Post on 01-Jul-2015
Week-end giovanissimi Sabato 14 marzo 2009
Tema: Bene ComunePasso biblico: La casa
sulla roccia
Con questo week-end vogliamo far scaturire nel giovanissimo la voglia di sentirsi parte attiva di un disegno che va oltre il suo
orizzonte per mischiarsi con altri orizzonti
il giovanissimo si deve attivare
Passando da
“Non mi interessa e non dipende da me”a
“Mi intersessa e dipende anche da me”
COME?
Riscoprendo la propria
identità
Il giovanissimo si forma in un contesto quale quello della famiglia, della scuola e delle
amicizie di paese o di quartiere …
… sa chi è, è sicuro di quello che vuole nel suo mondo, nella sua “riserva”, ma quando passa il
recinto?
Il giovanissimo quando entra in contatto con il mondo si deve
porre due domande:
chi sono io? cosa sono io per il
mondo?
chi sono io? cosa sono io per il
mondo?
Anche il mondo fa la stessa domanda al giovanissimo …
Chi sei?Chi sei?
Il giovanissimo è portato a rispondere con una storia, la sua storia: un susseguirsi di fatti che
hanno caratterizzato in poche tappe il suo percorso!
questa può essere una storia come tutte le altre, che al mondo non interessa o ignora
perché è massa, è la storia di tutti, è la classica storia che non fa ascolti!
Un’altra domanda molto più importanteche ci viene posta dal mondo è:
Cosa sei?Cosa sei?
Il ragazzo è chiamato a parlare di se, della sua diversità e per far
questo deve scavarsi dentro, deve illuminare anche le parti più
remote del suo essere, deve far capire che lui non è solo un
susseguirsi di eventi, ma dentro a quel corpo c’è un anima, c’è
qualcosa di più, c’è Una Storia
Dopo aver posto l’attenzione sulla propria storia e sulla propria vita il
giovanissimo deve portare lo sguardo su qualcosa di più grande, il mondo, e deve chiedersi come
prima cosa:
che ci faccio qui?
il giovanissimo deve capire il perché del suo essere nel mondo,
deve capire che lui è stato chiamato ad abitare quella parte di
mondo, su cui deve costruire qualcosa, la sua vita
Si chiede prima di tutto come va?(Il mondo)
Si chiede se questo mondo gli piace?
E soprattutto si chiede se si può cambiare qualcosa?
Il mondo va guardato da un’altra prospettiva quella del “contenere”
è il mondo che abito, che devo valorizzare e migliorare che è
chiamato a contenermi, a sostenermi, ad aiutarmi in una
ulteriore crescita a farmi prendere definitivamente il volo.
come si comporta il mondo nei miei confronti?
Mi vede?Mi ascolta?
Mi fa esprimere?
Mi vede?Mi ascolta?
Mi fa esprimere?
Io cerco il mio spazio, ma il mondo questo spazio me lo concede? E se non me lo
concedesse come dovrei reagire? Quale tecniche adottare?
Lo stile che si propone è quello della sobrietà
Noi nel mondo non dobbiamo cercare la ribalta ma dobbiamo crescere in modo
armonioso.Il nostro sviluppo, deve coincidere con lo
sviluppo degli altri
È vero anche che ognuno deve seguire la sua strada, ma ci sono modi e modi
per raggiungere i propri obiettivi
Alla fine di tutto il giovanissimo è invitato a capire che prima di arrivare alla
costruzione delle pareti, bisogna mettere solide fondamenta altrimenti alla prima
tempesta la nostra casa (il mondo e i nostri progetti) cadranno.
Quindi il raggiungimento del bene comune non è altro che:
Capire la mia storiaValorizzare il mio essere
Darmi uno stile (sobrietà)Mettere la mia storia e il mio
Essere in condivisioneEssere protagonista
Accompagnare e non spingere
Capire la mia storiaValorizzare il mio essere
Darmi uno stile (sobrietà)Mettere la mia storia e il mio
Essere in condivisioneEssere protagonista
Accompagnare e non spingere