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Quadro Generale del Progetto e Valutazione degli Impatti Cumulativi- Sintesi
TAP AG
Doc. N.: CAL00-C5577-640-Y-TAE-0005 Rev. N.: G
Titolo Doc.:
Quadro Generale del Progetto e Valutazione degli Impatti Cumulativi- Sintesi
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INDICE
0 SINTESI ........................................................................................................................................ 0-4
0.1 Introduzione .......................................................................................................................... 0-4
0.1.1 Il Progetto TAP ......................................................................................................... 0-4
0.1.2 Azionisti .................................................................................................................... 0-5
0.1.3 Tempistiche .............................................................................................................. 0-5
0.2 Ambito e scopo del quadro generale del progetto e della valutazione degli impatti cumulativi 0-5
0.3 Approccio e metodologia ...................................................................................................... 0-5
0.3.1 Linee guida internazionali per la CIA........................................................................ 0-5
0.3.2 Componenti ambientali e sociali di rilievo (VEC) ..................................................... 0-6
0.3.3 L'approccio IFC a sei fasi per la CIA ........................................................................ 0-6
0.4 Quadro generale del progetto .............................................................................................. 0-7
0.4.1 Alternative di tracciato .............................................................................................. 0-7
0.4.2 Descrizione del progetto ........................................................................................... 0-9
0.5 Area di influenza di TAP ..................................................................................................... 0-12
0.5.1 Area di influenza spaziale ...................................................................................... 0-12
0.5.2 Area di influenza temporale .................................................................................... 0-13
0.6 Sorgenti degli impatti cumulativi ......................................................................................... 0-13
0.7 Scelta e assegnazione di priorità alle VEC ........................................................................ 0-14
0.8 Descrizione delle VEC prioritarie ........................................................................................ 0-19
0.9 Valutazione degli impatti cumulativi ................................................................................... 0-19
0.10 Emissioni di gas serra ........................................................................................................ 0-21
0.11 Impatti cumulativi transfrontalieri ........................................................................................ 0-22
0.12 Strategie di gestione e monitoraggio .................................................................................. 0-23
0.13 Coinvolgimento dei portatori di interesse ........................................................................... 0-34
0.14 Conclusioni e valutazione generale.................................................................................... 0-35
0.14.1 Sviluppo della CIA .................................................................................................. 0-35
0.14.2 Attività in corso ....................................................................................................... 0-37
0.15 Glossario e abbreviazioni ................................................................................................... 0-38
TABELLE
Tabella 0.1: Strutture associate a TAP ............................................................................................. 0-12
Tabella 0.2: Riassunto delle VEC prioritarie ..................................................................................... 0-16
Tabella 0.3: Raffronto indicativo delle emissioni di gas serra ........................................................... 0-21
Tabella 0.4: Principali impatti cumulativi residui e loro misure di mitigazione .................................. 0-26
FIGURE
Figura 0.1: Corridoio Meridionale del Gas .......................................................................................... 0-4
Figura 0.2: L'approccio a sei fasi alla CIA dell'IFC.............................................................................. 0-7
Figura 0.3: Quadro generale del tracciato e delle strutture di TAP .................................................... 0-9
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Figura 0.4: Indicazioni dell'IFC riguardo alla responsabilità di gestione e mitigazione di impatti
cumulativi .......................................................................................................................................... 0-24
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0 SINTESI
0.1 Introduzione
0.1.1 Il Progetto TAP
Il Trans Adriatic Pipeline (TAP) è un gasdotto che costituisce parte del Corridoio Meridionale del
Gas (si veda Figura 0.1), esso porterà gas naturale da nuovi giacimenti nella regione caspica
all'Europa meridionale e centrale. Il progetto TAP sostiene l'Unione Europea nel raggiungimento
del suo obiettivo strategico di assicurare ulteriori approvvigionamenti di gas e soddisfare
crescenti richieste energetiche.
Figura 0.1: Corridoio Meridionale del Gas
TAP è un progetto di sviluppo totalmente nuovo (greenfield) e comprende la progettazione, la
costruzione e l'esercizio di un gasdotto per gas naturale della lunghezza di 878 chilometri (si
veda Figura 0.1). Il tracciato del gasdotto inizia a Kipoi in Grecia, presso il confine greco-turco, e
termina a Melendugno in Italia, attraversando Grecia, Albania e mar Adriatico. Al suo punto
d’ingresso, il gasdotto si collega al Trans Anatolian Pipeline (TANAP) e il suo terminale è
collegato alla rete italiana di gas naturale di SRG. Il quadro generale del progetto TAP è descritto
nel Capitolo 0.4 seguente.
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0.1.2 Azionisti
Gli attuali azionisti del consorzio TAP sono: SOCAR (Azerbaigian, 20%), BP (Regno Unito,
20%), Snam SpA (Italia, 20%), Fluxys (Belgio, 19%), Enagás (Spagna, 16%) e Axpo (Svizzera,
5%); esse sono tutte grandi società energetiche esperte nella fornitura e nell'esercizio di
complessi progetti internazionali.
0.1.3 Tempistiche
Nel 2015 è iniziata la realizzazione delle prime opere infrastrutturali, con la costruzione e il
ripristino di strade e ponti in Albania, attività necessarie per migliorare la sicurezza e
l'accessibilità ai cantieri di posa delle tubature. L'avvio delle principali attività di costruzione è
avvenuto nel 2016 e TAP si aspetta di essere pronta all'esercizio all'inizio del 2020.
0.2 Ambito e scopo del quadro generale del progetto e della valutazione degli impatti cumulativi
Il presente quadro generale del progetto e valutazione degli impatti cumulativi (CIA) è stato
redatto per raccogliere in una sola relazione i dettagli progettuali derivanti dalle tre valutazioni
d’impatto ambientale e sociale (ESIA) specifiche per le tre nazioni ospitanti e le successive
integrazioni (fino all'integrazione 5 per la Grecia e all'integrazione 4 per l'Albania) realizzate per il
progetto Trans Adriatic Pipeline (TAP). La CIA
• fornisce un quadro generale del progetto TAP per tutte e tre le nazioni che ospitano il progetto (Grecia, Albania e Italia), combinando informazioni provenienti da tutte e tre le ESIA nazionali (per Grecia, Italia e Albania) e prendendo in considerazione le ultime modifiche progettuali e le informazioni che potrebbero essere invalidate o integrate dalle ultime integrazioni dell'ESIA
• definisce l'influenza spaziale e temporale del progetto TAP nel suo insieme, che è attualmente affrontata a livello nazionale solo nei documenti dell'ESIA di ciascuna nazione ospitante, piuttosto che per il progetto nel suo insieme
• definisce e descrive le strutture TAP associate a monte e a valle del progetto e quelli relativi alla fase di costruzione a livello nazionale su cui TAP avrà una determinata influenza o controllo
• valuta gli impatti cumulativi ambientali e sociali del progetto TAP ed eventuali impatti cumulativi transfrontalieri legati agli effetti delle strutture associate a TAP, ad altri progetti di terzi nella regione e a fattori ambientali e sociali naturali esterni
• propone misure supplementari per evitare, ridurre o mitigare gli impatti e i rischi cumulativi qualora non siano stati identificati nelle ESIA del singolo Paese.
La presente sintesi fornisce un quadro generale dell'intera CIA che è stata realizzata per il
progetto TAP; il riepilogo è specifico dell’argomento anziché specifico per il paese. L'intero
documento CIA è disponibile su richiesta.
0.3 Approccio e metodologia
0.3.1 Linee guida internazionali per la CIA
Gli impatti cumulativi derivano dagli effetti successivi, incrementali e/o combinati di un progetto o
di un'attività, quando questi si aggiungono ad altri effetti passati, esistenti, programmati e/o
ragionevolmente prevedibili. Possono ad esempio presentarsi perché diversi progetti dello stesso
tipo sono sviluppati in stretta vicinanza spaziale o temporale.
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L'obiettivo globale del processo di CIA per il progetto TAP è identificare e, ove possibile,
eliminare o minimizzare qualunque impatto ambientale o socioeconomico avverso che derivi
dalle attività di progetto e di incorporare nel progetto le misure di mitigazione.
L'approccio del progetto alla CIA è basato sulle “Best Practice” internazionali stabilite dai
Requisiti di Performance della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (2014), dal
Manuale sociale e ambientale della Banca Europea per gli Investimenti (2013) e dagli Standard
di Performance della Società Finanziaria Internazionale (IFC, 2012) e dalle relative note
orientative.
In particolare la presente relazione ha adottato l'approccio CIA a sei fasi definito nel Manuale
delle buone pratiche dell'IFC: Valutazione e gestione cumulativa degli impatti: Guida per il
settore privato nei mercati emergenti (agosto 2013).
0.3.2 Componenti ambientali e sociali di rilievo (VEC)
Al centro dell'approccio dell'IFC vi è il concetto di componenti ambientali e sociali di rilievo
(Valued Environmental and Social Components, VEC). Il Manuale delle buone pratiche dell'IFC
(2013) definisce le VEC come "attributi ambientali e sociali che sono considerati importanti nella
valutazione dei rischi; essi possono essere:
• elementi fisici, habitat, fauna selvatica (ad es. biodiversità),
• servizi ecosistemici,
• processi naturali (ad es. acqua e cicli di nutrienti, microclima),
• condizioni sociali (ad es. sanità, economia),
• aspetti culturali (ad es. cerimonie spirituali tradizionali)."
0.3.3 L'approccio IFC a sei fasi per la CIA
La seguente Figura 0.2 descrive l'approccio a sei fasi per la CIA suggerito dall'IFC; si tratta di un
processo iterativo che consiste nei seguenti passaggi:
• fasi 1 e 2: studio. Le attività chiave nel corso della fase di studio comprendono l’identificazione dei limiti spaziali e temporali della CIA, l’identificazione delle sorgenti degli impatti cumulativi e l’identificazione e assegnazione di priorità alle VEC
• fase 3: condizioni di riferimento della VEC, descrizione del motivo per cui la VEC è stata identificata come prioritaria, portata spaziale e temporale dei potenziali impatti su di essa, le sue condizioni esistenti, sensibilità al cambiamento, tempo di resilienza/recupero, fattori di stress esistenti e andamento delle condizioni
• fase 4: valutazione del contributo del progetto agli impatti cumulativi previsti che derivano dalle interazioni tra le sorgenti dell'impatto cumulativo e le VEC prioritarie
• fase 5: valutazione della significatività degli impatti cumulativi previsti in termini di fattibilità/sostenibilità per le VEC interessate
• fase 6: progettazione e implementazione delle misure di mitigazione per gestire il contributo del progetto agli impatti cumulativi previsti. Ciò non include solo la gestione degli impatti su cui TAP ha controllo, ma anche la consultazione e il collegamento con soggetti terzi per gli impatti su cui TAP non ha il controllo diretto.
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Figura 0.2: L'approccio a sei fasi alla CIA dell'IFC
0.4 Quadro generale del progetto
Per fornire i dettagli degli elementi del progetto a cui si applica la CIA, è necessaria una
descrizione chiara del progetto nel suo insieme in tutti e tre i Paesi (Grecia, Albania e Italia). Con
il completamento di ESIA separate (comprese le relative modifiche) nelle tre nazioni che
ospitano il progetto TAP e il ricevimento, per ciascuna di esse, delle necessarie autorizzazioni, il
quadro generale del progetto fornisce una macro-descrizione dello sviluppo dell'intero progetto
TAP nella regione. Esso offre anche una descrizione delle strutture TAP associate sia a monte
sia a valle, e di quelli necessari per il supporto della fase di costruzione a livello nazionale.
