Post on 16-Feb-2019
Tuttigliuominivengonoalmondoconunaborsachiamata“vita”,cheognigiornoandrebberiempita.C’èchilofaconlacrimeesogniechilaapreperglialtruibisogni.Moltilachiudono,latengonnascosta.Altrilasvuotano,masempretrabocca.Senza coraggio, sforzo e passione senza fatica e condivisioneforsesaremmorimastiprimati,scimmieconfuseinviad’estinzione.(G.etuttalaclasse)ScuolaMediaSantaCaterinadaSiena
L’impegno è il coraggiodi denunciarequel che tutti sannomanonnevoglionoparlare.L’impegnoèresponsabilitàedovere,èunapromessadamantenere.G.,ScuolaMediaSantaCaterinadaSiena
L’impegnonascecomeazione subito impercettibilemacon il tempo, ilcoraggioeladeterminazionepuòdiventareconcretoeatuttivisibile.G.,ScuolaMediaSantaCaterinadaSiena
PiacereilmionomeèPiacere,ilmionomeèAzibo,pensodiavereottoanni,nessunosadiprecisoinchegiornoeannosianato;abitoaKisengo,unpaesinosperdutonelcuoredelKatanga,chefapartedellaRepubblicaDemocraticadelCongo.Iotuttiigiornivadoallavoro,ovveroinminiera,dove con lamia famiglia e tanti altri miei amici e compaesani estraiamo il coltan, unmineralechecontieneiltantalio,unelementochimicoingradodiimmagazzinareenergiacon rese elevate e dimensioni piccole. Mia madre dice che è indispensabile per farefunzionare i…cell…cellu…ah sì! I cellulari! In realtà io non ho idea di che cosa sia uncellulare,mapensochesiaunoggettoabbastanzaimportante,vistochemigliaiadinoimuoionoperestrarrelamateriaprimachelifafunzionare.Chissà,magariilcellulareèungioielloprezioso,oppureunamacchinavolante,oaddiritturaunoggettocheècapacedirenderti immortale! Il coltan è molto duro, denso, resistentissimo al calore e allacorrosione, ed è anchepiuttosto radioattivo. È a causadella suadurezza sedobbiamousarepicconi,palee sostanzecorrosivee nociveperestrarlo, edè percolpadella suaradioattività e delle sostanze che siamo costretti a utilizzare ogni giorno se alcuni dimuoionoonasconodeformi.Adesempiounodeimieifratellini,Badu,disoliquattroanni,haunadeformazionedelviso:unadellesueorecchieècomesenonci fosseedètuttapienadibolle.Amefaunpo’ribrezzo,malamammahadettochenondevoprenderloingiroperchénonèrispettoso.Miamadre,chesichiamaFara,miparlasempremolto,midicediaiutarelafamigliaediprendermicuradiBaduediMalik,l’altromiofratellodiseianni;dilavoraresemprebene,distareattentoanonfarmimaleconilpicconeedinonschizzarenegliocchiicorrosivicheusiamoperillavoro,masoprattuttomiraccomandadinonrisponderemaiaicapibianchi.Lamammanonparlasoloconmeeimieifratelli,maancheconmiopadre,Rashid, solochecon lui lo famentrenoidormiamo.Nonpervantarmi,maunadellemiespecialitàèproprioquelladifarfintadidormire,cosìavoltesentomammaepapàcheparlano,convinticheiostiadormendo.L’altraseraFarasistavalamentando conRashidperchédiceva chenon riusciva a capire il perché fossimo cosìpoveri, diceva che non era possibile perché la nostra terra è ricca di risorse, come ilpetrolio,l’acqua,illegname,l’oro,idiamantie,ovviamenteilcoltan.Dicevacheipadronidovrebberofarcivivereunavitamiglioreechedovrebberopermettereame,aBadueaMalikdiandarea scuola. Checos’è la scuola,un’altraminiera?Oppureuna fabbricadimattoni?Noncapiscoperchédovreiandareviadalpostoincuilavoroeabbandonarelamiafamiglia:ipadroniultimamentemifrustanomoltomenoesonounpo’piùgentili,avoltemidannopersinodabereedamangiare!
Arianna,ScuolaMediaCuriel
UNIMPEGNOINEGUAGLIABILE
America,NorthEasternUniversityBoston,1994,premioReebookHumanRightsAward
categoriaYouthinAction.
