Post on 18-Feb-2019
ISTITUTO SAN GIUSEPPE
Via Bazzini, 10 – Milano
SCUOLA DELL’INFANZIA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Tel. 02 70600591 – 02 70635148
Fax 02 26683140
segreteria@istsag.191.it
www.istituto-sangiuseppe.it
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INDICE
1. L’ISTITUTO COMPRENSIVO
1.1 L’IDENTITÀ DELLA SCUOLA
1.2 IL PROGETTO EDUCATIVO
1.3 GLI OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI COMUNI
1.4 LA METODOLOGIA
1.5 GLI ORGANI COLLEGIALI
2. LA SCUOLA DELL’INFANZIA
2.1 GLI OBIETTIVI FORMATIVI
2.2 PIANO ORARIO E DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
2.3 STRATEGIE DIDATTICHE E PROGETTI
2.4 CURRICOLO INTEGRATIVO E OFFERTA EXTRA-CURRICOLARE
2.5 METODI E STRUMENTI
2.6 OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE
2.7 LABORATORI E AMBIENTI
2.8 IL CORPO DOCENTE
2.9 IL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA
2.10 IL PATTO EDUCATIVO
2.11 IL REGOLAMENTO
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1. L’ISTITUTO COMPRENSIVO
1.1 L’IDENTITÀ DELLA SCUOLA
L’Istituto San Giuseppe è una scuola cattolica; svolge un servizio pubblico
d’istruzione e di educazione cristiana in sintonia con il Piano Pastorale della
Chiesa Ambrosiana.
È stato inaugurato nel 1928 per opera delle Suore di Carità dell’Immacolata
Concezione di Ivrea, Congregazione fondata nel 1828 dalla Beata Madre
Antonia Maria Verna, il cui impulso apostolico fu di porre argine alla
disgregazione dei valori cristiani che si andava verificando nella società del
tempo. L’ardore di carità rese sensibile Madre Antonia a tale situazione e
la stimolò a ricercarne le cause, che ella individuò nella mancanza di
istruzione e di educazione cristiana. Ella decise perciò di farvi fronte con la
sua vita esemplare, penitente e con una solida costruzione del suo essere,
radicato nell’amore di Dio e del prossimo, nutrito dalla preghiera e
dall’esercizio della fede e della speranza cristiana.
Su queste basi, Madre Antonia Maria Verna innestò il suo ministero di carità
che abbraccia tutto l’uomo nella sua esistenza fondamentale di persona,
liberamente orientata a Dio e alla salvezza che viene da Lui.
Fedeli all’ispirazione originaria della Fondatrice, le Suore di Carità
dell’Immacolata Concezione si impegnano a rendere vitale e attuale nella
Chiesa la missione che deriva loro dal carisma di Fondazione: piena
disponibilità all’opera della salvezza, a immagine di Maria Immacolata.
La carità che si ispira all’Immacolata Concezione è il fondamento della
spiritualità dell’Istituto, il cui primo atteggiamento è la gratuità, che si
esprime in uno stile fraterno di accoglienza e di servizio apostolico
soprattutto coi poveri.
La tradizione pedagogica di Madre Antonia è ancora attuale e costituisce la
norma fondamentale dell’azione educativa dell’Istituto, caratterizzata da:
- attenzione alla persona in tutte le sue componenti e potenzialità,
per condurla a Dio;
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- rispetto dei ritmi di crescita di ciascuna persona;
- sostegno al conseguimento della piena maturità umana e cristiana
1.2 IL PROGETTO EDUCATIVO
L’Istituto San Giuseppe è consapevole di essere chiamato a consegnare ai
propri alunni una tradizione, ossia una cultura costituita non solo da un
patrimonio di conoscenze, ma soprattutto da valori a cui ispirare la propria
condotta. Fondamento di questa tradizione è il messaggio cristiano, cui va
confrontato ogni ambito dell’agire e del sapere.
Il Progetto Educativo dell’Istituto è teso a formare uomini e donne che siano
cristiani e cittadini capaci di compiere scelte responsabili, attenti ai tempi
ed al contesto socio-culturale cui appartengono, capaci di dialogare, creare
connessioni e relazioni positive.
Parte fondamentale del processo educativo, dunque, non è solo la
costruzione di un bagaglio di sapere e conoscenze, ma soprattutto la
formazione della persona che, sollecitata nello scoprire e mettere a frutto
le proprie capacità, viene accompagnata a scoprire la propria vocazione, in
un cammino verso l’autonomia rispettoso dei tempi e della sensibilità di
ognuno.
1.3 GLI OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI COMUNI
Per obiettivi formativi si intendono quei traguardi educativi irrinunciabili cui
ogni insegnante ed educatore deve far giungere i propri allievi. Sono
trasversali perché non sono riferibili a specifiche discipline scolastiche ma
sono insegnamenti costanti - e non sempre esplicitati - che passano anche
attraverso l’esempio, la condivisione delle regole, il fare insieme e, talvolta,
la correzione. Dunque sono traguardi da far raggiungere a tutti gli alunni
dell’Istituto, anche ai più piccoli, nel rispetto delle capacità e delle attitudini
di ciascuno.
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FORMAZIONE DELLA PERSONA
Formazione dell’uomo, del cristiano e del cittadino in un cammino di autonomia.
Educazione all’ordine e alla virtù, nella costruzione di una solida moralità.
Educazione alla laboriosità.
Educazione all’umiltà.
Orientamento alla scoperta di sé e della propria vocazione.
Sviluppo della criticità.
COLLABORAZIONE E PARTECIPAZIONE
Educazione alla gratuità, intesa come accoglienza e servizio apostolico.
Educazione alla collaborazione aperta, fiduciosa e responsabile.
Rispetto e comprensione delle regole di civile convivenza.
DIDATTICA E METODO DI STUDIO
Educazione all’amore per la cultura, intesa come mezzo irrinunciabile per una formazione matura e critica della personalità.
Acquisizione di competenze operative e capacità logiche.
Acquisizione e potenziamento delle capacità linguistiche ed espressive.
1.4 LA METODOLOGIA
Affinché i ragazzi acquisiscano crescente autonomia, consapevolezza e
cultura, il corpo docente dell’Istituto San Giuseppe ha individuato una
metodologia comune che consenta il raggiungimento degli obiettivi
educativi e didattici in una visione verticale del sapere, aiuti gli alunni a
sviluppare una motivazione seria e costante, li spinga a porsi domande e li
guidi a imparare ad imparare.
Ogni ordine di scuola, in ogni disciplina, intende porre al centro i processi di
crescita e di apprendimento, stimolando negli alunni modalità di
coinvolgimento attive e deduttive in una prospettiva laboratoriale e
sperimentale, che faccia uso anche di una moderna strumentazione
tecnologica.
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Grande importanza viene attribuita alla personalizzazione della didattica,
intesa come attenzione alla singola persona, da valorizzare nelle attitudini
e nelle capacità che le sono proprie, nel rispetto dei suoi tempi di crescita e
di apprendimento.
Per favorire la capacità di creare relazioni positive, inoltre, larghi spazi
vengono lasciati al lavoro di gruppo: solo collaborando al perseguimento di
un fine comune, gli alunni potranno sviluppare competenze relazionali
valide e attraverso il confronto potranno acquisire una capacità di creare
legami e connessioni tra gli apprendimenti e la realtà, diventando via via
capaci di effettuare scelte consapevoli.
A tal fine, inoltre, in luogo del tradizionale approccio frontale, sono favorite
le discussioni di classe e le lezioni aperte e partecipate, utili palestre per il
ragionamento e lo sviluppo della dialettica e per imparare ad ascoltarsi nel
rispetto dell’opinione altrui.
Infine, per rendere ogni alunno attento al contesto sociale e territoriale,
sono favorite gite e uscite didattiche in luoghi significativi dal punto di vista
culturale, scientifico, tecnologico ambientale, oltre alla partecipazione ad
eventi sportivi, per lo sviluppo di un’adeguata consapevolezza corporea e
di un sano e vitale spirito di competizione.
1.5 GLI ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali attivi nell’Istituto sono:
- il Consiglio d’Istituto (coordinatore didattico, rappresentanti dei docenti di ogni grado di scuola, due genitori rappresentanti di ogni grado di scuola, rappresentante AGESC, rappresentante del personale non docente);
- il Consiglio di Settore (coordinatore didattico, docenti di sezione e due genitori rappresentanti di sezione);
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- il Collegio Docente; - il Consiglio di Intersezione; - l’Assemblea di Classe (costituita dalla coordinatrice, da tutti gli
insegnanti o da due loro rappresentanti e da tutti i genitori); - L’Assemblea dei Genitori costituita da tutti i genitori.
Il loro funzionamento è stabilito dallo Statuto degli Organi Collegiali.
Per una migliore gestione delle risorse il Consiglio d’Istituto può costituire anche alcune Commissioni, previste nello Statuto degli Organi Collegiali.
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2. LA SCUOLA DELL’INFANZIA
2.1 GLI OBIETTIVI FORMATIVI
La Scuola dell’Infanzia dell’Istituto S. Giuseppe è un luogo di formazione
della persona, familiare e privilegiato, dove il bambino, accolto e amato,
vive esperienze significative, nella gioia di stare con gli altri e ricevendo
risposte vere alle sue molteplici domande, alla sua voglia di crescere e di
acquisire maggiore autonomia.
Alla base del progetto educativo e didattico, che si articola in campi
d’esperienza (ambiti del fare e dell’agire del bambino) c’è il perseguimento
dei seguenti obiettivi educativi e formativi:
- rafforzamento dell’identità personale: corporea, intellettuale e
psicodinamica;
- conquista della propria autonomia, intesa come capacità di
orientarsi e di compiere scelte autonome in diversi contesti;
- sviluppo e consolidamento delle abilità sensoriali, percettive,
motorie, linguistiche e intellettive;
- sviluppo della capacità di riorganizzazione dell’esperienza, di
esplorazione e di ricostruzione della realtà;
- sviluppo delle capacità di relazione, con i pari e con gli adulti, nel
rispetto delle regole di convivenza.
2.2 PIANO ORARIO E DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
La Scuola dell’Infanzia: tre sezioni, con bambini di età eterogenea in modo
da favorire il rapporto tra grandi e piccoli, per entrambi fonte di
responsabilizzazione e crescita.
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L’orario scolastico
N.B. Il Post Scuola è da considerarsi servizio accessorio, non compreso nelle
retta scolastica.
Servizio mensa:
- pranzo completo, (non compreso nella retta scolastica, approvato
dalla ASL e fornito da Ristorazione Pellegrini);
- tabella del menù stagionale (esposta in bacheca);
ORARIO ANNO SCOLASTICO 2015/16 SCUOLA DELL’INFANZIA
PRE-SCUOLA Dalle ore 7:30 alle ore 8:30
ORARIO NORMALE
ACCOGLIENZA Dalle ore 8:30 alle ore 9:00
ATTIVITÀ DI SEZIONE O INTERSEZIONE
Dalle ore 9:00 alle ore 11:00
MENSA E GIOCO LIBERO Dalle ore
11:30 alle ore 13:30
RIPOSO O ATTIVITÀ Dalle ore
13:30 alle ore 15:30
USCITA Dalle ore
15:30 alle ore 15:45
POST SCUOLA Dalle ore 15:45 alle ore 18:00
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- fornendo certificazione medica: possibilità di variazioni della dieta
in base a esigenze particolari.
Il calendario scolastico viene stilato in aderenza alle indicazioni ministeriali,
nel rispetto dell’autonomia scolastica concessa ad ogni Istituto (per
l’autonomia organizzativa il Consiglio d’Istituto ha la facoltà di concedere
altri giorni di vacanza, nel rispetto dei giorni di frequenza prefissati dal
Ministero).
2.3 STRATEGIE DIDATTICHE E PROGETTI
Fattore indispensabile per la crescita del bambino è costruire un ambiente
educativo sereno e sicuro, capace di conquistare la sua fiducia ponendo
attenzione alle sue esigenze e alle sue caratteristiche senza perdere di vista
i traguardi irrinunciabili per ogni scuola: consolidare l’identità, sviluppare
l’autonomia e acquisire competenze.
L’attività didattica annuale è caratterizzata dai vari “campi di esperienza”,
previsti dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo che pone al centro l’agire,
lo sperimentare, l’osservare e il percepire del singolo bambino in funzione
della formazione della singola persona.
Le attività didattiche, di sezione o di intersezione, sono articolate in modo
da fornire un’esperienza variegata, tale da suscitare l’interesse del
bambino, la sua curiosità, la sua voglia di porre domande e di imparare a
conoscere la realtà che lo circonda.
Oltre alla tradizionale attività didattica, sono previsti:
- laboratori di attività pittoriche e manipolative divisi per fasce
d’età, per stimolare la creatività personale e la capacità di
cooperazione;
- laboratori musicali, in funzione di un semplice e gioioso
accostamento alla musicalità e al ritmo;
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- uscite didattiche, per una più ampia conoscenza della realtà;
- momenti di festa, per una più completa condivisione dei
sentimenti.
Progetti
Corso di lingua inglese per fasce di età tenuto da un’insegnante di madre
lingua con la compresenza di un’insegnante di sezione, lo scopo è di
avvicinare il bambino alla lingua straniera, attraverso un approccio ludico,
all’interno della programmazione annuale scolastica.
Progetto di Continuità tra la Scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria
Prevede attività comuni tra i bambini di classe prima e i “remigini”, durante
le quali, questi ultimi, avranno anche la possibilità di conoscere le future
maestre
Progetti di solidarietà: adozioni a distanza e Banco Alimentare, per favorire
una visione del mondo che includa anche le realtà meno agiate, per
imparare a riconoscere e a non dare per scontato o per dovuto il proprio
benessere.
Progetto di psicomotricità per fasce di età svolto da una specialista con
cadenza settimanale durante l’orario scolastico; il corso di psicomotricità si
pone come obiettivo il rafforzamento della consapevolezza senso-motoria
e lo sviluppo graduale delle capacità percettivo-motorie del bambino. La
psicomotricità rappresenta un’occasione per stimolare e potenziare le
diverse aree di apprendimento e di sviluppo del bambino quali:
- l’area motoria, grossa e fine;
- lo schema corporeo, la lateralizzazione e l’orientamento spaziale;
- il controllo dei movimenti;
- le aree cognitive legate a logica, memoria, osservazione e
attenzione.
