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SICUREZZA NEI CONTRATTI PUBBLICI
Problematiche e prospettive applicative
ITACA - Roma, 9 marzo 2010
Sicurezza nei contratti pubblici: problematiche e pro spettive applicative
Daniela Scaccia SICUREZZA NEI CONTRATTI PUBBLICI - Problematiche e p rospettive applicative
Ing. Daniela Scaccia
Azioni di indirizzo e coordinamento: esempi di buon e pratiche
L’attività di ITACA
Strumenti a supporto delle stazioni appaltanti
Organizzazione in TAVOLI TECNICI
GdL “Sicurezza Appalti” ���� partecipato da Regioni e Province Autonome, Ordini e Collegi Professionali, Associazioni nazionali di categoria, Sindacati
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Strumenti a supporto delle stazioni appaltanti: le l inee guida ITACA
1 marzo 2006Linee guida per l'applicazione del D.P.R. 222/03 - R egolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei can tieri temporanei o mobili, in attuazione dell'art.31, com ma 1 legge 109/94 Linee guida ITACA approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
20 marzo 2008
L’attività del GdL “Sicurezza Appalti”
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20 marzo 2008Linee guida per il coordinamento della sicurezza ne lle Grandi OpereLinee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
20 marzo 2008Linee guida per la stima dei costi della sicurezza nei contratti pubblici di forniture o serviziLinee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
27 gennaio 2010Guida Operativa per la Sicurezza degli Impianti Ele ttriciConferenza delle Regioni e delle Province Autonome
… Check list di autovalutazione per l’applicazione di un SGSL per le micro imprese.Approvate dal Consiglio Direttivo di ITACA in data 10 dicembre 2010
Strumenti a supporto delle stazioni appaltanti: le l inee guida ITACA
L’attività del GdL “Sicurezza Appalti”
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Approvate dal Consiglio Direttivo di ITACA in data 10 dicembre 2010 e in attesa di ratifica da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Le linee guida – GRANDI OPERE
Strumenti a supporto delle stazioni appaltanti
Linee guida per il coordinamento della sicurezza nelle Grandi Opere
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Per "Grandi Opere" si intendono quelle opere edili odi ingegneria civile di particolare complessitàorganizzativa facenti capo ad un unico progetto, lacui realizzazione avviene attraverso più cantieriorganicamente connessi e coordinati da un unicoCommittente.
Le linee guida – GRANDI OPERE
Strumenti a supporto delle stazioni appaltanti
Linee guida per il coordinamento della sicurezza nelle Grandi Opere
SCOPOMigliorare l'efficacia delle attività dicoordinamento per la sicurezza poste inessere dal Committente e dalla propria
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essere dal Committente e dalla propriaorganizzazione, nonché di rendere piùomogenee tali attività e migliorare i risultati daesse conseguiti.
Linee guida per la stima dei costi della sicurezza nei contratti pubblici di forniture o servizi (Approvate in sede tecnica il 14/02/2008, approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 20/03/2008)
Strumenti a supporto delle stazioni appaltanti
Le linee guida – Redazione del DUVRI
“Primo atto di indirizzo a supporto dellestazioni appaltanti che, a seguitodell’emanazione della legge 12/2007,
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dell’emanazione della legge 12/2007,fermo restandogli obblighi di cui all’art. 7del D. Lgs. 626/94, sono tenute a redigereil DUVRI e a stimare i costi della sicurezzada non assoggettare a ribasso.”
Contesto di riferimento:contratti pubblici di forniture e servizi per iquali non vi è una norma consolidatarelativa al calcolo dei costi contrattualidella sicurezza.
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Le linee guida – Redazione del DUVRI
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gStrumenti a supporto delle stazioni appaltanti
Le linee guida – Redazione del DUVRI
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Attività “promozionale”
L’attività del GdL “Sicurezza Appalti”
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SOTTOGRUPPI DI LAVORO DESCRIZIONE ATTIVITA’ DOCUMENTI ATTESI
1 Osservatorio su criticità eaggiornamenti normativi in merito alTitolo IV del D.Lgs.81/2008 concernentei cantieri temporanei e mobili.
Problematiche attinenti al “cartellino dicantiere”, “tutela del lavoro”, ecc.. Inoltre,monitoraggio continuo del D.Lgs. 81/2008,anche alla luce dell'art.1, c.6, L.123/2007 checonsente al Governo di adottaredisposizioni integrative e correttive entro15.05.2009, e delle recenti, importanti,modifiche apportate da alcuni decreti legge
Organizzazione in sottogruppi di lavoro
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modifiche apportate da alcuni decreti leggepubblicati. Individuazione criticità cheemergono dall'applicazione del D.Lgs.81/2008.
