Post on 10-Sep-2020
Assistenza infermieristica al paziente portatore di
STOMIE INTESTINALI
Università degli Studi di PadovaFacoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di Laurea in InfermieristicaSEDE di PORTOGRUARO
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GESTIONE DELLE STOMIE
STOMIE TEMPORANEE e STOMIE DEFINITIVE
Quando si parla di Stomie temporanee si tende a pensare che ilcompito dell’Enterostomista, per la loro gestione, sia più semplicerispetto alle Stomie definitive.
In realtà le Stomie temporanee necessitano di una gestione e diuna cura piuttosto impegnativa e per di più concentrata in unperiodo di tempo piuttosto breve, da due a quattro mesi, prima cioèche venga effettuata la ricanalizzazione. Realizzate dopo unaresezione anteriore del retto (foto 1) a protezione di una anastomosi(foto 2,3) o comunque di un tratto intestinale “messo a riposo”,vengono eseguite nella maggior parte dei casi con la tecnica dellacosiddetta “Stomia su bacchetta” (foto 4).Tale tecnica permette al chirurgo di realizzare una Stomiaperfettamente escludente, infatti lo “sperone” che si viene acreare consente la fuoriuscita delle feci dall’ansa afferente dellaStomia, interrompendo il transito delle feci nell’ansa efferente.
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FOTO 1
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FOTO 2 e 3
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FOTO 4
COLOSTOMIAwww.slidetube.it
Resezione anteriore del retto in laparoscopia con ileostomia su bacchetta
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La prima gestione della Stomia praticata dall’Enterostomista verràeseguita in sala operatoria subito dopo l’intervento chirurgico,utilizzando dei presidi che impediscono qualsiasi trazionesulla bacchetta per evitare decubiti sul viscere.
In questa fase è consigliabile utilizzare presidi a due pezzi, didiametro sufficiente ad inserire la bacchetta all’interno della placca
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In questa fase si istruisce il paziente in modo che sia in grado di gestirela stomia il più autonomamente possibile. Generalmente per i punti disutura tra viscere e cute vengono impiegati materiali riassorbibili ma,trattandosi di solito di materiali a lento riassorbimento, per di più inquinatidalla presenza di feci l’Enterostomista dovrà valutare la necessità dirimuovere tali punti di sutura, qualora la permanenza prolungata provochila formazione di granulomi peri-stomali.
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21° giornata asportazione della bacchetta
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Subito dopo l’asportazione della bacchetta si dovrà prendere la misuradella stomia.
Questa operazione è molto importante in quanto se si utilizza unsistema a due pezzi, oltre ad indicarci come ritagliare la placca, si potràstabilire anche la misura della flangia,che dovrà essere proporzionataalla stomia.
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L’apparecchiatura della stomia deve essere resa il piùsemplice possibile quindi vari presidi, utili per migliorare lagestione della stomia, dovranno essere prescritti soltantoin caso di reale necessità.
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A questo punto l’Enterostomista prescriverà un presidio a due pezzi o mono pezzo, di diametro adeguato alle
dimensioni della Stomia. Si potranno utilizzare presidi a fondo chiuso o aperto in base al tipo di deiezioni
oppure in base alla scelta dello stesso paziente che in questo lasso di tempo è stato informato ed istruito sui
vari tipi di presidi a disposizione e molto spesso ha sperimentato varie possibili soluzioni.
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Dopo un mese dall’intervento inizio dei lavaggi
trascorrenti(1-2 lavaggi alla settimana)
1. Mantenere pulito il tratto del viscere escluso
(eliminare lo stimolo)
2. Eseguire un bio-feedback funzionale dello
sfintere anale. (mantenere il tono sfinterico)
3. Supportare l’aspetto psicologico. L’atto della
defecazione viene avvertito dal paziente con
particolare soddisfazione e senso di benessere
dopo il lavaggio trascorrente, in quanto vissuto
come ripristino della funzione fisiologica.
Tali lavaggi vengono eseguiti con l’irrigatore
posizionando il paziente sul water. Se ci troviamo a
gestire una Colostomia non vi sono problemi particolari
da affrontare, in genere l’introduzione del liquido di
lavaggio viene praticata con il cono nel tratto efferente
e facendo defluire i due litri di liquido senza che questi
creino nessun particolare problema . Se ci troviamo a
gestire una Ileostomia, l’introduzione del liquido deve
essere fatta più lentamente per evitare reazioni
dolorose. Se il cono dell’irrigatore non è adeguato, si
può utilizzare un catetere morbido, tipo foley ch 24/26
onde evitare lesioni traumatiche.
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Prima della chiusura della stomia il paziente dovrà essere
preparato per eseguire un controllo endoscopico per valutare la
pervietà dell’anastomosi.
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• Il giorno dell’ intervento, verrà eseguito il lavaggiodel tratto efferente.In caso di colostomia verrà eseguita anchel’irrigazione del tratto afferente.