Inoltre promuove opportunità di scambio relazionale in situazioni di gioco
motorio, contribuendo alla capacità di socializzazione del bambino. Le
attività proposte durante il corso mirano allo sviluppo dell’autostima e
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dell’accettazione delle difficoltà per rafforzare nel bambino il senso di
fiducia e la collaborazione con i propri compagni.
2.4 CURRICOLO INTEGRATIVO E OFFERTA EXTRA-CURRICOLARE
Il curricolo è supportato da attività integrative che vengono attuate durante il normale orario scolastico, sotto la guida degli insegnanti e di specialisti esterni. Le attività costituiscono parte integrante dell’Offerta Formativa e mirano a favorire la crescita dei bambini attraverso proposte di tipo laboratoriale, che favoriscano un apprendimento esperienziale e deduttivo.
Durante l’anno scolastico vengono svolte le seguenti attività integrative:
- Educazione stradale: organizzata dalla Polizia Locale del Comune di Milano e finalizzata alla sensibilizzazione e alla trasmissione della cultura sulla sicurezza stradale. È rivolta ai bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e si articola in due iniziative formative:
- Bimbi in strada: durante una mattinata, i bambini impareranno, in un primo momento formativo in aula, le nozioni di base sull’educazione stradale. Successivamente si recheranno nelle adiacenze della scuola per sperimentare sul campo le nozioni acquisite in aula e “multare” eventuali automobilisti trasgressori.
- Belgiardino: è un circuito pratico di educazione stradale allestito presso la Scuola del Corpo della Polizia Locale, corredato da segnaletica stradale, verticale, orizzontale e luminosa dove, in presenza di un Istruttore, i bambini potranno compiere esercitazioni di educazione stradale, utilizzando le biciclette messe a disposizione A conclusione del percorso ad ogni bambino verrà consegnato l’attestato di partecipazione (“patentino").
- Educazione alimentare: con l’aiuto di una specialista del Comune, i bambini impareranno l’importanza di un corretto stile di vita e di una sana alimentazione attraverso l’assaggio di diversi tipi di alimenti e scoprendo la piramide alimentare.
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Attività Opzionali: - Progetto Screening (per bambini di 5 anni): in collaborazione con
le pedagogiste dell’Istituto, il Progetto Screening è teso all’individuazione di strategie educativo-didattiche che migliorino e rafforzino i prerequisiti indispensabili all’accesso alla Scuola Primaria.
- Campo Estivo: a sostegno alle esigenze lavorative delle famiglie, nel mese di luglio, gestito dalle educatrici.
N.B. Le Attività Opzionali non sono comprese nella retta scolastica.
2.5 METODI E STRUMENTI
Il metodo educativo è il mezzo che consente al bambino di crescere e maturare in tutti gli aspetti della sua personalità, nel rispetto della sensibilità e dell’età di ciascuno. Ogni bambino viene guardato come persona singola e, sebbene le classi accolgano bambini di età differente, un’accurata e precisa programmazione permette alle educatrici di differenziare le esperienze, i tempi e gli spazi di esperienza e di apprendimento. Comuni a tutti i bambini sono le metodologie basate sull’apprendimento esperienziale, legate a una scoperta graduale della realtà attraverso il gioco, il confronto e la condivisione. Fondamentale perché il bambino impari è anche la costruzione di un rapporto fiducioso con l’adulto di riferimento, guida autorevole capace di dare significato alle esperienze vissute, di sostenere il desiderio di conoscere, di insegnare le necessità delle regole di convivenza. L’esperienza deve diventare per il bambino una possibilità di conoscenza e di decodifica della realtà e questo può accadere solo se chi lo educa è attento ai suoi mezzi e ai suoi strumenti, è capace di dare attenzione ma anche stimolo.
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Aspetti particolarmente curati, affinché i bambini vivano un’esperienza formativa serena, sono l’accoglienza del mattino, il gioco e la scansione della quotidianità. Anche la cura di sé e dell’altro, esplicitata in un’attenzione costante all’ordine e alla pulizia, nonché all’insegnamento di una mentalità aperta ed attenta verso i compagni, sono punti cardine del cammino educativo, così come il pranzo, momento di condivisione in cui si instaurano le relazioni e si rafforzano i legami. Il gioco è un altro tra i momenti formativi di maggior importanza. Nell’attività ludica il bambino prende coscienza di sé, esplora il mondo, si espone in prima persona, comprende l’importanza delle regole, sperimenta. Per questo largo spazio è lasciato anche al gioco libero, momento in cui l’adulto aiuta, consiglia, ma soprattutto lascia che i bambini siano liberi di effettuare scelte e prendere iniziative in prima persona. In questa scansione del tempo ordinata e precisa, si innestano le attività laboratoriali, le uscite didattiche, le proposte di gioco strutturato, di canto, di ascolto. Si tratta di momenti in cui i bambini sono chiamati a esperienze “speciali”, nuove e totalizzanti, da condividere con le educatrici e i compagni in un’apertura più ampia e formativa alla realtà e alla conoscenza. 2.6 OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE
La valutazione, intesa soprattutto come strumento di valorizzazione dell’operato dei bambini, avviene tramite una continua e proficua relazione con le educatrici che osservano ogni attività ed ogni progresso nel percorso di maturazione, in un interscambio di informazioni che, partendo dal rapporto educatrice-bambino, si allarga alle famiglie.
Per organizzare in maniera efficace gli interventi educativo-didattici i docenti ritengono fondamentale l’osservazione dei bambini per:
- conoscere le caratteristiche principale della loro personalità, i loro rapporti con gli altri e con le cose;
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- individuare le occasioni di intervento più opportune e valutarne le modalità.
2.7 LABORATORI E AMBIENTI
L’interno della Scuola dell’Infanzia prevede tre aule di sezione grandi e luminose, con spazi organizzati in base a valenze educative diverse. Gli spazi comuni sono così strutturati:
- l’ingresso/spogliatoio, con un armadietto personale in cui ogni
bambino può riporre i suoi oggetti;
- la sala per il riposo pomeridiano per i bambini di tre anni;
- il saloncino per i momenti comuni alle tre sezioni e attività di gioco;
- il laboratorio, dotato di impianto audio-visivo, per sperimentare
tutte le esperienze che integrano e sostengono le proposte
didattiche di sezione (la manualità, la pittura...);
- il salone polifunzionale, con pavimento morbido, in cui svolgere
attività motorie o di psicomotricità;
- il cortile esterno con giochi e pavimento in materiale anti-shock;
- la sala mensa e servizi igienici.
Infine, perché i bambini siano accolti in uno spazio alla loro misura, le aule prevedono mobili su misura, giocattoli da condividere con i compagni, l’angolo della lettura, l’angolo morbido e la casetta (per il gioco simbolico). La sala da pranzo, allegra e colorata, prevede tavoli da quattro bambini, il servizio è gestito dalle educatrici in collaborazione con il personale inserviente. Anche i servizi igienici sono strutturati a misura di bambino, in modo da facilitare l’apprendimento delle norme igieniche basilari, rimuovendo il più possibile gli ostacoli.
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2.8 IL CORPO DOCENTE
L’attività didattico-educativa è svolta in collaborazione tra educatrici laiche e religiose. Le religiose esprimono la missione specifica della loro congregazione e si prodigano affinché l’ambiente della scuola sia permeato di libertà e di carità, secondo lo spirito evangelico. Le educatrici sono corresponsabili, a pieno titolo, della formazione dei bambini. A tutti i docenti è richiesta, oltre alla professionalità, la fedeltà alla loro specifica scelta di servizio (attraverso un cammino di formazione permanente, per una testimonianza dei valori umani e cristiani), la disponibilità a partecipare a corsi di formazione e di aggiornamento professionale e didattico, la capacità di instaurare rapporti costruttivi con i bambini e le loro famiglie. Le educatrici sono inoltre chiamate a guardare con attenzione ai cambiamenti socio culturali in atto, a confrontarsi periodicamente sulle metodologie utilizzate e i risultati ottenuti e a mantenere aggiornate le loro conoscenze pedagogiche. Per dare una risposta più efficace ai bisogni e alle domande dei bambini, momenti di verifica e di programmazione per il corpo docente sono previsti con scansione settimanale, mentre, per favorire un piano educativo coerente a tutti gli ordini di scuola, è previsto il Collegio dei Docenti Plenario.
2.9 IL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA La proposta educativa dell’Istituto San Giuseppe non può essere pienamente attuata senza la collaborazione delle famiglie, con le quali, nel rispetto dei ruoli di ciascuno, è necessario instaurare un reciproco rapporto di fiducia. Momenti fondamentali per lo scambio di comunicazioni tra scuola e famiglia sono:
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- i colloqui personali tra genitori e educatrici (indispensabili momenti
di confronto e di verifica del percorso compiuto dai singoli
bambini);
- le assemblee di classe o di intersezione;
- gli incontri sulle tematiche educative;
- i momenti di festa;
- le iniziative promosse dalla scuola.
Avvisi e comunicati vengono affissi in bacheca o distribuiti tramite modulistica interna.
La collaborazione tra le famiglie e famiglie e Enti locali è favorita dall’AGESC (Associazione Genitori Scuola Cattolica), che opera a livello d’Istituto, provinciale, regionale e nazionale. L’associazione fa parte del Forum delle Famiglie.
Ai Genitori si chiede l’adesione all’associazione per favorire un costruttivo confronto con la società civile a tutela del diritto di libertà di scelta educativa della famiglia.
2.10 IL PATTO EDUCATIVO
Il Patto educativo vede protagonisti tutte i componenti della comunità educante nel rispetto dei ruoli reciproci: nasce dal contributo di docenti e genitori nell’intento di costruire relazioni di rispetto, fiducia e collaborazione per il successo dell’azione educativa. La scuola si impegna a:
- accogliere i bambini e creare un ambiente favorevole alla costruzione di relazioni positive alla sua crescita integrale;
- favorire la piena integrazione di tutti gli alunni; - realizzare l’attività educativo-didattica secondo le Indicazioni
Nazionali e l’offerta formativa prevista nel POF e nel rispetto dei diversi ritmi di apprendimento;
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- creare con la famiglia un clima educativo sereno e collaborativo, fondato sul dialogo e reciproco rispetto;
- fornire alla famiglia le informazioni relative al percorso formativo dei propri figli;
- informare la famiglia del materiale occorrente per le varie attività che il bambino dovrà svolgere;
- promuovere la partecipazione dei genitori agli organi collegiali e all’Associazione Genitori (AGESC).
La Famiglia si impegna a:
- aderire al POF con specifico riferimento al regolamento in esso contenuto;
- valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;
- collaborare con l’istituzione scolastica e informarsi sul percorso formativo del proprio figlio partecipando a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;
- informare l’istituto in caso di assenze prolungate; - leggere attentamente le comunicazioni esposte in bacheca; - comunicare per iscritto l’eventuale delega per il ritiro del bambino
all’orario di uscita dalla scuola.
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2.11 IL REGOLAMENTO
- Per non disturbare l’inizio dell’attività didattica occorre rispettare l’orario di entrata e uscita. Le uscite anticipate e le entrate posticipate sono ammesse eccezionalmente e devono essere autorizzate per iscritto.
- L’abbigliamento deve essere semplice, decoroso e facilitare l’autonomia del bambino. A scuola si indossa il grembiule di divisa:
sezione A Coccinelle: quadratini bianco rosso
sezione B Fiori: quadratini giallo bianco
sezione C Farfalle: quadratini verde bianco
- Nell’ambiente della scuola è vietato vendere qualsiasi oggetto e distribuire materiale di propaganda.
- In caso di allergie alimentari ogni genitore è tenuto a presentare un certificato medico attestante il tipo di allergia.
- Nessuna responsabilità è a carico della scuola per denaro e oggetti smarriti o lasciati incustoditi dagli alunni.
- La scelta e la relativa iscrizione in questa scuola, impegna la famiglia all’accettazione e alla condivisione del Piano dell’Offerta Formativa (in cui sono precisati il Progetto Educativo dell’Istituto e il Patto Educativo) e all’osservanza del relativo Regolamento: assicurare il buon funzionamento della Scuola e delle attività è da considerarsi responsabilità condivisa tra ente gestore, corpo docente e famiglie.
Rapporto economico amministrativo:
- il Consiglio d’Amministrazione dell’Ente Gestore fissa annualmente
in via preventiva l’ammontare del contributo delle famiglie e
le modalità del pagamento stesso;
- non è prevista riduzione del contributo economico per chi si iscrive
in ritardo o per assenze prolungate;
- in caso di ritiro prima dell’inizio della scuola la quota di iscrizione
non è rimborsabile;
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- in caso di ritiro dell’alunno durante l’anno scolastico si è tenuti a
corrispondere alla scuola la mensilità in corso e le due successive;
- il pagamento dell’iscrizione va saldato all’atto stesso;
- il pagamento della retta deve essere effettuato secondo le modalità
e i termini indicati dall’Ente Gestore;
- il post-scuola, la mensa, le attività opzionali, le uscite didattiche non
sono comprese nella retta scolastica.
La legge “Buona Scuola” n. 107/2015 prevede la possibilità di detrazione
fiscale per ogni alunno della scuola paritaria di 400,00 euro all’anno.