0.4.1 Alternative di tracciato
0.4.1.1 Approccio alla selezione del tracciato
Il gasdotto segue un tracciato accuratamente selezionato che è stato individuato per minimizzare
i rischi evitando, per quanto permesso dai vincoli ingegneristici e costruttivi, aree densamente
popolate e sensibili dal punto di vista ambientale e culturale, e assicurando che segua il tracciato
offshore più breve e meno profondo.
La selezione del tracciato di TAP è stata un processo iterativo, con attenzione e livello di
dettaglio crescenti, a partire da un corridoio di 50 km che è stato gradualmente ridotto fino alla
definizione di un corridoio di costruzione ampio 38 m in Grecia e Albania e 18 m in Italia; per
ulteriori dettagli si faccia riferimento alla Relazione sulla selezione del tracciato TAP (TAP, 2017).
Con la selezione del tracciato prescelto (o caso base), è iniziato un processo di verifica del
tracciato, con lo scopo di valutare modifiche locali del tracciato attraverso sezioni che presentano
maggiori difficoltà dal punto di vista geotecnico, ambientale, socioeconomico e del patrimonio
culturale.
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TAP ha valutato potenziali alternative utilizzando un insieme di criteri per determinarne la
fattibilità tecnica, ambientale e socio-economica. L'identificazione del corridoio proposto per il
tracciato si è basata su limiti ingegneristici e legati alla proprietà terriera, su elementi ambientali e
considerazioni in ambito salute e sicurezza, come
• centri popolati e sviluppo futuro ipotizzato
• considerazioni ingegneristiche, quali strade, cavi aerei, fiumi, ferrovie e altri gasdotti importanti
• problematiche costruttive, come pendii ripidi e condizioni difficili del terreno dovute a geologia, idrologia e suoli della zona
• scavi minerari e aree in cui si conosce la presenza di rifiuti interrati o inquinamento
• paesaggio e topografia
• conservazione della natura, comprese aree designate e specie protette
• archeologia
• la distanza minore, tenuto conto delle precedenti considerazioni.
0.4.1.2 Processo di selezione del tracciato del TAP
In Grecia, per minimizzare gli impatti ambientali e socioeconomici, TAP ha compiuto ogni sforzo
possibile per correre parallelamente vicino al gasdotto DESFA esistente. Deviazioni significative
dal tracciato DESFA sono state effettuate per ridurre l'impatto del progetto, come ad esempio nel
caso della sezione nella Pianura di Filippi, dove, sulla base delle preoccupazioni dei portatori
d'interesse, è stata evitata la torbiera. Durante la selezione del tracciato sono state anche
considerate difficoltà tecniche specifiche (spazio per la costruzione, instabilità dei versanti, ecc.)
nelle vicinanze del gasdotto DESFA. Altri vincoli significativi hanno compreso aree protette e
aree che presentavano un'alta densità di elementi del patrimonio culturale noti. La posizione
della stazione di compressione CS00 è stata selezionata sulla base di vantaggi operativi,
minimizzando i rischi di allagamento e di dispersione dell'aria per minimizzare gli impatti sulla
qualità dell'aria.
In Albania sono stati considerati molteplici corridoi onshore e le posizioni del punto di approdo
sul mar Adriatico. I fattori supplementari presi in considerazione durante la selezione del
tracciato hanno incluso gli impatti sul turismo e l’attraversamento lontano da cave minerarie in
concessione, aree di rischio geologico e aree contaminate da petrolio greggio proveniente dal
sito petrolifero di Patos Marinza.
In Italia i vincoli principali alla selezione del punto di approdo e del tracciato del gasdotto erano
legati al rischio geomorfologico presentato dalla potenziale instabilità delle scogliere marine e
dall'estensione dell'area di protezione paesaggistica in prossimità del terminale di ricezione del
gasdotto (PRT). È stato inoltre progettato l'approdo in micro-tunnel per minimizzare l'interferenza
con gli ecosistemi offshore e costieri.
Per quanto riguarda le alternative del tracciato offshore attraverso il mar Adriatico, la posizione
dei punti di approdo in Italia e Albania è stata ciò che ha maggiormente influenzato la scelta del
corridoio offshore, poiché ne ha determinato il punto iniziale e quello finale. Uno dei principali
vincoli nella scelta del tracciato offshore è stato il grande quantitativo di ordigni inesplosi della
seconda guerra mondiale abbandonati sul fondale marino. Un altro vincolo di rilievo è stato la
stabilità dei versanti tra la piattaforma continentale e la piana abissale dal lato albanese. Un
lavoro di indagine offshore dettagliato ha permesso la selezione del tracciato più idoneo
attraverso il mar Adriatico.
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Il tracciato del "caso base" del gasdotto e le successive deviazioni, insieme alla posizione della
stazione di compressione e del PRT sono stati selezionati sulla base delle osservazioni raccolte
nel corso della fase di coinvolgimento dei soggetti interessati.
0.4.1.3 Tracciato base del TAP
Come descritto sopra, TAP AG ha effettuato una valutazione esauriente e dettagliata dei tracciati
alternativi così da selezionare, per il gasdotto, un tracciato tecnicamente percorribile con i minori
effetti ambientali, socioeconomici e sul patrimonio culturale. La descrizione del progetto
presentata in questa relazione fornisce il quadro generale più aggiornato degli avvenimenti legati
al processo di selezione del tracciato in ciascuna nazione del progetto e definisce l'attuale
tracciato di base del TAP (mostrato in Figura 0.3).
Figura 0.3: Quadro generale del tracciato e delle strutture di TAP
0.4.2 Descrizione del progetto
0.4.2.1 Il gasdotto
La capacità progettuale iniziale del gasdotto è pari a 10 miliardi di metri cubi l'anno (bcma),
aumentabile fino a 20 bcma con l'aggiunta di stazioni di compressione. Il gasdotto è lungo
773 km onshore (550 km in Grecia, 215 km in Albania e 8 km in Italia) e 105 km offshore; la
sezione onshore del gasdotto sarà interrata.
Il gasdotto sarà realizzato in acciaio al carbonio di elevata qualità saldato in continuo e avrà un
diametro esterno di 1220 mm (48 pollici) dal suo punto di ingresso in Grecia fino alla stazione di
compressione nei pressi di Fier in Albania (CS03). Dopodiché il diametro del gasdotto si ridurrà a
915 mm (36 pollici) per i restanti 6 km di sezione onshore in Albania, la sezione offshore e quella
onshore in Italia.
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La pressione di progetto sarà pari a 95,5 barg dal collegamento TANAP/TAP fino alla stazione di
compressione di Kipoi (CS00); 95 barg in Grecia e nella maggior parte dell'Albania e 145 barg
nella sezione offshore e in quella onshore in Italia. Il gasdotto interrato sarà realizzato per
sopportare temperature che variano tra −12°C e 60°C.
Il gasdotto è concepito per una vita tecnica di 50 anni. In base all’esperienza nel settore
internazionale dei gasdotti, la durata effettiva potrebbe essere notevolmente più lunga.
0.4.2.2 Strutture
Oltre al gasdotto, il progetto TAP comprende le seguenti strutture onshore:
• due stazioni di compressione: una a Kipoi, in Grecia (CS00) e una all'inizio della sezione offshore nei pressi di Fier, sulla costa albanese (CS03)
• una stazione di misurazione e di pulitura alla frontiera tra Grecia e Albania sul lato albanese (CS02), che verrebbe convertita in una stazione di compressione nella fase di aumento a 20 bcma
• una stazione di pulitura nei pressi di Serres in Grecia (CS01, che può fungere da valvola di intercettazione); la struttura verrebbe convertita in una stazione di compressione nella fase di aumento a 20 bcma
• un terminale di ricezione del gasdotto (PRT) vicino a Lecce in Italia
• trenta stazioni delle valvole di intercettazione (BVS) da 1220 mm (48 pollici) onshore in Grecia e Albania e due BVS da 915 mm (36 pollici) onshore su entrambi i lati del mar Adriatico
• un cavo in fibra ottica che corre parallelo all’intero sistema del gasdotto, da CS00 fino al PRT.
0.4.2.3 Necessità dei terreni
Il progetto dovrà avere accesso sia temporaneo che permanente ai terreni. Il progetto
coinvolgerà circa 22.500 appezzamenti di terreno: 10.500 in Grecia, 11.800 in Albania e 200 in
Italia. Coinvolgerà anche circa 45.000 proprietari terrieri ed utenti.
Per corridoio del gasdotto, strade di accesso, campi di costruzione e parchi tubi sarà necessario
l'accesso temporaneo a circa 4.000 ha di terreno. Dopo essere stati usati per la costruzione, la
maggior parte dei siti saranno ripristinati alle loro condizioni originarie.
Si stima che TAP avrà la necessità di acquisire permanentemente massimo 450 ha di terreno,
necessari per ospitare strade di accesso, 32 stazioni delle valvole di intercettazione, quattro
stazioni di compressione e un terminale di ricezione del gasdotto (PRT).
0.4.2.4 Costruzione
La costruzione sarà suddivisa in sezioni gestibili, chiamate “lotti”. Prima della costruzione si
eseguirà un sopralluogo del tracciato del gasdotto e si procederà alla marcatura dell’asse della
condotta. Specialisti in campo ambientale e specialisti archeologi accompagneranno le squadre
incaricate delle indagini per la costruzione per contrassegnare chiaramente siti ambientali e
archeologici sensibili. Il corridoio di costruzione del gasdotto sarà pulito e spianato. Il suolo
superficiale sarà depositato al lato del corridoio, separatamente dal sottosuolo, per impedire la
miscelazione e conservare scorte di sementi.
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La trincea del gasdotto sarà scavata fino a una profondità di circa 2 m per consentire l'interro
della condotta a una profondità minima di 1 m. Nei punti di attraversamento di fiumi, strade,
ferrovie e altre infrastrutture potrebbe essere necessario un interramento a profondità maggiori.
Il gasdotto sarà costituito da sezioni di tubazioni in acciaio di lunghezza compresa tra 12 e 18 m,
che saranno trasportate su camion dalle aree di deposito dei tubi al lotto di costruzione e
adagiate da estremità a estremità a fianco della trincea. Le singole sezioni di tubo saranno
saldate insieme per formare il gasdotto. Sarà applicato e testato un rivestimento protettivo per
garantire un’adeguata protezione contro la corrosione. La condotta saldata sarà calata nella
trincea e successivamente la trincea sarà riempita.
Una volta completato il riempimento inizieranno le operazioni di ripristino. Ciò includerà misure di
controllo dell’erosione e la rivegetazione.
La tenuta della condotta sarà verificata riempiendo con acqua sezioni distinte (fino a 20 km di
lunghezza) e aumentando la pressione per identificare eventuali perdite.
L'approdo in Italia sarà costruito utilizzando la tecnologia del “microtunnelling” ovvero un
procedimento che sfrutta una macchina per lo scavo di tunnel sotterranei controllata a distanza
combinata alla tecnica dell'infissione a spinta per l'installazione sezioni di tunnel in cemento
armato (tubi da spinta). Il micro-tunnel consente l'installazione della condotta senza bisogno di
scavare una trincea aperta.
L'installazione della condotta offshore sarà eseguita dopo il completamento del micro-tunnel di
approdo in Italia. Questo sarà un processo sequenziale di costruzione e installazione delle
tubazioni effettuato da una nave o chiatta posa tubi.
Anche l'integrità della condotta offshore sarà verificata.
0.4.2.5 Esercizio e manutenzione
Il gasdotto è stato progettato per richiedere un intervento operativo e di manutenzione minimo,
sia onshore che offshore. L’esercizio del gasdotto consisterà nell’erogazione continua, affidabile
e sicura di gas, in linea con le migliori prassi attuali nel settore delle condotte. I programmi
pianificati di manutenzione e ispezione saranno attuati sfruttando un'appropriata combinazione di
pratiche moderne di gestione, metodi di valutazione delle condizioni, informatica e analisi
tecniche con metodologie innovative con l'obiettivo di gestire qualsiasi rischio associato
all’esercizio di lungo termine di impianti e attrezzature.
