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Città della NocciolaLauro AV Venerdì 16 novembre 2007
NOCCIOLE: NOCCIOLE: L’AGGREGAZIONE COME L’AGGREGAZIONE COME
ESIGENZA PRIMARIA.ESIGENZA PRIMARIA.
Stefano FranzeroStefano FranzeroDirettore UnaproaDirettore Unaproa
Città della NocciolaLauro AV Venerdì 16 novembre 2007
Produzione NoccioleProduzione Nocciole
Produzione Nazionale di Produzione Nazionale di Nocciole nel 2006Nocciole nel 2006
ton 142.108 ton 142.108
Fonte IstatFonte Istat
PROD. RACCOLTA
ANNO 2006
LAZIO 53.794,00 38%
CAMPANIA 53.300,00 38%
PIEMONTE 16.827,00 12%
SICILIA 15.786,00 11%
REGIONI% su produzione
nazionale
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Evoluzione Spesa Feoga Evoluzione Spesa Feoga Frutta in GuscioFrutta in Guscio
PAESE GRECIA SPAGNA FRANCIA PORTOGALLO ITALIA CEE TOTALE
2006 0,10 13,23 0,13 0,60 0,00 0,00 14,06
2005 0,40 31,21 0,70 0,60 0,80 0,00 33,71
2004 0,35 40,36 1,24 0,60 4,18 0,00 46,73
2003 0,60 42,40 1,20 0,70 7,80 0,00 52,70
2002 0,10 88,33 2,50 0,80 5,80 0,00 97,53
2001 0,70 111,20 2,90 0,30 8,60 0,00 123,70
2000 0,10 107,70 3,00 0,80 5,70 0,00 117,30
1999 2,00 90,00 4,00 0,00 2,90 0,00 98,90
Regolamento CE 2200/1996Regolamento CE 2200/1996
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BENEFICI UE PERCEPITI BENEFICI UE PERCEPITI DELLE OP CORILICOLE DELLE OP CORILICOLE
SISTEMA UNAPROA SISTEMA UNAPROA 1997/2007 1997/2007
Regolamenti CE 411/97, 609/01, Regolamenti CE 411/97, 609/01, 1433/031433/03
2001 2002 2003 2004 2005 2006
CAMPANIA - - - - - 22.152,55
LAZIO 1.272.549,94 1.601.770,71 1.294.641,90 1.334.738,17 1.399.212,46 2.131.137,09
PIEMONTE 395.712,77 476.169,83 365.580,90 448.082,62 440.556,60 600.843,61
UNAPROA 1.668.262,71 2.077.940,54 1.660.222,80 1.782.820,79 1.839.769,06 2.754.133,25
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Concentrazione OffertaConcentrazione Offerta
Aggregazione in OP (Unaproa)Aggregazione in OP (Unaproa)
di Nocciole in Italia di Nocciole in Italia
circacirca 28.00028.000 tons tons
il il 20 %20 % della produzione della produzione nazionalenazionale
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Aiuto Comunitario Aiuto Comunitario
Superfici Nocciole Superfici Nocciole
Regolamento CE 1782/2003Regolamento CE 1782/2003
dati istat dati mipaaf % Aiuto percepito (€/ ha 353,26)
Meuro dati istat dati mipaaf %
Aiuto percepito (€/ ha 362,25)
Meuro
I TALIA 68.867 42.451 62% 14.996 69.685 45.471 65% 16.471.855
PIEMONTE 9.718 9.803 101% 3.463 10.531 10.245 97% 3.711
LAZIO 18.974 15.777 83% 5.573 18.985 16.666 88% 6.037
CAMPANIA 22.831 9.562 42% 3.377 22.834 10.966 48% 3.972
SICI LIA 15.090 6.805 45% 2.403 15.080 6.979 46% 2.528
Altre 2.254 504 22% 178 2.255 616 27% 223
Anno 2005 Anno 2006
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Aiuto Comunitario Aiuto Comunitario
Superfici Frutta in GuscioSuperfici Frutta in Guscio
Regolamento CE 1782/2003Regolamento CE 1782/2003
dati istat dati mipaaf % Aiuto percepito (€/ ha 353,26)
Meuro dati istat dati mipaaf %
Aiuto percepito (€/ ha 362,25)
Meuro
I TALIA 155.850 68.095 44% 24.055 154.707 74.761 48% 27.082
PIEMONTE 9.718 9.996 103% 3.531 10.531 10.552 100% 3.822
LAZIO 18.989 15.901 84% 5.617 18.995 16.960 89% 6.143
CAMPANIA 22.847 9.857 43% 3.482 22.850 11.380 50% 4.122
SICILIA 67.560 23.084 34% 8.154 67.130 24.828 37% 8.994
Altre 36.736 9.257 25% 3.270 35.201 11.041 31% 3.999