ISTITUTO SAN GIUSEPPE
Via Bazzini, 10 – Milano
SCUOLA PRIMARIA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Tel. 02 70600591 – 02 70635148
Fax 02 26683140
segreteria.istsang@gmail.it
www.istituto-sangiuseppe.it
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Indice
1. L’ISTITUTO COMPRENSIVO ....................................................................... 2
1.1 L’IDENTITÀ DELLA SCUOLA ................................................................. 2
1.2 IL PROGETTO EDUCATIVO ................................................................... 3
1.3 GLI OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI COMUNI ............................. 3
1.4 LA METODOLOGIA .............................................................................. 4
1.5 GLI ORGANI COLLEGIALI ..................................................................... 6
2. LA SCUOLA PRIMARIA ............................................................................... 7
2.1 GLI OBIETTIVI FORMATIVI ................................................................... 7
2.2 METODI E STRUMENTI ........................................................................ 9
2.3 VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ................... 13
2.4 PIANO ORARIO E DIMENSIONE ORGANIZZATIVA ............................. 14
2.5 AREE DISCIPLINARI: CONTENUTI ESSENZIALI, STRATEGIE
DIDATTICHE, COMPETENZE ATTESE ....................................................... 17
2.6 CURRICOLO INTEGRATIVO ................................................................ 18
2.7 OFFERTA EXTRA-CURRICOLARE ........................................................ 18
2.8 LABORATORI E AMBIENTI ................................................................. 19
2.9 IL CORPO DOCENTE .......................................................................... 20
2.10 IL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA ................................................... 22
2.11 IL PATTO EDUCATIVO DICORRESPONSABILITÀ ............................... 23
2.12 IL REGOLAMENTO ........................................................................... 25
2
1. L’ISTITUTO COMPRENSIVO
1.1 L’IDENTITÀ DELLA SCUOLA
L’Istituto San Giuseppe è una scuola cattolica; svolge un servizio pubblico
d’istruzione e di educazione cristiana in sintonia con il Piano Pastorale della
Chiesa Ambrosiana.
È stato inaugurato nel 1928 per opera delle Suore di Carità dell’Immacolata
Concezione di Ivrea, Congregazione fondata nel 1828 dalla Beata Madre
Antonia Maria Verna, il cui impulso apostolico fu di porre argine alla
disgregazione dei valori cristiani che si andava verificando nella società del
tempo. L’ardore di carità rese sensibile Madre Antonia a tale situazione e
la stimolò a ricercarne le cause, che ella individuò nella mancanza di
istruzione e di educazione cristiana. Ella decise perciò di farvi fronte con la
sua vita esemplare, penitente e con una solida costruzione del suo essere,
radicato nell’amore di Dio e del prossimo, nutrito dalla preghiera e
dall’esercizio della fede e della speranza cristiana.
Su queste basi, Madre Antonia Maria Verna innestò il suo ministero di carità
che abbraccia tutto l’uomo nella sua esistenza fondamentale di persona,
liberamente orientata a Dio e alla salvezza che viene da Lui.
Fedeli all’ispirazione originaria della Fondatrice, le Suore di Carità
dell’Immacolata Concezione si impegnano a rendere vitale e attuale nella
Chiesa la missione che deriva loro dal carisma di Fondazione: piena
disponibilità all’opera della salvezza, a immagine di Maria Immacolata.
La carità che si ispira all’Immacolata Concezione è il fondamento della
spiritualità dell’Istituto, il cui primo atteggiamento è la gratuità, che si
esprime in uno stile fraterno di accoglienza e di servizio apostolico
soprattutto coi poveri.
3
La tradizione pedagogica di Madre Antonia è ancora attuale e costituisce
la norma fondamentale dell’azione educativa dell’Istituto, caratterizzata
da:
- attenzione alla persona in tutte le sue componenti e potenzialità,
per condurla a Dio;
- rispetto dei ritmi di crescita di ciascuna persona;
- sostegno al conseguimento della piena maturità umana e cristiana.
1.2 IL PROGETTO EDUCATIVO
L’Istituto San Giuseppe è consapevole di essere chiamato a consegnare ai
propri alunni una tradizione, ossia una cultura costituita non solo da un
patrimonio di conoscenze, ma soprattutto da valori a cui ispirare la propria
condotta. Fondamento di questa tradizione è il messaggio cristiano, cui va
confrontato ogni ambito dell’agire e del sapere.
Il Progetto Educativo dell’Istituto è teso a formare uomini e donne che siano
cristiani e cittadini capaci di compiere scelte responsabili, attenti ai tempi
ed al contesto socio-culturale cui appartengono, capaci di dialogare, creare
connessioni e relazioni positive.
Parte fondamentale del processo educativo, dunque, non è solo la
costruzione di un bagaglio di sapere e conoscenze, ma soprattutto la
formazione della persona che, sollecitata nello scoprire e mettere a frutto
le proprie capacità, viene accompagnata a scoprire la propria vocazione, in
un cammino verso l’autonomia rispettoso dei tempi e della sensibilità di
ognuno.
1.3 GLI OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI COMUNI
Per obiettivi formativi si intendono quei traguardi educativi irrinunciabili cui
ogni insegnante ed educatore deve far giungere i propri allievi. Sono
trasversali perché non sono riferibili a specifiche discipline scolastiche ma
4
sono insegnamenti costanti - e non sempre esplicitati - che passano anche
attraverso l’esempio, la condivisione delle regole, il fare insieme e, talvolta,
la correzione. Dunque sono traguardi da far raggiungere a tutti gli alunni
dell’Istituto, anche ai più piccoli, nel rispetto delle capacità e delle attitudini
di ciascuno.
FORMAZIONE DELLA PERSONA
Formazione dell’uomo, del cristiano e del cittadino in un cammino di autonomia.
Educazione all’ordine e alla virtù, nella costruzione di una solida moralità.
Educazione alla laboriosità.
Educazione all’umiltà.
Orientamento alla scoperta di sé e della propria vocazione.
Sviluppo della criticità.
COLLABORAZIONE E PARTECIPAZIONE
Educazione alla gratuità, intesa come accoglienza e servizio apostolico.
Educazione alla collaborazione aperta, fiduciosa e responsabile.
Rispetto e comprensione delle regole di civile convivenza.
DIDATTICA E METODO DI STUDIO
Educazione all’amore per la cultura, intesa come mezzo irrinunciabile per una formazione matura e critica della personalità.
Acquisizione di competenze operative e capacità logiche.
Acquisizione e potenziamento delle capacità linguistiche ed espressive.
1.4 LA METODOLOGIA
Affinché i ragazzi acquisiscano crescente autonomia, consapevolezza e
cultura, il corpo docente dell’Istituto San Giuseppe ha individuato una
metodologia comune che consenta il raggiungimento degli obiettivi
educativi e didattici in una visione verticale del sapere, aiuti gli alunni a
sviluppare una motivazione seria e costante, li spinga a porsi domande e li
guidi a imparare ad imparare.
5
Ogni ordine di scuola, in ogni disciplina, intende porre al centro i processi di
crescita e di apprendimento, stimolando negli alunni modalità di
coinvolgimento attive e deduttive in una prospettiva laboratoriale e
sperimentale, che faccia uso anche di una moderna strumentazione
tecnologica.
Grande importanza viene attribuita alla personalizzazione della didattica,
intesa come attenzione alla singola persona, da valorizzare nelle attitudini
e nelle capacità che le sono proprie, nel rispetto dei suoi tempi di crescita e
di apprendimento.
Per favorire la capacità di creare relazioni positive, inoltre, larghi spazi
vengono lasciati al lavoro di gruppo: solo collaborando al perseguimento di
un fine comune, gli alunni potranno sviluppare competenze relazionali
valide e attraverso il confronto potranno acquisire una capacità di creare
legami e connessioni tra gli apprendimenti e la realtà, diventando via via
capaci di effettuare scelte consapevoli.
A tal fine, inoltre, in luogo del tradizionale approccio frontale, sono favorite
le discussioni di classe e le lezioni aperte e partecipate, utili palestre per il
ragionamento e lo sviluppo della dialettica e per imparare ad ascoltarsi nel
rispetto dell’opinione altrui.
Infine, per rendere ogni alunno attento al contesto sociale e territoriale,
sono favorite gite e uscite didattiche in luoghi significativi dal punto di vista
culturale, scientifico, tecnologico ambientale, oltre alla partecipazione ad
eventi sportivi, per lo sviluppo di un’adeguata consapevolezza corporea e
di un sano e vitale spirito di competizione.
6
1.5 GLI ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali attivi nell’Istituto sono:
- il Consiglio d’Istituto (coordinatore didattico, rappresentanti dei docenti di ogni grado di scuola, due genitori rappresentanti di ogni grado di scuola, rappresentante AGESC, rappresentante del personale non docente);
- il Consiglio di Settore (coordinatore didattico, docenti di sezione e due genitori rappresentanti di sezione);
- il Collegio Docente; - il Consiglio di Intersezione; - l’Assemblea di Classe (costituita dalla coordinatrice, da tutti gli
insegnanti o da due loro rappresentanti e da tutti i genitori); - L’Assemblea dei Genitori costituita da tutti i genitori.
Il loro funzionamento è stabilito dallo Statuto degli Organi Collegiali.
Per una migliore gestione delle risorse il Consiglio d’Istituto può costituire anche alcune Commissioni, previste nello Statuto degli Organi Collegiali.
7
2. LA SCUOLA PRIMARIA
2.1 GLI OBIETTIVI FORMATIVI
La Scuola Primaria dell’Istituto S. Giuseppe è luogo di formazione sia della
sfera sociale sia di quella culturale della persona, tesa ad una conoscenza
sempre più ampia e consapevole della realtà.
In una collaborazione proattiva con le famiglie, la Scuola Primaria
dell’Istituto San Giuseppe, svolge un ruolo fondamentale nell’educazione
degli alunni, promuovendo un pieno sviluppo dell’umano, teso verso
l’Infinito, conscio delle sue risorse, delle sue emozioni e delle sue
responsabilità.
Con la Scuola Secondaria di Primo Grado, la Scuola Primaria costituisce il
Primo Ciclo di Istruzione, con lo specifico compito di fornire apprendimenti
significativi, valorizzando le esperienze e le conoscenze degli alunni.
La Scuola Primaria dell’Istituto S. Giuseppe, riconoscendo appieno il suo
ruolo formativo, costituisce un ambiente idoneo per un apprendimento
attivo, basato su una trasmissione di conoscenze capace di stimolare la
curiosità, la voglia di fare domande, la voglia di imparare, acquisendo
gradualmente la fondamentale competenza di "imparare a imparare"
Alla base del progetto educativo e didattico, c’è il perseguimento dei
seguenti obiettivi educativi e formativi:
- formazione dell’uomo, del cristiano e del cittadino, nel rispetto
delle caratteristiche, della sensibilità e della libertà di ogni
individuo;
- educazione alla responsabilità personale e alla capacità di fare
scelte consapevoli;
- educazione alla coerenza tra scelte ed impegni per la loro
realizzazione;
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- formazione della capacità di riconoscere ed apprezzare i valori
fondamentali della persona, in un’ottica di apertura verso la
diversità;
- educazione alla reciproca comprensione ed accettazione;
- acquisizione di una preparazione culturale di base.
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2.2 METODI E STRUMENTI
La metodologia dell’Istituto S. Giuseppe dedica largo spazio alla
laboratorialità, che favorisce un apprendimento basato su esperienze
concrete. Questo metodo, particolarmente gradito ai bambini, viene
privilegiato per le sue valenze di trasversalità: attraverso un coinvolgimento
totalizzante della persona, si permette agli alunni di attingere a numerose
conoscenze e abilità (sia disciplinari sia relazionali, anche pregresse) e si
fornisce loro maggiore possibilità di passare con spontaneità dalla
concretezza all’astrazione, in una naturale strutturazione di quanto
appreso, che diviene in tal modo competenza radicata e durevole.
La Scuola Primaria, data la sua durata e la complessità dei percorsi di
crescita che in essa si svolgono, deve necessariamente prevedere grandi
differenziazioni metodologiche tra le classi: per questo il nostro Istituto
prevede una grande varietà di proposte, strutturate per fornire ai bambini
un’esperienza serena e formativa che permetta loro di impegnarsi a fondo
ma senza costrizioni e nella naturale costruzione di un vivere comune e di
una condivisione delle regole completamente interiorizzata.
L’intervento educativo e didattico è organizzato in due fasi:
- Il primo triennio ha lo scopo di stabilizzare e strutturare gli
apprendimenti pregressi e di fornire e consolidare le abilità di base.
L’apprendimento sarà in larga parte legato ad esperienze ludiche,
capaci di attivare nei bambini modalità di partecipazione che
inneschino diversi campi d’azione e di pensiero. Il gioco permette
inoltre il coinvolgimento del bambino anche nella sua sfera
affettivo-emozionale.
Attraverso vari percorsi interdisciplinari via via più complessi, si
implementerà anche la capacità di creare relazioni tra esperienze
vissute in campi diversi.
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- Nel biennio quarta/quinta, con l’aumentare delle capacità di
elaborazione dei bambini, la proposta didattica diventa più
complessa, non solo nella quantità e nella qualità dei contenuti ma
anche - e soprattutto - nella strutturazione degli stessi, non più
intesi come conoscenze distinte. L’interdisciplinarietà diviene così
presupposto essenziale per stabilire con la realtà che si va
conoscendo, un rapporto dinamico capace di creare relazioni e
connessioni consapevoli e critiche.
Inclusività
In attuazione del Regolamento Ministeriale, per favorire l'inclusione,
l’Istituto San Giuseppe, che attua una metodologia educativa basata sulla
visione globale della persona, è attivo per rispondere in modo adeguato e
articolato agli studenti BES, ossia che manifestano bisogni educativi speciali
(alunni DVA, alunni con DSA, alunni con difficoltà di apprendimento o
disturbi del comportamento stabili o transitori), attraverso un approccio
integrato scuola – famiglia e con la creazione di alleanze terapeutiche
insieme ad enti specializzati.
Criteri di scelta dei contenuti curricolari
I contenuti sono funzionali al perseguimento degli obiettivi educativi e
didattici, e vengono scelti in base alla loro essenzialità, intendendo questo
termine nel suo significato più vero.
Altre motivazioni di scelta dei contenuti sono legati alla loro significatività,
chiarezza, interesse, interdisciplinarietà.
Uscite didattiche e viaggi di istruzione
Utili per favorire la socializzazione e la convivenza, le uscite didattiche
hanno lo scopo di completare e concretizzare la proposta didattica.