0.4.2.6 Dismissione
Alla fine della sua vita utile nominale (almeno 50 anni), il gasdotto e le strutture associate
saranno dismessi. Non si può prevedere oggi quali approcci di dismissione saranno intrapresi,
tuttavia TAP AG si impegna a utilizzare approcci che, al momento della dismissione, saranno
considerati all'avanguardia. Si svilupperà un Piano di abbandono del gasdotto (Pipeline
Abandonment Plan, PAP) che sarà presentato alle Autorità e si consulteranno i portatori di
interesse.
0.4.2.7 Strutture associate al TAP
La CIA ha adottato la definizione dell'IFC di strutture associate, che le definisce come le strutture
• non finanziate o parte del progetto
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• che non sarebbero state costruite o ampliate se il progetto non fosse esistito e sulle
quali il progetto fa affidamento, sulle quali il progetto basa la sua esistenza o senza le
quali il progetto non sarebbe fattibile
• che possono essere influenzate direttamente o indirettamente dal progetto.
Le strutture associate al TAP sono riassunte alla seguente Tabella 0.1.
Tabella 0.1: Strutture associate a TAP
Categoria di strutture associate
Progetti applicabili
Strutture associate a monte e a valle
Progetto Shah Deniz 2
South Caucasus Pipeline Expansion Project (SCPX)
Trans Anatolian Natural Gas Pipeline (TANAP)
Snam Rete Gas (SRG)–interconnettore di TAP
Interconnettori Interconnettore Grecia-Bulgaria (IGB)
Ionian Adriatic Pipeline (IAP)
Distribuzione regionale/locale
Collegamenti al DESFA da TAP Grecia
Condotta di acqua calda da CS00 al comune di Alessandropoli
Collegamenti alla rete Albanese del gas dal gasdotto TAP
Strutture associate a livello nazionale per le fasi di costruzione ed esercizio
Strade di accesso nuove (109,1 km) e rinnovate (47,5 km), compresi 52 ponti rinnovati e 2 nuovi, costruiti per permettere l'accesso al corridoio di costruzione e alle strutture necessarie per le attività di costruzione
Siti di estrazione inerti gestiti da terzi
Impianti di betonaggio gestiti da terzi
Siti di smaltimento rifiuti gestiti da terzi
0.5 Area di influenza di TAP
La corretta definizione dell'area d’influenza del progetto (AOI) è una parte importante della
definizione dell'ambito della CIA. La AOI è stata revisionata come parte della creazione di una
descrizione globale del progetto che comprendesse tutte e tre le nazioni attraversate dal progetto
TAP.
0.5.1 Area di influenza spaziale
L'area di influenza spaziale (AOI) è l'area geografica che subisce l'impatto del progetto, delle
strutture ad esso associate e degli impatti cumulativi. L'area d’influenza del progetto TAP (AOI) è
stata definita come l'area spaziale impattata, positivamente e negativamente, da:
• il progetto, compresi
o attività e strutture possedute, operate e gestite da TAP (con l'eccezione di qualunque elemento progettuale nuovo posseduto o gestito da TAP che è stato identificato dopo la stesura delle ESIA originarie)
o attività, beni o strutture di supporto o abilitanti, posseduti o controllati da soggetti (come gli appaltatori) ingaggiati per la costruzione o l'esercizio del progetto (non coperti dalle ESIA)
o sviluppi non pianificati ma prevedibili
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o impatti indiretti
• le strutture associate al progetto (non coperte dalle ESIA)
• gli impatti cumulativi, definiti sulla base delle componenti ambientali e sociali di rilievo (VEC) impattate dal progetto e dalle strutture associate (parzialmente coperte dalla ESIA ma non necessariamente con un approccio basato sulle VEC).
Il presente documento "Quadro generale del progetto e CIA" ha considerato la definizione
completa dell'estensione spaziale dell'AOI del progetto TAP definita sopra e, ha riempito le
lacune presenti nelle attuali ESIA di TAP.
0.5.2 Area di influenza temporale
L'AOI temporale rappresenta l'arco temporale nel corso del quale è possibile che il progetto
abbia degli impatti. Per definire l'estensione temporale della CIA, le VEC sono descritte in base
alla possibilità di essere influenzate delle attività di costruzione, operative o di dismissione. I limiti
temporali della CIA sono anche limitati dal livello di conoscenza attuale di altre sorgenti di
impatto cumulativo, in particolare delle attività non legate al progetto.
0.6 Sorgenti degli impatti cumulativi
Una sorgente di potenziale impatto cumulativo (SCI) è qualcosa che incide sulle condizioni di
una VEC di TAP. Le informazioni relative alle potenziali SCI sono state raccolte in un'area
ampia: entro 20 km da ciascun lato del tracciato TAP onshore e 50 km da ciascun lato del
tracciato TAP offshore. Le informazioni sono state prese da diverse fonti, tra cui le attività di
coinvolgimento dei portatori di interesse. Per la valutazione cumulativa degli impatti sono state
esaminate le seguenti SCI:
• progetti esistenti di terze parti:
o il gasdotto operativo DESFA, che condivide il corridoio di TAP per circa 230 km in Grecia
o l’autostrada Egnatia e le strade nazionali di collegamento in Grecia
o i parchi eolici esistenti in Grecia
o il giacimento petrolifero operativo di Patos Marinza in Albania
• le strutture associate descritte in Tabella 0.1
• progetti di terze parti ragionevolmente definiti o prevedibili: 17 progetti in Grecia, 9 progetti in Albania e 11 progetti in Italia. Questi includono diversi sviluppi, quali stazioni fotovoltaiche, parchi eolici, centrali idroelettriche e dighe per irrigazione, strade e altri tipi di progetti.1
• sviluppi o attività indotti da TAP, ad esempio a causa di collegamenti migliorati con aree remote e fiumi in seguito alla costruzione di strade di accesso.
Rispetto ai progetti di terze parti attuali e ragionevolmente definiti oppure prevedibili, sono state
chieste informazioni per quei progetti che hanno richiesto autorizzazioni ambientali e
urbanistiche e per quelli che hanno ricevuto autorizzazioni ambientali e urbanistiche
successivamente alla stesura delle ESIA. É stata posta enfasi sui progetti sufficientemente
grandi da richiedere EIA/ESIA. Tra questi progetti sono compresi quelli che sono stati realizzati
o sono in fase di costruzione successivamente alla stesura delle ESIA.
1 Informazioni corrette nella redazione del rapporto CIA - settembre 2016.
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Le potenziali sorgenti di impatti cumulativi sono state quindi mappate e valutate per identificare
se i loro impatti potessero avere un effetto su una VEC identificata per il progetto TAP. Nel caso
in cui sia il progetto TAP che una potenziale sorgente influivano sulla VEC di TAP, la sorgente è
stata considerata sorgente di impatto cumulativo ed è stata considerata nella valutazione degli
impatti.
Per facilitare questa procedura, sono state identificate le seguenti macro-tipologie di progetti di
terze parti che, plausibilmente, hanno impatti/caratteristiche simili a TAP o effetti sulle VEC di
TAP (posizione rurale, progetti lineari) e i progetti sono stati classificati secondo queste
categorie:
• altri progetti lineari
o gasdotti
o strade
o linee elettriche
• altri progetti in campo energetico
• progetti che interferiscono sui corsi d'acqua, ad esempio progetti idroelettrici e piani di
irrigazione
• grandi piani di espansione urbana
• altri grandi progetti con probabile ubicazione in aree rurali.
Sono stati valutati i potenziali impatti dei progetti e, quelli che non ricadevano nelle categorie
elencate sopra e che, soprattutto, non ponevano un rischio di potenziali impatti cumulativi con il
progetto TAP, sono stati eliminati dalla CIA.
Oltre agli sviluppi formali indicati sopra, sono state identificate anche altre sorgenti di stress
antropico e naturale sulle VEC di TAP, perché esse possono contribuire all'impatto cumulativo
generale. Alcuni pericoli comuni nelle tre nazioni sono la perdita di habitat e la sua
frammentazione a causa di diversi fattori, quali sviluppo industriale, urbanizzazione, caccia,
pesca, erosione del suolo, attività energetiche e minerarie, trasporto e turismo. Le principali
barriere a un efficace miglioramento sono i vincoli economici e l'applicazione inadeguata della
legge. Altre sorgenti individuate di stress antropico e naturale sono state utilizzate per integrare
la discussione riguardo ai singoli stress sulle VEC di TAP.
0.7 Scelta e assegnazione di priorità alle VEC
In accordo con il Manuale delle buone pratiche dell'IFC, sono stati definiti i seguenti criteri iniziali
per identificare le VEC:
• identificate come importanti e/o sensibili nelle ESIA di TAP
• identificate come importanti dalla comunità scientifica internazionale e nazionale, cioè
che rispettano il criterio IFC secondo il quale una VEC dovrebbe essere considerata
importante se solleva preoccupazioni in campo scientifico
• identificata come importante o sensibile dai portatori di interesse.
Per preparare elenchi preliminari di VEC, le informazioni sulle condizioni di riferimento dei
recettori presenti nelle ESIA di TAP sono state revisionate insieme al database delle
preoccupazioni dei portatori di interesse di TAP.
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Le eccezioni erano le VEC in ambito ecologico. Allo stadio iniziale sono state identificate ampie
categorie/gruppi di potenziali VEC in ambito ecologico, piuttosto che singole VEC. Attività
aggiuntive hanno successivamente identificato tutte le singole VEC all'interno di queste categorie
(come tutte le aree protette e tutte le singole aree ad habitat critico).
L'elenco di potenziali VEC identificate a questo punto era molto lungo. Per questo motivo è stato
eseguito un limitato screening iniziale delle VEC per cui l'impatto residuo di TAP sulla VEC era
insignificante o completamente mitigato, in accordo quanto affermato nel paragrafo riportato di
seguito, estratto dal Capitolo 4.1, Appendice 3 del Manuale delle buone pratiche: "Le VEC i cui
impatti sono stati giudicati insignificanti nell'ESIA non vanno incluse nella CIA".
Seguendo le linee guida IFC, i confini della CIA sono stati definiti in base all'estensione spaziale
delle VEC di TAP. Tali confini coprono l'estensione geografica e temporale degli effetti che
influiscono sulla condizione della VEC e si estendono oltre l'area di influenza diretta del progetto,
fino al punto in cui la VEC non subisce più ripercussioni significative. Vi è una forte correlazione
tra i recettori, che sono stati definiti nelle ESIA, e le VEC. Quando necessario, l'area spaziale è
stata allargata seguendo le indicazioni dell'IFC.
Le VEC preliminarmente definite rientravano in cinque macro-temi: biodiversità terrestre;
biodiversità marina; VEC legate all'ambiente fisico; VEC del patrimonio culturale, comprese
quelle archeologiche e VEC sociali.
Gli elenchi delle VEC preliminari sono stati presentati a dei workshop con i portatori d’interesse in
Grecia e Albania, in modo da raccogliere i loro riscontri, e nel corso di una riunione con il
Ministero dell'Ambiente italiano. I portatori d’interesse sono stati identificati in base alle ESIA e
comprendevano persone, gruppi, istituzioni e comunità che avrebbero potuto essere coinvolti
dalla CIA, o avere un interesse in essa, oltre a quelli che avrebbero potuto interferire sugli esiti
del processo di CIA. È stato chiesto ai portatori di interesse di compilare un questionario che
chiedeva loro di
• commentare la scelta delle VEC
• identificare le VEC che avrebbero dovuto essere prese in considerazione sulla base di
preoccupazioni a livello regionale
• identificare le VEC che avrebbero potuto non essere prese in considerazione perché
non sollevavano preoccupazione, cioè in buone condizioni, comuni, diffuse, generiche o
difficilmente interessate dagli impatti cumulativi.