• L’impegno dell’Enterostomista non termina con lachiusura della Stomia. Infatti quando ci si trova difronte ad una resezione del retto bassa la perditadel serbatoio rettale può provocare nel pazientedisturbi quali: defecazioni frequenti, tenesmo,falsa incontinenza, irritazioni peri-anali.
Dopo un mese circa dalla ricanalizzazione, previaadeguata valutazione da parte del chirurgo, ilpaziente con anastomosi colo-anale può esseregestito come se fosse portatore di una Stomiaperineale, si eseguono irrigazioni trans-anali chefavoriscono uno svuotamento del viscere, tale daevitare evacuazioni in un periodo che varia da 24 a48 ore come nell’irrigazione di una Stomiaaddominale.Tale tecnica viene insegnata alpaziente posizionandolo sul water e utilizzando ilcono dell’irrigatore per eseguire un lavaggiotrans-anale con 1⁄4 o 1⁄2 litro di liquido, in generesufficiente ad ottenere un risultato adeguato. Inalcuni casi il cono dell’irrigatore da solo nonconsente il deflusso dell’acqua e quindi si puòmodificare inserendo un foley attraverso il conoevitando l’introduzione di sonde che potrebberoprovocare traumi a livello dell’anastomosi.
CHIUSURA STOMIA:
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COMPLICANZE PRINCIPALI
IMMEDIATE
• Irritazione della cute peristomale.
• Dolore
TARDIVE
• Ostruzione della stomia.
• Difficoltà meccaniche di svuotamento.
• Ricorrenza della malattia infiammatoria intestinale a livello stomale o a monte.
• Stenosi.
• Prolasso.
• Ernia.
• Retrazione.
• Emorragia.
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CURA DELLA STOMIA
Interventi infermieristici
La gestione dello stoma comprende gli interventiinfermieristici che possono essere necessari dopo laderivazioni fecale per chirurgia.
Applicare una sacca da stomia fecale:
• Rimuovere delicatamente la vecchia applicazione (dopo aver indossato i guanti monouso).
• Lavare la pelle attorno alla stomia con fisiologica (in caso di colostomia) o acqua e bicarbonato (in caso di ileostomia). Le feci sono irritanti per la pelle, in questo modo si eviteranno arrossamenti ed irritazioni.
• Risciacquare la pelle ed asciugare con un pannocarta senza strofinare (E’ importante che la pelle sia ben asciutta per far aderire perfettamente la placca).
• Osservare la cute peristomale, le stomie e le suture.www.slidetube.it
Preparare la sacca pulita: misurare lo stoma e tracciare una
circonferenza di 3 mm più larga della stomia sulla carta adesiva.
Tagliare il modello di stomia.
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Preparare la barriera cutanea: misurare la stomia e tagliare
un foro nella barriera delle stesse dimensioni della stomia.
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Rimuovere la placca protettiva (figura 4)
Applicare la barriera protettiva (figura 5)
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Attaccare la sacca di drenaggio alla barriera cutanea (figura 7a)
Fissare il bordo della barriera cutanea con cerotto ipoallergenico
Applicare la sacca con un movimento rotatorio (fig.8)
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Far aderire completamente l’anello adesivo della sacca
sulla base trasparente della placca (fig. 9)
Ripiegare la parete finale della sacca e clampare (questo
punto viene effettuato nel caso in cui si tratta di una
ileostomia)
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– Nel caso in cui la superficie che circonda lostoma è irregolare, con pieghe o cicatrici cheimpediscono la perfetta adesione del sistema diraccolta, è possibile applicare una pasta instrisce modellabile.
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– Nel caso in cui, invece, la cute peristomale è già irritata o
si è in presenza di secrezioni molto aggressive, si può
utilizzare una piastra protettiva che assorbe gli umori della
pelle, permettendole di respirare.
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SACCHE PER COLOSTOMIA
Dispositivo di carbone attivo elimina gli odori evitando il rigonfiamento
della sacca.
Sistema ad un pezzo
Di forma anatomica in tessuto non tessuto su entrambi i lati per il massimo comfort
La colostomia è una diversione fecale in cui le feci sono emesse con minore
frequenza e mantengono l’aspetto molto simile a quello precedente all’intervento.
Possono essere caratterizzate dalla presenza di gas (come le feci normali)
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SACCHE PER COLOSTOMIA
Sistema a due pezzi
Aggancio di sicurezza Clipper per fissare la sacca con
due dita
Dispositivo di carbone attivo elimina gli odori evitando il
rigonfiamento della sacca.
adesivo a spirale
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SACCHE PER ILEOSTOMIA
La ILEOstomia è una diversione fecale in cui le deiezioni sono frequenti e possono
essere liquide o semiliquide e contengono grandi quantità di elettroliti (questo
perché l’intestino crasso non è più disponibile per riassorbire l’acqua.)
Sistema di chiusura a tripla sicurezza
aperto chiuso ripiegato
Dispositivo di carbone attivo elimina gli odori evitando il
rigonfiamento della sacca.
Sistema ad un pezzo
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SACCHE PER ILEOSTOMIASistema a due pezzi
Aggancio di sicurezza Clipper per fissare la
sacca con due dita
Placca con adesivo a spirale
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