Momento iniziale o conclusivo di un percorso, le uscite sono proposte in
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base alle programmazioni delle singole classi e prevedono un momento di
preparazione e uno di restituzione e di riflessione in classe su quanto
appreso.
Generalmente, le uscite didattiche consistono in:
- visite a luoghi di interesse storico, artistico e/o naturalistico;
- visite a mostre e musei;
- visite a impianti di produzione e/o fattorie didattiche;
- partecipazione a spettacoli teatrali in italiano e/o in lingua inglese,
- partecipazione a eventi sportivi, gare e/o laboratori.
Preghiera
La religiosità permea ogni momento della vita scolastica, in una visione
dell’educazione fortemente radicata nei valori del Cristianesimo.
Sono previsti:
inizio della giornata con preghiera quotidiana in classe
- momenti di preghiera comune in occasione del Mese Missionario,
di Avvento e Quaresima, della Novena dell'Immacolata, del mese di
maggio e il 25 di ogni mese in ricordo della beata Antonia Maria
Verna;
- riflessioni, preghiere e momenti di ritiro spirituale che
accompagneranno i bambini nella comprensione del valore e del
significato delle festività cristiane;
- celebrazione della S. Messa in momenti dell’anno particolarmente
significativi.
Festa:
- Durante l’anno scolastico la scuola organizza diversi momenti di
festa, utili a condividere sentimenti di gioia, nel consolidamento di
amicizie e relazioni.
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- Di particolare importanza è la Festa di Fine Anno, durante la quale i
bambini più grandi sono chiamati ad organizzare brevi
performance, riproponendo le esperienze più significative
(soprattutto in campo musicale) vissute durante l’anno scolastico.
Progetti:
- I Progetti sono percorsi formativi trasversali e di approfondimento,
durante i quali i bambini hanno l’opportunità di analizzare a fondo
contenuti particolari o di riflettere sul loro processo di crescita e
maturazione. Sono organizzati di anno in anno in modo da aderire
alle esigenze delle classi e possono prevedere l'intervento di esperti
esterni. Alcuni Progetti di particolare utilità sono ormai diventati
tradizione dell’Istituto e si ripetono ogni anno. INTEGRATIVO, par.
Tra questi si colloca il Progetto Continuità scuola dell'infanzia -
scuola primaria, che permette ai più piccoli di avvicinarsi alla scuola
primaria, e scuola primaria - scuola secondaria di primo grado che
permette la reciproca conoscenza tra i ragazzi di quinta e quelli di
prima media.
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2.3 VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Nell’arco dei cinque anni della Scuola Primaria, gli obiettivi vengono tradotti
in comportamenti, conoscenze e abilità verificabili, utilizzati come
parametri per la valutazione.
Il controllo dei processi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e
sociale avviene attraverso osservazioni sistematiche, prove oggettive e
soggettive a scadenza periodica. Sulla base dei dati raccolti, i docenti
effettuano eventuali modifiche ai piani di lavoro e, se necessario,
inseriscono gli alunni nei percorsi di recupero o di potenziamento.
La rilevazione dei processi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e
sociale viene espressa quadrimestralmente in un giudizio globale elaborato
collegialmente e quantizzato numericamente nella pagella scolastica. A tale
scopo il collegio dei docenti definisce i criteri di valutazione delle discipline
e del comportamento e utilizza griglie di valutazione riferibili a una scala
concordata.
Criteri di valutazione delle discipline
La valutazione delle discipline tiene presente in particolare i seguenti criteri:
- progressi rispetto ai livelli di partenza;
- eventuali e particolari difficoltà;
- metodo e impegno personale nello studio;
- risposta agli obiettivi delle singole discipline;
- processo di apprendimento in evoluzione e sviluppo delle capacità.
La rilevazione dei processi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e
sociale viene espressa in un giudizio globale elaborato collegialmente alla
fine del secondo quadrimestre, con la pagella scolastica.
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Oltre alla scheda valutativa quadrimestrale, è prevista una scheda
informativa a metà quadrimestre volta a monitorare il cammino formativo
- didattico dell'alunno.
Certificazione delle competenze
Nell’arco del primo ciclo di istruzione, gli obiettivi vengono tradotti in
comportamenti, conoscenze e abilità verificabili, utilizzati come parametri
per la valutazione, intesa come valorizzazione delle capacità e del percorso
individuale.
Le competenze acquisite al termine della Scuola Primaria saranno oggetto
di certificazione attraverso modelli adottati a livello nazionale.
Criteri di valutazione del comportamento
Il comportamento è valutato in modo specifico in relazione ai seguenti
criteri:
- autonomia e capacità di autocontrollo;
- partecipazione, interesse, impegno;
- rispetto delle regole;
- rispetto del regolamento, dell’ambiente, delle cose proprie e altrui;
- correttezza nei rapporti con adulti e compagni.
La valutazione finale, nonostante la personalizzazione dei percorsi, tiene
conto della necessaria acquisizione di conoscenze, abilità e competenze,
indispensabili per affrontare la classe successiva.
2.4 PIANO ORARIO E DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
La Scuola Primaria prevede un orario settimanale di 30 ore, articolato in
cinque giornate, da lunedì a venerdì.
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L’orario scolastico:
PRE-SCUOLA dalle ore 7.30 alle ore 8.15
ORARIO NORMALE
dalle ore 8.15 alle ore 12.15
Dalle 12.15 alle 13.40 pranzo e intervallo
Dalle ore 13.40 alle 15.40 DOPO SCUOLA dalle ore 15.40 alle ore 18.00
Servizio mensa:
- Pranzo completo cucinato a scuola dalla ditta Pellegrini, non
compreso nella retta scolastica.
- La tabella del menù è esposta in bacheca e varia stagionalmente.
- Possibilità di variazioni della dieta in base ad esigenze particolari
(con certificazione medica).
-
Dimensione Curricolare
Il piano di studio obbligatorio viene desunto dalle Indicazioni Nazionali per
il Curricolo in base alle competenze che l’alunno deve aver acquisito al
termine della Scuola Primaria e dal curricolo aggiuntivo deciso dal Collegi
Docenti.
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Organizzazione delle attività curricolari:
L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri.
Oltre alla scheda valutativa quadrimestrale, è prevista una scheda
informativa a metà quadrimestre volta a monitorare il cammino formativo
- didattico dell'alunno.
Distribuzione oraria:
DISCIPLINA NUMERO ORE CLASSE All'interno delle
discipline
Lingua italiana 8 I
Ed. alla convivenza Ed. stradale Ed. alimentare Ed. ambientale Ed. all’affettività
7 II, III, IV
e V
Lingua Inglese
2+1 di madrelingua
I, II e III
3+ 1 di madrelingua
IV e V
Storia e Geografia 3 tutte
Matematica 6 tutte
Scienze 2 tutte
Tecnologia 1+1 di
laboratorio tutte
Musica 2 tutte
Arte e Immagine 1+1 di
laboratorio tutte
Scienze Motorie 2 tutte
Religione 2 tutte
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Calendario scolastico:
è stabilito in aderenza alle indicazioni ministeriali, nel rispetto dell’autonomia scolastica concessa ad ogni Istituto (per l’autonomia organizzativa il Consiglio d’Istituto ha la facoltà di concedere altri giorni di vacanza, nel rispetto dei giorni di frequenza prefissati dal Ministero).
2.5 AREE DISCIPLINARI: CONTENUTI ESSENZIALI, STRATEGIE DIDATTICHE, COMPETENZE ATTESE
La Scuola Primaria offre l’opportunità ai suoi alunni di acquisire una
dimensione cognitiva legata non solo all’alfabetizzazione o alla conoscenza
dei contenuti, ma anche alla sfera emotiva, affettiva e sociale. Le discipline
divengono mezzo per conoscere la realtà in un’ottica di formazione della
persona come membro della società capace di pensiero critico, etico,
sociale e religioso, in grado di riflettere, creare connessioni, compiere scelte
consapevoli ed autonome.
La Scuola Primaria vuole costruire i saperi di base insieme ai bambini, in una
costante attenzione alla reciprocità tra alunno ed insegnante.
L’insegnamento di ogni contenuto, è perseguito con una metodologia che,
attraverso esperienze significative, promuova un apprendimento attivo,
capace di fornire conoscenze durevoli e adeguatamente strutturate, perché
basate sull’utilizzo delle personali capacità deduttive e di risoluzione dei
problemi.
Le discipline specifiche sono raggruppate in aree di apprendimento, per
favorire la creazione di connessioni e corrispondenze tra quanto imparato,
per una approccio alla realtà dinamico, attivo e spendibile, teso alla
formazione di una coscienza che sappia appassionarsi alla cultura, alla
bellezza e alla bontà. Compito peculiare della Scuola Primaria dell’Istituto S.
Giuseppe è anche l’educazione alla cittadinanza attiva che, potenziando e
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valorizzando l’esperienza vissuta alla Scuola dell’Infanzia, promuove la
capacità di prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente, nella
costruzione del senso di legalità e di un’eticità responsabile.
2.6 CURRICOLO INTEGRATIVO
Il curricolo è supportato da attività integrative che costituiscono un’importante occasione di approfondimento. Le proposte mirano a consolidare gli apprendimenti e le competenze relazionali dei bambini e, per questo motivo, si diversificano da classe a classe e di anno in anno per contenuti e modalità.
In linea generale, la scuola primaria propone le seguenti attività e ne declina i contenuti a seconda dei bisogni delle classi:
- Accoglienza per la Classe Prima; - Progetto Lettura con l’utilizzo della biblioteca scolastica; - Progetto continuità per le classi di raccordo; - Educazione ambientale e stradale; - Progetto Solidarietà (in aiuto alle missioni della Congregazione); - Educazione alla Convivenza; - Educazione Alimentare; - Educazione all’Affettività.
Le attività di integrazione al curricolo possono essere attuate dentro o fuori dall’Istituto, sotto la guida degli insegnanti e/o di esperti.
2.7 OFFERTA EXTRA-CURRICOLARE
La scuola offre, al di fuori dell’orario curricolare, attività extra, finalizzate al potenziamento delle capacità artistiche, creative o motorie.
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Le attività extracurricolari si svolgono al di fuori dell’orario delle lezioni; l’adesione degli alunni è individuale e facoltativa.
I corsi si svolgono negli spazi dell’Istituto.
Laboratori e corsi gestiti da docenti interni:
- corso di ceramica, - corso di canto corale, - corso di inglese, - corso di judo, - corso di Teatro Sinergico (classi V e Scuola Sec. Di I grado).
Laboratori e corsi gestiti da società esterne :
- corso di ginnastica artistica, - calcetto e mini-basket, - corso di danza moderna/hip-hop, - mini volley.
2.8 LABORATORI E AMBIENTI
Le aule della Scuola Secondaria di Primo Grado sono ampie e luminose, dotate di lavagna, LIM e biblioteca di classe. Gli spazi comuni sono così strutturati:
- Aula di Informatica/Lingue con di impianto hi-fi con cuffie e materiale didattico audiovisivo.
- Aula di Musica, con tastiere, chitarre, impianto hi-fi e materiale didattico audiovisivo.
- Laboratorio di scienze con materiale di osservazione di tipo biologico minerale e tecnico; strumenti di misura, microscopi ottici, vetreria assortita.
- Laboratorio Multimediale con PC con accesso a internet, scanner, stampanti, masterizzatore, video-proiettore, televisore satellitare, microscopio ottico collegabile al computer.
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- Laboratorio Artistico, con ampi tavoli e materiale grafico e pittorico e LIM.
- Palestra di circa 250 mq con annessi spogliatoio e servizi igienici; dotata di spalliere, trave e assi di equilibrio, cavallina, ritti per il salto, materassi e tappeti, canestri da minibasket, rete per pallavolo ed altre attrezzature sportive (palloni, clavette, corde, cerchi…).
- Biblioteca, dotata di circa 2500 testi di narrativa, enciclopedie, libri di testo e supporti didattici di vario genere.
- Videoteca, comprendente video didattici e film, anche in lingua inglese.
- Salone Polifunzionale, per momenti comuni. - Auditorium dotato di videoproiettore, schermo cinematografico,
impianto acustico e luci. Viene utilizzato anche in occasioni di incontri e conferenze.
- Cappella, per la preghiera comune. - Infermeria. - Cortile esterno di circa 1000 mq con pavimentazione in blitex
industriale antiscivolo e drenante, campo regolamentare da basket e pallavolo.
- Sala mensa.
Tutti gli spazi dell’Istituto sono raggiungibili anche per i portatori di handicap, data la presenza di un adeguato ascensore e all’assenza di barriere architettoniche.
2.9 IL CORPO DOCENTE
L’attività didattico-educativa è svolta in stretta collaborazione tra docenti laici e religiose. Ai docenti sono richieste, oltre alla preparazione e alla professionalità, la capacità di educare secondo i principi evangelici, con un’attenzione costante alla crescita della persona in tutti i suoi aspetti. Momento fondamentale per la realizzazione dell’azione educativa è la programmazione, attraverso la quale i docenti confrontano e precisano
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strategie didattiche e definiscono interventi in itinere, per adeguare l’offerta formativa alle esigenze degli alunni. Attività di programmazione sono previste con cadenza mensile ed avvengono all’interno del Collegio Docenti o dei Consigli di classe. Il Consiglio di Classe:
- analizza il cammino che la classe sta compiendo verso il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici;
- aggiorna la programmazione e perfezionare le strategie; - prende in considerazione i singoli alunni e individuare per ciascuno
interventi educativi e didattici personalizzati; - promuove percorsi individualizzati per alunni in difficoltà; - si rende disponibile ad incontrare gli esperti (psicoterapeuti,
pedagogisti…) che seguono gli alunni in difficoltà, per aiutare con
maggior efficacia l’alunno nel suo cammino di crescita umana e
culturale;
- si preoccupa di segnalare ai genitori le eventuali situazioni di disagio
che gli alunni manifestano nel corso dell’anno scolastico, per
approfondire ed articolare il dialogo e la collaborazione con la
famiglia e stimolare interventi volti al superamento delle difficoltà.