Sono stati ricevuti riscontri da una varietà di portatori d’interesse, che comprendevano
rappresentanti di ministeri, mondo accademico, ONG ed esperti indipendenti.
Si è anche approfittato di altre opportunità per eliminare le VEC di minore
preoccupazione/importanza (ad es. perché le condizioni di riferimento sono solide) o per le quali
gli impatti cumulativi sono ritenuti improbabili. Inoltre, in particolare per le VEC sociali, sono state
raggruppate alcune VEC con caratteristiche simili.
Sono state intraprese le seguenti azioni per preparare un elenco più dettagliato di VEC in ambito
ecologico:
• sono state effettuate valutazioni di habitat critici e sono state definite eventuali unità di
gestione separate (Discrete Management Unit, DMU) correlate. Ciascuna DMU è
diventata la base per l'equivalente VEC - la CIA quindi riflette i risultati della relazione
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sulla valutazione di habitat critici eseguita parallelamente per il progetto TAP (RSK,
2017).
• controllo delle aree protette o designate non attraversate dal gasdotto valutando se
considerarle dentro o fuori dalla CIA, esaminando se:
o l'habitat/elemento per cui il sito è designato è collegato all'area di lavoro
o specie mobili, per le quali l'area protetta è designata, che potrebbero anche
essere presenti presso il gasdotto o il loro normale comportamento potrebbe
subire l'interferenza delle attività legate al gasdotto.
• nel caso in cui nelle aree protette/designate si sovrapponevano molteplici designazioni, i
siti sono stati raggruppati e considerati come una singola VEC, allo scopo di descriverne
e valutarne gli impatti cumulativi. Il confine della VEC comprende tutte le aree protette di
quel gruppo.
• le informazioni derivanti dall'insieme di indagini ecologiche successive all'ESIA sono
state revisionate e usate nel corso della selezione e della mappatura delle VEC, ad
esempio:
o i corridoi ecologici per i grossi carnivori sono stati revisionati in base ai risultati
di recenti rapporti di indagine
o queste informazioni sono state utilizzate per identificare e mappare gli habitat
critici, ad esempio le indagini su lontre e pesci sono state usate come sostegno
nell'identificare quali corridoi fluviali fossero da considerare habitat critici.
Una volta completate le attività descritte sopra, sono state identificate le VEC prioritarie
(riassunte alla seguente Tabella 0.2) sulla base della loro importanza (compresi i valori dei
servizi ecosistemici associati alla VEC), di preoccupazioni esistenti e/o della probabilità di impatti
cumulativi significativi. Queste VEC prioritarie sono state quindi analizzate nel dettaglio nel
contesto di potenziali impatti cumulativi da parte di TAP o di altri sviluppi.
Tabella 0.2: Riassunto delle VEC prioritarie
Categoria/titolo della VEC Titolo/descrizione della VEC
Biodiversità terrestre
Aree protette e designate
Siti in ambito ecologico protetti/designati o gruppi2 di siti designati in Grecia (25 siti), Albania (9 siti) e Italia (3 siti) – questi includono aree chiave di biodiversità in Albania.
Nella Valutazione di habitat critico di TAP, Appendice 5 (RSK, 2017), si trova un elenco delle aree protette/designate.
Habitat critico
Orso bruno
Sciacallo dorato
Gatto selvatico
2 Molte aree di tutte e tre le nazioni hanno molteplici designazioni diverse. In questi casi, ai fini della CIA, le varie aree sono state raggruppate insieme ed è stato assegnato loro un nome di gruppo. Ad esempio, il gruppo Le Cesine comprende sette diverse aree designate.
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Categoria/titolo della VEC Titolo/descrizione della VEC
Uccelli (7 specie)
Piante vascolari (8 specie)
Anfibi (3 specie - tritone crestato della Macedonia, ululone dal ventre rosso, rana verde albanese)
Rettile (1 specie - cervone)
Invertebrato d'acqua dolce (cozza di fiume)
Chirotteri (2 principali rifugi)
91E0 Foreste alluvionali con Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion Incanae, Salicion Albae)
3170 Stagni temporanei mediterranei
6220 Percorsi substeppici di graminacee e piante annue di Thero-Brachypodietea
7210 Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie di Caricion davallianae con 3170 Stagni temporanei mediterranei
9110 Faggeti del Luzulo fagetum
9540 Pinete mediterranee di pini mesogeni endemici
Corridoi fluviali (44 fiumi e torrenti per lontre e 9 specie di pesci d'acqua dolce comprese le anguille europee)
Processi Evolutivi (2 DMU)
Corridoi ecologici Corridoi ecologici (13), identificati principalmente in base al loro uso da parte di lupi e orsi
Habitat prioritari dell'UE
9530 Pinete (sub-) mediterranee di pini neri endemici
2270 Foreste dunali di Pinus pinea e/o Pinus pinaster
Elementi a biodiversità prioritaria
Lupo grigio; 30 habitat di cui all'Allegato 1 dell'UE e habitat greci protetti
Biodiversità marina
Habitat critico Tartaruga Caretta Caretta
Elementi a biodiversità prioritaria
Tartarughe
Mammiferi marini
Pesci, crostacei e molluschi marini
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Categoria/titolo della VEC Titolo/descrizione della VEC
Ambiente fisico e paesaggio
Paesaggi Paesaggi (34 aree) identificati nelle ESIA come a valore medio o alto
Acque di falda Acquiferi o acque di falda vulnerabili usati per l'estrazione
Acque superficiali Corsi d'acqua principali (33 fiumi) usati per l'emungimento e/o che forniscono altri importanti servizi ecosistemici
Suoli Aree con suoli di elevato valore e suoli sensibili all'erosione e alla compattazione
Dispersione atmosferica Qualità dell'aria rispetto alle emissioni provenienti dalle stazioni di compressione
Patrimonio culturale
Archeologia Siti archeologici (6)
Patrimonio Culturale Immateriale (Intangible Cultural Heritage, ICH)
Siti ICH la cui configurazione o i cui valori turistici o di altra natura potrebbero potenzialmente essere danneggiate
Socioeconomica e salute
Occupazione e sviluppo economico
Popolazione attiva (in particolare presente nelle vicinanze dei cantieri)
Sviluppo delle capacità Popolazione attiva
Accessibilità stradale Villaggi isolati nel distretto di Skrapar (Albania)
Salute della comunità Popolazione nelle vicinanze dei cantieri, delle strade di accesso e delle altre attività di progetto
Coesione sociale e benessere della comunità
Insediamenti nelle vicinanze di gasdotto e cantieri/terminale di ricezione del gasdotto
Sussistenza da terreni e agricoltura
Agricoltori e proprietari terrieri interessati dalla perdita permanente di terreno agricolo e raccolti e affittuari dei terreni
Sussistenza dal turismo Attività commerciali
Traffico e sicurezza stradale Utenti delle strade
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0.8 Descrizione delle VEC prioritarie
Per comprendere in che modo il TAP e gli altri progetti possano interferire in modo cumulativo
sulle VEC prioritarie, ciascuna VEC prioritaria è stata descritta in termini di propria condizione di
riferimento. Per ciascuna VEC ciò ha riguardato la descrizione di:
• ragioni per cui è stata identificata come una VEC prioritaria: ciò include valori di
biodiversità e conservazione della VEC, il suo stato di VEC designata o legalmente
protetta, i suoi servizi ecosistemici o l'importanza per i portatori di interesse
• estensione spaziale della VEC: si tratta della reale estensione della VEC, ad es. i confini
dell'area designata. L'estensione spaziale della VEC va oltre all'area di influenza deli
TAP, spesso a molti chilometri di distanza o in alcuni casi oltre i confini nazionali.
• estensione temporale della VEC, cioè se colpita principalmente dalla costruzione del
TAP o anche dall’esercizio e dismissione. Ciò varia da VEC a VEC. La maggior parte
delle VEC subiranno interferenze dalle attività di costruzione. Per alcune VEC ci si
aspetta che la durata dell'impatto sia la stessa delle attività che causano l'impatto
stesso, mentre per altre l'impatto potrebbe continuare, interferendo sulla condizione
della VEC durante l'esercizio del gasdotto, ad es. lungo il corridoio di protezione del
gasdotto dove non sarà possibile la crescita di alberi con radici che vanno in profondità
• condizioni esistenti della VEC, compresi i servizi ecosistemici associati a essa: le
condizioni esistenti delle VEC variano molto, andando da scarse a buone. Si è visto
chiaramente che molte VEC sono attualmente soggette a significativa pressione
antropica, tra cui perdita e frammentazione degli habitat, deforestazione, pesca, pratiche
agricole e di gestione dei rifiuti inadeguate e industrializzazione delle aree naturali. Sono
anche state evidenziate diverse problematiche correnti che interferiscono sulle VEC
sociali, come ad esempio l'attuale crisi economica.
• sensibilità della VEC al cambiamento e il suo tempo di resilienza/recupero: questa
dipende dalle caratteristiche di ciascuna singola VEC e dalla natura dell'impatto, mentre
il tempo di recupero dipende dalla severità dell'impatto.
• andamento della condizione della VEC, con l'identificazione di qualunque altro
importante stress/fattore di stress non legato a TAP che potrebbe avere un'interferenza
sulla VEC. È stato spesso difficile identificare gli andamenti a lungo termine a causa
della limitata disponibilità di dati di monitoraggio. Nonostante ciò, è probabile che i fattori
di stress esistenti continuino a persistere nel futuro a causa del continuo sviluppo
economico e dell'intensificazione dei processi industriali e agricoli nelle nazioni che
ospitano il progetto. Le VEC socio-economiche mostrano andamenti diversi, in alcuni
casi si ha un miglioramento continuo a causa di programmi di investimento statali,
mentre alcune delle VEC sociali subiscono l'impatto negativo della crisi economica e
delle migrazioni.
0.9 Valutazione degli impatti cumulativi
La valutazione degli impatti cumulativi ha coinvolto
• l'identificazione delle interazioni tra le sorgenti degli impatti cumulativi (SCI) e le VEC prioritarie
• la previsione della natura dell'impatto cumulativo sulle VEC prioritarie
• la determinazione della significatività dell'impatto cumulativo.
Gli impatti che avverrebbero anche in assenza di TAP non sono stati esaminati nella presente
relazione, in accordo con la nota orientativa (GN) 41 dell'IFC, che dichiara che la CIA dovrebbe
escludere impatti potenziali che avverrebbero senza il progetto o indipendentemente da esso.
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Vengono però presi in considerazione altri stress naturali o antropici che interferiscono sulle
VEC.
Gli impatti del solo progetto TAP, aggiunti a quelli legati a precedenti attività e ad altri stress
antropici o naturali che hanno avuto un impatto sulle condizioni attuali di una VEC, sono presi in
considerazione nelle ESIA di TAP e non sono ripetuti nella presente CIA. L'ambito di
applicazione della CIA è limitato alla comprensione degli impatti cumulativi di TAP quando
considerati insieme alla SCI.
Per esserci un'interazione, la VEC di TAP deve condividere una parte o la totalità della stessa
area che subisce l'influenza della SCI e l'impatto di TAP e della SCI deve avvenire nello stesso
intervallo temporale, cioè la CIA è limitata alla valutazione degli impatti sulle VEC condivisi da
TAP e SCI.
Al momento attuale non è realisticamente possibile definire gli impatti legati alla dismissione,
pertanto questi impatti non sono stati valutati nella presente CIA. Prima della dismissione, TAP
preparerà piani dettagliati ed effettuerà una valutazione di impatto.
