Post on 17-Feb-2019
UNA PANORAMICA SULLA REGOLAZIONE DELLE TARIFFE DI ACCESSO AGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI
A. Moretto, M. FavotAnna Moretto
Ente di Bacino Padova 2
Marinella FavotUniversità degli Studi di Udine
REGOLAZIONE GESTIONE RIFIUTI URBANI
• I principali flussi di rifiuti urbani in Italia• Impiantistica nazionale di trattamento/smaltimento rifiuti• Valori economici disponibili per benchmarking di efficienza• “Gate fees” situazione nazionale eterogenea tra
libero mercato e regolazione tariffaria• Panoramica tariffe regolate• Organizzazione nazionale enti di governo degli ambiti territoriali ottimali
che “definiscono le tariffe”• Considerazioni finali e funzioni attese per una
Autorità di regolazione nazionale con funzione di “fissazione dei criteri per la definizione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento”
Gestione dei rifiuti urbani prodotti in ITALIA, anno 2015
(ISPRA, 2016)
Nel 2015, la produzione RU è stata di circa 29,5 milioni di tonnellate, di cui 10,5 milioni, pari a circa il 36% del totale, conferiti inizialmente a TMB ma poi avviati come destinazione finale a discarica (55%), inceneritore (22%), mentre 6% a impianti produttivi e 1,3% a recupero di materia.
Quadro impiantistico nazionale anno 2015
Considerando solo gli impianti operativi nel 2015 per il trattamento del rifiuto urbano indifferenziato, si avrebbero complessivamente 308 impianti:
•49% discariche•13% impianti di incenerimento•38% impianti TMB.
1706350750SUD
329202362665NORD
61730911841149ITALIA
32
TMB
44
compostaggio e digestione anaerobica
118
totale
834CENTRO
INCENERIMENTODISCARICA
(ISPRA, 2016)
costi di smaltimento rifiuti in alcune città campioneanno 2015
224,8547,06MILANO
212,3636,93TORINO
251,3844,50ROMA
172,9638,39BOLOGNA
214,3348,48NAPOLI
217,0438,65ITALIA
236,78Classe popolazione> 150.000 ab
185,68
CTOT€/ab
38,28PADOVA
CTS€/ab
(Elaborazioni dati ISPRA 2016, Piani finanziari 2015)CTS = Costi trattamento e smaltimento; CTOT = Costi totali
430,1129,9TORINO
453,0198,7MILANO
428,3123,9ROMA
311,4122,5BOLOGNA
415,7124,1NAPOLI
385,6133,1ITALIA
423,5Classe popolazione> 150.000 ab
322,4
CTOT€/t
134,8PADOVA
CTS€/t
Valori economici disponibili per benchmarking di efficienza
TARIFFA AL CANCELLO
tariffa regolata di impianto oppure prezzo lasciato al mercato per i principali impianti di trattamento del rifiuto indifferenziato:
•DISCARICA, con eventuali pretrattamenti a bocca d’impianto
•INCENERITORE, eventualmente anche in possesso di qualifica R1
•TMB che attualmente avviano oltre 86% dei flussi in uscita a smaltimento:3,0% a copertura discarica5,8% a biostabilizzazione55,1% a discarica22,3% a incenerimento
TARIFFE REGOLATE E PREDETERMINATED.L. n. 1/2012 “liberalizzazioni”
art. 25 Promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali... all'affidatario del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani devono essere garantiti l'accesso agli impianti a tariffe regolate e predeterminate e la disponibilità delle potenzialità e capacità necessarie …
inoltre per gli impianti di incenerimento:
D.L. n. 133/2014 “Sblocca Italia”art. 35 Misure urgenti per la realizzazione su scala nazionale di un
sistema adeguato e integrato di gestione dei rifiuti urbani…prevede 20 €/t di contributo aggiuntivo massimo per i rifiuti urbani extraregionali.
ma aggiuntivo a quale tariffa/prezzo?
VE
Osservatorio SPL
INVITALIA
D.L. 138/2011 art.3 bis affida l’organizzazione alle regioni e alle province autonome
Sul territorio nazionale si contano81 ATO, ambiti territoriali ottimali:7 regionali6 sovraprovinciali o interprovinciali40 provinciali28 sub-provinciali
Enti di governo eterogenei
ORGANIZZAZIONE DELLA GESTIONE RIFIUTI
(INVITALIA, maggio 2016)
TARIFFE REGOLATE E PREDETERMINATED.L. n. 1/2012 “liberalizzazioni”
art. 25 Promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali
=>In REGIONE VENETOSistema regolato per lo smaltimento RU: impianti autorizzati da Provincia o Regione, comprese le tariffe al cancello.La L.R. n.3/2000 impone a tutti gli impianti di smaltimento e a quelli pubblici di recupero l’approvazione della tariffa come parte integrante del provvedimento di approvazione del progetto dell’impianto.DGR n. 445/2017 classificazione scarti e sovvalli prodotti dai trattamenti di selezione meccanica RU non diventano RS.
=>In REGIONE EMILIA ROMAGNASistema di regolazione regionale affidato ad ATERSIRLa L.R. n.23/2011 e successive DGR individuano i criteri per la definizione delle tariffe di accesso per tutti gli impianti pubblici o privati che trattano RU.
TARIFFE REGOLATE E PREDETERMINATED.L. n. 1/2012 “liberalizzazioni”
art. 25 Promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali
=>In REGIONE LOMBARDIASistema in concorrenza tra gli impianti, liberi di contrattare il prezzo con i conferitori.La L.R. n.26/2003 dal 2009 abroga competenza delle province alla“definizione delle tariffe di esercizio degli impianti di smaltimento in discarica e dei corrispettivi da versare a favore degli enti locali interessati” e dal 2015 abroga adozione dei piani provinciali e quindi anche le “tariffe massime” di alcuni impianti di piano (BS).