La necessità di dare una risposta puntuale agli effettivi bisogni degli alunni
rende necessario un continuo lavoro di formazione e di aggiornamento, al
quale i docenti aderiscono con regolarità, perseguendo una preparazione
sempre più adeguata al contesto socio-culturale odierno.
Corsi di aggiornamento per i docenti su tematiche didattiche ed educative
vengono annualmente organizzati dall’Istituto San Giuseppe in
collaborazione con esperti, Enti o Associazioni.
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Per dare organicità al ciclo di istruzione di Istituto, i docenti della Scuola
Secondaria di Primo Grado attuano un lavoro di incontro e confronto con i
docenti degli altri ordini di scuola, in una costruzione verticale del sapere.
2.10 IL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA
La collaborazione con la famiglia è fondamentale per condividere la
responsabilità dell’azione educativa, le sue finalità, i suoi principi e le sue
regole. Sono indispensabili momenti di incontro in cui si evidenzi la
realizzazione degli obiettivi educativi e didattici per instaurare rapporti
reciproci di stima e fiducia.
Momenti fondamentali per lo scambio di comunicazioni tra scuola e
famiglia sono:
- i colloqui con i genitori dei nuovi iscritti;
- i colloqui individuali con i docenti secondo il calendario dell’orario
di ricevimento, previa richiesta scritta;
- le assemblee di classe ad inizio anno, per la consegna delle schede
di valutazione e nei casi previsti dallo statuto degli organi collegiali;
- i consigli di settore o interclasse;
- gli incontri culturali su tematiche educative, sociali e religiose;
- gli incontri di spiritualità;
- le iniziative di solidarietà: adozioni a distanza; partecipazione al
banco alimentare.
Altre comunicazioni tra scuola e famiglia avvengono tramite distribuzione
di avvisi e comunicati tramite sito ed e-mail personale.
La collaborazione tra le famiglie e tra famiglie e Enti locali è favorita
dall’AGESC (Associazione Genitori Scuola Cattolica), che opera a livello
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d’Istituto, provinciale, regionale e nazionale. L’associazione fa parte del
Forum delle Famiglie.
Ai Genitori si chiede l’adesione all’associazione per favorire un costruttivo
confronto con la società civile a tutela del diritto di libertà di scelta
educativa della famiglia.
2.11 IL PATTO EDUCATIVO DICORRESPONSABILITÀ
Il patto educativo vede protagonisti tutti i componenti della comunità
educante nel rispetto dei ruoli reciproci; nasce dal contributo di docenti,
genitori e alunni nell’intento di costruire relazioni di rispetto, fiducia e
collaborazione per il successo dell’azione educativa.
La scuola si impegna a:
- fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta
alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascun studente
- offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona,
garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente
educativo sereno e collaborativo, favorendo il processo di
formazione culturale, religiosa, morale e civile di ciascun studente,
nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento
- offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di
svantaggio, al fine di favorire il successo formativo oltre a
promuovere il merito ed incentivare le situazioni di eccellenza
- garantire massima trasparenza nelle valutazioni e nelle
comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie
- promuovere la partecipazione dei genitori agli organi collegiali e
all’Associazione Genitori (AGESC)
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Lo studente si impegna a:
- avere sempre con sé il libretto personale delle valutazioni e il
materiale necessario
- essere puntuale a scuola ed applicarsi allo studio in modo costante,
impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti
richiesti
- collaborare con gli insegnanti e compagni per mantenere nella
scuola un clima favorevole al dialogo e all’apprendimento
- aver cura degli ambienti, dei sussidi didattici e degli arredi.
I genitori si impegnano a:
- aderire al POF con specifico riferimento al regolamento in esso
contenuto
- valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di
dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise,
oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti
- rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza
dei propri figli alle lezioni, partecipando attivamente agli organismi
collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni
provenienti dalla scuola
- accompagnare e sostenere il percorso educativo dei figli, facendo
loro capire il valore della scuola, controllando il diario, favorendo
l’acquisizione di autonomie e competenze nello svolgimento dei
compiti, valorizzando il conseguimento degli obiettivi e
collaborando con gli insegnanti
- informarsi costantemente sull’andamento scolastico dei propri figli
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2.12 IL REGOLAMENTO
Il regolamento è uno strumento che indirizza al rispetto delle persone e
delle cose, favorendo in tal modo la civile convivenza.
Gli studenti hanno il dovere di rispettare le norme previste dal regolamento
d’Istituto.
Gli alunni devono:
frequentare regolarmente le lezioni;
trovarsi al mattino puntualmente nel salone verde dell’accoglienza
dell’Istituto. In caso di ritardo sono ammessi alle lezioni solo con
giustificazione scritta. Al termine delle lezioni gli alunni sono
accompagnati dall’insegnante, al luogo di uscita indicato ai genitori;
presentarsi a scuola con un abbigliamento ordinato, adeguato
all’ambiente. Indossare il grembiule di divisa e nei giorni di scienze
motorie la tuta della scuola e le scarpe per la palestra;
tenere il diario in modo ordinato poiché è un mezzo di
comunicazione tra scuola e famiglia e strumento ufficiale, che potrà
essere consultato da insegnanti e genitori in qualunque momento:
prestare attenzione alle lezioni, non disturbare, intervenire in
maniera opportuna, collaborare con insegnanti e compagni,
portare il materiale didattico necessario;
rispettare le cose proprie ed altrui, gli arredi, i materiali didattici e
il patrimonio della scuola e risarcire eventuali danni arrecati;
durante gli spostamenti da un’aula all’altra rispettare la fila, stare
in silenzio per non disturbare il lavoro delle altri classi;
non impossessarsi di oggetti che siano della scuola, degli insegnanti
o dei compagni;
comportarsi adeguatamente nei confronti del capo d’istituto, dei
docenti, del personale della scuola e dei compagni; non compiere
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atti che offendano la morale, la civile convivenza o che turbino la
vita della comunità scolastica;
mantenere durante le uscite didattiche, le visite di istruzioni un
comportamento corretto che non crei situazioni di pericolo per sé
e per i compagni e di disturbo agli altri;
rispettare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal
Regolamento d’Istituto;
non portare a scuola bibite in lattina o in bottigliette di vetro; sono
ammesse bevande in contenitori di cartone da bere durante
l’intervallo.
Regolamento aula informatica
Gli alunni sono tenuti a:
utilizzare con cura i materiali informatici in dotazione al laboratorio
per garantirne l’efficienza e la sicurezza;
all’inizio dell’attività segnalare eventuali anomalie hardware o
software presenti sulla propria postazione di lavoro;
alla fine dell’attività lasciare il laboratorio in ordine;
tutelare il software (L.248/2000 e D.L.518/92);
risarcire i danni provocati da comportamenti scorretti.
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Provvedimenti disciplinari
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al
rafforzamento del senso di responsabilità. Le sanzioni sono temporanee,
proporzionate all’infrazione, ispirate al principio di gradualità, alla
riparazione del danno e soprattutto alla correzione degli atteggiamenti e
comportamenti errati.
I singoli Docenti, il Consiglio di Classe, il Preside, ciascuno per le proprie
competenze, adottano i provvedimenti e le sanzioni previste dal
Regolamento d’Istituto.
Sanzioni previste
Per gli alunni della Scuola Primaria, in caso di mancanze disciplinari, si
prevedono le seguenti sanzioni:
- richiamo verbale dell’insegnante riferito al singolo alunno o a tutta
la classe;
- comunicazione alla famiglia scritta sul diario scolastico dell’alunno
(nota);
- rapporto disciplinare sul registro di classe e comunicazione scritta
alla famiglia;
- esclusione dalla partecipazione ad uscite didattiche o visite di
istruzione, per ovvi motivi di sicurezza e responsabilità; durante tali
uscite didattiche l’alunno o gli alunni in questione resteranno nella
scuola a partecipare alle normali attività affidati ad altri docenti in
altre classi;
- sospensione dalle lezioni per una intera giornata.
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Diritti dei Genitori
Ottenere informazioni:
sul piano dell’offerta formativa (P.O.F);
sulla programmazione educativa e didattica;
sull’organizzazione della scuola;
sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli;
Accedere alla scuola in orario di segreteria;
Riunirsi in assemblea nei locali della scuola, su richiesta scritta al
dirigente scolastico, secondo le modalità descritte nel regolamento
dell’Istituto.
Doveri dei genitori
- Trasmettere ai ragazzi la convinzione che la scuola è fondamentale
per la maturazione, per l’apprendimento e per il loro futuro;
- tenersi informati su obiettivi, metodi, attività, orari, livelli
conseguiti nella maturazione personale e nell’appren-dimento dei
propri figli;
- stabilire rapporti regolari con gli insegnanti e il personale della
scuola;
- collaborare in modo costruttivo:
- permettendo assenze solo per motivi validi;
- riducendo uscite anticipate ed entrate posticipate solo per gravi
motivi;
- leggendo e firmando tempestivamente le comunicazioni della
scuola;
- controllando che i figli eseguano regolarmente il lavoro scolastico
segnato sul diario;
- limitando la propria disponibilità a portare a scuola il materiale
dimenticato a casa dai figli;
- partecipando alle riunioni e agli incontri previsti;
- offrendo aiuto e consiglio per le attività che la scuola organizza;
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- favorendo la partecipazione dei figli alle attività programmate;
- trovarsi in orario all’uscita da scuola dei propri figli;
- osservare il regolamento d’Istituto in particolare per quello che
concerne le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e
delle uscite anticipate;
- ritirare e sottoscrivere la scheda di valutazione, le comunicazioni
dei docenti e del dirigente scolastico;
- lasciare un recapito telefonico per eventuali comunicazioni urgenti;
- informare tempestivamente la segreteria dell’eventuale cambio di
domicilio e/o telefonico;
- non accedere negli ambienti della scuola.
Modalità di comunicazione
Gli insegnanti sono disponibili per colloqui individuale con i genitori su
appuntamento, secondo l’orario settimanale programmato dalla scuola e
nel giorno stabilito per la consegna della scheda valutativa dell’alunno.
Il ricevimento è sospeso nei 15 giorni che precedono la fine del
quadrimestre fino alla consegna della scheda di valutazione.
Sono previsti momenti di incontri assembleari con le famiglie per
comunicazioni sulla programmazione educativa e didattica.
Rapporto economico amministrativo
Il Consiglio d’Amministrazione dell’Ente Gestore fissa anno per
anno in via preventiva l’ammontare del contributo delle famiglie e
le modalità del pagamento stesso.
Non è prevista riduzione del contributo economico per chi si iscrive
in ritardo o per assenze prolungate.
In caso di ritiro prima dell’inizio della scuola la quota di iscrizione
non è passibile di rimborso.
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In caso di ritiro dell’alunno durante l’anno scolastico si è tenuti a
pagare l’intera rata trimestrale.
Il pagamento dell’iscrizione va saldato all’atto dell’iscrizione stessa.
Il pagamento della retta deve essere effettuato secondo le modalità
e i termini indicati dall’Ente Gestore.
Il post-scuola, la mensa, le attività opzionali, le uscite didattiche non
sono comprese nella retta scolastica.
La legge “Buona Scuola” n. 107/2015 prevede la possibilità di detrazione
fiscale per ogni alunno della scuola paritaria di 400,00 euro all’anno.
La legge regionale n.19 del 6/8/2007 prevede corresponsione di Buono
Scuola (Dote scuola) per le famiglie con reddito annuale non superiore ai
limiti indicati dalla Regione stessa.
ISTITUTO SAN GIUSEPPE
Via Bazzini, 10 – Milano
SCUOLA SECONDARIA DI
I° GRADO PARITARIA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Tel. 02 70600591 – 02 70635148
Fax 02 26683140
segreteria@istsag.191.it
www.istituto-sangiuseppe.it
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INDICE
1. L’ISTITUTO COMPRENSIVO
1.1 L’IDENTITÀ DELLA SCUOLA
1.2 IL PROGETTO EDUCATIVO
1.3 GLI OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI COMUNI
1.4 LA METODOLOGIA
1.5 GLI ORGANI COLLEGIALI
2. LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
2.1 STRATEGIE DIDATTICHE E OBIETTIVI FORMATIVI
2.2 METODI E STRUMENTI
2.3 VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
2.4 PIANO ORARIO E DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
2.5 CURRICOLO INTEGRATIVO E OFFERTA EXTRA-CURRICOLARE
2.6 LABORATORI E AMBIENTI
2.7 IL CORPO DOCENTE
2.8 IL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA
2.9 IL PATTO EDUCATIVO
2.10 IL REGOLAMENTO
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1. L’ISTITUTO COMPRENSIVO
1.1 L’IDENTITÀ DELLA SCUOLA
L’Istituto San Giuseppe è una scuola cattolica; svolge un servizio pubblico
d’istruzione e di educazione cristiana in sintonia con il Piano Pastorale della
Chiesa Ambrosiana.
È stato inaugurato nel 1928 per opera delle Suore di Carità dell’Immacolata
Concezione di Ivrea, Congregazione fondata nel 1828 dalla Beata Madre
Antonia Maria Verna, il cui impulso apostolico fu di porre argine alla
disgregazione dei valori cristiani che si andava verificando nella società del
tempo. L’ardore di carità rese sensibile Madre Antonia a tale situazione e
la stimolò a ricercarne le cause, che ella individuò nella mancanza di
istruzione e di educazione cristiana. Ella decise perciò di farvi fronte con la
sua vita esemplare, penitente e con una solida costruzione del suo essere,
radicato nell’amore di Dio e del prossimo, nutrito dalla preghiera e
dall’esercizio della fede e della speranza cristiana.
Su queste basi, Madre Antonia Maria Verna innestò il suo ministero di carità
che abbraccia tutto l’uomo nella sua esistenza fondamentale di persona,
liberamente orientata a Dio e alla salvezza che viene da Lui.
Fedeli all’ispirazione originaria della Fondatrice, le Suore di Carità
dell’Immacolata Concezione si impegnano a rendere vitale e attuale nella
Chiesa la missione che deriva loro dal carisma di Fondazione: piena
disponibilità all’opera della salvezza, a immagine di Maria Immacolata.