Sono una giornalista, incaricata di seguire lo svolgimento della premiazione, sono
emozionatissima,perchédisolitoinvianosologiornalistidiprestigio,mailmiocapoha
deciso chemimeritavo questo gigantesco onore, ne vadomolto fiera.Miamadre ha
chiamato tutti i miei parenti e amici per comunicare la notizia e, se non l'avessi
fermata,credocheavrebbechiamatotuttal'America.Matorniamoallapremiazione;la
salaèinsubbuglio,l'attesaècosìaltachesipotrebbeafferrareconlamano,giornalisti,
fotografi,TV,attendonosolounpiccoloragazzinocheconilsuocoraggiohasgominato
unadellepiùgrandiingiustiziealmondo,laschiavitùdeibambini,oalmenolohafatto
nelsuoPaese,malacosapiùimportanteècheHAFATTOSVEGLIAREILMONDO,io,in
quantocittadina americanaben informata,avevosentitopocooniente, riguardoallo
sfruttamentodeibambini,madopoche lui lohaurlatoalmondo,solo icorrotti,anzi
nemmenolorosonoriuscitiatapparsileorecchie,aignorarequestaingiustizia.Mentre
sono avvolta nei miei pensieri, vengo distratta, e ahimè travolta, da un'ondata di
giornalisti che corre verso l'entrata, io cerco di farmi spazio tra la folla, ma subito
veniamoallontanatidauna“guardia”checi intimadi farpassare ilragazzo,cisiamo,
IQBALMASIHèarrivato!
Subitoilfotografochemiaccompagnacominciaascattarefotoeioaprendereappunti,
tuttiapplaudonoestringonolasuamano,iononriescoafarmitroppoavantiequindi
nonriesconemmenoasfiorarlaquellapiccolamanoinsicura,già,insicura,nonsocosa
miaspettassi,mifacciospessodeifilmmentali,maIqbalhatredicianniehaunaspetto
completamente diverso da come me lo aspettavo, ha il viso incavato, stanco, la
corporaturagracile,lebracciamuscolose,magreerovinate.Lemanisonocomestaccate
dalcorpo,sololororaccontanotutto,pieneditaglicallosi:perquantosianostatecurate,
leunghierotteeconsumatesinotanomolto,sivedecheèstatomedicato,mailtempo
passatoaintrecciarefiliearicamaretappeti,iltempodellaschiavitùhalasciatoilsegno
sullesuepiccolemani,unsolcoscavatodall'oppressione,dallosfruttamento,untaglio
chefapartedi lui,unricordochenonsvaniràmai.Luiavanza, lamassadipersonesi
sposta insiemealui,abbozzodegliappuntisultaccuino,masochemiricorderòtutto
questo,èun'emozionetroppograndedasopprimere.
Finalmentecisediamo,lafollariprendeunaforma,eIqbalsalesulpalco,calailsilenzio,
dopo alcune banali parole del presentatore e alcuni applausi, il ragazzo si posiziona
davantialmicrofono,unboatosisollevadallafolla,mapoituttosicalma,attendiamo
cheIqbalcominci ilsuodiscorso.Luisischiarisce lavocee iniziaaparlare…parla in
urdu, credo, in arabo, in pakistano, non capisco le parole,madal suo tono, dalla sua
convinzione,afferroqualcheconcetto.
Sifermaperqualcheistanteeiltraduttoreiniziaatradurre.Leparolediquelragazzo
sono stupende, parla come un adulto e ci spiega tutta la sua esperienza,
improvvisamentesiamonoiicucciolieluil'adulto,l'insegnante,chespiegaunconcetto
cheioconimiei25anninonsapreiriassumereincosìpocheparole,nonsapreiessere
cosìefficace,anchesenelmiolavorosaperspiegareinsintesièd'obbligo,nessunodei
miei colleghi né io sapremmo affrontare questo argomento, perché noi, abituati alla
comodità, non sappiamo cosa sia la schiavitù, ma soprattutto, nessuno di noi sa
affrontareiltemadell'impegnoedella forzadivolontàcomeluistafacendoinquesto
momento.Auncertopuntomigiungeall'orecchiounafrase,pronunciatalentamentedal
traduttore che si asciuga gli occhi: “Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno
strumentodilavoro.Gliunicistrumentidalavorocheunbambinodovrebbetenerein
manosonopenneematite”,parolechecontengonounaverità,forsescomoda,mavera.
Quando Iqbal termina il discorso, tutti applaudono, alcuni piangono, altri si alzano e
abbraccianoilragazzo,ancheiomialzoe,conlelacrimeagliocchi,glistringolamano.
Lesueparolehannocolpito tutta la sala,perciò, tuttivoglionoparlargli,ma luiviene
portatoviadalsuoaccompagnatore.Noiloguardiamoallontanarsiinquella500bianca
decappottabile, un'auto minuscola, che contiene un cuore gigantesco e un immenso
impegno, che passeranno alla storia, perché sono unici, come quel ragazzo.