La CIA mira a comprendere la probabilità che la situazione di una VEC:
• sia spinta al di là di una soglia importante
• subisca un'importante modifica delle condizioni
• diventi insostenibile o inattuabile.
L'obiettivo principale della CIA è comprendere se il progetto TAP giochi un ruolo importante, dia
un contributo significativo al cambiamento della situazione della VEC e dei valori dei servizi
ecosistemici associati ad essa, oppure se sia solo un fattore marginale.
Per ciascuna VEC, è stata eseguita una CIA come descritto di seguito:
1. Sono stati descritti natura/tipo, tempistiche ed estensione spaziale dell'impatto cumulativo sulla VEC di TAP.
2. É stata effettuata una descrizione del cambiamento nella condizione della VEC causato da
• TAP
• le altre SCI (strutture associate e/o progetto di terze parti e/o sviluppo indotto)
sulla condizione della VEC (cioè comprese attività precedenti e attuali e altri stress
antropici e naturali).
Il cambiamento causato dal TAP è stato basato sull'impatto residuo previsto nelle ESIA del TAP.
Il cambiamento causato dalle altre SCI è stato basato sui loro impatti residui se questa
informazione era disponibile nelle rispettive ESIA o, nel caso in cui non lo fosse, su giudizi
professionali.
È stato quindi valutato se fosse probabile che le condizioni della VEC (compresi i valori dei
servizi ecosistemici associati ad essa) passassero oltre i valori soglia o oltre i limiti di
cambiamento accettabili nelle sue condizioni, e se sì, quali fossero i principali fattori contribuenti:
il TAP, le SCI o le attività precedenti/attuali e altri stress naturali e antropici che influenzano la
SCI.
È sempre stata considerata la possibilità di impatti cumulativi transfrontalieri.
I principali impatti cumulativi sono riassunti nella Tabella 0.4. Non sono, comunque, stati
identificati impatti cumulativi rilevanti. Gli impatti cumulativi sono stati valutati senza le mitigazioni
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aggiuntive descritte al seguente capitolo 0.12 Strategie di gestione e monitoraggio, perché
alcune delle mitigazioni proposte comprendono la collaborazione e lo sviluppo di strategie con
terze parti e il loro esito è quindi al momento incerto. Tuttavia si ritiene che, nella maggior parte
dei casi, se non addirittura in tutti, l'attuazione delle misure di mitigazione proposte dovrebbe
garantire impatti cumulativi minori o non rilevanti.
0.10 Emissioni di gas serra
Data la natura unica dell'impatto dei gas serra (greenhouse gas, GHG) associato ai cambiamenti
climatici, per questa valutazione cumulativa degli impatti è stata adottata una modalità diversa
rispetto agli altri tipi di impatti valutati. Ogni sorgente di emissioni di GHG è una sorgente di
impatto cumulativo e in definitiva contribuisce allo stesso impatto, sulla stessa VEC. Ciò avviene
perché l'impatto climatico di una specifica emissione di GHG non può essere quantificato o
isolato dalle altre emissioni che avvengono a livello mondiale e sono praticamente tutte sorgenti
di impatto cumulativo.
Essendo il TAP parte di una catena integrata dell'energia (il Corridoio Meridionale del Gas), le
emissioni del TAP in fase di costruzione e di esercizio sono state quantificate e paragonate a
quelle di altri progetti di componenti di questo corridoio del gas, alle emissioni che saranno
create dall'utilizzo finale del gas e a inventari nazionali selezionati. È stata data considerazione
agli effetti del TAP sulla modifica del mix energetico regionale e al fatto che permetterebbe di
sfruttare tecnologie più efficienti. Per ora ciò è stato considerato solo in termini qualitativi.
L'emissione annuale di GHG da parte di TAP per il trasporto di 10 bmca di gas è di circa 355.000
tonnellate di CO2 equivalente. Tuttavia, se una porzione significativa del gas fornito all'Europa
sostituisce, nei mercati finali, combustibili a maggior tenore di carbonio, quali carbone o petrolio,
è probabile una significativa riduzione nelle emissioni di GHG. La tabella seguente fornisce un
raffronto indicativo delle emissioni di GHG.
Tabella 0.3: Raffronto indicativo delle emissioni di gas serra
Gas combusto
Energia/potenza prodotta (GWh / GW equivalenti in continuo in un anno)
CO2 emessa da una centrale termoelettrica calcolata sulla base di 0,4 t CO2/MWh
(milioni di tonnellate)
CO2 emessa da una centrale a carbone calcolata sulla base di 0,9 t CO2/MWh
(milioni di tonnellate)
10 bcma 45.700 / 5,22 18,28 41,13
= 0,4 t CO2/MWh = 0,9 t CO2/MWh
Durante la fase di pianificazione, progettazione e pre-esercizio, TAP ha scelto configurazioni di
attrezzature, filosofie e pratiche operative che riducessero le emissioni di gas serra in accordo
con il principio delle migliori tecniche disponibili (BAT).
Ogni anno le emissioni di GHG saranno quantificate e comunicate individualmente in accordo
con il Requisito di Performance (PR) 3.
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0.11 Impatti cumulativi transfrontalieri
La possibilità di impatti cumulativi transfrontalieri è stata considerata nel corso di tutta la CIA.
Durante la scelta e l'assegnazione di priorità alle VEC, sono state specificamente evidenziate le
VEC che avevano un elemento transfrontaliero. Esse sono elencate di seguito.
Aree protette e designate
• Area Transfrontaliera Protetta di Prespa - non sono state identificate sorgenti di impatto
cumulativo con TAP
Corridoi ecologici
• Confine greco-albanese
Habitat critico
• Orso bruno
• Sciacallo dorato
• Corridoio fluviale: Canale Evros/Provatonas
• Diverse specie di uccelli
Elemento a biodiversità prioritaria (Priority biodiversity feature, PBF)
• Lupo grigio
Qualità dell'aria
• Zona di dispersione atmosferica della stazione di compressione greca GCS00
• Zona di dispersione atmosferica della stazione di compressione albanese ACS02
Sono espressamente evidenziate le potenziali interazioni tra le sorgenti di impatto cumulativo e
le VEC. I principali impatti transfrontalieri sono riassunti di seguito:
• Corridoio ecologico sul confine greco-albanese - significativi impatti cumulativi dall'autostrada VA 45 e da TAP con il corridoio ecologico greco-albanese. Questi impatti sono stati identificati e valutati come parte dell'area di habitat critico per l'orso e di habitat importante per il lupo come descritto sopra, dato che le VEC si sovrappongono. Inoltre è stata anche valutata la possibilità di impatti cumulativi con due campi eolici all'interno del corridoio ecologico e non è stato identificato alcun impatto cumulativo significativo.
• Sciacallo dorato - impatti di TAP e TANAP sullo sciacallo dorato nell'Evros: Poiché la specie ha capacità natatorie, gli sciacalli potrebbero attraversare il fiume Evros, che fa da confine naturale tra Grecia e Turchia, e spostarsi tra le due nazioni in base alla disponibilità di cibo, alle condizioni climatiche e alla copertura del terreno, entrando in questo modo nell'area interessata dal TANAP. Ciononostante, un significativo cambiamento cumulativo delle condizioni degli sciacalli dorati nella zona è stato reputato improbabile. L'attraversamento del fiume avverrà per mezzo di HDD e TAP ha messo in atto misure per ridurre gli impatti sullo sciacallo dorato nella zona di attraversamento e nelle immediate vicinanze.
• Corridoio del fiume Evros - impatti del test idraulico dal TAP e TANAP presso il fiume Evros: Questo potrebbe essere un impatto cumulativo potenzialmente significativo e in Tabella 0.4 si raccomanda il coordinamento.
• Habitat critico e PBF - area ad habitat critico per l'orso bruno e di habitat importante per il lupo grigio sulle montagne di Kastoria in Grecia, che si estende oltre il confine nella zona di Bilisht in Albania. Sono stati identificati impatti potenzialmente significativi come risultato della frammentazione degli habitat, principalmente a causa della nuova autostrada VA 45.
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• Qualità dell'aria - elementi transfrontalieri della valutazione di impatto cumulativo per le zone di dispersione atmosferica delle stazioni di compressione GCS00 in Grecia e ACS02 in Albania. La valutazione non ha tuttavia evidenziato impatti cumulativi significativi sulla qualità dell'aria.
Per quanto riguarda l'ambiente marino, non sono stati identificati impatti cumulativi
transfrontalieri.
0.12 Strategie di gestione e monitoraggio
Le strategie di gestione e monitoraggio della presente CIA sfruttano la gerarchia di mitigazione e
sono realizzate per affrontare gli impatti cumulativi significativi del progetto TAP, delle strutture
ad esso associate e dei progetti di terze parti sulle VEC prioritarie selezionate.
È necessario fare una distinzione tra gestione di impatti cumulativi significativi associati al
progetto (dove ci si aspetta che generalmente TAP abbia un alto livello di controllo su
mitigazione/gestione) e gestione/controllo degli impatti fuori dal controllo di TAP (perché altri
progetti sono la principale causa dell'impatto cumulativo). Nell'ultimo caso, il livello in cui TAP
può influire sulle azioni intraprese dai soggetti terzi proponenti altri progetti dipenderà dal grado
di influenza che TAP potrà avere su di essi, se ne può avere.
La Figura 0.4 è estratta dal Manuale IFC delle buone pratiche per illustrare questa differenza.
Suggerisce in che modo la gestione/mitigazione dovrebbero idealmente procedere,
considerando se il progetto ha il controllo oppure se può esercitare influenza per il
raggiungimento di una gestione ottimale degli impatti cumulativi.
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Figura 0.4: Indicazioni dell'IFC riguardo alla responsabilità di gestione e mitigazione di impatti cumulativi3
Molte delle misure di mitigazione di TAP individuate durante l’ESIA saranno anche applicabili alla
mitigazione degli impatti cumulativi o avranno già ridotto al minimo il contributo di TAP a un
potenziale impatto cumulativo. Si riconosce comunque il fatto che la valutazione cumulativa degli
impatti potrebbe generare misure di mitigazioni aggiuntive e/o azioni strategiche/azioni a lungo
termine, ad esempio la necessità di condividere scoperte e collaborare con soggetti terzi quali
sviluppatori futuri e autorità.
TAP ha in atto un sistema di gestione e monitoraggio della fase di costruzione, sotto forma del
suo sistema di gestione ambientale, sociale e del patrimonio culturale (ESCH). Il sistema di
gestione ESCH comprende tutti gli impegni rilevanti per la fase di costruzione e le misure di
mitigazione che derivano dalle ESIA di TAP delle tre nazioni ospitanti; la loro efficacia è
costantemente monitorata e sono modificati in base alle necessità.
Gli impatti cumulativi identificati sono già adeguatamente gestiti da TAP per mezzo
dell'applicazione delle Best Practice di settore in termini di misure di mitigazione, come descritto
nei piani inclusi nel sistema di gestione ESCH. In molti casi TAP, per la gestione dei suoi impatti
specifici , ha già identificato impegni aggiuntivi che vanno ben oltre le Best Practice. Questi sono
anche spesso sufficienti per gestire i potenziali impatti cumulativi correlati.
La CIA riassume le strategie di gestione e monitoraggio aggiuntive che saranno implementate
come risultato di questa valutazione per ridurre il potenziale impatto cumulativo sulle VEC
prioritarie identificate.
3 Manuale IFC delle buone pratiche, Figura 2
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La Tabella 0.4 mostra i principali impatti cumulativi materiali residui che richiedono misure di
mitigazione aggiuntive oltre a quelle già descritte nel sistema di gestione ESCH di TAP esistente.
La tabella riassume inoltre la collaborazione, gestione e monitoraggio pianificati insieme a coloro
che svilupperanno e opereranno le SCI (comprende le strutture associate a monte e a valle) e/o
alle amministrazioni pubbliche, che, se avranno successo, ridurranno ulteriormente gli impatti
cumulativi potenziali.