La carità che si ispira all’Immacolata Concezione è il fondamento della
spiritualità dell’Istituto, il cui primo atteggiamento è la gratuità, che si
esprime in uno stile fraterno di accoglienza e di servizio apostolico
soprattutto coi poveri.
La tradizione pedagogica di Madre Antonia è ancora attuale e costituisce la
norma fondamentale dell’azione educativa dell’Istituto, caratterizzata da:
- attenzione alla persona in tutte le sue componenti e potenzialità,
per condurla a Dio;
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- rispetto dei ritmi di crescita di ciascuna persona;
- sostegno al conseguimento della piena maturità umana e cristiana
1.2 IL PROGETTO EDUCATIVO
L’Istituto San Giuseppe è consapevole di essere chiamato a consegnare ai
propri alunni una tradizione, ossia una cultura costituita non solo da un
patrimonio di conoscenze, ma soprattutto da valori a cui ispirare la propria
condotta. Fondamento di questa tradizione è il messaggio cristiano, cui va
confrontato ogni ambito dell’agire e del sapere.
Il Progetto Educativo dell’Istituto è teso a formare uomini e donne che siano
cristiani e cittadini capaci di compiere scelte responsabili, attenti ai tempi
ed al contesto socio-culturale cui appartengono, capaci di dialogare, creare
connessioni e relazioni positive.
Parte fondamentale del processo educativo, dunque, non è solo la
costruzione di un bagaglio di sapere e conoscenze, ma soprattutto la
formazione della persona che, sollecitata nello scoprire e mettere a frutto
le proprie capacità, viene accompagnata a scoprire la propria vocazione, in
un cammino verso l’autonomia rispettoso dei tempi e della sensibilità di
ognuno.
1.3 GLI OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI COMUNI
Per obiettivi formativi si intendono quei traguardi educativi irrinunciabili cui
ogni insegnante ed educatore deve far giungere i propri allievi. Sono
trasversali perché non sono riferibili a specifiche discipline scolastiche ma
sono insegnamenti costanti - e non sempre esplicitati - che passano anche
attraverso l’esempio, la condivisione delle regole, il fare insieme e, talvolta,
la correzione. Dunque sono traguardi da far raggiungere a tutti gli alunni
dell’Istituto, anche ai più piccoli, nel rispetto delle capacità e delle attitudini
di ciascuno.
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FORMAZIONE DELLA PERSONA
Formazione dell’uomo, del cristiano e del cittadino in un cammino di autonomia.
Educazione all’ordine e alla virtù, nella costruzione di una solida moralità.
Educazione alla laboriosità.
Educazione all’umiltà.
Orientamento alla scoperta di sé e della propria vocazione.
Sviluppo della criticità.
COLLABORAZIONE E PARTECIPAZIONE
Educazione alla gratuità, intesa come accoglienza e servizio apostolico.
Educazione alla collaborazione aperta, fiduciosa e responsabile.
Rispetto e comprensione delle regole di civile convivenza.
DIDATTICA E METODO DI STUDIO
Educazione all’amore per la cultura, intesa come mezzo irrinunciabile per una formazione matura e critica della personalità.
Acquisizione di competenze operative e capacità logiche.
Acquisizione e potenziamento delle capacità linguistiche ed espressive.
1.4 LA METODOLOGIA
Affinché i ragazzi acquisiscano crescente autonomia, consapevolezza e
cultura, il corpo docente dell’Istituto San Giuseppe ha individuato una
metodologia comune che consenta il raggiungimento degli obiettivi
educativi e didattici in una visione verticale del sapere, aiuti gli alunni a
sviluppare una motivazione seria e costante, li spinga a porsi domande e li
guidi a imparare ad imparare.
Ogni ordine di scuola, in ogni disciplina, intende porre al centro i processi di
crescita e di apprendimento, stimolando negli alunni modalità di
coinvolgimento attive e deduttive in una prospettiva laboratoriale e
sperimentale, che faccia uso anche di una moderna strumentazione
tecnologica.
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Grande importanza viene attribuita alla personalizzazione della didattica,
intesa come attenzione alla singola persona, da valorizzare nelle attitudini
e nelle capacità che le sono proprie, nel rispetto dei suoi tempi di crescita e
di apprendimento.
Per favorire la capacità di creare relazioni positive, inoltre, larghi spazi
vengono lasciati al lavoro di gruppo: solo collaborando al perseguimento di
un fine comune, gli alunni potranno sviluppare competenze relazionali
valide e attraverso il confronto potranno acquisire una capacità di creare
legami e connessioni tra gli apprendimenti e la realtà, diventando via via
capaci di effettuare scelte consapevoli.
A tal fine, inoltre, in luogo del tradizionale approccio frontale, sono favorite
le discussioni di classe e le lezioni aperte e partecipate, utili palestre per il
ragionamento e lo sviluppo della dialettica e per imparare ad ascoltarsi nel
rispetto dell’opinione altrui.
Infine, per rendere ogni alunno attento al contesto sociale e territoriale,
sono favorite gite e uscite didattiche in luoghi significativi dal punto di vista
culturale, scientifico, tecnologico ambientale, oltre alla partecipazione ad
eventi sportivi, per lo sviluppo di un’adeguata consapevolezza corporea e
di un sano e vitale spirito di competizione.
1.5 GLI ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali attivi nell’Istituto sono:
- il Consiglio d’Istituto (coordinatore didattico, rappresentanti dei docenti di ogni grado di scuola, due genitori rappresentanti di ogni grado di scuola, rappresentante AGESC, rappresentante del personale non docente);
- il Consiglio di Settore (coordinatore didattico, docenti di sezione e due genitori rappresentanti di sezione);
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- il Collegio Docente; - il Consiglio di Intersezione; - l’Assemblea di Classe (costituita dalla coordinatrice, da tutti gli
insegnanti o da due loro rappresentanti e da tutti i genitori); - L’Assemblea dei Genitori costituita da tutti i genitori.
Il loro funzionamento è stabilito dallo Statuto degli Organi Collegiali.
Per una migliore gestione delle risorse il Consiglio d’Istituto può costituire anche alcune Commissioni, previste nello Statuto degli Organi Collegiali.
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2. LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
2.1 STRATEGIE DIDATTICHE E OBIETTIVI FORMATIVI
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado, l’alunno, attraverso una sempre
più consapevole e articolata strutturazione delle conoscenze, acquisisce
modalità di analisi e interpretazione della realtà, capaci di promuovere
competenze ampie e trasversali. Infatti la proposta educativa si fonda sul
metodo dell’esperienza, intesa come fare e riflettere, e sullo sviluppo della
ragione, ovvero delle capacità di riconoscere il senso della realtà.
Le discipline, proposte come punti di vista sulla realtà, si intersecano tra loro
diventando ricchezza di linguaggio e di metodo, nella costruzione di un
sapere unitario e di un metodo di conoscenza che sappia creare connessioni
positive.
La Scuola Secondaria di Primo Grado, inoltre, ha l’importantissimo compito
di orientare l’alunno, portandolo a scegliere con serena sicurezza il
successivo corso di studi: per questo motivo, l’Istituto San Giuseppe
prevede un approccio alle discipline libero da gerarchie, attribuendo pari
dignità a ciascun insegnamento, fornendo all’alunno i mezzi necessari per
focalizzare appieno, con razionalità e libertà, le proprie attitudini.
Grande rilevanza, in questa formazione, è da attribuirsi al rapporto con
l’insegnante, che diviene per l’alunno termine di paragone, esempio di
professionalità e di umanità. Il docente è colui che indica una strada e che
costruisce con i ragazzi non solo una solida cultura di base ma, soprattutto,
un metodo di conoscenza e un insieme di valori di riferimento.
In questa prospettiva, assume importanza ancor più rilevante la
collaborazione della famiglia infatti nel delicato momento della loro
crescita, gli alunni si affacciano all’età adulta e sono chiamati a compiere
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scelte importanti: scuola e famiglia devono necessariamente condividere
l’impianto educativo e accompagnare i ragazzi in un percorso verso
l’autonomia, senza sostituirsi ad essi, ma dando loro la possibilità di
compiere i passi necessari al raggiungimento di una libertà vera,
consapevole e responsabile.
Obiettivi formativi:
- offrire una cultura capace di confrontarsi con il contesto socio-
culturale odierno;
- consentire a ciascun alunno - assecondando e stimolando lo
sviluppo delle sue attitudini e capacità e nel rispetto dei suoi ritmi
di crescita - di raggiungere una formazione integrale della persona,
intesa come cristiano e cittadino attivo e responsabile;
- affiancare ed integrare la crescita culturale scolastica ad occasioni
di esperienze di vita cristiana, perché ognuno possa scoprire,
perseguendo il suo particolare progetto di vita, vere motivazioni
ispiratrici.
Obiettivi didattici:
- apprendere i contenuti e i linguaggi specifici di ogni disciplina;
- acquisire, sviluppare e consolidare le capacità espressive e
comunicative;
- sviluppare il metodo logico come prerequisito nell’elaborazione di
concetti e nel potenziamento delle capacità di analisi e sintesi;
- acquisire abilità operative;
- sviluppare la capacità di effettuare collegamenti e relazioni e di
affrontare situazioni nuove;
- sviluppare capacità di critica;
- consolidare il metodo di studio.
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2.2 METODI E STRUMENTI
La metodologia dell’Istituto San Giuseppe privilegia un impianto
laboratoriale, che consenta, grazie alla trasversalità, l’acquisizione di un
metodo di studio basato sulla curiosità e sull’intraprendenza personale.
L’insegnante è colui che guida l’alunno in questo percorso, realizzando
rapporti tesi alla formazione di persone capaci di scelte autonome, di
profondo rispetto per l’altro e di responsabile impegno sociale.
Largo spazio viene quindi lasciato al lavoro di gruppo, alla discussione di
classe, all’apprendimento esperienziale e deduttivo.
Con una partecipazione attiva al proprio apprendimento, infatti, i ragazzi
imparano ad ascoltare l’altro, a valorizzarne i punti di forza, ad aiutarsi,
diventando contestualmente capaci di creare connessioni, di leggere la
realtà in modo critico, di acquisire crescente consapevolezza di sé.
Inclusività
In attuazione del Regolamento Ministeriale, per favorire l'inclusione,
l’Istituto San Giuseppe, che attua una metodologia educativa basata sulla
visione globale della persona, è attivo per rispondere in modo adeguato e
articolato agli studenti BES, ossia che manifestano bisogni educativi speciali
(alunni DVA, alunni con DSA, alunni con difficoltà di apprendimento o
disturbi del comportamento stabili o transitori), attraverso un approccio
integrato scuola – famiglia e con la creazione di alleanze terapeutiche
insieme ad enti specializzati.
Criteri di scelta dei contenuti curricolari
La scelta dei contenuti è legata alla loro essenzialità, significatività,
chiarezza, interesse, interdisciplinarietà, con il fine di portare i ragazzi a
creare connessioni e offrire loro punti di vista differenti sulla stessa realtà.
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Uscite didattiche e viaggi di istruzione
Le uscite didattiche completano e integrano la proposta didattica,
offrendo agli alunni metodi conoscitivi diversi e diretti e creando
l’occasione di esercitare le proprie responsabilità e competenze
relazionali.
Momento iniziale o conclusivo di un percorso, le uscite didattiche e il viaggio
di istruzione di più giorni sono proposti in base alle programmazioni della
singole classi e prevedono un momento di preparazione e uno di
restituzione e di riflessione in classe su quanto appreso.
Generalmente, le uscite didattiche consistono in:
- visite a luoghi di interesse storico, artistico e/o naturalistico;
- visite a mostre e musei;
- visite a impianti di produzione e/o fattorie didattiche;
- partecipazione a spettacoli teatrali in italiano e/o in lingua inglese,
- partecipazione a eventi sportivi, gare e/o laboratori.
Preghiera: La religiosità permea ogni momento della vita scolastica, in una visione educativa fortemente radicata nei valori del Cristianesimo. Durante l’anno sono previsti momenti di preghiera quotidiana in comune come occasione di riflessione e di ringraziamento; momenti di ritiro spirituale per accompagnare i ragazzi ad un confronto e riflessione sulla Parola di Dio (Avvento e Quaresima); celebrazione della S. Messa in momenti dell’anno particolarmente significativi.
2.3 VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Nell’arco del primo ciclo di istruzione, gli obiettivi vengono tradotti in comportamenti, conoscenze e abilità verificabili, utilizzati come parametri per la valutazione, intesa come valorizzazione delle capacità e del percorso
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individuale. A tale scopo i Consigli di Classe utilizzano griglie di valutazione riferibili ad una scala concordata.
Criteri di valutazione delle discipline
La valutazione delle discipline terrà presente in particolare i seguenti criteri:
- progressi rispetto ai livelli di partenza;
- impegno personale;
- risposta agli obiettivi delle singole discipline;
- processo di apprendimento in evoluzione e sviluppo delle capacità;
- eventuali difficoltà particolari.
Le verifiche per ciascuna disciplina sono periodiche e sistematiche. Sulla
base dei dati raccolti, i docenti effettuano eventuali modifiche ai Piani di
Lavoro Disciplinari e, se necessario, inseriscono gli alunni nei percorsi di
recupero o di potenziamento.
Le tipologie di verifica utilizzate sono soggettive, oggettive, pratiche,
grafiche, in itinere e sommative, e si articolano sui contenuti e sulle
metodologie espresse nel Piano di Lavoro.
Le verifiche sono conservate nel fascicolo personale dell’alunno e i genitori
ne possono prendere visione su richiesta.
La rilevazione dei processi nell’apprendimento e nello sviluppo personale e
sociale viene espressa in un giudizio globale elaborato collegialmente alla
fine del terzo trimestre.
Certificazione delle competenze
Per competenza si intende la capacità degli alunni di utilizzare i saperi
acquisiti a scuola per affrontare compiti e problemi, semplici o complessi,
reali o simulati; con la Certificazione delle competenze, gli apprendimenti
assimilati nell'ambito delle singole discipline vengono calati all'interno di un
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più globale processo di crescita individuale. La certificazione delle
competenze, obbligatoria dall’anno scolastico 2015/2016 per gli alunni
delle scuole del primo ciclo, affianca e integra il documento di valutazione
degli apprendimenti e del comportamento degli alunni al termine della
terza media.