Ineguagliabili.
Agata,ScuolamediaCavalieri
SCUOLESUPERIORI
“Mettiamomanoalnostrofuturo”
5aM,IstitutoS.Allende-Custodi
“Legalitàecriminalità”Lara,LiceoClassicoParini
Giornalismo
OGGILASUAPENAHACONOSCIUTOTESTIMONI
FinalmentegiustiziaèfattaperCocò.Sonostatiidentificatiearrestatiicolpevolidell’omicidio del piccoloNicola Campolongo, usato come scudo umano. Fino aoggilasuapenanonavevaconosciutotestimoni:sembravachenessunoavessevisto niente, che nessuno sapesse niente. Eppure questa volta qualcosa ècambiato: questo omicidio, che ha visto vittima anche un bambino, deve aversmosso le coscienze, tanto da far “parlare” e da portare all’arresto di CosimoDonato, detto “Topo”, e Faustino Campilongo, “Panzetta”. I killer hanno“giustificato” il loro gesto ritenendo che il bimbo di appena tre anni avrebbepotuto riconoscerli. Il nonno lo portava con sé nei suoi giri di spaccio, perchécredevachelasuainnocenzalomettessealriparo.Inrealtàsisbagliava:ikiller,dopoaversparatoalnonnoeallasuacompagna,nonhannoesitatoapuntarglilapistolaallatempia,mentreeraancorasedutoalseggiolinodell’auto.Questavoltala ‘ndrangheta ha colpito ancora. Non ha avuto nessuna pietà, nessun timore,nessunsensodicolpaaspararecontrounbambino.Errorefatale:quelètroppo,ètroppo,ètroppo!Qualcunohadetto:“Basta”!
La ‘ndrangheta non si può combattere solo con i Carabinieri, la Polizia, laMagistratura:perdistruggerlabisognaannientarlaconilcoraggio.Ilcoraggiodiparlare,dinonrestare insilenziodi fronteacasidelgenere.Perchéalla fine ilcoraggio non è non avere paura, ma imparare a conviverci e non lasciarsitrascinaredaessa.
Angela-LiceoClassico“G.Garibaldi”Castrovillari
Guardare al passato per ricostruire il futuro. La storia di Giancarlo Siani è un“romanzo”brevemaintensocheiragazzidioggi(comeme)dovrebbero“leggere”percapirechecosasi sonopersi.ComeGiancarloSianiè ilsimbolodiunavitadedicataalla legalitàe alla libertàdi informazione,allaveritàcomearmanellalottaalcrimineorganizzatoeallaillegalità,cosìcredocheGiulioRegeniincarnil’amore per la libertà, la sete di conoscenza e gli ideali di legalità, impegno epassione.GiancarloSianieGiulioRegeni:duegiovanidiversimaunitidaipropri
valorieideali.Buonalettura!
4febbraio2016
ILCAIRO:MUOREA28ANNIUNOSTUDIOSOITALIANOALLARICERCADELLAVERITÀ
TrovatolungoilcigliodellastradailcadaveremartoriatodiGiulioRegeni.LaProcuradiRomaapreun’indagine
Il Cairo: ore 19. Giulio Regeni spense il computer e si preparò ad andareall’appuntamentodovenonarrivòmai.Il25gennaio2016,quintoanniversariodellarivoluzioneegiziana,GiulioRegeniscomparve.Ierimattinalaconfermadiquanto si era pensato: ritrovato in un fosso il corpo ormai senza vita delricercatoreitaliano.GiulioRegenieraunragazzo.Avevacompiuto28annidiecigiorniprimadiessererapitoepoitorturato,siritiene,daagentidelMukhabarat,ilServiziosegretoegiziano.Unaipotesiche,seconfermata,potrebbefinalmenteportareunpo'diverità,comerichiestodisperatamentedallafamigliaRegeniedalgoverno italiano. Da qualche mese il giovane ricercatore italiano stavapreparandolasuatesididottoratosuisindacatinonallineaticonilgovernodiAlSisi in Egitto. L’11 dicembre scorso aveva assistito all’incontro dei sindacatiindipendentialCairo.Fuinquestaoccasionechel’attivitàdiricercael’impegnocivilediRegenisisovrapposero,attirandol’attenzionedegliapparatidisicurezzaegiziani.MaGiuliovedeva.Ecapiva.SapevacheilgovernodiAlSisièunregimeautoritario,ungovernodispoticoerepressivochesilenziaognivocedissidente,come la sua e come quella dei sindacalisti. Un governo che nega la libertà diespressioneeviolaidirittiumani.Maquestononl’hafermato.Anzi,l’haspintoascrivereunarticolo(apparsosottopseudonimosulsitospecializzatoNenaNews)chegliècostatoprobabilmentelavita.IlGovernoitalianohagiàrichiestol’avvioimmediato di un’indagine congiunta con le autorità egiziane che promettono“ognisforzoper togliereogniambiguità”.Giulio èstato fermatomanon il suoimpegno e la sua passione, che alimentano una generazione che ha tutte lecapacità, qualità ed energie per essere parte attiva e non passiva della nostrasocietà.
