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Corso di formazione “CURRICOLO e INVALSI” ambito di Italiano F. Frasnedi – D. Diacci – L. Dolci 24 settembre – 12 dicembre 2014
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RRaaccccoollttaa ddii
Documenti presentati, verbali
UdA e percorsi metodologico-didattici
sperimentati nelle classi
Antologia di testi proposti e utilizzabili per
percorsi di italiano e intrecci disciplinari
AAnnnnoo ssccoollaassttiiccoo 22001144 --22001155
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Indice
argomenti presentati – documenti e materiali discussi – Verbali dei laboratori Uda prodotte dai docenti e
realizzate con gli alunni
PAGINE e link di collegamento ai file
numerati in cartella
24 settembre SEMINARIO PROVINCIALE – relatore PROF. FABRIZIO FRASNEDI:
Il Ruolo dell’insegnante: • Il testo invita … il lettore risponde … • L’insegnante tra il testo e il lettore •
Intervenire in situazione attiva con imput e percorsi di senso, senza sostituirsi agli alunni • Lasciare che
gli alunni scoprano, vedano, vivano il testo con le loro emozioni e i loro vissuti
La REALZIONE.............................................
pag. 3 - 6
1° LABORATORIO 6 – 7 – 8 ottobre D. Diacci: Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo e Il Quadro
di riferimento INVALSI a confronto: la padronanza linguistica - il concetto di testo “competenza"
testuale – grammaticale - lessicale semantica - ideativa - I descrittori di competenza nelle prove
INVALSI MATERIALI IN CARTELLA ....................
Link: A laboratorio 6_7_8 ottobre
2° LABORATORIO 14 – 15 – 16 ottobre L. Dolci: Strategie metodologiche: imput, tecniche di analisi,
giochi didattico-cognitivi MATERIALI IN CARTELLA ...................
Link: B laboratorio 14_15_16 ottobre
3° LABORATORIO 22 – 23 – 24 ottobre L. Dolci – D. Diacci: Il testo espositivo e gli intrecci
disciplinari possibili
1° gruppo coordinato da Luigina Dolci: percorsi di lettura filologica per le varie classi;
2° gruppo coordinato da Donatella Diacci: italiano e intrecci disciplinari; analisi di testi espositivi per
lo studio (dal testo allo schema logico e viceversa) MATERIALI IN CARTELLA ......................
Link: C laboratorio 22_23_24 ottobre
4° LABORATORIO 28 – 29 – 30 ottobre L. Dolci – D. Diacci: Testi narrativo-descrittivi, il diario, e
il testo argomentativo
1° gruppo coordinato da Luigina Dolci: percorsi di lettura filologica per le varie classi: analisi di un
diario narrativo descrittivo e intrecci disciplinari
2° gruppo coordinato da Donatella Diacci: intrecci disciplinari per lo studio e la produzione di schemi,
relazioni. Caratteristiche dei Testi argomentativi, dall’analisi allo schema; argomentazione e
produzione MATERIALI IN CARTELLA ......................
Link: D laboratorio 28_29_30 ottobre
5° LABORATORIO 9 – 10 – 11 dicembre L. Dolci – D. Diacci
Feedback sul corso; analisi dei dati raccolti con i questionari di efficacia – gradimento ..................
Condivisione delle esperienze didattiche realizzate nelle varie classi; percorso schede dei vari percorsi
sviluppati dai docenti nelle varie classi:
Testo: “La Memoria In Una Scatola” classe I – V Docenti Lercari - Colella scuola primaria
di Canzo e di Valbrona .................................................................................................................. ..
Testo La Memoria in una scatola classe 2 scuola primaria IC Borgovico ......................................
Testo “La nascita di Cipì” classe: PRIMA docente: Consonni Maria Grazia SCUOLA di
Rovello Porro IC Rovellasca .............................................................................................................
Testo: “Il paese dei silenzi” classe 1 docente Giusi Bugnoni scuola primaria di Lurate Caccivio....
Testo: “Autunno nel bosco” classe 3^ Docente Castelli Scuola primaria I. C. di Lomazzo ..........
- pag. 7 Tabulazione grafici
- pag. 8 - 16
- pag. 17
- pag. 18 - 19
- pag. 20 - 26 - pag. 27
- pag. 28
Verbale PROF. FRASNEDI Como Albate 24 settembre 2014
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Tema piuttosto impegnativo anche se quasi ovvio quello della Lettura e della funzione dell’insegnante con
il leggere. Potrebbe sembrare che il leggere non abbia bisogno di nessun commento, ma possiamo davvero
cavarcela così a buon mercato? Assolutamente no, perché il significato del termine “leggere” è qualcosa di
più profondo, complesso...
Leggere, se ci appassiona davvero tanto, è un uscire dal tempo... ma in questo caso la lettura è equiparabile
ad altri passatempi...
La lettura nel suo senso più pieno è molto di più, è anche questo, ma non solo... A noi come scuola interessa
il significato più forte del leggere e nella scuola non è mai passato questo significato... noi non facciamo
altro che tradire la lettura...
Molti studiosi sono diffidenti che la scuola possa fare qualcosa di veramente utile per la lettura.
Oggi si accompagna la lettura di un testo con esercizi a crocette che contraddicono il senso della lettura...
il rilevamento statistico ha un senso, ma la nostra didattica deve essere qualcosa di molto più profondo,
completo.