2 Profili di ripartizione ordinamentalenella legislazione in materia di sicurezzadei contratti pubblici.
Studio dei principi generali della normativanazionale per l’attuazione della normativaregionale di riferimento in materia disicurezza dei contratti pubblici.Competenza legislativa concorrente.
3 I livelli di responsabilità del titolo IV –Committente e Responsabile Lavori.Sistemi di qualificazione.
Interpretazioni titolo IV D.Lgs. 81/2008 suCommittente e Responsabile Lavori.Individuazione di forme di incentivazioneper favorire un sistema di qualificazionedelle imprese in materia di tutela del lavoro.
SOTTOGRUPPI DI LAVORO DESCRIZIONE ATTIVITA’ DOCUMENTI ATTESI
4 Correlazione organizzazione e gestioneaziendale con lagestione della sicurezza (SGSL).
Definizione di strumenti operativi perl’implementazione di SGSL per le imprese,rispondenti ai requisiti dell’art. 30 del D.Lgs.81/2008 e s.m.i. ed aventi quindi efficaciaesimente dalla responsabilità amministrativadel D.Lgs. 231/2001.
5 Approfondimento costi sicurezzacontratti di forniture e
Linee guida Itaca – Parte II, definizione deicontenuti minimi del DUVRI con casistiche
Organizzazione in sottogruppi di lavoro
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5 contratti di forniture eservizi – requisiti minimi DUVRI.
contenuti minimi del DUVRI con casistichespecifiche relativamente alle diverse realtàcontrattuali, nonché approfondimenti relativialla metodologia adottata per la definizionedei costi della sicurezza relativi.Individuazione delle figure di riferimento perla sicurezza nell’ambito di un contrattopubblico/ privato di servizi e forniture e dellerelative responsabilità.
6 Sicurezza impiantistica in ambitodomestico.
Analisi della materia relativa alla sicurezzaimpiantistica in ambito domestico, con loscopo di avviare una riflessione sugli aspettidella prevenzione e della salvaguardia in unambiente come quello domesticocaratterizzato da specifiche peculiarità.
Organizzazione in sottogruppi di lavoro
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Osservatorio permanente – criticità e aggiornamentinormativi del Titolo IV del D. Lgs. 81/08CoordinamentoANCE – Ing. Francesca FerrocciREGIONE TOSCANA – Ing. Francesco Vigiani
ObiettivoMonitoraggio continuo dell'applicazione del nuovo Testo Unico sulla
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Monitoraggio continuo dell'applicazione del nuovo Testo Unico sullasicurezza.
RisultatiIl tavolo è stato di supporto nella stesura del d. lgs. n. 106/09, meglionoto come decreto correttivo del testo unico.
Attività in corsoIl gruppo di lavoro sta attualmente lavorando per individuare tutte lecriticità che emergono dall'applicazione del decreto, al fine disegnalarle nelle sedi istituzionali, per poter ottenere opportunichiarimenti.S
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Osservatorio permanente – criticità e aggiornamentinormativi del Titolo IV del D. Lgs. 81/08PartecipazioneAll’attività del Gruppo di lavoro partecipano anche rappresentanti delMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti, rappresentanti del Gruppo InterregionaleComitato di Coordinamento tecnico per la prevenzione, igiene esicurezza (tecnostruttura della Commissione Salute della Conferenza
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sicurezza (tecnostruttura della Commissione Salute della Conferenzadelle Regioni e Province Autonome).
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Organizzazione in sottogruppi di lavoro
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Profili di ripartizione ordinamentale nella legislazionein materia di sicurezza dei contratti pubblici.CoordinamentoITACA – Avv. Federico VenturaREGIONE TOSCANA – D.ssa Annarosa Pisaturo
ObiettivoStudio sui principi generali della normativa nazionale per l’attuazionedella normativa regionale di riferimento in materia di sicurezza dei
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della normativa regionale di riferimento in materia di sicurezza deicontratti pubblici (materia di competenza legislativa concorrente).
Metodologia:In relazione al campo di applicazione del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i, lostudio ha avuto inizio dall’analisi della verifica dell’idoneità tecnico-professionale dell’impresa aggiudicataria (art 26 comma 1 lett. a) delDlgs. 81/2008 e s.m.i.) con particolare riferimento al suo ambitosoggettivo, oggettivo e ai suoi contenuti.