=>In REGIONE PIEMONTESistema regolato per lo smaltimento RU affidato agli ambiti provinciali (L.R. n.24/2002). L.R. n.7/2012 prevede 4 ambiti provinciali e sovraprovinciali e conferenze d’ambito non istituiti.
Tariffe per il conferimento di rifiuti urbaniLR Emilia Romagna n.23/2011, DGR 135/2013 e successive
La tariffa di accesso per ogni impianto è effettuata a partire dai corrispettivi di smaltimento dei rifiuti urbani CSu, espressi in €.
Tariffe per il conferimento di rifiuti urbaniLR Veneto n.3/2000 art. 36
*il costo industriale, in relazione a:1. costi relativi alle spese di investimento per la costruzione dell’impianto, ivi
compresi gli oneri finanziari ed i costi relativi alla realizzazione di opere di mitigazione ambientale;
2. spese per la gestione operativa, ivi comprese quelle relative al personale e ai mezzi d’opera utilizzati;
3. spese generali e tecniche ed utile d’impresa; 4. spese per l’eventuale dismissione degli impianti e, per le discariche, spese previste
per la ricomposizione ambientale e per la gestione del periodo successivo alla chiusura;
*gli oneri fiscali nella misura determinata dalle vigenti leggi.
La tariffa per il conferimento di rifiuti urbani agli impianti di smaltimento e recupero, già disciplinata dalla previgente L.R. n.33/1985, è calcolata sulla base di un piano economico finanziario formulato dal titolare, composto da due fattori:
TARIFFE INCENERITORI
Costi unitari inceneritori di PADOVA e BOLZANO
16,30 20,64
25,06 15,38
7,2717,05
16,15
-9,31
66,80
12,17
12,05
13,39
4,74
1,576,28
47,77
-10,0020,0030,0040,0050,0060,0070,0080,0090,00
100,00110,00120,00130,00140,00150,00160,00170,00
181.300 t/aanno 2017
130.000 t/aanno 2017
PADOVA BOLZANO
€/t
UTILE DI IMPRESASPESE GENERALIAMMORTAMENTO ALTRI ONERI (rimborsi trasporti)CONTROLLI AMBIENTALISMALTIMENTO RESIDUICONSUMIMANUTENZIONEPERSONALE
TARIFFE INCENERITORI
Ricavi unitari inceneritori di PADOVA e BOLZANO
112,87
76,14
30,82
59,07
20,61
-
8,20
4,86
-10,0020,0030,0040,0050,0060,0070,0080,0090,00
100,00110,00120,00130,00140,00150,00160,00170,00180,00
181.300 t/aanno 2017
130.000 t/aanno 2017
PADOVA BOLZANO
€/t
VENDITA CERTIFICATI VERDI
VENDITA ENERGIA ELETTRICA
(CONTRIBUTO COMUNE)
TARIFFA SMALTIMENTO RU
INCENERITORItariffe al cancello anno 2016 - 2017
Fonti: Prezzi Iva esclusa(*) Decreto Presidente Prov. Brescia n. 87/2016 - Prezzo massimo anno 2015(°) Decreto dirigenziale Campania n.36/2015 annullato dal TAR, in attesa del Consiglio di Stato e Delibera Sindaco metropolitano NAPOLI n. 95/2016Delibera ATOR n. 4/2016Delibera Giunta Prov. Alto Adige n.586/2014 e n.1031/2016 Delibera ATERSIR n.56/2016, tariffe 2016DPCM 10.08.2016 Appendice I – Capacità di trattamento autorizzata
125,074,008,20112,87170.000R1Veneto PD
123,0654,264,1264,68°600.000R1Campania NA
R1
R1
R1
R1
R1
R1
R1
R1
121,008,33112,67180.000Emilia Romagna MO
121,008,94112,06220.000Emilia Romagna BO
119,0010,00109,00120.000Emilia Romagna PC
110,6929,694,8676,14130.000Alto Adige BZ
109,00-109,0082.000Veneto VI
87,72-87,72*981.837Lombardia BS
130.000
526.500
Capacitàtrattamento
t/anno
11,00
2,50
ContributoComune
€/t
111,893,50105,89Piemonte TO
130,00119,00Emilia Romagna PR
Tariffatotale
€/t
ContributiProv. Ato
€/t
Tariffaimpianto
€/t
REGOLAZIONE NAZIONALE DELLE TARIFFE DI ACCESSO AGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI
aspetti da definire…• Disegno organico nazionale di regolazione della tariffa di trattamento rifiuti
cioè dei corrispettivi di ingresso per i rifiuti urbani alle discariche, inceneritori e TMB.... per evitare disomogeneità a livello regionale es. Lombardia-libero mercato, Emilia Romagna-approccio di regolazione sistemico, con: regole chiare di rendicontazione dei costi e ricavi; monitoraggio indipendente.
• Ruolo degli stakeholders per possibili ruoli in conflitto es. Enti locali "soci" dell'autorità d'ambito che determina le tariffe e affida il servizio rifiuti e azionisti delle aziende in-house di gestione dei rifiuti e spesso proprietarie anche degli impianti di trattamento.
• Benchmarking di efficienza della gestione integrata rifiuti, anche attraverso la visibilità e trasparenza delle regole che definiscono le tariffe di accesso agli impiantidi trattamento rifiuti, per: comunicare e monitorare il sistema in modo chiaro e trasparente; favorire il livello di analisi e confronto sul tema dei costi dell’impiantistica rifiuti; facilitare il potenziale ingresso di nuovi operatori che grazie a regole chiare e
trasparenti potrebbero manifestarsi.