I campioni del leggere sono i rabbini ebraici, i più vicini ai teorici moderni, che hanno teorizzato l’assenza di
limiti nell’interpretazione di un testo: dato un testo esiste una pluralità di percorsi al suo interno e mai si
ferma la possibilità di interrogarlo. Il fatto che il lettore possa percorrere un testo in modi infiniti fa paura... in effetti c’è una molteplicità, ma ci
sono dei limiti e questi limiti sono quelli che il testo stesso dà.
Indipendentemente dalla teoria che sposiamo resta questo fatto: DOBBIAMO VALORIZZARE LA
LETTURA COME
DIALOGO TRA TESTO E LETTORE E CHE QUESTO DIALOGO SI VEDA... che i nostri alunni
vedano questo dialogo.
Ascoltare ciò che hanno da dire sul testo,
che si confrontino fra loro,
aiutarli a vedere quello che non hanno visto.
Tenendo però presente che un vero lettore è selettivo, per questo noi insegnanti dobbiamo essere
provocatori per far vedere quello che non hanno visto.... vedere che un gruppo ha colto qualcosa che altri
non hanno visto... così che si rendano conto di questa selettività che è proprio del lettore.
Dal punto di vista didattico è prezioso che venga evidenziato tutto questo...
Come possiamo rispondere al testo INVALSI? Facciamo un gioco per ricordare tutto quello che abbiamo
evidenziato... il giochino della memoria, sapendo che non cattura l’essenza del leggere.
Dove ci porta la lettura, in quali direzioni possiamo andare?... l’equilibrio tra le varie direzioni è l’età dei
nostri alunni... soprattutto è l’obiettivo etico.
Etico è imparare a vivere, per imparare a conoscere il mondo, capire e conoscere gli altri, ma soprattutto noi
stessi. Quello che sta dentro la parola “meditazione”, come capacità di ascolto e di rapportarci con il
silenzio.
Nessuno può tornare indietro ... è un cambiamento ineludibile, anche nel nostro mondo moderno la lettura
non è altro che un ipertesto che apre tante finestre...
Importante che il lavoro del LABORATORIO DI LETTURA lasci delle tracce su cui i nostri allievi
possano ritornare, vedere, raccontare agli altri ... la funzione ETICA del leggere soprattutto nella scuola
di base è dominante, poi c’è la funzione linguistica (è giusto? Ho perso questo pezzetto) ... cos’è la
lingua, oltre la funzione MECCANICA...
La lingua sparisce nel momento in cui usiamo la lingua, dov’è che la lingua comincia a esistere?
Nelle grandi costruzioni linguistiche.... possono essere “casette”, “cattedrali”... ce ne accorgiamo perché in
alcuni casi non capiamo... non fidatevi delle didattiche che semplificano... il non capire è un’esperienza
che ci pone davanti a delle domande fondamentali... il non riuscire a fare le equazioni... a fare la versione di
greco... fondamentale perché solo così si impara, come è fondamentale è l’esperienza del non capire, come
qualcosa che si deve incontrare, certo questa difficoltà deve essere graduata, ma ci deve essere.
L’incontro con la lingua, comincia dalla MERAVIGLIA DI COSTRUIRE MONDI... nella lettura noi ci
scontriamo con l’esperienza delle parole che assumono significati diversi per i vari lettori... perché la mia
esperienza psichica (vissuto) è diversa... la meraviglia comincia se si comincia a riflettere sulla lingua...
quindi un incontro semantico, dove ci portano le parole...
Allora percorso etico, linguistico, poi c’è un altro percorso in cui il riflettere con la lingua diventa pian piano
un conoscere il funzionamento sintattico strutturale della lingua: terzo livello fondamentale potremmo
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chiamarlo CULTURALE e comincia dopo; è quello in cui io capisco che le costruzioni che posso fare con
la lingua sono diverse... cosa è che fa di una lingua una poesia?... un racconto?... un romanzo?, un articolo,
una recensione?....
Prendiamo contatto così con i generi diversi e ci interroghiamo.. poi anche sulla dimensione storica, sulla
funzione che hanno avuto nel passato... quindi ci deve essere un dosaggio di questi momenti.
Cosa mi sta dicendo questa poesia, cosa dice di importante per me?... di che parole è fatta?.., come
funziona?... perché è una poesia?... come la riconosco?...
L’esperienza che io docente devo costruire nella mia classe è un LABORATORIO ATTIVO nel quale gli
alunni possano esprimere il loro rapporto con il testo e costruire una traccia del percorso che fanno insieme a
noi.
Non chieder più. (di Caproni)
Nulla per te qui resta.
Non sei della tribù.
Hai sbagliato foresta.
Un testo breve, intrigante, “pieno di vuoto"... con chi parla quella voce lì?... c’è un enunciatore ...
Possiamo sentirci spaesati, però possiamo cominciare a farci delle domande... chi parla? Ma soprattutto con
chi sta parlando?... Consideriamo la prima frase... il verbo “chiedere” è un verbo simpatico o antipatico?...
bello o brutto?... il verbo chiedere appartiene a molti “mondi”...
Qui una delle cose che sviluppiamo è “l’orecchio”... prima di essere metrica è un verso... è un settenario...
ritmo... fatelo con i tamburi... e qui sposiamo la musica... distinguendo un tempo forte da un tempo debole...
“Non sei della tribù” frase semplice, unica parola di senso è la parola “tribù”... lavoriamo sul significato...
senso di appartenenza...
“Hai sbagliato foresta”... bellissima metafora... cosa vuol dire?... da ciascuna di quelle parole possono
partire delle frecce (ipertesto) attraverso le quali esprimiamo ciò che abbiamo sentito, visto...