Alessandro-IstitutoLeoneXIII
TU,GIANCA’,FACEVITROPPORUMORE
È finito in manette, nella mattinata di oggi, Domenico Bertone, assessoreprovincialedelPSI.Risponderàdei reatidipeculato, concussionee corruzionelegatiallaconcessionediappaltinellacaricadisindacodiTorreAnnunziata,tral’83el’85.AgliarrestiancheilpresidentedellaUSLdiTorre,FrancescoPetrillo,ilcapufficiotecnicocomunale,GiovanniBarca,perinteresseprivatoinattidiufficio,peculatoecorruzione,PasqualeTrapani,dellaBeton,GennaroVisielloeSalvatorePerfetto,titolaridiunadittaperespurgofogne,perconcussione,el'imprenditoreedileFilippoDeMartino,percorruzione.
SulBertone,assessoreall'ediliziascolastica,formazioneprofessionaleeproblemidellagioventù,erastatapostaun'interrogazionealpresidentedellaprovinciainottobre.Ipotesidirapportimalavitosiintrattenutinegliannidellasualegislaturaeranoinfattigiàemerseneigiorniscorsisuvariquotidiani,allarmandol'MSI.
L'inchiestarappresentaunpuntodisvolta: treanniepochigiorni faGiancarloSiani veniva assassinato. Di irregolarità nella concessione di lavori pubblici aTorreAnnunziataavevagiàsentitoodoreediquell'odoreavevaseguitolatraccia.Allafine,ilvasodiPandorasaràscopertoedaràunseguitoancheallasuamorte.Al suo lavoro di giornalista, non cronista. Perché incastrato a una sedia nonsapeva stare - incastrato a una sedia non sapevi stare, Gianca’. E ti alzavi,camminavi, cercavi, chissàcosa,chissà chi, facevi rumore, tropporumorenellaTorreAnnunziatadiDomenicoBertone.Tu,Gianca’,avevicapitotutto.Noi,invece,nonavevamocapitoniente.
(25nov.1988)
Ferdinando-LiceoClassico“G.Garibaldi”Castrovillari(CS)
28febbraio2015 Riapertoilcasosull’omicidioSianiNuovolibro-inchiestametteindiscussionelaveritàgiudiziaria
TORREANNUNZIATA–Icolpevolidell’assassiniodiGiancarloSianisonotuttiingalera? A sentire quanto ci racconta il dottore Roberto Paolo, nel suo libropubblicatoperCastelvecchiEditore“Ilcasononèchiuso”,sembrachenonstianoneppurescontandol’ergastoloiveriassassinidiSiani.
Ieri,pressoil“CaffèNuovevoci”,èstatopresentatoquestonuovolibro,fruttodiunrigorosolavorodigiornalismoinvestigativoduratoquattroanni,colqualeilsuoautorerendenotelesuescopertechegettanonuovalucesullavicenda.
Finora, infatti, si era creduto che i boss Lorenzo e Angelo Nuvoletta, per
l’insinuazione di una loro soffiata nell’ambito dell’arresto di Valentino Gionta,avesseromandato Ciro Cappucci e Armando Del Core a freddare il giornalistanapoletano.
Tuttavia,comerilevaildottorPaolonelsuolibro,leindaginifindaiprimigiorniimboccaronolapistacheportavaalclanGiontaepoialclanGiuliano.Mafuronocondotteinmanieralacunosa,conmoltilatioscuri.Lavicendageneròancheunoscontrointernoallamagistratura,chenongiovòalrisultatofinale.
Neglianni’80,poi,ilclanGiulianocondizionaval’operatodelleforzedell’ordineedegliufficigiudiziari.
Così, grazie alla confessione di Emilio C. (nome fittizio di colui che avrebbeconsegnato le armi ai veri esecutori dell’omicidio), Roberto Paolo ricostruisceun’ipotesimoltosullosvolgimentorealedeldelitto.
Adesso toccherà alla Procura raccogliere la provocazione del “giornalista-giornalista”(comeGiancarloloavrebbedefinito),perchiariredefinitivamenteleresponsabilità oggettive riguardo all’efferato crimine, che quasi trent’anni fastroncòlavitadelgiovaneSiani.
Roberto,IstitutoS.Allende-Custodi