I siti o le aree riportate in Tabella 0.4 saranno aggiunti al Registro dell’impatto sociale del
tracciato (Route Social Impact Register, RSIR) e al Registro dell’impatto ambientale del tracciato
(Route Environmental Impact Register, REIR) per assicurare il monitoraggio delle azioni fino al
loro completamento. Sarà inoltre effettuata una valutazione per identificare e consultare tutte le
persone interessate dal progetto che subiscono impatti cumulativi.
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Tabella 0.4: Principali impatti cumulativi residui e loro misure di mitigazione
Principali impatti cumulativi Misure di mitigazione Posizione presso la quale le misure di mitigazione sono documentate
Impatti positivi
Socioeconomici e salute
Impatto cumulativo su occupazione, sviluppo economico e sviluppo delle capacità grazie alla creazione di posti di lavoro, contributo al PIL e formazione da parte di TAP e altri progetti di costruzione.
N/A N/A
Impatti negativi
Biodiversità marina
Non sono stati identificati impatti cumulativi.
Biodiversità terrestre
Impatto cumulativo sull'area protetta di Agios Timotheos–Kioupia e sul corridoio ecologico delle montagne di Kavala da parte di TAP e DESFA
Quando TAP revisionerà i piani dettagliati di biorisanamento, si terrà particolarmente conto della necessità di raggiungere la condizione auspicabile per l'area protetta di Agios Timotheos–Koupia.
TAP spingerà affinché si eviti la semina con un mix commerciale e si aggiunga un suolo superficiale ricco in nutrienti, così da permettere la rigenerazione naturale dei suoli superficiali al di sopra delle rocce calcaree che sostengono gran parte dell'importante fauna selvatica nell'area protetta.
REIR
Impatto cumulativo sull'habitat critico della Foresta dell'Evros meridionale per gli uccelli e sull'habitat critico delle Pinete mediterranee da parte di TAP, DESFA e campi eolici.
TAP discuterà con gli operatori dei parchi eolici (GR131, 132, 133, 135 e 137) eventuali opportunità per condividere dati ambientali e sociali, sviluppare e implementare strategie di monitoraggio congiunto degli uccelli e saranno identificate eventuali appropriate misure di mitigazione aggiuntive.
REIR
Impatti cumulativi sulle funzioni del corridoio ecologico del corridoio fluviale dell'affluente Loutros a causa dell'attraversamento del fiume da parte di TAP e DESFA, associati al taglio della
TAP discuterà con DESFA la possibilità di piantumare esemplari di platano orientale (Platanus orientalis) tra le PPS di TAP e DESFA nel corridoio fluviale dell'affluente Loutros e di effettuare la piantumazione come concordato e
REIR
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Principali impatti cumulativi Misure di mitigazione Posizione presso la quale le misure di mitigazione sono documentate
vegetazione e alla modifica degli argini fluviali.
ove appropriato.
Impatto cumulativo sui chirotteri nel parco nazionale dei laghi Koroneia–Volvi a causa di frammentazione dell'habitat da parte di TAP, DESFA e dei corridoi dell'elettrodotto Lagada–Filipon.
1. Sarà data priorità al ripristino dei corridoi boschivi impattati da TAP nel parco nazionale dei laghi Koroneia–Volvi che conducono a potenziali punti di incrocio con l'autostrada Egnatia e alle aree circostanti l'elettrodotto Lagada–Filipon (KP329–330).
2. TAP coinvolgerà gli sviluppatori dell'elettrodotto Lagada–Filipon nella formazione di una relazione di collaborazione che permetta lo scambio di informazioni sulle misure di mitigazione dei chirotteri.
REIR
Impatto cumulativo, da parte di TAP e dell'autostrada VA 60, sul corridoio fluviale dello Strymonas, nel caso in cui TAP effettui i test idraulici in concomitanza con determinate azioni di costruzione dell'autostrada VA 60.
TAP si terrà in contatto con Egnatia Odos AE (i costruttori dell'autostrada VA 60) per assicurare adeguato coordinamento e separazione dei test idrostatici di TAP rispetto a qualunque attività di costruzione della VA 60 che potrebbe impattare sul fiume Strymonas.
REIR
• Impatti cumulativi sull'orso bruno e il lupo grigio, a causa di frammentazione e degradazione di habitat critici provocate dalla costruzione di TAP, dall'autostrada VA 45 e dalla diga di irrigazione di Nestorio.
• Impatto cumulativo sul corridoio fluviale dell'Aliakmonas (comprende l'habitat prioritario UE "91E0 Foreste alluvionali con Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior") da parte di TAP e della diga di irrigazione di Nestorio a causa di frammentazione dell'habitat, potenziale aumento dell'erosione a valle e perdita/degradazione dei boschi ripariali.
TAP monitorerà il programma di monitoraggio LIFE dell'UE (NAT/GR/000333) e si terrà in contatto con gli sviluppatori della diga di irrigazione di Nestorio e Egnatia Odos AE (operatori dell'autostrada VA 45) rispetto ai potenziali impatti cumulativi identificati dalla presente valutazione e alle informazioni derivanti dal progetto europeo LIFE.
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Principali impatti cumulativi Misure di mitigazione Posizione presso la quale le misure di mitigazione sono documentate
• Impatti cumulativi sulle varie VEC nell'area di Vithkuq–Ostrovice da parte di TAP e delle sue strade di accesso e degli impianti idroelettrici a causa di perdita boschiva e frammentazione.
• Impatti cumulativi su habitat critici, principalmente nell'area di Vithkuq–Ostrovice della DMU, ma anche nella valle dell'Osumi su aquila anatraia minore e gufi reali a causa della perdita di vegetazione boschiva per taglio dovuto a TAP, alle sue strade di accesso e potenzialmente alla cascata di centrali idroelettriche di Osumi.
TAP indagherà se, nell'area di Vithkuq–Ostrovice, vi sono programmi di gestione e sviluppo della biodiversità a cui TAP potrà partecipare. Se non vi sono programmi in atto o proposti, TAP si terrà in contatto con le autorità locali e i soggetti proponenti SCI per promuovere un programma di gestione della biodiversità.
REIR
L'impatto cumulativo sulla VEC area protetta di Seman–Pishë-Poro e la VEC habitat critico del cervone da parte di TAP e delle sue strade di accesso.
È vietato il prelievo di animali; TAP si assicurerà di comunicare tale divieto durante il processo di addestramento del personale.
REIR
Impatto cumulativo da parte di TAP, dell'estrazione e della produzione di gas e petrolio (giacimenti di Patos Marinza e Visoke) e del bypass Fier–Levan (A4) sul corridoio fluviale del Seman, derivante da inquinamento acustico e luminoso ed effetti di potenziali sversamenti accidentali di combustibili/lubrificanti durante la costruzione e da modifica della portata idrica durante i test idrostatici da parte di TAP nel caso in cui combinati a nuova/diversa estrazione dai giacimenti petroliferi.
TAP si terrà in contatto con gli operatori dei giacimenti petroliferi per coordinare il prelievo di acqua dal fiume Seman.
REIR
Impatto cumulativo sulla rana verde albanese da parte di TAP e delle sue
TAP si terrà in contatto con TANAP per assicurare adeguato coordinamento e separazione del prelievo e dello scarico di
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Principali impatti cumulativi Misure di mitigazione Posizione presso la quale le misure di mitigazione sono documentate
strade di accesso. acqua nel fiume Evros.
Impatto cumulativo sui rifugi dei chirotteri nella galleria militare n. 8 e nell'habitat critico Pinete mediterranee di pini mesogeni endemici.
TAP valuterà la possibilità di ripristinare l'habitat pineta mediterranea interessato dal TAP e dalla cava vicino a Ure Vajgurore il più vicino possibile alla zona boschiva esistente, ma in una località che tutti i soggetti coinvolti accetteranno di proteggere da future attività minerarie.
REIR
Suoli
Impatto cumulativo risultante dal disturbo fisico della VEC suolo da parte dei gasdotti adiacenti TAP e DESFA nei casi in cui il ripristino del gasdotto DESFA sia più lento da attuare.
TAP si terrà in contatto con e consulterà DESFA e, quando appropriato, condividerà:
• posizione dei siti DESFA in cui il ripristino è in fase di
esecuzione o si sta rivelando difficile per permettere
l'affinamento di mitigazioni sito-specifiche da parte di
TAP
• informazioni su quanto accaduto durante la costruzione
e il ripristino da parte di DESFA perché possano essere
utilizzate per specifiche misure di ripristino di TAP
• il coordinamento di eventuali misure di rimedio
specifiche necessarie a seguito del ripristino di TAP nel
caso in cui queste necessitino di cooperazione per
avere successo
• risultati del monitoraggio periodico del ripristino,
evidenziando le aree di preoccupazione di entrambi i
gasdotti
REIR
Impatto cumulativo sulle VEC suolo da parte di TAP e delle attività presso il giacimento petrolifero di Patos Marinza a causa di contaminazione accidentale o mobilizzazione di contaminanti presenti all'interno del profilo del suolo.
Se ritenuto necessario, nel momento in cui si incontrasse un terreno contaminato, TAP chiederà agli operatori di Patos Marinza informazioni su bonifiche pianificate in prossimità del corridoio di costruzione del TAP proposto. Ciò potrebbe essere utile per lo sviluppo del Piano di attraversamento di terreni contaminati. TAP si terrà anche in contatto con gli operatori di Patos Marinza e condividerà i propri ERP per l'efficiente coordinamento delle azioni successive a un
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Principali impatti cumulativi Misure di mitigazione Posizione presso la quale le misure di mitigazione sono documentate
potenziale evento di inquinamento accidentale.
Acque di falda
Impatto cumulativo sulle acque di falda superficiali ad alta sensibilità da parte di TAP, del bypass Fier–Levan (AL4) e della produzione di gas e petrolio dal giacimento petrolifero di Patos Marinza (AL13) a causa di sversamenti accidentali di petrolio, combustibili o lubrificanti o della rimobilizzazione di contaminanti presenti dai suoli escavati.
TAP valuterà le informazioni riguardanti le aree a contaminazione nota nel giacimento petrolifero di Patos Marinza per permettere la pianificazione dell'installazione di eventuali segmentatori di trincea/sbarramenti per l'acqua per prevenire la propagazione della contaminazione esistente al di fuori del sito da parte di TAP. La progettazione di eventuali drenaggi necessari prima e dopo la costruzione sarà coordinata con gli operatori del giacimento petrolifero di Patos Marinza (Bankers Petroleum Ltd) in modo da evitare la propagazione accidentale della contaminazione.
REIR
Acque superficiali
Impatto cumulativo sul corridoio fluviale dell'Evros causato dai test idrostatici da parte di TAP e TANAP se questi superano il 10% della portata del fiume.
TAP si terrà in contatto con TANAP per assicurare adeguato coordinamento e separazione dell'estrazione e dello scarico di acqua nel fiume Evros.
REIR
Impatto cumulativo sulla portata del fiume Strymonas risultante dalla costruzione di TAP e dell'autostrada VA 60.
TAP si terrà in contatto con Egnatia Odos AE (gli sviluppatori dell'autostrada VA 60) per assicurare adeguato coordinamento e separazione dei test idrostatici di TAP rispetto a qualunque attività di costruzione della VA 60 che possa avere ripercussioni sul fiume Strymonas.
REIR
Impatto cumulativo del rilascio di sedimenti sul fiume Gallikos da parte di TAP e della nuova strada di collegamento tra Salonicco e Kilkis.
TAP coinvolgerà gli sviluppatori della strada Salonicco-Kilkis per lo scambio di informazioni su rispettive tabelle di lavoro ed ERP.