Che tipo di giudizio è “non sei della tribù” di quale “foresta”?... ho mai sentito quella sensazione?... quando
si sbaglia...
E intanto se volete ho anche capito che le parole possono significare altro da quello che di solito dicono...
anche la tribù qui non è la tribù intesa solitamente...
E ho cominciato a capire che ci sono dei testi parenti della musica... rendere possibile il confronto...
M’ero sperso. Annaspavo.
Cercavo uno sfogo.
Chiesi a uno. “Non sono,”
Mi rispose “del luogo”.
Ci colpisce il prefisso s che è un rafforzativo...
Nell’uso comune non lo diciamo...
Annaspavo... che bella parola... chi ha qualche idea?... ci si arriva sempre, perché da qualche parte
nell’inconscio c’è.. dobbiamo farla riemergere... muoversi in modo disordinato per risolvere un problema... è
un verbo bello perché eticamente mi porta all’esperienza di qualunque essere umano...
“sfogo”.. come interpreto questo cercare uno sfogo?... così facciamo un’esperienza decisiva sulla scoperta
che incontriamo certe parole in certi contesti e per capirlo meglio le associamo ad altre parole... capiamo
anche che c’è parentela tra il nome e il verbo... ovviamente è l’insegnante che deve saper dosare, proporre...
e depositare in raccoglitori...
Racconto di Gabriele Romagnoli giornalista su Repubblica... “Solo i treni hanno la strada segnata” ...
Necessario l’OSTACOLO nella didattica, non si può fare niente se il testo non è significativo e banale...
La difficoltà per noi lettori adulti non è una misura... qualche volta per un lettore bambino piccolo la
difficoltà non è la stessa o proprio non esiste...
Un laboratorio di lettura comunque è sempre un’esperienza linguistica dal punto di vista della
conversazione, dove ciascuno si sforza di dire qualcosa che non è ovvio, che comporta uno sforzo di
pensiero, conversare non ovvio. Una delle funzioni della scuola è quella di uscire dall’ovvio...
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Vorrei aggiungere: la vera importanza etica della lettura è che consente di parlare di sè parlando di
altro... parliamo di vicende e vissuti di altri, ma in realtà stiamo parlando di noi...
È una difficoltà culturale: l’apertura all’ascolto deve avvenire prima... quindi è un percorso che va
costruito in verticale... per questo è così decisivo il percorso della scuola primaria... non sto difendendo
il vecchio rispetto al nuovo, l’importanza dell’ascolto è importantissimo proprio per la realtà di oggi.
La funzione del vocabolario è sempre importante, ma dopo che abbiamo capito che abbiamo un nostro
dizionario personale...
I dizionari... mi piace pensarli al plurale... nessun dizionario coincide con quello della comunità, per vedere
le differenze... è sempre una ricerca disperata di raggiungere ciò che appartiene alla storia di quel lem... cosa
ha significato...
Ma a livello di ragazzi piccoli, giovani, far capire subito che il dizionario non è il vangelo... e allora è
veramente interessante che sul dizionario si discuta... secondo voi questa voce è fatta bene?... cosa ci avreste
aggiunto?...
Ogni anno vengono mandate al cimitero alcune parole... e prima di scomparire riportano a fianco una
crocetta...
Il Congiuntivo...
C’è troppa eredità latina nel congiuntivo italiano per poter fare un’analisi del suo uso...
In alcuni casi in cui emerge che la lingua sta cambiando noi dobbiamo essere onesti... dipende... ora l’uso
è.... la nuova lingua non va trattata come un errore, ma come appunto una nuova forma emergente.
Due casi in cui l’errore ortografico si sta affermando e giustificando, ma sempre errore resta...
“Qual è”: le forme tronche non esistono, quindi si torna alla regola....
“Qualcun altro ” in questo caso la cosa è diversa: l’apostrofo viene interpretato come una lieson alla
francese... L’ortografia è una carta d’identità sociale... l’errore ortografico fa “somaro”, ma non è errore
di intelligenza...
La scuola deve comunque insegnare il buon uso “bon usage” tradizionale, ma deve farlo con onestà,
riconoscendo allo studente che quello che tradizionalmente può essere considerato errore in alcuni casi non
lo è...
Parlo per esempio di sintassi, per esempio di frase spezzata... quindi distinguiamo la “nuova lingua” e la
“lingua classica”...
Baricco è uno scrittore “birichino” perché usa con estrema abilità forme del nuovo italiano...... dal birichino
al classico e anche a rovescio... così ci si mette di fronte a una lingua che sta cambiando, una questione di
correttezza non è nella forma in sé, ma nell’uso...
Benatti via il congiuntivo... il “che” universale...
Questa del nuovo italiano è una questione cruciale... che desta preoccupazione... posso a questo punto
enunciarvi alcune altre possibilità
Primo: la tesi impopolare
Che ci avvicina all’orizzonte dell’argomentazione
“La formazione passa per la via del fallimento” di Massimo Recalcati (il Manifesto del 9 marzo 2011)
Vedere come si può difendere una tesi improponibile... la sfida dell’improponibile...
Più ti metto un contesto stretto, più ti sollecito a essere creativo
Un altro modello che sembrerebbe più ovvio un articolo di Lodoli “Addio cultura umanistica”
Secondo: esercizio di riempimento che è anche un esercizio di scrittura... riempire cosa vuol dire?...
ricostruire la storia... in che situazione... riempiendo quei vuoti...