Criteri di valutazione del comportamento
Il comportamento sarà valutato in modo specifico in relazione ai seguenti criteri:
- autonomia; - capacità di autocontrollo; - partecipazione, interesse, impegno; - rispetto delle regole; - rispetto dell’ambiente, delle proprie cose e altrui; - rapporti con adulti e compagni.
2.4 PIANO ORARIO E DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
La Scuola Secondaria di Primo Grado prevede un orario settimanale di 32
ore, articolato su cinque mattine (da lunedì a venerdì) con un rientro
settimanale pomeridiano obbligatorio.
L’orario scolastico è così articolato:
RITROVO ore 7.55
INIZIO LEZIONI MATTUTINE ore 8.00
TERMINE LEZIONI MATTUTINE ore 13.45
PRANZO E RICREAZIONE dalle ore 13.45 alle ore 14.45
INIZIO LEZIONI POMERIDIANE ore 14.45
TERMINE LEZIONI POMERIDIANE ore 16.35
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Servizio mensa:
- Pranzo completo, non compreso nella retta scolastica (fornito da
Ristorazione Pellegrini)
- Possibilità di variazioni della dieta in base ad esigenze particolari
(con certificazione medica).
Organizzazione delle attività curricolari:
L’anno scolastico è suddiviso in tre trimestri al termine dei quali, in aggiunta
alla scheda di valutazione, è prevista una scheda di autovalutazione per
aiutare gli alunni a sviluppare la consapevolezza dell’andamento del proprio
percorso scolastico personale.
Distribuzione oraria:
DISCIPLINA ORE
SETTIMANALI
Italiano 7*
Inglese 3**
Spagnolo 2
Storia, Cittadinanza e Costituzione 3
Geografia 1
Matematica e Scienze 6
Tecnologia 2
Musica 2
Arte e Immagine 2
Scienze Motorie 2
Laboratorio di Informatica 1
Religione 1
*include il progetto di formazione umana e cristiana ** Classi I-II-III insegnamento in modalità CLIL: Content Language Integrated Learning ovvero l’apprendimento integrato di contenuti
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disciplinari in lingua inglese all’interno di diverse discipline (musica, geografia, storia, educazione tecnica)
Classi II e III: 1 ora di italiano dedicata al potenziamento, consolidamento e recupero della lingua. Il percorso di potenziamento vedrà impegnato un gruppo di alunni alla scoperta delle origini della nostra lingua con lo studio del latino; un secondo gruppo invece seguirà un percorso di consolidamento o di recupero. Classe III: la strutturazione del curricolo di inglese permetterà agli alunni di sostenere l’esame KET (Key English Test del Cambridge Institute) alla fine dell’anno scolastico.
2.5 CURRICOLO INTEGRATIVO E OFFERTA EXTRA-CURRICOLARE
Il curricolo è supportato da attività integrative che variano da classe a classe e vengono attuate durante il normale orario di lezione sotto la guida degli insegnanti. Le attività costituiscono parte integrante dell’offerta formativa dell’Istituto e mirano a favorire la crescita degli alunni attraverso proposte di tipo interdisciplinare che diano una visione più ampia ed unitaria del sapere.
Curricolo integrativo
Iniziative formative, culturali e sportive:
- accoglienza per la Classe Prima; - Progetto Continuità con la Scuola Primaria; - viaggi di istruzione; - visite guidate a musei, mostre, monumenti storici, architettonici,
impianti sportivi e industriali; - partecipazione a spettacoli teatrali anche in lingua inglese; - partecipazioni a concorsi; - partecipazione a manifestazioni sportive e gare;
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- Progetto Teatro (per la Classe II, finalizzato all’allestimento di uno spettacolo alla fine dell’anno);
- Progetto Orientamento (per la Classe Terza); - Open-Day; - partecipazione alla manifestazione Andemm al Domm; - interventi educativi e didattici di approfondimento con il contributo
di esperti; - percorso di educazione all’affettività e alla sessualità.
Attività religiose e caritative:
- progetti di solidarietà (adozione a distanza, Banco Alimentare, gesto caritativo quaresimale a sostegno delle suore di clausura Agostiniane)
- progetto di Formazione Umana e Cristiana in collaborazione con il Parroco
- partecipazione a momenti liturgici: S. Messa all’inizio e alla fine dell’anno scolastico e a Natale con la partecipazione di tutta la comunità educante; ritiri spirituali di Avvento e Quaresima; celebrazione dei mesi mariani di Ottobre e Maggio.
Offerta extra-curricolare
- Corso di inglese con insegnante madrelingua;
- corso di inglese per la preparazione agli esami di
certificazione europea KET per alunni di Classe Terza;
- studio assistito;
- attività di recupero e iniziative di potenziamento;
- corso multi-sport;
- soggiorni di studio all’estero;
- coro;
- laboratorio di pittura su ceramica.
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2.6 LABORATORI E AMBIENTI
Le aule della Scuola Secondaria di Primo Grado sono ampie e luminose, dotate di lavagna, LIM e biblioteca di classe. Gli spazi comuni sono così strutturati:
- Aula di Lingue, dotata di impianto hi-fi con cuffie e materiale didattico audiovisivo;
- Aula di Musica, con tastiere, chitarre, impianto hi-fi e materiale didattico audiovisivo;
- Laboratorio di scienze con materiale di osservazione di tipo biologico minerale e tecnico; strumenti di misura, microscopi ottici, vetreria assortita;
- Laboratorio Multimediale con PC con accesso a internet, scanner, stampanti, masterizzatore, video-proiettore, televisore satellitare, microscopio ottico collegabile al computer;
- Laboratorio Arte e Tecnologia, con ampi tavoli e materiale grafico e pittorico e LIM;
- Palestra di circa 250 mq con annessi spogliatoio e servizi igienici; dotata di spalliere, trave e assi di equilibrio, cavallina, ritti per il salto, materassi e tappeti, canestri da minibasket, rete per pallavolo ed altre attrezzature sportive (palloni, clavette, corde, cerchi…);
- Biblioteca, dotata di circa 2500 testi di narrativa, enciclopedie, libri di testo e supporti didattici di vario genere;
- Videoteca, comprendente video didattici e film, anche in lingua inglese;
- Salone Polifunzionale, per momenti comuni; - Auditorium dotato di videoproiettore, schermo cinematografico,
impianto acustico e luci. Viene utilizzato anche in occasioni di incontri e conferenze;
- Cappella, per la preghiera comune; - Infermeria - Cortile esterno di circa 1000 mq con pavimentazione in blitex
industriale antiscivolo e drenante, campo regolamentare da basket e pallavolo;
- Sala mensa
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Tutti gli spazi dell’Istituto sono raggiungibili anche per i portatori di handicap, data la presenza di un adeguato ascensore e all’assenza di barriere architettoniche. 2.7 IL CORPO DOCENTE
L’attività didattico-educativa è svolta in stretta collaborazione tra docenti laici e religiose. Ai docenti sono richieste, oltre alla preparazione e alla professionalità, la capacità di educare secondo i principi evangelici, con un’attenzione costante alla crescita della persona in tutti i suoi aspetti. Momento fondamentale per la realizzazione dell’azione educativa è la programmazione, attraverso la quale i docenti confrontano e precisano strategie didattiche e definiscono interventi in itinere, per adeguare l’offerta formativa alle esigenze degli alunni. Attività di programmazione sono previste con cadenza mensile ed avvengono all’interno del Collegio Docenti o dei Consigli di classe. Il Consiglio di Classe:
- analizza il cammino che la classe sta compiendo verso il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici;
- aggiorna la programmazione e perfezionare le strategie; - prende in considerazione i singoli alunni e individuare per ciascuno
interventi educativi e didattici personalizzati; - promuove percorsi individualizzati per alunni in difficoltà; - si rende disponibile ad incontrare gli esperti (psicoterapeuti,
pedagogisti…) che seguono gli alunni in difficoltà, per aiutare con
maggior efficacia l’alunno nel suo cammino di crescita umana e
culturale;
- si preoccupa di segnalare ai genitori le eventuali situazioni di disagio
che gli alunni manifestano nel corso dell’anno scolastico, per
approfondire ed articolare il dialogo e la collaborazione con la
famiglia e stimolare interventi volti al superamento delle difficoltà.
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La necessità di dare una risposta puntuale agli effettivi bisogni degli alunni rende necessario un continuo lavoro di formazione e di aggiornamento, al quale i docenti aderiscono con regolarità, perseguendo una preparazione sempre più adeguata al contesto socio-culturale odierno. Corsi di aggiornamento per i docenti su tematiche didattiche ed educative vengono annualmente organizzati dall’Istituto San Giuseppe in collaborazione con esperti, Enti o Associazioni. Per dare organicità al ciclo di istruzione di Istituto, i docenti della Scuola Secondaria di Primo Grado attuano un lavoro di incontro e confronto con i docenti degli altri ordini di scuola, in una costruzione verticale del sapere. 2.8 IL RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA
Il rapporto fra la scuola e la famiglia è fondamentale per condividere la responsabilità dell’azione educativa, le sue finalità, i suoi principi e le sue regole. Sono indispensabili momenti di incontro in cui si evidenzi la realizzazione degli obiettivi educativi e didattici per instaurare rapporti reciproci di stima e fiducia. Momenti fondamentali per lo scambio di comunicazioni tra scuola e famiglia sono:
- i colloqui con i genitori dei nuovi iscritti; - i colloqui individuali con i docenti secondo il calendario dell’orario
di ricevimento, previa richiesta scritta; - le udienze generali (previste per due volte l’anno e nelle quali è
possibile incontrare tutto il corpo docente); - le assemblee di classe ad inizio anno, per la consegna delle schede
di valutazione e nei casi previsti dallo statuto degli organi collegiali; - i consigli di settore o interclasse e d’istituto; - gli incontri culturali su tematiche educative, sociali e religiose; - gli incontri di spirituali; - le iniziative di solidarietà: adozioni a distanza; partecipa zione al
banco alimentare.
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Altre comunicazioni tra scuola e famiglia avvengono tramite distribuzione di avvisi e comunicati.
Le valutazioni e le note disciplinari vengono registrate sul “Quaderno dello Studente”, che deve riportare le firme dei genitori ed essere da questi controllato e controfirmato con regolarità.
La collaborazione tra le famiglie e famiglie e Enti locali è favorita dall’AGESC (Associazione Genitori Scuola Cattolica), che opera a livello d’Istituto, provinciale, regionale e nazionale. L’associazione fa parte del Forum delle Famiglie. Ai Genitori si chiede l’adesione all’associazione per favorire un costruttivo confronto con la società civile a tutela del diritto di libertà di scelta educativa della famiglia.
2.9 IL PATTO EDUCATIVO
Il patto educativo vede protagonisti tutti i componenti della comunità educante nel rispetto dei ruoli reciproci: nasce dal contributo di docenti, genitori e alunni nell’intento di costruire relazioni di rispetto, fiducia e collaborazione per il successo dell’azione educativa.
La scuola si impegna a:
- fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente
- offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno e collaborativo, favorendo il processo di formazione culturale, religiosa, morale e civile di ciascun studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento
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- offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo oltre a promuovere il merito ed incentivare le situazioni di eccellenza
- garantire massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie
- promuovere la partecipazione dei genitori agli organi collegiali e all’Associazione Genitori (AGESC)
- Lo studente si impegna a:
- avere sempre con sé il libretto personale delle valutazioni e il
materiale necessario
- essere puntuale a scuola e ad applicarsi allo studio in modo
costante, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei
compiti richiesti
- collaborare con gli insegnanti e compagni per mantenere nella
scuola un clima favorevole al dialogo e all’apprendimento
- aver cura degli ambienti, dei sussidi didattici e degli arredi
I genitori si impegnano a:
- aderire al POF con specifico riferimento al regolamento in esso
contenuto
- valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di
dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise,
oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti
- rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza
dei propri figli alle lezioni, partecipando attivamente agli organismi
collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni
provenienti dalla scuola
- accompagnare e sostenere il percorso educativo dei figli, facendo
loro capire il valore della scuola, controllando il diario, favorendo
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l’acquisizione di autonomie e competenze nello svolgimento dei
compiti, valorizzando il conseguimento degli obiettivi e
collaborando con gli insegnanti
- informarsi costantemente sull’andamento scolastico dei propri figli
Provvedimenti disciplinari
“ Io quelli che amo li rimprovero e li correggo” (Ap. 3-19)
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al
rafforzamento del senso di responsabilità. Le sanzioni sono temporanee,
proporzionate all’infrazione, ispirate al principio di gradualità, alla
riparazione del danno e soprattutto alla correzione degli atteggiamenti e
comportamenti errati.
Il singolo Docente, il Consiglio di Classe, la Preside, ciascuno per le proprie
competenze, adottano i provvedimenti e le sanzioni previste dal
Regolamento d’Istituto.
2.10 IL REGOLAMENTO
Il regolamento è uno strumento che indirizza al rispetto delle persone e delle cose, favorendo in tal modo la civile convivenza.
Norme generali
- Durante la permanenza a scuola gli alunni sono tenuti a comportarsi
educatamente nel rispetto di se stessi, dei compagni e di tutto il
personale della scuola e a mantenere tale comportamento corretto
anche fuori dalla scuola e sui mezzi pubblici.
- Gli alunni devono aver cura del loro materiale e portare tutto
l’occorrente per le lezioni programmate; in particolare si
raccomanda l’ordine e la cura del diario e del libretto dei giudizi,
entrambi strumenti importanti di comunicazione scuola-famiglia,
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che gli alunni devono portare sempre a scuola e che i genitori
devono costantemente visionare. Il libretto dei giudizi, su cui sono
annotati i giudizi delle verifiche orali e scritte e le eventuali note
disciplinari, deve essere firmato dai genitori ad ogni comunicazione
e sarà controllato dalla coordinatrice di classe una volta alla
settimana.