Anno 2005 Anno 2006
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Evoluzioni delle Superfici Evoluzioni delle Superfici di Nocciole ammissibili di Nocciole ammissibili
all’aiutoall’aiuto
2005-20062005-2006
Regolamento CE 1782/2003Regolamento CE 1782/2003
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
18.000
LAZIO CAMPANIA PIEMONTE SICILIA
2005
2006
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Andamento quantitativi Andamento quantitativi VPC e prezzi di NOCCIOLE VPC e prezzi di NOCCIOLE SISTEMA UNAPROA SISTEMA UNAPROA
2002 / 20062002 / 2006
Q.tà (Kg)Var %
Prezzo €/ kg
Var %
VPC (€)Var %
anno 2002 26.836.169 0% 1,81 0% 48.574.992 0%
anno 2003 30.159.279 12% 1,31 -28% 39.505.001 -19%
anno 2004 33.317.776 10% 2,02 54% 67.418.201 71%
anno 2005 26.178.833 -21% 3,01 49% 78.695.927 17%
anno 2006 27.580.361 5% 1,99 -34% 54.984.034 -30%
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Andamento dei Andamento dei quantitativi e VPC di quantitativi e VPC di
NOCCIOLE NOCCIOLE commercializzati - commercializzati -
SISTEMA UNAPROA 2002 / SISTEMA UNAPROA 2002 / 20062006
-
5.000.000
10.000.000
15.000.000
20.000.000
25.000.000
30.000.000
35.000.000
40.000.000
anno2002
anno2003
anno2004
anno2005
anno2006
Q.tà (Kg)
Vpc (Euro)
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Rappresentatività Rappresentatività regionale Sistema regionale Sistema
Unaproa nel comparto Unaproa nel comparto NoccioleNocciole
56,32%
16,57%0,49%
LAZIO PIEMONTE CAMPANIA
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Esempi di aggregazioneEsempi di aggregazione
Aggregazione in OP (Unaproa) di Mele Aggregazione in OP (Unaproa) di Mele
83 % in Trentino Alto Adige83 % in Trentino Alto Adige
Aggregazione in OP (Unaproa) di Nocciole Aggregazione in OP (Unaproa) di Nocciole
40 % nel Lazio40 % nel LazioAggregazione in OP (Unaproa) di Nocciole Aggregazione in OP (Unaproa) di Nocciole
37 % in Piemonte37 % in PiemonteAggregazione in OP (Unaproa) di Nocciole Aggregazione in OP (Unaproa) di Nocciole
0,35 % in Campania0,35 % in Campania
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Concentrazione OffertaConcentrazione Offerta
Il comparto delle NoccioleIl comparto delle Nocciole
perde ogni annoperde ogni anno
9,3 Meuro dall’UE9,3 Meuro dall’UE
per la mancata aggregazione in per la mancata aggregazione in
OPOP
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RIFORMA RIFORMA
OCM OCM
ORTOFRUTTAORTOFRUTTA
Opportunità per le Opportunità per le OPOP
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Realizzare pratiche colturali, tecniche di produzione e di
gestione dei rifiuti che rispettino l'ambiente, in particolare per
tutelare la qualità delle acque del suolo e del paesaggio e per preservare e/o favorire la
biodiversità
OBIETTIVI RIFORMA OCMOBIETTIVI RIFORMA OCM
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Assicurare la programmazione della produzione e
l’adeguamento della stessa alla domanda, sia dal punto
di vista quantitativo che qualitativo
OBIETTIVI RIFORMA OCMOBIETTIVI RIFORMA OCM
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Concentrare l’offerta e l’immissione sul mercato
della produzione degli aderenti
OBIETTIVI RIFORMA OCMOBIETTIVI RIFORMA OCM
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Ottimizzare i costi di produzione e stabilizzare i
prezzi alla produzione.