REIR
Impatto cumulativo sulla portata del fiume Aliakmonas da parte di TAP e della diga di irrigazione di Nestorio.
TAP discuterà il coordinamento di programmi di monitoraggio congiunto e dati socio-ambientali con gli sviluppatori della diga di Nestorio, incluso il coordinamento dell'estrazione e dello scarico dell'acqua per i test idrostatici
REIR
Impatto cumulativo di TAP sul fiume Seman, dei giacimenti petroliferi di Patos Marinza e Block F (AL13 e AL21) e del bypass Fier–Levan (A4).
È consigliato che TAP si tenga in contatto con gli operatori dei giacimenti petroliferi di Patos Marinza e Block F per coordinare l'estrazione di acqua dal fiume Seman.
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Principali impatti cumulativi Misure di mitigazione Posizione presso la quale le misure di mitigazione sono documentate
L'impatto cumulativo sul fiume Osumi e i suoi affluenti a causa di rilascio di sedimenti e variazione della portata legati alla costruzione dell'attraversamento del fiume e ai test idrostatici da parte di TAP e della costruzione della cascata di centrali idroelettriche di Osumi e dell'impianto idroelettrico di Favina.
TAP lavorerà con gli operatori della cascata di centrali idroelettriche di Osumi e dell'impianto idroelettrico di Favina per il coordinamento, in base alle necessità, dell'attraversamento del corso d'acqua e dei test idrostatici e per lo scambio di informazioni quali tabelle di lavoro ed ERP.
REIR
Paesaggio
• Impatto cumulativo sul Complesso
forestale dell'Evros meridionale da
parte di TAP, DESFA e progetti per i
campi eolici GR133, GR135 e GR137.
• Impatto cumulativo su Foresta Estetica
di Kavala–Amygdaleona/Rifugio
Faunistico di Agios Timotheos–Kioupia
da parte dei gasdotti TAP e DESFA.
• Impatto cumulativo sulle foreste
montane sul confine greco-albanese
da parte di TAP e della sezione VA 45
dell'autostrada Egnatia.
TAP riesaminerà le informazioni su quanto accaduto durante ripristino e biorisanamento ottenute da portatori di interesse che hanno costruito prima di essa grandi progetti di gasdotti internazionali (BTC, SCP ecc.), per permettere lo sviluppo e l'implementazione delle tecniche considerate Best Practice.
REIR
Impatto cumulativo sui paesaggi sensibili della sezione centrale da parte di TAP, delle sue strade di accesso e della cascata di centrali idroelettriche di Osumi.
TAP si terrà in contatto con gli sviluppatori della cascata idroelettrica di Osumi per lo scambio di informazioni sulle attività di costruzione pianificate, specialmente riguardo alla posizione di strade di accesso ed elettrodotti, per capire se possono essere collocati nella stessa posizione così da ridurre l'area interessata dal taglio della vegetazione e l'introduzione di elementi antropici nel paesaggio naturale di questa regione.
REIR
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Principali impatti cumulativi Misure di mitigazione Posizione presso la quale le misure di mitigazione sono documentate
Qualità dell'aria Non sono stati identificati impatti cumulativi
Socioeconomici e salute
Impatto cumulativo sul traffico e sulla sicurezza stradale compresi rallentamenti e pericoli e il deterioramento della qualità di strade, ponti e infrastrutture della comunità da parte di molteplici utilizzatori.
Nel caso in cui vi sia la possibilità di congestionare le stesse vie di trasporto, TAP si terrà in contatto con gli sviluppatori e gli operatori della SCI, oltre che con la polizia e le autorità. Presso alcune località sensibili potrebbe essere necessario dover sviluppare misure aggiuntive di gestione del traffico, consultando tutti i soggetti interessati.
Piani di gestione del traffico
Impatto cumulativo da parte di TAP e altri progetti sulla perdita permanente di terreno agricolo
Nelle aree in cui i terreni sono stati acquistati permanentemente, TAP monitorerà i mezzi di sostentamento delle persone interessate dal progetto, per assicurare che, se necessario, abbiano accesso a terreni alternativi.
LRP
Impatto cumulativo sulla coesione sociale e sul benessere della comunità a causa della mancanza, reale o percepita, di adeguata compensazione per la perdita di mezzi di sostentamento, afflusso di persone in cerca di lavoro, distribuzione di sussidi percepita come iniqua e mancanza di comunicazioni soddisfacenti in aree in cui le sorgenti di impatti cumulativi con requisiti di manodopera significativi sono localizzate nelle vicinanze dei cantieri di TAP.
1. TAP condividerà, secondo le necessità, le informazioni
con gli sviluppatori e gli operatori della SCI sui seguenti
argomenti:
• garanzia dei diritti umani dei lavoratori
• strategie locali eque e trasparenti di selezione del personale e approvvigionamento
• strategie di assunzione di donne e minoranze etniche
• sviluppo di programmi di formazione per la comunità.
2. TAP indagherà la possibilità di sviluppare, con governo
e SCI, strategie per progetti di sviluppo locale.
3. TAP si terrà in contatto con altri progetti su grande scala
ed enti pubblici rilevanti per condividere informazioni
riguardo alle proprie strategie di gestione di MST/HIV e
della salute dei lavoratori e della comunità, oltre che a
informazioni riguardo al traffico di esseri umani, per
garantire che siano adeguate e che permettano una
LRP, RSIP, SEI, SEP locali
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Principali impatti cumulativi Misure di mitigazione Posizione presso la quale le misure di mitigazione sono documentate
risposta efficiente e coordinata a eventuali possibili
epidemie.
Gas serra
Ogni sorgente di emissioni di GHG è una sorgente di impatto cumulativo e in definitiva contribuisce allo stesso impatto, sulla stessa VEC.
TAP svilupperà un Piano di gestione dei gas serra per la fase operativa. N/A – da sviluppare
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0.13 Coinvolgimento dei portatori di interesse
I principali soggetti coinvolti e interessati sono stati informati della CIA attraverso riunioni e
workshop e hanno fornito contributi iniziali per identificare e assegnare una priorità alle VEC,
oltre che per identificare i progetti che potrebbero causare impatti cumulativi insieme a TAP.
In Grecia e Albania è stato tenuto un workshop con i portatori di interesse. In Italia non si è
potuto tenere un workshop con i portatori di interesse, ha avuto però luogo una riunione con il
Ministero dell'Ambiente per presentare la CIA. In Grecia, al workshop erano presenti 17
partecipanti provenienti da ministeri e altri settori dell'amministrazione statale; in Albania erano
presenti 10 partecipanti provenienti da ministeri e altri settori dell'amministrazione statale e
specialisti ambientali.
Fino ad oggi, le attività di coinvolgimento dei portatori di interesse indicano che essi sono
generalmente a conoscenza dell'importanza che TAP avrà nella loro rispettiva giurisdizione. I
portatori di interesse hanno espresso gratitudine per l'organizzazione dei workshop e li hanno
trovati interessanti. Tuttavia, in alcuni casi, non avevano completa familiarità con il concetto di
CIA e, di conseguenza, nel corso dei workshop si è speso tempo a spiegare ai portatori di
interesse il concetto di VEC e di sorgenti di impatto cumulativo. Tutti i dettagli sulle attività di
coinvolgimento dei portatori d’interesse intraprese sono inclusi nel Capitolo 9 della CIA e
disponibili su richiesta.
I prossimi passaggi del processo di coinvolgimento della CIA saranno:
• Altri portatori di interesse potenzialmente impattati dai progetti saranno identificati sulla base della posizione spaziale degli impatti cumulativi. Ciò comprenderà i portatori di interesse e le persone interessate dal progetto in Grecia, Albania e Italia che si trovano nelle vicinanze degli impatti cumulativi identificati, che potrebbero essere impattati direttamente o indirettamente, compresi organizzazioni e rappresentanti delle comunità, se rilevanti.
• Le riunioni con questi portatori di interesse saranno incluse nel processo generale di coinvolgimento dei portatori di interesse, come descritto nei piani di coinvolgimento dei portatori di interesse di TAP per Albania, Grecia e Italia.
• I portatori di interesse che sono stati identificati dalla CIA come potenziali collaboratori di TAP in termini di mitigazione e gestione degli impatti cumulativi (soggetti terzi e strutture associate a monte e a valle) saranno coinvolti in riunioni, gruppi di lavoro e workshop per discutere lo sviluppo di potenziali strategie di mitigazione comuni.
• TAP e i suoi partner nel Corridoio Meridionale del Gas (SGC), TANAP, SCPX e SD2, hanno stabilito una collaborazione continua. Ciò continuerà a promuovere:
o l'identificazione di qualunque opportunità di condivisione dei dati che permetterà una maggior comprensione degli impatti potenziali
o l'identificazione di opportunità per collaborare alla gestione o mitigazione degli impatti, o per massimizzare gli esiti positivi del progetto. Sarà compilata una relazione finale del coinvolgimento dei portatori di interesse, che delinea l'intero processo legato ai portatori di interesse e mostra i contributi dati dai portatori di interesse all'esito della CIA.
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0.14 Conclusioni e valutazione generale
0.14.1 Sviluppo della CIA
La CIA è stata eseguita in linea con le buone pratiche internazionali delineate nel Manuale delle
buone pratiche della Società Finanziaria Internazionale (IFC) per la CIA (IFC, 2013). Il processo
di CIA e le relative comunicazioni sono stati effettuati con indipendenza e oggettività.
Come per la maggior parte delle valutazioni cumulative, la CIA ha affrontato sfide in diverse aree
in termini di affidabilità nella previsione degli impatti cumulativi e di coinvolgimento dei portatori di
interesse. Sono probabili ulteriori sfide nei casi in cui le misure di mitigazione sono, parzialmente
o totalmente, fuori dal controllo di TAP. In generale le difficoltà incontrate erano dovute a
informazioni mancanti o limitate su VEC e sorgenti di impatti cumulativi.
Ciononostante, la presente CIA ha potuto attingere da dati dettagliati sul progetto TAP e attività
recenti e parallele eseguite da TAP, che comprendono valutazione di habitat critico, indagini
ecologiche precedenti alla costruzione e programmi d’indagine archeologica in corso.
I principali soggetti coinvolti e interessati sono stati informati della CIA e hanno fornito contributi
iniziali per identificare e assegnare una priorità alle VEC, oltre che per identificare i progetti che
potrebbero causare impatti cumulativi insieme a TAP.
Non sono necessari ulteriori modifiche all'ESIA a seguito della conclusione della CIA e tutte le
ulteriori misure di mitigazione saranno aggiunte alla RSIR e al REIR del progetto per assicurare
che le azioni siano monitorate fino al completamento.
Un riassunto dei principali impatti cumulativi identificati nel corso della CIA è fornito in Tabella
0.4.
0.14.1.1 Aree con impatti cumulativi su più VEC
Vi sono alcune aree che sono soggette a più impatti cumulativi su VEC dello stesso gruppo (ad
es. ecologia) e su altri gruppi di VEC (principalmente paesaggio, ma anche altri). Queste aree,
riepilogate di seguito, sono aree chiave che subiranno potenziali impatti cumulativi da parte di
TAP e altri progetti e che dovrebbero quindi essere al centro di attività di gestione e mitigazione
e, ove appropriato, del tentativo di TAP di coinvolgere altri sviluppatori e il governo per
collaborare o minimizzare potenziali impatti.
0.14.1.2 Area dell'Evros meridionale
Questa area protetta/habitat critico per gli uccelli (cicogna nera, aquila minore, falco pecchiaiolo,
aquila anatraia minore e nibbio bruno) comprende due corridoi fluviali (Evros, affluente Loutros)
ed è un'area paesaggistica importante e un'area di suoli di qualità inclini all'erosione. Sono state
identificate VEC dell'area dell'Evros meridionale con potenziali impatti cumulativi da parte dei
gasdotti TAP, TANAP e DESFA e di diversi campi eolici.