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Organizzazione in sottogruppi di lavoro
L’attività del GdL “Sicurezza Appalti”
Profili di ripartizione ordinamentale nella legislazionein materia di sicurezza dei contratti pubblici.Analisi delle questioni attinenti l’elaborazione, l’aggiornamento e lagestione del DUVRI e calcolo dei costi della sicurezza, nell’ipotesi incui il soggetto affidatario sia centrale di committenza o sia datore dilavoro non coincidente con il committente (si pensi al diffusissimocaso di una scuola in cui vi è l’Ente pubblico in qualità di Committentee il Direttore Didattico in qualità di datore di lavoro), individuando in
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e il Direttore Didattico in qualità di datore di lavoro), individuando inquali casi può verificarsi una simile ipotesi in un appalto pubblico.
RisultatiDefinizione di ruoli, i compiti, le funzioni e le responsabilità di ciascunsoggetto nei reciproci rapporti in atto.
Attività in corsoI risultati sono attualmente veicolati all’interno di un Tavolo di lavorocongiunto con il sottogruppo 5 per arrivare ad un risultato unitarioorganico.S
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Organizzazione in sottogruppi di lavoro
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Approfondimento art. 26 D.Lgs. 81/08 relativo aicontratti d’appalto, d’opera e di somministrazione –costi sicurezza contratti di forniture e servizi –requisiti minimi DUVRICoordinamentoARPA Emilia Romagna – Arch. Barbara RontiniREGIONE PIEMONTE– Ing. Marianna Matta
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ObiettivoStudi sull’applicabilità dell’art. 26 del D.Lgs. 81/08 come modificatodal D.Lgs. 106/09 nell’ambito dei contratti pubblici d’appalto nonchésulle eventuali definizioni dei contenuti minimi del DUVRI(Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti) concasistiche specifiche relativamente alle diverse realtà contrattuali, edapprofondimenti relativi alla metodologia adottata per la definizionedei costi della sicurezza relativi. Monitoraggio continuodell'applicazione del nuovo Testo Unico sulla sicurezza.S
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Organizzazione in sottogruppi di lavoro
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Approfondimento art. 26 D.Lgs. 81/08 relativo aicontratti d’appalto, d’opera e di somministrazione –costi sicurezza contratti di forniture e servizi –requisiti minimi DUVRI
Attività in corsoLe costanti correlazioni e/o le difficoltà interpretative di una norma difatto parallela al Titolo IV per i servizi e le forniture, richiede la
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fatto parallela al Titolo IV per i servizi e le forniture, richiede lacompenetrazione dei concetti di ruoli e responsabilità di cui ai lavoridel sottogruppo II nonché di contenuti dei documenti da redigere.
RisultatiProposte di schema tipo per la redazione del DUVRI e la relativastima dei costi della sicurezza interferenti (contenuti e metodi).
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Livelli di responsabilità del Titolo IV ed i sistemi diqualificazione delle impreseCoordinamentoCOLLEGIO NAZIONALE GEOMETRI E G.L – Dott. Marco NardiniREGIONE EMILIA ROMAGNA – Dott. Draghetti
ObiettiviInterpretazioni titolo IV D.Lgs. 81/2008 su Committente e
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Interpretazioni titolo IV D.Lgs. 81/2008 su Committente eResponsabile Lavori.Individuazione di forme di incentivazione per favorire un sistema diqualificazione delle imprese in materia di tutela del lavoro
Attività in corsoPer la sostanziale coincidenza dei componenti del sottogruppo 1 e 3,si è ritenuto utile istituire un tavolo congiunto e procedere per fasi.
RisultatiI risultati legati alla corretta interpretazione del titolo IV sono confluitinel documento redatto dal sottogruppo 1.S
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Correlazione dell’organizzazione e gestioneaziendale con la gestione della sicurezza (SGSL).CoordinamentoANAEPA - Confartigianato – Ing. Daniela ScacciaREGIONE TOSCANA – Ing. Daniele Novelli
ObiettiviStrumenti operativi per l’implementazione di SGSL per le imprese,
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Strumenti operativi per l’implementazione di SGSL per le imprese,rispondenti ai requisiti dell’art. 30 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. .
