Post on 15-Feb-2019
Scuola Infanzia “Il Gatto
Progetto di Plesso
"Il bambino, che è il più grande osservatore spontaneo della natura, ha
indubbiamente bisogno di avere a sua disposizione un materiale su cui agire".
DIREZIONE DI SENSO: Peter Gray
2015) nota acutamente che i
esperienza diretta tra di loro e
organizzato in spazi chiusi. La
è entrata prepotentemente nelle case
di straniamento dall’ambiente circostante.
primissima infanzia una suggestiva compagnia
allo stesso tempo lo costringe
relazioni, dell’esperienza, del fare a tutto campo come modalità di conoscenza del mondo,
di sé e degli altri.
“Maestra vieni a vedere, dal mio seme è nata una pianta”!
“La scoperta del mondo della natura rappresenta una sorta
conoscenze.” (Imparare dalla natura di N. Nicoletti, Rivista Infanzia,
Scuola Infanzia “Il Gatto Viaggiatore”
Progetto di Plesso A.S. 2016/2017
"Il bambino, che è il più grande osservatore spontaneo della natura, ha
indubbiamente bisogno di avere a sua disposizione un materiale su cui agire".
M. Montessori
Peter Gray in un suo studio (Lasciateli giocare,
nota acutamente che i bambini di oggi sono stati privati della libertà di fare
esperienza diretta tra di loro ed in spazi naturali, mentre è aumentato il loro tempo
a tecnologia ( tablet, smartphon, video giochi, mondo virtuale)
prepotentemente nelle case, diventando un’arma di distrazione, di passatempo
dall’ambiente circostante. Il giocattolo tecnologico è divenuto f
una suggestiva compagnia per il bambino (“generazione touch
lo costringe a vivere in solitudine il suo tempo privato
del fare a tutto campo come modalità di conoscenza del mondo,
dal mio seme è nata una pianta”!
La scoperta del mondo della natura rappresenta una sorta
Imparare dalla natura di N. Nicoletti, Rivista Infanzia,
Viaggiatore”
"Il bambino, che è il più grande osservatore spontaneo della natura, ha
indubbiamente bisogno di avere a sua disposizione un materiale su cui agire".
Montessori.
Lasciateli giocare,Torino Einaudi,
bambini di oggi sono stati privati della libertà di fare
in spazi naturali, mentre è aumentato il loro tempo
video giochi, mondo virtuale)
un’arma di distrazione, di passatempo
Il giocattolo tecnologico è divenuto fin dalla
(“generazione touch )che
solitudine il suo tempo privato, a scapito delle
del fare a tutto campo come modalità di conoscenza del mondo,
La scoperta del mondo della natura rappresenta una sorta di maieutica delle
Imparare dalla natura di N. Nicoletti, Rivista Infanzia, n3/2016). Parchi,
giardini, orti sono vere e proprie aule didattiche a cielo aperto, palestre per il fisico e per la
mente.
L’orientamento pedagogico “Outdoor education” mira a favorire apprendimenti in natura
e attraverso la natura. Il giardino della nostra scuola diverrà il luogo dove spaziare dal
gioco libero a molteplici attività laboratoriali, di indagine, di esperenzialità e di ricerca.