Terzo: le parabole che in alcuni casi sono esempi vuoti... la parabola dà lo schema di una vicenda, ma
non vi entra dentro... per far vedere ai ragazzi che un modo di interpretare una storia è quello di riempire i
vuoti... testi pieni di vuoto... è un’operazione intelligentissima, importante sulla lettura, e sulla scrittura...
È importantissimo che i ragazzi possano parlare di sé senza parlare effettivamente di sé... consente di parlare
di sé in modo non diretto e quindi di sentirsi al sicuro...
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SCHEDA DI PROGETTAZIONE: Istituto Comprensivo “G. Segantini” Asso
classe I – classe V Docenti Lercari_Colella Scuola Primaria di Canzo e Primaria di Valbrona
RETE provinciale di Como formata da 34 istituzioni scolastiche
POLI DI COMO ALBATE - MARIANO COMENSE - OLGIATE COMASCO
ISTITUTI COMPRENSIVI DELLA RETE
POLO DI COMO ALBATE
13 Istituzioni scolastiche
POLO DI MARIANO COMENSE
8 istituzioni scolastiche
POLO DI OLGIATE COMASCO
13 Istituzioni scolastiche
IC Como Albate IC Como Prestino
IC Como Borgovico
IC Como Centro IC Tavernerio
IC Asso
IC Bellagio IC Albavilla
IC Cernobbio
IC Tremezzina IC Gravedona
IC San Fedele
Paritaria Orsoline San Carlo
IC Mariano Don Milani IC Mariano IV Novembre
IC Cantù 2
IC Cantù 3 IC Lurago d’Erba
IC Inverigo
IC Capiago Intimiano IC Figino Serenza
IC Olgiate Comasco IC Uggiate Trevano
IC Villa Guardia
IC Fenegrò IC Lurate Caccivio
IC Lomazzo
IC Valmorea IC Rovellasca
IC Fino Mornasco
IC Faloppio IC Appiano Gentile
IC Mozzate
Paritaria S. Maria Assunta di Villa Guardia
QUESTIONARI
COMPILATI
di scuola TOTALE
primaria secondaria primo grado
43 32 75
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TESTO: “LA MEMORIA IN UNA SCATOLA” di Maria Luisa Altieri Biagi
(in classe prima il testo scritto vene presentato in stampato maiuscolo)
RICOMINCIÒ A PIOVERE. IL FIUME SI RIEMPI D'ACQUA E RIPRESE A SCORRERE, PORTANDO CON SÉ ROSA. DOPO MOLTI
GIORNI IL FIUME E ROSA ARRIVARONO AL MARE: ROSA ERA FELICE DI TROVARSI LI ASSIEME ALLE CONCHIGLIE,
AI GRANCHI, AI PESCI, ALLE ALGHE. POI UN'ONDA PIÙ FORTE DELLE ALTRE PORTÒ ROSA FINO ALLA RIVA E LA
LASCIÒ SULLA SPIAGGIA. "BELLO QUESTO SASSOLINO ROSA" PENSÒ UN BAMBINO CHE GIOCAVA SULLA SPIAGGIA. E
LO RACCOLSE PER LA SUA COLLEZIONE: C'ERANO MOLTI ALTRI SASSI NELLA RACCOLTA DI QUEL BAMBINO:
BIANCHI, GRIGI, MARRONI, VERDI E ....C'ERA ANCHE NERO! IL BAMBINO L'AVEVA TROVATO TRA LA GHIAIA DEL SUO
GIARDINO.
aspetti-ambiti di competenza da
sviluppare – OSA
appunti sulla metodologia e sulle
strategie usate; quali attività "giochi
didattici" vengono proposte
tempi previsti
(ipotesi da aggiustare in
itinere e a consuntivo)
Italiano analisi testuale
(lettura pragmatico-
testuale profonda
del testo= lettura
interpretata)
- Prestare attenzione ai messaggi
orali degli insegnanti e dei
compagni. -- -Ascoltare,
comprendere ed eseguire semplici
istruzioni, consegne ed incarichi.
-Individuare gli elementi essenziali
di un testo ascoltato (personaggi,
luoghi, tempi, azioni…)
-Sviluppare le capacità di
attenzione e di concentrazione e
protrarle per periodi
progressivamente più lunghi.
GIOCO DEGLI INDIZI, GIOCO DELLE
PREVISIONI (ROSA Secondo te, Rosa
dove pensa di arrivare? BAMBINO
Secondo te, si aspettava di trovare proprio
il colore rosa?)
,
Una lezione da 2 ore
arricchimento del
Lessico - Ampliare il lessico abbinando
anche significati a scelta
multipla a vocaboli di un
contesto noto.
Quiz alla lavagna dividendo la classe in due
squadre
Una lezione da 10/15
minuti ripetuta più volte
nel tempo
riflessione
linguistica (la
forma e le strutture
utilizzate
dall’autore.)
- Comprendere l'utilizzo del
punto,della virgola e del punto
interrogativo.