RisultatiCheck list di autovalutazione per l’applicazione di un SGSL per lemicro imprese.Approvate dal Consiglio Direttivo di ITACA in data 10 dicembre 2010 ein attesa di ratifica da parte della Conferenza delle Regioni e delleProvince Autonome
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Sicurezza impiantistica in ambito domestico.CoordinamentoASSISTAL – Dott. Fabiano CrovettiREGIONE TOSCANA – Dott. Alberto Lauretta
ObiettiviAnalisi della materia relativa alla sicurezza impiantistica in ambitodomestico, con lo scopo di avviare una riflessione sugli aspetti dellaprevenzione e della salvaguardia in un ambiente come quello
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prevenzione e della salvaguardia in un ambiente come quellodomestico caratterizzato da specifiche peculiarità.
NOTA: Rispetto agli obiettivi iniziali e alla luce della vigente normativain tema di sicurezza degli impianti (DM n. 37/2008), si è ritenuto dimodificare l’ambito della discussione, improntando una riflessionesulla tematica, più generale, della sicurezza degli impianti.
RisultatiGuida Operativa per la Sicurezza degli Impianti Elettrici.Approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonomein data 27 gennaio 2010S
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g SCOPO:Fornire uno strumento in grado di dare delleindicazioni, ai responsabili degli uffici tecnici dellePubbliche Amministrazioni (con particolare
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Pubbliche Amministrazioni (con particolareriguardo per quelle più piccole), sull’applicazionedel nuovo decreto in materia di attività diinstallazione degli impianti elettrici all’interno degliedifici.
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gLa guida è suddivisa in tre partiN. 1 “Norme generali”N. 2 “Cantieri”N. 3 “Locali contenti bagni o docce”.
Destinatari : principalmente i responsabili degli ufficitecnici delle Pubbliche Amministrazioni (con particolareriguardo per quelle più piccole), sull’applicazione del
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riguardo per quelle più piccole), sull’applicazione delnuovo decreto in materia di attività di installazione degliimpianti elettrici all’interno degli edifici.
Si è ritenuto, poi, opportuno approfondire i cantieri edili ei locali contenenti bagni e docce, rinviando a successivepubblicazioni la trattazione degli altri ambienti a maggiorrischio (locali ad uso medico, ambienti a maggior rischioin caso d’incendio, ecc.).
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gIl perché della scelta:
Il cantiere è considerato uno dei luoghi più esposti ai pericoli(continue movimentazioni e variazioni, variabilità di personalepresente).
Nei locali contenenti bagni o docce , in cui la presenza diumidità e di acqua è pressoché costante, è opportunoprevedere l’adozione di precauzioni particolari aventi
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prevedere l’adozione di precauzioni particolari aventiprincipalmente lo scopo di evitare condizioni pericolose per lepersone.
Una adeguata progettazione seguita da una correttainstallazione sono caratteristiche fondamentali per un impiantoelettrico efficiente e sicuro.
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gIl cantiere è un luogo di lavoro moltoparticolare e le caratteristiche dell'impiantoelettrico devono tenere conto del maggiorerischio elettrico.
L’impianto elettrico di cantiere è l’insiemedei componenti elettrici, ubicati all’internodel recinto di cantiere, tra loroelettricamente associati in modo darendere disponibile l’energia elettrica a tutti
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rendere disponibile l’energia elettrica a tuttigli apparecchi utilizzatori del cantiere.L’impianto ha in genere una vita breve,appare con l'inizio dei lavori e scomparequando questi sono terminati con ilrecupero, per un successivo riutilizzo, digran parte degli impianti e delleattrezzature.
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Check list di autovalutazione per l’applicazione di un SGSL per le micro imprese.
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INDICE
1.Premessa2.Introduzione3.Guida alla compilazione della check - list
3.1Principi generali3.2Modalità operative3.3Glossario
4.Correlazione tra i modelli di gestione della sicure zza
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4.Correlazione tra i modelli di gestione della sicure zza5.Check - list6.Tabella di sintesi dei risultati con individuazio ne dei livelli di priorità e degli
interventi di miglioramento7.Allegati
Allegato n. 1 Responsabilità amministrativa dell’impresaAllegato n. 2 Autocertificazione della valutazione dei ris chiAllegato n. 3 Idoneità tecnico – professionaleAllegato n. 4 Elenco dei lavori che prevedono la sorveglianz a sanitaria obbligatoriaAllegato n. 5 Esempio di procedura per informare, formare e a ddestrare i lavoratoriAllegato n. 6 Documentazione prevista dal D. Lgs. 81/08
8.Bibliografia
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