0.14.1.3 Fiume Strymonas
I principali impatti cumulativi potenziali sulle VEC legate all'ecologia e alle acque superficiali del
fiume Strymonas derivano dalla possibilità che la portata del fiume sia influenzata dalle prove
idrauliche del TAP e dalla costruzione dei ponti per l'autostrada VA 60 e dovrebbero essere
prontamente mitigati mediante coordinamento tra TAP e il progetto autostradale.
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0.14.1.4 Foreste montane sul confine greco-albanese
Quest'area di alto valore paesaggistico è un'area d’importanza per la biodiversità, che
comprende habitat critici per gli orsi e habitat importanti per i lupi. Sono stati identificati potenziali
significativi sulle VEC in ambito ecologico e paesaggistico a causa della frammentazione
dell'habitat, principalmente a causa della nuova autostrada VA45, piuttosto che di TAP.
Nei pressi dell'area vi è anche il fiume Aliakmonas, dove sono stati identificati potenziali impatti
cumulativi significativi sull'habitat prioritario del corridoio fluviale e dei boschi ripariali. La
principale causa di impatto potenziale è la diga di irrigazione di Nestorio. É probabile che, in
confronto, il contributo generale del TAP a cambiamenti nella VEC sia minore. L'Aliakmonas è
stato anche identificato come VEC per le acque superficiali. Operazioni concomitanti della diga a
monte e di prelievo di acqua per le prove idrauliche potrebbero risultare in impatti cumulativi sulla
portata idrica del fiume Aliakmonas, ma dovrebbero essere prontamente mitigati mediante
coordinamento tra TAP e l'operatore della diga.
0.14.1.5 Area di Vithkuq-Ostrovice
Quest'area comprende un numero di VEC in ambito ecologico ed è anche un importante aree
paesaggistica.
I principali impatti cumulativi sull'ecologia derivano dalla perdita diretta di boschi e la
frammentazione di quelli esistenti, insieme a un corrispondente aumento di pascoli e agricoltura
a causa di TAP, delle sue strade di accesso e degli impianti idroelettrici, in particolare la
possibilità che le strade di accesso aggravino gli impatti, aumentando/inducendo l'ingresso
all'area. Impatti cumulativi sul paesaggio deriveranno anche dall'impatto di TAP, dal possibile
sviluppo indotto dalle sue strade di accesso e dagli impianti idroelettrici.
0.14.1.6 Valle dell'Osumi
Nella valle dell'Osumi, sono prevedibili impatti simili a quelli descritti per l'area di Vithkuq–
Ostrovice su uccelli e paesaggio, come risultato di TAP, delle sue strade di accesso e della
cascata di centrali idroelettriche di Osumi. I potenziali impatti ecologici futuri causati da accesso
maggiore/indotto sono tuttavia minori, perché le strade di accesso nella valle dell'Osumi non
facilitano l'accesso a zone di bosco maturo, quindi le strade di accesso non avranno lo stesso
potenziale di causare perdita di habitat a causa di accessi indotti (per caccia o abbattimento di
alberi) e sviluppo.
0.14.1.7 Area del Seman
Il Seman è un corridoio fluviale e l'area è una VEC per le acque di falda (acque di falda
superficiali ad alta sensibilità) ed ha suoli di elevato valore. Gli impatti cumulativi derivano
dall'esercizio e dallo sviluppo nell'area di TAP e dei giacimenti petroliferi e dalla costruzione del
bypass Fier–Levan. I potenziali impatti cumulativi derivano da rimobilizzazione dei contaminanti
presenti nei suoli, inquinamento accidentale, inquinamento acustico e luminoso e prelievo di
acqua per le prove idrauliche da parte di TAP combinata a potenziale prelievo legato alle attività
presso i giacimenti petroliferi.
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0.14.2 Attività in corso
0.14.2.1 Valutazione aggiuntiva
Vi sono tre aree presso le quali TAP effettuerà valutazione aggiuntiva, tenuta di contatti con altri
soggetti e/o monitoraggio per comprendere i potenziali impatti cumulativi:
1. TAP coinvolgerà e manterrà i contatti con gli operatori dei campi eolici, come appropriato, per considerare gli impatti complessivi sugli uccelli all'interno del Complesso forestale dell'Evros meridionale e, in partnership, svilupperà ulteriori misure di mitigazione in base alle necessità.
2. TAP si pone l'obiettivo di coordinare eventuali programmi di monitoraggio con il programma europeo LIFE e qualunque monitoraggio che potrebbe essere eseguito sugli impatti della diga di irrigazione di Nestorio. TAP coinvolgerà e manterrà i contatti con gli sviluppatori della diga di irrigazione di Nestorio e Egnatia Odos AE (operatori dell'autostrada VA 45) rispetto ai potenziali impatti cumulativi sulla valle dell'Aliakmonas e alle VEC ad essa associate e, in partnership, svilupperà ulteriori misure di mitigazione in base alle necessità.
3. Nelle aree in cui i terreni sono stati acquistati permanentemente, TAP monitorerà i mezzi di sostentamento delle persone interessate dal progetto, per assicurare che, se necessario, abbiano accesso a terreni alternativi.
0.14.2.2 Coinvolgimento dei portatori di interesse
La fase successiva del processo di coinvolgimento dei portatori di interesse comprenderà il loro
coinvolgimento vero e proprio, sia di quelli già incontrati prima, che di quelli appena identificati
come parte del processo di CIA (soggetti potenzialmente coinvolti a livello locale comprese tutte
le persone interessate dal progetto, le strutture associate a monte e a valle e altri soggetti terzi
che siano colpiti da sorgente di impatto cumulativo in Grecia, Albania e Italia), per presentare la
CIA e ricevere ulteriori contributi sulla valutazione degli impatti e le misure di mitigazione. TAP
svilupperà un piano dettagliato per la prossima fase di coinvolgimento dei portatori di interesse.
Nel caso in cui, discutendo con i costruttori SCI di un impianto associato, si identifichi l'esistenza
della possibilità di migliorare gli effetti cumulativi, raccomandiamo anche la creazione di gruppi di
lavoro per permettere l'esame completo delle diverse possibilità.
0.14.2.3 Sviluppo di strategie di gestione dettagliate
Al centro delle strategie di mitigazione per gli impatti cumulativi vi sono stati collaborazione e
coinvolgimento di soggetti terzi.
Vi sono tuttavia due principali strategie di gestione dettagliate che sono o saranno sviluppate da
TAP che saranno anche in grado di affrontare alcuni degli impatti cumulativi identificati dalla
presente CIA:
1. Una strategia di investimento sociale e ambientale di aiuto alle comunità. Come parte di questo processo, TAP indagherà la possibilità di sviluppare, con il governo e altri soggetti coinvolti nello sviluppo di altri progetti, strategie per progetti di sviluppo locale, nel caso in cui ciò possa migliorare gli esiti dello sviluppo.
2. Un Piano di gestione dei gas a effetto serra per la fase di esercizio, che discuterà revisioni delle migliori tecniche disponibili, monitoraggio dei gas a effetto serra, report e obiettivi e misure di controllo durante l’esercizio. Le emissioni di GHG saranno quantificate e relazionate individualmente in accordo con il Requisito di Performance (PR) 3.
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Doc. N.: CAL00-C5577-640-Y-TAE-0005 Rev. N.: G
Titolo Doc.:
Quadro Generale del Progetto e Valutazione degli Impatti Cumulativi- Sintesi
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0.15 Glossario e abbreviazioni
Termine o abbreviazione
Descrizione
°C gradi Celsius
AIDS sindrome da immunodeficienza acquisita
AOI area di influenza (area of influence)
barg unità di misura della pressione
bcma miliardi di metri cubi l'anno
BPAL Bankers Petroleum Albania Ltd
gasdotto BTC gasdotto Baku–Tbilisi–Ceyhan
BV valvola di intercettazione
BVS stazione della valvola di intercettazione
CIA valutazione cumulativa degli impatti
tomba a cista bara o camera di sepoltura fatta in pietra o legno cavo
CO monossido di carbonio
CO2 biossido di carbonio
CO2e biossido di carbonio equivalente
CS stazione di compressione
CTMS stazioni di misura fiscale
DLE dry low emission
DMU unità di gestione separata (discrete management unit)
BERS Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo
EBSA Area ecologicamente o biologicamente significative (Ecologically or Biologically Sensitive Area)
BEI Banca Europea per gli Investimenti
EPC ingegneria, approvvigionamento e costruzione (engineering, procurement and construction)
ERP Piano di risposta alle emergenze (Emergency Response Plan)
ESIA Valutazione di impatto sociale e ambientale (environmental and social impact assessment)
UE Unione Europea
FEED progettazione ingegneristica di front-end (front-end engineering design)
PIL prodotto interno lordo
GHG gas serra (greenhouse gas)
GPH Manuale delle buone pratiche (Good Practice Handbook, IFC CIA)
GWP potenziale di riscaldamento globale (global warming potential)
ha ettaro
HDD perforazione orizzontale controllata (horizontal directional drilling)
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Termine o abbreviazione
Descrizione
HIV virus dell'immunodeficienza umana
tana rifugio delle lontre
HPP impianto idroelettrico
HSE salute, sicurezza e ambiente/ambientale (health, safety and environment(al))
IAP Ionian Adriatic Pipeline
IBA area importante per gli uccelli (important bird area)
IBI indice di integrità biotica (Index of Biotic Integrity)
ICH patrimonio culturale immateriale (intangible cultural heritage)
IFC Società Finanziaria Internazionale (International Finance Corporation)
IGB Interconnettore Grecia-Bulgaria
IUCN Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (International Union for Conservation of Nature)
KBA area chiave di biodiversità (key biodiversity area)
kbd migliaia di barili al giorno
km chilometro
KP punto chilometrico (kilometre point)
kV chilovolt
kW chilowatt
GNL gas naturale liquefatto
m metro
m3 metri cubi
m3/d metri cubi al giorno
mm millimetro
MMscfd milioni di piedi cubici standard al giorno
MV medio voltaggio
MW megawatt
MWe megawatt elettrico
N2O protossido di azoto
NDT test non distruttivo (non-destructive testing)
NOx ossidi di azoto
NO2 biossido di azoto
PAP Piano di abbandono del gasdotto (Pipeline Abandonment Plan)
PBF elemento a biodiversità prioritaria (priority biodiversity feature)
PM polveri
PPS fascia di protezione del gasdotto (pipeline protection strip)
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Titolo Doc.:
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Termine o abbreviazione
Descrizione
PRMS stazione di riduzione e misura della pressione (pressure reduction and metering station)
PR Requisito di prestazioni (Performance Requirement, BERS)
PRT Terminale di ricezione del gasdotto (Pipeline Receiving Terminal)
PS Standard di performance (Performance Standard, IFC)
QKB Centro Nazionale degli Affari (albanese)
RBMP Piani di gestione del bacino idrografico (River Basin Management Plans)
RCIA valutazione rapida dell’impatto cumulativo (rapid cumulative impact assessment)
ROW pista di lavoro (right of way)
ZSC Zona Speciale di Conservazione
SCI sorgente di impatto cumulativo (source of cumulative impact)
SCP Gasdotto del Caucaso Meridionale (South Caucasus Pipeline)
SCPX Progetto di espansioen del Gasdotto del Caucaso Meridionale (South Caucasus Pipeline Expansion Project)
SD Shah Deniz
SPA area di protezione speciale (special protection area)
SRG Snam Rete Gas
MST malattia sessualmente trasmissibile
TANAP Trans Anatolian Natural Gas Pipeline
TAP Trans Adriatic Pipeline
VEC componente ambientale e sociale di rilievo (valued environmental and social component)