheret, I sotterranei del cielo, Il tatuaggio e di numerosi

saggi dedicati ai grandi enigmi della storia. Ha tradotto Utopia, di Thomas More, e classici per la scena, tra cui Shakespeare, Marlowe, Camus e Rostand. È autore infine di un vasto repertorio teatrale, rappresentato in Italia e all’estero da registi quali Carmelo Bene e Maurizio Scaparro. Ha ricevuto tra gli altri riconoscimenti il

Premio per la cultura della Presidenza del Consiglio, il Flaiano, il Vallecorsi e il Riccione per il teatro.

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Il libro è liberamente scaricabile, nel formato PDF, dal sito: www.asilinotturni.org

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