- Gli ambienti e gli arredi scolastici vanno rispettati. E’ considerata
grave mancanza il danneggiamento degli arredi delle aule dei
servizi, nonché il loro insudiciamento. Per segnalare la negatività di
tali comportamenti potranno essere presi provvedimenti
disciplinari e potrà essere richiesto ai responsabili un contributo
economico per la riparazione o eventuale sostituzione.
- Al termine delle lezioni l’aula e i laboratori devono essere lasciati in
ordine e puliti. In particolare si fa riferimento all’aula di informatica
all’utilizzo attento e responsabile del materiale informatico in
dotazione
- Per evitare continue interruzioni del lavoro scolastico, gli alunni non
potranno uscire dall’aula, se non per ragioni di assoluta emergenza
o necessità, preventivamente autorizzati dagli insegnanti.
- E’ vietato portare nella sede scolastica e nelle uscite didattiche
materiale che non sia di stretta attinenza alla attività didattica,
come oggetti pericolosi, videogiochi e cellulari ecc.; se gli alunni
verranno trovati in possesso di tali oggetti questi verranno ritirati e
riconsegnati ai genitori. Inoltre gli alunni sono invitati a non portare
a scuola oggetti di valore e denaro; la scuola non è responsabile di
eventuali smarrimenti o furti che si possono verificare.
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- Il modo di vestire deve essere appropriato all’ambiente in cui ci si
trova e alle attività che in esso si svolgono; per le lezioni di
educazione fisica è obbligo per gli alunni indossare la tuta di divisa
della scuola e le scarpe di ginnastica
- In tutti i locali della scuola è assolutamente vietato fumare.
Ingresso e uscita
- Al suono della campanella alle ore 7.55 gli alunni si recheranno nelle
rispettive classi, alle ore 8.00 avranno inizio le lezioni: si richiede la
puntualità. L’alunno che arriva dopo le ore 8.05 deve presentare
giustificazione scritta firmata da un genitore, utilizzando il libretto
delle assenze e dei ritardi. L’alunno con un ritardo non superiore ai
cinque minuti può essere ammesso in classe dall’insegnante. Se i
ritardi sono abituali o superiori ai cinque minuti, l’ammissione in
classe sarà stabilita dal Dirigente scolastico.
- Durante l’orario scolastico non è possibile circolare nell’istituto e disturbare il regolare svolgimento delle lezioni; gli spostamenti dall’aula verso le aree della scuola dovranno avvenire in ordine e silenzio.
- Al suono della campanella che annuncia il termine delle lezioni le classi devono prepararsi all’uscita; l’uscita dovrà avvenire in modo ordinato, dopo il consenso dell’insegnante che è tenuto ad accompagnare la classe nell’atrio.
- In caso di necessità l’alunno potrà lasciare anticipatamente l’istituto, previa autorizzazione scritta del genitore, solo se accompagnato da un genitore o da un parente che si assumerà la responsabilità firmando apposita richiesta.
- Gli alunni indisposti durante le ore di lezione potranno chiedere soltanto la somministrazione di bevande calde. Se non si rimettono
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dal malessere saranno avvertiti telefonicamente i genitori, perché provvedano a riaccompagnare a casa il figlio.
Intervallo e mensa
- Durante le lezioni del mattino è previsto un intervallo di quindici minuti dopo la terza ora
- Gli alunni potranno recarsi ai servizi, se il tempo lo consente, in cortile, sotto la sorveglianza dei docenti.
- Sono vietate le rincorse nei corridoi, i giochi pericolosi e gli schiamazzi, non è permesso recarsi in altri settori della scuola.
- Alla fine dell’intervallo il rientro nelle classi deve essere immediato.
- Al suono della campanella che annuncia l’inizio della refezione scolastica, gli alunni, accompagnati dall’insegnante incaricato, dovranno avviarsi ordinatamente verso il refettorio.
- Ogni alunno deve comportarsi adeguatamente durante il pasto e rispettare le norme indicate per favorire la vita di relazione.
- Il tempo libero dopo la mensa può essere utilizzato per attività ricreative che si svolgono nel cortile della scuola alla presenza di chi è responsabile dell’assistenza; in caso di pioggia si recheranno in palestra o in saloncino secondo le indicazione dell’assistente.
Assenze
- Dopo un’assenza dalle lezioni, anche se di un’ora soltanto, gli alunni dovranno presentarsi a scuola con la giustificazione scritta da un genitore sull’apposito libretto delle assenze. Tale giustificazione dovrà essere presentata alla preside prima di entrare il classe e poi all’insegnante presente.
- Le assenze prolungate per motivi di famiglia dovranno essere preventivamente comunicate alla scuola da parte dei genitori.
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Sanzioni disciplinari
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. A seconda della gravità della mancanza si applicano le seguenti sanzioni:
- ammonizione orale, nota disciplinare sul diario o sul libretto; - nota disciplinare sul registro di classe (dopo tre note disciplinari sul
libretto) e comunicazione alla famiglia; - convocazione dei genitori; - esclusione dalla partecipazione alle uscite didattiche o visite di
istruzione - allontanamento dall’aula con sanzioni socialmente utili;
- sospensione dalle lezioni (dopo tre note disciplinari sul registro);
- allontanamento dalla scuola a fine anno.
Rapporto economico amministrativo
- Il Consiglio d’Amministrazione dell’Ente Gestore fissa anno per
anno in via preventiva l’ammontare del contributo delle famiglie e
le modalità del pagamento stesso.
- Non è prevista riduzione del contributo economico per chi si iscrive
in ritardo o per assenze prolungate.
- In caso di ritiro prima dell’inizio della scuola la quota di iscrizione
non è rimborsabile;
- in caso di ritiro dell’alunno durante l’anno scolastico si è tenuti a
corrispondere alla scuola la mensilità in corso e le due successive
- il pagamento dell’iscrizione va saldato all’atto dell’iscrizione
- il pagamento della retta deve essere effettuato secondo le modalità
e i termini indicati dall’Ente Gestore.
- Il post-scuola, la mensa, le attività opzionali, le uscite didattiche non
sono comprese nella retta scolastica.
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La legge “Buona Scuola” n. 107/2015 prevede la possibilità di detrazione
fiscale per ogni alunno della scuola paritaria di 400,00 euro all’anno.
La legge regionale n.19 del 6/8/2007 prevede corresponsione di Buono
Scuola (Dote scuola) per le famiglie con reddito annuale non superiore ai
limiti indicati dalla Regione stessa.
I s t i t u t o S a n G i u s e p p e C o d i c e f i s c a l e : 0 2 6 4 0 9 1 0 5 8 0
P . I - 0 1 0 9 3 1 9 1 0 0 3
Scuola dell’Infanzia Paritaria Codice Meccanografico MI1A182007
Scuola Primaria Paritaria Codice Meccanografico MI1E024008
Scuola Secondaria Paritaria
Codice Meccanografico MI1M068007 segreteria.istsang@gmail.com - pec Istituto-sangiuseppe@registerpec.it
Via Antonio Bazzini, 10 – 20131 Milano (MI) tel. 02/70600591
www.istituto-sangiuseppe.it
Il P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusività) è uno strumento di progettazione
dell'offerta formativa che valuta il livello di inclusione della scuola.
Lo scopo di questo documento è l’assunzione collegiale di responsabilità da
parte dell’intera comunità scolastica sulle modalità educative ed i metodi di
insegnamento adottati nella scuola per garantire l’apprendimento di tutti i suoi
alunni.
I docenti sono così chiamati ad accrescere la loro consapevolezza nei
confronti dell’inclusività e a pianificare e intervenire per sviluppare e
migliorare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno in un’ottica di crescita
globale.
L’Istituto San Giuseppe offre una proposta educativa e didattica uguale per
tutti, ma rispettosa dei ritmi di crescita di ciascun alunno, in modo che ogni
studente possa diventare protagonista del proprio percorso di apprendimento.
Questo documento esplicita l’impegno per l’inclusione e propone gli obiettivi
di incremento per l’inclusione per l’anno scolastico 2017-2018
Istituto San Giuseppe a. s. 2016-2017
Piano Annuale per l’Inclusività
a. s. 2017/2018
I. ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ
A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 6
minorati vista minorati udito Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici DSA 4 ADHD/DOP Borderline cognitivo 2 Difficoltà logiche 1
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale 6 Disagio comportamentale/relazionale 2 Altro
Totali 21 % su popolazione scolastica 10%
N° PEI redatti dai GLHO 6 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 7 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 7
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
si
AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo
si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
si
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
no
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
no
Funzioni strumentali / coordinamento si Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni si Docenti tutor/mentor no
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva sì
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni sì Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva sì
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI sì Rapporti con famiglie sì Tutoraggio alunni no Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva sì
D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili no Progetti di inclusione / laboratori integrati no
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva
sì
Coinvolgimento in progetti di inclusione no
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante sì
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità sì
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili sì
Procedure condivise di intervento sulla disabilità sì
Procedure condivise di intervento su disagio e simili sì
Progetti territoriali integrati sì Progetti integrati a livello di singola scuola no
Rapporti con CTS / CTI no
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati no Progetti integrati a livello di singola scuola no
Progetti a livello di reti di scuole no
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe si
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva
no
Didattica interculturale / italiano L2 no Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) si
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
no
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo = Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti =
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive = Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola = Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti =
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative =
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi =
Valorizzazione delle risorse esistenti = Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione =
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo
=
Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
II. OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER A.S. 2017-2018
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo L’Istituto San Giuseppe è così organizzato: - Il Dirigente Scolastico dirige e coordina tutta l’attività e prende visione dei PEI e PDP. - Il Collegio Docenti, in collaborazione con i Docenti di sostegno hanno il compito di redigere il PEI - I Coordinatori di classe hanno il compito di redigere il PDP per gli alunni DSA con certificazione sanitaria e per alunni riconosciuti con BES dal Consigli di classe. Per la stesura del PDP, il Consiglio di classe si avvale dell’aiuto specifico dei docenti referenti per il P.A.I. All’interno del Consiglio di classe si scelgono le metodologie più efficaci, gli strumenti compensativi e le misure dispensative più adeguate per gli alunni con BES certificati e non certificati. - I Docenti di sostegno e i Coordinatori di classe collaborano con le famiglie e con gli specialisti che seguono già gli alunni. Per l’anno scolastico 2017/2018, come per gli anni precedenti, è prevista l’individuazione di un Docente di riferimento per coordinare il gruppo di lavoro per l’inclusione (G.L.I), costituito dal Dirigente Scolastico, da un Docente di riferimento per la Scuola Primaria e un altro per la scuola dell’Infanzia e la sezione Primavera. Sono previsti due incontri -un incontro a quadrimestre- e un incontro finale e per verificare i percorsi di didattica inclusiva attivati. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Durante l’anno scolastico 2016/2017 alcuni docenti hanno frequentato incontri di formazione sulle metodologie didattiche, con approfondimenti sulla didattica inclusiva, e di gestione della classe proposti internamente dalla scuola. Per l’anno scolastico2017-18 sono previsti ulteriori incontri di approfondimento. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Nella stesura ed utilizzo dei PEI e dei PDP, la valutazione sarà adeguata al percorso personale dei singoli ragazzi, tenendo conto del livello di partenza. Si prevedono: interrogazioni orali programmate; prove strutturate; prove scritte programmate. L’alunno, se necessario potrà sostenere le prove utilizzando mappe concettuali e/o schemi precedentemente preparati. È previsto l’uso di strumenti dispensativi e compensativi quali l’uso di mappe concettuali, schemi, calcolatrice, pc…
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
A. Il sostegno agli alunni con disabilità certificate: gli alunni sono seguiti dagli insegnanti di sostegno che collaborano con i docenti curricolari. Questi studenti svolgono le attività della classe in modo mirato e semplificato in aula con i compagni o individualmente con l’insegnante di sostegno fuori dall’aula, per riprendere in modo più efficace un determinato argomento, potenziare e consolidare gli obiettivi di apprendimento;
B Il sostegno agli alunni DSA: in classe gli alunni DSA sono seguiti dai docenti curricolari che adottano metodi e strategie di intervento mirati a seconda dei casi. Tutti i docenti fanno uso di strumenti informatici durante le ore curricolari di lezione.
Per favorire un percorso efficace a tutti gli alunni, la scuola offre la possibilità a tutti gli alunni di frequentare, durante i pomeriggi:
- Per la scuola Primaria e Secondaria: doposcuola, gli studenti, seguiti da un insegnante, consolidano le conoscenze apprese durante le lezioni del mattino,
- Per la scuola Secondaria: profilo letterario-teatrale, artistico espressivo e scientifico tecnologico per lo sviluppo della competenze chiave e l’orientamento.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Le famiglie e la scuola, in collaborazione tra loro e con cooperative presenti sul territorio, individuano figure educative che lavorano in collaborazione con i docenti di cattedra. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La scuola attua percorsi di collaborazione con iniziative territoriali di aiuto allo studio attraverso colloqui periodici e confronto e collaborazione con le famiglie degli alunni con BES.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Per l’anno scolastico 2017/18 continuano le proposte di partecipazione a giornate di convivenza, uscite didattiche, laboratori pomeridiani per incrementare la socializzazione, le relazioni tra pari e adulti di riferimento, la consapevolezza di sé all’interno di un territorio e di una modalità didattica non ordinari.
Valorizzazione delle risorse esistenti Il personale docente della scuola partecipa a corsi di formazione e di aggiornamento sulle nuove tecniche di apprendimento e uso dei supporti multimediali al fine di favorire un sereno percorso scolastico.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo Il Dirigente Scolastico e gli insegnanti mantengono costantemente monitorati i risultati degli alunni durante l’intero iter scolastico del primo ciclo e ne informano con regolarità le famiglie. Per gli alunni esterni viene redatto un profilo in ingresso in collaborazione con le strutture/ le scuole di provenienza. Il Dirigente Scolastico e gli insegnati sono disponibili a confrontarsi con i docenti delle scuole secondarie di secondo grado, che accolgono i ragazzi con disabilità provenienti dalla nostra scuola. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 23/o6/2017 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29/06/2017 _