OBIETTIVI RIFORMA OCMOBIETTIVI RIFORMA OCM
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a) programmazione della produzione;
b) miglioramento della qualità dei prodotti;
c) incremento del loro valore commerciale;
d) promozione dei prodotti sia in forma fresca che trasformata;
e) misure ambientali e altri metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, per esempio aziende biologiche;
f) prevenzione e gestione delle crisi.
MISURE APPLICATIVE MISURE APPLICATIVE RIFORMA OCMRIFORMA OCM
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Confermato il ruolo centrale delle OP nella concentrazione dell’offerta Maggiore flessibilità e regole più semplificate Eliminazione delle categorie di riconoscimento Facoltà del produttore di aderire ad una OP per
uno o più prodottiRafforzato l’impegno delle OP per la salvaguardia ambientaleUna funzione essenziale nella prevenzione e gestione delle crisi di mercato
…… PER AVERE OP PIÙ ATTRAENTI …..
Il ruolo centrale delle OPIl ruolo centrale delle OP
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La dimensione ambientale La dimensione ambientale delle OPdelle OP
Rafforzato l’impegno delle OP per la conservazione e la tutela dell’ambiente Inserimento delle misure ambientali e di altri metodi
rispettosi dell’ambiente (es: aziende biologiche) tra gli obiettivi dei programmi operativi: adozione di pratiche colturali e tecniche di produzione e di gestione rifiuti che rispettano l’ambiente
Richiamata la coerenza e la complementarietà delle misure ambientali inserite nei piani di sviluppo rurale con quelle realizzabili attraverso i PO
A scelta dello SM: il rispetto dei requisiti fissati per i pagamenti agroambientali ammessi nella politica di sviluppo rurale (Reg.to CE 1698/2005) o, in alternativa, la destinazione di almeno il 10% della spesa complessiva del PO alle misure ambientali
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I programmi operativiI programmi operativi
Semplificato il regime dei programmi operativi
È sufficiente il perseguimento di almeno due degli obiettivi indicati nel Regolamento del Consiglio
Fino a 1/3 del plafond del PO è destinato alle misure di gestione delle crisi passaggio
dal 4,1% al 4,6% della VPC Almeno il 10% della spesa del PO deve essere
destinato a interventi ambientali
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Gestione e prevenzione Gestione e prevenzione delle crisi di mercatodelle crisi di mercato
Integrazione delle misure di prevenzione e gestione delle crisi di mercato nei programmi operativi Le nuove misure: ritiro dal mercato, raccolta
prima della maturazione o mancata raccolta, promozione e comunicazione, iniziative di formazione, assicurazione del raccolto, sostegno a fronte delle spese amministrative per la costituzione dei fondi mutualistici
Autorizzato il superamento del limite del 4,1% fino ad un massimo del 4,6%
Fino a 1/3 del plafond dei PO può essere destinato alla prevenzione e gestione delle crisi
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Una strategia nazionale Una strategia nazionale per i POper i PO
Introduzione nello SM di una disciplina nazionale contenente: Le condizioni generali per le misure ambientali realizzate
attraverso i PO Le azioni ambientali che soddisfano i requisiti previsti per i
pagamenti agroambientali in materia di sviluppo rurale, nel rispetto della complementarietà, coerenza e conformità tra OCM e Sviluppo rurale
Definizione di una strategia nazionale per i PO sostenibili con: Analisi della situazione del settore ortofrutticolo nazionale Giustificazione delle priorità individuate Obiettivi, strumenti e indicatori di riferimento Valutazione dei PO Obblighi di relazione e rendicontazione a carico delle OP