Quando incontriamo un punto esclamativo
proviamo a comunicare il senso di
“sorpresa” con la nostra voce
Una lezione da 15 minuti
ripetuta più volte nel
tempo
grammatica
(uso e caratteristiche
delle categorie
morfologiche-
sintattiche)
I nomi alterati Sasso: nomi derivati e alterati
Sassolino, sassolone, sassetto, sassuccio,
sassaccio (Proposta; animazione della
“Canzone di Piero e la cavalla”)
Sasso: qualità del sasso (aggettivi)
Colorato, liscio, ruvido, appuntito, rotondo,
levigato, pulito, sporco, scivoloso, bagnato,
diverso, strano, economico …
Una lezione da 15 minuti
ripetuta più volte nel
tempo
(eventuali) ALTRI SVILUPPI DISCIPLINARI
Traguardo di competenza
OSA di apprendimento
Contenuti dell'attività
Appunti sulla metodologia e sulle strategie
didattiche usate; Organizzazione del setting
tempi previsti
(ipotesi da aggiustare
in itinere e a
consuntivo)
geografia Conoscere l’ambiente mare e l’ambiente fiume:
sorgente, torrente, cascata, letto, alveo, sponda, riva
spiaggia, ghiaia
Conversazione guidata, Lim, lavoro di sintesi
sul quaderno
Una lezione da 1 ora
scienze Conoscere la suddivisione tra vertebrati (Pesci, anfibi,
rettili, mammiferi, uccelli) e invertebrati
(Poriferi, celenterati, vermi, molluschi, echinodermi,
artropodi e suoi sottogruppi, miriapodi, crostacei,
insetti aracnidi)
Conversazione guidata, ricerca di immagini e
informazioni alla Lim, lavoro di sintesi sul
quaderno
Una lezione da 1 ora
arte e
immagine
disegno dal vero disegno dal vero dei sassi e riproduzione degli
stessi con la tecnica del bianco e nero;
allestimento di una mostra in classe o nel
corridoio
Una lezione da 1 ora
tecnologia
Le caratteristiche dei materiali In giardino cerchiamo Rosa e anche un sasso
nero. Riflessioni sui materiali;
materiale duro/morbido, pesante/leggero,
galleggia/non galleggia
Una lezione da 1 ora
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DOCUMENTAZIONE DEL PERCORSO REALIZZATO NELLE CLASSI
Il Testo interrogabile “La memoria in una scatola”
Insegnanti: Luisa Lercari - Colella Carmen Istituto Comprensivo “G. Segantini” Asso
Scuola primaria classi prime e quinte
Testi "interrogabili" adatti alle classi prime e seconde della scuola primaria
L’INSEGNANTE LEGGE IL TESTO
“La memoria in una scatola” di Maria Luisa Altieri Biagi
Ricominciò a piovere. Il fiume si riempi d'acqua e riprese a scorrere, portando con sé Rosa. Dopo molti
giorni il fiume e Rosa arrivarono al mare: Rosa era felice di trovarsi li assieme alle conchiglie, ai
granchi, ai pesci, alle alghe. Poi un'onda più forte delle altre portò Rosa fino alla riva e la lasciò sulla
spiaggia.
"Bello questo sassolino rosa" pensò un bambino che giocava sulla spiaggia. E lo raccolse per la sua
collezione. C'erano molti altri sassi nella raccolta di quel bambino: bianchi, grigi, marroni, verdi e
....c'era anche Nero! Il bambino l'aveva trovato tra la ghiaia del suo giardino.
Per la classe prima il testo viene distribuito in stampatello maiuscolo
L’INSEGNANTE LEGGE IL TESTO
“LA MEMORIA IN UNA SCATOLA” DI MARIA LUISA ALTIERI BIAGI
RICOMINCIÒ A PIOVERE. IL FIUME SI RIEMPI D'ACQUA E RIPRESE A SCORRERE, PORTANDO CON SÉ
ROSA. DOPO MOLTI GIORNI IL FIUME E ROSA ARRIVARONO AL MARE: ROSA ERA FELICE DI
TROVARSI LI ASSIEME ALLE CONCHIGLIE, AI GRANCHI, AI PESCI, ALLE ALGHE. POI UN'ONDA PIÙ
FORTE DELLE ALTRE PORTÒ ROSA FINO ALLA RIVA E LA LASCIÒ SULLA SPIAGGIA.
"BELLO QUESTO SASSOLINO ROSA" PENSÒ UN BAMBINO CHE GIOCAVA SULLA SPIAGGIA. E LO
RACCOLSE PER LA SUA COLLEZIONE: C'ERANO MOLTI ALTRI SASSI NELLA RACCOLTA DI QUEL
BAMBINO: BIANCHI, GRIGI, MARRONI, VERDI E ....C'ERA ANCHE NERO! IL BAMBINO L'AVEVA
TROVATO TRA LA GHIAIA DEL SUO GIARDINO.
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(CLASSE I) GIOCO DEGLI INDIZI: I PERSONAGGI
INDICA CON UNA CROCETTA LA RISPOSTA ESATTA, POI COLLEGA CON UNA FRECCIA LA PAROLA CON
IL DISEGNO
ROSA E’ :
UNA ROSA
UNA BAMBINA
UN SASSO
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IL GIOCO DEGLI INDIZI
Lavoro svolto con classe prima B di Canzo
ROSA E’ UN FIORE ROSA E’ UNA BAMBINA ROSA E’ UN SASSO
5 - 11
Lavoro svolto con classe prima A di Canzo
ROSA E’ UN FIORE ROSA E’ UNA BAMBINA ROSA E’ UN SASSO
8 2 5
I bambini hanno apprezzato moltissimo il brano e hanno detto che la scrittrice è brava. La lettura è stata fatta 3 volte dall’insegnante.
Lavoro svolto con classe quinta di Valbrona
In giardino cerchiamo Rosa e anche un sasso nero. Il lavoro di comprensione del testo non è ancora concluso.