Quindi il giardino pensato, non solo come spazio limitato all’uscire all’aria aperta nelle
giornate di sole, ma come un luogo tutto da scoprire, esplorare, amare, rispettare: luogo
di conoscenza. Uno stile educativo, di scoperta del mondo, che non teme il brutto tempo
ma contempla, piuttosto, una adeguata attrezzatura (stivaletti di gomma, mantelline
impermeabili, lenti di ingrandimento etc.). La vita all’aperto, con la realizzazione di un orto
didattico e di piccole aiuole, diviene una sorta di contenitore trasversale in cui sarà
possibile far entrare molti campi della conoscenza (la botanica, la storia, la geometria, la
matematica, l’arte etc). Attraverso l’esperienza diretta, utilizzando i cinque sensi si affinano
atteggiamenti di tipo scientifico come la curiosità, lo stimolo ad esplorare, il gusto della
scoperta. Conoscere la realtà, agire su di essa sollecita il bambino a porsi delle domande,
a chiedersi il perché, il come, il quando, a chiedersi le ragioni ed infine a trovare le
risposte. Fare esperienza della realtà significa educare all’uso della lingua. Le azioni
attivate dal bambino nel contatto con la realtà, se stimolate dall’adulto che lo accompagna,
lo portano ad “enucleare” con la parola il suo “fare". (esperienza e linguaggio sono in
stretto rapporto). L’educazione all’aperto porta ad un maggiore protagonismo dei bambini,
che divengono costruttori dei loro saperi. L’adulto che gli è accanto, nel ruolo di regista,
diviene attento osservatore di gesti, emozioni e riflessioni; non anticipa, ma accompagna
lo stupore del bambino di fronte al fascino e alla bellezza della realtà. Il progetto
“MiColtivo: i miei sensi all’opera” vuole essere, in primo luogo, il tentativo di restituire ai
bambini, tempi e spazi quotidiani da vivere all’aperto, dove saperi e sapori si incontrano. Il
giardino della scuola diverrà il luogo per eccellenza dove il bambino accede a una più
vasta gamma di stimoli sensoriali. Il contatto diretto con gli elementi della natura faciliterà
un apprendimento in varie aree di crescita dei bambini e nascerà direttamente
dall’esperienza diretta, dall’osservazione e manipolazione degli elementi naturali. L’idea di
fondo è quella di prendere come maestra la natura stessa e far scoprire ai bambini i
piccoli segreti che racchiude, cominciando a suscitare domande e a porre delle curiosità
relative a piante, fiori, piccoli animali dell’orto e del giardino. Ma perché il giardino di
sempre possa dialogare con le possibili attenzioni dei bambini è necessario sia un giardino
ricco di stimoli, di differenze, in continuo divenire con le attività. Il giardino e l’orto
saranno il “materiale su cui i bambini potranno agire”. La cura del giardino e la creazione
di un orto offrono la possibilità di fare previsioni, di ipotizzare soluzioni, di osservare nel
tempo i processi di cambiamento e di registrarne tutte le attività che vi vengono svolte. I
bambini potranno confrontare i tempi di crescita tra semine interne ed esterne. Coltivare
da sé ciò che si mangia, significa educare i bambini all’essenziale, alle cose semplici, a
coltivare la lentezza e il rispetto dei tempi.
Dalla terra, alla tavola: Il progetto coniuga il ruolo della natura e l’educazione alimentare.
I bambini raccoglieranno i prodotti dell’orto utili alla preparazione di alcuni piatti come la
piadina con il radicchio e l’insalata, la pizza con le verdure, il gelato artigianale con le
fragoline.
ARGOMENTO CHE SOSTIENE LA PRASSI: In questa avventura esplorativa i bambini
saranno accompagnati da “Ugo lo spaventapasseri alla ricerca del suo orto”. In attesa
del suo arrivo i bambini si sperimenteranno come “giardinieri e ortolani in erba”. Armati
di stivaletti, palette, rastrelli, lavoreranno la terra rimuovendo i sassi, estirpando le
erbacce, concimando, seminando, coltivando ed innaffiando seguendo così l’intero
processo di realizzazione di un orto e di più aiuole.
ORGANIZZAZIONE: Il progetto si avvarrà della collaborazione di esperti esterni che, a
titolo gratuito, verranno a scuola per realizzare, con i bambini, alcuni piatti semplici della
nostra cucina tradizionale. Le uscite a scopo didattico, inerenti al progetto, il “Frantoio
Paganelli” di Santarcangelo, l’Agriturismo “Borgo Castellaccia” a Sala di
Cesenatico, il “Parco Naturale” di Cervia, approfondiranno ed amplieranno il percorso
educativo, arricchendolo di nuove esperienze. La condivisione con le famiglie degli stili
educativi, rispetto l’uso dell’ambiente esterno, sarà una parte importante del progetto,
poiché significa condividere il pensiero che la vita all’aria aperta non è ”tempo perso” ma
propedeutico a far emergere nel bambino un atteggiamento di domanda e di ascolto, a
potenziare l’interesse e la curiosità, a rinnovare il desiderio di conoscenza e scoperta di
aspetti nuovi e impensati della realtà. Pertanto in sede di assemblea verranno condivisi i
contenuti.
DOCUMENTAZIONE: La documentazione fotografica, ed i filmati video saranno la
modalità, per eccellenza, di documentazione del percorso, insieme ai prodotti raccolti
nell’orto ( le verdure e le erbe aromatiche), ed alle aiuole, piccoli angoli fioriti del
giardino,opere straordinarie che documenteranno i vissuti a scuola dei nostri bambini.
A cura delle insegnanti della Scuola dell’Infanzia Statale “Il Gatto Viaggiatore”.