(CLASSE V) a) GIOCO DEGLI INDIZI: I PERSONAGGI ROSA
Chi è il personaggio più importante?
Chi è Rosa?
Dove si trova?
Con chi fa il suo viaggio?
Quanto dura il viaggio?
Dove arriva?
Da dove era partita?
Con chi fa amicizia?
Dove la porta un’onda?
I PERSONAGGI BAMBINO
Cosa fa il bambino?
Dove si trova?
Cosa faceva?
Cosa pensa?
Cosa colleziona?
Quali colori c’erano nella sua collezione?
Dove ha trovato il sasso nero?
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b) GIOCO DELLE PREVISIONI
ROSA Secondo te, Rosa dove pensa di arrivare?
BAMBINO Secondo te, si aspettava di trovare proprio il colore rosa?
Il testo crea aspettativa perché ci si aspetta una bambina, invece Rosa è … un sasso rosa!
c) GIOCO DEI PUNTI DI VISTA
Punto di vista di Rosa: Rosa si sente sola e abbandonata?
Entra in scena un bambino: Il Bambino pensa “Bello…!”
d) RIFLESSIONE SUL LESSICO
Sasso: qualità del sasso (aggettivi)
Colorato, liscio, ruvido, appuntito, rotondo, levigato, pulito, sporco, scivoloso, bagnato, diverso, strano,
economico …
Sasso: nomi derivati e alterati
Sassolino, sassolone, sassetto, sassuccio, sassaccio (Proposta; animazione della “Canzone di Piero e la
cavalla”)
e) GIOCO DELLE CATENA DEI SENTIMENTI
ROSSO - > Amore, Rabbia
GIALLO -> Calore, gelosia
ARANCIO ->
GRIGIO ->
VIOLA ->
CELESTE ->
COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI
Geografia: sorgente, letto, fiume, mare, foce riva, spiaggia
Scienze: conchiglie, granchi, pesce (acqua dolce e salata)
Immagine: disegno dal vero dei sassi e riproduzione degli stessi con la tecnica del bianco e nero;
allestimento di una mostra in classe o nel corridoio
Tecnologia: materiale duro/morbido, pesante/leggero, galleggia/non galleggia
Metodo di studio: ricerchiamo alla Lim capolavori in bianco e nero
VETTORE
Perché si collezionano le cose? Aiutano la memoria a ricordare le cose passate?
“C’era anche Nero! Il bambino l’aveva trovato tra la ghiaia del suo giardino”
Morale: il banale diventa importante. Ogni colore è bello; il bello della diversità.
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ESEMPI DA MOSTRARE
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IL FIUME
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I NOMI
NOMI COMUNI
BAMBINO PALLA
NOMI PROPRI
LUIGI ITALIA
NOMI CONCRETI
ALBERO AUTOMOBILE
NOMI ASTRATTI
GIOIA FELICITA’
NOMI INDIVIDUALI
NAVE PECORA
NOMI COLLETTIVI FLOTTA GREGGE
PRIMITIVI CASA
DERIVATI CASALINGA
COMPOSTI PORTAFOGLI
ALTERATI DIMINUTIVI
CASINA
ACCRESCITIVI CASONA
VEZZEGGIATIVI CASETTA
DISPREGIATIVI CASACCIA
MASCHILI RAGAZZO
FEMMINILI RAGAZZA
PLURALI BAMBINI
SINGOLARI
BAMBINO
RADICE CAS-A
DESINENZA CAS-A
POSSIEDONO
POSSONO ESSERE
IN BASE ALLA STRUTTURA IN BASE AL SIGNIFICATO
IN BASE AL GENERE IN BASE AL NUMERO
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RIFLESSIONE LINGUISTICA: I NOMI ALTERATI
Cow boy, Cow boy-ino, Cow boy-one, Cow boy-accio, Cow boy-uccio
Casa, casina, casona, casaccia, casuccia
cavalla, cavallina, cavallona, cavallaccia, cavalluccia
tazza, tazzina, tazzona, tazzaccia, tazzuccia
indiano, indianino, indianone, indianaccio, indianuccio
bosco, boschino, boscone, boscaccio, boscuccio
Piero e la sua cavalla Là nella foresta
lassù sul Bosco Nero
c'era un cow-boy che si chiamava Piero. E la sua cavalla
dormiva nella stalla, mentre lui beveva allegramente il the.
Il bandito Arturo
pian pian scavalca il muro e la sua cavalla gli rubò: oibò!
Ma l'indiano bello col chiodo nel cervello,
prese la cavalla e gliela riportò.
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SCHEDA DI PROGETTAZIONE
TESTO: “ La memoria in una scatola” di Maria Luisa Altieri Biagi classe 2^ scuola primaria IC Borgovico
aspetti-ambiti di competenza da sviluppare – OSA
appunti sulla metodologia e sulle strategie usate; quali attività "giochi didattici" vengono proposte
tempi previsti (ipotesi da aggiustare in itinere e a
consuntivo)
ITALIANO
analisi testuale (lettura pragmatico-testuale profonda del testo= lettura interpretata)
Leggere testi e coglierne il senso globale 1 -2 tav. 3.1. Leggere testi e ricavare informazioni utili ad ampliare conoscenze su temi noti 3 tav. 3.1
Visualizzazioni Gioco delle previsioni Gioco delle inferenze Gioco degli indizi
2 h
arricchimento del Lessico
Comprendere il signifcato di parole in base al contesto e alla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole. 4 tav. 3.2
Gioco delle catene e dei mari
2 h
riflessione linguistica (la forma e le strutture utilizzate dall’autore.)
Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extra e attraverso attività di interazione orale e di lettura. 4 tav. 3.2
Sfera/Freccia Pieno / Vuoto
4 h
grammatica (uso e caratteristiche delle categorie morfologiche-sintattiche)
Confrontare testi per cogliere alcune caratteristiche specifiche. 4 tav. 3.2
Sfera/Freccia Pieno / Vuoto
4 h
ALTRI SVILUPPI DISCIPLINARI
Traguardo di competenza - OSA di
apprendimento Contenuti dell'attività
Appunti sulla metodologia e sulle strategie didattiche usate; Organizzazione del setting
tempi previsti (ipotesi da aggiustare in itinere e a consuntivo)
geografia
Riconosce e denomina i principali oggetti geografici. Individua i caratteri che connotano i
paesaggi.
Utilizzo ed analisi di immagini e brevi filmati.
4 h
storia Mette in successione gli eventi di una storia.
Uso di sequenze di immagini ed utilizzo delle parole del tempo.
2 h
scienze Riconosce gli esseri viventi e i non viventi.
Individuazione di caratteristiche comuni e non comuni.
4 h
arte e immagine
Rappresenta graficamente un ambiente naturale.
Utilizzo di tecniche e di materiali vari.
4 h
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Pag. 17
SCHEDA DI PROGETTAZIONE IC Rovellasca classe: PRIMA SCUOLA PRIMARIA di Rovello Porro docente: Consonni Maria Grazia
TESTO: LA NASCITA DI CIPI’ (il testo è a pag. 19)
aspetti-ambiti di competenza da sviluppare – OSA
appunti sulla metodologia e sulle strategie usate; quali attività "giochi didattici" vengono proposte
tempi previsti (ipotesi da aggiustare in itinere e a consuntivo)
ITALIANO analisi testuale (lettura pragmatico-testuale profonda del testo= lettura interpretata)
Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola. Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Ascoltare testi narrativi mostrando di saperne cogliere il senso globale.
Gioco delle previsioni: Chi è Cipì? Gioco degli indizi: Mamma Passero covava… quindi chi è Cipì? Il paese in cui si svolge la storia può essere il nostro? Vediamo quali elementi riconosciamo Gioco delle configurazioni: disegniamo o mimiamo il paese disteso nel verde, il palazzo alto alto, Mamma Passero che cova, i pioppi che fanno la guardia… Gioco dei vettori: Mamma Passero porta pazienza. E la vostra mamma porta pazienza? Quando invece no? Voi quando dovete portare pazienza?
Considerando la capacità di attenzione e concentrazione degli alunni di classe prima, si prevedono 30 minuti per l’esecuzione delle attività orali più 30 per l’esecuzione del disegno.
arricchimento del Lessico
Comprendere in brevi testi il significato di parole non note basandosi sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle famiglie di parole. Ampliare il patrimonio lessicale attraverso attività di interazione orale e di lettura.
Scoperta del significato dei seguenti termini ed espressioni: Tegola Campagna Spiccare il volo Frullare le ali Comignoli Parafulmine Pioppi Nastro d’argento Snodarsi
15 minuti
riflessione linguistica (la forma e le strutture utilizzate dall’autore.)
Riflessione sull’uso del superlativo assoluto (palazzo alto alto, uova piccolissime), sulla similitudine (come carabinieri…), sulla metafora (nastro d’argento che si snodava laggiù)
5-10 minuti
grammatica (uso e caratteristiche delle categorie morfologiche-sintattiche)
ALTRI SVILUPPI DISCIPLINARI
Traguardo di competenza - OSA di apprendimento Contenuti dell'attività
Appunti sulla metodologia e sulle strategie didattiche usate; Organizzazione del setting
tempi previsti (ipotesi da aggiustare in itinere e a consuntivo)
storia OSA: Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. ATTIVITA’: Ricostruzione delle sequenze di una storia ascoltata. Conoscenza delle stagioni e di mutamenti e fenomeni che in esse avvengono.
scienze OSA: Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali. Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni).
arte e immagine
OSA: Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita.
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Pag. 18
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Pag. 19
Classe 1 scuola primaria Testo: “Il Paese dei silenzi” docente Giusi Bugnoni Scuola primaria di Lurate Caccivio
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Pag. 20
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SCHEDA DI PROGETTAZIONE: Istituto Comprensivo di Lomazzo - classe 3^ Scuola primaria Docente: Castelli
TESTO: Autunno nel bosco Nel bosco l' autunno aveva già disegnato nettamente i confini tra il mondo delle conifere e il mondo delle foglie caduche. Il primo si rizzava in profondità come una parete tetra, quasi nera, mentre il secondo appariva qua e là con macchie rosso-dorate , come un' antica città con il suo castello dalle cime d' oro... La terra, piena di buche e indurita dai geli mattutini, era fittamente cosparsa dalle foglie del salice piangente, aride, secche, accartocciate. L'autunno sapeva di quell' amaro fogliame bruno e di infiniti altri aromi. (B. L. Pasternak, Il dottor Zivago, Feltrinelli)
aspetti-ambiti di competenza da sviluppare –
OSA
appunti sulla metodologia e sulle strategie usate; quali attività "giochi didattici" vengono proposte
tempi previsti (ipotesi da
aggiustare in itinere e a
consuntivo)
ITALIANO
analisi testuale (lettura
pragmatico-testuale profonda del testo= lettura
interpretata)
Leggere testi cogliendo l' argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.
Dopo la prima lettura dell' insegnante, viene proposto il gioco degli schieramenti e delle configurazioni. In seguito attraverso una conversazione cognitiva si porta no gli alunni ad individuare : la tipologia del testo e lo scopo del testo. Poi si procede ad analizzare cosa ha usato l' autore (il riconoscimento dei dati sensoriali presenti) , cosa ha descritto ( i due boschi, il terreno, le foglie), come ha descritto( dallo sfondo al primo piano) e con l' individuazione dei due paragoni , la distinzione tra descrizione oggettiva e soggettiva.
4 ore
arricchimento del Lessico
Comprendere il significato di parole non note basandosi
sia sul contesto sia sulla conoscenza intuitiva delle
famiglie di parole.
Il testo è ricco di termini poco noti che possono essere compresi desumendo il loro significato dal contesto .
1 ora
riflessione linguistica (la
forma e le strutture utilizzate
dall’autore.)
Riconoscere in una frase gli elementi essenziali.
Produrre testi descrittivi.
Gli alunni , dopo l'osservazione del parco della scuola, partecipano alla stesura collettiva del testo descrittivo oggettivo; successivamente individualmente riscrivono il testo collettivo inserendo paragoni opportuni, rendendo cioè la descrizione soggettiva.
20 minuti di uscita
1 / 1,5 ore (testo collettivo)
2 ore (testo individuale)
grammatica (uso e
caratteristiche delle categorie morfologiche-
sintattiche)
Riconoscere ed usare gli aggettivi qualificativi.
Presentazione degli aggettivi qualificativi e loro caratteristiche.
1 ora
(eventuali) ALTRI SVILUPPI DISCIPLINARI
Traguardo di competenza - OSA di apprendimento
Contenuti dell'attività
Appunti sulla metodologia e sulle strategie didattiche usate; Organizzazione del setting
tempi previsti (ipotesi da aggiustare in itinere e a consuntivo)
scienze Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente.
Riconoscimento dei cambiamenti stagionali.
Attività svolta durante l' uscita nel parco della
scuola.
arte e immagine
Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni rappresentate e comunicare la realtà percepita.
Rappresentazione della descrizione eseguita dall' autore.
1,5 ore
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Pag. 27
SCUOLA PRIMARIA: CLASSE QUARTA ISTITUTO COMPRENSIVO DI VILLA GUARDIA Come è stato interrogato il testo di Grazia Deledda “IL LAMENTO DEGLI ALBERI” Il testo si inserisce alla fine di un percorso di analisi e produzioni varie su diverse tipologie testuali inerenti l’autunno. La descrizione , proposta in una quarta classe di scuola Primaria è stata letta ed interpretata per capoversi con l’uso di particolari strategie per “interrogarla” in profondità. La lettura filologica è stata utilizzata per far osservare e far riflettere i bambini su come la scrittrice ha saputo “frugare curiosamente dentro ciò che le sta davanti per coglierne ed enfatizzarne i colori, i giochi di luce e di ombre ed i movimenti”.
PRIMO CAPOVERSO
Presentazione della nuova stagione con inquadramento temporale a ritroso
Uso della personificazione SECONDO CAPOVERSO
Descrizione con dati di movimento TERZO CAPOVERSO
Descrizione con ,in aggiunta ai dati visivi, dati uditivi particolarmente evocativi di immagini e sentimenti
Personificazione con riferimento alla sofferenza (lamento degli alberi)
Similitudine QUARTO CAPOVERSO
Descrizione con dati di movimento con riferimento allo “scontro” per non cedere alla brutta stagione
Tentativo di ribellione
Rassegnazione QUINTO CAPOVERSO
Descrizione della realtà
Senso di profonda sofferenza
Il testo è stato interrogato sul lessico, poiché si presta per l’arricchimento dei vocaboli: significato di termini non conosciuti mediante l’utilizzo del dizionario; ricerca di sinonimi, contrari, modi di dire… Sono stati individuati nel testo legami con la scrittura. Aprire finestre:
- Anche a te è capitato di litigare per far valere a tutti i costi le tue idee? Come ti sei sentito alla fine? Racconta…
- Prova a scrivere in scrittura nominale il “ritratto di un bosco” estrapolato da ogni capoverso. Alberi Foglie Rami Suoni Luce
- Prova a riscrivere il brano “a ricalco” sostituendo con più sinonimi possibili. Riflessione linguistica Abbiamo osservato le caratteristiche: -della descrizione e l’abbiamo confrontata con il testo narrativo -della scrittura nominale, con l’uso di nomi, aggettivi, paragoni, similitudini… -dell’importanza dell’aggettivo per qualificare un nome arricchendolo di informazioni (ricerca minuziosa su come possono essere i colori dell’autunno) -dell’importanza dei dati sensoriali nelle descrizioni con particolare attenzione a quelli uditivi (rumori del bosco con gradazioni di intensità) Ci siamo soffermate a far riflettere i bambini sull’inizio del primo capoverso “L’autunno cominciò precocemente …” facendo osservare il suffisso “-mente”. Con i bambini siamo andate alla ricerca di altre parole che terminavano alla stessa maniera scoprendo l’avverbio di modo. Abbiamo formato altre frasi con la stessa struttura grammaticale rappresentandole con le forme, per poi lavorare su tabelle di questo tipo: NOME: tristezza AGGETTIVO: triste AVVERBIO: tristemente